N° 29 Giugno-Novembre 2015

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Notiziario del Coro CAI di Cinisello Balsamo

Giugno 2015 - Novembre 2015 - Anno 8 - N° 29

LA GUERRA 1915-1918 AL CIRCOLO FILOLOGICO Milano - Circolo Filologico 10 Ottobre 2015 di Paolo Motta

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er cominciare togliamoci quel punto di domanda che ci è apparso in faccia a sentire parlare di “Circolo Filologico Milanese”! Ecco come lo presenta il sito ufficiale dell’associazione. Il Circolo Filologico Milanese, fondato nel 1872, è la più antica associazione culturale della città e una delle prime in Italia. Scopo statutario è quello di “promuovere e diffondere la cultura e particolarmente lo studio delle lingue e delle civiltà straniere”. Dal 1908 si trova nell’attuale sede di via Clerici, uno stupendo edificio con austeri e splendidi saloni in puro stile liberty. Tra il 1909 e il 1920 il Circolo Filologico diventa il principale centro culturale cittadino; nella biblioteca sono disponibili oltre centomila volumi a carattere critico e filologico e trecento tra quotidiani e periodici e illustri intellettuali tengono seminari e conferenze. Ed è in questo contesto che il 9 novembre siamo stati invitati a partecipare, dal presidente dall’USCI Lombardia Tiziana Gori e dalla delegazione di Milano nella persona di Gaudenzio Zebro, alla serata dal tema “La guerra 1915-1918”. Infatti anche il Circolo Filologico, nel centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, ne ha rievocato la memoria con una serie di incontri con autori e personaggi della cultura che si sono posti come punti di riferimento nel panorama contemporaneo. Uno di questi è Aldo Cazzullo (inviato ed editorialista del “Corriere della Sera”) che attraverso i suoi libri “La Guerra dei nostri nonni” e “Possa il mio sangue servire” ha restituito vividezza alle memorie sempre più sbiadite di quelle vicende. La serata è stata aperta da un preambolo storico ed è proseguita con Aldo Cazzullo che con grande passione e coinvolgimento ha

SOMMARIO LA GUERRA 1915-1918 AL FILOLOGICO

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I CANTI POPOLARI RACCONTANO...

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MUSICA, NUTRIMENTO DELLO SPIRITO

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QUATTRO CORI PER NON DIMENTICARE

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AMMIREVOLI COREUTI...GRAZIE

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CENTENARIO 1a GUERRA CON I BERSAGLIERI

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introdotto la lettura, da parte di un attore, delle lettere di giovani soldati sul fronte di guerra. Attraverso le letture di parti del suo libro ci ha raccontato dell’unica guerra dell’umanità senza un eroe, uno stratega, un generale o uno statista vittorioso oppure sconfitto. Gli eroi, o meglio i protagonisti della Grande Guerra, sono i nostri nonni. È la grande massa dei corpi sacrificati alle atrocità della guerra industriale. Sono i reparti che diventano il prezzo da pagare per il terreno conquistato: un ettaro, diecimila morti. Sono i feriti, i mutilati, gli esseri rimasti senza volto, le facce deformate dalle schegge e dalle esplosioni, i fanti resi folli da quel

che avevano visto e patito. Ci ha raccontato dei ragazzi del ’99 che partendo per il fronte, dopo aver preso congedo dalla famiglia, piangevano se stessi e la propria morte che presagivano inevitabile: per una scheggia di granata, per una pallottola, per il tifo, per la fame nei campi di prigionia. Non ha dimenticato il ruolo delle donne che rimaste a casa dimostrarono di saper fare i lavori «da uomo»: tenere il ritmo alla catena di montaggio, guidare i tram, saldare il metallo, caricare i camion, curare le ferite, e anche frequentare l’università, scioperare, reclamare i propri diritti. La prima guerra mondiale dimostrò in tutta Europa che la donna era pronta a uscire di casa per lavorare, rendersi indipendente, costruirsi il proprio destino e contribuire a decidere il destino della nazione. Nei suoi racconti ha sottolineato l’importanza di Caporetto. Prima della disfatta si doveva avanzare per conquistare città e montagne in cui nessuno era mai stato, dopo c’era da difendere

Coro C.a.i. Cinisello Balsamo - Via Sant’Ambrogio 22 Sito: www.corocaicinisello.it - e-mail: info@corocaicinisello.it - redazione@corocaicinisello.it Presidente: Motta Tarcisio - Segretario: Monti Giuliano - Redazione: Motta Paolo


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