CORRIERE NEWS GIUGNO 2012

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Inchiesta/L’orto 15 giugno 2012

Lodevole iniziativa di amministrazioni locali e associazioni

Gli orti cittadini: un felice “downgrade”

Nasce un nuovo modo di concepire la vita e il mondo che ci circonda, partendo dalla terra di Daniele Maiani

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pesso, molto più di quanto sia possibile immaginare, tornare sui propri passi è la cosa più giusta e saggia da fare. Lo si fa per riorganizzare le idee, per avere la possibilità di correggere degli sbagli, per poter prendere slancio in vista di un impegno gravoso da affrontare. Ma da ultimo, e non per questo meno importante, perché si è capito che il proprio procedere non porta a niente, o peggio alla rovina. La stessa natura, nella sua evoluzione, procede per tentativi o, come le chiamano gli scienziati, per “mutazioni”. Le mutazioni in natura non sono sempre buone e giuste, spesso non sono funzionali e i mutanti, non potendo competere con le specie che già esistono, muoiono e non si riproducono. Altre volte la mutazione produce creature sorprendentemente efficienti e allora a soccombere sono i predecessori che vengono soppiantati. Dobbiamo farcene una ragione, il mondo è incredibilmente crudele nel suo vivere, anche se la scenografia è idilliaca. Ma torniamo ai passi da fare indietro per ritrovare slancio: dopo anni di corsa sfrenata verso il futuro, oggi si ha netta la consapevolezza che lo sfruttamento delle materie terrestri ha, per logica, una fine, e lo sfruttamento sconsiderato del capitale prelevato accelera questo nefasto traguardo. Per capirci: sfruttare risorse naturali in maniera intelligente, allo stato dell’attuale progresso, è naturale e giusto, saccheggiare la terra per produrre all’inverosimile,

per guadagnare di più, è folle. Scambiare ferro, petrolio, legno e altre materie prime per carta di banconote, poi, è pazzia conclamata. Ma adesso, forse, alcuni cominciano a capire che così non può essere, che occorre dare una svolta forte a questo sistema di vita, e la miglior cosa da fare è programmare una decrescita sostenibile, un downgrade del “sistema-consumo”, per usare un linguaggio informatico, che ci permetta di ritornare sui nostri passi raccogliere le idee e forse ripartire con una visione meno antropocentrica e vorace del futuro che dovremo affrontare. Quindi ben vengano le iniziative che riportano gli uomini a una dimensione domestica della vita, con gli orti ai piedi delle case o i vasi con le fragole e gli “odori” nelle terrazze. Avanti con la cultura dei limoni in giardino o in vaso, delle due piante di olivo sotto casa, della fila di pomodori o di zucchine da innaffiare ogni giorno. Fa bene al portafogli e all’animo. Sì, avete capito bene: amare l’orto, porta frutti anche dentro di noi ci educa alla pazienza, a non concepire la vita come un “tutto e subito”, ci ridà il senso dello scorrere lento del tempo e dello “sperare che...”: che la pianta dia frutti, che cresca bene, che non si ammali. Ci insegna che il mondo, quello vero, è quello fuori dello schermo del computer al quale stiamo incollati come drogati. Insomma ci abitua ad essere madri o padri amorosi e non crudeli e viziati sfruttatori della vita. Anche perché di questa genìa ne abbiamo sulle nostre spalle già troppe di nostro. E poi, vuoi mettere il gusto di mangiare cibo prodotto da noi, con le nostre mani, col nostro amore? Ritrovare il vero

gusto dei prodotti della terra, i sapori e gli odori che quelli plastificati dei supermercati non hanno più? Allora ben vengano o, meglio, ben tornino gli orti cittadini: immergere le mani nella terra è come riallacciare un cordone ombelicale brutalmente reciso, come ripristinare un contatto con la Grande Madre che ci ha generato e nutrito. Come tornare a casa.

Parola dell’Assessore Elmo Tappatà

Torneranno gli orti a Fermo di Daniele Maiani

Si è da poco concluso a Fermo, sotto l’ègida dell’Assessorato all’Ambiente, un corso dedicato alla coltura degli orti (ne parliamo dettagliatamente più avanti). Un successo in termini di partecipazione che la dice lunga sia sulla voglia di socializzare sia sulla percezione del disagio economico che le famiglie vivono, per cui l’orto torna ad essere una preziosa risorsa. Facciamo il punto con l’Assessore Elmo Tappatà. “Si è partiti a ritroso, andando alla ricerca della Fermo di un tempo, quando esistevano moltissimi spazi che erano deputati a produrre cibo e bellezza: erano i giardini e gli orti che nel tempo sono stati cementificati o lastricati. Un esempio: dietro Palazzo Gigliucci poteva essere ripristinata l’antica bellezza e l’armonia di quel giardino che un tempo abbelliva una dimora storica della città, rendendolo fruibile alla cittadinanza, invece di optare per la pavimentazione. L’idea oggi è di verificare tutti gli spazi di questo genere disponibili all’interno e all’esterno della cerchia delle mura tra le

aree di proprietà del Comune, che possono essere servite da un pozzo o da una fontana preesistente, e di dedicarli all’uso dell’orto. Sono tanti i cittadini portatori di questa istanza: per necessità, per scelta culturale o per condividere un progetto capace di creare relazioni umane all’interno dei quartieri, vicinanza, condivisione, scambio, che non è soltanto quello dei prodotti. Coltivare collettivamente un orto rimette in moto discorsi profondi e interiori, relazioni umane spesso annullate dai ritmi frenetici della vita moderna. La città nasce sui principi della condivisione, della protezione, dell’essere schermo verso l’esterno. Oggi il nemico è diventato il nemico interno, l’isolamento. Il “progetto orti” va verso questa direzione, e fa suo un ulteriore problema: c’è innegabilmente una fascia di popolazione che non era precaria da un punto di vista economico e ora lo è diventata. Quindi, per chi vuole affacciarsi a questo percorso per procurarsi ulteriori mezzi di sussistenza, l’Amministrazione si sta attrezzando, e non solo per gli orti: infatti c’è una zona in cui si sta verificando la possibilità di affiancare all’orto uno spazio per un piccolo allevamento di galline. È una esigenza che mi è stata prospettata da persone che vivono un doloroso stato di precarietà economica. Ad esempio, fuori porta a Torre di Palme c’erano, e ancora si possono vedere, gli stalletti dei maiali, costruiti negli Anni Sessanta. Oggi ovviamente, allevare il maiale nelle vicinanze di casa non è pensabile, ma se esiste una richiesta dei cittadini di poter tenere due o tre galline la prendiamo in considerazione. Ci sono, è vero, delle difficoltà oggettive come controlli sanitari e via dicendo, ma valuteremo bene come affrontare e rendere

possibile la cosa. Tornando al corso di coltura dell’orto “Chi mangia la foglia”, organizzato dal presidente dell’associazione Noris Rocchi, è stato un successo inaspettato: vi hanno preso parte circa 70 persone e alla fine sono stati consegnati 50 attestati. E non è solo la contingenza che ha spinto questa gente a frequentare: per molti si è trattato di riappropriarsi di una conoscenza che era stata completamente dimenticata. L’operatività di questo progetto è già in essere, i luoghi individuati per installare gli orti sono addirittura in

esubero e altri ne individueremo, perché si prevede che le adesioni saranno massicce. Le zone finora sono quelle che vanno da San Tommaso, alla zona PEP di San Michele e poi in contrada Mossa di fianco alla pista di atletica, in Contrada San Martino, vicino alla scuola elementare della zona ex Conceria. Un altro spazio lo abbiamo individuato nella proprietà comunale in località Monte Pacini”. Dunque: chi sente il richiamo impellente del ritorno alla terra, cominci a rimboccarsi le maniche.

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Inchiesta/L’orto 15 giugno 2012

L’esperienza dell’associazione La Maesa raccontata dalla sua presidente

Da consumatori a produttori, senza vendere nulla di Andrea Braconi

Da consumatori a produttori. Raccogliendo e dividendo tutto in parti uguali, senza vendere nulla. E’ in questi fugaci passaggi che si concentra l’anima dell’associazione La Maesa, nata nell’aprile del 2010 ed oggi composta da 11 famiglie, quasi tutte di Fermo. “Eravamo un gruppo di cinque amici spiega la presidente Ida Romagnoli - che aveva un sogno: fare qualcosa di diverso, di alternativo, contro un modello socioeconomico basato soltanto sul profitto. E’ nata così l’idea di costituirci in associazione per realizzare un orto in comune, coltivando un appezzamento”. E dove ha trovato casa questo sogno? “Abbiamo trovato un terreno in zona Madonna d’Ete di 2.000 metri quadrati, in comodato d’uso. Con l’aiuto del proprietario e della moglie abbiamo iniziato a coltivarlo ed oggi produciamo tantissimi ortaggi”. Cosa avete scelto di coltivare? “Al momento una parte è rimasta a fave e piselli per l’inverno. Il resto è già tutto piantato per la produzione estiva: abbiamo zucchine, meloni, cocomeri, pomodori, cetrioli, melanzane ed altro.” Come è strutturata la vostra organizzazione interna? “Chiediamo una quota di iscrizione

annuale di 15 euro ed una mensile di 35 euro. L’importo può anche variare: ad esempio, nel periodo da dicembre a febbraio non abbiamo fatto pagare perché la produzione è stata minima e anche le spese sono risultate minori. Inoltre, abbiamo un operaio agricolo con regolare contratto. Se abbiamo tempo disponibile lavoriamo più noi, altrimenti lavora di più questa persona.” Tirando le somme, alla fine di ogni stagione cosa ottenete? “In termini numerici non so dirlo esattamente, ma quello che so per certo è che abbiamo soddisfatto le esigenze delle famiglie coinvolte. A chi si iscrive dico sempre che questa è un’avventura, noi stiamo ai tempi e ai ritmi della natura. Lo scorso anno melanzane e peperoni hanno faticato, ma in compenso le zucchine e i pomodori, come si dice in dialetto… c’hanno remmannato! In genere, si raccoglie una cassetta di pomodori per famiglia a settimana. Ma è difficile quantificare, dipende sempre e comunque dalle stagioni. Lo scorso anno avevamo piantato anche cipolle e agli, ma per tutte le famiglie ce ne vorrebbero molte di più di piante. Di insalata ne abbiamo tanta, di finocchi ne sono venuti tantissimi quest’anno.” E’ un modo anche per condividere il tempo. “Nelle finalità dell’associazione sono contemplati anche aspetti celebrativi e

ricreativi, come cene ed escursioni. Il nostro problema è che lavoriamo tutti e se stiamo nell’orto nel tempo libero è difficile ritagliarsi altri spazi per organizzare qualcosa a livello più ludico. Ci era venuta anche l’idea di fare laboratori, ad esempio per la conservazione, visto che facciamo anche marmellate, passate e sughi pronti. Ecco, sarebbe bello ritrovarsi per trasmettere tutto questo anche ad altra gente.” Ovviamente, quello che producete è tutto naturale. “Proprio così: non usiamo concimi chimici ma solo compost. Non possiamo definire la nostra produzione biologica perché servirebbe una certificazione, ma naturale sì. Siamo produttori di quello che mangiamo ed abbiamo tagliato tutti gli intermediari di questo sistema economico distorto.” Cosa si percepisce nelle persone che condividono questa avventura? Quanto li ha cambiati la vita in campagna? “Non abbiamo tanti momenti per stare tutti insieme e questo ci dispiace. Ho notato però che, pur avendo perso il contatto con la terra ed il lavoro manuale, in questo contesto le persone ritrovano un miglioramento a livello di umore e di serenità. E poi si sta insieme, si raccoglie insieme, si suda insieme: è una cosa che da tanta soddisfazione, nonostante

la grande fatica, ed è un’occasione per parlare e confrontarsi. In parte, va detto, cambia il nostro modo di vedere le cose. Penso al signore che ci ha concesso il terreno: anche lui ha cambiato un po’ la propria prospettiva ed il rapportarsi con la natura, cercando di eliminare l’utilizzo di sostanze chimiche nella coltivazione. La nostra vita è così schematica che questa esperienza ci insegna anche ad avere dei ritmi legati alle stagioni, riscoprendo quello che siamo veramente.” E poi c’è l’entusiasmo di osservare, insieme, la crescita di una pianta… “Siamo coscienti che, nel nostro piccolo, stiamo facendo qualcosa per cambiare. Certo, gli impedimenti ci sono sempre, ma noi facciamo il possibile per stare insieme e, soprattutto, stare meglio.” www.lamaesa.it

GOVERNANCE DOCUMENTALE...A PROPOSITO DI CARTA! Le aziende oggi sono sommerse da ingenti volumi di carta la cui gestione comporta processi operativi poco economici. Tempo e risorse sono utilizzate per archiviare e recuperare documenti, parte del fatturato aziendale viene speso per il processo dei dati e gli errori di input manuale causano ritardi e minano la sicurezza dei dati stessi. Tutto ciò equivale ad enormi sprechi in termini di risorse, tempo e denaro con un impatto fortemente negativo sui costi di gestione e sulla sicurezza delle informazioni. La governance documentale rappresenta le modalità secondo cui un’organizzazione controlla e gestisce i propri documenti. In questa definizione rientra la gestione efficace dei costi, della tecnologia, della sostenibilità e della sicurezza dei documenti in tutte le operazioni aziendali. La situazione economica attuale impone di ricercare soluzioni orientate al risparmio e la necessità di fornire risposte veloci rappresenta oggi una delle chiavi di successo nelle attività di business. La governance documentale può essere così schematizzata: 1) Documenti in ingresso (Input/Scansione/Acquisizione) - 2) Gestione elettronica dei documenti (GED) - 3) Documenti in uscita (Output/Stampa) Le nostre competenze ci consentono di proporre soluzioni e servizi di consulenza ad elevato valore aggiunto in ognuna di queste tre aree, garantendo incrementi della produttività, miglioramento dei flussi di lavoro e soddisfazione delle esigenze dei singoli reparti aziendali. Documenti in ingresso ovvero “flussi rapidi di scansione” Un rapido flusso di scansione permette alle aziende di gestire, condividere e memorizzare elettronicamente tutti i documenti, rendendo le informazioni accessibili dove e quando servono. Convertire documenti cartacei in elettronici porta indubbi vantaggi in quanto abbatte i costi per lo spazio di archiviazione ed i tempi di ricerca, ma allo stesso tempo, se non correttamente effettuato, il processo di conversione può richiedere tempo e risultare inefficiente. Le nostre nuove multifunzioni, attraverso applicazioni integrate, consentono di scansire documenti cartacei generando non più “generici” file, ma documenti elettronici contenenti precise informazioni estratte dai documenti stessi (indicizzazione). Ad esempio, il processo di scansione di una fattura, non conterrà più soltanto la sua “fotografia” digitale (TIF, JPG, PDF) ma con essa anche dati che risulteranno utili per la sua distribuzione, identificazione, memorizzazione e ricerca (numero fattura, data fattura, codice fornitore, etc.). Tali dati potranno essere estratti automaticamente attraverso procedure di riconoscimento ottico caratteri (OCR) o interpretazione di codici a barre lineari o bidimensionali (DataMatrix, QR), creando un flusso di informazioni già pronte ed organizzate per essere importate in un DataBase/Gestionale. In questo senso la multifunzione non sarà più uno scanner tradizionale ma uno strumento perfettamente integrato nel processo di gestione dei documenti. Gestione elettronica dei documenti (GED) Disporre di una enorme quantità di documenti elettronici e di informazioni legate ad essi, ci costringe oggi a dover implementare dei sistemi per l’accesso e per la ricerca degli stessi che siano semplici, veloci, efficienti e soprattutto fruibili senza nuovi investimenti in risorse umane. Cestarelli Office Solutions è in grado di fornire soluzioni di gestione documentale a 360°, partendo dalla semplice integrazione del cartaceo con Cestarelli Gianmichele documenti elettronici già presenti in azienda (e-mail, Word, PDF, etc.), passando per le più evolute piattaforme di workflow management sino ad arrivare a soluzioni di firma elettronica e conservazione sostitutiva dei documenti in termini di legge. Installare una soluzione di GED vuol dire, in ogni caso, installare un contenitore “vuoto”, che può essere riempito soltanto con le competenze e la professionalità di persone che quotidianamente affrontano queste problematiche. Documenti in Uscita (Output/Stampa) L’ampia gamma di prodotti per la copia/stampa dei documenti rappresenta sicuramente un punto di forza della ns. azienda. E’ possibile con le nostre nuove multifunzioni bianco/nero e colore, disporre di funzionalità innovative in termini di colore, finitura dei documenti e sicurezza (profilazione degli utenti, autenticazione attraverso badge per il rilascio delle stampe, recupero delle stampe su qualsiasi periferica di rete). Completa l’offerta l’ormai consolidata formula “Pay per Page” (PPP), che oggi diventa “Green”. Il modello PPP consente, attraverso un’analisi dell’azienda cliente, di proporre forti risparmi sui costi di gestione documentale e migliorare l’impatto ambientale diretto ed indiretto della gestione stessa.

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Inchiesta/L’orto 15 giugno 2012

Nascono gli orti urbani

Un esempio da imitare

Prenditene cura e raccogline i frutti Spinetoli e gli orti sociali di Federica Balestrini

“Fucina pop è un laboratorio di idee. Fucina Pop costruisce una strada per raggiungere un nuovo grado di coscienza sociale e lo fa attraverso interventi atti a cambiare, trasformare, rivivere, riedificare luoghi fisici e mentali, creando oggetti e situazioni”. E’questo il manifesto del collettivo di alcuni professionisti. Grazie alla loro dedizione e al loro amore per la natura, hanno portato anche a Fermo la cultura dei cosiddetti “Orti Urbani”. Ma cosa sono gli orti urbani? “Sono degli orti realizzati su vasi creati con materiale di riuso (bottiglie in pet, tetrapack etc) istallati in luoghi pubblici della città di Fermo, a cui tutti potranno partecipare, curandoli e raccogliendone i frutti, in questo caso le spezie”, ci spiega un responsabile. Qual’è la loro funzione e filosofia? “Noi crediamo che la funzione di un orto urbano all’interno della città di Fermo sia quella di creare un luogo fisico di incontro per i cittadini e un punto di riflessione riguardo a tematiche attuali come il riuso del “rifiuto”, la valorizzazione degli spazi comuni e del lavoro manuale. I nostri orti hanno una valenza simbolica”. Da chi è partita l’idea di creare degli orti urbani a Fermo? “L’idea è partita da noi, Fucina Pop, un laboratorio di idee. Fucina Pop è un collettivo creato da Paolo Recchi, Cristian Cicchinè, Francesca Svampa, Caterina Silenzi e Daniele Maurizi. La nostra professionalità è rivolta ad enti pubblici ed ai privati che vogliono, consapevolmente, partecipare al rinnovamento verso il quale verte la nostra strada. Affrontiamo progetti artistici, culturali e pluridisciplinari avvalendoci del nostro sapere e di quello di collaboratori che fanno parte della nostra rete. Crediamo che il rinnovamento debba passare attraverso pratiche produttive sostenibili, attraverso il riuso di saperi. Per questo lavoriamo creando progetti ed oggetti il cui filo conduttore è il riuso, la produzione artigianale, la sostenibilità ambientale, la gestione

del territorio, l’eco progettazione”. Con quali criteri gli orti urbani verranno distribuiti nel territorio fermano? “Fondamentalmente occorrono: presenza di acqua (fontanella) nelle immediate vicinanze; presenza di centri sociali per anziani nelle vicinanze (abbiamo “assoldato” alcuni volenterosi signori per la cura e manutenzione dell’orto), abbiamo inoltre individuato luoghi di alta frequentazione pedonale”. Avranno dei risvolti positivi? “Crediamo di si. Di fatto l’istallazione del nostro primo orto (in Corso Marconi, zona Piazzetta/ Monterone a Fermo) ha avuto un riscontro molto positivo da parte dei passanti e della gente che segue il nostro gruppo sulla pagina Facebook. Anche la stampa locale ne ha parlato favorevolmente”. Prospettive future? “Pensiamo di istallare altri due orti urbani su contenitori di riuso in altri luoghi che abbiamo individuato a Fermo: zona Belvedere (strada Nuova) e Piazzale Azzolino. I prossimi eventi “Piantala anche Tu!” verranno segnalati sulla nostra pagina Facebook e sulla nostra pagina web. Sono inoltre disponibili dei kit gratuiti (semi ed istruzioni su come realizzare un vaso di recupero) per la riproduzione casalinga. I kit sono attualmente distribuiti presso i seguenti esercizi commerciali: Charlot il negozio, Libreria Ferlinghetti, Negozio Alimentari Cognigni in Piazza del Popolo. Nostra intenzione sarebbe quella di contagiare l’intero territorio fermano con i nostri orti urbani”. www.fucinapop.it

