Carnet Verona - agosto/settembre 2025

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TOCATÌ E CULTURA MAORI • FILM FESTIVAL DELLA LESSINIA • OPERA, TEATRO, GALA, MUSICA E DANZA IN ARENA E AL TEATRO ROMANO / TOCATÌ AND MAORI • LESSINIA FILM FESTIVAL • OPERA, THEATRE, GALA, MUSIC AND DANCE AT THE ARENA AND THE ROMAN THEATRE

EDITORIALE EDITORIAL

Care lettrici e cari lettori, siamo nel pieno di quest’estate che per via di eventi, spettacoli, concerti e incontri si sta dimostrando veramente unica. Il mese di agosto (e poi anche settembre), per chi resta in città, offre ancora molte possibilità di intrattenimento: dal Teatro Romano con spettacoli per famiglie, di danza, con una compagnia di grande fama internazionale, e di prosa con il Settembre classico; all’Arena, che prosegue tra opera e serate evento capaci di coinvolgere ed emozionare. A fine agosto per gli amanti del cinema, invece, l’appuntamento è a Bosco Chiesanuova con il Film Festival della Lessinia, che affronta il tema dei “Confini”.

Arriviamo così a settembre quando il palco dell’Arena è dedicato alla grande musica italiana: da Zucchero fino all’attesissimo omaggio Pavarotti90.

Settembre è anche il mese del Tocatì, il festival dei giochi in strada, che ogni anno stupisce: quest’anno sarà la cultura maori della Nuova Zelanda (di cui possiamo vedere una foto in copertina) con le sue haka, le danze, i canti, i giochi e le arti a invadere il quartiere di Veronetta.

Da non perdere anche i concerti del Settembre dell’Accademia, che ogni anno propone un programma sempre più ricco e attento al panorama internazionale; e la mostra dedicata a Pedro Almodóvar ospitata al Meccanico. Con l’arrivo dell’autunno si ritorna tra i banchi di scuola e il Festival della Bellezza, con lo spettacolo di Massimo Recalcati, ci invita a riflettere sul ruolo della scuola nella società contemporanea, aprendo la strada a una ripresa che non sia solo didattica, ma anche culturale e morale.

Verona è anche territorio da esplorare: vi portiamo sul sentiero E5, tra le colline, per riscoprire il piacere lento del cammino, e tra le sue bellezze meno conosciute, alla scoperta di Santa Maria in Organo, gioiello nascosto del patrimonio veronese.

In chiusura, le nostre rubriche fisse perché la cultura è il nostro pane quotidiano.

Come sempre, buona lettura!

Dear readers,

We are in the midst of a summer that is proving to be truly unique, thanks to the many events, shows, concerts, and gatherings. For those staying in the city, August (and also September) still offers many entertainment options: from the Roman Theatre with shows for families,dance performances by an internationally renowned company and prose, to the Arena, which continues to host opera and unique evening events. At the end of August, film lovers can head to Bosco Chiesanuova for the Lessinia Film Festival, which explores the theme of “Borders”. In September, the Arena stage is dedicated to great Italian music: from Zucchero to the highly anticipated Pavarotti90 tribute.

September is also the month of TTocatì, the street games festival, which never fails to amaze, this year featuring the Maori culture of New Zealand (which we can see in the photo on the cover) with its haka, dances, songs, games and arts that will invade the Veronetta district.

Also not to be missed are the Settembre dell’Accademia concerts, which each year offer an increasingly rich programme focused on the international scene, as well as the exhibition dedicated to Pedro Almodóvar, hosted at the Meccanico. With the arrival of autumn, it’s time to return to school, and the Festival della Bellezza – featuring a show by Massimo Recalcati – invites us to reflect on the role of school in contemporary society, paving the way for a revival that is not only educational but also cultural and moral.

Verona is also an area to explore: we take you along the E5 trail through the hills to rediscover the unhurried pleasure of walking, and – among the city’s lesser-known beauties – we discover Santa Maria in Organo, a hidden jewel of Verona’s heritage.

In closing, don’t miss our regular columns – after all, culture is our daily bread.

As always, happy reading!

INDICE INDEX

Al Filarmonico, le star della sinfonica At the Filarmonico, the stars of symphonic music

30 A scuola di meraviglia: cos’è un maestro?

At the school of wonder: what is a teacher?

La fotografia di Pedro Almodóvar

The photography of Pedro Almodóvar

36 Officina18, coworking e fucina di progetti Officina18, coworking space and project incubator

Carnet nei dintorni/ surroundings

38 Verona: il mondo del marmo che fa scuola Verona: the world of marble sets an example

42 Trekking a Verona e in Lessinia: il sentiero europeo e5 Trekking in Verona and Lessinia: the european e5 trail

45 Pronti a scoprire i confini del FFDL

Ready to discover the boundaries of the FFDL

The Arena i would like to see: Gasdia tells her

Auguri Zucchero! Happy

48 Scopri in bus Verona e il suo territorio

Discover Verona and its territory by bus

50 20 anni tutti da festeggiare 20 years to celebrate

Carnet Verona

Registrazione Tribunale di Verona nr. 1573 del 9/12/2003

Nr. Iscrizione ROC 21254

Questo periodo è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Edito da Edyto Srl

Via Cefalonia, 3 – Marano di Valpolicella (VR)

Carnet Verona N. 152–agosto/settembre 2025

Editori

Nicolò Ballarini

Alberto Cetti

Direttore responsabile

Giancarla Gallo

Hanno collaborato

Giorgia Castagna

Agnese Ceschi

Miriam Cetti

Federica Clemente

Andrea Molinari

Georgia Passuello

Ilaria Savoia

Marta Tarasconi

Identità grafica

Andrea Rubele

Impaginazione grafica

Ilenia Cauchioli

CONOSCERE.

Carnet sostenibilità/ sustainability

53 Ridurre, riusare, riciclare Reduce, reuse, recycle

55 L'esperto risponde

The expert answers

Carnet benessere/ wellness

56 Gioca con Ottica di Virgilio e scopri quanto ne sai sul benessere visivo!

Carnet innovazione/ innovation

58 Porte d’ingresso Finstral dal design innovativo Finstral entrance doors with innovative design

Carnet persone/ persons

61 Sotto attacco di panico: il nuovo libro di Gabriele Parpiglia

Sotto attacco di panico (Under attack by panic): Gabriele Parpiglia's new book

Stampa Grafiche Marchesini

Via Lungo Bussè, 884 – Angiari (VR) Contatti redazione@carnetverona.it info@carnetverona.it commerciale@carnetverona.it

In copertina: Tocatì, danze tradizionali maori

LE RUBRICHE

65 Orizzonti sostenibili: giardino urbano a Verona Sustainable Horizons: urban garden in Verona

68 Alla scoperta di: Santa Maria in Organo Discovering: Santa Maria in Organo

71 In scena On stage

74 Un salto nel cinema A jump into cinema

77 Pagina dopo pagina Page after page

80 Arte in giro Art around VIVERE.

83 Gli eventi di agosto e settembre August and September events

SCOPRIRE.

AL FILARMONICO, LE STAR DELLA SINFONICA

Il Settembre dell’Accademia torna trionfale.

in collaborazione con in collaboration with Accademia Filarmonica

Un cartellone non scontato, per una delle rassegne di musica classica più prestigiose della nostra Penisola – “Il Settembre dell’Accademia” – che proporrà, nel bellissimo Teatro Filarmonico di Verona dal 7 settembre al 1 ottobre 2025: la London Symphony Orchestra diretta da Sir Antonio Pappano, con il talento-rivelazione Seong-Jin Cho al pianoforte; l’Orchestra da Camera di Mantova con Alexander Lonquich nella doppia veste di direttore e solista; l’attesissima The Constellation Choir & Orchestra costituita nell’agosto 2024 dal vulcanico Sir John Eliot Gardiner che la dirigerà a Verona per la prima tournée in Italia; la Dresdner Philarmonie, affiancata dallo straordinario Boris Giltburg al pianoforte, sotto la bacchetta del direttore russo naturalizzato finlandese Dima Slobodeniouk; ancora la Budapest Festival Orchestra diretta dal suo fondatore Iván Fischer, con

John Eliot Gardiner (phChris Christodoulou)

il violino strepitoso di Guy Braunstein, e la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen con il talentuoso Riccardo Minasi alla direzione, e al pianoforte – vera star internazionale – Beatrice Rana. Torna dunque il Festival internazionale di musica, promosso nella città sull’Adige dall’Accademia Filarmonica di Verona fondata nel 1543 – la più antica accademia musicale d’Europa – e giunto quest’anno alla XXXIV edizione.

Il filo rosso, con la direzione del Presidente Luigi Tuppini, è come sempre l’eccellenza di ensemble e interpreti invitati, con star internazionali acclamate e richiestissime. Anche il programma sicuramente affascina. Da Bach e Mozart fino a Šostakovič – a ricordare i 50 anni dalla morte dell’artista con la “Sinfonia n. 9 in mi bemolle maggiore” – le pagine musicali al Filarmonico di Verona cavalcheranno i secoli, prestando un’attenzione

In the city

particolare all’Ottocento, con Mendelssohn, Brahms, Chopin e tanto Beethoven: l’integrale dei concerti per pianoforte e orchestra del compositore di Bonn completata in due serate da Lonquich con l’Orchestra da Camera di Mantova, ma anche l’iconica Sinfonia n. 5 eseguita dal prestigioso ensemble londinese diretto da Pappano e la Sinfonia n. 7 nell’interpretazione di Iván Fischer e della sua orchestra ungherese.

E poi l’invito ai giovani affinché tornino alla classica, con le promozioni pensate per gli Under 25.

Informazioni e biglietti: www. accademiafilarmonica.orgbiglietteria@ accademiafilarmonica.org

AT THE FILARMONICO, THE STARS OF SYMPHONIC MUSIC

Il Settembre dell'Accademia returns triumphantly.

An unexpected programme for one of the most prestigious classical music festivals in Italy – 'Il Settembre dell'Accademia' – which will

be held in the beautiful Teatro Filarmonico in Verona from 7 September to 1 October 2025: the London Symphony Orchestra conducted by Sir Antonio Pappano, with the talented Seong-Jin Cho on piano; the Orchestra da Camera di Mantova with Alexander Lonquich in the dual role of conductor and soloist; the highly anticipated Constellation Choir & Orchestra, established in August 2024 by the dynamic Sir John Eliot Gardiner, who will conduct it in Verona for its first tour in Italy; the Dresdner Philharmonie, accompanied by the extraordinary Boris Giltburg on the piano, under the baton of

Russian-born Finnish conductor Dima Slobodeniouk; the Budapest Festival Orchestra conducted by its founder Iván Fischer, with the sensational violinist Guy Braunstein, and the Deutsche Kammerphilharmonie Bremen with the talented Riccardo Minasi conducting and the international star Beatrice Rana on the piano.

The International Music Festival returns to the city on the Adige River, promoted by the Accademia Filarmonica di Verona, founded in 1543 – the oldest music academy in Europe –which celebrates its 34th edition.

The common thread, under the direction of President Luigi Tuppini, is, as always, the excellence of the ensembles and performers invited, with acclaimed and highly sought-after international stars. The programme is sure to fascinate as well.

From Bach and Mozart to Shostakovich – commemorating the 50th anniversary of the artist's death with his “Symphony No. 9 in E flat major” – the musical pages at the Teatro Filarmonico in Verona will span the centuries, with a particular focus on the 19th century, with Mendelssohn, Brahms, Chopin and plenty of Beethoven: the complete piano and orchestra concertos by the Bonn composer will be performed over two evenings by Lonquich with the Orchestra da Camera di Mantova, but there will also be the iconic Symphony No. 5 performed by the prestigious London ensemble conducted by Pappano and Symphony No. 7 interpreted by Iván Fischer and his Hungarian orchestra.

There is also an initiative to bring young people back to classical music, with special promotions for those under 25. Information and tickets: www.accademiafilarmonica.orgbiglietteria@ accademiafilarmonica.org

Ivan Fisher
Beatrice Rana(ph Simon Fowler)

I MAORI ARRIVANO AL TOCATÌ

Ritorna la 23° edizione di Tocatì-Festival

Internazionale Dei Giochi in Strada, quest’anno con i Maori della Nuova Zelanda.

Tradizione, divertimento e scoperta, queste le prime parole che vengono in mente pensando al Tocatì, il festival dedicato ai giochi tradizionali che prende vita ogni anno a metà settembre per le strade di Verona. Simbolo di tradizione e cultura ludica nazionale ed internazionale, il Festival che si svolge dal 2003 grazie alla collaborazione tra l’Associazione Giochi Antichi (AGA), il Comune di Verona e il sostegno della Regione Veneto, si pone come ponte tra diverse culture rendendo il gioco

In città

simbolo di linguaggio universale e patrimonio condiviso.

La 23° edizione del Festival si svolgerà nello storico quartiere di Veronetta dal 19 al 21 settembre 2025 e vedrà come ospite la cultura del popolo maori della Nuova Zelanda rappresentata dal più grande gruppo culturale del Paese. Giochi, haka, danze, canti, arti, riti e sport tradizionali tipici, sono solo alcune delle attività a cui assisteremo in questa edizione.

Per i Maori il gioco rappresenta infatti un linguaggio ancestrale, culturale ed educativo;

tramite il gioco la gente si unisce, crea memoria collettiva con gli altri, il presente, la terra e gli antenati. Prepariamoci allora a giochi come il Matau Maui, un gioco con i bastoni che richiede riflessi molto veloci; il Pukana e il Whakaropiropi, giochi ritmici con le mani accompagnati da estreme espressioni corporee e facciali per confondere gli avversari; il Porotaka con le trottole; il Te Whai Wawewawe a Maaui, gioco dove con l’utilizzo delle corde si creano figure simboliche. Infine l’Horohopu e il Tiuro, giochi

Danze tradizionali maori

con la palla che simboleggiano il legame tra uomo e natura.

Interessanti il NGA Purakau, racconto dei miti e delle leggende maori, dove, tramite la narrazione orale, sogno e memoria si incontrano e il Kapa Haka, un’esibizione che unisce canto, danza e recitazione rafforzando il senso di identità del popolo maori. A seguire non mancheranno gli appuntamenti di cinema e quelli culinari: proiezioni di film e documentari di registi maori e pure esperienze sensoriali di sapori e profumi neozelandesi.

Oltre alla cultura maori immancabili come per ogni edizione Tocatì i giochi della tradizione italiana: dal pirlì, erede della trottola e antenato del flipper, alla schida, antenato del tennis, fino alla scajeta, antico gioco delle montagne venete; infine i birilli, la morra, le trottole e altro ancora.

Sarà poi possibile assistere anche a spettacoli teatrali per famiglie, esibizioni, concerti, banchetti, conferenze e presentazioni su diversi temi con esperti. Tra questi Piero Dorfles, giornalista e critico letterario, Angelo Pittro, direttore di Lonely Planet Italia, il pedagogista Daniele Novara e Claudio Visentin, presidente della Scuola di Viaggio. Infine saranno due gli incontri del Forum internazionale della cultura Ludica presso l’Università di Verona: “Patrimonio culturale immateriale e popoli indigeni” e “Il potere delle reti”.

In occasione del 25° anniversario del riconoscimento della città di Verona come Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, Tocatì 2025 ritorna con il suo bagaglio di tradizione, innovazione, cultura e divertimento. Un’occasione per imparare sempre qualcosa

di nuovo su di noi e gli altri, tra una danza haka e una partita di schida.

THE MAORI ARE COMING TO TOCATÌ

The 23rd edition of Tocatì – the International Street Games Festival – is back this year, featuring the Māori of New Zealand.

Tradition, fun and discovery: these are the first words that come to mind when thinking about Tocatì – the festival dedicated to traditional games that takes place every year in mid-September on the streets of Verona. As a symbol of national and international gaming tradition and culture, the

festival – held since 2003 thanks to the collaboration between the Associazione Giochi Antichi (AGA), the Municipality of Verona, and the Veneto Region – serves as a bridge between different cultures, making games a symbol of a universal language and shared heritage..

The 23rd edition of the festival will take place in the historic Veronetta district from 19 to 21 September 2025 and will showcase the culture of New Zealand’s Māori people, represented by the country’s largest cultural group. Games, haka, dances, songs, arts, rituals and traditional sports are just some of the activities we will see in this edition.

For the Maori, games represent an ancestral, cultural and

Veronetta (ph Massimo Samaritani)
Schida (ph Massimo Samaritani)

educational language; through games, people come together and create collective memories with others, the present, with the earth and their ancestors. So let’s get ready for games such as Matau Maui – a stick game that requires very quick reflexes – and Pukana and Whakaropiropi, rhythmic hand games accompanied by exaggerated body and facial expressions to confuse opponents. There’s also Porotaka, a spinning-top game, and Te Whai Wawewawe a Maaui, a game in which players create symbolic figures using ropes. Finally, we have Horohopu and Tiuro, ball games that symbolise the bond between humans and nature.

Also interesting are NGA Purakau, stories of Maori myths and legends, where dreams and memories come together through oral narration, and Kapa Haka, a performance that combines singing, dancing and acting, reinforcing the sense of identity of the Maori people. There will also be film and culinary events: screenings of films and documentaries by Māori directors, along with sensory experiences featuring New Zealand’s flavours and aromas.

In addition to highlighting Māori culture, as in every edition of

Tocatì there will also be traditional Italian games – from pirlì (heir to the spinning top and ancestor of pinball) to schida (a forerunner of tennis) to scajeta (an ancient game from the Venetian mountains), and finally classics like skittles, morra, spinning tops and more. It will also be possible to attend theatre performances for families, exhibitions, concerts, banquets, as well as conferences and presentations on various topics led by experts. Notable guests include Piero Dorfles (journalist and literary critic), Angelo Pittro (director of Lonely Planet Italia), educational specialist Daniele Novara, and Claudio Visentin

(president of the Scuola di Viaggio).

Finally, there will be two meetings of the International Forum on Play Culture at the University of Verona: “Intangible Cultural Heritage and Indigenous Peoples” and “The Power of Networks”.

On the occasion of the 25th anniversary of Verona’s designation as a UNESCO World Heritage Site, Tocatì 2025 returns with its wealth of tradition, innovation, culture, and entertainment. It’s an opportunity to learn something new about ourselves and others – somewhere between a haka and a game of schida.

Danze tradizionali maori
Morra, giocatori San Mauro Forte (ph Barbara Rigon)

DANZA E TEATRO PER GRANDI E PICCINI

L’Estate al Teatro Romano tra meraviglia e classici.

in collaborazione con in collaboration with Estate Teatrale Veronese

Altri due mesi di grandi spettacoli al Teatro Romano con l’Estate Teatrale Veronese, che intreccia in questa fase danza e prosa, incontra la “Meraviglia” con proposte per tutta la famiglia e tutte le generazioni e si apre ai grandi classici del teatro. Stupore e fascinazione, ma anche gioco e arte per l’attesissimo spettacolo – in programma l’1 e 2 agosto in prima nazionale – dedicato alla cagnolina più famosa del fumetto italiano. La Pimpa. Il musical a pois ispirato ai personaggi usciti dalla penna di Francesco Tullio Altan con la regia di Enzo D’Alò, famosissimo per i

lungometraggi d’animazione, è la prima grande produzione di musical per famiglie voluta dai promotori dell’Estate Teatrale Veronese per aprire alla fascinazione del teatro anche i più piccoli. Nel 50esimo della sua creazione, la Pimpa viene catapultata nel mondo shakespeariano e teatro musicale, teatro di figura, narrazione classica e commedia si fondono in un evento inclusivo e coinvolgente. Altro eccezionale appuntamento intergenerazionale – che vede Verona unica tappa in Italia del tour internazionale – sarà, dal 12 al 17 agosto, lo spettacolo della compagnia di danza maschile più irriverente e dissacrante al mondo:

Lella Costa, Lisistrata (ph Maria Pia Ballarino)

dal 27 giugno al 22 settembre Teatro Romano di Verona

Con una tecnica impeccabile e un’ironia raffinata, i Trocks reinventano il balletto classico trasformando cigni, principesse e spiriti eterei in personaggi esilaranti e indimenticabili. Uno spettacolo per tutti: divertente, brillante e sorprendente!

di Carlo Goldoni, regia Roberto Valerio con Claudio Casadio e Loredana Giordano

Les Ballets Trockadero de Monte Carlo. Da metà degli anni Settanta i Trocks hanno conquistato la ribalta mondiale mettendo in scena la parodia di balletti tradizionali “en travesti” coniugando tecnica impeccabile e incontenibile comicità. Grande danza, stupore e risate assicurate.

Il Teatro torna a settembre con due titoli lontanissimi ma accomunati dalla capacità di affrontare con leggerezza e disincanto il rapporto uomo-donna. Roberto Valerio firma la regia de Gli innamorati di Carlo Goldoni (4 e 5 settembre) con scenografia e costumi contemporanei per mostrare gli eterni aspetti buffi dell’innamoramento e nel contempo il lato oscuro dell’amore; mentre la grandiosa Lella Costa è protagonista strepitosa (11 e 12 settembre) di una divertentissima e profonda Lisistrata di Aristofane, che a Siracusa ha infiammato i cuori della critica e del pubblico. Gran finale con Marco Paolini (21 e 22 settembre) in prima nazionale che ci richiama con il suo Bestiario idrico alle urgenze ambientali. Programma completo su wwwestateteatraleveronese.it.

