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Se il caregiver diventa l'azienda
by Economy
Grazie alla collaborazione di Eudaimon, con l'app Euty, Sky Italia ha reso davvero smart il welfare aziendale. Offrendo in più un fondamentale servizio di coaching che affianca le famiglie
di Marina Marinetti
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La visita medica. Le medicine. Gli ausili. L'assistenza domiciliare. L'agevolazione Iva. Gli scontrini e le fatture. I congedi. L'igiene. I pasti. Le scartoffie. La psiche. Lo zapping del caregiver è sfiancante. E c'è pure il lavoro... per fortuna. Specie se si lavora in un'azienda che applica il proprio modello di business anche al proprio modello di welfare. È il caso - a proposito di zapping - di Sky Italia, che ha adottato il modello della piattaforma non solo per offrire al mercato una moltitudine di contenuti, ma anche per fornire alle proprie persone una moltitudine di servizi di welfare. «Il portale Well4You, è nato all'inizio del 2020», conferma a Economy Alberto Plantamura, Welfare & Benefit Manager di Sky Italia. «Poi è arrivata la pandemia». Appena in tempo.
«Quando tutto è diventato smart a tappe forzate, noi lo eravamo già. Immagini di essere un utente Sky: ecco è la stessa cosa.
Tutto in un'app
Si chiama Euty l'app (sia iOs sia Android) di Eudaimon scelta da Sky Italia per accompagnare le proprie persone senza perdere il senso di comunità, ma anzi generando engagement, attraction, retention. Eudaimon, per capirci, è l'unico player italiano che offre proposte complete e integrate per il welfare d'impresa, anche territoriale e interaziendale. «Tramite l'app Euty le persone di Sky ac-
Solo che anziché canali e applicazioni, attraverso la nostra piattaforma di wellbeing si sceglie tra programmi di supporto, benefit, convenzioni, servizi dedicati alle nostre
DA 850 AZIENDE PER IL BANDO #CONCILIAMO persone: impiegati, dirigenti, persino lavoratori somministrati e stagisti - ebbene sì, anche loro accedono all'offerta welfare dell'azienda, caso forse più unico che raro in Italia - ma anche i loro familiari, distribuiti tra le nostre tre sedi italiane di Milano, Roma e Cagliari».
Primi In Italia
Tutto iniziò nel 2019, con il bando #Conciliamo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che stanziava 74 milioni di euro per progetti, appunto, di conciliazione famiglia-lavoro destinati a interventi che promuovessero un welfare su misura per le famiglie. «Il nostro progetto venne giudicato il migliore tra quelli presentati da 850 aziende», ricorda Plantamura. «Arrivammo primi perché di fatto avviammo non uno, ma addirittura quattro nuovi progetti, co- cedono a una serie di contenuti e servizi, partendo dai bisogni più vari», spiega a Economy Fabrizio Aurino, welfare coach di Eudaimon. È sufficiente compilare un form per ricevere l'assistenza di un welfare coach Eudaimon che approfondirà la situazione, individuerà i bisogni della persona e valuterà le possibili opzioni sul territorio per soddisfare le necessità. «La figura del welfare coach è utile per creare consapevolezza, orientare e indirizzare verso una soluzione a lungo termine o comunque risolutiva della situazione di criticità. Il coach si occupa anche di aspetti più operativi, come per esempio la procedura da seguire per accedere al budget di cura, che viene erogato sotto forma di voucher oppure di rimborso», sottolinea Aurino. «Il welfare coach affianca la persona in quella che minciando con l'aiuto alla natalità: 1.500 euro in flexible benefit. Da quando l'abbiamo lanciato, stanno nascendo più bambini: la natalità in azienda è aumentata del 40% circa. Non è poco».
Poi ci sono i servizi in loco time saving: «Offriamo un concierge in azienda più volte la settimana, per il disbrigo di piccole commissioni come lavanderia, calzoleria, pagamento delle bollette o delle multe... insommma tutto quello che si può fare on demand». Il terzo pilastro che regge il welfare made in Sky è il punto medico: «Abbiamo la presenza del personale sanitario negli uffici, certo, e addiriddura la possibilità di effettuare i prelievi del sangue sul posto di lavoro, senza dover chiedere permessi per recarsi in un poliambulatorio. Ma la nostra piattaforma offre anche il servizio di telemedicina: il medico in ufficio è anche in forma digitale. E permette di prenotare e pagare direttamente la prestazione sanitaria».
Ma il punto di forza di Well4You è indubbiamente il caregiving. «È il servizio che io ritengo quasi il più importante. Tutti noi, di fatto, ci prendiamo cura di altre persone all'interno delle nostre famiglie, che sia un anziano, un bambino con difficoltà nell'apprendimento, un coniuge con una disabilità, magari temporanea, in seguito a un inciden- te o a una malattia». Sky ha quindi sviluppato, attraverso l'app Euty di Eudaimon, un servizio di supporto che aiuta le famiglie ad affrontare tutte le problematiche che riguardano il caregiving, da quelle pratiche come l'assistenza o la fornitura di prestazioni sanitarie, al disbrigo delle pratiche burocratiche. Supporto e affiancamento viaggiano su un doppio binario, ma ancora c'è un certo pudore nel richiedere supporto: «Al momento al servizio viene utilizzato da poche centinaia di persone, ma noi ci auguriamo che questa popolazione aumenti: spesso non ci si riconosce come caregiver, oppure ci si vergogna di ammettere di avere una situazione complessa. Questa riservatezza poi si traduce in una maggiore difficoltà a ottenere informazioni utili a supportare e aiutare al meglio il caregiver e la persona in difficoltà. Per questo, con webinar mensili e consulenza specifica grazie alla figura del welfare coach messa a disposizione da Eudaimon, attraverso la nostra piattaforma cerchiamo anche di fare cultura del welfare e del benessere psicoemotivo». è una vera e propria presa di coscienza e l'intervento è incardinato su cinque principi: ascoltare, informare, orientare alla soluzione partendo da un bisogno che non è semplice definire, sfruttare le soluzioni messe in campo, ridurre le distanze con l'azienda».
Le casistiche? «Da giugno 2022, quando è stato attivato il servizio di welfare coach in Sky Italia, abbiamo evidenziato in particolare tre categorie di persone», spiega Aurino: «chi viene travolto da questa novità scoprendosi caregiver nel momento del peggioramento di un genitore anziano o della scoperta di un disturbo specifico dell'apprendimento (Dsa) di un figlio, chi impiega il servizio per ricevere conferma del pro- prio approccio e chi invece ha già una rete solida di soluzioni, ma ha necessità di un supporto economico da parte dell'azienda. In ogni caso la parola chiave è "empatia": solo così l'azienda, attraverso il welfare coach, diventa caregiver del caregiver».