

ESSERE IMPRESA
MAR/APR 02 20
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››› IL FOCUS
Scegliamo il confronto
Lo scorso anno abbiamo attivato due importanti collaborazioni con realtà assicurative locali, per offrire una consulenza mirata in vista dell’entrata in vigore del decreto sulle polizze catastrofali, che, per quanto sia da migliorare nei contenuti e nelle modalità, è necessario per far fronte al cambiamento climatico e al dissesto idrogeologico che caratterizzano il nostro territorio.
Ottenuta la proroga, Confartigianato sta lavorando al tavolo di confronto permanente con il Ministero per consentire di poter stipulare polizze chiare, trasparenti e che garantiscano risarcimenti equi e commisurati ai danni subiti.
In una fase storica in cui si tende a innalzare i toni e a cercare lo scontro per potersi mettere in luce, abbiamo adottato la linea della collaborazione, che non significa accettazione passiva di quanto imposto, ma prediligere il confronto e la mediazione, nella certezza che diano risultati più soddisfacenti della polemica finalizzata solo a ottenere visibilità mediatica.

››› L’EDITORIALE
Tempo di bilanci
a cura del presidente Luca Morigi
L’artigianato è una componente essenziale del sistema economico nazionale, sia in termini di numero di imprese sia per la sua incidenza occupazionale. Con più di un milione e 250 mila imprese artigiane registrate alla fine del 2024, il comparto rappresenta il 21,3% del totale, svolgendo un ruolo strategico all’interno del tessuto produttivo del Paese, fortemente caratterizzato dalla presenza di micro e piccole imprese. Il peso dell’artigianato si evince dal fatto che ogni 100 abitanti ci sono 2,1 realtà artigiane e 4,7 ogni 100 famiglie. Nel 2024 sono nate in media 321 imprese al giorno. In termini occupazionali, l’artigianato impiega 2,6 milioni di addetti, pari al 14,5% del totale del settore privato e non agricolo. Le imprese artigiane con dipendenti sono 408.924, pari al 25,6% del totale e la dimensione media è di 2,5 addetti per impresa. La fotografia, scattata dall’ufficio studi di Confartigianato, chiarisce l’importanza dell’artigianato italiano, motore dell’economia, caratterizzato da un elevato dinamismo e da una forza di attrazione fondamentale, con oltre 218 mila imprese femminili e oltre 121 mila guidate da giovani sotto i 35 anni. Importante anche la componente di stranieri, con circa 221 mila imprese, pari al 33% del totale. I dati nazionali trovano rispondenza anche a livello territoriale, nonostante gli ultimi anni siano stati caratterizzati da eventi difficili come lo shock energetico, la stretta monetaria più pesante dell’ultimo ventennio, la caduta del commercio internazionale e la turbolenta situazione internazionale, tra crisi e guerre, Confartigianato di Forlì ha registrato un aumento del numero di giovani iscritti che decidono di concretizzare il proprio sogno imprenditoriale, un segnale di fiducia. Scommettiamo sui giovani talenti, come Costantin Florea, un imprenditore non ancora trentenne che ha messo a frutto il suo percorso professionale creando un brevetto per migliorare i processi aziendali. Senza dimenticare chi ha fatto la storia dell’imprenditoria del nostro Paese e che oggi è a riposo: gli oltre tremila pensionati Anap, una risorsa imprescindibile per il nostro sistema a cui non dimentichiamo di dire grazie, anche con questo numero speciale di Essere Impresa.
IL SOMMARIO
Da pagina 4: Lo sportello credito innovazione e sviluppo dell’Associazione accompagna le imprese nelle nuove sfide poste dal mercato. Debutta Gate4Innovation il polo che sostiene la digitalizzazione e nasce ConfESG per consentire anche alle microimprese la rendicontazione di sostenibilità.
A pagina 6: Intervista al giovane imprenditore Costantin Florea, prossimo al debutto del brevetto creato per ottimizzare le postazioni di lavoro, incrementando la produttività e aumentando il benessere del lavoratore.
A pagina 8: Il bando filiere promosso dalla regione Emilia Romagna è una nuova modalità di approccio alla formazione finanziata. A illustrarne i contenuti sono il responsabile della sede forlivese di FORMart assieme alla progettista Silvia Tofi.
Da pagina 10: SPECIALE PENSIONATI: le attività promosse da ANAP per i soci sono un’occasione di socialità, di approfondimento culturale, di benessere. Un ricco programma di appuntamenti per vivere attivamente la terza età, piacevolmente insieme.

ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE
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"PH Albano Venturini"



Educare alla parità
Gli studenti entrano in azienda
In Italia resistono ancora importanti disparità tra uomini e donne in molti ambiti della sfera sociale, economica e lavorativa: l’ultimo rapporto del World Economic Forum rispetto agli squilibri di genere pone l’Italia soltanto al 87° posto su 146 economie prese in analisi, molto staccata dalle realtà considerate più virtuose. Il Global Gender Gap Index segnala infatti l’aumento della distanza che separa la società attuale dal raggiungimento effettivo e globale della parità di genere: ci vorranno 134 anni per colmare il divario. Tali disparità nascono già in ambito scolastico con forti ripercussioni sulle prospettive future: ancora oggi, per esempio, le facoltà scientifiche sono frequentate soprattutto dai ragazzi che possono poi accedere, più velocemente e con prospettive di carriere più solide, al mondo del lavoro. Donne Impresa Confartigianato ha deciso di intervenire sul tema promuovendo una nuova edizione del progetto Educare alla Parità rivolto agli studenti delle classi IV dell’Istituto Ruffilli di Forlì. Obiettivo del movimento è quello di favorire la riflessione sul tema della vera uguaglianza fra generi, attraverso la testimonianza di imprenditrici e imprenditori associati, già fautori di un cambiamento che sta riducendo il gender gap e mostrando alle nuove generazioni che le aspirazioni possono diventa-

