Essere Impresa febbraio 2025

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ESSERE IMPRESA

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IL FOCUS

Un nuovo approccio al lavoro

Come restituire valore al lavoro? Come ricreare il legame tra datore di lavoro e collaboratore? In un momento storico caratterizzato da fenomeni impensabili prima della pandemia, come le grandi dimissioni, quali sono gli strumenti che possono essere messi in campo per fidelizzare

i dipendenti e motivare i talenti? Partendo dall’assunto che la motivazione economica non è più uno stimolo sufficiente a garantire la fedeltà del lavoratore, Confartigianato di Forlì ha avviato una riflessione sul significato del lavoro nelle sue varie sfaccettature. Il lavoro come strumento per valorizzare il singolo, per la realizzazione personale e il raggiungimento dei propri obiettivi di carriera, ma anche come strumento per conquistare la propria autonomia, per sentirsi parte della comunità, utile al benessere collettivo. Superando discriminazioni, differenze e stereotipi. Attraverso il racconto di più esperienze scopriamo le opportunità del nostro territorio.

L’EDITORIALE

Il

valore delle relazioni

a cura del presidente Luca Morigi

IL SOMMARIO

Da pagina 4: Confartigianato e Studio Mantini hanno organizzato un partecipato convegno sugli strumenti a disposizione dei datori di lavoro per fidelizzare e premiare i dipendenti più performanti.

Da pagina 6: Una riflessione sul lavoro in tutti i suoi aspetti, dall’occupazione giovanile al reinserimento lavorativo per chi ha perso il lavoro o si trova in condizione di fragilità, le interviste a Sara Tomidei e a Lia Benvenuti.

A pagina 9: Donne Impresa rilancia il progetto educare alla parità. Un’occasione per riflettere assieme a Federica Zampighi sui vincoli che ancora frenano l’uguaglianza di genere nel lavoro, dove permane il soffitto di cristallo.

ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE

Anno XV • n. 01 GENNAIO/FEBBRAIO 2025 redazione@confartigianato.fo.it www.confartigianato.fo.it

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Redazione a cura di Confartigianato Forlì

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Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a 6 € ed è compreso nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali. Immagini generiche di Freepik.

Da pagina 10 CATEGORIE E MERCATO: Nasce Gate4Innovation il Polo per l’Innovazione digitale che guida le imprese nella crescita tecnologica e competitiva, 30 strutture operative, di cui una a Forlì e oltre 200 professionisti specializzati. Inauguriamo un nuovo anno, il 79esimo della storia di Confartigianato Forlì, vivendo una situazione ancora incerta per l’economia, come attestano i sempre puntuali report realizzati dai nostri uffici studi, regionale e nazionale. Partendo da questa considerazione, abbiamo deciso di orientare la nostra attività in maniera ancora più mirata al supporto concreto alla micro e piccola impresa. Filo conduttore degli eventi organizzati in questi primi mesi è fare sistema, dare opportunità di incontro e confronto ai nostri associati, per frequentarsi e stringere relazioni, convinti che solo ritrovando la capacità di collaborare e unire le forze sia possibile costruire un sistema produttivo ancora più efficiente. Gli anni della pandemia hanno lasciato segni profondi, c’è stata una diffusa tendenza alla frammentazione, all’isolamento, scivolando verso una chiusura difficile da superare. Per questo abbiamo raccolto con entusiasmo la sfida posta dal consiglio dei Giovani Imprenditori di organizzare un aperitivo di networking per condividere idee ed esperienze. Un appuntamento per conoscersi e creare legami fra imprenditori attivi anche in settori molto differenti, per dar vita a un flusso di idee che possa aprire nuove opportunità. Uno sguardo diverso per approcciare il proprio lavoro con maggiore obiettività. Immersi nel quotidiano a volte si rischia di perdere la visione complessiva, fissandosi su un singolo dettaglio, raccontarsi e fare brainstorming può far emergere nuovi punti di vista e soluzioni alternative. In calendario abbiamo anche alcuni appuntamenti formativi dedicati all’approfondimento di specifici aspetti del fare impresa, dalla relazione col dipendente, alla presenza della propria azienda nelle pagine Linkedin, il social dedicato alle relazioni professionali, per attrarre clienti, collaboratori e dipendenti o nuovi partner commerciali. Tutti gli appuntamenti si svolgono nella sede forlivese dell’Associazione che vuole tornare a essere punto di riferimento per gli associati. Telefonate, email o videocall sono sicuramente una soluzione veloce e comoda, ma non per questo dobbiamo rinunciare anche ai momenti di socialità. Torniamo a guardarci negli occhi, stringerci la mano e provare a ricostruire la fiducia. ›››

"PH Albano Venturini"

Iniziativa dei Giovani Imprenditori

Confartigianato Crea Connessioni

Un aperitivo di networking per conoscersi, confrontarsi, chiarire dubbi, mettere insieme progetti creando nuove opportunità di business. È l’idea promossa dal consiglio dei giovani imprenditori di Confartigianato di Forlì, il movimento che rappresenta gli associati under 40, guidato dalla coordinatrice Elena Zanetti. E proprio Zanetti spiega come, assieme alla presidente Lucia Crispino e agli altri giovani consiglieri, sia stato organizzato il primo “aperibusiness” aperto a tutti i giovani capitani d’azienda, realizzato il 17 febbraio, nella sede di Confartigianato di Forlì. Chiarisce la coordinatrice “all’evento pilota abbiamo invitato le imprese associate che rispondono ai requisiti richiesti, dando la chance di estendere l’invito anche ai non soci interessati a provare questa esperienza. La partecipazione è stata limitata a venti persone per permettere a tutti i partecipanti di confrontarsi con gli altri giovani, soci, collaboratori e titolari di aziende, per creare relazioni, fare brainstorming e condividere progetti. Senza dimenticare un altro aspetto fondamentale: la presenza dei consulenti dell’associazione che hanno messo a disposizione dei partecipanti la propria professionalità. Commercialisti, consulenti del lavoro, esperti in materia di credito, di ambiente e sicurezza, ma anche in materie legali per supportare i giovani a orientarsi al meglio.” E continua “non a caso abbiamo chiamato questo progetto Confartigianato crea connessioni per dare modo ai partecipanti di estendere la propria rete sociale e professionale.” In un mondo sempre più connesso virtualmente il rischio è quello di perdere il contatto umano, per questo Confartigianato di Forlì punta sui momenti di incontro, in presenza, per ricreare un tessuto di relazioni, fondamentale per affrontare al meglio le sfide globali. Conclude Zanetti “è un progetto fortemente voluto dai nostri associati che avvertono l’esigenza di conoscersi, di mettere in comune e socializzare sfide e soluzioni, un’idea che ha trovato subito sponda nei vertici di Confartigianato, profondamente convinti che solo assieme si possano conseguire i migliori risultati per la tenuta

