Il lavoro c’è, mancano gli occupati. Regressione demografica, crollo della natalità, invecchiamento e mutato rapporto personale con la professione, sono le cause. Ma quali sono i requisiti che interessano ai giovani? Stabilità, livello di retribuzione consono e soddisfacente orario per non schiacciare gli altri aspetti della vita, ma anche rispetto delle proprie convinzioni, valori
e passioni, coinvolgente e non monotono, aperto alle innovazioni e al contributo creativo. Un’occasione di apprendimento continuo, positivo. In sintesi, i giovani cercano valori rinvenibili nel lavoro artigiano, che gode di una reputazione molto positiva, tanto che a più di un terzo dei giovani occupati altrove piacerebbe operare nell’artigianato. Non l’idea romantica dell’attività manuale, ma il luogo dove esprimere estro e indipendenza. La sfida che vogliamo vincere è far conoscere l’artigianato, attraverso le testimonianze dei nostri imprenditori, come modello in grado di rivitalizzare il rapporto col lavoro restituendogli senso, valore e fascino.
››› L’EDITORIALE
Valorizziamo l’etica del lavoro
a cura del presidente Luca Morigi
IL SOMMARIO
Da pagina 4: Sostenibilità, energia, vigilanza sui corretti assetti aziendali, sono queste le sfide che ogni imprenditore è chiamato ad affrontare. Per supportarlo, Confartigianato Forlì ha istituito il servizio credito innovazione e sviluppo, i cui consulenti sono pronti a dare risposte concrete agli associati.
A pagina 8: Donne Impresa ha premiato gli studenti dell’Istituto Ruffilli che hanno aderito al progetto Educare alla parità, per combattere gli stereotipi di genere nel mondo del lavoro.
A pagina 9: I giovani imprenditori hanno realizzato il secondo, partecipato, aperitivo di networking per creare connessioni e opportunità di business.
ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE
Anno XV • n. 03 MAGGIO/GIUGNO 2025 redazione@confartigianato.fo.it www.confartigianato.fo.it
Viale Oriani, 1 tel 0543 452811 • fax 0543 452852
Reg. Naz. Stampa 06185 del 17/2/98 - ROC 5252
Autorizzazione Tribunale di Forlì n. 548 del 24/11/1978
Tariffa R.O.C: “Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale in regime libero
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, Commerciale Business Forlì n. 66/2009
Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a 6 € ed è compreso nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali. Immagini generiche di Freepik.
A pagina 14 ANAP: Due nuovi Maestri d’Opera di Forlì sono stati premiati nel corso di una cerimonia nazionale organizzata a Bologna, Marino Monti e Patrizia Piovacari, imprenditori con più di quarant’anni di lavoro, sono un esempio di dedizione alla professione. Tre nuovi Maestri del Lavoro, dei sette espressi dalla nostra provincia, insigniti delle onorificenze delle Stelle al merito lo scorso 1° Maggio, nel salone del Podestà di Palazzo Re Enzo a Bologna, sono occupati in aziende associate a Confartigianato di Forlì. I nostri complimenti vanno a Monica Cavalieri dipendente di Flamigni Srl, a Massimo Greco di Coibent Plastic Srl e a Monica Mariani di Torrefazione La Forlivese Srl, per l’abnegazione al lavoro e per il significativo contributo che ciascuno di loro ha apportato alla crescita dell’impresa a cui hanno dedicato, con passione, anni di impegno. Oltre alla soddisfazione per il prestigioso traguardo di tre aziende associate, il dato restituisce una fotografia chiara di chi sceglie di far parte di un sistema in cui il dipendente è al centro, riconoscendosi nella filosofia che muove il nostro operato. Nel nostro sistema, infatti, abbiamo puntato l’attenzione sul capitale umano, considerandolo il bene più prezioso da coltivare e supportare. Come Confartigianato di Forlì stiamo investendo per valorizzare i nostri collaboratori nella certezza che siano il nostro primo valore aggiunto, introducendo nuove leve, che sostituiranno i colleghi prossimi al pensionamento. In questi mesi abbiamo già salutato due storici impiegati dell’ufficio ambiente e sicurezza, Marcello Di Girolamo prima e Gabriele Leoni a fine aprile, che si godranno la meritata pensione, dopo aver dato un importante contributo al consolidamento della nostra realtà. Etica del lavoro, spirito di squadra, orgoglio di fare parte di un gruppo, sono questi i sentimenti che animano chi sceglie di trascorrere la propria vita professionale nella stessa impresa. In un mondo sempre più fluido, in cui si registra un allarmante aumento del turnover aziendale, con percentuali che sfiorano il 40%, festeggiare dipendenti che hanno ricevuto la “Stella al Merito del Lavoro” per il loro impegno e la loro professionalità, testimonia il radicamento della cultura del lavoro nelle nostre aziende. Siamo particolarmente orgogliosi di rappresentare realtà fortemente legate al territorio e che contribuiscono a creare indotto e benessere per la collettività. Molte delle quali forti di una storia decennale, come Chef Service Srl, che ha appena festeggiato i trent’anni di attività.
"PH Albano Venturini"
Evento regionale
Confartigianato si interroga sul futuro
“Emilia-Romagna 2040: la nostra regione misurata alla luce delle variabili influenzanti di futuro” è il titolo dell’evento organizzato da Confartigianato Emilia Romagna lo scorso 29 maggio a Bologna, con la partecipazione di due relatori di chiara fama, la saggista Valentina Boschetto Doorly, già manager per l’innovazione e l’ospitalità e Sebastiano Barisoni, giornalista e caporedattore di Radio24. All’appuntamento era presente anche una rappresentanza forlivese, guidata dal segretario Mauro Collina. Aperti dai saluti del presidente regionale Davide Servadei, i lavori sono subito entrati nel vivo con l’intervento di Boschetto Doorly che ha evidenziato come il futuro non sia più lo stesso, la stessa parola ora ha una connotazione ansiogena. Come esponente di una specie creativa e ingegnosa, l’uomo ha sempre cercato di imprimere velocità al progresso, oggi è lui a subire l’accelerazione ed è difficile capire cosa accade in questo periodo di transizione epocale, che porta da una modalità produttiva a un’altra. La futurologa ed esperta di megatrend ricorda che nei grandi momenti di transizione storica, non sono le dimensioni che rendono forti, ma la capacità di reagire ai cambiamenti. In una situazione caratterizzata da aggettivi come volatile, incerto, complesso e ambiguo è necessario osservare molto attentamente e attendere per prendere le decisioni più importanti; dal concetto di efficienza si è passati a quello di resilienza. Un quadro complesso, per cui
è necessario abbandonare ottimismo e pessimismo, filtri che non servono, occupandosi invece di cercare informazioni, insight, con lucidità e realismo. Per la relatrice bisogna imparare a pensare l’impensabile, scrutando costantemente l’orizzonte per codificare il contesto. I megatrend si formano in decenni e portano a modificazioni trasformative che impattano su tutto, introducendo modifiche irreversibili. E individua cinque megatrend: il declino demografico del continente europeo, il cambiamento climatico, che sta diventando crisi climatica, la rivoluzione tecnologica, la globalizzazione e la de-globalizzazione. La nostra regione, per Boschetto Doorly ha l’opportunità di fare una grande scommessa candidandosi come hub di Ricerca e sviluppo per diventare il motore innovativo dell’Europa, dalla sanità predittiva alla sicurezza digitale. Ma deve scegliere la propria vocazione, non avendo l’opportunità di offrire soluzioni abitative, assorbite dal turismo, che soddisfino i bisogni di chi, operando nel campo della ricerca, potrebbe scegliere di lavorare in Emilia Romagna. La sfida è posta e si giocherà nei prossimi anni, anche attraverso il recupero dei borghi abbandonati e delle comunità satellite, che potrebbero essere collegate alle città con la mobilità pubblica. Nel prendere la parola, Sebastiano Barisoni ha ricordato la differenza fra crisi e rivoluzione. Fra pandemie, crisi inflattive, guerre e dazi il sistema economico ha vissuto una serie di crisi che hanno colpito in maniera verticale alcuni settori, ma come sostenuto dall’economista Joseph Schumpeter, “chi sopravvive alla crisi è più forte”. Oggi invece ci troviamo di fronte a una rivoluzione che colpisce tutti i settori allo stesso modo, irreversibile e imprevedibile, impossibile da comprendere nel breve periodo; si naviga a vista e l’unico orizzonte visibile è quello di un presente lungo. L’intelligenza artificiale spingerà questa quarta rivoluzione industriale imprimendole velocità, ridefinendo completamente il contesto: non si venderà più il prodotto, ma la consulenza empatica. Il valore aggiunto sarà dato dalla relazione e dalla componente umana, amplificata.