re realtà. Il progetto prevede infatti che i ragazzi, dopo una sessione con esperti e professionisti che li hanno aiutati a comprendere quali siano le molteplici forme, spesso sottovalutate o socialmente accettate, di penalizzazione della donna in ambito professionale, abbiano l’opportunità di trascorrere una giornata in azienda, intervistando chi, superando stereotipi o barriere di genere, è impegnato a garantire una vera parità di trattamento fra tutti i collaboratori. Gli studenti coinvolti nel progetto, hanno potuto cimentarsi nella realizzazione di video interviste ai soci di Bagioni Archimede Srl, Vem Sistemi spa, Jump Group e Chef Service Srl, quattro realtà scelte proprio per i comportamenti virtuosi adottati. Per il consiglio di Donne Impresa il merito, la professionalità e il talento devono essere gli unici requisiti richiesti. Purtroppo l’Italia è tra gli ultimi Paesi europei per partecipazione femminile al lavoro, ben al di sotto di Germania, Francia e Spagna: solo il 51% delle donne in età lavorativa è occupato, contro il 69% degli uomini, scendendo a percentuali ancora più allarmanti al sud, diviene quindi indispensabile invertire questo trend. La micro e piccola impresa è già in controtendenza, c’è una costante crescita di imprese femminili, tanto che siamo il primo paese europeo per numero di donne occupate in attività indipendenti, con 1.522.500 imprenditrici e lavoratrici autonome, in crescita del +0,9% nel 2024.
Poter avviare un confronto con gli istituti scolastici, per rendere chi è ancora impegnato sui banchi di scuola più consapevole dei rischi insiti nella discriminazione, può contribuire a sviluppare nelle nuove generazioni un nuovo sguardo, che sappia vedere oltre i retaggi culturali e il patriarcato che ancora frenano l’uguaglianza dei sessi.
L’impresa
abbraccia il digitale
Il Polo “Gate4Innovation”, promosso da Confartigianato Imprese, è uno dei 6 progetti selezionati dall’Avviso pubblico del MIMIt come polo di innovazione digitale. Vanta un’articolazione centrale, l’hub, con compiti di organizzazione e coordinamento generale e 30 strutture operative autonome definite Spoke, di cui una a Forlì, con funzioni di soggetti esecutori dei servizi a livello territoriale. I Poli sono un tassello fondamentale del sistema integrato di trasferimento tecnologico per supportare le imprese a erogare servizi avanzati e innovativi. Gianluigi Bandini, referente della struttura forlivese, spiega i contenuti della prima azione messa in campo per accompagnare gli associati nell’adozione delle nuove tecnologie “il nostro spoke eroga alle imprese un set di servizi integrati, che permettono di realizzare, attraverso l’impiego di una metodologia esclusiva e di una piattaforma digitale dedicata, un’approfondita analisi dei processi che caratterizzano la gestione e il funzionamento dell’impresa, valutandone l’organizzazione, il controllo e l’impiego di tecnologie avanzate per misurare il livello di ma-

turità digitale dell’azienda, determinare la preparazione tecnologica e gli eventuali fabbisogni formativi per fornire una reportistica completa, personalizzata e articolata. È possibile usufruire di un contributo per accedere in maniera gratuita all’analisi, previa domanda e il rispetto di alcuni requisiti che sono indicati nel bando pubblicato sul sito dell’associazione. Di fatto le micro e piccole imprese possono beneficiare di un contributo che copre fino al 100% dei costi ammissibili, rendendo il servizio a costo zero.” Il progetto nasce per aiutare le imprese nella rilevazione della propensione al digitale, attraverso un modello di assessment personalizzato, sulla base del quale gli esperti del Polo individuano le potenzialità di innovazione, con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità e la crescita delle PMI. Continua Bandini “la nostra forza è garantire un servizio di valutazione della maturità digitale accessibile anche per le microimprese meno strutturate. La modalità operativa è semplice, attraverso incontri diretti con i vertici aziendali e le risorse interne, vengono raccolti dati, elaborati tramite una piattaforma digitale sviluppata dal Polo, segue la consegna finale di un report dettagliato, con una valutazione numerica, grafica e testuale della situazione dell’impresa. Include un’analisi dei principali fattori critici e una roadmap per il miglioramento del processo di digitalizzazione, supportata da considerazioni sulla sostenibilità. I referenti accompagneranno, infatti, l’impresa nell’individuazione delle migliori soluzioni per l’innovazione, orientandola verso opportunità di finanziamento, strumenti di supporto e percorsi di crescita specifici.” Per conoscere più approfonditamente il servizio è possibile contattare l’ufficio credito innovazione e sviluppo allo 0543 452895.

Appuntamento informativo Il codice della crisi d’impresa
Il codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza torna protagonista di un appuntamento informativo promosso da Confartigianato di Forlì. Giovedì 15 maggio alle 17.30 nella sede dell’associazione in viale Oriani 1 si terrà l’evento gratuito “Confartigianato 5.0: dal codice della crisi d’impresa alla sostenibilità” in cui assieme all’avvocato Luca Giannini, dialogheranno il responsabile del servizio credito innovazione e sviluppo di Confartigianato Forlì Gianluigi Bandini e la consulente finanziaria Barbara Pasi. Come chiarisce Bandini “il codice della crisi d’impresa è una rivoluzione copernicana per le imprese, dal codice fallimentare che si concentrava sulla necessità di tutelare i creditori in caso di fallimento, si è passati a una nuova prospettiva, incentrata sulla salute delle aziende, prevedendo una novità, la mediazione assistita. L’istituto è attivabile da qualunque debitore e finalizzato a trovare un accordo con i creditori per rimediare a una situazione di squilibrio economico-finanziario o patrimoniale o di insolvenza reversibile. Una riforma con una platea estremamente ampia: dal piccolo imprenditore, alla media e grande impresa, proprio per questo abbiamo messo
Accompagnare le imprese al futuro
È stata costituita il 10 marzo, con la partecipazione di 28 tra associazioni, federazioni e società di servizio del Sistema Confartigianato, tra cui Forlì, la nuova società ConfESG, presenti all’appuntamento il segretario Mauro Collina e il presidente di Confartigianato Servizi Forlì Alberto Brunelli. L’iniziativa mira a sostenere le imprese italiane nell’affrontare la “doppia transizione” e favorire lo sviluppo sostenibile attraverso l’adozione di pratiche ESG (Environmental, Social, Governance). Il servizio per gli associati di Confartigianato Forlì sarà erogato dall’ufficio credito innovazione e sviluppo, riassume il responsabile Gianluigi Bandini “siamo impegnati a supportare le imprese nell’adozione di un modello di crescita sostenibile diffondendo la cultura dell’innovazione e della sostenibilità come leva per migliorare l’efficienza aziendale e come fattore strategico di sviluppo competitivo per le nostre imprese. Un servizio per tutti gli imprenditori, anche micro, intenzionati ad adottare lo standard VSME, lo strumento rivolto alle imprese non quotate che vogliono comunicare adeguatamente le proprie performance ESG a investitori, banche e clienti.” Grazie alla rete di Confartigianato sarà possibile per i consulenti del servizio affinare il modello di assistenza alle imprese, condividendo le best practice. Come spiega il referente nazionale del progetto, Carlo Piccinato, segretario di Confartigianato Lombardia “è un servizio di alta consulenza di accompagnamento delle imprese, che prevede una accurata fotografia della situazione aziendale rispetto ai temi dell’economia circolare e della normativa ambientale, al modello di governance, ossia i criteri di buona conduzione aziendale, nonché all’attenzione all’inclusione, al benessere dei lavoratori e l’attenzione agli interessi della collettività. Sulla base dell’esito dell’analisi si potranno introdurre miglioramenti, qualora la fotografia sia già positiva, diversamente l’azienda avrà il supporto di Confartigianato nell’intro-
duzione di correttivi. Fino a luglio sarà realizzata la fase sperimentale, poi si consoliderà il meccanismo, il nostro obiettivo è di realizzare entro settembre le prime 150 analisi.” La possibilità di avvalersi del supporto di Confartigianato consentirà anche alle imprese meno strutturate di dotarsi di un bilancio di sostenibilità adottando le strategie necessarie per raggiungere l’obiettivo. Conclude il Coordinatore del Team Sostenibilità di Confartigianato nazionale “vogliamo dare risposte a un’esigenza sempre più diffusa. Il mercato chiede l’adozione della rendicontazione di sostenibilità, se un artigiano lavora all’interno di una filiera ha necessità di una certificazione, frequentemente richiesta anche dagli istituti di credito. Ma la stessa opinione pubblica premia le aziende che dimostrano attenzione alla propria impronta ecologica e ai consumatori.” Grazie alla consulenza di Confartigianato, gli imprenditori avranno anche l’opportunità di accedere a finanziamenti e bandi dedicati per supportare l’adozione di questo nuovo paradigma.
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a punto e rodato un sistema per valutare, sulla base di indicatori specifici, la salute delle imprese. È un’analisi necessaria per comprendere se l’azienda sta muovendosi correttamente nel contesto in cui opera.” Confartigianato ha attivato un percorso d’analisi consulenziale per far acquisire consapevolezza agli imprenditori, conclude Bandini “la norma ha introdotto un cambiamento importante che rende l’attività consulenziale e il supporto professionale elementi chiave. Noi vogliamo dare ai nostri imprenditori gli strumenti per raccogliere i dati e poterne ricavare elementi utili a guidare le scelte decisionali, avendo sempre sotto controllo la propria situazione patrimoniale.”


