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SALUTE e BENESSERE Sindrome lockdown...
cosa è successo alla salute degli italiani?
Quindi un corretto stile di vita ci proteggedavvero?
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Un corretto stile di vita contribuisce a prevenire patologie quali infarto, ictus, diabete, obesità e patologie oncologiche. Le patologie della civilizzazione legate a troppo cibo e a insufficiente movimento. Cosasignificastiledivitasano?
Significa adottare un’alimentazione varia, variata e colorata. Inoltre significa svolgere un’adeguata attività fisica, riposarsi, non eccedere con l’alcool e smettere di fumare.
Il lockdown da poco terminato ha lasciato non pochi effetti negativi, questi lunghi periodi forzati ora pagano dazio. Gli italiani hanno scoperto un nuovo stile di vita, la metà ha affrontato questo periodo scaricando lo stress sul cibo con la conseguenza di un aumento di peso medio per persona di almeno 2 chili.
Dott.ssa, oggi le persone che si rivolgonoaleicosachiedono?
Di dimagrire in primis ma c’è anche una grande attenzione alla salute. Le persone vogliono tenere alte le loro difese immunitarie.
Qualialimentiandrebberoevitati?
Non amo l’integralismo, sicuramente è opportuno limitare bevande zuccherate, zuccheri raffinati, dolciumi industriali e in generale tutti i cibi raffinati e processati. Cisonocibidapreferire?
Come detto è necessario variare la propria alimentazione, evitando quindi di mangiare gli stessi cibi. E’ importante aumentare il consumo di cereali integrali, frutta e verdura di stagione e legumi. E’opportunocambiaregradualmente ilpropriostiledivita?
Assolutamente si, è fondamentale che il corpo come la mente si adattino gradualmente a un cambiamento di abitudini di vita. Se non siamo abituati a consumare tanta verdura, legumi o cereali integrali, potremmo nei giorni successivi accusare disturbi intestinali e digestivi. Questo ci fa capire che un’alimentazione sana va seguita in modo costante, non a fasi alterne.
Quandoricevepressoilcentromedico polispecialistico?
Un giorno a settimana dalle 14 alle 19,30.
Per prenotare la visita e/o consulenza rivolgersi al Centro Medico di Reggiolo Tel. 0522 972376
Dott.ssaIrenePocaterra
CentroMedicoPolispecialistico ReggioloePegognaga
Bondeno di Gonzaga: Tanta gente al Bar Trattoria Lety e tanti elogi a Letizia Zangelmi, alle figlie Giada e Letizia, per aver svolto da mezzo secolo con i genitori l’attività con passione e recentemente riconosciuta ed inserita nell’elenco regionale delle realtà storiche e di tradizione, si legge nel documento firmato dall’Assessore Regionale, esposto nella mostra allestita per l’occasione con le foto delle autorità regionali e provinciali. La cerimonia è stata aperta con i saluti del sindaco Elisabetta Galeotti che a
boRSA DI STuDIo IN MEMoRIA
Gonzaga: Nel 2016 scomparve in un incidente stradale, la studentessa universitaria Giulia Atlante di 21 anni. Alla sua memoria la sorella Sara ha consegnato una borsa di studio a Giacomo Maria Mancini, studentessa di 14 anni di Gonzaga per aver ottenuto un’ottima votazione scolastica. Una cerimonia toccante alla presenza dei genitori, insegnanti, studenti e il sindaco per ricordare le doti di Giulia una ragazza vera, autentica.
nome dell’amministrazione comunale ha consegnato una targa con il vivo apprezzamento per l’attività svolta nel paese da oltre 40 anni.
Toccante e lungamente applaudito l’intervento di Letizia che ha detto: “porto avanti questa attività con passione, se posso sono un persona che voglio dare anche al sociale perchè mi piace unire e non dividere” Poi sono intervenuti diversi amici fra cui Andrea Prandi, Claudio De Pietri, Giancarlo Malacarne e Don Luigi Righettini che ha ringraziato per il servizio sociale e l’augurio che questa esperienza, viva, continui ancora con spirito di ospitalità, ristoro, accoglienza e storia.
SI RITRoVANo coME NEI “FILoS”
Moglia: Sono storie piccole, nascoste ma ricche di umanità ed emozioni che valgono più delle medicine. Si tratta di due mogliesi Riccardina Frignani e Romana Loi ved. Borghi di Moglia. Quindici anni fa si conoscono a Messa e scoprono di avere in comune le loro origini cioè Bondeno. Comincia così l’amicizia ricca di ricordi poi arriva il Covid e gli incontri (veri filos) si interrompano ma poche settimane fa avviene l’incontro dopo 5 anni che non si sentivano e vedevano. A questo punto una foto ricordo ci vuole per augurare la forza di ritrovarsi ancora, magari commentando questa foto che pubblichiamo volentieri

Pegognaga-San Benedetto Po: E’ raro trovare un nipote impegnato con passione a cercare notizie di un nonno soldato che ha conosciuto poco perchè la sua scomparsa avvenne quando era un bambino.
Cristian aveva poche notizie certe e ha voluto scoprire di più circa quel nonno che rimase lontano da casa per quasi un decennio.
Decide di recarsi all’Archivio di Stato e consultare il foglio matricolare del nonno sul quale erano stati registrati tutti gli spostamenti e le informazioni sullo stato di servizio. Cristian scopre così che il suo nonno materno (Scarduelli Anselmo detto Guerino classe 1916) parte per il servizio militare nel 1938 in qualità di artigliere della divisione “Sabratha”, poi all’inizio 1941 viene fatto prigioniero in Libia, portato prima in Egitto poi in India (via nave), dove fece tappa a Bombay ed infine giunse a Yol ai piedi dell’Himalaya. Tornò a casa nel 1947 poi venne a mancare nel 1983.
