Comprendo 94

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PERIODICO

Monreale.Net

N. 94 MARZO 2016

San Gavin

INDIPENDENTE DI COMMERCIO E ATTUALITÀ

Trivelle sì, trivelle no? Il 17 aprile 2016 saremo chiamati a votare per un referendum contro le trivellazioni. Ma siamo sicuri di essere informati su tutto quello che c’è da sapere sull’argomento? Cerchiamo di fare chiarezza, per votare in modo più consapevole.

I consigli comunali sono davvero pochi? Dopo le polemiche, abbiamo confrontato il numero delle sedute del passato con quelle della giunta Tomasi.

Un pannello per Piazza Salvo d’Acquisto Un piccolo omaggio per impreziosire il lavoro dei volontari impegnati in piazza Salvo D’Acquisto.

Riprende il torneo “Matti di calcio” A Marzo, nella palestra di via Foscolo, riparte il torneo dedicato ai ragazzi con disabilità.


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EDITORIALE

Referendum anti-trivelle, che confusione Da qualche mese in Italia si parla (poco e male, a voler essere schietti) del referendum contro le trivellazioni, promosso da nove consigli regionali (tra cui quello Sardo), appoggiati da numerosi movimenti e associazioni ambientaliste. Il referendum si terrà il 17 aprile 2016, sarà di tipo abrogativo e per essere valido dovrà recarsi alle urne il 50% più uno degli aventi diritto al voto. Nel quesito referendario si chiede: “Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?”. Il quesito riguarda solo la durata delle trivellazioni già in atto entro le 12 miglia dalla costa, e non riguarda le attività petrolifere sulla terraferma, né quelle in mare che si trovano a una distanza superiore alle 12 miglia dalla costa (22,2 chilometri). Se vincerà il SI, sarà abrogato l’articolo 6 comma 17 del codice dell’ambiente, dove si prevede che le trivellazioni continuino fino a quando il giacimento lo consente. La vittoria del SI bloccherebbe tutte le concessioni per estrarre il petrolio entro le 12 miglia dalla costa italiana, quando scadranno i contratti. Non saranno interessate dal referendum tutte le 106 piattaforme petrolifere presenti nel mare italiano per estrarre petrolio o metano.

Tra i favorevoli al referendum ci sono tutte le associazioni ambientaliste, che puntano su un futuro energetico alternativo. I favorevoli al SI quindi sostengono che la chiusura delle piattaforme esistenti sia un segnale politico forte contro le trivellazioni future. C’è in gioco la tutela della fauna marina, del turismo sulle coste italiane e lo sviluppo di forme di energia alternativa, su cui l’Italia punta ancora troppo poco. I fautori del referendum denunciano anche la mancate “royalties” sui guadagni dei petrolieri: solo il 7% dei guadagni finisce nelle casse dello Stato. In realtà va sottolineato che il referendum non bloccherà la nascita di nuove concessioni estrattive oltre le 12 miglia (la costruzione di piattaforme entro le 12 miglia è comunque già vietata per legge dal 2006) e non interessa nemmeno quelle sulla terraferma. Per questo, chi sostiene il NO parla di un referendum più dannoso che utile, che avrebbe il solo effetto di far perdere migliaia di posti di lavoro in Italia. Il timore è che se vengono chiuse le piattaforme in essere (e funzionanti) prima dell’esaurimento dei giacimenti, il risultato sarà l’apertura di nuove piattaforme oltre le fatidiche 12 miglia in Italia, oppure in paesi del terzo mondo, come il Mozambico, aumentando così i rischi derivanti dai viag-

gi delle petroliere (dal 1950 a oggi infatti, si sono verificati solo 2 incidenti su siti italiani sulla terraferma, nessuno in mare, mentre sono stati numerosi i disastri ambientali derivanti dall’affondamento di petroliere in viaggio tra i continenti). Secondo le stime il petrolio presente nei mari italiani sarebbe pari a 700 milioni di tonnellate. Il nostro consumo attuale all’anno è 58 milioni di tonnellate, di cui 54 milioni vengono importati dall’estero. Secondo

i fautori del NO avere fonti energetiche sul suolo italiano ci farebbe spendere meno e ci metterebbe al riparo da cali improvvisi dovuti a crisi internazionali. Insomma, un referendum che, così come è stato proposto, lascia spazio a molti dubbi e perplessità, dato che non prevede, almeno in via diretta, un cambio di direzione verso una politica energetica alternativa. Il confronto è aperto, la parola ora passa alle urne. SIMONE USAI


PUBBLICITÀ

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4 Cos’è il Consiglio Comunale?

