Cronache Sanitarie®
Fatti e Persone della Sanità Mantovana
Questo periodico non riceve alcun finanziamento pubblico
Febbraio 2023 - Anno XII Numero 71 - Periodico Bimestrale di informazione sanitaria gratuito
LIbERTà RELIgIoSA E MuLTIcuLTuRALITà
Mi è capitato recentemente di partecipare ad un incontro organizzato per gli auguri natalizi in una scuola dell’infanzia comunale.
Ho notato direttamente ciò che già sentiamo dire spesso: i bambini italiani sono una minoranza.
O meglio: ci sono ormai molti bambini di nazionalità italiana provenienti da altri continenti e da diversi contesti religiosi e culturali.
Con piacevole sorpresa ascoltavo dalle insegnanti come, nonostante questa accentuata multiculturalità e diversità di appartenenza religiosa, il clima e i rapporti fossero positivi, improntati a reciproco rispetto.
Continuaapag.03
..SEMPRE ATTIVI!!
Il periodico arriva in numerose famiglie e chi ci sostiene ha un ritorno di immagine forte. Siamo richiesti per organizzare eventi medici con specialisti su argomenti di forte attualità. Volti nuovi in redazione con l’ingresso di una volontaria, attiva e conosciuta: Cosetta Pasqualini, pensionata casalinga, fa parte del direttivo AVO, volontaria alla Caritas e all’associazione il Seme nella RSA Boni
Per info 346 0905483
Siamo sul social Facebook e sul web con www.cronachesanitarie.it
coNVEgNo SuL gIoRNALISMo
Villa Saviola: Ben 17 persone hanno partecipato all’evento, Assessore Raffaella Zaldini, Riccardo Lonardi, Vittorio Negrelli, Wainer Mazza, Paolo Lomellini, Mauro Pinotti con la moglie Rita Grusi, Vanni Buttasi e Bruno Melli, Cosetta Pasqualini e Dott. Giulio Bezzecchi, Gianni Bellesia, Francesco Ponti, Carlo Gasparini, Attilio Pignata, Paolo Lavagnini e Gilberto Zacchè
Interessante la consegna di quattro attestati da parte dell’Assessore per meriti a Gianni Bellesia, Vittorio Negrelli, Wainer Mazza e Mauro Pinotti. Applaudito l’intervento di Rita Garusi che ha sottolineato come fare informazione aiuta a crescere come persona. Continua a pag. 27
1 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
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Cronache Sanitarie Fatti
Persone della Sanità Mantovana
..segue dalla prima Raccontavano anche della scelta di preparare insieme il presepio. Scelta condivisa anche dai genitori musulmani, sik e indù, nel rispetto della cultura del nostro territorio. Questa semplice esperienza penso che richiami sia il tema della libertà religiosa, ribadito dalla Chiesa Cattolica nel decreto “Dignitatis humanae” del Concilio vaticano II, sia il tema della multiculturalità. Riguardo alla libertà religiosa il Concilio afferma: ”L’esercizio della religione, per sua stessa natura, consiste anzitutto in atti interni volontari e liberi, con i quali l’uomo si mette in relazione con Dio: atti di tal genere non possono essere né comandati, né proibiti da un’autorità meramente umana”. Di fronte poi alla multiculturalità notiamo almeno tre atteggiamenti diversi. Un atteggiamento di “rassegnazione”, connotato da un certo
rimpianto riguardo al passato e da un certo sconsolato disfattismo.
Un secondo atteggiamento che invece cerca di reagire ribadendo le regole del vivere umano, cercando di preservare l’identità culturale e religiosa che rischia di annacquarsi nel contesto multireligioso e multiculturale, invocando maggior rigore e un inasprimento delle pene per chi non rispetta le regole della convivenza civile. Un terzo atteggiamento, che è quello che preferisco perché mi pare il più saggio e adeguato, è quello di chi, pur non negando ciò che c’è di valido negli altri due, si pone la domanda circa l’opportunità, l’occasione favorevole presente nella sfida che stiamo vivendo. La vera identità del soggetto, ma anche di una comunità, si rafforza infatti attraverso il dialogo ed il confronto leale e rispettoso tra diverse identità e scelte culturali e religiose.
Dunque, nessuna imposizione, ma anche nessuna rinuncia delle proprie tradizioni locali, nelle quali è bene che anche chi proviene da diversi paesi e culture si inserisca. D’altra parte, il giusto rispetto della libertà religiosa deve andare di pari passo con il pieno rispetto della Costituzione e delle leggi del nostro paese. Don Samuele, tornato di recente da un viaggio in Israele, mi raccontava dell’incontro con il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, che diceva della scelta della chiesa cattolica, fortemente minoritaria in quella regione, di investire sulle scuole che sono frequentate da bambini e ragazzi di diverse culture e religioni. Così, speriamo, si prepara un futuro di rispetto delle diversità e di pacifica convivenza.
Don Paolo Gibelli
gIoRNALISMo: PRESENTE E FuTuRo DELL’INFoRMAZIoNE
Fare informazione è molto più difficile di quanto si pensi: l’essere oggettivi e la ricerca di fonti attendibili sono solo due dei tanti aspetti che rendono impegnativo questo mestiere. Un confronto fra gli addetti del settore è sempre una buona occasione per discutere del presente e futuro di questo mestiere, che si trova oggi ad affrontare un’importante rivoluzione dovuta ai nuovi mezzi di informazione. Per tale motivo, Attilio Pignata ha organizzato presso il ristorante I Tre Soci di Villa Saviola la sesta edizione della Giornata del pubblicista, evento dedicato agli addetti del settore e a tutti coloro che si interessano di informazione.
Partiamo da un presupposto: in ogni mestiere è necessario essere al passo con i tempi. Anche chi vanta di utilizzare metodi di lavoro tradizionali si è dovuto in qualche modo aggiornare, vuoi attraverso la pubblicità sui nuovi mezzi di comunicazione o nel tipo di cliente ideale per il quale lavora. Allo stesso modo, anche il giornalismo deve tenere conto dei nuovi mezzi che tutti abbiamo a disposizione: se oggi accade un evento, dopo un minuto avremo la cronaca su un canale social, alla sera vedremo la notizia in televisione ed il giorno dopo la leggeremo su un giornale cartaceo.
Cronache Sanitarie
Fatti e Persone della Sanità Mantovana
Bimestrale gratuito
Iscritto al Tribunale di Milano in data 08/04/2011 n° 190
DIRETTORE RESPONSABILE Attilio Pignata
Via C. Ravera, 9 Suzzara (Mn) Tel. 346 0905483
VICE DIRETTORE Paolo Lavagnini
Dott.ssa Elisabetta Vicentini
Questo è il modo in cui funziona il mondo oggi. Ovviamente, chi lavora in questo settore conosce i trucchi del mestiere le malizie delle quali bisogna tenere conto per evitare che le altre Testate copino uno scoop di cui si ha l’esclusiva.
I social media sono, quindi, uno strumento fondamentale oggi: questo status, tuttavia, non li rende perfetti. Se il loro vantaggio è l’immediatezza della diffusione di una notizia, la loro grave mancanza sta nel metodo di fruizione degli utenti: quando si legge un giornale, si è coscienti del fatto che ci si vuole informare attraverso il lavoro di professionisti che ci racconteranno di cronaca, cultura, sport e tanto altro. Il lettore di un giornale cartaceo desidera essere informato, è affamato di articoli che raccontino per filo e per segno cosa stia accadendo nel mondo o che ci affascino con le narrazioni di importanti scoperte scientifiche o storiche. Quando, invece, si naviga sui social media, non si sa a cosa si stia andando incontro: l’utente che scorre fra
RESPONSABILE SANITARIO
Dott. Gianluca Occelli
REFERENTE per EVENTI MEDICI e CORSI FORMATIVI
Dott.ssa Elisabetta Vicentini Tel. 333 1015524
REDAZIONE
Suzzara: Dott.ssa Anna Bonini
Dott. Roberto Messori, Rosanna Rossi, Prof. Renzo Gualtieri, Gilberto Zacchè, Prof. Gabriella Bigi Motteggiana: Francesco Ponti, Cosetta Pasqualini
Gonzaga: Carla Ferrari, Marco Barbieri
Moglia: Gianni Bellesia, Valentina Amadori, Mirko Sacchi
i post potrebbe imbattersi in una foto di moda per poi passare ad un incidente avvenuto dall’altra parte del mondo per continuare ancora con una immagine dal satellite della foresta amazzonica: quello che manca ai social rispetto al cartaceo sono l’ordine delle notizie e la completezza delle informazioni. Sui giornali ci informiamo, sui social apprendiamo pillole di avvenimenti curiosi. Questo ci porta ad una importante conclusione: i giornali sono in crisi, è vero, ma non potranno mai morire, perché il loro prodotto è molto diverso rispetto a quello offerto dai social. L’importante è rimanere al passo con i tempi, offrendo i propri contenuti anche su piattaforme digitali e pubblicando le notizie dell’ultima ora sui social, senza andare però ad intaccare l’anima dell’informazione. Solo così la Cultura resterà sempre giovane e attuale, a braccetto col correre dei tempi.
Pegognaga: Bruno Mazzacani
San Benedetto Po:
Dott. Roberto Lasagna
Quistello: Alfio Maestrelli
San Giacomo delle Segnate: Giuseppe Brandani
Modena: Dott. Gabriele Luppi
Bologna: Dott. Giovanni Sorrenti
Mantova: Dott. Cleante Scarduelli
Dott. Gabrio Zacchè COLLABORATORI
Renzo Gazzoli, Cav. Carlo Gasparini, Ing. Ivan Ongari, Dino Barbi, Carlo Ponti
EDITORE: Attilio Pignata attilio.pignata1951@gmail.com Comunicazione con la Redazione: attilio.pignata1951@gmail.com
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GRAFICA BMG immagine Tel. 328 0050604
Il periodico viene distribuito in ambienti Sanitari pubblici e privati; Farmacie, Parafarmacie, ambulatori Medici di famiglia e Specialisti nei comuni del distretto, nonchè in attività pubbliche ricettive, Case di riposo (R.S.A.), CUP Ospedale, Istituzioni Socio-Sanitarie (A.S.L.), Laboratori analisi. Il marchio della testata è registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Finito di editare il 28 gennaio 2023 presso Centroffset - Fabbrico (Re)
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Francesco Ponti
RoTARy: MILLE EuRo PER I RAgAZZI IN coMuNITà
Venerdì 23 dicembre 2022 il Rotary Club
Gonzaga Suzzara ha donato 20 buoni destinati ad altrettanti bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni residenti in comunità educativa o mammabambino, inseriti all’interno di strutture di protezione per donne vittima di violenza o inseriti in appartamenti di housing temporaneo.
I buoni, di un valore di 50 euro ciascuno e spendibili presso Toys Center, sono stati consegnati al Sindaco di Suzzara Ivan Ongari, all’assessore Alessandro Guastalli Nel mese di dicembre 2022 Azienda Socialis ha promosso l’attività “Caro amico ti scrivo”, un momento ed uno spazio di accoglienza, ascolto e reciprocità per far sentire meno sole le persone fragili durante il periodo di festività.
e alla responsabile dell’area progetti di Socialis Cristina Ronconi presso la
sede di Azienda Socialis dal Presidente di Rotary Club Gonzaga Suzzara Giovanni Marani, da Marzia Anghi ed
Elisabetta Ferrari
“RingraziamogliamicidelRotaryClub che come sempre si sono dimostrati attenti e sensibili nei confronti delle difficoltà e dei disagi vissuti dalla comunità, regalando ai più piccoli un sorriso in un momento di gioia e festività come quello del Natale”
Alessandro Guastalli Assessore al Welfare – Comune di Suzzara
“cARo AMIco TI ScRIVo”: NuoVE TEcNIchE DI INTERVENTo PER LE PERSoNE FRAgILI
I partecipanti del ciclo laboratoriale, ispirandosi alla mail art, hanno creato una cartolina da dedicare a sé stessi o ad altre persone come buon auspicio e augurio di tempi migliori.
Lo strumento dell’arteterapia ha dato la possibilità ai partecipanti di condividere il proprio vissuto e le emozioni suscitate
dal periodo di festività, spesso legate al senso di solitudine e abbandono, e di offrire loro l’opportunità di far emergere i propri talenti: la scrittura, la pittura e la creazione di piccoli oggetti. Obiettivo degli incontri promossi da Socialis, quindi, quello di sperimentare nuovi metodi e tecniche di intervento per le persone che, già, si rivolgono ai servizi e che vadano al di là del circuito prettamente assistenziale, attraverso la promozione e valorizzazione delle capacità e dei punti di forza della persona.
I laboratori, partecipati
complessivamente da 12 persone e coordinati dalle Educatrici Professionali di Socialis Cecilia Guidetti e Viola Messori, sono stati realizzati a Suzzara presso la sede di Azienda Socialis, a Pegognaga presso il Centro Culturale Livia Bottardi Milani ed a San Benedetto Po presso la Sala delle Colonne del complesso Monastico del Polirone
Dato il riscontro positivo Azienda Socialis riproporrà le attività di “Caro amico ti scrivo” nei Comuni dell’Ambito durante il 2023, affinchè possano essere dei momenti e degli spazi di riferimento per i cittadini.
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Pegognaga-Suzzara: In certi momenti, quando la vita improvvisamente ti mette alla prova, è difficile essere positivi e serve supporto e professionalità: è lecito sentirsi tristi, spaventati e ansiosi, ma essere affiancati da una equipe in ascolto e attenta può fare la differenza. Avere delle emozioni in momenti simili, non ti rende una persona negativa, ma una persona umana.
Sono stato ricoverato in chirurgia generale dell’Ospedale di Suzzara per un delicato intervento e l’equipe del
dott. Amedeo Cavalca ha dato prova di grande competenza ed empatia. Ringrazio di cuore il dott. Cavalca e tutta la sua squadra, composta dal medico Gianluca Occelli, dalla dottoressa Cristina Porrini, dal dottor Lorenzo Francia e tutto il personale infermieristico e paramedico.
Li ringrazio per la disponibilità e la professionalità dimostrata, per la pazienza e l’umanità.
A mio avviso, in molti casi la Sanità Italiana ha dimostrato di avere tante
lacune, quella lombarda certe volte di più. Ma un piccolo ospedale di periferia come quello di Suzzara mi ha fatto ricredere e sono convinto che in questi casi si debba riconoscerne tutti i meriti. Se uno ha mancanze è giusto segnalarle, ma se ci sono meriti, è giustissimo ringraziare pubblicamente, porgendo gratitudine e riconoscenza.
Enos Gandolfi Maestro Emerito del Lavoro
LA MIA TESTIMoNIANZA DELL’EFFIcIENZA DEL NoSTRo oSPEDALE
Suzzara: Una situazione che purtroppo molti hanno vissuto prima di me: un dolore crescente all’anca destra, un dolore lancinante, insopportabile, indomabile, giorni e notti tormentose, mai un solo momento di riposo.
Mesi di strazio.
Ma ho visto la fine di questo periodo terribile quando sono stato ricoverato nell’ospedale di Suzzara a metà ottobre 2022. Qui il dottor Gabriele Cavazzuti, responsabile del reparto di ortopedia 1, il suo aiuto dottor Claudio Severino e tutta l’ équipe mi hanno fatto superare questo lungo tempo di angoscia con la chiarezza delle informazioni e la rassicurazione sui risultati.
Avevo già ben chiaro che la loro esperienza e la loro abilità mi avrebbero liberato dal
dolore. È stato così. L’intervento eseguito dal dott. Severino ha dato ottimi risultati: messo in piedi il giorno dopo, ho poi iniziato il periodo di riabilitazione già nel reparto. Dimesso dopo venti giorni dal reparto di riabilitazione, sono stato seguito a giorni alterni per un mese fino a farmi raggiungere la completa autonomia.