DANCE AND THEATRE FOR YOUNG AND OLD

Summer at the Roman Theatre between wonder and classics

Another two months of great shows await at the Roman Theatre with the Estate Teatrale Veronese (Verona Summer Theatre), which weaves together dance and drama, embraces “Wonder” with offerings for the whole family and all generations, and opens up to the great classics of theatre. Amazement and fascination, but also play and art for the highly anticipated show - scheduled for 1 and 2 August in its national premiere - dedicated to the most famous dog in Italian comics. La Pimpa. The polka dot musical inspired by the characters

created by Francesco Tullio Altan and directed by Enzo D'Alò, famous for his animated feature films, is the first major musical production for families commissioned by the promoters of the Veronese Summer Theatre to introduce even the youngest children to the fascination of theatre. OOn the 50th anniversary of her creation, La Pimpa is catapulted into Shakespeare’s world, where musical theatre, puppetry, classical storytelling, and comedy come together in an inclusive and engaging event. „Another exceptional intergenerational event – with Verona as the only Italian stop on the international tour – will be a performance by the world’s most irreverent and outrageous all-male dance company, Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, running from 12 to 17 August. Since the mid-1970s, the Trocks have conquered the world stage by staging parodies of traditional ballets “en travesti”, combining impeccable technique with irrepressible comedy. Great dance, amazement and laughter are guaranteed.

The theatre returns in September with two very different titles, but both united by their ability to tackle the relationship between men and women with lightness and disenchantment. Roberto Valerio directs Carlo Goldoni's Gli innamorati (4 and 5 September) with contemporary sets and costumes to show the eternal funny aspects of falling in love and, at the same time, the dark side of love. while the magnificent Lella Costa is the sensational star (11th and 12th September) of Aristophanes' hilarious and profound Lysistrata, which set the hearts of critics and audiences alight in Syracuse.

The grand finale features Marco Paolini (21st and 22nd September) in the national premiere of his Bestiario idrico, which draws our attention to environmental emergencies. Full programme available at wwwestateteatraleveronese.it.

Les Ballets Trockadero de Monte Carlo (ph Zoran Jelenic)
Marco Paolini

L’UMORISMO DEI TROCKS A VERONA

La libertà della danza che rompe gli schemi

L’ensemble Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, compagnia umoristica di danza di soli uomini, arriva al Teatro Romano dal 12 al 17 agosto. Abbiamo intervistato Raffaele Morra, già danzatore dei Trocks ed ora Maître de Ballet, per scoprire questo divertente spettacolo.

Ci racconti chi è la compagnia Les Ballets Trockadero de Monte Carlo?

Les Ballets Trockadero de Monte Carlo è stata fondata, nel 1974, da Peter Anastos, Natch Taylor e Antony Bassa, a New York City, con l’intento di unire danza e umorismo. Non siamo una compagnia comica, ma proponiamo uno spettacolo leggero, divertente, usando punte, parrucche, tutù. Siamo solo uomini sul palco e, anche se potremmo

definirci una “parodia della danza classica”, oggi preferiamo parlare di un omaggio alla danza classica. Non dimentichiamo il rigore e la tecnica del balletto classico, ma ci concediamo anche la libertà di rompere le regole.

Anche nell’interpretazione di ruoli femminili?

Siamo uomini che interpretano anche ruoli tipicamente femminili, come Odette ne Il Lago dei cigni. Non vogliamo imitare le ballerine, ma trasmettere un messaggio artistico. Non importa se io mi metto le punte e metto un tutù anche se sono un uomo, questa è la nostra libertà che va oltre la danza classica standard.

Questo spettacolo è adatto a tutte le età?

Il nostro spettacolo piace anche ai bambini, pur non essendo uno spettacolo “per bambini”. Non c’è nulla di trasgressivo o volgare. Quando si parla di travestitismo, spesso si pensa a qualcosa di tendente alla sessualità. Noi invece portiamo solo una parodia della danza classica, fatta con rispetto e tanta tecnica.

Quali coreografie vedremo a Verona?

Lo spettacolo sarà vario. Ci saranno brani dal Lago dei cigni, Le Grand Pas de Quatre –

Paquita (ph Sascha Vaughan)
Raffaele Morra, Maître de Ballet

storicamente interpretato dalle quattro più grandi ballerine del tempo, in una competizione tra dive. La morte del cigno, poi, è uno dei nostri cavalli di battaglia e uno dei pezzi più rappresentativi della compagnia. Chiuderemo la serata con La notte di Valpurga, su musica dal Faust di Gounod.

Il ruolo dell’uomo nella danza classica, come è cambiato negli anni?

Dipende tanto dal momento storico. Non è detto che solo perché la maggior parte delle persone ormai ha capito che non c'è nulla di sbagliato che ci siano dei ballerini maschi che ballano sulle punte, il bullismo non continui. La nostra compagnia ha rotto questi schemi già nel 1974 in modo avanguardista, cercando di rappresentare senza gli striscioni, un messaggio: non c'è nulla di male ad essere sé stessi. Mai. Noi continueremo a portare la nostra libertà di pensiero sul palcoscenico e abbiamo la fortuna di abbinare la comicità, che scioglie anche i ghiacci più spessi.

THE HUMOUR OF THE TROCKS IN VERONA

The freedom of dance that breaks the mould.

Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, a humorous all-male dance company, will perform at the Roman Theatre from 12 to 17 August. We interviewed Raffaele Morra – a former Trocks dancer and now their Maître de Ballet – to find out more about this entertaining show.

Can you tell us about Les Ballets Trockadero de Monte Carlo company?

Les Ballets Trockadero de Monte Carlo was founded in 1974 by Peter Anastos, Natch Taylor and Antony Bassa in New York City, with the aim of combining dance and humour. We are not a comedy troupe, but we put on a light-hearted, entertaining show – with pointe shoes, wigs and tutus. Ours is an allmale ensemble and, although we could be described as a “parody of classical dance”, today we prefer to

consider it a tribute to classical ballet. We never forget the rigour and technique of classical ballet, but we also allow ourselves the freedom to break the rules.

Even when it comes to performing female roles?

We are men who also play typically female roles, such as Odette in Swan Lake. We don't want to imitate ballerinas, but to convey an artistic message. It doesn't matter if I wear pointe shoes and a tutu even though I'm a man, this is our freedom that goes beyond standard classical dance.

Is this show suitable for all ages?

Even children enjoy our show, although it is not specifically a “children’s” show. There is nothing transgressive or vulgar about it. When people hear about cross-dressing, they often imagine something sexual. However, what we present is merely a parody of classical ballet – and it’s done with great respect and technique.

What choreography will we see in Verona?

The show will be varied. There will be pieces from Swan Lake, Le Grand Pas de Quatre - historically performed by the four greatest ballerinas of the time, in a competition between divas. The Death of the Swan is one of our signature pieces and one of the company's most representative works. We will close the evening with Walpurgis Night, set to music from Gounod's Faust.

How has the role of men in classical dance changed over the years?

It depends a lot on the historical moment. Just because most people now understand that there is nothing wrong with male dancers dancing on pointe, it does not mean that bullying has stopped. Our company broke these moulds back in 1974 in an avant-garde way, trying to convey a message without banners: there is nothing wrong with being yourself. Never, ever.

We will continue to bring our freedom of thought to the stage and we are fortunate to be able to combine comedy, which melts even the thickest ice.

In the city Scoprire.

OPERA E GALA TRA ARENA E TEATRO ROMANO

Prosegue fino ai primi di settembre l’Arena Opera Festival.

in collaborazione con in collaboration with Fondazione Arena di Verona

Opera e gala sotto il cielo dell’Arena Opera Festival 2025. Dopo i successi di giugno e luglio, ad aprire il mese di agosto è Rigoletto di Verdi. L’8 agosto va in scena, infatti, la prima opera della “trilogia popolare” verdiana, capolavoro del melodramma italiano, nell’allestimento storico di Raffaele Del Savio, con scene che ricostruiscono la prima dell’opera in Arena nel 1928 firmata da Ettore Fagiuoli. Il direttore Michele Spotti torna alla guida dei complessi artistici areniani e di grandi voci, tra le quali Enkhbat, Salsi e Park. I soprani Nadine Sierra, Erin Morley e Rosa Feola danno vita a Gilda, sedotta dal Duca di Mantova, il tenore Pene Pati, all’esordio in Arena, alternato a Galeano Salas. Completano il cast Gianluca Buratto, Sofia Koberidze, Jan Antem, Carlo Bosi, Nicolò Ceriani, Francesca Maionchi, Vincent Ordonneau, Abramo Rosalen, Daniela Cappiello,

Matteo Macchioni, Gabriele Sagona, Riccardo Rados, Ramaz Chikviladze, Giulio Mastrototaro. Ai 5 titoli d’opera si aggiungono le 6 serateevento tra danza e concerti. Jonas Kaufmann in Opera. Il grande tenore torna in Arena come protagonista di un grande gala il 3 agosto: una serata interamente dedicata all’opera italiana. Carmina Burana. Orchestra e Coro a pieni ranghi sono chiamati ad eseguire i Carmina Burana di Orff il 15 agosto, diretti da Andrea Battistoni con le voci di Erin Morley e del controtenore

Jonas Kaufmann Gala Event (ph Ennevi Foto/Fondazione Arena)
Viva Vivaldi (ph BalichWonderStudio)

Raffaele Pe. Viva Vivaldi. In coproduzione con Balich Wonder Studio, il violinista Giovanni Andrea Zanon è solista e maestro concertatore delle Quattro stagioni in Viva Vivaldi. The Four seasons immersive concert, il 27 agosto, in uno spettacolo multimediale che lo scorso anno è stato accolto con standing ovation alla sua anteprima mondiale. Zorba il greco. Nel 2025 il compositore greco Mikis Theodorakis avrebbe compiuto 100 anni; la Fondazione lo omaggia con la sua opera più celebre. Dopo i sold-out della singola data 2023 e delle due date 2024, Zorba il greco torna nel 2025 al Teatro Romano, questa volta per quattro date: il 26, 27, 30 e 31 agosto.

Confermati gli orari d’inizio spettacolo: in agosto e settembre il sipario si alza alle 21.

I biglietti per tutte le date sono in vendita su arena.it, sui canali social dell’Arena di Verona e su Ticketone. Speciali riduzioni sono riservate agli under 30 e agli over 65.

OPERA AND GALA BETWEEN THE ARENA AND THE ROMAN THEATRE

The Arena Opera Festival continues until early September.

Opera and Gala under the Stars of the Arena. The Arena Opera Festival continues until early September. After the successes of June and July, Verdi’s Rigoletto opens the month of August. On 8 August, the first opera of Verdi’s “popular trilogy” – a masterpiece of Italian melodrama – will be staged in Raffaele Del Savio’s historic production, with sets recreating the opera’s 1928 Arena premiere (originally designed by Ettore Fagiuoli).

Conductor Michele Spotti returns to lead the Arena's artistic ensembles and great voices, including Enkhbat, Salsi and Park. Sopranos Nadine Sierra, Erin Morley and Rosa Feola bring Gilda to life,

seduced by the Duke of Mantua, tenor Pene Pati, making his Arena debut, alternating with Galeano Salas. The cast is completed by Gianluca Buratto, Sofia Koberidze, Jan Antem, Carlo Bosi, Nicolò Ceriani, Francesca Maionchi, Vincent Ordonneau, Abramo Rosalen, Daniela Cappiello, Matteo Macchioni, Gabriele Sagona, Riccardo Rados, Ramaz Chikviladze and Giulio Mastrototaro.

IIn addition to the five operas, there will be six special evening events combining dance and music:

– Jonas Kaufmann in Opera: The famed tenor returns to the Arena as the star of a grand gala on 3 August – an evening devoted entirely to Italian opera.

– Carmina Burana: The full orchestra and chorus will perform Carl Orff’s Carmina Burana on 15 August, conducted by Andrea Battistoni and featuring soprano Erin Morley alongside countertenor Raffaele Pe.

– Viva Vivaldi: Co-produced with Balich Wonder Studio, violinist Giovanni Andrea Zanon will be both soloist and conductor in Viva Vivaldi – The Four Seasons Immersive Concert on 27 August, a multimedia show that earned a standing ovation at its world premiere last year.

– Zorba the Greek: In 2025, Greek composer Mikis Theodorakis would have turned 100, and the Arena pays tribute to him with his most famous work. After sold-out performances in 2023 (one date) and 2024 (two dates), Zorba the Greek returns to the Roman Theatre in 2025 for four shows: 26, 27, 30, and 31 August. The show's start times have been confirmed: in August and September, the curtain will rise at 9 p.m. Tickets for all dates are on sale at arena.it, on the Arena di Verona's social media channels and on Ticketone. Special discounts are available for under-30s and over-65s.

Zorba il Greco (ph Ennevi Foto/Fondazione Arena)
Viva Vivaldi (ph BalichWonderStudio)

L’ARENA CHE VORREI: GASDIA RACCONTA

Dalla nomina a oggi, fino ai grandi progetti.

Numeri e dati parlano da soli e da quando alla guida della grande macchina areniana c’è lei il cambio di marcia è sotto gli occhi di tutti. Stiamo parlando di Cecilia Gasdia, Sovrintendente della Fondazione Arena di Verona dal 2018. Abbiamo voluto addentrarci con lei dietro le quinte per un resoconto del passato ma con uno sguardo al futuro.

Questo è l'ottavo anno che ricopre il ruolo guida della Fondazione Arena… quali sono state a suo avviso le tappe più significative?

Sono stata nominata Sovrintendente nel 2018, quando Fondazione Arena viveva il suo terzo anno di un piano di risanamento difficile e sacrificante per tutti. Rimettere in sesto i conti, salvare i posti di lavoro, far tornare a splendere questo nostro patrimonio culturale erano gli obiettivi da raggiungere.

La seconda sfida è stato il periodo del Covid, quando tutti i teatri erano chiusi e l'Arena

è stata un faro internazionale. Tantissimi artisti da tutto il mondo si sono uniti a noi per sostenere lo spettacolo dal vivo. Subito dopo abbiamo ideato il progetto di fundraising 67 Colonne per l'Arena. Grandi, medi e piccoli imprenditori di Verona, e non solo, hanno creduto ad una missione e hanno scelto di diventare mecenati, un abbraccio che continua da cinque anni ed è sempre più forte. Poi c'è stato l'anno del centesimo Festival, una grande celebrazione con le più alte cariche dello

Stato. L'anno scorso, infine, l'inserimento del Canto lirico in Italia nel patrimonio dell'umanità, un traguardo che è stato celebrato a livello nazionale in Arena in mondovisione. Otto anni, insomma, che sono stati un crescendo in termini di qualità artistica, visibilità internazionale, approcci a nuovi linguaggi.

Parliamo del presente… come sta andando questa stagione?

La stagione 2025 è iniziata nel migliore dei modi, due settimane prima dell'inaugurazione la

Cecilia Gasdia (ph Ennevi Foto/Fondazione Arena)
Arena di Verona (ph Ennevi Foto/Fondazione Arena)

biglietteria segnava un +12% di incasso rispetto allo stesso periodo 2024, anno che ha registrato il record storico per il Festival. Il nostro teatro ha una peculiarità unica, ogni sera accoglie 10-12 mila spettatori, dei quali una parte è sicuramente costituita da melomani e appassionati, ma il resto sono turisti, curiosi, giovani che vengono all'opera per la prima volta. La missione dell'Arena è proprio avvicinare il pubblico, ecco perché è fondamentale apportare novità, pur tutelando la tradizione. Il nuovo allestimento di Nabucco ha la capacità di stupire e affascinare, di aprire al canto lirico e alla musica classica il cuore dei ragazzi. Poi certo, abbiamo anche voluto cambiare gli annunci per il pubblico, rendendoli più

accoglienti e la scelta è ricaduta sulla voce italiana più amata, quella di Luca Ward, così come su altri due artisti madrelingua per il tedesco e l'inglese.

Ma a riempirci della più grande gioia è senz'altro il successo del progetto di accessibilità Arena per tutti, le prenotazioni di quest'anno superano già il totale dei partecipanti del 2024.

È quindi questa l’Arena che vorrebbe Cecilia Gasdia?

Sicuramente l'Arena di oggi è una realtà di cui tutti i veronesi e gli italiani dovrebbero essere orgogliosi. Il mondo intero ci invidia questo gioiello. Gli obiettivi da raggiungere sono ancora molti, diciamo che siamo a metà scalata. Abbiamo tantissime idee, una alla volta prenderanno forma.

La più importante riguarderà i bambini e le famiglie, non posso svelare tutto ma posso anticiparvi che l'anno prossimo il Festival sarà accessibile anche ai bambini 0-4 anni, sarà realizzata un'area family a prezzi simbolici dove i genitori potranno portare i piccolini ad ascoltare l'opera e la musica, con servizi dedicati. In Italia, al contrario di tanti paesi esteri, non è ancora ben sviluppata l'educazione musicale, o, come personalmente la definisco, “il gioco con la musica”, che si impronta fin dalla tenera età perché tutti i bambini istintivamente già lo fanno, battendo le manine su qualsiasi cosa e cercando di imitare i suoni che avvertono. È da lì che dobbiamo iniziare, i bambini sono il nostro futuro.

Cecilia Gasdia (ph Ennevi Foto/Fondazione Arena)

THE ARENA I WOULD LIKE TO SEE:

GASDIA TELLS HER STORY

From her appointment to today, through to major projects.

The numbers speak for themselves – since she took the helm of the Arena, a noticeable change of gear has been evident to everyone. We’re talking about Cecilia Gasdia, the General Manager of Fondazione Arena di Verona since 2018. We sat down with her to look back on what’s been achieved so far, with an eye on the future.

This is your eighth year at the helm of the Arena Foundation. In your view, what have been the most significant milestones along the way?

I was appointed General Manager in 2018, when the Arena Foundation was in its third year of a difficult and sacrificial recovery plan for everyone. The objectives were to get the accounts back on track, save jobs and restore our cultural heritage to its former glory.

The second challenge was the Covid period, when all the theatres were closed and the Arena was an international beacon. Many artists from all over the world joined us to support live performance.

Immediately afterwards, we came up with the fundraising project 67 Colonne per l'Arena (67 Columns for the Arena). Large, medium and small businesses in Verona and beyond believed in our mission and chose to become patrons, a partnership that has continued for five years and is growing stronger all the time.

Then there was the year of the 100th Festival, a great celebration with the highest officials of the State. Finally, last year, Italian opera singing was included in the World Heritage List, a milestone that was celebrated nationally

in the Arena and broadcast worldwide. In short, eight years that have been a crescendo in terms of artistic quality, international visibility and approaches to new languages.

Let's talk about the present... how is this season going?

The 2025 season got off to a great start. Two weeks before the opening, ticket sales were up 12% compared to the same period in 2024, which was a record year for the Festival. Our theatre has a unique feature: every evening it welcomes 1012 thousand spectators, some of whom are certainly music lovers and enthusiasts, but the rest are tourists, curious visitors and young people coming to the opera for the first time. The Arena's mission is precisely to bring the public closer, which is why it is essential to introduce new features while preserving tradition.

The new production of Nabucco has the ability to amaze and fascinate, to open the hearts of young people to opera and classical music.

Of course, we also wanted to change the announcements for the audience, making them more welcoming, and we chose the most beloved Italian voice, that of Luca Ward, as well as two other native speakers for German and English.

But what fills us with the greatest joy is undoubtedly the success of the Arena for All accessibility project, with this year's bookings already exceeding the total number of participants in 2024.

So, is this the Arena Cecilia Gasdia envisioned?

Today's Arena is certainly something that all Veronese and Italians should be proud of. The whole world envies us this jewel.

There are still many goals to achieve; let's say we are halfway there. We have lots of ideas, which will take shape one at a time.

The most important one will concern children and families. I can't reveal everything, but I can tell you that next year the Festival will also be accessible to children aged 0-4, with a family area at symbolic prices where parents can take their little ones to listen to opera and music, with dedicated services.

In Italy, unlike many other countries, music education, or, as I personally define it, “playing with music”, is not yet well developed. It should be introduced from an early age because all children instinctively do it already, clapping their hands on anything and trying to imitate the sounds they hear. That's where we need to start. Children are our future.

ALL’ARENA SI CANTA L’ESTATE CHE FINISCE

Settembre interamente dedicato alla canzone italiana.

Settembre a Verona non è solo il tramonto dell’estate, ma una stagione a sé. È il tempo in cui l’Arena si libera dal sipario dell’opera e si veste di luci, suoni ed emozioni moderne, accogliendo alcuni dei nomi più amati della musica italiana. Un mese che trasforma l’anfiteatro romano in un crocevia di generazioni, gusti e linguaggi musicali, con un calendario ricchissimo e variegato che richiama pubblico da tutta la penisola. Si parte venerdì 12 e sabato 13 settembre con i Music Awards, trasmessi in diretta su Rai1. Due serate tra premi, performance e sorprese, che

celebrano il meglio della scena musicale nazionale. Una festa che unisce cantautori storici e nuove voci, in un mix esplosivo di emozioni e scenografie spettacolari, perfettamente calate

nell’atmosfera dell’Arena.

Dal 16 al 28 settembre, il palco sarà tutto per Zucchero "Sugar" Fornaciari, che torna a Verona con una serie di date consecutive. Un vero e proprio mini-residency per uno degli artisti italiani più amati nel mondo. Con la sua miscela di soul, blues e canzone d’autore, Zucchero proporrà uno spettacolo denso e travolgente, tra successi intramontabili come Diavolo in me, Senza una donna e Diamante, e sonorità internazionali, accompagnato da una band di altissimo livello.

