Comprendo 100

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PERIODICO

N. 100 NOVEMBRE 2016

San Gavin

Monreale.Net INDIPENDENTE DI COMMERCIO E ATTUALITÀ

NUMERO 100

Speciale Zafferano L’edizione numero 100 di Comprendo sarà dedicata alla 26° Mostra dello Zafferano di San Gavino Monreale che nei giorni di sabato 12 e domenica 13 novembre colorerà il paese di viola. All’interno troverete il programma e tante notizie curiose.

4000 euro per Amatrice A San Gavino Monreale sono stati raccolti 4000 euro per le popolazioni colpite dal sisma.

Il Sangavinese dell’Anno Anche nel 2016 torna il Premio Tomasi Gioielli Sangavinese dell’Anno. Ecco i nomi dei candidati.

♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦ COMPRENDO SPECIALE ZAFFERANO è stato realizzato grazie al contributo del Comune e della Pro Loco di San Gavino Monreale.


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EDITORIALE

San Gavino Monreale si tinge di viola Istituita nel 1991 la nostra comunità celebra il pregiato fiore Viola dal quale si ottiene l’oro rosso, lo Zafferano D.O.P. di San Gavino Monreale. Siamo giunti alla 26ª edizione della Mostra Regionale dello Zafferano e nelle giornate del 12 e il 13 novembre 2016 sarà possibile partecipare all’evento. A buon diritto possiamo considerare San

Gavino Monreale la “capitale” nazionale dello zafferano in virtù della sua vasta produzione (il 60% dello zafferano italiano viene prodotto nelle sue campagne), è il cuore della zona di produzione dello Zafferano di Sardegna D.O.P., che comprende anche i territori di Turri e Villanovafranca. Anche quest’anno l’Amministrazione Comuna-

le di San Gavino Monreale è compartecipe con la Pro Loco dell’organizzazione che prevede iniziative nelle strade, nelle piazze e in alcune strutture comunali messe a disposizione opportunamente. Sul solco tracciato dalla precedente edizione, la Mostra pone l’accento su tre aspetti fondamentali per San Gavino Monreale e per lo zafferano, suo prodotto di punta: Cucina, Commercio e Cultura. L’inaugurazione è prevista per sabato 12 novembre alle ore 16,00, con un convegno su tematiche legate all’agroalimentare e allo zafferano in termini di produzione, commercializzazione e prospettive future. NICOLA ENNAS – VICE SINDACO COMUNE DI SAN GAVINO MONREALE

Dopo il successo ottenuto nell’ultima edizione ci sentiamo pronti ad organizzare

e lanciare la ventiseiesima Mostra Regionale dello Zafferano Dop, spinti in questa impresa da cittadini ed autorità che hanno apprezzato il nostro impegno e la nostra organizzazione Questa dev’essere secondo noi una manifestazione che, prendendo come spunto la celebrazione dello zafferano, presenti alla Sardegna tutte le risorse produttive e culturali della nostra cittadina. Proprio questa convinzione ci ha spinto ad organizzare questa mostra mercato che veda esposta tutta la produzione agricola, artigianale, industriale e che rilanci il territorio contribuendo tra l’altro a risalire la china del benessere che la crisi che da tempo ci attanaglia ci fa sembrare una chimera irraggiungibile”. PIER LUIGI MONTIS - PRESIDENTE PRO LOCO SAN GAVINO MONREALE


SOLIDARIETÀ

4000 euro per Amatrice Con il bonifico di 4.000 euro effettuato sul c/c dedicato si conclude la prima parte della raccolta fondi iniziata con la Giornata Amatriciana, evento che si è tenuto domenica 16 ottobre presso il capannone polivalente. La cifra è stata ottenuta dalla partecipazione al pranzo solidale di quasi 400 persone sommate alle varie offerte ricevute attraverso la sottoscrizione a premi, il punto ristoro e le donazioni liberali. Un vero e proprio successo per l’evento organizzato da “La Pecorella Solidale”, “Avis San Gavino Monreale” in collaborazione con il gruppo “Trattorando” e con il patrocinio del Comune di San Gavino. La buona riuscita della “Giornata Amatriciana” è stata dovuta anche all’ottima collaborazione dell’associazione “Anziani Sempre Giovani” che ha servito i pasti e animato la serata, della

