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Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, dcb Cremona Autorizzazione Tribunale di Cremona 25/07/1951 n. 33 del Registro

ORGOGLIOSI DI ESSERCI

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Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona

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ANNO 70 numero 4 dicembre 2016

LATTE, ACCORDO SUL PREZZO Grazie all’origine in etichetta l’industria riconosce il valore del latte italiano!!


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Direzione, Redazione, Amministrazione Via G. Verdi, 4 - I piano Cremona - Tel. 0372499819 Direttore responsabile Tino Arosio

Redattore capo Marta Biondi

Hanno collaborato a questo numero Paolo Alloni, Milena Galli Giacomo Maghenzani, Tullo Soregaroli Maurizio Inzoli, Andrea Ragazzini Ambrogio Toscani, Bruno Toscani

Progetto grafico e impaginazione UP Uggeri Pubblicità Srl

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Questo mensile è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

sommario 2/3 Editoriale 4 Latte, accordo sul prezzo 5 Etichetta d’origine per latte e grano 7 Simest entra nel Casalasco da 8 a 11 Giornata del Ringraziamento 12/13 Incontri nelle zone 15 Servizi Tecnici 16/17 Campagna Amica 18/19 Datori di lavoro da 20 a 23 Fiscale 25 Associazione Pensionati 26/27 Patronato Epaca 28/29 Agricoltura in classe 30 Campagna Amica, mercati

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EDITORIALE

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ABBIAMO FATTO TANTO, MA IL BELLO DEVE ANCORA VENIRE Con questo Coltivatore ci congediamo dal 2016 e salutiamo l’arrivo del nuovo anno. Un passaggio che, per tradizione, appare il più favorevole per fare il resoconto di ciò che è accaduto. Abbiamo tentato di farlo negli incontri con i soci nelle scorse settimane. In un filmato di pochi minuti abbiamo condensato quel che è stato fatto nell’ultimo periodo. E’ tanta roba e i nostri soci se ne sono resi conto. Eppure è incredibile come la nostra gente, che sempre più si rende conto di che cos’è Coldiretti – anche nel nostro territorio – più che soffermarsi sul cosa abbiamo fatto, guarda a quel che dobbiamo fare. E’ giusto così. Il bello deve ancora venire. Perché il bello è quello che dobbiamo fare. Innanzitutto al nostro interno: migliorarci continuamente, essere capaci di rispondere sempre meglio alle richieste dei nostri soci con ancor più qualità (e ampiezza) dei servizi erogati. Insomma, la Coldiretti resta la Coldiretti (non c’è stato nella storia un periodo così ricco di successi come quello di questi anni, forse bisognerebbe tornare alla grande riforma agraria del dopoguerra per trovare qualcosa di analogo!). Rinnovato deve essere invece il modo di rispondere ai bisogni delle nostre imprese. Il bello deve avvenire e molto si intravvede, se è vero come è vero che sono sempre più gli industriali che vogliono investire con noi sul made in Italy. Il bello deve venire perché anche a Cremona un ruolo decisivo lo vuole giocare il Consorzio Agrario, abbandonate le vecchie logiche, senza farsi distrarre dalle polemiche sulla Fiera. Abbiamo di meglio e di più da fare che polemizzare sul posto che ci spetterebbe nel Cda della Fiera o sulla decisione di partecipare alla prossima edizione. Abbiamo da rendere realmente “impresa” il Consorzio Agrario, eliminando le inefficienze per investire su un nuovo modo moderno di essere vicini agli agricoltori (con i nostri professionisti nelle aziende più che con magazzini inaIL

deguati sparsi in ogni dove), facendolo diventare una vera e proprio piattaforma di valorizzazione dei prodotti della nostra agricoltura. Ci vogliono un cambio di rotta e persone disposte a guardare avanti con una rinnovata mentalità. Ma ritorniamo alle cose che abbiamo fatto. Sono tutte lì da vedere. Ne ricordo una, tutta condensata dentro la domanda (e la risposta) che un nostro socio ci ha posto in uno dei nostri incontri: noi agricoltori che tasse pagheremo l’anno prossimo allo Stato? Via Imu, Irap, Irpef … che resta? Aggiungo un’altra grande cosa fatta da Coldiretti; l’accordo con Galbani e c. sul prezzo del latte che raggiungerà i 39 centesimi a marzo e aprile (circa 6 centesimi in più di quanto pagato a novembre). Più interessante è soffermarci su cosa ha consentito di raggiungere l’accordo. I motivi sono due. Innanzitutto, e finalmente, l’obbligo per gli industriali di indicare nelle etichette di latte uht e formaggi dove viene munto il latte. E poi il fatto che alla trattativa Coldiretti si sia presentata con le deleghe dei nostri soci per firmare il prezzo e collocare il prodotto alle migliori condizioni. Un amico mi chiede perché continuo a dire che queste conquiste sono merito di Coldiretti. C’è qualcuno che può dire il contrario? Che può dire che la battaglia sull’origine in etichetta è stata combattuta da altri? Che può smentire che oltre dieci anni fa (solo) Coldiretti diede avvio alla nostra battaglia sull’origine, andando nelle piazze d’Italia a chiedere le firme ad un milione di cittadini per presentare una proposta di legge per l’etichettatura che poi fu approvata in Parlamento. E lo fece con il consenso del popolo e i risolini degli agrari che descrivevano scenari impossibili da raggiungere. Ancora: c’è qualcuno fuori da Coldiretti che può dire di avere chiesto (e ottenuto) la norma che ha assegnato a noi di poter rappresentare il latte alle trattative? CREMONESE

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La realtà è questa. Come ho già scritto in passato, bisognerebbe domandarsi perché il Presidente del Consiglio sia venuto in Coldiretti ad annunciare i provvedimenti più attesi. La risposta? Va a dare le risposte a chi ha posto le domande! Sono convinto, e qui mi rivolgo a voi cari soci, che neanche noi siamo coscienti di cosa è accaduto e sta accadendo anche a Cremona. Di come stan cambiando profondamente le cose. Due provocazioni banali per capirci. La prima. Ci dicono: siete isolati, voi da una parte e tutti gli altri dall’altra. Poi organizziamo la Giornata del Ringraziamento di Coldiretti a Cremona, e ti rendi conto che ci son tutti: c’è il Vescovo che celebra la Messa, ci sono la politica e le istituzioni, dal Sottosegretario al Sindaco, dal Prefetto al Questore, dai rappresentanti delle forze dell’Ordine, dalla Regione alla Provincia, dall’Asl ai rappresentanti dell’economia, con il Presidente della Camera di Commercio e alcuni presidenti di organizzazioni della rappresentanza e importantissimi imprenditori di altri settori! C’è una sorta di strabismo: chi dice che siamo isolati si imbatte poi in queste presenze che a noi paiono dire il contrario. Siamo grati a queste importanti autorità e ci permettiamo di pensare che stimano Coldiretti per quella che è e per ciò che rappresenta, anche se è “fuori dal coro”. Con loro (istituzioni e loro rappresentanti) si sono già aperti grandi percorsi di collaborazione e soprattutto di azione, e questo ci riempie di orgoglio. La seconda provocazione: siamo isolati dal potere (così dice il potere) e poi ogni volta che siamo in piazza Stradivari, con i nostri banchi di Campagna Amica, è strabordante e commovente vedere quanta gente (quel popolo cui dobbiamo sempre guardare con rispetto) viene da noi. Tutto ciò ci carica di ulteriori grandi responsabilità. Ci interroga su come viviamo, noi soci, il nostro essere parte di Coldiretti. Si appartiene a qualcosa che si stima fino ad arrivare a dire “è una cosa buona per me, per la mia azienda, e quindi ci sto con convinzione e da protagonista”. Per meno di questo non vale la pena starci. Allora la scelta libera che ognuno di noi farà con il rinnovo del tesseramento per il nuovo anno sia l’occasione per rafforzare questa consapevolezza. Ma abbiamo un’altra grande responsabilità: quella verso i cittadini, i consumatori, l’Italia. La nostra altissima reputazione

EDITORIALE dipende dalla capacità di non venire mai meno all’impegno che ci siamo assunti: fare le cose bene, il cibo sano e buono, rispettare il creato. E non dimentichiamoci neppure un istante che i risultati che abbiamo ottenuto stanno senz’altro dentro la nostra capacità di proposta, ma altrettanto nella stima che la società ci assegna. Allora temi come la lotta al caporalato, il divieto ai diserbanti che fanno male alla salute e all’ambiente, il no agli ogm, sono temi che ci devono vedere e ci vedono in prima linea. E la gente sa discernere chi sta da una parte e chi no. Buone festività a tutti e buon anno, con un pensiero particolare ai tanti amici colpiti dal terremoto nel centro Italia che spesso abbiamo avuto con noi in queste settimane.

