

Corriere legislativo


le Norme
Sintesi esplicative di norme rilevanti, nazionali ed europee, pubblicate in gazzetta, con eventuali stralci dell’articolato e link al testo integrale.
Concorsi ed Esami
IN EVIDENZA



Giurisprudenza rilevante
dal Parlamento
L’iter di provvedimenti di particolare interesse all’esame di Camera e Senato, nei lavori delle aule e delle commissioni.
Decreto-legge - Norme urgenti organizzative per le esequie del Santo Padre
Francesco e cerimonia di inizio del nuovo pontificato
Prestazioni domiciliari assistenziali per le persone anziane non autosufficienti
Decreto-legge - Norme urgenti in tema di acconti IRPEF per l’anno 2025
Proroga del termine di conclusione degli interventi di adeguamento antisismico degli edifici scolastici
Interventi d’urgenza per l’organizzazione e la gestione delle esequie del Santo
Padre Francesco e della cerimonia di inizio del nuovo pontificato
Abrogazione espressa delle disposizioni normative prerepubblicane per il periodo dal 1861 al 1946
CONCORSI ED ESAMI
GIURISPRUDENZA RILEVANTE - Corte di cassazione – Sezione lavoro
Licenziamento disciplinare per giusta causa. - L’utilizzo fraudolento del badge aziendale in ordine alla rilevazione delle presenze, ancorché posto in essere da un collega, non esime da grave responsabilità disciplinare
NOTIZIE DAL PARLAMENTO


CORRIERE LEGISLATIVO

le Norme
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DECRETO-LEGGE 22 APRILE 2025, N. 54 - NORME URGENTI ORGANIZZATIVE PER LE ESEQUIE DEL SANTO PADRE FRANCESCO E CERIMONIA DI INIZIO DEL NUOVO PONTIFICATO
Il decreto-legge 22 aprile 2025, n. 54, detta disposizioni urgenti per l’organizzazione e la gestione delle esequie del Santo Padre Francesco e della cerimonia per l’inizio del ministero del nuovo Pontefice. Pertanto, onde garantire la funzionale organizzazione delle esequie del Santo Padre e della successiva cerimonia per l’inizio del ministero del nuovo Pontefice, il Capo del Dipartimento della protezione civile, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, nell’esercizio dei suoi poteri di coordinamento, individua, definisce ed attua le misure organizzative relative alla mobilità, all’accoglienza e all’assistenza, anche sanitaria, della popolazione e a quant’altro occorra a garantire il funzionale svolgimento dei medesimi eventi, nonché individua, definisce e attua le iniziative dirette al conseguimento urgente della disponibilità di beni, forniture e servizi comunque necessari e strumentali per la funzionale organizzazione dei predetti eventi. Il Capo del Dipartimento della protezione , opera in stretto raccordo con il Prefetto di Roma, il Commissario di Governo per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025, il Presidente della Regione Lazio ed il Sindaco di Roma Capitale e garantisce il costante coordinamento anche con le altre amministrazioni, gli enti pubblici e privati e le società di servizi, anche attraverso l’interscambio delle informazioni utili in un’ottica di sinergie operative. Il Capo del Dipartimento della protezione civile si avvale delle strutture del Dipartimento medesimo, assicurando il concorso delle componenti e delle strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile e può individuare, sulla base di convenzioni anche onerose e nei limiti delle risorse disponibili, soggetti attuatori per il compimento di specifiche azioni o interventi, ivi comprese società in house o partecipate dallo Stato o dagli enti territoriali interessati. All’occorrenza, il Capo del Dipartimento della protezione civile provvede con i poteri e mediante le ordinanze di protezione civile, ai sensi dell’articolo 25 del codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, anche in deroga all’articolo 24, comma 1, del medesimo decreto legislativo, nonché, previa intesa con il Ministero dell’interno, ad atti di indirizzo che disciplinano l’organizzazione di manifestazioni pubbliche ad alto impatto. Fermo restando il cennato raccordo, sono fatte salve le attribuzioni del Prefetto di Roma con riguardo al coordinamento delle Forze di polizia, delle Forze armate e del personale
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del Corpo nazionale dei vigili del fuoco ed alla definizione delle relative pianificazioni in materia di ordine e sicurezza pubblica e soccorso pubblico, inerenti alle finalità previste dal predetto decreto. Il decreto-legge entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