Il Consiglio Comunale è un organo collegiale ed elettivo che rimane in carica per cinque anni. A San Gavino, comune con popolazione non superiore a 15.000 abitanti, è composto dal sindaco e da sedici consiglieri, dei quali undici appartenenti alla maggioranza e cinque appartenenti alla minoranza. Il sindaco più i quattro assessori (tra cui il vicesindaco) compongono a loro volta la Giunta. Il Consiglio Comunale esercita le funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo. Se dovessimo fare un paragone con la situazione politica nazionale, il Consiglio Comunale sarebbe il Parlamento, e anche sull’uso che la politica fa del Parlamento, ce ne sarebbe da discutere.

COMUNE

Pochi consigli comunali? È l’argomento politico degli ultimi mesi, scontri verbali sui social network e sulla stampa regionale hanno animato il dialogo tra maggioranza e opposizione. A San Gavino pare non vada più di moda convocare i consigli comunali. E allora ci siamo recati nel palazzo di Via Trento, dove ha sede il nostro Municipio per indagare meglio, dal punto di vista numerico, sullo storico delle sedute dei consigli comunali convocate negli ultimi dieci anni a San Gavino, partendo dalla Giunta Musanti, fino alla Giunta Tomasi passando per la Giunta Cruccu. Sono passati 630 giorni dal primo Consiglio Comunale della Giunta Tomasi, datato 12 Giugno 2014, all’ultimo convocato invece per il 3 Marzo 2016. Nel frattempo sono state convocate 23 sedute di consiglio, una ogni 27 giorni, sintetizzando possiamo dire una al mese. Abbiamo preso questo stesso identico periodo di tempo e l’abbiamo paragonato ad altri periodi “storici”, come ad esempio gli ultimi 630 giorni della Giunta Cruccu, precedente a quella attuale. I consigli comunali convocati sono risultati essere 26, una cifra piuttosto simile a quella analizzata precedentemente. Ma se facessimo il paragone tra i primi 630 giorni di Tomasi e i primi 630 giorni di Cruccu, la differenza appare più importante, alle 23 sedute convo-

cate dal primo corrispondono 34 sedute convocate dal secondo. Gianni Cruccu, durante tutto il suo mandato, durato cinque anni, ha convocato 86 sedute di consiglio comunale, una ogni 21 giorni, frequenza media molto più alta, rispetto ai 27 giorni a cui “viaggia” attualmente la Giunta in carica. Tornando ancora indietro nel tempo, seppur in un periodo storico diverso anche se non lontano, analizziamo il comportamento della Giunta Musanti, i cui consigli comunali sono stati addirittura 40 nei primi 630 e ben 87 per tutto il suo mandato. Ricordiamo per dovere di cronaca, che la Giunta Musanti non arrivò a completare i cinque anni previsti dalla legge perché “cadde” qualche mese prima della fine prevista. Era infatti il 14 Febbraio 2009 quando fu nominato il commissario Filippo Craparotta, che tenne le redini

del Municipio di San Gavino Monreale fino all’8 Giungo 2009, data dell’elezione a sindaco di Gianni Cruccu. Sicuramente con la Giunta Tomasi si è continuato quel processo di diminuzione del numero delle convocazioni dei Consigli Comunali, già in atto durante la Giunta Cruccu. Non tutti forse sanno che le sedute di Consiglio sono anche un costo per le casse comunali, infatti per ognuna di esse è prevista un’indennità per ogni consigliere presente (assessori esclusi) pari a 16,60 euro. Non può questa essere una motivazione, ma neanche un aspetto da trascurare totalmente. Comprensibile, analizzando i seppur freddi numeri, lo sfogo di parte della minoranza, ma rimaniamo convinti che in politica gli atti non vadano “contati”, piuttosto “pesati”, e saremo vigili sul futuro. LUCA FOIS