TESSERAMENTO

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Paolo Voltini Presidente Coldiretti Cremona

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LATTE, SIGLATO L’ACCORDO PREZZO MINIMO A 39 CENT/LITRO Accordo raggiunto sul prezzo del latte alla stalla. Coldiretti per prima lo ha reso noto, lo scorso 14 dicembre, nel sottolineare che l’intesa è stata siglata con Italatte, che fa capo al gruppo Lactalis con i marchi Parmalat, Galbani, Invernizzi e Cademartori, la più importante industria casearia a livello nazionale, e prevede una quotazione minima di 37 centesimi al litro a gennaio, che salirà a 38 centesimi a febbraio per arrivare ai 39 centesimi di marzo e aprile, come punto di riferimento il mercato lombardo. L’accordo viene esteso anche a quei contratti già siglati e che sarebbero scaduti a marzo 2017. Inoltre, per la definizione del prezzo, cambia il

sistema di indicizzazione nel quale viene inserito, per una quota del 30%, anche il valore del Grana Padano che diventa uno dei parametri base. Si terrà conto della quotazione formulata su questa indicizzazione solo se sarà superiore al prezzo minimo stabilito nell’accordo. Rispetto allo scorso anno gli allevatori non saranno più costretti a limitare la quantità munta in base agli accordi di ritiro, ma dovranno solo comunicare la produzione stimata nel 2017. L’accordo prevede poi che a scadenza venga subito aperto un tavolo di confronto per stabilire il prezzo nei mesi successivi. Il valore del latte in Lombardia – ha evidenziato Coldiretti – è uno strategico

punto di riferimento per le quotazioni a livello nazionale considerato che nelle stalle lombarde si munge più del 40% di tutto il prodotto italiano. “Questa intesa – afferma Ettore Prandini, vice presidente nazionale di Coldiretti – rappresenta un risultato importante che rimette al centro il comparto zootecnico lattiero-caseario e offre finalmente una prospettiva positiva su un prezzo non in calo ma stavolta in aumento. E’ un grande risultato che nasce anche dalla battaglia vinta quest’anno da Coldiretti per l’etichettatura di origine di tutti i prodotti lattiero caseari, dopo la quale il mercato ha dato segni di ripresa ogni giorno più forti”.

LATTE: CON L’ETICHETTA STOP INGANNI IN 3 CARTONI SU 4 Firma del decreto da parte dei ministri delle Politiche Agricole Martina e dello Sviluppo Economico Calenda, dopo il via libera comunitario e il parere positivo delle Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato e l’intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni “L’etichettatura di origine per il latte uht e i prodotti lattiero-caseari è una grandissima vittoria per gli agricoltori e per tutti i cittadini. Si dice finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy, con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia che sono stranieri, così come la metà delle mozzarelle è fatta con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero, senza che questo sia stato obbligatorio fino ad ora riportarlo in etichetta. La nostra azione prosegue: il risultato raggiunto rappresenta un importante segnale di cambiamento anche a livello comunitario, dove occorre proseguire nella battaglia per la trasparenza, perché quanto abbiamo conquistato per il latte si applichi anche a tutti gli altri prodotti agroalimentari”. E’ quanto afferma Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, nel commentare l’attesa firma

del decreto che introduce in etichetta l’indicazione obbligatoria dell’origine per i prodotti lattiero-caseari, da parte dei ministri delle Politiche Agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, dopo il via libera comunitario e il parere positivo delle Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato e l’intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni Per Coldiretti, che non ha mai allentato la presa in questa battaglia, è una storica conquista. “L’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del latte è necessario per il 96% degli italiani che lo ritengono un elemento rilevante di trasparenza per fare scelte di acquisto consapevoli” prosegue Voltini. Ben 1,7 milioni di mucche da latte presenti in Italia (e fra queste, oltre 145mila in terra cremonese, dove si munge oltre un milione di tonnellate di IL

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latte all’anno, vale a dire circa il 10% del latte munto in Italia) possono finalmente mettere la firma sulla propria produzione di latte, burro formaggi e yogurt che – sottolinea Coldiretti Cremona - è garantita da livelli di sicurezza e qualità superiori grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’Europa, ma anche ai primati conquistati a livello comunitario con la leadership europea con 49 formaggi a denominazione di origine realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione. L’obbligo di indicare l’origine in etichetta - continua la Coldiretti salva dall’omologazione l’identità di ben 487 diversi tipi di formaggi tradizionali censiti a livello regionale territoriale e tutelati perché realizzati secondo regole tramandate da generazioni che permettono anche di sostenere la straordinaria biodiversità delle razza bovine allevate a


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livello nazionale. L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della Coldiretti che con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004. Da allora molti risultati sono stati ottenuti anche in Europa, ma l’etichetta resta anonima per circa 1/3 della spesa dai salumi ai succhi di frutta, dal concentrato di pomodoro ai sughi pronti fino alla carne di coniglio. Due prosciutti su tre venduti come italiani, ma prove-

nienti da maiali allevati all’estero, ma anche un pacco di pasta su tre è fatto con grano straniero senza indicazione in etichetta, come pure i succhi di frutta o il concentrato di pomodoro dalla Cina i cui arrivi sono aumentati del 379% nel 2015 per un totale di 67 milioni di chili. L’Italia sotto il pressing della Coldiretti ha fatto scattare il 7 giugno 2005 l’obbligo di indicare la zona di mungitura o la stalla di provenienza per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy mentre

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a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro. A livello comunitario - conclude la Coldiretti - il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca. Dal 1° gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal 1° agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto.

ALTRA STORICA CONQUISTA DI COLDIRETTI

ORIGINE IN ETICHETTA: DOPO IL LATTE, ORA IL GRANO L’etichettatura di origine obbligatoria per il grano usato per produrre la pasta risponde all’esigenza di smascherare l’inganno del prodotto estero spacciato per italiano in una situazione in cui un pacco di pasta su tre contiene grano straniero senza che i consumatori possano saperlo. È quanto afferma il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’esprimere apprezzamento per lo schema di decreto che introduce l’indicazione obbligatoria dell’origine del grano impiegato nella pasta condiviso dai Ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e inviato, secondo procedura, alla Commissione Europea. “Si tratta di un provvedimento fortemente sostenuto dalla Coldiretti per garantire maggiore trasparenza negli acquisti e fermare le speculazioni che hanno provocato il crollo dei prezzi del grano italiano al di sotto dei costi di produzione”, ha affermato Moncalvo. In pericolo - precisa Moncalvo - non ci sono solo la produzione di grano e la vita di oltre trecentomila aziende agricole che lo coltivano, ma anche un territorio di 2 milioni di ettari a rischio desertificazione e gli alti livelli qualitativi per i consumatori garantiti dalla produzione Made in Italy”. L’Italia è il principale produttore europeo di grano duro, destinato alla pasta con 4,9 milioni di tonnellate su una superficie coltivata pari a circa 1,3 milioni di ettari che si concentra nell’I-

talia meridionale, soprattutto in Puglia e Sicilia che da sole rappresentano il 42% della produzione nazionale, seguite dalle Marche. Nonostante ciò sono ben 2,3 milioni di tonnellate di grano duro che arrivano dall’estero in un anno senza che questo venga reso noto ai consumatori in etichetta. L’81% dei consumatori italiani ritiene che la mancanza di etichettatura di origine nella pasta possa essere ingannevole secondo la consultazione pubblica on line sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal Ministero delle Politiche Agricole sulla base del regolamento comunitario N.1169 del 2011 che consente ai singoli Stati Membri di introdurre norme nazionali in materia di etichettatura obbligatoria di origine geografica degli alimenti qualora i cittadini esprimano in una consultazione parere favorevole in merito alla rilevanza delle dicitura di origine ai fini di una scelta di acquisto informata e consapevole. Una procedura seguita dall’Italia con successo per il latte e i suoi derivati e che ora finalmente si realizza anche per il prodotto più amato degli italiani che avrà l’identikit in etichetta. Il Decreto che introduce la sperimentazione dell’indicazione obbligatoria dell’origine per la filiera di grano e pasta, inviato a Bruxelles, prevede che le confezioni di pasta secca prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicato in etichetta il nome del Paese nel quale il grano viene coltivato e se IL

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proviene da più paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: paesi UE, paesi NON UE, paesi UE E NON UE. Inoltre, se il grano duro è coltivato almeno per il 50% in un solo Paese, come ad esempio l’Italia, si potrà usare la dicitura: “Italia e altri Paesi UE e/o non UE”. Queste indicazioni sull’origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo, in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed indelebili. “E’ una importante vittoria, frutto dell’azione di Coldiretti, che sulla battaglia per l’origine in etichetta non ha mai allentato la presa – sottolinea Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Cremona –. Con grande soddisfazione abbiamo quest’anno ‘incassato’ la firma del decreto relativo all’etichetta di origine per il latte uht e i prodotti lattiero caseari. E non a caso, da quel momento è finalmente aumentato il prezzo del latte pagato agli allevatori, che ha dato segni di ripresa ogni giorno più forti, fino a portarci alla firma di un accordo sul prezzo del latte alla stalla che restituisce reddito alle nostre imprese. E’ una ulteriore prova del fatto che l’origine in etichetta rappresenta la via maestra per difendere il vero made in Italy, rispondendo alla richiesta di trasparenza e di sicurezza dei cittadini e traducendosi nella possibilità per le nostre imprese di ricevere finalmente un’equa remunerazione per l’eccellenza che producono”.