“Banda Musicale Città di San Gavino” che ha allietato i presenti con un bellissimo concerto e della “Pro Loco San Gavino” che ha contribuito alla parte logistica. La cifra è di 4.000 euro grazie a una piccola donazione effettuata dal gruppo organizzatore affinché si raggiungesse la cifra tonda. Al di fuori di questa cifra vanno considerati anche i 240 euro che l’Avis donerà alla causa a fronte delle 16 donazioni di sangue raccolte la mattina. Il gruppo organizzatore della “Giornata Amatriciana” rimane in attesa di alcune ulteriori donazioni e di alcuni rimborsi da parte di enti e istituzioni. Ciò permetterà alla cifra raccolta di crescere e ve ne sarà data comunicazione su queste pagine. Entro Natale inoltre, sarà comunicata la causa specifica verso la quale sarà destinata l’ottima cifra raccolta.

Nel frattempo proseguono i contatti del gruppo con alcune associazioni e privati cittadini residenti ad Amatrice e dintorni affinché nessun euro donato possa andare sprecato. Il gruppo organizzatore ci tiene a ringraziare chiunque abbia partecipato in qualsiasi forma alla giornata, in particolare i gruppi Adamà, Sa Lolla e Is Ondas, il gruppo Naso Rosso, l’associazione Fuel Triathlon, Paolo Tronci e Pier Paolo Cardia. Inoltre tutti i commercianti che con un’offerta di denaro, di merce

3 Premi non ritirati

Ci sarà tempo sino al 30 novembre 2016 per ritirare i premi della “Giornata Amatriciana”: Opera di Giorgio “Jorghe” Casu BIANCO 2, Pallone autografi Cagliari ROSSO 58, Premio “Sanna Mobili” BIANCO 46, Premi “L’arte del Regalo di Corsi Marcella”: GIALLO 83. Chi avesse tra le mani i numeri vincenti può inviare un sms al numero 340.3432895. o di premi hanno reso possibile incrementare la raccolta fondi.


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MURALES

Giorgio Casu e il Rinascimento di San Gavin L’estate è finita da oltre un mese, ma ciò che l’estate sangavinese ha lasciato negli occhi e soprattutto nei muri sangavinesi durerà per molto tempo. Pochi giorni dopo l’inaugurazione di Don Chisciotte, ennesimo capolavoro di Giorgio Casu, tre artisti provenienti da altre realtà hanno fatto la loro parte nel rinnovamento artistico della nostra comunità. Grazie al supporto del gruppo “Uno spruzzo di arte e colore” gli artisti Ericailcane, Spaik e Bastardilla hanno regalato al paese delle opere d’arte che aggiunte a quella recentissima realizzata da Andrea Meli in piazza Risorgimento, rendono San Gavino una galleria d’arte senza eguali. Il murale “Asinello” realizzato in via Torino

in prossimità dell’angolo con viale Trieste è stato realizzato da Ericailcane, originario di Belluno, un artista che ha iniziato a farsi conoscere con i graffiti nei muri e nei centri sociali bolognesi. I suoi lavo-

ri sono caratterizzati da animali dalle movenze umane inseriti in contesti carichi di un significato sociale. E sono state soprattutto queste opere ad averlo fatto conoscere in ogni angolo del mondo. La suggestiva opera presente all’inizio di via Dante invece è stata realizzata dall’artista messicano Spaik. L’opera è dedicata ai delfini, animali molto simili agli esseri umani, che a detta dell’artista “simbolicamente rappresentano la gioia trasmettendo allegria di gruppo, dolcezza e affetto”. Il terzo murale è quello realizzato all’incrocio tra via Roma e via Monreale dall’artista colombiana Bastardilla, una ragazza misteriosa che lavora sotto pseudonimo. Un’opera che cambia aspetto in base al giorno o alla notte, un murale che ha conquistato i sangavinesi dopo che altre sue opere hanno conquistato il sud America. L’ultimo murale partorito nel nostro paese è “I Giardini” un murale realizzato sul muro dell’omonimo locale presente in piaz-

za Risorgimento. L’autore è Andrea Meli, ventiduenne sangavinese già artefice del murale “Libertà” in via Mameli, che ha nel suo percorso di studi quattro anni presso il Liceo Artistico Foiso Fois di Cagliari. Entusiasti di queste colorate novità abbiamo incontrato quello che secondo molti sangavinesi è il punto di riferimento di questa rivoluzione culturale: Giorgio “Jorghe” Casu.