In un’epoca dai tratti così approssimativi e incerti, cosa può esserci di più concreto che tornare – tanto per usare un termine “terra terra” e dato che di orti stiamo parlando – a prendere in mano la zappa? Nel comune di Spinetoli da ben sedici anni esistono gli orti sociali, grazie alla donazione di un terreno di venti ettari da parte della nobil donna Agata Voltattorni. “L’iniziativa è nata nel 1996 – spiega orgoglioso Luigi Silvestri, assessore all’Ambiente con delega per gli Orti sociali – con l’obbiettivo della conservazione della Vallata del Tronto per mantenere la tradizione di una delle più floride vallate per la coltivazione degli ortaggi”. Un sano ritorno alle origini dall’aspetto ecologico e dall’indiscusso risvolto salutistico diventato fiore all’occhiello del Consiglio di amministrazione della cittadina ascolana, motivo di soddisfazione per il primo cittadino Angelo Canala e per l’assessore al Turismo e al Commercio Giulio Ficcadenti, che con dedizione hanno promosso il progetto concedendo il terreno in comodato d’uso gratuito per un periodo di tre anni. Gli appezzamenti che inizialmente erano solo 32, sono diventati prima 64 fino ad arrivare ai 90 orti esistenti oggi. 120 metri quadrati, coltivati quasi esclusivamente a mano senza l’aiuto di macchinari agricoli. Sfruttando il Sistema d’irrigazione pre-esistente, garantito dal Comune tramite il canale del Consorzio Bonifica del Tronto. Ad occuparsi di questi verdeggianti fazzoletti di terra sono principalmente pensionati spesso aiutati da familiari, che si dedicano a questa attività dal carattere sociale, dal sapore genuino, riscoprendo la terra e tutto quel bagaglio di valori ad essa strettamente legati, primo fra tutti il contatto con la natura. Questa attività ha svolto un ruolo importante per l’aggregazione, facilitando l’integrazione anche con gli anziani extracomunitari presenti nella zona. Non solo si è rivelata per i pensionati una valida alternativa a passare le giornate a oziare nei bar, ma in un momento di crisi come questo ha rappresentato un riscatto e un modo per cassintegrati, lavoratori in mobilità che diversamente sarebbero a spasso, di avere un’occupazione. Gli orti sorgono all’interno di un circuito ambientale chiamato “Oasi la Valle” dove è presente un centro di educazione ambientale, meta di visite guidate da parte di scolaresche provenienti da tutta la provincia e dalle province limitrofe. Alunni di scuole materne, elementari e medie possono effettuare veri e propri laboratori didattici, apprendere tecniche di coltivazione esclusivamente biologiche e tutto ciò che ruota intorno alla floricoltura e all’orticoltura, per trasmettere l’amore per la natura anche ai più piccoli. Non possono mancare attesi appuntamenti fissi con eventi come la Festa della mietitura e la Festa di fine anno da celebrare rigorosamente con i prodotti della terra. Un ritorno agli antichi sapori della terra, all’orto come dispensa della famiglia e preziosa risorsa alimentare. Molti sono infatti i Comuni che hanno chiesto informazioni all’amministrazione di Spinetoli per prendere spunto da questa fortunata e ormai consolidata iniziativa. Non è da escludere la possibilità che tale progetto possa essere preso in considerazione anche da altre realtà locali. Serena Murri

PICCOLI SEGRETI PER L’ORTO FAI DA TE • Per realizzare il mini orto in giardino o sul terrazzo occorre tener presente l’esposizione, perché le piantine necessitano di una buona dose di luce e calore per crescere bene. • La terra, è molto importante, l’ideale è quella da campo incolto di campagna, (la terra incolta si rigenera e si arricchisce di humus, per cui è molto fertile). • Un altro elemento importante per la buona riuscita dell’orto è il concime organico (letame stagionato), disponibile presso i migliori vivai italiani da aggiungere alla terra. Fonte: Elaborazione Coldiretti

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Inchiesta/L’orto 15 giugno 2012

Successo per il primo corso sulla gestione dell’orto urbano

L’orto di casa mia, molto più di un hobby L’orto è un hobby, una semplice passione, o forse qualcosa di più? La domanda ci è sorta spontanea dopo aver preso parte ad una lezione del corso, della durata di tre settimane, “L’orto di casa mia”, ideato e promosso dall’Associazione Chi Mangia la Foglia! Sezione Accademia. Nei locali dell’ex consorzio agrario di Piazza Dante a Fermo abbiamo trovato più di settanta persone attente ed interessate alla lezione di un esperto agronomo che illustrava, nell’occasione, le tecniche di gestione dell’orto invernale. In sala uomini e donne di varie estrazioni sociali e di tutte le età con una forte presenza di giovani che, per più di due ore, segnavano appunti e facevano domande pertinenti. Una situazione che si è ripetuta sin dalla serata di presentazione, ci spiegano gli organizzatori, ed in tutte le lezioni (sei in tutto) del corso teorico,

alternate a tre escursioni pratiche in aziende bio dove è stato possibile tastare con mano quello che veniva spiegato a monte . Gente pratica del mestiere ma anche signore ingioiellate alle prime armi e ragazzi che si approcciavano alla “dura” realtà della vanga e della zappa. C’è voglia di orto. Perché? Lo abbiamo chiesto ad alcuni corsisti. Le risposte sono state diverse: “Perché ho la terra e i miei genitori sono anziani” ci ha risposto una ragazza, “perché ho solo gli odori, voglio piantare qualcos’altro” ha spiegato un signore sulla cinquantina; ma anche “perché voglio iniziare, non ho ancora uno spazio in cui coltivare ma intanto mi informo perché il mio tempo libero lo vedo in futuro più all’aria aperta, a coltivare, che chiusa in un centro commerciale”, ha affermato un’altra corsista. E questo ci fa riflettere: stiamo parlando

Azienda Informa/Spazio Famiglia Un sostegno per ogni esigenza Lo studio si avvale di Psicologi-Psicoterapeuti e di Avvocati. Gli Psicoterapeuti sono specializzati in Terapia Individuale, Familiare e di Coppia. L’obiettivo dell’intervento nell’area psicologica è quello di promuovere e ristabilire il benessere psico-fisico della persona e/o delle coppie e delle famiglie che attraversano momenti di difficoltà. I percorsi individuali (sostegno psicologico o psicoterapia) sono rivolti a coloro che manifestano disturbi d’ansia, attacchi di panico, depressione e disturbi psicosomatici. La psicoterapia di coppia è rivolta a quelle persone che attraversano un momento di crisi con il partner. La psicoterapia o il sostegno familiare è indirizzata a quelle famiglie che attraversano una fase del ciclo vitale disfunzionale. I Gruppi di sostegno psicologico sono rivolti a persone separate e/o divorziate che attraversano un momento di crisi individuale, genitoriale e sociale. I Gruppi di sostegno alla genitorialità sono rivolti a genitori di figli adolescenti che sentono minato il proprio ruolo non riuscendo a ristabilire una comunicazione efficace. Si interviene anche con un sostegno psicologico in situazioni di maltrattamento (mobbing, stalking, abusi). Come citato all’inizio e per un Servizio più completo ed integrato, l’equipe di psicoterapeuti viene affiancata da Avvocati con esperienza nell’ambito del Diritto di Famiglia, Diritto Minorile e Penale (Avv.Massimo Spina cell.338/2032704). Infatti, accade sovente che alcune delle situazioni di disagio sopra menzionate sfocino in condotte che investono aspetti degni di tutela anche da parte dell’autorità giudiziaria, ed è proprio in questo contesto che si rende necessaria la presenza di figure professionali specifiche.

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di una nuova moda o di qualcosa di più profondo, estremamente connesso con l’andamento dei tempi, con la crisi, col bisogno di ritrovare un legame perso con la terra, vera e propria ancora di salvezza in un mondo di incertezze? “L’idea del corso è nata per imparare a gestire l’orto con erbe e piante per uso alimentare – ci dice Noris Rocchi, responsabile del corso e presidente dell’Associazione “Chi Mangia la Foglia” - Come approccio scolastico all’orto credo si tratti del primo corso a livello regionale strutturato con questo programma: una chiara presentazione del corso, numero di lezioni ordinate in funzione della stagionalità orticola, conclusione con un test finale e rilascio di un attestato (se oltre a superare il test non si è andati sopra il 30% di assenze al corso), a garanzia dell’acquisita competenza nel settore”. L’ottimo risultato dell’iniziativa vi sorprende? “L’alto numero dei partecipanti ci ha un po’ sorpreso ed abbiamo dovuto approvvigionarci di ulteriori sedie, mentre il risultato non molto, visto l’alto interesse che i partecipanti hanno dimostrato”. Il discorso dell’orto è piuttosto complesso? “Dall’orto nasce una relazione terrauomo con i nonni che lasciano il testimone ai figli o, spesso, ai nipoti i quali, a loro volta, scoprono un nuovo rapporto con la terra. Nell’orto nasce dunque un punto di incontro tra generazioni. Con gli orti cittadini, questa nuova socialità è corroborata dai rapporti tra i vicini di orti che devono interagire aiutandosi e rispettandosi, con comportamenti da elaborare, una convivenza civile di cui si sente il bisogno in un’epoca di solitudini. In tal senso è necessario un intervento amministrativo

che regoli questi aspetti. Poi c’è un discorso economico, un risparmio all’acquisto quotidiano dei prodotti, la genuinità dei prodotti che vengono coltivati e quello salutistico dell’attività fisica che si esercita all’aria aperta… Certo, fa riflettere la presenza di tanti giovani così interessati e coscienti di non sapere l’argomento, quindi entusiasti ed aperti all’apprendimento di nozioni di alta qualità”. Quali sono i prossimi passi? “Urge un piano logico strutturato a livello politicosociale. Sapere dove ci sono le richieste, qual è il target minimo e comune per l’acquisizione di un orto; regole, disciplinari, convivenze: questa è l’ipotesi evolutiva. Noi come Associazione “Chi Mangia la Foglia!” sezione “Accademia Erbes’ Piante ed Orti”, continueremo ad offrire supporti tecnici, scientifici e scolastici per mantenere una formula equilibrata: rendendoci disponibili come rifermento, con i nostri esperti sulle tematiche relative alla gestione dell’orto; stiamo inoltre studiando ulteriori fasi di approfondimento della materia per ottemperare alle esigenze legate al mondo dell’orto ed a ciò che intorno ad esso si può positivamente costruire e sviluppare nelle varie realtà del nostro territorio”. Alessandro Sabbatini

Piccoli orti crescono: l’esperienza di un cittadino

Vivere meglio tra bit e pomodori Inverno: cavoli e cicoria. Primavera: fave e piselli. Estate: pomodori, melanzane, fagiolini e zucchine. E’ l’elenco, stagione per stagione, di prodotti coltivati in un piccolo orto qualunque. Da un Ingegnere informatico di origini salentine, proveniente da quella parte di Puglia dove tutto trasuda natura. A partire dagli ulivi secolari e dalle distese di verdure. Ma da cosa nasce questa sua passione per l’orto? “Dopo essermi sposato, ho preso in affitto una casa a Fermo con un terreno intorno. Ho vissuto a Roma per tanti anni e, provenendo da una famiglia di contadini, ho sempre sofferto nel vedere le verdure e la frutta solo nei reparti del supermercato. Così, ho sempre desiderato di recarmi in un orto a prendere ciò di cui avevo bisogno, giusto un minuto prima di mangiarlo”. Avevi esperienze precedenti? “L’esperienza risale agli anni in cui risiedevo nel mio paese d’origine, Campi Salentina, quando andavo con mio padre in campagna ad aiutarlo”. Partecipi anche ad iniziative di formazione, ad esempio corsi di potatura o altro? “Ho partecipato a un corso di potatura e, ogni tanto, leggo i bollettini della Coldiretti. L’orto sotto casa è il mio divertimento, dopo il lavoro lo coltivo e lo curo. Con pochi minuti al giorno riesco a tenere in vita 40 piante di pomodori di 3 tipi, 15 piante di melanzane, 15 di fagiolini, 10 di zucchine (che ho già raccolto) ed una piccola aiuola di neonata rucola. C’è un altro orto però a Carassai, nella casa di campagna dei miei suoceri: anche lì ci sono ortaggi di stagione e qualche ‘chicca’ proveniente dal Medio Oriente. In questo caso partecipo quando posso e cerco già di applicare la mia esperienza. Lo scorso anno, tanto per fare un esempio, mi sono cimentato a progettare e realizzare un piccolo sistema di irrigazione, che ha dato ottimi risultati”. Insomma, tra bit e pomodori, tra Ram e melanzane, tra hard disk e fagiolini, la qualità della vita resta sempre una priorità. E, intanto, i piccoli orti continuano a crescere. Andrea Braconi


Inchiesta/L’orto 15 giugno 2012

Motivazioni sociali e sociologiche del coltivare la terra

Nuovo stile di vita o moda passeggera? Stanno spuntando un po’ ovunque: sui tetti delle case, sui terrazzi, sui balconi, addirittura nelle piazze e nelle vie. È un fenomeno di tendenza e in controtendenza quello degli orti, che richiede una riflessione approfondita. Delle ragioni che spingono un numero sempre maggiore di individui a coltivare personalmente quello che arriva sulle loro tavole abbiamo parlato con Luca Tosoni, sociologo di Sant’Elpidio a Mare, che ha raccontato l’esperienza di questi neo contadini nel libro “Dalla cacca allo stallatico”. Perché questo ritorno alla terra? “Negli ultimi anni c’è stato un forte ritorno alla ‘cultura della terra’. Rispetto a vent’anni fa la popolazione delle città italiane è nettamente diminuita, a favore della vita in campagna o nei piccoli centri, forse, alla ricerca di ritmi più umani e ambiti più vivibili. Si è creata, perciò, una maggiore opportunità di disporre di una ‘fetta’ di terra da adibire ad orto. La mia esperienza ‘bucolica’ prende avvio proprio da questa scelta. Ma c’è dell’altro. In molte città prendono vita gli ‘orti urbani’ e sui tetti delle case e sui balconi si è scatenato il fenomeno degli ‘orti in terrazza’. Ci sono poi gli ‘orti collettivi’ coltivati da gruppi di persone che condividono tutte le fasi del lavoro. Per diversi motivi si sta diffondendo una nuova cultura. C’è la

voglia di ristabilire un contatto con la natura, il desiderio di mangiare bio e di fare attività fisica all’aria aperta, un sano impiego del tempo libero, occasioni di incontro per iniziative ricreative, culturali e sociali ed ultimo, ma non in ordine d’importanza, la necessità di risparmiare sui costi, sempre più proibitivi, di frutta e verdura di qualità”. Quali sono i vantaggi del coltivare un orto? “L’attività quotidiana e prolungata nel tempo offre la possibilità di instaurare un rapporto importante con il mondo naturale e con i suoi ritmi e non di confinare il rapporto con la natura in ambiti sempre più ristretti o in momenti eccezionali (vacanze, viaggi). Un altro grande vantaggio è quello di poter contare sulla freschezza dei prodotti con la consapevolezza dei metodi con i quali sono stati coltivati. Ora che il fenomeno sembra in netta espansione la coltivazione dell’orto comincia ad avere una maggiore diffusione anche nelle scuole. La maggior parte dei bambini non ha idea di come avvenga la crescita degli ortaggi: recuperare il rapporto con la terra e con la natura, può essere un modo per ridare significato profondo a ciò che mangiamo, per recuperare il valore della genuinità, del senso dell’attesa e della pazienza”. E gli svantaggi?

“A questo proposito ritengo necessaria una distinzione tra chi ha fatto del lavoro agricolo il suo mestiere e chi lo fa come hobby. Innaffiare, sarchiare, dissodare, predisporre il terreno, infatti, richiede fatica e preparazione. L’agricoltore non può non far conto della fatica, dei mezzi impiegati e del tempo necessario, deve saper prevedere gli svantaggi e i vantaggi di un raccolto. Mentre per il secondo tutto questo rimane sempre e comunque un momento all’interno di una vita dedicata ad altro e la fatica diventa un mezzo per scaricare lo stress quotidiano”. Stiamo parlando di un fenomeno duraturo o solo una moda passeggera? “Non so fare previsioni, né dire se si tratta di una moda o no. Il mio auspicio è che questa nuova tendenza sia il frutto di una scelta, che al di là delle motivazioni per cui è nata, rimanga una costante nella vita delle persone. A livello personale, posso affermare, che una realtà nata da una coincidenza fortuita della vita è diventata una vera e propria passione di cui non saprei fare a meno. E’ una grande soddisfazione per me, recarmi nell’orto, raccogliere e portare a casa il frutto del mio lavoro lasciando spazio a mia moglie di sbizzarrirsi, come meglio crede, nel cucinare queste meraviglie della natura”.

Domenica 24 giugno a Rocca Montevarmine torna “Lavandaso”

Effetto lavanda nella Valdaso Un evento rivolto alle comunità sociali ed educative, ai titolari di attività turistiche ricettive rurali, ai produttori agricoli e vivaistici, ai ristoratori della Valdaso e dintorni, agli amministratori pubblici ma, soprattutto, agli appassionati di lavanda e di altre erbe officinali. Tutto questo è “Lavandaso”, la festa della lavanda della Valdaso, in programma domenica 24 giugno (in caso di maltempo domenica 1 luglio) presso Rocca Montevarmine di Carassai. Obiettivo del progetto, ideato da Roberto Ferretti de “La Scentella” di Petritoli, è la promozione sociale e culturale della Valdaso e dintorni attraverso la coltivazione della lavanda e altre piante officinali, in modo da creare un brand territoriale favorendo una molteplicità di soggetti. “L’impiego di questi prodotti nelle campa-

gne, nelle strutture turistiche rurali, nelle zone verdi attrezzate nelle aree demaniali, per la realizzazione di giardini didattici ed altro - spiega Ferretti - apporta una serie di benefici a vantaggio dell’ecosistema del territorio, rende più gradevole il paesaggio, migliora l’attrattiva turistica, attiva processi educativi e di recupero di specie vegetali e, non ultimo, rappresenta una opportunità economica integrativa. “Lavandaso” è una iniziativa finalizzata soprattutto al benessere della persona, nel senso ampio del termine. L’idea alla base della proposta è che con piccoli investimenti economici, del tutto sostenibili, si possa realizzare qualcosa di veramente positivo per il proprio e l’altrui benessere”. (a.b.) tel. 349.8382510 - info@scentella.it

IL PROGRAMMA - ore 9: Passeggiata nei campi di lavanda fioriti B&B La Scentella (C.da Sant’Antonio 4 - Petritoli - tel. 349.8382510) Agriturismo Lavanda Blu (C.da Casali 19 - Carassai - tel.338.9134501) - ore 11: Apertura stand prodotti legati alla lavanda e ad altre erbe aromatiche ed officinali,frutti e ortaggi antichi, vini della Valdaso e dintorni Mostra di pittura, ceramiche e porcellane decorate dedicate al tema della lavanda e non - ore 11,15: inizio dei laboratori (da ripetere anche nel pomeriggio): Distillazione della lavanda, Elementi di fitoterapia, Uso della colorazione naturale con le piante tintorie, Fabbricazione di ghirlande e sacchetti di lavanda, Saponificazione e/o produzione di creme con olio di lavanda, Ricette alla lavanda - ore 12: Apertura stand gastronomici con piatti a base di lavanda, erbe aromatiche ed erbe spontanee - ore 15: “La Rocca Montevarmine, patrimonio artistico-culturale della Valdaso” conversazione con Luciano Pallottini e Settimio Virgili - ore 16: Tavola rotonda sul tema “Lavanda e turismo rurale. Un’opportunità per la Valdaso” - ore 18: “Erbe da bere” laboratorio e degustazione di tisane con erbe officinali - ore 20: “Musica al lume di candela e profumo di lavanda” concerto musicale di arpa e flauto diretta dal Maestro Dante Milozzi

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Inchiesta/L’orto 15 giugno 2012