Fotoservizio Mauro Monti
Innovazione e Sviluppo
Pronti a cogliere l’opportunità
Il 5 e 6 giugno si è tenuto a Roma la terza edizione del Forum sulla Sostenibilità, promosso da Confartigianato. Due giornate dense di contenuti e di confronti, che hanno riunito oltre 200 rappresentanti del Sistema Confederale, tra cui una delegazione forlivese, realizzate simbolicamente in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, per rilanciare l’impegno nel guidare le imprese nella transizione ecologica e nella responsabilità ambientale. Ad aprire i lavori lo spettacolo teatrale “Non si butta via niente”, che, nel ripercorrere l’evoluzione sociale ed economica dell’Italia dal ‘900 a oggi e raccontando il nostro rapporto con il consumo e il valore degli oggetti, ha introdotto il tema della sostenibilità. Successivamente il presidente Marco Granelli ha dichiarato che la sostenibilità è un atto di consapevolezza e di responsabilità. L’artigiano sa che ogni materiale ha un valore. Ogni oggetto ben fatto dura nel tempo. E ciò che dura ci restituisce identità e memoria. Il presidente ha chiarito “viviamo in un’epoca in cui nulla può più essere sprecato: acqua, energia, materia, suolo. Chi crea con le mani lo sa da sempre. Ogni materiale ha un valore, ogni processo può essere ottimizzato, ogni prodotto deve durare. Preservare il valore delle cose è un tratto distintivo della cultura artigiana. Sostenibilità significa anche questo: rispettare ciò
che ci circonda, curare ciò che abbiamo, prolungare la vita utile degli oggetti. Una forma di amore per il lavoro ben fatto e per il mondo che ci ospita”. Il Forum ha visto il contributo di relatori di valore che hanno illustrato i diversi aspetti del cambiamento climatico, della transizione green e l’ecodesign. La seconda giornata si è aperta con il panel “ESG: da vincolo a opportunità”, introdotto dal docente ed esperto di tematiche legali e diritto d’impresa Massimiliano Di Pace. Augusto Bianchini, docente del Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Bologna, ha mostrato come l’indicatore VSME possa rafforzare la competitività delle piccole imprese nel mercato. È stata poi presentata ConfESG, la nuova società di sistema nata per accompagnare artigiani e piccole imprese nella redazio-
Per privati e imprese
Riparte l’attività dello Sportello Energia
Il mercato dell’energia, da alcuni anni, è caratterizzato da una profonda trasformazione, influenzata da crisi geopolitiche, cambiamenti climatici e una crescente domanda di sostenibilità. Per le imprese e per i privati è fondamentale essere accompagnati nella gestione delle risorse energetiche, ottimizzando i consumi e contenendo i costi. Lo Sportello Energia di Confartigianato Forlì offre soluzioni pratiche e innovative, progettate su misura per imprenditori e famiglie, in un’ottica di sostenibilità ed efficienza. Due consulenti, Elena Zanetti per le imprese e Roberta Agostini per i privati, sono a disposizione per la verifica della correttezza delle fatture emesse dai fornitori e valutare le opportunità di risparmio presenti sul mercato.
ne del bilancio di sostenibilità e nell’integrazione dei criteri ESG. Carlo Piccinato, coordinatore di Confartigianato Imprese Sostenibili, ne ha indicato obiettivi e soprattutto le fasi di operatività. “ConfESG nasce per cogliere un’occasione storica: trasformare gli obblighi in strumenti di crescita e posizionamento competitivo. È il ponte tra i valori artigiani e le nuove metriche dell’economia sostenibile”. Già da quattro anni a livello nazionale è stato creato il brand “Confartigianato Imprese Sostenibili”, non un’operazione di facciata, ma il segno di una scelta strategica e strutturale, basata sulla consapevolezza che la sostenibilità non è solo una questione etica, ma anche competitiva. Le imprese artigiane, soprattutto quelle coinvolte in filiere produttive, non possono permettersi di ignorare questa tendenza: chi non si adatta rischia di essere escluso. Piccinato ricorda che molti artigiani lavorano per conto di grandi aziende, che a loro volta devono rispondere a requisiti di sostenibilità sempre più stringenti, non solo in termini ambientali ma anche sociali e di governance. Ha chiarito “la sostenibilità è una necessità globale, dettata da problemi strutturali come l’aumento della popolazione mondiale e l’esauribilità delle risorse naturali. Si tratta, quindi, di un percorso obbligato, non più rinviabile e Confartigianato deve essere protagonista in questa transizione.
Continua a pagina 5 ›››
Innovazione e Sviluppo
Codice
della crisi d’impresa, la bussola per l’imprenditore
L’azienda diviene consapevole
Giovedì 15 maggio, nella sede forlivese dell’associazione si è tenuto l’incontro dal titolo “Confartigianato 5.0: dal codice della crisi d’impresa alla sostenibilità”. Ad aprire i lavori, dopo i saluti del segretario Mauro Collina, l’avvocato Luca Giannini, che ha illustrato l’evoluzione del Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza dopo i decreti correttivi, chiarendo quali siano gli adempimenti richiesti agli imprenditori. Relativamente al cambio di paradigma ha presentato una serie di dati della Camera di Commercio della Romagna sull’utilizzo della composizione assistita della crisi per dimostrare quali risultati il nuovo quadro normativo stia apportando. Per adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi e assumere le iniziative necessarie a farvi fronte e istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato ai fini della rapida rilevazione del reale stato di salute dell’impresa, come richiesto dalla norma, Confartigianato di Forlì ha adottato un modello, il cruscotto aziendale, che consente all’imprenditore di avere piena consapevolezza dell’andamento del proprio business. La consulente Barbara Pasi e il responsabile dell’ufficio credito innovazione e sviluppo Gianluigi Bandini, hanno spiegato nel dettaglio il funzionamento di questo servizio, che aiuta l’imprenditore ad avere consapevolezza e conoscenza, pianificando al meglio le attività in azienda e gli obiettivi del proprio business. Avere una visione strategica consente di tutelare l’impresa gestendola e orientandola numeri alla mano: confrontando dati storici e soprattutto previsionali. Nel corso dell’appuntamento è stata presentata ConfESG, la società di Confartigianato per favorire l’innovazione e la transizione verso un’economia circolare. La società lavorerà al fianco delle imprese associate per elaborare studi di fattibilità e sviluppare modelli di business innovativi e sostenibili, per adottare nuove soluzioni che ottimizzino i processi aziendali e ne accrescano la competitività.
