CORRIERE NEWS OTTOBRE 2019

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Il verde oltre la crisi

Green economy La sfida del cambiamento dai sistemi produttivi tradizionali ad una nuova sensibilità ambientale 7 Ambiente Fermano poco riciclone

9-11 Salute Nuovi servizi e più tecnologia

12 Economia

14 Terra nostra

15 Terra nostra

Effetto tasse

A Montefalcone, largo ai giovani

Il sisma tre anni dopo

16 Cultura Conservatorio, cambio al vertice

22-23 Sport Come stanno le big

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11 ottobre 2019

Focus/Viabilità

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Possibilità e contraddizioni in un mondo che non sa che strada prendere

Green economy: basta poco, che ce vo’…? di Daniele Maiani

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iviamo in tempi duri, con una economia in scala mondiale che scricchiola e traballa, e sono rumori preoccupanti. I canoni che per anni e anni hanno fatto vivere e prosperare il sistema economico mondiale (e cioè una economia basata sullo sfruttamento intensivo delle risorse energetiche non rinnovabili) mostra sempre di più inequivocabili segni di cedimento. C’è chi dice che non vale la pena di preoccuparsi perché nell’Ottocento, prima dell’avvento dei motori a scoppio, c’era chi aveva previsto, dato che la maggior parte dei trasporti su terra veniva svolta mediante l’uso di cavalli, che la cacca di questi ultimi, verso il 2000, avrebbe sommerso l’intero mondo estinguendo la nostra civiltà! Poi, come tutti sanno, arrivò il motore a scoppio, e… fu la salvezza dalle deiezioni equine assassine! Ora che per salvarci dai cavalli abbiamo estratto petrolio, gas, uranio e tutto quello che era possibile tirare fuori da sotto terra per produrre energia, ci siamo accorti che forse è il caso che è meglio darsi una calmatina sulle estrazioni se non vogliamo rimanere senza materie strategicamente utili, ma soprattutto se non vogliamo che i segnali allarmanti che ci sta mandando il nostro pianeta diventino catastrofi irreversibili a livello di clima e inquinamento. Alternative? Ci sono, ci sono: da parecchio si è capito che l’energia la si può ricavare dal vento, dal sole, dalle onde del mare, dalla differenza di temperatura tra superficie e pro-

fondità del terreno. Il bello, ma anche il guaio nello stesso tempo, è che questo genere di energia è alla portata di tutti, basta poco per metterla in moto ed utilizzarla. E se ciò accadesse e si facesse una scelta radicale in tal senso, chi finora ha sguazzato e sguazza nei miliardi derivanti dallo sfruttamento delle energie non rinnovabili si vedrebbe sfuggire un piatto davvero ghiotto. Di qui, l’avversione, il boicottaggio, il non impegno nel perseguire seriamente e in modo massiccio strade alternative. E chissenefrega se il pianeta sta entrando in una tragica fase irreversibile, chissenefrega di ciò che lasceremo ai posteri, ovvero ai nostri figli e nipoti. Bene, l’odierna mala situazione del mondo odierno è paragonabile a quella di noi uomini anziani, che sulla testa perdiamo capelli in continuazione e quindi assistiamo a una decrescita in verità per niente piacevole. Ma qualche speranzella brilluccica: aumenta la consapevolezza di un numero sempre maggiore di gente che spinge per perseguire altre strade più salutari, e finalmente si stanno dando una svegliata anche i giovani che scendono in piazza sempre più numerosi e determinati, vivaddìo. Ne consegue che si comincia a fare di necessità virtù, e per far fronte alla carenza delle materie prime non rinnovabili si cerca, attraverso una “decrescita felice”, di compensare la diminuzione di resa delle attività economiche non più alimentate dai sistemi antichi di produzione energetica con una buona e migliore qualità dell’ambiente e delle attività ad esso legate: agricoltura, pesca,

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turismo e via dicendo. Questa strada passa attraverso un aumento dell’efficienza con cui si ricava energia dalle fonti rinnovabili. Meno male. E dalle nostre parti che aria tira a tal proposito? Tra terremoti e crisi industriali, il verde è diventato un colore familiare: sono al verde le tasche degli imprenditori, verdi di rabbia quelli che da anni ancora non riescono a rientrare a casa loro e bivaccano nei container o in già fatiscenti “casette”. Insomma, da noi “verde” è bello! Ciononostante, siccome la necessità aguzza l’ingegno, c’è chi virtuosamente qualche cosa di innovativo sta provando a farla, con la grinta che contraddistingue il mar-

chigiano forte e gentile (quando non s’incaz…!). Un passettino alla volta, magari senza voler correre a tutti i costi e soprattutto senza rumore, come i motori elettrici delle nuove automobili che sempre più numerose camminano per le nostre strade. Parafrasando: “Io speriamo che me la cavo”!


Focus/Green economy Il punto di Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche

Dove passa la sfida del cambiamento di Andrea Braconi

Dai settori produttivi più tradizionali alle scuole, dalle istituzioni al comparto turistico: nella nostra regione, come nel resto del Paese, serve avere una sensibilità trasversale sulle problematiche ambientali ed utilizzare, con celerità, strumenti sempre nuovi per raggiungere determinati obiettivi nell’ambito di quella che viene definita Green Economy. É il pensiero di Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche, che rimarca come l’Italia sia sempre in ritardo su tutti i fronti. “Adesso è una gran moda occuparsi di ambiente, si parla tanto di recupero e attenzione, ma c’è il rischio che si corra unicamente a chi arriva prima nell’alimentare una sorta di auto cassa di risonanza. Speriamo, invece, che si trasformi completamente in un cambiamento”. Cosa serve concretamente per realizzare questo cambiamento? “Innanzitutto un riallacciamento con la comunità locale. Vedo l’approvazione di straordinarie leggi, come quella sullo spreco alimentare, o l’ultima mozione sul riconoscimento nelle Marche dell’emergenza climatica, oppure la legge sulla plastica in mare. Siamo tra i primi in Italia su certi fronti, ma il lavoro che c’è da fare tra l’approvazione della norma e l’applicazione di quello che c’è scritto per il raggiungimento degli obiettivi è ancora lontano. Per realizzare un cambiamento reale devono esistere delle

gambe, non a caso ci sono dei finanziamenti a supporto di queste leggi. E questo è il neo della regione Marche: ottimo apparato normativo, ma da una parte va dato spazio a tutto quello che è il lavoro di animazione territoriale.” E dall’altra? “Penso alla grande rivoluzione dello stop all’utilizzo della plastica monouso: benissimo, ma siccome noi come ambientalisti non vogliamo che l’economia si fermi, dobbiamo pensare a come ripensare un settore intero. Il Paese dovrebbe pensare a come accompagnare la conversione di questi imprenditori, a come cambiare interi comparti produttivi. Anche l’impianto industriale ha bisogno di un affiancamento per la riconversione, nel passaggio da una vecchia ad una nuova economica.” L’accompagnamento alle imprese è determinante, ma serve anche una sensibilizzazione maggiore di una certa fetta di popolazione: va detto che se le nuove generazioni stanno dando prova concreta di grande attenzione, c’è chi però non è nato con questa stessa sensibilità. Lì come lavoriamo? “Vanno fatte innanzitutto informazione e formazione. Toccando il settore dei rifiuti, abbiamo grandi numeri sulla raccolta differenziata ma pessimi sulla produzione di rifiuti, con 522 chili a testa, oltre 40 in più della media nazionale. Per far emergere il problema della plastica, ad esempio, quello che abbiamo fatto è stato andare a raccogliere i rifiuti in spiaggia, quantificare

il fenomeno, raccontarlo e spingere le istituzioni a fare una normativa che andasse verso questa direzione. C’è stata anche la raccolta di firme per abbattere l’utilizzo delle cassette in polistirolo ed altro ancora, muovendoci su più fronti. Sono temi che toccano tutti.” Il settore energetico gioca un ruolo fondamentale, anche nella possibilità di dare forma a nuove aziende. “Come marchigiani abbiamo una possibilità concreta ma anche urgente: dobbiamo pensare all’economia circolare come grande modello da applicare, non solo che riguardi rifiuti in senso stretto ma che possa diventare un’opportunità economica a tutto tondo. Nelle Marche non abbiamo un impianto per la produzione di biometano, fonte straordinariamente utile nella transizione verso le rinnovabili. Oggi con le tecnologie possiamo produrlo attraverso l’organico, quindi lo scarto della nostra cucina. Solo il 30% viene trattato da impianti pubblici, il resto viene lavorato da soggetti privati o portato fuori dalla regione, pagando e perdendo così quella che è una grande risorsa che può essere immessa nella rete. É un’operazione ancora più pulita e sostenibile di quello che era fino a poco tempo fa. Avremmo bisogno al massimo di due impianti per gestire tutto l’umido, è una sfida che porta anche con sé degli incentivi, entro però il 2021.”

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Focus/Green economy

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Grandi potenzialità ancora poco sfruttate

L’economia verde volano per superare la crisi? Nel quinquennio 2012-2017, sono state ben 11.780 le imprese marchigiane a investire nella green economy. Numeri che hanno portato, per l’anno appena trascorso, alla previsione di attivazione di circa 10.000 mila contratti nel settore, come ipotizzato dai dati rielaborati da Cna Marche e basati sulla rapporto “Green Italy 2018” di Fondazione Symbola e Unioncamere. Professore, in un territorio come quello fermano, alla luce della crisi della calzatura, questo tipo di economia può rappresentare un punto da cui ripartire? “I mercati che possono indirizzare l’economia circolare possono essere quello della gestione dei rifiuti urbani e del ciclo delle acque. Per ciò che riguarda quest’ultimo ambito, la stima si aggiorna intorno ai 4000 posti di lavoro in Italia” afferma Francesco Fatone, professore ordinario di Ingegneria Chimica ed Ambientale dell’Università Politecnica delle Marche, con un occhio di riguardo al trattamento e alla valorizzazione delle acque reflue urbane e industriali e di rifiuti organici. Inoltre, è un componente del comitato esecutivo di “Ecomondo”, fiera dedicata al mondo del riciclo e delle energie rinnovabili, che ogni anno si tiene a Rimini. Cosa s’intende per economia circolare? “Molto spesso vuol dire legare prodotti industriali che sono in simbiosi, creando una nuova economia. Questo è l’obiettivo dell’Università Politecnica

delle Marche, che perseguiamo a livello sperimentale per ciò che riguarda gli impianti in vari progetti di stampo europeo Horizon 2020. Economia circolare non vuol dire solo non sprecare, ma anche recuperare. Parlando di acque reflue, nel momento in cui vengono trattate, il fine consolidato è quello di restituirle all’ambiente pulite. Quello che noi facciamo è recuperare bioplastiche, nutrienti, fertilizzanti e attraverso questi nascono prodotti che collegano il settore delle acque con altri industriali, come i biocompositi (sono ecosostenibili e ottenuti per l’appunto combinando materie prime differenti ndr)”. Le Marche sono coinvolte in qualche progetto? “Sì, sono coordinatrici di ‘Smart Plant’ che punta a recuperare risorse e biorisorse nei depuratori convenzionali. In ballo ci sono 10 milioni di euro, sono comprese 20 aziende e 7 università in tutta Europa, anche se i siti italiani sono tutti in Veneto”. A Fermo state lavorando insieme alla CIIP, che si occupa di fornitura idrica. “Sì. Ci stiamo occupando, da qualche mese, dell’ottimizzazione dei sistemi di fognatura e di depurazione. Adesso stiamo interagendo per mettere mano all’esistente, ma con la visione futura di portare i progetti che l’Università Politecnica delle Marche sta realizzando in Nord Italia, anche qui. Gli investimenti sono in crescendo, bisogna cogliere la sfida di fare innovazione in un settore molto ‘lento’ perché fortemente e, giustamente,

regolamentato dove tutto ciò che è nuovo va testato e ritestato, prima di essere consolidato”. “Fenomeno” Greta Thunberg: è un personaggio che divide, c’è chi la sostiene e chi la critica. Lei da che parte sta? “Da una parte ben venga se questo è stato utile a svegliare le coscienze degli adulti, dall’altra dobbiamo riflettere perché sono serviti gli interventi di una ragazza di 16 anni e che i ragazzi scendessero in piazza. Io sono d’accordo con lei quando dice che “l’azione deve basarsi sulla scienza” perché la scienza vuol dire numeri e rigore scientifico”.

Breve Marche

Rotta verso la sostenibilità Un bando regionale sull’economia circolare dalla dotazione di quasi 2 milioni di euro a valere su risorse regionali: l’assessora alle attività produttive e alla green economy, Manuela Bora, annuncia la misura che offre opportunità di finanziamento a fondo perduto a quelle imprese che investono secondo le logiche di miglioramento ambientale ed economia circolare basate cioè sulla reimmissione in circolo di materiali, beni, energia per favorire la crescita economica e sociale della collettività attraverso un uso più efficiente e sostenibile delle risorse e il rispetto dell’ambiente.

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di Silvia Ilari


Focus/Green economy

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Eco sostenibilità, tracciabilità e trasparenza sono il futuro della calzatura

Un fior di scarpa di Federica Balestrini

Sulla sostenibilità di molte realtà produttive si parla sempre più, soprattutto per mezzo di gravi fatti di cronaca e di campagne di grande impatto mediatico, ma anche grazie alla maggior sensibilità dei consumatori che sempre più spesso si interrogano sulla storia del prodotto che stanno acquistando e sul costo richiesto all’ambiente per la sua produzione. Si tratta di un fenomeno sociale importante che si ripercuote all’interno della complessiva filiera moda, di cui un protagonista centrale è il settore calzaturiero. “La nostra scarpa ecosostenibile si contraddistingue per le sue peculiarità – ha spiegato Paolo Silenzi della Linea Italia Calzature (brand Paul Silence) di Montegranaro -. Quest’ultime fanno per lo più riferimento alle esigenze del mercato, ma non soltanto alle tendenze della moda bensì anche del consumatore il quale oggi desidera acquistare più consapevolmente al fine di integrarsi nella filiera eco-sostenibile, di recupero e di riciclo. Fondamentale, è in questo caso, conferire un’adeguata tracciabilità al prodotto. A tal proposito ho dedicato una gran parte della produzione al discorso ecosostenibile prendendo dei pellami 100% vegetali i quali non contengono promo, metano o sostanza chimiche. A questi ho aggiunto delle tinture estratte da una serie di prodotti naturali come la robbia, il mallo di mandorlo, l’ortica e la reseda. Si tratta di

piante raccolte dall’azienda stessa e lavorate, oppure di tinture con degli scarti industriali. Infatti, mettendo la buccia della mandorla e del frutto in acqua, si estrae il colore e si aggiungono dei conservanti naturali che fanno riferimento al mondo della cosmesi. Sono prodotti 100% naturali ed antiallergenici con i quali non conciamo la pelle, ma tamponiamo il prodotto naturale e scoperto conferendo ad esso bellissime sfumature. Così facendo nessun paio di scarpe potrà mai essere uguale all’altro ed ogni acquirente avrà di conseguenza una calzatura esclusiva. Comprare calzature prodotte in maniera eco sostenibile non vuol dire rinunciare ad essere eleganti e alla moda, ma semplicemente aggiungervi identificativi in più come eco sostenibilità, riciclo e artigianalità. Il consumatore che raccoglie la plastica sulle spiagge o attento alla raccolta differenziata è lo stesso soggetto che quando compra un prodotto fa attenzione alle sue peculiarità, sentendosi così vera parte integrante di un ecosistema molto forte”. Eco sostenibilità, tracciabilità e trasparenza sono il futuro per le aziende marchigiane e per tutti coloro che vogliono fare business. Questo porterà ad un cambiamento nell’imprenditoria, nei mercati e nella creazione di nuove collezioni. “Interessante è la manifestazione d’interesse che riguarda un progetto di filiera a km zero per la produzione di pellami conciati a vegetale ha proseguito il responsabile della Federmoda

CNA Fermo e Macerata, Giammarco Ferranti -. I partner CNA avranno il ruolo di coordinamento e di selezione degli artigiani che utilizzeranno i prodotti vegetali, all’Università di Camerino saranno invece affidate mansioni in ambito tecnico. I nostri Appennini sono abitati dallo scotano, un arborio che nell’‘800 e ‘900 veniva utilizzato per la concia di pellami. La nostra idea è quella di recuperare quest’antica prassi, coinvolgendo anche gli stessi proprietari terrieri. Inoltre, conciare pellami derivanti direttamente dai macelli, conferirà anche al pellame il valore di essere a km zero e di conseguenza le pelletterie e i calzaturifici potranno realizzare una scarpa ‘Mady in Marche’ ossia tracciata sin dalla nascita e che segua una logica ambientale.”