La nostra memoria

Via lo stress

L’orti de Parmina e ‘Ngilina

Come ti allungo la vita

di Loredana Tomassini

Casa nostra era ‘na casa comme tande de quelle che se stròa jo’ pe’ li vicoli sotto Piazza a Fermo. Ma frammenzo li vicoli e le case ce stava, e ce sta ‘ngora, pure li palazzi de li signori. E drento li palazzi de li signori ci stava l’ortu. Ma qualu ortu, dirrete, semmai lu giardì! Vanne ‘mbo’, era porbio orti, co’ ‘che brancia de ‘nzalata, ‘che sedanu, ‘che verdura ma, soprattutto, l’odori: lo vasilico, l’origanu, lo trosomarì… Frammenzo a le verdure dell’ortu, justo pe’ dasse ‘mmocco’ de tònu, ci stava pure ‘che pianta de fiori: ‘che cespuju de rose, quelle velle, grosse, spampanate; eppo’ ‘che lillà, che “palla de neve”, ‘che dalia, quelle ate, grosse, colorate. ‘Na meravija de colori e de profumi che te facéa strasecolà. Pe’ ‘ttorno casa mia de palazzi ci ni stava due, unu da la parte de la cucina e unu da la parte de la sala. Lu còcu de casa era ‘llu pòru vabbu: je gustava mutuvè spadellà su la cucina e siccome j’era dato a paccà co’ lu comannamentu “Crescete e moltiplicatevi”, s’era murtiplicato troppo e ciavéa cingue vocche da sfamà, cingue cillitti ‘rrabbiati de fame che lo magnà non je vastava mai. Ma issu non se smagava e co’ poco riusciva a ‘rrembitte lu piattu co’ certe specialità da rleccasse li vaffi tando era vòne. E era tutta robba poretta, quella che addè va tanto de moda e je sse dice “la cucina povera”: certa trippa, certu “frittu mistu” (overoscìa le frattaje in ummido co’ le patate), certo frécheto, certe

costarelle de maiale a lu fornu, certa polenda co’ le sacicce… E tutto cucinato comme Dio commanna, saporito, co’ tutti l’odori justi. E quanno je serviva l’odori, cominciava lu via vai de vabbu de ‘na finestra a n’atra. Da quella de la cucina chiamava: “’Ngilinaaaa! che era la serva de lu palazzu de fronte – Che me tiri ‘mmocco’ de vasilico?”. Se ‘Ngilina non responnéa, toccava a la finestra de la sala: “Parminaaa! Oh, Parmì!”, che era la serva de quill’atru palazzu. E siccome li vicoli fa da risonanza, Parmina lu sentéa pure se stava de quell’atra parte de lu palazzu e je responnéa: “Dimme, Mimì, che te serve?”, e vabbu je facéa la lista. “’Spèttete, Mimì, che vaco jo’ ll’ortu e te li pijo”. De solito era ‘na faccenna curta, se trattava de un ramettu de trosomarì pe’ l’arrostu o de menduccia pe’ li carciofi, o de vasilico pe’ lo sugo. Ma quanno vabbu facéa un piattu particolare, la faccenna se complicava: l’odori che je servìa era tandi che dovéa fa’ la spola de ‘na finestra a ‘n’atra pe’ fàsseli tirà tutti, perché quello che non ciavèa ‘Ngilina magara ce l’avèa Parmina e, chiama de qua e chiama de llà, la cosa java pe’ le lunghe. Allora se sentìa l’atre donne de lu vicinatu che strillava: “O Mimì, che fai li cucciolitti?”, perché oramai ce lo sapéa tutti lòco ‘ttorno che vabbu quanno facéa li cucciolitti ce mettéa diciannove odori diverzi, mica fregne. Quillu più difficile che non ciavéa né ‘Ngilina né Parmina era lu miticu finocchiu vastardu. Allora toccava a unu de nojatri frichi: ora unu ora ‘n’atru ce spediva jo’ ll’orti fora de le mura de Sand’Anna, da

Nellu de li Rosci, a cercà lu finocchiu vastardu. Quand’era velli l’orti fòra de le mura! Tando che pure Matacotta cià scritto ‘na puisìa. Perché ‘na ‘òta, prima che lo cimendo se magnasse tutto, ‘ppena fòri de le mura prima ce statìa l’orti, poi cominciava la cambagna: un paradiso. Poi ha cominciato a fa’ ‘lli palazzoni orrendi e a ‘sfardà tutto quanto, tando che addè Fermo, vista da fòri, non ze pòle guardà, tando d’è brutta. Ma tornemo all’orti: v’ero ditto che ce statìa pure li fiori e pure per quilli, ‘na ‘òta all’annu, ci stava li richiami de la finestra. Perché a lu Corpusdòmmene, pe’ la processio’, noiatre friche mamma ce vestìa d’angiulitti, co’ li vestitini e l’alette vianghi fatti de carta crespa. E pe’ rispettà la tradizio’, ce servìa prima de tutto le rose profumate de ‘Ngilina: mamma la sera prima mettéa li petali a mollu dentro un bacile e la matina ce rlavava la faccia co’ quell’acqua odorosa in segnu de purificazio’. L’atri petali li mettéa dentro un cestinu ‘nfiocchettatu, perché l’angiulitti su la processio’ caminava davanti a lu vardacchinu de lu Sandissimu e nojatre friche je spargevamo li petali per terra do’ dovéa da passà. Chi non portava lu cestì dovéa tené su le mà un gijiu de Sand’Anto’, quilli velli, vianghi, lunghi e profumati tanto da rentontitte. E ‘Ngilina tutti l’anni li piantava jo’ ll’ortu porbio pe’ dàcceli pe’ la processio’. Addè dice che la Commune vòle rmette l’orti. Sarrà. De certo non sarrà più l’orti de quanno ero frica: ce somenterà pure la verdura, magara pure ‘che fiore. Ma li sendimenti de ‘na ‘òta, quilli non ce crescerà più.

Coltivare un orto o prendersi cura di fiori e piante nei terrazzi o in giardino allunga la vita, soprattutto nelle persone mezza età, e non stupisce che quattro marchigiani su dieci (42 per cento) vi dedicano parte del tempo libero, raccogliendo frutta, ortaggi o piante aromatiche da portare in tavola. Ad affermarlo è la Coldiretti Ascoli Fermo in merito al progetto degli orti urbani. Che la coltivazione di un piccolo appezzamento di terra o delle piante direttamente sul balcone faccia bene alla salute lo testimoniano due studi dell’Università di Uppsala, in Svezia, e dell’Università olandese di Wageningen. Secondo i ricercatori scandinavi lo zappare l’orto fa guadagnare circa un anno di vita rispetto chi rimane inattivo, ma chi raggiunge livelli di attività più intensa può arrivare a oltre due anni, anche se l’impegno deve durare almeno dieci anni prima di vedere un effetto statisticamente significativo. L’Università olandese ha invece focalizzato l’attenzione sui benefici dell’orto sugli over 60, scoprendo che denotano livelli di stress più bassi che li aiutano a mantenersi in forma. Ma il boom degli orti, ricorda Coldiretti Ascoli Fermo, ha coinvolto anche i grandi della terra, da Michelle e Barack Obama, con la decisione di coltivare broccoli e zucchini alla Casa Bianca, al “piccolo orto” per la tavola del Papa nei giardini Vaticani.


Sociale/News

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15 giugno 2012

Chiudono gli Opg, la battaglia del comitato per ridare dignità ai pazienti-detenuti

Quale futuro per gli internati negli Ospedali psichiatrici giudiziari? di Francesca Pasquali

Un bagno alla turca e una bottiglia a mo’ di tappo per non far risalire i topi. Finestre rotte e termosifoni che non funzionano. Letti e legacci, un getto d’acqua al posto della doccia. E poi sporcizia ovunque. C’è questo e molto altro nel video girato l’anno scorso dai componenti della commissione di inchiesta guidata dal senatore Ignazio Marino nei sei Ospedali psichiatrici giudiziari italiani. Trentaquattro minuti che sembrano non finire mai, pesanti come macigni, soprattutto quando ci si rende conto che in quelle condizioni vivono circa 1.500 persone, tra cui 18 marchigiani. Conosciuti con l’acronimo Opg, in questi ospedali-carcere finisce chi, dopo aver compiuto un reato, è stato dichiarato incapace di intendere e di volere, e quindi non è penalmente punibile. Partita nel 2009, l’inchiesta sulla sanità in Italia ha portato allo scoperto una realtà sconosciuta ai più. L’opinione pubblica si è messa in moto, dando vita al comitato StopOPG ed ottenendo in breve tempo il sostegno di importanti realtà, come la Cgil. Il comitato marchigiano è nato a marzo 2012 e ha subito sposato la campagna nazionale, “Un volto un nome”.

Condizioni inaccettabili, si diceva, anche se con le dovute differenze. Infatti, se a Montelupo Fiorentino (Firenze), in otto metri quadri vivono otto persone, laddove la legge stabilisce che ogni paziente-internato deve averne a disposizione nove, a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) un uomo, dopo essersi rotto una gamba, si è dovuto costruire da solo una specie di protesi, a Reggio Emilia le persone vengono legate a letti all’interno di stanze di contenzione e ad Aversa (Caserta) ci sono solo bagni alla turca, a Secondigliano (Napoli) il personale fa regolarmente le pulizie, c’è una palestra e dove c’era la stanza di contenzione è stata allestita una scuola e a Castiglione delle Stiviere (Mantova) in ogni reparto c’è l’infermeria, ci sono campi per praticare sport e una volta a settimana arriva un parrucchiere. Perché differenze così marcate? “Gli Opg – ci ha spiegato Laura Stoppa, portavoce di StopOPG Marche – sono soggetti ad un doppio controllo. La competenza è sia del Ministero della Sanità che di quello della Giustizia. La presenza contestuale della doppia responsabilità fa sì che, alla fine, la responsabilità non sia di nessuno. La differenza tra un Opg ed un altro dipende dall’interpretazione che chi ci lavoro fa delle norme: qualcuno le interpreta legan-

do al letto, qualcuno rieducando al lavoro”. Il comitato chiede la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, chiusura che sarà un fatto dal prossimo 1° aprile. Il Decreto Marino infatti prevede che, da qui al 31 marzo, tutti gli Opg siano chiusi. Dove andranno, da quel giorno, gli internati, 150 dei quali donne? “La legge – ci ha detto Laura Stoppa – stabilisce che, per aprile, ogni regione si doti di una struttura in grado di accogliere queste persone. In pochi mesi però non sarà possibile e si finirà col ricorrere a strutture private convenzionate. Il problema riguarda anche quelli che saranno dichiarati incapaci di intendere e di volere dopo il 31 marzo. Per loro è previsto il ricovero in una sezione speciale del carcere, chiamata sezione ‘osservandi’. A preoccuparci in questo momento, però, sono soprattutto gli internati dichiarati dimissibili, oltre 300, tra cui sei marchigiani, che non vengono dimessi perché non è chiaro se debbano tornare a casa o andare in carcere”. A turbare gli animi del comitato è arrivato anche il Disegno di legge presentato dal deputato Carlo Ciccioli, che, modificando la legge Basaglia, reintrodurrebbe i trattamenti sanitari contro la volontà della persona.

Il 20 giugno si terrà la Giornata Mondiale del Rifugiato

L’emergenza che non è un’emergenza Come ogni anno, da quando è stata istituita nel 2001, il 20 giugno si svolge la Giornata Mondiale del Rifugiato. Nel nostro territorio l’evento più significativo si terrà al Cinema Sala degli Artisti di Fermo, dove, dalle 21.30, ci sarà un momento di informazione e sensibilizzazione. Si partirà con la presentazione della Giornata da parte di Alessandro Fulimeni, coordinatore del Servizio Rifugiati di Porto San Giorgio e del prof. Gennaro Carotenuto, dell’Università di Macerata. Alle 22 sarà proiettato il film di Andrea Segre “Mare chiuso”, una pellicola che denuncia la politica dei respingimenti del Governo italiano. Dopo il film si aprirà un dibattito incentrato sul diritto di asilo in Italia e due ragazzi porteranno la loro testimonianza, raccontando la loro esperienza prima e dopo l’arrivo in Italia.

Con l’occasione siamo tornati nel centro Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Porto San Giorgio, dove da maggio 2011, vivono otto ragazzi dell’“Emergenza Nord Africa”. Finora solo uno dei ragazzi è stato convocato dalla Commissione che decide se concedere o no il diritto di asilo. Gli altri sette dovranno aspettare fino al 7 luglio per sapere quale sarà il loro destino. A spiegarci le trafile burocratiche e i termini tecnici della questione è Alessandro Fulimeni. “Questa situazione – afferma – è stata gestita male fin dall’inizio, da quando il Governo ha deciso di considerarla un’emergenza. Se pensiamo ai numeri di altri Paesi, venticinquemila persone su tutto il territorio nazionale non costituiscono un’emergenza. Il Governo avrebbe dovuto concedere un permesso

umanitario provvisorio che avrebbe permesso loro di intraprendere percorsi di integrazione più solidi. Invece ha preferito che ad occuparsene fosse la Protezione Civile, che sta affrontando la situazione come una vera emergenza”. Ciò che più di tutto preoccupa gli operatori del settore è il fatto che il 31 dicembre l’“Emergenza Nord Africa” cesserà. Entro quella data queste persone dovranno dimostrare di essere autonome dal punto di vista economico ed integrate da quello sociale. “E’ un’assurdità – ci dice Fulimeni – solo pensarlo. I nostri ragazzi, ad esempio, saranno chiamati a luglio. Se otterranno l’asilo, avremo solo pochi mesi per trovare loro un lavoro e, data l’attuale situazione di crisi, sarà ancora più difficile. Se la loro richiesta non sarà accettata, avranno trenta giorni per fare ricorso. Se non lo faranno

potranno essere arrestati, espulsi o entrare nel limbo della clandestinità. I ricorsi, però, sono costosi e le associazioni che si occupano di queste persone non sempre possono affrontare simili spese”. Il tempo stringe. La raccolta di firme da recapitare al Governo per chiedere il rilascio del permesso umanitario è arrivata a quota dodicimila. “Ci fa molto piace – sostiene Fulimeni – che tra queste ci siano quelle di sessanta amministrazioni locali, tra cui la Provincia di Bologna che si sta dando da fare per chiedere il prolungamento dello stato di emergenza, da estendere anche a chi ha visto rifiutata la propria richiesta. Purtroppo però, per ora, non siamo riusciti ad essere ricevuti dalle autorità competenti, ma non ci arrendiamo e continuiamo la nostra battaglia di umanità e legalità”. (Francesca Pasquali)


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Economia/News 15 giugno 2012

Marche/La disoccupazione sale all’8,9%, il valore più alto degli ultimi venti anni

Lavoro, primi dati allarmanti Disoccupazione record all’8,9% con 62 mila persone in cerca di lavoro nelle Marche raddoppiate dall’inizio della crisi. Colpiti soprattutto i giovani e le donne. E’ la drammatica situazione occupazionale che emerge dai dati diffusi i giorni scorsi dall’Istat ed elaborati dalla CGIL Marche, relativi al primo trimestre del 2012: un mercato del lavoro dove l’occupazione continua a scendere mentre la disoccupazione tocca livelli mai raggiunti sinora nella nostra regione. “Sono dati di un Paese in piena recessione che viene pagata a caro prezzo da migliaia di donne e di uomini senza lavoro o costretti a convivere con un lavoro precario e incerto” dichiara Daniela Barbaresi, segreteria CGIL Marche. Nel primo trimestre del 2012 il numero degli occupati, pari a 636 mila unità, in calo sia rispetto al trimestre precedente e soprattutto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in confronto al quale sono stati persi altri 13 mila posti di lavoro. Dal 2008 ad oggi i posti di lavoro andati perduti sono stati 22 mila. Colpito soprattutto il lavoro autonomo (-11 mila occupati rispetto al 2012) mentre la riduzione di lavoratori dipendenti è più contenuta (-2 mila); occorre comunque sottolineare che, nelle Marche, dal 2008 ad oggi, i lavoratori dipendenti sono 15 mila in meno. Continua l’emorragia occupazionale nell’industria manifatturiera con 12 mila posti di lavoro persi rispetto al primo trimestre 2011, penalizzate in gran parte le donne (-9 mila). Sempre più drammatica la situazione nelle costruzioni dove nell’ultimo anno i posti persi sono stati ben 11 mila. Per quanto riguarda i servizi, crescono invece gli occupati nel commercio e turismo (+2 mila) ma in misura

troppo contenuta per compensare le perdite occupazionali negli altri servizi (-6 mila). Aggravano il quadro i dati sulla disoccupazione con un tasso che sale vertiginosamente di 2,3 punti in un anno raggiungendo l’8,9%: il valore più alto degli ultimi 20 anni. In crescita soprattutto il tasso di disoccupazione maschile (7,2%) ma la disoccupazione femminile è a due cifre ormai da due trimestri raggiungendo l’11,0%: una cifra record dal 1993. Coloro che cercano lavoro salgono così a 62 mila persone, 16 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2011, prevalentemente donne (34 mila), raddoppiati nei quattro anni della crisi. Particolarmente preoccupante il numero di coloro che cercano lavoro per la prima volta: 11 mila persone soprattutto giovani e donne. Il Mercato del Lavoro nelle Marche nel I trimestre 2012 Occupati Dipendenti persone in cerca di occupazione -di cui senza precedenti esperienze lavorative

tasso di disoccupazione -tasso disoccupazione femminile

I trim. I trim. 2008 2009 658.000 658.000 488.000 498.000 32.000 42.000

I trim. I trim. I trim. 2010 2011 2012 658.000 649.000 636.000 478.000 475.000 473.000

39.000

46.000

62.000

differenza 2012-11

differenza 2012-08

-13.000

-22.000

-2.000

-15.000

+16.000

+30.000 +5.000

6.000

6.000

6.000

11.000

11.000

0

4,6%

6,0%

5,6%

6,6%

8,9%

+2,3

+4,3

5,5%

5,6%

7,6%

8,1%

11,0%

+2,9

+5,5

Elab. CGIL Marche – dati Istat

Il punto sulla mediazione civile Nei primi mesi di applicazione del d.lgs. n. 28 del 2010 i casi di mancata adesione al procedimento di mediazione sono stati numerosi nonostante l’obbligatorietà della procedura nelle controversie civili e commerciali sia in vigore dal marzo 2011. Uno degli interrogati vi più ricorrenti tra le parti chiamate in mediazione attiene alla scelta sull’adesione all’incontro. Nel tentativo di promuovere una maggiore adesione ai procedimenti di mediazione, il legislatore è reintervenuto sulle conseguenze della mancata adesione della parte all’incontro di mediazione senza giustificato motivo. Il giudice, oltre a desumere argomenti di prova dalla mancata partecipazione senza giustificato motivo di una delle parti, condannerà la parte contumace al pagamento di una sanzione pari al contributo unificato necessario per l’instaurazione del giudizio e determinato in base al valore della causa. Occorre precisare che non sempre la mancata partecipazione alla mediazione comporta le negative conseguenze previste dal decreto legislativo sopracitato. Qualora sussistano giustificati motivi, la parte, dandone tempestiva comunicazione, potrà ritenersi esonerata dalla partecipazione all’incontro. Quali sono questi giustificati motivi? Non potrà ritenersi valida causa di giustificazione l’avere una posizione diversa dall’assunto avversario. La mancata partecipazione all’incontro di mediazione di una delle parti potrà ritenersi giustificata dall’impossibilità determinata da malattia grave o dalla notevole distanza tra il luogo di residenza della parte e l’organismo di mediazione scelto dall’istante, tale da rendere la partecipazione alla stessa estremamente disagiata ed onerosa. La valutazione circa la sussistenza dell’impedimento è affidata alla discrezionalità del giudice di merito. L’incremento del numero di soggetti che aderiscono alla chiamata in mediazione presso l’organismo di conciliazione Sic&A s.r.l. sede di Fermo è la testimonianza dell’inversione di tendenza nella partecipazione delle parti chiamate in mediazione. La mediazione rappresenta uno strumento alternativo alla tutela giudiziaria più semplice e veloce, con tempi e costi certi. Le parti possono, in tutta riservatezza, raggiungere anche con un solo incontro, un accordo in grado di soddisfare i loro bisogni ed interessi libere di poter stabilire l’esito finale della controversia senza essere assoggettati alle decisioni di un soggetto terzo. L’accordo raggiunto dalle parti rappresenta a tutti gli effetti un contratto che può acquistare efficacia esecutiva. Il verbale di conciliazione può essere omologato, su istanza di parte, con decreto del Presidente del Tribunale nel cui circondario ha sede l’organismo di conciliazione e diventare un titolo esecutivo. In caso di mancato rispetto dell’accordo contenuto a verbale, la parte interessata potrà richiedere l’adempimento di quanto stabilito mediante esecuzione forzata, ottenendo in tempi celeri il pieno soddisfo di quanto pattuito. Dott. Fabio Ramadori - mediatore civile Sic&A s.r.l. sede di Fermo via Bellesi n. 66 tel. 0734.281450 fax 0734.225271 email: sedefermo1@sicea-adr.it