SOCIALE

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L’unione fa la forza Troppo spesso si da per scontato che la talassemia, sia una malattia conosciuta da sempre. Invece, soltanto dagli anni ’60 si è sviluppata l’attività di studio, ricerca e miglioramento della qualità della vita del paziente. E a tal proposito, a San Gavino, sono presenti due associazioni, attive, complementari e in continua sinergia, stiamo parlando di Thalassa Azione Medio Campidano la cui presidentessa è Eloisa Abis e la sezione Avis di San Gavino Monreale il cui presidente è Diego Cotza. Abbiamo incontrato i due presidenti per scoprire il passato, il presente e ovviamente il futuro di questa collaborazione. Thalassa Azione Medio Campidano nasce per volere di un comitato di pazienti presente sul territorio a partire dal 2003 e prende l’attuale denominazione nell’agosto 2014. La

sezione Avis di San Gavino Monreale nasce invece grazie all’impulso di un gruppo di donatori che nel giro di pochi mesi, precisamente nel Dicembre 2013 hanno costituito l’associazione così come la conosciamo oggi. Al momento le due associazioni condividono la propria sede, presso l’ex scuola di Via Regina Margherita, e condividono anche tante iniziative tra le quali spiccano ovviamente le giornate dedicate alle raccolte di sangue, soprattutto quelle durante gli eventi importanti del paese, la festa del donatore, il convegno realizzato lo scorso febbraio per sensibilizzare gli studenti dell’istituto “Marconi-Lussu”, il Calcio nel Sangue, evento sportivo messo in scena nel giugno scorso con la partecipazione delle vecchie glorie del Cagliari Calcio e di alcuni artisti de La Pola. Per il futuro

le idee non mancano: i raduni del cuore, la collaborazione durante il nuovo SangaMotorBike 2016 dell’OktoberFest Group, la nuova edizione del Calcio nel Sangue, portando novità e continui miglioramenti col fine principale comune: sensibilizzare le persone sulla talassemia e sull’importanza della donazione. L’Avis, per il nuovo anno, si pone come obiettivo l’aumento continuo e costante del numero di donatori abituali, cercando di aumentare la cerchia di quelli di giovane età. Thalassa Azione Medio Campidano punterà sulla sensibilizzazione delle coppie, portando avanti l’idea che niente più delle testimonianze reali possa migliorare nella società l’atteggiamento verso questa problematica piuttosto diffusa in Sardegna. È importante pensare che il sangue che si andrà a donare, potrà essere utilizzato anche per aiutare una persona cara, un amico, una persona che si frequenta tutti i giorni, e che grazie a quel nostro gesto, potrà vivere serenamente.

Testo Come

e quando si può donare il sangue?

Potete donare il sangue in ospedale il martedì, il giovedì e il sabato dalle ore 8:00 alle ore 12:00. Potete contattare Thalassa Azione Medio Campidano all’indirizzo mail mediocampidano@ thalassazione.it oppure cliccando “Mi Piace” alla pagina Facebook “Thalassa Azione Medio Campidano”. Potete contattare anche la sezione Avis di San Gavino Monreale all’indirizzo mail sangavinomonreale.comunale@avis.it oppure cliccando “Mi Piace” alla pagina Facebook “Avis San Gavino Monreale”.


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ARTE

Mamblo disegna la musica

Idee per la Toponomastica Talvolta basta poco per rendere turistico un paese o per renderlo economicamente appetibile. Pensiamo alle squadre di calcio che vendono il nome del proprio stadio a uno sponsor. E noi proponiamo, in virtù della nuova ondata artistica presente nel paese, di cambiare i nomi a qualche zona, a partire dal parcheggio di via Trento, c’è chi opta per “piazza Trento”, chi per “piazza della Musica”, chi per un più inglese ma poco patriottico “Music Square”. Noi però proponiamo un più altisonante “piazza Andrea Parodi”, che renderebbe onore al grande artista sardo che ci ha lasciato troppo presto.