‹‹‹ Segue da pagina 4
Il Forum sulla Sostenibilità non è solo un momento di confronto, ma anche un’occasione per diffondere consapevolezza, con un’opera di inseminazione culturale, necessaria affinché il concetto di sostenibilità venga compreso e integrato da imprese, collaboratori e cittadini. Confartigianato nazionale ha il compito di definire una linea guida unitaria da seguire a livello territoriale. Questo coordinamento è fondamentale per garantire coerenza, efficacia e continuità nelle azioni, facendo in modo che ogni struttura territoriale possa operare in armonia con l’intera organizzazione.” Il messaggio è chiaro: la sostenibilità è una condizione per restare competitivi e rilevanti. Confartigianato vuole essere un partner attivo, accompagnando le imprese artigiane in questa transizione, con una visione ampia e integrata della sostenibilità. Servono un cambio di mentalità, un nuovo linguaggio e nuove competenze. Fra le 28 associazioni che hanno promosso ConfESG, anche Forlì, dove è già attivo lo sportello che aiuta le imprese nella doppia transizione.
Compleanno speciale per l’azienda
forlivese
Chef Service Srl festeggia i trent’anni di attività
Chef Service Srl, azienda associata a Confartigianato di Forlì, taglia il traguardo dei trent’anni di attività e per l’occasione ha organizzato una grande festa all’azienda agricola “I nani di Giada”. L’azienda forlivese di trasformazione di prodotti agricoli, nata nel 1995, oggi è una eccellenza nel settore della produzione biologica. Per ribadirne la vocazione, il ricco programma della festa ha visto un approfondimento dal titolo “una storia BIO lunga trent’anni”, con relatori d’eccezione tra cui vari rappresentanti di aziende BIO italiane e locali (Food For All, Az. Agr. Tirli, Az. Agr. Tre Querce Drei) e Giovanni Amadori con alcuni rappresentanti dell’Associazione Dino Amadori, a cui è seguito lo spettacolo dei Cantasto-
rie di Romagna, con ballerini romagnoli della New Dance Club di Forlì e balli per i bambini. Sempre per i più piccoli, l’intrattenimento coi giochi di legno di Nonno Banter. Molto apprezzata la degustazione dei prodotti per cui l’azienda di Massimo Piraccini e Lorella Rossi è nota in tutta Italia. Piraccini è pioniere del biologico, sin da quando lavorava come chef e proprio questa sensibilità ha portato lui e la moglie a creare l’impresa artigiana che oggi occupa oltre 15 persone, lavorando per 500 aziende per cui realizzano circa 2000 ricette diverse. Lo chef Piraccini continua a creare ricette che valorizzano i prodotti, abbinando creatività, gusto e benessere. L’azienda produce sia per noti brand, sia per coltivatori, non solo locali, offrendo anche una propria linea. Per tutte le lavorazioni, vengono selezionati non solo i fornitori, ma è scelto con cura ogni singolo pezzo, nella consapevolezza
che il cibo possieda un’energia che viene influenzata dalle diverse fasi in cui viene manipolato, non solo nella coltivazione, ma anche durante la raccolta, se manuale o meccanica, nello stoccaggio e poi nelle diverse fasi della trasformazione. Ogni prodotto della linea, oltre ad avere conseguito tutte le attestazioni, frutto di rigorosi controlli di qualità a opera di istituti accreditati, viene realizzato con la massima cura. Addirittura è presente una linea senza glutine, per la quale sono effettuate verifiche sui lotti, che attestano la sicurezza degli alimenti. Un impegno che premia la squadra di lavoratori qualificati, esperti e appassionati di Chef Service, alla cui notorietà contribuisce in maniera preponderante il passaparola dei clienti, conquistati dalla qualità della produzione e dalla instancabile passione di chi, ogni giorno, realizza interamente a mano ogni singola fase della lavorazione.
La forza del settore agroalimentare
L’agroalimentare è la filiera più grande tra le 28 censite dall’Istat in Italia e conta 204.789 imprese, pari al 20% delle imprese con almeno 3 addetti, con 2.589.000 impiegati e genera 130,9 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 17,2% del totale. Sono 200mila le imprese di micro e piccola dimensione, pari al 97,6% dell’intera filiera, mentre solo il 2,4% sono imprese medio grandi. La filiera agroalimentare è la terza in Italia, dopo le filiere di edilizia e del turismo e tempo libero, per peso delle micro e piccole imprese. Il valore aggiunto della filiera rappresenta il 7,2% del totale nazionale con quote maggiori per Emilia-Romagna con il 12,5%, Veneto con il 10,6%, Lombardia con l’8,9%, Provincia Autonoma di Bolzano con il 7,7% e Piemonte con il 7,6%. Vive e si sviluppa con le relazioni tra imprese, in primis quelle di subfornitura. Come evidenziano i dati dell’ufficio studi di Confartigianato, nel comparto alimentare circa un terzo delle imprese ha relazioni di acquisto e fornitura sulla base di specifiche tecniche e progetti dell’acquirente. L’interazione delle imprese artigiane nella filiera fornisce un impulso decisivo alla qualità della produzione: nella filiera agroalimentare il 36,3% delle imprese fornitrici è in grado di condizionare la qualità del prodotto.
Estate creativa in centro
Dal 15 giugno al 30 settembre 2025 prende il via a Forlì “Estate creativa in centro”, un progetto pilota promosso da un gruppo di artigiani e artigiane locali con il patrocinio, fra gli altri, anche di Confartigianato di Forlì. L’iniziativa propone una serie di laboratori artistici e manuali rivolti a ragazze e ragazzi dai 10 anni in su, con l’obiettivo di offrire un’esperienza originale e formativa a contatto con il mondo dell’artigianato. I laboratori, a pagamento e su prenotazione diretta con i singoli artigiani, avranno una durata di circa due ore e si svolgeranno nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, secondo un calendario flessibile pensato per adattarsi alle esigenze delle famiglie e alle disponibilità degli artigiani. Il progetto rappresenta anche l’occasione per riportare attenzione sul centro storico come luogo di cultura, relazione e scoperta. L’opportunità per giovani e famiglie di riscoprire il piacere di muoversi tra le vie cittadine, valorizzando una comunità di imprese che mette le proprie competenze a servizio della collettività Per conoscere i dettagli è possibile scaricare la locandina sul sito di Confartigianato di Forlì.
