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Settembre 2021

la nostra libertà (che riconosciamo solo a parole essere quella che si ferma prima di calpestare la libertà degli alti) e, forse, allora veramente insegneremmo qualcosa. Domenico Defelice *** GINO STRADA, PIERA DEGLI ESPOSTI - Gino Strada, Piera Degli Esposti, Rudy De Cadavcal, Antonio Pennacchi: questo agosto, appena trascorso, s’è portato via molti personaggi illustri. Di Antonio Pennacchi e Rudy De Cadaval ci interessiamo in queste stesse pagine in modo più diffuso; qui vogliamo brevemente ricordare che Piera Degli Esposti (Bologna, 12 marzo 1938 – Roma, 14 agosto 2021) è stata una grande attrice, colta e geniale, sensibile e, per certi aspetti, perfino schiva, giacché lontana dalle vane e plateali apparizioni tipiche del mondo dello spettacolo, dove vuoti e, per cultura, in-

significanti imbonitori radunano folle oceaniche, perché la massa va cercando non contenuto, ma evasione e futilità. Ha fatto cinema (da “Questi fantasmi”, 1967 a “I santi giorni”, 2019), teatro (da “10 minuti al buio”, 1968, a “Il mondo di Patty”, 2010), televisione (da “Ritorna il tenente Sheridan”, 1963, a “L’ultima de’ Medici”, 2020). Aveva 83 anni. Gino Strada (21 aprile 1948 – 13 agosto 2021) era nato a Bologna; medico chirurgo, aveva lavorato anche negli Stati Uniti d’America. Si può dire che egli abbia consumato l’intera sua vita per dar salute agli altri, sempre presente nei Paesi più travagliati dalla miseria e dalla violenza, instancabile nell’affermare che le guerre erano sono e saranno sempre una follia, che nulla, proprio nulla di buono possano arrecare all’umanità oltre al dolore e alla morte. Un uomo che

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muore, anche uno solo, per causa della violenza e dell’odio, non è che una cocente sconfitta dell’intera umanità. Con la Croce Rossa è stato in tutti i Paesi martoriati del mondo: Pakistan, Etiopia, Tailandia, Afghanistan, Perù, Somalia, Bosnia eccetera. Nel 1994 ha fondato Emergency, con ospedali da campo aperti a tutti, curando negli anni più di undici milioni di persone ferite, alleviando, così, anche miserie, senza chiedere tessere e passaporti, senza guardare al colore della pelle, senza distinguere fra carnefice e vittima, perché, davanti al dolore, alla sofferenza, siamo tutti e solo creature bisognose di essere soccorse. D. Defelice

LIBRI RICEVUTI ELIO GRANILLO – Chiave cifrante – Prefazione di Sandro Gros-Pietro; in copertina, a colori, “Piccola russa”, di Mario Cavaglieri – Genesi Editrice, 2021, pagg. 74, € 10,50. Elio GRANILLO è nato a Trento nel 1936 da famiglia di schiette tradizioni partenopee. Sua parente la scrittrice Matilde Serao. È morto improvvisamente nel 1976. Giovanissimo, entrò nella redazione di un giornale piemontese dove si occupò in tempi successivi di cronaca nera e di critica letteraria e cinematografica. “Chiave cifrante” è la sua unica raccolta di versi, scritti tra il 1955 e il 1965, pubblicata la prima volta da Rebellato nel 1971, e, a cinquant’anni di distanza, in versione ampliata, da Genesi, 2021. A inviarci il volumetto è la figlia, la Dottoressa Eliana Granillo, Linguist, Subtitler and Localization Specialist. ** PIERRE DUCOURET – Désirs d’aurore et d’infini – Poesie, Prefazione di Kthlee Hyden-David; in


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