Giorgio, dal primo murale in piazza Sanna, il paese negli ultimi due anni e mezzo è stato investito da un’onda di arte senza eguali. Senti la responsabilità di questo e del fatto di essere il riferimento per il gruppo? “Non sento alcuna responsabilità perché siamo tutti contenti di come si stanno muovendo le cose. Siamo contenti inoltre di come la popolazione sangavinese sta rispondendo a quello che comunque è sempre stato lo spirito del paese, del carnevale e delle feste della comunità. Stiamo solo portando avanti un’energia che ci è stata tramandata da chi prima di noi si prendeva la briga di alzare il morale a se stesso e alla comunità con i carri e con le feste. Duro lavoro e tanto divertimento.” Come pensi si possa ulteriormente valorizzare il lavoro


MURALES

no Monreale, grazie ai murales degli ultimi anni? “Il gruppo si sta già muovendo per i prossimi progetti, vogliamo che siano sempre migliori, con artisti sempre più bravi e che esprimano la contemporaneità nelle tecniche e nel messaggio. L’obiettivo è quello di migliorarsi sempre e di diversificare le produzioni con installazioni permanenti e altre forme di linguaggi.” Come immagini San Gavino tra vent’anni? “San Gavino tra dieci sarà il paese più creativo, aperto e artistico della Sardegna. La gente passerà a vedere le opere dal Nord e dal Sud della Sardegna. Tutti i turisti d’estate chiederanno di fare il tour dei murales e delle nuove sculture, gli artisti arriveranno da tutto il mondo per contribuire al colore del paese” LUCA FOIS

5 Uno Skizzo di musica e cucina

Durante la 26° Mostra Regionale dello Zafferano il gruppo “Uno spruzzo di Arte e Colore” organizza il 4° Memorial “Uno Skizzo di Musica e Cucina”. L’evento sarà diviso nelle due giornate di sabato 12 e domenica 13 Novembre presso piazza della Resistenza dalle ore 9 alle 24. Ci saranno stand, il tour dei murales e lo street food con l’obiettivo di raccogliere fondi per le prossime opere paesane e per salutare l’amico Simone Farci.


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SAN GAVINO

Sangavinese dell’Anno 2016

Comprendo, il traguardo del “Numero 100”

Era il 23 dicembre 2010 quando il primo numero di Comprendo veniva inserito in una cassetta delle lettere. Da quel giorno il nostro, anzi il vostro giornale ha subito tantissime variazioni: la tiratura, la grafica, la carta, la redazione, ma nonostante le intemperie della vita è arrivato a festeggiare il numero 100. Un traguardo che cinque anni fa non avevamo messo in conto ma che orgogliosi cataloghiamo tra le cose importanti realizzate. La speranza è quella di poter festeggiare insieme ai nostri lettori con un brindisi conviviale nel periodo natalizio e con l’occasione scambiarci gli auguri. Rimanete sintonizzati.

Due anni fa, quasi per gioco, abbiamo fatto nascere il concorso “Premio Tomasi Gioielli Sangavinese dell’anno”: il nostro obiettivo è quello di dare valore a quelle personalità che abbiano dato lustro al paese o che abbiano realizzato per il paese qualcosa di unico e “rivoluzionario”. La prima edizione fu vinta da Claudia Pinna e Giorgio Casu, la seconda (nella quale abbiamo chiesto il voto alla cittadinanza) fu vinta da Alessandro Deiola. Anche quest’anno vogliamo rinnovare l’appuntamento coinvolgendo in prima persona tutti i lettori di Comprendo e San Gavino Monreale . Net. Qualche giorno fa nel nostro sito abbiamo chiesto le vostre candidature e, dopo averle esaminate insieme al nostro sponsor le proponiamo a voi:

Alessio Orrù, per aver portato in Europa con la sua arte il nome di San Gavino; Roberto Petza, per essere stato un pioniere in un campo sempre più in voga; Sergio Putzu, per aver regalato all’intera comunità un museo a cielo aperto; Gianfranco Serra, per il suo contributo sociale alla comunità con il Piccolo Teatro Umoristico. Potrete votare il vostro preferito tramite il sondaggio presente nel sito San Gavino Monreale . Net. Nel prossimo numero vi sveleremo le tre nominations finali verso l’ambito premio. Una scelta da voi, una dal nostro sponsor e una dalla redazione. Il vincitore della terza edizione “Premio Tomasi Gioielli

Sangavinese dell’Anno” sarà scelto prima di Natale dopo aver analizzato il voto del web, il voto di diverse associazioni sangavinesi e qualora questi non coincidessero, il voto della nostra redazione. LA REDAZIONE