La storia del Timbrificio Forlivese
Intervista a Mirna Zanotti
La storia del Timbrificio Forlivese inizia nel 1964, ma è dal 1976 che si intreccia con quello della famiglia Zanotti, quando venne rilevata l’attività da Carlo Zanotti, padre dell’attuale titolare, Mirna. Da sempre in via Giorgio Regnoli, dai primi anni duemila ha cambiato lato della via e oggi è al civico 13/A. Come spiega l’imprenditrice “quando mio padre decise di rilevare l’impresa era un momento di grande fermento, l’attività era stata aperta negli anni del boom economico e c’erano ancora prospettive di crescita per il settore dei timbri, della personalizzazione delle targhe e per i prodotti per le premiazioni sportive, tanto che l’attività di vendita era affiancata da un laboratorio di produzione, prima in via Ugo Bassi e poi, avendo necessità di più spazio, in via Fleming.” L’ingresso dei figli nell’attività ha portato a un’ulteriore evoluzione, spiega ancora la titolare “dal Timbrificio Forlivese negli anni Novanta è nata la Sian Snc, mio fratello Silvio e mio marito Evangelos Karygiannis hanno ampliato le lavorazioni alle materie plastiche e oggi l’azienda è in grado di offrire una vasta gamma di servizi personalizzati. Nel contempo il Timbrificio ha continuato a realizzare timbri e targhe, anche se negli anni le premiazioni sportive hanno visto una forte contrazione.” Il Timbrificio offre ancora la produzione manuale dei timbri, fra i prodotti spiccano gli ex libris, ma anche quelli per personalizzare la piadina romagnola. Dalla passione dell’imprenditrice per la calligrafia, in negozio trova spazio anche un piccolo assortimento di carte speciali, di inchiostri e penne, che incontrano il consenso dei più giovani “i ragazzi sono attratti dalla calligrafia e il fascino di pennino e calamaio forse è ritornato in auge anche grazie ai libri di Harry Potter, in ogni caso sono i giovani i più interessati ad apprendere questa tecnica del passato.”
Inevitabile chiedere all’imprenditrice,
che da tanti anni lavora in via Regnoli, cosa pensa del centro cittadino “a differenza di altre città vicine, in cui il centro è più raccolto, a Forlì abbiamo una piazza enorme e corsi molto lunghi, difficili da riempire anche quando ci sono eventi. I forlivesi sono romagnoli atipici, tendiamo a chiuderci e forse non riusciamo ad apprezzare gli aspetti positivi. Anche quando ci sono eventi, c’è la tendenza a non valorizzare ciò che di buono viene fatto, ma a focalizzarsi sui lati negativi.” In particolare, negli anni, proprio via Regnoli si è distinta per l’attivismo di residenti e delle attività commerciali “la situazione è molto migliorata, la presenza di ristoranti e locali crea movimento e tiene viva l’area, anche di sera.” Per aiutare a riscoprire e a vivere anche durante le vacanze il cuore della città, alcune botteghe artigianali del centro storico hanno dato vita a un progetto dal titolo “Estate creativa in centro”, tra i promotori dell’iniziativa anche Zanotti “l’obiettivo è quello di far scoprire ai giovanissimi e ai loro genitori la varietà dell’offerta di attività presenti in centro storico, trovando realtà di cui non si era a conoscenza.”
Magari, passeggiando fra le vie del centro alla scoperta delle botteghe e delle attività artigianali, qualcuno guarderà con occhi diversi alla città, scovandone il potenziale.
Conclusa la seconda edizione del progetto
Le premiazioni di Educare alla Parità
Mercoledì 4 giugno sono stati premiati gli studenti delle classi IV dell’istituto superiore Ruffilli, che hanno partecipato al progetto di Donne Impresa Confartigianato Forlì “Educare alla parità”. Il video delle interviste realizzate, disponibile su youtube, sintetizza l’impegno che i partecipanti hanno speso per riflettere, assieme alle imprese coinvolte nel progetto, sul significato di parità in ambito professionale. Assieme ai rappresentanti di Bagioni Archimede Srl, Jump Group, Vem Sistemi Spa e Chef Service Srl i ragazzi hanno potuto ascoltare dalla viva voce dei protagonisti cosa accade realmente nel mondo del lavoro. Come spiegato dalla coordinatrice del movimento che rappresenta le imprese femminili Elena Zanetti “gli studenti hanno ascoltato la testimonianza di chi si è scontrato con il soffitto di cristallo che ancora persiste nel mondo del lavoro. Un’imprenditrice affermata in un ambito prettamente maschile, nel suo percorso, annovera uno o più episodi in cui la sua professionalità è stata messa in discussione, magari per la giovane età o proprio perché donna. Accadeva con più
ESSERE IMPRESA
SUPPLEMENTO
L’approfondimento tecnico continua online, per conoscere tutte le novità relative alla consulenza fiscale e a quella del lavoro, inquadra il QR Code.
frequenza in passato, ma ancora persistono atteggiamenti sessisti che frenano il pieno sviluppo del potenziale femminile. Il nostro obiettivo è quello di dialogare con le nuove generazioni affinché il patriarcato e molti dei suoi aspetti, che, anche inconsciamente, perpetuiamo, possano sparire.” Le giovani generazioni devono avere gli strumenti per invertire la rotta, il Report Gender Equality in Eu mostra che alcuni stereotipi di genere sono ancora diffusi. Più di sei intervistati su dieci concordano sul fatto che le donne siano più propense a prendere decisioni basate sulle loro emozioni e circa quattro su dieci sono d’accordo sul fatto che il ruolo più importante di un uomo sia guadagnare denaro (42%, -1 punto percentuale rispetto al 2017) mentre quello della donna sia prendersi cura della casa e della famiglia (38%, -6 punti percentuali). La maggior parte dei cliché riguardanti le decisioni tra lavoro e vita privata viene per lo più respinta, ma percentuali significative continuano a mantenere visioni stereotipate sul comportamento delle donne socialmente atteso. Solo poco più della metà (51%, +3 punti percentuali rispetto al 2009) è d’accordo sul fatto che, se il reddito del padre è inferiore a quello della madre, dovrebbe essere quest’ultimo a rinunciare al lavoro per prendersi cura dei bambini, nel caso in cui una famiglia decida che un genitore debba farlo. I risultati sono contrastanti anche per quanto riguarda le percezioni delle caratteristiche di genere in ambito domestico: fra gli intervistati uno su cinque concorda sul fatto che nelle decisioni familiari rilevanti dovrebbero avere l’ultima parola gli uomini, mentre le opinioni si spaccano sul quesito se agli uomini siano naturalmente meno competenti delle donne nello svolgere compiti domestici (49% “d’accordo” contro 49% “in disaccordo”). Conclude Zanetti “Donne Impresa continuerà a lavorare per aiutare i più giovani ad acquisire consapevolezza, affinché la partecipazione della donna al mondo del lavoro sia sempre più diffusa. Nel 2025, il tasso di occupazione femminile in Italia è pari al 54,1%, con un incremento dell’1% rispetto al 2024, ancora significativamente sotto alla media europea, con un gap di 12,6 punti percentuali.”