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Simest entra nel Consorzio Casalasco del Pomodoro Importante risultato, a sostegno dell’export del vero Made in Italy Simest, società per lo sviluppo estero delle imprese italiane che insieme a Sace costituisce il polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, è entrata nel capitale del Consorzio Casalasco del Pomodoro, prima azienda italiana nella coltivazione e confezionamento di conserve di pomodoro e proprietaria del marchio Pomì, già nota realtà a livello internazionale. L’operazione, che riguarda l’aumento di capitale sociale del Consorzio per 15 milioni di euro (attualmente rappresenta circa il 25% delle quote) interamente sottoscritto da Simest, è diretta a sostenere un ampio programma di investimenti su prodotti, processi e impianti tutti finalizzati allo sviluppo dei mercati esteri dalle forti potenzialità, in particolare Nord America, Asia e Medio Oriente. “L’agroalimentare è un settore importante e contribuisce all’export italiano e all’immagine dell’Italia nel mondo. Con questo investimento in un’eccellenza italiana sosteniamo l’espansione internazionale del Made in Italy e delle filiere dei produttori nazionali” ha evidenziato Simest, in merito all’accordo raggiunto.

L’eccellenza del nostro territorio nel mondo L’operazione senza dubbio valorizza il lavoro fin qui svolto dal Consorzio Casalasco del Pomodoro – spiega il Presidente Paolo Voltini – e rappresenta motivo di orgoglio per l’intero territorio. “L’accordo – prosegue Voltini – acquista ancor più valore se consideriamo che coinvolge nel progetto solo soggetti italiani e che vede fianco a fianco il pubblico ed il privato in un comune intento di sviluppo”. Il Consorzio Casalasco è una cooperativa nata nel 1977 che associa 370 aziende agricole nella coltivazione, trasformazione e confezionamento del pomodoro da industria 100% Made in Italy. Ha stabilimenti nella provincia di Cremona, Piacenza e Parma e nel 2015

ha realizzato a livello consolidato un fatturato pari a 249,2 milioni di euro, impiegando oltre 1.300 addetti tra fissi e stagionali. Pomì è un marchio espressione del vero Made in Italy, distribuito in oltre 60 paesi nel mondo con particolare presenza sul mercato statunitense attraverso l’attività della controllata Pomì Usa Inc operante dal 2009. La passata di pomodoro Pomì ha ottenuto una nuova certificazione: Social Footprint – Product social identity (Sfp), una vera e propria “mappa sociale” di ciascun prodotto dell’intera gamma. L’accordo con Simest è certamente un ulteriore importante traguardo raggiunto, a sostegno dell’export del vero Made in Italy nel mondo.

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GIORNATA PROVINCIALE DEL RINGRAZIAMENTO

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Grandissima festa in San Sigismondo per la Giornata del Ringraziamento La Santa Messa celebrata dal Vescovo Napolioni, la chiesa gremita di agricoltori e la presenza di tutti i rappresentanti istituzionali nella Giornata organizzata da Coldiretti Cremona

“Quello dell’agricoltore è il lavoro più nobile. Gli agricoltori sono gli uomini e le donne dell’avvento. Dello sguardo rivolto al futuro, all’attesa del frutto del proprio lavoro, che verrà. Sono le donne e gli uomini del discernimento, della capacità di leggere le stagioni e i segni del tempo”. Con queste parole d’incoraggiamento e stima, e con l’invito “a rivestirci dell’umiltà e a fare dell’amore il nostro distintivo e il nostro linguaggio”, il Vescovo Monsignor Antonio Napolioni ha aperto l’omelia, nella sessantaseiesima giornata provinciale del Ringraziamento promossa da Coldiretti a Cremona, domenica 27 novembre nella chiesa di San Sigismondo, gremita. Numerosissimi agricoltori, con le loro famiglie, hanno preso parte alla festa,

che ha visto la presenza – accolti dal presidente di Coldiretti Cremona Paolo Voltini e dal direttore Tino Arosio, con tutto il consiglio – dei rappresentanti delle Istituzioni e delle forze dell’ordine, con il prefetto Paola Picciafuochi, il questore Gaetano Bonaccorso, il sindaco Gianluca Galimberti, il sottosegretario alle riforme Luciano Pizzetti, il parlamentare europeo Massimiliano Salini, il consigliere regionale Carlo Malvezzi, il comandante dei carabinieri Cesare Lenti, il presidente della provincia Davide Viola, e con loro tanti sindaci. C’erano i rappresentanti del tessuto economico e produttivo cremonese (con il presidente della CCIAA Gian Domenico Auricchio, il presidente del Gruppo Arvedi cav. Giovanni Arvedi,

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il presidente di Confcooperative Tiziano Fusar Poli, il presidente della Libera Agricoltori Renzo Nolli, il direttore del Consorzio Agrario Pietro Pagliuca, il direttore del Consorzio Casalasco del Pomodoro Costantino Vaia, e con loro il dott. Maurilio Giorgi, Direttore del Dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Ats Valpadana, nonché numerosi rappresentanti degli istituti di credito, dei consorzi di bonifica e irrigazione). Tutti i momenti della celebrazione hanno sottolineato il “grazie” espresso dall’agricoltura, rivolto al Signore, per i frutti della terra, nel confermare l’impegno di custodire il suolo e produrre cibo buono e sano, nell’interesse di tutta la comunità. Questo il significato che i giovani di Coldiretti Giovani Impresa


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hanno voluto sottolineare, nel lungo corteo che li ha visti portare all’altare i cesti dell’offertorio, che raccoglievano tutti i prodotti dell’agricoltura “Made in Cremona”. Aperta dal saluto del presidente Paolo Voltini (che ha evidenziato il significato della Giornata del Ringraziamento, così attesa e così sentita da chi vive del lavoro dei campi, ed ha ricordato l’impegno di Coldiretti “nell’ispirare la propria azione alla storia e ai principi della scuola cristiano sociale”, come ribadito fin dal primo articolo dello statuto dell’Organizzazione), la Giornata ha accolto la preghiera dell’agricoltore (pronunciata da Oreste Casorati, presidente dell’Associazione provinciale pensionati Coldiretti) e l’intervento del sindaco di Cremona Galimberti (che ha evidenziato il valore del lavoro degli agricoltori, il ruolo

vitale di Coldiretti Cremona per l’agricoltura e per tutto il territorio, “come sempre più cittadini hanno modo di vedere e riconoscere” ha detto il sindaco, citando le giornate-evento, nel segno di Campagna Amica, la domenica in piazza Stradivari). La chiusura della festa si è tenuta sul sagrato, in una cornice di bandiere gialle, con una interminabile parata di

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trattori (da quelli ‘storici’ raccolti in prima linea a quelli più moderni e potenti), tutti benedetti dal Vescovo quali preziosi strumenti del lavoro nei campi. Poi, il ‘piatto della solidarietà’, che ha riunito i sapori dell’agricoltura cremonese alle eccellenze consegnate dagli amici agricoltori di Umbria, Marche e Lazio. Un’occasione per sottolineare – anche con la raccolta delle offerte – che l’impegno in aiuto dell’agricoltura colpita dal terremoto prosegue. Dedichiamo queste pagine al racconto della giornata, cogliendo l’occasione per ringraziare tutti quelli che l’hanno resa possibile e hanno contribuito a renderla bella e importante. Un grazie speciale alle monache domenicane, che ci hanno accolto con amicizia e grandissima gentilezza, accompagnandoci con la preghiera.


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Giornata del Ringraziamento L’album fotografico

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‘Tre giorni’ di incontri nelle Zone Voltini: “Fondamentale il rapporto continuo con i Soci” Si è parlato dell’accordo raggiunto sul prezzo del latte (frutto delle battaglie vinte quest’anno da Coldiretti: quella che ha conquistato l’etichettatura di origine di tutti i prodotti lattiero caseari e quella che ha ottenuto la legge che oggi consente alla Organizzazioni professionali più rappresentative di trattare a nome dei produttori), accolto dagli allevatori come un risultato importante, che può segnare l’attesa e necessaria inversione di rotta. Si è ripercorso il progetto della Coldiretti teso a valorizzare il vero made in Italy e restitu-

ire reddito alle imprese agricole, con i successi ottenuti sull’etichettatura del latte, e poi del grano, i risparmi legati a fisco e previdenza contenuti nella legge di stabilità (dopo la cancellazione di Imu e Irap per le aziende agricole, la manovra prevede l’eliminazione dell’Irpef e importanti provvedimenti rivolti ai giovani imprenditori), la sfida lanciata con Campagna Amica (che, puntando e parlando al cuore della società, ha contribuito a riportare l’agricoltura e la difesa del vero Made in Italy al centro dell’agenda del Paese).