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GAZZETTA UFFICIALE Serie generale
N. 93 DEL 22.04.2025
PRESTAZIONI DOMICILIARI ASSISTENZIALI PER LE PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con decreto 21 febbraio 2025, procede all’istituzione di una prestazione universale al fine di promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti. Pertanto, in via sperimentale, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, è istituita, una prestazione universale, subordinata allo specifico bisogno assistenziale, al fine di promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti, ai sensi dell’art. 34, comma 1, del decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29, recante «Disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega di cui agli articoli 3, 4 e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33». Il suddetto decreto, determina le modalità attuative e operative della prestazione universale, dei relativi controlli e dell’eventuale revoca, nonché le connesse attività preparatorie e organizzative, anche a carattere informativo. All’occorrenza, l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), provvede ad adottare ogni opportuna iniziativa di carattere informativo, attraverso i canali di comunicazione istituzionale, nonché ogni altro strumento di comunicazione efficace in relazione alla prestazione universale e alle relative modalità di accesso. La suddetta prestazione universale è erogata dall›INPS ed è riconosciuta, previa espressa richiesta, alla persona anziana non autosufficiente, in possesso dei seguenti requisiti: a) un’età anagrafica pari o superiore a 80

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anni; b) un livello di bisogno assistenziale gravissimo, individuato secondo le modalità più oltre determinate; c) un valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, in corso di validità, non superiore ad euro 6.000; d) la titolarità dell’indennità di accompagnamento ovvero il possesso dei requisiti per il riconoscimento del suddetto beneficio sulla base delle risultanze della valutazione multidimensionale di cui all’art. 27, comma 11, del decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29. L’INPS provvede all’individuazione del livello di bisogno assistenziale gravissimo, sulla base delle informazioni sanitarie a disposizione nei propri archivi e delle indicazioni fornite dalla commissione tecnico-scientifica, di cui all’art. 34, comma 3, del decreto legislativo n. 29 del 2024. Il beneficiario deve essere in possesso dei requisiti precitati al momento della produzione dell’istanza e per tutta la durata del beneficio. Per la prima applicazione, per le domande prodotte fino al mese di febbraio 2025, in assenza di un ISEE in corso di validità, la verifica dei requisiti ai fini della erogazione nei mesi di gennaio e febbraio del medesimo anno, è effettuata sulla base dell’ISEE vigente al 31 dicembre 2024, ferma restando la verifica del mantenimento dei requisiti sulla base di un ISEE in corso di validità per l’erogazione del beneficio nei mesi successivi. Per le istanze presentate fino al mese di febbraio 2026 e per quelle in corso di pagamento, la verifica dei requisiti ai fini della erogazione nei mesi di gennaio e febbraio del medesimo anno è posta in essere considerando l’ISEE vigente al 31 dicembre 2025, ferma restando la verifica del mantenimento dei requisiti sulla base di un ISEE in corso di validità per l’erogazione del beneficio nei mesi successivi. La prestazione universale, esente da imposizione fiscale e non soggetta a pignoramento, è erogata con cadenza mensile, a decorrere dal primo giorno del mese di presentazione della domanda e previa notifica all’interessato di avvenuta liquidazione del beneficio ed è strutturata come segue. A) una quota fissa monetaria corrispondente all’indennità di accompagnamento; b) una quota integrativa definita «assegno di assistenza», di importo fino ad euro 850 mensili, nei limiti delle risorse disponibili, finalizzata a remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona, titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore o l’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese e professionisti qualificati nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale. La prestazione universale riconosciuta ai
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sensi del suddetto decreto, assorbe l’indennità di accompagnamento. Le informazioni relative all’erogazione della prestazione universale ai singoli beneficiari saranno inserite dall’INPS nel Sistema informativo unitario dei servizi sociali (SIUSS). Il beneficiario può, in qualsiasi momento, rinunciare al beneficio, con conseguente ripristino dell’indennità di accompagnamento e delle ulteriori prestazioni. La rinuncia ha effetto a decorrere dal mese successivo a quello di presentazione dell’istanza. L’allegato 1, parte integrante del predetto provvedimento, individua, nel corso della fase sperimentale, i servizi, con esclusione di quelli di natura infermieristica e sanitaria, che possono essere acquistati con le risorse relative alla quota integrativa della prestazione universale, come sopra prevista. Presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è istituito un tavolo tecnico volto allo studio e all’individuazione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di forme di incentivazione fiscale per i sistemi di protezione assicurativa rivolti ai singoli e alle famiglie, per l’erogazione di servizi di cura e di assistenza alle persone anziane ed alle persone anziane non autosufficienti, finalizzati a rafforzare la relativa offerta.