Ridare valore all’artigianato
L’artigianato piace ai più giovani. In un contesto in cui si registra una disaffezione nei confronti del lavoro, che non costituisce più un orientamento prevalente tra le nuove generazioni, l’artigianato può essere la risposta: il lavoro come realizzazione di sé nasce dalla passione. L’essenza dell’artigianato è proprio la passione profonda per il lavoro manuale, che si fonde armoniosamente con scelte etiche deliberate e un impegno costante per l’eccellenza qualitativa, la rigenerazione dinamica della tradizione, la sostenibilità sociale e ambientale, l’umanizzazione dei processi produttivi e dei loro esiti. Rappresenta una modalità distintiva di concepire l’attività lavorativa come espressione personale autentica che esalta i valori dell’autenticità e della manualità sapiente, offrendo un’alternativa significativa al mondo digitalizzato e standardizzato. L’artigiano contemporaneo integra sapientemente strumenti tecnologici avanzati per arricchire le proprie creazioni, preservando sempre il “tocco umano” come elemento distintivo e irrinunciabile.
Confartigianato Crea Connessioni I giovani Imprenditori fanno centro
Realizzato il secondo appuntamento di Confartigianato Crea Connessioni, l’aperitivo di networking promosso dal gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato di Forlì. Dopo il primo svoltosi a febbraio, sempre nella sede dell’associazione forlivese in viale Oriani 1, i promotori hanno deciso di estendere la partecipazione anche agli over 40, per permettere un proficuo confronto tra generazioni. Come spiegato dalla coordinatrice Elena Zanetti “i consiglieri del movimento, che rappresenta gli under 40 iscritti a Confartigianato di Forlì, hanno ritenuto opportuno avviare un dialogo anche con chi per età, ha maturato significative esperienze e può offrire un punto di vista diverso, con la consapevolezza che, dal dialogo e dalla reciproca conoscenza, possono scaturire interessanti opportunità. Creare un momento conviviale, in cui gli imprenditori possano raccontarsi al di fuori degli impegni professionali, come i consigli di categoria o le sessioni formative, consente di fare rete in un’atmosfera maggiormente rilassata, in cui la motivazione alla partecipazione è proprio il piacere di presentarsi agli altri. Un’apertura che i ritmi frenetici del lavoro non sempre consentono: potersi prendere una serata per confrontarsi coi colleghi imprenditori, condividendo un aperitivo, è un’esperienza sicuramente arricchente. La scelta di non mettere vincoli di età, inoltre, va nella direzione di favorire e intensificare i contatti e le opportunità di collaborazione.” Obiettivi, progetti, traguardi da raggiungere, sono questi i temi che gli intervenuti hanno condiviso; chi incontrandosi per la prima volta, chi approfondendo la conoscenza, non solo degli altri partecipanti, ma anche delle opportunità offerte dall’essere parte del sistema Confartigianato. Conclude Zanetti “l’obiettivo è quello di raccogliere esperienze, visioni, aspettative e bisogni non solo delle nuove generazioni. Sono momenti preziosi per individuare strumenti concreti di analisi e azione così da orientare al meglio l’attività del movimento. Poter creare relazioni autentiche in un mondo sempre più interconnesso, ma con legami che sono sempre più superficiali e volatili, darsi il tempo di raccontarsi e ascoltare gli altri sono esigenze che abbiamo raccolto, creando questa iniziativa. E un vantaggio per tutti coloro che vogliono mettersi in gioco e aprirsi alla collaborazione, da una conoscenza possono nascere occasioni inimmaginabili.”
Categorie e Mercato
Rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
“Un rinnovo importante, che accompagna una fase di assestamento del comparto edile dopo anni di forte espansione e che pone le basi per un rilancio responsabile, incentrato su qualità, formazione e legalità. Il CCNL si applica a oltre 50.000 imprese e più di 400.000 lavoratori su tutto il territorio nazionale, confermandosi tra i contratti collettivi più rappresentativi del settore edile a livello nazionale, per ampiezza di platea e struttura bilaterale. Dal punto di vista economico, l’intesa prevede un incremento complessivo di 178 euro a regime, da erogare in quattro tranche, quale riconoscimento al lavoro e alla tenuta del settore anche nei momenti più critici. Al contempo, il contratto rafforza in modo significativo la funzione identitaria del CCNL, introducendo strumenti che premiano le imprese virtuose che investono nella qualificazione del personale.” È positivo il giudizio dato da Confartigianato, che rileva “particolarmente significativa è l’istituzione del Fondo “Artigianato Qualificazione e Sviluppo”, con il quale le Parti Sociali introducono una misura innovativa e concreta di sostegno all’impresa anche con finalità assistenziali. Il
Fondo rappresenta un tassello inedito nel panorama della bilateralità, in grado di offrire strumenti di accompagnamento e tutela in un comparto dove l’imprenditore è spesso soggetto esposto e poco coperto da tutele dirette. L’obiettivo è promuovere qualificazione, aggiornamento professionale e supporto attivo all’attività d’impresa. Il rinnovo contrattuale include anche un nuovo Protocollo sull’orario di lavoro che rafforza la flessibilità, garantendo coerenza con l’organizzazione produttiva delle imprese e tutela dei lavoratori. Parallelamente, viene consolidato il sistema delle premialità per le imprese, legato a comportamenti virtuosi in materia di sicurezza, regolarità contributiva, partecipazione alla formazione e rispetto dei parametri contrattuali. Si tratta di una scelta che mira a qualificare il mercato, riconoscere le buone pratiche e incentivare modelli imprenditoriali responsabili. Il Catalogo Formativo Nazionale viene ufficializzato come strumento di riferimento per la progressione professionale e la definizione degli standard minimi di formazione, mentre viene strutturato un sistema di premialità, sia per le imprese sia per i
lavoratori, che valorizza concretamente la partecipazione attiva al modello contrattuale di settore. Il rinnovo del contratto si muove inoltre dentro una chiara visione politica. Rilanciata la richiesta di un impegno istituzionale per il riconoscimento della legge di accesso alla professione quale prerequisito per operare nel settore, in coerenza con le finalità di legalità, trasparenza e qualità e riaffermata con decisione l’importanza di una normativa che rafforzi la presenza delle micro e piccole imprese nel mercato degli appalti pubblici, garantendo il rispetto della contrattazione collettiva sottoscritta dalle parti comparativamente più rappresentative. Rinnovato anche l’impegno per un sistema di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro con il pieno coinvolgimento degli enti bilaterali di settore. Con la sottoscrizione di questo contratto le parti sociali riaffermano il ruolo centrale della bilateralità quale presidio di legalità, inclusione formazione e sviluppo sostenibile del settore.”
IL FONDO PENSIONE FIDEURAM Investire nel proprio domani
Il Fondo Pensione Fideuram(1) è un pensiero concreto da dedicare al proprio domani grazie ad una rendita integrativa del sistema previdenziale obbligatorio che ha come primo obiettivo il mantenimento del proprio tenore di vita nel tempo.
Il Fondo Pensione Fideuram consente di beneficiare di un trattamento fiscale favorevole sui contributi versati, sui rendimenti e sulle prestazioni grazie a:
✓ deducibilità dei versamenti dal reddito complessivo, nei limiti previsti dalla legge;
✓ riduzione dell’imposta sostitutiva sul risultato netto maturato;
✓ riduzione della ritenuta a titolo di imposta sulle prestazioni pensionistiche erogate.