Ma se queste sono le informazioni che è riuscito a scoprire non meno emozionante è stata la scoperta nel fascicolo di una lettera nella quale il nonno, scrivendo alla famiglia del suo stato di prigionia, chiedeva loro di fare domanda per avere il conguaglio degli anni di paga: nel suo stato di prigioniero che non poteva riscuotere quei soldi servivano a tutta la famiglia per affrontare la povertà durante il conflitto e nel dopoguerra. Una sensibilità e una bontà d’animo che mi ha colpito, ci ha detto Cristian durante il suo racconto, ma in quella lettera il nonno citava anche un suo amico commilitone, un certo Fernando Malaguti, chiedeva di avvisare la sua famiglia che stava bene. Cristian non seppe mai chi fosse quel Malaguti e per molto tempo le sue ricerche non ebbero esito, poi un giorno venne a sapere per caso che era il padre della sua ex insegnante di liceo Prof. Loredana Malaguti in Barbi di San Benedetto Po. La consegna di una copia della lettera oltre a suscitare una grande emozione nelle due famiglie, è stata la chiusura di un cerchio che Anselmo e Fernando avevano aperto più di ottanta anni prima.
LA TESTIMONIANZA DELL’ INSEGNANTE PROF.ssa LOREDANA MALAGUTI
L’incontro con Cristian si è rivelato denso di grandi emozioni: la prima è quella di aver ritrovato un mio studente di trent’anni fa e l’altra, con grande commozione, è quella di aver avuto notizie su mio padre Fernando (venuto a mancare nel 1989) nel periodo di quand’era in Libia, durante gli anni della guerra. La scoperta che suo nonno Guerino conosceva mio padre e che la Famiglia dei suoi nonni abitava a Moglia, non lontano dalla mia Famiglia, dove risiedevo anch’io prima di sposarmi. Cristian oltre che portarmi la copia della lettera, dove era citato il nome di mio padre, mi ha mostrato anche delle fotografie del periodo africano e anch’io ho fatto vedere quelle che conservavo di quegli anni. E’ stato un incontro davvero di grande gioia e non finirò mai di ringraziare Cristian per il prezioso lavoro di ricerca che ha svolto per cercare notizie del nonno; tutto questo è la dimostrazione di un nobile e grande sentimento, che al giorno d’oggi è un valore sempre più raro.

San Benedetto Po: Lo facciamo con la Dottoressa Cinzia Marchi farmacista a San Benedetto Po presso Farmacia Ghidini.
Laureatasi nel 2015 all’università di Parma, nel 2020 ha avuto una esperienza di “Dottorato di Ricerca in Scienze del Farmaco”
Persona preparata e disponibile a collaborare per fare informazione sanitaria su di un tema di forte attualità: Le vaccinazioni
“Continua a crescere il numero dei cittadini lombardi che scelgono di farsi vaccinare dal proprio farmacista di fiducia, ad oggi, sfiorano il milione le vaccinazioni anti-Covid effettuate nelle farmacie di comunità con circa quaranta farmacie presenti nella sola provincia di Mantova.
Un risultato davvero ragguardevole e in costante crescita, dovuto anche all’aumento dei colleghi abilitati alla somministrazione e delle relative farmacie”
In particolare, le farmacie possono somministrare le prime e seconde dosi booster (3° e 4° dosi) ai cittadini con età uguale o maggiore di 12 anni mentre le terze dosi di richiamo (5° dose) possono essere somministrare ai cittadini di età
RELLA, gIANNA, ALbERTA, oMbRETTA E ALESSANDRA
San Benedetto Po: Hanno organizzato e gestito nei mercatini natalizi di San Benedetto Po e San Giacomo delle Segnate una bella bancarella il cui ricavato è andato tutto alla Fondazione Hospice Modena. Un altro mattone per il nostro grande progetto, ha detto il presidente dott. Gabriele Luppi ringraziando di cuore tutti coloro che in ogni modo sostengono Hospice Modena!

pari o superiore a 60 anni.
In tutti i casi la dose booster può essere somministrata dopo un intervallo minimo di almeno 120 giorni (4 mesi) dalla seconda dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo).
Attualmente le farmacie coinvolte sono abilitate all’inoculazione del vaccino a mRNA bivalente Comirnaty Original/Omicron BA 4-5 ai soggetti che prenoteranno la dose booster indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario.
E’ obbligatoria la prenotazione sul portale prenotazionevaccinicovid. regione.lombadia.it.
Nella foto lo svolgimento di una seduta vaccinale presso l’Antica Farmacia Ghidini Anna sita a San Benedetto Po eseguita in presenza della Dott.ssa Cinzia Marchi, farmacista vaccinatrice e dell’infermiere Dott. Carlo Gasparini

SI RIVEDoNo DoPo 57 ANNI
San Benedetto Po: Si tratta di Don Bruno Tognato di Romanore anni 93, lucidissimo e attivo che ha rivisto il sanbenedettino Loris-Aristide Minelli dopo ben 57 anni risvegliando ricordi ed emozioni che nessuno dei due avrebbero mai pensato. Infatti Minelli ci ha detto: “è stata una visita nella sua abitazione molto bella, fantastica, abbiamo dialogato per tanto tempo e sono tornato a casa veramente contento con l’impegno di una sua visita a casa mia in primavera” di Coriano:

Lascia l’attività come dipendente per svolgere la professione come libero professionista al Pronto Soccorso di Pieve di Coriano e turni al servizio 118. Romano ma residente a Poggio Rusco, il Dott. Lo Gatto ha lavorato anche al Pronto Soccorso di Suzzara dove ha lasciato un ricordo ancora vivo per la sua disponibilità e attenzione, ma il ricordo più bello riguarda l’aver procurato dei giochi per i bambini quando piangevano e farli giocare, distrarli e creare un ambiente famigliare e non di paura. Un medico che si è sempre impegnato anche nel volontariato sostenendo i giovani volontari della Croce Rossa e Croce Bianca che svolgono con entusiasmo una esperienza che aiuta a crescere.