Virginia Carrisi, per la sua partecipazione alla soap opera “il Segreto”. Fortunata Carta, per aver portato in alto il nome del nostro paese con le sue mostre; Andrea Meli, per la realizzazione di due murales dall’indubbio valore sociale; Jenia Olivo, per la sua musica così affascinante nonostante la giovanissima età;

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SPECIALE ZAFFERANO

La 26° Mostra Regionale dello Zafferano Malloreddus allo Zafferano

Per 4 persone: imbiondire due spicchi d’aglio nell’olio extravergine d’oliva, aggiungere 200 grammi di salsiccia fresca di maiale opportunamente spezzettata e un ciuffo di prezzemolo trittato, sfumare con un quarto di vino Nuragus bianco e versare 500 grammi di pomodori freschi da sugo precedentemente spellati. Correggere col sale, portare ad ebollizione e cuocere per circa 20 minuti. Aggiungere tre foglie di basilico, venti stimmi di Zafferano di San Gavino Monreale e terminare la cottura per altri 5 minuti. Cuocere in abbondante acqua salata i malloreddus per circa 12 minuti, scolare, impiattare ricoprendoli della salsa appena preparata. Spolverare sopra a piacere il pecorino grattugiato e servire. MAURO SENIS

La Mostra Regionale dello Zafferano, che si terrà tra sabato 12 e domenica 13 novembre a San Gavino Monreale, sarà la 26esima edizione organizzata nel nostro paese. La prima “Mostra Regionale” fu allestita nel 1991 ma nei tre anni antecedenti dal 1988 al 1990 nel nostro paese si teneva la “Giornata dello zafferano” che soltanto nel 1991 appunto, con l’autorizzazione della Regione Sardegna è diventata quella che oggi tutti noi conosciamo come “Mostra Regionale dello Zafferano”. Per l’edizione del 2016 l’onore dell’organizzazione ricade, come da tradizione, sul Comune di San Gavino e sulla Pro Loco locale che da alcuni anni hanno cambiato format alla Mostra inserendola in maniera più decisa nel contesto cittadino. Anche la ventiseiesima edizione infatti, sarà una rassegna interamente vissuta all’interno della nostra cittadina avendo come fulcro la piazza Marconi ma che si snoderà per tutto il paese: l’adiacente casa Mereu, piazza Resistenza e, anche grazie al tour dei murales, invaderà l’intero centro urbano. Saranno tante le novità previste per l’edizione che segna lo scollinamento del quarto di secolo festeggiato appena un anno fa. Non mancherà l’apporto degli eventi collaterali tradizionali: produttori ed espositori

saranno posizionati al Civis, al Mercato Civico, in piazza Marconi, in su Su Bixinau de Oristanis e lungo la via Roma e la via Umberto. Durante le giornate si terrà la “2° Mostra del Coltello Sardo” e sarà inoltre possibile organizzare visite ai campi e alle diverse fasi della lavorazione dello zafferano: dalla raccolta alla mondatura e all’essicazione. Dopo il grande successo delle passate edizioni, anche quest’anno si rinnoverà l’appuntamento col “Treno dello Zafferano”, un viaggio Cagliari-San Gavino per mezzo del treno d’epoca con la locomotiva a vapore. I “turisti” visiteranno la chiesa di San Gavino Martire, alcune fasi della raccolta dello zafferano per poi concludere la mattinata con un pranzo. Al pomeriggio il tour dei murales e a seguire il rientro a Cagliari. Tra i dettagli dell’evento “26° Mostra Regionale dello Zaf­ ferano”, sabato 12 nel pomeriggio, la manifestazione sarà aperta da un convengo sulle tematiche dell’agroalimentare e a seguire sarà inaugurata la nuova sede della Pro Loco presso le ca­ sette di Piazza Resistenza. Poco dopo in piazza Marconi sarà la volta dell’Istituto Alberghiero di Arbus che avrà l’onore di servire ai visitatori lo “Zafferitivo”, un aperitivo col tocco di zafferano. Nello stesso momento entreranno

in scena anche i sommelier della Fisar con alcune degustazioni di vini D.O.C. Entrambe le giornate saranno accompagnate da un piacevole intrattenimento musicale. Tra gli eventi da segnalare, sabato 12 l’associazione culturale Nonnòra presso piazza Resistenza propone un laboratorio sul Pane Pintau che si concluderà con un pranzo speciale insaporito dal nostro zafferano. Domenica 13 S.C. Monreal Bike organizza un’escursione in mountain bike nella zona di Montevecchio passando per i campi di zafferano, a seguire pranzo e tour dei murales sulle due ruote. All’interno degli eventi della “26° Mostra Regionale dello Zafferano” si svolgerà il quarto memorial “Uno Skizzo di Cucina e Musica”.