(1) Fondo pensione aperto ad adesione individuale, istituito da Fideuram Vita S.p.A. Cell. 338 2429932
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione, per un’illustrazione completa delle caratteristiche, della contribuzione, dei costi, delle opzioni di investimento e dei relativi rischi del Fondo Pensione Fideuram, si raccomanda di leggere la Sezione della Nota Informativa “Informazioni chiave per l’aderente”. La Nota Informativa completa e il Regolamento sono messi a disposizione presso gli uffici dei Private Banker* di Fideuram e sui siti internet di Fideuram S.p.A. (www.fideuram.it) e di Fideuram Vita S.p.A. (www.fideuramvita.it).
Ufficio dei Private Banker di Forlì Piazza Orsi Mangelli, 5 - Tel. 0543 451911
Categorie e Mercato
Imprese resistenti
Comparto alimentare in crescita
L’ufficio studi di Confartigianato continua a monitorare l’andamento dei comparti più significativi della nostra economia, di fronte alle sfide internazionali. La recente indagine sul settore che include alimentari e bevande conferma la natura anticiclica del comparto, anche nell’attuale crisi della manifattura. Il dinamismo della domanda estera sostiene la produzione mentre sul mercato interno si diffonde l’acquisto di prodotti di qualità e a chilometro zero. Nel primo trimestre 2025, mentre la produzione manifatturiera segna un calo del 3,1% su base annua, il decimo trimestre consecutivo con il segno negativo, la produzione nel settore in Italia sale dell’1,9%, facendo meglio del +1,5% della Germania, dello 0,3% della Spagna e della crescita zero della Francia. Confermato il trend del 2024, che ha visto la produzione di alimentare e bevande crescere del 2,1%, in controtendenza rispetto al calo del 4,2% della manifattura. Nei tre anni di elevata turbolenza, in cui si sono succedute l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, una grave crisi energetica che nell’autunno del 2022 ha triplicato i prezzi dell’energia elettrica, la stretta monetaria peggiore della storia dell’euro, la caduta del commercio internazionale, lo scoppio del conflitto in Medio Oriente e le incertezze derivanti dall’annuncio della guerra dei dazi, la produzione di alimentare e bevande in Italia è salita dell’1,1% tra il 2021 e il 2024, risultando in controtendenza rispetto alla flessione registrata in Francia (-1,3%), Spagna (-1,7%) Germania (-2,1%). Il carattere anticiclico del settore è sostenuto dalla forza delle 64.365 imprese artigiane attive nei settori dell’alimentare, delle bevande e della ristorazione (il 19,8% delle imprese del comparto in esame), le quali danno lavoro a 249mila addetti (13,8% degli addetti del comparto). Il settore rappresenta rispettivamente il 6,4% delle imprese artigiane italiane e un decimo (10%) degli addetti dell’artigianato nazionale non agricolo. In particolare, l’artigianato di produzione, nei settori di alimentare e bevande, conta 29.726 imprese e 133mila addetti. Nel 2024 l’occupazione in alimentare e bevande è salita del 2,4% su base annua, fa-
cendo meglio del +0,4 % della media Ue del settore e del +1,4% dell’occupazione totale in Italia. Le esportazioni di prodotti alimentari e bevande ammontano a 58,7 miliardi di euro nel 2024, rappresentano il 9,8% delle esportazioni manifatturiere e il 2,7% del PIL, il massimo storico dal 1995. Le esportazioni dei prodotti alimentari e bevande lo scorso anno sono cresciute di 8,8 punti percentuali, trainate dal +9,8% dell’alimentare mentre le bevande si fermano a +5,4%, e sono in controtendenza rispetto al calo dello 0,5% del made in Italy. Il trend positivo è confermato dal +5,5% del primo trimestre 2025, che è migliore del +3% della media della manifattura. Nel dettaglio l’export sale del 7,1% nei paesi UE a fronte del +3,7% extra UE; 1,1 miliardi di euro le vendite all’estero di export di dolci da ricorrenza e 8,1 miliardi quelle di vini di uve, prodotti per cui siamo il secondo esportatore europeo dietro alla Francia. La vocazione all’esportazione di alimentare e bevande in chiave territoriale è più elevata in Piemonte dove le vendite all’estero di questi prodotti nel 2024 sono il 6,6% del valore aggiunto regionale (ultimo dato disponibile al 2022) seguito, con valori superiori alla media (3,2%), da Emilia-Romagna con il 5,7%, Veneto con il 5,4% e Campania con il 4,6%.
L’incertezza sui mercati
Alimentare, il rischio dei dazi
L’impatto dei dazi sull’import statunitense potrebbe invertire il trend positivo delle esportazioni di alimentare e bevande negli Stati Uniti, che nel primo trimestre del 2025 registra una crescita dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, facendo meglio del +5,5% del totale mondo e del +3,7% dei paesi extra UE. Il made in Italy di alimentari e bevande negli Usa vale 7.732 milioni di euro. L’offerta del sistema agroalimentare italiano presenta un deciso carattere glocal, associando una elevata penetrazione sui mercati esteri - sommano a 67,5 miliardi le esportazioni di prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca, alimentari e bevande - una domanda interna caratterizzata da una alta propensione all’acquisto di prodotti a chilometri zero. L’analisi dei dati dell’Istat sull’orientamento ambientale dei cittadini evidenzia che nel 2024 in Italia vi sono 12,1 milioni di consumatori che acquistano prodotti a chilometri zero, che rappresentano il 23,5% della popolazione di 14 anni ed oltre con maggior diffusione presso le donne (25,2%) e nel Mezzogiorno (29,8%). Ammonta a 196,2 miliardi di euro, pari al 9% del PIL, la spesa degli italiani per alimentari e bevande, di cui 170,4 miliardi di euro per generi alimentari pari al 86,9%, 15 miliardi di euro per bevande analcoliche e 10,8 miliardi di euro per bevande alcoliche.
Categorie e Mercato
Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro
Realizzato un partecipato approfondimento
Martedì 27 maggio 2025, presso la Sala Conferenze dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Forlì, si è tenuto un seminario divulgativo in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro, promosso da EBER - Bacino di Forlì e Cesena, in collaborazione con l’AUSL della Romagna - UO Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Forlì Cesena. Presenti all’incontro, rivolto a datori di lavoro, RSPP, MC, RLSA, RLST e consulenti delle imprese iscritte a EBER, anche i consulenti del servizio ambiente e sicurezza di Confartigianato Forlì, coordinati dal vicesegretario dell’associazione Alberto Camporesi.
L’evento, molto partecipato, ha visto la presenza di numerosi imprenditori interessati ai contenuti proposti. I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali di Margherita Lorefice, componente Opta E.B.E.R. Cesena, che ha rimarcato l’importanza della sicurezza, che non deve essere vista solo come un mero adempimento burocratico, ma come una vera e propria cultura, che
ha nel rispetto e nella dignità dei lavoratori i propri capisaldi. Ha ricordato ai presenti anche la grande attualità del welfare e il ruolo di EBER che con le numerose provvidenze sostiene i lavoratori e le aziende artigiane. Il programma ha poi visto avvicendarsi gli interventi di Luca Scarpellini, che ha illustrato le novità introdotte dal nuovo Accordo Stato-Regioni in materia di formazione, di Massimo Donati ed Elena Severi, che hanno affrontato il tema della valutazione dei rischi e delle misure di prevenzione e protezione relative alle “ondate di calore”, con un focus particolare sugli ambienti indoor, per concludersi con Elisabetta Natalizia che, oltre a offrire chiarimenti sugli effetti del calore sul corpo umano e sul primo soccorso, ha fornito un interessante aggiornamento di marketing sociale riguardante il gioco d’azzardo patologico. L’incontro si è concluso con un dibattito aperto tra relatori e partecipanti, teso ad approfondire alcune delle tematiche sollevate durante l’appuntamento.
