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APPROFONDIMENTI TUTTO IL BUONO DI CONTINUARE A INNOVARE
by Economy
Alla guida di Froneri Italia, la joint venture tra la britannica R&R e la divisione gelati della svizzera Nestlé, Luca Regano ha modernizzato non solo il prodotto, ma anche i processi, che sono sempre più sostenibili di Alfonso Ruffo

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Che cosa hanno in comune la Coppa del Nonno, il Maxibon e lo stecco Nuii? Che siano tutti buoni gelati è risaputo. Ciò che è noto solo agli addetti ai lavori è che hanno tutti il volto di Luca Regano, classe 1967, amministratore dele- limenti di Ferentino (Frosinone) e Terni, la divisione fattura oggi 324 milioni con poco meno di quattrocento dipendenti diretti a cui vanno aggiunti quasi ottocento stagionali. Una realtà in continua crescita, erede delle storiche Gelati
Motta ed Eskigel
L’attuale casa madre, Froneri International Ltd, seconda potenza mondiale del settore, viene fondata nel 2016 dalla svizzera Nestlé e dalla britannica R&R. Ne risulta che Froneri sia l’acronimo di Frozen-Nestlè-R&R-Ice Cre e che questa composita realtà comprenda anche i marchi
Antica Gelateria
La storia della compagnia pas Italgel e la sua dismissione negli anni Novanta all’interno del grande piano di privatizzazioni avviato dal gover no dell’epoca. Un percorso fatto di alti e bassi, ottimi prodotti e bilanci non sempre all’altezza, che ades so sembra aver trovato una
Regano appare la persona giusta per guidare lo sviluppo dell’attività lungo tutto lo competenze nel marketing e nelle strategie di vendita oltre che alla sua poliedrica personalità di management coach, amante dello yoga e della fotografia, convinto sostenitore dell’avanzamento tecnologico. Oggi la compagine italiana fa ricorso a fonti di energia rinnovabile, destina alla produzione di biogas gli scarti organici, usa cacao e stecchi in legno che provengono da aziende agricole e foreste certificate,