Emozionato ma sereno, in occasione di un momento conviviale, ha espresso una sua riflessione di tanti anni dipendente prima a Suzzara e adesso a Pieve: “sono partito che non avevo esperienza e grazie agli infermieri e colleghi medici sono cresciuto professionalmente e spero di aver trasferito agli ammalati tutta la mia professionalità, umanità e passione”
Dottore, dopo una esperienza nel territorio suzzarese come si è trovato nella realtà del Destra Secchia?
Mi sono trovato sempre a mio agio sia professionalmente che umanamente trovando un ambiente lavorativo di colleghi e personale molto disponibile sia al confronto su temi inerenti lo specifico del lavoro che negli incontri informali. Probabilmente e’ sempre stata mia dovuto ad incapacità, scarsa disponibilità o negligenza del Medico di Base, quanto ad un proprio tornaconto dove vige il concetto che tutto è dovuto. Non è un mistero che io sia sempre stato un fautore di un ticket per ogni prestazione richiesta e non urgente, ma l’interesse politico prevale sull’efficienza dei servizi. Per quanto riguarda la Sanità ho avuto l’impressione che la tendenza da parte fino a qualche anno fa era un’eccellenza con la Cardiologia, Riabilitazione e le varie Chirurgie, oggi si viaggia a vista, senza una reale programmazione, con riduzione del personale medico e questo e’ un peccato specie per gli utenti ma probabilmente ci sono scelte politiche che hanno valenza maggiore. Cosa consiglia ad un giovane medico che vuole fare l’esperienza di medico al Pronto Soccorso e al servizio 118?
La realtà del Servizio Urgenza Emergenza sia delle Unità Operative Ospedaliere che extra Ospedaliere 112 è ormai consolidata in Lombardia ,AREU forma il personale infermieristico e medico con corsi e aggiornamenti continui per permettere una pronta e professionale risposta a tutti i tipi di emergenza extra ospedaliera. Un giovane collega se avesse intenzione di prendersi delle responsabilità sanitarie in prima persona troverà nella AAT MANTOVA un valido supporto. Nel Pronto Soccorso
Villa Saviola di Motteggiana: Non è facile trovare uno studente universitario di Scienze e Tecnologie della Comunicazione, diventato pubblicista a soli 18 anni, che scriva un libro sul ruolo fondamentale della meccanizzazione agricola nel secondo dopoguerra: questo ragazzo è Francesco Ponti

Il suo primo libro si intitola “Una Carioca per tutti” “Agricoltura e industrializzazione a Cento” (cittadina in provincia di Ferrara, ndr), nel quale racconta come l’industrializzazione nel settore agricolo abbia cambiato la società, portando benessere e lavoro dopo gli orrori del secondo conflitto mondiale.
Per quale motivo un libro su questo tema? Ebbene, la prima ragione sta nell’importanza che l’agricoltura riveste da sempre per l’uomo, vestendo spesso i panni da protagonista quando si devono tracciare le sorti della storia; la seconda risiede nella passione di Francesco per l’agricoltura e la meccanizzazione, in particolare nei confronti del Marchio Lamborghini Trattori che, non a caso, ricopre un ruolo di primo piano nel libro. La scelta del titolo “Una carioca per tutti” trova ragione nel nome che veniva dato a quei trattori agricoli – le carioche – che nell’immediato dopoguerra venivano costruiti partendo da residuati bellici non utilizzati, in primis camion. Carioca, infatti, era il nome di una famosa canzone dell’epoca che Ferruccio Lamborghini amava fischiettare mentre lavorava in officina, portandolo a usare quel titolo anche per le sue creazioni; carioca, inoltre, in dialetto significa carriola, richiamando la basicità di queste prime trattrici.
Il libro, che racconta questo spaccato antropologico degli anni 50 e 60, esiste grazie ad una intervista fatta da Francesco al Sig. Luciano Cevolani, dipendente Lamborghini Trattori dal 1955 al 1992 e tra i più grandi conoscitori al mondo dell’Azienda, una fonte davvero preziosa che ha saputo raccontare con lucidità e passione quell’epoca.
Dalle pagine del giovane studente emerge la forza di un gruppo di uomini che hanno saputo interpretare al meglio il loro tempo per costruire un futuro nuovo, fondando aziende che hanno dato da mangiare a centinaia di famiglie e hanno permesso all’agricoltura nazionale di evolversi dopo secoli di stagnazione. Questi uomini, tornati a casa dalla guerra, seppero trasformare carri armati, portatori di morte, in trattori, portatori di vita attraverso il lavoro della terra: persone giuste al posto giusto nel momento giusto, uomini che hanno costruito davvero la nuova Italia e la cui memoria non deve morire mai.
Villa Saviola di Motteggiana: Partecipazione e dibattito acceso per affrontare il tema: “quale futuro per l’informazione?” Un decennio fa, al convegno sui pubblicisti e corrispondenti a Palidano, è stato detto: “Noi siamo schivi, individualisti, sfruttati, isolati ma importanti”
Dopo un decennio, cosa è cambiato?
Attilio Pignata, organizzatore della sesta giornata del pubblicista, svoltasi preso il Ristorante “Tre Soci” a Villa Saviola di Motteggiana, ha detto aprendo la serata con una visione introspettiva del giornalismo locale, definendolo “invidioso ma importante” come sia importante riunirsi per discutere e crescere, uscire dall’isolamento.