Economia/News 15 giugno 2012

Fermano/Protocollo d’intesa

Uniti a sostegno del territorio I sindacati l’avevano chiesto e richiesto. Ora possono dirsi soddisfatti, pur rimanendo vigili. È stato infatti firmato il protocollo d’intesa tra la Provincia di Fermo e le Organizzazioni sindacali del territorio (Cgil, Cisl, Uil, Spi, Fnp, Uilp). Nella consapevolezza che il momento critico che l’Italia sta vivendo, di cui la provincia fermana è specchio calzante, non lascia intravedere spiragli di miglioramento. Che la crisi sta causando serie difficoltà alle aziende locali. Che la disoccupazione, soprattutto giovanile, è ai massimi storici. E che tutto questo non fa altro che inasprire il clima sociale, con pesanti ricadute sulla coesione, sulla sicurezza e sulla fiducia verso il futuro e le istituzioni. Avendo chiaro tutto questo, continuare ad andare ognuno per la propria strada, pur proponendo ed operando in modo efficace e propositivo, non basta più. Ecco allora che l’ente di raccordo del territorio ed i rappresentanti dei lavoratori e dei pensionati hanno intrapreso un percorso condiviso. Tra i punti dell’accordo l’istituzione di un tavolo permanente di confronto all’interno del quale discutere periodicamente dei problemi del territorio – lavoro e sviluppo in primis – ed avanzare proposte e soluzioni. Il tavolo, presieduto dal Presidente della Provincia, si dovrebbe riunire ogni mese ed essere composto da Provincia, sindacati, parti sociali, Camera di commercio e rappresentanti di banche e scuole. Quanto al bilancio provinciale, già approvato in Giunta e che sarà discusso in Consiglio entro giugno, nel protocollo si stabilisce che, fatte salve le spese “fisse” dell’ente, quelle “discrezionali” saranno concentrate soprattutto nei settori del lavoro, del sociale, dello svilup-

po sostenibile e della cultura. In aiuto alle persone che hanno perso il lavoro o che si vive in condizione di grave indigenza sarà istituito un fondo straordinario anticrisi. A disposizione sono stati messi 150 mila euro, provenienti dal Fondo sociale europeo, che, una volta ottenuta l’approvazione della Regione, potranno essere utilizzati per garantire un reddito minimo a chi si trova in particolare difficoltà economica. Nel mirino del protocollo anche la lotta all’evasione fiscale e il contrasto del lavoro nero. La Provincia aiuterà i Comuni ad avviare collaborazioni con l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza. I Comuni saranno anche invitati ad aderire alla stazione unica appaltante che l’ente, prima in regione, ha istituito per riformare a livello locale il sistema degli appalti pubblici. Per ottimizzare gli interventi degli enti e del modo del volontariato sarà istituito, in accordo con gli Ambiti territoriali sociali, un osservatorio per le politiche sociali. Francesca Pasquali

Il lavoro in provincia Al 31 maggio 2012, 6.900 cassaintegrati in deroga, con un incremento mensile di 300 unità Al 31 dicembre 2011, 15.722 iscritti al Centro per l’impiego della Provincia, pari al 13,7% della popolazione attiva L’85% dei nuovi occupati ha un contratto precario, il 15 % a tempo indeterminato La provincia di Fermo è, tra le marchigiane, quella con il reddito pro capite più basso

Marche/A disposizione quasi 900 mila euro

Fidimpresa Marche, bandi per le imprese commerciali Scade venerdì 29 giugno il termine ultimo per partecipare ai bandi regionali per la concessione di contributi ai progetti per la riqualificazione e valorizzazione delle imprese commerciali. I fondi disponibili ammontano a 867 mila euro, di cui 200 mila riservati alle attività commerciali nei Comuni con meno di cinquemila abitanti. Possono partecipare ai bandi le micro, piccole e medie imprese commerciali di vendita al dettaglio e quelle che si occupano di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Saranno finanziate le spese per costruzione, ristrutturazione, manutenzione straordinaria, ampliamento dei locali adibiti o da adibire ad attività commerciali e al deposito delle merci, attrezzature fisse e mobili e arredi (solo beni nuovi) inerenti l’attività di vendita e/o somministrazione di alimenti e bevande. Il contributo regionale sarà pari al 20% della spesa riconosciuta ammissibile. Gli interventi finanziari dovranno essere conformi alla regola del “de minimis” e la spesa ammessa non potrà essere inferiore a 20 mila euro e superiore a 100 mila euro. www.cnafermo.it www.fidimpresamarche.it

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Ambiente/News 15 giugno 2012

Focus Casa/I consigli di Casa.doc La casa è una trappola, fonte di preoccupazioni e grattacapi? Niente paura ora c’è Casa.doc. Chi compra, e soprattutto chi vende casa oggi deve fare molta attenzione affinché tutta la documentazione dell’immobile sia in regola. I rischi sono molti, sempre più spesso atti e compravendite vengono annullati o slittano, col pericolo di rimborsare il doppio della caparra, se l’immobile presenta difformità tali che non possono far sì che la compravendita possa concludersi. Molti acquirenti possono incappare in acquisti non in regola con le leggi e trovarsi a dover spendere cifre consistenti per aggiornare documentazioni che oggi sono diventate indispensabili. Casa.doc la soluzione L’idea di affrontare la montagna burocratica di enti locali, uffici catastali, consulenti e tecnici e relativi costi e tempi, è tale da scoraggiare chiunque... tranne Casa.doc. Questa nuovissima realtà si occupa a 360 gradi di recuperare per voi i documenti necessari per vendere o acquistare serenamente un immobile, ed avvisarvi subito delle difformità presenti anticipando cattive sorprese, sanzioni future e complicazioni legali. Un pool di esperti e tecnici coordinati Il problema infatti è reperire tutta la documentazione di un immobile, per avere un quadro completo ed analizzare eventuali problematiche. Casa.doc è una struttura che si occupa proprio di questo: creare il “libretto di circolazione” con tutta la documentazione del singolo immobile, in modo da permettere ad ogni proprietario di far circolare serenamente una proprietà immobiliare dal venditore al compratore senza sorprese. Anche per chi vi abita e chi vorrebbe comprare. Le carte in regola: il libretto Casa.doc è indicato anche per chi abita regolarmente nella propria casa magari da anni, o per chi

la vorrebbe acquistare. Verificare una volta per tutte la regolarità della documentazione in possesso, da oggi poi è sempre più indispensabile per ogni evenienza: lavori di sistemazione o ristrutturazione, finanziamenti, allacci e nuovi impianti, eventualità di decidere di vendere rapidamente e magari per acquistarne un’altra come affare improvviso. Ottenere il libretto di circolazione dell’immobile Casa.doc ci aiuta ad avere sempre sotto controllo il nostro immobile, e ci dà la possibilità di integrarlo con tutta la documentazione che verrà prodotta da interventi futuri. Un piccolo investimento per una maggiore garanzia di qualità è quello che differenzia il tuo immobile dagli altri, tra l’altro Casa.doc per un check-up iniziale, sta convenzionando le migliori agenzie immobiliari (per esempio già se ne avvale il gruppo Maison) che vogliono garantire i propri clienti sulla trasparenza e regolarità delle compravendite. Info. tel.071.2076816 info@studiocasadoc.com www.studiocasadoc.it

Breve Francavilla d’Ete/Nuova illuminazione pubblica Sono state utilizzate lampade a risparmio energetico per realizzare la nuova illuminazione lungo il marciapiede della provinciale Maceratese, tra l’incrocio di viale Papa Giovanni XXIII e il cimitero. Il rifacimento del pubblico impianto è parte di un progetto di circa 160 mila euro che comprende anche il rifacimento di un muro di contenimento della scarpata in via San Carlo, con relativa illuminazione ed arredi urbani. Sono stati inoltre istallati alcuni fari particolari per la chiesa di San Rocco, il Comune e il primo tratto del nuovo marciapiede. I lavori hanno riguardato anche la sistemazione di panchine e ringhiere.

Fermano/Campagna su edifici sfitti o inutilizzati

Meno cemento, più paesaggio Avviata lo scorso febbraio a livello nazionale con la spedizione a tutti i Comuni della richiesta ufficiale di compilazione di una scheda censimento, la campagna “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori” entra nel vivo anche nel Fermano. L’iniziativa - presentata lo scorso 8 giugno dal Forum provinciale che riunisce tutte le sigle ambientaliste, oltre che la CGIL ed altre associazioni impegnate sui temi dello sviluppo sostenibile - nasce con l’obiettivo di censire gli immobili sfitti o inutilizzati presenti in ogni Comune della Penisola, poggiandosi su quattro presupposti ineludibili: progettare città più vivibili; riqualificare il patrimonio edilizio esistente; preservare il territorio ed il paesaggio; risparmiare suolo agricolo. Il consumo improprio di suolo, è stato ribadito, caratterizza purtroppo anche la nostra zona, con un livello di urbanizzazione inutile quanto deleterio. Ecco, quindi, l’urgenza di coinvolgere le Amministrazioni comunali in un’attività di monitoraggio per quantificare il patrimonio esistente, oltre che per aprire una nuova stagione di confronto e di “democrazia urbanistica” (come evidenziato anche nel manifesto ufficiale), a partire da nuovi strumenti e da modalità partecipative già sperimentate con successo in varie realtà. Con il paesaggio considerato, finalmente, come autentico bene comune. (a.b.) www.salviamoilpaesaggio.it

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Ambiente/News 15 giugno 2012

La Provincia di Fermo promuove i Centri del Riuso

Parola d’ordine: “Recuperare!” di Daniele Maiani

E’ bello vedere le cose funzionare all’unisono, specie nel mondo della politica e dell’amministrazione pubblica dove la musica stonata è la regola, e per di più fastidiosa. Quello che è piacevole vedere è che se il Comune di Fermo pensa agli orti pubblici e promuove corsi di orticultura per dare il suo contributo alle ristrettezze in cui si dibattono le famiglie, la Provincia non sta a guardare, anzi, rilancia su un argomento affine: guerra agli sprechi e al consumo generalizzato, sì al riuso e riutilizzo degli oggetti dismessi. È stato inaugurato il 20 maggio scorso a porto Sant’Elpidio il primo Centro del Riuso della Provincia a cui, negli auspici dell’Assessore Renato Vallesi, e di quanti come lui credono in uno sviluppo sostenibile del territorio, faranno seguito altri. Ne abbiamo già parlato di questi centri del riuso, ma vale la pena di ritornarci. Cosa sono? Luoghi in cui finiscono oggetti che pur essendo stati conferiti come rifiuti sono ancora suscettibili di riutilizzo con piccoli lavori di manutenzione o che possono essere smontati e usati come ricambi o parti di altri manufatti: un’operazione praticata nelle officine campali degli eserciti di tutto il mondo e che va sotto il poco gradevole, ma efficace, epiteto di “cannibalizzazione”. Il riuso è cosa buona, economicamente sana, frutto di una antica cultura tutta italiana in cui nulla doveva essere sprecato e buttato. Tutto si metteva da parte perché un giorno poteva servire. La civiltà dei consumi ha scardinato questo modo di pensare, ma ci ha pensato la crisi a renderlo di nuovo attuale. Di questo ci parla l’Assessore provinciale Renato Vallesi: “Il Centro del Riuso di Porto Sant’Elpidio è il primo attivato di queste dimensioni nelle Marche, quindi è un centro pilota, il capofila di tutti i centri del riuso che andranno a concretizzarsi. Il prossimo sarà quello di Fermo. In questi momenti di difficoltà sociale, che si allarga anche nel campo del lavoro, questa struttura permette di tornare alle buone pratiche del passato. Parliamo del riuso, ovvero di una economia non solo monetaria in cui ci si scambia anche favori, cortesie, tempo, prodotti o materiali nel reciproco interesse e nella reciproca opportunità.

I conferimenti al Centro del Riuso non sono rifiuti, sono veri e propri beni economici recuperabili e riutilizzabili per ulteriori vite”. E simili iniziative non sono solamente di facciata: ogni grande viaggio comincia con un primo passo ed è necessario che qualcuno lo faccia. E la Provincia in questo campo ne sta facendo parecchi e tutti nella direzione giusta se si pensa anche alla partecipazione all’evento della Settimana Nazionale “Porta la sporta”, contro lo spreco delle borse di plastica della spesa, tenutasi dal 14 al 22 aprile scorso. Una adesione a questa iniziativa da parte della Provincia di Fermo, come ci dice Vallesi, finalizzata a non lasciare alle generazioni future problemi di tutela ambientale del territorio e del paesaggio. Stili di vita e consumo attenti e consapevoli, orientamento verso atteggiamenti nuovi e scelte alternative che riducano la produzione di rifiuti, la promozione del riutilizzo e del recupero, piccoli gesti di civiltà e di attenzione all’ambiente compiuti quotidianamente da tanti cittadini devono e possono fare la differenza.

Il Centro del Riuso Vuoi disfarti di un oggetto vecchio ma che con una aggiustatina potrebbe tornare in buono stato? Ora puoi portarlo al Centro del Riuso di Porto Sant’Elpidio. Lì, il lunedì mattina dalle 10.30 alle 13 e il mercoledì pomeriggio dalle 16 alle 19, i volontari della Protezione Civile catalogheranno gli oggetti consegnati, destinando quelli non riparabili alle isole ecologiche, e da lì alla discarica. Chi è in cerca di un’occasione e chi ama rimettere in sesto attrezzi di vario genere, ogni sabato dalle ore 10 alle 13, potrà girovagare tra il materiale arrivato al Centro, scambiarlo e portare via ciò che ritiene interessante.

Brevi Marche

Premiati i Comuni ricicloni I primi tre Comuni di ogni provincia marchigiana che hanno raggiunto la percentuale più alta di raccolta differenziata nel 2011 hanno ricevuto il Premio Comuni Ricicloni per la Regione Marche, la manifestazione promossa da Legambiente Marche, Assessorato all’Ambiente della Regione Marche ed Arpam. Se i migliori risultati arrivano dal Maceratese, in provincia di Fermo ad essere premiati sono stati i Comuni di Porto San Giorgio (66,15%), Torre San Patrizio (65,41%) e Altidona (64,90% RD). In totale sono 234 i Comuni marchigiani che hanno aderito a questa edizione della manifestazione. Tutte le amministrazioni che hanno superato la percentuale del 60% di raccolta differenziata si divideranno, in base alla percentuale di raccolta differenziata e al numero di abitanti, i 107 mila euro messi in palio dalla Regione.

Porto San Giorgio

Soste a pagamento e mercati Dallo scorso primo giugno e fino al prossimo 31 agosto non sarà possibile parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu del lungomare sangiorgese dalle ore 9 alle 19. E’ quindi necessario munirsi dei ticket ai parcometri. Altra novità: con l’inizio del mese sono ripartiti i mercati domenicali in centro, in aggiunta ai tradizionali appuntamenti con i mercati del giovedì.

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Ambiente/Terremoto 15 giugno 2012

Fermano/Colloquio con il Presidente dell’Ordine provinciale degli Architetti

Terremoto, istruzioni per l’uso Dalla terra tutto ha origine, nella terra si gettano i semi e le speranze per il futuro e sempre dalla terra raccogliamo i frutti migliori. Quando però la terra trema ribellandosi all’uomo, lo rende fragile e gli ricorda quanto la sua capacità di controllo si riveli poca cosa di fronte alla forza della natura. Lo testimoniano i fatti recenti che hanno sorpreso intere comunità e distrutto interi paesi dell’Emilia. Sebbene le immagini trasmesse dai media siano toccanti soprattutto perché avvenute a pochi passi da noi, è consigliabile rimanere con i piedi ben piantati al suolo e, per fare il punto della situazione, meglio rivolgersi a chi è in grado di fornirci un parere più autorevole in merito. Stando a quello che ci dice il Presidente dell’Ordine provinciale degli Architetti, Andrea Tartuferi, non sembra che nella nostra zona sia diffuso alcun tipo di allarmismo. Del resto le amministrazioni comunali, gli organi deputati alla messa in sicurezza di strutture ed edifici pubblici, come ad esempio gli istituti scolastici, sono in grado, attraverso sopralluoghi, di valutarne le criticità e così per i centri storici, dove il rischio di crolli è più concreto non essendo stati costruiti con i moderni criteri di sicurezza. Sull’esperienza di un passato ancora recente sono stati fatti innumerevoli progressi spiega infatti Tartuferi: “La tecnologia va

avanti, di pari passo con la ricerca. Dopo ogni terremoto c’è una verifica statistica più ampia sugli edifici costruiti con le norme in vigore in quel momento che di conseguenza verranno aggiornate. Perciò non possiamo considerare l’ultimo terremoto quello che ci farà costruire gli edifici successivi”. Per questo la legislazione che regola questa materia non può mai considerarsi definitiva ma in continuo divenire. La normativa in fatto di eventi sismici è stata modificata già due volte negli ultimi quindici anni e si è rinnovata soprattutto dopo il terremoto dell’Aquila, rivelatosi purtroppo, un banco di prova significativo per portare alla luce la differenziazione in fatto di intensità di scosse ed entità dei danni anche fra zone molto vicine e apparentemente simili. A proposito di passi avanti, scopriamo come attraverso la microzonazione sismica sia possibile studiare gli effetti che lo scuotimento sismico ha sulla superficie fornendo informazioni utili sul territorio, individuando le zone stabili, quelle soggette ad instabilità come frane o rotture della superficie. Come testimonia il nostro interlocutore: “È sicuramente auspicabile che questa sorta di microzonazione venga avviata dai comuni ai fini della progettazione ma soprattutto della prevenzione e pianificazione urbanistica che si applica anche per le aree attualmente non edi-

Valdaso/Progetto sperimentale di riduzione del rischio sismico

Informare per prevenire Se la tua casa, la scuola che frequenta tuo figlio, il luogo dove lavori fossero a rischio sismico, vorresti saperlo? La risposta affermativa sembrerebbe scontata. Sembrerebbe, perché, potrebbe esserci chi preferisce non sapere e vivere alla giornata o chi, pur avendolo saputo, non ha i soldi per mettere in sicurezza l’edificio e si troverebbe a vivere le sue giornate nell’angoscia. Partendo, però, dal presupposto che una persona informata è poi comunque libera di scegliere, quando si hanno notizie, soprattutto se verificate, su un argomento che rende tutti vulnerabili, informare diventa un dovere. I terremoti sono eventi imprevedibili. Nonostante le tecnologie più avanzate non si è ancora in grado di sapere in anticipo se, quando e dove ci sarà una scossa, né quale sarà la sua intensità. Quello che si può fare, allora, è puntare sulla prevenzione. A questo proposito lo scorso anno le Province di Fermo ed Ascoli Piceno hanno dato vita ad un progetto sperimentale, nel suo genere, realizzato per la prima volta in Italia. Finanziato con Fondi europei e coordinato dal Dipartimento nazionale e regionale di Protezione Civile, il Progetto per la riduzione del rischio sismico della Valdaso ha coinvolto, da marzo a settembre 2011, le classi quarte degli Istituti tecnici per geometri di Ascoli Piceno, Fermo e Grottammare. I ragazzi hanno monitorato, mappato e verificato dall’esterno, senza l’uso di strumentazioni, tutti gli edifici pubblici e privati dei centri storici di 24 comuni del Fermano e dell’Ascolano. Per ogni edificio hanno compilato una scheda di rischio e stimato la probabilità di crolli in base all’intensità di possibili terremoti. Le informazioni raccolte avrebbero dovuto essere recapitate ai Comuni che, per prima cosa avrebbero dovuto informare i cittadini. Dopodiché, con i pochi soldi a disposizione, le Amministrazioni avrebbero dovuto realizzare studi approfonditi sulla sicurezza dei propri centri storici. È a questo punto che il meccanismo si è inceppato e solo alcuni Comuni hanno ricevuto il materiale elaborato, evitando, tra l’altro, di informare i propri cittadini dei risultati dello studio. Le persone che abitano in quei posti non sanno quindi se gli edifici in cui vivono e passano le loro giornate sono sicuri. Certo, potrebbero chiamare e pagare qualcuno che ne accerti le condizioni ma, dato che lo studio è stato fatto, che per realizzarlo sono stati utilizzati soldi pubblici e che qualche risultato l’ha prodotto, non si capisce il perché di questo silenzio. Del resto, se le informazioni ottenute non destassero preoccupazioni, non è chiaro perché vengano taciute. In caso contrario sarebbe ancora più grave non informare i cittadini dei potenziali rischi che corrono. Nel 2013 il progetto dovrebbe essere replicato in 12 Comuni del Fermano e del Maceratese, interessati, nel 2010, da un significativo sciame sismico. Oltre al monitoraggio degli edifici dei centri storici e alla compilazione delle schede di rischio dovrebbero essere utilizzati alcuni strumenti che permetterebbero di misurare l’intensità delle scosse ed i movimenti della terra. La combinazione di questi elementi e i risultati ottenuti dall’elaborazione dei dati consentirebbe alla Province, ai Comuni e alla Protezione Civile di avere un quadro chiaro della situazione e di definire dettagliati piani di sicurezza. Anche i cittadini potrebbero fare la loro parte, ma per farlo dovrebbero essere informati. (f.p.)

ficabili, dicendo che in quell’area c’è un rischio sismico alto e magari non incidiamo lì. È sicuramente uno strumento in più per pianificare lo sviluppo urbano”. Anche la prevenzione intesa nel “conoscere come comportarsi in caso di terremoto, come adoperarsi in caso di crollo, quali sono i posti più sicuri di un edificio” gioca un ruo-

lo fondamentale, conclude Tartuferi. Inoltre, ci sono tutte quelle attività di primo soccorso e di intervento post-sismico che in questi casi vedono collaborare tutti gli ordini professionali come architetti, ingegneri, geologi con la Protezione Civile per fornire risposte immediate in caso di emergenze. Serena Murri

Azienda Informa/Il Doposcuola Assistenza allo studio anche d’estate La scuola è appena finita ma Il Doposcuola Fermo resta aperto tutta l’estate e continua ad offrire assistenza quotidiana allo studio estivo. L’offerta didattica è ampia. Vengono curate diverse aree: umanistica (latino, greco, italiano, storia, geografia); linguistica (inglese, francese, spagnolo); economico-giuridica (diritto, economia aziendale, matematica finanziaria); tecnico scientifica (matematica, fisica, chimica, costruzioni, estimo, topografia, architettura, meccanica, impianti, tecnologia, disegno tecnico, sistemi, informatica, elettronica). Si ricorda inoltre la possibilità di elaborare insieme tesine per l’esame di Stato e la preparazione per le prove scritte (elaborazione di un saggio breve, terza prova ecc.). Per coloro che devono sostenere gli esami di riparazione si organizzano piani di studio personalizzati e graduali lungo tutto il periodo estivo. Non rimandate la vostra preparazione! Si offre anche assistenza per gli studenti che devono affrontare i test di ammissione alle facoltà universitarie. Per i bambini delle elementari stiamo organizzando nuovi corsi ludico-didattici come “impara l’inglese disegnando”, “la scienza al Doposcuola”, per scoprire in maniera facile e divertente i principi della fisica e della chimica. Per i ragazzi e gli adulti sono programmati tre innovativi corsi tenuti dall’Ing. Luca Viozzi: “Formazione all’avviamento al lavoro” per gestire, motivare e organizzare il personale; “Etica della comunicazione”, per imparare a comunicare in maniera efficace; “Wellness Design” in cui si esplorano le nuove frontiere del Wellness. Su Facebook in anteprima tutte le novità. Info: Il Doposcuola Fermo, via Medaglie d’Oro n.61, tel. 328.0373303 – info_ildoposcuola@libero.it.