Certamente la mia esperienza è simile a quella di molti altri pazienti. A me resterà ben impresso il ricordo della professionalità, della umanità e della cordialità con cui sono stato seguito in questa esperienza da parte di tutti i sanitari che mi hanno curato e guarito. Desidero esprimere la mia profonda gratitudine ai chirurghi dott. Cavazzuti e dott. Severino, a tutti i membri
Tabellano - Suzzara: Quante volte ci si dimentica di prendere le medicine ai vari orari scritti sulla scatola, correndo il rischio di terminarle e di non aver provveduto a fare il rifornimento. Ora questi problemi li ho risolti da quando ho scoperto i blister, e l’unica cosa che devo fare è portare le ricette entro una data e ad ogni volta che vado a ritirare i blister mi viene suggerito i farmaci che servono. Poi a casa tutto è più facile perché se una volta mi dimentico, per esempio ore 8:00, quando prendo quelle dell’orario successivo vedo che dal blister non le ho prelevate. Insomma da quando uso questo metodo le dimenticanze sono scomparse e ringrazio il personale della farmacia San Biagio di Suzzara per l’attenzione e il suggerimento.
S. Loris
del reparto di ortopedia. Un vivo ringraziamento alla dottoressa Raffaella Riso, responsabile dell’unità operativa di riabilitazione, e a tutto il personale del reparto. Un grazie particolare alla signora Virginia Mazzatinta che mi ha seguito personalmente per il tutto il periodo della riabilitazione con disponibilità e fine gentilezza.
Che cosa nutre il mio sentimento di gratitudine?
La consapevolezza che gli operatori sanitari che ho incontrato mi hanno regalato altro tempo della mia vita da trascorrere in perfette condizioni di deambulazione e in piena serenità.
5 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
uN PubbLIco RINgRAZIAMENTo
RINgRAZIo LA FARMAcIA SAN bIAgIo PER I bLISTER uTILI
Remigio Tirelli
INA TIRELLI
INSIEME da 60 ANNI
Suzzara:
Si sono sposati a Pegognaga con l’allora Mons Attilio Montanari nelle ex chiesa dell’Assunta, il loro viaggio di nozze ad Udine e Venezia. Dalla loro unione sono nati 3 figli (Angelo, Lorenzo ed Elide) e due nipoti. Curiosità: Il loro matrimonio è stato celebrato assieme ad un’altra coppia e cioè Tirelli Adolfo fratello di Lina che ha sposato Bulgarelli Gabriella sorella di Bruno purtroppo tutti e due scomparsi.
Nella foto Bruno e Lina nella loro abitazione di via Chiusarolo n 15 a Suzzara (Mn).
Suzzara:
DANTE ED ENRIchETTA
INSIEME DA SETTANT’ANNI
Si sono sposati a Pegognaga nella chiesa di San Lorenzo perché quella in centro venne demolita e c’era in costruzione una nuova. Ha celebrato la messa il sacerdote Don Enea Dalboni ed era il 14 febbraio 1953, il giorno dei San Valentino martire, conosciuto come la festa degli innamorati. Viaggio di nozze 4 giorni a Bologna. Lui Dante Rossi classe 1929 e lei Enrichetta Giorgi classe 1934 hanno costruito una bella e rara storia coniugale. Dal loro matrimonio un figlio (Arturo) e tre nipoti. Una vita insieme da 70 anni è un traguardo meritevole di complimenti ma anche
un esempio di vita coniugale serena dove il loro volersi bene continua a 93 anni lui e 88 lei dopo una vita da coltivatore diretto a Pegognaga e lei casalinga ma con uno spirito volontaristico straordinario. E’ stata una importante volontaria della Associazione Larpa e addirittura vigile volontaria della Polizia municipale. Il 14 febbraio 2023 festeggiano con un pranzo al ristorante e il 27 maggio invece a San Prospero si sposa la nipote Valeria come segno della vita che continua. Complimenti da tutta la nostra redazione.
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VANNI E IDA INSIEME DA 50 ANNI
Villa Saviola di Motteggiana: Malavasi Vanni e Ida Vincenzi si sono sposati a Mantova nella chiesa di San Gervasio con Don Aldo Porcelli. Il loro viaggio di nozze sulla costa ligure e dalla loro unione è nata Laura. Congratulazioni.
PIETRo E VANNA 50° DI MATRIMoNIo
Villa Saviola di Motteggiana: Pietro Martinelli e Vanna Mortoni si sono sposati a Suzzara con il celebrante Don Lino Boselli, viaggio di nozze una vacanza itinerante dall’alta Lombardia alla Svizzera, per poi scendere in Piemonte e tornare. Dal loro matrimonio la figlia Patrizia e il nipote Francesco.
L’oSTETRIcA
ADELE TERZIoTTI
AuguRA buoN ANNo AI SuZZARESI
Pieve di Ledro: Ha lasciato Suzzara la capitale dell’oltrepò e ha preso la residenza sul lago a Pieve di Ledro, 650 abitanti in Trentino. Si trova bene, ci ha detto in occasione di una piacevole telefonata e aggiunge: “un caro saluto a tutti i suzzaresi con un pensiero speciale per Mons. Gibelli. Qui mi trovo bene. Al mercoledì e al sabato vado a Messa nella stupenda Pieve. Auguro un buon anno a tutti”
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Sanitarie
e
Cronache
Fatti
Persone della Sanità Mantovana
LA FoRTuNA DI AVERE LE PERS
E’ successo in un paio di occasioni ai redattori del nostro periodico.
Ci è capitato in un pranzo redazionale presso un Ristorante locale, un nostro volontario dimostra difficoltà respiratorie e cambia colore. Diventa muto e ci osserva spaventati. Si alza in piedi come cercare aria ma non parla, fortunatamente i volontari vicini e seduti allo stesso tavolo, percepiscono l’accaduto e subito si adoperano per aiutarlo, dapprima con un forte colpo alla schiena, poi da dietro esercitando una forte compressione allo stomaco. E’ un gesto salvavita, infatti liberatosi dall’ostruzione sta subito meglio, e riprende colore. Il tutto in una manciata di secondi, liberando una disostruzione delle vie aeree e tutto passato inosservato dalle persone presenti in sala, noi gli diciamo solo che è andata bene. Abbiamo proseguito il nostro pranzo senza creare drammi psicologici, come dire che nulla è avvenuto.
Un secondo caso, successo nel cuore della piazza di Gonzaga, un’auto parcheggia male, scende una persona che si accascia. Fortunatamente nei paraggi a pochi metri è presente un nostro redattore, volontario C.R.I., percepisce subito la gravità, momenti difficili dove serve ordine e prontezza mentale, la persona riversa a terra nel parcheggio, contestualmente un altro redattore è presente, si innesca subito un gruppo di aiuto, dove ognuno si rende utile, allertato
il 118, verifica del respiro…difficoltoso. La cosa è seria. I volontari della redazione rimangono collegati con la centrale del 118, praticando il massaggio cardiaco, da remoto suggeriscono l’utilizzo del DAE, l’operatore al telefono sa già dove sono posizionati sulla piazza ma occorre andare a prelevarli.
così commentano i nostri redattori, ma entrambe dobbiamo dire grazie a tutte quelle persone che si sono prestate e hanno speso volontariamente e nel limite delle loro possibilità TEMPO per stare lì al nostro fianco ad assisterci.
In questa occasione è stata la comunità che si è stretta unita nell’aiuto al
Altri cittadini presenti si offrono per il recupero del Dae. Per fortuna ce n’è uno posizionato in piazza donato ai commercianti dall’ Associazione Calcio e Conad. Si Continua il massaggio fino all’arrivo dei soccorritori rimanendo in contatto con la centrale. Che dire…ci hanno chiamato angeli le persone giuste al momento giusto…
prossimo, solidale. GRAZIE a tutti coloro che si sono prestati perché il nostro Simone avesse tutto l’aiuto possibile fino all’arrivo dell’ambulanza.
E un grande grazie a chi ha permesso di avere il defibrillatore in piazza. Questo strumento può davvero fare la differenza e salvare una vita.
8 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
NE gIuSTE NEI MoMENTI DRAMMATIcI
o
Siamo alla quinta in 10 anni. La terza in due anni... Non pensate male.
Mi sto riferendo al mio ultimo acquisto tecnologico “esagerato”: l’eccezionale Tac CONE BEAM CS 9600 3d
Cinque tac in così poco tempo, sono veramente tante per uno studio dentistico!
Ma perché, vi chiederete, comprare una nuova tac? ...Ve lo spiego. Volevamo essere l’UNICO studio in provincia di Mantova ad avere questa attrezzatura?
Forse si, ma i veri motivi sono altri: - questa apparecchiatura è infatti la più evoluta e performante in commercio (ahimè anche la più costosa da acquistare)
LA SPESA INTELLIgENTE
E utilizza: algoritmi avanzati e software di elaborazione come la tecnologia M.A.R. (metal artifact reduction) che riduce fortemente gli artefatti metallici.
- moduli PDIP per implantologia guidata.
- funzioni di posizionamento governate dall’intelligenza artificiale.
- FOV (field of View o campi di acquisizione) da 4-4 cm a 16-17 cm per chirurgia maxillo-facciale (per inserimento impianti zigomatici ed impianti iuxtaossei)
- 14 campi visivi
- modalità LOW DOSE sia 2D che 3D con dose inferiore fino all’86% rispetto alle immagini panoramiche.
- full mouth status fino a 75 micron, per
studio lesioni apicali (granulomi)
- L’ innovativa funzione FACE SCAN (scanner facciale) per acquisizione immagini volto 3d realistiche da sovrapporre ai dati tac e modelli 3d creando il PAZIENTE DIGITALE. Tutto questo ci permette di lavorare ancor meglio e di dare servizi ancora superiori dalla diagnosi alla pianificazione degli interventi implantologici (semplici e complessi).
Ci permette di essere UNICI
Ecco perché questa è una vera spesa intelligente, per noi e i nostri pazienti.
Dott. Fabrizio Ballerini
9 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
Dott. Ballerini e Dental Office Manager Raffaella
Igienista
Protesista
Ortodontista
Igienisti dentali
Assistenti
Un nuovo anno è iniziato e questo mi porta inevitabilmente a una riflessione su come le risorse tecnologiche attuali siano un importante contributo nel percorso che vuole sdoganare l’idea che solamente le persone “normodotate” possano vivere una vita piena e soddisfacente. Solitamente esiste una linea invisibile e tacita sul grado di disabilità dal quale può iniziare la compassione: portare gli occhiali, ad esempio, è diventato talmente comune che le problematiche di vista più frequenti non vengono più considerate un vero e proprio deficit, in quanto le misure di compensazione sono disponibili e ampiamente utilizzate. Ognuno di noi conosce ormai diverse persone che hanno bisogno di utilizzare occhiali o lenti a contatto, soprattutto considerato che vi sono numerose problematiche visive che insorgono anche con l’avanzare dell’età. La sedia a rotelle, invece, è uno strumento compensativo che in pochi sono abituati a vedere e che ancora meno utilizzano. Tuttavia, mentre nessuno prova compassione per una persona con gli occhiali, ancora molte persone avvertono dentro di sé un sentimento di pietà quando
Storie di vita: “una vita normale”
vedono una persona in sedia a rotelle. Spesso si domandano che vita possa fare, quali difficoltà debba affrontare, la immaginano come una persona sola e sicuramente meno felice di loro. Fortunatamente, con le nuove tecnologie e con il moltiplicarsi delle piattaforme social, aumentano notevolmente anche le testimonianze di coloro che si espongono per raccontare la loro vita e mostrare quanto assomigli a quella di qualsiasi altra persona, mettendo da parte l’idea ormai antica che ogni tipo di disabilità debba condurre a una quotidianità triste e lontana dalla normalità. Sono persone che guidano, lavorano, allenano squadre di calcio, vanno al supermercato (e sono decisamente più felici quando trovano il parcheggio dedicato ai disabili libero e non occupato da un veicolo che non ha il diritto di sostare) tornano a casa e passano il tempo con gli amici, con la famiglia, con il partner. Hanno passato un bel Natale e alcuni di loro si sono concessi qualche giorno sulla neve nel mese di gennaio. Esistono, infatti, anche delle strutture specifiche dove è possibile sciare anche se si è in sedia a rotelle, con l’aiuto di un istruttore. Sullo stesso principio, esistono le passerelle e le sedie apposite per stare sulla
sabbia ed entrare in mare, associazioni che organizzano gite di trekking e di esplorazione della natura. Sono molte le attività che una persona con disabilità riesce a svolgere, è sufficiente che prenda una strada con qualche curva in più rispetto a quella più utilizzata. Nei prossimi mesi approfondiremo alcune di queste attività. Esistono sempre più testimonianze, video che appaiono insieme a molti altri: matrimoni, momenti di gioia, attimi di sfogo, racconti di quotidianità. Quella su questo giornale tenta di essere solo un’altra voce tra le tante che vuole testimoniare come la disabilità non precluda una vita felice e piena. Non abbiamo bisogno di pregare perché ci venga dato il coraggio (cosa che mi hanno suggerito di fare più di una volta) perché abbiamo bisogno di coraggio quanto ne ha una qualunque persona. Nei prossimi articoli approfondiremo la quotidiana, ma parleremo anche delle disabilità invisibili, delle capacità di resilienza e di vita affettiva.
10 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
La quotidianità su un tema forte come “la disabilità”
Dott.ssa Jessica Barbieri
Dott.ssa Jessica Barbieri
LA MALATTIA… LA FAMIgLIA… LE TERAPIE ANTITuMoRALI E uN FEDELE AMIco A 4 ZAMPE…
Mi chiamo Maria Grazia sono nata il 07/06/72 sono rinata il 19/12/2019. La mia storia è la storia di molte (purtroppo) donne che hanno contratto la “bestia” ergo... il cancro. Iniziai ad avere disturbi a luglio 2019, feci esami su esami ma nulla... fino a che il mio medico decise di fare una mammografia urgente e ci vide lungo...
Diagnosi ad ottobre 2019 carcinoma infiltrante G2 HER 2 + della mammella... premessa breve “io sono una soccorritrice e lavoro in ambulanza”, sapevo di cosa si stava parlando! Inutile dire che ti cade il mondo addosso... nulla improvvisamente ha più né senso, né importanza! Unico pensiero fisso i miei FIGLI !!!
Il 19 dicembre 2019 intervento e poi attesa snervante di istologico... ovviamente avevo vinto tutto il pacchetto terapeutico: 12 paclitaxel + 18 trastuzumab + 27 radio, e poi cura ormonale tamoxifene e decapeptyl! È stata dura? Si... fatalità scoppia una pandemia mondiale... ero sola a fare le terapie... col terrore di contrarre il covid! Durante le terapie ho avuto un amico costante e presente sempre al mio fianco, giorno e soprattutto notte... si perché io per non disturbare, e per non far preoccupare i miei figli e mio marito, dormivo sul divano... e dopo le terapie solitamente iniziavano epistassi, vomito e dissenteria e il mio fedele amico peloso, un golden retriver di 9 anni, di nome Houston, era sempre accanto a me!!!
Purtroppo, oltre al danno la beffa, io finisco le chemio e le radio... inizio a star meglio ed il mio fedele amico si ammala, cancro a fegato e pancreas, inutile dire che feci fare terapie e cure al mio amato Houston ma purtroppo, dopo 2 settimane, se ne andò!
Un dolore indescrivibile.... ero devastata! Ripresi di nuovo in mano la situazione... ma era difficile, il vuoto che aveva lasciato era troppo grande! Da dire che avevo già avuto a che fare con la “bestia” che si portò via mio padre dopo 8 anni di interventi e terapie varie... e ricordo che mi guardai allo specchio fissandomi dritta negli occhi e dissi: ti sei portato via mio padre, sappi “bestia” che io potrò vincere o perdere ma tu in ogni caso morirai con ME!!!
FORTUNATAMENTE HO VINTO dopo 3 anni di terapie costanti, esami controlli continui io sono qui!!!
È stata dura? Si!
È stato faticoso e doloroso? Si!!!
Ho effetti collaterali? Si!
La mia vita è cambiata? Si!!
Ma credetemi, essere VIVI nonostante tutto, questo conta!!
Devo anche ringraziare i colleghi che non mancavano mai di chiedermi se avevo bisogno di qualsiasi cosa, i miei famigliari... mio fratello Lucio sempre presente, mio marito sempre accanto... i miei figli che amo alla
follia... il mio oncologo G. L. sempre disponibile, persona professionalmente e umanamente incredibile, io lo chiamo il mio elfo magico, si... io ho riposto piena e totale fiducia in lui e devo dire che mi sono sempre sentita protetta... ringrazio inoltre tutto il reparto del COM del Policlinico di Modena impeccabili!!! Ringrazio la mia amica, carissima Marcella
Ed oggi? Oggi sono qui e VIVO NEL PRESENTE, nel qui e ora, ho imparato ad apprezzare l’importanza del momento! Ringrazio ogni singolo giorno per ciò che mi viene concesso dalla vita, continuo le mie terapie, i miei controlli e vado avanti! Affrontare il cancro è difficile, ma si può fare, l’importante è accettare e farsi seguire, farsi aiutare!
