Corriere dell'Economia n. 8/2024

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Corriere dell‘Economia

TOP NEWS

Sintesi esplicative di documenti e studi a carattere economico di rilievo nazionale, europeo ed internazionale, con link ai documenti ufficiali.

Approvato il Def 2024

Agenzia delle entrate: vademecum per le Persone Fisiche 2024

ISTAT: Report sulla formazione degli adulti Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: stato dei contratti con premi di produttività depositati

Bankitalia: analisi dell’economia mondiale, europea e italiana

MEF: Tavolo per la Finanza Sostenibile Relazione annuale delle attività – 2023

INPS: indennità di congedo parentale all’80% per un altro mese

Agricoltura: misure per favorire l’autoimprenditorialità giovanile e femminile

Agenzia Entrate: regime fiscale applicabile ai beni offerti in omaggio ai dipendenti

Newsletter 08/2024
Corriere dell‘Economia Newsletter 08/2024 A cura dell‘Ufficio Studi economici CONFSAL Redazione:
Freda,
Progetto
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Rocco
Massimo Leone
grafico di: Andrea Blasi
Foto: Adobe Stock

Corriere dell‘Economia

Approvato il Def 2024

Il Consiglio dei ministri del 9 aprile 2024, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2024. Tuttavia, il DEF non include le previsioni programmatiche a causa della necessità di attendere la conclusione del processo di approvazione delle nuove regole di programmazione economica dell’Unione Europea, che prevedono l’introduzione di un Piano fiscale-strutturale di medio termine per stabilire gli obiettivi di legislatura. Le norme transitorie stabiliscono che il Piano debba essere approvato entro il 20 settembre prossimo. Nel DEF emergono i seguenti indicatori di finanza pubblica – Quadro tendenziale:

2024: Pil 1 – Deficit 4,3 – Debito 137,8;

2025: Pil 1,2 – Deficit 3,7 – Debito 138,9;

2026: Pil 1,1 – Deficit 3 – Debito 139,8;

2027: Pil 0,9 – Deficit 2,2 – Debito 139,6. Il governo ha deciso di dare priorità al rifinanziamento del taglio del cuneo fiscale sul lavoro. Intende inoltre adottare misure per ridurre il deficit al di sotto del 3% del PIL entro il 2026, come stabilito nella Nadef, attraverso una revisione dei crediti d’imposta. Queste azioni miglioreranno non solo i saldi di competenza, ma anche quelli di cassa, abbassando il rapporto debito/PIL già nel breve periodo. Secondo il DEF, il PIL crescerà dell’1% nel 2024, sostenuto dagli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e da un recupero del reddito reale delle famiglie. Il sostegno ai redditi dei lavoratori, principalmente tramite la riduzione contributiva, ha moderato la pressione salariale e favorito una rapida riduzione dell’inflazione. Il governo sta negoziando con la Commissione europea un’estensione a sette anni per l’aggiustamento di finanza pubblica, al fine di ridurre il rapporto tra debito pubblico e PIL. Il futuro Piano strutturale di bilancio di medio termine si baserà sugli investimenti e le riforme del PNRR, con particolare attenzione alla transizione ecologica e digitale.

Il debito pubblico italiano dovrebbe superare i 3.000 miliardi di euro nel 2025, salendo a 3.110 miliardi, 3.224 miliardi nel 2026 e 3.306 miliardi nel 2027, quando il rapporto debito/PIL inizierà a diminuire. Il rapporto debito/PIL dovrebbe crescere fino al 139,8% nel 2026, influenzato negativamente dalle minori entrate derivanti dai

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crediti d’imposta per i bonus edilizi, che hanno raggiunto 219 miliardi di euro tra ottobre 2020 e aprile 2024.

La pressione fiscale diminuirà al 42,1% nel 2024 e salirà al 42,4% nel 2025, per poi stabilizzarsi in seguito. Le entrate totali delle amministrazioni pubbliche diminuiranno di un punto percentuale nel 2024, per poi aumentare di 0,3 punti percentuali nel 2025 e diminuire fino al 46,2% nel 2027. Le entrate tributarie diminuiranno dal 29,6% del 2023 al 28,9% nel 2027.

La spesa sanitaria prevista per il 2024 è di 138.776 milioni di euro, con una crescita del 5,8% rispetto all’anno precedente, pari al 6,4% del PIL. Dal 2025 al 2027, la spesa sanitaria crescerà in media del 2% all’anno, mentre il PIL nominale aumenterà del 3,1% in media, riducendo il rapporto tra spesa sanitaria e PIL al 6,2% nel 2027.