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GAZZETTA UFFICIALE Serie generale
N. 93 DEL 22.04.2025
TAVOLO NAZIONALE DEI GIOVANI RIGUARDANTE LA PROTEZIONE CIVILE
Con decreto 22 novembre 2024, il dipartimento della Protezione civile presso la Presidena del Consiglio dei ministri, procede alla costituzione del Tavolo nazionale dei giovani sulle tematiche di protezione civile (TNG) , onde favorire la loro piena partecipazione alle attività del Servizio suddetto. Il TNG è uno strumento partecipativo, di confronto e collaborazione, volto a coinvolgere le nuove generazioni nel sistema di protezione civile attraverso una costante interazione con il Dipartimento della protezione civile. Gli obiettivi del TNG sono i seguenti. A) analizzare, interpretare e rappresentare i bisogni dei giovani nell’ambito del Servizio nazionale della protezione civile; b. proporre soluzioni sostenibili per valorizzare il percorso esperienziale dei volontari di protezione civile, ponendo al servizio dei giovani volontari le esperienze dei più esperti attraverso modalità

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e linguaggi fruibili dai più giovani; c. sviluppare e proporre modelli organizzativi per la partecipazione attiva dei giovani nell’ambito delle organizzazioni di volontariato di protezione civile, favorendo la transizione generazionale a beneficio dell’inclusione dei giovani; d. individuare proposte affinché i giovani possano contribuire alla partecipazione attiva per finalizzare lo sviluppo di competenze in favore delle comunità vulnerabili a seguito di eventi di protezione civile, incoraggiando la fidelizzazione alle organizzazioni di volontariato di protezione civile, anche in riferimento alle forme di volontariato spontaneo; e. proporre soluzioni che possano consentire di rendere i temi di protezione civile più fruibili alle nuove generazioni, anche in relazione alle sfide emergenti in tema di transizione digitale ed ecologica; f. contribuire, attraverso la propria attività propositiva, a fornire idee e strategie innovative per aumentare la rete di giovani che si interessino delle tematiche di protezione civile, anche attraverso l’individuazione delle nuove modalità di comunicazione digitale, in linea con le esigenze ed i linguaggi multimediali contemporanei. Il TNG, su richiesta del Capo del Dipartimento, può effettuare approfondimenti, analisi e ricerche su altre tematiche strategiche o di attualità, che riguardino la dimensione dei giovani nell’ambito del Servizio nazionale della protezione civile. Con atto del Capo del Dipartimento della protezione civile, da emanarsi entro quindici giorni dalla data di pubblicazione del suddetto decreto, saranno individuati nell’ambito delle organizzazioni di volontariato di protezione civile, ventinove giovani volontari componenti del TNG che dovranno aver compiuto almeno 16 anni o che, alla data di cessazione delle attività del TNG non avranno compiuto il trentesimo anno di età. Onde raccordare le attività del TNG, con il medesimo atto del Capo del Dipartimento, saranno individuati due rappresentanti del Dipartimento della protezione civile, dei quali uno con funzioni di coordinatore ed uno con funzioni vicarie. I nominativi dei giovani volontari saranno individuati dal Dipartimento della protezione civile sulla base delle valutazioni delle candidature inviate dagli interessati, per il tramite delle organizzazioni di volontariato di protezione civile cui appartengono, secondo le procedure relative alle manifestazioni d’interesse pubblicate sul sito istituzionale del Dipartimento della protezione civile.







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alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, il termine ultimo per il completamento degli interventi di adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antisismica è prorogato, dal 31 marzo 2025 al 31 dicembre 2025, per tutti gli interventi autorizzati con decreti del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 30 aprile 2019, n. 392, 9 ottobre 2019, n. 847, e 13 marzo 2020, n. 179 - Piani 2018-2021. Entro il medesimo termine del 31 dicembre 2025, gli enti locali beneficiari devono inoltre concludere la relativa rendicontazione nella piattaforma di monitoraggio e rendicontazione. La proroga suddetta, è disposta a condizione che siano stati rispettati i termini di aggiudicazione del 31 gennaio 2021, per gli interventi di cui ai decreti del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 30 aprile 2019, n. 392 e 9 ottobre 2019, n. 847 e del 7 maggio 2021 per gli interventi di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 13 marzo 2020, n. 179. Il mancato rispetto del citato termine è causa di revoca del finanziamento concesso.