La Gazzetta di Mantova e la Voce di Mantova piacciono ai lettori grazie alle notizie della provincia che corrispondenti e pubblicisti inviano ogni giorno, un lavoro fatto di sacrificio e passione, come testimonia il fotografo
Gianni Bellesia
La discussione è proseguita parlando dei giovani che vogliono scrivere, dividendo fra chi lo vuol fare per professione e chi per hobby. Importante il tema sul futuro del cartaceo: come sarà fra qualche anno? Secondo il corrispondente della Voce di Mantova, Riccardo Lonardi, il futuro non è roseo: pertanto, serve un progetto che si adatti all’innovazione e sulla qualità sia locale che nazionale, come sottolineato da Bellesia
Il corrispondente della Gazzetta di Mantova, Vittorio Negrelli, dopo aver fatto l’elenco dei giornali che hanno avuto breve vita, ha detto che non esiste, purtroppo, la possibilità di un giornale che abbia una valenza sul territorio. L’assessore alla cultura di Suzzara, Raffaella Zaldini, si è detta incerta riguardo al futuro del cartaceo.
In tanti sono intervenuti: Bruno Melli sostiene che non esista l’invidia, continuando poi con una critica alla condivisione delle notizie su Facebook prima che appaia sulle Testate locali.
Anche Mauro Pinotti ha detto di regolare l’uso di Facebook e Vanni Buttasi si aggiunge sostenendo che sia sufficiente pubblicare la notizia la mattina dopo.
Interessante l’intervento di Gilberto Zacchè che ha detto: “secondo recenti studi neurologici condotti in America, è risultato che i neuroni si sviluppano meno in chi utilizza solo internet per informarsi e non legge libri e giornali. Questo è certamente un serio problema dato che le giovani generazioni privilegiano l’informazione sul web”. Di grande attualità il dibattito fra l’Assessore Zaldini e il pubblicista Francesco Ponti sul modo di fare giornalismo sui social: su Instagram e TikTok, molto usati dai giovani, non si trova un articolo come siamo abituati a conoscerlo sul cartaceo, ma una breve frase ad effetto che sappia cogliere l’attenzione dell’utente. Questo ruolo, nel cartaceo, è ricoperto dal titolo, che serve appunto a indirizzare l’attenzione del lettore verso l’articolo. Sul social, invece, sotto a questa frase non c’è un articolo, ma una brevissima descrizione: l’intendo, quindi, non è di informare, ma solo di catturare l’attenzione del fruitore. I rischi sono molto alti: la cattiva informazione si insinua nella poca chiarezza di questi messaggi, trasformando la notizia in qualche parola da leggere distrattamente nell’immenso mare delle pubblicazioni social.
Al termine dell’evento, merenda contadina e omaggio floreale alle signore.
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RIcoNoScIMENTo AL PRESIDENTE DELLA cRocE bIANcA MAESTRELLI
Quistello:
Alla cena sociale della Croce Bianca alla presenza di tre sindaci, autorità, volontari e sponsor, il presidente Maestrelli ha detto: “cari angeli bianchi, in questi anni ho avuto modo di osservare ognuno di voi nei giorni buoni e quello meno buoni, vi ho visto arrabbiati, vi ho visto discutere ed anche riappacificarvi, vi ho visto ridere e gioire per le piccole cose per il gusto della compagnia e così ho pensato che gli angeli, se pur imperfetti in qualche occasione, esistono…possono essere tra noi in ogni momento ed assomigliare a tutti poi. Perché vedendovi lavorare in difficoltà il mio pensiero è diventato certezza…non importa quanto si dà, ma quanto amore si mette nel dare”
Toccante il momento della consegna di un logo d’Argento al presidente Maestrelli per i 22 anni di presidenza e trent’anni di volontariato nella Croce Bianca.

Pegognaga-Massimeno:
L’obiettivo del campo estivo parrocchiale a Massimeno (Trento) è sempre stato quello di far vivere ai ragazzi/e una forte esperienza di vita: crescere in amicizia, amare e rispettare la natura, saper gestire le proprie emozioni facendo scelte responsabili, per rafforzare la propria dignità di ragazzi/e oggi e uomini/donne domani. Ma ci sono anche i volontari e chi non è mai stato nella Casa di Massimeno non immagina quanta fatica hanno fatto e fanno i volontari per trasformare la struttura e renderla accogliente e funzionale, che vuol dire fare le pulizie, preparare il cibo (comperarlo, prepararlo e controllare), la sistemazione della Casa e il controllo anche esterno, per esempio gli spazi dedicati ai giochi e alle attività varie, insomma il lavoro è tanto.

Fra gli obiettivi oltre alla condivisione, il rispetto reciproco e il saper ascoltare, esiste il saper adattarsi attraverso esperienze nuove, curiose e intense. Per esempio i momenti dei giochi sono studiati per far emergere la lealtà, l’onestà, il buono che esiste nel bambino o ragazzo contro l’indifferenza, l’aggressività, la fretta, la noia. I ragazzi fanno i turni dove apparecchiano e lavano i piatti e può essere la scoperta di attitudini che non sanno di avere.
Fra le donne volontarie della cucina, vi sono mamme, ma anche delle nonne con alle spalle esperienza della vita e fra queste una nonna di Pegognaga, (ha chiesto l’anonimato) consigliera ed attenta osservatrice, che alla sera, dopo la cena, si siede spesso fuori sulla panchina assieme alla volontaria Fabrizia
Poggio Rusco: per osservare tutti questi ragazzi che si divertono.
Signora M. C. i ragazzi, durante il campo, scoprono attitudini che non sanno di avere e questo è bello ma ci sono anche alcuni che fanno fatica ad adattarsi ad una vita diversa dalla loro casa dove le comodità non mancano. Cosa ne pensa?
