CORRIERE NEWS GIUGNO 2012

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Inchiesta/L’orto 15 giugno 2012

Successo per il primo corso sulla gestione dell’orto urbano

L’orto di casa mia, molto più di un hobby L’orto è un hobby, una semplice passione, o forse qualcosa di più? La domanda ci è sorta spontanea dopo aver preso parte ad una lezione del corso, della durata di tre settimane, “L’orto di casa mia”, ideato e promosso dall’Associazione Chi Mangia la Foglia! Sezione Accademia. Nei locali dell’ex consorzio agrario di Piazza Dante a Fermo abbiamo trovato più di settanta persone attente ed interessate alla lezione di un esperto agronomo che illustrava, nell’occasione, le tecniche di gestione dell’orto invernale. In sala uomini e donne di varie estrazioni sociali e di tutte le età con una forte presenza di giovani che, per più di due ore, segnavano appunti e facevano domande pertinenti. Una situazione che si è ripetuta sin dalla serata di presentazione, ci spiegano gli organizzatori, ed in tutte le lezioni (sei in tutto) del corso teorico,

alternate a tre escursioni pratiche in aziende bio dove è stato possibile tastare con mano quello che veniva spiegato a monte . Gente pratica del mestiere ma anche signore ingioiellate alle prime armi e ragazzi che si approcciavano alla “dura” realtà della vanga e della zappa. C’è voglia di orto. Perché? Lo abbiamo chiesto ad alcuni corsisti. Le risposte sono state diverse: “Perché ho la terra e i miei genitori sono anziani” ci ha risposto una ragazza, “perché ho solo gli odori, voglio piantare qualcos’altro” ha spiegato un signore sulla cinquantina; ma anche “perché voglio iniziare, non ho ancora uno spazio in cui coltivare ma intanto mi informo perché il mio tempo libero lo vedo in futuro più all’aria aperta, a coltivare, che chiusa in un centro commerciale”, ha affermato un’altra corsista. E questo ci fa riflettere: stiamo parlando

Azienda Informa/Spazio Famiglia Un sostegno per ogni esigenza Lo studio si avvale di Psicologi-Psicoterapeuti e di Avvocati. Gli Psicoterapeuti sono specializzati in Terapia Individuale, Familiare e di Coppia. L’obiettivo dell’intervento nell’area psicologica è quello di promuovere e ristabilire il benessere psico-fisico della persona e/o delle coppie e delle famiglie che attraversano momenti di difficoltà. I percorsi individuali (sostegno psicologico o psicoterapia) sono rivolti a coloro che manifestano disturbi d’ansia, attacchi di panico, depressione e disturbi psicosomatici. La psicoterapia di coppia è rivolta a quelle persone che attraversano un momento di crisi con il partner. La psicoterapia o il sostegno familiare è indirizzata a quelle famiglie che attraversano una fase del ciclo vitale disfunzionale. I Gruppi di sostegno psicologico sono rivolti a persone separate e/o divorziate che attraversano un momento di crisi individuale, genitoriale e sociale. I Gruppi di sostegno alla genitorialità sono rivolti a genitori di figli adolescenti che sentono minato il proprio ruolo non riuscendo a ristabilire una comunicazione efficace. Si interviene anche con un sostegno psicologico in situazioni di maltrattamento (mobbing, stalking, abusi). Come citato all’inizio e per un Servizio più completo ed integrato, l’equipe di psicoterapeuti viene affiancata da Avvocati con esperienza nell’ambito del Diritto di Famiglia, Diritto Minorile e Penale (Avv.Massimo Spina cell.338/2032704). Infatti, accade sovente che alcune delle situazioni di disagio sopra menzionate sfocino in condotte che investono aspetti degni di tutela anche da parte dell’autorità giudiziaria, ed è proprio in questo contesto che si rende necessaria la presenza di figure professionali specifiche.