Costantin Florea è un giovane imprenditore che, da pochi mesi, ha avviato la propria attività imprenditoriale, Flea, con l’obiettivo di ottimizzare i processi e migliorare l’efficienza delle imprese clienti. Un obiettivo ambizioso, frutto dell’esperienza lavorativa maturata: Florea, infatti, dopo un diploma ITIS in elettrotecnica ha lavorato in grandi aziende, acquisendo una significativa competenza nella lean production. L’imprenditore spiega “dopo aver sperimentato in prima persona, come dipendente, le difficoltà legate a un ambiente di lavoro non ottimizzato e avendo appreso le tecniche e le strategie per incrementare la produttività aziendale e la soddisfazione del dipendente, grazie agli insegnamenti dei responsabili con cui ho lavorato e in particolare uno, formatosi in un grande gruppo giapponese, ho deciso di avviare una mia attività, con un obiettivo ben chiaro, ideare una postazione di montaggio ergonomica e super efficiente.” Un brevetto pensato per le piccole e medie imprese, che ha due declinazioni differenti, la prima è una postazione modulare, ottimizzata ed ergonomica pronta all’uso, che sostituisce il tradizionale banco di lavoro, il secondo modello è più evoluto e può consentire di rilevare alcuni dati utili a perfezionare il processo produttivo. Entrambi i modelli possono essere messi in linea di montaggio o dovunque ce ne sia necessità, con la massima flessibilità e personalizzazione in base alle esigenze del cliente. Punto di forza dell’offerta è avere un consulente a disposizione dell’imprenditore per interpretare correttamente i dati raccolti in forma aggregata e anonima. Spiega ancora Florea “l’oggetto dello studio è il processo, non le persone. I sensori non rilevano i tempi dell’operatore, ma della postazione, senza ricondurre al singolo. È
Un brevetto per migliorare i processi produttivi Intervista a Costantin Florea
un vero e proprio laboratorio per l’acquisizione di dati indispensabili a ottimizzare le decisioni produttive ed è, al contempo, un supporto agli operatori nella risoluzione delle criticità. Il mio intento è quello di migliorare la relazione fra il datore di lavoro e il dipendente, favorendo la circolazione delle corrette informazioni.” Per il giovane imprenditore non è infrequente che le inefficienze, pur note a chi lavora, non siano riportate al titolare, finendo col gravare sul bilancio, con conseguente turn over, o nei casi più estremi, portando a decidere di delocalizzare dove la manodopera ha costi inferiori. “Ottimizzando la postazione, abbiamo stimato margini di miglioramento importanti, un efficientamento fino al 25%, con un rafforzamento della produttività del 40% e dell’ergonomia del 50%, soprattutto quest’ultimo punto è essenziale, traducendosi in una riduzione degli infortuni e del turnover.” L’imprenditore, che per la realizzazione delle postazioni ha collaborato con un team composto da due ingegneri elettronici, Bekim e Zaccaria, un ingegnere meccanico, Michele e un esperto di comunicazione e marketing, Davide, ribadisce “con questo strumento vogliamo eliminare il concetto di colpa del singolo operatore, andando ad analizzare le non conformità del processo, con alert che, se correttamente interpretate, consentono all’imprenditore di correg-
gere il flusso di lavoro, aumentandone le performance. Il tutto dando al lavoratore una condizione di lavoro ottimale che permetta di ridurre l’affaticamento e il rischio di infortuni.” Gli imprenditori interessati ad approfondire il brevetto di Florea, possono contattarlo all’indirizzo email c.florea@fleapartner.it A maggio sarà inoltre realizzata la presentazione ufficiale della postazione e sarà possibile visionare dal vivo il prototipo realizzato nella sede dell’attività in via Gandhi a Forlì. I posti sono limitati ed è necessario prenotarsi al numero 3451551603 oppure tramite e-mail.

Giovani e artigianato
In un contesto caratterizzato da una profonda crisi demografica e dalla carenza di competenze sul mercato del lavoro, le imprese artigiane piacciono ai giovani, come emerge dall’analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato svolta su un campione di giovani tra 18 e 35 anni. La forza attrattiva consiste in una combinazione di valori, opportunità di crescita personale e professionale e flessibilità, che risponde alle esigenze e alle aspettative delle nuove generazioni. Sono 4 milioni 60 mila i giovani tra 18 e 35 anni, pari al 39,3%, a cui piacerebbe lavorare nell’artigianato o intraprendere una delle professioni dell’artigianato, con una marcata attrazione registrata anche da 836 mila giovani laureati, il 37% del totale dei laureati under 35. L’artigianato condensa diversi tratti della sostenibilità, ambientale, economica e sociale, di conseguenza le imprese artigiane possono rappresentare un’opportunità per i giovani che in Italia sono più orientati verso imprese socialmente e ambientalmente sostenibili.