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Politica/News 15 giugno 2012

L’analisi del voto e l’apertura di un dibattito nel territorio

Alla politica serve un ritorno al futuro Porto San Giorgio, Sant’Elpidio a Mare, i partiti, le civiche e le elezioni che verranno di Andrea Braconi

E’ una lettura molto più complessa ed articolata di quanto possa apparire, quella delle ultime elezioni Amministrative. Lo è in tutto il Paese. Lo è anche nel Fermano. Porto San Giorgio e Sant’Elpidio a Mare, nonostante la vittoria di un candidato riconducibile all’area del “centrosinistra” (d’obbligo le virgolette, specie nel secondo caso), non sono e non possono essere due facce della stessa medaglia. Analogie sono invece riscontrabili lungo la direttrice Fermo-Porto San Giorgio, dove tra 2011 e 2012 si è ripetuto - in parte - l’esperimento di un centrosinistra con (più di) un occhio aperto alle correnti centriste. Le liste civiche Fermo si Muove e Porto San Giorgio si Muove, infatti, si sono piazzate sempre dietro il PD, precedendo SEL e Comunisti Italiani. Le differenze, sostanziose, stanno nell’abdicazione a quel modello da parte di IDV, Socialisti e Rifondazione Comunista, ognuno fautore di una scelta diversa, punita dall’elettorato: per tutti e tre, infatti, la casella “consiglieri eletti” segna un impietoso Zero. Ma se ci si sposta in territorio elpidiense, ecco che tutto

cambia, almeno per l’IDV che, agganciatosi al treno Terrenzi, sfiora il 9 per cento al primo turno e si accaparra 2 Assessori in una Giunta dove spiccano ben due membri del biennio Martinelli, quando la città passò da sinistra a destra, per poi fare il percorso inverso nel 2007 con l’elezione a Sindaco di Alessandro Mezzanotte. Quanto al PD, i democratici, in una delle loro principali roccaforti, pagano la scissione pre-elettorale e la mancanza di coraggio nell’affrontare quelle Primarie che, finora, ne hanno costituito il tratto distintivo, nel bene e nel male. La debacle di Zallocco al ballottaggio resterà una ferita aperta per parecchi anni, non soltanto all’ombra della Torre Gerosolimitana. Nel centrodestra tira un’aria piuttosto pesante. Una resa dei conti figlia dei pessimi risultati, con divisioni inattese prima (vedi il caso Orsili a Sant’Elpidio), candidati in quota PDL esclusi dai ballottaggi poi (Mandolesi e Valentini) ed una diaspora che ha visto l’uscita dal partito di ben quattro Consiglieri provinciali su cinque. Indiziato numero uno quel Remigio Ceroni che, dal 2009 ad oggi, ha raccolto quasi soltanto sconfitte: una debacle iniziata con le Provinciali, proseguita a Fermo e ratificata in questo drammatico scorcio d’anno.

Questione civici. La transumanza di voti, si sa, è caratteristica principale delle Amministrative, dove prevale la conoscenza diretta dei candidati e dove, spesso, si gioca a camuffare e a confondere le acque nascondendo i partiti dietro altre sigle. Ecco che quantificare la disillusione dei cittadini nei confronti degli stessi partiti e quanto questa possa rafforzare l’ampia oscillazione registrata in questa primavera elettorale (in cui, a pieno titolo, rientra anche il Movimento 5 Stelle) non è esercizio facile. Ma quel che appare chiaro è che lo spirito contenuto nell’articolo 49 della nostra Costituzione (“Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”) deve essere rigenerato con estrema urgenza, attraverso un’apertura reale di apparati oramai obsoleti. Una classe dirigente, sia locale che nazionale, ha fatto il suo tempo. Ma soltanto le Politiche del prossimo anno - salvo spine staccate in anticipo - potranno dare un’immagine più definita. E mentre attendiamo, fiduciosi, proviamo ad aprire un dibattito nel nostro territorio, interpellando segretari, coordinatori, amministratori e semplici cittadini.

Porto San Giorgio/Nicola Loira punta su riorganizzazione ed efficienza

Un sindaco con i piedi per terra 41 anni, sangiorgese doc, è Nicola Loira a guidare la nuova amministrazione comunale di Porto San Giorgio. Sostenuto da Pd, Sel, Pdci e dalla lista civica Porto San Giorgio si muove, ha collezionato 4.378 preferenze, imponendosi, con il 53,57%, sull’ex sindaco Andrea Agostini. Sciolte le riserve, la Giunta che lo accompagnerà nel suo mandato è composta da cinque assessori, come vuole la nuova legge. Un bene o un male, quest’organico ridotto, per il primo cittadino? “Per la città è un fatto negativo. Due assessorati in più ci avrebbero permesso di ripartire meglio le deleghe. Abbiamo dovuto creare alcuni super assessorati, come quello di Talamonti, che gestisce tutto l’Ufficio tecnico. Mi auguro che qual-

che consigliere si renda disponibile a sostenere ed aiutare gli assessori, assumendo in futuro qualche delega”. Cinque assessori che avranno un gran da fare. Come sono stati scelti? “Per il settore tecnico (urbanistica, lavori pubblici e ambiente) ho scelto Umberto Talamonti che è una persona esperta nel campo e di cui mi fido. Quello che gli è stato affidato è un ambito che va riorganizzato. Per questo era necessario qualcuno che fosse competente e che avesse le idee chiare a riguardo. Tota Francesco Gramegna lavora nel sociale per cui è stato naturale affidargli la delega alle Politiche sociali. Catia Ciabattoni ha sempre dimostrato un grande interesse per il turismo, ha seguito dei corsi specifi-

ci e può essere un punto di riferimento per il settore. Per Renato Bisonni e Valerio Vesprini è stato fatto un discorso più politico. Nella scelta di tutti e cinque, comunque, ho preso in considerazione le competenze e le passioni personali, il rapporto di fiducia che ognuno di loro ha con me e le indicazioni dei partiti”. Oltre agli Affari generali e legali ed ia Servizi cimiteriali, il sindaco ha tenuto per sé la delega alle Società partecipate. Da tempo la San Giorgio Distribuzione non naviga in buone acque, quali saranno gli interventi che l’Amministrazione metterà in atto per risanare la società? “Per ora siamo nella fase di conoscenza dello stato di salute della società. Stiamo cercando di capire quali sono i problemi, di che natura sono e quali scelte possono essere fatte in futuro. È un’analisi molto complessa che dovrà tener conto anche del fatto che entro il 30 settembre dovranno essere dismessi in tutto o in parte i servizi che hanno un costo superiore a 200 mila euro, e la raccolta dei rifiuti effettuata dalla San Giorgio Distribuzione è tra questi”. Su quali obiettivi si concentreranno le

Giunta e deleghe Tota Francesco Gramegna: vice sindaco, politiche sociali e della famiglia, politiche giovanili, assegnazione case popolari Erap, pubblica istruzione, mense e trasporti scolastici Catia Ciabattoni: commercio e attività produttive, turismo, pesca, pari opportunità Umberto Talamonti: urbanistica ed edilizia, edilizia agevolata/convenzionata, demanio e patrimonio, lavori pubblici, ambiente Renato Bisonni: bilancio e programmazione finanziaria, politiche delle entrate, finanze, tributi, cultura, organizzazione, personale Valerio Vesprini: politiche europee, sport, sicurezza, viabilità, mobilità e trasporti, servizi demografici, statistica, Ced

energie dell’Amministrazione in questi primi mesi di mandato? “C’è il bilancio di previsione che incombe e ci terrà impegnati almeno per un altro mese. Dovremo occuparci del nuovo assetto delle società partecipate e c’è una stagione estiva, già partita, per cui stiamo definendo il cartellone. Per quanto riguarda gli investimenti, vorrei mettere da subito mano a due questioni molto importanti: il progetto della piazza nell’area dell’ex Grand Hotel e quello per Viale dei Pini, per cui la precedente amministrazione ha già avviato un confronto con i privati. Per quanto riguarda il porto, dopo aver esaminato il progetto e valutato quello che ci convince e quello che vorremmo cambiare, puntiamo a raggiungere un accordo con i concessionari e con la Regione per realizzare una struttura che possa garantire un futuro al turismo del territorio”. (Francesca Pasquali)

Consiglio comunale Maggioranza Massimo Silvestrini, Andrea Di Virgilio, Antonello Cossiri, Daniela Minnetti, Elisabetta Baldassarri, Domenico Cognigni, Giuseppe Catalini, Nicola Marziali, Sonia Capeci, Giorgio Raccichini Minoranza Gualberto Vitali Rosati, Carlo Del Vecchio, Fabio Bragagnolo, Lauro Salvatelli, Roberto Mandolesi, Andrea Agositini


Politica/News

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15 giugno 2012

Sant’Elpidio a Mare/A tu per tu con il nuovo sindaco Alessio Terrenzi

Democrazia partecipativa e consumo zero del territorio elpidiense Alle recenti elezioni amministrative con 4.567 voti, pari al 63,58% di preferenze, Alessio Terrenzi è divenuto il nuovo sindaco di Sant’Elpidio a Mare. Sostenuto dall’Italia dei Valori e dalle liste civiche Democratici Popolari e Partecipazione Democratica, l’ex assessore all’ambiente della passata amministrazione prende ufficialmente in mano le redini della città. A seguirlo in questa esperienza politica gli assessori, nuovi e non, Franco Lattanzi (vicesindaco, area finanziaria e commercio), Stefano Ravagnani (lavori pubblici, manutenzione, patrimonio e sport), Monia Tomassini (area sociale, cultura, turismo e politiche giovanili), Marcello Diomedi (governo del territorio) e Gianluca Marcotulli (area strategica). Il neo-sindaco, invece, ha tenuto per sé le deleghe a ufficio stampa e pubbliche relazioni, rapporti con le istituzioni, politiche relative agli interventi successivi agli eventi alluvionali del marzo 2011, polizia municipale, innovazione e nuove tecnologie, servizi demografici, affari generali e sanità. Nella campagna elettore solitamente si cerca di mettere in risalto gli aspetti nuovi, i segni di discontinuità con il passato. A maggior ragione oggi più che mai si sente il bisogno di rinnovamento concreto. Quali pensa invece siano gli elementi di continuità con le passate amministrazioni? “Il programma elettorale che abbiamo presentato sicuramente prevede tutta una serie di interventi che si possono sviluppare sul lungo periodo, ma prima di avviare ciò credo sia opportuno continuare e completare i progetti in corso d’opera, vedi il rifacimento della pavimentazione di Corso Baccio, gli ascensori di collegamento con il centro storico, l’ampliamento cimiteriale e il marciapiede di Via Angeli. Non possiamo permetterci di fare nuovi investimenti se prima non concludiamo i rapporti con le aziende che stanno attualmente lavorando. Inoltre non meno importante sarà il compito di portare a termine la questione relativa all’alluvione del marzo 2011. Questo non vuole significare l’immobilismo della nuova amministrazione, in quanto parallelamente ci adopereremo per intercettare tramite lo sportello Europa i fondi necessari per l’ideazione e la pianificazione di nuove opere per il divenire, cercando così di concretizzare nuovi progetti finalizzati a promuovere e migliorare il territorio comunale, il tutto sempre passando attraverso il beneplacito della cittadinanza.” Elemento nuovo nelle politiche elpidiensi è difatti l’inserimento di argomenti come la democrazia partecipativa. Come e quando

Il Consiglio Comunale Maggioranza Silvano Amaolo, Maurizio Cambiotti, Gianfranco Campanari, Fabio Conti, Simone Diomedi, Franco Egidi, Dalmazio Montemaggio, Giuseppe Perini, Alessio Pignotti, Matteo Verdecchia Minoranza Gianluca Lattanzi, Jessica Marcozzi, Rossano Orsili, Mirco Romanelli, Alberto Valentini, Paride Zallocco

pensate di avviare queste procedure? “In merito al bilancio partecipativo e le segnalazioni online possiamo dire che, non avendo un iter particolarmente farraginoso, potranno essere realizzati entro breve tempo, cosa che purtroppo non si può dire per i comitati di quartiere. Nonostante esista già una proposta per l’istituzione di questa figura, la rispolvereremo e, cercando di aggiornarla alle attuali necessità del paese, faremo in modo che già alle prossime politiche i cittadini abbiano la possibilità di votare i rispettivi rappresentanti di quartiere. Saranno il filo di congiunzione diretto tra chi il territorio lo vive quotidianamente e la struttura comunale. Fino ad allora provvederemo comunque a tastare il polso della situazione tramite chi già cittadinanza attiva la fa da tempo, e qui sto parlando delle associazioni di categoria, comitati

spontanei, gruppi, enti, in modo tale che nel periodo che va da metà giugno a fine anno avremo la possibilità di ascoltare i malcontenti e le proposte in modo da valutare e inserire poi gli interventi opportuni nel prossimo bilancio.” Un altro elemento cardine è quello del consumo sottozero del territorio, così come presentato nel programma elettorale. Sicuramente un compito gravoso per l’assessore Diomedi. “Ciò non significa che sbarreremo ad oltranza nuovi progetti. Eviteremo di dare il consenso alle speculazioni edilizie fine a se stesse, che di certo non miglioreranno la situazione economica e paesaggistica del territorio. Prenderemo invece in esame i nuovi progetti che potranno valorizzare la qualità del territorio e della cittadinanza che ci vive. Per il resto cercheremo di incentivare chi ha intenzione di recuperare costruzioni

già esistenti, a tal proposito penso agli stabili del centro storico che attualmente non hanno una destinazione d’uso e versano in condizioni d’abbandono.” Paolo Galletti



Cultura/News

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15 giugno 2012

Ortezzano/Presenti le bozze del primo “Campanini Carboni” Fermo/Anteprima del cartellone estivo

Inaugurata la Biblioteca comunale

La Cultura nel cuore

Un omaggio al più illustre cittadino di Ortezzano: è questo ciò che il Comune ha voluto fare intitolando la biblioteca comunale a Giuseppe Carboni. Inaugurata lo scorso 20 maggio, la biblioteca è stata allestita in due stanze attigue al municipio, che, dopo essere state restaurate, accolgono ora decine di libri, disponibili per essere consultati o portati a casa in prestito.Ad impreziosirla, le bozze, donate dalla famiglia De Corri, erede di Carboni, del primo dizionario di latino-italiano e italiano-latino “Campanini Carboni”, che il latinista ortezzanese ha redatto insieme a Giuseppe Campanini nel 1911. Oltre a molti libri di narrativa, dizionari e testi, sui quali condurre ricerche, nelle biblioteca si trovano sette volumi della collana “Delle antichità picene”, dell’abate Giuseppe Colucci, che risalgono alla fine del 1700. È inoltre possibile trovare una raccolta di stornelli e detti marchigiani che gli alunni della scuola di Ortezzano hanno recuperato nel tempo, frutto del lavoro di raccolta fatto da due maestre che, per molti anni, hanno insegnato nel paese. Libri comuni e rarità assolute, tutti comunque ancora da catalogare. Ecco allora che diventa fondamentale il ruolo che andrà a svolgere il bibliotecario condiviso. Il

Il blu per gli eventi, il rosso per il teatro, il verde per le biblioteche, l’arancione per i musei. E un cuore stilizzato, in cui si riconosce la lettera C, ad indicare la Cultura. Sotto, lo slogan Fermo Cultura Passione Inarrestabile a sintetizzare il tutto. Si presenta con questo logo il calendario 2012 dell’estate fermana. Un cartellone ricco di iniziative, rivolte a tutti e in grado di accontentare tutti, ideato dagli Assessorati alla Cultura, al Turismo e allo Sport del Comune, di concerto con le associazioni della città. Cambia la grafica e cambia il modo di comunicare gli eventi. Non saranno infatti più distribuiti i libricini con le iniziative in programma. Al loro posto mappe della città con indicati, in dettaglio, i luoghi in cui si svolgeranno gli eventi. Un modo nuovo di comunicare che coinvolge l’intera città e che potrete scoprire nel numero di luglio del Corriere News. Complessivamente saranno centodieci gli eventi che si susseguiranno durante tutta l’estate fermana. Inoltre, cittadini, visitatori e turisti potranno scegliere tra nove mostre, diciotto eventi sportivi, tre diversi tipi di mercatini, due fiere ed una mostra mercato dell’antiquariato. Un calendario ricco e variegato, dunque, che vede confermate manifestazioni diventate ormai veri fiori all’occhiello della stagione estiva di Fermo A cominciare dal mercatino dell’antiquariato e dell’artigianato che, giunto alla trentesima edizione, si svolgerà dal 5 luglio, tutti i giovedì di luglio e agosto. Sabato 7 luglio in centro storico torna la Notte Bianca, con spettacoli e animazioni fino all’alba. Per gli amanti dello sport, dal 21 al 24 giugno, appuntamento con Fermo 24h, il torneo nazionale di pallavolo. Il centro storico farà da cornice, venerdì 15 e sabato 16 giugno, ad A tutto Riso, manifestazione culinaria dedicata al Riso Vialone Nano. Tante le novità, molte delle quali riguarderanno il litorale. Domenica 8 luglio, a Lido San Tommaso, si svolgerà il Corteo storico della Cavalcata dell’Assunta; dal 12 al 15 luglio a Marina Palmense musica reggae e tanto divertimento con il Bababoom Festival. Per gli amanti dell’aperitivo, da domenica 17 giugno, a Lido di Fermo, prenderanno il via gli Aperilido: musica e intrattenimento negli chalet del lungomare.

Comune ha infatti aderito, insieme a quelli di Monterubbiano, Monte Vidon Corrado e Torre San Patrizio, ad un protocollo di intesa siglato con la Provincia di Fermo. Obiettivo dell’accordo è la creazione di una microrete che colleghi le biblioteche dei piccoli comuni del Fermano. Il protocollo prevede anche la presenza di un bibliotecario che, nelle quattro biblioteche, si occuperà soprattutto di catalogare i testi. La biblioteca di Ortezzano è aperta dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19 ed il sabato dalle 9 alle 12, grazie alla collaborazione di due volontari. A breve la biblioteca entrerà nella rete interprovinciale Bibliosip e, dunque, nella catalogazione del Sistema Bibliotecario Nazionale. in questo modo sarà possibile ordinare libri che si trovano nelle biblioteche delle province di Fermo e Ascoli Piceno e ritirarli direttamente ad Ortezzano.