Ci capita frequentemente di parlare del tumore al seno, che colpisce 1 donna su 9 durante la vita, e che rappresenta il tipo di tumore in cui maggiormente si sono sviluppate conoscenze e terapie. Sappiamo che è molto importante la prevenzione, sia primaria (stili di vita in particolare) che secondaria (screening mammograficoecontrollipiùspecificiper ledonnearischioeredo-familiare)echei trattamentichirurgicidaannisonomeno demolitivi, riducendo l’impatto estetico e psicologico sulla donna. I trattamenti medici inoltre (neo-adiuvanti, adiuvanti o per la malattia avanzata) sono sempre più mirati sulla base delle caratteristiche molecolari e genetiche della neoplasia. Per effetto del miglioramento delle conoscenze su tutti questi aspetti del tumore alla mammella,la sopravvivenza èmoltomigliorata(circail90%a5anni).
Il cancro al seno è sempre più frequente ma la PREVENZIONE può salvarvi la VITA!
L’IMPORTANTE È CREDERE IN SE STESSI. IN CHI CI SEGUE, NELLA MEDICINA, NELLA SCIENZA, NELLA RICERCA !!
Spero di essere stata d’aiuto a chi come me sta affrontando la “bestia” ... si può fare, si affronta tutto una cosa per volta! Dopo 3 anni sono qui, lavoro. ho svaghi e mi diverto!
Ho paura di una eventuale recidiva?
Siiii!
Ma questo non può impedirmi di vivere oggi! Domani è un altro giorno, domani non ci è dato sapere ... ma oggi … oggi sono VIVA
P.S. ora ho 2 golden retriver Noah e Nana di 2 anni e 10 mesi la femminuccia ... non potranno mai sostituire Houston, ma hanno riempito parte di quel vuoto
Maria Grazia
Ma il racconto di Maria Grazia va ben oltre i problemi legati ai trattamenti (chirurgia, chemioterapia, radioterapia, ormonoterapia), andando a centrare tutti quegli aspetti del vissuto personale strettamente connessi al senso alla vita: il dramma della diagnosi di cancro, le modifiche del proprio corpo e del proprio pensare causate dalla diagnosi e dalle terapie, l’impatto sugli affetti familiari e sulla vita sociale e lavorativa, la ridefinizione della scala dei valori della vita. Ma vi è anche un grande protagonistanellastoriadiMariaGrazia, Houston, l’”amico” peloso a quattro zampe con cui condividere le sofferenze fisiche e psicologiche delle terapie e addiritturaladiagnosidicancro.Houston per Maria Grazia ha rappresentato una reale ancora di salvezza che ha aiutato ad alleviare il peso della situazione di malattia su marito e figli. Alla fine dalla presa di coscienza della malattia, dal sofferto percorso delle varie terapie e dalla fiducia nella scienza medica ne scaturisceun’esaltazionedellaVITA! Dott.GabrieleLuppi
11 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana RAccoNTo LA MIA MALATTIA… Rubrica a cura del Dr. Gabriele Luppi
Suzzara:
L’esperienza di una insegnante volontaria dell’AVIS per la divulgazione della cultura del “ DONO “
Parliamo del progetto “La mia vita in te” promosso da Avis provinciale in collaborazione con altre associazioni sul tema della DONAZIONE.
Sono Savina Iori e ho insegnato per quarant’anni italiano, storia e filosofia alle superiori. Arrivata alla pensione nel 2007, ho voluto mettere la mia esperienza al servizio delle associazioni AVIS AIDO ABEO ADMO.
Prof.ssa ci può dire la motivazione della sua scelta e quando ha iniziato chi c’era?
Volevo aiutare i giovani a spendersi per il sociale. Su iniziativa di Avis ho frequentato insieme ad altri potenziali volontari al “Mazzolari” di Mantova un corso di comunicazione per mettere a punto un progetto di intervento nelle scuole sul tema della donazione. Io dovevo occuparmi delle scuole suzzaresi ma, insieme al collega Botteri di Mantova siamo intervenuti in molte scuole della provincia (Castiglione delle St., Campitello, Moglia e altre) Ha trovato delle resistenze nel mondo scolastico sulla proposta di un progetto del genere?
Era una novità. Alcuni dirigenti e qualche insegnante posero dei dubbi ma, In
generale, la risposta fu pronta e collaborativa. Come operava nei vari gradi di scuola a Suzzara ?
Come sanno bene gli insegnanti, l’attenzione dei giovani allievi diminuisce dopo appena 10 minuti per cui non ci si può limitare a dare solamente informazioni. Bisogna coinvolgerli per un’ora e mezza circa. Come? Consegnavo un video all’insegnante (elementari e medie inferiori). I ragazzi dopo la visione rispondevano ad un questionario sulla donazione e poi arrivavo io consegnando un pass di colori diversi per formare gruppi di lavoro. Attraverso giochi. Cruciverba, puzzle, spiegazioni e altro, gli allievi impiegavano ciò che avevano imparato e capivano, divertendosi, che cosa significa donare sangue, organi, tempo ecce. Infine venivano insigniti di un “DIPLOMA DI DIVULGATORE/TRICE DELLA DONAZIONE” con il compito di parlarne in famiglia e in ogni occasione utile. Diverso era il discorso alle superiori ove intervenivo nelle quarte e quinte (maggiorenni o quasi) classi con un video e alla presenza (indispensabile) di un medico, di un donatore o di un trapiantato (con la loro esperienza personale), illustravo i compiti dell’Avis
in primis e poi delle altre associazioni. Il tutto finiva in un clima di domande e risposte che superava le mie aspettative.
Il suo impegno è continuato per anni, che cosa La spingeva continuare?
L’interesse dei bambini e dei giovani non è mai venuto meno e ciò mi ha spinto a continuare l’iniziativa, nonostante il periodo prima dell’intervento vero e proprio richiedesse molto tempo in telefonate, incontri, spiegazioni agli insegnanti e ai dirigenti scolastici, preparazione del materiale da impiegare nelle classi ecc.
Sappiamo che ha coinvolto anche sue colleghe insegnanti che hanno risposto collaborando, ci può dire chi erano? Dopo qualche anno, per sopraggiunti impegni famigliari, ho chiesto alla prof. ssa Gabriella Bigi (per Suzzara) e alla prof.ssa Roberta Negri (per Moglia) di affiancarmi e, in brevissimo tempo, mi hanno sostituito e portano tuttora avanti egregiamente l’iniziativa.
Che cosa Le ha lasciato questa esperienza? Una grande fiducia nelle potenzialità dei giovani e la convinzione che il volontario riceve più di quanto dà.
12 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana LA cuLTuRA DEL “DoNo”
Il centro olistico “Il Volo” è stato creato con lo scopo di aiutare le persone a ritrovare un equilibrio a livello fisico, emozionale ed energetico.
Nel centro vengono proposti trattamenti individuali e percorsi di gruppo per offrire alla persona la possibilità di migliorare se stessa e ritrovare benessere a 360 °.
Trattamenti proposti:
◆ Access Bars
◆ Massaggio Ayurvedico
(massaggio anche senza olio: mass dei punti energetici Marma e trattamento articolare)
◆ Colloqui di counseling
◆ Craniosacrale biodinamico
◆ Cristalloterapia
◆ E. F. T.
(Emotional Freedom Techniques)
◆ Floriterapia
◆ Osteopatia
◆ Reiki
◆ Riflessologia plantare
◆ Shiatsu
I trattamenti sono personalizzati in base alle problematiche individuali.
Si effettuano consulenze di Naturopatia
E’ possibile verificare lo stato energetico del corpo tramite un test effettuato con un apparecchio che ne rileva il campo elettromagnetico e successivamente testare i prodotti, integratori più idonei per riequilibrare eventuali squilibri.
Operatori: LinaEsterRivaStorchi
SimonaTerziotti
Attestati di Livello
Reiki Usui
I trattamenti reiki, fatti da un operatore qualificato, agiscono su stress, ansia, depressione, dolore fisico di varia natura, emicranie, rinforza il sistema immunitario e stimola il sistema linfatico ed endocrino, aiuta nella rigenerazione dei tessuti e nel recupero dai traumi.
Trattamenti CampanediCristallo
Lettura dei registri akashici
13 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
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14 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana ORARIO DI APERTURA LUNEDÌ SABATO 8:00 - 13:00 15:30 - 19:30
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L’ASSocIAZIoNE VoLoNTARI oSPEDALIERI DI SuZZARA
DoNA ALL’oSPEDALE DI SuZZARA cINquE DEAMbuLAToRI
Suzzara: Nell’ottica di una continua vicinanza dell’AVO di Suzzara alle persone bisognose di attenzione e di cura, con un occhio particolare alle persone ricoverate nei reparti ortopedici che necessitano di assistenza riabilitativa, il Consiglio Direttivo ha deliberato nell’ultima sua riunione l’acquisto e la donazione al reparto di Riabilitazione di cinque deambulatori in grado anche di trasformarsi in comode carozzine da trasporto.
Questo intervento segue la donazione di cinquemila euro fatto alla Associazione “Ing. Opilio Zuccati” per l’acquisto, a favore sempre dell’Ospedale di Suzzara, di letti ad alta intensità di cura.
L’AVO nata per assistere persone ricoverate
non autosufficienti, a seguito della pandemia Covid, ha cambiato volto per seguire i cambiamenti e dare una risposta nuova ai bisogni delle persone; anzi l’AVO di Suzzara ha sempre continuato a prestare servizio nel corso di tutto l’anno: dal provare la temperatura al controllo del Green Pass in portineria, ai turni al CUP dell’Ospedale per accompagnare le persone negli ambulatori o reparti, ai servizi presso la Fondazione Boni ed infine agli incontri alla cittadinanza su informazione sanitaria. Come ha sottolineato il Presidente Nazionale della Federavo Francesco Colombo (scegliendo nel suo primo incontro delle AVO lombarde l’Avo Suzzarese) “dobbiamo lavorare sulla
cultura dell’Avo sia all’interno che all’esterno della Associazione ed adeguarci alla nuova realtà post pandemia cercando di sensibilizzare anche il mondo della scuola e del lavoro. Il nostro è un volontariato con una missione straordinaria: facciamo qualcosa che tocca le persone”.
L’AVO , che è sempre accanto alle fragilità, ha bisogno continuamente di nuova linfa e di persone desiderose di dare il proprio contributo.
Chi volesse avere informazioni più dettagliate può contattare il numero: 349 2593166 (Rossana)
email: avo.suzzara@gmail.com
15 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità
Mantovana
Suzzara:
Una commedia in due atti allestita da un gruppo di infermiere del Pronto Soccorso di Mantova o ex colleghe del reparto intitolata “Movida in Pronto Soccorso”, ha riempito la Sala Dante di Suzzara. Regia e scenografia di Raffaele Spina con musiche composte da Matteo Cavicchini e costumi di Alessandra Guidotti Una commedia spassosa, ha detto Raffaele spiegando tutto il “travaglio” vissuto per realizzare questa parodia del lavoro degli infermieri del pronto Soccorso. Il nostro obiettivo è quello di vedere la gente che “ride” e ci siamo riusciti.
Dopo i saluti di Olivia Luitprandi, è intervenuta la presidente Angela Furini dell’Associazione Genitori Autismo (A.G.A.) che ha toccato la sensibilità del pubblico spiegando come è cambiata rispetto solo a vent’anni fa la cultura dell’inclusione grazie a dei progetti di
Suzzara:
inserimento lavorativo ma anche per l’aiuto delle comunità che ci sostiene facendo crescere la sensibilità.
uNA SToRIA DI VITA bIPoLARE
Testimonianza di Claudia Pancera: Cadere è facile, risalire è difficile “Io conosco molto bene i percorsi bipolari perché anch’io lo sono”
Il termine bipolare mi ha sempre dato fastidio perché anche le persone, cosi dette normali, hanno i loro periodi di alto e basso. In noi bipolari gli alti e i bassi sono più accentuati perché dotati di trasparenza di animo. Abbiamo il potere di trasmettere con gli occhi, i movimenti del corpo, gli atteggiamenti, ciò che
sentiamo dentro. Non siamo diplomatici né farisei e non sappiamo mentire. L’errore più frequente è stato quello di aver poca fiducia in me stessa e lasciare spazio ai giudizi altrui. Ciò che io ero, non era quello che dicevano di me. L’indifferenza e la sufficienza di chi ti guarda pensando di essere al di sopra, mi ha fa molto male perché nessuno è autosufficiente di fronte alla vita, può capitare a tutti e poi sprofondare nel baratro in ogni momento. Risalire è difficile
Suzzara:
In occasione del ventennale della nascita del mensile “Eco di Suzzara” (2002-2022) è stato presentato il libro: “Suzzara mia” (Il Rio), curato da Vanni Buttasi, grafica di copertina di Paolo Balbi, le cartoline di Bruno Melli. Alla presentazione il giornalista Rai, Fabrizio Binacchi e il sindaco di Suzzara Ivan Ongari. Perchè “Suzzara mia”? per coinvolgere, in quest’operazione storicosentimentale ci ha detto Vanni, quindici personaggi di diverse età, ormai da anni residenti lontano dalla città natale, che pescando nel loro album di ricordi hanno raccontato, in prima persona, la loro Suzzara. Un viaggio che parte dagli anni Sessanta del secolo scorso per arrivare a quelli Duemila. Tante storie diverse tra
loro
Nella foto da sx: Sindaco Ivan Ongari e Vanni Buttasi
16 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana uNA coMMEDIA ALLEgRA PER SENSIbILIZZARE E FAR coNoScERE LE PERSoNE NEuRoDISAbILI quINDIcI SuZZARESI RAccoNTANo I RIcoRDI DELLA LoRo SuZZARA IN uN LIbRo
Oggi non si dice più ragazzi autistici ma ragazzi neurodisabili, strappando un lungo e caloroso applauso.
ma unite da un amore per la loro città mai dimenticato tra tortelli di zucca, incontri in piazza e camminate nella nebbia, in riva al Po.
17 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
Eccoci insieme per il quarto numero consecutivo di questo periodico ricco di informazioni sulla sanità mantovana. E’ un onore essere invitata qui per parlare di salute, ringrazio lettori e redattori.
L’arte di superare le difficoltà
della nostra navigazione.
Non possiamo controllare gli eventi esterni, ma possiamo imparare a servirci delle nostre emozioni per trovare quel benessere che tutti desideriamo. Non è un’utopia, molte persone sono riuscite prima di noi in questa impresa. Se è vero che serve impegno, è anche vero che serve impegno anche per stare male tutti i giorni. Tanto vale impegnarsi per stare bene.
Prendiamo l’esempio del trattamento Shiatsu per illustrare un fenomeno di carattere universale.
Specialmente nella stagione invernale, al termine dei 50 minuti di trattamento, alcune persone avvertono una sensazione fisica di “freddo”, come di “gelo interno”. Questo anche se la stanza è ben riscaldata, la superficie su cui si è sdraiati calda, e le persone, vestite, vengono coperte durante e dopo la seduta, per non avere freddo. Nonostante questo, al termine del trattamento, arriva per alcuni questa percezione penetrante di gelo.
Anche se non avete mai fatto un trattamento Shiatsu, sarà capitato anche a voi qualche volta di andare sotto le coperte la sera e percepire una sensazione di freddo interno, nonostante il letto caldo e confortevole.
del nuovo giorno, può scaturire la luce. Se entriamo in contatto con questo freddo interiore senza spaventarci, attiveremo quella parte della nostra psiche che, senza accorgercene, porterà le chiavi per risolvere i nostri problemi.
Molti di noi hanno l’abitudine di definirsi in maniera univoca. In studio spesso le persone mi dicono: “Io sono fatto così (...)” per esempio: molto sensibile. Oppure: “Io ho un pessimo carattere”, “Io sono ansioso” … e via dicendo.
Quando costruiamo una narrativa per etichettarci, stiamo raccontando a noi stessi una storia che ci intrappola, come una gabbia. Tutto ciò che è vivo contiene polarità opposte.