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GAZZETTA UFFICIALE Serie generale N. 94 DEL 23.04.2025
RIPARTIZIONE DEL FONDO PER LA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA (FIRST) ANNO 2025
Il decreto n. 173-2025, in data 8 marzo 2025, del Ministero dell’università e della ricerca, provvede a ripartire le risorse del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), iscritte per l’anno 2025, sul capitolo 7245/01-03 del MUR. Le suddette risorse, da ripartire per l’anno finanziario 2025, pari a complessivi euro 33.890.197,00, sono come segue ripartite ed assegnate agli interventi di finanziamento. A) euro 20.334.118,20 per interventi di supporto alla ricerca fondamentale nell’ambito degli Atenei e degli enti pubblici di ricerca afferenti al Ministero dell’università e della ricerca: in tale importo rientra la quota di euro 3.389.019,70, pari al 10 per cento delle risorse complessive, destinata ai giovani ricercatori di età inferiore a quaranta anni. L’importo complessivo predetto, è comprensivo dei costi da destinare alle attività di valutazione e monitoraggio 24 04 25
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che saranno quantificati successivamente in sede di adozione dei bandi/avvisi gestiti dal MUR in una percentuale massima del 7%; b) euro 5.083.529,55 per il finanziamento di interventi afferenti i progetti di cooperazione internazionale; c) euro 8.472.549,25 per il finanziamento di interventi, a carattere di innovazione sociale, volti a sostenere, in coerenza con l’ambito di ricerca «Salute», definito dal Programma nazionale della ricerca 2021-2027, area d’intervento «Temi generali», attività di promozione del «benessere» tra le quali, iniziative mirate alla prevenzione ed al contrasto di fenomeni di disagio psicologico ed emotivo degli studenti universitari, ivi comprese misure di prevenzione della violenza di genere e tutela del benessere psicologico delle donne vittime di violenza. L’importo complessivo di cui al predetto punto, è comprensivo dei costi da destinare alle attività di valutazione e monitoraggio , che saranno quantificati successivamente in sede di adozione dei bandi/avvisi gestiti dal MUR. L’assegnazione per la suddetta lettera a), è destinata al finanziamento di interventi atti a garantire, attraverso procedure di tipo valutativo e comparativo inerenti a progetti di ricerca, il supporto alla ricerca pubblica fondamentale, privilegiando ricerche, proposte dalle università e dagli enti pubblici di ricerca afferenti al Ministero dell’università e della ricerca, che promuovano un significativo avanzamento delle conoscenze. Le aree tecnologiche interessate dagli interventi previsti a supporto della ricerca pubblica fondamentale, sono quelle relative ai tre macro settori di riferimento ERC (scienze della vita; scienze fisiche, chimiche e ingegneristiche; scienze umane), senza alcuna limitazione relativa ad aree territoriali di riferimento. Gli obiettivi principali dell’intervento sono l’acquisizione di una maggiore competitività dei ricercatori italiani rispetto ai bandi europei, anche al fine di conseguire un maggior grado di internazionalizzazione del sistema pubblico della ricerca e nello sviluppo di azioni volte a favorire il ricambio generazionale all’interno del sistema della ricerca pubblica. I soggetti, le tipologie di intervento, le modalità di presentazione delle domande, i criteri di valutazione e di assegnazione dei fondi ed altre eventuali condizioni rilevanti per il finanziamento, sono definiti in uno o più bandi adottati dal Ministero dell’università e della ricerca. L’assegnazione disposta nella precedente lettera b), è destinata a specifici interventi riguardanti progetti di cooperazione internazionale presentati nell’ambito di bandi internazionali lanciati da programmi o iniziative europee, internazionali o bilaterali a cui partecipa il Ministero dell’università e della ricerca. I settori e le aree tecnologiche di ciascun bando sono, di volta in volta, definiti nei bandi internazionali e finalizzati ai

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sottoindicati obiettivi. A) favorire l’inserimento di soggetti italiani in gruppi di ricerca internazionali per consentire il raggiungimento di una massa critica tale da permettere il conseguimento di risultati impossibili da raggiungere da ciascun partner separatamente; b) favorire il coordinamento dei programmi nazionali di ricerca dei Paesi coinvolti nei singoli bandi per un uso più efficiente e sinergico dei fondi disponibili in ciascuna nazione. I soggetti, le modalità di presentazione delle istanze, i criteri di valutazione e di assegnazione dei fondi ed altre eventuali condizioni rilevanti a livello nazionale, sono definiti nei bandi internazionali o congiunti, a livello bilaterale oppure in appositi bandi integrativi adottati dal Ministero dell’università e della ricerca.

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GAZZETTA UFFICIALE Serie generale N. 95 DEL 24.04.2025
INTERVENTI D’URGENZA PER L’ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE
ESEQUIE DEL SANTO PADRE FRANCESCO E DELLA CERIMONIA DI INIZIO DEL NUOVO PONTIFICATO
Il dipartimento della Protezione Civile, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con ordinanza n. 1139, del 23 aprile 2025, dispone primi interventi urgenti ai fini dell’organizzazione e della gestione delle esequie del Santo Padre Francesco e della cerimonia per l’inizio del ministero del nuovo Pontefice. All’occorrenza, il Capo del Dipartimento della protezione civile, può avvalersi delle componenti e delle strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile, nonché della struttura del Dipartimento della protezione civile e può nominare soggetti attuatori, ivi comprese società in house o partecipate dalle amministrazioni e/o dagli enti territoriali interessati, che agiscono a titolo gratuito sulla base di specifiche direttive. Per le finalità suddette, il Capo del Dipartimento della protezione civile può altresì avvalersi di accordi quadro, convenzioni ed altri strumenti negoziali già stipulati dalle strutture e dalle componenti del Servizio nazionale della protezione civile e pienamente operativi. Il Sindaco di Roma Capitale, per un’eventuale migliore dislocazione dei bagni chimici nelle aree di Roma Capitale, può avvalersi de-

