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Notizie e segnalazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con link ai siti e ai documenti ufficiali
Piano integrato per la salute e la sicurezza sul lavoro: occasione mancata o primo passo?
Novità legislative dal “collegato lavoro” al decreto
EU-OSHA: Il coinvolgimento dei lavoratori: la chiave per sistemi di gestione dei lavoratori basati sull’intelligenza artificiale (IA) più sicuri
INAIL: Dal nuovo bando Isi 600 milioni per la sicurezza sul lavoro. È l’importo più alto stanziato dal 2010
Nuova campagna di comunicazione dell’INAIL contro gli infortuni domestici
EU-OSHA: Tutela della salute mentale degli agricoltori e dei lavoratori agricoli
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI: Alluvione 2023, autorizzati gli incentivi per i datori di lavoro agricoli
Piano integrato per la salute e la sicurezza sul lavoro: occasione mancata o primo passo?
Dopo tante invocazioni anche l’Italia si è dotata di un “Piano nazionale della sicurezza sul lavoro”.
Infatti, il 17 dicembre 2024 il Ministero del Lavoro ha licenziato un proprio Decreto Ministeriale (DM 195) con un titolo impegnativo: “Piano Integrato per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro” e con un sottotitolo condivisibile:
Le 30 pagine di questo Piano, immediatamente esecutivo, a nostro avviso, sono un primo passo apprezzabile, ma certamente non esaustivo, vista l’assenza di cambiamenti strutturali che, auspichiamo, possano essere programmati presto, visto che la durata è di solo anno: dal 1 gennaio al 31 dicembre del 2025.
Di positivo c’è sicuramente che viene riconosciuto il ruolo principale dell’Inail quale soggetto che, nel Piano, viene chiamato in causa per almeno l’80% delle attività previste.
Attività che, comunque, quell’Ente già svolge da tempo.
Certo, c’è anche la funzione a supporto per la vigilanza, da parte dell’INL ed è previsto un fondamentale utilizzo dei dati in possesso di Inail (es. “Flussi informativi”) per superare l’empasse congenita del Sistema Informativo Nazionale della Prevenzione SINP, ex art. 8 d.lgs 9 aprile 2008, n. 81. Finalmente!
Ma non vogliamo commentare le cose che il Piano declina, lasciando ad ognuno la sua lettura. Riteniamo più utile mettere in evidenza le cose che, a nostro parere, mancano.
Innanzitutto manca una visione di come cambiare le cose strutturalmente e mancano i dati. Con quali risorse per esempio si prevedono piani straordinari di vigilanza? Cosa cambia davvero rispetto a una situazione che è già gestita dal Ministero del Lavoro, dalle Regioni (assenti nel Piano), da Inail e Inl? Sostanzialmente nulla! Di soluzioni valide proposte in giro ve ne sono poche e sono solo quelle che hanno il coraggio di uscire dalle solite litanie. Il “Decalogo della salute e sicurezza per la prevenzione partecipata” della Confsal. (https://sindacatofast.it/?q=node/82159)
Invece di un Piano annuale imbastito sull’esistente o poco più perché non pensare a
un Piano straordinario di emergenza nazionale? Per fare cosa? Beh, per esempio per rendere obbligatoria l’adozione dei Modelli di Organizzazione e Gestione MOG-SGSL dell’art. 30 della 81/08. Per assumere molti ispettori in più, ma anche per creare strutture non solo ispettive, ma veramente impostate alla consulenza preventiva alle aziende. Per rendere omogenea e coordinata la vigilanza ispettiva dell’articolo 13 del Testo Unico.
Come? Con un’unica Agenzia nazionale della sicurezza (un Polo Unico incardinato nell’Inail e che assorba l’INL). Con quali risorse? Con una quota fissa proveniente dall’avanzo multimiliardario che ogni anno l’Inail realizza.