Occupazione giovanile
Piccola impresa meta ambita
I giovani preferiscono lavorare nel mondo della micro e piccola impresa e nell’artigianato: nelle imprese fino a 49 addetti la quota di dipendenti under 30 è del 19,6%, 4,7 punti superiore al 14,9% delle medie e grandi imprese con almeno 50 addetti e sale al 21,2% nelle micro imprese fino a 9 addetti, dove è più elevato il peso dell’artigianato. È il dato raccolto dall’ufficio studi di Confartigianato, che vede a gennaio 2025 l’occupazione giovanile salire dello 0,9% su base annua, consolidando la fase espansiva del mercato del lavoro e portando il tasso di occupazione al 45,3%. Un segnale positivo è rappresentato dal calo di 1,1 punti percentuali del tasso di inattività degli under 35. L’occupazione giovanile ha contribuito al dinamismo del mercato del lavoro negli ultimi tre anni (tra il 2021 e il 2024), un arco di tempo particolarmente turbolento, caratterizzato dalle conseguenze dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, delle incertezze derivante dallo scoppio della crisi in Medio Oriente. Nel triennio in esame si è registrato un aumento di 462mila occupati under 35, pari a un incremento cumulato del 9,4%, una performance migliore del +6,1% del totale occupati di 15 anni. Il maggiore dinamismo dell’occupazione dei giovani under 35 si registra in Sicilia con 17,8% seguita, con tassi crescita a doppia cifra, da Toscana con 14,1%, Emilia-Romagna con 11,2%, Lombardia con 11% e Puglia con 10,6%. In Sicilia, Lombardia, Puglia, Piemonte e Campania la dinamica dell’occupazione delle donne under 35 è maggiore di quella degli occupati uomini under 35. La crescita dell’occupazione giovanile più robusta è nel Centro con 10,9% e nel Nord-Ovest con 10,6%, seguite da Nord-Est con 8,3% e Mezzogiorno con 7,8%.
Giovani Imprenditori
La convention regionale
Il 14 marzo nella sala convegni del Tecnopolo Manifattura a Bologna si è svolta la cerimonia di consegna del Premio Giovani Imprese Emilia-Romagna 2025, promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato regionale per far emergere nuovi talenti e promuovere l’innovazione, nell’ambito della Convention 2025 del Movimento. Ai lavori ha preso parte anche una delegazione di Confartigianato di Forlì guidata dal segretario Mauro Collina; nel corso del pomeriggio sono stati approfonditi i tempi dell’Intelligenza artificiale e la sua applicazione in diversi contesti aziendali, grazie agli interventi dei professori Edoardo Degli Innocenti e Mirko Ravaioli. Mauro Penza ha presentato l’attività del Tecnopolo e le opportunità che offre alle aziende e i suoi sviluppi futuri, mentre Eric Pascolo del Cineca ha parlato del supercomputer europeo Leonardo, ospitato e gestito da Cineca e installato nel 2022 nel nuovo data center del Tecnopolo. All’assessore alle Politiche giovanili, abitative e Lavoro, Giovanni Paglia, il compito di tracciare un quadro della situazione dell’innovazione in Emilia Romagna in un contesto di grande fermento imprenditoriale.
In Emilia-Romagna, alla fine del 2024, le imprese gestite da giovani under 35 erano 31.603, pari al 7,3% del totale delle imprese presenti in regione. Di queste, più di una su tre è artigiana (il 35%), pari a 11.065 imprese artigiane guidate da giovani, che rappresentano il 9,2% del totale delle imprese artigiane in regione. Una impresa su dieci è stata interessata da passaggio generazionale, l’11,2% del totale, superiore al 9,1% nazionale. Significativo che nel periodo tra il 2021 e il 2024 l’occupazione giovanile in Italia sia cresciuta a un tasso doppio della media europea, da evidenziare come nel 2024 in Emilia-Romagna fossero 467 mila gli occupati tra i 15 e i 34 anni, l’11,2% in più rispetto al 2021. L’ottima performance dell’occupazione si accompagna alla crescente problematica della difficoltà a trovare le persone da inserire in azienda, giovani compresi. Nel 2024 le imprese della Regione hanno manifestato una difficoltà di reperimento del personale nel 50,6% delle entrate previste, eppure, in un scenario caratterizzato da una forte crisi demografica e dalla carenza di competenze sul mercato del lavoro, le imprese artigiane delineano un significativo potenziale attrattivo per i giovani.
(Fotoservizio Mauro Monti)

STORIE DI IMPRESA
Le interviste
Bando filiere, l’attività di FORMart
Intervista a Claudio Capanni e Silvia Tofi
La Regione Emilia Romagna ha promosso il Bando Filiere, che prevede azioni per promuovere la collaborazione e l’approccio di rete delle catene produttive del territorio, come leve strategiche per consolidare il know-how e accelerare l’innovazione, la sostenibilità e la competitività. A illustrare nel dettaglio le potenzialità di questa iniziativa sono Claudio Capanni, responsabile della sede forlivese di FORMart e la progettista Silvia Tofi, che spiegano “si tratta di un significativo cambio di passo rispetto al passato, da parte della Regione Emilia Romagna, nell’ambito delle attività formative finanziate. La linea d’azione persegue, infatti, alcuni macro obiettivi, dal favorire l’incremento delle competenze di micro e piccola impresa, al rafforzamento della cultura delle reti di impresa, l’open innovation, incentivando, con la formazione, l’incontro fra domanda e offerta di lavoro. Una nuova modalità di azione che si articola in tre ambiti: il primo dei quali è rivolto proprio alle persone per ridurre il mismatch fra chi è in cerca occupazione e le richieste del mercato del lavoro, fornendo competenze utili a migliorare l’occupabilità dei singoli. Il secondo ambito è la formazione continua interaziendale, per figure apicali, l’imprenditore e i ruoli chiavi dello staff, corsi che si attivano con la presenza di più aziende che operano nello stesso settore e che prevedono, oltre alla formazione in aula, anche una parte consulenziale, messa in opera su richiesta dell’impresa stessa per contestualizzare il corso nella specifica realtà. Il terzo ambito, infine, è la cabina di regia di cui fanno parte, oltre a FORMart, l’università di Bologna, i cluster, i referenti territoriali delle sedi Confartigianato regionali e i rappresentanti dei settori. Sono stati creati tavoli di lavoro con focus group e questionari mirati per stilare un’analisi dei fabbisogni reali e prospettici, confrontando le buone prassi adottate, per condividere esperienze e feedback dell’efficacia di corsi sulle aziende e sui partecipanti.” Continuano “in rappresentanza di Forlì, oltre al vicesegretario Alberto Camporesi, ci sono tre aziende partner Archita Engineering, Lam Consulting SB e Jump Group, che hanno messo a disposizione del focus group competenze ed esperienze, offrendo un contributo rilevante al progetto. Attraverso l’ascolto e le indicazioni fornite, FORMart può comprendere i bisogni trasversali che accomunano più aziende operanti nella stessa filiera.” Quelle interessate dal bando sono Meccanica e nuove tecnologie applicative, Costruzioni (Build Network) e reti per la promozione del territorio, in cui ricadono commercio e servizi. Chiarisce ancora Capanni “è un nuovo modo di erogare formazione di qualità, rispondendo alle reali necessità delle imprese. Il dialogo costante con tutti gli attori interessati permette di cogliere le nuove esigenze formative comuni a chi opera nel-