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gratuitamente, su siti pubblici e privati, apparati di telecomunicazione anche in deroga al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259 e successive modificazioni; c) fornire adeguata informazione alla popolazione mediante il sistema IT-Alert, integrativa e complementare ai canali istituzionali degli enti preposti.

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GAZZETTA UFFICIALE Serie generale N. 95 DEL 24.04.2025
ABROGAZIONE ESPRESSA DELLE DISPOSIZIONI NORMATIVE PREREPUBBLICANE PER IL PERIODO DAL 1861 AL 1946.
La legge 7 aprile 2025, n. 56, abroga gli atti normativi prerepubblicani relativi al periodo dal 1861 al 1946. Sono pertanto espressamente abrogati i regi decreti di cui agli allegati A, B, C e D annessi alla suddetta legge. Similmente, sono abrogati espressamente gli atti normativi prerepubblicani, diversi dai regi decreti, di cui agli allegati E, F, G, H, I, L, M e N annessi alla predetta legge. Restano comunque fermi gli effetti provvedimentali delle disposizioni prive di effettivo contenuto normativo degli atti di cui sopra. La legge entra in vigore il 09.05.202.

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GAZZETTA UFFICIALE Serie generale N. 95 DEL 24.04.2025 – SUPPLEMENTO ORDINARIO N. 14
AGGIORNAMENTO DEI CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER ACQUA A FINI POTABILI
Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, con il decreto 9 aprile 2025, provvede all’aggiornamento dei «Criteri ambientali minimi per gli affidamenti relativi ai servizi di ristoro e alla distribuzione di acqua di rete a fini potabili», di cui al decreto 6 novembre 2023. Ciò premesso, in esecuzione dell’articolo 57, comma 2, del decreto legislativo 31 marzo 2023,
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n. 36, sono adottati i nuovi «criteri ambientali minimi per gli affidamenti relativi ai servizi di ristoro e alla distribuzione di acqua di rete a fini potabili», esposti nell’allegato 1, parte integrante del suddetto decreto. Pertanto, il decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica 6 novembre 2023 recante: «Criteri ambientali minimi per gli affidamenti relativi ai servizi di ristoro e alla distribuzione di acqua di rete a fini potabili», è abrogato dalla data di entrata in vigore del predetto decreto. Similmente, anche il decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica 17 maggio 2024: «Modifiche al decreto 6 novembre 2023, recante “Criteri ambientali minimi per gli affidamenti relativi ai servizi di ristoro e alla distribuzione di acqua di rete a fini potabili”», è abrogato dalla data di entrata in vigore del citato nuovo decreto 9 aprile 2025, il quale entra in vigore dopo trenta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

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GAZZETTA UFFICIALE Serie generale
N. 96 DEL 26.04.2025
FONDO DESTINATO ALLE REGIONI PER L’IMPLEMENTAZIONE DELLE
PRESTAZIONI ISTITUZIONALI IN TEMA DI POLITICHE SOCIALI E PRESTAZIONI PROFESSIONALI PER L’ANNO 2025
Il decreto 12 marzo 2025, del Ministero dell’economia e delle finanze, procede al riparto, per l’anno 2025, del Fondo finalizzato a rafforzare il coordinamento strategico e operativo, promuovere la digitalizzazione e la semplificazione dei processi, potenziare i servizi, ottimizzare il raccordo tra le strutture coinvolte e sviluppare servizi finalizzati all’erogazione e all’incremento dell’efficienza delle prestazioni istituzionali erogate dalle regioni a statuto ordinario in materia di politiche sociali e formazione professionale. Pertanto, per l’anno 2025, il fondo suddetto è ripartito tra le regioni a statuto ordinario per un importo pari a 45 milioni di euro sulla base delle quote indicate nella tabella 1, che costituisce parte integrante del predetto provvedimento. Le quote ripartite, sono erogate alle regioni a statuto ordinario dal Ministero dell’economia e delle finanze e sono utilizzate con lo scopo di rafforzare il coordinamento strategico e operativo, promuovere la digitalizzazione e la

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semplificazione dei processi, potenziare i servizi, ottimizzare il raccordo tra le strutture coinvolte e sviluppare servizi finalizzati all’erogazione e all’incremento dell’efficienza delle prestazioni istituzionali in materia di politiche sociali e formazione professionale. Il decreto in questione, entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