Mercoledì 14 dicembre, ore 10, incontro a Cremona presso l’aula magna dell’istituto Stanga

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Sono stati approfonditi temi come la legge sul ‘caporalato’, la trattativa per Martedì 13 dicembre, incontro a Crema. Aprono il Presidente Voltini, il Direttore Arosio, il Vicepresidente Mauro Berticelli. Poi le relazioni dei tecnici di Coldiretti e Impresa Verde


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ti – sottolineano il Presidente Paolo Voltini e il Direttore Tino Arosio –. Stiamo moltiplicando queste occasioni non solo per un necessario scambio di informazioni e per dare conto dei risultati politici ottenuti da Coldiretti. La forza di una Organizzazione sta nel continuo rapporto con ciò che abbiamo di più caro, ovvero i nostri soci con le loro imprese. Solo così si irrobustiscono le ragioni per cui le nostre imprese ogni anno riconfermano liberamente l’adesione a ciò che si riconosce essere un bene”. Giovedì 15 dicembre, incontro a Soresina. Aprono il Presidente Voltini, il Direttore Arosio, il Componente di Giunta Enrico Locatelli. Seguono le relazioni su fiscale, servizi tecnici, datori di lavoro.

il rinnovo del contratto degli operai agricoli, la Pac 2017, le novità fiscali. Si è sfogliato insieme il Psr, soffermandosi sulle misure più interessanti per le imprese agricole cremonesi. Di questo, e molto altro, si è parlato nella ‘tre giorni’ di incontri rivolti ai Soci di Coldiretti Cremona, aperta martedì 13 dicembre a Crema, proseguita nella giornata di mercoledì con gli appuntamenti di Cremona e Casalmaggiore, e chiusa giovedì 15 dicembre a Soresina. Tanti imprenditori agricoli hanno preso parte agli incontri, aperti dal Presidente Paolo Voltini e del Direttore Tino Arosio (che hanno fanno il punto sull’azione sindacale e sugli interventi economici), poi proseguiti con le relazioni dei tecnici di Coldiretti e Impresa Verde Cremona, tese a garantire alle aziende il più approfondito aggiornamento nelle

materie tecnica, fiscale, lavoristica, ambientale, del credito. “L’incontro con i nostri soci è il nostro pane quotidiano e il maggior impegno che Coldiretti Cremona intende portare avanMercoledì 14 dicembre, ore 17, incontro in zona Casalmaggiore presso il Consorzio Casalasco del Pomodoro

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SERVIZI TECNICI

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DICEMBRE - 2016

PSR: SOSTEGNO PER L’AVVICENDAMENTO CON LEGUMINOSE FORAGGERE Questa operazione intende contrastare l’abbandono dei tradizionali sistemi di coltivazione che prevedono la rotazione con leguminose foraggere in favore di sistemi più semplici in termini gestionali e più vantaggiosi economicamente, ma che depauperano i terreni e li rendono meno fertili economicamente. Nel medio e lungo periodo la scomparsa di avvicendamenti tradizionali determina una diminuzione della superficie destinata a foraggere in favore di colture intensive che richiedono un maggiore apporto di materie prime con diminuzione dell’accumulo di sostanza organica e con effetti negativi sulla biodiversità. La durata dell’impegno per le aziende che aderiscono alla misura è di sei anni, riferiti all’anno solare cioè dal 1 gennaio al 31 dicembre. Sussiste l’obbligo di avvicendamento colturale con la presenza di una leguminosa foraggera per almeno per almeno tre anni. La superficie ogget-

to d’impegno deve comprendere, oltre alle particelle su cui si intende realizzare nel primo anno di impegno l’impianto delle leguminose foraggere, anche particelle che verranno interessate dalla presenza di leguminose di nuova realizzazione nel corso del periodo di impegno. Non è consentito coltivare mais sulla stessa superficie in due anni consecutivi. Le leguminose foraggere richieste a premio con la domanda del primo anno dovranno essere di nuova realizzazione, sono considerate di nuova realizzazione anche le foraggere seminate nell’autunno precedente alla presentazione della domanda a condizione che questa leguminosa sia stata dichiarata non come coltivazione di primo raccolto nel fascicolo aziendale. Nel corso dei sei anni tutta la superficie dichiarata sotto impegno dovrà essere interessata da una coltura foraggera di nuova realizzazione per almeno tre anni

Paolo Alloni Resp. Provinciale Servizi Tecnici

consecutivi. Al quinto e sesto anno di impegno non sono ammesse le coltivazioni di nuove foraggere. Inoltre sussiste il divieto di impiego di prodotti fitofarmaci e di fanghi di depurazione, viene ammesso unicamente il diserbo nel solo periodo invernale. E’ concesso un pagamento annuale per la sola coltura principale indicata nel campo rotazione primaria. Per le superfici indicate a premio il beneficiario riceverà un contributo di 145 €/Ha. Se le superfici soggette agli impegni della misura 10.1.02 sono utilizzate anche per rispettare i requisiti di aree di interesse ecologico non vengono pagate. La superficie minima oggetto di impegno deve essere di un ettaro e si può ridurre nell’arco dell’impegno al massimo nell’ordine del 15%. Le domande potranno essere presentate durante la prossima primavera rivolgendosi in tutti i nostri uffici zona CAA.

Suini: nasce ITALICO

Dalla filiera del San Daniele un marchio 100% italiano “Si tratta di un importante punto di partenza. Da una parte per dare certezze ai cittadini consumatori in termini di sicurezza alimentare e dall’altra per dare il giusto valore ai prodotti dei suinicoltori italiani, a partire dalle zone sottoposte a disciplinare DOP”. Questo il commento del Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini sul marchio “ITALICO”, il progetto di valorizzazione del suino italiano. Il progetto nasce da un’idea del Consorzio del prosciutto di San Daniele e dalla collaborazione con gli altri componenti della filiera, con l’obiettivo di valorizzare alcuni tagli della carcassa suina come i lombi, tagli di carne che

derivano da una filiera tutta italiana prodotta da suini nati, allevati e macellati in Italia. Il marchio ITALICO è fortemente legato alla filiera del Consorzio del Prosciutto San Daniele e l’allevatore per poterne far parte dovrà adottare pratiche di allevamento orientate al benessere degli animali, al minor uso dei farmaci e alla tutela ambientale. Tutte queste caratteristiche sono indirizzate per rispondere al meglio a quelle che sono le esigenze del consumatore moderno italiano, nella convinzione che il cittadino-consumatore, trovandosi di fronte ad una filiera tutta italiana e garantita dagli allevatori, sia disposto IL

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a riconoscere il giusto rapporto qualità-prezzo. In tal senso verranno presi accordi tra gli allevatori, il Consorzio San Daniele e i macelli. In una prima fase il progetto prevede di coinvolgere gli allevamenti iscritti nel circuito San Daniele per poi diffondersi anche agli altri allevamenti. Con Italico è stata tracciata la filiera trasparente del suino italiano, creando un’etichetta chiara e ben comprensibile a tutti i consumatori; si tratta di un progetto da utilizzare come esempio per tutti i programmi economici che andremo a realizzare tenendo sempre ben presente l’importanza della valorizzazione dell’intera filiera.


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CAMPAGNA AMICA

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Campagna Amica in piazza Stradivari: è qui la festa L’abbraccio di Cremona agli agricoltori colpiti dal terremoto (accolti dal Vescovo mons. Napolioni, dai rappresentanti della città e delle istituzioni, dal complesso bandistico Città di Cremona, accanto al Presidente Voltini, al Direttore Arosio, a tutti gli agricoltori di Campagna Amica) e la fiumana rossa dei Babbi Natale, incorniciata dal giallo dei gazebo Coldiretti, sono le due immagini che hanno chiuso il 2016 in piazza Stradivari, nel secondo anno di presenza degli ‘eventi Campagna Amica’, con cadenza mensile (talvolta bimensile) nel salotto della città. Abbiamo vinto il bando anche per il nuovo anno, con 16 domeniche (le prime date in calendario sono: domenica 8 gennaio, ore 8-12.30, domenica 12 febbraio, ore 8-19, domenica 12 marzo, ore 8-19) e ci impegniamo a continuare ad operare perché piazza Stradivari – e, a partire da questa, ogni Mercato di Campagna Amica – sia sempre di più un luogo dove trovare il meglio dell’agricoltura italiana. La qualità dei prodotti, la trasparenza, l’incontro tra la campagna e la città, la condivisione con le famiglie, la solidarietà, l’impegno a difesa del vero made in Italy, l’orgoglio di essere “l’Italia che fa l’Italia” e di condividere il progetto di Coldiretti nella difesa di ciò che il nostro Paese ha di più bello: la nostra gente, il nostro territorio, i nostri sapori e i nostri colori, la capacità di essere solidali, l’incontro e la condivisione di valori, la nostra identità. Non è possibile raccogliere qui tutte le ‘uscite’, tutti i temi, tutte le iniziative e i volti che hanno accompagnato il 2016 di Campagna Amica in piazza Stradivari. Ci siamo soffermati su alcuni momenti.