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di una nuova moda o di qualcosa di più profondo, estremamente connesso con l’andamento dei tempi, con la crisi, col bisogno di ritrovare un legame perso con la terra, vera e propria ancora di salvezza in un mondo di incertezze? “L’idea del corso è nata per imparare a gestire l’orto con erbe e piante per uso alimentare – ci dice Noris Rocchi, responsabile del corso e presidente dell’Associazione “Chi Mangia la Foglia” - Come approccio scolastico all’orto credo si tratti del primo corso a livello regionale strutturato con questo programma: una chiara presentazione del corso, numero di lezioni ordinate in funzione della stagionalità orticola, conclusione con un test finale e rilascio di un attestato (se oltre a superare il test non si è andati sopra il 30% di assenze al corso), a garanzia dell’acquisita competenza nel settore”. L’ottimo risultato dell’iniziativa vi sorprende? “L’alto numero dei partecipanti ci ha un po’ sorpreso ed abbiamo dovuto approvvigionarci di ulteriori sedie, mentre il risultato non molto, visto l’alto interesse che i partecipanti hanno dimostrato”. Il discorso dell’orto è piuttosto complesso? “Dall’orto nasce una relazione terrauomo con i nonni che lasciano il testimone ai figli o, spesso, ai nipoti i quali, a loro volta, scoprono un nuovo rapporto con la terra. Nell’orto nasce dunque un punto di incontro tra generazioni. Con gli orti cittadini, questa nuova socialità è corroborata dai rapporti tra i vicini di orti che devono interagire aiutandosi e rispettandosi, con comportamenti da elaborare, una convivenza civile di cui si sente il bisogno in un’epoca di solitudini. In tal senso è necessario un intervento amministrativo

che regoli questi aspetti. Poi c’è un discorso economico, un risparmio all’acquisto quotidiano dei prodotti, la genuinità dei prodotti che vengono coltivati e quello salutistico dell’attività fisica che si esercita all’aria aperta… Certo, fa riflettere la presenza di tanti giovani così interessati e coscienti di non sapere l’argomento, quindi entusiasti ed aperti all’apprendimento di nozioni di alta qualità”. Quali sono i prossimi passi? “Urge un piano logico strutturato a livello politicosociale. Sapere dove ci sono le richieste, qual è il target minimo e comune per l’acquisizione di un orto; regole, disciplinari, convivenze: questa è l’ipotesi evolutiva. Noi come Associazione “Chi Mangia la Foglia!” sezione “Accademia Erbes’ Piante ed Orti”, continueremo ad offrire supporti tecnici, scientifici e scolastici per mantenere una formula equilibrata: rendendoci disponibili come rifermento, con i nostri esperti sulle tematiche relative alla gestione dell’orto; stiamo inoltre studiando ulteriori fasi di approfondimento della materia per ottemperare alle esigenze legate al mondo dell’orto ed a ciò che intorno ad esso si può positivamente costruire e sviluppare nelle varie realtà del nostro territorio”. Alessandro Sabbatini

Piccoli orti crescono: l’esperienza di un cittadino

Vivere meglio tra bit e pomodori Inverno: cavoli e cicoria. Primavera: fave e piselli. Estate: pomodori, melanzane, fagiolini e zucchine. E’ l’elenco, stagione per stagione, di prodotti coltivati in un piccolo orto qualunque. Da un Ingegnere informatico di origini salentine, proveniente da quella parte di Puglia dove tutto trasuda natura. A partire dagli ulivi secolari e dalle distese di verdure. Ma da cosa nasce questa sua passione per l’orto? “Dopo essermi sposato, ho preso in affitto una casa a Fermo con un terreno intorno. Ho vissuto a Roma per tanti anni e, provenendo da una famiglia di contadini, ho sempre sofferto nel vedere le verdure e la frutta solo nei reparti del supermercato. Così, ho sempre desiderato di recarmi in un orto a prendere ciò di cui avevo bisogno, giusto un minuto prima di mangiarlo”. Avevi esperienze precedenti? “L’esperienza risale agli anni in cui risiedevo nel mio paese d’origine, Campi Salentina, quando andavo con mio padre in campagna ad aiutarlo”. Partecipi anche ad iniziative di formazione, ad esempio corsi di potatura o altro? “Ho partecipato a un corso di potatura e, ogni tanto, leggo i bollettini della Coldiretti. L’orto sotto casa è il mio divertimento, dopo il lavoro lo coltivo e lo curo. Con pochi minuti al giorno riesco a tenere in vita 40 piante di pomodori di 3 tipi, 15 piante di melanzane, 15 di fagiolini, 10 di zucchine (che ho già raccolto) ed una piccola aiuola di neonata rucola. C’è un altro orto però a Carassai, nella casa di campagna dei miei suoceri: anche lì ci sono ortaggi di stagione e qualche ‘chicca’ proveniente dal Medio Oriente. In questo caso partecipo quando posso e cerco già di applicare la mia esperienza. Lo scorso anno, tanto per fare un esempio, mi sono cimentato a progettare e realizzare un piccolo sistema di irrigazione, che ha dato ottimi risultati”. Insomma, tra bit e pomodori, tra Ram e melanzane, tra hard disk e fagiolini, la qualità della vita resta sempre una priorità. E, intanto, i piccoli orti continuano a crescere. Andrea Braconi


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