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11 ottobre 2019

Ambiente/News Marche/Consegnati i premi ai Comuni Ricicloni, Macerata ok

Differenziata, Fermo fanalino di coda nelle Marche Nel corso dell’Ecoforum Marche, appuntamento ideato da Legambiente e dedicato al confronto tra rappresentanti dei Comuni, gestori dei rifiuti e cittadini sul tema della raccolta differenziata, sulle sfide future della nostra regione e sulle buone pratiche di gestione dei rifiuti verso un modello di economia circolare delle Marche, è stata anche presentata la XVII edizione di “Comuni Ricicloni”, l’iniziativa di Legambiente che riconosce le migliori esperienze dei Comuni marchigiani in tema di gestione dei rifiuti e sono stati premiati i “Comuni Rifiuti Free”, che si distinguono non solo per una buona raccolta differenziata, ma anche per la qualità delle attività di riciclo e per le buone politiche di prevenzione. In base ai dati raccontati durante l’iniziativa, le Marche si dimostrano una regione virtuosa nella raccolta differenziata, superando il 69,39% di raccolta differenziata. In particolare, per quanto riguarda i dati provinciali, la provincia di Macerata si attesta al 73,9%, continuando a confermare il valore assoluto di un modello di gestione di raccolta dei rifiuti attraverso il “porta a porta” esteso su tutto il territorio provinciale, con un solo gestore ad offrire il servizio. A seguire, troviamo la provincia di Pesaro-Urbino (70,28%), Ancona (68,73%), Ascoli Piceno (65,98%) e, purtroppo ultima, Fermo col 64,97%. Se il dato provinciale fermano non entusiasma, anche il risultato del Comune di Fermo non è all’altezza delle aspettative, con la città del Girfalco che

non arriva alla soglia “virtuosa” del 65% mentre Macerata si conferma la migliore esperienza tra i capoluoghi di provincia per i risultati raggiunti nella raccolta differenziata, che si attesta al 74,96%. Benissimo anche Civitanova Marche con un 73,90 di raccolta differenziata. Tra i Comuni maggiori del territorio buoni Porto San Giorgio con il 67,74% e Porto Sant’Elpidio con il 66%. Nella sezione dedicata a “Comuni Ricicloni”, ad essere premiate tra le 162 amministrazioni che si sono contraddistinte per il raggiungimento dell’obiettivo di legge del 65%. Tra queste, in particolare, sono 14 le amministrazioni ad aver ottenuto il riconoscimento speciale di “Comuni Rifiuti Free”, ovvero quei comuni i cui cittadini hanno conferito nel contenitore del secco meno di 75 Kg all’anno di rifiuto non riciclabile: Polverigi, Fratte Rosa, Camporotondo di Fiastrone, Castelfidardo, Torre San Patrizio, Belforte all’Isauro, Terre Roveresche, Piandimeleto, Piobbico, Agugliano, Montecalvo in Foglia, Rapagnano, Folignano, Fermignano. “L’edizione 2019 presenta complessivamente risultati molto positivi ma, come negli anni precedenti, ancora diversificati fra una provincia e l’altra e con delle criticità importanti. - ha dichiarato Marco Ciarulli, responsabile scientifico di Legambiente Marche - La raccolta differenziata, infatti, è cresciuta significativamente, ma resta preoccupante il dato sulla produzione pro capite

Fermo/A Marina Palmense e Casabianca

di rifiuti, che nel 2018 è continuata a crescere ed è stata di 522kg/ab/anno, dato che si attesta addirittura sopra la media nazionale. Per puntare realmente agli obiettivi dell’economia circolare, è necessario lavorare insieme per adeguare il sistema di gestione di rifiuti attraverso la raccolta differenziata domiciliare spinta, il passaggio da tassa a tariffazione puntuale, la prevenzione dei rifiuti, che è ancora oggi il tallone di Achille di questa regione, l’adeguamento dell’impiantistica a servizio del recupero di materia e il trattamento dell’organico mediante digestione anaerobica e successivo compostaggio”.

I dati virtuosi Ecco l’elenco dei Comuni della provincia di Fermo che hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata: Torre San Patrizio 78,73, Magliano di Tenna 76,77, Grottazzolina 75,68, Rapagnano 75,44, Ponzano di Fermo 75,30, Montegiorgio 74,49, Montegranaro 74,47, Monte Urano 72,81, Pedaso 7 2 , 7 7 , Monsampietro Morico 72,18, Altidona 71,55, Amandola 70,43, Monte San Pietrangeli 70,37, Ortezzano 70,11, Montottone 69,98, Smerillo 69,39, Sant’Elpidio a Mare 69,05, Porto San Giorgio 67,74, Petritoli 67,25, Falerone 67,12, Santa Vittoria in Matenano 66,31, Porto Sant’Elpidio 66,00, Monte Giberto 65,83.

Montegiorgio/Il 12 ottobre tutti a fare “Plogging”

Scogliere emerse, al via Ripulire, correndo gratuita del Q-bo Sporting Club che invita a correre all’aperto e nel l’opera di completamento Iniziativa frattempo raccogliere i rifiuti abbandonati in strada. La parola “Plogging” Verranno eseguiti dal mese di ottobre i lavori di completamento delle opere di difesa costiera, ovvero la realizzazione delle scogliere emerse restanti a Marina Palmense e a Casabianca. Nel primo caso di tratta di un progetto per realizzare le scogliere lungo il litorale sud a Marina Palmense. Un intervento per proteggere la costa e le infrastrutture con scogliere a mare, a difesa di 900 metri di costa, che verranno posizionate nel tratto a sud delle scogliere emerse esistenti. Si tratta di un progetto per cui nel 2018 era stata sottoscritta una convenzione fra Comune di Fermo, Regione Marche e Rete Ferroviaria Italiana per un importo complessivo di 1.600.000 euro (progettazione, appalto ed esecuzione delle opere). Marina Palmense era stata già interessata da un altro intervento per rafforzare la difesa del litorale, nel tratto a sud del Fosso Stella con una scogliera radente, in prosecuzione a quella già esistente, realizzata sulla

base del partenariato pubblico-privato fra Comune di Fermo e Edison. Intervento di completamento che riguarderà contestualmente anche le scogliere emerse a San Tommaso – Casabianca (pari a 700 mila euro, l’importo complessivo originario superava il milione e trecentomila euro). “Completare queste importanti e assolutamente utili opere di difesa costiera e dell’ambiente va nella direzione sempre auspicata, ovvero di contrastare l’erosione e trovare una definizione ad un problema annoso che comporta di volta in volta interventi tampone ma che in questo modo trova invece un’efficace soluzione” - ha detto l’assessore ai lavori pubblici Ingrid Luciani Sempre a Casabianca con fondi regionali dovranno essere seguiti anche i lavori per la manutenzione ed il ripristino dello stato originario di 3 scogliere emerse, di fronte alle concessioni Sombrero e Mauna Loa a Casabianca di Fermo.

deriva dall’unione di “running” e “plocka upp” che vuol dire “raccogliere” in svedese perché l’idea è venuta qualche anno fa ad un runner di Stoccolma che ha iniziato a ripulire, correndo, le strade della sua città. Il Plogging permette di eseguire un allenamento completo: si corre ma allo stesso tempo si eseguono molti esercizi a ripetizione, quasi come in un allenamento funzionale a circuito. L’appuntamento è per le ore 10 di sabato 12 ottobre presso l’Ecocentro di Piane di Montegiorgio, in Via E. Mattei. Il percorso prevede la pulizia di un tratto di strada lungo il fiume Tenna. Non ci sarà bisogno di un particolare equipaggiamento e non ci sarà bisogno di portare nessuno strumento. Basterà indossare una tuta, delle scarpe da ginnastica e un paio di guanti. Al resto dell’attrezzatura penserà l’organizzazione, che avrà cura di procurare sacchi e utensili per raccogliere i rifiuti e conferirli poi all’Ecocentro. La partecipazione è gratuita e adatta a tutti gli adulti. Non è necessario essere in perfetta forma e non bisogna preoccuparsi se non si è molto allenati, anzi. Questa potrebbe essere l’occasione per riprendere la sana abitudine di camminare e per scoprire uno scorcio di territorio che difficilmente in altre occasioni abbiamo la possibilità di ammirare. L’impegno a favore dell’ambiente del Q-bo parte da lontano. Già l’impianto di cogenerazione alimentato a gas che fornisce l’energia elettrica e scalda l’acqua della struttura ha bassissime emissioni in atmosfera. Da qualche anno inoltre il centro ha iniziato a tradurre questo impegno in azioni concrete che possano coinvolgere l’intera comunità di Montegiorgio e dei comuni limitrofi. Ecco dunque la palina di ricarica per auto elettriche totalmente gratuita, la borraccia in alluminio in omaggio a chi diventa socio per limitare l’uso delle bottiglie di plastica e l’iniziativa del Plogging prevista per Sabato 12 Ottobre. Per maggiori informazioni e per iscriversi è sufficiente contattare il Q-bo Sporting Club allo 0734.967162 o visitare il sito www.q-bowellness.it

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Salute/News

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Fermano/ Nuovi servizi ambulatoriali per il Dipartimento Materno-Infantile

Ospedale sempre più amico delle mamme Ambulatorio per la gestione della gravidanza a basso rischio, ambulatorio per la salute pelvica e ambulatorio puerperio e allattamento. Sono le tre novità del Dipartimento Materno-Infantile dell’Ospedale “Murri” di Fermo che vedono in prima linea il dottor Alberto Maria Scartozzi, direttore di Ginecologia e Ostetricia e la dottoressa Luisa Pieragostini, direttrice del reparto di Pediatria. E’ il dottor Scartozzi ad illustrare i primi due servizi: “L’ambulatorio per la gestione della gravidanza a basso rischio verrà seguito dalle ostetriche: sarà curato l’aspetto più olistico della gravidanza. Se la gravidanza verrà ritenuta a basso rischio verrà affidata alla cura dell’ostetrica, con un medico comunque sempre presente. Partiremo col consultorio di Fermo, in ospedale, poi il servizio verrà sviluppato anche negli altri otto punti consultoriali del territorio (Amandola, Montegiorgio, Montegranaro, Sant’Elpidio a Mare, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Fermo e Petritoli)”. Sulla stessa linea anche l’ambulatorio per la salute pelvica, “l’obiettivo del servizio, anche qui gestito

dalle ostretiche, è di prevenire lo da stress del pavimento pelvico da parto – continua Scartozzi -. Fondamentale sarà quindi l’educazione delle pazienti e il supporto psicologico. Poi, nel caso in cui se ne riscontrasse la necessità, verrà interssato l’ambulatorio medico che analizzerà i casi più gravi con la chirurgia”. Un ultima battuta con il dottor Scartozzi sull’andamento delle nascite nel nosocomio fermano. “La natalità è diminuita non solo a Fermo ma in tutta Italia dove fino ad ora si registrano 6800 nascite in meno rispetto al 2018. Nella nostra struttura lo scorso anno abbiamo registrato 860 nascite mentre quest’anno siamo circa a 600. Il calo dovrebbe attestarsi al 5-6% circa, quindi comunque in media regionale. La diminuzione riguarda sia le donne italiane che le straniere che si stanno “italianizzando”; ad esempio le donne mussulmane iniziano a chiedere l’interruzione volontaria di gravidanza o la chiusura delle tube”. Passiamo dunque al reparto di Pediatria e parliamo con il primario, la dottoressa Pieragostini, che illustra il terzo nuovo ambulatorio. “L’allat-

tamento al seno è molto importante quindi la promozione di questa pratica è fondamentale per questo dipartimento. L’istituzione dell’ambulatorio puerperio e allattamento dà un concreto aiuto alla mamma. Entro il mese di ottobre termineremo i lavori di allestimento dello spazio ambulatoriale qui nel reparto di Pediatria, al terzo piano del “Murri” e quindi le mamme potranno accedere trovando tutto ciò di cui avranno bisogno, dal fasciatoio alla poltrona comoda, al cuscino adatto. Anche per questo ambulatorio si parte dall’ospedale di Fermo e poi ci sarà l’attivazione nei punti consultoriali dell’area vasta. Ciò è parte di un percorso virtuoso che ha come obiettivo quello di avere un ospedale amico della mamma e del bambino. E’ stato altresì elaborato un vademecum per l’allattamento, che verrà consegnato al momento delle dimissioni della paziente e sarà disponibile nei consultori”. (Alessandro Sabbatini) Per informazioni sui nuovi ambulatori tel. 0734.6252131

Fermo/Nuovi macchinari per Pediatria-Neonatologia e Neurologia

La tecnologia tra i reparti del “Murri”

L’Unità Operativa Complessa di Pediatra-Neonatologia dell’Ospedale “Murri” di Fermo, diretta dalla dottoressa Luisa Pieragostini, si è dotata di un macchinario all’avanguardia (foto) con il quale è possibile effettuare PCR (indice infettivo), TAS (valuta la presenza di una infezione da Streptococco beta emolitico di gruppo A), test per la microalbuminuria e test per il dosaggio della Cistatina C, entrambi essenziali per valutare la funzionalità renale. I suddetti test possono essere effettuati utilizzando una sola goccia di sangue, quindi i piccoli pazienti ricoverati, nei quali si sospettano patologie inerenti ai test, non saranno più sottoposti ad un prelie-

vo di sangue, ma solo ad una piccolissima puntura sul dito, tramite un apposito apparecchio indolore. “Tutto questo rientra nel percorso di un Ospedale Amico del Bambino e Senza Dolore” spiegano dal reparto, che a breve si avvarrà anche di una macchina specifica per rilevare la presenza delle Cardiopatie Congenite e di un Ecografo dedicato. Ma l’UOC migliora anche da un punto di vista dell’accoglienza: a fine mese, infatti, è stata allestita una segnaletica particolare, basata sulla storia di Biancaneve e i 7 nani: sulle porte delle varie stanze, quindi, i bambini troveranno i nomi di Brontolo, Cucciolo, Dotto, Eolo, Gongolo, Mammolo e Pisolo, oltre

che quelli di Biancaneve (la primaria Pieragostini) e della strega cattiva. Ma le novità riguardano anche Neurologia, reparto fino a poche settimane fa diretto dal dottor Mario Signorino, oggi in pensione: la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, infatti, dopo la donazione di 6 cardiomonitor a Medicina generale, ha acquistato un ecotomografo, strumento di diagnostica per soggetti con malattie cerebrocardiovascolari, colpiti da ictus cerebrali e ischemie. Un aiuto importante, quindi, per il gruppo di medici che in precedenza era costretto ad utilizzare apparecchiature prestate da altri reparti, nonostante la sola Neurologia registrasse già 200

ecodopler all’anno eseguiti sui suoi pazienti ricoverati.