mese spiccano i volti di diversi artisti che hanno fatto la storia della musica. Il gruppo “Sti Ragazzi” ha accolto l’idea di Mamblo, che grazie all’aiuto di tantissimi artisti e di un vasto numero di volenterosi ragazzi sangavinesi, ha realizzato le opere che oggi ammiriamo. A distanza di qualche mese dall’inaugurazione abbiamo voluto scoprire di più incontrando l’artista. Chi è Mamblo e come nasce questo nome? “Mi chiamo Paolo Mazzucco, son nato a Torino quarant’otto anni fa. Mamblo è un nomignolo inventato da un amico nel 2000. Ho smesso di studiare piuttosto presto, ho abbandonato i geometri per iniziare a lavorare, mentre per quanto riguarda l’arte sono completamente autodidatta, sin da bambino ho sempre disegnato, soprattutto fumetti. A tal proposito è attualmente in lavorazione un mio fumetto, ideato e creato completamente da me.” Come sei arrivato all’idea di una “piazza della Musica”? “Partiamo dal presupposto che ho sempre avuto un sogno nel cassetto, quello di rappresentare iconograficamente i grandi personaggi della musica mondiale. Ovviamente, come ho visto la piazza e quando ho parlato col gruppo, mi è tornato subito in mente il mio vecchio sogno. E per fortuna è stato bello realizzarlo a San Gavino, credo questa sia stata una bella

coincidenza. Penso che la musica meriti ampio risalto, e dedicare quello spazio alla musica sia una bella cosa.” Che ruolo può avere l’arte nel futuro di San Gavino? “L’arte ha un ruolo importante ovunque, quindi penso che possa avere un ruolo importante anche nel nostro paese, prima di tutto perché a San Gavino gli artisti non mancano di certo, ce ne son per tutti i gusti, sia dal punto di vista della pittura ma anche dal punto di vista della musica citata in precedenza. Potrebbe essere questo un buon motivo per far sì che le persone visitino maggiormente il nostro paese, potremo diventare attraenti per il turismo grazie a questo fermento artistico

degli ultimi anni.” Parlando invece del tuo futuro artistico, cos’altro dobbiamo aspettarci? “Il futuro si vedrà. Continuo sicuramente a fare quadri, come sempre. Inoltre ho delle idee che mi piacciono molto, moltissimo. Ma per ora sono soltanto delle idee, quindi come si dice in questi casi, è tutto top secret.” LUCA FOIS

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Si avvicinava il Natale e una zona abbandonata dal paese prendeva nuova vita. Stiamo parlando dell’ormai “famosa” Piazza Trento, quel piccolo pezzo di San Gavino racchiuso tra via Trento e via Milano, un parcheggio abbandonato al suo destino che il gruppo spontaneo “Sti Ragazzi” ha dapprima ripulito e successivamente colorato a suon di musica. Si perché nei muri che compongono quello spiazzo, da qualche


AMICI ANIMALI

Titolo Testo FIRMA

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8 La rinascita della piazza

Il bando “Giovani protagonisti della Comunità” promosso dal PLUS fa nascere “Riqualificazione Piazza Salvo D’Acquisto”, un progetto che prevede di riappropriarsi di una zona abbandonata. Le associazioni coinvolte sono la Consulta Giovanile, Rip/Art, Kenémeri, col supporto della “Città dei Giovani” e della cooperativa Koinos. Il fondo a disposizione era di 1.000 euro, a cui si sono poi aggiunte le donazioni spontanee. Soldi utilizzati affinché si riuscisse a completare la “pintadera” in ferro realizzata da Rip/Art che primeggia nella piazza. Le panchine, le stradine interne, il muro, gli alberi, le aiuole, insomma tutto ha preso nuova vita grazie al lavoro dei volontari.

SOCIETÀ

Un pannello per la Piazza

Un piccolo modo per mettere in ordine le cose, è anche quello di porre in evidenza i nomi propri delle zone del paese, ancor di più se queste zone sono state recentemente riqualificate da giovani, meno giovani o comunque laboriosi volontari residenti nel nostro paese. Nella giornata del 10 marzo, abbiamo mantenuto la promessa fatta nell’ottobre scorso, quando in sede di donazione verso il gruppo di persone che ha riqualificato “Piazza Salvo D’Acquisto” avevamo proposto di acquistare un pannello da affiggere nella piazza, come piccolo simbolo di gratitudine. Un pomeriggio dal clima non di certo piacevole, ma impreziosito dalla presenza di una nutrita rappresentanza delle diverse associazioni che hanno letteralmente capovolto l’estetica della piazza durante i due mesi di lavoro