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GAZZETTA UFFICIALE Serie generale N. 96 DEL 26.04.2025


segue Concorsi ed Esami
UNIVERSITA’ DI TRENTO
CONCORSO
Ammissione al Corso di dottorato di ricerca in studi internazionali - 41° ciclo, anno accademico 2025/2026.
COMUNITA’ DI MONTAGNA DELLA
CARNIA
DI TOLMEZZO
CONCORSO
Concorso pubblico, per soli esami, per la copertura di un posto di istruttore amministrativo contabile, categoria C, a tempo pieno ed indeterminato, per il servizio finanziario e contabile del Comune di Sappada, riservato prioritariamente ai volontari delle Forze armate.
AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA
CONCORSO
Concorso pubblico unificato, per titoli ed esami, per la copertura di centoventiquattro posti di infermiere, area dei professionisti della salute e dei funzionari, a tempo indeterminato, per varie aziende del Servizio sanitario regionale dell’Umbria.
AZIENDA SANITARIA LOCALE ROMA 6 - ALBANO LAZIALE
CONCORSO
Stabilizzazione del personale precario della dirigenza per la copertura di un posto di dirigente amministrativo.
AZIENDA SANITARIA TERRITORIALE DI MACERATA
CONCORSO
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di dirigente farmacista di farmaceutica territoriale, a tempo pieno ed indeterminato.
CORRIERE LEGISLATIVO

segue Concorsi ed Esami
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE DI BOLOGNA
CONCORSO
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di due posti di collaboratore professionale di ricerca sanitaria, area di supporto alla ricerca clinica e alle attività del comitato etico, a tempo determinato, per la direzione scientifica dell’IRCCS Istituto delle scienze neurologiche.
CONCORSO
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di due posti di collaboratore professionale di ricerca sanitaria, area di gestione dei finanziamenti e dei progetti di ricerca, a tempo determinato, per la direzione scientifica dell’IRCCS Istituto delle scienze neurologiche.
CONCORSO
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di collaboratore professionale di ricerca, area per il trasferimento tecnologico, a tempo determinato, per la direzione scientifica dell’IRCCS Istituto delle scienze neurologiche.
CONCORSO
Concorso pubblico congiunto, per titoli ed esami, per la copertura di quattro posti di collaboratore amministrativo professionale - settore statistico, area dei professionisti della salute e dei funzionari, per varie aziende sanitarie.
CONCORSO
Concorso pubblico congiunto, per titoli ed esami, per la copertura di quattro posti di collaboratore amministrativo professionale - settore legale, area dei professionisti della salute e dei funzionari, per varie aziende sanitarie.
AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE DI PIACENZA
CONCORSO
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di dirigente fisico, disciplina di fisica sanitaria, a tempo indeterminato.
segue Concorsi ed Esami

FONDAZIONE IRCCS SAN GERARDO DEI TINTORI DI MONZA
CONCORSO
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di dirigente fisico, disciplina di fisica sanitaria, a tempo indeterminato.
I.R.C.C.S. - CENTRO NEUROLESI BONINO PULEJO DI MESSINA
CONCORSO
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di direttore di struttura complessa U.O.C. Risorse umane e affari generali, a tempo determinato.

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GAZZETTA UFFICIALE 4a Serie Speciale
CONCORSI ED ESAMI n. 32 del 22.04.2025
CORRIERE LEGISLATIVO
segue Giurisprudenza