Agenzia delle entrate: vademecum per le Persone Fisiche 2024

L’anno 2024 porta con sé diverse novità per le persone fisiche in materia di adempimenti e agevolazioni fiscali. Il cambiamento nel panorama fiscale potrebbe risultare complesso per molti, quindi è importante comprendere a fondo le nuove disposizioni e gli aggiornamenti normativi.

Questo vademecum si propone di guidare i contribuenti attraverso i cambiamenti introdotti per l’anno 2024, fornendo una panoramica sulle principali novità e su come affrontare gli adempimenti fiscali in modo efficace. Verranno esaminati gli aspetti chiave delle nuove misure, dalle agevolazioni fiscali agli obblighi tributari, per aiutare le persone fisiche a sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla legge e a evitare eventuali sanzioni per mancato rispetto della normativa.

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ISTAT: analisi integrata mercato del lavoro e redditi

L’Istat ha analizzato il mercato del lavoro e i redditi in Italia, integrando dati dal 2015 al 2021. Nel 2022, il mercato del lavoro ha continuato a riprendersi dopo il calo del 2020. Rispetto al 2019, il tasso di occupazione tra le persone di età 15-64 anni è aumentato dal 59% al 60,1%, con un aumento di 1,1 punti percentuali. Il tasso di disoccupazione è diminuito dall’10,1% all’8,2% (-1,9 punti percentuali), mentre il tasso di inattività è rimasto quasi invariato, scendendo dal 34,5% al 34,3%.

I quintili di reddito più bassi hanno registrato un aumento del tasso di occupazione e una diminuzione del tasso di disoccupazione. Il Mezzogiorno, pur avendo tassi di occupazione più bassi (46,7% nel 2022), ha registrato un aumento significativo nel tasso di occupazione. Al contrario, il Nord-Ovest e il Nord-Est hanno visto un calo nel tasso di occupazione nei quintili più ricchi.

I giovani di età compresa tra 25 e 34 anni hanno registrato un aumento del tasso di occupazione (66,1%) rispetto al periodo pre-pandemia. I più istruiti hanno visto un maggiore aumento del tasso di occupazione rispetto ai meno istruiti. Inoltre, la quota di dipendenti a tempo indeterminato cresce con l’aumento del reddito, mentre i dipendenti a termine sono più presenti nei quintili medi.

Il reddito medio lordo da lavoro nel 2022 è stato di circa 20.000 euro annui. Dipendenti a tempo determinato, giovani e persone che lavorano nei settori alberghiero e della ristorazione, agricoltura, servizi personali e costruzioni, oltre a stranieri, residenti nel Mezzogiorno e lavoratori autonomi senza dipendenti, sono tra i gruppi più vulnerabili economicamente.

ISTAT: conto trimestrale delle AP, reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società

L’Istat ha pubblicato i dati dei conti trimestrali dei settori istituzionali per il quarto trimestre del 2023. I dati sulle amministrazioni pubbliche sono presentati in forma grezza, mentre quelli relativi alle famiglie e alle società sono destagionalizzati. Nell’ultimo trimestre del 2023, il deficit pubblico rispetto al PIL è stato del 5,5%, in calo rispetto al 6,7% dello stesso trimestre del 2022. Il saldo primario delle ammini-

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strazioni pubbliche è stato negativo con un’incidenza del -1,5% sul PIL, leggermente migliore rispetto al -1,9% del quarto trimestre del 2022.

Il saldo corrente delle amministrazioni pubbliche è stato positivo, rappresentando il 5,0% del PIL, rispetto al 1,1% del trimestre precedente. La pressione fiscale è stata del 50,3%, in aumento di 1,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il reddito lordo disponibile e la spesa per consumi finali delle famiglie sono diminuiti rispettivamente dello 0,1% e dell’1,0% rispetto al trimestre precedente. La propensione al risparmio delle famiglie è aumentata di 0,9 punti percentuali, raggiungendo il 7,0%.

Il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito dello 0,5%, mentre il deflatore implicito dei consumi delle famiglie è aumentato dello 0,4%. La quota di profitto delle società non finanziarie è aumentata al 44,4%, mentre il tasso di investimento delle società non finanziarie è sceso al 20,2%, con una diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

ISTAT: Report sulla formazione degli adulti

L’Italia è in ritardo nella formazione continua rispetto agli altri Paesi europei. Nel 2022, poco più di un terzo delle persone tra i 25 e i 64 anni ha partecipato ad attività di istruzione e formazione. Il tasso di partecipazione in Italia è più basso di quasi 11 punti percentuali rispetto alla media europea.