del nostro sistema produttivo.” Il presidente dell’Associazione, Luca Morigi, introducendo i lavori ha ricordato ai partecipanti che “per Confartigianato i giovani non rappresentano solo il futuro, ma anche il presente. Il coinvolgimento delle nuove leve è fondamentale, grazie al loro sguardo innovativo, possono dare nuovi stimoli a chi ha già maturato una significativa esperienza nel campo imprenditoriale. Fare networking è condividere informazioni, esperienze e idee. Obiettivo della serata è essere di supporto e aiuto a ciascuno di voi, ascoltando i bisogni, mettendo in comune progetti e obiettivi, perché il futuro si costruisce oggi.” Il 99,8% del tessuto imprenditoriale dell’Unione Europea è composto da micro e piccole imprese, che creano il 64,4% dei posti di lavoro e il 52% del valore aggiunto europeo. Lo sviluppo economico non solo dei prossimi mesi ma dei prossimi anni è legato a queste realtà, chiamate ad affrontare sfide sempre più complesse in un contesto d’instabilità. È indispensabile che i giovani imprenditori trovino supporto in associazione, dando vita alle connessioni utili a vincere le sfide poste da mercati in costante evoluzione.

Fidelizzare i dipendenti

Come valorizzare i migliori talenti

Confartigianato di Forlì e Studio Mantini ricerca e selezione del personale hanno promosso un partecipato momento di riflessione sull’importanza del ruolo dei dipendenti in azienda e sulle più efficaci modalità per trattenere i talenti, in un mondo in cui sono cambiati i rapporti tra le persone e le organizzazioni. Il 18 febbraio la sede dell’associazione forlivese in viale Oriani 1, ha ospitato il seminario dal titolo “Retention, come trattenere i migliori talenti” dedicato agli imprenditori che riconoscono come primo valore di ogni realtà lavorativa il clima aziendale e la relazione con i dipendenti.

Il segretario di Confartigianato di Forlì, Mauro Collina, spiega i motivi dell’iniziativa “chi si occupa delle risorse umane, oggi più che mai, sa che è necessario individuare un nuovo modello per trattenere il capitale umano e non disperdere i talenti, spesso formati in anni di collaborazione in squadra. Diviene indispensabile attribuire un nuovo significato al lavoro, puntare sul benessere, la flessibilità e il coinvolgimento delle persone, che devono avere consapevolezza ed essere orgogliosi del ruolo ricoperto nel team. Sappiamo che gli avvenimenti degli ultimi anni hanno profondamente ridisegnato la scala di valori di ciascuno di noi, ponendo l’accento sulla qualità della vita, su ritmi meno frenetici, abbandonando la visione dell’essere produttivi a tutti i costi. Un approccio che contemperi esigenze lavorative e privato è sicuramente più sano di un modello che rincorre il profitto a scapito dei tempi di vita, tuttavia va scongiurato il rischio di non poter pianificare l’attività produttiva a seguito di licenziamenti e fluttuazioni di organico, come purtroppo evidenziano i report sulla cronica carenza di manodopera per la micro e piccola impresa.” E continua “dobbiamo cercare un nuovo equilibrio che consenta al lavoratore di realizzarsi e trovare soddisfazione nel lavoro, pur preservando il diritto ai suoi spazi personali. Grazie al contributo di Fabio Mantini e a quello delle consulenti del lavoro di Confartigianato di Forlì Arianna Fabbri e Susi Silvani i datori di lavoro hanno potuto riflettere su soluzioni e suggerimenti per ridare il giusto slancio ai dipen-

denti già in forza e attrarne di nuovi.” Conclude “Confartigianato di Forlì da alcuni anni ha scelto di porre l’accento sull’importanza del capitale umano, risorsa indispensabile per il buon funzionamento di un’organizzazione. Proprio partendo dal personale dell’associazione, abbiamo avviato una serie di percorsi volti a favorire il benessere anche psicologico dei dipendenti, rendendoci conto che, la pandemia prima e l’alluvione poi, hanno inciso pesantemente sull’emotività delle persone. Ma è un cambio di prospettiva utile per tutti gli ambienti di lavoro, da qui la partnership con lo Studio Mantini per l’evento realizzato, così da stimolare la riflessione anche tra i nostri associati.”

Fabio Mantini ha infatti chiarito come il fenomeno delle grandi dimissioni abbia evidenziato che l’aspetto economico non è più al primo posto “il fortissimo stress causato dal lockdown ha accelerato i processi di work life balance. Molte persone hanno cercato datori di lavoro che offrissero anche lo smart working o professioni nuove che garantissero un buon bilanciamento tra famiglia e lavoro. Alcuni non riuscendo a ottenere questo cambiamento hanno accusato stress cronico dando vita a fenomeni di burn out e di quite quitting, riducendo le performance e isolandosi dal gruppo di lavoro. Da qui l’importanza di valutare anche il benessere psicologico del dipendente, per non rischiare di perdere la risorsa. Soprattutto una piccola azienda, che ha in forza pochi dipendenti, non può permettersi di perderne, mettendo a rischio l’intero processo produttivo.” Susi Silvani ha offerto uno dettagliato spaccato degli strumenti che gli imprenditori possono offrire ai dipendenti come incentivo accessorio, in aggiunta alla retribuzione principale. Nel suo intervento Arianna Fabbri ha affermato “la vera sfida che dobbiamo affrontare è la creazione di un ambiente di lavoro positivo, che consenta al dipendente di trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata. Il fenomeno delle grandi dimissioni o quello del quite quitting evidenziano il diverso approccio alla vita professionale: oggi il focus è incentrato sulla realizzazio-

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La crescita dell’occupazione si associa a un rilevante e crescente mismatch tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto se qualificato. Da una analisi dei dati annuali dal Sistema informativo Excelsior, pubblicati da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel 2024 le imprese italiane hanno indicato una difficoltà di reperimento del personale nel 47,8% delle entrate previste, in aumento di 2,7 punti percentuali rispetto al 45,1% del 2023.