suo posto era stato il collega[Omissis]; b) non difettava neanche l’elemento soggettivo in quanto era emersa la sussistenza della volontarietà ed intenzionalità della condotta di falsa attestazione delle presenze e non un mero errore idoneo ad escludere un accordo intercorso tra le parti; c) il fatto addebitato, che in sede disciplinare era stato limitato all’episodio del 20.6.2019, integrava una ipotesi di giusta causa di licenziamento; d) la sanzione irrogata era proporzionata all’addebito; e) in relaziona alle mansioni svolte dalla [Omissis] (assistente alla Direzione), all’esperienza professionale maturata, all’oggettiva gravità del comportamento nonché alle modalità del fatto posto in essere per aggirare il sistema dei controlli, era ravvisabile un grave inadempimento degli obblighi assunti; f) andava, infine, esclusa la configurabilità di una ipotesi per la quale era prevista l’adozione di una sanzione conservativa dalla contrattazione collettiva. […] Parte ricorrente, con i suddetti motivi, si duole che la Corte distrettuale ha fondato il proprio convincimento sul travisamento della prova per non essere stata la decisione calibrata sul comportamento del collega [Omissis] il quale era stato l’effettivo autore materiale del fatto e, quindi, non poteva ella essere considerata responsabile di quanto accaduto; deduce, altresì, la sproporzionalità della sanzione in relazione ad una serie di documenti, non valutati, dai quali si evinceva, in altre occasioni, il suo trattenimento in servizio ben oltre l’orario risultante dalle timbrature dei badge. […] Invero, in sede di legittimità è stato più volte affermato che, in tema di licenziamento disciplinare, la necessaria correlazione dell’addebito con la sanzione deve essere garantita e presidiata, in chiave di tutela dell’esigenza difensiva del lavoratore, anche in sede giudiziale, ove le condotte in contestazione sulle quali è incentrato l’esame del giudice di merito non devono nella sostanza fattuale differire da quelle poste a fondamento della sanzione espulsiva, pena lo sconfinamento dei poteri del giudice in ambito riservato alla scelta del datore di lavoro (Cass. n. 3079/2020).11. Ciò perché il principio di immutabilità della contestazione attiene al complesso degli elementi materiali connessi all’azione del dipendente e può dirsi violato solo ove venga adottato un provvedimento sanzionatorio che presupponga circostanze di fatto nuove o diverse rispetto a quelle contestate, così da determinare una concreta menomazione del diritto di difesa dell’incolpato (Cass. n. 11540/2019; Cass. n. 8293/2019). 12. Nel caso in esame, quindi, la Corte territoriale, senza incorrere in alcuna delle denunciate violazioni di legge, si è limitata ad analizzare il comportamento addebitato e descritto sia nella nota di contestazione disciplinare che nella lettera di licenziamento (utilizzo fraudolento del badge
CORRIERE LEGISLATIVO

segue Giurisprudenza
aziendale in ordine alla rilevazione delle presenze), in relazione al quale la lavoratrice ha avuto tutte le possibilità di difendersi in sede disciplinare e di articolare, poi, le prove in giudizio a sua discolpa, a prescindere dalla errata indicazione della norma contrattuale collettiva violata che non ha assunto alcuna rilevanza sia in ordine ai diritti di difesa della incolpata sia nella coerenza e logicità del ragionamento decisorio dei giudici di merito che hanno ritenuto che i fatti addebitati comunque integrassero una ipotesi di giusta causa ex art. 2119 cod. civ. […]
21. Alla stregua di quanto esposto, il ricorso deve essere rigettato.
22. Al rigetto segue la condanna della ricorrente al pagamento delle spese del presente giudizio di legittimità che si liquidano come da dispositivo.
23. Ai sensi dell’art. 13, comma 1-quater, del D.P.R. n. 115/02, nel testo risultante dalla legge 24.12.2012 n. 228, deve provvedersi, ricorrendone i presupposti processuali, sempre come da dispositivo.
P.Q.M.
La Corte rigetta il ricorso.
Condanna la ricorrente al pagamento, in favore della controricorrente, delle spese del presente giudizio che liquida in € 4.500,00 per compensi, oltre alle spese forfettarie nella misura del 15 per cento, agli esborsi liquidati in Euro 200,00 ed agli accessori di legge. Ai sensi dell’art. 13, comma 1-quater, del D.P.R. n. 115/02 dà atto della sussistenza dei presupposti processuali per il versamento, da parte della ricorrente, dell’ulteriore importo a titolo di contributo unificato, pari a quello previsto per il ricorso, a norma del comma 1-bis dello stesso art. 13, se dovuto.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio, l’8 ottobre 2024.
Depositata in Cancelleria il 4 novembre 2024. LINK AL TESTO INTEGRALE NON UFFICIALE







dal parlamento
SENATO – ASSEMBLEA

23 04 25
SEDUTA PUBBLICA
L’assemblea con 99 voti a favore, 62 contrari e un astenuto, l’Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente il ddl n. 1463 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 febbraio 2025, n. 19, recante misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza. Il Presidente dell’8a Commissione, sen. Fazzone (FdI), ha riferito che la Commissione non ha terminato i lavori in sede referente, pertanto il provvedimento sarà discusso nel testo approvato dalla Camera. Il ddl, composto di 20 articoli, a seguito delle modifiche apportate dall’altro ramo del Parlamento, prevede un contributo straordinario di 200 euro per famiglie con ISEE fino a 25.000 euro, interventi su bonus elettrodomestici e comunità energetiche rinnovabili, oltre a misure specifiche per i clienti vulnerabili, incluse tutele transitorie e impignorabilità dell’immobile in alcuni casi. Il testo introduce fondi per la transizione energetica e agevolazioni per imprese energivore. Viene rafforzato il ruolo di ARERA nella trasparenza delle offerte e nella vigilanza; si amplia la semplificazione per gli impianti FER e si introduce il consulente per la gestione delle utenze. Infine, sono previste norme di sostegno per enti pubblici e sportivi.
L’Assemblea ha avviato l’esame del Documento di finanza pubblica 2025 e connessi allegati (doc. CCXL, n. 1).
Il relatore, sen. Calandrini (FdI), ha posto l’accento sull’importanza del testo, che rappresenta la prima concreta applicazione della nuova governance economica europea. Al centro del nuovo impianto vi è il Piano strutturale di bilancio di medio termine, che unifica il precedente Programma di stabilità e il Piano nazionale di riforme, con una durata quinquennale in linea con la legislatura. Il DFP 2025 si articola in due sezioni principali: la prima offre un bilancio del 2024 e previsioni aggiornate per il 2025 e sugli anni successivi; la seconda analizza le tendenze di finanza pubblica per il periodo 2025-2028. La spesa netta nel 2024 è diminuita del 2,1 per cento, superando l’obiettivo dell’1,9 fissato dal Piano strutturale, e per il 2025 si stima una crescita dell’1,3 per cento, in linea con il target.
CORRIERE LEGISLATIVO
segue dal parlamento