Il 18 settembre è la volta di Antonello Venditti, che porta in Arena il suo inconfondibile mix di poesia e impegno civile. Le sue canzoni, da Antonello Venditti

Notte prima degli esami a Giulio Cesare, attraversano epoche e generazioni, creando una connessione emotiva profonda tra palco e pubblico. Un concerto che è insieme nostalgia e attualità, racconto e memoria collettiva.

Il 21 settembre si alza il volume con Gianna Nannini, regina del rock italiano, pronta a scuotere le gradinate con la sua voce potente e graffiante. L’Arena si accenderà sulle note di America, Fotoromanza e Bello e impossibile: un’occasione imperdibile per vivere la sua musica in una cornice unica.

Poi, il 24 settembre, spazio alla raffinatezza di Francesco De Gregori, uno dei più grandi cantautori del nostro tempo. Con il suo stile narrativo

inconfondibile, porterà sul palco brani come Generale, Rimmel e La donna cannone. Un concerto che si preannuncia come un incontro tra parole e silenzi, tra poesia e melodia. Il 27 settembre sarà il turno di Geolier, protagonista della scena urban italiana. Il giovane rapper napoletano, capace di riempire stadi e scalare classifiche, arriva in Arena con la sua voce cruda e autentica, per raccontare una realtà nuova, giovane, viva. Un ponte tra tradizione e futuro, tra i versi in dialetto e il linguaggio globale del rap.

Tra questi eventi si inserisce anche RTL 102.5 Power Hits Estate, che trasformerà l’Arena in una grande festa pop. Una serata , lunedì 1 settembre, carica di energia, con gli artisti delle hit più ascoltate dell’estate e un pubblico pronto a ballare sotto le stelle. È l’appuntamento leggero e colorato che segna simbolicamente la fine della stagione estiva.

A chiudere il mese, il 30 settembre, un evento di grande significato: "Pavarotti 90", concerto celebrativo per i novant’anni dalla nascita del tenore modenese. Una serata dedicata alla sua eredità artistica e umana, con ospiti del mondo lirico e pop, per rendere omaggio a una delle voci più amate di sempre, capace di

portare l’opera nelle case e nei cuori di milioni di persone. Settembre in Arena non è solo un calendario di concerti: è un racconto collettivo che unisce generazioni e stili, in un dialogo continuo tra passato e presente. È la musica che abita la pietra, che risuona tra colonne e archi antichi, che diventa esperienza viva e condivisa. Un motivo in più per sentirsi parte di Verona, anche solo per una sera.

THE ARENA SINGS THE END OF SUMMER

September is entirely dedicated to Italian song.

September in Verona is not merely the end of summer, but a season in its own right. It’s the time when the Arena sets aside opera and adorns itself with lights, sounds, and modern vibes, welcoming some of the most beloved names in Italian music.

It’s a month that transforms the Roman amphitheatre into a crossroads of generations, tastes, and musical styles – with a rich, varied schedule that attracts audiences from all over Italy.

It starts on Thursday 12 and Friday 13 September with the Music Awards, broadcast live on Rai1. Two evenings of awards, performances and surprises, celebrating the best of the national music scene. A party that brings together legendary singersongwriters and new voices in an explosive mix of emotions and spectacular scenery, perfectly suited to the atmosphere of the Arena. From 16 to 25 September, the stage will belong to Zucchero “Sugar” Fornaciari, who returns to Verona with a series of consecutive dates. A veritable mini-residency for one of the most beloved Italian artists in the world. With his blend of soul, blues and singer-songwriter music, Zucchero will offer a dense

Francesco De Gregori
Gianna Nannini

and overwhelming show, featuring timeless hits such as Diavolo in me, Senza una donna and Diamante, and international sounds, accompanied by a top-level band.

On 18 September, it is Antonello Venditti's turn, bringing his unmistakable mix of poetry and social commitment to the Arena. His songs, from Notte prima degli esami to Giulio Cesare, span eras and generations, creating a deep emotional connection between the stage and the audience. A concert that is both nostalgic and contemporary, storytelling and collective memory.

On 21 September, the volume will be turned up with Gianna Nannini, queen of Italian rock, ready to rock the stands with her powerful and scratchy voice. The Arena will light up to the notes of America, Fotoromanza and Bello e impossibile: an unmissable opportunity to experience her music in a unique setting.

Then, on 24 September, it will be time for the sophistication of Francesco De Gregori, one of the greatest singer-songwriters of our time. With his unmistakable narrative style, he will bring songs such as Generale, Rimmel and La donna cannone to the stage.

A concert that promises to be an encounter between words and

silence, between poetry and melody.

On 27 September, it will be the turn of Geolier, a leading figure on the Italian urban scene. The young Neapolitan rapper, capable of filling stadiums and climbing the charts, arrives at the Arena with his raw and authentic voice to recount a new, young and vibrant reality. A bridge between tradition and the future, between verses in dialect and the global language of rap.

These events also include RTL 102.5 Power Hits Estate, which will transform the Arena into a huge pop party. An evening full of energy, with the artists behind the most listened to hits of the summer and an audience ready to dance under the stars. It is a light-hearted and colourful event that symbolically marks the end of the summer season.

Geolier

The month will close on 30 September with an event of great significance: “Pavarotti 90”, a concert celebrating the 90th anniversary of the birth of the Modena-born tenor. An evening dedicated to his artistic and human legacy, with guests from the world of opera and pop, paying tribute to one of the most beloved voices of all time, capable of bringing opera into the homes and hearts of millions of people. September in the Arena is not just a calendar of concerts: it is a collective story that unites generations and styles in a continuous dialogue between past and present. It is music that inhabits the stone, resonating between ancient columns and arches, becoming a living, shared experience. One more reason to feel part of Verona, even if only for one evening.

AUGURI ZUCCHERO! Sugar Fornaciari celebra

70 anni

all’Arena di Verona con 9 serate.

Un compleanno importante, i 70 anni, in uno dei templi più importanti della musica classica e moderna.

Così ha deciso Zucchero “Sugar” Fornaciari di celebrare il suo compleanno: proprio a Verona. «Il 25 settembre sarò in Anfiteatro e ne sono felicissimo. Sono uno che non ama le ricorrenze, non mi interessano capodanni e onomastici, matrimoni e anniversari, noi della Bassa emiliana

siamo gente così, concreta. E suonare in Arena il 25 settembre, nonostante la mia famiglia mi avesse proposto altri festeggiamenti, sarà un sogno per me» afferma sorridendo durante la conferenza stampa di presentazione della nuova data aggiunta del 28 settembre.

Il ritorno all’Arena arriva al termine del tour “Overdose D’Amore”, che ha toccato 4 continenti, 35 paesi e 73 città, con oltre un

Zucchero
Zucchero all'Arena di Verona

milione e mezzo di spettatori tra 2023 e 2024. Dopo le tappe italiane negli stadi di Ancona, Bari, Roma, Torino e Padova, Zucchero chiude in bellezza con il suo palcoscenico prediletto.

L’Arena è praticamente casa tua.

Mi trovo bene dal primo giorno in cui ho calcato questo palco incredibile. I miei primi ricordi si perdono alle ospitate per il Festivalbar. Questo posto è ovviamente magico per me, ma lo sanno tutti; è fatto per la musica e si ascolta la musica nel dettaglio, come dovrebbe essere e quindi sono felice di tornare e suonare in Arena davanti a questo pubblico meraviglioso che ogni sera sembra abbracciarti.

Per te arrivano da ogni parte d’Europa.

Così mi dicono. Un 30% che proviene dall’estero ed è chiaro che mi fa piacere ma alcuni addirittura arrivano dall’Australia, dal Nord America e dal Sudafrica; vengono per il concerto ma credo anche per la città di Verona che è ovviamente bellissima e famosa in tutto il mondo.

Se tu potessi dedicare una canzone a Verona, quale sceglieresti?

«Eh bella domanda. Occhi. Le dedicherei il passaggio "come sei bella"! Il legame con questa città lo definirei quasi chimico con le persone, con i

veronesi; sarà che in qualche modo ci assomigliamo. I veronesi hanno il senso dell’ironia, amano gustarsi la vita, si mangia bene a Verona, è una città molto ospitale. C’è un buon vivere e c’è una bella armonia. È appunto questo legame chimico che dicevo prima che funziona molto bene.»

Effettivamente non poteva esserci luogo migliore proprio per questo artista che è riuscito per primo ad unire pop alla lirica insieme al grande Maestro Luciano Pavarotti.

«Siamo nei primi anni 90 e ricordo ancora che agli inizi Miserere gli era piaciuta molto, continuava a dirmi – la canzone è bella, molto bella – ma sembrava restìo, perché con la musica moderna non si era mai approcciato, sappiamo bene che si era dedicato completamente e magnificamente al mondo della lirica. Allora gli dissi la verità ovvero che avevo pensato a lui e soltanto a lui per questa canzone e senza la sua interpretazione non avrebbe avuto senso che esistesse. »

E poi lanciasti la cassettina della demo fuori dalla finestra, è vero?

Verissimo! Ed iniziò a dirmi – sei un pazzo, la canzone è bellissima come fai a ricordartela se la butti via! –. Ma non sapeva che in automobile e a casa avevo molte copie registrate! Così prese la sua agenda ed aveva un unico giorno libero, il 19 agosto. Ci trovammo nella sua casa a Pesaro, lui si mise seduto sulla sua poltrona del salotto, arrivammo la sera prima con tutta la strumentazione necessaria e lo studio mobile per la registrazione. Da buoni emiliani ci perdemmo a mangiare un piatto enorme di tagliatelle e intanto mi disse – quando arriva l’orchestra! – gli risposi che non era necessaria che lo avrei diretto io e che la base orchestrale era già stata registrata. Alla fine registrò Miserere perfettamente e divenne il successo mondiale che conosciamo.

Zucchero all'Arena di Verona (ph Roberto Finizio)
Zucchero (ph Daniele Barraco)

HAPPY BIRTHDAY, ZUCCHERO!

Sugar Fornaciari celebrates his 70th birthday at the Arena di Verona with nine evenings.

An important birthday, his 70th, in one of the most important temples of classical and modern music. This is how Zucchero “Sugar” Fornaciari decided to celebrate his birthday: in Verona. 'On 25 September, I will be at the Amphitheatre, and I am delighted. I am not one for celebrations; I am not interested in New Year's Eve, name days, weddings, or anniversaries. We are a practical people in the lower Emilia region. And playing in the Arena on 25 September, even though my family had suggested other celebrations, will be a dream come true for me," he said with a smile during the press conference to announce the new date added on 28 September.

The return to the Arena comes at the end of the “Overdose D'Amore” tour, which has visited four continents, 35 countries and 73 cities, with over 1.5 million spectators between 2023 and 2024. After Italian stops at stadiums in Ancona, Bari, Rome, Turin and Padua, Zucchero ends on a high note with his favourite stage.

The Arena is practically your home.

I've felt at home here since the first day I stepped onto this incredible stage. My earliest memories are of guest appearances at the Festivalbar. This place is obviously magical for me, but everyone knows that; it's made for music and you can hear the music in detail, as it should be, so I'm happy to come back and play in the Arena in front of this wonderful audience that seems to embrace you every night.

People come from all over Europe to see you.

So they tell me. About 30% come from abroad, which obviously makes me happy, but some even come from Australia, North America and South Africa; they come for the concert, but I think also for the city of Verona, which is obviously beautiful and famous all over the world.’

If you could dedicate a song to Verona, which one would you choose?

«Good question. Occhi. I would dedicate the passage "come sei bella"! to it. I would describe the bond with this city as almost chemical with the people, with the Veronese; maybe it's because we are somehow similar. The people of Verona have a sense of irony, they love to enjoy life, you eat well in Verona, it's a very hospitable city. There's a good quality of life and there's a beautiful harmony. It's precisely this chemical bond I mentioned earlier that works so well."

Indeed, there could be no better place for this artist, who was the first to combine pop with opera together with the great Maestro Luciano Pavarotti. «It was the early 1990s, and I still remember that at the beginning, Miserere liked it a lot. He kept telling me, ‘The song is beautiful, very beautiful,’ but he seemed reluctant because he had never approached modern music before. We know that he had devoted himself completely and magnificently to the world of opera. So I told him the truth, that I had thought of him and only him for this song and that without his interpretation it would have no meaning.»

And then you threw the demo cassette out of the window, is that right?

«Absolutely! And he started saying to me, 'You're crazy, the song is beautiful, how can you remember it if you throw it away! ' But he didn't know that I had many copies recorded in my car and at home! So he took out his diary and had only one free day, 19 August.

We met at his home in Pesaro, he sat down in his armchair in the living room, and we arrived the night before with all the necessary equipment and the mobile recording studio. Like good Emiliani, we lost ourselves in eating a huge plate of tagliatelle, and in the meantime he said to me, “When does the orchestra arrive? ” I replied that it wasn't necessary, that I would conduct it and that the orchestral backing had already been recorded.

In the end, he recorded Miserere perfectly, and it became the worldwide success we know today.»

Zucchero all'Arena di Verona
Zucchero all'Arena di Verona

A SCUOLA DI MERAVIGLIA: COS’È UN MAESTRO?

Il 17 settembre sarà Massimo Recalcati a rifletterci.

In un’epoca di incertezze e trasformazioni, il ruolo del maestro è più che mai fondamentale. La stessa etimologia del termine, dal latino magister, indica “colui che è più grande”. Ma in cosa consiste questa grandezza? Non solo nel sapere, ma soprattutto nella dimensione umana. Oggi il maestro è guida, ispirazione, emozione.

Un’interessante riflessione sul tema arriva dal titolo della

lectio che lo psicanalista e saggista Massimo Recalcati terrà al Teatro Romano il 17 settembre per il Festival della Bellezza 2025: “A scuola di meraviglia: cos’è un maestro?”. La data coincide con la riapertura delle scuole in Veneto, prevista per il 10 settembre. Da qui la domanda: qual è oggi il significato profondo dell’essere maestri?

«Viviamo in un’epoca che vorrebbe fare a meno del

La Scuola di Atene: al centro dell'affresco si trovano Platone e Aristotele, intenti a discutere tra loro. Attorno a loro, sono rappresentati altri filosofi, matematici, scienziati e studiosi come Socrate, Pitagora, Eraclito.

maestro – spiega Recalcati nello spettacolo in anteprima al Castello Sforzesco di Milano. –Il maestro è colui che può parlare solo di ciò che gli preme e lo tocca veramente. È colui che porta la luce: l’incontro con il maestro non è un incontro con un potere che comanda, ma è un incontro che chiarifica». Parole che sottolineano quanto sia centrale il ruolo emotivo ed esistenziale del maestro. Deve saper generare

meraviglia, stimolare passioni, emozioni. «Il docente deve sapere motivare, coinvolgere e anche essere flessibile rispetto alle dinamiche della classe, che cambiano di giorno in giorno. L'insegnante non può solo trasmettere contenuti: deve fare in modo che questi contenuti suscitino curiosità e passione – spiega la psicoterapeuta Giuliana Guadagnini. –La meraviglia è il punto di partenza dell’apprendimento, poiché è solo quando siamo meravigliati da qualcosa che ci impegniamo attivamente per comprenderlo meglio. Non basta più trasmettere conoscenze in modo frontale. Le normative scolastiche

valorizzano oggi anche abilità e competenze. Il bravo insegnante deve creare esperienze significative che coinvolgano la mente ma anche il cuore.

Un riferimento simbolico a questo rapporto maestroallievo si trova nel Simposio di Platone, nell’incontro tra Socrate e Agatone. Il giovane chiede a Socrate di versare il sapere nella sua mente. Ma Socrate risponde che lui non possiede il sapere, bensì lo desidera. «Un maestro non è colui che sa il sapere, ma colui che ama e desidera il sapere. E quando lui incontra il desiderio del sapere, l’allievo si trasforma da coppa vuota in amante», spiega Recalcati.

In questo quadro idealmente ricco, esistono però difficoltà

reali. I docenti devono affrontare pressioni sociali e familiari, oltre al delicato equilibrio tra i vari ruoli che ricoprono. «Le sfide sono molteplici: dalla pressione sociale e familiare sul sistema educativo, fino alle difficoltà di mantenere un equilibrio tra i vari ruoli che un docente deve assumere. Purtroppo, infine, la figura dell’insegnante non è sempre valorizzata come dovrebbe» conclude Guadagnini.

BUON ANNO SCOLASTICO!

Che cosa rappresenta, psicologicamente, l’inizio dell’anno per gli studenti? Un momento di transizione, spesso vissuto con ansia. Il passaggio tra cicli scolastici o semplicemente il ritorno tra i banchi può generare incertezza: nuove relazioni, nuovi equilibri. La ricerca del proprio posto nel gruppo classe, la paura dell’ignoto, possono creare tensione. Ma per molti, è anche una sfida positiva. Un’occasione per rimettersi in gioco.

Gli altri spettacoli al Teatro Romano del Festival della Bellezza 2025:

- 14 settembre, 21:00 – Aldo Cazzullo: “Il meraviglioso romanzo della Bibbia”

- 15 settembre, 21:00 –Arianna Porcelli Safonov: “Minotauri contemporanei”

- 16 settembre, 21:00 –Alessandro Bergonzoni: “Nonbello ma gnifico (Chimeraviglia?)”

- 23 settembre, 21:00 – Umberto Galimberti: “Il mistero della bellezza: la meraviglia”

- 24 settembre, 21:00 –Edoardo Bennato: “Sono solo canzonette” (concerto)

- 25 settembre, 21:00 – Paolo Rossi: “Stand Up Classic”

- 26 settembre, 21:00 –Noemi: “Nostalgia”

Socrate

AT THE SCHOOL OF WONDER: WHAT IS A TEACHER?

On 17 September, Massimo Recalcati will reflect on this question.

In an age of uncertainty and transformation, the role of the teacher is more fundamental than ever. The very etymology of the term, from the Latin magister, indicates “one who is greater”. But what does this greatness consist of? Not only in knowledge, but above all in the human dimension. Today, the teacher is a guide, an inspiration, an emotion.

An interesting reflection on the subject comes from the title of the lecture that psychoanalyst and essayist Massimo Recalcati will give at the Roman Theatre on 17 September for the Festival della Bellezza 2025: “At the school of wonder: what is a teacher?”. The date coincides with the reopening of schools in Veneto, scheduled for 10 September. Hence the question: what is the profound meaning of being a teacher today?

“We live in an age that would like to do without teachers,” explains Recalcati in the preview of the show at the Castello Sforzesco in Milan. 'A teacher is someone who can only talk about what really matters to them and touches them deeply. They are the ones who bring light: meeting a teacher is not an encounter with a commanding power, but an encounter that clarifies."

These words emphasise how central the emotional and existential role of the teacher is.

They must know how to generate wonder and stimulate passions and emotions. "Teachers must know how to motivate, engage and also be flexible with regard to classroom dynamics, which change from day to day. Teachers cannot just convey content: they must ensure that

this content arouses curiosity and passion,' explains psychotherapist Giuliana Guadagnini. 'Wonder is the starting point for learning, because it is only when we are amazed by something that we actively strive to understand it better. It is no longer enough to convey knowledge in a frontal manner. School regulations now also value skills and competences.

A good teacher must create meaningful experiences that engage both the mind and the heart.

A symbolic reference to this teacher-student relationship can be found in Plato's Symposium, in the encounter between Socrates and Agathon. The young man asks Socrates to pour knowledge into his mind. But Socrates replies that he does not possess knowledge, but desires it. 'A teacher is not someone who knows knowledge, but someone who loves and desires knowledge And when he encounters the desire for knowledge, the student is transformed from an empty cup into a lover,' explains Recalcati.

In this ideally rich picture, however, there are real difficulties. Teachers have to deal with social and family pressures, as well as the delicate balance between the various roles they play. 'There are many challenges: from social and family pressure on the education system to the difficulties of maintaining a balance between the various roles that a teacher must assume. Unfortunately, ultimately, the figure of the teacher is not always valued as it should be,' concludes Guadagnini.

HAPPY NEW SCHOOL YEAR! What does the start of the year represent psychologically for students? A moment of transition, often experienced with anxiety. The transition between school cycles or simply returning to the classroom can generate uncertainty: new relationships, new balances. The search for one's place in the class group and the fear of the unknown can create tension. But for many, it is also a positive challenge. An opportunity to get back in the game.

Other shows at the Roman Theatre during the Festival della Bellezza 2025:

- 14 September, 9:00 p.m. –Aldo Cazzullo: “The wonderful novel of the Bible” - 15 September, 9:00 p.m. – Arianna Porcelli Safonov: “Contemporary Minotaurs”

- 16 September, 9 p.m. –Alessandro Bergonzoni: “Not beautiful but magnificent (Chimeraviglia?)”

- 23 September, 9 p.m. –Umberto Galimberti: ‘The Mystery of Beauty: Wonder’

- 24 September, 9:00 p.m. –Edoardo Bennato: ‘They're Just Songs’ (concert)

- 25 September, 9:00 p.m. –Paolo Rossi: ‘Stand Up Classic’

- 26 September, 9:00 p.m.