autunnali. Un semplice pannello con sfondo bianco, per ricordare a tutti i cittadini chi fosse la persona a cui è stato dedicato uno spazio così grande e importante del paese, in modo poi da tramandarne la sua storia, esempio di coraggio e di altruismo. Armati di tasselli, gentilmente offerti da Bricoangei di Gianni Angei, e grazie al lavoro

dei ragazzi, in pochi minuti, arricchiti da risate e divertimento che spesso contraddistinguono questi momenti, il pannello è stato fissato al muro dal lato rivolto verso via Donizetti, in modo che chiunque passi a piedi, in bicicletta o in macchina possa leggerlo ed individuare l’ormai famosa piazza. Ed è per questo motivo, ma soprattutto per valorizzare e completare il lavoro dei tantissimi ragazzi che hanno lavorato per la piazza e per il nostro paese, che le redazioni di San Gavino Monreale . Net e Comprendo, in collaborazione con la web agency Muzedon.Com, hanno realizzato e offerto il pannello ormai già parte integrante della piazza. Un piccolissimo contributo al grande lavoro svolto dai volontari, ai quali diciamo ancora una volta “grazie” attraverso le nostre pagine.


SOCIETÀ

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Vietato sporcare? Dal 2 febbraio scorso è entrata in vigore la legge n.221 del 28 dicembre 2015 denominata “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” che sostanzialmente prevede multe fino a 300 euro per chi si macchierà della colpa di abbandonare i mozziconi di sigarette a terra o in mare. Il testo prevede anche il divieto di gettare fuori dai cassonetti gomme da masticare, scontrini e fazzoletti di carta “al fine di preservare il decoro urbano dei centri abitati e per limitare gli impatti negativi derivanti dalla dispersione incontrollata nell’ambiente di rifiuti di piccolissime dimensioni”. Ma non è tutto, sono previsti anche degli obblighi per i Comuni che dovranno provvedere ad installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta ag-

gregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo. E noi, visto che San Gavino ce la immaginiamo sempre migliore, auspichiamo che ben presto le vie principali del paese siano “invase” da questi raccoglitori e che ovviamente, come spesso non capita, siano regolarmente ripuliti. La via in cui tutto questo sembra mancare è la via Dante, una via grande, parecchio trafficata da pedoni e auto, e negli ultimi tempi anche discretamente ripopolata dalle attività commerciali, tra le quali diverse che sostengono “Comprendo”. Una via che potremmo definire una vetrina del paese, data la presenza di tantissimi studenti nelle ore di punta, ma anche una via di passaggio per chi si reca alle Poste, all’Ospedale, alla stazione nuova. Insomma una via che

Prima fiera agricola

Il 7 e l’8 maggio prossimo, in concomitanza con l’ormai attesissimo evento “Monumenti Aperti”, a San Gavino si terrà la prima edizione della “Fiera Agricola”. In località Campu Linus, una vasta area verde situata nelle campagne di San Gavino in direzione Villacidro, sarà l’occasione per proporre e degustare prodotti tipici locali. Per l’occasione sarà ospitata anche la “fiera avicola” e un’esposizione di attrezzature agricole antiche e moderne. Durante le due giornate dedicate alla fiera, sarà possibile raggiungere la località rurale con un Bus Navetta che farà il tragitto: stazione nuova, centro del paese, Campu Linus. Per qualsiasi informazione relativa all’evento “Fiera Agricola”, si può contattare il numero 377.2978553

meriterebbe ben altra attenzione e trattamento. La novità più apprezzabile e originale è la cura delle aiuole presenti nell’area dei parcheggi, grazie all’impegno delle attività commerciali adiacenti, mentre lascia a desiderare la pavimentazione. L’asfalto infatti, seppur rattoppato qualche settimana fa, appare piuttosto vecchio e rovinato, rispetto a ciò che potrebbe essere. I marciapiedi, ampi e spaziosi, sono spesso sporchi e con delle panchine ormai in decadimento. Come si può pensare che la legge n.221 appena entrata in vigore possa essere rispettata da tutti se si parte da una condizione di per sé non piacevole? Qualche posacenere, qualche cestino per la spazzatura, una sistemata alle panchina, un po’ di pulizia darebbe alla via Dante un’altra vita, e crediamo ne abbia veramente bisogno. LUCA FOIS