La difficoltà di reperimento nelle micro e piccole imprese sale al 51,3% (3,2 punti in più del 48,1% nel 2023), per arrivare al 59,2% nelle imprese artigiane, quota superiore di 11,4 punti percentuali alla media delle imprese del 47,8% e superiore di 4 punti percentuali rispetto al 55,2% del 2023. L’aumento dell’indicatore di carenza di manodopera è diffuso sul territorio, anche se l’anno scorso quote più elevate sono state registrate in Veneto con il 65,2%, seguito, con valori sopra alla media, da Umbria con 65,1%, Friuli-Venezia Giulia con 64,8%, Trentino-Alto Adige con 62,7%, Piemonte, Valle d’Aosta, Toscana ed EmiliaRomagna, tutte con il 61,7%, Lombardia con 61,2% e Abruzzo, prima regione del Mezzogiorno, con 59,6%. Due piccole imprese su tre (64,8%) hanno adottato almeno una pratica per trattenere o attrarre personale. Quella più diffusa attiene agli incrementi salariali, come i superminimi, adottati dal 32,6% delle piccole imprese e la flessibilità negli orari di lavoro, registrata nel 28,5% dei casi. Interessante notare che anche Forlì-Cesena rispecchia il dato, con percentuali leggermente superiori: il 38% delle imprese che mettono in campo almeno una pratica per incentivare i dipendenti utilizza gli incrementi salariali, mentre il 32,3 la flessibilità dell’orario di lavoro Altri interventi

Piccola impresa alla ricerca di personale

Occupazione in crescita,

mancano i lavoratori

si riferiscono alla concessione di gradi crescenti di autonomia sul lavoro in relazione a specifiche competenze o mansioni nel 19,4% delle imprese, il coinvolgimento nelle decisioni aziendali per il 13,4%, l’accesso a benefit (auto aziendale, agevolazioni nella fruizione di servizi, assicurazioni personali e altri strumenti) nel 12,9% dei casi e incentivi per attività di auto-formazione e crescita professionale, anche esterne all’impresa, con un’incidenza dell’11,4%. Meno diffusi sono l’offerta di percorsi di carriera accelerati (4,9%), il riconoscimento formale del lavoro svolto e dei risultati ottenuti (4,8%) e la cessione di quote societarie o partnership (0,6%).

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ne personale ancora più che sulla soddisfazione economica.” Per la consulente “fringe benefit e welfare aziendale sono strumenti sicuramente utili per dare un segnale tangibile di apprezzamento al dipendente ma non sono sufficienti se non sono inseriti in un clima di condivisione di visione e obiettivi strategici dell’impresa. Per trattenere i talenti, il riconoscimento economico non è una leva sufficiente, occorre lavorare sulla cultura organizzativa, costruendo un ambiente in cui anche la salute mentale e il benessere emotivo delle persone abbiano un peso. Soprattutto nelle micro e piccole realtà, in cui i dipendenti sono formati in anni di affiancamento al titolare che trasmette non solo il sapere fare, ma anche la passione, è fondamentale fidelizzare le persone, farle sentire parte di un progetto che restituisca loro l’importanza del ruolo che ciascuno gioca all’interno della squadra.”

GIOVEDÌ 17 APRILE 2025 ALLE ORE 20,00

presso la sede di Confartigianato Forlì in Via Oriani 1 Forlì

Per discutere il seguente ordine del giorno:

››› ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI

L’Assemblea di Confartigianato Servizi Forlì Soc. Coop. è convocata in seduta ordinaria e in prima convocazione mercoledì 16 aprile 2025 alle ore 6,00 presso la sede sociale in Via Oriani 1 a Forlì e, in caso non venisse raggiunto il numero legale, in seconda convocazione per:

1. Bilancio d’esercizio al 31/12/2024 - approvazione;

2. Cooptazione di un consigliere - provvedimenti ex art 2386 c.c. - deliberazioni;

3. Varie ed eventuali.

Il Presidente Alberto Brunelli

LE INTERVISTE Speciale lavoro

Accompagnare al lavoro L’impegno di FORMart

Il programma Gol (Garanzia Occupabilità Lavoratori) è un’azione di riforma prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro. Col programma le persone sono indirizzate al percorso più adeguato grazie all’orientamento di base mirato e alla valutazione dell’occupabilità. FORMart ente di formazione di Confartigianato Emila Romagna è stato tra i primi a strutturarsi per il programma, per offrire orientamento e formazione a inoccupati e disoccupati tanto che, da luglio 2022, è operativo uno sportello anche a Forlì, nei locali adiacenti alla sede di Confartigianato e che prende in carico i numerosi utenti inviati dal Centro per l’impiego territoriale. Sara Tomidei, responsabile dell’ufficio Tirocini e servizi per il lavoro della sede forlivese di FORMart dal 2006, spiega nel dettaglio l’attività svolta per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro. “Dopo aver sostenuto un colloquio al centro per l’impiego e avere scelto tra i soggetti accreditati il nostro ente, la persona ha un anno di affiancamento gratuito, in cui attraverso colloqui conoscitivi, si va a individuare un percorso che, sulla base delle competenze, del vissuto e delle esperienze del candidato, permetta di

valorizzare i punti di forza e di lavorare sulle competenze da affinare per essere maggiormente appetibili sul mercato del lavoro. Tra le opportunità offerte dal programma c’è anche la frequenza gratuita ai corsi di formazione promossi da Form.Art per potenziare le conoscenze, tra quelli maggiormente scelti ci sono i corsi di informatica, soprattutto fra coloro che, dopo anni di lavoro, si trovano fuori mercato, dovendosi reinventare.” Un’attività che richiede, da parte di Cristina Cicognani, Francesca Utili e la stessa Tomidei capacità di analisi, sensibilità ed empatia. Continua “la nostra utenza è varia, da giovani neodiplomati o neolaureati in cerca della prima occupazione e che devono ancora imparare come approcciare l’ambiente di lavoro e le dinamiche necessarie per fare parte di un team, agli adulti che hanno perso il lavoro per chiusure o ridimensionamenti aziendali, o perché la mansione svolta non è più necessaria, trovandosi ad affrontare sfide che costringono a rimettersi in gioco, in un mercato che è profondamente cambiato. Ogni persona ha un carico di esperienze, a volte anche dolorose, che condivide con il consulente, un lavoro di comprensione spesso emotivamente coinvolgente. Ed è anche un lavoro molto delicato, capita di dover aiutare qual-

