Emmaus Dicembre 2013

Page 1

MUSILE DI PIAVE, CHIESANUOVA, MILLEPERTICHE, PASSARELLA, SANTA MARIA DI PIAVE, CAPOSILE

ANNO 6 - N. 4 DICEMBRE 2013 - Piazza Libertà, 2 - 30024 MUSILE DI PIAVE - Tel. e Fax 0421.52308 - donsaveriomusile@libero.it - www.collaborazionemusile.it

Quale Natale in tempo di crisi? Natale è la festa del Dio che si fa dono agli uomini e che chiede di essere accolto nella nostra quotidianità facendosi carico delle nostre debolezze, amarezze, difficoltà, gioie, spensieratezze … Lui, per noi, c’è sempre, soprattutto nei momenti in cui ci sentiamo soli ad affrontare le nostre vicissitudini. Lui c’è: le sue mani sono tese verso noi in attesa di accogliere la nostra esistenza, la nostra fatica per condividerla e darci la forza per affrontare i momenti cupi, tristi e pieni di difficoltà. In questi ultimi anni molti di noi hanno vissuto, e vivono tutt’ora, un continuo moltiplicarsi di disagi; poco alla volta siamo caduti in un vortice dal quale è faticoso uscire: non si riesce a vedere la luce in fondo al tunnel buio che ha avvolto e si è impossessato della nostra vita catapultandola in un mondo di pensieri, tristezze, complicazioni. La fatica nel trovare un lavoro per chi lo ha perso, con l’aggravio che se hai una certa età sei fuori mercato; lo scoglio insormontabile dei lavori precari che non permettono una tranquillità nel progettare un futuro; la difficoltà nel riuscire a far fronte ai bisogni primari della propria famiglia e, per chi il lavoro lo ha, la vita non si presenta tranquilla: cassa integrazione, poco lavoro, tasse, affitti e mutui, bollette sempre più esose, ecc. sono oggi giorno il pane quotidiano di molti di noi. In questa giungla di problemi e pensieri, che rattristano il cuore e portano sconforto, comunque cerchiamo di sopravvivere come meglio possiamo perché ancora teniamo ad una nostra dignità di persone, cittadini, uomini; dignità che è stata violata da questa crisi e che fatica a liberarci, darci un attimo di respiro. Una crisi che affonda le sue radici negli anni passati, quegli anni dove la frenesia del benessere e della possibilità di appagare qualsiasi nostro bisogno, reale e non, ci ha reso ciechi di fronte ad una vera ed oculata gestione delle risorse a disposizione e relativo investimento per le generazioni future. Purtroppo la filosofia del “fin che ce n’è meglio approfittare” poi finisce col lasciare lunghi solchi sul terreno, solchi profondi che attualmente è assai faticoso colmare con l’aggravio che a farne le spese sono poi, come già sappiamo, le classi meno abbienti e bisognose (che giorno dopo giorno aumentano di numero perché sempre più persone si ritrovano nella necessità e povertà). Sarà, questo, un Natale che farà riscoprire i veri e semplici valori della vita, dove l’ago della bilancia verrà riportato in asse su quelle che sono le vere e reali necessità del vivere, dove forse l’indifferenza lascerà lo spazio alla condivisione fraterna e, finalmente, momento nel quale riusciremo a riprendere i remi della nostra barca per rimetterla in rotta e divenire noi “capitani della nostra vita”? Anche se attualmente la fatica di questa crisi e il suo peso si fanno sentire sulle nostre spalle questo non vuol dire “non festeggiamo il Natale”. Natale non è certamente il panettone né il super regalo; Natale non è lo spumante firmato né tanto meno le “vacanze in”. Natale non è certo... Natale invece è la festa del Dio che si fa uomo, quel Dio che sceglie di nascere fra noi per condividere la nostra vita. Natale è la festa del Dio che tanto ci ama da lasciarci liberi nelle nostre quotidiane scelte, qualsiasi esse siano, sempre pronto ad accoglierci a braccia aperte per darci conforto e speranza. Natale è rinascere a vita nuova come persone, capaci di riprendersi la propria vita fra le mani per gestirla in prima persona; coraggiosi di viverla e non lasciarsi vivere; coraggiosi di dire di no a quel burattinaio che fino ad ora ne ha tirato i fili al posto nostro; dove l’indifferenza lascia il posto alla consapevolezza e all’azione, all’essere protagonisti di se stessi, al coraggio di “gridare” le ingiustizie che giornalmente ci vengono propinate gratuitamente prendendo posizione per non lasciarsi di nuovo sopraffare dalla dolce musica del solito “tran tran” che fino ad ora ci ha reso sordi. Questo sarà un Natale nel quale, come bravi fornai rimpasteremo la nostra esistenza con il lievito della saggezza e quella semplicità che ci farà riscoprire i veri valori della vita che ci permetteranno di goderne in profondità ogni suo momento perché essa, malgrado tutto, è bella e va vissuta. Laura Scabbio


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.