Inoltre, il 31,0% dei giovani italiani tra i 18 e i 24 anni non è coinvolto in alcun percorso di istruzione o formazione, rispetto al 20,2% della media europea.

Una delle ragioni per cui molti italiani tra i 25 e i 64 anni non partecipano alla formazione è la mancanza di interesse. Quasi l’80% di loro non sente il bisogno di formarsi, mentre per altri i costi elevati rappresentano un ostacolo (23,7% dei casi contro il 13,7% della media UE27).

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Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: stato dei contratti con premi di produttività depositati

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali rende noto che sono stati registrati 908 contratti che includono premi di produttività in un solo mese. Al 15 aprile 2024, ci sono in totale 11.270 contratti attivi, un aumento del 29,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questi contratti beneficiano 3.642.841 lavoratori, che ricevono in media 1.502,48 euro all’anno.

C’è stato un incremento del 19,1% nei depositi tra il 1° gennaio e il 15 aprile 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo è il primo anno in cui si applica la tassazione ridotta al 5% (precedentemente era del 10%), introdotta dal Governo con la legge n. 197/2022 e confermata nella Manovra di bilancio per il 2024. Le imprese con meno di 50 dipendenti sono quelle che utilizzano maggiormente questo strumento per premiare i propri lavoratori in base al raggiungimento degli obiettivi, rappresentando il 47% dei contratti attivi. La quota restante è suddivisa tra le aziende con oltre 100 dipendenti (38%) e quelle di dimensioni intermedie con 50-99 dipendenti (15%).

Bankitalia: analisi dell’economia mondiale, europea e italiana

All’inizio dell’anno si sono evidenziati segnali di rafforzamento dell’economia globale.

Secondo le stime di Bankitalia, quest’anno il commercio internazionale crescerà del 2,4%, una percentuale inferiore a quella del prodotto mondiale. Tuttavia, ci sono rischi al ribasso per l’economia globale, legati a possibili peggioramenti dei conflitti in corso.

Inizio 2024:

– Area Euro: Il PIL dell’area ha continuato a ristagnare. Bankitalia afferma che i recenti aumenti dei costi del trasporto marittimo causati dalle tensioni nel Mar Rosso non porteranno a significative pressioni inflazionistiche.

– Economia Italiana: Nel quarto trimestre del 2023 il PIL italiano è cresciuto, ma con ritmi contenuti (+0,2%). Secondo le stime, l’attività economica è cresciuta lievemen-

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te nel primo trimestre del 2024.

Occupazione e inflazione:

Il tasso di disoccupazione è ulteriormente diminuito al 7,4%, oltre 2 punti percentuali in meno rispetto al 2019. Il tasso di partecipazione è aumentato alla fine del 2023 (al 66,9%).

L’inflazione è rimasta bassa nel primo trimestre, aumentando a marzo all’1,2% su base annua. L’inflazione di fondo è diminuita al 2,2% da 2,6%, il livello più basso dal maggio 2022.

Prospettive:

– Bankitalia prevede che il PIL crescerà dello 0,6% nel 2024 (0,8% escludendo la correzione per le giornate lavorative), dell’1% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026, grazie alla ripresa dei redditi reali e della domanda estera.

– Quest’anno l’inflazione scenderà all’1,3%, principalmente a causa della componente energetica, per poi risalire all’1,7% nel 2025 e 2026. L’inflazione di fondo si manterrà al 2% quest’anno, per poi scendere all’1,7% nel biennio successivo.

La pubblicazione approfondisce inoltre temi di attualità come le pressioni di fondo dell’inflazione, le tensioni nel Mar Rosso e le proiezioni macroeconomiche per l’Italia per il triennio 2024-2026.

MEF: Tavolo per la Finanza

Sostenibile Relazione annuale delle attività – 2023

La Relazione annuale del Tavolo per la Finanza Sostenibile riporta le attività svolte nel 2023. Il Tavolo è suddiviso in quattro gruppi di lavoro (GDL) che si sono concentrati su tre temi principali: la disponibilità di dati sui rischi climatici e naturali, la divulgazione di sostenibilità per le PMI non quotate e l’assicurazione contro i rischi ambientali e climatici.

– Il GDL 1 ha analizzato le basi di dati disponibili e avviato un progetto con la Regione Emilia-Romagna per valutare l’impatto dei rischi fisici sulle esposizioni bancarie.

Il GDL 2 ha esaminato la disponibilità di dati relativi al patrimonio immobiliare in termini di efficienza energetica e lavorerà nel 2024 per migliorare l’accesso a questi dati.

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– Il GDL 3 ha sviluppato un template per aiutare le PMI a individuare informazioni ESG da fornire ai diversi attori economici.