SPECIALE ZAFFERANO

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Come si produce lo zafferano Prima di procedere all’impianto della coltura si consiglia una sistemazione superficiale del terreno onde evitare problemi legati al ristagno idrico. Alla sistemazione si fa seguire un’aratura estiva alla profondità di 3040 cm, seguita da fresatura e assolcatura da eseguirsi prima dell’impianto. I bulbi da impiegare nell’impianto devono essere selezionati sulla base delle dimensioni e del loro stato sanitario. La dimensione ottimale dei bulbi è intorno ai 2,5 – 3 cm, affinché si abbia una fioritura già dal primo anno. Si consiglia di impiantare a parte quelli con diametro inferiore ai 2,5 cm. I bulbi vanno posti alla profondità di 15-20 cm e distanti sulla fila di 5-8-10 cm. La distanza tra una fila e l’altra è mediamente di 40-45 cm. Questa densità di impianto comporta un investimento di circa 45-50 bulbi/mq, corrispondenti a circa 110-120 kg/1000 mq e a 4-5 starelli (lo starello è un’unità di misura sarda corrispondente a c.ca 26-27 kg). La distanza tra una fila e l’altra varia in funzione delle tecniche di controllo delle infestanti e delle esigenze aziendali più in generale. Il periodo d’impianto varia da giugno a settembre, ma nella maggior parte dei casi in agro di San Gavino Monreale, si svolge nel periodo che va dal 15 agosto

fino alla fine di Settembre. Riguardo la concimazione della coltura, non esistono studi compiuti che indichino le reali esigenze nutrizionali. In passato per arricchire il terreno destinato nell’anno successivo all’impianto dello zafferano si piantava una leguminosa (ceci, fave, lenticchie…). Per controllare le erbe infestanti si interviene con delle zappettature che mirino alla loro eliminazione. In molti casi la zappettatura lungo la fila è accompagnata da una fresatura nell’interfila. Il numero degli interventi necessari in una coltivazione razionale variano da 2 a 5 da eseguire in autunno (prima e dopo la fioritura) e in primavera (durante l’attività vegetativa). La durata della coltivazione dello zafferano in Sardegna è di 4 anni, e deve ritornare sullo stesso terreno per problemi fitosanitari non prima di 8-10 anni.

Agnello allo Zafferano

La ricetta delle Pardulas

Dosi per 4 persone: soffriggere una cipolla, successivamente alla doratura aggiungere un trito di tre pomodori secchi e due spicchi d’aglio, aggiungere e lasciar rosolare, facendo così insaporire lo spezzato di agnello. Mettere venticinque stimmi di Zafferano di San Gavino Monreale in un bicchiere di vino bianco, fargli prendere colore, versare su 1.200 grammi di agnello e farlo sfumare. Aggiungere il sale e allungare il tutto con acqua fino a ricoprire completamente la carne. Lasciar cuocere per circa 40 minuti a fuoco lento. A fine cottura spolverare con un ciuffo di prezzemolo tritato e servire caldo.

Preparare la sfoglia impastando la semola con acqua tiepida e il burro. Dopo averla ben lavorata, lasciare riposare. Stenderla poi in sfoglia sottile e ricavarne dei dischi di circa 10 cm di diametro. Grattugiare un kg di formaggio fresco, incorporarvi le bucce di due limoni e due arance preventivamente grattugiate, tre uova, venti stimmi di Zafferano di San Gavino Monreale, due manciate di semola e 100 g di zucchero. Amalgamare il tutto con molta cura fino ad ottenere un composto omogeneo. Adagiare al centro di ciascun disco un po’ del ripieno così ottenuto, sollevando poi i lembi in modo da ottenere una scodellina dal bordo ondulato. Cuocere al forno. Servirle ricoperte a piacere col miele e decorate con diavoletti “tragera”.