Marche/Nella nostra regione una scuola di eccellenza

Convegno sulla chirurgia mininvasiva

Si è svolto recentemente ad Ancona il 19° Congresso della Società italiana di Chirurgia endoscopica e nuove tecnologie. Un appuntamento fondamentale per parlare di chirurgia mininvasiva per la quale la nostra regione vanta una scuola d’eccellenza. Nella città dorica per due giorni si sono confrontati circa cinquecento professionisti e luminari del più alto livello sulle tecniche, sulle scelte, sulla appropriatezza e su tutto quello che serve al sistema sanitario. Nell’arco di appena un

decennio la quota di interventi di chirurgia mininvasiva in Italia è praticamente raddoppiata, passando dal 30 al 60%. I progressi maggiori si sono registrati soprattutto negli interventi all’apparato addominale, la cui totalità può essere eseguita ora proprio con questa pratica. Fondamentali, in questo senso, sono state le più recenti innovazioni ad elevatissimo contenuto tecnologico, come l’utilizzo dei sistemi 4K e in 3D o del Da Vinci, il più evoluto sistema robotico in questo specifico campo, che hanno consentito

di compiere passi in avanti sostanziali anche nel nostro Paese e che è in dotazione anche agli Ospedali Riuniti di Ancona. I vantaggi principali dell’utilizzo della chirurgia mininvasiva sono per la salute del paziente e per la sua qualità della vita. Un intervento in laparoscopia è meno invasivo di uno addominale, inoltre si riducono di parecchio sia le complicazioni che i giorni di degenza.



11 ottobre 2019

Salute/News Marche/Si dimezza la spesa per i ricettari cartacei

I vantaggi economici della ricetta dematerializzata

“Grazie all’introduzione della ricetta dematerializzata (o elettronica) la Regione Marche nel 2020 risparmierà 182mila euro rispetto al 2018 sull’acquisto dei ricettari “rossi” dei medici di medicina generale e dei pediatri, spendendo 150mila euro. Vengono più che dimezzati i 331.742 euro spesi nel 2018 e i 318.859 euro del 2019 (-53%). Il trend positivo di risparmio innescato è solo uno dei vantaggi scaturiti dall’introduzione della ricetta dematerializzata che è funzionale anche all’azzeramento delle liste d’attesa: il codice identificativo che contiene infatti, serve anche per prenotare la prestazione tramite la app Mycupmarche, o nelle farmacie e nei laboratori analisi che aderiscono all’iniziativa. Proprio per rendere più facile la prenotazione per i cittadini, la regione ha puntato fin dall’inizio sulla diffusione della ‘dema’ il cui utilizzo è cresciuto dal 15% del 2018, al 60% del 2019. Un minor uso di carta è anche un segno di attenzione all’ambiente. Tutto il percorso che stiamo facendo con l’applicazione del ‘bonus’ è accompagnato da strumenti innovativi e l’utilizzo della ricetta elettronica è un perno nella riorganizzazione del sistema”. Lo ha evidenziato il presidente della Regione Luca Ceriscioli nel corso dell’approvazione da parte della giunta dello schema di contratto per l’anno 2020 tra la Regione Marche e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per la fornitura di ricettari medici standardizzati a lettura automatica agli Enti del Servizio Sanitario Regionale. Per quanto riguarda il nuovo contratto infatti, il fabbisogno totale degli enti del SSR per il 2020 è stato individuato, dopo puntuale ricognizione, in 55.800 blocchi (ogni blocco contiene 100 ricette) che corrispondono ad una

spesa complessiva, Iva compresa, di 149.767 euro. La differenza rispetto agli anni precedenti è evidente. Nel 2018 la fornitura di blocchi richiesti ammontava a 123.600 unità. Nel 2019 la fornitura era scesa ancora a 118.800 blocchi. “La ‘dema’ fa parte di tutti quegli strumenti che abbiamo messo in campo e che stanno dando dei buoni risultati. Risultati raggiunti grazie alla riorganizzazione del sistema di prenotazione

del Cup, all’attivazione del meccanismo bonus (prestazione sempre garantita in base al codice di priorità clinica) / malus (paga chi non disdice appuntamento preso e non si presenta senza documentare impedimenti) e all’aumento dei posti disponibili (slot) che tra strutture pubbliche e private convenzionate sono cresciuti dai 154.397 del 2018 ai 174.835: 20.438 i posti in più in un anno”.

Bonus/malus, che cos’è? Con la delibera 380 del 01/04/2019 la Regione Marche ha predisposto dei percorsi di tutela finalizzati al governo delle liste d’attesa, che dal 30 Agosto 2019 sono entrati a pieno regime. La parte bonus è stata attivata a scaglioni, a partire dal 30/06 per le priorità B (10 gg), dal 30/07 per priorità D (30/60 gg), ed ora è stata attivata per le priorità P. BONUS - In cosa consiste? La prestazione è sempre garantita in base al codice di priorità clinica. Nel caso in cui un utente non riesca a trovare posto nell’Area Vasta di residenza e in quelle limitrofe, verrà inserito in apposite liste di garanzia dall’operatore CUP, che richiamerà l’utente con una proposta di appuntamento (sempre nell’Area Vasta di residenza o in quelle limitrofe). Per la priorità B è necessario presentare l’impegnativa entro 5 giorni dalla data di emissione (escluse domeniche e festivi), l’utente verrà poi ricontattato per un appuntamento entro 5 giorni. Per la priorità D e P è necessario presentare l’impegnativa entro 15 giorni dalla data di emissione (escluse domeniche e festivi), l’utente verrà poi ricontattato per un appuntamento entro 15 giorni. Per rientrare nelle liste di garanzia la prestazione da prenotare deve essere in quelle incluse nel Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (DGR 462/2019). L’operatore CUP effettuerà tre tentativi di contatto con l’utente nell’arco di due giorni per comunicare l’appuntamento, in caso di mancata risposta si avrà il decadimento della lista d’attesa. È perciò importante verificare, al momento del tentativo di prenotazione, che il numero telefonico in possesso del CUP sia corretto. MALUS – In cosa consiste? Paga comunque il costo della prestazione chi non disdice appuntamento preso e non si presenta senza documentare impedimenti. La disdetta della prenotazione è dunque ora obbligatoria. La sanzione per mancata disdetta riguarda tutti gli utenti, compresi gli esenti per reddito, età, invalidità ad eccezione di gravi motivi quali lutti, incidenti stradali, ricoveri d’urgenza, adeguatamente documentati. E’ possibile disdire la prenotazione telefonando al CUP regionale e premendo il tasto 3, utilizzando l’app Mycupmarche, recandosi presso uno sportello CUP (anche di farmacie e laboratori analisi aderenti) o collegandosi al sito www.mycupmarche.it. Per informazioni: tel. 0734.6252800.

Marche/Firmata l’intesa per l’operatività dal 2020

Nuovo Centro clinico NeMo per le malattie neuromuscolari

L’avvio del progetto NeMo è un traguardo importante per i pazienti marchigiani e della costa adriatica. Avranno finalmente a disposizione una struttura di eccellenza per le malattie neuromuscolari, dove saranno al centro di un percorso di cura dedicato per migliorare la loro qualità di vita. Il nuovo Centro clinico “NeMo” di Ancona, frutto della collaborazione tra Regione Marche, Azienda ospedaliera universitaria Ospedali Riuniti del capoluogo e lo stesso Centro. NeMo (NeuroMuscolar Omnicentre) ha quattro sedi sul territorio nazionale: Milano, Roma, Messina e Arenzano (Genova), gestiti dalla Fondazione Serena Onlus (nata nel 2007 dal sodalizio anche con la Fondazione Telethon e l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare). Il Centro di Ancona verrà realizzato al quinto piano, corpo C di Torrette (quello delle neuroscienze): entro febbraio 2020 verranno liberati e conse-

gnati i locali, mentre inizia subito il complesso percorso amministrativo per l’accreditamento (autorizzazione) delle attività multidisciplinari previste, con dodici posti letto per il ricovero ordinario e due per il day hospital. Alberto Fontana, presidente Centro clinico NeMo, ha parlato di un luogo che sarà “la casa per tutte le persone affette da malattie neuromuscolari, dove si costruisce, attraverso la ricerca scientifica, una speranza. Farlo insieme all’associazione dei malati, alle istituzioni, alle università, è fondamentale perché sono malattie progressive, altamente invalidanti. Ma siamo ugualmente convinti che, attraverso una multidisciplinarietà, sia possibile contrastarle e renderle compatibili con un’alta qualità di vita”. La necessità di un Centro Clinico NeMo ad Ancona è sentita da molto tempo. I presupposti si sono però concretizzati a partire dal 2017, con la sottoscrizione del protocollo d’inte-

sa per l’attuazione dell’accordo Stato-Regioni sulla “Presa in carico globale delle persone con malattie neuromuscolari”, tra la Regione Marche e i rappresentanti delle associazioni dei malati neuromuscolari. Le associazioni hanno indicato il modello di “presa in carico” realizzato dal Centro Clinico NeMo, conosciuto direttamente da molte delle persone con malattia neuromuscolare e dalle loro famiglie, che spesso si trovano costrette a rivolgersi a questa struttura per avere una migliore valutazione e gestione della propria patologia. Malattie altamente invalidanti, come la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), le distrofie muscolari e l’Atrofia muscolare spinale (Sma), con un grave impatto sociale, caratterizzate da lunghi e complessi percorsi di cura e assistenziali, per le quali, purtroppo, al momento non s’intravvedono possibilità di guarigione. Interessano, attualmente, circa 40 mila persone in tutto il Paese.

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Economia/News

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Fermano/Si lavora 213 giorni all’anno solo per pagare i tributi

Tasse: l’imprenditore fermano paga il 58,4% A Fermo, nel 2019, un imprenditore artigiano medio paga il 58,4% di tasse (nel 2018 era il 59,4% mentre nel 2011 il 58,6%), potendo contare su un reddito disponibile che ammonta a 20.784 euro, pari a 1.732 euro al mese. Il 31 luglio ha festeggiato il Tax Free Day, il giorno della liberazione dalle tasse, la data dalla quale ha iniziato finalmente a produrre per se stesso e per la sua famiglia, liberandosi da un socio esigente quale l’Amministrazione Pubblica, centrale e locale. Il nostro imprenditore, infatti, nel 2019 ha lavorato 213 giorni (4 in meno dell’anno scorso) per pagare i tributi, mentre sono 152 i giorni lavorativi da cui può trarre un guadagno da destinare, ad esempio, ai consumi familiari. I dati fermani sono in linea, se non addirittura più bassi, della media nazionale, che segna il peso del fisco al 59,7%, con il Tax Free Day al 5 agosto e un reddito mensile medio di 1.680 euro. E’ quanto emerge dal Rapporto Annuale dell’Osservatorio CNA sulla Tassazione delle Pmi, condotto per il sesto anno da CNA Nazionale su 141 comuni italiani, compresi tutti i capoluoghi di provincia: Fermo si posi-

ziona al cinquantaduesimo posto nella classifica dei Comuni analizzati, che vede in testa Bolzano, che si è già “liberata” dalle tasse l’11 luglio, con il 53% di tassazione e all’ultimo posto Reggio Calabria con il 69,8% (tax free day l’11 settembre). “A Fermo il peso del fisco scende rispetto agli ultimi otto anni – dichiara il Presidente CNA Territoriale Paolo Silenzi – non siamo più ai livelli del 2013, quando l’incidenza era del 63,6% e il reddito per l’imprenditore era poco più di 18 mila euro annui, e siamo ancora sotto la media nazionale. Emerge chiaramente come l’applicazione di alcuni dei correttivi segnalati dalla CNA hanno inciso in maniera netta, a dimostrazione che la crescita della pressione fiscale non è ineluttabile. Un lavoro intenso quello della nostra associazione su questo fronte: ad incidere sulla riduzione percentuale è soprattutto l’innalzamento al 50% della deducibilità Imu sugli immobili strumentali. L’obiettivo è arrivare ad avere un fisco più equo e sostenibile per le piccole e medie imprese”. “Qualche passo avanti è stato fatto – aggiunge il Direttore Generale Alessandro Migliore – sono

state trasformate in legge alcune nostre proposte quali l’introduzione del regime forfettario di tassazione del reddito d’impresa, l’introduzione del regime di cassa per la determinazione del reddito delle imprese in contabilità semplificata, l’abrogazione degli studi di settore. Ma il percorso è ancora alle prime mosse”. Tra le linee di azione evidenziate dalla CNA Fermo per semplificare un sistema ancora molto complesso, si ricordano la riduzione della tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo, partendo dai redditi medio-bassi, utilizzando le risorse provenienti dalla “spending review” e dalla lotta all’evasione, la revisione della tassazione Irpef delle imprese personali e degli autonomi, arrivare alla completa deducibilità dell’Imu pagata sugli immobili strumentali delle imprese a partire già dall’anno d’imposta 2019, la revisione dei criteri per l’attribuzione dei valori catastali degli immobili, allineandoli ai valori di mercato ad invarianza di gettito, l’agevolazione del passaggio generazionale delle imprese individuali tramite la completa neutralità fiscale delle cessioni d’azienda.