Indagine sul mercato dell’auto
Autoriparazione, spiccata la vocazione artigiana
Confartigianato ha analizzato il contesto generale e le tendenze della produzione e del mercato dell’auto, su cui incidono da un lato una ripresa dei consumi delle famiglie nel 2025, dall’altro il persistere di incertezze sulle immatricolazioni e la propensione all’acquisto di auto nuove. La produzione auto in Italia rimane in calo anche nel primo quarto del 2025, confermando un trend consolidato, da dieci anni l’Italia ha perso un terzo della produzione mentre sono cresciute significativamente le importazioni dei paesi europei di veicoli prodotti in Cina,
in particolare elettrici. Si rileva una crescita delle immatricolazioni di auto elettriche nel primo quadrimestre del 2025, dopo un calo nel 2024, ma persiste una bassa quota di mercato, l’Italia pur essendo il paese più “motorizzato” d’Europa, si colloca agli ultimi posti in UE per penetrazione delle auto elettriche. A fronte del gap del costo di manutenzione di veicoli elettrici rispetto a quelli ibridi, il report valuta il differenziale del trend dei ricavi dell’autoriparazione tra paesi ad alta diffusione dei veicoli elettrici e quelli dove è più bassa. Il fattura-
to dell’autoriparazione è in crescita nel 2024, pur rallentando nei primi mesi del 2025, mentre i prezzi al consumo della manutenzione in Italia crescono meno rispetto ad altri paesi dell’Unione europea. Nel settore dell’autoriparazione operano 89mila imprese e oltre 211mila addetti, con una forte prevalenza artigiana (75% delle imprese). L’Italia è prima in Europa per numero di imprese del settore, seconda per numero degli addetti e terza per fatturato e valore ag-
Continua a pagina 13 ›››
Categorie e Mercato
Restauro a convegno
La tecnologia al servizio del bello
Il 26 maggio a Palazzo Giureconsulti a Milano, è stato realizzato il convegno “Algoritmi e Patrimonio: il restauro nell’era del digitale”, promosso da Confartigianato Restauro. Un momento di approfondimento e confronto che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, accademici, imprenditori e professionisti da tutta Italia, riuniti per riflettere sul ruolo delle tecnologie digitali nella tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Presente anche Nicola Crispino, imprenditore forlivese, nel duplice ruolo di presidente regionale del Restauro e consigliere di Confartigianato Forlì. Dopo i saluti istituzionali del vice presidente Vicario di Confartigianato Eugenio Massetti e della autorità in rappresentanza di Comune
‹‹‹ Segue da pagina 12
giunto. Il fatturato italiano dell’autoriparazione nel 2024 è cresciuto del 7,5% superando il +5,8% dell’UE. Nei primi due mesi del 2025 prosegue la crescita del fatturato seppur in rallentamento: il +1,9% in Italia è inferiore al +3,9% dell’UE. Dell’autoriparazione va segnalata la spiccata vocazione artigiana sia in termini di imprese che di addetti: nel settore sono artigiane, infatti, il 74,9% delle imprese (21,2% del totale) e il 73,3% degli addetti (14,5% del totale). L’analisi realizzata dall’ufficio studi della Confederazione delinea la propensione agli investimenti digitali e green mentre segnala una forte difficoltà a reperire manodopera qualificata. Si valuta la diffusione tra le imprese dell’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale (IA) frenate da costi elevati, scarsa conoscenza e mancanza di personale, mentre si delinea una bassa esposizione alla sostituzione da parte dell’IA della professione di autoriparatore.
e Regione, il convegno è stata l’occasione per fare il punto con realismo sulle sfide e sulle opportunità offerte dalla digitalizzazione, dall’intelligenza artificiale alla realtà aumentata, fino alle tecnologie di stampa 3D e laser scanning, sempre più centrali nei processi di conservazione e valorizzazione.
Per Confartigianato Restauro il passaggio verso un modello ispirato ai principi dell’Industria 5.0 non deve solo puntare all’efficienza tecnologica, ma anche valorizzare l’abilità umana, la creatività e l’etica del fare artigiano. “La tecnologia nel restauro non è un fine, ma un mezzo: uno straordinario supporto che può potenziare la nostra capacità di conservare e valorizzare il patrimonio, ma che non deve mai sostituire l’intelligenza, la sensibilità e le mani del restauratore. Solo un uso consapevole ed etico degli strumenti digitali può garantire la trasmissione autentica della nostra memoria culturale alle future generazioni”. I contributi dei relatori - docenti universitari, esperti del settore e rappresentanti del mondo imprenditoriale - hanno offerto un’ampia panoramica di esperienze e scenari futuri, spaziando dall’uso dell’intelligenza artificiale per la manutenzione predittiva fino alla robotica applicata alla ricostruzione di affreschi frammentari. I casi di studio illustrati, come il progetto RePAIR a Pompei, hanno mostrato il potenziale delle tecnologie emergenti nel trasformare la pratica del restauro, senza però tralasciare le implicazioni etiche e culturali. L’evento si è concluso con un’esperienza immersiva a cura di Würth, che ha permesso ai partecipanti di sperimentare direttamente alcune delle più recenti tecnologie applicabili al cantiere del restauro. Con questo appuntamento, Confartigianato conferma il proprio impegno nel favorire l’adozione consapevole delle innovazioni digitali, a tutela della memoria storica e della bellezza del patrimonio culturale italiano.