– Noemi: ‘Nostalgia’

Massimo Recalcati

LA FOTOGRAFIA DI PEDRO ALMODÓVAR

Gli Still life del regista spagnolo in mostra da Il

Meccanico dal 20 settembre al 20 ottobre.

Regista di capolavori come Donne sull'orlo di una crisi di nervi, Légami, Carne tremula, Volver, Tutto su mia madre e recente Leone d'Oro al miglior film all'81ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia per il suo film La stanza accanto. Pedro Almodóvar è anche un insospettabile fotografo di nature morte: frutta, fiori, vasi di vetro. Oggetti quotidiani che sembrano parte integrante dei suoi film ed esposti per la prima volta in Italia presso lo spazio de Il Meccanico di Via San Vitale 2b durante il Festival Internazionale Grenze Arsenali Fotografici (20 settembre - 20 ottobre). La mostra s'intitola Vida detenida (intraducibile in detenuto a vita). Ogni fotografia “rappresenta un elemento di calma nel caos quotidiano”, ma anche un omaggio a Morandi, da cui il regista sembra aver tratto una profonda ispirazione. Gli oggetti provengono dalla casa del regista, e da quella vita suggeriscono malinconia, senso dell'assurdo, assenza. Drammi avvincenti di luce, attesa nella solitudine: «Per iniziare a scattare foto a casa, è necessario sentirsi soli – spiega Almodóvar – è solo in momenti come questo che riesci ad applicarti

ad osservare la luce che entra dalla finestra della tua cucina e lo spettacolo che ti assorbe al punto da afferrare una macchina fotografica e cercare di catturare quel momento e la sua luce».

Lontano dal set Almodóvar scatta per compiere un gesto profondamente pop: trasformare oggetti comuni - bicchieri, fiori, piatti, utensili - in simulacri, feticci carichi di memoria e desiderio. Non sono semplici nature morte, ma “vita ferma”: ogni oggetto infatti conserva vitalità, reagisce alla luce e muta nel tempo. «Ciò che mi interessa è l’estasi del momento, essere vigile e catturare l’emozione dell’istante – scrive Almodóvar. – Le nature morte sono una forma pagana di altare che riverisce e venera gli oggetti»: tensione fragile e vibrante che pervade ogni scatto, dove la

Pedro Almodovar senza titolo, 2017
Pedro Almodovar Homenaje a Ettore Sotssas 2, 2017

bellezza del quotidiano si fa sacra, precaria e mai consolatoria. Le opere esposte sono fornite da Opera Gallery di Madrid, la curatela è di Simone Azzoni, il catalogo della mostra è di LazyDog.

Grenze nasce come sperimentazione zero per riportare a Verona un’occasione pubblica di confronto, studio e analisi sui modi in cui in fotografia declina la distanza tra vedere, guardare, osservare e meravigliarsi. Sotto lo stesso cielo ma con orizzonti diversi.

Grenze Arsenali Fotografici VIII Edizione

Verona 19 settembre – 20 ottobre 2025

“Anfällig", cagionevole, vulnerabile, fragile, da un momento all'altro può cadere o ricadere. Non siamo del tutto guariti ma ritorniamo nel mondo con una nuova delicatezza.

Il Meccanico Via San Vitale 2b Verona Orari: 9:30 - 12:30 e 16:00 – 19:00 Ingresso gratuito. Giorno di chiusura: lunedì

THE PHOTOGRAPHY OF PEDRO ALMODÓVAR

The Spanish director's still lifes on display at Il Meccanico from 20 September to 20 October

Director of masterpieces such as Women on the Verge of a Nervous Breakdown, Tie Me Up! Tie Me Down!, Live Flesh, Volver, All About My Mother and recent Golden Lion winner for Best Film at the 81st Venice International Film Festival for his film The Room Next Door. Pedro Almodóvar is also an unexpected photographer of still lifes: fruit, flowers, glass vases. Everyday objects that seem to be an integral part of his films and are on display for the first time in Italy at Il Meccanico in Via San Vitale 2b during the Grenze Arsenali Fotografici International Festival (20 September - 20 October).

The exhibition is entitled Vida detenida (untranslatable as “life imprisonment”). Each photograph “represents an element of calm in everyday chaos”, but also pays homage to Morandi, from whom the director seems to have drawn deep inspiration. The objects come from the director's home, and from that life they suggest melancholy, a sense of the absurd, absence. Compelling dramas of light, waiting in solitude: “To start taking photos at home, you need to feel alone,” explains Almodóvar, “it is only in moments like these that

you can apply yourself to observing the light coming in through your kitchen window and the spectacle that absorbs you to the point of grabbing a camera and trying to capture that moment and its light”.

Far from the set, Almodóvar takes photos to perform a deeply pop gesture: transforming common objects – glasses, flowers, plates, utensils – into simulacra, fetishes laden with memory and desire. They are not simple still lifes, but “frozen life”: each object retains its vitality, reacts to light and changes over time. 'What interests me is the ecstasy of the moment, being alert and capturing the emotion of the instant,“ writes Almodóvar. 'Still lifes are a pagan form of altar that reveres and venerates objects”: a fragile and vibrant tension that pervades every shot, where the beauty of everyday life becomes sacred, precarious and never consolatory. The works on display are provided by the Opera Gallery in Madrid, curated by Simone Azzoni, with the exhibition catalogue by LazyDog.

Grenze began as an experimental project to bring back to Verona a public opportunity for discussion, study and analysis of the ways in which photography explores the distance between seeing, looking, observing and marvelling. Under the same sky but with different horizons.

Grenze Arsenali Fotografici VIII Edition

Verona 19 September – 20 October 2025

“Anfällig”, frail, vulnerable, fragile, at any moment it can fall or relapse. We are not completely healed, but we return to the world with a new delicacy.

Il Meccanico Via San Vitale 2b Verona

Opening hours: 9:30 a.m. - 12:30 p.m. and 4:00 p.m.7:00 p.m.

Free admission.

Closed on Mondays.

Pedro Almodovar Vida Detenida

OFFICINA18, COWORKING E FUCINA DI PROGETTI

Desk flessibili, uffici, sale riunione, ma anche community.

C’è un luogo a Verona dove le idee si incontrano prima ancora delle persone. Dove le parole "connessione" e "rete" non sono solo digitali, ma umane. Questo posto è Officina18. Non è un ufficio. Non è casa. È uno spazio ibrido, in continuo movimento, dove ogni giorno può succedere qualcosa di sorprendente.

Qui entri con un progetto e potresti uscire con un socio. Vieni per lavorare in silenzio e ti ritrovi in un brainstorming davanti a un caffè.

A Officina18 si mescolano architetti, fotografi, marketer, designer, startup e chiunque abbia deciso che lavorare da soli… non fa per sé.

Tra le alte volte di un ex capannone industriale, postazioni luminose e pareti che sanno di storia, si respira un’aria che spinge a creare, innovare, rischiare.

Ci trovi desk flessibili, uffici su misura, sale riunioni, eventi che ispirano e una community pronta ad ascoltare, aiutare, connettere. Officina18 è un coworking,

certo. Ma è soprattutto una fucina. Una casa temporanea per progetti che vogliono diventare futuro.

Perché la creatività è contagiosa. E a Officina18, nessuno lavora davvero da solo.

OFFICINA18, COWORKING SPACE AND PROJECT INCUBATOR

Flexible desks, offices, meeting rooms, but also community.

There is a place in Verona where ideas meet even before people do. Where the words ‘connection’ and ‘network’ are not just digital, but human. This place is Officina18.

It is not an office. It is not home. It is a hybrid space, constantly changing, where something surprising can happen every day. You come in with a project and you might leave with a partner. You come to work in silence and find yourself brainstorming over a coffee.

Officina18 is a mix of architects, photographers, marketers, designers, start-ups and anyone who has decided that working alone is not for them.

Amidst the high ceilings of an ex industrial warehouse, bright workstations and walls steeped in history, there is an atmosphere that encourages creativity, innovation and risk-taking. You will find flexible desks, customised offices, meeting rooms, inspiring events and a community ready to listen, help and connect. Officina18 is a coworking space, of course. But above all, it is a forge. A temporary home for projects that want to become the future.. Because creativity is contagious. And at Officina18, no one really works alone.

O F F I C I N A 1 8

LAVORA MEGLIO,

CA M BIA ARIA!

Vieni a lavorare in un luogo fresco, luminoso e accessibile.

Un luogo per lavorare

senza mai essere da solo.

S c r i v i c i u n a e - m a i l

h e l l o @ o f f i c i n a 1 8 . i t

V i e n i a t r o v a r c i

V i a N . C o p e r n i c o 1 8 , 3 7 1 3 5 V e r o n a

Lu n - V e n 9 - 1 8

VERONA: IL MONDO DEL MARMO CHE FA SCUOLA

Una scuola di alta specializzazione per il distretto.

La fiera internazionale del marmo e della pietra naturale, Marmomac, si terrà a Verona dal 23 al 26 settembre 2025. Sarà la 59ª edizione e ospiterà espositori e operatori da tutto il mondo, focalizzandosi su design, tecnologia e cultura legata alla pietra naturale. Questa volta siamo voluti entrare nel mondo marmo da una porta diversa per vedere e capire realmente cosa significa per Verona l’indotto marmo. Per farlo abbiamo bussato alla porta di un Istituto, quello Salesiano di Verona che ha pensato bene di fare del settore marmo un indirizzo scolastico: “Arte e automazione del marmo”, che consegna una qualifica o un diploma professionale nel settore.

L’idea nasce da una richiesta sempre maggiore di specializzazione per le aziende del distretto di Verona, che è diventata una progressiva e oggi costante problematica. Grazie ai corsi dell’Istituto si è in grado di dare agli allievi che optano per questo settore formativo delle competenze di programmazione e utilizzo di macchine a controllo numerico, oltre che di progettazione e realizzazione di lavorazioni artistiche di settore diventando tecnici altamente qualificati

attraverso l’uso di tecnologie innovative e strumentazioni didattiche all’avanguardia. Il titolo è riconosciuto anche a livello europeo secondo lo standard EQF di livello 3. Durante il primo anno gli studenti impareranno le basi delle lavorazioni di finitura del manufatto in marmo, in particolare i concetti di sicurezza individuale sul posto di lavoro, la precisione e il rispetto dei tempi, nozioni di coding e le basi della robotica educativa. Durante il secondo anno acquisiranno competenze più approfondite sulla realizzazione dei manufatti artistici e dei processi di lavorazione. Verranno inoltre introdotti i concetti base per l’automazione attraverso elementi di coding. Inoltre, per tutta la durata del percorso scolastico gli allievi potranno accedere a specifici corsi per ottenere certificazioni professionali da inserire nel loro curriculum formativo. Allievi e allieve affronteranno poi la specializzazione nel corso del terzo anno e a seguire il quarto anno duale per “tecnico per la programmazione e gestione di impianti di produzione“ o per “tecnico delle lavorazioni

artistiche di marmi e pietre”. La sede dell’indirizzo si trova nella sede staccata di Sant’Ambrogio di Valpolicella, facilmente raggiungibile per gli alunni. Il comparto del marmo a Verona è un settore industriale come sappiamo di grande rilievo, con una lunga tradizione legata all'estrazione e lavorazione della pietra naturale, in particolare del famoso "Rosso Verona". Il distretto veronese del marmo e della pietra è un importante centro di produzione e commercializzazione, con numerose aziende attive nel taglio, modellatura e finitura di materiali lapidei ma non solo. Nel contesto contemporaneo la pietra naturale continua a essere un materiale di grande prestigio e versatilità, capace di aggiungere valore a qualsiasi progetto architettonico o di design con la sua bellezza e le sue proprietà uniche. Il marmo italiano è rinomato in tutto il mondo per la sua qualità e bellezza, l'idea quindi di investire su figure professionali così specifiche permette al settore di affrontare nuove sfide come la concorrenza internazionale e di valorizzare sempre più il made in Italy.

VERONA: THE WORLD OF MARBLE SETS AN EXAMPLE

A highly specialised school for the district.

The international marble and natural stone fair, Marmomac, will be held in Verona from 23 to 26 September 2025. It will be the 59th edition and will host exhibitors and operators from all over the world, focusing on design, technology and culture related to natural stone.

This time, we wanted to enter the world of marble through a different door to really see and understand what the marble industry means for Verona. To do this, we knocked on the door of an institute, the Salesian Institute of Verona, which has decided to make make marble a specialised educational track: “Marble Art and Automation”, which awards a professional qualification or diploma in the sector.

The idea stems from an evergrowing need for specialisation among companies in the Verona district – a structural challenge that is now constantly present. Thanks to the institute's courses, students who opt for this training sector are able to acquire skills in

programming and using numerical control machines, as well as in the design and creation of artistic works in the sector, becoming highly qualified technicians through the use of innovative technologies and cutting-edge teaching tools.

The qualification is also recognised at European level according to the EQF level 3 standard. During the first year, students will learn the basics of marble finishing, in particular the concepts of individual safety in the workplace, precision and timekeeping, coding concepts and the basics of educational robotics. During the second year, they will acquire more in-depth skills in the creation of artistic artefacts and manufacturing processes. The basic concepts of automation through coding elements will also be introduced.

In addition, throughout the course, students will have access to specific courses to obtain professional certifications to include in their training curriculum. Students will then specialise in the third year and follow a dual fourth year to become a “production plant programming

and management technician” or a “marble and stone artistic processing technician”. The course is based at the Sant'Ambrogio di Valpolicella branch, which is easily accessible for students.

The marble sector in Verona is, as we know, an industrial sector of great importance, with a long tradition linked to the extraction and processing of natural stone, in particular the famous “Rosso Verona”. The Verona marble and stone district is an important centre of production and marketing, with numerous companies active in the

cutting, shaping and finishing of stone materials, but not only.

In the contemporary context, natural stone continues to be a material of great prestige and versatility, capable of adding value to any architectural or design project with its beauty and unique properties. Italian marble is renowned worldwide for its quality and beauty, so the idea of investing in such specific professionals allows the sector to face new challenges such as international competition and to increasingly enhance the value of Italian-made products.

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TREKKING A VERONA E IN LESSINIA: IL SENTIERO EUROPEO E5

Una camminata per riscoprire il nostro territorio.

Esiste un modo per vivere il turismo in modo lento e sostenibile?

Sicuramente rivalutare le bellezze del territorio veronese, anche sotto casa, può essere un buon metodo.

Le giornate di fine estate, rientrati dalle vacanze fuori porta, si rivelano un buon momento per godersi il territorio, esplorandolo in modo lento e apprezzando il piacere di una camminata nella natura.

Forse molti non sanno che il territorio veronese e la Lessinia ospita un importante percorso di trekking, alla portata di tutti, che unisce il Nord Europa con l’Italia. È il Sentiero Europeo E5.

Ma cosa sono i Sentieri Europei?

Nati per promuovere lo scambio culturale tra i popoli attraverso la condivisione di trekking che attraversano le bellezze dei territori, sono una rete di sentieri che collegano l’Europa da Capo Nord a Creta, dalle coste dell’Atlantico

ai Carpazi fino al Mar Nero passando per sentieri nazionali e regionali esistenti.

Ad oggi esistono 12 Sentieri Europei la cui gestione è affidata alla European Ramblers Association (ERA), l’associazione dei camminatori europei.

Cos’è il Sentiero Europeo E5?

Il Sentiero Europeo E5 è un sentiero a lunga percorrenza che da Pointe du Raz, nella costa dell’Atlantico in Bretagna (Francia) attraversa le Alpi passando per Svizzera, Germania, Austria e raggiunge l’Italia a Venezia. Il percorso attualmente termina a Verona, per un totale di circa 3050 km.

La parte più comunemente percorsa è quella che dal lago di Costanza raggiunge Verona: un percorso di 600 km per il quale sono mediamente necessari per un buon camminatore circa 30 giorni di cammino. Tale tratto fu definito dal tedesco Hans Schmidt e realizzato dalla Federazione Europea Escursionismo (FIE), che lo inaugurò il 2 luglio 1972.

Nel territorio veronese sono possibili vari percorsi, senza dover affrontare una maratona di chilometri. Mediamente si possono identificare tratte da una decina di chilometri alla portata di molti.

Il tragitto complessivo parte da Avesa risalendo la Val Borago fino a Montecchio, poi prosegue sul crinale fino a Schioppo, scende al Ponte di Veja e al Ponte Basasenoci, risale fino a Erbezzo e si inoltra nel Vajo dell’Anguilla per sbucare a Maregge. Da questa contrada sopra Bosco Chiesanuova il sentiero si snoda nell’Alta Lessinia fino a Malga Parparo di sopra, scende a Giazza lungo la strada delle Gosse e risale il vallone di Campobrun fino al rifugio Scalorbi.

Proposta di percorso per esplorare la parte alta del tratto veronese, la Lessinia.

Si parte dal parcheggio sotto Malga Parparo per poi attraversare la fitta Foresta delle Gosse, una delle zone più suggestive del Parco Naturale Regionale della Lessinia. Seguendo in salita la strada comunale che supera gli edifici di malga, si devia poi a destra in discesa lungo il sentiero europeo E5, che si inoltra nel cuore della foresta di faggio.

Prima del paese di Giazza, nei pressi di una radura si devia seguendo le indicazioni per il rifugio Lausen, raggiungendo la dorsale alla panoramica Croce dei Norderi. Il ritorno avviene lungo il tratto terminale dell’antica “Via Cara”, storico percorso di transumanza che dalla pianura risaliva fino all’altopiano alla Croce del Parparo.

L’itinerario, di circa 7 chilometri, è percorribile in tutte le stagioni, ha un tempo di percorrenza di 2 ore e mezza con dislivello limitato (275 metri) adatto a tutti e si sviluppa prevalentemente su strade forestali e di accesso alle malghe e su sentieri segnalati. Si può inoltre percorrere a piedi, in mountain bike e a cavallo.

TREKKING IN VERONA AND LESSINIA: THE EUROPEAN E5 TRAIL

A walk to rediscover our territory.

Is there a way to enjoy tourism in a slow and sustainable way? Re-evaluating the beauty of the Verona area, even close to home, can certainly be a good method.

The end of summer, after returning from holidays away, is a good time to enjoy the area, exploring it slowly and appreciating the pleasure of a walk in nature.

Perhaps many people are unaware that the Verona area and Lessinia are home to an important trekking route, accessible to all, which connects Northern Europe with Italy. It is the European E5 Trail.

But what are European Trails?

Created to promote cultural exchange between peoples through shared trekking experiences that take in the beauty of the local areas, they are a network of trails connecting Europe from North Cape to Crete, from the Atlantic coast to the Carpathians and the Black Sea, passing through existing national and regional trails. To date, there are 12 European Paths managed by the European Ramblers Association (ERA).

What is the European Path E5?

The European Path E5 is a long-distance trail that starts at Pointe du Raz, on the Atlantic coast of Brittany (France), crosses the Alps through Switzerland, Germany and Austria, and reaches Italy at Venice. The route currently ends in Verona, covering a total of approximately 3,050 km.

The most commonly travelled section is the one from Lake Constance to Verona: a 600 km route that takes a good walker about 30 days to complete on average. This section was defined by the German Hans Schmidt and created by the European Ramblers Association (ERA), which inaugurated it on 2 July 1972.

In the Verona area, there are various routes available without having to tackle a marathon of kilometres. On average, there are sections of about ten kilometres that are within the reach of many.

The entire route starts from Avesa, climbing up the Val Borago to Montecchio, then continues along the ridge to Schioppo, descends to Ponte di Veja and Ponte

Basasenoci, climbs up to Erbezzo and enters the Vajo dell'Anguilla to emerge at Maregge. From this district above Bosco Chiesanuova, the trail winds through Alta Lessinia to Malga Parparo di Sopra, descends to Giazza along the Gosse road and climbs up the Campobrun valley to the Scalorbi refuge.

Suggested route for exploring the upper part of the Verona

section, Lessinia

The route starts from the car park below Malga Parparo and then crosses the dense Foresta delle Gosse, one of the most evocative areas of the Lessinia Regional Nature Park. Following the municipal road uphill past the mountain huts, turn right downhill along the European E5 trail, which enters the heart of the beech forest.

Before the village of Giazza, near a clearing, turn off and follow the signs for the Lausen refuge, reaching the ridge at the panoramic Croce dei Norderi. The return journey follows the final stretch of the ancient “Via Cara”, a historic transhumance route that climbed from the plain up to the Croce del Parparo plateau. The route, which is about 7 kilometres long, can be travelled in all seasons. It takes 2½ hours to complete, with a limited elevation gain (275 metres), and is suitable for everyone. It mainly follows forest roads and access roads to mountain huts and marked trails. It can also be travelled on foot, by mountain bike or on horseback.

PRONTI A SCOPRIRE I CONFINI DEL FFDL

Dal 22 al 31 agosto a Bosco Chiesanuova

il Film Festival della Lessinia.

Sarà "il confine" l'omaggio tematico della

31^ edizione del Film Festival della Lessinia. La montagna come emblema di linea di demarcazione e come estrema possibilità di sconfinamento. La rassegna cinematografica internazionale dedicata a vita, storie e tradizione in montagna, in programma a Bosco Chiesanuova dal 22 al 31 agosto parlerà quindi di confini geografici e culturali, di confini politici e civili con uno sguardo alla storia e molto di più.