Marche/Coldiretti Impresapesca chiede più trasparenza

Terminato il fermo pesca, stretta su sardine e acciughe

Lo scorso 13 settembre è terminato il periodo di fermo pesca durato un mese per la zona sud delle Marche

(flotte di Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto), mentre nel centro nord della nostra regione

(Civitanova Marche compresa) i pescherecci sono rimasti all’ormeggio fino al 9 settembre. Il Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e turismo ha confermato, per i prossimi tre anni, il tetto massimo di 180 giorni di pesca per i piccoli pelagici in Adriatico. E deciso la cosiddetta “scelta del mestiere” tra pesca di fondo (strascico) e piccoli pelagici (acciughe e sardine). Le imbarcazione dovranno stare lontane dalla costa 6 miglia dal 1 giugno al 31 dicembre. Quelle piccole, fino a 15 metri, potranno pescare più vicine alla costa ma comunque oltre le 4 miglia. Marche divise in due zone anche in questo caso con i fermi, già normati, delle acciughe nel mese di giugno per Pesaro, Ancona e Civitanova e a maggio per Porto San Giorgio e San Benedetto, e quelli per le sardine, ancora da effettuare, dall’1 al 30 ottobre prima pesaresi, anconetani e civitanovesi e dal 1° al 30 novembre per i colleghi pescatori del sud delle Marche. In merito invece del fermo pesca dello strascico, quello concepito come è adesso dà scarsi risultati dal punto di vista ambientale ed economico, denunciano da tempo da Coldiretti Impresapesca. Nelle Marche sono presenti 840 imbarcazioni di cui 450 dedite alla piccola

pesca. Il sistema del fermo biologico non ha prodotto risultati positivi. Negli ultimi 30 anni si è perso 1/3 della flotta italiana e detto addio a 18mila posti di lavoro. Di contro il depauperamento delle risorse ittiche è sotto gli occhi di tutti e l’Italia è fortemente dipendente dall’estero con 8 pesci su 10 che arrivano da oltre i confini nazionali. “Le importazioni di pesca, favorite dai vuoti di approvvigionamento anche causati dai blackout del fermo, sono passate nello stesso periodo dal 27% all’ 80% - denuncia Tonino Giardini, responsabile nazionale di Coldiretti Impresapesca - La situazione è aggravata dal commercio scorretto come nel caso delle fake al banco. Siamo preoccupati perché andando avanti si avranno ulteriori strette sulla pesca. Se non si fa combaciare la sostenibilità ambientale con quella economica il risultato è che sempre più pesce arriverà dall’estero. Avremmo inoltre una fuga di imprese e di manodopera”. Coldiretti, dopo l’importante conquista rappresentata dalla tracciatura dei prodotti ittici con l’indicazione obbligatoria della zona di pesca e se il prodotto è fresco o decongelato, si spinge a chiedere maggiore trasparenza nei confronti dei consumatori con l’inserimento di questi dati anche nei menù dei ristoranti.


11 ottobre 2019

Economia/News Marche/I dati della Camera di Commercio regionale

Export, segni di ripresa a macchia di leopardo “Resto fiducioso e ottimista, ma anche consapevole che non basta un risultato medio positivo per parlare di una solida ripresa delle nostre esportazioni”. Lo ha detto il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, commentando i dati dell’export regionale relativi al primo semestre 2019, elaborati dall’Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio delle Marche su base ISTA: +3,6% nel periodo gennaio-giugno, contro il 2,7% della media nazionale. Tra le province, quella di Pesaro-Urbino ha ottenuto la migliore performance: +18,4% (a 1,5 mld.), fortemente condizionata dal comparto della nautica, che ha chiuso il semestre con una crescita esponenziale grazie al risultato ottenuto sul mercato cipriota con una transazione commerciale, probabilmente di natura straordinaria. Bene anche Ascoli Piceno (+4.5% a 1,2 mld.), spinta al rialzo in particolare dal settore farmaceutico. “La crescita è a macchia di leopardo – fa notare Sabatini – e ci spinge come ente camerale a guardare in una sola direzione: continuare a creare le condizioni perché i diversi segni negativi possano velocemente diventare positivi. Solo allora si potrà parlare di ripresa effettiva”. Un riferimento quello del presidente della Camera di Commercio, in particolare, ai risultati di Fermo (-9,2% a 554 milioni), Ancona (-0,8%, ma che con circa 2 miliardi di euro detiene il primato regionale del valore delle

esportazioni) e Macerata (-0,4% a 825 mln.). Il settore dei prodotti della moda (tessile, abbigliamento, pelli e accessori) continua a essere quello con la più alta vocazione all’export (1.1 mld. nel semestre, ma -8,5% rispetto al medesimo periodo scorso anno), seguito da quello dei macchinari e apparecchi meccanici (970,4 mln., +4%); seguono il comparto dei metalli di base e prodotti in metalli (695,7 mln., +2.8%). Un contributo positivo alla performance media regionale del primo semestre l’hanno dato anche il comparto dei mezzi di trasporto (375,1 mln. e + 225%) e l’agroalimentare (189,3 mln. e +9%), che secondo Sabatini “sta tornando ad avere un ruolo di leader internazionale della qualità” come visto anche in occasione della recente collettiva organizzata da Regione Marche e Camera Commercio delle Marche al SANA di Bologna. Quanto ai principali paesi di sbocco, l’Europa resta la prima area geografica di destinazione (4,5 mld. e +3,1%): la Germania continua a essere il miglior cliente dei prodotti marchigiani (634,8 mln. e -4,7%), “ma già nel primo semestre c’è stato un impatto significativo della frenata dell’economia tedesca, che potrebbe diventare ancora più consistente nella seconda parte dell’anno”, ha osservato Sabatini, che ha auspicato “una strategia di differenziazione da parte delle imprese”. La Francia resta il secondo mercato di riferimento (584,7 mln. e +1,7%),

seguita da Belgio (540,7 mln. e + 23,9%) e Stati Uniti (450,3 mln. e +19,1%). Nel primo semestre dell’anno, la maggior crescita dell’export regionale si è avuta in Giappone: 68 mln. e +31,2%. Per il presidente Sabatini si tratta di “un mercato ciclico, ma ora il Pil è tornato a crescere e la popolazione, come quella marchigiana, ha un’età media molto alta: il know how delle nostre aziende, soprattutto quello specialistico legato alla silver economy, può essere un ottimo passepartout per migliorare i fatturati anche nell’estremo Oriente”.

Breve Marche

Calano gli occupati nella nostra regione È un quadro fortemente negativo quello che emerge dai dati pubblicati, di recente, dall’ISTAT, elaborati dall’Ires Cgil Marche, sulle forze occupazionali del secondo trimestre del 2019 Nella regione, nel secondo trimestre del 2019, gli occupati diminuiscono di 13 mila unità (-2%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato, già di per sé negativo, si evidenzia anche per la tendenza opposta rispetto a quella nazionale (+0,3%) e del Centro Italia (+0,1%). A questo si aggiunge un altro elemento allarmante: i lavoratori dipendenti nello stesso periodo sono diminuiti di 16 mila unità.

Finanziamenti Agevolati a Dipendenti e Pensionati

...anche con PROTESTI* o DISGUIDI DI PAGAMENTO*

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Terra Nostra/News Il Sindaco: “Serve una legge per le aree interne”. Ai piccoli Comuni: “Lavoriamo in rete”

A Montefalcone Appennino la giunta più giovane del Fermano di Silvia Ilari

Dallo scorso maggio, Montefalcone Appennino ha un nuovo primo cittadino. Giorgio Grifonelli, classe 1987, ha portato con sé in Comune molti giovani: due terzi della giunta ha, infatti, sotto i 35 anni. In un momento di disaffezione alla politica come questo, in un paese di 406 abitanti come il vostro, come è stata vista la vostra candidatura dalla popolazione più anziana? “Siamo stati proprio motivati dalla popolazione, anche da quella più in là con gli anni. Ci siamo presi un impegno importante e siamo ben coscienti di questo. Non c’è stata nessuna spaccatura generazionale. Inoltre, all’interno di tutto il Consiglio ci sono altri giovani. Queste persone vivono il paese e hanno sempre partecipato alle attività, nella Pro Loco, nel coro o attraverso il volontariato, quindi erano già riconosciuti come dei punti di riferimento e questo ha fatto in modo che non venisse recepita come una candidatura politica”. In giunta avete tutti già esperienza nella Pubblica Amministrazione? “Io ho 10 anni di attività alle spalle, prima come consigliere per 5 anni e poi come assessore altri 5. Con, anche Jessica Valentini, assessore, abbiamo iniziato insieme questo percorso 10 anni fa. Elisa Milani, assessore e vicesindaco, è invece alla prima esperienza. Nel formare la giunta (foto), ho voluto mischiare chi conosceva già la macchina pubblica e chi no, che però portasse idee nuove e con cui fare insieme un cammino di formazione”. Pensate di ricorrere a fondi europei e regionali, magari per agricoltura e turismo, per contrastare lo spopolamento? “Sì, la speranza è quella che delle persone, anche delle coppie che vogliono metter su famiglia, siano intenzionate a investire nel nostro territorio. Siamo disponibili a parlare con loro, supportarle e trovare insieme

la soluzione migliore. A volte l’amministrazione viene vista come un’entità lontana, ma così non è. In casi come quelli dei fondi, avere sin da subito un dialogo diretto con il Comune potrebbe semplificare le cose. Come realtà, abbiamo sia una vocazione agricola che turistica, ma credo che quest’ultimo campo sia quello in cui possiamo ottenere risultati in un periodo più breve. Con l’agricoltura è più difficile, anche se manderemo avanti il tutto di pari passo. Intanto a livello turistico, lavoriamo su delle piccole attenzioni per chi viene qui come l’arredo urbano: nuove panchine, nuovi giochi per bambini”. Nel mese di ottobre si tiene “Sapori d’autunno” manifestazione ormai rodata. Pensate di prenderla a modello per altri appuntamenti? “Sapori d’autunno verrà sempre più consolidata. Stiamo pensando di supportare altre iniziative che vengono dal nostro territorio. Per esempio, abbiamo un’ottima Pro Loco che d’estate organizza degli aperitivi al Giardino Tronelli che stanno riscuotendo successo. Abbiamo convocato in Comune sia la Pro Loco che le altre associazioni locali, per una programmazione unica attraverso cui promuovere le bellezze del paese, come la Rocca, il Tiro a segno e il Giardino Tronelli, per l’appunto. Credo sia utile un calendario comune degli eventi anche con i paesi limitrofi, il problema dello spopolamento non interessa solo Montefalcone Appennino. Quest’anno - per esempio - abbiamo lavorato con altri 4 Comuni a un progetto di teatro diffuso. Con Montappone, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano e Belmonte Piceno daremo vita al “Festival Storie”, sotto la direzione artistica di Manu Latini” (vedi articolo a pag. 19) . Lei crede molto nel valore del fare rete fra Comuni. “Sì e siamo molto aperti a progetti come questo del teatro diffuso. Abbiamo lavorato davvero in armonia. Finalmente siamo passati dalle parole

ai fatti: a volte si parla ma poi i progetti non si realizzano, invece stavolta non è stato così. Rispetto a 10, 15 anni fa c’è più apertura, perché le difficoltà iniziano a essere le stesse. No alle Cattedrali nel deserto, bisogna essere lungimiranti, anche perché insieme si possono ottenere più risultati, anche per ciò che riguarda le azioni politiche. C’è bisogno di una legge ad hoc per le aree interne, oltre che chiaramente a una per la ricostruzione dopo il sisma. Dobbiamo fare fronte comune”. Alcuni hanno ipotizzato che ci sia disinteresse da parte della politica nazionale, a causa del bacino di voti esiguo, anche lei la pensa così? “Questo è sicuro, ma quei pochi che ci sono hanno bisogno di risposte, diamogliele. Per questo ci vuole un’ operazione in sinergia dei rappresentanti dei territori montani, oltre a un tavolo permanente a livello regionale nel quale si valuta una programmazione a lungo termine. Inoltre, si dovrebbe risolvere anche l’annosa questione delle infrastrutture, che aumenta l’isolamento di queste aree. Con adeguate strade, tante persone potrebbero vivere anche all’interno ma lavorare altrove; senza contare che migliorerebbe il problema degli incidenti, ancora troppi su strade come la Faleriense che raccolgono un volume di traffico eccessivamente alto per la loro conformazione”.

Università/Ai nuovi studenti consegnate le borracce in metallo

Boom di matricole per Ingegneria Gestionale

Per inaugurare il nuovo anno accademico 2019/2020, presso il Polo di Fermo, la Politecnica ha organizzato lo scorso 2 ottobre una giornata dedicata all’accoglienza delle matricole iscritte al corso di laurea in Ingegneria Gestionale. Erano presenti il Rettore Sauro Longhi, il Sindaco Paolo Calcinaro, il Prefetto Vicario Pina Biele, il Presidente della Fondazione Carifermo Alberto Palma, il Presidente della Carifermo Amedeo Grilli, il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Fermo Antonio Zamponi, il Presidente del corso di laurea in Infermieristica Giampiero Macarri, il Preside della Facoltà di Ingegneria Marco D’Orazio e il Presidente del Consiglio studentesco Pasquale La Serra. È stata l’occasione per consegnare ai neo studenti le borracce in metallo che fanno parte della campagna di Ateneo “Less plastic more future”. La Politecnica ha aderito al progetto “Stop single use plastic” presentato dall’Associazione Ambientalista Marevivo con il CoNISMa – Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare e la CRUI

- Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. Si tratta di una campagna per eliminare la plastica monouso nelle università italiane, in linea con le attuali posizioni del Parlamento europeo e della proposta legislativa della Strategia Europea che, se approvata in via definitiva, vieterà a partire dal 2021 la vendita di moltissimi articoli in plastica monouso. La consegna delle borracce alle matricole segue l’appuntamento che si è tenuto nel giugno scorso con l’EUF per la campagna di sensibilizzazione per tutti gli studenti sull’uso della plastica dove oltre alle borracce sono state distribuite le cards ricaricabili da utilizzare per l’erogazione dell’acqua nelle Case dell’Acqua e la presentazione a settembre della convenzione con la Trasfer per incentivare l’uso dei mezzi pubblici e rendere meno gravosi gli spostamenti per gli studenti. Il numero degli iscritti al primo anno ai corsi di laurea triennale e magistrale di Ingegneria Gestionale è sempre cresciuto dal 2009 al 2018 passando da 92 studenti a 195. In questi 10 anni si sono

avvicendate complessivamente 1359 matricole. La sede di Fermo ospita anche gli studenti del corso di laurea in infermieristica che vedrà arrivare a breve gli iscritti al primo anno. Per infermieristica il numero di studenti è ad accesso programmato, stabilito tramite bando, attraverso il test di ingresso ed è rimasto pressoché invariato negli anni: si è passati da 64 posti per la sede di Fermo nell’anno accademico 2017/2018 a 65 quest’anno.