I ‘bagni di folla’

Sono state tante le domeniche che ci hanno regalato dei veri ‘bagni di folla’. Abbiamo scelto tre uscite particolarmente spettacolari: ottobre (con “La festa della zucca”), marzo (“Benvenuta primavera”) e aprile (“Una piazza ai 4 formaggi” e “W la pizza italiana”).

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CAMPAGNA AMICA

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Il nostro impegno

Da subito piazza Stradivari – con gli agricoltori di Campagna Amica, i cittadini, le istituzioni – ha voluto testimoniare la propria attenzione verso le comunità colpite dal terremoto, con la vendita delle caciotte della solidarietà, la ‘pesca solidale’ e, non appena è stato possibile (nei mesi di novembre e dicembre), accogliendo alcune aziende dalle Marche e dall’Umbria, con le loro eccellenze salvate dal sisma. La nostra piazza ha ospitato, nel corso dell’anno, tanti momenti d’impegno a difesa del vero made in Italy. Ne ricordiamo due: l’avvio, in maggio, della vendita del “latte salva-stalle” e la raccolta, a partire dall’uscita di marzo, delle firme per la petizione “la pizza patrimonio dell’umanità”.

Gli incontri

In piazza Stradivari abbiamo dato avvio a collaborazioni e trovato nuovi “amici”. Ricordiamo solo alcuni momenti: in settembre, lo start da piazza Stradivari della corsa dei piccoli ciclisti della Fiab. In novembre, la straordinaria emozione regalataci dai musicisti del Complesso bandistico Città di Cremona, che hanno eseguito l’inno di Mameli in omaggio agli amici agricoltori venuti dalle Marche e dall’Umbria. E poi, in dicembre, la sorpresa del Coro della facoltà di Musicologia, che ci ha regalato i canti natalizi accompagnando l’apparizione di Santa Lucia. Gran finale con la ‘corsa dei Babbi Natale’. Ci scusino tutti gli amici che, solo per questioni di spazio, qui non citiamo (dalle associazioni benefiche che abbiamo accolto in piazza ad altre realtà sportive). Semplicemente, grazie a tutti. IL

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DATORI DI LAVORO

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Tullo Soregaroli Politiche del Lavoro e Contrattualistica

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Lavoro: importanti novità

Ispettorato: verifiche su lavoro nero, voucher, tirocini e caporalato Parte l’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), previsto dal Jobs Act: si comporrà di 78 uffici territoriali, e “accorperà” il personale ispettivo di Inps e Inail, e, in parte, anche del ministero del Lavoro (questi ultimi “ispettori” si concentreranno soprattutto a rafforzare le verifiche in materia previdenziale e assicurativa). Le attività di vigilanza del neonato Ispettorato scatteranno a gennaio 2017, e tra le priorità dell’attività ispettiva programmata spiccano i controlli per frenare il lavoro “nero” e il caporalato; ma ci saranno anche verifiche ad hoc per “testare” il corretto utilizzo di voucher e tirocini, e in generale per certificare la corretta qualificazione dei rapporti di impiego. Nel mirino pure controlli in materia di sicurezza volti a contrastare l’allarmante fenomeno degli infortuni sul lavoro.

Telecamere: l’installazione senza autorizzazione è reato penale Ricollegandoci anche a quanto detto nel corso degli ultimi incontri di zona, con sentenza n. 51897 del 6 dicembre 2016, la Sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato che l’installazione ed il monitoraggio dell’attività dei lavoratori costituisce reato penale in caso di assenza dell’accordo sindacale o di autorizzazione degli ispettori della Direzione territoriale del Lavoro. Il reato sussiste anche in presenza delle modifiche apportate, all’art. 4 della Legge 300/1970 , dal c.d. Jobs Act (articolo 23 del Decreto legislativo n. 151/2015).

Ferie: controllo fruizione Ricordiamo alle aziende associate che la fine dell’anno coincide con un importante adempimento. Infatti, i datori di lavoro che non hanno concesso la fruizione delle prime due settimane di ferie maturate nel 2016, dovranno farlo entro il prossimo 31 dicembre 2016. In caso contrario, sarà applicata una sanzione pecuniaria che varia in base al numero di lavoratori per i quali non è stato concesso il periodo feriale. Al riguardo, occorre poi segnalare che entro il 30 giugno 2017, invece, dovranno essere godute le ultime due settimane di ferie maturate nell’anno 2015.

Disabili: dal 1° gennaio obbligo di assumere un disabile per le aziende che occupano almeno 15 dipendenti Vi ricordiamo che dal 1° gennaio 2017 entra in vigore la soppressione dell’art. 3, comma 2, del legge n. 68/1999, che prevedeva, nelle aziende da 15 a 35 dipendenti, un anno di tempo per assumere un lavoratore disabile dal momento in cui veniva effettuata una nuova assunzione (la sedicesima). Con la modifica introdotta dal Jobs Act (Decreto Legislativo n. 151/2015), l’obbligo di assunzione del soggetto disabile avverrà già con la 15° unità. Vi ricordiamo inoltre che il c.d. correttivo al Jobs act (Decreto Legislativo n. 185/2016) ha inasprito le sanzioni per mancata assunzione del disabile (le quali, ovviamente, riguardano tutte le imprese piccole e grandi che non hanno ottemperato all’obbligo) che passano da 62,77 euro a 153,20 euro per ogni giorno lavorativo di ritardo. IL

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DATORI DI LAVORO

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INPS: assegno per il nucleo familiare (ANF) autorizzazioni rilasciate dall’Inps L’Inps, con il messaggio n. 4638/2016, fornisce le indicazioni utili in merito alle domande di autorizzazione per la percezione dell’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF). L’autorizzazione (Mod. ANF 43) per l’erogazione degli ANF è rilasciata dall’INPS al cittadino richiedente esclusivamente nel caso in cui quest’ultimo sia un lavoratore dipendente e la prestazione familiare debba essere corrisposta dal datore di lavoro che anticipa gli importi per conto dell’Istituto medesimo. La corresponsione dell’ANF, in particolare, deve preventivamente essere autorizzata dall’Inps nel caso di particolari condizioni familiari che possono influire sull’insorgenza del diritto all’ANF, sulla variazione della tipologia del nucleo e sulla possibile duplicazione del pagamento. Viceversa, in tutti i casi di pagamento diretto da parte dell’Inps della prestazione familiare in argomento (es. ANF ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata, lavoratori Domestici, lavoratori Agricoli, lavoratori di ditte cessate e fallite, lavoratori percettori di prestazioni a sostegno del reddito), il lavoratore non deve presentare alcuna richiesta di autorizzazione; in tali casi, infatti, la verifica dei requisiti in capo al soggetto richiedente viene effettuata direttamente dalla Sede dell’Istituto territorialmente competente. Alla domanda di Assegno per il Nucleo familiare con pagamento diretto dovrà, in ogni caso, essere allegata tutta la documentazione prevista per i casi specifici.

INPS: retribuzioni medie provinciali degli OTD e OTI del settore agricolo L’Inps, con la circolare n. 203/2016, ha fornito la rilevazione delle retribuzioni medie provinciali degli operai a tempo determinato (O.T.D.) e degli operai a tempo indeterminato (O.T.I.) del settore agricolo, in vigore alla data del 30 ottobre 2016, determinate annualmente con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sentita la Commissione Centrale di cui all’art. 9 sexies, comma 3, L. 608/96, operata dalle Sedi provinciali con la collaborazione delle Organizzazioni sindacali e datoriali firmatarie dei contratti provinciali e regionali, nonché dei rappresentanti delle Sedi Circoscrizionali e delle Sedi I.N.A.I.L.

Dal 2017 alternanza scuola-lavoro con esoneri contributivi In favore di chi assumerà dopo il periodo di alternanza scuola-lavoro, sono previsti benefici contributivi per il 2017. Secondo la Legge per la Stabilità del 2017 (art.1 c. 308-313), infatti, dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2018, ai datori privati che assumeranno a tempo indeterminato, anche con contratto di apprendistato, giovani che abbiano svolto presso di loro percorsi di alternanza scuola-lavoro, sarà riconosciuto per un massimo di 36 mesi uno sgravio contributivo nel limite massimo annuo di 3.250 euro. Le assunzioni dovranno avvenire entro 6 mesi dal conseguimento del titolo di studio, per studenti che abbiano svolto presso il medesimo datore di lavoro attività di alternanza scuola-lavoro (pari ad almeno il 30% del periodo complessivo svolto in alternanza scuola-lavoro), periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione. Si segnala però che il nostro settore potrà godere delle agevolazioni unicamente in caso di assunzione di personale impiegatizio, in quanto, dall’esenzione, sono esclusi sia i contratti di lavoro domestico che quelli relativi agli operai agricoli.