Fermo/Aggiudicata l’edizione 2012

GIovane rumena vince il “Postacchini” Si è tenuta sabato 26 maggio al Teatro dell’Aquila di Fermo la Serata di Gala conclusiva del Concerto dei Vincitori con Cerimonia di Premiazione della XIX edizione del Concorso Violinistico Internazionale “A.Postacchini”. Vincitrice assoluta di questa straordinaria XIX edizione, è stata designata dalla Giuria Internazionale presieduta dalla grande violinista e didatta Mariana Sirbu, la 20enne rumena Ioana Cristina Goicea, un vero portento del violino. A lei, oltre ai premi in denaro sono andati anche il bel violino e un archetto. Ha esordito il Presidente Giulio Vinci Gigliucci “Penso che questa sera sia preferibile lasciare subito la parola ai violini – ha precisato - Quindi mi limiterò a dare con piacere il benvenuto alle autorità presenti, a un’eccezionale Giuria internazionale, a tutti i concorrenti accorsi a Fermo in gran numero per questo ormai prestigioso appuntamento, ai sostenitori del Concorso, a questo meraviglioso pubblico fermano.” La serata presentata da Barbara Capponi ha visto esibirsi i vincitori delle quattro categorie, premiati da autorità regionali, provinciali, comunali e personalità della cultura, dell’imprenditoria. Oltre ai premi in denaro e alla possibilità di effettuare numerosi concerti, sono state consegnati preziosi oggetti di raffinata arte orafa realizzati gli allievi del Liceo Artistico “U.Preziotti” di Fermo. Tutti i giovani violinisti che si sono esibiti ieri sera hanno mostrato doti tecniche e interpretative non comuni, confermando il Concorso “Andrea Postacchini” come iniziativa che richiama talenti da ogni parte del mondo. Momento speciale è stato quello che ha visto in palcoscenico, quale testimonial, lo scenografo Giancarlo Basili. “Maestro – ha detto il presidente Vinci nel presentarlo - il Teatro è sempre stato al centro della sua ispirazione e della sua creatività. Grazie per essere qui stasera per incoraggiare i violinisti ad esprimere il loro talento.”

Sarnano/Al via il XXII Trofeo Scarfiotti

In montagna rombano i motori Si sentono già i motori rombare e sta per terminare la grande attesa per la XXII edizione del Trofeo Lodovico Scarfiotti Sarnano-Sassotetto. L’intramontabile corsa in salita Sarnano-Sassotetto si disputerà infatti da venerdì 22 a domenica 24 giugno. Il Trofeo Scarfiotti nasce per ricordare il mitico pilota Lodovico Scarfiotti, scomparso, prematuramente e tragicamente, 40 anni fa in un incidente in Germania. La storica cronoscalata marchigiana, che si disputa su un percorso di 8,877 km pensa già al campionato italiano e punta addirittura a quello europeo. La bellez-

za del percorso, nel cuore dei Sibillini, apprezzato da generazioni di piloti, è la garanzia di una crescita che sta portando al raggiungimento di importanti traguardi, grazie alla qualità del lavoro dello staff organizzativo. Grande soddisfazione per l’amministrazione comunale, non solo per la vetrina mediatica che questo evento garantisce, ma anche per le positive ricadute turistiche. Alla gara, infatti, partecipano circa 130 vetture con un indotto di oltre 500 persone che, nel fine settimana in cui si svolge la corsa, riempiranno le strutture ricettive sarnanesi.

Fermo/Le iniziative di Sistema Museo per l’estate

Divertimento per tutte le età Estate: tempo di mare e vacanze, ma non solo. Per l’estate 2012 la società cooperativa Sistema Museo ha ideato “R…estate al museo! I sensi dell’arte”, un ricco calendario di iniziative rivolte alle famiglie e ai ragazzi dai 4 ai 13 anni. Percorsi ludico-educativi, laboratori, letture animate ed ascolti digitali, a pagamento, che si svolgeranno nei mesi di giugno (27- Sala del Mappamondo), luglio (11 - Pinacoteca, 25 - Parco di Villa Vitali) e agosto (22 - Museo Polare di Villa Vitali, 29 - Cisterne Romane) dalle 17 alle 19. Gli appuntamenti dedicati alla scoperta della cultura divertendosi non finiscono qui. Domenica 1 luglio, alle ore 21, nella

Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori si terrà “La grotta degli amanti”, un racconto a più voci dei tragici eventi del 1911-1912, in occasione del centenario della morte di Antonio Iommi e Laurina Palloni, i dei due fidanzati di Torre di Palme. Venerdì 27 luglio, dalle ore 21, presso i Musei Scientifici ed il Parco di Villa Vitali sarà la volta di “Mezzanotte al Museo”, una caccia al tesoro a squadre in notturna per tutte le età, nel corso della quale bisognerà aiutare il custode a trovare un ladro e un prezioso oggetto rubato. Tel. 0734.217140 ermo@sistemamuseo.it



Cultura/News 15 giugno 2012

Montefiore dell’Aso/Tavola rotonda

Il valore delle donazioni in campo artistico Sabato 16 giugno si svolgerà a Montefiore dell’Aso una tavola rotonda dal titolo “…io ho quel che ho donato...Un collezionismo illuminato: il patrimonio privato al servizio della comunità”. L’incontro, che avrà inizio alle ore 9 presso il Museo Adolfo De Carolis e durerà tutta la mattinata, è organizzato dal Comune di Montefiore dell’Aso in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo. La tavola rotonda, che prende spunto dalle ultime donazioni fatte dagli eredi della famiglia De Carolis al Comune di Montefiore dell’Aso, vuole essere un confronto tra donatori nel campo artistico, istituti museali e culturali, esperti legali e associazioni che hanno fatto di questa modalità uno degli esempi virtuosi del nostro Paese. Una riflessione sul valore delle donazioni private nella costituzione e sviluppo del patrimonio culturale che viene destinato alla comunità. Io ho quel che ho donato, l’espressione classica attribuita a Marcantonio, che in punto di morte sembrerebbe avere esclamato di non possedere nulla se non quanto donato ad altri, diventò uno dei più celebri motti dannunziani per il quale Adolfo De Carolis immaginò la piccola xilografia per il Vate. Tel. 0734.939019

Libri/L’ultimo capolavoro del poeta sangiorgese

Le “Intrusioni” di Sergio Soldani Intrusioni è il titolo dell’ultimo libro di poesie di Sergio Soldani, poeta sangiorgese che negli ultimi anno è investito da una vena particolarmente proficua. Ai recenti capolavori si aggiunge dunque “Intrusioni”, lavoro particolarmente filosofico nella dicotomia tra spiritualità e materia, rispetto alla poesia più marcatamente sociale degli altri volumi. Sintomi evidenti della recente conversione (gli ultimi quattro anni) sono comunque egualmente presenti anche in Intrusioni dove Dio e il concetto dello spirito santo paraclito (nostro avvocato che ci congiunge alla misericordia dell’Altissimo) trovano frequenti spazi, come ancora è presente comunque, essendo un libro scritto nel 2010, lo spirito di provocazione borghese dal quale la poetica soldaniana negli ultimissimi inediti si sta un po’ allontanando. Notevole la prefazione del narratore e critico letterario fermano Paolo Tuzzato, che ha alle sue spalle ben cinque romanzi e svariati racconti. Intrusioni è rivolto a tutti quelli che danno più importanza al proprio corpo che al proprio spirito tanto che in alcuni versi si evince il concetto l’intrusione del corpo sulle proprie riflessioni mentali, paradossalmente “un corpo come intruso dell’uomo”. Il ventaglio di lettori è ampio: dagli adolescenti agli anziani, un libro per tutti, dunque, perché ognuno è in grado di generare nelle proprie individuali riflessioni sue proprie caratteriali filosofie di vita. Dopo essere stato presentato nello stupendo complesso alberghiero di Porto Potenza Picena “L’Antico Uliveto”, verrà

presentato a Pesaro venerdì 15 giugno presso un importante centro sociale, a dimostrazione di come Soldani non dimentichi mai il nodo indissolubile fra il fenomeno della scrittura e la sua inevitabile espansione socioculturale. “Intrusioni” è reperibile a Fermo, presso la Libreria Ferlinghetti, nelle librerie Don Chisciotte e Gulliver di Porto San Giorgio, nella libreria “Il Gatto con gli Stivali” di Porto Sant’Elpidio e nelle librerie di Civitanova Marche. Ulteriori progetti: il volume che uscirà di qui a pochi mesi con la casa editrice Progetto Cultura di Roma fa parte comunque di una scrittura ancora provocatoria e avrà come titolo “Nell’alveo delle astrazioni” mentre il prossimo volume di racconti dal titolo “Scoordinamento”, probabilmente anch’esso sostenuto dalla distribuzione della casa editrice Tracce di Pescara, è una miscellanea di ironia e sarcasmo che si distingue dalla scrittura poetica.

Brevi Area montana

Al via il Progetto Open Dal 2 giugno è partito il Progetto Open, promosso dalla Fondazione Carisap in collaborazione con le Associazioni di volontariato dell’area montana piceno/fermana. A partire da questa data sono state aperte le porte di siti artistici, storici, culturali, ogni prima e terza domenica del mese fino ad ottobre (ad agosto tutte le domeniche). Per il 1° luglio è prevista una festa organizzata dalle Associazioni con spettacoli ed eventi. www.sibilliniaperti.it

Fermo

Riso protagonista Venerdì 15 e sabato 16 giugno, dalle ore 18.30, in Piazza del Popolo si svolgerà la prima edizione di “A tutto Riso”. Alcuni tra i più importanti chef italiani daranno vita ad una amichevole gara di cucina, preparando gustose pietanze a base di Riso Vialone Nano. Durante la due-giorni sarà possibile degustare questi piatti. Domenica 17, dalle 18.30, ci si sposterà sul lungomare. Per il primo incontro degli AperiLido, a Lido di Fermo, gli chalet serviranno aperitivi a base di riso.

Azienda Informa/L’Isolachenonc’è Bilingue fin dalla culla Domenica 3 giugno si è svolta a Fermo, presso la sede del Nido d’Infanzia L’Isolachenonc’è, la presentazione dell’imminente apertura (settembre 2012) della scuola materna bilingue (inglese-italiano). Dopo 16 anni di esperienza di Nido, il Centro ha deciso di allargare il proprio progetto educativo alla fascia 3-6, per creare una nuova realtà formativa. Nasce così il progetto 0-6 dell’Isolachenonc’è bilingue, per offrire un percorso formativo completo per preparare adeguatamente i bambini alla scuola dell’obbligo. Il progetto della lingua inglese inizia all’Isola dodici anni fa, dapprima come attività bisettimanale, poi continuativa, con la presenza giornaliera di un insegnante di madrelingua. L’approccio della nostra Scuola materna sarà: Full immersion, con il modello: una persona una lingua. Parole chiave per un corretto sviluppo del progetto: conoscenza, osservazione, flessibilità, cambiamento. Obiettivo finale rendere il bambino: independent learner.

Spazio pubblicitario

Il presupposto principale alla base della linea educativa che L’Isola propone al bambino può essere espressa in due solo parole: protagonista e costruttore Le aree di apprendimento e sviluppo che la scuola intende promuovere sono: • Sviluppo personale, sociale ed emotivo • Comunicazione, linguaggi ed alfabetizzazione • Risoluzione di problemi, capacità di ragionamento e capacità di calcolo • Conoscenza e comprensione della realtà che li circonda • Sviluppo psicofisico e creativo Attività formative: • Atelier • Motricità • Nuoto • Equitazione • Lettura e drammatizzazione • Scrittura e giochi linguistici • Arte ed espressione grafico-pittorica • Informatica • Logico-matematiche I nostri punti di forza: • Un ampio parco privato per offrire ai bambini esperienze di gioco, di scoperta e di ricerca • La proposta educativa • La professionalità del personale • La valorizzazione dei molteplici linguaggi dei bambini • La sicurezza e la funzionalità della struttura • Il servizio mensa • Il coinvolgimento delle famiglie • II valore dell’osservazione e della documentazione

FERMO - Via Italia, 24 tel. 0734 600740 - tel./fax 0734 611107 www.isolafermo.it - E-mail: lisolachenoncefermo@alice.it

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Presso la Parrocchia di San Giovanni Battista, a Monte Urano, si svolgerà la Festa di San Giovanni Battista. Dal 22 al 24 giugno tre giorni ricchi di eventi, spettacoli, musica e balli. Protagonisti assoluti saranno i rinomati vincisgrassi cotti su lu furnu a legne

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15 giugno 2012

AGENDA

Teatro di strada Tutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola

Sagre e feste 15 Giugno Venerdì Moda & Drink Aperitivo, defilè e varietà FERMO Piazzale Azzolino dalle ore 20

A tutto riso degustazioni di riso

Vialone Nano Veronese, animazioni e cabaret FERMO Piazza del Popolo ore 18

Festa dell’Estate

musica, serate danzanti e stand gastronomici MONTE URANO Quartiere San Lorenzo

Festa del Sacro Cuore

Sagra delle pappardelle alla lepre. Stand gastronomici e intrattenimento musicale PONZANO DI FERMO Capparuccia

16 Giugno Sabato Festa di San Giovanni Battista

11^ Sagra della Pappardella con la papera e ballo con Orchestra ”Polisano” FALERONE Località Piane, Piazza Papa Giovanni Paolo II dalle ore 19,30

A tutto riso degustazioni di riso

Vialone Nano Veronese, animazioni e cabaret FERMO Piazza del Popolo ore 18

Le notti del braciere

cena con pietanze cotte al braciere e concerti di musica celtica. Esibizione dei Morning Star GROTTAZZOLINA Zona artigianale dalle ore 18

Sagra del gelato artigianale

Sbandieratori e Tamburi ”L’Araba Fenice di Corinaldo con”L’Orlando?.” SANT’ELPIDIO A MARE Casette d’Ete, Giardini Via P. Nenni e Piazza Mazzini dalle ore 18.00

Historica

festival nazionale di storia post-moderna. Sessanta eventi con workshop, incontri, mostre accompagnati da degustazioni eno-gastronomiche SANT’ELPIDIO A MARE Centro storico intera giornata www.historicaweb.it

17 Giugno Domenica Festa di San Giovanni Battista

sagra della pappardella con la papera, apertura stand a pranzo e a cena; in mattinata raduno delle Fiat 500, in serata musica e ballo con orchestra FALERONE Località Piane

A tutto riso degustazioni di riso

Vialone Nano Veronese, animazioni e cabaret FERMO Lido di Fermo, lungomare ore 18

Le notti del braciere

cena con pietanze cotte al braciere e concerti di musica celtica. Esibizione di Mortimer Mc Grave GROTTAZZOLINA Zona artigianale dalle ore 18

Sagra del gelato artigianale

con giochi e musica MONTE SAN PIETRANGELI Piazza Umberto I

con giochi e musica MONTE SAN PIETRANGELI Piazza Umberto I

Festa dell’Estate

Festa dell’Estate

Valdaso in festa

musica, serata danzanti e stand gastronomici MONTE URANO Quartiere San Lorenzo

Valdaso in festa

mercatino delle tipicità gastronomiche e artigianali, giochi, stand gastronomici e intrattenimento musicale PEDASO Lungomare, porticciolo dalle ore 16

Festa del Sacro Cuore

Sagra delle pappardelle alla lepre. Stand gastronomici e intrattenimento musicale PONZANO DI FERMO Capparuccia

Festa dello sport cittadino

sport e spettacoli PORTO SANT’ELPIDIO Area ex Orfeo Serafini dalle ore 18

La festa, il corteggio, i giochi

I giochi tra i Rioni e l’esibizione del Gruppo Storico ”La Sacra Spina”. Il Corteo Storico e esibizione del Gruppo

musica, serata danzanti e stand gastronomici MONTE URANO Quartiere San Lorenzo mercatino delle tipicità gastronomiche e artigianali, stand gastronomici e musica PEDASO Lungomare, porticciolo intera giornata www.valdasomarche.it

Festa del Sacro Cuore

Sagra delle pappardelle alla lepre. Stand gastronomici e intrattenimento musicale PONZANO DI FERMO Capparuccia

19 Giugno Martedì Torneo nazionale di arco storico trofeo ”Azzo VII d’Este” GROTTAZZOLINA Zona artigianale dalle ore 9.30

22 Giugno Venerdì Palio di San Pietro

corteo storico di San Pietro, lettura e presentazione del Palio, saluto del Podestà MONTE SAN PIETRANGELI Vie del centro ore 21

Eventi Servigliano

Una super estate Dopo il recente successo alla trasmissione di Raidue “Mezzogiorno in Famiglia” Servigliano presenta un programma estivo più vivace che mai per mantenere alta la visibilità e la qualità delle manifestazioni. Il cartellone, frutto della collaborazione tra il Comune, la Pro Loco e le associazioni serviglianesi, si apre con il Mercatino dell’artigianato e dell’antiquariato che si terrà tutti i lunedì di luglio e agosto. Un grande appuntamento sarà sabato14 luglio con la “Notte di piazza... Notte Bianca”, giunto alla quarta edizione: una lunga serata densa di spettacoli di varie discipline artistiche come la danza, la musica, la giocoleria, le attrazioni per bambini. Cuore della manifestazione sarà lo spettacolo “Le Cirque des Arts”, un circo antico all’aperto proposto dal famoso circo Takimiri. Ci saranno feste gastronomiche rionali (Birra e pizza a Curetta dal 5 al 15 luglio, Sagra del polentone a San Gualtiero dal 21 al 22 luglio, Festa del gusto in piazza Roma dal 23 al 30 luglio). Sabato 21 luglio in Piazza Roma arriverà il Ludobus con le sue tantissime proposte di giochi per bambini. Fervono intanto i preparativi per la manifestazione clou del “Torneo Cavalleresco di Castel Clementino” che si terrà dall’11 al 19 agosto.

Fermano

Il mondo dentro (e fuori) il Veregra Street L’edizione 2012 del Veregra Street sembra essere quella delle conferme: la sezione itinerante, Open Street, il progetto “Matilde”. E, incrociando le dita (soprattutto in quel di Montegranaro), l’incredibile numero di presenze. Un festival - rimarca il direttore artistico Giuseppe Nuciari - che è la conferma di un’intuizione, quella del fare rete, del fare squadra. “Veregra si caratterizza sempre più come un grande contenitore, un catalizzatore di forme ed esperienze culturali diverse, locali, nazionali ed internazionali, frutto anche del progetto Open Street che, nel biennio trascorso, ci ha catapultati a pieno titolo in Europa”. Però su Montegranaro capitale dell’arte di strada nessuno avrebbe scommesso, 14 anni fa. Quali sono stati i passaggi fondamentali che hanno portato il Veregra Street a radicarsi in questo modo? “La voglia di fare e caratterizzare una comunità, che è propria di questa terra. Il credere in un progetto organico, al di là del colore delle amministrazioni che si sono succedute. Un format fatto di spettacoli originali, godibili per tutti. Il coinvolgimento dei Comuni della provincia in un’ottica condivisa di promozione del territorio attraverso questa forma artistica. Fondamentale per la crescita del Festival è stato il progetto Open Street, il sostegno dei partners istituzionali e la positiva risposta dell’imprenditoria cittadina.” Dall’Europa... agli altri continenti: il Festival è anche conoscenza, incontro e confronto tra culture diverse. “Quest’anno saranno presenti compagnie provenienti da moltissimi Paesi europei, dagli Stati Uniti e dal Giappone, proprio in nome di questo incontro tra culture diverse sotto il segno dell’arte di strada.” Esiste uno step successivo, al momento magari non raggiungibile, ma che può diventare un obiettivo concreto per le prossime edizioni? “La nostra filosofia è quella di dare al pubblico ogni anno qualcosa di più e di diverso. Quest’anno attiveremo, in collaborazione con I Teatri del Mondo, una sezione di teatro per ragazzi dal pomeriggio con letture, laboratori e spettacoli. La seconda novità è quella della

presenza organica di ensemble folkloristici provenienti da tutta Italia, grazie al rapporto creatosi con la Federazione Nazionale delle Tradizioni Popolari. Il mio grande desiderio è quello di poter coprodurre spettacoli e di farli circuitare nei grandi festival. E poi c’è sempre la vecchia, cara idea dell’etichetta ‘Marche in strada’, il progetto di valorizzazione dell’arte di strada marchigiano.” Un progetto che, però, necessità di un sostegno ancora più determinato da parte delle Istituzioni. “Credo che il nostro Comune stia facendo il massimo, la Provincia ci sostiene come può, la Regione potrebbe fare di più, anche quella famosa legge di settore presentata da Rosalba Ortenzi che da tanto tempo invochiamo e che giace nei meandri del Consiglio regionale.” Intanto, a credere davvero nel vostro lavoro è il pubblico. “La presenza di pubblico è in forte e costante crescita: in particolare, cresce la presenza giovanile. Quest’anno abbiamo attivato nuovi spazi per gli spettacoli per diluire, diciamo così, il pubblico: il Teatro La Perla che accoglierà lo spettacolo evento del festival “My Laika” e alcuni spazi in via Gramsci. Inoltre, abbiamo potenziato il servizio navetta dalle periferie.” Andrea Braconi tel. 0734.897932 - 335.7591515 www.veregrastreet.it - www.open-street.eu

GLI APPUNTAMENTI FERMO Lido, 17 giugno (anteprima) MONTEGRANARO Centro, 18-24 giugno FERMO (notte bianca), 7 luglio MORESCO, 8 luglio PORTO SANT’ELPIDIO (“I teatri del mondo”), 19 e 21 luglio TORRE DI PALME, 20 luglio CAMPOFILONE, 21 luglio FRANCAVILLA D’ETE, 22 luglio MONTE VIDON CORRADO, 28 luglio GROTTAZZOLINA, 30 luglio MONTEFALCONE APPENNINO, 5 agosto FALERONE, 9 agosto GUALDO, 10 agosto MONTERUBBIANO, 11 agosto MONTEFIORE DELL’ASO, 16 agosto CIVITANOVA MARCHE (vitavita), 25 agosto