Quando i ragazzi si trovano insieme si aiutano e si consolano a vicenda. Non ho mai assistito a gravi crisi di pianto per la propria casa. Massimeno è una grande famiglia.
Parliamo dei comportamenti per esempio durante la colazione o la cena. Ci sono ragazzi abituati nelle loro case a mangiare da soli, consumano pasti non equilibrati. Signora, lei che ha visto passare diverse generazioni, cosa si prova e cosa viene da pensare nel vedere ragazzi in difficoltà all’adattamento durante il campo estivo?
Se anche ci sono ragazzi abituati a casa
uNA NuoVA PEDIATRA
a mangiare solo alcune cose, quando si trovano insieme agli altri, provano cibi nuovi o si adattano. Mangiare in compagnia fa bene a tutti. A Massimeno il cibo è curato e di qualità e le cuoche ricevono un sacco di complimenti. Quando i ragazzi tornano a casa hanno nostalgia della cucina di Massimeno! Infine, vedere giovani contenti, motivati, entusiasti che vivono l’amicizia con intensità, cantano, giocano, scherzano alla sera nelle loro stanze fino a tarda ora, si aiutano, pregano, accettano ruoli e compiti diversi, si tocca con mano un futuro generazionale che dà fiducia e speranza. Quale è il suo pensiero?
I ragazzi tornano con gioia a Massimeno perchè trovano un ambiente adatto a loro, dove possono divertirsi ma anche responsabilizzarsi. Posso dire che ho conosciuto tutti bravi ragazzi a cui auguro ogni bene. Sono tutti nel mio cuore, li considero come miei nipoti e ho fiducia in questa bella generazione.
Dopo molti mesi dove il paese era rimasto senza pediatra, è arrivata la Dott.ssa Angela Mazilu che sostituisce la pediatra Dott.ssa Sara Guerresi. Da noi tutti i migliori auguri di buon proseguimento.
Pieve di Coriano:
RINNoVATA LA SALA PARTo
Ora è più bella con vasca per travaglio, nuova illuminazione, decorazioni e un nuovo ecografo. Poi ancora la ristrutturazione e l’ammodernamento della Sala Parto chirurgica e dell’isola neonatale. Tutto ciò permette di eseguire tagli cesarei in tempo brevissimi.
NuoVo AMbuLAToRIo PER LE PRobLEMATIchE DEL PAVIMENTo PELVIco
Pieve di Coriano:
Due donne su dieci causa invecchiamento, interventi pelvici e gravidanze presentano patologie del pavimento pelvico (perdite). All’Ospedale di Pieve è arrivato un nuovo apparecchio di elettrostimolazione-biofreeze block perianale per il trattamento delle diagnosi perianali, grazie ad una donazione del Lions Ostiglia.
Pieve di Coriano:
DoNAZIoNE AL REPARTo DI NEuRoPSIchIATRIA
Gli “Amici di Levata” hanno donato al servizio di neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Pieve materiale ludico e riabilitativo per le terapie riabilitative. Tutto il personale del reparto di Pediatria diretto dalla Dott.ssa Paola Accorsi ringraziano per la generosa sensibilità.
PARLIAMo DELLA IPPoTERAPIA coN LAVANNA AuRoRA
Sustinente:
Aurora come mai questa passione per i cavalli?
Una passione nata fin da quando ero piccola, mi ha sempre affascinata la maestosità di questo grande animale.
Cosa consiglia ad una persona che vuole provare? Servono doti particolari per avvicinarsi a questo sport?
Serve tanta costanza, bisogna sapersi mettere in gioco ma soprattutto devi esserne appassionato!
E’ vero che il cavallo è terapeutico (dolce e coinvolgente) verso diverse patologie fra cui i tumori, che è utile nella riabilitazione psichica e fisica ma anche nei disturbi neuro, psicomotori, cognitivi, emotivi e relazionali?
Sì verissimo! I cavalli sono animali empatici, in grado di capire che tipo di persona hanno di fronte e in sella.
Come è cambiata la sua vita da quando svolge questo sport con il cavallo?
Non è facile, tra il lavoro e l’equitazione sono sempre fuori casa ma sicuramente sono più serena e felice.
Progetti per il futuro?
Il mio obiettivo è raggiungere almeno il primo grado e gareggiare al Longines Champions Tour e a Piazza di Siena.
PRENOTAZIONI DI PRESTAZIONI SANITARIE CON IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE (SSN)
PRESSO OSPEDALE DI SUZZARA
Le modalità di prenotazione delle prestazioni sanitarie con il Servizio Sanitario Nazionale presso Ospedale di Suzzara sono le seguenti:
° TELEFoNIcAMENTE tramite il Call Center Regionale.
Da telefonia fissa contattando il 800.638.638 da mobile contattando il 02.99.95.99
Le modalità ed i costi del funzionamento del servizio sono visibili al seguente link www.prenotasalute.regione.lombardia.it/sito ° DI PERSoNA presso le FARMAcIE LoMbARDE
° oN LINE utilizzando i servizi di prenotazione disponibili sul portale di Regione Lombardia (solo per i pazienti regionali) al seguente link www.fascicolosanitario.regione.lombardia.it
° TRAMITE L’APP SALuTILE PRENoTAZIoNE (solo per i pazienti regionali)
Come disdire: almeno 72 ore prima dell’appuntamento, con la stessa modalità utilizzata in fase di prenotazione oppure contattando il Call Center Regionale ai numeri sopracitati.
Secondo la normativa regionale, per non incorrere nel pagamento del costo del Ticket, le disdette delle prenotazioni devono essere effettuate con almeno 3 giorni lavorativi di anticipo.