«La ricerca internazionale che il Film Festival della Lessinia compie per portare in Lessinia il meglio di quanto viene prodotto sul tema della vita in montagna è la base della nostra programmazione. Ogni anno - spiega il direttore

artistico, Alessandro Anderloni - la commissione della rassegna setaccia le cinematografie di ogni parte del Pianeta, non accontentandosi delle opere che vengono inviate alla selezione, ma facendosi in prima persona scopritore di nuovi film, registi emergenti, temi inaspettati». Il Festival presenterà quest’anno 87 film, scelti dalla commissione di selezione tra circa mille opere prese in considerazione, che saranno presentati nel corso di 40 sessioni di proiezione nella sala del Teatro Vittoria. Una ventina saranno le opere cinematografiche in concorso a competere per la Lessinia d’Oro per il miglior film in assoluto, della Lessinia d’Argento per il miglior lungometraggio e per il miglior

cortometraggio e del Premio della Giuria. La giuria internazionale sarà composta da: Matthias Heinrich Bauer, Lucía Contreras Howard, Inés Garcia, Maksym Melnyk, Alberto Rizzi. Torna anche la programmazione FFDL+ con 26 film di animazione e cortometraggi per bambini e adolescenti nelle sezioni 3+, 6+, 9+ e 12+. Una selezione internazionale di film sui temi della natura, del rapporto tra il mondo dell’infanzia e quello adulto, degli interrogativi di fronte alle sfide climatiche. Tra le proiezioni speciali L’abisso di Anderloni per i cento anni dalla prima discesa nella Spluga della Preta; Il cammino di Giovanni Montagnana per l’anniversario dalla morte di don Domenico Mercante; Un anno in Lessinia e Squali di Alberto Rizzi per un omaggio alla Lessinia al cinema, quattro cortometraggi realizzati dagli studenti della scuola Blow-Up Academy di Ferrara nell’ambito di un progetto sul tema del confine. Tra gli ospiti più attesi per gli incontri Parole Alte di mercoledì 27 agosto, Moni Ovadia, attore, cantante e scrittore italiano di origine bulgara particolarmente noto per il suo teatro musicale ispirato alla cultura yiddish e per il suo impegno civile e politico a sostegno dei diritti e della pace. Lo vedremo in dialogo con Anderloni, tra storia e attualità, per portare la sua voce coraggiosa al Film Festival della Lessinia. Ospite d’onore del Festival sarà invece Marco Paolini che riceverà il Premio “Protagonisti del Tempo”. Paolini incontrerà il pubblico domenica 31 agosto, alle 11, nello spazio Parole Alte e sarà presente alla proiezione del film Mar de Molada di Marco Segato. Il legame di Paolini con la montagna traspare fin da Il racconto del Vajont. Le terre alte ritornano nei testi dedicati a Meneghello, Rigoni Stern, London, appaiono qua e là nei Bestiari, negli Appunti e nei Filò teatrali, nei progetti come Fén. Con il regista Segato aveva raccontato le Dolomiti ne La pelle dell’orso, ora torna in Mar de Molada per parlare di acqua. A fare da cornice

a questa edizione la partnership con la pizzeria sociale “I Roersi” da poco inaugurata ad Arzerè, che accompagnerà il festival per tutta la sua durata.

READY TO DISCOVER THE BOUNDARIES OF THE FFDL

From 22 to 31 August in Bosco Chiesanuova

“ The Border” will be the theme of the 31st edition of the Lessinia Film Festival. The mountain as a symbol of a dividing line and as the ultimate invitation to transcend boundaries. The international film festival dedicated to life, stories and traditions in the mountains, scheduled to take place in Bosco Chiesanuova from 22 to 31 August, will therefore focus on geographical and cultural boundaries, political and civil boundaries, with a look at history and much more.

'The international research carried out by the Lessinia Film Festival to bring the best of what is produced on the theme of mountain life to Lessinia is the basis of our programming. Every year,‘ explains artistic director Alessandro Anderloni, ’the festival committee sifts through films from all over the world, but actively seeking out new films, emerging directors and unexpected themes, emerging directors and unexpected themes."

This year, the Festival will present 87 films, chosen

Moni Ovadia
Marco Paolini

by the selection committee from among approximately 1,000 works considered, which will be presented during 40 screening sessions in the Teatro Vittoria theatre. Around twenty films will compete for the Lessinia d'Oro for best film overall, the Lessinia d'Argento for best feature film and best short film, and the Jury Prize. The international jury will be composed of: Matthias Heinrich Bauer, Lucía Contreras Howard, Inés Garcia, Maksym Melnyk, and Alberto Rizzi. The FFDL+ programme is also back with 26 animated films and short films for children and teenagers in the 3+, 6+, 9+ and 12+ sections. An international selection of films on the themes of nature, the relationship between the world of childhood and adulthood, and questions facing climate challenges.

Special screenings include L'abisso di Anderloni (Anderloni's Abyss) for the hundredth anniversary of the first descent into the Spluga della Preta; Il cammino di Giovanni Montagnana (The Journey of Giovanni Montagnana) for the anniversary of the death of Don Domenico Mercante; Un anno in Lessinia (A Year in Lessinia) and Squali (Sharks) by Alberto Rizzi for a tribute to Lessinia in cinema, four short films made by students of the Blow-Up Academy in Ferrara as part of a project on the theme of borders. Among the most eagerly awaited guests for the Parole Alte meetings on Wednesday 27 August is Moni Ovadia, an Italian actor, singer and writer of Bulgarian origin, particularly known for his musical theatre inspired by Yiddish culture and for his civil and political commitment to supporting rights and peace. We will see him in conversation with Anderloni, between history

and current affairs, bringing his courageous voice to the Lessinia Film Festival. The guest of honour at the Festival will be Marco Paolini, who will receive the “Protagonisti del Tempo” award. Paolini will meet the public on Sunday 31 August at 11 a.m. in the Parole Alte space and will attend the screening of Marco Segato's film Mar de Molada. Paolini's connection with the mountains has been evident since Il racconto del Vajont (The Story of Vajont). The highlands return in texts dedicated to Meneghello, Rigoni Stern and London, echoing throughout his Bestiari, Appunti, and theatrical Filò, and in projects such as Fén. With director Segato, he recounted the Dolomites in La pelle dell'orso (The Skin of the Bear), and now he returns in Mar de Molada to talk about water. The backdrop to this edition is the partnership with the social pizzeria “I Roersi”, recently opened in Arzerè, which will accompany the festival throughout its duration.

SCOPRI IN BUS VERONA E IL SUO TERRITORIO

Vivi in relax con ATV la Lessinia, la Valpolicella, l'Est veronese, Valeggio e il Lago di Garda.

La città di Verona, un vero gioiello di storia e cultura, è circondata da un vasto territorio altrettanto ricco di patrimoni storici, culturali e paesaggistici, facilmente raggiungibili anche in autobus con i comodi e convenienti servizi di trasporto di ATV.

La Lessinia, situata a nord della città di Verona, è una zona montuosa dai paesaggi mozzafiato, dalla splendida natura incontaminata ricca di flora e fauna, un vero e proprio parco naturale! Con il trasporto pubblico la Lessinia è raggiungibile da Verona con le linee 109 per Erbezzo, 110 per Bosco Chiesanuova, 115 e 117 per Velo/Roverè, 121 per Giazza/Selva di Progno. Un’altra zona a pochi chilometri dal centro di Verona che merita senza dubbio attenzione è la Valpolicella, una splendida area collinare particolarmente conosciuta e rinomata per i suoi vigneti e le sue cantine, ma anche per lo storico borgo di San Giorgio con la sua chiesa romanica risalente al VIII secolo d.C. La Valpolicella è raggiungibile da Verona con le linee di autobus

21 per Sant’Ambrogio, 93 festivo per S. Floriano-Negrar/S.Pietro Incariano, 104 per Ponte di Veja. A est della città di Verona sorge il bellissimo borgo di Soave; il suo castello medievale e le splendide mure scaligere, che sorvegliano dall’alto tutto l’abitato, hanno meritato nel 2022, l’elezione a “Borgo dei Borghi”! Il territorio è circondato da vigneti i cui prestigiosi vini meritano sicuramente una degustazione in cantina. Soave si raggiunge da Verona con le linee 121, 130, mentre con la linea 226, che parte da San Bonifacio, si può esplorare la Val d’Alpone. Nella valle del fiume Mincio, a ovest di Verona, si

trova Valeggio sul Mincio, un paese ricco di storia che, con il suo Castello Scaligero costruito durante il XIV secolo, è un magnifico esempio di architettura medievale. La presenza del Parco Giardino Sigurtà, considerato come uno dei più suggestivi giardini al mondo, richiama ulteriormente i turisti a visitare questo territorio. Valeggio è raggiungibile da Verona con la linea 160 ed è collegato al Lago di Garda con la linea 482. Da qui, con una passeggiata di pochi minuti, si raggiunge Borghetto, eletto tra i borghi più belli d’Italia. Un altro luogo di grande interesse è il Lago di Garda

raggiungibile da Verona con le linee 163, 164, 185 per Lazise, Bardolino, Garda che, nel periodo estivo, offrono una frequenza di collegamento tra il capoluogo veronese e il Lago di un bus ogni 30 minuti.

La soluzione più semplice e conveniente per spostarsi in bus sono i PASS uno, tre, sette giorni di ATV acquistabili nelle biglietterie e dalla App Ticket Bus Verona; gli orari e le tariffe sono consultabili sul sito www.atv.verona.it.

DISCOVER VERONA AND ITS TERRITORY BY BUS

By bus to Lessinia, Valpolicella, the east of Verona, Valeggio and Lake Garda.

The city of Verona, a true jewel of history and culture, is surrounded by a vast territory equally rich in historical, cultural and scenic heritage, easily reached by bus with ATV's convenient and affordable transport services.

Lessinia, located north of the city of Verona, is a mountainous area with breathtaking scenery and splendid unspoilt nature rich in flora and fauna - a true nature park! By public transport,

Lessinia can be reached from Verona with lines 109 to Erbezzo, 110 to Bosco Chiesanuova, 115 and 117 to Velo/Roverè, 121 to Giazza/Selva di Progno.

Another area just a few kilometres from the centre of Verona that undoubtedly deserves attention is Valpolicella, a splendid hilly area particularly well known and renowned for its vineyards and wine cellars, but also for the historic village of San Giorgio with its Romanesque church dating back to the 8th century AD. Valpolicella can be reached from Verona by bus routes 21 to Sant'Ambrogio, 93 to S. Floriano-Negrar/S.Pietro Incariano, 104 to Ponte di Veja.

To the east of the city of Verona lies the beautiful village of Soave; its medieval castle and splendid Scaliger walls, which guard the entire town from above, earned it the title of ‘Borgo dei Borghi’ in 2022! The area is surrounded

by vineyards whose prestigious wines certainly deserve a tasting in a wine cellar. Soave can be reached from Verona with lines 121, 130, while line 226, which departs from San Bonifacio, allows you to explore the Val d'Alpone.

In the valley of the river Mincio, west of Verona, lies Valeggio sul Mincio, a town rich in history that, with its Scaliger Castle built during the 14th century, is a magnificent example of medieval architecture. The presence of the Parco Giardino Sigurtà, considered one of the most beautiful gardens in the world, further attracts tourists to visit this area. Valeggio can be reached from Verona with line 160 and is connected to Lake Garda with line 482. From here, a few minutes' walk takes you to Borghetto, elected among the most beautiful villages in Italy. Another place of great interest is Lake Garda, which can be reached from Verona with lines 163, 164, 185 to Lazise, Bardolino, and Garda. During the summer period, these lines offer a connection frequency between the Veronese capital and the lake of one bus every 30 minutes.

The simplest and most convenient solution for travelling by bus are the one, three, seven-day ATV PASSes that can be purchased at ticket offices and from the Ticket Bus Verona App; timetables and fares can be consulted on the website www.atv.verona.it.

20 ANNI TUTTI DA FESTEGGIARE!

Le Corti Venete: lo spasso parte da qui.

Tante attività e divertimento per tutti

Al Centro Commerciale Le Corti Venete, tante attività aspettano te e i tuoi bambini: loro potranno divertirsi un mondo nell'Area Kids, con tanti gonfiabili, giochi e attività organizzate. Per te invece tanto divertimento di ogni tipo, con il Festival dello Sport e i laboratori di bricolage, i giochi interattivi e i tanti, tantissimi appuntamenti stagionali, che renderanno la tua esperienza qualcosa di unico e irripetibile.

Un mix di divertimento e tante altre emozioni, per regalarti tutte quelle esperienze che hai sempre cercato.

Solo al Centro Commerciale Le Corti Venete.

Un compleanno, tanti eventi

Le Corti Venete festeggia 20 anni: ti aspettiamo con tanti straordinari eventi.

Il 13 settembre nel pomeriggio, uno spettacolo in musica tutto da vivere, con il live show di Cristina D'Avena, in galleria fronte Mondadori; a seguire incontrerà i fan che acquisteranno il merchandising presso il punto dedicato.

Dal 14 al 21 settembre ti aspetta invece la settimana del fumetto: in galleria sarà allestita un'ampia area espositiva, dove ci saranno straordinarie opere di artisti, tra cui Andrea Dentuto, autore dei manga di Lupin III e Fabiana Fienco, docente di fumetto alla scuola italiana di Comix!

Il percorso proseguirà con le opere di Pasquale Qualano, fumettista e scultore, e con le tavole del fumetto Sherden di Samuele Mameli. Inoltre, una sezione dedicata alle opere realizzate da artisti sul territorio nazionale.

Accanto all'area espositiva, uno spazio

Cristina D'Avena, special guest

sarà dedicato al laboratorio di fumetto, che si svolgerà dal 15 al 19 settembre, ogni pomeriggio dalle 15 alle 19.

I partecipanti potranno cimentarsi nell’arte del disegno, guidati da un fumettista professionista. La manifestazione sarà arricchita da sessioni di live drawing, previste il 14, 20 e 21 settembre, durante le quali gli artisti realizzeranno disegni dal vivo, permettendo al pubblico di assistere al processo creativo.

Tante attività, tantissima passione: viviamo insieme la nostra festa!

20 YEARS TO CELEBRATE!

Le Corti Venete: the fun starts here.

Lots of activities and fun for everyone

At Le Corti Venete Shopping Center, lots of activities are waiting for you and your children: they can have a great time in the Kids Area, with lots of inflatables, games and organized activities. For you, on the other hand, lots of fun of all kinds, with the Sports Festival and DIY workshops, interactive games and the many, many seasonal events that will make your experience something unique and unrepeatable.

A mix of fun and lots of other excitement to give you all those experiences you've always been looking for. Only at Le Corti Venete Shopping Center.

One birthday, many events

Le Corti Venete is celebrating 20 years: we are waiting for you with many extraordinary events. On Sept. 13 in the afternoon, a show in music all to experience, with the live show of Cristina D'Avena, in the gallery in front of Mondadori; afterwards she will meet fans who will buy merchandising at the dedicated point.

Instead, from September 14 to 21, Comic Book Week awaits you: a large exhibition area will be set up in the gallery, where there will be extraordinary works by artists, including Andrea Dentuto, author of the Lupin III manga, and Fabiana Fienco, comic book teacher at the Italian school of Comix!

The itinerary will continue with the works of Pasquale Qualano, cartoonist and sculptor, and the Sherden comic book panels by Samuele Mameli. In addition, a section dedicated to works created by artists on the national territory.

Alongside the exhibition area, a space will be dedicated to the comic book workshop, which will take place from September 15 to 19, every afternoon from 3 to 7 p.m.

Participants will be able to try their hand at the art of drawing, guided by a professional cartoonist.

The event will be enhanced by live drawing sessions, scheduled for Sept. 14, 20 and 21, during which artists will create live drawings, allowing the public to witness the creative process.

Lots of activities, lots of passion: let's live our festival together!

CONOSCERE.

RIDURRE, RIUSARE, RICICLARE

Il sacco nero dei rifiuti indifferenziati.

Effettuare in modo corretto la raccolta differenziata significa anche separare e scartare una parte di rifiuti che non sono riciclabili in nessun modo e che devono necessariamente essere conferiti in discarica. Se andiamo ad analizzare cosa viene buttato nella raccolta del secco residuo a Verona, però, vediamo come non sia effettivamente residuo ma contenga una grande parte di rifiuti che potrebbero, e dovrebbero, essere differenziati nell’apposita raccolta: ecco quindi che troviamo un 8,5% di organico, un 11,7% di carta, quasi un 25% di tessili (che dovrebbero essere conferiti all'isola ecologica o, se in buono stato, nei contenitori stradali appositi per essere riusati da persone in difficoltà) tra tessili e tessili sanitaria (18,6%). E dato ancor più grave è il 33% di plastica a cui si aggiunge un quasi 2% (1,8) di metalli che andrebbero nel contenitore arancione.

Viene da chiedersi come questo sia ancora possibile, anche se un cambio nella tendenza

inizia a percepirsi. Dai dati ufficialmente comunicati ad Arpav, Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto e che saranno ufficializzati in autunno dall’Ente, la percentuale di raccolta differenziata a Verona è passata dal 53% del 2023 al 57% dello scorso anno, dimostrando come il lavoro quotidiano stia portando i suoi frutti, anche se la percentuale rimane ancora lontana dall’obiettivo finale. È necessario dunque guardare con attenzione ai rifiuti di ogni giorno. Un’esigenza che risulta evidente anche dai numeri. Ogni veronese, in media, produce oltre 700 chili di rifiuti l’anno. Dieci anni fa erano anche di più, circa 840. Di questi, 500,68 sono i chili di indifferenziato pro capite, ma dovrebbero essere molti meno, a fronte dei 267,60 di materiale di scarto avviato al riciclo. La strada è lunga ma la rotta si sta invertendo e noi ne siamo tutti protagonisti. Uno dei punti dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d'azione globale

di portata e rilevanza senza precedenti, finalizzato a sradicare la povertà, proteggere il pianeta e garantire la prosperità e la pace, adottato all'unanimità dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, infatti, sottolinea come sia fondamentale “ridurre, riusare, riciclare”. Proprio per questo, è importante che ognuno di noi si impegni nel quotidiano partendo dalla produzione di rifiuto, cercando quindi di avere per prima cosa meno oggetti materiali e meno imballaggi, chiedendosi per esempio se ciò che a noi non serve più a qualcun altro può essere utile, se può rivivere in altra forma o se si può aggiustare, o solo infine riciclare.

REDUCE, REUSE, RECYCLE

The black bag for unsorted waste.

Properly sorting waste also means separating and discarding some waste that cannot be recycled in any way and must necessarily be sent to landfill. However, if we analyse what is thrown away in Verona's residual waste collection, we see that it is not actually waste but contains a large proportion of waste that could, and should, be sorted into the appropriate collection: we find 8.5% organic waste, 11.7% paper, almost 25% textiles (which

should be taken to the recycling centre or, if in good condition, to the appropriate street containers to be reused by people in need) between textiles and medical textiles (18.6%). Even more serious is the 33% of plastic, to which is added almost 2% (1.8) of metals that should go in the orange container. One wonders how this is still possible, even if a change in the trend is beginning to be perceived. According to data officially communicated to Arpav, the Regional Agency for Environmental Prevention and Protection of Veneto, which will be made official by the agency in the autumn, the percentage of separate waste collection in Verona rose from 53% in 2023 to 57% last year, demonstrating how daily work is bearing fruit, even if the percentage

is still far from the final target. It is therefore necessary to pay close attention to everyday waste. This need is also evident from the figures. On average, each Veronese resident produces over 700 kilos of waste per year. Ten years ago, the total waste per person, it was even more, around 840kg.

Of this, 500.68 kilos per capita is unsorted waste, but it should be much less, compared to the 267.60 kilos of waste sent for recycling. There is still a long way to go, but the tide is turning and we are all playing a part. One of the points of the 2030 Agenda for Sustainable Development, a global action programme of unprecedented scope and relevance, aimed at eradicating poverty, protecting the planet and ensuring prosperity and peace, unanimously adopted by the 193 member countries of the United Nations, emphasises the importance of “reducing, reusing and recycling”.

For this very reason, it is important that each of us makes a daily commitment, starting with waste production, by trying to have fewer material objects and less packaging in the first place, asking ourselves, for example, whether something we no longer need could be useful to someone else, whether it can be reused in another form or repaired, or only finally, recycled.

L’ESPERTO RISPONDE

I bacchettini per le orecchie si buttano nel secco?

Gli impieghi dei bastoncini di cotone sono molteplici e oltre all’igiene auricolare, se ne usano tantissimi anche per le operazioni di make up e medicazioni varie. Rimangono di uso comune e dunque hanno un impatto ambientale rilevante, soprattutto se la parte centrale è ancora in plastica (vietati dal 2019, qualche confezione in giro si trova ancora). Impariamo dunque a conferirli correttamente partendo dall’indispensabile premessa che non devono mai essere gettati nel wc: da qui, infatti, arriverebbero dritti in mare. Qui, potrebbero essere ingeriti dai pesci, magari finendo dritti nel piatto, o inquinare le spiagge. I cosiddetti cotton fioc vanno dunque generalmente conferiti nel secco (anche quelli con componenti di plastica o etichettati come biodegradabili) a meno che non siano compostabili: fatti interamente di carta o di bamboo, che possono essere quindi gettati nell’umido o organico.

Di volta in volta selezioneremo la domanda più interessante e un esperto di Amia risponderà. Continuate a fare domande sul nostro profilo instagram, tante sorprese in arrivo per chi partecipa!

Can cotton buds be thrown in the dry waste bin?