Si è svolta a Bologna, al The Sydney Hotel, la seconda Cerimonia Nazionale dei Maestri d’Opera e d’Esperienza, promossa da ANAP Confartigianato, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati. Tra i premiati due aderenti alla realtà forlivese, Marino Monti e Patrizia Piovacari, due imprenditori oggi a riposo che hanno, per 49 anni Monti e 45 Piovacari, lavorato con abnegazione e generosità. Come chiarisce il presidente Giuseppe Mercatali “è un evento per valorizzare l’eccellenza artigiana rappresentata da professionisti con oltre quarant’anni di attività continuativa. L’iscrizione all’Albo è infatti riservata ai soci del movimento, che rappresenta gli anziani e i pensionati del sistema, che abbiano svolto per 40 anni la propria attività nel settore di competenza, dimostrando perizia, passione, impegno e correttezza professionale. Il registro non rappresenta, nell’ottica dell’Associazione, una semplice lista anagrafica dei soci anziani dell’ANAP, ma un valido strumento mirato a valorizzare e sottolineare l’importanza del lavoro svolto dai Maestri iscritti, con particolare attenzione alle innovazioni introdotte e al contributo offerto nel diffondere, grazie al loro talento, l’affermazione del made in Italy, espressione di qualità, competenza e creatività, che tutto il mondo ci invidia.” Per la coordinatrice ANAP Forlì, Silvia Foschi “il Senior costituisce una figura centrale, sia come fonte di memoria ed esperienza da trasmettere alle nuove generazioni, sia come snodo fra la tradizione artigianale e l’innovazione del prodotto, per favorire la ricerca del nuovo e del miglioramento continuo. L’iniziativa celebra il sapere manuale, la tradizione e l’impegno di donne
Due forlivesi entrano nell’Albo
Premiati i Maestri d’Opera
e uomini che hanno contribuito in modo determinante alla crescita economica e sociale dei territori, ispirando le nuove generazioni con l’esempio e la testimonianza.” Nel corso dell’evento sono stati conferiti attestati ufficiali, insegne e medaglie agli artigiani premiati. Il riconoscimento, altamente simbolico e formalmente qualificante, evidenzia il valore dell’etica professionale, della dedizione pluriennale e della qualità del lavoro artigiano. Alla cerimonia erano presenti le principali cariche nazionali dell’associazione: il Presidente Nazionale ANAP Confartigianato Guido Celaschi, il Vice Presidente Vicario ANAP Giampaolo Palazzi, il Segretario Nazionale ANAP Fabio Menicacci e il Coordinatore del Consiglio dei Maestri d’Opera e d’Esperienza Giovanni Mazzoleni, che hanno espresso parole di profonda stima e riconoscenza verso i premiati. Interessante notare come i settori rappresentati spazino dall’edilizia alla meccanica di precisione, dall’estetica alla falegnameria, dalla tessitura alla litografia. Un quadro variegato che attesta, ancora una volta, la ricchezza del saper fare italiano e la sua diffusione capillare sul territorio nazionale.
Reato truffe agli anziani
Dal Governo segnale importante, ora un piano strutturale di prevenzione
“Accogliamo con favore l’introduzione, nel nuovo Decreto sicurezza, del reato di truffa aggravata ai danni degli anziani: un segnale importante da parte delle istituzioni che riconosce la vulnerabilità di una fascia della popolazione troppo spesso colpita da raggiri e abusi. Come Associazione continueremo a vigilare affinché, accanto agli strumenti repressivi, vengano potenziate anche le azioni di prevenzione, informazione e tutela effettiva sia per i nostri iscritti sia per tutti i cittadini anziani.” ANAP Confartigianato commenta positivamente il Decreto sicurezza approvato in questi giorni dal Governo e il nuovo reato di truffa aggravata nei confronti degli anziani, che sarà punito con pene da due a sei anni di carcere, e una multa fino a tremila euro. Benché rafforzare gli strumenti di deterrenza e di repressione sia un segnale importante, resta fondamentale che a questa novità normativa si affianchi un impegno strutturale in termini di prevenzione, informazione e supporto alle vittime, come già ANAP fa con la campagna Più Sicuri Insieme, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale della Polizia Criminale, la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza. Ben vengano quindi questa introduzione di reato e l’inasprimento delle pene ma “ci preme ricordare, che la sicurezza degli anziani non è solo una questione giudiziaria, ma un tema sociale, culturale e civile che riguarda l’intera comunità, che passa dalla prevenzione, sensibilizzazione e informazione, solo così la norma può tradursi in una tutela concreta e duratura” concludono i vertici ANAP.
La Bacheca
Confartigianato di Forlì mette a disposizione dei propri associati la bacheca per tutti coloro che vogliono inserire annunci di compravendita di macchinari, licenze o attrezzature. Gli annunci vanno inviati a: bacheca@confartigianato.fo.it oppure chiamando il numero 0543 452909
VENDO attività storica di riparazione e vendita biciclette, corso Giuseppe Garibaldi, 331 Forlì. Per informazioni contattare: tel. 3388675114 roberto.bravi.52@gmail.com
VENDO per pensionamento, a Galeata, officina auto e carrozzeria con attrezzatura, carroattrezzi, servizio di gommista-elettrauto, revisioni veicoli/motoveicoli, capannone di ma 300 circa con ufficio, bagno e antibagno. Buon giro di affari. Prezzo interessante; trattativa in sede. Per informazioni: 0543 975035 in orario di lavoro 3398123812
AFFITTO a Forlì, locale di mq 45 idoneo per attività di estetista, recentemente ristrutturato. Ottimo prezzo. Per informazioni Antonella 327 7559202
VENDO rosticceria “LA CALEDA” Via Campo di Marte 73 Forlì. Attività storica clientela consolidata, in zona di grande passaggio. Per informazioni: mi.ma1958@libero.it
CERCO a Forlì locale in affitto ad uso artigianale non superiore a mq. 300, possibilmente con piccolo spazio esterno per attività di officina auto. Per informazioni contattare: 0543 724767
REGALO Causa pensionamento si regalano gli arredi di un salone da parrucchiera. Gli arredi includono:4 posti lavoro con relative poltrone, 2 Specchi, 2 Lavatesta, 1 Vetrina, Carrelli porta attrezzi, Altri complementi utili per un salone. Tutti i pezzi sono in buono stato e pronti per l’uso. Ritiro a carico del destinatario a Santa Sofia. Per informazioni contattare: 3338584761
VENDO licenza tabacchi a Meldola nella centralissima via Cavour n. 170 Per informazioni contattare: 3395347874
AFFITTO a Villafranca di Forlì, locale di mq 33 idoneo per attività di parrucchiere e/o barbiere, con impianti a norma e dotato di comodo parcheggio. Per informazioni 347 3185339
VENDO negozio di Pasta fresca, Rosticceria, Pizzeria da asporto - sito in Santa Sofia - Via Dante Alighieri n. 5. Per informazioni MiIena 338 2155756
VENDO/AFFITTO capannone uso artigianale/commerciale/deposito di complessivi mq. 1800 circa, di cui 400 ad uso ufficio, in Forlì, via Golfarelli 79/B (area industriale di Forlì), bagni separati uomo/donna, area scoperta 1246 mq, con impianto di riscaldamento, aria condizionata, aria compressa... Per informazioni tel 335 327344 e-mail rag_francescorossi@libero.it
Per non perdere
i nuovi annunci collegati al sito di Confartigianato di Forlì o inquadra il QRcode
Castrocaro Terme e Terra del Sole
Piazza Mazzini, 11 - Tel 0543 452950
Civitella di Romagna
Piazza Matteotti, 6 - Tel 0543 452980
Forlimpopoli e Bertinoro
Via Vecchie Fondine, 31 - Tel 0543 452937
Galeata
Via IV Novembre, 12/A - Tel 0543 452940
Meldola
Viale Roma, 172 - Tel 0543 452910
Modigliana
Corso Garibaldi, 67 - Tel 0543 452965
Predappio
Via Roma, 100/B - Tel 0543 452921
Rocca San Casciano
Piazza Garibaldi, 53 - Tel 0543 452970
Santa Sofia
Via Giovannetti, 6 - Tel 0543 452941
Tredozio
Via XX Settembre - angolo Vicolo Biscanto, 1 Tel 0543 452942
FORLÌ - Via Oriani, 1 - Tel 0543 452811 - Fax 0543 452852