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XII Tu Sei. Il diario

Prosegue il viaggio tra i progetti vincitori dell’ultima edizione con due iniziative all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione.

di GENNY TARTAROTTI

L'economia circolare di Aquafil

Un pouf ecosostenibile, frutto di un’economia circolare legata al territorio, è il risultato del progetto realizzato, nell’ambito di Tu Sei, dagli studenti dell’Istituto Tecnico e Tecnologico “G. Floriani” di Riva del Garda in collaborazione con Aquafil, azienda tessile con sede ad Arco, leader nella produzione di fibre sintetiche. “Quando gli studenti hanno visitato la nostra azienda – spiega Martina Santoni referente della comunicazione di Aquafil, che ha curato la partecipazione dell’impresa per cui lavora alla XII edizione di Tu Sei – sono rimasti molto colpiti dalla nostra realtà e hanno subito pensato a un nuovo possibile utilizzo di ECONYL®, il nylon rigenerato, che Aquafil produce partendo da rifiuti provenienti da tutto il mondo come le reti da pesca, gli scarti di tessuti e i tappeti dismessi. Un filo avente le stesse caratteristiche del nylon, ma ecosotenibile, che dal 2011, anno in cui è stato lanciato sul mercato, ha conosciuto un successo crescente soprattutto nell’industria della moda, ma che viene utilizzato anche per prodotti di design e per la pavimentazione tessile”. Un esempio virtuoso di economia circolare che ha particolarmente interessato i ragazzi della 4C AFM (Amministrazione, Finanza e Marketing) dell’Istituto Floriani che si sono subito messi in gioco per pianificare, mediante una simulazione, la propria idea di business, basata su un sistema di valori che amano definire come una vera e propria Environment oriented vision. “Gli studenti – racconta Serena Zavanella, professoressa di Scienze Economico-aziendali e referente alternanza scuola lavoro e orientamento presso l’Istituto Floriani – hanno curato la progettazione sotto ogni punto di vista. Hanno elaborato un prototipo di prodotto, condotto l’analisi di mercato e dei concorrenti, realizzato il sito, le pagine social, scritto i comunicati stampa con cui diffondere il progetdi to e l’immagine dell’azienda da loro creata, alla quale hanno dato il nome di “Ecopouf”. Hanno girato dei video di presentazione dell’impresa e utilizzato numerosi strumenti digitali. Si è trattato di un’esercitazione pratica che ha permesso di conoscere e utilizzare concretamente moltissimi argomenti di ambito economico aziendale, giuridico, di marketing e comunicazione”. Un progetto di largo respiro che ha permesso alla classe di vincere il primo premio del concorso, per l’anno formativo 2019/2020, nella categoria realizzazioni annuali Istituti secondari di secondo grado, nonostante gli imprevisti e le difficoltà causati dal lockdown della primavera 2020. “Per la realizzazione del progetto – racconta Martina Santoni – era propedeutico potersi incontrare e confrontare. Purtroppo dopo la visita aziendale non è stato più possibile. Ma, nonostante il tempo trascorso insieme sia stato poco, posso dire di essere davvero colpita dall’interesse che i ragazzi hanno dimostrato nei confronti dei temi legati alla sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale ed economica”. “Gli studenti – osserva Serena Zavanella – hanno aderito all’iniziativa con grande entusiasmo e anche durante il lockdown dello scorso anno si sono sentiti vivi, partecipi, impegnati ed appassionati e questo per me è stato l’aspetto più bello”.

Da sempre Aquafil cura i rapporti con il territorio e promuove l’ingresso in azienda di giovani talenti. “Prendere parte a Tu Sei è stato naturale” commenta in proposito Martina. “I vertici aziendali tengono molto a questi progetti. Ci chiedono sempre informazioni e aggiornamenti. Le giovani generazioni rappresentano una risorsa molto preziosa, sono portatori di nuovi valori e costituiscono un punto di svolta per l’innovazione dell’impresa”.