Il GDL 4 ha analizzato la mancanza di dati sulle coperture assicurative contro i rischi naturali e continuerà a fornire supporto tecnico per attuare norme per ridurre l’insurance protection gap.

Il Tavolo, istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, mira a coordinare gli sforzi istituzionali e del sistema economico per sviluppare e attuare strategie di finanza sostenibile, mobilitando risorse private per aiutare il Paese a raggiungere i suoi obiettivi europei e internazionali.

INPS: indennità di congedo parentale all’80% per un altro mese

L’INPS ha emesso la circolare n. 57 del 18 aprile 2024, fornendo istruzioni amministrative e operative in materia di indennità di congedo parentale per i dipendenti. La circolare riguarda la modifica all’articolo 34, comma 1, del decreto legislativo n. 151 del 2001, che ha aumentato l’indennità di congedo parentale per un mese dal 30% al 60% della retribuzione entro i primi sei anni di vita del bambino, e all’80% solo per il 2024.

Per i dipendenti del settore pubblico, la concessione del congedo e il relativo trattamento economico sono gestiti dall’amministrazione pubblica del rapporto di lavoro, seguendo le proprie linee guida.

INPS: Osservatorio Assegno Unico marzo 2024

. L’Osservatorio statistico sull’Assegno unico e universale (AUU) include i dati relativi all’assegno per i nuclei che hanno ricevuto il Reddito di Cittadinanza (RdC). L’Osservatorio presenta informazioni sui beneficiari e sui valori economici per il periodo marzo 2022 – febbraio 2024.

Nei primi due mesi del 2024, le famiglie hanno ricevuto assegni per un totale di 3.293,9 milioni di euro, che si aggiungono ai 17.366,6 milioni del 2023 e ai 12.560,3 milioni del 2022. A febbraio 2024, 5.928.886 nuclei familiari hanno ricevuto l’Assegno unico e universale, che ha coinvolto 9.412.599 figli.

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Agricoltura: misure per favorire l’autoimprenditorialità giovanile e femminile

Il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 86 del 12 aprile 2024, il Decreto 23 febbraio 2024, che contiene misure per sostenere l’autoimprenditorialità giovanile e femminile.

Le agevolazioni sono rivolte a micro, piccole e medie imprese che assumono la gestione di un’intera azienda agricola. Queste imprese devono esercitare esclusivamente attività agricole ai sensi dell’art. 2135 del codice civile per almeno due anni e presentare progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda. Le imprese devono soddisfare i seguenti requisiti:

– Essere costituite da non più di sei mesi prima della domanda di agevolazione.

– Essere amministrate da un giovane tra 18 e 41 anni non compiuti o da una donna, entrambi in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o coltivatore diretto.

– Essere già subentrate nella conduzione dell’azienda agricola da non più di sei mesi o subentrare entro tre mesi dalla data della domanda.

– Avere sede operativa in Italia.

Inoltre, sono rivolte a micro, piccole e medie imprese che propongono progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni e in possesso di specifici requisiti.

Ministero del Lavoro: la riforma del lavoro sportivo

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato un documento in collaborazione con il Ministero per lo Sport e i Giovani per spiegare le nuove norme sul lavoro sportivo dopo il correttivo al decreto legislativo n. 36/2021. Il documento offre una panoramica della riforma, tra cui definizioni, ambiti di applicazione, tutele e obblighi.

Dal primo luglio scorso, la revisione del lavoro sportivo è entrata in vigore, organizzando le regole in un quadro unitario e strutturato.

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Il documento include risposte alle domande frequenti e rimanda alle pagine dedicate dell’URP online del Ministero del Lavoro per aggiornamenti continui.

Agenzia Entrate: regime fiscale applicabile ai beni offerti in omaggio ai dipendenti

L’Agenzia delle Entrate, nella risposta n. 89/E dell’11 aprile 2024, affronta il tema del regime fiscale applicabile ai beni aziendali offerti in omaggio ai dipendenti. Secondo l’articolo 51 del TUIR, il reddito di lavoro dipendente comprende tutte le somme e i valori ricevuti, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al lavoro svolto. La normativa stabilisce che tutti i beni e servizi offerti gratuitamente ai dipendenti concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente, salvo che non superino il valore di 258,23 euro nel periodo d’imposta. Se il valore supera tale limite, concorre interamente a formare il reddito.

Inoltre, il comma 3 dell’articolo 9 del TUIR definisce il “valore normale” come il prezzo mediamente praticato in condizioni di libera concorrenza, e prevede che le somme pagate dai dipendenti per l’acquisto di beni aziendali siano sottratte dal valore normale per calcolare il reddito imponibile.