“A tua insaputa, anche tu contieni quelle caratteristiche positive o negative che credi di non avere”. L’integrazione delle polarità emotive e caratteriali opposte è il segreto della realizzazione dell’essere umano. Questo messaggio era racchiuso negli antichi testi taoisti, così come nel pensiero di Jung, noto psicanalista svizzero del Novecento.
Quando siamo in presenza di qualcosa di scomodo o fastidioso, come il freddo, la tentazione è di fuggire da lì. Ma se parliamo di territori dell’anima, vale la pena lasciare spazio per un momento alle immagini che quel freddo ci suggerisce.
Dalle immagini nascono le intuizioni, dalle intuizioni le idee, quindi le azioni giuste.
In Italia e nel mondo, tutti ormai conoscono i benefici dello Shiatsu. Una pratica corporea antica di origine giapponese che, al pari dell’agopuntura, è diventata nel corso dei millenni un metodo di medicina complementare. Lo Shiatsu oggi è riconosciuto dalla legge italiana a livello nazionale e regionale, a livello europeo con un decreto legge del 1997, e a livello mondiale. Se siete tra i pochissimi che ancora non ne conoscono i benefici sconcertanti, vi invito a informarvi e provarlo sulla vostra pelle: il rischio è di stare bene.
Shiatsu viene impiegato da persone di ogni età per migliorare la salute e risolvere disturbi comuni. Grazie ai genitori, persino i bambini ricorrono allo Shiatsu per sviluppare appieno la loro salute (in fondo all’articolo tutti i riferimenti per richiedere le informazioni necessarie).
Nei numeri precedenti di Cronache Sanitarie abbiamo visto che indipendentemente dalla nostra volontà, lo stato d’animo gioca un ruolo primario sulla salute
Questo promemoria è utile sia a livello generale, sia per tenere presente che, senza il giusto atteggiamento mentale e senza i comportamenti adeguati, non esiste cura ai problemi personali. Non c’è ricetta, terapia, o trattamento Shiatsu che funzioni se non abbiamo l’intenzione radicale di andare nella direzione della salute. Talvolta paure, dubbi e malumori prendono il sopravvento: quando è così, non siamo più in grado di dirigere la nostra imbarcazione verso la destinazione voluta. Per fortuna esistono strumenti specifici da utilizzare per evitare di perdere il controllo
Che cos’è questo fenomeno, e cosa ci dice?
Osserviamo il freddo da vicino: caratteristica tipica dell’inverno, ma non solo. Dei surgelati, ma non solo. Esiste anche un freddo metaforico. Pensiamo a espressioni come: “morire di freddo”, “una persona gelida”, “uno sguardo di ghiaccio” che fanno pensare a qualcosa di ostile, che ferisce, che mette a disagio. Poche persone amano il freddo. Eppure il freddo, e persino il gelo, rappresentano la controparte del calore estivo, l’altra faccia dell’intero. Senza la notte fredda e buia, non potrebbe esserci il giorno a riscaldarci con i raggi del Sole. Così come nella natura, anche in noi esseri umani coesistono polarità contrastanti. Il freddo di cui parliamo qui, è un freddo non tanto connesso alla temperatura reale, ma soprattutto “interno”. Nel freddo interiore abitano le emozioni scomode che non vogliamo vedere. Nelle metafore del freddo troviamo la solitudine, la tristezza, la paura, la morte. Territori oscuri che risiedono nella nostra mente inconscia, e di tanto in tanto affiorano. Appartengono al nostro vissuto, e non solo. Sono le tenebre da cui, all’alba
Persino Einstein, il più grande scienziato che ha rivoluzionato i concetti di spazio, tempo e gravità, diceva: “la mente razionale è un servo fedele. La mente intuitiva è un dono sacro”.
Accogliamo senza agitarci le immagini che arrivano dal grande freddo, lasciamoci ispirare da loro, ci condurranno in una fase nuova della nostra vita. L’arte di superare le difficoltà a volte procede come l’acqua, che deve solo decidere se ghiacciare, o lasciarsi andare...
Dott.ssa Margherita Magri
• riceve a Mantova in Studio privato su appuntamento
• Trattamenti Shiatsu telefonare n. 338 4947823
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Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
Cronache
coNTATTA
DENTRo DI TE ShIATSu e bENESSERE
IL gRANDE FREDDo
19 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
uNA NuoVA VERITà SuLL’INcENDIo DI NERoNE A RoMA
Mantova:
Si è svolta, il 19 dicembre 2022, al Teatro sociale di Mantova, una serata organizzata da Festivaletteratura e dall’Associazione Filofestival, in collaborazione con HarperCollins, per festeggiare l’apertura ufficiale del
tesseramento 2023 a Filofestival: ospite Alberto Angela con la presentazione del suo ultimo capitolo sulla trilogia di Nerone. Nel vissuto di ognuno ci sono le lezioni di storia come le abbiamo ricevute tra i banchi di scuola; lezioni affrettate perché si è perennemente in ritardo sul programma scolastico, i luoghi comuni
NEL LIbRo DI ALbERTo ANgELA che diventano verità, e i venti della politica che rilevano o nascondono i fatti e poi…., e poi c’è un pomeriggio in cui Alberto Angela ti racconta la Storia. Io con i miei figli e le mie nipoti, non abbiamo potuto mancare a questo incontro, organizzandoci con permessi di lavoro, la fila al freddo con grande anticipo rispetto all’apertura del teatro, il thermos caldo per stemprare l’attesa, ed il suo ultimo libro della trilogia “Nerone” fra le mani, nella speranza dell’autografo. Per quasi due ore, attraverso un dialogo accattivante ed appassionato, Angela riesce a smontare e ricostruire la figura di Nerone, ripulendo l’immagine dell’imperatore dalle fake – ebbene sì non sono un invenzione moderna – e a restituirci “la figura di un artista poliedrico, un audace auriga, un amante, un collezionista d’arte…...Ma al tempo stesso un abile negoziatore, un cinico assassino e un feroce repressore”. Una volta entrata ed accomodata, fra le file di un teatro “Sociale”, testimone silenzioso e generoso di tanta nostra cultura, mi sono sorpresa, ma non troppo, a viaggiare; Alberto Angela dal palco intrecciava fonti storiche, dati archeologici e studi moderni trasportandoci tutti dall’oggi a quel 18 luglio del 64 A.D. in cui una sbadataggine ed una lucerna ad olio caduta a terra, in un magazzino del Circo
Massimo, hanno dato vita all’incendio di Roma. Ci ha raccontato, attraverso una indagine meticolosa ed affascinante, la chiave di lettura che scagionerebbe Nerone da quell’incendio ma anche come gli eventi abbiano una inevitabile causaeffetto e non sempre univoca. Quel
pomeriggio ho visto sul volto dei miei ragazzi e del pubblico presente l’interesse e l’entusiasmo per il sapere che sono certa risieda in ognuno di noi ma, che non è dote di tutti, saper accendere ed infiammare...un po’ come l’incendio di Roma. Grazie Alberto
Rossi Rosanna
20 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
21 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
SALUTE e BENESSERE Sindrome lockdown...
cosa è successo alla salute degli italiani?
Quindi un corretto stile di vita ci proteggedavvero?
Un corretto stile di vita contribuisce a prevenire patologie quali infarto, ictus, diabete, obesità e patologie oncologiche. Le patologie della civilizzazione legate a troppo cibo e a insufficiente movimento. Cosasignificastiledivitasano?
Significa adottare un’alimentazione varia, variata e colorata. Inoltre significa svolgere un’adeguata attività fisica, riposarsi, non eccedere con l’alcool e smettere di fumare.
Il lockdown da poco terminato ha lasciato non pochi effetti negativi, questi lunghi periodi forzati ora pagano dazio. Gli italiani hanno scoperto un nuovo stile di vita, la metà ha affrontato questo periodo scaricando lo stress sul cibo con la conseguenza di un aumento di peso medio per persona di almeno 2 chili.
Dott.ssa, oggi le persone che si rivolgonoaleicosachiedono?
Di dimagrire in primis ma c’è anche una grande attenzione alla salute. Le persone vogliono tenere alte le loro difese immunitarie.
Qualialimentiandrebberoevitati?
Non amo l’integralismo, sicuramente è opportuno limitare bevande zuccherate, zuccheri raffinati, dolciumi industriali e in generale tutti i cibi raffinati e processati. Cisonocibidapreferire?
Come detto è necessario variare la propria alimentazione, evitando quindi di mangiare gli stessi cibi. E’ importante aumentare il consumo di cereali integrali, frutta e verdura di stagione e legumi. E’opportunocambiaregradualmente ilpropriostiledivita?
Assolutamente si, è fondamentale che il corpo come la mente si adattino
gradualmente a un cambiamento di abitudini di vita. Se non siamo abituati a consumare tanta verdura, legumi o cereali integrali, potremmo nei giorni successivi accusare disturbi intestinali e digestivi. Questo ci fa capire che un’alimentazione sana va seguita in modo costante, non a fasi alterne.
Quandoricevepressoilcentromedico polispecialistico?
Un giorno a settimana dalle 14 alle 19,30.
Per prenotare la visita e/o consulenza rivolgersi al Centro Medico di Reggiolo Tel. 0522 972376
Dott.ssaIrenePocaterra
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22 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
Dott.ssa Irene Pocaterra
Bondeno di Gonzaga: Tanta gente al Bar Trattoria Lety e tanti elogi a Letizia Zangelmi, alle figlie Giada e Letizia, per aver svolto da mezzo secolo con i genitori l’attività con passione e recentemente riconosciuta ed inserita nell’elenco regionale delle realtà storiche e di tradizione, si legge nel documento firmato dall’Assessore Regionale, esposto nella mostra allestita per l’occasione con le foto delle autorità regionali e provinciali. La cerimonia è stata aperta con i saluti del sindaco Elisabetta Galeotti che a
boRSA DI STuDIo IN MEMoRIA
Gonzaga: Nel 2016 scomparve in un incidente stradale, la studentessa universitaria Giulia Atlante di 21 anni. Alla sua memoria la sorella Sara ha consegnato una borsa di studio a Giacomo Maria Mancini, studentessa di 14 anni di Gonzaga per aver ottenuto un’ottima votazione scolastica. Una cerimonia toccante alla presenza dei genitori, insegnanti, studenti e il sindaco per ricordare le doti di Giulia una ragazza vera, autentica.
nome dell’amministrazione comunale ha consegnato una targa con il vivo apprezzamento per l’attività svolta nel
paese da oltre 40 anni.
Toccante e lungamente applaudito l’intervento di Letizia che ha detto: “porto avanti questa attività con passione, se posso sono un persona che voglio dare anche al sociale perchè mi piace unire e non dividere” Poi sono intervenuti diversi amici fra cui Andrea Prandi, Claudio De Pietri, Giancarlo Malacarne e Don Luigi Righettini che ha ringraziato per il servizio sociale e l’augurio che questa esperienza, viva, continui ancora con spirito di ospitalità, ristoro, accoglienza e storia.
SI RITRoVANo coME NEI “FILoS”
Moglia: Sono storie piccole, nascoste ma ricche di umanità ed emozioni che valgono più delle medicine. Si tratta di due mogliesi Riccardina Frignani e Romana Loi ved. Borghi di Moglia. Quindici anni fa si conoscono a Messa e scoprono di avere in comune le loro origini cioè Bondeno. Comincia così l’amicizia ricca di ricordi poi arriva il Covid e gli incontri (veri filos) si interrompano ma poche settimane fa avviene l’incontro dopo 5 anni che non si sentivano e vedevano. A questo punto una foto ricordo ci vuole per augurare la forza di ritrovarsi ancora, magari commentando questa foto che pubblichiamo volentieri
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Sanitarie Fatti e Persone della
PASSIoNE E VogLIA DI
Cronache
Sanità Mantovana TANTA
SocIALIZZARE
Pegognaga-San Benedetto Po: E’ raro trovare un nipote impegnato con passione a cercare notizie di un nonno soldato che ha conosciuto poco perchè la sua scomparsa avvenne quando era un bambino.
Cristian aveva poche notizie certe e ha voluto scoprire di più circa quel nonno che rimase lontano da casa per quasi un decennio.
Decide di recarsi all’Archivio di Stato e consultare il foglio matricolare del nonno sul quale erano stati registrati tutti gli spostamenti e le informazioni sullo stato di servizio. Cristian scopre così che il suo nonno materno (Scarduelli Anselmo detto Guerino classe 1916) parte per il servizio militare nel 1938 in qualità di artigliere della divisione “Sabratha”, poi all’inizio 1941 viene fatto prigioniero in Libia, portato prima in Egitto poi in India (via nave), dove fece tappa a Bombay ed infine giunse a Yol ai piedi dell’Himalaya. Tornò a casa nel 1947 poi venne a mancare nel 1983.
Ma se queste sono le informazioni che è riuscito a scoprire non meno emozionante è stata la scoperta nel fascicolo di una lettera nella quale il nonno, scrivendo alla famiglia del suo stato di prigionia, chiedeva loro di fare domanda per avere il conguaglio degli anni di paga: nel
suo stato di prigioniero che non poteva riscuotere quei soldi servivano a tutta la famiglia per affrontare la povertà durante il conflitto e nel dopoguerra. Una sensibilità e una bontà d’animo che mi ha colpito, ci ha detto Cristian durante il suo racconto, ma in quella lettera il nonno citava anche un suo amico commilitone, un certo Fernando Malaguti, chiedeva di avvisare la sua famiglia che stava bene. Cristian non seppe mai chi fosse quel Malaguti e per molto tempo le sue ricerche non ebbero esito, poi un giorno venne a sapere per caso che era il padre della sua ex insegnante di liceo Prof. Loredana Malaguti in Barbi di San Benedetto Po. La consegna di una copia della lettera oltre a suscitare una grande emozione nelle due famiglie, è stata la
chiusura di un cerchio che Anselmo e Fernando avevano aperto più di ottanta anni prima.
LA TESTIMONIANZA DELL’ INSEGNANTE PROF.ssa LOREDANA MALAGUTI
L’incontro con Cristian si è rivelato denso di grandi emozioni: la prima è quella di aver ritrovato un mio studente di trent’anni fa e l’altra, con grande commozione, è quella di aver avuto notizie su mio padre Fernando (venuto a mancare nel 1989) nel periodo di quand’era in Libia, durante gli anni della guerra. La scoperta che suo nonno Guerino conosceva mio padre e che la Famiglia dei suoi nonni abitava a Moglia, non lontano dalla mia Famiglia, dove risiedevo anch’io prima di sposarmi. Cristian oltre che portarmi la copia della lettera, dove era citato il nome di mio padre, mi ha mostrato anche delle fotografie del periodo africano e anch’io ho fatto vedere quelle che conservavo di quegli anni. E’ stato un incontro davvero di grande gioia e non finirò mai di ringraziare Cristian per il prezioso lavoro di ricerca che ha svolto per cercare notizie del nonno; tutto questo è la dimostrazione di un nobile e grande sentimento, che al giorno d’oggi è un valore sempre più raro.
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Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana bIANchINI cRISTIAN E LE SuE RIcERchE SuL NoNNo SoLDATo
Cronache
San Benedetto Po: Lo facciamo con la Dottoressa Cinzia Marchi farmacista a San Benedetto Po presso Farmacia Ghidini.
Laureatasi nel 2015 all’università di Parma, nel 2020 ha avuto una esperienza di “Dottorato di Ricerca in Scienze del Farmaco”
Persona preparata e disponibile a collaborare per fare informazione sanitaria su di un tema di forte attualità: Le vaccinazioni
“Continua a crescere il numero dei cittadini lombardi che scelgono di farsi vaccinare dal proprio farmacista di fiducia, ad oggi, sfiorano il milione le vaccinazioni anti-Covid effettuate nelle farmacie di comunità con circa quaranta farmacie presenti nella sola provincia di Mantova.
Un risultato davvero ragguardevole e in costante crescita, dovuto anche all’aumento dei colleghi abilitati alla
somministrazione e delle relative farmacie”
In particolare, le farmacie possono somministrare le prime e seconde dosi booster (3° e 4° dosi) ai cittadini con età uguale o maggiore di 12 anni mentre le terze dosi di richiamo (5° dose) possono essere somministrare ai cittadini di età
RELLA, gIANNA, ALbERTA, oMbRETTA E ALESSANDRA
San Benedetto Po: Hanno organizzato e gestito nei mercatini natalizi di San Benedetto Po e San Giacomo delle Segnate una bella bancarella il cui ricavato è andato tutto alla Fondazione Hospice Modena. Un altro mattone per il nostro grande progetto, ha detto il presidente dott. Gabriele Luppi ringraziando di cuore tutti coloro che in ogni modo sostengono Hospice Modena!
pari o superiore a 60 anni.