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Terra Nostra/News Dagli anniversari del 26 e 30 ottobre alle norme che non arrivano

Governo e terremoto, eppur (non) si muove

di Andrea Braconi

In occasione delle sue ultime uscite pubbliche, il prefetto Vincenza Filippi ha rimarcato l’importanza della memoria, in particolare di quelle date legate a fatti drammatici che hanno segnato un vero e proprio spartiacque. Il riferimento è sempre stato agli eventi sismici che hanno devastato non solo la nostra regione, ma anche altre zone d’Italia nel corso degli ultimi 40 anni. Eventi che se da un lato hanno visto nascere e soprattutto crescere la Protezione Civile, punto di riferimento del sistema nazionale, dall’altro hanno registrato una disarmante lentezza nei rispettivi processi di ricostruzione. E persino a quel modello efficace plasmato dopo il 26 settembre 1997 - quando prima una scossa nella notte di magnitudo 5.7 e poi un’altra di 6.0 poco prima di mezzogiorno piegarono Marche ed Umbria - sono seguite dinamiche e passaggi burocratici che, invece di facilitare la fase post emergenza, hanno complicato procedure e scelte, allungando gravemente le tempistiche. È il caso de L’Aquila, colpita il 6 aprile 2009 e ancora alle prese con gru e cantieri, ma riguarda soprattutto quel centro Italia in parte raso al suolo tra l’agosto e l’ottobre 2016, dove gru e cantieri ancora non si vedono o al massimo si affacciano timidamente. Eccole, appunto, le date. Ed ecco soprattutto i numeri, a marcare l’inerzia. Il 26 e il 30 ottobre non saranno solo trascorsi 3 dolorosi anni; non avremo solo assistito al passaggio di consegne tra 3 commissari straordinari in attesa dell’arrivo del quarto; non avremo solo un nuovo aggiornamento sulla rimozione delle macerie pubbliche (al 30 settembre 2019 solo nel Fermano il totale

era di quasi 12 milioni di chilogrammi, di cui il 67% ad Amandola e il resto distribuito tra Montefortino, Smerillo, Santa Vittoria in Matenano e Monsampietro Morico); e non avremo solo il solito balletto di accuse o strette di mano tra sindaci e Regione. No, alla fine del mese saranno trascorse 6 settimane dalla visita (l’ennesima) del presidente del Consiglio Giuseppe Conte nelle zone terremotate. E capiremo se alle tante parole seguiranno quei fatti che sono sì mancati nell’interregno Cinque Stelle - Lega ma che si pretendono, inderogabilmente, dal nuovo esecutivo “giallorosso”. Perché il premier non ha soltanto promesso, ma ha dirottato su di se la responsabilità, evitando di nominare un sottosegretario ad hoc (nonostante

le pressioni dai territori, non solo quello marchigiano). Nel suo attraversare i Sibillini ha persino alzato la posta, parlando di un Progetto Appennino che accanto alla necessaria ricostruzione di abitazioni e strutture ponga le basi per un rilancio economico dell’intera area, già soggetta prima del sisma ad un drammatico spopolamento. Il 26 e il 30 ottobre 2019, quindi, saranno due nuove linee di separazione. E la memoria, anche in quel caso, seguirà la propria traiettoria in base non a selfie o slogan, ma ad atti amministrativi e norme sempre più indispensabili. E non ci saranno più alibi o giustificazioni a reggere un gioco vissuto, per troppo tempo, sulla pelle dei cittadini.

L’esempio del Santuario dell’Ambro Sul fronte della ricostruzione il segnale più forte lo ha sicuramente dato la Carifermo, recuperando uno dei luoghi più simbolici della comunità montana, quel Santuario della Madonna dell’Ambro visitato ogni anno da decine di migliaia di persone. Un flusso che, giocoforza, si era interrotto dopo le scosse del 24 agosto 2016, l’immediata sicura del luogo di culto e la messa in sicurezza voluta dal sindaco Domenico Ciaffarroni dopo che la terra era tornata a tremare a fine ottobre. Immediata era arrivata la proposta della stessa Carifermo: il Santuario lo recuperiamo noi. E da lì la partenza un iter piuttosto celere, che ha portato all’apertura del cantiere nella primavera 2018 e alla riapertura nella notte di Natale dello scorso anno, con la messa celebrata dall’arcivescovo monsignor Rocco Pennacchio. Una dimostrazione di vicinanza alle popolazioni colpite e a quella montagna troppo spesso trascurata, come più volte ha sottolineato il presidente dell’istituto bancario Amedeo Grilli. E per ringraziarlo, il sindaco ha deciso di conferire a fine settembre proprio alla Carifermo la cittadinanza onoraria di Montefortino, in occasione di una cerimonia alla presenza delle massime autorità civili e militari del territorio.

P.S.Giorgio/Iniziati i lavori al Pic Pesca

L’area portuale viene riqualificata Spazi transennati in porto. Con l’allestimento dell’area cantiere sono ufficialmente iniziati i lavori di riqualificazione al Pic Pesca. Dopo il recente posizionamento in banchina di barriere di sicurezza “mini New Jersey” che migliorano la sicurezza dell’area e l’installazione di tre nuove telecamere sui pali della pubblica illuminazione la ditta incaricata del nuovo intervento provvederà alla rimozione e rifacimento dell’impermeabilizzazione della copertura degli immobili che oramai non garantisce più una efficiente tenuta. La riqualificazione ha lo scopo di aumentare i servizi offerti e, nello specifico creare un cucina ed un punto ristoro in cui consumare il prodotto fresco pescato. Per tale esigenza è stato necessario ridisegnare gli spazi, predisponendo un locale cucina attiguo al locale di sbarco e prima lavorazione del pescato e adibire parte della sala polivalente alla degustazione. Secondo il progetto una sala polivalente, adeguatamente dimensionata, ospiterà eventi temporanei, all’occorrenza divisibile o ampliabile al fine di ospitare anche riunioni dei pescatori, attività collettive, laboratoriali, divulgative e di educazione ambientale per turisti, cittadini e scuole. “Gli interventi del Flag, insieme a quelli Regionali e Comunali per la riqualificazione complessiva del Pic Pesca, rappresentano la volontà dell’Amministrazione di riqualificare l’area portuale peschereccia, rendendo più sicuro e funzionale il lavoro degli operatori ittici. Vengono inoltre creati spazi accoglienti per le attività di promozione turistica e la valorizzazione della tradizione marinara”, ha sottolineato il sindaco, detentore della delega alla Pesca, Nicola Loira. Verranno inoltre sistemate e installate nuove bitte di ormeggio e collocata la barra di accesso per una migliore sicurezza.

Azienda Informa/Ottica Cognigni Siamo nel mese della prevenzione: OCCHIO ai consigli dell’Ottica Cognigni! Per migliorare la qualità della vista, Cognigni promuove una campagna professionale di servizio al pubblico offrendo la possibilità di sottoporsi ad un controllo gratuito della vista. Approfittando di questo mese, ricordiamo che da statistiche risulterebbe che un italiano su cinque non si è mai sottoposto ad un controllo specifico della vista, che oltre il 60% non controlla lo stato di salute dei propri occhi da più di tre anni e che un cittadino su quattro presenta un difetto visivo, non corretto che può incidere negativamente sulla sua vita lavorativa e sul tempo libero. Inoltre è importante ricordare a chi già utilizza mezzi di compensazione visiva, come occhiali e lenti a contatto, che la loro qualità è inscindibilmente legata all’ottenimento di un’efficienza visiva ottimale. E’ opportuno quindi effettuare delle periodiche verifiche sull’occhiale ed accertarsi che non abbia subito danneggiamenti o che sia adatto alle proprie esigenze visive che mutano continuamente negli anni, mentre per quanto riguarda l’utilizzo di lenti a contatto sono necessari un uso corretto e una adeguata manutenzione. In entrambi i casi le raccomandazioni e i consigli del proprio ottico sono molto importanti. Per la cura dei più piccoli inoltre, si programmano appuntamenti di visita ortottica su prenotazione per garantire loro un regolare sviluppo della vista e di un occhio normale; ogni problema oculare va risolto al più presto fin dai primi mesi di vita. Prima si individuano e si correggono le anomalie e meglio si contrasterà un cattivo sviluppo della vista; ad esempio tanto più l’ambliopia (“l’occhio pigro”) viene scoperta precocemente, tanto più è probabile che venga completamente risolta. Ecco perché la prevenzione gioca un ruolo importante. Roberto ed Emanuela vi assicurano una disponibilità continua! Inserzione pubblicitaria in copertina

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Cultura/News

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Fermo/Igor Giostra è il nuovo Presidente

Cambio al vertice del Conservatorio

Cambio alla guida del Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo. L’avvocato Igor Giostra succede a Carlo Verducci che ha ultimato due mandati alla presidenza del consiglio di amministrazione, per un totale di sei anni. La nomina ufficiale del nuovo presidente è avvenuta pochi giorni fa. L’avvocato Giostra è stato scelto dal ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca su una terna di candidati espressi dal Conservatorio. “Sei anni volati rapidamente – commenta il presidente uscente – un’esperienza intensa da cui ho ricevuto molto, ho incontrato musicisti, artisti, professionisti di grande qualità,

stabilendo rapporti di amicizia con alcuni, improntati su stima e reciproco rispetto. La classe docente del Conservatorio è di grande qualità, la nostra è un’eccellenza regionale e non solo. Altra risorsa del Conservatorio sono gli studenti, straordinari per impegno e passione, vengono anche da lontano, consapevoli e grati”. Igor Giostra commenta così la nomina: “Sono orgoglioso. Il Conservatorio di Fermo è a tutt’oggi un corso di laurea, una macchina complessa con personale amministrativo composto da 17 incaricati, più 70 docenti, e 500 studen-

ti”. Giostra passa quindi ai prossimi obiettivi: “Oltre alle reti già attuate dobbiamo fare un ulteriore passo verso il territorio, i nostri ragazzi scenderanno nelle piazze, porteranno la musica all’aperto, nelle scuole. La nostra non è musica per pochi, non ci chiudiamo nelle stanze. Le scuole sono importanti: torniamo alla base, facciamo entrare la musica già da piccoli, in tutti i luoghi di aggregazione culturale”. Anche questioni politiche nell’agenda del neo presidente. La competenza sullo stabile dove insiste il Conservatorio è infatti della Provincia di Fermo anche se la proprietà

e del Comune. “Proprio dall’ente Provincia ci hanno comunicato che sono arrivati i fondi regionali – spiega il direttore Verzina - e che devono procedere con l’appalto dei lavori. In un anno e mezzo speriamo di riavere le aule ora chiuse”. a.s.

Fermo/Presentato il video promozionale

A Fermo è già Natale!

È stato presentato alla stampa il video turistico promozionale sul Natale a Fermo, in vista dell’edizione 2019. Un video emozionale, di sicuro impatto, che dà l’idea di una città incantevole, suggestiva, ricca di eventi e di attrazioni e che si candida decisamente ad essere annoverata tra le più belle città del Natale a livello nazionale. “Un video su cui abbiamo lavorato lo scorso anno – dice l’assessore alla cultura Francesco Trasatti, il vero protagonista della svolta natalizia della

città capoluogo -, e che è stato realizzato dalla cooperativa Tu.Ris.Marche per raccontare quella che è diventata Fermo a Natale. E’ in italiano e in inglese, lo diffonderemo attraverso i canali social e lo invieremo a tour operator nel nord Europa e degli Stati Uniti”. Un lungimirante percorso di lancio del Natale, quindi, come appuntamento turistico identitario della città, per far conoscere Fermo anche fuori i confini regionali e nazionali. A margine della presentazione del video l’assessore

Trasatti dà un’anticipazione riguardo la prossima edizione del Natale: “Nei due anni passati abbiamo seguito un filone: abbinare al Natale dei libri, delle storie: Harrry Porter nel 2017, Dickens e il Canto di Natale lo scorso anno. Quest’anno il tema del Natale fermano sarà “La Fabbrica del Cioccolato” di Roald Dahl”. Non resta che augurare a tutti un dolce Natale fermano! Ecco il link dal quale scaricare il video: http://fermo.net/public/stampa/fermo_magica.mp4

Il micro micro racconto di Sergio Soldani Il geometra Ambrogi Si impegnava con solerzia da trent’anni come geometra ai lavori pubblici del Comune di Isernia. Ora, arrivato a cinquant’anni, nonostante tutti lo conoscessero come un tipo mansueto, anche se forse eccessivamente silenzioso, perché per lavorare in una struttura pubblica statale bisogna sempre avere il sorriso stampato sulle labbra, soprattutto in quel settore che riguarda i terreni, le costruzioni dei privati, con i cittadini sempre pronti a capire dove investire per successive speculazioni, ci si dovrebbe mostrare un po’ più loquaci… Però la sua riservatezza servì a lui ad essere lasciato in pace, giacché chi con lui fosse arrivato alla seconda domanda, sapeva che passando alla terza avrebbe ottenuto ancora di meno. I rapporti con la propria moglie, Salvatore Ambrogi, li gestì con taciturna dolcezza, rispetto, sebbene la bellissima Germana di origine Calabrese avesse disegnato in volto un leggero velo di tristezza e malinconia a causa della sua sterilità. Lui che stravedeva per lei non accennò mai a mostrarle insoddisfazione per non avere avuto mai un figlio naturale, per altro sapeva che lei sarebbe stata sempre contraria ad ogni forma di adozione. Però la bella signora di Calabria, come la chiamavano, aveva due passioni: la pittura ritrattista e il ballo, di qualsiasi tipo, purché non scadesse nella facile volgarità. Negli ultimi due anni infatti si era appassionata al tango, in una palestra nella quale gli istruttori argentini si chiamavano Manuel Madrid e Dolores Fusani. E da due anni l’irreprensibile geometra soffriva di cocente gelosia per sua moglie, la quale pur nella purezza dei suoi intenti, si abbandonava ai ritmi più sfrenati fra le braccia di altri, infatti egli non concepiva il ballo, il tango in particolare, come una forma d’arte ma soltanto un modo, a lungo andare, per tessere con lo scorrere del tempo, relazioni personali che divenissero in seguito troppo intime e morbose.