Da gennaio 2017 aumenta la durata del congedo obbligatorio del padre lavoratore A decorrere dal 1° gennaio 2017 è disposto il riconoscimento di un premio alla nascita o all’adozione di un minore dell’importo di 800 euro a carico dell’Inps. Viene inoltre prorogato, per l’anno 2017, il congedo obbligatorio di due giorni per il padre lavoratore dipendente, che possono essere goduti anche in via non continuativa entro i cinque mesi dalla nascita del figlio. Per l’anno 2018, il congedo obbligatorio è innalzato a quattro giorni, estendibili a cinque in sostituzione e in accordo con la madre, in relazione al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest’ultima.

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FISCALE

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Altro fondamentale successo di Coldiretti

Via anche l’IRPEF agricola

Maurizio Inzoli Ufficio Fiscale Impresa Verde Cremona

Esonero contributivo per le giovani imprese nella Legge di Bilancio 2017

Il 7 dicembre è stata approvata la Legge di Bilancio 2017 (ex-legge di stabilità o legge finanziaria). Tra le altre cose, la legge in oggetto prevede quanto segue:

IRPEF:

Abolizione dell’Irpef per imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti, stabilendo che “per gli anni 2017, 2018 e 2019, non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, i redditi dominicali e agrari”.

GIOVANI AGRICOLTORI:

Esonero contributivo per i giovani nuovi coltivatori diretti e imprenditori

agricoli professionali. Per gli iscritti alla previdenza agricola dal 1/1/2017 al 31/12/2017 con età inferiore a 40 anni si prevede un esonero contributivo per i primi 36 mesi, passati i quali è previsto uno sconto del 66% per i successivi 12 mesi e uno sconto pari al 50% per gli altri 12 mesi successivi. Per i giovani agricoltori delle zone montane e svantaggiate si prevede l’estensione anche agli iscritti nel 2016.

IVA:

Vengono prorogate anche per il 2017 le aliquote di compensazione applicabili agli animali vivi della specie bovina e suina prevedendo che saranno fissate in misura non superiore al 7,7% per i bovini e all’8% per i suini. Eliminazione degli aumenti di accise ed iva per l’anno 2017 che erano previsti nella legge di stabilità 2016.

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FISCALE

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AGRITURISMI:

Viene estesa la disciplina del credito di imposta per gli investimenti delle strutture turistico alberghiere fino al 2018. La misura viene incrementata al 65% per cento e viene ampliata anche alle strutture che svolgono attività agrituristica.

RIVALUTAZIONE: Proroga al 30/06/17 della pos-

sibilità di rivalutare terreni agricoli e edificabili oltre che le partecipazioni societarie detenute da persone fisiche. L’aliquota della relativa imposta sostitutiva rimane nella misura dell’8%.

NUOVA SABATINI:

Proroga al 31 dicembre 2018 del termine per la cosiddetta mini-sabatini, ovvero per la concessione di finanziamenti agevolati per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature. Viene privilegiato l’investimento in nuove tecnologie.

LAVORO E PENSIONI:

Anticipo pensionistico (APE), Cumulo dei periodi assicurativi e la rendita integrativa temporanea anticipata (RITA). Quattordicesima a pensionati con importi più bassi.

CANONE RAI: Riduzione del canone annuo a 90 euro.

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SUPERAMMORTAMENTO:

Proroga del cosiddetto super-ammortamento, stabilito nel 140% per l’acquisto di nuovi beni strumentali. Inoltre si introduce un iper-ammortamento al 250% relativo all’investimento in beni materiali e immateriali con alta tecnologia relativo a spese sostenute per ricerca, sviluppo e innovazione. L’agevolazione riguarda le imprese con tassazione a bilancio.

IRES:

Viene confermata la riduzione dell’imposta sul reddito delle società al 24%. Riguarda le Spa, le Srl, le Sapa, le Cooperative e gli Enti non commerciali.

IRI:

Per le piccole imprese (imprenditori individuali e società di persone in contabilità ordinaria) viene introdotta la nuova tassa IRI (Imposta sul Reddito Imprenditoriale) che andrà a sostituire l’Irpef per la parte di reddito d’impresa che resta in azienda. La nuova tassa ha il vantaggio di essere determinata nella misura fissa del 24% e non va ad accumularsi con gli altri redditi dell’imprenditore.

CONTABILITA’ PER CASSA:

Le imprese in contabilità semplificata verranno tassate ai fini Irpef e Irap secondo il criterio di cassa e non più di competenza.

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FISCALE

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DICEMBRE - 2016

Approvato il decreto fiscale: sanatoria delle cartelle esattoriali e non solo Lo scorso 24 novembre è stato approvato in via definitiva il D.L. 193/2016 cosiddetto Decreto Fiscale. Vediamo quindi cosa prevede la versione finale del decreto.

ROTTAMAZIONE CARTELLE

– La sanatoria delle cartelle esattoriali riguarda tutti i ruoli dal 2000 al 2016. Il termine di presentazione dell’istanza è fissato al 31 marzo 2017. Equitalia dovrà rispondere alla richiesta di sanatoria entro il 31 maggio 2017. Con la sanatoria si evitano di pagare le sanzioni e gli interessi di mora. La sanatoria riguarderà anche i Comuni ed Enti locali che non riscuotono attraverso Equitalia. Sarà possibile rateizzare il dovuto in 5 rate alle seguenti scadenze: luglio 2017 – settembre 2017 – novembre 2017 – aprile 2018 e settembre 2018. Il debito dovrà essere saldato per il 70% nel 2017 e per il 30% nel 2018. Il decreto inoltre prevede, come anticipato, la soppressione di Equitalia, che dal 1 luglio 2017 verrà sostituita da “Agenzia delle Entrate – Riscossione”.

CAPITALI ALL’ESTERO

– Si riaprono i termini per poter sanare la propria situazione fiscale relativamente ai capitali detenuti all’estero e non dichiarati. La domanda dovrà essere presentata entro il prossimo 31 luglio.

COMUNICAZIONI IVA – Vengono introdotti

nuovi adempimenti Iva, in particolare dal 2017 ci saranno due nuove comunicazioni trimestrali: una riguardante i dati analitici delle fatture emesse e ricevute e una relativa ai dati delle liquidazioni di imposta. Per il 2017 la comunicazione dei dati analitici delle fatture sarà semestrale per il primi sei mesi con prima scadenza il 25 luglio e trimestrale per il restante periodo dell’anno. Sono previste delle sanzioni per il mancato o l’errato invio di tali comunicazioni. Le comunicazioni dei dati delle fatture devono essere effettuate anche dagli esonerati agricoli.

DICHIARAZIONI INTEGRATIVE

– Viene estesa la possibilità di presentare Dichiarazioni Integrative relative alle dichiarazioni fiscali (Unico – Irap – Iva – 730 – 770) a favore del contribuente anche oltre il termine prescritto per la presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo. Il maggior credito che dovesse scaturire dalla presentazione delle dichiarazioni integrative potrà essere compensato con debiti maturati a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata presentata l’integrativa.

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FISCALE

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STUDI DI SETTORE

– Terminano di esistere i consueti Studi di Settore, ma, a partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2017, saranno introdotti degli indici sintetici di affidabilità fiscale. Tali indici dovranno essere stabiliti da un decreto del Ministero Economia e Finanze e prevedranno dei livelli di premialità per i contribuenti più affidabili.

SCADENZE DEI VERSAMENTI

– Con l’approvazione definitiva del decreto vengono riviste anche le scadenze delle imposte derivanti dalle dichiarazioni dei redditi. Per non creare un cumulo di scadenze con Imu, Tasi e Iva le nuove scadenze derivanti da Unico dal 2017 sono fissate al 30 giugno. Di conseguenza la possibilità di versare le imposte con la maggiorazione dello 0,40% diventa il 30 luglio.

F24 TELEMATICO – Subito operativa la soppres-

sione dell’obbligo di F24 telematico per i versamenti pari o superiori a 1000 euro. Rimane l’obbligo del versamento telematico per i titolari di partita iva e nel caso di compensazioni.

RIMBORSI IVA – A partire dal 2017 il rimborso Iva sarà possibile senza l’apposizione del visto di conformità e senza la presentazione di nessuna garanzia patrimoniale fino al limite di 30.000 euro.

PARTITE IVA INATTIVE

– Verranno chiuse in automatico le partite iva che “risultano non avere esercitato nelle tre annualità precedenti attività di impresa, artistiche o professionali”. Non verranno addebitate sanzioni ai contribuenti interessati al caso.

MORATORIA ESTIVA – Dal 1° agosto al 4 set-

tembre di ogni anno saranno sospesi i termini per la trasmissione di documenti e informazioni richiesti ai contribuenti da parte dell’Agenzia delle Entrate e altri enti impositori. Non restano sospesi i termini relativi alle eventuali richieste effettuate nel corso delle attività di ispezione e verifica o per le procedure riguardanti i rimborsi Iva. Nello stesso periodo 1/8 – 4/9 risultano sospesi i termini dei pagamenti delle somme dovute in seguito a controlli automatici o formali, come pure per la liquidazione delle imposte sui redditi derivanti da tassazione separata.

