Il Coltivatore Cremonese n.3/09

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PROGETTO PER IL PAESE

NUMERO 3

MAGGIO/GIUGNO - 09

Soncino: pane e porchetta a tutela della nostra suinicoltura “Pane e porchetta” in assaggio ai cittadini, per richiamare l’attenzione sulla qualità, bontà e salubrità dei prodotti della suinicoltura autenticamente made in Italy. E’ stato questo il significato principale della partecipazione della Coldiretti alla Festa di Primavera a Soncino, tradizionale appuntamento che domenica 24 maggio ha trasformato le piazze e le strade dell’antico borgo in un expo a cielo aperto. Coldiretti ha allestito uno stand presso il portico di via IV Novembre (davanti agli uffici della sezione), cogliendo anche questa occasione per incontrare i cittadini-consumatori offrendo degustazioni dei genuini prodotti della nostra agricoltura e materiale informativo in merito al progetto per una filiera tutta agricola e tutta italiana. L’attenzione è stata rivolta, in primo luogo, alla suinicoltura, attraverso manifesti e volantini che denunciavano l’inaccettabile condizione che oggi vede i suini italiani pagati 1 euro al chilo, un prezzo che non copre neppure i costi di produzione (e che si moltiplica di otto, venti, tren-

ta volte, quando il cittadino acquista al banco della distribuzione i prodotti della suinicoltura, dalla braciola al salame, al prosciutto). Una situazione che, in assenza del riconoscimento di un prezzo equo per i suini, mette a rischio la sopravvivenza di tanti allevamenti e della stessa suinicoltura italiana. La decisione degli allevatori di accogliere i cittadini offrendo pane e porchetta è stata particolarmente apprezzata: tanto nella mattinata, quanto nel pomeriggio, lo stand è stato meta di numerosissimi buongustai. Tutti hanno concordato sulla grandissima qualità del prodotto offerto. Per gli allevatori è stata questa un’ulteriore occasione per ribadire la necessità di ottenere

l’indicazione obbligatoria dell’origine in etichetta: troppo spesso infatti – hanno evidenziato – carne e prosciutti in arrivo dall’estero vengono spacciati per italiani, a danno sia dei produttori che dei consumatori. Con questa iniziativa gli allevatori hanno inoltre voluto trasmettere fiducia alle famiglie cremonesi, ribadendo che la suinicoltura italiana è eccellente nella qualità e sicurezza: non si può tollerare, ha evidenziato in proposito Coldiretti, che psicosi ingiustificate si traducano in una riduzione dei consumi di carne di maiale e derivati, mettendo a rischio le oltre 5mila stalle italiane che allevano 13 milioni di suini (dei quali il 70% destinati alle produzioni italiane a denominazione di origine) e alimentano una filiera che dà lavoro a oltre 90mila lavoratori (35mila negli allevamenti, 25mila nei macelli e nelle industrie di trasformazione e 30mila nei trasporti ed altri servizi commerciali) e sviluppa al consumo un fatturato di circa 20 miliardi. (m.b.)

L’ALLEVAMENTO DEL MAIALE ITALIANO IN CIFRE STALLE MAIALI OCCUPATI NELLA FILIERA VALORE FILIERA CONSUMI

5MILA 13 MILIONI (70% PER PRODUZIONI DOP) 90MILA 20 MILIARDI 37 CHILI/PRO CAPITE Lo stand Coldiretti alla ‘Festa di Primavera’

Ricambi agricoli - Articoli e forniture industriali - Utensileria - Lubri¿canti

IL

CREMONESE

Coltivatore

- Lamiere forate.


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