In tutti i casi la dose booster può essere somministrata dopo un intervallo minimo di almeno 120 giorni (4 mesi) dalla seconda dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo).
Attualmente le farmacie coinvolte sono abilitate all’inoculazione del vaccino a mRNA bivalente Comirnaty Original/Omicron BA 4-5 ai soggetti che prenoteranno la dose booster indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario.
E’ obbligatoria la prenotazione sul portale prenotazionevaccinicovid. regione.lombadia.it.
Nella foto lo svolgimento di una seduta vaccinale presso l’Antica Farmacia Ghidini Anna sita a San Benedetto Po eseguita in presenza della Dott.ssa Cinzia Marchi, farmacista vaccinatrice e dell’infermiere Dott. Carlo Gasparini
SI RIVEDoNo DoPo 57 ANNI
San Benedetto Po: Si tratta di Don Bruno Tognato di Romanore anni 93, lucidissimo e attivo che ha rivisto il sanbenedettino Loris-Aristide Minelli dopo ben 57 anni risvegliando ricordi ed emozioni che nessuno dei due avrebbero mai pensato. Infatti Minelli ci ha detto: “è stata una visita nella sua abitazione molto bella, fantastica, abbiamo dialogato per tanto tempo e sono tornato a casa veramente contento con l’impegno di una sua visita a casa mia in primavera”
25 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana PARLIAMo DI VAccINAZIoNI coN LA FARMAcISTA cINZIA MARchI
uN gRAZIE A
FIo
di Coriano:
Lascia l’attività come dipendente per svolgere la professione come libero professionista al Pronto Soccorso di Pieve di Coriano e turni al servizio 118. Romano ma residente a Poggio Rusco, il Dott. Lo Gatto ha lavorato anche al Pronto Soccorso di Suzzara dove ha lasciato un ricordo ancora vivo per la sua disponibilità e attenzione, ma il ricordo più bello riguarda l’aver procurato dei giochi per i bambini quando piangevano e farli giocare, distrarli e creare un ambiente famigliare e non di paura. Un medico che si è sempre impegnato anche nel volontariato sostenendo i giovani volontari della Croce Rossa e Croce Bianca che svolgono con entusiasmo una esperienza che aiuta a crescere.
Emozionato ma sereno, in occasione di un momento conviviale, ha espresso una sua riflessione di tanti anni dipendente prima a Suzzara e adesso a Pieve: “sono partito che non avevo esperienza e grazie agli infermieri e colleghi medici sono cresciuto professionalmente e spero di aver trasferito agli ammalati tutta la mia professionalità, umanità e passione”
Dottore, dopo una esperienza nel territorio suzzarese come si è trovato nella realtà del Destra Secchia?
Mi sono trovato sempre a mio agio sia professionalmente che umanamente trovando un ambiente lavorativo di colleghi e personale molto disponibile sia al confronto su temi inerenti lo specifico del lavoro che negli incontri informali. Probabilmente e’ sempre stata mia
dovuto ad incapacità, scarsa disponibilità o negligenza del Medico di Base, quanto ad un proprio tornaconto dove vige il concetto che tutto è dovuto. Non è un mistero che io sia sempre stato un fautore di un ticket per ogni prestazione richiesta e non urgente, ma l’interesse politico prevale sull’efficienza dei servizi. Per quanto riguarda la Sanità ho avuto l’impressione che la tendenza da parte
fino a qualche anno fa era un’eccellenza con la Cardiologia, Riabilitazione e le varie Chirurgie, oggi si viaggia a vista, senza una reale programmazione, con riduzione del personale medico e questo e’ un peccato specie per gli utenti ma probabilmente ci sono scelte politiche che hanno valenza maggiore. Cosa consiglia ad un giovane medico che vuole fare l’esperienza di medico al Pronto Soccorso e al servizio 118?
La realtà del Servizio Urgenza Emergenza sia delle Unità Operative Ospedaliere che extra Ospedaliere 112 è ormai consolidata in Lombardia ,AREU forma il personale infermieristico e medico con corsi e aggiornamenti continui per permettere una pronta e professionale risposta a tutti i tipi di emergenza extra ospedaliera. Un giovane collega se avesse intenzione di prendersi delle responsabilità sanitarie in prima persona troverà nella AAT MANTOVA un valido supporto. Nel Pronto Soccorso
INTERVISTA AL DoTT. PATRIZIo Lo gATTo AVEVA IDEATo I gIochI PER I bIMbI AL PRoNTo SoccoRSo Suzzara-Pieve
Villa Saviola di Motteggiana: Non è facile trovare uno studente universitario di Scienze e Tecnologie della Comunicazione, diventato pubblicista a soli 18 anni, che scriva un libro sul ruolo fondamentale della meccanizzazione agricola nel secondo dopoguerra: questo ragazzo è Francesco Ponti
Il suo primo libro si intitola “Una Carioca per tutti” “Agricoltura e industrializzazione a Cento” (cittadina in provincia di Ferrara, ndr), nel quale racconta come l’industrializzazione nel settore agricolo abbia cambiato la società, portando benessere e lavoro dopo gli orrori del secondo conflitto mondiale.
Per quale motivo un libro su questo tema? Ebbene, la prima ragione sta nell’importanza che l’agricoltura riveste da sempre per l’uomo, vestendo spesso i panni da protagonista quando si devono tracciare le sorti della storia; la seconda risiede nella passione di Francesco per l’agricoltura e la meccanizzazione, in particolare nei confronti del Marchio Lamborghini Trattori che, non a caso, ricopre un ruolo di primo piano nel libro. La scelta del titolo “Una carioca per tutti” trova ragione nel nome che veniva dato a quei trattori agricoli – le carioche – che nell’immediato dopoguerra venivano
costruiti partendo da residuati bellici non utilizzati, in primis camion. Carioca, infatti, era il nome di una famosa canzone dell’epoca che Ferruccio Lamborghini amava fischiettare mentre lavorava in officina, portandolo a usare quel titolo anche per le sue creazioni; carioca, inoltre, in dialetto significa carriola,
richiamando la basicità di queste prime trattrici.
Il libro, che racconta questo spaccato antropologico degli anni 50 e 60, esiste grazie ad una intervista fatta da Francesco al Sig. Luciano Cevolani, dipendente Lamborghini Trattori dal 1955 al 1992 e tra i più grandi conoscitori al mondo dell’Azienda, una fonte davvero preziosa che ha saputo raccontare con lucidità e passione quell’epoca.
Dalle pagine del giovane studente emerge la forza di un gruppo di uomini che hanno saputo interpretare al meglio il loro tempo per costruire un futuro nuovo, fondando aziende che hanno dato da mangiare a centinaia di famiglie e hanno permesso all’agricoltura nazionale di evolversi dopo secoli di stagnazione. Questi uomini, tornati a casa dalla guerra, seppero trasformare carri armati, portatori di morte, in trattori, portatori di vita attraverso il lavoro della terra: persone giuste al posto giusto nel momento giusto, uomini che hanno costruito davvero la nuova Italia e la cui memoria non deve morire mai.
Villa Saviola di Motteggiana: Partecipazione e dibattito acceso per affrontare il tema: “quale futuro per l’informazione?” Un decennio fa, al convegno sui pubblicisti e corrispondenti a Palidano, è stato detto: “Noi siamo schivi, individualisti, sfruttati, isolati ma importanti”
Dopo un decennio, cosa è cambiato?
Attilio Pignata, organizzatore della sesta giornata del pubblicista, svoltasi preso il Ristorante “Tre Soci” a Villa Saviola di Motteggiana, ha detto aprendo la serata con una visione introspettiva del giornalismo locale, definendolo “invidioso ma importante” come sia importante riunirsi per discutere e crescere, uscire dall’isolamento.
La Gazzetta di Mantova e la Voce di Mantova piacciono ai lettori grazie alle notizie della provincia che corrispondenti e pubblicisti inviano ogni giorno, un lavoro fatto di sacrificio e passione, come testimonia il fotografo
Gianni Bellesia
La discussione è proseguita parlando dei giovani che vogliono scrivere, dividendo fra chi lo vuol fare per professione e chi per hobby. Importante il tema sul futuro del cartaceo: come sarà fra qualche anno? Secondo il corrispondente della Voce di Mantova, Riccardo Lonardi, il futuro non è roseo: pertanto, serve un progetto che si adatti all’innovazione e sulla qualità sia locale che nazionale,
come sottolineato da Bellesia
Il corrispondente della Gazzetta di Mantova, Vittorio Negrelli, dopo aver fatto l’elenco dei giornali che hanno avuto breve vita, ha detto che non esiste, purtroppo, la possibilità di un giornale che abbia una valenza sul territorio. L’assessore alla cultura di Suzzara, Raffaella Zaldini, si è detta incerta riguardo al futuro del cartaceo.
In tanti sono intervenuti: Bruno Melli sostiene che non esista l’invidia, continuando poi con una critica alla condivisione delle notizie su Facebook prima che appaia sulle Testate locali.
Anche Mauro Pinotti ha detto di regolare l’uso di Facebook e Vanni Buttasi si aggiunge sostenendo che sia sufficiente pubblicare la notizia la mattina dopo.
Interessante l’intervento di Gilberto Zacchè che ha detto: “secondo recenti
studi neurologici condotti in America, è risultato che i neuroni si sviluppano meno in chi utilizza solo internet per informarsi e non legge libri e giornali. Questo è certamente un serio problema dato che le giovani generazioni privilegiano l’informazione sul web”. Di grande attualità il dibattito fra l’Assessore Zaldini e il pubblicista Francesco Ponti sul modo di fare giornalismo sui social: su Instagram e TikTok, molto usati dai giovani, non si trova un articolo come siamo abituati a conoscerlo sul cartaceo, ma una breve frase ad effetto che sappia cogliere l’attenzione dell’utente. Questo ruolo, nel cartaceo, è ricoperto dal titolo, che serve appunto a indirizzare l’attenzione del lettore verso l’articolo. Sul social, invece, sotto a questa frase non c’è un articolo, ma una brevissima descrizione: l’intendo, quindi, non è di informare, ma solo di catturare l’attenzione del fruitore. I rischi sono molto alti: la cattiva informazione si insinua nella poca chiarezza di questi messaggi, trasformando la notizia in qualche parola da leggere distrattamente nell’immenso mare delle pubblicazioni social.
Al termine dell’evento, merenda contadina e omaggio floreale alle signore.
27 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana DAI cARRI ARMATI AI TRATToRI: RIToRNo ALLA VITA uN SuccESo IL SESTo coNVIVIo DEI coRRISPoNDENTI: INDIVIDuALISTI MA IMPoRTANTI
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28 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
RIcoNoScIMENTo AL PRESIDENTE DELLA cRocE bIANcA MAESTRELLI
Quistello:
Alla cena sociale della Croce Bianca alla presenza di tre sindaci, autorità, volontari e sponsor, il presidente Maestrelli ha detto: “cari angeli bianchi, in questi anni ho avuto modo di osservare ognuno di voi nei giorni buoni e quello meno buoni, vi ho visto arrabbiati, vi ho visto discutere ed anche riappacificarvi, vi ho visto ridere e gioire per le piccole cose per il gusto della compagnia e così ho pensato che gli angeli, se pur imperfetti in qualche occasione, esistono…possono essere tra noi in ogni momento ed assomigliare a tutti poi. Perché vedendovi lavorare in difficoltà il mio pensiero è diventato certezza…non importa quanto si dà, ma quanto amore si mette nel dare”
Toccante il momento della consegna di un logo d’Argento al presidente Maestrelli per i 22 anni di presidenza e trent’anni di volontariato nella Croce Bianca.
29 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
La consegna fatta dal sindaco e dal parroco di Quistello è stata preceduta dall’intervento del vice presidente onorario Carlo Gasparini che ha recentemente ricevuto un Diploma di merito per il suo generoso impegno sociale.
30 Cronache
e
Sanitarie Fatti
Persone della Sanità Mantovana
Pegognaga-Massimeno:
L’obiettivo del campo estivo parrocchiale a Massimeno (Trento) è sempre stato quello di far vivere ai ragazzi/e una forte esperienza di vita: crescere in amicizia, amare e rispettare la natura, saper gestire le proprie emozioni facendo scelte responsabili, per rafforzare la propria dignità di ragazzi/e oggi e uomini/donne domani. Ma ci sono anche i volontari e chi non è mai stato nella Casa di Massimeno non immagina quanta fatica hanno fatto e fanno i volontari per trasformare la struttura e renderla accogliente e funzionale, che vuol dire fare le pulizie, preparare il cibo (comperarlo, prepararlo e controllare), la sistemazione della Casa e il controllo anche esterno, per esempio gli spazi dedicati ai giochi e alle attività varie, insomma il lavoro è tanto.
Fra gli obiettivi oltre alla condivisione, il rispetto reciproco e il saper ascoltare, esiste il saper adattarsi attraverso esperienze nuove, curiose e intense. Per esempio i momenti dei giochi sono studiati per far emergere la lealtà, l’onestà, il buono che esiste nel bambino o ragazzo contro l’indifferenza, l’aggressività, la fretta, la noia. I ragazzi fanno i turni dove apparecchiano e lavano i piatti e può essere la scoperta di attitudini che non sanno di avere.
Fra le donne volontarie della cucina, vi sono mamme, ma anche delle nonne con alle spalle esperienza della vita e fra queste una nonna di Pegognaga, (ha chiesto l’anonimato) consigliera ed attenta osservatrice, che alla sera, dopo la cena, si siede spesso fuori sulla panchina assieme alla volontaria Fabrizia
Poggio Rusco:
per osservare tutti questi ragazzi che si divertono.
Signora M. C. i ragazzi, durante il campo, scoprono attitudini che non sanno di avere e questo è bello ma ci sono anche alcuni che fanno fatica ad adattarsi ad una vita diversa dalla loro casa dove le comodità non mancano. Cosa ne pensa?
Quando i ragazzi si trovano insieme si aiutano e si consolano a vicenda. Non ho mai assistito a gravi crisi di pianto per la propria casa. Massimeno è una grande famiglia.
Parliamo dei comportamenti per esempio durante la colazione o la cena. Ci sono ragazzi abituati nelle loro case a mangiare da soli, consumano pasti non equilibrati. Signora, lei che ha visto passare diverse generazioni, cosa si prova e cosa viene da pensare nel vedere ragazzi in difficoltà all’adattamento durante il campo estivo?
Se anche ci sono ragazzi abituati a casa
uNA NuoVA PEDIATRA
a mangiare solo alcune cose, quando si trovano insieme agli altri, provano cibi nuovi o si adattano. Mangiare in compagnia fa bene a tutti. A Massimeno il cibo è curato e di qualità e le cuoche ricevono un sacco di complimenti. Quando i ragazzi tornano a casa hanno nostalgia della cucina di Massimeno! Infine, vedere giovani contenti, motivati, entusiasti che vivono l’amicizia con intensità, cantano, giocano, scherzano alla sera nelle loro stanze fino a tarda ora, si aiutano, pregano, accettano ruoli e compiti diversi, si tocca con mano un futuro generazionale che dà fiducia e speranza. Quale è il suo pensiero?
I ragazzi tornano con gioia a Massimeno perchè trovano un ambiente adatto a loro, dove possono divertirsi ma anche responsabilizzarsi. Posso dire che ho conosciuto tutti bravi ragazzi a cui auguro ogni bene. Sono tutti nel mio cuore, li considero come miei nipoti e ho fiducia in questa bella generazione.
Dopo molti mesi dove il paese era rimasto senza pediatra, è arrivata la Dott.ssa Angela Mazilu che sostituisce la pediatra Dott.ssa Sara Guerresi. Da noi tutti i migliori auguri di buon proseguimento.
31 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana L’ESPERIENZA DI uNA NoNNA cuocA ALLA cASA DI MASSIMENo (TN)
Pieve di Coriano:
RINNoVATA LA SALA PARTo
Ora è più bella con vasca per travaglio, nuova illuminazione, decorazioni e un nuovo ecografo. Poi ancora la ristrutturazione e l’ammodernamento della Sala Parto chirurgica e dell’isola neonatale. Tutto ciò permette di eseguire tagli cesarei in tempo brevissimi.