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FACEBOOK

7 buoni motivi per affidarvi a noi, per una Al giorno d’oggi la presenza online è fondamentale: passiamo ore davanti allo schermo di un pc o di uno smartphone, in cerca di contenuti, offerte o svago. Anche le aziende hanno scoperto, ormai da anni, il potente mezzo del web. Da oltre quindici anni affianchiamo le aziende che decidono di realizzare una propria “vetrina virtuale” su internet: in origine con un proprio sito web, poi offrendo loro spazi sul sito “San Gavino Monreale . Net” e oggi anche mediante la realizzazione e gestione di una pagina Facebook aziendale. Sono tantissimi coloro che hanno una pagina pubblicitaria sul social network di Mark Zuckerberg, ma sono pochi quelli che le gestiscono al meglio. Per questo, noi di Comprendo suggeriamo ai nostri clienti di farsi seguire da un team di professionisti, per dieci valide ragioni. 1. Gestire bene una pagina Facebook richiede tempo. Un imprenditore deve dedicare il suo tempo alla gestione aziendale, il lavoro che sa fare meglio. Curare la pubblicità toglierebbe tempo (e quindi denaro) al business aziendale. Facendo due conti, costa di più togliere tempo alla propria attività per fare un “secondo lavoro” online oppure affidarsi a degli esperti? 2. È meglio non avere una

pagina Facebook che averne una gestita male. La vostra pagina vi rappresenta: se è ben curata, si ha la sensazione di trovarsi davanti a professionisti precisi e attenti ai dettagli. Se è trascurata, spoglia, aggiornata quando capita, o ancora peggio piena di strafalcioni (eh sì, capita anche questo), l’unico risultato sarà un danno di immagine incalcolabile! Lascereste la vetrina del vostro negozio con due dita di polvere, uguale da mesi, con tutti i prodotti scoloriti dal sole? Ecco, l’effetto è proprio questo! 3. Aprire una pagina Facebbok è semplice, gestirla è complesso. Anche se per iniziare bastano pochi click, creare dei contenuti efficaci in maniera continuativa non è affatto banale. Bisogna sapere come individuare il proprio pubblico, come “catturarlo” con articoli, foto e curiosità, invogliarlo a interagire, come fidelizzarlo. Come accade in tutti i mestieri, ci vogliono anni di studio per affinare le tecniche di “social media marketing”, non ci si può improvvisare. 4. Il “customer engagement” è il futuro della pubblicità. Bisogna sempre essere pronti a rispondere entro pochi minuti alle domande dei clienti. Se qualcuno lascia un messaggio nella casella di posta o vi rivolge una domanda in un commento a una vostra

foto, si aspetta una risposta quasi in tempo reale, giorno e notte, anche nei weekend. Se non la riceve, cosa succede? Semplicemente passa avanti e si rivolge ad un altro fornitore (e talvolta lasciando un commento pubblico per esprimere disappunto). Ma la sola velocità non basta: bisogna anche saper affrontare i clienti “difficili” o i cosiddetti “troll” che scriveranno sulla vostra pagina solo per disturbare, senza aver intenzione di acquistare i vostri prodotti. Questi “non-clienti” sottraggono risorse ed energie alla vostra azienda: la nostra esperienza pluriennale vi sarà di enorme aiuto. 5. La pubblicità online è misurabile: costi, efficacia, risultati. Basta spese alla cieca! Grazie agli Insights di Facebook si può sapere in ogni momento se le vostre campagne pubblicitarie hanno successo. A

differenza di tanti altri sistemi più “datati”, in qualsiasi momento potete sapere quante persone visualizzano la vostra pagina, quante persone cliccano sui vostri annunci, quanti visualizzano i vostri video promozionali. Niente è lasciato al caso: potete controllare in ogni momento il progresso delle campagne, valutando il rapporto tra spesa e risultati.


FACEBOOK

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buona gestione della pagina Facebook

6. Se decidete di acquistare inserzioni sponsorizzate, bisogna sapere anche analizzare efficacemente i dati. Se volete far crescere velocemente una pagina, le inserzioni sponsorizzate di Facebook consentono, investendo piccole somme, di raggiungere un pubblico più vasto, in tempi ridotti rispetto alla naturale crescita dei “like” o delle interazioni con i vostri post.