CAMERA - AULA
22 04 25
469^ SEDUTA PUBBLICA
Nella seduta di martedì 22 aprile il Governo ha posto la fiducia sul disegno di legge di conversione del decreto 14 marzo 2025, n. 25, recante disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni (C. 2308)

SAFETY CONFSAL



Salute e Sicurezza sul Lavoro
IL DECALOGO DELLA SICUREZZA
PER LA PREVENZIONE PARTECIPATA
I numeri parlano e ci dicono che gli infortuni e le malattie professionali continuano a crescere. Il Paese soffre quotidianamente, in termini di morti e dolore, una piaga che non si riesce ancora a debellare che produce un costo annuale stimato del 6,3% del PIL. La Confsal, a valle di un impegno ormai pluriennale sugli aspetti della safety, ha condensato le proprie proposte in un decalogo che è stato reso pubblico a Bologna in occasione del Salone di Ambiente e Lavoro, principale Fiera nazionale della salute e della sicurezza sul lavoro e che, aggiornato e integrato, è stato proposto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in occasione del primo incontro con le Parti Sociali convocato al Ministero il 12 gennaio 2023.
Proponiamo di
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Creare un’Agenzia o Polo nazionale, quale soggetto unico deputato a coordinare prevenzione e vigilanza, informazione e formazione, assistenza e consulenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Educare le nuove generazioni alla cultura della sicurezza inserendo nei programmi didattici della scuola secondaria
“La salute e sicurezza del lavoro” come disciplina scolastica obbligatoria
Diffondere una “prevenzione partecipata” con il coinvolgimento attivo di tutti i lavoratori, mettendo la loro partecipazione al centro dell’azione di prevenzione unitamente a tutti gli attori coinvolti nel sistema di prevenzione
Promuovere la diffusione di MOG-SGSL - Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza del Lavoro - incentivandone economicamente l’adozione da parte delle aziende, tramite il credito di imposta e/o l’esenzione temporanea dal contributo INAIL 4
Favorire l'instaurarsi di un rapporto di cooperazione e collaborazione tra gli organi di vigilanza dello stato e le aziende, dando a esse la possibilità di verificare preventivamente la propria situazione effettiva sul rispetto delle norme sulla sicurezza, per poter così rimediare alle difformità rilevate 5
Incrementare fortemente l’organico degli ispettori tecnici per la sicurezza sul lavoro in modo che la vigilanza sull’applicazione della normativa abbia anche una funzione preventiva; assumendo a tal fine migliaia di giovani qualificati con adeguata preparazione nel campo ingegneristico, tecnico e scientifico
Potenziare e migliorare la formazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza - RLS - per ridurre il disequilibrio che si riscontra nella preparazione tecnica dei RLS rispetto alle altre figure aziendali impegnate nel sistema di prevenzione e protezione 7
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Garantire qualità ed efficacia alla preparazione delle principali figure di sistema, dando applicazione sollecita e concreta alle modifiche normative previste dal D.L. 146/2021 (Legge 215/2021), per realizzare i cambiamenti previsti nell’ambito della formazione
Potenziare il sostegno alle iniziative di prevenzione tramite la formazione, l’informazione e la consulenza attraverso maggiori investimenti da parte dell’Inail rispetto a quelli che attualmente mette a disposizione del tessuto produttivo del Paese
Incrementare le risorse per la ricerca scientifica “prevenzionale” su infortuni e rischi emergenti, tramite l’Inail, le Università e gli altri Enti di ricerca, assicurando che i risultati dei progetti completati vengano resi più agevolmente accessibili per il trasferimento al mondo produttivo e alle Parti Sociali


https://bit.ly/decalogo_safety_confsal