che candidato a modificare le proprie aspettative, commisurandole alle reali competenze.” Riprende “il nostro obiettivo è quello di matchare domanda e offerta di lavoro, o quantomeno di fornire ai candidati gli strumenti necessari per continuare autonomamente la ricerca di una occupazione, supportandoli nella compilazione del curriculum vitae, guidandoli nella creazione di un profilo Linkedin e aiutandoli a orientarsi anche fra siti, portali e motori di ricerca del lavoro. Forniamo alle nostre aziende clienti, che sono alla ricerca di personale, solo i curricula che meglio rispondono alle loro esigenze. L’invio dei curricula dei potenziali candidati è gratuito e vuole essere di supporto alle aziende, che in questo momento riscontrano sempre maggior difficoltà nella ricerca di personale.”

a pagina 7 ›››

Continua

Techne è una Società consortile a responsabilità limitata a capitale interamente pubblico di proprietà dei comuni di Forlì, attraverso Livia Tellus Romagna Holding Spa e di Cesena, che ha come obiettivo la formazione professionale e l’inserimento lavorativo di giovani e adulti. La mission è accrescere le competenze professionali, al fine di inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro, accompagnando anche le persone più fragili affermandone il ruolo produttivo nella comunità. Oltre a disabilità e svantaggio sociale, la Società opera su diverse aree di intervento tra le quali nuove tecnologie e ICT, servizi alla persona, socio-sanitaria, IeF.P. (Istruzione e Formazione Professionale), supporto alla neo-imprenditoria, ambiente ed energie rinnovabili, piccole e medie imprese. Un fiore all’occhiello della nostra provincia, per la funzione svolta nel promuovere la partecipazione attiva nella società di persone fragili, con disabilità o in esecuzione penale. A raccontare le molteplici attività messe in campo è Lia Benvenuti dal 2007 direttore generale dell’ente “le persone di cui si occupa Techne sono, molto spesso, inviate dal Centro per l’impiego, dal Collocamento mirato o dai servizi sociali. Per questa tipologia di utenza, con la presa in carico, dopo la fase di orientamento, si aprono due opportunità a seconda delle caratteristiche del soggetto, da un lato un percorso di formazione per strutturare le abilità professionali, dall’altro, per chi ha già maturato competenze, si individua un’azienda con cui attivare un tirocinio, che, soprattutto per i più giovani, funge da periodo di apprendimento per rafforzare le competenze o da trampolino di lancio per un eventuale inserimento nell’organico aziendale, creando un’opportunità di conoscenza tra il tirocinante e il datore di lavoro”. Le cifre raccontano l’impegno dell’ente, che gestisce 400 tirocini all’anno, formando 1500 persone e coinvolgendo più di 300 imprese della provincia. Continua Benvenuti “i numeri realizzati da Techne sono possibili grazie alla sensibilità degli imprenditori del territorio, che è inclusivo e fertile, anche per il reinserimento di detenuti ed ex detenuti. La responsabilità sociale è molto diffusa fra le

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Un’attenzione che viene apprezzata sia dalle imprese che si rivolgono con fiducia a FORMart per attivare tirocini, sia da parte delle persone in cerca di occupazione, che una volta concluso il percorso, se ancora in cerca, chiedono di attivare nuovamente l’iter e avere accesso ai percorsi formativi e consulenziali dell’ente.

Intervista a Lia Benvenuti L’attività di Techne

aziende, c’è la volontà di costruire un ambiente accogliente per le persone con fragilità, pur con tutte le difficoltà legate alle molteplici attenzioni che richiedono i soggetti con svantaggi o disagi psicofisici.” La dimensione medio piccola del tessuto produttivo della nostra provincia si rivela elemento vincente anche in questo caso “nelle piccole imprese c’è più disposizione al contatto umano, la persona da inserire viene accolta e seguita, riuscendo ad avere all’interno del gruppo di lavoro un punto di riferimento chiaro, elemento basilare per molti dei nostri utenti. Anche la grande distribuzione si rivela molto attenta a queste tematiche, dando disponibilità per numerosi tirocini. Le grandi aziende, che operano su più turni di lavoro, hanno una gestione meno compatibile con le esigenze dei soggetti vulnerabili.” Va evidenziato che le differenze di genere riguardano anche le categorie più fragili “le donne faticano a conciliare i turni di lavoro con le esigenze familiari, soprattutto per la gestione dei figli a carico, difficoltà che si acuiscono anche in base al paese d’origine dell’aspirante lavoratrice. Nel caso di cittadini stranieri, poi, possono esserci vincoli causati dalle limitazioni linguistiche, una scarsa conoscenza dell’italiano, infatti, non consente di frequentare il corso per la sicurezza sul lavoro, che deve essere seguito e compreso, requisito indispensabile per poter avviare un tirocinio.”

Le professionalità disponibili sono in linea con le richieste del mercato del lavoro: magazzinieri, addetti a ruoli amministrativi e segretariali, operatori del verde e addetti alle vendite sono quelle più diffuse. Le imprese interessate a ospitare tirocini, possono contattare Techne per conoscere meglio le opportunità di collaborazione, per far crescere la propria azienda e ridare fiducia a chi desidera contribuire attivamente alla vita sociale e professionale.