Facciamo un esempio pratico: un’azienda investe 50 € per dare massima visibilità a un nuovo prodotto. Questo credito viene “consumato” man mano che il pubblico visualizza il post o ci interagisce (click, like, commenti). Lo studio del pubblico a cui puntare, la lettura dei risultati, l’affinamento della campagne successive, l’analisi dei dati è un lavoro scientifico che va al di là della sola “Comunicazione”. Per questo il team di Comprendo mette a vostra disposizione un background formativo e universitario che spazia dall’Informatica all’Analisi Numerica, dall’Economia Gestionale alla Statistica. Competenze che fanno la differenza tra una spesa ottimizzata di 50 €, che consenta di raggiungere più persone possibile, e un biglietto da 50 € “gettato al vento”.

7. Noi teniamo ai soldi dei nostri clienti quanto i clienti stessi tengono ai propri soldi. Potrebbe suonare esagerato, ma in realtà è frutto di un ragionamento molto semplice: noi di Comprendo vogliamo davvero migliorare gli affari dei nostri affezionati clienti, in modo che continuino a investire su di noi. Questo è il motore che dà forza al nostro

lavoro: voler creare un circolo virtuoso che smuova l’economia locale. Ecco, la nostra vera forza, forse, è proprio nel nostro voler lavorare nell’interesse del cliente, sentendoci parte attiva dell’azienda. Ci mettiamo l’esperienza, gli anni di studio, le tante notti in bianco, ma soprattutto, ci mettiamo il cuore. SIMONE USAI & LUCA FOIS


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VIABILITÀ


STORIA

Su Scravamentu

Importante per la religiosità locale sono i riti della settimana santa (xida santa), che dal venerdì arrivano fino alla domenica di Pasqua. A San Gavino Monreale è forte l’antica tradizione - che non si fermò nemmeno in tempo di guerra e carestia - de su scravamentu (detto anche s’Iscravamentu - derivante dallo spagnolo desclavament - che significa, letteralmente “lo schiodamento” o “il discendimento” di Cristo dalla Croce e la sua deposizione). Legato a questo rito pasquale è la Confraternita di Santa Croce, che ha sede da molti secoli nell’oratorio

che si trova all’interno della chiesa omonima. Fino ad alcuni anni fa i resoconti delle molteplici attività svolte dalla confraternita erano tenute da un confratello denominato su clavariu: si chiama così in quanto egli, insieme a su cascieri e a s’obreri conservava le chiavi della cassa della Confraternita. Ancora adesso si possono consultare tutti i preziosi registri di questi resoconti. Questa confraternita, da tradizione, fu la prima ad essere istituita e i cui membri si tramandano tutt’ora i segreti e i compiti. Fondata presumibilmente (come supponeva Raimondo Porru

a metà del XIX secolo) con la costruzione dell’edificio religioso (circa XVI secolo), la confraternita svolgeva diversi ruoli all’interno della comunità locale. Per quanto riguarda il rito de su scravamentu si è soliti usare – ancora oggi – un grande crocifisso in legno di ginepro scolpito e lavorato da Francesco Melis nel 1745, oltre a costumi di pregiata fattura. L’intero rito rappresenta la deposizione di Gesù dalla croce: i confratelli portano in processione il simulacro del Cristo fino alla chiesa parrocchiale di Santa Chiara Vergine. Qui vi allestiscono un palco e con due scale schiodano il Cristo dalla sua Croce e lo depongo, con sommo rispetto, in una antica lettiera. Nella mattina di Pasqua, dopo la veglia, l’effige del Cristo Risorto viene portato in processione per quello che viene chiamato s’Incontru – ovvero l’incontro – tra il Cristo e la Madonna della Pietà. Durante la processione i fedeli cantano, con estrema partecipazione, il Miserere in sardo (detto anche salmo 51 o 50 secondo la numerazione greca, durante il quale i fedeli esprimono pentimento e invocano la misericordia divina). Ma chi sono i protagonisti della vicenda impersonati dai membri della confraternita in costume? Spiccano tra tutti Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo, oltre ai tanti giudei. Giuseppe fu – secondo i Vangeli – un ricco uomo che

13 si convertì alla causa di Gesù e membro del Sinedrio, che chiese a Ponzio Pilato di poter prelevare il corpo di Cristo per poterlo seppellire. Egli, insieme a Nicodemo – anch’esso discepolo – lo deposero dalla croce e lo avvolsero nel sudario di lino (Sindon in greco). ALBERTO SERRA