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Cartellone/News 15 giugno 2012

AGENDA

Musica classica Marche

Festa di San Giovanni Battista

“Armonie della Sera”, proposte musicali raffinate nelle sere d’estate E’ musica diffusa, musica che incanta nei luoghi più belli delle Marche, negli angoli più suggestivi di una regione dai molti plurali. E’ di nuovo tempo di Armonie della sera, il festival di musica da camera che arriva quest’anno all’ottava edizione. Una quantità di eventi e di emozioni dopo l’anteprima a Ponzano di Fermo che ha visto la voce di Tosca ed il pianoforte di Marco Sollini raccontare “La Fiabola di Virginio e Virgilio” di Piergiorgio Viti. Il cartellone del festival 2012 si presenta ricco e vario, con 16 appuntamenti che vedranno alternarsi illustri artisti, a partire dalla serata inaugurale del 7 luglio con il concerto programmato, in collaborazione col Sovrano Militare Ordine di Malta nell’antica ed appena restaurata Chiesa di San Zenone, sino al 12 agosto. La serata inaugurale a Fermo sarà con un concerto che vede I Solisti Marchigiani, compagine nata proprio dal festival Armonie della sera, accompagnare i pianisti Barbatano e Sollini (foto). Quattro poi le serate programmate a Ponzano di Fermo, un concerto con musiche barocche interpretate dall’ Ensemble Nova Academia, il celebre Quartetto di Cremona per una entusiasmante serata beethoveniana, il grande pianista francese Francois-Joël Thiollier per un omaggio a Debussy e Ravel, ed una “schubertiade” che vedrà interpreti l’Ensemble Siglo XXI - Luis Carlos Badia assieme a Marco Sollini. Nuova

la sede a Serra Sant’Abbondio con il noto chitarrista Giovanni Seneca, nella Basilica del Monastero di Fonte Avellana insieme con le due “anime” del festival, Sollini Barbatano, in una serata dedicata a Rachmaninov e Ciaikovskij. Nuovissima la sede di Monteleone di Fermo, presso la Chiesa Madonna della Misericordia, in un luogo fuori dal tempo che vale la pena di scoprire, per un recital del bravissimo violoncellista Giovanni Scaglione. Un altro grande artista marchigiano, il bandoneonista Daniele Di Bonaventura, proporrà un recital dedicato a sue composizioni e ad autori diversi nella magnifica Chiesa di Santa Maria della Rocca a Offida; a Monterubbiano, all’Auditorium di San Francesco, previsto un concerto in trio di Andrea Oliva, celebre primo flauto dell’Orchestra di Santa Cecilia a Roma, assieme al violoncellista Francesco Pepicelli ed al pianista Angelo Pepicelli. Lo scenario unico delle Grotte di Frasassi, a Genga, sarà nuovamente palcoscenico di un concerto emozionante che vedrà protagonista alla marimba Claudio Santangelo. Immancabile il ritorno nel suggestivo Colle dell’Infinito a Recanati, con un duo di straordinari interpreti macedoni, Kiril Ribarski, conosciuto come “il Paganini del trombone”, assieme a Milica Sperovik-Ribarski al pianoforte. Consueto il ritorno a Torre di Palme, nella Chiesa di Sant’Agostino, con apprezzati artisti marchigiani. I sassofoni di Massimo Mazzoni e Lucy Derosier si

18^ sagra de li vincisgrassi cotti su lu furnu a legne, stand gastronomici, grandiosa gara di briscola e musica dal vivo MONTE URANO Quartiere San Pietro dalle ore 20

Festa del quartiere Fonte di Mare PORTO SANT’ELPIDIO Quartiere Fonte di Mare dalle ore 20

Gusta insieme sposeranno con il pianoforte di Alessandro Cappella per un omaggio ad autori americani e dintorni. Ritorno a Falconara, nel Castello, con il Duo di pianoforte a 4 mani Metro - Foti per una frizzante serata in cui incasso sarà devoluto allo IOM di Falconara. Nuova la sede di Grottazzolina, presso lo spazio di Piazza Licini a ridosso del Castello, con il trio di fiati e pianoforte Aujourd’Hui in un brillante programma dedicato a “Verdi e dintorni”. Significativo anche l’appuntamento che vede la fusione dei cartelloni della XXXVIII Accademia Organistica Elpidiense ed il festival Armonie della sera per un concerto nella Basilica della Misericordia a Sant’Elpidio a Mare e con protagonisti la prima tromba solista dell’Orchestra Rai di Torino Marco Braito, in duo con l’organista Omar Caputi. Un calendario che riserva ancora sorprese, per un festival che ha saputo allargare i suoi confini al mondo intero. tel. 392.4779651 www.armoniedellasera.it

prodotti enogastronomici e concerto SANT’ELPIDIO A MARE Contrada San Giovanni ore 21

23 Giugno Sabato Palio di San Pietro

apertura taverna e cena popolare, borgo medievale e mercatino di arti e mestieri. Spettacoli medievali con la danzatrice Donika, i suoi musici e sbandieratori MONTE SAN PIETRANGELI Vie del centro dalle ore 20.30

Festa di San Giovanni Battista

18^ sagra de li vincisgrassi cotti su lu furnu a legne. Gara di bocce metalliche a campo libero, giochi vari, stand gastronomici e serata con orchestra spettacolo MONTE URANO Quartiere San Pietro dalle ore 14.30

Festa del Sacro Cuore di Gesù

stand gastronomici, spettacolo musicale con ”Freak Antò” e spettacolo di cabaret con Piero Massimo Macchini ”Complesso di Edipo in tour” MONTERUBBIANO Frazione Rubbianello dalle ore 19


Il Circuito interprovinciale delle erbe spontanee fa tappa a Smerillo per conoscere, riscoprire e degustare le erbe selvatiche, ricordando le loro proprietà benefiche, tra storie intriganti e saggezza popolare. Appuntamenti in programma il 23 giugno il 30 giugno e il 7 luglio (Comune, tel. 0734.79124)

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Breve

Rievocazioni storiche

Fermo

Monte San Pietrangeli

Una serata in stazione

Palio di San Pietro: giochi, sapori e profumi medievali

Torna la Festa alla Stazione di Santa Lucia. Una magica serata sotto le stelle, seduti lungo la monumentale Scalinata Ernesto Besenzanica della ferrovia Adriatico-Appennino (1908-1956), per far rivivere “Lu Trinittu” secondo le antiche tradizioni. Per sabato 7 luglio a Fermo, ore 21, Italia Nostra ha organizzato la XIV edizione dello spettacolo folkloristico Serata in Stazione, ospite “La Paranzella di Pianella”, Compagnia Popolare degli Abruzzi, fondata nel 2004. Partecipano, come sempre, infatti, con frizzanti poesie e simpatiche filastrocche, Elvira Parlatoni, Angelo Ciuccarelli e Franco Ciucani. In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata a domenica 8 luglio.

La rievocazione storica del Palio di San Pietro trae fondamento da un’ordinanza dell’antico Statuto Comunale di Monte San Pietrangeli. Sembra infatti che il 29 giugno di ogni anno, festa dei Santi Pietro e Paolo, il popolo, con in testa le autorità cittadine, si recasse presso la chiesa di San Pietro (oggi di San Francesco), per offrire solennemente al principe degli apostoli un cero di sei libbre e un palio in seta del valore di cento soldi. Nell’occasione, la comunità francescana riceveva un’elemosina in denaro per l’acquisto di tuniche ed altri indumenti. Chiunque si fosse trovato all’interno del castello era tenuto a festeggiare con musiche e danze: a tal proposito si faceva divieto ad ogni giocoliere o suonatore di zuflo, flauto e tamburo, di assentarsi dall’allora Monte San Pietro degli Agli e

tel. 0734.228628 – 348.8163918 http://italianostra.fermo.fm

Mostre d’arte Moresco

I décollages di Mimmo Rotella Nella stupenda cornice della torre eptagonale di Moresco, la mostra di Mimmo Rotella – visitabile dal 23 giugno al 22 luglio - stride con un contrasto forte ed emozionante. Le immagini strappate e coloratissime provenienti dal mondo della pubblicità si stagliano sul paesaggio cittadino senza alcuna possibilità di continuità, anche perché inducono a riflettere sul rapporto tra riproduzione meccanica e immagine, tra realtà vera e realtà prodotta, elementi poco attinenti all’autenticità del luogo. Sono presenti due serie di opere tematicamente molto diverse, tutte appartenenti alla produzione degli anni ‘90: quelle con le immagini di fiori e frutta - grandi apoteosi di colori e stimoli che rasentono l’ambito tattile e gustativo – e quelle con immagini dedicate a Federico Fellini - rimandi intellettuali al cinema e alla poetica delle sue narrazioni - realizzate in occasione di una mostra a lui dedicata alla galleria Fabjbasaglia di Rimini. Entrambi i gruppi di lavori però propongono immagini realizzate con la tecnica che ha reso famoso il Maestro Rotella: i décollages, immagini prese dal mondo della comunicazione strappate e ricontestualizzate nel quadro. E il tripudio di colori, immagini ingigantite come occhi che aggrediscono lo spettatore senza lasciargli scapoli di vuoto visivo, ben contrasta con l’armonia di Moresco e della sua Torre, con i colori dei mattoni e i verdi che saturano lo spazio attorno. Orario: da venerdì a domenica 10/20. (Antonella Micaletti) tel. 0734.259983 – 380.6581680

AGENDA

Tutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola

Festa del quartiere Fonte di Mare PORTO SANT’ELPIDIO Quartiere Fonte di Mare dalle ore 20

Gusta Insieme

Degustazione prodotti enogastronomici SANT’ELPIDIO A MARE Nobile Contrada San Giovanni, ore 21

Festa del Sacro Cuore di Gesù

giochi popolari, stand gastronomici, musica con Luca Baghetti e estrazione lotteria MONTERUBBIANO Frazione Rubbianello dalle ore 17

Festa di San Giovanni Battista PETRITOLI Centro storico

La notte magica di San Giovanni

Festa del quartiere Fonte di Mare

passeggiate naturalistiche e cene a tema SMERILLO dalle ore 17

PORTO SANT’ELPIDIO Quartiere Fonte di Mare intera giornata

24 Giugno Domenica

Contesa del Secchio

Palio di San Pietro

ore 16.30 corteo storico, ore 17 Chiesa di Santa Maria ”Salita del Palo”, ore 17.30 Chiesa di San Lorenzo ”Tiro con la balestra”, ore 18.30 Piazza Umberto I ”Gara degli anelli”, ore 19 proclamazione contrada vincitrice, taverne con animazione del gruppo ”I giullari” MONTE SAN PIETRANGELI

Festa di San Giovanni Battista

18^ sagra de li vincisgrassi cotti su lu furnu a legne. Stand gastronomici aperti a pranzo e cena, esibizione scuola di ballo ”New Generation Dance” serata con l’orchestra ”Alta Dimension”, lotteria e giochi pirotecnici MONTE URANO Quartiere San Pietro dalle ore 12

investitura dei Priori. 60^ edizione SANT’ELPIDIO A MARE Centro ore 21

28 Giugno Giovedì 13^ Festa della birra

stand gastronomici e musica dal vivo con i ”Mortimer McGrave” FERMO San Girolamo, campo sportivo dalle ore 19

Full of rock concerti e stand gastronomici SANT’ELPIDIO A MARE Località Santa Caterina, Villa Falconi dalle ore 19

29 Giugno Venerdì Motoraduno Bikers-Cave

esibizioni di moto, gastronomia e spettacoli FALERONE Parco San Paolino

contribuire anzi con la propria presenza ad allietare le strade e le piazze del borgo. In aggiunta era vietata qualsiasi attività lavorativa. Una serie di attente ricerche storiche ha portato alla ricostruzione della tipica atmosfera tardo medievale, con locande, mercati, botteghe artigiane, musici e sbandieratori. L’odierna rappresentazione prevede inoltre la contesa di un Palio tra le contrade cittadine: San Pietro, Santa Maria e San Lorenzo. Si parte dunque venerdì 22 alle ore 21 con il corteo storico fino a giungere nella Chiesa di San Pietro dove verrà effettuata la presentazione dell’edizione 2012 con la solenne benedizione del Palio, dei giocatori e del popolo. Il giorno seguente, sabato 23 dalle ore

20.30, si entra nel vivo della manifestazione con l’apertura delle taverne, del borgo medievale e del mercatino di arti e mestieri. Non mancheranno gli spettacoli medievali affidati alla danzatrice Donika e l’esibizione degli sbandieratori e dei musici. Giorno conclusivo è quello di domenica 24 con la partenza del corte storico alle ore 16.30 che farà tre distinte tappe: la prima presso la Chiesa di Santa Maria per la prima disfida, la salita del palo. Tappa successiva presso la Chiesa di San Lorenzo per il tiro con la balestra. Terza e ultima presso Piazza Umberto I con la gara degli anelli. Seguirà la proclamazione della contrada vincitrice e il corteo finale. La manifestazione si concluderà con i baccanali presso le taverne e con le animazioni del gruppo “I Giullari”.


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Cartellone/News 15 giugno 2012

AGENDA

Teatro per ragazzi Porto Sant’Elpidio

Tornano “I Teatri del Mondo”. I segreti del festival dedicato ai ragazzi Si svolgerà a Porto Sant’Elpidio dal 12 al 21 luglio ‘I Teatri del Mondo’, il festival internazionale di teatro per ragazzi, giunto alla ventitreesima edizione. “Dopo il prologo in Serbia – ci dice Marco Renzi (foto), direttore artistico della manifestazione – durante il quale abbiamo a Subotica, Krusevac e Belgrado uno spettacolo in cui abbiamo coniugato elementi della tradizione e della cultura italiana, come pupi, pupazzi e burattini animati, con l’opera lirica, in dieci giorni arriveranno a Porto Sant’Elpidio 60 spettacoli, laboratori, incontri, mostre, progetti speciali e prime nazionali (il programma completo è consultabile nel sito www.iteatridelmondo.it, ndr) che speriamo riceveranno una grande risposta di pubblico, come negli scorsi anni. Il festival avrà poi un prologo che quest’anno si svolgerà in Amazzonia, dove organizzeremo un laboratorio con i ragazzi di strada”. Come spiega Renzi il motivo di un così duraturo successo? “Mi piace pensare che quello che rende ‘I Teatri del Mondo’ la manifestazione italiana più conosciuta, più grande e più longeva riguardo al teatro per l’infanzia e la gioventù sia l’impegno e l’amore che mettiamo nel fare le cose e la capacità di rinnovarsi propria di questo festival”. Un periodo d’oro per l’eclettico artista che, di recente, ha vinto il premio Platform11+, rivolto ad opere dedicate agli adolescenti. Due uomini, un milanese e un calabro, si trovano su un ponte della Sicilia la notte della Vigilia di Natale. Aspettano il gommone che li porterà nella terra promessa: l’Africa che, per ragioni legate al clima e all’economia, è diventata il nuovo centro mondiale della finanza e dell’industria, il luogo dove si è trasferito anche il Vaticano che ora ha a capo un Papa nero. È questo l’incipit dell’opera , vincitrice del concorso istituito dalla Comunità Economica Europea. Un paradosso, quello utilizzato da Renzi, per parlare di un tema di grande attualità. “In realtà – ci spiega l’autore – è un para-

Tutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola

13^ Festa della birra

stand gastronomici e musica dal vivo con i ”Gattamolesta” FERMO San Girolamo, campo sportivo dalle ore 19

Festa della Pinturetta

MONTAPPONE Contrada Sole

Festa di San Paolo

stand gastronomici con sagra degli gnocchi con la papera e musica MONTEGIORGIO Località Piane dalle ore 19

dosso solo in apparenza. Basta pensare che, agli inizi del ‘900, milioni di persone lasciarono l’Italia per emigrare in America Latina per rendersi conto che il mio racconto non poi così paradossale. Quella che descrivo è una situazione ancora lontana, ma che potrebbe diventare realtà nel giro di pochi anni. Mi piace comunque pensare che il contesto del testo che ho scritto contenga questa possibilità, che non sia fantascienza pura. Il 15 gennaio 2013 la rappresentazione teatrale debutterà al Teatro Sala Fontana di Milano, messa in scena dalla cooperativa Elsa. È questo per me il vero premio: vedere rappresentato il mio testo”. Un’opera per il teatro, ma scaricabile anche in versione e-book. “Ho pensato questo materiale – afferma Renzi – seguendo due itinerari apparentemente diversi, ma alla fine coincidenti: da una parte il testo teatrale, quindi la scrittura pensata per la tridimensionalità del palcoscenico. Dall’altra il romanzo, in cui ho potuto dire tutto quello che non sono riuscito ad esprimere nel testo teatrale. Ho scelto l’e-book per il grande successo che questa forma di lettura sta avendo in alcuni Paesi. Mi sono, però, reso conto che in Italia si fa ancora fatica ad accettare questo nuovo modo di leggere, perciò non escludo che sarà realizzata anche una versione cartacea del libro”. Francesca Pasquali tel. 0734.902107 www.iteatridelmondo.it

Festa di San Pietro

rievocazione storica della ”Pesca della Sciabica” e gara dello ”Scoccia pigna” PEDASO

Pro loco in festa

stand gastronomici con specialità del territorio e realtà extraregionali, folklore, spettacoli PORTO SAN GIORGIO Lungomare dalle ore 18

Full of rock

concerti e stand gastronomici SANT’ELPIDIO A MARE Località Santa Caterina, Villa Falconi dalle ore 19

Tel. Comune 0734.819663

30 Giugno Sabato

del territorio e realtà extraregionali, folklore, spettacoli PORTO SAN GIORGIO Lungomare dalle ore 18

Le erbe della natura e della salute intrattenimenti, passeggiate naturalistiche e cene a tema SMERILLO Contrada Cereola dalle ore 17

1 Luglio Domenica Motoraduno Bikers-Cave

esibizioni di moto, gastronomia e spettacoli FALERONE Parco San Paolino

13^ Festa della birra

stand gastronomici e musica dal vivo FERMO San Girolamo, campo sportivo dalle ore 19

Festa della Pinturetta MONTAPPONE Contrada Sole

Festa di San Paolo

stand gastronomici con sagra degli gnocchi con la papera e spettacolo con ”Stefano e Gianluca” di W la Cambagna MONTEGIORGIO Località Piane dalle ore 19

Festa di San Pietro

esibizioni di moto, gastronomia e spettacoli FALERONE Parco San Paolino

stand gastronomici a base di pesce, raduno auto d’epoca e kayak, intrattenimenti musicali e nel pomeriggio processione in mare PEDASO intera giornata

13^ Festa della birra

Pro loco in festa

Motoraduno Bikers-Cave

stand gastronomici e musica dal vivo FERMO San Girolamo, campo sportivo dalle ore 19

Festa della Pinturetta

stand gastronomici con specialità del territorio e realtà extraregionali, folklore, spettacoli PORTO SAN GIORGIO Lungomare intera giornata

MONTAPPONE Contrada Sole

2 Luglio Lunedì

Festa di San Paolo

Festa di San Paolo

stand gastronomici con sagra degli gnocchi con la papera e musica MONTEGIORGIO Località Piane dalle ore 19

Festa di San Pietro

stand gastronomici a base di pesce, fiera di San Pietro, regata velica e musica PEDASO intera giornata

Pro loco in festa

stand gastronomici con specialità

stand gastronomici con sagra degli gnocchi con la papera, musica e ballo liscio con Mirko Casadei, estrazione lotteria MONTEGIORGIO Piane dalle ore 19

5 Luglio Giovedì Festa Tricolore

stand gastronomici con specialità pennette speak e radicchio. MONTEGRANARO Arena Estate dalle ore 20


Dal 5 al 15 luglio presso l’Arena Estate di Montegranaro si svolgerà la diciassettesima edizione della Festa Tricolore. Un’occasione di apertura alla cittadinanza, con momenti di divertimento e di ottima gastronomia, uniti a spazi per la riflessione e l’approfondimento

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15 giugno 2012

AGENDA

Musica Leggera Tutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola

Dal 5 al 15 Luglio

Festa della pizza e birra

SERVIGLIANO Curetta dalle ore 19

6 Luglio Venerdì Festa Tricolore

stand gastronomici con specialità spaghetti alla marinara e frittura di pesce MONTEGRANARO Arena Estate dalle ore 20

Faleriense in festa

PORTO SANT’ELPIDIO Quartiere Faleriense dalle ore 15

Sagra dell’Oca

stand gastronomici e intrattenimenti vari RAPAGNANO Campo Sportivo

8 Luglio Domenica Cavalcata dell’Assunta corteo storico FERMO Lido San Tommaso dalle ore 20

Festa Tricolore

stand gastronomici con specialità lasagne al forno e serata musicale con il karaoke MONTEGRANARO Arena Estate dalle ore 20