In conclusione, l’Agenzia delle Entrate afferma che i beni offerti ai dipendenti concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente se il loro valore supera il limite stabilito dalla normativa, determinando così l’imposizione fiscale.

INPS: Lavoratori dello spettacolo 2024

L’INPS, con la circolare n. 56 dell’8 aprile 2024, spiega il nuovo regime contributivo introdotto dal decreto legislativo 30 novembre 2023, n. 175, che entra in vigore dal 1° gennaio 2024, e riguarda l’indennità di discontinuità per i lavoratori iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo.

La circolare fornisce dettagli sulle seguenti questioni:

– Contributo di finanziamento dell’indennità di discontinuità a carico dei datori di

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lavoro.

– Contributo di solidarietà a carico dei lavoratori iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo.

– Contributo aggiuntivo per la NASpI per i contratti di lavoro subordinato a termine.

– Cessazione dell’obbligo di versamento del contributo per l’indennità di disoccupazione involontaria dei lavoratori autonomi dello spettacolo (ALAS).

– Contributi minori.

– Modalità di esposizione delle informazioni nel flusso UNIEMENS.

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SAFETY CONFSAL

Salute e Sicurezza sul Lavoro

IL DECALOGO DELLA SICUREZZA PER LA PREVENZIONE PARTECIPATA

I numeri parlano e ci dicono che gli infortuni e le malattie professionali continuano a crescere. Il Paese soffre quotidianamente, in termini di morti e dolore, una piaga che non si riesce ancora a debellare che produce un costo annuale stimato del 6,3% del PIL. La Confsal, a valle di un impegno ormai pluriennale sugli aspetti della safety, ha condensato le proprie proposte in un decalogo che è stato reso pubblico a Bologna in occasione del Salone di Ambiente e Lavoro, principale Fiera nazionale della salute e della sicurezza sul lavoro e che, aggiornato e integrato, è stato proposto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in occasione del primo incontro con le Parti Sociali convocato al Ministero il 12 gennaio 2023.

Proponiamo di

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Creare un’Agenzia o Polo nazionale, quale soggetto unico deputato a coordinare prevenzione e vigilanza, informazione e formazione, assistenza e consulenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Educare le nuove generazioni alla cultura della sicurezza inserendo nei programmi didattici della scuola secondaria “La salute e sicurezza del lavoro” come disciplina scolastica obbligatoria

Diffondere una “prevenzione partecipata” con il coinvolgimento attivo di tutti i lavoratori, mettendo la loro partecipazione al centro dell’azione di prevenzione unitamente a tutti gli attori coinvolti nel sistema di prevenzione

Promuovere la diffusione di MOG-SGSL - Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza del Lavoro - incentivandone economicamente l’adozione da parte delle aziende, tramite il credito di imposta e/o l’esenzione temporanea dal contributo INAIL

Favorire l'instaurarsi di un rapporto di cooperazione e collaborazione tra gli organi di vigilanza dello stato e le aziende, dando a esse la possibilità di verificare preventivamente la propria situazione effettiva sul rispetto delle norme sulla sicurezza, per poter così rimediare alle difformità rilevate

Incrementare fortemente l’organico degli ispettori tecnici per la sicurezza sul lavoro in modo che la vigilanza sull’applicazione della normativa abbia anche una funzione preventiva; assumendo a tal fine migliaia di giovani qualificati con adeguata preparazione nel campo ingegneristico, tecnico e scientifico

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Potenziare e migliorare la formazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza - RLS - per ridurre il disequilibrio che si riscontra nella preparazione tecnica dei RLS rispetto alle altre figure aziendali impegnate nel sistema di prevenzione e protezione

Garantire qualità ed efficacia alla preparazione delle principali figure di sistema, dando applicazione sollecita e concreta alle modifiche normative previste dal D.L. 146/2021 (Legge 215/2021), per realizzare i cambiamenti previsti nell’ambito della formazione

Potenziare il sostegno alle iniziative di prevenzione tramite la formazione, l’informazione e la consulenza attraverso maggiori investimenti da parte dell’Inail rispetto a quelli che attualmente mette a disposizione del tessuto produttivo del Paese

Incrementare le risorse per la ricerca scientifica “prevenzionale” su infortuni e rischi emergenti, tramite l’Inail, le Università e gli altri Enti di ricerca, assicurando che i risultati dei progetti completati vengano resi più agevolmente accessibili per il trasferimento al mondo produttivo e alle Parti Sociali

https://bit.ly/decalogo_safety_confsal

Roma, Viale di Trastevere, 60 info@confsal.it
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