Prenotazioni
DI PRESTAZIONI SANITARIE CICLICHE CON IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE (SSN) PRESSO
Ospedale Di Suzzara
° PER E-MAIL inviando la ricetta a cup.suzzara@ospedaledisuzzara.it
° DI PERSoNA presso lo SPORTELLO CUP dell’Ospedale di Suzzara.
Accesso consentito solo con prenotazione attraverso il servizio Salta la coda prenotabile sul sito internet dell’Ospedale al seguente link https://ospedaledisuzzara.it/salta-la-coda
Come disdire: almeno 72 ore prima dell’appuntamento, con la stessa modalità utilizzata in fase di prenotazione oppure contattando il Call Center Regionale ai numeri sopracitati.
Secondo la normativa regionale, per non incorrere nel pagamento del costo del Ticket, le disdette delle prenotazioni devono essere effettuate con almeno 3 giorni lavorativi di anticipo.
Prestazioni Di Laboratorio Analisi Presso Ospedale Di Suzzara
° DI PERSONA presso lo sportello CUP del laboratorio analisi dell’Ospedale di Suzzara.
Accesso consentito solo su prenotazione attraverso il servizio Salta la coda prenotabile sul sito internet dell’Ospedale al seguente link https://ospedaledisuzzara.it/salta-la-coda
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C. Medico “Gonzaga” (Guastalla): Tel. 0522 830299
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Attilio Pignata 346 090 5483
Mantova: L’associazione Latoumano (Associazione culturale e sociale) di Mantova, da due anni, porta avanti progetti ambiziosi attraverso una rete di medici e professionisti per seguire i bimbi patologici. Obiettivo: sostenere lo sviluppo del bambino in fase pre e perinatale in collaborazione con i reparti di ostetricia, terapia intensiva neonatale e neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova. L’associazione è nata dall’idea di Maria Elena Levoni che, per fondarla, ha deciso di circondarsi di figure provenienti da vari settori. Da ricordare che parte dei progetti sono finanziati dalla Fondazione Comunità Mantovana e da numerosi donatori privati. E’ importante sottolineare come in ambito nazionale il 3% delle madri riceve diagnosi di patologia in fase prenatale del feto, inoltre il 10% dei neonati nasce prima del termine con rischio di PCI (Paralisi Celebrale Infantile).
Per info: Maria Elena Levoni
Tel. 348 76 021 44 contacct@latoumnao.com info@associazionelatoumano.org
IL PAESE PERDE uN AMbuLAToRIo MEDIco
San Giacomo Segnate: L’ambulatorio secondario della dott. ssa Cristiana Bazolli, che si trova in via Marconi a San Giacomo S., verrà chiuso e tutta l’attività sarà spostata nel suo ambulatorio che si trova a Quingentole, in piazza Italia.
San Giacomo Segnate: Complimenti al Sindaco Giuseppe Brandani e tutta la giunta per aver assegnato ai volontari della Croce Bianca di Quistello il Sangiacomino
La Bazolli continuerà a ricevere i suoi pazienti, che desiderano continuare ad essere assistiti da lei, nell’ambulatorio di Quingentole. A San Giacomo delle Segnate è presente un altro medico di base con il suo ambulatorio, quindi il paese
uN SERVIZIo INSTANcAbILE
d’Oro, una iniziativa lodevole dove ogni anno si vuole premiare i volontari che sono al servizio del territorio e quest’anno il premio alla Croce Bianca è stato consegnato non resta scoperto ma il problema del reperimento dei medici da sostituire per quelli che vanno in pensione, sta diventando un problema serio e le persone sempre più in difficoltà. con la seguente motivazione: “per l’impegno e l’altruismo, la disponibilità e il sacrifico, al servizio della comunità”
PLAuSo AI cARAbINIERI FoRESTALI
Pediatria di Pieve di Coriano e Mantova:
Da diversi anni il Centro Nazionale dei Carabinieri Biodiversità di Bosco Fontana fanno visita ai piccoli pazienti della Pediatria di Pieve di Coriano e di Mantova. Di cosa si tratta? Ai bambini armati di microscopio e lenti di ingrandimento possono vedere da vicino il mondo degli insetti: cavallette, imenotteri, farfalle, grilli e molti altri.
Obiettivo: Educazione ambientale e della solidarietà ma anche riscoperta e amore e tanta passione per la natura come i carabinieri forestali portano avanti da anni.
Un plauso a chi porta avanti queste iniziative perché la biodiversità indica la ricchezza della vita sulla Terra, che comprende essere umani, animali, vegetali, microrganismi ecc.
Suzzara-Pegognaga:
La storia dei 60 anni di Zanotti è iniziata a Suzzara grazie allo spirito innovatore di Mario Zanotti, ed è poi proseguita a Pegognaga, dove lo stabilimento si è trasferito ed ampliato. Un’azienda che dà lavoro a quasi 400 persone ha un impatto decisivo sul territorio, per questo non hanno voluto mancare i sindaci di Pegognaga e di Suzzara. Durante la festa sono poi stati premiati i 21 dipendenti che hanno raggiunto i 30 anni di lavoro in azienda: Alberto Albinelli, Carla Aleotti, Mauro Benatti, Davide Binacchi, Elena Buttarelli, Angelo Camunchia, Sabrina Delvò, Lorenzo Federici, Cristian Franzini, Patrizia Freddi, Marco Gasparini, Cristian Ghidoni, Alessandra Giovannini, Andrea Landini, Paolo Leorati, Paolo

Sermide-Felonica-Gonzaga-Poggio: Aprì nel dicembre 1997 a Sermide ora è anche a Poggio (dal 2001) poi nel 2005 a Casa Matilde a Pieve di Coriano. Nel 2006 la coop inizia a collaborare con le scuole del territorio e Gonzaga. Nel 2009 Il Ponte sbarca nel Sinistra Secchia, con un centro a Palidano; 3 anni dopo, maggio 2012, arriva il terremoto e la coop deve intraprendere un’operazione di rafforzamento strutturale di tutti gli edifici.