Festa de le cove

rievocazione storica dell’offerta del grano delle contrade alla Beata Vergine. Sfilata dei carri, apertura stand gastronomici e intrattenimento musicale PETRITOLI Centro dalle ore 16.30

Faleriense in festa

7 Luglio Sabato

PORTO SANT’ELPIDIO Quartiere Faleriense dalle ore 15

5^ Notte bianca

Sagra dell’Oca

FERMO Centro storico dalle ore 21

Festa Tricolore

stand gastronomici con specialità polenta con salsiccia e costarelle alla brace, serata danzante con ”Daniele ed i Super3” MONTEGRANARO Arena Estate dalle ore 20

Festa de le cove

rievocazione storica dell’offerta del grano delle contrade alla Beata Vergine. Stand gastronomici, rievocazione storica e musica PETRITOLI Centro storico dalle ore 17

Faleriense in festa

PORTO SANT’ELPIDIO Quartiere Faleriense dalle ore 15

Borgo marinaro in festa musica, gastronomia e spettacoli fino all’alba PORTO SANT’ELPIDIO Centro città dalle ore 19 Sagra dell’Oca

stand gastronomici e intrattenimenti vari RAPAGNANO Campo Sportivo

La festa e li jochi

SANT’ELPIDIO A MARE Bivio Cascinare ore 21

Le erbe del gusto e della tradizione intrattenimenti, passeggiate naturalistiche e cene a tema SMERILLO dalle ore 17

stand gastronomici e intrattenimenti vari RAPAGNANO Campo Sportivo

11 Luglio Mercoledì Don’t worry beer happy

festival della birra artigianale PORTO SANT’ELPIDIO Area ex Orfeo Serafini dalle ore 17

12 Luglio Giovedì Bababoom

festival raggae, performance artistiche, musicali e visive. Stand gastronomici, campeggio e intrattenimenti vari FERMO Località Marina Palmense

Festa Tricolore stand gastronomici con specialità tagliatelle al sugo di papera. A seguire confronto politico MONTEGRANARO Arena Estate dalle ore 20 Don’t worry beer happy

festival della birra artigianale PORTO SANT’ELPIDIO Area ex Orfeo Serafini dalle ore 17

Festa del Quartiere Cretarola 27^ sagra de li moccolotti de lo vatte e de l’oca arrosto PORTO SANT’ELPIDIO Centro sociale Cretarola dalle ore 20

Porto Sant’Elpidio

Continua il viaggio musicale di “E la luna bussò …” Siamo già alle prese con le prime eliminazioni, ed il festival musicale “ E la luna bussò” allo chalet Luna Rossa di Porto Sant’Elpidio, anche per questa edizione del 2012 sembra annunciarsi entusiasmante. Ad esibirsi sul palcoscenico sono stati i primi cantanti che, con la loro bravura e preparazione hanno saputo dar prova di sé e mettere in difficoltà la votazione della giuria, esperta e preparata come ogni anno. Come è ormai abitudine dell’organizzazione, l’Associazione Culturale Ricreativa “Club della Musica”, l’evento canoro non si limita solo alle esibizioni dei cantanti. Sarà, infatti, arricchito con performance di ballo delle migliori scuole marchigiane e offrirà agli spettatori un’opportunità di unire in una sola serata canto e ballo. A

far da contorno la scenografia curatissima di “La second vie”, che ha voluto ricreare nel concreto l’immagine di “Luna Rossa” ideando un palcoscenico di forma rotonda. Ad aspettarvi numerosi Samuele e Simone, proprietari dello stabilimento balneare. Ingresso gratuito. Alice Censi

Eventi Sant’Elpidio a Mare

Historica Event, quando la storia si fa spettacolo Dopo il taglio del nastro dello scorso 25 aprile, sono già centinaia i visitatori che hanno apprezzato I Volti del capitano e Con/Sentire. Esposizione l’una, esperienza sensoriale l’altra, sono collocate nel salone della basilica della Misericordia e nella chiesa di Sant’Agostino e portano il marchio di Historica. Ad esse si aggiunge, in piazza Matteotti, il Modern Cave che racchiude contributi filmati sui sessant’anni di storia italiana ed elpidiense. Questi spazi resteranno visitabili dal venerdì alla domenica, dalle ore 19 alle 23, fino al 6 ottobre. La sezione “Event” del grande contenitore culturale aprirà invece i battenti venerdì 15 giugno. Alle ore 21.30 piazza Matteotti sarà il palcoscenico di “Salvatore Giuliano – Il Musical”, data unica per le Marche. Personaggio storico e carismatico eroe popolare, il bandito Giuliano, nell’interpretazione di Giampiero Ingrassia, è figura che interroga e proietta in una storia italiana di oltre sessant’anni fa. Il musical di Dino Scuderi, che vede nel cast anche Barbara Cola e l’attore elpidiense Roberto Rossetti, sarà il prologo alla seconda ed intensa serata del festival. Sabato 16, nel centro elpidiense, verrà raccontata al pubblico la grande storia dell’Italia post-moderna. Il cinema con Gianmarco Tognazzi, la tv e lo spettacolo con Vincenzo Mollica, la musica con Dario Salvatori, la mafia e la criminalità con Rita Borsellino, l’eros con Francesca Mazzucato, la scienza con Marco Affronte e Fabio Fiori, la storia economica e politica con Umberto Ambrosoli, la poesia e la letteratura con Massimo Gezzi e Lucia Tancredi. Parteciperanno anche Giacomo Zito dalla trasmissione di Radio 24 e Alvalenti di . A far da cornice ai principali protagonisti di Historica, eventi musicali, esposizioni originali, performance artistiche a 360°. Dalle 19, e fino a tarda notte, per ogni ora ci saranno dieci eventi di vario genere fino a raggiungere quota sessanta. www.historicaweb.it


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Sport/News 15 giugno 2012

Tennis/Passi avanti significativi per il sedicenne sangiorgese

Quinzi, da promessa a realtà il passo è breve Una promessa? Forse è già qualcosa di più. Perché Gianluigi Quinzi, 16enne tennista di Porto San Giorgio, mancino e già campione europeo under 14, da tempo discepolo di Nick Bollettieri in quel di Boca Raton, stavolta l’ha “fatta grossa”. Recentemente, al suo già invidiabile palmares ha aggiunto il trofeo “Bonfiglio”, disputato a Milano, vero e proprio campionato mondiale riservato ai tennisti under 18 nella cui speciale classifica, ad oggi, occupa la posizione numero 2 (preceduto dal solo australiano Saville) battendo in finale l’uzbeko Ismailov per 2 set a d 1. Promessa, dicevamo. Il Televideo Rai, nel dare la notizia sulla stessa pagina dove veniva segnalato il successo della Schiavone a Strasburgo, l’ha definito come la più grande del panorama tennistico maschile azzurro.

I complimenti, d’obbligo, sono arrivati da tutte le parti. Lo hanno festeggiato il neo Sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira, intervenuto all’iniziativa del Circolo Tennis “Cococcioni”: “Il suo successo – ha dichiarato – si inserisce in una tradizione sportiva sangiorgese di eccellenza”. Già, il CT di Porto San Giorgio, dove Gianluigi ha cominciato a tirare i primi colpi sin dalla tenera età di 4 anni, denotando subito carattere e talento, sotto l’attenta guida di maestri del calibro di Antonio Di Paolo (che lo ha seguito sino ai 10 anni), Sebastian Vazquez (sino a 12) e l’attuale, Edoardo Medica (preparatore atletico Rodrigo Zalynas). Per Emiliano Guzzo, presidente del Comitato Marche e consigliere del “Cococcioni”: “Una gioia immensa, anche per me che con lui ho vissuto i momenti più esaltan-

ti, ma anche delle fisiologiche difficoltà: tutti siamo a conoscenza degli enormi sacrifici che fa per giocare a questi livelli. La crescita ed i successi di Gianluigi sono molto importanti per tutto il movimento, poiché fungono da sprone per tutti coloro che, in possesso di buon talento, cercano di farsi strada nel mondo del tennis giovanile. Gianluigi è uno di noi, quando può si allena qui anche se il suo percorso di formazione tennistica lo porta spesso a varcare l’Oceano”. Il Liceo Scientifico “Da Vinci”, a Fermo, da portare avanti, uno sport che ben presto potrebbe diventare professione di vita (i presupposti ci sono tutti), ma lui, Gianluigi, tiene ben saldi i piedi a terra consapevole dei rischi che si corrono in questi momenti. Il “Roland Garros” incombe ed i sogni espressi di

aggiudicarsi un giorno gli Us Open ed entrare nella Top Ten mondiale, sono per ora troppo grandi per abbandonare quel basso profilo che, statene certi, per questo talentuoso ragazzo costituisce un importante valore aggiunto. Ed allora… ad maiora, Gianluigi!!! Uberto Frenquellucci

Calcio/Voglia di ripartire tra mille difficoltà

Fermana, quale futuro? All’indomani della sconfitta nella finale play – off di Tolentino, le dense nubi che oscurano il pallonaro cielo degli sportivi fermani non sembrano ancora diradarsi. La proprietà della Fermana sembrerebbe aver espresso l’intenzione di mollare, dopo due stagioni al temine delle quali un secondo ed un terzo posto paiono risultati ancora insufficienti per riportare il sodalizio canarino quantomeno in Serie D e riconsegnare la piazza a categorie più consone al suo blasone ed al suo recente passato. Progetto fallito? In termini di risultati, probabilmente sì. Poiché la Fermana era ed è restata in Eccellenza regionale, e tutti i discorsi relativi ad un campionato sfuggito a 10 secondi dalla fine o ad un altro portato più che onorevolmente a temine fra mille difficoltà, appaiono oggi come pura aria fritta. Eppure qualcosa dal quale ripartire e sperare in un futuro migliore ci sarebbe e non sarebbe nemmeno un qualcosa di poco conto: i 900 supporters che hanno assiepato e colorato di giallo e di bleu il settore ospiti dello stadio di Tolentino, sostenendo la squadra sin oltre il triplice fischio, ringraziandola per quanto fatto al suo rientro a Fermo, dando immensa dimostrazione di attaccamento ai colori sociali e denotando immensa sportività, costituiscono un patrimonio incommensurabile per chiunque vorrà adoperarsi per far continuare a vivere la società canarina. Al momento di andare in stampa però, nulla sembra muoversi ed il rischio che la U.S. Fermana non interessi a nessuno, anche se fa restare basiti, sembra tangibile. Insomma, per gli sportivi fermani quella che è alle porte sarà ancora una volta un’estate ricca di dubbi, incertezze e patemi che la arroventeranno ancora di più o, come da più parti viene auspicato, entro la “bella stagione” verrà fatta chiarezza sul futuro del sodalizio canarino e si ripartirà con rinnovati entusiasmo ed ambizione?

Basket/Iniziativa di quindici imprenditori

Insieme per la Sutor Una unione tra imprenditori il cui valore aggiunto è costituito, prima ancora dalle risorse economiche messe in campo, da quelle umane che hanno deciso di agire in sinergia per sostenere l’eccellenza sportiva del Fermano. “Insieme per la Sutor” è il nome dell’Associazione, nata lo scorso maggio a supporto della Sutor Basket Montegranaro, che vede al suo interno la partecipazione già di una quindicina di imprenditori e che è stata creata con l’obiettivo di poter contribuire, in accordo con la società sportiva, a far sì che il sogno della serie A continui. Il versamento da parte dei soci promotori dell’importo per la costituzione di “Insieme per la Sutor” (25.000 euro, di cui 3000 per la quota associativa e 22.000 per le operazioni di marketing tesa a valorizzare l’associazione, le aziende che ne fanno parte, i brand e i soci) è stato decisivo per garantire l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di serie A.

Questo è stato solo il primo obiettivo già raggiunto. La volontà dei fondatori è quello di raddoppiare in alcuni mesi il numero degli iscritti e di essere così con ancora più forza al fianco della Sutor le cui difficoltà economiche, specie negli ultimi mesi, hanno richiesto un impegno su più fronti. L’associazione “Insieme per la Sutor” conta al suo interno già imprenditori del calibro di: Cesare Pizzuti, Rodolfo Zengarini, Alessandro Bracalente, Ronny Bigioni, Emanuele Fabi, Andrea Montelpare, Andrea Pollastrelli, Giuseppe Lanciotti, Giovanni Pollastrelli, Enzo Camerlengo, Simone Sgariglia, Ruggero Ruggeri, Mario Giordani. Quest’ultimo, insieme a Emanuele Fabi, è vice presidente dell’associazione. A presiedere “Insieme per la Sutor” è invece Dino Pizzuti al quale è andata la fiducia degli altri imprenditori alla luce dell’impegno profuso per far sì che il progetto associazione andasse in porto.


Domenica 17 giugno appuntamento con la quindicesima edizione della 100 km Marchigiana. Il percorso della staffetta podistica non competitiva a squadre partirà dalle Grotte di Frasassi per arrivare sul lungomare di Porto Sant’Elpidio

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15 giugno 2012

Ciclismo/Il sodalizio veregrense punta sui giovani

Calzaturieri proiettati al mezzo secolo di attività agonistica Tra le società sportive fermane una di quelle storiche che merita tanti apprezzamenti è senza ombra di dubbio la compagine ciclistica dei Calzaturieri Montegranaro. Il sodalizio veregrense dal 1970 è protagonista sulle strade regionali e nazionali, con tanti giovani dilettanti lanciati nel mondo del professionismo oltre ai buoni risultati ed alle innumerevoli soddisfazioni. Protagonista indiscusso per oltre 40 anni è stato l’indimenticato Presidentissimo Pietro Sesto Strappa che è scomparso lo scorso anno proprio nel mese di giugno, lasciando un ricordo indelebile sia tra gli addetti ai lavori, sia tra i montegranaresi, che tanto debbono ad uno sportivo vero ed appassionato. Nonostante la grande perdita del Presidente la società giallo-rossa e blù ha continuato

nell’attività dilettantistica, terminando prima la stagione 2011 e ripartendo quest’anno con immutato entusiasmo. Il nipote del defunto Presidente Cristian Acciarrini ha affiancato l’esperto Giuseppe Viozzi nella guida del sodalizio calzaturiero, che oltre allo storico sponsor del cappellificio “Marini Silvano”, può sempre contare sull’appoggio di importanti aziende del territorio quali le “Meccaniche Luciani”, le Pelletterie “Rodi” ed “Ares” solo per citarne alcune. I giovani dilettanti che difenderanno i colori veregrensi sono: Alessi Lorenzo, Baldoni Michele, Baldoni Ramon, Barigelli Giacomo, Buttarazzi Ivan, Celano Danilo, Cesanelli Leonardo, Costanzi Gianni, Ercolani Francesco, Monti Roberto, Nasini Luca, Valencia Gonzalez Juan Pablo, Michelessi

Basket/Sfiorata la promozione in B

Poderosa ad un passo dal sogno Momenti di grande fermento per il basket montegranarese. La Supernova Officine Creative ha chiuso la sua avventura nei play off per la serie A Dilettanti perdendo con onore contro la corazzata Ferrara, mentre grandissimo è il rimpianto in casa Poderosa Dino Bigioni Montegranaro, per aver fallito di un niente la promozione in serie B Dilettanti. La squadra allenata da coach Bianchi dopo aver dominato la regular season, ed essersi sbarazzata con un perentorio 2-0 dellla Bimal Umbertide nei quarti di finale, poi in semifinale della Globo Giulianova, era attesa in finale dalla Stamura Ancona squadra storica del basket marchigiano già rivale sia della Sutor che della Supernova in passato. Dopo aver perso di appena 2 lunghezze la prima gara a Montegranaro, la Poderosa nonostante le assenze di 2 uomini d’esperienza come Mosconi e Cappella riusciva a vincere con ben 16 punti di scarto al Palarossini di Ancona, conquistando il diritto a disputare la bella in casa. Davanti a circa 1500 tifosi che hanno fatto rivivere alla “Bombonera” per una serata le emozioni delle sfide storiche della Sutor, la Poderosa non è riuscita nell’impresa e si è dovuta arrendere di misura ai dorici. Ora per la società del Presidente Bigioni l’auspicio è di essere ripescata in serie B Dilettanti, i presupposti ci sono tutti, dai meriti acquisiti sul campo fino alla solidità societaria, che di questi tempi in uno sport sempre più in difficoltà come il basket anche ai livelli più alti, non è certamente poco. (e.u.)

Montegranaro/Nicola Guardiani sugli scudi

Freccette d’eccellenza Che il gioco della freccette sia molto diffuso nel nostro territorio è risaputo da tempo, con un grande proliferare di squadre e buoni risultati da parte dei portacolori delle squadre fermane, che in pochi anni di pratica sono oramai alla pari con i colleghi di altre Regioni, dove tale disciplina conosciuta con il nome di Dart è praticata da più tempo. Nonostante una disciplina abbastanza giovane, ci sono diversi giocatori fermani che si stanno mettendo in bella evidenza, uno di questi è il montegranarese Nicola Guardiani (nella foto). Il ventitreenne atleta veregrense ha conquistato ben 2 titoli nazionali, a Salsomaggiore è riuscito a diventare campione italiano individuale nella categoria D (freccette con la punta in plastica), mentre a Bolzano è riuscito a conquistare un altro scudetto questa volta a squadre nella Categoria “Mixer”, che prevede nella formazione la presenza di 2 atlete donne e di 3 uomini. Guardiani è da appena 3 anni che pratica con continuità lo sport delle freccette, cosicchè, il raggiungimento di questi bei risultati, è una grande soddisfazione sia per lo stesso atleta che per i suoi colleghi di Montegranaro e del Fermano. Dopo i 2 titoli nazionali è arrivata la convocazione nella nazionale italiana impregnata agli Europei in Turchia, che si sono disputati

Giacomo e Zoppi Stefano. Direttori Sportivi: Vitellozzi Stefano, Pallotta Domenico, Serrani Emanuele e Traini Giulianini Eddy. Insieme al meccanico Sergio Novelli in ammiraglia ci sono come sempre Temperini Renato e D’Ambrosio Sauro. L’obiettivo stagionale resta quello di valorizzare il maggior numero possibile di

giovani, cercando di togliersi delle belle soddisfazioni. L’ultimo ciclista che dalla maglia dei Calzaturieri è arrivato al professionismo con dei buoni risultati è stato l’atleta umbro Sergio Marinangeli, vice campione nazionale, qualche anno fa ad un passo dalla maglia tricolore. Endrio Ubaldi

Prossima uscita 14 luglio 2012 È distribuito gratuitamente nei più importanti esercizi commerciali bar e distributori di benzina

ANNO 10 - n.06 - 15 giugno 2012

Editore: Edizioni Fisal, Dir.Responsabile: Alessandro Sabbatini P.R.:Patrizia Scaloni Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Vignette: Daniele Ripani, Stampa: Bieffe industria grafica - Recanati Redazione: Paolo Galletti, Francesca Pasquali Hanno collaborato alla redazione di questo numero: Federica Balestrini, Andrea Braconi, Mariateresa Ferroni, Uberto Frenquellucci, Daniele Maiani, Carmela Marani, Loredana Tomassini, Endrio Ubaldi Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini Webmaster: Aranea (tel. 0734.776001) CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.217470 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it

Per la vostra pubblicità: 0734.217470 Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003 Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

L’Atletica a Fermo

L’IA.S.D. Sport Atletica Fermo crede nel legame testi, le foto e i materiali pubblicitari pubblicati nel Corriere News non possono essere utilizzati su tra sport e pernon questo organizza altri prodottiturismo: editoriali che sianoda di anni proprietà della Casa Editrice Fisal s.a.s. di Sabbatini Gianfranco C. - Fermo. eventi per&rendere la Pista di Atletica di Fermo polo d'attrazione per numerose società sportive ed atleti da tutta Italia a fine maggio. Ad Antalya Nicola Guardiani ha partecipato alla prova individuale Categoria D ed alla fine si è classificato al 13° posto, ottenendo un soddisfacente risultato, con il rammarico per aver sfiorato l’accesso alle semifinali, sebbene la giovane rappresentativa italiana, si è dovuta misurare con rappresentative ben più titolate ed esperte. Considerato che si trattava della prima esperienza continentale, per il giovane atleta veregrense si tratta di un risultato sicuramente positivo, che dovrà fungere da sprone per i prossimi impegni. L’auspicio è che in un prossimo futuro, oltre a confermarsi in ambito nazionale, per Guardiani arrivino altre belle soddisfazioni anche a livello internazionale. (e.u.)

EVENTI 2012 Sabato 1 e domenica 2 settembre Campionati regionali individuali di prove multiple

Sabato 22 e domenica 23 settembre Campionati italiani Assoluti di società Serie A1 Sabato 7 ottobre Trofeo delle Province III Trofeo Provincia di Fermo Sede utilizzata: Fermo - Pista di Atletica- Via G. Leti 82/b Per informazioni: tel. 0734.227314 - sportatleticafermo@gmail.com



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