NuoVo AMbuLAToRIo PER LE PRobLEMATIchE DEL PAVIMENTo PELVIco
Pieve di Coriano:
Due donne su dieci causa invecchiamento, interventi pelvici e gravidanze presentano patologie del pavimento pelvico (perdite). All’Ospedale di Pieve è arrivato un nuovo apparecchio di elettrostimolazione-biofreeze block perianale per il trattamento delle diagnosi perianali, grazie ad una donazione del Lions Ostiglia.
Pieve di Coriano:
DoNAZIoNE AL REPARTo DI NEuRoPSIchIATRIA
Gli “Amici di Levata” hanno donato al servizio di neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Pieve materiale ludico e riabilitativo per le terapie riabilitative. Tutto il personale del reparto di Pediatria diretto dalla Dott.ssa Paola Accorsi ringraziano per la generosa sensibilità.
PARLIAMo DELLA IPPoTERAPIA coN LAVANNA AuRoRA
Sustinente:
Aurora come mai questa passione per i cavalli?
Una passione nata fin da quando ero piccola, mi ha sempre affascinata la maestosità di questo grande animale.
Cosa consiglia ad una persona che vuole provare? Servono doti particolari per avvicinarsi a questo sport?
Serve tanta costanza, bisogna sapersi mettere in gioco ma soprattutto devi esserne appassionato!
E’ vero che il cavallo è terapeutico (dolce e coinvolgente) verso diverse patologie fra cui i tumori, che è
utile nella riabilitazione psichica e fisica ma anche nei disturbi neuro, psicomotori, cognitivi, emotivi e relazionali?
Sì verissimo! I cavalli sono animali
empatici, in grado di capire che tipo di persona hanno di fronte e in sella.
Come è cambiata la sua vita da quando svolge questo sport con il cavallo?
Non è facile, tra il lavoro e l’equitazione sono sempre fuori casa ma sicuramente sono più serena e felice.
Progetti per il futuro?
Il mio obiettivo è raggiungere almeno il primo grado e gareggiare al Longines Champions Tour e a Piazza di Siena.
32 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
PRENOTAZIONI DI PRESTAZIONI SANITARIE CON IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE (SSN)
PRESSO OSPEDALE DI SUZZARA
Le modalità di prenotazione delle prestazioni sanitarie con il Servizio Sanitario Nazionale presso Ospedale di Suzzara sono le seguenti:
° TELEFoNIcAMENTE tramite il Call Center Regionale.
Da telefonia fissa contattando il 800.638.638 da mobile contattando il 02.99.95.99
Le modalità ed i costi del funzionamento del servizio sono visibili al seguente link www.prenotasalute.regione.lombardia.it/sito ° DI PERSoNA presso le FARMAcIE LoMbARDE
° oN LINE utilizzando i servizi di prenotazione disponibili sul portale di Regione Lombardia (solo per i pazienti regionali) al seguente link www.fascicolosanitario.regione.lombardia.it
° TRAMITE L’APP SALuTILE PRENoTAZIoNE (solo per i pazienti regionali)
Come disdire: almeno 72 ore prima dell’appuntamento, con la stessa modalità utilizzata in fase di prenotazione oppure contattando il Call Center Regionale ai numeri sopracitati.
Secondo la normativa regionale, per non incorrere nel pagamento del costo del Ticket, le disdette delle prenotazioni devono essere effettuate con almeno 3 giorni lavorativi di anticipo.
PRENOTAZIONI
DI PRESTAZIONI SANITARIE CICLICHE CON IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE (SSN) PRESSO
OSPEDALE DI SUZZARA
° PER E-MAIL inviando la ricetta a cup.suzzara@ospedaledisuzzara.it
° DI PERSoNA presso lo SPORTELLO CUP dell’Ospedale di Suzzara.
Accesso consentito solo con prenotazione attraverso il servizio Salta la coda prenotabile sul sito internet dell’Ospedale al seguente link https://ospedaledisuzzara.it/salta-la-coda
Come disdire: almeno 72 ore prima dell’appuntamento, con la stessa modalità utilizzata in fase di prenotazione oppure contattando il Call Center Regionale ai numeri sopracitati.
Secondo la normativa regionale, per non incorrere nel pagamento del costo del Ticket, le disdette delle prenotazioni devono essere effettuate con almeno 3 giorni lavorativi di anticipo.
PRESTAZIONI DI LABORATORIO ANALISI PRESSO OSPEDALE DI SUZZARA
° DI PERSONA presso lo sportello CUP del laboratorio analisi dell’Ospedale di Suzzara.
Accesso consentito solo su prenotazione attraverso il servizio Salta la coda prenotabile sul sito internet dell’Ospedale al seguente link https://ospedaledisuzzara.it/salta-la-coda
33 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
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Poliambulatorio “Armonia” (Porto): Tel. 0376 16 08 500 mail: cleante@libero.it
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34 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
Mantova: L’associazione Latoumano (Associazione culturale e sociale) di Mantova, da due anni, porta avanti progetti ambiziosi attraverso una rete di medici e professionisti per seguire i bimbi patologici. Obiettivo: sostenere lo sviluppo del bambino in fase pre e perinatale in collaborazione con i reparti di ostetricia, terapia intensiva
neonatale e neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova. L’associazione è nata dall’idea di Maria Elena Levoni che, per fondarla, ha deciso di circondarsi di figure provenienti da vari settori. Da ricordare che parte dei progetti sono finanziati dalla Fondazione Comunità Mantovana e da numerosi donatori privati. E’ importante sottolineare come in
ambito nazionale il 3% delle madri riceve diagnosi di patologia in fase prenatale del feto, inoltre il 10% dei neonati nasce prima del termine con rischio di PCI (Paralisi Celebrale Infantile).
Per info: Maria Elena Levoni
Tel. 348 76 021 44 contacct@latoumnao.com info@associazionelatoumano.org
IL PAESE PERDE uN AMbuLAToRIo MEDIco
San Giacomo Segnate: L’ambulatorio secondario della dott. ssa Cristiana Bazolli, che si trova in via Marconi a San Giacomo S., verrà chiuso e tutta l’attività sarà spostata nel suo ambulatorio che si trova a Quingentole, in piazza Italia.
San Giacomo Segnate: Complimenti al Sindaco Giuseppe Brandani e tutta la giunta per aver assegnato ai volontari della Croce Bianca di Quistello il Sangiacomino
La Bazolli continuerà a ricevere i suoi pazienti, che desiderano continuare ad essere assistiti da lei, nell’ambulatorio di Quingentole. A San Giacomo delle Segnate è presente un altro medico di base con il suo ambulatorio, quindi il paese
uN SERVIZIo INSTANcAbILE
d’Oro, una iniziativa lodevole dove ogni anno si vuole premiare i volontari che sono al servizio del territorio e quest’anno il premio alla Croce Bianca è stato consegnato
non resta scoperto ma il problema del reperimento dei medici da sostituire per quelli che vanno in pensione, sta diventando un problema serio e le persone sempre più in difficoltà.
con la seguente motivazione: “per l’impegno e l’altruismo, la disponibilità e il sacrifico, al servizio della comunità”
PLAuSo AI cARAbINIERI FoRESTALI
Pediatria di Pieve di Coriano e Mantova:
Da diversi anni il Centro Nazionale dei Carabinieri Biodiversità di Bosco Fontana fanno visita ai piccoli pazienti della Pediatria di Pieve di Coriano e di Mantova. Di cosa si tratta? Ai bambini armati di microscopio e lenti di ingrandimento possono vedere da vicino il mondo degli insetti: cavallette, imenotteri, farfalle, grilli e molti altri.
Obiettivo: Educazione ambientale e della solidarietà ma anche riscoperta e amore e tanta passione per la natura come i carabinieri forestali portano avanti da anni.
Un plauso a chi porta avanti queste iniziative perché la biodiversità indica la ricchezza della vita sulla Terra, che comprende essere umani, animali, vegetali, microrganismi ecc.
35 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana PRoFESSIoNISTI DI SuPPoRTo AI NEoNATI E FAMIgLIE
Suzzara-Pegognaga:
La storia dei 60 anni di Zanotti è iniziata a Suzzara grazie allo spirito innovatore di Mario Zanotti, ed è poi proseguita a Pegognaga, dove lo stabilimento si è trasferito ed ampliato. Un’azienda che dà lavoro a quasi 400 persone ha un impatto decisivo sul territorio, per questo non hanno voluto mancare i sindaci di Pegognaga e di Suzzara. Durante la festa sono poi stati premiati i 21 dipendenti che hanno raggiunto i 30 anni di lavoro in azienda: Alberto Albinelli, Carla Aleotti, Mauro Benatti, Davide Binacchi, Elena Buttarelli, Angelo Camunchia, Sabrina Delvò, Lorenzo Federici, Cristian Franzini, Patrizia Freddi, Marco Gasparini, Cristian Ghidoni, Alessandra Giovannini, Andrea Landini, Paolo Leorati, Paolo
Sermide-Felonica-Gonzaga-Poggio: Aprì nel dicembre 1997 a Sermide ora è anche a Poggio (dal 2001) poi nel 2005 a Casa Matilde a Pieve di Coriano. Nel 2006 la coop inizia a collaborare con le scuole del territorio e Gonzaga. Nel 2009 Il Ponte sbarca nel Sinistra Secchia, con un centro a Palidano; 3 anni dopo, maggio 2012, arriva il terremoto e la coop deve intraprendere un’operazione di rafforzamento strutturale di tutti gli edifici.
Nel 2017 il centro di Palidano trasloca a Gonzaga con una nuova sede che è stata allargata quest’anno con nuovi spazi e servizi per persone e comunità.
Il Ponte gestisce diversi progetti che puntano alla crescita della persona, oltre che al sostegno, i ragazzi sono costantemente coinvolti in attività stimolanti e che li aiutano nell’integrazione. Negli anni sono
Malavasi, Raffaella Marocchi, Gianni Mozzarelli, Eugenio Pegorari, Ivan Siveri, Giuseppe Torelli, Roberto Zanotti
Bene ha fatto il sindaco di Suzzara
Ivan Ongari a scrivere su FB la genesi delle fabbriche del freddo a Suzzara perché “la storia è maestra di vita”
Era il 1962 quando Mario Zanotti fondò la “Zanotti Mario - frigorista”
La storia continua con l’azienda che si amplia ma il plauso va al legame molto forte di Mario Zanotti con la sua terra ed i suoi dipendenti, grazie ad un approccio fatto di stima e fiducia reciproca. Zanotti, che aveva frequentato le scuole serali, fa anche della formazione continua uno dei pilastri dell’azienda, in cui investe molto e che ancora oggi è un tratto che la contraddistingue.
stati attivati progetti di tirocinio e di esperienze lavorative.
Quest’anno compie 25 anni, una lunga storia di sostegno ai ragazzi con problemi nel Basso Mantovano e alle loro famiglie.
Se siamo arrivati a questo traguardo un grazie va rivolto alle donazioni private e di aziende e a iniziative di autofinanziamento in cui sono coinvolti anche i ragazzi seguiti dalla cooperativa.
36 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana PER L’AZIENDA ZANoTTI SoN 60 ANNI DI ATTIVITà LA cooP IL PoNTE oNLuS coMPIE 25 ANNI
PRoSSIMI EVENTI
SABATO 11 FEBBRAIO ore 21.00 - San Benedetto Po (Mn)
IMPORTANTE EVENTO IN BENEFICENZA PRO-HOSPICE (CURE PALLIATIVE)
“Il mondo in un soffio” questo il titolo del concerto con Giuseppe Dal Bianco e Giuseppe Laudanna organizzato dal Lions Club Padania e città di San Benedetto Po, presso sala Polivalente di San Benedetto Po - Via E. Montale, 6. Non serve la prenotazione. Ingresso 10.00
MARTEDì 21 FEBBRAIO ORE 17.30 presso ristorante Tre Soci a Villa Saviola (Motteggiana) si parlerà di Prevenzione e Salute (diabete, ictus, screening, vaccinazioni, ecc) con quattro medici: Dott. Mattia Biagi, Dott.ssa Cecilia Casari, Dott. Giovanni Sorrenti e Dott. Gianluca Occelli. Evento aperto a tutti. Seguirà rinfresco.
MARTEDì 28 FEBBRAIO ORE 17.00 presso Biblioteca Piazzalunga Cultura - Sala Poliedro. Viale S. Zonta, 6/a Evento medico organizzato dall’AVO in collaborazione con il nostro periodico: Pet therapy come Medicina (Il ruolo degli animali come terapia). Relatore il Dott. Giulio Bezzecchi Veterinario, Marcella Bonisoli tecnico equestre e Sabina Lasagna, educatore professionale. L’evento è ad ingresso libero e aperto a tutti.
MARTEDì 28 FEBBRAIO ORE 20.30 presso Ristorante Cavour - Suzzara(Mn)
SCRITTORI IN REDAZIONE presentano i loro libri tre redattori: Il più giovane pubblicista Francesco Ponti di Villa Saviola (Motteggiana) a 20 anni ha scritto il suo primo libro: “Una carioca per tutti (Agricoltura e industrializzazione a Cento)” sulla Lamborghini trattori. Il Prof. Renzo Gualtieri all’età di 92 anni ha scritto due libri: “La morte di Pietro” (breve storia di amore e libertà), “Il Fuoriuscito” (la verità negata ad un mite bracciante). Infine Gilberto Zacchè con la moglie Margherita Sacchi e il farmacista Emilio Guidotti, hanno scritto “L’antica spezieria Sacchi di Moglia (Sec. XVIII)” Sono invitati tutti i farmacisti del territorio. Prima dell’evento cenetta (25 euro) previo prenotazione telefonare al num.346 0905483
uN coRSo gRATuITo PER SALVARE LA VITA DEI bAMbINI
A RISchIo DI SoFFocAMENTo
Suzzara:
Si è tenuto presso la sala conferenze della Scuola Arti e Mestieri di Suzzara, un corso gratuito di manovre di disostruzione in età pediatrica, che ha visto la partecipazione di oltre 50 persone. L’evento formativo è stato reso possibile grazie alla collaborazione
tra “Salviamo il cuore” (società di formazione sanitaria attiva sul territorio suzzarese e inserita in una rete formativa estesa a livello nazionale) e Generali Assicurazioni –agenzia di Suzzara che ha finanziato il materiale didattico dell’evento. L’incontro formativo ha avuto lo scopo di diffondere il più possibile fra
la popolazione, genitori, insegnanti, nonni, educatori e caregiver, le nozioni di base per salvare la vita dei bambini dal rischio di soffocamento.
Un ringraziamento ai dottori
Francesca Pavarini, Elia Martini, Mattia Biagi e Saverio Misturi
37 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
“La gioia del parto” è il titolo inconsueto di un libro di Ima May Gaskin, la più nota ostetrica americana. Promotrice instancabile del parto naturale, ha fondato negli anni 70 il Centro Nascita di The Farm (La Fattoria) nel Tennessee, uno dei primi centri di parto extraospedaliero nel Stati Uniti. Qui, dei 2200 bambini nati fino al 1991 il 96% è stato partorito senza alcuna assistenza medica, assistito solo da ostetriche e con il supporto di mamme ed amiche. E’ un’esperienza che ha aiutato la formulazione del concetto di gravidanza a basso rischio e la de-medicalizzazione della stessa. Per questo la Gaskin viene considerata negli Stati Uniti come la madre della moderna arte ostetrica. Uno studio (1982) che ha confrontato i suoi risultati con quelli di parti avvenuti in ambiente ospedaliero ha dimostrato definitivamente che nelle gravidanze a basso rischio i parti in casa assistiti da ostetriche possono essere compiuti con la stessa sicurezza e con un interventismo minore rispetto ai
Suzzara:
Si tratta di due pannelli decorativi a tema in abbellimento dell’ingresso e della sala d’attesa del Servizio. Oltre ai pannelli è stato donato materiale ludico e riabilitativo per incrementare e migliorare la qualità dei trattamenti e delle prese in carico dei nostri bambini.