GEPPO FRAU

GIAN CARLO SANNA


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SPECIALE ZAFFERANO

La storia dello Zafferano di San Gavino Lo zafferano (crocus sativus), prodotto a San Gavino Monreale e così rinomato a livello nazionale, ebbe una sua rilevanza anche nel corso dei secoli passati. Portato – probabilmente – dai Fenici tra l’VIII e il IX secolo a.C, venne usato pure dai Romani. Divenuto un prodotto di lusso, venne forse reintrodotto nell’Isola (e di sicuro nei nostri territori) con il monachesimo greco di matrice Basiliana: questi monaci ne facevano ampio uso, usi che andavano dalla colorazione dei tessuti e dei paramenti sacri, alla liturgia fino all’aspersione degli ambienti. Tuttavia, è lecito pensare che le coltivazioni fossero in numero esiguo, sufficienti solo per il soddisfacimento delle loro esigenze. È possibile però che possano esserci state delle influenze portate dagli Arabi: infatti, il termine sardo tzaffaranu è la derivazione del termine arabo zaafaran, che a sua volta venne italianizzata, diventando poi zafferano (furono infatti i Pisani che, nel XIII secolo, ne disciplinarono l’esportazione). Ma le prime attestazioni sulla coltivazione dello zafferano a San Gavino si hanno con il XVI secolo: del 1539 è un documento notarile in cui si cita, tra le altre cose […] Io Antonio Etza calzolaio del villaggio di San Gavino […]Quindi dichiaro promet-

to di dare e pagare una certa quantità in questo modo vale a dire entro il mese di novembre prossimo quattro libbre di zafferano a due ducati per libbra […]. Sempre un documento del notaio Da Silvia riporta il fatto che esistono, nelle campagne del cagliaritano, due impianti a San Gavino. Verso la fine del XVI secolo, il famoso storico sassarese Giovanni Francesco Fara scriveva: […]praetera abundant insula croco optimo […]interius autem planitiem habet insignem in qua sunt, oppidum sancti gavini, in cuius agro fit optimus crocus […]. In quei secoli, la coltivazione dello zafferano avveniva in quelli che venivano chiamati horts de moly, ovvero degli orti irrigati con

acqua dei pozzi tramite mulini azionati con la forza degli animali. Di questi horts de moly ne abbiamo testimonianza anche nei toponimi, come ad esempio Horts de santa Luxia, Cristolu oppure Pauli bois, inseriti nella terras de campu, cioè terreni situati in pianura ed in campo aperto, di ottima fertilità, privi di alberi e colture arboree di qualsiasi tipo, comprese le siepi, adibiti alla coltura dello zafferano. La produzione continuò per diversi secoli: Max Leopold Wagner scriveva che […] da Sanluri si giunge in circa un’ora a San Gavino, centro principale della coltivazione dello zafferano. Vittorio Angius riportava le seguenti informazioni […] uno dei prodotti particolari

di San Gavino è lo zafferano, che lo si coltivò in maggiori quantità che in altre parti del regno, ed è molto stimato nel commercio. Chi produceva lo zafferano era di solito gente possidente, con importanti risorse economiche e finanziarie; si hanno, ad esempio, testimonianze di ricche famiglie, come quelle degli Zonca argentieri, oppure gli Oropho. Chi invece smerciava il prodotto erano le tzaffaranaias, cioè donne di una certa età che acquistavano gli stimmi dai produttori, rivendendoli al minuto sia in paese che nelle grosse città del cagliaritano: la vendita non produceva solamente denaro, ma anche scambi di olio, formaggi, legumi o vino. ALBERTO SERRA


SPECIALE ZAFFERANO

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Un’opportunità chiamata Zafferano Sono diverse le realtà sangavinesi che si stanno facendo strada nel mondo dello zafferano di qualità. Un settore in cui i giovani si stanno affacciando con meno timore e con più consapevolezza del fatto che il ritorno alla terra non sia un passo indietro ma un processo in atto in tantissime regioni del mondo. La Sardegna e la zona di San Gavino d’altra parte sono adatte all’agricoltura e su tutti alla coltivazione dello zafferano. Abbiamo incontrato Giorgio Concu e Valentina Saba, due coltivatori di zafferano che si possono fregiare del marchio DOP sul proprio prodotto. Abbiamo ascoltato le storie e i racconti attraverso i quali ci hanno trasmesso la loro passione verso l’oro rosso. Giorgio si è avvicinato allo zafferano grazie alla famiglia che da sempre coltivava il proprio appezzamento, poi quando la crisi nel 2012 ha fatto sì che il lavoro da dipendente venisse a mancare, è riuscito a tramutare il maggior tempo in attività produttiva facendo diventare la coltivazione di zafferano la propria occupazione. Il suo marchio si chiama “Manu Deus” e da circa un anno è marchio DOP. Attualmente Giorgio produce due linee, quella convenzionale e quella Dop e le propone entrambe anche fuori Sardegna grazie a internet. “Sarebbe utile creare, all’in-