L’Italia paga il 6,3% di Pil ogni anno (circa 100 miliardi) per i costi diretti e indiretti degli infortuni e delle malattie professionali. Un miliardo all’anno di investimento, a carico degli utili Inail, per un’Agenzia che prenda di petto il problema e sviluppi un piano straordinario nei termini che ci stanno a cuore come Confsal sarebbe davvero utile.
Novita’ legislative dal “collegato lavoro” al decreto
Ulteriori novità alla normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro sono state previste dal Legislatore a fine anno con la Legge 203 del 13 dicembre 2024.
In particolare:
• Viene prevista la redazione annuale, da parte del Ministero del Lavoro, di una relazione alle Camere sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro, che dovrà contenere l’indicazione di misure per migliorare le condizioni di sicurezza;
• Nell’ambito della sorveglianza sanitaria effettuata dal medico competente viene riconosciuta la possibilità di svolgere visite mediche preventive per valutare l’idoneità alla mansione specifica anche in fase preassuntiva;
• L’opportunità se svolgere le visite mediche precedenti alla ripresa del lavoro, a seguito di assenze superiori a sessanta giorni continuativi, viene valutata dal medico competente;
• Sempre nell’ambito della sorveglianza sanitaria viene introdotta la possibilità per il medico competente di evitare la ripetizione di esami clinici e diagnostici già effettuati risultanti dalla cartella clinica del lavoratore;
• Per le attività lavorative svolte in locali chiusi sotterranei o semi sotterranei, se le lavorazioni non danno luogo ad emissioni di agenti nocivi, il datore di lavoro è tenuto a comunicare tramite PEC, al competente ufficio territoriale dell’Ispettorato (INL), l’uso dei locali allegando adeguata documentazione, individuata con apposita circolare dell’INL, che dimostri il rispetto dei requisiti di idonee condizioni di aerazione, illuminazione e microclima. I locali potranno essere utilizzati entro 30 giorni dalla comunicazione, salvo espresso divieto.
EU-OSHA: Il coinvolgimento dei lavoratori: la chiave per sistemi di gestione dei lavoratori basati sull’intelligenza artificiale (IA) più sicuri
La digitalizzazione dei processi produttivi e l’introduzione dei sistemi di gestione dei lavoratori basati sull’intelligenza artificiale (Aiwm) stanno trasformando il mondo del lavoro, soprattutto nei settori industriali più avanzati. Tuttavia, come evidenziato dai
ricercatori Eu-Osha, il modo in cui queste tecnologie vengono implementate può avere effetti molto diversi sulla salute, sicurezza e benessere dei lavoratori.
Un’analisi comparativa condotta su due aziende automobilistiche – un grande costruttore in Belgio e un fornitore di componenti di primo livello in Italia – rivela come il successo dei sistemi basati su IA dipenda strettamente dal contesto organizzativo e dal livello di coinvolgimento dei lavoratori. La differenza tra un approccio partecipativo e uno gerarchico ha un impatto significativo sulle condizioni di lavoro e sulla percezione del benessere da parte dei dipendenti. L’importanza di un impiego etico della IA.
Entrambi i casi esaminati dimostrano che, sebbene l’intelligenza artificiale e le tecnologie digitali possano prevenire infortuni e migliorare la qualità del lavoro svolgendo compiti ripetitivi o complessi, l’approccio adottato dalle aziende fa la differenza. Una gestione inclusiva, come quella dell’azienda italiana, favorisce l’accettazione delle innovazioni digitali e garantisce un equilibrio tra produttività e benessere dei lavoratori. Al contrario, un modello esclusivamente orientato alla performance, come quello belga, rischia di introdurre tensioni e aumentare i rischi psicosociali. Lo studio sottolinea inoltre l’importanza di una governance trasparente dei dati raccolti dalle tecnologie digitali, per garantirne un uso responsabile. Coinvolgere i rappresentanti dei lavoratori e integrare il loro feedback nei processi decisionali è essenziale per evitare un abuso di sorveglianza e per promuovere un ambiente lavorativo equilibrato.