Cotton buds have many uses and, in addition to ear hygiene, they are also widely used for makeup and various medical applications. They remain in common use and therefore have a significant environmental impact, especially if the central part is still made of plastic (banned since 2019, some packaging is still around). So let's learn how to dispose of them correctly, starting with the essential premise that they should never be thrown into the toilet: from there, they would end up straight in the sea. There, they could be ingested by fish, perhaps ending up on our plates, or pollute beaches. Cotton buds should therefore generally be disposed of in dry waste (even those with plastic components or labelled as biodegradable) unless they are compostable: made entirely of paper or bamboo, they can then be disposed of in wet or organic waste.

From time to time we will select the most interesting question and an expert from Amia will answer. Keep asking questions on our instagram profile, lots of surprises coming up for those who participate!

GIOCA CON OTTICA DI VIRGILIO E SCOPRI QUANTO NE SAI SUL

BENESSERE VISIVO!

Il quiz in 6 semplici domande.

1. Qual è uno dei segnali più comuni di un problema visivo?

A. Mal di testa frequenti

B. Stanchezza e sonnolenza

C. Senso continuo di fame

2. Se fai fatica a leggere i cartelli stradali da lontano, potresti soffrire di:

A. Miopia

B. Ipermetropia

C. Presbiopia

3. L’astigmatismo si manifesta con:

A. Visione distorta o sfocata

B. Difficoltà a guidare solo di notte

C. Occhi che cambiano colore

4. Quali sono le lenti da sole migliori per stare all’aria aperta al mare o in montagna?

A. Lenti polarizzate

B. Lenti categoria 3

C. Qualsiasi tipologia di lente

5. Se usi molto il computer o guidi spesso, le lenti antiriflesso:

A. Sono inutili

B. Ti proteggono dai raggi UV

C. Ti aiutano a ridurre l’affaticamento visivo

6. Le lenti fotocromatiche sono perfette per:

A. Chi passa spesso da ambienti interni a esterni

B. Chi lavora solo in ufficio

C. Chi preferisce le lenti molto scure

Ora conta le tue risposte!

Maggioranza A

Complimenti, sei esperto di benessere visivo! Conosci bene cosa significa la salute visiva e probabilmente ci vedi benissimo. Continua così!

Maggioranza B

Hai già qualche esperienza con i difetti visivi… forse porti già gli occhiali o comunque sei molto attenta/o!

Maggioranza C

Non hai mai fatto un controllo? È il momento giusto! Potresti trascurare alcuni segnali importanti.i.

Ottica di Virgilio è pronta a consigliarti le migliori lenti per i tuoi occhi e il tuo stile di vita.

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Presso gli Studi Medici Catullo puoi fare una visita oculistica per verificare effettivamente come stanno i tuoi occhi.

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PORTE D’INGRESSO FINSTRAL DAL DESIGN INNOVATIVO

Vetro stampato con pregiati decori.

La porta è il fiore all’occhiello di ogni abitazione. Non è un caso se il mercato offre una vastissima gamma di modelli in ogni possibile combinazione di materiali e design. Con le sue porte d’ingresso realizzate con stampa digitale su vetro, l’azienda altoatesina Finstral esplora le nuove frontiere del design: decori pietra incredibilmente realistici, estetiche esclusive che reinterpretano in chiave moderna le porte in stile classico, oppure grafiche personalizzate su vetro smaltato dai colori corposi e lucenti. Tutto questo è possibile grazie a una stampante digitale per vetro di ultima generazione, integrata nella linea di produzione di vetro isolante dell’azienda.

Stampante per vetro di ultima generazione

Finstral, azienda altoatesina tra i principali produttori di finestre e porte d’ingresso in Europa, si distingue per il fatto che realizza nei propri stabilimenti quasi tutto ciò che serve per completare un serramento. Questo approccio ci consente di gestire direttamente

anche la produzione del vetro isolante, con impianti all’avanguardia e improntati alla massima sostenibilità. A differenza di molte altre aziende, Finstral non acquista il vetro isolante da fornitori esterni, ma lo realizza in casa, mantenendo così il pieno controllo sugli standard qualitativi. Un vantaggio che ci ha permesso di integrare nelle linee di produzione una stampante per vetro in grado di rifinire lastre fino a 3 × 3 metri. Il risultato? Finstral oggi realizza non solo porte con superfici vetrate completamente o parzialmente smaltate in tinta unita, ma anche modelli personalizzati secondo le richieste specifiche del cliente.

Composizione personalizzata del design

Colori, scritte o elementi decorativi: dal logo aziendale all’ornamento floreale fino al numero civico tutto è possibile. Chi invece desidera una maggiore protezione visiva può optare per una superficie rifinita con un motivo a puntini. Per conferire alla porta d’ingresso

Porte d’ingresso Finstral con decoro pietra stampato su vetro (sinistra) e un modello della serie Collection_01 (destra).

un tocco davvero personale, i clienti possono scegliere un design personalizzato, realizzato in base ai propri gusti in uno o più colori.

L’estetica pregiata della pietra naturale

L’elevata risoluzione della stampante per vetro consente a Finstral di realizzare decori pietra di altissima qualità, con sfumature cromatiche e venature dall’aspetto sorprendentemente autentico. Sono disponibili nove varianti: tre decori con effetto granito e sei con effetto marmo. Per ottenere queste straordinarie finiture, la smaltatura viene impressa nel nostro forno di tempra sul retro della lastra ad elevate temperature.

Collection_01: sfumature cromatiche

Sfruttando appieno le potenzialità della stampa digitale su vetro, Finstral ha sviluppato la serie Collection_01, che reinterpreta i classici design delle porte d’ingresso in chiave moderna attraverso la combinazione di sfumature e colori pieni.

Potete trovare tutte le soluzioni per personalizzare le nostre porte d’ingresso nel catalogo Finstral: sfogliatelo online su finstral. com/porte-d-ingresso oppure richiedetene una copia gratuita sul nostro sito.

FINSTRAL ENTRANCE DOORS WITH INNOVATIVE DESIGN

Printed glass with exquisite decorations.

The door is the pride and joy of every home. It is no coincidence that the market offers a vast range of models in every possible combination of materials and designs. With its entrance doors made with digital printing on glass, the South Tyrolean company Finstral is exploring new frontiers in design: incredibly realistic stone-effect finishes, exclusive aesthetics that reinterpret classic-style doors in a modern key, or custom graphics on digital-printed glass in rich, bright colours. All this is possible thanks to a latest-generation digital glass printer, integrated into the company's insulating glass production line.

Latest-generation glass printer

Finstral, a South Tyrolean company and one of Europe's leading manufacturers of windows and entrance doors, stands out for the fact that it produces almost everything needed to complete a window or door in its own factories. This approach also allows us to directly manage the production of insulating glass, with state-of-the-art facilities designed for maximum sustainability. Unlike many other companies,

Finstral does not purchase insulating glass from external suppliers, but manufactures it in-house, thus maintaining full control over quality standards. This advantage has allowed us to integrate a glass printer capable of finishing sheets up to 3 × 3 metres into our production lines. The result? Today, Finstral not only manufactures doors with fully or partially edigitalprinted solid-colour glass surfaces, but also customised models according to specific customer requirements.

Customised design composition

Colours, lettering or decorative elements: from company logos to floral ornaments to house numbers, anything is possible. Those who want greater visual protection can opt for a surface finished with a pattern.

To give the front door a truly personal touch, customers can choose a customised design, created according to their tastes in one or more colours.

The refined aesthetics of natural stone

The high resolution of the glass printer allows Finstral to create stone decorations of the highest quality, with colour shades and veins that look surprisingly authentic. Nine variants are available: three designs with a granite effect and six with a marble effect. To achieve these extraordinary finishes, the glaze is fired onto the back of the sheet at high temperatures in our tempering furnace.

Collection_01: colour shades

Taking full advantage of the potential of digital printing on glass, Finstral has developed the Collection_01 series, which reinterprets classic entrance door designs in a modern key through a combination of shades and solid colours.

You can find all the solutions for customising our entrance doors in the Finstral catalogue: browse it online at finstral.com/porte-d-ingresso or request a free copy on our website.

Realizzate con stampa digitale su vetro: porte con design personalizzati, decori pietra o estetiche della Collection_01.

SOTTO ATTACCO DI

PANICO: IL NUOVO LIBRO

DI GABRIELE PARPIGLIA

L’ultimo lavoro del giornalista sta scalando le classifiche.

“ Il mio nome è

Gabriele Parpiglia e sono un uomo che convive con una malattia invisibile ma debilitante”.

Si presenta così Gabriele in questo suo nuovo libro intitolato Sotto attacco di Panico.

Gabriele Parpiglia, giornalista, autore, produttore di serie TV e scrittore ha lavorato, tra gli altri, con Maurizio Costanzo e Maria De Filippi. È anche autore di reality, conduttore di programmi TV, podcast e voce radiofonica da oltre un decennio ma la scrittura resta la sua vera passione. Il cuore del suo nuovo libro affonda le radici in un’esperienza personale inaspettata. È nato per caso, quando Gabriele ha accompagnato l’amica Elena Santarelli a una sessione di EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), una tecnica psicoterapeuta nata per trattare disturbi post traumatici.

Una semplice domanda della dottoressa Verardo, che ha poi scritto la prefazione del libro, ha scatenato in lui

Conoscere.

un “crollo”, segnando l’inizio di un percorso terapeutico lungo tre anni e mezzo.

Quando hai capito la necessità di mettere nero su bianco il tuo nuovo libro? Ho capito 5 anni fa che era arrivato il momento di mettermi completamente a nudo raccontandomi, anche evidenziando le cose più intime mantenendo nonostante tutto un linguaggio ironico che mi contraddistingue anche se davvero ho rischiato la vita. Si tratta di un argomento serio e così andava trattato. Pertanto sono stati 5 anni trascorsi studiando su come trattare al meglio questa tematica con l’ausilio della dottoressa Annarita Verardo che cura la prefazione del mio libro. Pensa che quando ho iniziato a parlare dei miei attacchi di panico ricevevo quindici messaggi al giorno, mail, lettere. Adesso ne ricevo circa duemila e la gente si confida più con un estraneo rispetto a un parente, proprio perché magari non si sentono capiti o semplicemente si vergognano.

Nel libro sottolinei come il burn out sia una malattia ancora poco conosciuta e priva al momento nella nostra società di strumenti idonei per comprenderla e affrontarla. Non ci sono patologie di serie A o serie B per questo parlare di salute mentale nelle scuole è importante. È un libro che nasce dalla necessità di poter dire di no alle persone negative che la vita ti mette sul cammino. Il 46% degli italiani soffre di burn out. L’ansia prende il sopravvento, la mattina ti svegli e detesti il tuo lavoro ed il tuo quotidiano. Non sei in

Persons

grado di sostenere e sostenerti. La cosa più strana è che se fai un breve sondaggio, una vox populi per descrivere i sintomi, tutti ti rispondono di soffrirne, mentre se menzioni il burn out non sanno proprio cosa significhi nella maggiora parte dei casi.

Come stai ora?

Il panico mi farà sempre compagnia, su questo non c'è dubbio, però adesso non stai parlando con la persona che ero anche un anno fa. La cosa che mi dispiace è che io ho avuto la fortuna di potermi curare, spendendo tanti soldi, e questo non è giusto perché quando si parla di salute mentale le cure dovrebbero essere alla portata di tutti, ma non è così.

SOTTO ATTACCO DI PANICO (UNDER ATTACK BY PANIC): GABRIELE PARPIGLIA'S NEW BOOK

The journalist's latest work is climbing the charts.

Gabriele Parpiglia, journalist, author, TV series producer and writer, has worked with Maurizio Costanzo and Maria De Filippi, among others. He has also been a reality show writer, TV presenter, podcast host and radio voice for over a decade, but writing remains his true passion.

The heart of his new book is rooted in an unexpected personal experience. It came about by chance when Gabriele accompanied his friend Elena Santarelli to an EMDR (Eye Movement Desensitisation and Reprocessing) session, a psychotherapeutic technique developed to treat post-traumatic disorders.

A simple question from Dr. Verardo, who later wrote the preface

to the book, triggered an emotional collapse in him, marking the beginning of a three-and-a-halfyear therapeutic process.

When did you realise you needed to put your new book down on paper?

Five years ago, I realised that the time had come to lay myself bare, telling my story and highlighting even the most intimate details, while maintaining the ironic tone that characterises me, even though I really did risk my life. It is a serious subject and had to be treated as such. So I spent five years studying how best to deal with this issue with the help of Dr Annarita Verardo, who wrote the preface to my book.

When I started talking about my panic attacks, I received fifteen messages a day, emails and letters. Now I receive about two thousand, and people confide more in a stranger than in a relative,

precisely because they may not feel understood or are simply ashamed.

In the book, you emphasise how burnout is still a littleknown illness and that our society currently lacks the appropriate tools to understand and deal with it.

There are no first- or secondclass illnesses, which is why talking about mental health in schools is important. This book stems from the need to be able to say no to the negative people that life puts in your path. Forty-six per cent of Italians suffer from burnout.

Anxiety takes over, you wake up in the morning and hate your job and your daily life. You are unable to cope and support yourself. The strangest thing is that if you do a short survey, a vox populi to describe the symptoms, everyone says they suffer from them, but if you mention burnout, in most cases they don't really know what it means.

LE RUBRICHE.

ORIZZONTI SOSTENIBILI: GIARDINO URBANO A VERONA

Un’oasi di verde contro crisi idrica e isole di calore.

In un contesto urbano sempre più segnato dagli effetti dei cambiamenti climatici — tra lunghi periodi di siccità, piogge intense e temperature in costante aumento — anche le città sono chiamate a fare la loro parte. Verona rappresenta un esempio virtuoso di rigenerazione urbana: tra le diverse soluzioni che ha messo in atto, ha creato anche il primo giardino urbano sostenibile.

Un progetto pensato per recuperare vecchie architetture, trasformandole in VUS (spazio verde urbano) capaci di contrastare il fenomeno delle isole di calore, ridurre gli spechi d’acqua e offrire benefici tangibili alla qualità della vita dei cittadini.

Come nasce il giardino urbano «L’idea del giardino urbano a Veronetta nasce dalla consapevolezza delle

condizioni climatiche del nostro territorio – ci racconta Federico Benini, Assessore a Verde, Arredo Urbano e Illuminazione Pubblica. –Gli eventi meteorologici sono sempre più estremi e imprevedibili. Da qui ci siamo chiesti: perché non adattare anche il verde pubblico come un qualcosa che riesce a far fronte ai cambiamenti climatici?».

È nata così la prima sperimentazione, due anni fa, in Veronetta, vicino a Giardino Giusti, un posto che meritava di essere valorizzato, ma nel giro di pochi mesi sono sorti altri 4 giardini urbani: al Saval, a Parona, ad Avesa e in Valdonega.

I benefici del giardino urbano I vantaggi dei giardini urbani sono in realtà diversi: • riqualificazione urbana; • riduzione degli

specchi d’acqua;

• miglioramento dell’estetica della città e della qualità di vita dei cittadini.

Tutti i giardini urbani sono nati infatti come elementi di arredo sostitutivi, ci spiega Benini. «In precedenza erano tutti fontane o vasche: tuttavia le fontane si rompono facilmente, se ne fa spesso un uso improprio e hanno alti costi di manutenzione». Ecco perché il VUS rispondeva in maniera concreta all’esigenza di riprogettare uno spazio che fosse sia funzionale che bello esteticamente. Le piante scelte inoltre, non hanno bisogno di irrigazione, basta quella piovana.

Molti cittadini e cittadine erano scettici all’inizio: come tutti i cambiamenti, è necessario avere pazienza. Tutti però poi si sono presto ricreduti e hanno apprezzato molto come il verde urbano abbia di fatto contribuito a migliorare la città, sotto tutti i punti di vista. Quella del giardino urbano è sì un esempio di modello adattivo ai cambiamenti climatici, ma è anche una risposta simbolica alla crisi climatica, il segnale che bisogna passare all’azione.

Il contributo di Amia

In questo progetto, Amia è stato partner e braccio operativo. Abbiamo chiesto a Massimo Caloi, referente del Verde Orizzontale di AMIA, che ha curato il progetto, studiando anche la preparazione del terreno prima della piantumazione, come è stato progettato il giardino urbano. Il progetto nasce dall'esigenza di ottimizzare le risorse idriche a disposizione e soprattutto la capacità di irrigare con regolarità durante il periodo estivo stralci di verde dove non è presente l'impianto di irrigazione. A questo, si aggiunge un prezioso aspetto che riguarda la ricerca della biodiversità in ambito urbano. Tra le piante scelte, ci sono la Verbena bonariensis, la Salvia nemorosa e la Borrago officinalis: piante ornamentali che danno fiori e arbusti che non crescono in modo veloce. Sono anche importanti attrattori di api e farfalle e contribuiscono alla loro riproduzione.

«Alcuni di questi vegetali sono stati poi sostituiti nel tempo, altri invece fanno ancora parte dell'impianto originale. Si tratta di spazi che hanno bisogno di una manutenzione ordinaria,

soprattutto per liberarli dalla vegetazione infestante, ma che non hanno bisogno di essere irrigati: in due anni non c'è mai stato bisogno di portare acqua».

SUSTAINABLE HORIZONS: URBAN GARDEN IN VERONA

A green oasis against water crises and heat islands.

In an urban context increasingly marked by the effects of climate change — including long periods of drought, intense rainfall and constantly rising temperatures — cities are also called upon to do their part. Verona is a shining example of urban regeneration: among the various solutions it has implemented, it has also created the sustainable urban green space (VUS).

The project is designed to repurpose old structures, transforming them into urban green spaces capable of combating the heat island effect, reducing water wastage and offering tangible benefits to citizens' quality of life.

How the urban garden came about “The idea for the urban

garden in Veronetta arose from an awareness of the climatic conditions in our area,” explains Federico Benini, Councillor for Green Spaces, Street Furniture and Public Lighting. “Weather events are becoming increasingly extreme and unpredictable. So we asked ourselves: why not adapt public green spaces to cope with climate change?”.

This led to the first experiment two years ago in Veronetta, near Giardino Giusti, a place that deserved to be enhanced, but within a few months, four other urban gardens were created: in Saval, Parona, Avesa and Valdonega.

The benefits of urban gardens

Urban gardens offer a number of advantages:

• urban regeneration;

• reduction of water waste;

• improvement of the city's aesthetics and citizens' quality of life.

All urban gardens were created as replacement features, Benini explains. “Previously, they were all fountains or pools: however, fountains break easily, are often misused and have high maintenance costs”. That is why the VUS responded in

a concrete way to the need to redesign a space that was both functional and aesthetically pleasing. Furthermore, the plants chosen do not need irrigation, as rainwater is sufficient.

Many citizens were sceptical at first: as with all changes, patience is required. However, everyone soon changed their minds and greatly appreciated how urban greenery has actually contributed to improving the city in every way. The urban garden is indeed an example of a model that is adaptable to climate change, but it is also a symbolic response to the climate crisis, a signal that we need to take concrete action.

Amia's contribution

Amia was a partner and operational arm in this project. We asked Massimo Caloi, AMIA's Verde Orizzontale representative, who oversaw the project and also studied the preparation of the soil before planting, how the urban garden was designed.

The project stems from the need to optimise available water resources and, above all, the ability to regularly irrigate green areas where there is no irrigation system during the summer. Added to this is a valuable aspect concerning the search for biodiversity in urban areas. Among the plants chosen are Verbena bonariensis, Salvia nemorosa and Borago officinalis: ornamental plants that produce flowers and shrubs that do not grow quickly. They are also important attractors of bees and butterflies and contribute to their reproduction.

'Some of these plants have been replaced over time, while others are still part of the original planting. These are spaces that need routine maintenance, especially to remove weeds, but do not need to be watered: in two years, there has never been a need to provide additional water'.

Gruppo giardino sostenibile

ALLA SCOPERTA DI: SANTA MARIA IN ORGANO

Storia, arte e spiritualità tra le rive dell’Adige.

Sulla riva sinistra dell’Adige, nel quartiere di Veronetta, sorge una chiesa che vanta origini antichissime, ricca di storia e di opere d’arte, un luogo da non perdere per immergersi in un percorso di arte e fede scoprendo la storia della nostra città.

Venite con me a visitare la bellissima chiesa di Santa Maria in Organo.

Le sue origini affondano nell’Alto Medioevo, secondo alcune fonti già in epoca longobarda esisteva in quest’area un’abbazia benedettina, il che ne farebbe, la più antica fondazione monastica di Verona.

La sua presenza è attestata da importanti documenti storici come l’Iconografia Rateriana, la più antica rappresentazione che abbiamo della città realizzata nel X secolo, in cui l’edificio viene raffigurato accanto a un

organum o orfanum, un edificio simile a una torre, sormontato da una loggia a colonne.

Questa struttura si pensa fosse un orologio solare o un’opera idraulica romana per prelevare l’acqua dal fiume che percorreva l’attuale Interrato dell’Acqua Morta. Infatti, questa zona di Verona era una piccola

Navata Santa Maria in Organo

città sull’acqua dove un ramo secondario dell’Adige, che si staccava da quello principale in prossimità degli odierni Giardini della Giarina, formava l’isolo.

Ed è a quest’opera che si deve il nome della chiesa e non, come tanti forse erroneamente credono, al notevole organo presente al suo interno, che datato al 1506 è tuttora l’organo funzionante più antico in tutta la diocesi!