le stesse filiere. Rileviamo grande interesse per l’intelligenza artificiale e per le sue molteplici potenzialità nel semplificare i processi, ma sono emersi spunti interessanti anche per quanto attiene ai nuovi modelli organizzativi e alla centralità della persona.” Sul sito di Confartigianato di Forlì è, inoltre, disponibile il link al questionario predisposto per invidiare i fabbisogni di competenze delle imprese, un’occasione preziosa per far sentire la propria voce.
Il progetto in sintesi
Dalle sinergie con tutti gli attori coinvolti scaturiscono le proposte di formazione continua, per sviluppare le competenze di lavoratori e imprenditori all’interno delle aziende favorendo al contempo la crescita e l’innovazione dei sistemi produttivi regionali. Sono incentivati processi di innovazione e sviluppo sostenibile, rafforzando la competitività e la resilienza economica delle imprese. Dalle relazioni strategiche delle azioni di sistema nascono invece i programmi di formazione permanente, rivolti alle persone, indipendentemente dalla loro situazione occupazionale. L'obiettivo è offrire competenze che migliorino l'occupabilità e rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti del mercato. I corsi sono strutturati per essere accessibili e flessibili, garantendo la partecipazione a un ampio spettro di cittadini, occupati o in cerca di lavoro.

ESSERE IMPRESA
SUPPLEMENTO
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19 marzo Festa di San Giuseppe
Artigiani costruttori di futuro
“Costruiamo un futuro artigiano per le nuove generazioni.” Questo lo slogan scelto da Confartigianato per la “Giornata della Cultura Artigiana” del 19 marzo, festività di San Giuseppe. In Emilia Romagna, l’evento si è svolto nel Modenese. Una giornata importante festeggiata in un luogo speciale quale l’abbazia di Nonantola come sottolineato nel suo intervento da Davide Servadei, presidente di Confartigianato Emilia Romagna, che ha spiegato “un luogo di fede ma che nei secoli ha rappresentato, attraverso il lavoro dei monaci, quello che oggi è il mondo artigiano e dell’Artigianato artistico. Una giornata piena di contenuti e riflessioni a partire da ciò che ci aspetta nel futuro, una previsione difficile visto che siamo circondati da scenari complessi da interpretare e che rendono le nostre imprese molto sensibili ai mutamenti del mondo. Gli interventi sono entrati nel merito anche della natura dell’uomo e di conseguenza delle imprese e delle comunità nelle quali vivono. Credo che da questa Abbazia siano emersi dei messaggi capaci di guardare al futuro proprio perché le nostre radici sono ben salde nella tradizione”. Un pomeriggio intenso, che ha visto alternarsi momenti culturali, religiosi e di approfondimento, iniziato con una visita guidata al Museo benedettino e all’Abbazia con il priore don Alberto Zironi. “San Giuseppe è l’artigiano per antonomasia che ha insegnato anche a Gesù. Tutto questo richiama un tramandare della maestria artigiana che è ancora viva e che deve continuare - spiega don Zironi -. Poi siamo in un luogo dove l’artigianato ha avuto un grande impulso per opera dei monaci che qui hanno abitato per circa mille anni. Hanno sviluppato tanti settori che hanno prodotto via via nel corso dei secoli grandissime opere d’arte, alcune delle quali sono qui nel museo, e altre sono state da loro commissionate perché questo luogo fosse, allo stesso tempo, luogo di bellezza e di lavoro”. Alla visita è seguito un focus sulla statua di Sant’Anselmo, con l’intervento dello scultore Dario Tazzioli. Dopo la Santa Messa, con canti quattrocenteschi eseguiti da un coro locale, si è svolta una tavola rotonda sul tema “L’artigianato che ci piace”, che ha visto gli interventi di Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Dario Tazzioli, don Giuliano Gaz-


zetti, Vicario del Vescovo e Davide Servadei. Il vicepresidente Colla ha rimarcato “Confartigianato non è solo un corpo intermedio molto importante della discussione regionale, ma ha un gruppo dirigente con una grande carica valoriale. In questi momenti abbiamo bisogno di tutti questi valori che stanno dentro al mondo associativo della nostra regione anche per la sua tenuta democratica. Ho dei timori rispetto allo scenario geopolitico e geoeconomico, ma la più grande preoccupazione è che siamo dentro ad uno sfaldamento culturale e valoriale che è molto di più dell’economia, molto di più della politica. Quando non si riconoscono più i valori rischiamo di entrare in un mondo senza ordine, inedito, che non abbiamo mai visto nello scenario occidentale. Dobbiamo però essere fiduciosi, perché credo che questa regione per sua costituzione, per i suoi corpi intermedi, per i suoi gruppi dirigenti abbia una resilienza e una capacità relazionale di stare nel mondo e di valorizzare tutti quei rapporti che permettono di creare lavoro e benessere sociale. Tutti noi vogliamo molto bene all’Italia, ma il nostro paese si deve accorgere dell’importanza di questa regione, della sua capacità di creare lavoro di grande qualità, di fare valore aggiunto e soprattutto di essere costruttrice di democrazia.” Il segretario regionale Amilcare Renzi ha affermato “Confartigianato dedica questa quarta edizione della Giornata della cultura artigiana ai giovani, alle loro motivazioni, alla loro passionalità, alla loro voglia di intraprendere. Sono tanti i giovani che hanno queste motivazioni e questa personalità. A loro vogliamo lasciare in dote la storia dell’Artigianato, i valori di un mondo che noi orgogliosamente rappresentiamo, un mondo che ha fatto il bene dell’Italia e che ha portato ricchezza e valori, a cominciare da quello della coesione e dello stare assieme. Un mondo che oggi affronta una sfida importante, quella dell’Innovazione e gli artigiani con la passione, la professionalità, le motivazioni sapranno affrontare questa sfida portando ulteriore valore alle nostre terre e, quindi, a tutto il Paese”.
(Fotoservizio Mauro Monti)
Gli appuntamenti Anap
Un fitto calendario
ANAP Forlì, Cesena e Rimini assieme in gita a Bologna. Racconta la coordinatrice forlivese del movimento che rappresenta gli anziani e i pensionati, Silvia Foschi “è stata una giornata all’insegna della scoperta, della convivialità e dell’identità culturale emiliano-romagnola. Il 5 aprile i nostri associati sono stati protagonisti di una partecipata gita nel capoluogo, organizzata per promuovere il benessere, la socialità e la conoscenza del territorio.” E continua “il programma ha previsto per i partecipanti la salita panoramica in trenino fino al Santuario della Madonna di San Luca, uno dei luoghi più caratteristici e spiritualmente significativi della città. Da lì, la giornata è proseguita con una visita guidata alla casa di Lucio Dalla, un’occasione emozionante per ripercorrere la vita e la carriera del celebre artista bolognese, tra musica, aneddoti e memorie che hanno segnato la storia della canzone italiana.” Non poteva mancare l’appuntamento culinario, continua Foschi “abbiamo organizzato un pranzo in un tipico locale bolognese, dove i sapori della cucina tradizionale hanno accolto i partecipanti con piatti genuini e atmosfere familiari, rafforzando lo spirito di gruppo e la voglia di stare insieme.” Presente all’iniziativa anche il presidente ANAP Emilia-Romagna, Giampaolo Palazzi, che ha voluto sottolineare l’importanza di questi momenti spiegando che le gite non sono semplici escursioni turistiche: sono momenti preziosi per conoscersi e fare gruppo, favorendo la valorizza-