Associazione

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Perché alcune tipologie di lavoro sono ancora considerate appannaggio maschile? Perché non è infrequente per una lavoratrice, in sede di selezione, sentirsi chiedere se abbia progetti di maternità, pur se espressamente vietato dall’articolo 27 del Codice delle Pari Opportunità tra uomo e donna, in virtù del quale durante un colloquio di lavoro non si possono chiedere informazioni circa lo stato matrimoniale, sulla presenza o meno di figli, sulla volontà di averne? Quanto pesano ancora gli stereotipi di genere nel mondo del lavoro? Sono domande che il Consiglio di Donne Impresa Confartigianato di Forlì affronta, consolidando la collaborazione avviata già dallo scorso anno coi docenti dell’Istituto Ruffilli di Forlì per sensibilizzare i ragazzi aderenti al progetto “Educare alla parità”. La consigliera del movimento Federica Zampighi, pedagogista e libera professionista

Intervista alla pedagogista Federica Zampighi

Costruire una vera uguaglianza di genere

spiega quali siano le finalità del progetto “i giovani hanno maggiore consapevolezza sul tema, tuttavia permangono ancora differenze fra generi nel mondo del lavoro. Indagini nazionali e internazionali attestano che, statisticamente, le donne sono più istruite e conseguono risultati universitari più brillanti dei colleghi uomini, eppure hanno percorsi di carriera che si fermano prima, faticando a raggiungere le posizioni apicali. Esiste ancora il “soffitto di cristallo”, quell’ostacolo invisibile, che impedisce una vera parità. Gli stereotipi permeano la cultura in cui cresciamo, la cultura secolare italiana attribuisce ruoli e lavori ideali in base al genere ed è un retaggio che si fatica a superare.” La pedagogista cita anche la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, nata una decina di anni fa per promuovere una maggiore partecipazione da parte delle donne e delle ragazze nella ricerca scientifica e abbattere le disparità di genere in ambito scientifico. “Ci sono esempi di figure femminili che hanno cambiato il corso della storia della scienza e della tecnica, ma che hanno faticato per farsi spazio, contravvenendo ai dettami della cultura prevalente. E se è vero che oggi molte famiglie hanno sguardi più aperti,

Al via la seconda edizione del progetto

Educare alla parità

Donne Impresa Confartigianato promuove il progetto “Educare alla parità” per aiutare i ragazzi e le ragazze delle classi IV Grafica Pubblicitaria dell’Istituto Ruffilli di Forlì a comprendere il significato della parità nel mondo del lavoro. E lo faranno grazie al coinvolgimento di quattro aziende associate in cui talento e professionalità sono gli unici titoli richiesti. Attraverso il confronto con imprenditori e imprenditrici gli studenti, chiamati a realizzare un video sulla storia di ogni azienda, avranno l’opportunità di prendere coscienza di quanto insidiosi siano gli stereotipi che ancora gravano sul mondo del lavoro. Per riconoscerli, per evitarli e non subirli e, soprattutto, per evitare di reiterarli con i propri comportamenti.

non possiamo ignorare che altre hanno maggiori aderenze al pensiero comune, già a partire dai giochi dell’infanzia, quando è ancora spesso guardato con sospetto il fatto che un maschio giochi con un bambolotto o lo riceva in regalo: il “prendersi cura” sembra appartenere sin dall’infanzia solo al femminile. Ma anche nella scelta dell’attività sportiva, anche se sono molte le bambine che praticano sport a torto ritenuti maschili, il pensiero più diffuso è immerso nei cliché.” Il lavoro con le scuole diviene dunque fondamentale per diffondere una nuova sensibilità. “Vogliamo puntare i riflettori sulle pressioni a cui i ragazzi, anche inconsciamente, sono esposti. Le figure nel mondo del lavoro subiscono ancora gli effetti di luoghi comuni e pregiudizi, basta pensare al tema della conciliazione fra lavoro e vita privata, a come viene vissuto in alcuni contesti lavorativi il progetto maternità. O di come il soddisfacimento dei bisogni dei figli sia ancora prevalentemente in capo alle donne, spesso costrette a chiedere un part time o, addirittura, a lasciare la professione. Dobbiamo aprire la prospettiva, consentire ai ragazzi di avere un nuovo sguardo, che eviti loro di essere portatori e perpetuatori di stereotipi.”

Categorie e Mercato

Confartigianato accompagna gli associati

Innovazione digitale a misura di piccola impresa

Aiutare le imprese meno strutturate ad attrezzarsi per affrontare le sfide del digitale, soprattutto per coloro che operano in settori tradizionali o non possono giovarsi di risorse dedicate al tema. La risposta è Gate4Innovation (G4I) il Polo per l’Innovazione Digitale di Confartigianato che guida le micro, piccole e medie imprese nel percorso di crescita tecnologica e competitiva. L’iniziativa, che fa parte del sistema di Poli di Innovazione finanziati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4 “Istruzione e ricerca”, offre un supporto concreto e personalizzato agli imprenditori, aiutandoli a comprendere il proprio livello di maturità digitale e a individuare strategie efficaci per potenziare le capacità di innovazione tecnologica. Referente del progetto per Confartigianato Forlì è Gianluigi Bandini, responsabile del servizio Credito, Innovazione e Sviluppo dell’Associazione. Con Gate4Innovation Confartigianato rafforza l’impegno per consentire ad artigiani e piccole imprese di cogliere le opportunità della transizione digitale. Vengono forniti alle Mpi strumenti e percorsi su misura con l’obiettivo di rigenerare la cultura produttiva artigiana, rendendola ancora più forte, competitiva e sostenibile e di esaltare l’eccellenza e l’unicità dei prodotti e dei servizi realizzati dalle nostre aziende. Gate4Innovation è un sistema diffuso e accessibile presso le Associazioni del Sistema Confartigianato, con trenta strutture operative, di cui una a Forlì, in 14 regioni italiane e una squadra di oltre 200 professionisti specializzati e appositamente formati per garantire alle imprese un accompagnamento mirato e personalizzato. Grazie alla piattaforma digitale dedicata, gli operatori offriranno alle imprese la valutazione del livello di maturità digitale, analizzando processi e competenze, un report dettagliato, con

Occupazione

punti di forza, criticità e opportunità di crescita, una roadmap chiara con azioni concrete per l’innovazione e lo sviluppo, servizi supplementari correlati, tra cui orientamento a incentivi, strumenti di finanziamento, percorsi di crescita specifici. Uno degli aspetti distintivi di Gate4Innovation è l’accessibilità dei suoi servizi. In particolare, le micro e piccole Imprese possono beneficiare di un contributo che copre fino al 100% dei costi ammissibili, rendendo il servizio di fatto gratuito. Le medie imprese possono accedere a un contributo che copre fino al 90% dei costi ammissibili, con un cofinanziamento del 10% da parte dell’impresa. Le grandi imprese hanno la possibilità di usufruire di un contributo pari al 40% dei costi ammissibili, con un cofinanziamento del 60% a loro carico. Queste agevolazioni sono state previste per favorire la digitalizzazione e la crescita delle imprese, consentendo loro di accedere a strumenti strategici per l’innovazione senza ostacoli economici.