DoNAZIoNI ALLE oNcoLogIE PEDIATRIchE
Mantova-Bolzano:
Fondazione Lene Thun Onlus s’impegna a portare il servizio di ceramico-terapia tramite laboratori digitali a tutti i bambini e ai ragazzi in cura negli ospedali italiani dove i laboratori di Fondazione sono abitualmente attivi. L’efficacia della terapia ricreativa come sostegno alla terapia medico farmacologica, è riconosciuta scientificamente ed è un vero e proprio supporto psicologico durante il periodo di malattia del bambino. Durante i laboratori digitali i piccoli pazienti si possono collegare in videochiamata dall’ospedale o da casa con volontari e ceramisti per modellare insieme l’argilla. La fondazione è presente in 33 ospedali e i loro laboratori vengono offerti ai bimbi e ragazzi in cura in forma gratuita e permanente. Obiettivo del progetto è quello migliorare la qualità di vita dei bambini perchè modellando l’argilla aiuta a stimolare la loro creatività, la loro fantasia e ad esprimere le loro emozioni e dimenticare per un momento di essere in ospedale.
parti assistiti da medici in ambiente ospedaliero. Con la sua fama, i suoi libri (tra questi un titolo suggestivo “Ostetricia Spirituale”) e la presenza in moltissimi congressi, Ima May ha richiamato l’attenzione del mondo al parto naturale. Nel 1999 un metodo per partorire da lei appreso tra le popolazioni maya e guatemalteche, divenne popolare tanto da essere riconosciuto ufficialmente nella letteratura ostetrica. La “manovra di Gaskin” è la prima tecnica ostetrica che porta il nome di una donna e che a tutt’oggi è riportata nei trattati professionali. Serve a risolvere la distocia di spalle (allorchè, fuoriuscita la testa fetale, una o entrambe le spalle sono bloccate all’interno del bacino), quando le abituali manovre si dimostrano inefficaci. Consiste nel far ruotare la donna a carponi e nell’esercitare una delicata trazione sulla testa verso il basso in modo da far uscire
Ciò è stato possibile grazie alla sensibilità di Marina Cucconi, figlia di Giordano Cucconi, e Mauro Alberti che da anni si impegnano attraverso donazioni rivolte a diversi Enti e Servizi sul Territorio. In onore del Padre Giordano, amatissimo giornalista suzzarese. La Dott.ssa Chiara Vincenzi, a nome di tutti gli operatori,
la spalla posteriore con l’aiuta della forza di gravità.
Una delle citazioni più famose di Ima May è questa: “Il tuo corpo non è un limone da cui spremere una anguria. Tu non sei una macchina. Il Creatore non è un meccanico sbadato. I corpi umani femminili hanno lo stesso potenziale di partorire bene dei corpi delle femmine di ornitorinco, leone, rinoceronte, elefante, alce e bufalo d’acqua. Anche se finora non è stata la tua abitudine, ti raccomando di imparare a pensare positivamente del tuo corpo.”
Abbiamo molto bisogno di racconti positivi. Le giovani donne in attesa vengono oggi sommerse da messaggi negativi e mantenute nella paura costante di una minaccia astratta di rischi teorici che le separa dalle percezioni reali del loro corpo e del loro bambino. Il parto tecnologico diventa asettico, privo di vivacità e spontaneità e si colora di pericoli e dolori dovuti a interventi spesso non necessari.
ha espresso gratitudine ai Donatori per l’importante attenzione verso la cura e il benessere dei numerosi bambini e delle loro famiglie che si rivolgono al Servizio e che avranno un supporto anche grazie all’aiuto di chi ci ha sostenuto.
LA PALAZZINA DELLA SANITà
Mantova:
Inaugurata la nuova sede dell’Ordine delle professioni sanitarie che raggruppa tutte le figure tecniche operanti nell’ambito della sanità quali il podologo, il fisioterapista, il logopedista, l’ortottista-assistente di oftalmologia, il terapista della neuropsicomotricità dell’età evolutiva e il tecnico della riabilitazione psichiatrica.
E ancora l’ostetrico, il tecnico di radiologia e il dietista.
La categoria delle professioni sanitarie tecniche della prevenzione comprende: il tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro e l’assistente sanitario.
La sede è in via Imre Nagy 58 (a Borgochiesanuova) ed è adiacente a quelle degli Ordini degli infermieri e dei farmacisti.
Salgono così a 1.600 i professionisti operativi nel Mantovano.
38 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
LA gIoIA DEL PARTo DoNAZIoNE ALLA NEuRoPSIchIATRIA IN MEMoRIA DI gIoRDANo cuccoNI
StoriaeStoriedelNascere
Gabrio Zacchè
Quistello: Il vino è arte, il vino è passione: un prodotto dalla storia millenaria, le cui origini si perdono nel mito. Per ottenere un buon prodotto, oggi come ieri, servono molto lavoro e tanta esperienza, oltre ad una saggia commistione fra tradizione e innovazione: qualità che appartengono da sempre alla Cantina di Quistello. Questa, infatti, si impegna quotidianamente per portare nei
cANTINA DI quISTELLo
bicchieri delle famiglie un vino buono che rispetti la terra: se sull’ottima qualità del prodotto mai ci sono stati dubbi, ora non ve ne sono nemmeno sul rispetto ambientale. La Cantina, infatti, ha ottenuto l’importante certificazione Equalitas “Modulo Organizzazione Sostenibile”, traguardo raggiunto grazie al rispetto dei cinque fattori previsti: tre requisiti iniziali, buone pratiche di lavorazione, buone pratiche economiche, buone pratiche sociali e buone pratiche di comunicazione.
Le buone pratiche di comunicazione si sviluppano da una efficace politica di informazione, basata su regole definite per assicurare un’attività comunicativa dimostrabile, veritiera e trasparente. Fondamentale è anche il bilancio di sostenibilità, stipulato in relazione alle attività svolte in materia di rispetto
ambientale, agli obiettivi raggiunti e ai miglioramenti programmati; altrettanto importanti sono i dati resi disponibili a tutti gli stakeholder, ovvero quegli attori che, attraverso il loro lavoro, possono sostenere l’attività della Cantina.
Da queste premesse si arriva alla dichiarazione di conformità, con la quale l’Organizzazione è autorizzata a definirsi “Azienda Sostenibile” nelle forme previste.
Le buone pratiche di comunicazione rappresentano uno dei cinque requisiti fondamentali che la Cantina di Quistello si impegna a rispettare per il benessere della Terra e dei suoi clienti: una missione svolta con dedizione e passione che continueremo a portare sulle vostre tavole.
39 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
INo, SoSTENIbILITà E SALuTE
V
VIA ROMA, 46 - QUISTELLO (MN) - T. 0376 618118 shop.lambruscomantovano.it - www.cantinasocialequistello.it
I mesi invernali sono senza dubbio i più difficili per l’attività all’aperto. Non fa eccezione il cicloturismo, a causa delle giornate corte e poco assolate, fredde e dalle cattive condizioni meteorologiche in generale.
Ci viene in soccorso qualche idea per restare allenati e per iniziare a programmare la nuova stagione. Per chi avesse voglia, esistono modelli di ogni tipo di Cyclette e Rulli in grado di simulare il movimento ciclistico per non far perdere l’allenamento nei mesi freddi. In modo particolare,
i secondi consentono di utilizzare la propria bicicletta alloggiata sopra un rullo e quindi pedalare nell’assoluta tranquillità di casa.
Il vantaggio è di avere un mezzo perfettamente conformato alle proprie misure di gamba e, quindi, senza necessità di riconfigurare la pedalata.
Non perdiamo l’occasione per effettuare anche una corretta revisione e pulizia della bicicletta: nei
mesi invernali, è corretto sistemare il mezzo controllando i freni e il cambio in primis., togliere grasso e sporco dagli ingranaggi con una pulizia profonda, controllare lo stato dei copertoni ed oliare la catena. La primavera è in arrivo e ricominceremo a parlare di viaggi in bicicletta con il prossimo numero (meteo permettendo).
40 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana cIcLoTuRISMo E bENESSERE
Carlo Ponti
Nel mese di novembre 2022 i rappresentanti di 194 Stati del mondo si sono riuniti per due settimane a Sharm el - Shaeikh in Egitto, (luogo adatto per mettere la testa un po sott’acqua e un po sotto la sabbia) per capire lo stato di salute del pianeta e come curarlo: conferenza delle parti, meglio nota come Cop 27. Dai documenti finale dell’evento Internazionale, si evince il rovinoso nulla di fatto per l’ambiente: fallimento, affermano gli esperti. I partecipanti, spesati con pensione completa escluse le bevande, si intrattenevano fino a tarda notte con cene e balli tipici di ogni singolo Stato, l’Italia si è presentata con la Tarantella. Al termine danzarono la danza della morte del pianeta, o meglio, di chi ci sta sopra e per finire, si presero per mano per fare: “il giro giro tondo intorno al mondo intorno alla terra e tutti giù per terraaa”. Passarono sull’argomento partendo dagli accordi firmati di Parigi del 2015 - Cop 21 - con l’impegno che le emissioni di Co2 in atmosfera avrebbero dovuto essere ridotte del 45 per cento entro il 2030 per poter sperare di contenere l’aumento della temperatura del pianeta, in questo secolo, entro 1,5/2 gradi rispetto ai livelli preindustriali eliminando gradualmente l’uso delle centrali a carbone. Per essere coerenti, si stanno attivando centrali poco produttive e centinaia di nuove in tutto il mondo, Italia compresa con 5, a pieno regime. In Europa ne sono presenti 280 che producono il 15 per cento dell’energia elettrica, mentre nel mondo ne sono stimate 7860 con una produzione pari al 29 per cento dell’energia elettrica mondiale. La maggior parte delle emissioni inquinanti si verifica in Asia, dove l’energia elettrica da carbone è usata per produrre buona parte dei prodotti destinati all’Occidente. Il medesimo vizio avviene in Amazzonia con la deforestazione per coltivare
Quando nel 2015 si tenne l’Expo a Milano, il cui tema principale era “Feed the World – nutrire il Pianeta”, fu scelto come simbolo di tale evento un’immensa scultura a forma di albero, adornata di luci e giochi d’acqua, a rappresentare il naturale spettacolo della vita.
Gli alberi, infatti, producono l’ossigeno che ci permette di respirare e di vivere e dovremmo essere estremamente grati alla Natura per questo dono. Invece, come accade da secoli ormai, sembra che l’uomo abbia deciso di auto-eliminarsi, abbattendo alberi e aumentando la produzione di gas nocivi che danneggiano la salute nostra e del pianeta.
C’è un dato particolarmente rilevante che evidenzia ancora una volta l’importanza delle piante: cinque alberi, nel loro ciclo di vita, riescono ad abbattere circa una tonnellata di CO2. Spiegare la portata di questo numero non è facile, ci risulta più semplice cogliere la massa di un oggetto che vediamo e tocchiamo, come il ferro. La CO2 non la vediamo, fa parte dell’aria in cui viviamo, e ci risulta difficile coglierne la grandezza, motivo per cui è laborioso sensibilizzare le persone sul
cereali per alimentare gli animali in Occidente o come la coca-cola che produce la maggior parte delle sue bibite in India emungendo la poca acqua di quel continente per dissetare americani, europei e tanti altri. Ma quanto siamo bravi a fare i signori prendendo risorse e sporcare in casa d’altri “Siamo venuti a esplorare la luna e abbiamo scoperto la meravigliosa terra”, queste le parole Eugene Cernan comandante di Apollo 17. L’astrofisica Patrizia Caraveo scrive: “oggi abbiamo le migliori sentinelle a disposizione, una flotta di satelliti che operano alle diverse lunghezze d’onda in grado di controllare il nostro pianeta, capaci di rilevare sia quello che si vede sia l’invisibile agli occhi. Sappiamo misurare la quantità di gas serra in atmosfera per entità: Co2, gas metano, diossido di azoto e ossido di azoto”. Tornare al carbone è un passo indietro, devastante per l’ambiente e la salute delle persone. Riuscire a ridurre veramente gli sprechi di energia e degli alimenti, forse ci risparmieremo molte centrali a carbone. Secondo l’ultimo rapporto ambientale dell’Onu, continuando di questo passo,
tema dell’inquinamento. L’aria non possiamo vederla, ma una pianta sì e dobbiamo considerare ogni
la Co2 prodotta dalle attività dell’uomo nel 2030, aumenterà del 16 per cento - alla faccia di ridurla del 45 per cento -. A tutt’oggi hanno prevalso gli egoismi nazionali e dei singoli, di cui noi Italiani andiamo fieri. L’Unione Europea è il terzo produttore mondiale di Co2 dopo Cina e Usa. Gli esperti e ben pensanti sostengono che occorre cambiare stile di vita: consumare tutto di meno, eliminare gli sprechi energetici e alimentari. Ma quando mai!
Risulta che ci sono meno veicoli motorizzati che solcano le strade del paese?
Risulta che non si fanno più sprechi alimentari?
Risulta che si fa risparmio di energia? I paesi e le città d’Italia illuminati a giorno con inquinamento luminoso crescente, agli edifici pubblici, negozi e fabbriche non basta mai la luce del giorno. Se ci alimentassimo con la sola energia elettrica, saremmo tutti come l’omino michelin.
Renzo Gazzoli
vegetale come la fonte della nostra vita: per rendere la gravità di ciò che succede eliminando la natura, è come se l’umanità, ad ogni albero abbattuto, premesse un po’ di più il grilletto di una pistola puntata verso il proprio cuore. È un’immagine tragica ma, purtroppo, molto realistica, di cui dovremmo tutti tenere conto.
Parlare di inquinamento è molto facile, applicare soluzioni efficaci no. Ma è davvero così?
Cambiare le abitudini e gli stili di vita di miliardi di persone non è cosa semplice e veloce, ma piantare degli alberi lo è, basta volerlo. Se, per esempio, si cominciassero a piantumare le aree al confine di zone aride del Pianeta come i deserti, le piante andrebbero ad adattare l’ambiente alle loro esigenze, portando pioggia e vegetazione e costituendo dei nuovi “polmoni” per il Pianeta. In fondo, se riusciamo a costruire megalopoli di cemento, perché non dovremmo riuscire a piantare degli alberi?
41 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana IL PIANETA è IN coDA AL PRoNTo SoccoRSo
gLI ALbERI DELLA VITA
Francesco Ponti
Nel bel mezzo dell’inverno, con un clima non certo temperato, ci si presta alla preparazione del terreno. Tuttavia se il terreno è asciutto si possono effettuare concimazioni con fertilizzanti organici o generici.
FEBBRAIO
L’Orto, semine in piena terra: Barbabietole da orto, cicorie o radicchi, cime di rapa, fave, lattughe, piselli, rape, rucole, spinaci, cipolle, porri, biete coste, erbette, carote, ravanelli.
Piantagione e trapianti: Aglio, madrine di asparagi, bulbilli di
Orto sul balcone
Prepariamoci alla Primavera
Fa ancora molto freddo, Febbraio non scherza, però questo è il periodo giusto per prepararci alla prossima primavera e questo è il periodo migliore per gestire in semplicità un mini orto sul balcone. La prima cosa da fare, importantissima, è quella di rigenerare il nostro terriccio che abbiamo nei vari contenitori, questo vale anche per l’orto normale, senza buttare via nulla, per la buona pratica di economia circolare, ma versare in un contenitore capiente o su una superfice liscia il contenuto dei nostri vasi e fare attenzione ad arieggiare molto bene il terriccio, ancora ricco di sostanze nutritive, prestando attenzione a
ORTO E DINTORNI
Pocheesempliciindicazioniperavereunabbondanteproduzione
cipolla, lattughe primaverili.
Campo e Frutteto: Se le condizioni lo permettono, piantare nuovi alberi e arbusti da frutto e potare quelli esistenti. Trattare contro le uova dei ragnetti rossi e le cocciniglie e intervenire contro la bolla del pesco.
Concimare gli alberi e gli arbusti da frutta con concimi specifici.
Giardino e Terrazzo: Piantare i nuovi rosai e gli arbusti da fiore, i melograni, i ciliegi da fiore, i lilium. Continuare le potature delle siepi sempreverdi. Nelle giornate con clima più mite, occorre lavoreare sui tappeti erbosi da rifare, vangare ed arieggiare il terreno per prepararlo a ricevere il nuovo seme. Consigli pratici: Aglio e Cipolle E’ questo il perido migliore per la messa a dimora dell’aglio, scalogno e varietà di cipolle a bulbo. Sia per l’aglio che per le cipolle, vanno interrati ad una profondità di 3-5 cm con l’apice rivolto verso l’alto, la distanza sulla fila sarà di circa 12-15 cm e tra le file di circa 20 cm.