terno della Dop, un marchio sangavinese per agevolare l’accesso ai finanziamenti per noi produttori e per far fronte alle numerose spese che si hanno per promuoversi o per partecipare alle grandi fiere” ci dice Giorgio che continua “non è semplice poi trovare i mercati di sbocco, non ci si può rivolgere al solo mercato di nicchia per sostenersi. E in questo i prezzi bassi dei mercati nazionali e internazionali sono un grosso ostacolo”. Valentina Saba si occupa di zafferano da ormai 10 anni, da quando nel 2006 insieme alla propria famiglia decise di sfruttare la campagna. Il nonno aveva sempre avuto

un piccolo appezzamento coltivato con lo zafferano, ed è lì che Valentina ha iniziato a innamorarsene. Perché, anche per lei, prima di essere un lavoro è soprattutto una passione. Il suo marchio è “Oro Rosso” e ha il marchio DOP dal 2006. “Sarebbe opportuno risolvere il problema delle terre comunali” ci dice Valentina che continua “poi mi piacerebbe se si creasse un posto fisico nel quale le persone possano trovare tutti i nostri prodotti tipici. A San Gavino non c’è solo zafferano, bisogna far conoscere tutte le nostre produzioni”. Nella chiacchierata familiare spuntano diversi consigli

per i giovani come quello di puntare sull’agroalimentare attraverso l’apertura di un agriturismo che a San Gavino manca o attraverso l’apertura di un caseificio tradizionale. “Ai più giovani dico di non arrendersi alle prime difficoltà. L’amore per la terra è fondamentale. Mi piacerebbe che il paesaggio dello zafferano di San Gavino possa diventare un giorno patrimonio dell’umanità” ci dice con un po’ d’orgoglio Valentina che conclude “d’altra parte dieci anni fa sognavo un paese colorato e grazie ai ragazzi dei murales questo si sta attualmente verificando”. LUCA FOIS


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SPECIALE ZAFFERANO

Miele d’oro a San Gavino Monreale

quello prodotto da Maura ha sbaragliato la concorrenza. “L’aroma molto caratteristico che richiama le sensazioni olfattive, ma è più fine e ricco e ricorda la caramella mou alla liquirizia” è questo uno dei giudizi apparsi nelle schede

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Un proverbio africano sostiene che chi voglia il miele debba avere però il coraggio di affrontare le api. A San Gavino la tradizione dell’apicoltura viene portata avanti da diversi nostri concittadini, tra questi c’è Maura Mascia che con vent’anni d’esperienza nel settore ha creato il marchio “Sa Scussura”. Negli ultimi mesi il suo miele è salito agli onori della cronaca grazie alla fortunata partecipazione al concorso “Premio Giulio Piana – Tre Gocce D’Oro 2016”. Infatti il 18 Settembre scorso il miele d’eucalipto prodotto presso la località Coriemeloni nel comune di San Gavino ha ottenuto l’ambito primo premio. Al concorso, nonostante il 2016 sia stato un anno di grande crisi per l’apicoltura italiana, hanno partecipato quasi 700 tipi di miele provenienti da tutte le regioni d’Italia e

di valutazione del concorso. Il concorso “Tre Gocce D’Oro” si è svolto a Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna e ha visto partecipare cinquantotto esperti e quattro laboratori. Abbiamo incontrato Maura che ci ha

raccontato la sua passione, perché più che di lavoro si tratta di vera e propria passione iniziata vent’anni fa con un corso. “Dedico questo premio a signor Salvatore Caboni di San Sperate, un grande apicoltore che mi ha instradato verso quella che oggi è una grande fonte di soddisfazioni” ci dice Maura che ci spiega come l’attività si svolga per nomadismo, infatti le api vengono portate di notte laddove ci sia la fioritura. Tra i tanti mieli prodotti da Maura, oltre a quello vincente di eucalipto ci sono quello di cardo, di arancio, di asfodelo e il millefiori. “La speranza è che quella che per molti a San Gavino è una passione diventi un lavoro a tutti gli effetti” conclude Maura a cui la nostra redazione rinnova i complimenti per il successo ottenuto. LUCA FOIS


SAN GAVINO

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La festa dei cinquantenni Foto Studio Altea