Non gli interessava minimamente che Germana tornasse dalle lezioni felice e assolutamente rilassata! Fu così che un giorno gli venne ostinatamente in capo che la sua bella consorte fosse diventata l’amante fissa dell’aitante Manuel. Progettò un rapido piano senza confrontarsi con alcuno: vendicarsi sul bell’argentino togliendogli la vita nel più classico dei modi: due o tre precise coltellate nei punti vitali del corpo umano. Si recò in un armeria di un Comune limitrofo al capoluogo e lì senza seguire troppo le verbose presentazioni del titolare del negozio, comperò quello strumento di morte con la disinvoltura di un consumato elemento della malavita organizzata… E sulla strada del ritorno annebbiato dal presunto tradimento si sentì in pace con se stesso. Tornato a Isernia, il giorno seguente fece arrivare l’ora del pasto e nel primo pomeriggio chiamò al telefono il maestro di ballo e lo pregò di accettare un breve e amichevole colloquio sul fatto di voler provare l’esperimento di fare i primi passi anche lui come timido neofita. Lo invitò nel Bar Scarselli, poco dopo la fine degli incontri verso le 23, per bere insieme una coppa di spumante e ringraziarlo tanto per come stesse lavorando per la sua città .Si trovarono...Si strinsero la mano, l’atletico ragazzo fu prodigo di ringraziamenti con il geometra ma qualche minuto dopo si insospettì quando quest’ultimo cominciò a gridare a voce alta: “Ma sa che lei fa proprio tanto ma tanto felice la mia Germana, quando ritorna da lei sembra un angelo dell’alto dei cieli… Sembra venga da qualche Estasi o da una Sacra Apparizione!”. Manuel riuscì a scappare come un fulmine correndo per Corso Marcelli con la sua velocità, Salvatore lo rincorse con il grosso coltello in mano, per raggiungerlo e provare a sostenere l’andatura. Cadde sul Viale come un pesante sacco inanimato e gli scoppiò il cuore. Dopo tre giorni si svolsero i suoi funerali durante i quali fu affidato il discorso commemorativo al Sindaco.


11 ottobre 2019

Cartellone/News Teatro Civitanova Marche

Arturo Brachetti è “Solo” Dopo il debutto internazionale a Parigi arriva in Italia il nuovo atteso one man show di Arturo Brachetti: “Solo, the Master of quick change”. Un vero e proprio assolo del grande artista, che torna sui palcoscenici come unico protagonista dopo il trionfo dei suoi precedenti one man show L’uomo dai mille voli e Ciak!, applauditi da 2.000.000 di spettatori in tutto il mondo. Un ritorno alle origini per Brachetti che aprirà le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie; una casa senza luogo e senza tempo, in cui il sopra diventa il sotto e le scale scendono per salire. Dentro ciascuno di noi esiste una casa come questa, dove ognuna delle stanze racconta un aspetto diverso del nostro essere e gli oggetti della vita quotidiana prendono vita, conducendoci in mondi straordinari dove il solo limite è la fantasia. È una casa segreta, senza presente, passato e futuro, in cui conserviamo i sogni e i desideri… Brachetti schiuderà la porta di ogni camera, per scoprire la storia che è contenuta e che prenderà vita sul palcoscenico. Reale e surreale, verità e finzione, magia e realtà: tutto è possibile insieme ad Arturo Brachetti, il grande maestro internazionale di quick change che ritorna con una varietà surrealista e funambolico, in cui immergersi lasciando a casa la razionalità. Nel nuovo spettacolo, protagonista è il trasformismo, quell’arte che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Appuntamento da non perdere dunque a Civitanova Marche, Teatro Rossini, sabato 19 ottobre alle ore 21,15 e domenica 20 ottobre alle 17.

Eventi Fermo

A tu per tu con la scienza

SAGRE E FESTE 10, 11 e 12 OTTOBRE

da asporto), dalle ore 16 Macchiati Band MONTE URANO Quartiere San Pietro, Chiesa San Giovanni Battista

L’Oktoberfest

Tel. 338.4823546

stand gastronomici con specialità franconi provenienti da Ansbach, birra e musica folk bavaresi FERMO Piazza del Popolo ore 18-24

12 Ottobre Sabato Castagnando

ALTIDONA Località Marina

Sapori d’Autunno

itinerario gastronomico per le vie del borgo, mercatino, intrattenimenti, musica live. In caso di maltempo la manifestazione si terrà al coperto MONTEFALCONE APPENNINO dalle ore 17 Tel. 0734.786025

13 Ottobre Domenica Castagnando

ALTIDONA Località Marina

www.prolocoaltidona.it

Sapori d’Autunno

itinerario gastronomico per le vie del borgo, mercatino, intrattenimenti, musica live. In caso di maltempo la manifestazione si terrà al coperto MONTEFALCONE APPENNINO ore 10

Festa di San Serafino

caccia al tesoro per bambini e giochi vari, torneo di burraco, premiazione ”Montegranarese dell’anno”, spettacolo pirotecnico MONTEGRANARO intera giornata

FermHAmente è il festival della scienza che dal 17 al 20 ottobre si svolgerà a Fermo per la sua terza edizione. L’edizione 2019 è ricca di attività e coinvolgente per un target di pubblico che va dai bambini ai giovani studenti sino agli universitari e le famiglie. Sono oltre 60 gli eventi previsti tra conferenze, laboratori, spettacoli, mostre interattive, caffè scientifici ed eventi speciali dedicati alle scuole e al pubblico delle famiglie. Tutti gli eventi sono completamente gratuiti e declinano il tema “Scienza e immagine” attraverso un programma di alto livello. Il 17 ottobre si terrà l’evento inaugurale del festival. Il 18 e il 19 gli eventi sono dedicati agli studenti delle scuole (venerdì intera giornata e sabato mattina), il 19 pomeriggio e il 20 sono invece aperte al pubblico: le attività verranno svolte continuativamente permettendo a tutti di usufruirne senza necessità di prenotazione. www.fermhamente.it

Castagnata

Eventi

Dalle ore 17 il Mestiere della CNA: esposizione, mercatino e cena artigiana; dalle ore 22 ”Dance All Night” con DJ Frankie Gada - Mirko Rossi e On The Night, Voice Paolo Balestrieri PORTO SANT’ELPIDIO

Fermo

Week end nel segno della Germania Il centro storico di Fermo si appresta a vivere un fine settimana in salsa teutonica. Il primo è un appuntamento ormai tradizionale: “L’Oktoberfest” che per tre giorni, giovedì 10, venerdì 11 e sabato 12 ottobre, dalle ore 18 alle 24, vedrà Piazza del Popolo trasformarsi in una piccola Monaco, ospitando la festa della birra della delegazione della città gemellata di Ansbach con colorati stand gastronomici nei quali gustare specialità franconi e birra rigorosamente tedesca, accompagnati da musiche folk bavaresi. Sabato 12, alle ore 21,15, gran finale per il Concorso Corale Nazionale “Città di Fermo”– Choral Fest con il con il concerto del’Ensemble tedesco Kammerchor Fontana d’Israel di Elmshorn, città a pochi chilometri da Amburgo. Il coro, diretto da Isolde Kittel-Zerer, nella splendida cornice dell’Oratorio di San Domenico, appena sotto Piazza del Popolo, eseguirà musiche di Schutz, Josquin, Buxtehude, Purcell, Monteverdi. Ingresso libero.

PONZANO DI FERMO Capparuccia

Festa d’Autunno

PONZANO DI FERMO Torchiaro

Festa di San Crispino 24° Premiu de lu Cazolà PORTO SANT’ELPIDIO Piazza Garibaldi ore 15

39ª Castagnata

stand gastronomici e prodotti tipici SMERILLO intera giornata

26 Ottobre Sabato Festa di San Crispino

concertone e spettacolo pirotecnico PORTO SANT’ELPIDIO Centro sera

Castagne e dintorni

stand gastronomici con prodotti tipici SANTA VITTORIA IN MATENANO Vie del paese dalle ore 15

MOSTRE MERCATO 12 Ottobre Sabato Fiera di San Serafino

MONTEGRANARO Vie del centro intera giornata

20 Ottobre Domenica 31ª Fiera mercato degli uccelli

e articoli commerciali. Castagne e dolci FALERONE Contrada Madonna del Molino intera giornata

27 Ottobre Domenica Fiera di San Crispino

19 Ottobre Sabato

PORTO SANT’ELPIDIO Centro città intera giornata

Tipicità & Archeologia

Artigiana...ndo

storia, gastronomia, tradizione. Visite guidate all’area archeologica La Cuma, mercatino prodotti tipici e artigianato, folklore itinerante, stand gastronomici MONTE RINALDO Centro storico

antiquariato, collezionismo, artigianato artistico, oggettistica varia e tipicità CIVITANOVA MARCHE Piazza XX Settembre Dalle ore 8 alle 20

30ª Castagnata

MOSTRE D’ARTE

e 11ª Sagra de lu Pulento’ ndegghiatu cottu su lu furnu a legne. Stand gastronomici aperti a cena, MONTE URANO Quartiere San Pietro, Chiesa San Giovanni Battista

Tel. 338.4823546

Festa di San Crispino

20 Ottobre Domenica Tipicità & Archeologia

storia, gastronomia, tradizione. Visite guidate all’area archeologica La Cuma, mercatino prodotti tipici e artigianato, folklore itinerante, stand gastronomici MONTE RINALDO Centro storico

Tel. Comune 0734.777121

30ª Castagnata

e 11ª Sagra de lu Pulento’ ndegghiatu cottu su lu furnu a legne. Stand gastronomici aperti a pranzo e a cena (anche

Tel. 338.4054034

Altra realtà

Le nature morte di Osvaldo Licini. Mostra a cura di Daniela Simoni MONTE VIDON CORRADO Casa Museo e Centro Studi Osvaldo Licini Orario: sabato e domenica 16.30-19 Fino al 3 Novembre Tel. 334.9276790

La passiflora non è una passeggiata en plein air

mostra fotografica di Rita Vitali Rosati MONTE VIDON CORRADO Centro Studi Osvaldo Licini Fino al 3 Novembre Tel. 334.9276790

Artista inverso perverso

esposizione d’arte di Federico Ranucci MONTEGIORGIO Palazzo Sant’Agostino martedì, giovedì, venerdì, sabato 10-20 Fino al 20 Ottobre Tel. 334.1068950

Del tempo e degli specchi

mostra di Angelo Iodice, a cura di Milena Becci MORESCO TOMAV- Torre di Moresco Centro Arti Visive, Piazza Castello Orario: 18-20 - 26 e 27 Ottobre

Tel. 0734.259983 - 351.5199570

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Belmonte Piceno Montappone Comune di Montappone

Comune di Belmonte Piceno

F

E

S

Comune di Montefalcone Appennino

T

I

V

Comune di S. Vittoria in Matenano

A

M o n t e fa l c o n e A p p e n n i n o

Comune di Servigliano

Santa Vittoria in Matenano Servigliano

L

Organizzazione

Prima Edizione Ottobre 2019 - Giugno 2020

Project Partner

PROGETTO MUSICAL Associazione

P R O S A M U S I C A R ACCO N T I

LA CASA DELLA MEMORIA Servigliano

D i r e z i o n e A r t i s t i ca : M a n u L a t i n i

Giovedì 24 Ottobre ore 21,15 S. Vittoria in Matenano

Sabato 18 Gennaio ore 21,15 Montappone

Lunedì 13 Aprile ore 21,15 Montefalcone Appennino

LA TEMPESTA

PARTERRE DE ROIS

TOTO’, CHE PADRE!

Teatro del Leone

di W. Shakespeare Compagnia della Marca regia Gabriela Eleonori con Giovanni Moschella e Roberto Rossetti

Venerdì 8 Novembre ore 21,15 Belmonte Piceno Teatro Don Bosco

PELUCHE

di Michele Gallucci e Domenico Lannutti con Michele Gallucci regia Domenico Lannutti

Teatro Italia

Teatro del Falco

di Roberto Giordano con Roberto Giordano e Federica Aiello

con Cinzia Dominguez

Speciale Giorno della Memoria

Venerdì 8 Maggio ore 21,15 Montefalcone Appennino

Venerdì 31 Gennaio ore 21,15 Servigliano Teatro Comunale

BARTALI E PERLASCA “I GIUSTI” con Gioia Bartali e Franco Perlasca Alice Di Monte (violino) Caterina Dionisi (pianoforte) Manfredi Rotondi (violoncello) conduce Maurizio Socci

Teatro del Falco

MARCHE-TING

di Piero Massimo Macchini, Paolo Figri Marcello Mancini, Francesco Vernelli e Premiata Fonderia Creativa con Piero Massimo Macchini regia di Priscilla Alessandrini

Sabato 23 Novembre ore 21,15 Belmonte Piceno

Sabato 14 Marzo ore 21,15 S. Vittoria in Matenano

Domenica 17 Maggio ore 17,30 Montefalcone Appennino

DECAMERON TUTTO NEL BAULE

LA SERVA PADRONA

di e con Michele Nardi e Filippo Mantoni

D LA PRINCIPESSA DIANA E LA PALPEBRA DI DIO

Sabato 30 Novembre ore 21,15 Belmonte Piceno

Venerdì 20 Marzo ore 21,15 Montappone

Sabato 23 Maggio ore 21,15 Servigliano

PING PONG OLTRE LA RETE

IO, GIANNI SCHIUMA

L’ARTIGIANO DEL TEATRO

Teatro Don Bosco

Teatro Don Bosco

di Alessandro Fani con Alessio Sardelli regia Carlo Sciaccaluga

Teatro del Leone

Teatro del Falco

di Cesare Catà con Paola Giorgi regia Luigi Moretti musiche dal vivo Maria Chiara Orlando

Teatro Italia

MONOLOGO DI UN VECCHIO DJ di e con Gianni Schiuma produzione Progetto Musical

Opera buffa di Giovan Battista Pergolesi a cura del Conservatorio “Giovan Battista Pergolesi” di Fermo Direttore Maurizio Torelli

Teatro Comunale

di e con Roberto Rossetti

Sabato 14 Dicembre ore 21,15 Montappone

Domenica 29 Marzo ore 17,30 S. Vittoria in Matenano

Giovedì 25 Giugno ore 21,15 Servigliano

TAXI A DUE PIAZZE

CARLO URBANI, LA VOCE DI UN FIORE DI LOTO

BUFFA RACCONTA GAETANO SCIREA

Teatro Italia

di Ray Cooney con Manu Latini produzione Progetto Musical

Gold Partner

Teatro del Leone

con Federico Buffa

con Paolo Pirani musiche Marco Santini con la partecipazione di Tommaso Urbani, Luca Urbani e Giuliana Chiorrini conduce Vincenzo Varagona Info

Biglietteria e abbonamenti

339.3706029

0734.632800 (Tabaccheria B&B) 0734.710026 (Marche Eventi)

infoprogettomusical@gmail.com

PIANE DI FALERONE (FM)