INAIL: Dal nuovo bando Isi 600 milioni per la sicurezza sul lavoro. È l’importo più alto stanziato dal 2010
I 600 milioni della nuova edizione, quasi 100 in più rispetto ai 508 stanziati nel 2023, sono ripartiti in cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno realizzati. Al primo asse sono destinati 105 milioni di euro, suddivisi in 93 milioni per la prevenzione del rischio chimico e di quelli legati al rumore, alle vibrazioni, alla movimentazione manuale di persone e carichi e all’emergenza nel settore della pesca (asse 1.1) e in 12 milioni, sette in più rispetto al bando precedente, per l’adozione di Mog e Sgsl
Come evidenziato dal D.G. dell’inail, il nuovo avviso punta inoltre a incrementare ancora di più la partecipazione delle piccole e micro imprese, per le quali è ora prevista
la possibilità di anticipare il 70% delle somme concesse. Per il direttore generale dell’Istituto, “l’attenzione sempre riservata dal bando alle piccole e micro imprese è giustificata dalla necessità di diffondere in modo sempre più capillare la cultura della sicurezza”. Se è vero, infatti, che “tutte le aziende italiane hanno bisogno di investimenti, le piccole e micro imprese, che rappresentano il tessuto tipico della nostra imprenditoria, hanno più difficoltà di accesso al credito e faticano di più a gestire il sistema della prevenzione. Assicurare loro una linea di accesso privilegiata è un’apertura importante che riteniamo possa produrre risultati significativi nel breve periodo”. La presentazione delle domande per l’accesso ai fondi del bando Isi 2024 avverrà, come per le edizioni precedenti, in modalità telematica, attraverso una procedura articolata in diverse fasi le cui date saranno pubblicate entro il prossimo 26 febbraio nella sezione del sito Inail dedicata al bando Isi 2024. I fondi, ripartiti per regione e provincia autonoma, saranno assegnati fino a esaurimento secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande. Fanno eccezione i progetti che rientrano in uno specifico elenco regionale di un determinato asse il cui stanziamento sia sufficiente a soddisfare tutte le richieste, che saranno ammessi direttamente alla fase di caricamento della documentazione.
Nuova campagna di comunicazione dell’INAIL contro gli infortuni domestici
In vista della scadenza del 31 gennaio per il rinnovo della polizza che tutela chi si prende cura della casa e dei propri familiari in modo abituale, gratuito ed esclusivo, l’iniziativa dell’Istituto richiama l’attenzione sui rischi spesso sottovalutati presenti nelle abitazioni utilizzando il cliché narrativo dei film polizieschi, con ferri da stiro, frullatori, pentole e detergenti chimici nel ruolo degli indiziati l’invito a sottoscrivere o rinnovare l’assicurazione Inail contro gli infortuni domestici che, a fronte del pagamento di un premio annuale di 24 euro, a carico dello Stato per le famiglie a basso reddito, protegge dalle conseguenze più gravi di un infortunio chiunque si occupi in maniera abituale, esclusiva e gratuita dei lavori in casa. Istituita dalla legge 493 del 1999, la prima in Europa a riconoscere il valore sociale del lavoro domestico, la polizza è obbligatoria per casalinghe e casalinghi di età compresa tra i 18 e i 67 anni. Le prestazioni comprendono una rendita diretta, per inabilità perma-
nente al lavoro pari o superiore al 16%, una prestazione una tantum rivalutabile, attualmente pari a 337,41 euro, per infortuni che comportano un’inabilità permanente compresa tra il 6% e il 15%, e una rendita ai superstiti in caso di morte dell’assicurato. Per gli infortuni mortali avvenuti in ambito domestico è prevista anche l’erogazione a favore dei superstiti, o di chiunque dimostri di aver sostenuto le spese funerarie, di un assegno una tantum attualmente pari a 12.240,00 euro, e un’ulteriore prestazione una tantum a carico del Fondo vittime gravi infortuni. Ai titolari di rendita che versano in condizioni particolarmente gravi è riconosciuto, inoltre, l’assegno mensile per assistenza personale continuativa.