Deboli segnali positivi in Provincia

Un’indagine dell’ufficio studi regionale sull’occupazione restituisce una fotografia in chiaroscuro del mercato del lavoro in Emilia Romagna. I dati sono commentati dai vertici di Confartigianato di Forlì che rilevano “sebbene nei primi 9 mesi del 2024 il tasso di occupazione in Emilia-Romagna rimanga stabile, con una dinamica più contenuta rispetto al +0,9% nazionale, il numero di occupati cresce rispetto al 2023 (+1,3%). Tuttavia si conferma la penalizzazione della componente femminile che aumenta solo del +0,4%

a fronte di quella maschile che si attesta al +2,2%. L’accresciuto numero di occupati è determinato interamente dall’occupazione dipendente (+1,8%), mentre la componente indipendente risulta in lieve calo (-0,2%). Da notare che, rispetto ai primi 9 mesi del 2019, pre-pandemia, il calo degli indipendenti si fa più marcato (-5,4%, pari a 25 mila unità in meno), a fronte del completo recupero dell’occupazione dipendente (+0,8%).“ Continuando nell’analisi va, inoltre, rilevato che la domanda di lavoro dipendente nei

primi mesi del 2025 è in lieve flessione. Le 123 mila entrate preventivate dalle imprese emiliano-romagnole per il trimestre gennaio-marzo 2025 infatti, sono 2.530 in meno rispetto a quelle previste nello stesso periodo di un anno fa (-2%). Alla domanda di nuove entrate, contribuiscono per il 57,3% le micro e piccole imprese, motore dell’economia regionale. A livello settoriale si osserva una riduzione delle entrate previste dalle imprese del manifatturiero

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La stretta monetaria si sta lentamente allentando, ma il costo del credito per le imprese rimane sempre molto alto e rischia di frenarne gli investimenti e l’impegno ad affrontare le transizioni green e digitale. La Banca Centrale Europea il 30 gennaio ha confermato un ulteriore taglio ai tassi di riferimento: da giugno 2024 sono state effettuate cinque riduzioni dei tassi sulle operazioni di rifinanziamento per complessivi 160 punti base, dopo una successione di rialzi che hanno cumulato un aumento di 450 punti base. Il Consiglio direttivo della BCE ha ribadito che “continuerà a seguire un ap-

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I dati regionali

Accesso al credito e piccola impresa

proccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione” e “senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”. I dati dicono che l’inflazione nell’Eurozona è in discesa e secondo la BCE nell’anno dovrebbe centrare il target del 2% a medio termine. Tuttavia le tensioni geopolitiche in corso e i recenti segnali rialzisti dei prezzi dell’energia rappresentano fattori di incertezza per l’azione della politica monetaria. L’ultima rilevazione disponibile di settembre 2024 evidenzia che il tasso di interesse bancario annuo effettivo pagato dal totale delle imprese

esteso (-10,3%), dei servizi alle imprese (-7,9%) e delle costruzioni (-1,3%), parzialmente compensate dalla crescita dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici (+12,0%), dal commercio (+4,3%) e dai servizi alle persone (+2,7%). A livello provinciale si osservano cali più accentuati delle entrate a Modena (-9,6%), Reggio Emilia (-9,4%) e Bologna (-3,8%). Tiene il mercato del lavoro a Ferrara (-0,3%), Parma (-0,2%) e Piacenza (+0,3%), mentre addirittura crescono le entrate a Forlì-Cesena (+2,2%), Ravenna (+8%) e Rimini (+9,7%). Concludono “pesa in regione la difficoltà di reperire la metà (53,5%) delle nuove entrate previste a gennaio 2025, che sale al 63,2% per operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, segnale evidente che continua la difficoltà di dialogo tra mondo del lavoro e percorsi formativi in grado di soddisfarne le richieste. Nota dolente riguarda invece il ricorso agli ammortizzatori sociali, da gennaio a settembre 2024 sono state autorizzate 40,4 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (CIG) in Emilia-Romagna, pari all’11,4% del totale nazionale, con un incremento del 53,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mettendo in luce una persistente crisi del nostro sistema produttivo.”

emiliano-romagnole si attesta al 5,98%, il più basso rilevato tra le regioni inferiore di 33 punti rispetto alla media nazionale, seguito da Lombardia (6,06%), TrentinoAlto Adige (6,12%) e Veneto (6,25%). A livello settoriale i costi più elevati vengono sostenuti dalle imprese emilianoromagnole delle Costruzioni (6,56%), pur rimanendo la regione in cui le imprese del settore godono di un tasso più contenuto a cui segue il settore dei Servizi con un tasso del 6,20% in Emilia-Romagna, il secondo più basso dopo le imprese della Lombardia. Il manifatturiero è il settore con il tasso più contenuto, pari al 5,72% in Emilia-Romagna, secondo valore più basso dopo il 5,50% delle imprese manifatturiere del Trentino-Alto Adige. Il carotassi riduce la propensione a investire, dall’analisi delle oltre 700 risposte al sondaggio d’ascolto ‘Sostenibilità e innovazione a misura di MPI’ del Centro studi regionale, emerge che nel corso del 2024 due imprese su tre avevano almeno un investimento in programma (il 62,5%). Di queste il 48,6% ha realizzato tutti gli investimenti, il 26,3% ha ridotto gli investimenti previsti e il 25% ha rimandato o annullato gli investimenti, rischiando di frenare l’impegno delle imprese ad affrontare le transizioni green e digitale.