Chiostro S. Maria del Piano

Biglietto singolo spettacolo

€ 12,00 Intero - € 8,00 Under 14 Abbonamento valido per i 15 spettacoli

€ 90,00 Intero - € 60,00 Under 14


11 ottobre 2019

Cartellone/News Eventi Fermano

“Storie”, un grande Festival per cinque piccoli Comuni Nasce il Festival Storie, contenitore di spettacoli di livello nazionale con prosa, musica e racconti. La direzione artistica è di Manu Latini, l’organizzazione dell’Associazione Progetto Musical. Coinvolti cinque Comuni del Fermano inseriti nell’area del cratere del sisma 2016. I sindaci hanno aderito con entusiasmo al progetto che, di fatto, mette in rete cinque teatri e uno spazio open: teatro Don Bosco di Belmonte Piceno (98 posti), teatro Italia di Montappone (180 posti), teatro Del Falco di Montefalcone Appennino (69 posti), teatro Del Leone di Santa Vittoria in Matenano (130 posti), teatro Comunale e chiostro di Santa Maria del Piano di Servigliano (120 posti). Quindici date, da ottobre a giugno 2020, terranno viva la proposta culturale: presenti nomi di spicco che daranno vita anche a nuove produzioni e anteprime. “Una stagione che parte da lontano – spiega il sindaco di Belmonte Piceno Ivano Bascioni -. Tre anni fa con Manu Latini portammo a Belmonte BAT, un cartellone teatrale di qualità in un piccolo Comune. Si sono succedute tre stagioni esaltanti con personaggi di livello nazionale. Ora alziamo l’asticella, guardiamo ai Comuni vicini e con gli amici sindaci del territorio abbiamo dato vita una proposta di tutto rispetto”. Gli fa eco Marco Rotoni, sindaco di Servigliano “Abbiamo il dovere di animare il territorio e questa è un’opportunità da non perdere. Abbiamo lavorato in maniera condivisa, siamo una squadra, questo il segreto del successo”. “È bastato poco per capire che era il momento di agire, l’intesa è stata immediata – dice Mauro Ferranti, sindaco di Montappone -. Il cartellone mi rende orgoglioso, questa è un’occasione per dimostrare che le istituzioni sono fatte di persone che comunicano e superano le problematiche che si creano lungo il percorso. E’ un punto di partenza, ci toglieremo soddisfazioni insieme”. Giorgio Grifonelli è il sindaco di Montefalcone Appennino il paese con il teatro più piccolo dei cinque: 69 posti, 13 dei quali su di un piccolo loggione. “Siamo orgogliosi di partecipare, grazie a “Storie” apriamo il teatro e, dopo il sisma, riportiamo le nostre popolazioni colpite a partecipare. Questa è un’azione culturale e sociale per il territorio”. Piccoli teatri che, grazie alla rete, riaprono. Lo sottolinea anche Fabrizio Vergari, sindaco di Santa Vittoria in Matenano che ospiterà anche la residenza di allestimento della Compagnia della Marca che porterà al Teatro del Leone la data zero de “La Tempesta”. Chiude il direttore artistico Manu Latini che sottolinea come il festival si caratterizzi per il fatto che ogni appuntamento c’è una storia da raccontare. “C’è entusiasmo e fiducia, si è lavorato tanto. Ogni artista contattato è stato felice di far parte di questo cartellone” ha chiosato Latini. E veniamo al cartellone: si parte giovedì 24 ottobre con “La Tempesta” di William Shakespeare messa in scena a Santa Vittoria in Matenano dalla Compagnia della Marca: regia di Gabriela Eleonori, sul palco 13 attori guidati da Giovanni Moschella e Roberto Rossetti. Debutto assoluto: previste tre repliche (25, 26 e 27 ottobre) e altrettanti matinée per le scuole (25, 26 e 27 ottobre). Seguiranno tre spettacoli a Belmonte Piceno: “Peluche” con Michele Gallucci (venerdì 8 novembre); “Decameron” con Michele Nardi e Filippo Mantoni (sabato 23 novembre); “Ping Pong oltre la rete” con Alessio Sardelli (30 novembre). Sabato 14 dicembre, a Montappone, sarà il momento della prosa brillante di Ray Cooney con “Taxi a due piazze” firmato da Progetto Musical. Sempre a Montappone, sabato 18 gennaio, spazio alla musica con il talento di Cinzia Dominguez protagonista del concerto “Parterre de Rois”. Venerdì 31 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, a Servigliano saranno in primo piano le storie di Gino Bartali e Giorgio Perlasca, i “Giusti” italiani più famosi al mondo: per la prima volta Gioia Bartali (nipote del Campionissimo) e Franco Perlasca (figlio dell’eroe veneto) insieme a raccontare le straordinarie vicende legate a Bartali e Perlasca. Serata condotta da Maurizio Socci e arricchita dalle note della violinista Alice Di Monte. Sabato 14 marzo, a Santa Vittoria in Matenano, altro momento toccante con Paola Giorgi protagonista della pièce “D la principessa Diana e la palpebra di Dio”: testo di Cesare Catà per la regia di Luigi Moretti. Opera dedicata a Lady D, la Principessa rimasta nel cuore di tutti. Venerdì 20 marzo, a Montappone, per la prima volta si racconta Gianni Schiuma, il popolarissimo dj, performer, creativo della costa adriatica. Una vita dedicata al vinile e alla movida, scandita dall’amore per la musica. Ma non solo: Gianni Schiuma parlerà della sua vita, del rogo del Ballarin datato 7 giugno 1981 (in cui rimase gravemente ustionato), della sua vita da ragazzo durante i non facili anni Settanta e Ottanta. “Io, Gianni Schiuma: monologo di un vecchio dj” è il titolo dello spettacolo prodotto in esclusiva da Progetto Musical (replica sabato 21 marzo). Domenica 29 marzo, nell’anniversario della morte, pomeriggio dedicato a Carlo Urbani, il medico di Castelplanio che per primo identificò e classifico la Sars (polmonite atipica), salvando centinaia di migliaia di vite. Urbani morì a Bangkok, vittima della Sars, il 29 marzo 2003: a Santa Vittoria in Matenano verrà ricordata la sua figura, con narrazioni di testimonianze e filmati curati dall’Aicu, dalla moglie Giuliana Chiorrini e dal figlio Tommaso Urbani; conduzione affidata a Vincenzo Varagona, regia di Diego Ciarloni. Seguiranno i tre appuntamenti previsti a Montefalcone Appennino: “Totò, che padre” con Roberto Giordano e Federica Aiello (lunedì 13 aprile), “Marche-ting” con Piero Massimo Macchini (venerdì 8 maggio), “La serva padrona”, opera buffa in due atti di Giovan Battista Pergolesi, messa in scena dal Conservatorio di Fermo con la direzione di Maurizio Torelli (domenica 17 maggio). Prima nazionale anche per lo spettacolo “L’artigiano del teatro”, sabato 23 maggio a Servigliano, con Roberto Rossetti che racconterà la sua storia arricchita dalle oltre 500 repliche con i più grandi musical. Chiusura in grande stile, giovedì 25 giugno a Servigliano (chiostro di Santa Maria del Piano), con Federico Buffa, il narratore per eccellenza, il più grande storyteller italiano celebre per i suoi documentati racconti dei grandi personaggi dello sport e non solo trasmessi da Sky. A Servigliano, in chiusura del Festival Storie, Buffa racconterà Gaetano Scirea, l’indimenticato capitano della Juventus e leader della Nazionale italiana campione del Mondo in Spagna vittima 30 anni fa di un tragico incidente stradale in Polonia. Informazioni tel. 339.3706029 - Biglietti e abbonamenti tel. 0734.632800

MUSICA CLASSICA 12 Ottobre Sabato Concerto

Haig Vosgueritchian Organo Paci 1881 CAMPOFILONE Abbazia di San Bartolomeo ore 21.15

IX Concorso Corale Nazionale ”Città di Fermo”

Ensemble Kammerchor Fontana d’Israel (Elmshorn), direttore Isolde KittelZerer. Musiche di Schutz, Josquin, Buxtehude, Purcell, Monteverdi. Ingresso libero FERMO Oratorio S. Domenico ore 21.15

18 Ottobre Venerdì Concerti oro 2019

”I colori della chitarra”. Con Andrea De Vitis (chitarra) ALTIDONA Accademia Malibran, Sala Colonna ore 21.15

Concerto

Francesco Cucurnia organo, Pierluigi D’Aloia tenore. Organo Callido 1785 SANT’ELPIDIO A MARE Basilica della Misericordia ore 21,15

Tel. 0734.8196204 - 859018

25 Ottobre Venerdì Sacro & Profano VII edizione

Corale Polifonica ”Citta di P.S.Elpidio” Dir. Sauro Argalia, Cori Dell’unisono Dir. M° Laura Pennesi PORTO SANT’ELPIDIO Chiesa SS. Annunziata ore 21.15

I pagliacci

celebrazioni in onore del tenore Berdini SANT’ELPIDIO A MARE Teatro Cicconi ore 21

26 Ottobre Sabato Concerti oro 2019

”Musica e filosofia”. Con Anastasia Fioravanti (pianoforte) ALTIDONA Accademia Malibran Sala Colonna ore 21.15

Cantincoro Falerio Picenus FALERONE Piane di Falerone Chiesa di Cristo Re ore 21

1 Novembre Venerdì Concerto d’organo

Luca Muratori organo. Organo N. Morettini 1898. 18ª Rassegna Organistica della Marca Fermana AMANDOLA Santuario del Beato Antonio ore 21.30

TEATRO E DANZA 12 Ottobre Sabato Ma putia finì bè?!

con la Compagnia Li Rmastsi MONTEGRANARO Teatro La Perla ore 21.30

13 Ottobre Domenica Un’improbabile storia d’amore di Daniele Segalin. Teatro Degart Giardini Naxos (ME). Regia Daniele Segalin CIVITANOVA MARCHE (MC) Teatro Annibal Caro ore 17,30

Tel. 339.7911162

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Cartellone/News 18 Ottobre Venerdì

Teatro

La gioia della salita

Santa Vittoria in Matenano

La tempesta di Shakespeare approda al Teatro del Leone innanzitutto, Calibano, un essere che lo stesso autore definisce ‘non onorato con forma umana’. Il deforme o, meglio, come suggerisce Giorgio Streheler, il ‘difforme’. Una creatura figlia del demonio e di una strega. Orribile groviglio di sangue e natura aspra. Essere spregevole perché primordiale. Indigeno perché prigioniero. Repellente perché sconosciuto. Al suo opposto troviamo l’altro essere che vive sull’isola. Ariel, spirito dell’aria, liberato da un sortilegio che lo teneva imprigionato nel tronco di un albero. Terra, aria, condanna, prigionia, metafisica, cabala. La vicenda parte da una tempesta che fa naufragare su questa stessa isola Antonio, Alonso e i loro rispettivi equipaggi. Quasi per una coincidenza o, molto più probabilmente, per una improrogabile necessità della Storia, questi due mondi sono obbligati a scontrarsi. Prospero, al centro, medita vendetta per le ingiustizie subite, ma è, ormai, un abitante di quel posto remoto e mai nominato. L’incontro o lo scontro non diventa mai un confronto tra civiltà, ma un discorso alto sulla conduzione della vita e su quel dipanarsi dei rapporti che, spesso, noi abbiamo fretta nel definire. Proprietà, supremazia, diversità, giustizia, amore coniugale, passione terrigna, potere, schiavitù. Quel luogo diventa il centro di un passaggio ad un “nuovo mondo”. Un precipizio sul futuro. Una strettoia obbligata. Un evento ciclico che la Storia ci ripropone ogni qualvolta bisogna mettere in discussione le nostre fragili certezze perché qualcosa di ‘difforme’ si profila all’orizzonte. Quel luogo diventa, quindi, al contempo metafora sublime dell’Uomo e della Storia e sito immortale perché tappa obbligata che segna il passaggio delle generazioni.

A NA NTEP Z IO RI M NA A LE

Inizia giovedì 24 ottobre dal Teatro del Leone di Santa Vittoria in Matenano il “Festival Storie”. Un contenitore di spettacoli di livello nazionale distribuito tra cinque comuni del Fermano a cura dell’Associazione Progetto Musical e sotto la direzione artistica di Manu Latini. “La tempesta” di William Shakespeare, a cura della Compagnia della Marca, debutterà in anteprima nazionale da giovedì 24 a domenica 27 ottobre. Sul palco, guidati da Giovanni Moschella e Roberto Rossetti, ci saranno Alessandro Casalino, Giulia Ciccarelli, Ilaria Gattafoni, Silvia Gattafoni, Manu Latini, Salvo Lo Presti, Francesco Properzi, David Scocco, Fabio Tartuferi, Enrico Verdicchio. “La Tempesta potrebbe essere il testamento del grande Genio teatrale inglese – afferma la regista Gabriela Eleonori - Penultima opera di Shakespeare, sembra voler contenere tutto il pensiero e tutto il sentimento del Bardo. Quindi del Teatro stesso. Un testamento che è arrivato a noi intatto in tutti i suoi significati. Il Teatro è rappresentazione e linguaggio universale dell’Uomo e, quindi, in esso ci riconosciamo, in ogni epoca e luogo. Già dalle prime pagine del testo tutto è avvenuto. Assisteremo, così, solo all’epilogo delle vicende dei singoli personaggi in tempo reale, nel momento stesso in cui seguiremo la rappresentazione. Ciò che è avvenuto in precedenza sarà raccontato dai personaggi stessi. Prospero, Duca di Milano, viene spodestato dal geloso fratello Antonio, che, aiutato dal Re di Napoli, Alonso, lo fa allontanare insieme alla figlioletta Miranda di tre anni. Da qui inizia il racconto, dall’isola dove sono stati esiliati da circa dodici anni. Prospero e Miranda non sono, però, gli unici abitanti di questo luogo remoto. A popolarlo c’è,

Comune di Montappone

Comune di Belmonte Piceno

F

E

S

Comune di Montefalcone Appennino

T

I

V

Comune di S. Vittoria in Matenano

A

Comune di Servigliano

L

Info

Biglietti

infoprogettomusical@gmail.com

€ 12,00 Intero € 8,00 Under 14

339.3706029

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S. Vittoria in Matenano Teatro del Leone

Giovedí 24 Ottobre - Ore 21.15 (Festival) Venerdí 25 Ottobre - Ore 21.15 ( Sabato 26 Ottobre - Ore 21.15 ( Domenica 27 Ottobre - Ore 17 (

) ) )

Le cornici del purgatorio nella Divina Commedia di Dante. P.S.ELPIDIO Teatro delle Api ore 21

19 Ottobre Sabato Solo di e con Arturo Brachetti

CIVITANOVA M. Teatro Rossini ore 21.15 Tel. 071.2072439

20 Ottobre Domenica Chocolat?

Compagnia teatrale costellazione di Formia (LT). Regia Roberta Costantini CIVITANOVA MARCHE Teatro Annibal Caro ore 17,30

Tel. 339.7911162

Solo

di e con Arturo Brachetti CIVITANOVA M. Teatro Rossini ore 17

Tel. 071.2072439

24, 25, 26, 27 Ottobre La tempesta di Shakespeare.

