Notiziario del Coro C.a.i. - A.n.a di Cinisello Balsamo
Gennaio - Maggio 2012 - Anno 5 - N° 20
L
a diatriba è ancora in essere tra Luciano ed Enzo: non si sa ancora se eravamo in 38 o 39, con o senza autista….fatto sta che, in 38 o 39 che fossimo, ci siamo trovati sabato 12 maggio davanti alla sede ANA di Cinisello Balsamo. Serve precisare che lo stesso numero di persone (38/39 etc, etc …) verrà scaricato la domenica sera allo stesso punto di partenza. Destinazione: Bolzano per l’ 85ma Adunata Nazionale degli Alpini. Onore meritato sul campo, direbbero i nostri coscritti, l’evento ci vede ormai da anni protagonisti ed costituisce uno dei punti più alti ed attesi del nostro impegno annuale. Per me, bocia del gruppo, è l’occasione di conoscere più da vicino i miei nuovi compagni di ventura, al di la delle due orate settimanali dedicate espressamente al coro; così come le loro mogli/compagne/amate ed amanti. La mezza stagione impone di gonfiare le valigie con l’occorrente per evitare di vestirsi pesantemente in ambiente caldo e viceversa; alla fine sarà il caldo a dipingere il ns weekend alpino. Lentamente il bus lascia le vie di Cinisello seguendo traiettorie che solo certi conducenti conoscono. Refrattari all’uso dei tom-tom, si comportano però esattamente come quest’ultimi: fanno la strada più lunga ….. Durante il percorso, Luciano “The President” coglie l’occasione per informarci sui dettagli minimi della
SOMMARIO
85° Adunata - Bolzano
pg.1
Un ricordo di Luciano Gandini
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XI Rassegna corale S.Lucia
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Lino capogruppo 1985-2005
pg.3
Se Maometto non va alla montagna
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Grazie dal coro Delphum
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tradotta, con l’intento di entrare nei particolari man mano che l’esigenza lo richieda. Da tempo, sappiamo che dormiremo divisi in due alberghi a Cavalese, mangeremo a Molina, ai piedi del precedente, e canteremo a Bronzolo, che non è un parente imbriaco dei sette nani ma un ridente paesino a pochi km da Bolzano. Dato che l’età media del gruppo è quella che è: dalla prostata in su (tanto per intenderci), il primo pit stop viene richiesto non appena si raggiunge Peschiera del Garda. I venti minuti di break concessi si trasformano in breakfast, brunch e quasi lunch (ho visto un corista, di cui evito fare il nome per questione di privacy, che ha mangiato un pezzo di pizza sorseggiando tè, dopo aver bevuto il caffè). Il serpentone autostradale ancheggia nelle verdi valli veronesi che ben presto cedono il passo alla piana trentina, mentre l’Adige sembra giocare con esso, ora costeggiandolo, ora sorprendendolo sulla destra ora perforandolo con i numerosi ponti che via via si alternano. Da Egna si sale ed in battibaleno ci troviamo nelle abetaie per cui è famosa la ridente val di Fiemme, di cui Cavalese ne è la capitale. E’ una capitale piuttosto apatica in questo periodo dell’anno, la stagione non è ancora iniziata e molti dei negozi espongono cartelli che richiamano aperture di là da venire. Peccato per le gentil signore al nostro seguito; ben per noi, per lo scampato pericolo per le nostre tasche….. Nonostante il breve periodo di appartenenza, ho già ben capito che oltre al bel canto, il nostro coro si distingue, direi in maniera parimenti egregia, quando si siede al tavolo da pranzo. Non caliamo neanche di ½ tono, come direbbe
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