Tessilquattro: un software per ricreare i colori

Il lavoro realizzato da Tessilquattro Spa di Rovereto, nell’ambito del Progetto Tu Sei, in collaborazione con l’Istituto Tecnico Marconi di Rovereto, “merita il primato fra gli altri progetti in ogni caso pure notevoli”. Il giudizio della Commissione giudicatrice non poteva essere diverso, considerati i risultati a dir poco straordinari. Un “progetto – come affermano studenti e docenti – complesso ed altamente impegnativo, ma anche molto stimolante e creativo”, abbastanza audace da farsi promotore di innovazione e occupazione.

“Partecipiamo al Progetto Tu Sei dal 2016 ed abbiamo ottenuto fino ad oggi delle grandi soddisfazioni: seppur con la sola intenzione di partecipare, ci siamo sempre classificati tra i vincitori – sottolinea con orgoglio Andrea Girardelli, responsabile di produzione presso Tessilquattro. Abbiamo sempre dato il massimo per realizzare al meglio queste iniziative, perché siamo convinti che rappresentino un valore aggiunto che rimane nel tempo, sia per l’Azienda che per gli studenti”.

Il progetto, di durata biennale, è iniziato prima della pandemia, cosa che ha permesso a 46 studenti, delle classi 5A e 5B dell’indirizzo di automazione, di entrare in Azienda e di conoscere per esperienza diretta la realtà di Tessilquattro, società del Gruppo Aquafil che segue il processo di tintura delle fibre di Nylon6, utilizzate per la realizzazione di tappeti e moquette. “È molto importante – spiega Girardelli – che i ragazzi possano conoscere da vicino, la realtà aziendale e il suo processo produttivo, acquisendo le conoscenze e gli strumenti necessari per intervenire in modo costruttivo su di esso. Da anni – prosegue – Tessilquattro cura con particolare attenzione l’implementazione industriale del processo di qualità. Quando viene prodotto un filo, il colore dello stesso deve essere conforme al colore che è già stato validato dal cliente. Riprodurre la stessa identica sfumatura è però molto complesso, in quanto la cromia della tintura viene fortemente influenzata dalle caratteristiche delle diverse componenti. Abbiamo quindi condiviso con gli studenti questa necessità chiedendo loro di ideare e progettare un’applicazione che, mediante l’utilizzo di tecniche di visione artificiale, ci permettesse di ridurre il più possibile le differenze cromatiche tra i diversi lotti. Dal loro lavoro, portato avanti anche con la collaborazione dei compagni di 4A dello stesso indirizzo, è nato Rug Quality, un software in grado di archiviare le caratteristiche cromatiche del prodotto validato dal cliente per poi confrontarle, mediante un algoritmo, con quelle delle nuove realizzazioni. I dati che ne derivano vengono in seguito salvati in Excel, in modo da creare uno storico che consenta di studiare i gusti del cliente”. Un prodotto impegnativo da realizzare, ma cruciale, se si pensa che ogni lotto richiede un investimento di circa 15mila euro e che un eventuale scostamento cromatico verrebbe alla luce solo dopo alcuni mesi dalla produzione. “Il progetto – prosegue Girardelli – è stato curato in particolare da un gruppo di circa quattro/ cinque ragazzi che lo hanno portato avanti fino alla maturità. Tra loro anche Manuel Tardivo che, dopo il diploma, è stato assunto dalla nostra impresa per curare nei dettagli l’implementazione di questo prodotto. Manuel è rimasto con noi per circa sei mesi dimostrando competenza e professionalità collaborando a stretto contatto con i nostri tecnici. Poi ha deciso di fondare una start up, ma con la possibilità di continuare la sua collaborazione con noi per l’affinamento e l’adattamento del progetto su altre tecnologie”. Mentre Manuel lavorava in Azienda, Tessilquattro ha avviato anche uno stage con un altro studente del Marconi, Manuel Salvatore Di Domenico, che ha affiancato Tardivo nello sviluppo del software. “Le soluzioni proposte – conclude Girardelli – sono state installate e tutt’ora utilizzate nelle fasi di produzione. Lo scopo è ora quello di continuare a potenziarle in modo da ottimizzare al massimo la precisione di valutazione”.