Ha preso avvio la serie eventi sulla Riforma per la non autosufficienza che si tengono in diverse regioni italiane, dal significativo titolo “Dai principi alle persone: il futuro della non autosufficienza”. La campagna è promossa dal Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficien-

zione della cultura e la condivisione di bei momenti. In una fase della vita in cui spesso si rischia l’isolamento, ANAP si impegna a creare legami veri, valorizzando le radici e promuovendo il benessere a tutte le età. Riprende la coordinatrice “con questa iniziativa, ANAP conferma ancora una volta il suo ruolo attivo sul territorio, promuovendo opportunità in grado di fondere piacevolmente cultura, enogastronomia e relazioni umane, fondamentali per una qualità della vita piena e partecipata.”
L’evento di aprile ha preceduto il soggiorno in Abruzzo che sarà realizzato l’ultimo weekend di maggio e il doppio appuntamento per la visita alla grande mostra ai musei San Domenico di Forlì. Conclude Foschi “sabato 17 Maggio e 31 Maggio, sempre alle 17,20 ANAP organizza la visita guidata alla mostra “nello specchio di Narciso”.
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Il futuro della non autosufficienza
Un patto per il nuovo welfare
za, una rete che unisce, per la prima volta, la gran parte delle organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti. Tra le regioni interessate anche l’Emilia-Romagna e, come spiega il presidente ANAP Forlì Giuseppe Mercatali “l’obiettivo della campagna territoriale è mettere a fuoco e condividere le priorità concrete incentrate sulla vita delle persone attivando ascolto e conoscenza attraverso un confronto pubblico sui contenuti e sulle opportunità della riforma, a partire dai bisogni degli over65 non autosufficienti e delle loro famiglie. È, infatti, previsto il coinvolgimento di realtà territoriali per eventuali proposte da portare sul tavolo nazionale. Dopo quasi 25 anni, la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti è stata
introdotta in Italia con la Legge Delega 33/2023 e il successivo Decreto Attuativo 29/2024.” Il dibattito su punti di forza e di debolezza di questi provvedimenti è aperto, ma i contenuti della riforma sono ancora troppo poco conosciuti rispetto alla centralità della materia. Conclude il presidente “bisogna valutare il passaggio dalla teoria della normativa al reale impatto per migliorare la vita delle persone non autosufficienti c’è urgenza di un approccio pragmatico e coerente nonché dell’apporto e della condivisione di tutti i portatori di interesse.” Il Patto mette a disposizione competenze scientifiche, esperienze e la testimonianza dei diretti interessati in un contesto di ampia condivisione nell’interesse comune del miglioramento della qualità della vita delle persone non autosufficienti.
L’intervento di CUPLA Emilia-Romagna
Priorità e proposte per il futuro degli anziani
Il Coordinamento Unitario Pensionati
Lavoro Autonomo dell’Emilia-Romagna (CUPLA), che riunisce le associazioni dei pensionati del lavoro autonomo, ha diffuso un documento rivolto alla Giunta regionale e agli enti locali, per richiamare l’attenzione sulle necessità urgenti degli over-sessantacinquenni, in un contesto sociale in rapido cambiamento. Con l’età media della popolazione in costante aumento, CUPLA chiede politiche di welfare capaci di rispondere ai bisogni attuali, ma anche di anticipare quelli futuri. Tra i temi principali sollevati il contrasto all’isolamento, l’accesso alle cure, l’assistenza adeguata e il sostegno economico per chi vive con pensioni minime. Il presidente CUPLA Gianlauro Rossi chiarisce “in ambito sanitario si segnalano criticità gravi: lunghe liste d’attesa per visite ed esami, difficoltà nei Pronto soccorso, incompletezza della rete di
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Con un allestimento imponente di oltre duecento capolavori provenienti da tutta Europa. Un’occasione per lasciarsi guidare nella magia delle opere esposte, ascoltando una guida esperta. Gli appuntamenti dedicati all’arte di questi anni, hanno sempre riscosso grandissimo apprezzamento fra i soci e i loro familiari, anche per questo stiamo programmando, per l’autunno, una camminata culturale con la visita guidata ai palazzi storici della città di Forlì.” Tra le anticipazioni per i prossimi mesi, un soggiorno alla scoperta del Friuli Venezia Giulia e la cerimonia di consegna della targa ai maestri d’opera e di esperienza.
Case e Ospedali di Comunità. Proponiamo di ampliare l’utilizzo degli ambulatori, di rafforzare la medicina territoriale e sfruttare meglio le farmacie, non solo per la distribuzione dei farmaci, ma anche come sportelli CUP e presidi sanitari leggeri. Sul fronte della non autosufficienza, si chiede il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, il sostegno ai caregiver, lo sviluppo della telemedicina e l’adattamento delle abitazioni, in linea con la recente legge nazionale n. 33/2023 e la legge regionale aggiornata n. 5/2024. Forte attenzione viene riservata alle aree interne e montane, dove è necessario mantenere ospedali, guardie mediche, trasporti e servizi digitali per evitare lo spopolamento.” E continua “altro tema cruciale è il contrasto al disagio sociale: l’accesso ai servizi digitali penalizza molti anziani privi di competenze tecnologiche. CUPLA chie-
de il mantenimento degli sportelli fisici e il rafforzamento delle tutele contro truffe e violenze. Si propone inoltre di monitorare l’impatto delle tariffe locali sul potere d’acquisto e di sostenere l’abitare attraverso contributi, alloggi di edilizia residenziale pubblica e formule innovative come il co-housing. Non manca l’attenzione all’invecchiamento attivo, per cui si auspica una legge regionale ad hoc. Sollecitiamo iniziative concrete sul benessere, l’educazione permanente, il volontariato, la cultura e il dialogo intergenerazionale, superando la logica assistenzialistica. Chiediamo, infine, un aggiornamento del Protocollo d’Intesa siglato con la Regione nel 2021 e un confronto sulle nuove competenze derivanti dalla legge sull’autonomia differenziata. Servono impegni chiari e partecipazione reale.”
Servizio di notifiche
digitali (SEND)
Le sedi di Confartigianato Persone sono punti di ritiro
SEND è la piattaforma che rende veloce, economico e sicuro ricevere in digitale le comunicazioni a valore legale che inviano gli enti aderenti. Il Servizio Notifiche Digitali rende più semplice e veloce ricevere comunicazioni ufficiali da parte della Pubblica Amministrazione, ma se non l’utente non ha lo SPID o la CIE non c’è alcun problema. Grazie alla Rete di Assorbimento del Digital Divide (RADD), il cittadino può ritirare una copia cartacea della notifica in uno dei Punti di Ritiro SEND sparsi in tutta Italia, tra cui le sedi di Confartigianato Forlì così da usufruire del punto di ritiro. Come funziona? Bisogna recarsi in un Punto di Ritiro SEND, identificarsi con un documento valido e sarà possibile ottenere la copia cartacea in pochi minuti. Un servizio pensato per garantire accessibilità a tutti. Per informazioni è possibile contattare lo 0543 452811 o scrivere a persone@confartigianato.fo.it