Categorie e Mercato

Autoriparazione

Pneumatici, Confartigianato lancia l’allarme

Il servizio di raccolta degli pneumatici fuori uso (PFU) soffre tempi di attesa prolungati e quantitativi ritirati insufficienti. Gli autoriparatori-gommisti operano in una condizione di emergenza costante, con il rischio incombente del blocco ritiro PFU, in particolare nei periodi di cambio gomme stagionale. È l’allarme lanciato di Confartigianato Autoriparazione, in una lettera indirizzata al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Secondo Confartigianato, il problema delle giacenze di PFU ha raggiunto livelli critici, con oltre 450 tonnellate di pneumatici fuori uso inevasi presso le officine. La situazione comporta non solo difficoltà operative ed economiche per le imprese, esponendole al rischio di sanzioni amministrative, ma ha anche gravi ripercussioni ambientali e sanitarie. Il target aggiuntivo di raccolta attivato nel 2024 non ha permesso di smaltire i quantitativi pregressi, aggravando il problema su scala nazionale. Gli imprenditori continuano a segnalare livelli di guardia insostenibili, con una situazione che richiede interventi strutturali e misure legislative adeguate per rendere efficiente il sistema di gestione e raccolta degli pneumatici esausti, garantendone trasparenza, tracciabilità e legalità. Per affrontare l’emergenza, Confartigianato Autoriparazione propone di potenziare il Registro Nazionale Produttori e Importatori Pneumatici istituito dal Ministero, introducendo una funzionalità dedicata agli autoriparatori per la gestione delle richieste di ritiro PFU e il loro smistamento automatico ai Consorzi obbligatori. Per Confarti

gianato la gestione centralizzata attraverso il Registro consentirebbe un controllo più efficace e trasparente, assicurando una regolamentazione chiara a beneficio dell’intera filiera. Sarebbe molto opportuna anche l’introduzione di un nuovo Extra Target di raccolta per alleviare le difficoltà operative delle imprese e ridurre l’accumulo di PFU nelle officine. Parallelamente, Confartigianato rinnova proposte già formulate in precedenza, ribadendo la necessità di vincolare il meccanismo di raccolta alla regolarità degli operatori, evitando che i Consorzi effettuino ritiri presso soggetti non qualificati, al fine di contrastare l’abusivismo e la concorrenza sleale. Sottolinea inoltre l’importanza di intensificare i controlli sui flussi di pneumatici, con particolare attenzione al commercio online, per intercettare attività illecite e contrastare l’evasione fiscale. Chiede infine una revisione dei criteri di assegnazione dei quantitativi di PFU, affinché rispondano in modo più adeguato alle esigenze territoriali, superando accorpamenti poco funzionali dal punto di vista operativo.

Export emiliano romagnolo a rischio

Timore per i dazi USA

Con l’inizio del quadriennio della presidenza degli Stati Uniti di Donald Trump si profila il rischio dell’inasprimento della guerra commerciale con la Cina, che potrebbe estendersi anche alle esportazioni dell’Unione europea. Se questa ipotesi dovesse concretizzarsi rallenterebbe la ripresa del commercio internazionale, penalizzando le esportazioni verso gli USA, primo mercato dell’export made in Emilia-Romagna. Secondo le stime del National Board of Trade Sweden - l’agenzia governativa svedese per il commercio internazionale - una applicazione di dazi addizionali tra il 10% e il 20% sulle importazioni degli USA causerebbe un calo dell’export totale dell’Italia verso gli Stati Uniti, rispettivamente, del -4,3% e del -16,8% I vertici di Confartigianato di Forlì esprimono preoccupazione “una politica commerciale aggressiva statunitense potrebbe avere

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Manifattura in crisi

Sorvegliati speciali moda e meccanica

La difficile congiuntura della manifattura continua a essere più marcata in due settori chiave del made in Italy, la moda e meccanica, maggiormente interessati dalla caduta della produzione. Chiaramente i territori maggiormente specializzati in questi settori, tra i quali c’è l’Emilia Romagna, sono più esposti alla fase recessiva. Il trend congiunturale a dicembre 2024 indicava un peggioramento diffuso, con cali della produzione rispetto a novembre del 6,4% nella moda, del 5,6% nella metallurgia e metalli, del 4,6% nei mezzi di trasporto e del 2,5% nei macchinari. Nel 2024 la produzione manifatturiera è scesa del 3,7% rispetto al 2023, con effetti negativi più marcati per mezzi trasporto con -11,3% e moda con -10,5%. Nella media dei tre comparti di riferimento, la meccanica perde il 6% della produzione. L’analisi realizzata dal Centro Studi di Confartigianato evidenzia che il calo di produzione della moda è più marcato per il comparto pelle (-17%), con una accentuazione per le calzature (-18,5%), a fronte di flessioni del 6,9% per il tessile e del 7,5% dell’abbigliamento. Nella meccanica pesa il calo del 29,1% della produzione di autoveicoli. La recessione dell’automotive colpisce un esteso indotto, dominato dai settori della meccanica: i prodotti in metallo determinano il 9,3% del valore aggiunto della filiera dei mezzi di trasporto su gomma, i macchinari il 6,9% e la metallurgia il 4,2%. Da registrare l’aumento delle cessazioni di impresa a fronte di un maggiore stabilità delle iscrizioni, che tra il 2021 e il 2024 porta a una riduzione del 3,1% dello stock di imprese. Il fenomeno di selezione è più evidente nei settori della moda e meccanica: dal 2022 nei settori di moda e meccanica lo stock di imprese cala dell’8,8%, con una perdita di 21mila imprese, di cui oltre 10mila (pari al 50,5%) sono imprese artigiane. Nel triennio i due settori hanno perso 19 imprese al giorno, di cui 10 imprese artigiane. Tra i numerosi fattori che gravano sul segno meno, sono da ricordare le ten-

ESSERE IMPRESA

L’approfondimento tecnico continua online, per conoscere tutte le novità relative alla consulenza fiscale e a quella del lavoro, inquadra il QR Code.

sioni geopolitiche che indeboliscono la ripresa del commercio internazionale, sui cui potrebbe agire da ulteriore freno una guerra commerciale innescata dai dazi USA. La spinta dei prezzi ha deteriorato il potere di acquisto delle famiglie e compresso la domanda di beni di consumo e di investimento, tra cui le autovetture, mentre la successiva stretta monetaria ha portato in territorio negativo il trend della domanda di investimenti in macchinari e impianti. La recessione in Germania e il basso profilo di crescita della Cina pesano sulla domanda di prodotti del made in Italy. Le prospettive di una politica fiscale prudente, che deve mantenere entro il limite dell’1,5% la crescita annua della spesa pubblica primaria netta, come richiesto dalla riforma del Patto di stabilità e crescita, riduce gli spazi per le politiche industriali anticicliche. Per converso, gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, da cui arriva un importante sostegno alla crescita dell’economia italiana, hanno un impatto più contenuto sulla manifattura.