Is Animeddas de Santu ‘Engiu

Il 16 ottobre, a San Gavino, la classe 1966 ha festeggiato il mezzo secolo. Il ritrovo di tutti i partecipanti è stato presso il Convento Santa Lucia dove è stata celebrata la Messa. A seguire tutti i festeggiati e i loro accompagnatori si sono recati al ristorante Santa Lucia per il pranzo. Tra una

pietanza e l’altra, l’animatore Gianni Angei, anche lui tra i festeggiati, ha movimentato la giornata e con la collaborazione degli altri componenti del comitato si è giocato e scherzato facendo si che l’evento diventasse indimenticabile e unico. Il comitato organizzatore dell’evento è ri-

uscito ad ottenere degli sconti dai vari fornitori e, dopo aver tirato le somme, è risultata una differenza positiva di 170 euro. Tale somma sarà devoluta all’Associazione Non Solo Murales di San Gavino, perché “anche noi del 1966 vogliamo che il nostro paese sia sempre più bello e curato”.

La notte del 31 ottobre scorso, quella che per tutti è ormai la notte di Halloween ma per noi rimane la notte de “is animeddas” le vie centrali del paese sono state letteralmente invase da grandi e piccini. Una serata riuscitissima grazie all’apporto di alcune attività commerciali che hanno collaborato proficuamente tra di loro.


14 Riparte il calcio a 5 del CSI

Dopo la lunga pausa estiva ha preso il via il 4 novembre il Campionato di Calcio a 5 – Trofeo Flavio Mocci - del C.S.I. del Medio Campidano. Sono 13 le squadre partecipanti tra le quali evidenziamo la detentrice del titolo regionale “Suelli 2015”, la “Monreale” che difenderà i colori del nostro paese e la “Polisportiva Frontera” società villacidrese che si occupa di integrazione e disabilità. Il campionato terminerà il 13 maggio, le prime due classificate parteciperanno alla successiva fase regionale.

ASSOCIAZIONI

Nasce Monreal Soccorso Nei giorni scorsi a San Gavino ha preso vita una nuova associazione che si pone come compito quello di rispondere ai bisogni della collettività a partire da quelli sanitari e sociali senza discriminazione di fede religiosa, politica, sesso e razza. Con queste righe vi presentiamo “Monreal Soccorso” un’associazione che diventerà ben presto importante nel tessuto sociale sangavinese, soprattutto per quanto riguarda il trasporto di infermi, attraverso dimissioni, trasferimenti, trasporti per visite mediche, terapie e per dializzati presso tutti i centri di dialisi. Sarà inoltre compito dell’associazione fornire assistenza sanitaria a manifestazioni sportive, ricreative e culturali. L’associazione è nuova e ben consapevole di tutte le difficoltà del caso. “Essere volontari non significa solo salire in ambu-

lanza, significa condividere valori, esperienze e obiettivi” ci fanno sapere i soci che continuano “per servire la comunità servono passione e professionalità, due parole chiave che contraddistingueranno la nostra attività”. L’associazione “Monreal Soccorso” ha necessità di acquistare un’ambulanza (anche usata) da allestire coi presidi del caso e per questo chiede il

sostegno concreto della popolazione sangavinese verso il proprio nobile progetto affinché l’associazione possa essere un valore aggiunto per la comunità in cui presta la propria attività. Per informazioni 392.3219445


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Direttore Responsabile Fausto Orrù Amministrazione Luca Fois luca.comprendo@gmail.com 340.3432895 - Redattore editoriale Simone Usai simone.comprendo@gmail.com 349.5306966 Redazione Virtuale Online redazione.comprendo@gmail.com Stampa Grafiche Ghiani S.r.l. Industria Grafica S.S. 131 km 17,450 09023 Monastir (CA) Registrato presso il Tribunale di Cagliari Registrazione N. 23/010 del 01-12-2010. La direzione di Comprendo si riserva il diritto di rifiutare o sospendere una inserzione a proprio insindacabile giudizio. L’Editore non risponde di eventuali errori di stampa, ritardi o danni causati dalla non pubblicazione di inserzioni per qualsiasi motivo. Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia. Ogni pubblicazione su Comprendo è da intendersi in forma gratuita. Il materiale consegnato alla redazione non sarà restituito. Con l’invio di lettere, e-mail, foto, sms e mms se ne autorizza la pubblicazione. Le lettere non dovranno superare le 900 battute, spazi compresi.

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