Consulenza e professionalità a disposizione degli associati per la compilazione del modello 730, con informazioni chiare e semplici su tutte le opportunità di detrazione del modello stesso.
www.confartigianato.fo.it/servizi/confartigianato-persone/
Sempre aggiornati con la app
Con la app ANAP è possibile accedere a tutte le novità e avere sempre con sé, a portata di smartphone, la tessera associativa con la stessa valenza di quella in formato cartaceo. Scaricarla è semplice e veloce: basta registrarsi e la nuova card digitale è subito a portata di mano. Con questa innovazione, non solo i soci accedono a tutti i vantaggi della tessera tradizionale, ma hanno anche nuove funzionalità esclusive. La card digitale è sempre disponibile, senza il rischio di dimenticarla o perderla. Tra i vantaggi riservati ai soci anche la polizza sanita-

ria gratuita. Per scoprire tutte le coperture assicurative in caso di ricovero o di infortunio, le cure dentarie presso le cliniche convenzionate, i pacchetti per la prevenzione cardiovascolare e oncologica è possibile rivolgersi alla coordinatrice Silvia Foschi, che spiega “gli associati possono usufruire di sconti dedicati grazie agli accordi siglati a livello nazionale e locale, così da offrire una copertura articolata ed estremamente vantaggiosa. Siamo impegnati quotidianamente a creare opportunità per chi sceglie di entrare a far parte del nostro movimento,

che ha come obiettivo lo sviluppo della personalità di ogni cittadino, attraverso la giusta soddisfazione, sia a livello individuale sia collettivo, dei bisogni morali, intellettuali e materiali.” Per saperne di più è possibile contattare Silvia Foschi allo 0543452909 dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30. I vantaggi per i soci Anap
Agevolazioni sulle bollette
Contributo straordinario per le famiglie
Il nuovo Decreto-legge “bollette”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introduce un sostegno concreto per le famiglie in difficoltà con le spese di energia elettrica e gas naturale, introducendo un bonus straordinario di 200 euro Nel secondo trimestre del 2025, chi ha già presentato l’ISEE riceverà un contributo una tantum di 200 euro. Per chi presenterà una nuova attestazione ISEE, il bonus verrà erogato nel primo trimestre utile. Il bonus spetta alle famiglie che già beneficiano del bonus energia perché hanno un ISEE fino a 9.530 euro (o fino a 15.000 euro con tre figli, 20.000 euro con più di tre figli). Per loro, i 200 euro saranno un’aggiunta ai contributi già previsti. Per la prima volta, anche le famiglie con un ISEE fino a 25.000 euro riceveranno il contributo di 200 euro, pur non avendo diritto agli altri bonus energia. Questa misura è pensata per offrire un sostegno mirato alle famiglie più esposte all’aumento dei costi energetici. Per informazioni e per fare l’ISEE è possibile contattare i consulenti del patronato Inapa di tutte le sedi di Confartigianato Forlì.