Dell’originaria chiesa e monastero benedettino non rimane nulla, semidistrutti dal tragico terremoto del 1117. Ricostruita poi nel corso del XII secolo, la chiesa che è giunta a noi ha prevalentemente le forme quattrocentesche, realizzate per volontà dell’ordine religioso che si insediò in quell’epoca, gli Olivetani.

Nella facciata possiamo così ben scorgere la parte superiore di stile romanico, con la tipica bicromia tra filari di tufo e laterizio, archetti pensili e una traccia del rosone; e la parte inferiore rinascimentale, opera

del grande architetto veronese

Michele San Micheli. Il progetto, mai completato, che avrebbe dovuto rivestire interamente la facciata, presenta uno stile classico con le tre grandi aperture che richiamano gli archi di trionfo. Al vertice di quella centrale troviamo come chiave di volta lo stemma olivetano, un omaggio all’ordine a cui si deve il rinnovo che ha reso Santa Maria in Organo uno dei gioielli di Verona, a cui lavorarono importanti artisti come Domenico e Francesco Morone, Girolamo Dai Libri, Andrea Mantegna e Fra Giovanni da Verona. L’interno colpisce per la ricchezza delle decorazioni: tra gli splendidi affreschi e tele che decorano gli altari delle numerose cappelle, le sculture marmoree e lignee, spiccano le famose tarsie realizzate dal frate olivetano Fra Giovanni da Verona. Artista poliedrico di grandissimo talento, è al lavoro

delle sue mani che dobbiamo l’elegante leggio e il coro, presenti nell’abside, e il capolavoro delle prospettive negli intarsi degli armadi della sacrestia. Nelle sue “finestre” riccamente lavorate a intaglio si vedono architetture, codici, strumenti liturgici e arnesi da lavoro riposti in finti armadi, vedute di città e di interni, nature morte, animali, strumenti musicali e scene simboliche che invitano alla meditazione e all’elevazione spirituale.

Curiosità: In una cappella del transetto settentrionale è conservata la Muletta, un’antica statua lignea che rappresenta Gesù sulla mula pronto per fare il suo ingresso a Gerusalemme; per secoli venne fatta uscire dalla chiesa la Domenica delle Palme e portata in processione lungo le vie cittadine.

La Chiesa di Santa Maria in Organo fa parte del percorso “Rinascere dall'Acqua” proposto dalla Fondazione Verona Minor Hierusalem che apre la chiesa grazie all'impegno dei suoi volontari: www.veronaminorhierusalem.it

Facciata Santa Maria in Organo

DISCOVERING: SANTA

MARIA IN ORGANO

History, art and spirituality on the banks of the Adige River

On the left bank of the Adige River, in the Veronetta district, stands a church with ancient origins, rich in history and works of art, a place not to be missed if you want to immerse yourself in art and faith and discover the history of our city. Come with me to visit the beautiful church of Santa Maria in Organo.

Its origins date back to the early Middle Ages. According to some sources, a Benedictine abbey already existed in this area during the Lombard period, which would make it the oldest monastic foundation in Verona.

Its presence is attested to by important historical documents such as the Iconografia Rateriana, the oldest representation we have of the city, created in the 10th century, in which the building is depicted next to an organum or organum, a tower-like building surmounted by a colonnaded loggia. This structure is thought to have been a sundial or a Roman hydraulic work for drawing water from the river that

ran through what is now the Interrato dell'Acqua Morta. In fact, this area of Verona was a small town on the water where a secondary branch of the Adige, which branched off from the main river near today's Giardini della Giarina, formed the isolo.

It is this structure that gave the church its name and not, as many perhaps mistakenly believe, the remarkable organ inside, which dates back to 1506 and is still the oldest functioning organ in the entire diocese!

Nothing remains of the original Benedictine church and monastery, which were half-destroyed by the tragic earthquake of 1117. Rebuilt during the 12th century, the church that has come down to us mainly has 15th-century features, built at the behest of the religious order that settled there at that time, the Olivetans.

The façade clearly shows the upper part in Romanesque style, with the typical two-tone colour scheme of tuff and brick, hanging arches and traces of a rose window, and the lower part in Renaissance style, the work of the great Veronese architect Michele San Micheli.

The project, which was never completed and was intended to cover the entire façade, has a

classical style with three large openings reminiscent of triumphal arches. At the top of the central one, we find the Olivetan coat of arms as a keystone, a tribute to the order responsible for the renovation that made Santa Maria in Organo one of Verona's jewels, on which important artists such as Domenico and Francesco Morone, Girolamo Dai Libri, Andrea Mantegna and Fra Giovanni da Verona worked.

The interior is striking for its rich decorations: among the splendid frescoes and paintings that decorate the altars of the numerous chapels, the marble and wooden sculptures, the famous inlays made by the Olivetan friar Fra Giovanni da Verona stand out.

A multifaceted artist of great talent, it is to his hands that we owe the elegant lectern and choir in the apse and the masterpiece of perspective in the inlays of the sacristy cabinets.

His richly carved “windows” depict architecture, codices, liturgical instruments and work tools stored in fake cabinets, views of cities and interiors, still lifes, animals, musical instruments and symbolic scenes that invite meditation and spiritual elevation.

Curiosity: In a chapel in the northern transept is preserved the Muletta, an ancient wooden statue representing Jesus on a mule ready to make his entrance into Jerusalem; for centuries it was taken out of the church on Palm Sunday and carried in procession through the streets of the city.

The Church of Santa Maria in Organo is part of the ‘Rinascere dall'Acqua’ (Rebirth from Water) itinerary proposed by the Verona Minor Hierusalem Foundation, which opens the church thanks to the efforts of its volunteers: www.veronaminorhierusalem.it/

Leggio e coro nell'abside di Santa Maria in Organo

IN SCENA Una selezione e un approfondimento sugli spettacoli in scena a Verona.

In città nel mese di agosto?

Non c’è problema, sui palchi veronesi sono tante le proposte per queste serate d’estate. E anche il rientro a settembre sarà allietato

da un programma davvero interessante. Quali sono gli spettacoli da non perdere?

Partiamo dall’Estate Teatrale Veronese, soffermandoci su Lisistrata, una produzione

Fondazione INDA Istituto Nazionale Dramma Antico con la regia di Serena Sinigaglia e l’interpretazione di Lella Costa. Due grandi artiste del panorama teatrale italiano che

Lella Costa, Lisistrata (ph Maria Pia Ballarino)

portano in scena questo classico greco di Aristofane per porre al centro la forza e la potenza femminile. Lella Costa, in una video intervista ha dichiarato: «Lisistrata è una grande leader, una donna di straordinaria intelligenza, che si assume una grande responsabilità facendo cose molto audaci (occupare l’acropoli prima di avere la garanzia che anche Sparta, Corinto e la Beozia saranno d’accordo con lei nel firmare la pace)... Un argomento così profondo, così doloroso, e così attuale, tragicamente attuale. –continua Lella Costa. – Infatti, una delle prime cose che ti viene da pensare è “siamo ancora qua, sono passati 2.500 anni e siamo ancora qui?” E poi ti domandi, “ma oggi le donne potrebbero rilanciare questa sfida?” Insomma, lo spettacolo innesca tutta una serie di interrogativi, però lo fa con il passo della danza, con il meccanismo della comicità del gioco, del divertimento. È uno spettacolo trascinante perché riesce a conciliare forma e sostanza, si parla di un argomento tosto ma lo si fa con il passo danzante

delle donne». Al Teatro Romano per il Settembre classico giovedì 11 e venerdì 12 settembre. E sempre al Teatro Romano, sul tema conduttore di tutta la stagione dell’Estate Teatrale “Planet Shakespeare – water”, Marco Paolini porterà in scena (domenica 21 e lunedì 22 settembre, in prima nazionale), il suo Bestiario idrico che narra storie di vita biologica e sociale legate ai fiumi, si interroga sui conflitti e sui contratti sull’acqua per farci riflettere e per rileggere la nostra realtà con responsabilità,

“perché creare cittadini curiosi e attenti è presupposto sociale oltre che culturale”.

Per la danza da segnalare due spettacoli molto differenti, accomunati però dal grande valore artistico: Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, che porta in scena la parodia dei balletti tradizionali, una compagnia maschile irriverente e dissacrante che coniuga un’impeccabile capacità tecnica con un’esilarante comicità (dal 12 al 17 agosto al Teatro Romano); e, Zorba il greco, portato in scena dal corpo di ballo di Fondazione Arena, per omaggiare i 100 anni del suo compositore Mikīs Theodōrakīs. La coinvolgente musica crea una perfetta ambientazione greca sul ritmo del sirtaki (26, 27, 30 e 31 agosto sempre al Teatro Romano).

Per vivere invece i luoghi della città e assistere a spettacoli itineranti, due sono le proposte sulla tracce degli innamorati shakespeariani: Romeo & Giulietta, my heart is yours del Teatro Stabile di Verona che parte dal Cortile della Casa di Giulietta e termina sul palco del Teatro Nuovo per assistere al struggente finale dell’opera (dal 26 agosto al 20 settembre, tutti i giorni esclusa la domenica); Walking with Romeo and Juliet di Casa Shakespeare, invece, conduce da Piazza Erbe fino alla Dogana dell’Acqua, una camminata che termina allo Shakespeare Interactive Museum, primo museo interattivo e immersivo dedicato all’universo shakespeariano (fino al 14 settembre, il sabato e la domenica).

Di tutt’altro genere lo spettacolo del comico napoletano Giobbe Covatta Scoop! Donna sapiens che martedì 5 agosto

Zorba il Greco (ph Ennevi Foto/Fondazione Arena)
Marco Paolini

a Villa Ciresola (Mozzecane), ribalta i luoghi comuni sul rapporto uomo/donna con irriverente maestria, mettendo in luce le debolezze maschili per dimostrare l’indiscutibile superiorità femminile.

Un agosto e un settembre quindi decisamente ricchi di proposte per tutti i generi e per tutti i gusti. Buon teatro!

ON STAGE

A selection and in-depth look at the shows on stage in Verona.

Spending August in the city? No problem, there are plenty of options for these summer evenings on Verona's stages. And even the return to work in September will be brightened by a truly interesting programme. Which shows are not to be missed?

Let's start with the Veronese Summer Theatre, focusing on Lysistrata, a production by the INDA National Institute of Ancient Drama, directed by Serena Sinigaglia and starring Lella Costa. Two great artists from the Italian theatre scene bring Aristophanes' Greek classic to the stage to highlight female strength and power. Lella Costa said in a video interview: 'Lysistrata is a great leader, a woman of extraordinary intelligence, who takes on a great responsibility by doing very daring things (occupying the Acropolis before having the guarantee that Sparta, Corinth and Boeotia will agree with her in signing the peace treaty)... Such a profound, painful and topical subject, tragically topical,' continues Lella Costa. "In fact, one of the first things that comes to mind is “we're still here, 2,500 years have passed and we're still here?”. And then you ask yourself, “but could women take up this challenge again

today?”. In short, the show triggers a whole series of questions, but it does so through dance and comedic playfulness. It is a captivating show because it manages to reconcile form and substance, it deals with a tough subject but does so with the dancing steps of women'. At the Roman Theatre for Settembre Classico on Thursday 11 and Friday 12 September.

Also at the Roman Theatre, on the theme of the entire Estate Teatrale season, “Planet Shakespeare – water”, Marco Paolini will stage (Sunday 21 and Monday 22 September), in its national premiere, his Bestiario idrico (Water Bestiary), which tells stories of biological and social life linked to rivers, questioning conflicts and contracts over water to make us reflect and re-examine our reality with responsibility, “because creating curious and attentive citizens is a social as well as a cultural prerequisite”.

Two very different dance performances are worth mentioning, both of which share great artistic value: Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, which stages a parody of traditional ballets, an irreverent

and irreverent male company that combines impeccable technical skill with hilarious comedy (from 12 to 17 August at the Roman Theatre); and Zorba the Greek, staged by the Fondazione Arena dance company to celebrate the 100th anniversary of its composer Mikīs Theodōrakīs. The engaging music creates a perfect Greek setting for the sirtaki dance steps (26, 27 and 31 August, also at the Roman Theatre).

To experience the city's landmarks and watch travelling shows, there are two options following in the footsteps of Shakespeare's star-crossed lovers: Romeo & Giulietta, my heart is yours by the Teatro Stabile di Verona, which starts in the courtyard of Juliet's House and ends on the stage of the Teatro Nuovo to watch the poignant finale of the play (from 26 August to 20 September, every day except Sundays); Walking with Romeo and Juliet by Casa Shakespeare, on the other hand, leads from Piazza Erbe to the Dogana dell'Acqua, a walk that ends at the Shakespeare Interactive Museum, the first interactive and immersive museum dedicated to the Shakespearean universe (until 14 September, Saturdays and Sundays).

Of a completely different genre is the show by Neapolitan comedian Giobbe Covatta Scoop! Donna sapiens, which on Tuesday 5 August at Villa Ciresola (Mozzecane) overturns clichés about the relationship between men and women with irreverent mastery, highlighting male weaknesses to demonstrate the indisputable superiority of women.

August and September are therefore packed with events for all genres and tastes. Enjoy the theatre!

Giobbe Covatta

UN SALTO NEL CINEMA A JUMP INTO CINEMA

Regia / director: Nisha Ganatra

Durata / lenght: 100’

Interpreti / starring: Jamie Lee Curtis, Lindsay Lohan, Julia Butters, Sophia Hammons, Manny Jacinto, Mark Harmon

Uscita in sala / release: 6 agosto 2025

Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo

Ambientato anni dopo il primo film uscito nelle sale nel 2003, Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo segue le vicende dell'ex adolescente ribelle Anna, ora giovane donna e madre: ha una figlia naturale e una figliastra, Harper e Lily, grazie all'unione della sua famiglia con quella del compagno. Mentre affrontano i problemi e le sfide che comportano due famiglie da consolidare in una, Anna e sua madre Tess scopriranno che il fulmine può davvero colpire due volte lo stesso punto, perché avranno a che fare con un nuovo scambio di corpi, in cui saranno coinvolte anche le due giovani ragazze.

Freaky Friday, Freakery Friday

Set years after the first film released in 2003, Freaky Friday follows the story of former rebellious teenager Anna, now a young woman and mother: she has a biological daughter and a stepdaughter, Harper and Lily, thanks to her family's union with her partner's.

As they face the problems and challenges of merging two families into one, Anna and her mother Tess discover that lightning can indeed strike twice, as they have to deal with a new body swap, which also involves the two young girls.

Regia / director: Timo Tjahjanto Durata /lenght: 89’

Interpreti / starring: Bob Odenkirk, Connie Nielsen, Christopher Lloyd, RZA, Sharon Stone

Uscita in sala / release: 14 agosto 2025

Io sono nessuno 2

Io Sono Nessuno 2 segue la storia di Hutch Mansell, un padre apparentemente tranquillo che cerca di lasciarsi alle spalle un passato violento e pieno di segreti, con un enorme debito da pagare nei confronti della mafia russa. La tensione accumulata logora il suo matrimonio con Becca e minaccia la stabilità della sua famiglia. Decidono così di concedersi una pausa e partire per una breve vacanza con i figli in una località di provincia, Plummerville. Ma la “vacanza” dura poco per Hutch, che, dopo un litigio banale con alcuni teppisti del luogo, deve fare i conti con lo sceriffo locale corrotto e col boss criminale che controlla il territorio.

I Am Nobody 2

I Am Nobody 2 follows the story of Hutch Mansell, a seemingly quiet father trying to leave behind a violent past full of secrets, with a huge debt to pay to the Russian mafia. The accumulated tension wears down his marriage to Becca and threatens the stability of his family. They decide to take a break and go on a short holiday with their children to the provincial town of Plummerville. But the “holiday” is short-lived for Hutch, who, after a trivial argument with some local thugs, has to deal with the corrupt local sheriff and the crime boss who controls the area.

Uscita in sala / release: 4 settembre 2025

Material love

Material Love, secondo film diretto da Celine Song, racconta la storia di Lucy, giovane donna di successo, che, come lavoro, si occupa di cercare il giusto match per persone single. Lei, in primis, non ha una relazione, ma le cose si complicano quando finisce in un triangolo amoroso con una sua ex frequentazione, John, e un uomo tanto affascinante quanto ricco, di nome Harry. Questa sua nuova situazione amorosa rischierà, però, di mandare all'aria la sua carriera lavorativa. Nel lungometraggio si può vedere un grande ventaglio di attori, evidenziando soprattutto la presenza di Dakota Johnson, Chris Evans e Pedro Pascal che regalano al pubblico un intrigante triangolo amoroso.

Material love

Material Love, the second film directed by Celine Song, tells the story of Lucy, a successful young woman whose job is to find the right match for single people. She herself is not in a relationship, but things get complicated when she ends up in a love triangle with her ex-boyfriend John and a man as charming as he is rich, named Harry. However, her new romantic situation threatens to ruin her career.

The film features a wide range of actors, with Dakota Johnson, Chris Evans and Pedro Pascal standing out in particular, treating the audience to an intriguing love triangle.

Regia / director: Paola Randi
Durata /lenght: 116’
Interpreti / starring: Dakota Johnson, Chris Evans, Pedro Pascal, Zoe Winters, Marin Ireland

Regia / director: Matteo Franchini, Emma Berardi

Durata /lenght: 15’

Interpreti / starring: Andrea Salicetti, Manola Messieri, Luciano Camorali, Nicola Camorali

Disponibile su/ available on: believeplay.tv

Inquadrando il QR code verrete rimandati direttamente al sito believeplay.tv per vedere il cortometraggio. È necessaria la registrazione gratuita.

Downburst

Il cortometraggio Downburst racconta la routine del diciassettenne James che vive e vede il mondo in maniera molto diversa dai suoi coetanei. I suoi genitori, intrappolati nelle loro vite lavorative e personali, lo lasciano spesso in balia di sé stesso e l’unica figura con cui James riesce a connettersi è il nonno. Il cortometraggio descrive in maniera semplice la routine della famiglia dalla mattina, quando James si mostra subito energico e attivo, ai pasti. Il momento più felice della giornata per il giovane è rappresentato dal parco, dove viene accompagnato dal nonno, unica figura nella famiglia capace di ascoltare veramente James. Presentato alla settima edizione del Believe Film Festival (festival di cortometraggi riservato a registi italiani tra i 14 e i 24 anni per promuovere il Cinema giovane e nuovo, che quest’anno si svolgerà dal 23 al 26 ottobre nel centro di Verona), il giovane attore protagonista Andrea Salicetti è risultato Vincitore del premio Miglior Attore nella Sezione Esordienti grazie a una delicata e ottima interpretazione di James.

Downburst

The short film Downburst recounts the daily routine of seventeen-yearold James, who lives and sees the world in a very different way from his peers. His parents, caught up in their work and personal lives, often leave him to his own devices, and the only person James manages to connect with is his grandfather. The short film simply describes the family's routine from the morning, when James is immediately energetic and active, to mealtimes. The happiest moment of the day for the young man is at the park, where he is accompanied by his grandfather, the only person in the family who truly listens to James. Presented at the seventh edition of the Believe Film Festival (a short film festival reserved for Italian directors between the ages of 14 and 24 to promote young and new cinema, which this year will take place from 23 to 26 October in the centre of Verona), the young lead actor Andrea Salicetti won the Best Actor award in the Newcomers Section thanks to his delicate and excellent portrayal of James.

PAGINA DOPO PAGINA PAGE AFTER PAGE

Libri, libri e ancora libri. Le proposte di questo mese mettono tutte al centro la potenza dei libri e delle storie e la lettura come agente di cambiamento individuale e collettivo. Un filo rosso ci accompagna nella riflessione sul valore della letteratura per l’infanzia e della bibliodiversità per i bambini e le bambine, nel mondo variegato e complesso che sta dietro le quinte di ogni libro, ma anche tra le esperienze innovative delle comunità di lettori che stanno abitando in modo sempre più diffuso le nostre città. Perché, come ci ricorda Michela Murgia, di storie ne servono molte, moltissime.

Maria Polita (Solferino, 2025)

101 libri da leggere prima dei sette anni

“Offrire ai bambini libri di qualità, sia a scuola che a casa – e noi aggiungiamo in biblioteca! –significa spalancare loro le porte di mondi straordinari. Guidarli alla scoperta della varietà di storie e linguaggi, esponendoli a molteplici forme narrative, crea un legame profondo con i libri, in grado di accompagnarli e nutrire la loro immaginazione per tutta la vita”. Maria Polita, nota blogger di Scaffale Basso, con questo libro-bussola propone la sua scelta di 101 libri di letteratura per l’infanzia, selezionati tra classici e contemporanei in un’ottica di bibliodiversità, per accompagnare bambini e bambine fin dai primi anni di vita verso la conquista della lettura autonoma.

101 books to read before the age of seven

“Offering children quality books, both at school and at home” (and we would add in the library!) 'means opening the doors to extraordinary worlds for them. Guiding them to discover a variety of stories and languages, exposing them to multiple narrative forms, creates a deep bond with books, which can accompany them and nourish their imagination throughout their lives.

Maria Polita, well-known blogger at Scaffale Basso, offers her selection of 101 children's books in this guidebook, chosen from among classics and contemporary works with a view to bibliodiversity, to accompany boys and girls from their earliest years towards the conquest of independent reading.