A cura della Compagnia della Marca. SANTA VITTORIA IN MATENANO Teatro del Leone Tel. 339.3706029

27 Ottobre Domenica A Vigevano si spacca

storia a tratti musicale, di chi canta Rino Gaetano di Mimmo Capozzi. Compagnia teatrale ”Colpo di maschera” Fasano (BR) Regia Mimmo Capozzi CIVITANOVA MARCHE Teatro Annibal Caro ore 17,30 Tel. 339.7911162


11 ottobre 2019

Sport/News Azienda Informa/ASD Ginnastica Victoria Fermo Ginnastica per diventare grandi e per tornare a giocare Ricominciano i corsi della A.S.D. “Ginnastica Victoria Fermo” Sono ripartiti a settembre i corsi organizzati dalla A.S.D.” Ginnastica Victoria Fermo” ed è possibile effettuare l’iscrizione. Negli ultimi anni circa 250 atleti hanno frequentato le attività dell’Associazione. Due i target a cui si rivolgono: il primo quello dei giovanissimi tra 3 e 16 anni che intendono conoscere la ginnastica e successivamente avvicinarsi alla pratica agonistica. Svolgeranno attività di giocomotricità, Ginnastica Formativa di base, Ginnastica Ritmica, Artistica Maschile, Artistica Femminile e Trampolino Elastico. Il secondo si rivolge agli adulti di ogni età, con programmi basati su un programma ti tonificazione generale quale quello del Calistenics e con un programma di ginnastica dolce, mirato alle specifiche esigenze, rivolto anche a over 65 che vogliano mantenere nel tempo una corretta forma fisica. Come avvenuto negli anni scorsi, il primo mese, settembre, è di prova e gratuito, per permettere ai ragazzi, di capire le dinamiche e gli obiettivi del corso, mentre dal 1 ottobre ci sarà la partenza ufficiale, fanno sapere

Brevi Pallavolo Supercoppa, la Lube in campo Cambiano le date (slittamento avanti di un giorno) della Final Four di Del Monte® Supercoppa 2019 all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche, il primo trofeo della nuova stagione 2019-20: si gioca venerdì 1 e sabato 2 novembre con copertura in diretta da parte di RAI Sport. Le due semifinali si svolgeranno venerdì 1° novembre: alle ore 15,30 Cucine Lube Civitanova – Leo Shoes Modena (diretta RAI Sport), alle 18 Sir Safety Conad Perugia – Itas Trentino (diretta RAI Sport). Sabato 2 novembre alle 18 la finale, sempre con diretta RAI Sport. E’ possibile acquistare i biglietti in prevendita presso il botteghino dell’Eurosuole Forum di Civitanova, sul sito dedicato lubevolley.vivaticket. it oltre che nei punti vendita Vivaticket in tutta Italia. Gli orari del botteghino dell’Eurosuole Forum di Civitanova sono i seguenti: dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19.30, il sabato dalle 10 alle 13 (domenica chiuso).

Porto Sant’Elpidio Nuovo look per la pista di atletica Domenica 29 settembre si è tenuta l’inaugurazione della pista di atletica di Porto Sant’Elpidio a seguito della conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria che hanno previsto il rifacimento del manto sintetico esistente nelle zone particolarmente usurate, la sigillatura delle fessurazioni tra il manto sintetico e la cordonatura di contenimento, il trattamento di consolidamento del manto sportivo esistente e la segnatura della pista e della pedana di atletica leggera con speciale vernice bianca e colorata.

dall’A.S.D. ”Ginnastica Victoria Fermo”. I corsi sono tenuti da istruttori qualificati come Oscar Stabile, Barbara Spagnoli, Sabrina Moreschini, Francesca Mercanti, Silvia Luciani, Francesca Onori, Cecilia Leoni, Alessandro Cipelletti, Elisa Bastarelli, Katiuscia Copponi e Beatrice Scoccia. Le sedi di svolgimento delle varie attività, sono le palestre Coni, Cops e quella della FGI “Federico Appoggetti”, presso il polo sportivo in via Leti. Maggiori info sui profili della Ginnastica Victoria Fermo si possono avere sui social e su www.victoriafermo.com, chiedendo informazioni al 347.6833659 o tramite mail a ginnastica@victoriafermo.com A settembre si è intensificata anche la preparazione delle squadre agonistiche in vista delle prime gare che si svolgeranno già dai primi giorni di novembre. Vi aspettiamo per farvi conoscere il meraviglioso mondo della ginnastica, da vivere in armonia all’interno delle nostre palestre, guidati dai nostri istruttori.

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Sport/News

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Fermana/Inizio stagione duro con le big del campionato, mister Destro è ottimista

La Fermana c’è, i risultati arriveranno

Sette punti in sette gare. Al momento di andare in stampa, in città – nei covi della tifoseria organizzata e negli abituali ritrovi degli sportivi gialloblù - ci si interroga: sino ad ora, il campionato della Fermana è in linea con le aspettative della vigilia o sarebbe stato lecito attendersi qualche punto in più? Indubbiamente, in questo avvio di stagione il calendario non è stato di certo amico, riservando ai canarini diversi top team del girone: “A detta di tutti, con queste avversarie l’inizio di campionato sarebbe stato molto difficile – ha fatto notare Mister Flavio Destro - Se analizzo tutte le gare, esclusa quella di Bolzano, la squadra ha fornito sempre buone prestazioni e qualche punto in più lo avremmo di certo meritato”. A pesare, anche il nuovo atteggiamento tattico adottato. Che rispetto alle stagioni passate vede la formazione canarina schierata sempre con una linea offensiva composta da tre giocatori: “E’ una squadra con caratteristiche diverse rispetto a quella dell’anno

scorso, con giocatori più adatti a fare una fase e meno un’altra. Sicuramente, in alcune di queste ci dobbiamo abbassare di qualche metro. Abbiamo giocato contro il Padova primo in classifica e non si sono viste tante differenze. Anzi, avremmo meritato qualcosa in più. Comunque abbassare di qualche metro la nostra azione non vuol dire rinunciare a giocare, ma prestare maggiore attenzione. Prendere gol come li stiamo prendendo, non mi piace affatto. La consapevolezza è che ce la possiamo giocare sempre – ha chiosato Destro - ma se mettiamo in campo le nostre armi, se rimaniamo concentrati e sul pezzo, riducendo al massimo gli errori”. Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore generale canarino, Fabio Massimo Conti: “Ritengo che sette punti in sette gare non rappresentino pienamente quello che la squadra avrebbe meritato. Sia con la FeralpiSalò che con il Padova i ragazzi avrebbero meritato di uscire dal campo con un pareggio. Complessivamente, credo che se la

squadra avesse potuto contare due punti in più in classifica, nessuno si sarebbe scandalizzato”. Nel frattempo, un motivo per gioire appieno e senza ombra di dubbio, c’è. Perché il dato definitivo e ufficiale della campagna abbonamenti, nata con lo slogan “Pazza Voglia di te”, evidenzia che sono ben 1218 le tessere sottoscritte: è il record assoluto nella oramai centenaria storia del sodalizio gialloblù. “Un risultato al di sopra di ogni più rosea previsione e che porta questa società nella storia della Fermana – prosegue Conti - La soglia dei mille abbonamenti non era mai stata né raggiunta e quindi varcata, neanche in serie B. Un traguardo che ci inorgoglisce e il

ringraziamento deve essere esteso a tutta la città di Fermo, al territorio, alle istituzioni, ai tifosi e ai gruppi organizzati. Deve essere un buon viatico in vista di questa stagione appena iniziata”. Società sempre in movimento, quella di Viale Trento. Nei giorni di scorsi, con il centrocampista Giorgio Mantini ci si è accordati sul prolungamento del contratto che lo vincolerà per altre due stagioni. E per quanto concerne il Settore Giovanile, la novità riguarda l’iscrizione al torneo nazionale Under 15 Femminile. Per la prima volta, la Fermana parteciperà ad un campionato in rosa. Uberto Frenquellucci


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Sport/News

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Pallacanestro/Poderosa e non solo nel panorama locale

Nuova stagione cestistica al via

È iniziata a fine settembre la stagione cestistica per le tre squadre del territorio Sutor Premiata Montegranaro, Porto Sant’Elpidio e Virtus Civitanova, che disputano il campionato di serie B con altre 4 marchigiane, in un girone pieno di derby e di sano campanilismo, che permetterà di vedere tanti appassionati la domenica sugli spalti. In serie A2 l’avventura della XL Extralight Poderosa Montegranaro è iniziata domenica 6 ottobre ad Imola, mentre il primo impegno davanti al pubblico del PalaSavelli è in programma la domenica successiva il 13 ottobre contro l’Assigeco Piacenza. Il precampionato della squadra veregrense è stato sicuramente positivo, con ben 3 vittorie su 4 incontri ufficiali contro formazioni di pari serie per la Supercoppa Italia alla prima edizione. Gli uomini allenati da coach Franco Ciani hanno avuto la meglio nelle sfide interna contro l’Allianz Pazienza San Severo e contro la forte Decò Caserta allenata dall’indimendicato Nando Gentile, hanno vinto con una bella prestazione in quel di Roseto, mentre sono stati eliminati ai quarti di finale in gara secca a Scafati. Considerando che il roster messo a disposizione dell’esperto tecnico friulano è composto per 8/10 da giocatori nuovi, il periodo di conoscenza della squadra sta procedendo sicuramente bene, con un cauto ottimismo negli ambienti calzaturieri in vista dell’inizio del terzo campionato di serie A2 della storia della Poderosa. La società del presidente Bigioni ha ridimensionato il budget rispetto alla passata stagione, ma l’obiettivo rimane sempre quello di una salvezza tranquilla, con lo sguardo rivolto ai play off. In serie B è tornata la Sutor Premiata, che dopo

gli 8 anni consecutivi in serie A1 e la ripartenza dalla promozione nella stagione 2014/15, in appena 5 anni è tornata in B grazie ad una bella scalata sotto la sapiente guida tecnica del giovane coach veregrense Marco Ciarpella. Il roster gialloblù è stato ampiamente rinnovato con le conferme dei soli Riccardo Lupetti, Riccardo Di Angilla (promosso capitano) e Francesco Ciarpella. Fra le più autorevoli indiziate alla lotta per la vittoria del campionato vi è sicuramente la Virtus Rossella Civitanova che ha messo a segno il colpo di mercato più roboante, ingaggiando l’ex capitano della Sutor in serie A1 e della Poderosa in A2 fino alla scorsa stagione Valerio Amoroso. L’ex azzurro ha fatto la scelta di vita di vivere nel nostro territorio ed a Civitanova ha raggiunto il fratello. La prima giornata di campionato ha visto proprio la sfida all’Eurosuole Forum di Civitanova fra la squadra di casa e la Sutor Montegranaro (nella foto), davanti ad una cornice impressionante di pubblico con oltre 2.000 appassionati che per la serie B rappresenta un’affluenza da record, con la vittoria della Virtus Civitanova per 72-61. La

Sutor seguita ed incitata a gran voce da circa 1.000 supporters è stata in partita sino a metà dell’ultimo parziale, per poi cedere sotto i colpi del fortissimo Valerio Amoroso, uscendo con la convinzione che il processo d’integrazione dei nuovi arrivati sia a buon punto, e che le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare. Il Porto Sant’Elpidio è fra le decane del torneo di serie B, dopo un notevole rinnovamento punta in questa stagione ad ottenere una salvezza tranquilla, ben consapevole delle grandi difficoltà del torneo. La squadra di coach Gianluca Pizi ha esordito con una sconfitta sul sempre difficile parquet di Faenza e cercherà un immediato riscatto già dalla 2^ giornata, dove ospiterà nel derby rivierasco proprio la forte Virtus Civitanova Marche. Facile prevedere il sold out al palasport portoelpidiense con tanti appassionati che arriveranno dalla città confinante, sulla spinta dell’entusiasmo per la vittoria contro la Sutor e per la forza della propria squadra, che autorizza a sognare in grande. (Endrio Ubaldi)

Breve Montegiorgio

Inaugurato il campo di basket Lo scorso 28 settembre è stato inaugurato il campo di basket LA.TE.MA. in località Piane di Montegiorgio, nella zona industriale (dopo la chiesa di San Paolo). La struttura dispone di nuovi spogliatoi e dell’illuminazione del campo di gioco.

Calcio/Montegiorgio e Porto Sant’Elpidio, che partenza!

Serie D ed Eccellenza: le squadre del territorio

Non solo Fermana. Il movimento calcistico riconducibile a formazioni geograficamente collocate all’interno della quinta provincia delle Marche, vede ai nastri di partenza prestigiose Società fermane impegnate sia nel Campionato di Serie D nazionale che di Eccellenza regionale. In quarta serie, sono sino ad ora autrici di un torneo da sottolineare sia il Montegiorgio che il neopromosso Porto Sant’Elpidio, rispettivamente allenate dagli ex canarini Gabriele Baldassarri ed Eddy Mengo. Dopo cinque partite, le due formazioni sono appaiate al terzo posto in classifica con dieci punti totalizzati, a pari merito della Recanatese ed a sole due lunghezze dalla battistrada S. Nicolò Notaresco. Programmazione, serietà e lungimiranza, alla base di una stagione che potrebbe anche riservare ad entrambe memorabili sorprese finali. Staremo a vedere. In ogni caso, sia in casa rossoblù che

in quella biancazzurra si getta acqua sul facile fuoco degli entusiasmi suscitati da questo scoppiettante avvio di stagione: “Restiamo con i piedi piantati per terra – ha raccomandato il tecnico del Montegiorgio Baldassarri – Ovviamente la buona posizione occupata in classifica ci fa piacere, ma per arrivare alla salvezza non dobbiamo perdere umiltà e concentrazione”. Squadre che creano e sanno difendere, segnano e rendono vita difficile all’avversario di turno (al momento, la Mengo–band vanta il miglior attacco del torneo con dodici centri realizzati ed il Montegiorgio è la seconda miglior difesa, avendo incassato solamente quattro reti): “Sono fortunato a lavorare con ventiquattro giocatori sui quali nutro la massima fiducia – ha fatto notare il trainer del Porto Sant’Elpidio – e contento perché nei loro occhi leggo la voglia di sacrificarsi per arrivare al risultato”.

Scendendo di categoria, arriviamo al campionato regionale di Eccellenza. Dove, tra le sedici contendenti, c’è il San Marco Servigliano Lorese allenato da Mister Renzo Morreale. Attualmente, dopo tre partite la compagine fermana è relegata nei

bassifondi della graduatoria. Ma la sagacia dell’ex tecnico del Porto Sant’Elpidio e la qualità dell’organico a sua disposizione, ci inducono a pronosticare una pronta risalita. u.f.

ANNO 17 - n. 10 - 11 Ottobre 2019

Editore: Edizioni Fisal Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa e Palma Alessandrini Stampa: Tipografia Luce - Osimo Vignette: Daniele Ripani Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@comunicaeventi.it

Per la vostra pubblicità: 0734.223110 Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003

Prossimo numero in distribuzione dal 6 novembre al 5 dicembre


9-10 NOVEMBRE

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