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www.ilpuntocoldiretti.it E’ il giornale online per le imprese del sistema agroalimentare. In tempo reale assicura tutte le informazioni su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, scadenze, mercati, prezzi, credito, energia, previdenza, formazione, qualità, ma anche meteo, normative, innovazione e ricerca. Il “Punto Coldiretti” viene inviato a tutti i Soci tramite posta elettronica. L’obiettivo è garantire alle imprese agricole un’informazione sempre più rapida, completa ed efficace.

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Auguri Feste e n o u B i d


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ASSOCIAZIONE PENSIONATI

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14ESIMA PER I COLTIVATORI PENSIONATI Giusto riconoscimento per il ruolo vitale sul territorio “Un giusto riconoscimento dell’impegno che i nostri pensionati continuano ad avere nella cura del territorio, nella salvaguardia della biodiversità e nella difesa delle tradizioni, ma anche dell’apporto di cultura ed esperienza che offrono alle nuove generazioni nelle campagne” così Oreste Casorati, Presidente dell’Associazione Pensionati Coldiretti Cremona, ha sottolineato il valore del provvedimento previsto dalla legge di bilancio, evidenziando che “sono circa 800mila i pensionati coltivatori diretti che dovrebbero beneficiare dell’aumento della quattordicesima in una misura variabile dai 101 ai 151 euro l’anno”. Per la Federpensionati Coldiretti “è un risultato atteso da anni nelle campagne, per recuperare il potere di acquisto perduto con una situazione sociale insostenibile per molti coltivatori pensionati e per le loro famiglie”. Gli aumenti della quattordicesima vanno ad aggiungersi agli importi attualmente erogati (si passerà così da 336 a 437 euro, da 420 a 546 euro, da 504 a 655 euro annui). Inoltre l’ampliamento dei limiti di reddito per avere diritto alla somma aggiuntiva comporterà che altri pensionati potranno beneficiare della quattordicesima o ne potranno bene-

ficiare in misura superiore rispetto a quella attualmente spettante loro, in quanto finora soltanto chi aveva redditi compresi entro 1,5 volte il trattamento minimo aveva diritto all’intero importo della somma aggiuntiva.

Tra i destinatari della nuova misura ci saranno anche parte dei pensionati coltivatori che appartengono a una fascia reddituale superiore a quella attualmente richiesta per ottenere integralmente la quattordicesima.

Grandissima emozione per la partecipazione al Giubileo della misericordia

Anche una rappresentanza di Coldiretti Cremona ha preso parte, il 12 novembre in Vaticano, al Giubileo della misericordia, nella giornata rivolta all’agricoltura italiana, rappresentata da Coldiretti. L’udienza, presieduta da Papa Francesco, si è tenuta in piazza San Pietro e ha coinvolto imprenditori agricoli giunti da tutta l’Italia, e fra questi la delegazione partita da Cremona. Per tutti gli agricoltori l’incontro con il Santo Padre ha rappresentato un momento di grande emozione e gioia. Un’esperienza di fede e di condivisione, per tutti indimenticabile.

News, appuntamenti, avvisi e foto su facebook e instagram Siamo su facebook, con le pagine “Coldiretti Cremona” e “Coldiretti Giovani Impresa Cremona”, nate per garantire a tutte le nostre imprese - e a tutti i cittadini impegnati con Coldiretti nella difesa dell’agricoltura italiana e nella promozione e valorizzazione del vero Made in Italy - un canale d’informazione puntuale, efficace e immediato. Sulle nostre pagine fb trovate avvisi, appuntamenti, link che riprendono le nostre iniziative e battaglie. E nella pagina “Coldiretti Giovani Impresa Cremona” ci sono tutte le nostre foto!!! “Coldiretti Cremona” è anche su Instagram con le migliori foto legate alla nostra azione e agli appuntamenti di Campagna Amica.

www.cremona.coldiretti.it - il sito di Coldiretti Cremona Avvisi, bandi, news, appuntamenti vengono comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo online www.cremona.coldiretti.it. In particolare, per gli aggiornamenti e il calendario delle iniziative rivolte agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”. Sul sito sono presenti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti Cremona, le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, l’agenda con le iniziative sul territorio, accanto a link e di indirizzi utili. E’ possibile sfogliare i numeri del Coltivatore Cremonese, il periodico di Coldiretti Cremona, la newsletter settimanale W l’agricoltura e tutte le pubblicazioni e guide edite da Coldiretti Cremona.

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Milena Galli Responsabile Provinciale Patronato Epaca

PATRONATO EPACA

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Previdenza importanti novità

Importanti novità sul fronte previdenziale sono contenute nella legge di Bilancio. E’ necessario attendere comunque i decreti attuativi che

dovranno essere firmati dal nuovo esecutivo, affinché le misure stabilite divengano al più presto operative. Ecco in dettaglio le ultime novità.

Ottava salvaguardia L’ottava salvaguardia è un nuovo provvedimento legislativo contenuto all’interno della Legge di Bilancio per il 2017 che consentirà di mantenere in vigore, in via eccezionale, le vecchie regole precedenti la Riforma Fornero, nei confronti di determinati soggetti che il legislatore ritiene meritevoli di una particolare tutela previdenziale. Saranno particolarmente agevolati i lavoratori in mobilità ai quali verrà concessa la possibilità di maturare il diritto a pensione con riferimento ai 36 mesi successivi al termine della fruizione dell’indennità di mobilità o dello speciale trattamento edile. Per gli altri profili di tutela (autorizzati alla prosecuzione volontaria dell’assicurazione in possesso o meno di un ver-

samento volontario alla data del 6 dicembre 2011, lavoratori cessati dal servizio a seguito di accordi individuali o collettivi, anche con incentivo all’esodo, o per via unilaterale, lavoratori in congedo straordinario per assistere figli disabili e lavoratori con contratti a tempo determinato) l’ottava salvaguardia sposta sino al 6 gennaio 2018 o al 6 gennaio 2019 (a seconda dei profili di tutela) il termine per maturare la decorrenza della prestazione pensionistica con le vecchie regole. La legge è stata approvata in via definitiva lo scorso 7 dicembre 2016 ma entrerà in vigore solo il 1° gennaio 2017. A quel punto gli interessati avranno 60 giorni per presentare istanza di accesso all’Inps o alle Direzioni Territoriali del Lavoro a seconda del proprio profilo di tutela a pena di decadenza.

Lavoratori precoci o quota 41 I lavoratori precoci sono coloro che hanno iniziato a lavorare prima della maggiore età, arrivando a maturare una contribuzione particolarmente elevata cioè pari o superiore a 40 anni di contributi a un’età anagrafica relativamente bassa, spesso intorno ai 60 anni. Sovente si tratta di lavoratori impiegati in attività particolarmente faticose. Dal 1° maggio 2017 la disposizione da ultimo citata introduce, pertanto, un ulteriore canale di uscita a 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica, nei confronti di quei soggetti che hanno lavorato prima dei 19 anni, per almeno 12 mesi in modo effettivo e che risultino in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 (cioè sono nel cd. sistema misto).

b) assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio1992, n. 104; c) abbiano una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento; d) lavoratori dipendenti che svolgono attività particolarmente rischiose;

Questo beneficio è concesso ai seguenti soggetti:

e) siano lavoratori che soddisfano le condizioni di cui all’articolo 1, commi da 1 a 3 del decreto legislativo del 21 aprile 2011, n. 67 (cioè i lavoratori impiegati in mansioni usuranti o notturni.

a) siano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale e che abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi;

Tra le mansioni particolarmente difficoltose o rischiose, ricordiamo operai nel settore estrattivo edile, conduzione mezzi pesanti, personale addetto all’assistenza disabili, facchini, operatori ecologici, conciatori, personale ospedaliero con lavoro organizzato in turni.

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PATRONATO EPACA

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Cumulo gratuito Attualmente coloro che hanno una carriera lavorativa con periodi spezzettati in diverse gestioni previdenziali, hanno difficoltà soprattutto di carattere economico per accedere alla pensione. Chi ad esempio ora è dipendente privato ma in passato aveva contributi nel settore pubblico doveva chiedere la cosiddetta RICONGIUNZIONE che consentiva di unificare tutti i contributi versando un onere molto elevato. Oppure aveva la possibilità di totalizzare ma con una penalizzazione sul calcolo della pensione anche del 30%. La legge di Bilancio da la possibilità di applicare il CUMULO GRATUITO che comporterà il superamento dei due limiti appena citati. Il cumulo sarà utilizzabile dal 1° gennaio 2017, pertanto, anche se è stato raggiunto un diritto a pensione in una delle gestioni coinvolte nel cumulo e, di grande importanza, anche per

raggiungere i requisiti contributivi utili per il conseguimento della pensione anticipata come stabilita dalla Legge Fornero, cioè al perfezionamento dei 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne). Unica condizione: il lavoratore non dovrà essere titolare di una pensione diretta in una delle gestioni coinvolte nel cumulo pensionistico. Da chiarire se lo strumento potrà essere utilizzato anche per raggiungere il requisito contributivo necessario ad integrare la nuova QUOTA 41 prevista per in favore delle categorie di lavoratori precoci. Il cumulo è ammesso per valorizzare periodi non coincidenti accreditati nella gestione Inps AGO, LAVORATORI AUTONOMI, GESTIONE SEPARATA, E INPDAP E PERFINO LE CASSE PROFESSIONALI che in prima battuta erano rimasti esclusi.