Nel 2017 il centro di Palidano trasloca a Gonzaga con una nuova sede che è stata allargata quest’anno con nuovi spazi e servizi per persone e comunità.
Il Ponte gestisce diversi progetti che puntano alla crescita della persona, oltre che al sostegno, i ragazzi sono costantemente coinvolti in attività stimolanti e che li aiutano nell’integrazione. Negli anni sono
Malavasi, Raffaella Marocchi, Gianni Mozzarelli, Eugenio Pegorari, Ivan Siveri, Giuseppe Torelli, Roberto Zanotti
Bene ha fatto il sindaco di Suzzara
Ivan Ongari a scrivere su FB la genesi delle fabbriche del freddo a Suzzara perché “la storia è maestra di vita”
Era il 1962 quando Mario Zanotti fondò la “Zanotti Mario - frigorista” stati attivati progetti di tirocinio e di esperienze lavorative.
La storia continua con l’azienda che si amplia ma il plauso va al legame molto forte di Mario Zanotti con la sua terra ed i suoi dipendenti, grazie ad un approccio fatto di stima e fiducia reciproca. Zanotti, che aveva frequentato le scuole serali, fa anche della formazione continua uno dei pilastri dell’azienda, in cui investe molto e che ancora oggi è un tratto che la contraddistingue.

Quest’anno compie 25 anni, una lunga storia di sostegno ai ragazzi con problemi nel Basso Mantovano e alle loro famiglie.
Se siamo arrivati a questo traguardo un grazie va rivolto alle donazioni private e di aziende e a iniziative di autofinanziamento in cui sono coinvolti anche i ragazzi seguiti dalla cooperativa.

PRoSSIMI EVENTI
SABATO 11 FEBBRAIO ore 21.00 - San Benedetto Po (Mn)
IMPORTANTE EVENTO IN BENEFICENZA PRO-HOSPICE (CURE PALLIATIVE)
“Il mondo in un soffio” questo il titolo del concerto con Giuseppe Dal Bianco e Giuseppe Laudanna organizzato dal Lions Club Padania e città di San Benedetto Po, presso sala Polivalente di San Benedetto Po - Via E. Montale, 6. Non serve la prenotazione. Ingresso 10.00
MARTEDì 21 FEBBRAIO ORE 17.30 presso ristorante Tre Soci a Villa Saviola (Motteggiana) si parlerà di Prevenzione e Salute (diabete, ictus, screening, vaccinazioni, ecc) con quattro medici: Dott. Mattia Biagi, Dott.ssa Cecilia Casari, Dott. Giovanni Sorrenti e Dott. Gianluca Occelli. Evento aperto a tutti. Seguirà rinfresco.
MARTEDì 28 FEBBRAIO ORE 17.00 presso Biblioteca Piazzalunga Cultura - Sala Poliedro. Viale S. Zonta, 6/a Evento medico organizzato dall’AVO in collaborazione con il nostro periodico: Pet therapy come Medicina (Il ruolo degli animali come terapia). Relatore il Dott. Giulio Bezzecchi Veterinario, Marcella Bonisoli tecnico equestre e Sabina Lasagna, educatore professionale. L’evento è ad ingresso libero e aperto a tutti.
MARTEDì 28 FEBBRAIO ORE 20.30 presso Ristorante Cavour - Suzzara(Mn)


SCRITTORI IN REDAZIONE presentano i loro libri tre redattori: Il più giovane pubblicista Francesco Ponti di Villa Saviola (Motteggiana) a 20 anni ha scritto il suo primo libro: “Una carioca per tutti (Agricoltura e industrializzazione a Cento)” sulla Lamborghini trattori. Il Prof. Renzo Gualtieri all’età di 92 anni ha scritto due libri: “La morte di Pietro” (breve storia di amore e libertà), “Il Fuoriuscito” (la verità negata ad un mite bracciante). Infine Gilberto Zacchè con la moglie Margherita Sacchi e il farmacista Emilio Guidotti, hanno scritto “L’antica spezieria Sacchi di Moglia (Sec. XVIII)” Sono invitati tutti i farmacisti del territorio. Prima dell’evento cenetta (25 euro) previo prenotazione telefonare al num.346 0905483
uN coRSo gRATuITo PER SALVARE LA VITA DEI bAMbINI
A RISchIo DI SoFFocAMENTo
Suzzara:
Si è tenuto presso la sala conferenze della Scuola Arti e Mestieri di Suzzara, un corso gratuito di manovre di disostruzione in età pediatrica, che ha visto la partecipazione di oltre 50 persone. L’evento formativo è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra “Salviamo il cuore” (società di formazione sanitaria attiva sul territorio suzzarese e inserita in una rete formativa estesa a livello nazionale) e Generali Assicurazioni –agenzia di Suzzara che ha finanziato il materiale didattico dell’evento. L’incontro formativo ha avuto lo scopo di diffondere il più possibile fra la popolazione, genitori, insegnanti, nonni, educatori e caregiver, le nozioni di base per salvare la vita dei bambini dal rischio di soffocamento.