MARZO
L’Orto, semine in piena terra: Arachidi, lattughe, biete coste, carote, cicorie e radicchi, cipolle, piselli, pomodori, porri, fagioli, prezzemoli, rucole, spinaci, ravanelli.
Campo e Frutteto: Rinnovare le concimazioni alla base delle piante da frutto, continuare i trattamenti preventivi per combattere afidi, insetti e malattie fungine.
Giardino e Terrazzo: Seminare con un buon miscuglio i tappeti erbosi e concimare con prodotto fertilizzante ed antimuschio. Se il prato comincia a vegetare, occorre eseguire un primo taglio ricordando di non scendere mai sotto i 5 cm di altezza. In giardino si possono piantare bulbi di Dalie, Calle, Ciclamini, Belle di notte, Lilium, Iris, Gladioli, Peonie... In giornate soleggiate si procede alla semina di quasi tutte le varietà di semi da fiore, e si trapiantano viole, bellis, miosotis e garofani.
togliere tutte le radici che sono presenti delle piante precedenti. Aggiungere del terriccio nuovo con un pizzico di concime base azotata
(NITROPHOSKA
granulare NPK) con Fosforo e Potassio, molto indicato per ortaggi, è un concime completo semplice da reperire in ogni punto vendita ne serve molto poco con una massima resa. Una volta preparato il letto di semina possiamo passare alla semina
vera e propria o al trapianto delle nostre verdure, io consiglio di acquistare piantine già pronte per il trapianto nei vari punti vendita ormai sparsi su tutto il territorio, ma questa è una vostra scelta. In questo periodo si ricomincia un po’ con tutte le ortocole dalle insalate al finocchio o comunque verdure che resistono ancora al freddo perché il periodo non è ancora finito.
42 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
SALUTE e BENESSERE
Buon Lavoro a Tutti
Rubricaacuradi LAVAGNINI PAOLO
PREPARAZIONE:
Torta Amaretto
di Cosetta Pasqualini (Villa Saviola - Mn)
Ingredienti:
3 uova intere
125 gr di zucchero
250 gr di farina 00
100 gr di amaretti sbriciolati
125 gr burro morbido
200 ml di latte
½ bustina di lievito per dolci
1 vanillina
Iniziare col mescolare le uova con lo zucchero, aggiungere il latte, il burro, sempre mescolando bene aggiungere gli amaretti, la farina, la vanillina e il lievito.
Poi in teglia, cuocere a forno caldo a 160 gradi per 35-40 minuti.
Buon Appetito da Cosetta Pasqualini
E’ in corso la preparazione di un libro che raccoglie tutte le ricette delle torte con foto, sarà stampato a breve, il tutto a scopo benefico. Chi desidera partecipare in forma gratuita è pregato di inviare foto e ricetta il più presto possibile alla redazione.
Info: Attilio 345 0905483 // Paolo 349 4597140 // Marco 328 0050604
43 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
SEGUICI SU LA BOTTEGA - AZZONI
Strada Provinciale Ovest, 56 46020 Polesine di Pegognaga (MN)
T. 0376 558785 labottega-azzoni.it
Macelleria Salumeria Gastronomia di Qualità
Rubrica curata da Lavagnini Paolo Vicky
44
Sanitarie
e
della
Cronache
Fatti
Persone
Sanità Mantovana
Gli animali sono sempre più presenti nella vita dell’uomo, convivono con molte persone della famiglia e vengono sempre più considerati membri del nucleo famigliare. I cani però, affettuosi e intelligenti, a volte si rendono protagonisti di eventi tragici, arrivando a mordere sia il proprietario che l’amico, passanti o peggio ancora bambini, in alcuni casi arrivando anche a uccidere, come si è verificato, purtroppo, ultimamente nel modenese. Ecco perché almeno una volta all’anno devono essere controllati dal vostro veterinario di fiducia. Dobbiamo far presente che gli animali usati per la PET THERAPY sono diversi dai soliti cani, hanno caratteri eccezionali e occhi dolci, sanno comprendere i vostri sguardi; oggi vi parlo dei più conosciuti che vi migliorano la vita.
La Pet-Therapy si intende “La terapia tramite animali d’affezione”, chiamata anche zooterapia.
Questa terapia aiuta a rinforzare e a risvegliare i pazienti di qualsiasi età affetti da patologie migliorandone la salute e la qualità della vita come rapporto uomo animale, e migliorando la collaborazione sanitaria col medico e l’apprensione del
svogliata aiuta a migliorare l’attenzione la comunicazione e l‘apprendimento, e il rapporto tra medico infermiere e paziente e può influire a aiutare a vivere meglio nei giorni della nostra vecchiaia.
Gli animali possono aiutare a migliorare stress, depressione, soprattutto chi ha avuto problemi sanitari o malattie per lungo tempo, il cane o il gatto aiutano tantissimo per la guarigione.
Animali da PET THERAPY
Gli animali che vengono usati per la PET THERAPY devono essere calmi e affettuosi (devono essere esclusi soggetti che presentono paura e aggressività) di solito vengono visitati e scelti da un veterinario, se sono considerati idonei iniziano la preparazione con una persona specializzata addestratore, sono da preferire animali con pelo corto e di colori specifici, si usano cuccioloni o adulti non si usano femmine gravide o che allattano.
Se durante la preparazione dovessero comparire patologie comportamentali non potrebbero continuare l’addestramento.
Gli uccelli tipo PAPPAGALLI devono essere allevati a mano da piccoli, essere socievoli che stiano fermi sulla spalla o sulla mano, che si lasciano toccare accarezzare e che non becchino.
I pappagalli aiutano molto gli operatori sanitari a far rilassare il paziente, possono essere di piccole dimensioni inseparabili oppure, grandi CACATOA, AMAZZONE O ARE di diversi colori. Ippoterapia con cavallo
E’ l’insieme delle tecniche mediche che aiutano un paziente a migliorare lo stato di salute di una persona ammalata sia adulto che bambino.
Tra i benefici o i miglioramenti dell’equilibrio, e del tono muscolare, la coordinazione neuromotoria attraverso il movimento del cavallo è possibile rinforzare determinati muscoli per migliorare la propria posizione in sella.
paziente con il personale addetto alle cure sanitarie, con questa terapia il malato dimostra miglior apprensione, la presenza di un animale con una persona depressa
Il cavallo e stato uno dei primi animali ad essere addestrato e utilizzato per il lavoro nei campi o per il traino delle carrozze o per equitazione. La rieducazione equestre e il legame tra paziente e cavallo migliora durante le varie fasi di addestramento, è molto importante l’amore che si instaura
tra cavallo e paziente; successivamente se il paziente diventa autonomo non è più seguito e affiancato da istruttore e può procedere nell’equitazione da solo.
Di solito gli incontri vengono preparati in
centri specializzati con cavalli ben preparati e con istruttori molto qualificati. Le prime volte il paziente resta in sella dai 30 ai 60 minuti a seconda delle patologie e della forza del paziente.
Gli effetti dell’ippoterapia non si vedono solo
sugli adulti ma soprattutto sui bambini e sui ragazzi, dal miglioramento dell’equilibrio, del tono muscolare, posture non regolari che tramite ginnastiche riabilitative danno la possibilità di migliorare l’equilibrio per poter restare in sella benissimo. La ginnastica posturale se eseguita in modo corretto permette di migliorare le problematiche che colpiscono il muscolo scheletrico, modificano e migliorano la stabilità del paziente.
Questi tipi di animali potrebbero essere molto importanti per guarire o migliorare lo stato di salute di una persona depressa o malata per un periodo della vita.
Dott. Giulio Bezzecchi Medico Veterinario
45 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana ANIMALI E ANZIANI
Modena:
Anno nuovo, vita nuova. O, perlomeno, nuovi buoni propositi. Preply – piattaforma globale di apprendimento delle lingue – ha realizzato uno studio per individuare le città più educate d’Italia, da cui prendere esempio, e quelle che devono invece migliorare.
Tra i comportamenti maleducati più diffusi: passare molto tempo al cellulare in pubblico, non lasciar passare nel traffico e non rallentare alla guida quando
si passa vicino ai pedoni. In generale gli italiani conquistano la sufficienza, ma vediamo chi inizia questo 2023 col piede giusto.
Città più educate: Padova è l’esempio da seguire.
Sul podio delle più educate si collocano città del centro-nord di medie dimensioni, nelle quali la qualità della vita è piuttosto elevata: Padova (5,18), Firenze (5,60), Modena e Verona a pari merito (5,66).
Luzzara (Re):
Luzzara, 11 gennaio 2023 - Un gruppo di circa 20 operatori turistici provenienti da Albania, Croazia, Grecia, Bosnia e Herzegovina, Serbia e Slovenia, accompagnati da esponenti della Regione Emilia Romagna e dell’Associazione Villaggi Autentici d’Italia, hanno visitato oggi Luzzara, accolti dalla sindaca Elisabetta Sottili e dagli assessori Simona
Berni e Vanni Giovanardi.
L’iniziativa si colloca all’interno del progetto Europeo ADRIONET (AdriaticIonian Network of Authentic Villages), che ha l’obiettivo di superare la l’attuale emarginazione, frammentazione e sottovalorizzazione di questi territori, creando una rete transnazionale di villaggi autentici, che diventerà permanente e operativa anche dopo la fine del progetto, con conseguente valorizzazione e
promozione turistica degli stessi.
“ Il nostro territorio- commenta la sindaca Elisabetta Sottili- offre un’autentica esperienza di turismo slow: oltre alla bellezza dei nostri paesaggi golenali è possibile anche degustare prodotti locali direttamente dai produttori, in una cornice che ancora porta i segni del
l’ americano David Maialetti, hanno saputo catturare il fascino nei loro scatti”. Il gruppo ha visitato il Teatro Sociale intitolato a Danilo Donati, con la guida di Simone Terzi di Fondazione Un Paese, e il caseificio Bertoni, il cui titolare aveva partecipato agli incontri sul progetto Adrionet con commercianti
passato gonzaghesco e che ha dato i natali a Zavattini; un paese di cui tanti grandi fotografi, tra cui Paul Strand, Gianni Berengo Gardin e recentemente
e associazioni, che si erano tenuti in Municipio nei mesi scorsi. Nelle foto, tre momenti della visita a Luzzara.
Guastalla (Re):
In un momento così delicato per la Sanità, da una famiglia arriva il ringraziamento pubblico allo Staff Sanitario per le cure domiciliari della Bassa Reggiana: “Grazie per ogni parola di conforto, per ogni abbraccio, per ogni sorriso. Con voi non ci siamo mai sentiti soli”
GUASTALLA (RE) – Le cure palliative sono quell’insieme di interventi, assistenza e supporto finalizzati ad alleviare i sintomi di malattie ad andamento cronico o caratterizzate da inarrestabile evoluzione o prognosi sfavorevole. Oltre che per il paziente, lo staff delle cure palliative costituisce un importante supporto per la rete dei familiari e di chi si prende cura del malato nei momenti più difficili o di crisi.
In un momento così delicato per la Sanità, arriva proprio da una famiglia che ha usufruito di questo servizio il ringraziamento pubblico per lo Staff Sanitario per le cure domiciliari della Bassa Reggiana, e in particolare alla Dott.ssa Gaia Zaccarelli
“Mio padre, Damiano Vanini, è stato assistito a casa dal giorno 15 dicembre
al giorno 29 dicembre, fino al suo ultimo respiro – scrivono Valentina, Giulio e Cristina Vanini – Senza l’aiuto di tutto lo staff infermieristico e OSA che ogni giorno era intento a rendere gli ultimi giorni di vita di mio padre degni di essere vissuti, con empatia, gentilezza, professionalità, attenzione e dignità per noi sarebbe stato un vero calvario.
per tutte le volte che avete risposto al telefono, per tutti i consigli, per tutte le volte che con empatia avete parlato a mio padre mentre lo curavate. Grazie per ogni parola di conforto, per ogni abbraccio, per ogni sorriso.
Non ci sono parole per esprimere la profonda gratitudine nei confronti di tutti voi, che con estrema gentilezza entravate nella nostra casa, dando conforto, supporto, offrendo la propria professionalità e umanità. Senza di voi non saremmo riusciti a donare quel poco di serenità a mio padre. Grazie, grazie
Grazie per esservi sottratti alle vostre famiglie anche il giorno della Vigilia, la mattina di Natale. Grazie per non aver trascurato nulla, nemmeno il più piccolo dettaglio. Essere soli in questi momenti difficili diventa insopportabile, un dolore troppo grande da affrontare, ma con voi non ci siamo mai sentiti soli. Vi auguriamo uno splendido anno nuovo fatto di serenità e gioia. Con profonda ammirazione e gratitudine”.
(fonte: stampareggiana.it)
46 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana MoDENA AL TERZo PoSTo TRA LE cITTà ITALIANE PIù EDucATE uNA VENTINA DI oPERAToR TuRISTIcI IN VISITA A LuZZARA cuRE PALLIATIVE, IL RINgRAZIAMENTo DI uNA FAMIgLIA ALLo STAFF bASSA REggIANA: “SENZA DI VoI SAREbbE STATo uN cALVARIo”
PAESI DI coNFINE
MESSA PER IL NoNo ANNIVERSARIo DELLA ScoMPARSA DELL’oNoREVoLE ANToNINo ZANIboNI
Sailetto di Suzzara: La Messa è stata celebrata da Mons. Paolo Gibelli, presente il sindaco Ivan Ongari, Bruno Tabacci e Giancarlo Malacarne, la moglie Patrizia, amici e conoscenti.
Nell’omelia, Mons. Gibelli, prendendo spunto dalla “Testimonianza” di Giovanni Battista nel vangelo della domenica
hANNo FESTEggIATo
BORGO MANTOVANO LINA PIGOZZI 100 ANNI
Pegognaga:
15 gennaio, ha proposto i tratti della testimonianza del cristiano nella politica: tenere fisso lo sguardo su Gesù Cristo, tenere il riferimento costante al messaggio “alto” del Vangelo e, nello stesso tempo, cercare di tradurlo nella concretezza delle scelte storiche. Dopo la Messa si è tenuto un incontro nell’oratorio della parrocchia di Sailetto,
VIADANA-CAVALLARA NERINA AZZONI 104 ANNI ASOLA CASTEL GOFFREDO CARELO TENEDINI 100 ANNI
IN TRE FANNo 301 ANNI
Presso la RSA Bovi di Pegognaga sono state festeggiate dal vicesindaco Antonio Lui e da tutto il personale della struttura e famigliari, Vigilia Bisi ved. Maini 100 anni, non ha avuto figli, nipoti cinque. Vedova da giovane, persona altruista, buona e amata da tutti per aver dedicato una vita al volontariato.
Elsa Vincenzi, 100 anni, ved. Romano Bianchini, è stata festeggiata dalle due figlie, 4 nipoti e 8 pronipoti.
Anna Rami 101 anni, ved. Fretta, 2 figli, 3 nipoti e 2 pronipoti. Persona forte e decisa scegliendo con autonomia e personale decisione di vivere in una struttura socio-assistenziale come quella di Pegognaga dove si trova bene.
QUISTELLO
NOEMI BELTRAMI VED.
ZOMBINI 100 ANNI
cI hANNo LAScIATo
nel quale alcuni amici di Tonino, hanno ricordato alcuni aspetti del suo impegno sociale e politico: l’attenzione al territorio mantovano, la formazione dei giovani che desiderano impegnarsi nella politica, l’attenzione alla sanità e alla più equa distribuzione delle risorse nella società.
PAROLARE DI MAGNACAVALLO LUCIA ZANI MAZZONI VED. GILIOLI 100 ANNI
Milano-Sustinente: Fatima Negrini 110 anni e 228 giorni, la più anziana della Lombardia ci ha lasciato. Si era trasferita all’età di 103 anni a Milano dove due anni fa, a 108 anni, si vaccina e supera il Covid. Grazie al suo carattere aperto e memoria lucida, si è fatta benvolere da tutti gli operatori della RSA raccontando sempre le storie della sua terra mantovana rimaste nel cuore.
47 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana
48 Cronache Sanitarie Fatti e Persone della Sanità Mantovana DA 60 ANNI TRASFORMIAMO L’’’’`ENERGIA IN RISPARMIO bosisrl.it GONZAGA (MN) tel. 0376 54195 - info@bosisrl.it Buona idea! IMPIANTI FOTOVOLTAICI IMPIANTI TERMICI IMPIANTI ELETTRICI