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ripercussioni gravi sullo scambio commerciale con quello che è diventato il primo mercato di destinazione delle esportazioni emiliano-romagnole. Per la prima volta, l’export regionale verso gli USA ha superato quello verso il mercato tedesco che è in affanno, con un valore delle esportazioni oltreoceano di 10,8 miliardi di euro nel 2024 (ultimi dodici mesi a settembre), pari al 16,3% dell’export nazionale.” E continuano “la nostra regione è la seconda maggior regione esportatrice negli USA dopo la Lombardia (13.510 milioni di euro, il 20,5% del totale nazionale). Il rapporto tra le esportazioni emiliano-romagnole degli ultimi 12 mesi sul valore aggiunto del 2021 è pari al 7,1% del valore aggiunto regionale. Questo pone la nostra regione al secondo posto per esposizione verso il mercato statunitense dopo la Toscana, con una quota ben superiore alla media nazionale (4% del valore aggiunto). Una maggiore esposizione implica che le dinamiche di mercato e le relazioni commerciali possono avere un impatto superiore sul valore aggiunto del territorio.” Nonostante l’attuale difficile fase congiunturale, caratterizzata da tensioni geopolitiche che ritardano la ripresa del commercio internazionale, nei primi nove mesi del 2024 le vendite emiliano-romagnole sul mercato USA sono cresciute del 4,9%, in miglioramento rispetto al -1,9% registrato nello stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di un calo tendenziale nazionale dell’1,5%. E concludono “a livello provinciale le esportazioni manifatturiere verso gli Stati Uniti crescono maggiormente a Parma (+27,5% nei primi nove mesi del 2024) e Modena (+7,9%), mentre la Romagna già segna percentuali in rosso a Rimini (-15,5%), Forlì-Cesena (-9,4%) e Ravenna (-5,3%). Il timore è che il trend negativo si aggravi, estendendosi agli altri settori produttivi.”

Fitto calendario di appuntamenti

Sempre in prima linea per il benessere degli anziani

Per tutelare la salute dei pensionati, ANAP ha organizzato per i propri soci due giornate gratuite per il controllo dell’udito con uno specialista, un medico otorino che effettuerà una visita di controllo offrendo la propria consulenza. Dato l’elevato numero di richieste, che hanno fatto sì che le prenotazioni per gli appuntamenti di marzo in poche ore si esaurissero, la coordinatrice Silvia Foschi sta organizzando altre giornate per far fronte al grande interesse suscitato dall’iniziativa. E proprio Foschi spiega l’impegno dell’Associazione, che rappresenta i pensionati di Confartigianato “l’udito è fondamentale per mantenere una qualità di vita elevata, ma viene spesso trascurato. Disturbi come il calo della percezione dei

suoni possono insorgere gradualmente e, se non individuati in tempo, rischiano di influire negativamente sulle relazioni sociali e sulla vita quotidiana. Un controllo regolare permette di prevenire e affrontare tempestivamente eventuali problematiche.” Le due giornate saranno realizzate nella sede di Confartigianato di Forlì in viale Oriani 1 e a breve saranno comunicate le nuove date. Ma il benessere non è solo prevenzione, è anche la creazione di occasioni di socialità, per questo ANAP Forlì, assieme a Cesena e Rimini, ha organizzato una giornata di visita a Bologna alla scoperta della Basilica di San Luca e della Casa museo di Lucio Dalla, ad aprile. Anche per questo appuntamento l’accoglienza è stata ottima, facendo

registrare il tutto esaurito, dimostrando la voglia dei soci di vivere pienamente le opportunità offerte. Conclude la coordinatrice “la missione di ANAP è proprio creare opportunità: per la salute, per stimolare la partecipazione e per migliorare la qualità della vita delle persone anziane. Per questo, dal 23 al 25 maggio, visiteremo l’Abruzzo in un percorso tra storia, natura e mare. Le prenotazioni per questo appuntamento sono ancora aperte”.

Appello in difesa del potere d’acquisto dei pensionati

Continua il pressing di ANAP, l’Associazione dei Pensionati di Confartigianato, per tutelare il potere d’acquisto delle pensioni e garantire equità nel meccanismo di rivalutazione. A seguito della recente pronuncia della Consulta, che ha riconosciuto la possibilità di considerare in futuro le perdite subite dai pensionati, ma senza fornire garanzie concrete, l’Associazione ribadisce la necessità di rivedere l’attuale sistema di adeguamento degli assegni pensionistici.

Giuseppe Mercatali presidente di ANAP chiarisce “siamo consapevoli dell’importanza di tutelare i pensionati con assegni più bassi, ma questo non può avvenire penalizzando chi ha lavorato per una vita versando contributi significativi. Il sistema attuale erode progressivamente il potere d’acquisto di centinaia di migliaia di pensionati, senza certezze di recupero futuro. Non si può continuare a far cassa sulle pensioni con misure emergenziali

che diventano strutturali.” ANAP sottolinea come il mancato adeguamento pieno colpisca soprattutto i pensionati con assegni medio-alti, che per anni hanno contribuito al sistema previdenziale e fiscale del Paese onorando tasse e contributi. “A livello nazionale ci stiamo mobilitando per chiedere, quantomeno, che la percentuale di rivalutazione sia calcolata per fasce di importo e non sull’intero trattamento pensionistico. Solo così possiamo ristabilire un criterio di equità e giustizia sociale. Si sta valutando inoltre l’opportunità di nuove possibilità di contenzioso volte a ottenere una rivalutazione maggiormente coerente con i principi di proporzionalità e progressività e con quanto rilevato dalla Consulta.” ANAP ribadisce al Governo la necessità di aprire un confronto serio e costruttivo sulla materia, per garantire ai pensionati la giusta tutela del reddito e il riconoscimento del contributo che hanno dato allo sviluppo del Paese.

La Bacheca

Confartigianato di Forlì mette a disposizione dei propri associati la bacheca per tutti coloro che vogliono inserire annunci di compravendita di macchinari, licenze o attrezzature. Gli annunci vanno inviati a: bacheca@confartigianato.fo.it oppure chiamando il numero 0543 452909

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Piazza Caduti, 3 - Tel 0543 452920

Rocca San Casciano

Piazza Garibaldi, 53 - Tel 0543 452970

Santa Sofia

Via Giovannetti, 6 - Tel 0543 452941

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Via XX Settembre - angolo Vicolo Biscanto, 1 Tel 0543 452942

FORLÌ - Via Oriani, 1 - Tel 0543 452811 - Fax 0543 452852 www.confartigianato.fo.it

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