Il mercatino dell’usato

Domenica 3 Aprile si terrà in Piazza della Resistenza il “Mercatino Domenicale” organizzato in collaborazione tra l’associazione Ki.Pa, il Comune di San Gavino Monreale, Marcella Atzeni e Antonella Scano. Il mercatino avrà come protagonisti gli hobbisti del territorio e l’usato con “Su Mercadeddu de su Campidanu”. Sarà inoltre prevista una degustazione di vini e uno spazio dedicato ai bambini con il gruppo dei “truccabimbi”. L’evento avrà inizio alle ore 10 e terminerà intorno alle ore 17.


14 Flight 23 Italy Tour 2016 La SSD Vitalis Basket si appresta ad ospitare il Flight 23 Italy Tour 2016, un camp promozionale nato dalla Michael Jordan Flight School. L’evento cestistico, organizzato dalla BGT Sport, consiste in una giornata di allenamento per i ragazzi dai 6 ai 18 anni, tesserati e non, seguiti da un allenatore internazionale della MJFS. La SSD Vitalis Basket metterà a disposizione le proprie strutture ed il suo staff. L’evento si terrà nella giornata del 3 aprile presso il Palazzetto dello Sport a San Gavino Monreale. Per informazioni, ssd.vitalis@ gmail.com oppure oppure la pagina Facebook “S.S.Vitalis”.

SPORT

Riprende “Matti di calcio” Dopo alcune vicissitudini che hanno impedito il regolare andamento del torneo, è iniziata la seconda edizione del campionato di calcio a cinque integrato per atleti disabili “Matti di Calcio”, un campionato organizzato sotto l’egidia del Centro Sportivo Italiano. Un’idea nata ormai due anni fa, che si pone come obiettivo principale l’integrazione delle persone in situazione di disabilità o disagio sociale, attraverso uno strumento bello e divertente come lo sport, in questo caso il calcio a cinque. L’anno scorso il torneo, durato sette mesi è stato un assoluto successo: circa cento persone coinvolte di cui oltre venti ragazzi con disabilità intellettivo-relazionale, che hanno potuto disputare un vero e proprio campionato sportivo, con tanto di semifinali, finali, festa e premiazioni. Il torneo è

organizzato dalla neonata associazione sportiva Insieme: “ci dispiace aver iniziato il torneo solamente a marzo, ma l’assegnazione degli impianti sportivi non è arrivata prima” ci dicono gli organizzatori “speriamo di recuperare il termpo perduto, affinché i ragazzi e tutto il gruppo possano fare attività serenamente, e anche perché così potremo sviluppare tutti gli altri nostri interessantissimi progetti”. Le partite della seconda edizio-

ne del campionato “Matti di Calcio” si svolgeranno presso la palestra delle scuole medie in via Foscolo, le squadre partecipanti saranno “Insieme”, “Monreale”, “Avis” e “Frontera”, tutte associazioni che hanno avuto un ruolo fondamentale per la crescita del progetto. Chiunque volesse partecipare alle attività dell’associazione Insieme o volesse semplicemente avere delle informazioni può contattare il 348.8616208.


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Direttore Responsabile Fausto Orrù Amministrazione Luca Fois luca.comprendo@gmail.com 340.3432895 - Redattore editoriale Simone Usai simone.comprendo@gmail.com 349.5306966 Redazione Virtuale Online redazione.comprendo@gmail.com Stampa Grafiche Ghiani S.r.l. Industria Grafica S.S. 131 km 17,450 09023 Monastir (CA) Registrato presso il Tribunale di Cagliari Registrazione N. 23/010 del 01-12-2010. La direzione di Comprendo si riserva il diritto di rifiutare o sospendere una inserzione a proprio insindacabile giudizio. L’Editore non risponde di eventuali errori di stampa, ritardi o danni causati dalla non pubblicazione di inserzioni per qualsiasi motivo. Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia. Ogni pubblicazione su Comprendo è da intendersi in forma gratuita. Il materiale consegnato alla redazione non sarà restituito. Con l’invio di lettere, e-mail, foto, sms e mms se ne autorizza la pubblicazione. Le lettere non dovranno superare le 900 battute, spazi compresi.

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