Un ringraziamento ai dottori
Francesca Pavarini, Elia Martini, Mattia Biagi e Saverio Misturi
“La gioia del parto” è il titolo inconsueto di un libro di Ima May Gaskin, la più nota ostetrica americana. Promotrice instancabile del parto naturale, ha fondato negli anni 70 il Centro Nascita di The Farm (La Fattoria) nel Tennessee, uno dei primi centri di parto extraospedaliero nel Stati Uniti. Qui, dei 2200 bambini nati fino al 1991 il 96% è stato partorito senza alcuna assistenza medica, assistito solo da ostetriche e con il supporto di mamme ed amiche. E’ un’esperienza che ha aiutato la formulazione del concetto di gravidanza a basso rischio e la de-medicalizzazione della stessa. Per questo la Gaskin viene considerata negli Stati Uniti come la madre della moderna arte ostetrica. Uno studio (1982) che ha confrontato i suoi risultati con quelli di parti avvenuti in ambiente ospedaliero ha dimostrato definitivamente che nelle gravidanze a basso rischio i parti in casa assistiti da ostetriche possono essere compiuti con la stessa sicurezza e con un interventismo minore rispetto ai
Suzzara:
Si tratta di due pannelli decorativi a tema in abbellimento dell’ingresso e della sala d’attesa del Servizio. Oltre ai pannelli è stato donato materiale ludico e riabilitativo per incrementare e migliorare la qualità dei trattamenti e delle prese in carico dei nostri bambini.
DoNAZIoNI ALLE oNcoLogIE PEDIATRIchE
Mantova-Bolzano: parti assistiti da medici in ambiente ospedaliero. Con la sua fama, i suoi libri (tra questi un titolo suggestivo “Ostetricia Spirituale”) e la presenza in moltissimi congressi, Ima May ha richiamato l’attenzione del mondo al parto naturale. Nel 1999 un metodo per partorire da lei appreso tra le popolazioni maya e guatemalteche, divenne popolare tanto da essere riconosciuto ufficialmente nella letteratura ostetrica. La “manovra di Gaskin” è la prima tecnica ostetrica che porta il nome di una donna e che a tutt’oggi è riportata nei trattati professionali. Serve a risolvere la distocia di spalle (allorchè, fuoriuscita la testa fetale, una o entrambe le spalle sono bloccate all’interno del bacino), quando le abituali manovre si dimostrano inefficaci. Consiste nel far ruotare la donna a carponi e nell’esercitare una delicata trazione sulla testa verso il basso in modo da far uscire
Fondazione Lene Thun Onlus s’impegna a portare il servizio di ceramico-terapia tramite laboratori digitali a tutti i bambini e ai ragazzi in cura negli ospedali italiani dove i laboratori di Fondazione sono abitualmente attivi. L’efficacia della terapia ricreativa come sostegno alla terapia medico farmacologica, è riconosciuta scientificamente ed è un vero e proprio supporto psicologico durante il periodo di malattia del bambino. Durante i laboratori digitali i piccoli pazienti si possono collegare in videochiamata dall’ospedale o da casa con volontari e ceramisti per modellare insieme l’argilla. La fondazione è presente in 33 ospedali e i loro laboratori vengono offerti ai bimbi e ragazzi in cura in forma gratuita e permanente. Obiettivo del progetto è quello migliorare la qualità di vita dei bambini perchè modellando l’argilla aiuta a stimolare la loro creatività, la loro fantasia e ad esprimere le loro emozioni e dimenticare per un momento di essere in ospedale.
Ciò è stato possibile grazie alla sensibilità di Marina Cucconi, figlia di Giordano Cucconi, e Mauro Alberti che da anni si impegnano attraverso donazioni rivolte a diversi Enti e Servizi sul Territorio. In onore del Padre Giordano, amatissimo giornalista suzzarese. La Dott.ssa Chiara Vincenzi, a nome di tutti gli operatori, la spalla posteriore con l’aiuta della forza di gravità.
Una delle citazioni più famose di Ima May è questa: “Il tuo corpo non è un limone da cui spremere una anguria. Tu non sei una macchina. Il Creatore non è un meccanico sbadato. I corpi umani femminili hanno lo stesso potenziale di partorire bene dei corpi delle femmine di ornitorinco, leone, rinoceronte, elefante, alce e bufalo d’acqua. Anche se finora non è stata la tua abitudine, ti raccomando di imparare a pensare positivamente del tuo corpo.” ha espresso gratitudine ai Donatori per l’importante attenzione verso la cura e il benessere dei numerosi bambini e delle loro famiglie che si rivolgono al Servizio e che avranno un supporto anche grazie all’aiuto di chi ci ha sostenuto.
Abbiamo molto bisogno di racconti positivi. Le giovani donne in attesa vengono oggi sommerse da messaggi negativi e mantenute nella paura costante di una minaccia astratta di rischi teorici che le separa dalle percezioni reali del loro corpo e del loro bambino. Il parto tecnologico diventa asettico, privo di vivacità e spontaneità e si colora di pericoli e dolori dovuti a interventi spesso non necessari.
LA PALAZZINA DELLA SANITà
Mantova:
Inaugurata la nuova sede dell’Ordine delle professioni sanitarie che raggruppa tutte le figure tecniche operanti nell’ambito della sanità quali il podologo, il fisioterapista, il logopedista, l’ortottista-assistente di oftalmologia, il terapista della neuropsicomotricità dell’età evolutiva e il tecnico della riabilitazione psichiatrica.
E ancora l’ostetrico, il tecnico di radiologia e il dietista.
La categoria delle professioni sanitarie tecniche della prevenzione comprende: il tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro e l’assistente sanitario.
La sede è in via Imre Nagy 58 (a Borgochiesanuova) ed è adiacente a quelle degli Ordini degli infermieri e dei farmacisti.
Salgono così a 1.600 i professionisti operativi nel Mantovano.
Quistello: Il vino è arte, il vino è passione: un prodotto dalla storia millenaria, le cui origini si perdono nel mito. Per ottenere un buon prodotto, oggi come ieri, servono molto lavoro e tanta esperienza, oltre ad una saggia commistione fra tradizione e innovazione: qualità che appartengono da sempre alla Cantina di Quistello. Questa, infatti, si impegna quotidianamente per portare nei