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La rivoluzione industriale si prepara in aula

Debutta a Trento la nuova laurea in Ingegneria gestionale, che punta sullo sviluppo di competenze solide di ingegneria accanto a capacità economico-organizzative e interdisciplinari.

Come saranno i futuri ingegneri e ingegnere di domani? Qualche anticipazione la si coglie guardando al piano di studi del nuovo corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale, che debutterà a partire dal prossimo anno accademico 2021/22 all’Università di Trento.

Gli ingredienti sono già tutti lì: solidi insegnamenti di base dell’ingegneria classica, mixati con competenze multidisciplinari; corsi per sviluppare capacità economico-organizzative e sulla gestione dell’innovazione, con un occhio alla sostenibilità e alla digitalizzazione dei processi produttivi; un percorso tutto in inglese e un corpo docente giovane, sotto i 40 anni per gli insegnamenti fondamentali. Ha un carattere dinamico e fortemente internazionale il nuovo corso di laurea, un tassello che mancava nell’offerta didattica del Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Ateneo trentino, progettato in sintonia con i partner del mondo economico e produttivo.

Aperto a studenti e studentesse italiani o stranieri, il corso di laurea magistrale – Management and Industrial Systems Engineering è il nome completo – vuole formare a una visione d’insieme nell’approccio alle tecnologie digitali. Quello che serve per gestire i sistemi industriali moderni che sono estremamente complessi e che richiedono competenze non esclusivamente nel campo dell’ingegneria classica. La preparazione sarà infatti completata e integrata da esperienze di laboratorio ed elementi di cultura aziendale forniti tramite seminari, lezioni e tirocini.

“In questo momento storico, al management di un’impresa è richiesta una competenza che travalichi le specializzazioni tradizionali - commenta Roberto Busato, direttore generale di Confindustria Trento -. L’impulso alla digitalizzazione che pervade tutti gli ambiti del vivere quotidiano costituisce un’opportunità irrinunciabile per la riconversione dei processi industriali, ma occorrono profili capaci di governarla. Ci rallegriamo per il debutto di questo corso di laurea, e per avere offerto elementi utili alla progettazione del percorso da parte dell’Università di Trento”.

Il corso è in attesa dell’accreditamento formale da parte del ministero, previsto solitamente entro l’inizio estate. Per l’ammissione richiede il possesso di una laurea triennale nell’ambito dell’ingegneria industriale o eventualmente in altri ambiti, previa la valutazione di una commissione in questo ultimo caso. Le modalità saranno rese note dal mese di giugno sulla pagina di Ateneo dedicata alle ammissioni 2021/22 (infostudenti.unitn.it).

Due i curricula in cui si articola il percorso di laurea magistrale: Design and Sustainability e Management and Digitalization. Entrambi i percorsi garantiscono una preparazione specifica in settori affini all’ingegneria gestionale e dei sistemi industriali, quali l’ottimizzazione matematica, la gestione della qualità, la digitalizzazione dei processi, la sostenibilità ambientale, la gestione del ciclo di vita dei prodotti, l’economia circolare.