Campagna EU-OSHA 2023-2025, il bilancio del primo biennio
La campagna Eu-Osha viene promossa attraverso eventi, concorsi, contributi editoriali, sinergie interistituzionali, partnership con aziende e organizzazioni e con la rete Enterprise Europe. In Italia è coordinata dall’Inail, attraverso la Direzione centrale prevenzione, con il sostegno del network nazionale tripartito, formato da Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Ministero della Salute, Inail, Iss, Conferenza delle regioni e delle province autonome, organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro, Anmil.
Al centro della discussione collettiva suscitata dalla campagna è stato il ruolo dell’intelligenza artificiale (IA) nell’ambito della ricerca, dello sviluppo e dell’applicazione, con un’attenzione particolare ai temi della sicurezza, dell’equità e del rispetto dell’autonomia umana. Le macchine hanno ora una accresciuta capacità di raccogliere, memorizzare e analizzare enormi quantità di dati. Diventa essenziale, quindi, proteggere queste informazioni per prevenire abusi o violazioni della riservatezza personale ed eventuali pregiudizi preesistenti, come nel caso delle differenze di genere. Alimentati in modo sbagliato, gli algoritmi possono infatti avere ricadute negative sui processi decisionali attuando discriminazioni nei vari ambiti sociali e professionali. Le opportunità e le criticità della trasformazione digitale sono state anche il focus del premio Buone pratiche, il concorso terminato in autunno che punta a evidenziare gli esempi più virtuosi sui temi della campagna. Aperto alla partecipazione di imprese individuali, enti e organismi di formazione e istruzione, organizzazioni dei datori
di lavoro, associazioni di categoria, sindacali e non governative, al concorso potevano aderire anche i servizi territoriali per la prevenzione, gli enti previdenziali e le altre agenzie intermediarie, i partner ufficiali della campagna. A tutti i partecipanti è stato richiesto di presentare esempi di buone pratiche con esperienze significative per prevenire attivamente i rischi della digitalizzazione nei luoghi di lavoro. La premiazione è in programma nel 2025, a conclusione delle iniziative della campagna.
EU-OSHA: Tutela della salute mentale degli agricoltori e dei lavoratori agricoli
La metà degli agricoltori e dei lavoratori agricoli dell’UE sopporta carichi di lavoro elevati e orari lunghi che superano regolarmente le 48 ore settimanali. Spesso questi lavoratori operano in zone rurali isolate e devono essere sempre reperibili, senza poter usufruire di tempo libero. Questi e altri fattori di rischio psicosociali possono portare ad alti tassi di stress, ansia e depressione. Statisticamente, in questo settore si registrano tassi di suicidio più elevati rispetto ad altre occupazioni.
La nuova relazione dell’EU-OSHA analizza come l’esposizione ai rischi psicosociali influisca sugli agricoltori e sui lavoratori agricoli, delinea iniziative per proteggere la loro salute mentale e contribuisce alla sensibilizzazione su questo tema nel settore dell’agricoltura.
Scopri di più su come salvaguardare la salute mentale e gestire i rischi psicosociali nel settore agricolo consultando la versione integrale della relazione.
Approfondisci l’argomento nella nostra sezione dedicata in allegato: rischi psicosociali e salute mentale sul lavoro.
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE
SOCIALI: Alluvione 2023, autorizzati gli incentivi per i datori di lavoro agricoli
Con decisione C (2024) 8990 „final“ del 13 dicembre 2024, la Commissione europea ha autorizzato la concessione dell’esonero contributivo per i datori di lavoro del settore dell’agricoltura primaria nell’ambito del „Temporary Crisis Framework“, a segui-
to della notifica effettuata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in qualità di Autorità responsabile dell’attuazione della misura, prevista dall’articolo 2 del decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2024, n. 101, recante “Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell‘acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale”.