Come nasce un libro. Dietro le quinte dell’editoria

Uno straordinario viaggio attraverso il dietro le quinte di ogni libro: illustrazioni su doppia pagina e interessanti didascalie accompagnano nella conoscenza della filiera editoriale e dei professionisti che lavorano alla creazione, produzione e promozione di un libro. Vediamo dunque all’opera autori, illustratori, editor, grafici, tipografi, critici letterari, librai e bibliotecari, tutti appassionati e dediti al lavoro di squadra, descritto con dovizia di particolari che soddisfano la curiosità del lettore anche più esperto. Potevano mancare le lettrici e i lettori? Ad essi e alle loro abitudini di lettura è dedicata l’ultima pagina. Un libro di divulgazione per tutti.

Anna della pioggia

“Di storie ne servono molte, moltissime, per non diventare schiavi di un solo punto di vista”. E Michela Murgia continua a stupire i lettori, con la sua fonte inesauribile di storie raccontate al pubblico in svariati contesti, alcune delle quali raccolte in questo nuovo libro postumo. Sono storie lette ad alta voce in festival, scuole o teatri occupati, storie comparse nel suo blog o narrate, come privati incantesimi letterari, agli amici. Racconti ritrovati che sono catalogo di personaggi e luoghi, di donne che prendono la parola; narrazioni autobiografiche della sua infanzia, riflessioni sull’identità. Da leggere con attenzione le note conclusive del curatore Alessandro Giammei.

How a book is born. Behind the scenes of publishing

An extraordinary journey behind the scenes of every book: doublepage illustrations and interesting captions accompany readers in learning about the publishing chain and the professionals who work on the creation, production and promotion of a book. We see authors, illustrators, editors, graphic designers, typographers, literary critics, booksellers and librarians at work, all passionate and dedicated to teamwork, described in great detail to satisfy even the most expert reader's curiosity. Could readers be left out? The last page is dedicated to them and their reading habits. A popular book for everyone.

Anna of the Rain

“We need many, many stories so as not to become slaves to a single point of view”.

Michela Murgia continues to amaze readers with her inexhaustible source of stories told to the public in various contexts, some of which are collected in this new posthumous book. These are stories read aloud at festivals, schools or occupied theatres, stories that appeared in her blog or were narrated, like private literary spells, to friends. Rediscovered stories that are a catalogue of characters and places, of women who speak out; autobiographical narratives of her childhood, reflections on identity. The concluding notes by editor Alessandro Giammei are worth reading carefully.

Stéphanie Vernet e Camille De Cussac (La Margherita edizioni, 2024)
Michela Murgia (Einaudi, 2025)

Libri insieme. Viaggio nelle nuove comunità della

conoscenza

Tutti i libri sono disponibili nel Catalogo delle Biblioteche del Comune di Verona al link: www.abv.comune.verona.it

Anche Verona e la sua provincia sono protagoniste di una piccola rivoluzione silenziosa: il consolidarsi di esperienze che propongono il libro e la lettura quale strumento di connessione tra le persone, cura della comunità e innovazione sociale. Chiara Faggiolani, docente di Biblioteconomia e divulgatrice culturale, ha attraversato l’Italia per raccogliere le testimonianze di numerosi promotori culturali che hanno avviato esperienze innovative in contesti e luoghi molto diversi e spesso non canonici: gruppi di lettura, silent reading party, ritiri letterari, biblioteche viventi. Sono le comunità della conoscenza che stanno cambiando il modo in cui le persone vivono la lettura, passando da una dimensione puramente individuale a una di lettura condivisa e partecipata, in cui il libro è agente di sviluppo di nuove relazioni nelle comunità, strumento di cura e di contrasto alla solitudine. “Sono comunità che nascono intorno a piccole idee che si prendono il loro spazio fino a formare una grande idea. Il loro effetto è come quelli dei sassi nello stagno… La grande idea è quella di svelare il potere dei libri, ovvero liberare il loro potenziale di trasformare le persone in comunità”. Questi pionieri della lettura, così li definisce la studiosa, con le loro storie ci offrono riflessioni importanti su un nuovo dinamismo della promozione della lettura che esce dai canoni usuali: i libri possono essere vissuti insieme ovunque, rivelando potenzialità inesplorate e offrendo occasioni per riflettere su un tempo ritrovato, quello della lettura e dello stare insieme condividendo una passione.

Books together. Journey into the new communities of knowledge

Verona and its province are also protagonists of a small silent revolution: the consolidation of experiences that propose books and reading as a tool for connecting people, experiences that have to do with community care and social innovation and that are multiplying almost by contagion.

Chiara Faggiolani, professor of Library Science and cultural disseminator, has travelled throughout Italy to collect the testimonies of numerous cultural promoters who have launched innovative experiences in very different and often non-canonical contexts and places: reading groups, silent reading parties, literary retreats, living libraries. These are communities of knowledge that are changing the way people experience reading, moving from a purely individual dimension to one of shared and participatory reading, in which books are agents for developing new relationships in communities, tools for healing and combating loneliness. 'These are communities that arise around small ideas that take up space until they form a big idea. Their effect is like that of stones in a pond... The big idea is to reveal the power of books, or rather to unleash their potential to transform people into communities'. These pioneers of reading, as the scholar defines them, offer us important reflections on a new dynamism in the promotion of reading that goes beyond the usual norms: books can be experienced together anywhere, revealing unexplored potential and offering opportunities to reflect on a rediscovered time, that of reading and being together while sharing a passion.

Chiara Faggiolani (Laterza, 2025)

ARTE IN GIRO ART AROUND

Fino al 21 settembre 2025

Until 21 September 2025

Verona, Teatro Ristori

Un bacio senza tempo

Klimt incontra Shakespeare, Beethoven dialoga con Bowie e Verona diventa uno spazio sospeso tra memoria, immaginazione e visione.

Massimiliano Siccardi e Luca Longobardi firmano questo omaggio alla forza dell’amore e dell’arte in scena al Teatro Ristori, in cui musica, immagine, architettura, danza e parola si intrecciano attraverso l’uso di tecniche miste: dal disegno a mano all’intelligenza artificiale. Così il celebre quadro “Il bacio” di Klimt si incontra con il mito di Romeo e Giulietta di Shakespeare, sullo sfondo di una Verona reimmaginata grazie all’intelligenza artificiale. Un’immersive experience unica nel suo genere.

A timeless kiss

Klimt meets Shakespeare, Beethoven converses with Bowie, and Verona becomes a space suspended between memory, imagination, and vision.

Massimiliano Siccardi and Luca Longobardi have created this tribute to the power of love and art, staged at the Teatro Ristori, in which music, images, architecture, dance, and words intertwine through the use of mixed techniques: from hand drawing to artificial intelligence. Thus, Klimt's famous painting “The Kiss” meets Shakespeare's myth of Romeo and Juliet, against the backdrop of a Verona reimagined thanks to artificial intelligence. A unique immersive experience.

Un bacio senza tempo. TeatroRistori

Dal 5 luglio al 21 settembre 2025

From 5 July to 21 September 2025

Soave, Chiesa di Santa Maria dei Padri Domenicani

Un altro '900 Casorati, Semeghini, Trentini e l'arte a Verona

Un nucleo di opere di grande pregio provenienti dalla Collezione della Fondazione Cariverona, saranno protagoniste nel borgo medioevale di Soave, immerso nelle dolci colline fra i Monti Lessini e la Val d’Adige, premiato come “Borgo dei Borghi” 2022. Tra le antiche mura della Chiesa di Santa Maria dei Padri Domenicani, l'arte visiva si intreccia con la storia per dare vita a un percorso espositivo senza precedenti. Sono 31 le opere di 18 artisti del calibro di Pio Semeghini e Felice Casorati ad offrire uno spaccato prezioso sull'arte protagonista a Verona a cavallo del Novecento in un arco temporale che va dal 1875 circa al 1948.

Another 20th century Casorati, Semeghini, Trentini and art in Verona

A collection of highly prized works from the Cariverona Foundation Collection, will be on display in the medieval village of Soave, nestled in the rolling hills between the Lessini Mountains and the Adige Valley, awarded “Borgo dei Borghi” 2022. Within the ancient walls of the Church of Santa Maria dei Padri Domenicani, visual art intertwines with history to create an unprecedented exhibition. There are 31 works by 18 artists of the calibre of Pio Semeghini and Felice Casorati, offering a valuable insight into the art that dominated Verona at the turn of the 20th century, in a period spanning from around 1875 to 1948.

Dal 25 settembre all’8 febbraio 2026

From 25 September to 8 February 2026

Milano, MUDEC

ESCHER_Manifesto

M.C. ESCHER

Tra arte e scienza

Uno degli artisti più affascinanti e riconoscibili del Novecento, Maurits Cornelis Escher, sarà protagonista di questa monografica al MUDEC di Milano. Attraverso 90 opere dell’artista tra incisioni, acquerelli, xilografie e litografie, la mostra indaga il rapporto fra Escher e le sue fonti di ispirazione, seguendo l’evoluzione dell’artista: dagli esordi legati all’Art Nouveau, passando per i paesaggi italiani, fino alla piena maturità in cui sviluppa l’uso di tassellazioni, cicli metamorfici, illusioni ottiche e rappresentazioni dell’infinito che lo hanno reso celebre grazie a un linguaggio visivo unico che unisce arte e matematica.

M.C. ESCHER Between Art and Science

One of the most fascinating and recognisable artists of the 20th century, Maurits Cornelis Escher, will be the subject of this monographic exhibition at MUDEC in Milan. Through 90 of the artist's works, including engravings, watercolours, woodcuts and lithographs, the exhibition explores the relationship between Escher and his sources of inspiration, following the artist's evolution: from his early days linked to Art Nouveau, through Italian landscapes, to his full maturity, when he developed the use of tessellations, metamorphic cycles, optical illusions and representations of infinity that made him famous thanks to a unique visual language that combines art and mathematics.

rubriche.

Un altro '900

VIVERE.

CALENDARIO agosto/settembre 2025

fino a domenica 21 settembre 2025

10:00 - 20:00

Teatro Ristori arte

Un bacio senza tempo –Klimt e Shakespeare in un viaggio immersivo immersive.teatroristori.org

fino a domenica 2 novembre 2025

Museo di Castelvecchio arte

FASCISMO RESISTENZA LIBERTÀ.1943 – 1945

museodicastelvecchio.comune.verona.it

venerdì 1 agosto 2025

e sabato 2 agosto 2025

21:15

Teatro Romano Teatro

Estate Teatrale Veronese – teatro Pimpa. Il musical a pois www.spettacoloverona.it

venerdì 1 agosto 2025 21:00

Anfiteatro del Vittoriale Festival della Bellezza – teatro

Edoardo Prati - Come è profondo il mare www.festivalbellezza.it

venerdì1 agosto 2025

domenica 10 agosto 2025

domenica 17 agosto 2025

domenica 24 agosto 2025

giovedì 28 agosto 2025

giovedì 4 settembre 2025 21:00

Arena di Verona

Arena Opera Festival – opera Aida www.arena.it

sabato 2 agosto 2025 21:00

Arena di Verona Arena Opera Festival – opera La Traviata www.arena.it

domenica 3 agosto 2025 21:00

Garda musica

I Virtuosi Italiani www.ivirtuositaliani.eu

domenica 3 agosto 2025 e domenica 7 settembre 2025 10:30

Giardino di Pojega giardini e residenze

Visita guidata del Giardino di Pojega (ita) www.pojega.it

Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, Paquita (ph Sascha Vaughan)

domenica 10 agosto e domenica 14 settembre

Giardino di Pojega giardini e residenze

Visita guidata del Giardino di Pojega (eng) www.pojega.it

domenica 3 agosto 2025

21:15

Arena di Verona

Arena Opera Festival – musica Jonas Kaufmann In Opera www.arena.it

giovedì 7 agosto 2025

21:30

Teatro Romano musica

Omaggio a Ennio Morricone www.boxofficelive.it

venerdì 8 agosto 2025

venerdì 22 agosto 2025

sabato 30 agosto 2025 e sabato 6 settembre 2025

21:00

Arena di Verona Arena Opera Festival – opera Rigoletto www.arena.it

venerdì 8 agosto 2025

21:00

Teatro Romano musica

Alex Britti www.boxofficelive.it

sabato 9 agosto 2025

sabato 16 agosto 2025

giovedì 21 agosto 2025

e venerdì 5 settembre 2025

21:00

Arena di Verona

Arena Opera Festival – opera Nabucco www.arena.it

da martedì 12 agosto 2025 a domenica 17 agosto 2025

21:15

Teatro Romano

Estate Teatrale Veronese – danza

Les Ballets Trockadero de Monte Carlo

www.spettacoloverona.it

lunedì 18 agosto 2025

20:30

Parco Giardino Sigurtà musica

Stelle della Lirica

Lunedì 18 agosto 2025 alle 20:30 torna “Stelle della Lirica” al Parco Giardino Sigurtà, alla sua 15ª edizione. L’evento celebra la grande opera in una cornice naturale suggestiva ed è organizzato con Arti e Mestieri Valeggio. Si esibiranno artisti di rilievo come la mezzo soprano Elisa Bonazzi, il tenore Antonio Corianò, il baritono Lodovico Filippo Ravizza, la soprano Anna Ciprian con l'orchestra dei Colli Morenici diretta dal maestro Sebastiano Rolli. Un’occasione speciale per vivere il Parco al tramonto tra musica e natura. Biglietti a 15€, disponibili presso l’Ufficio IAT di Valeggio sul Mincio. www.sigurta.it

giovedì 14 agosto 2025

sabato 23 agosto 2025

venerdì 29 agosto 2025

mercoledì 3 settembre 2025

21:00

Arena di Verona

Arena Opera Festival – opera Carmen www.arena.it

venerdì 15 agosto 2025

21:30

Arena di Verona Arena Opera Festival – musica Carmina Burana www.arena.it

martedì 26 agosto 2025

mercoledì 27 agosto 2025 31 agosto 2025 21:30

Teatro Romano

Arena Opera Festival – danza Zorba il greco www.arena.it

mercoledì 27 agosto 2025 21:30

Arena di Verona

Arena Opera Festival – musica Viva Vivaldi. The Four Seasons Immersive Concert www.arena.it

sabato 6 e domenica 7 settembre 2025

Parco Giardino Sigurtà giardini e residenze Magico mondo del Cosplay

Sabato 6 e domenica 7 settembre il Parco Giardino

Sigurtà ospiterà la 19esima edizione del Magico Mondo del Cosplay, l’ evento dedicato ai personaggi della fantasia e dei cartoni animati! Due giornate di divertimento tra sfilate, giochi, animazione e musica dal vivo. Migliaia di cosplayer parteciperanno a questo evento che è il più importante raduno cosplay in Italia. Da non perdere il concerto di domenica sera con Giorgio Vanni per cantare a squarciagola i suoi successi! Evento gratuito, previo acquisto del biglietto d'entrata al Parco, biglietti scontati per i cosplayer. www.sigurta.it

lunedì 1 settembre 2025 20:30

Arena di Verona musica

RTL 102.5 Power Hits

Estate 2025

giovedì 4 settembre 2025 e venerdì 5 settembre 2025 21:15

Teatro Romano

Estate Teatrale Veronese – teatro Gli Innamorati www.spettacoloverona.it

sabato 6 settembre 2025 21:00

Teatro Romano

Marco Masini www.boxofficelive.it

domenica 7 settembre 2025 21:00

Teatro Romano

Ermal Meta

domenica 7 settembre 2025 20:30

Teatro Filarmonico

Il Settembre dell'Accademia

London Symphony Orchestra www.accademiafilarmonica.org Vivere.

mercoledì 10 settembre 2025

21:00

Teatro Camploy

ETV Shakespeare Academy – teatro

Tra due mondi. Un altro Romeo, un’altra Giulietta www.spettacoloverona.it

giovedì 11 settembre 2025 e venerdì 12 settembre 2025

21:15

Teatro Romano

Estate Teatrale Veronese – teatro Lisistrata www.spettacoloverona.it

venerdì 12 settembre 2025 e sabato 13 settembre 2025

20:30

Arena di Verona musica Music Awards 2025

venerdì 12 settembre 2025 e sabato 13 settembre 2025

20:30

Teatro Filarmonico

Il Settembre dell'Accademia Orchestra da Camera di Mantova www.accademiafilarmonica.org

sabato 13 settembre 2025 21:00

Teatro Camploy ETV Shakespeare Academy – danza D (As Desdemona) www.spettacoloverona.it

da domenica 14 settembre 2025 a venerdì 26 settembre 21:00

Teatro Romano

teatro

Festival della Bellezza www.festivalbellezza.it calendario completo a pag. 31

martedì 16 settembre 2025

mercoledì 17 settembre 2025

venerdì 19 settembre 2025

sabato 20 settembre 2025

lunedì 22 settembre 2025

martedì 23 settembre 2025

giovedì 25 settembre 2025

venerdì 26 settembre 2025

giovedì 28 settembre 2025

21:00

Arena di Verona Musica Zucchero

martedì 16 settembre 2025

20:30

Teatro Filarmonico Festival

Il Settembre dell'Accademia

The Constellation Choir & Orchestra www.accademiafilarmonica.org

martedì 16 settembre 2025

21:00

Teatro Camploy Teatro

ETV Shakespeare Academy Solo un sogno www.spettacoloverona.it

giovedì 18 settembre 2025

21:00

Arena di Verona musica

Antonello Venditti. Notte prima degli esami 40th Anniversary - 2025 Edition

giovedì 18 settembre 2025

21:00

Teatro Camploy

ETV Shakespeare Academy – teatro Hamlet

Sources Research Indian Performative Arts – Theatre House www.spettacoloverona.it

da venerdì 19 settembre 2025 a lunedì 20 ottobre 2025

Il Meccanico - Grenze Arsenali Fotografici

Festival Grenze Arsenali Fotografici www.ilmeccanico.org

da venerdì 19 settembre 2025 a domenica 21 settembre 2025 Veronetta Festival Tocatì tocati.it

venerdì 19 settembre 2025

21:00

Teatro Camploy

ETV Shakespeare Academy – teatro

Romeo & Juliet are dead www.spettacoloverona.it

domenica 21 settembre 2025

Parco Giardino Sigurtà giardini e residenze Viaggio nel tempo

Domenica 21 settembre 2025 si terrà al Parco Giardino Sigurtà la 10ª edizione del “Viaggio nel Tempo”, evento di rievocazione storica in stile Ottocento tra i viali alberati, i boschi e i romantici laghetti di uno dei parchi più belli al mondo. La giornata sarà animata da carrozze d’epoca con eleganti cavalli, dame e cocchieri in abiti storici, valzer, picnic all’aperto e spettacoli coreografici. L’evento è gratuito con il solo pagamento del biglietto d’ingresso al Parco; il biglietto figurante ammonta a 5€. Un’occasione imperdibile per vivere storia, cultura e natura nei colori d’inizio autunno. www.sigurta.it Calendario

da sabato 20 settembre 2025 a lunedì 20 ottobre 2025

9:30 - 12:30 e 16:00 - 19:00

Festival Grenze Arsenali fotografici – arte

Mostra fotografica: Vida Detenida www.ilmeccanico.org

sabato 20 settembre 2025 21:00

Teatro Camploy

ETV Shakespeare Academy – teatro Loges by Titus Andronicus www.spettacoloverona.it

domenica 21 settembre 2025 e lunedì 22 settembre 2025 21:30

Teatro Romano Estate Teatrale Veronese – teatro Bestiario idrico www.spettacoloverona.it

domenica 21 settembre 2025 21:00

Arena di Verona Musica Gianna Nannini

sabato 27 settembre 2025

Parco Giardino Sigurtà arte

Sabato d'Artista d'autunno

Il Parco Giardino Sigurtà propone un appuntamento artistico autunnale, “Sabato d’Artista”, il 27 settembre 2025: l’evento è dedicato a chi ama dipingere e disegnare la natura. Durante la giornata, 30 artisti selezionati potranno accedere gratuitamente al Parco per creare opere ispirate ai colori caldi degli alberi autunnali. La partecipazione è riservata agli adulti e richiede l’invio di lavori artistici per la selezione via email (le candidature si apriranno un mese prima dell’evento). Gli artisti porteranno il proprio materiale e saranno liberi di scegliere angoli suggestivi del Giardino. L’iniziativa celebra l’incontro tra arte e natura, valorizzando entrambe. www.sigurta.it

domenica 21 settembre 2025

20:30

Teatro Filarmonico

Il Settembre dell'Accademia Dresdner Philarmonie www.accademiafilarmonica.org

da martedì 23 settembre 2025 a venerdì 26 settembre 2025

Fiera di Verona fiera Marmomac www.marmomac.com

mercoledì 24 settembre 2025

21:00

Arena di Verona Francesco De Gregori

mercoledì 24 settembre 2025

20:30

Teatro Filarmonico

Il Settembre dell'Accademia Budapest Festival Orchestra www.accademiafilarmonica.org

da giovedì 25 settembre 2025 a lunedì 29 settembre 2025

Teatro Salieri Festival International Salieri Circus Award www.saliericircus.it

da venerdì 26 settembre 2025 a domenica 28 settembre 2025

Teatro Nuovo Festival Wunderkammer – Passioni festivalwunderkammer.it

sabato 27 settembre 2025

Arena di Verona musica

Geolier

martedì 30 settembre 2025 20:30

Arena di Verona musica

Pavarotti 90

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