Avviato il confronto col Ministero delle Imprese e del made in Italy per approfondire il decreto legge che rinvia l’obbligo di assicurazione per i danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti di Confartigianato, delle altre Organizzazioni imprenditoriali e delle compagnie assicurative. Il decreto legge, approvato il 28 marzo dal Governo e pubblicato il 31 marzo in Gazzetta Ufficiale, ha recepito le sollecitazioni di Confartigianato e proroga l’obbligo di assicurazione al 1° gennaio 2026 per le micro e piccole imprese, al 1° ottobre 2025 per le medie imprese e lascia invariato il termine del 1° aprile per le aziende di grandi dimensioni. Come ripetutamente chiesto dalla Confederazione, la proroga deve essere utilizzata per chiarire i tanti punti oscuri sull’obbligo di assicurazione e per individuare soluzioni e risposte adeguate alle esigenze delle piccole imprese. Confartigianato ha espresso un giudizio positivo sull’esito dell’in-
Imprese in fibrillazione
Categorie e Mercato
Polizze catastrofali
Dopo il rinvio, lavorare sui contenuti
contro. In particolare, apprezza l‘impegno del Ministero a rendere il tavolo permanente e a inserire, in sede di conversione del decreto-legge sulla proroga dell’obbligo di assicurazione, i correttivi ritenuti necessari per un’applicazione chiara e certa del provvedimento. Apprezzata anche la volontà dell’Ania di avviare il richiesto tavolo con le organizzazioni imprenditoriali per definire linee guida sugli aspetti contrattuali. L’auspicio è, quindi, che si creino le condizioni affinché le imprese possano stipulare polizze chiare, trasparenti e che garantiscano risarcimenti equi e commisurati ai danni. Questo, insieme con interventi per la manutenzione e la salvaguardia del territorio, potrà offrire alle aziende la possibilità di ripartenza immediata dopo gli eventi dannosi. Nel frattempo Confartigianato di Forlì ha realizzato un webinar con una dettagliata esposizione sui contenuti del decreto, la cui registrazione è disponibile sul sito dell’associazione.
Gli effetti dei dazi Usa sul Pil
L’avvio della guerra dei dazi fa salire ai massimi l’incertezza sugli scambi commerciali. A fronte di una applicazione di dazi da parte degli Stati Uniti per un valore di 28 miliardi di dollari, lo scorso 12 marzo la Commissione europea ha risposto con contromisure per un valore di 26 miliardi di euro.
Le rappresaglie attivano una pericolosa escalation della guerra commerciale che potrebbe essere contenuta dall’apertura di un tavolo di trattativa, una ipotesi già delineata a novembre 2024 in una intervista del Presidente della Bce Lagarde. Un segnale positivo arriva dall’annuncio dell’entrata in vigore a metà aprile delle contromisure annunciate, un termine che dà più tempo per negoziare e cercare di trovare una soluzione reciprocamente accettabile. Il negoziato potrebbe includere gli acquisti di energia, di prodotti per la difesa e di tecnologie digitali. Nel 2024 gli USA sono il primo fornitore di gas naturale lique-
fatto dell’Unione europea, inoltre, il 63% delle acquisizioni nel settore della difesa da parte degli Stati membri europei, tra l’inizio della guerra di aggressione della Russia e il giugno 2023, è stato effettuato presso gli Stati Uniti. Secondo i dati di Banca d’Italia gli Stati Uniti sono il principale paese di origine delle importazioni di tecnologia, pari a 3,1 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 2,3 miliardi del 2022. L’impatto del protezionismo è più pronunciato nell’area dell’euro, un’economia aperta agli scambi internazionali. Nelle più recenti previsioni della BCE la crescita dell’export nell’Eurozona è dello 0,8%, in rallentamento rispetto al trend del 2024 (+0,9%) e dimezzata rispetto alle previsioni di dicembre 2024 (+1,6%). Di conseguenza, si registra un ritocco al ribasso della crescita del PIL reale nell’area dell’euro di 0,2 punti percentuali sia nel 2025 sia nel 2026. Dall’analisi della BCE emerge come una tariffa statunitense del 25% sulle importazioni

europee ridurrebbe la crescita dell’area dell’euro di 0,3 punti percentuali nel primo anno, equivalente a una minore crescita di 45,5 miliardi di euro del PIL a prezzi correnti dell’area euro. Secondo le previsioni dell’Ocse di marzo per i paesi del G20, i paesi maggiormente colpiti dai dazi USA registrano una minore crescita nel 2025 e hanno subito le revisioni al ribasso del tasso di variazione del PIL.
Categorie e Mercato
Emilia Romagna ed export
Si profilano difficoltà per la meccanica?
Dal 3 aprile è attiva la tariffa del 25% sulle automobili importate negli USA imposta dalla Presidenza statunitense. Dal prossimo 3 maggio il dazio si estenderà anche ai pezzi di ricambio per automobili. La Commissione europea ritiene dannose le tariffe USA sulle importazioni di automobili e continuerà a cercare soluzioni negoziate, salvaguardando al contempo i propri interessi economici; dopo i dazi del 25% e sulle importazioni di acciaio, alluminio, automobili e componenti per auto, si delinea un allargamento ad altri settori aprendo uno scenario inedito.
L’ufficio studi di Confartigianato ha effettuato un’analisi che considera il peso dell’export negli USA relativo ad autoveicoli, rimorchi e semirimorchi evidenziando che la maggiore esposizione ai dazi USA sulle automobili si registra in Emilia-Romagna (1,81%), davanti a Piemonte (0,41%), Campania (0,30%) e Trentino-Alto Adige (0,22%). Insieme, queste quattro regioni rappresentano l’89,2% delle esportazioni nazionali di autovei-

coli negli USA, con la quota più elevata detenuta dall’EmiliaRomagna, che esporta il 67,1% del valore. I dazi colpiscono un esteso indotto, dominato dai settori della meccanica: i prodotti in metallo determinano il 9,3% del valore aggiunto della filiera dei mezzi di trasporto su gomma, i macchinari il 6,9% e la metallurgia il 4,2%. La nostra Regione è anche la prima in Italia per maggior peso di addetti operanti nel comparto, pari al 6,1% contro il 4,1% della media nazionale. Gli effetti dei dazi USA potrebbero interrompere il trend positivo delle vendite sul mercato statunitense registrato dalla Motor Valley regionale. Nel 2024 l’export nazionale di autovetture negli Stati Uniti cala del 24,2%, passando da 5,8 miliardi di euro nel 2023 a 4,4 miliardi, invertendo la dinamica osservata l’anno precedente (nel 2023 le esportazioni erano cresciute del +21,1%). L’export dell’EmiliaRomagna, tuttavia, cresce anche nell’ultimo anno del +19,3%, migliorando il +14,4% osservato l’anno precedente.
arredo
Diversificare i mercati per difendere il made in Italy
Il settore del mobile italiano è caratterizzato da una diffusa presenza di imprese artigiane che producono innovazione, con un intenso uso del design e della progettazione tecnica ed estetica. Nel mobile si tratta del 32,4% delle imprese con almeno tre addetti, quota pressoché doppia della media del manifatturiero. L’elevata qualità del prodotto e la diversificazione dei mercati, nell’era dell’incertezza dominata dalla guerra dei dazi, sono fattori di successo per il comparto del legno-arredo, in cui a fine 2024 erano attive 51.497 im-


prese, di cui 29.566 (57,4%) nel legno e 21.931 (42,6%) nei mobili. E proprio le competenze relative al design del capitale umano sono un fattore chiave di successo per l’innovazione di prodotto nel mobile. Tuttavia, come attestano i dati rilevati da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali lo scorso anno le imprese avrebbero assunto oltre 21 mila disegnatori industriali, risultati di difficile reperimento nel 66,9% dei casi. Nonostante il made in Italy dei mobili valga 11.442 milioni di euro, il calo delle esportazioni preoccupa



gli imprenditori: tra i dieci maggiori mercati - che cumulano i due terzi (65,7%) dell’export totale dei mobili - nel 2024 si è osservato un aumento delle vendite a doppia cifra per Emirati Arabi Uniti con 23,4% e Polonia con 16,9%. In crescita anche Stati Uniti con 1,2% e Spagna con 0,9%. Tenuta per Belgio (export stazionario) e Svizzera con -0,3%, mentre segnano una flessione Francia con -2,6%, Germania con -7,9%, Regno Unito con -8,6% e Cina con -19,2%. Il timore è che con l’introduzione dei dazi Usa si possa avere un nuovo contraccolpo.














































Legno
La Bacheca

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