APE e RITA Si tratta di un anticipo pensionistico, più noto come “Ape”, ovvero una sorta di prestito che consentirà agli esclusi dallo “scalone” Fornero di accedere alla pensione, previa una decurtazione economica sull’assegno. Solo alcune categorie di pensionandi potranno accedere gratuitamente a questa formula (Ape social), ovvero: 1) disoccupati di lungo corso con 30 anni di contributi alle spalle; 2) lavoratori invalidi almeno al 74%; 3) conviventi di parenti di primo grado con disabilità grave; 4) addetti a particolari mansioni gravose (e impiegati in tali attività per un minimo di 6 anni) che abbiano maturato 36 anni di contributi. Dell’Ape volontaria, i cui costi sono a carico del pensionando, invece, potranno accedere tutti coloro che hanno compiuto i 63 anni e maturano il requisito anagrafico per la pensione entro 3 anni e 7 mesi. RITA: il testo della Legge di Bilancio 2017 prevede la possibilità – in via sperimentale – di anticipare l’erogazione della pensione integrativa in vista del raggiungimento dei requisiti per la pensione. Pertanto, grazie a questo strumen-

to, chi ha fatto ricorso a forme di previdenza integrativa (regolate dal decreto legislativo n.252/2005), può percepire un reddito per raggiungere la pensione di vecchiaia. Chi potrà richiederla? Gli stessi lavoratori che possono accedere all’APE dal 1° maggio 2017. Le due misure – APE e RITA – sono disgiunte.

SOCIETA’ ITALIANA PER L’IRRIGAZIONE A PIOGGIA di Volpi e C. s.n.c.

Esonero contributivo per coltivatori diretti e IAP Per i soggetti con un’età inferiore a 40 anni che si iscrivono per la prima volta nella gestione previdenziale agricola è previsto l’esonero del 100% dei contributi previdenziali per 36 mesi. Per i successivi 24 mesi l’esonero verrà applicato nella misura del 66% e per gli ulteriori 12 mesi per il 50%. Su tale materia, siamo in attesa dei decreti attuativi.

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AGRICOLTURA IN CLASSE

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Coldiretti è partner del Comune di Cremona nel progetto didattico che coinvolge più di mille alunni delle scuole con indirizzi in agraria, turismo, enogastronomia

Agribenessere, studenti protagonisti

Con due affollate lezioni – che nel complesso hanno raccolto circa 500 studenti – ha preso avvio “Agribenessere: il cibo non e solo cibo”, progetto di educazione agroalimentare presentato dal Comune di Cremona, che vede in campo in qualità di partner Coldiretti Cremona e Slow Food.

viaggio teso a mostrare come si leggono le etichette, quale preziosa fonte di informazione possono essere, e nel contempo ha messo in guardia dai tanti ‘inganni’ che – dietro l’immagine positiva del Made in Italy – possono celare la vendita di prodotti nati ben lontano dalle campagne italiane. Da qui, le ragioni della battaglia messa in campo da Coldiretti per ottenere l’indicazione obbligatoria dell’origine per tutti gli alimenti Introducendo gli appuntamenti, sia il Direttore di Coldiretti Cremona Tino Arosio che l’Assessore alle attività produttive Barbara Manfredini, come pure la Dirigente scolastica dell’Istituto di agraria Stanga prof. Nolli, hanno evidenziato il valore di progetti che promuovono il dialogo fra il mondo

Lectio magistralis stituto Stanga a alleata” all’I “L’etichetta, nostr

Organizzati da Coldiretti in collaborazione con l’Istituto Stanga (presso l’aula magna dell’Istituto) e l’Istituto Einaudi (presso la sala Maffei della Camera di Commercio), gli incontri d’avvio del progetto hanno accolto una lectio magistralis sul tema della difesa del vero made in Italy e dell’utilità delle etichette, preziose alleate sia dei cittadini-consumatori che degli agricoltori italiani. In cattedra c’era il dott. Lorenzo Bazzana, dell’Area economica di Coldiretti Nazionale, che ha accompagnato i ragazzi in un IL

agricolo e la scuola, in merito a tematiche come l’educazione alimentare, la tutela dell’ambiente, la difesa del cibo autenticamente italiano, garantito dagli agricoltori, veicolo straordinario per la promozione e valorizzazione dei territori anche sotto l’aspetto turistico. CREMONESE

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AGRICOLTURA IN CLASSE

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Alcuni incontri nelle classi in prima linea Coldiretti Giovani Impresa con i giovani agricoltori Carlo Maria Recchia, Piercarlo Ongini e Riccardo Lucini Paioni

Il progetto “Agribenessere” prosegue. A cura di Coldiretti Cremona ci sono alcuni incontri nelle classi (che vedono in prima linea Coldiretti Giovani Impresa, con il delegato provinciale Carlo Maria Recchia e il segretario Giacomo Maghenzani), la proposta di ‘tour del gusto’ presso i mercati di Campagna Amica e le visite nelle aziende agricole. Tra le mete scelte dagli studenti: l’azienda suinicola Cascina Brugnole di Spoldi (che ha accolto due classi quinte dell’Istituto Stanga, plesso di Crema) e il Consorzio Casalasco del Pomodoro (con la visita rivolta a due classi dell’istituto Stanga, plesso di Cremona).

Oltre 250 alunni di Einaudi e Enaip per l’incontro con il dott. Lorenzo Bazzana

mi, iana dei salu La filiera italda Spoldi di Trigolo ien visita nell’az

odoro, iana del pom oro La filiera ital Casalasco del Pomod io rz so visita al Con

Progetto in collaborazione con IL

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IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA Siamo presenti tutte le settimane a: CREMONA. Al Foro Boario, il venerdì mattina. CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina. VESCOVATO. Il sabato mattina, in piazza Roma. CASTELLEONE. La mattina del sabato, in via Garibaldi. SORESINA. Il lunedì mattina, davanti al Palazzo Comunale.

La domenica al Mercato di Campagna Amica RIVOLTA D’ADDA. In piazza Vittorio Emanuele, la domenica mattina. - Si riparte domenica 22 gennaio - Tutte le seconde e quarte domeniche del mese - Domenica 12 febbraio: Fiera di Sant’Apollonia - Mese di dicembre: domenica 10 dicembre e domenica 17 dicembre CREMONA, piazza Stradivari. La domenica, una o due volte al mese, ‘evento’ Campagna Amica. Prossimi appuntamenti: 8 gennaio (ore 8-12.30), 12 febbraio (ore 8-19), 12 marzo (ore 8-19) 9 aprile (ore 8-19), 30 aprile (ore 8-19)

Il Mercato di Campagna Amica a Crema (Via Verdi, IV pensilina)

Gennaio

Domenica 15 gennaio

Febbraio

Luglio

Marzo

Domenica 2 luglio Domenica 16 luglio Domenica 30 luglio: L’Anguriata

Aprile

Domenica 6 agosto Domenica 20 agosto

Maggio

Domenica 3 settembre Domenica 17 settembre Domenica 24 settembre: Festival della Zucca

Domenica 5 febbraio Domenica 19 febbraio Domenica 5 marzo Domenica 19 marzo Domenica 2 aprile Domenica 23 aprile Domenica 7 maggio Domenica 21 maggio Domenica 28 maggio: E’ tempo di fragole e ciliegie

Giugno

Domenica 4 giugno Domenica 18 giugno Domenica 25 giugno: Festa del Melone

Agosto

Settembre

Ottobre

Domenica 1 ottobre Domenica 15 ottobre Domenica 29 ottobre:

Novembre

Domenica 5 novembre Domenica 26 novembre

Dicembre

Domenica 3 dicembre Domenica 17 dicembre

Per essere informati su tutti gli appuntamenti proposti sul territorio da Coldiretti / Campagna Amica è possibile richiedere la nostra newsletter settimanale, inviata in posta elettronica, contattando l’ufficio stampa (marta.biondi@coldiretti.it). Ricordiamo anche le nostre pagine facebook “Coldiretti Cremona” e “Coldiretti Giovani Impresa Cremona” e il nostro sito www.cremona.coldiretti.it.


dal 1982 a servizio dell’agricoltura

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