In particolare, al fine di fornire un efficace sostegno al lavoro in agricoltura nei territori colpiti dagli eventi alluvionali del maggio 2023, la misura riconosce per i periodi di contribuzione dal primo gennaio al 31 dicembre 2024 un esonero contributivo pari al 68% dei premi INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro del settore dell’agricoltura primaria per il proprio personale dipendente, a tempo indeterminato o a tempo determinato, sia a tempo pieno che parziale, operante nelle zone agricole di cui all‘ allegato 1 al decreto-legge n. 61 del 2023. Si tratta dei comuni dell’Emilia-Romagna, Marche e Toscana colpiti dagli eventi alluvionali.
L’Inps con messaggio n. 4156/2024 ha comunicato che il termine del pagamento della contribuzione ridotta potrà essere effettuato fino al 17 marzo 2025, senza aggravio di sanzioni civili.
I numeri parlano e ci dicono che gli infortuni e le malattie professionali continuano a crescere. Il Paese soffre quotidianamente, in termini di morti e dolore, una piaga che non si riesce ancora a debellare che produce un costo annuale stimato del 6,3% del PIL. La Confsal, a valle di un impegno ormai pluriennale sugli aspetti della safety, ha condensato le proprie proposte in un decalogo che è stato reso pubblico a Bologna in occasione del Salone di Ambiente e Lavoro, principale Fiera nazionale della salute e della sicurezza sul lavoro e che, aggiornato e integrato, è stato proposto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in occasione del primo incontro con le Parti Sociali convocato al Ministero il 12 gennaio 2023.
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Creare un’Agenzia o Polo nazionale, quale soggetto unico deputato a coordinare prevenzione e vigilanza, informazione e formazione, assistenza e consulenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Educare le nuove generazioni alla cultura della sicurezza inserendo nei programmi didattici della scuola secondaria
“La salute e sicurezza del lavoro” come disciplina scolastica obbligatoria
Diffondere una “prevenzione partecipata” con il coinvolgimento attivo di tutti i lavoratori, mettendo la loro partecipazione al centro dell’azione di prevenzione unitamente a tutti gli attori coinvolti nel sistema di prevenzione
Promuovere la diffusione di MOG-SGSL - Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza del Lavoro - incentivandone economicamente l’adozione da parte delle aziende, tramite il credito di imposta e/o l’esenzione temporanea dal contributo INAIL 4
Favorire l'instaurarsi di un rapporto di cooperazione e collaborazione tra gli organi di vigilanza dello stato e le aziende, dando a esse la possibilità di verificare preventivamente la propria situazione effettiva sul rispetto delle norme sulla sicurezza, per poter così rimediare alle difformità rilevate 5
Incrementare fortemente l’organico degli ispettori tecnici per la sicurezza sul lavoro in modo che la vigilanza sull’applicazione della normativa abbia anche una funzione preventiva; assumendo a tal fine migliaia di giovani qualificati con adeguata preparazione nel campo ingegneristico, tecnico e scientifico
Potenziare e migliorare la formazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza - RLS - per ridurre il disequilibrio che si riscontra nella preparazione tecnica dei RLS rispetto alle altre figure aziendali impegnate nel sistema di prevenzione e protezione 7
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Garantire qualità ed efficacia alla preparazione delle principali figure di sistema, dando applicazione sollecita e concreta alle modifiche normative previste dal D.L. 146/2021 (Legge 215/2021), per realizzare i cambiamenti previsti nell’ambito della formazione
Potenziare il sostegno alle iniziative di prevenzione tramite la formazione, l’informazione e la consulenza attraverso maggiori investimenti da parte dell’Inail rispetto a quelli che attualmente mette a disposizione del tessuto produttivo del Paese
Incrementare le risorse per la ricerca scientifica “prevenzionale” su infortuni e rischi emergenti, tramite l’Inail, le Università e gli altri Enti di ricerca, assicurando che i risultati dei progetti completati vengano resi più agevolmente accessibili per il trasferimento al mondo produttivo e alle Parti Sociali
https://bit.ly/decalogo_safety_confsal