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Donne al potere
by BFCMedia
TOP LIFE
Cresce la presenza di top manager nelle grandi aziende Lync, Sweet e Fraser sul podio stilato dalla rivista Fortune
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DI SARA MORTARINI
Julie Sweet Mary Barra Jane Fraser
PINNK POWER
RANKING La prima classi ca delle donne più potenti nel mondo del business, stilata da Fortune, risale al 1998.
Allora, solo due donne erano alla
guida delle grandi società presenti nella lista “Fortune 500”, che ogni anno elegge le 500 maggiori imprese statunitensi sulla base del loro fatturato. Per questo, nella lista venivano incluse anche altre imprenditrici considerate “in ascesa”. Ebbene, 25 anni dopo, fortunatamente, la situazione è profondamente cambiata: ora, infatti, le donne che occupano livelli manageriali nelle aziende della Fortune 500 sono 46. Questo salto di qualità ha in uenzato anche il processo seguito da Fortune per stilare la classi ca: come si legge nell’introduzione alla lista del 2022, adesso per le donne che non sono amministratori delegati né si prevede possano diventarlo a breve, è di cile entrare nella top 50. Un’altra di erenza rispetto al passato – che ri ette la progressiva globalizzazione del mondo del business – è che ora non c’è più distinzione tra aziende Usa e aziende internazionali: esiste solo una lista globale, che quest’anno vede sei nuovi ingressi. Ecco le prime posizioni.
1. KAREN LYNC
POSIZIONE: PRESIDENTE
E CEO DI CVS HEALTH
SETTORE: SALUTE
PAESE: USA 2. JULIE SWEET
POSIZIONE: PRESIDENTE
E CEO DI ACCENTURE
SETTORE: CONSULENZA
PAESE: USA 3. JANE FRASER
POSIZIONE: CEO DI CITIGROUP
SETTORE: FINANZA
PAESE: USA 4. MARY BARRA
POSIZIONE: PRESIDENTE
E CEO DI GENERAL MOTORS
SETTORE: AUTOMOTIVE
PAESE: USA 5. JESSICA TAN
POSIZIONE: COCEO DI PING AN
SETTORE: ASSICURAZIONI
PAESE: CINA 6. CAROL TOMÉ
POSIZIONE: CEO DI UPS
SETTORE: TRASPORTI E SPEDIZIONI
PAESE: USA
TOP LIFE
Anna Sorokin
SOCIAL
Kim Kardashian
KIM KARDASHIAN, 1,26 MILIONI ALLA SEC PER IL SUO POST SULLE CRYPTO Kim Kardashian ha patteggiato con la Sec e pagherà 1,26 milioni di dollari per un suo post su Instagram in cui promuoveva una criptovaluta senza dichiarare al suo ampio seguito di follower di essere profumatamente pagata per farlo (e soprattutto senza rivelare quanto era pagata). A nire nel mirino
della Consob americana è stato un post pubblicato dalla nota in uencer
nel 2021, in cui pubblicizzava un token di Ethereum Max. A onor del vero, tra gli hashtag inseriti a corredo del post compariva la sigla #ad, a suggerire che si trattava di un post pubblicitario. Quello che Kardashian ha omesso è l’esatta cifra ricevuta in cambio di questa sponsorizzazione: 250mila dollari. Ebbene, la “punizione” stabilita dall’authority consiste in una multa da 1,26 milioni di dollari e nel divieto di promuovere criptovalute per 3 anni. Niente di che, tutto sommato, per una che può contare su un patrimonio stimato da Forbes in 1,8 miliardi di dollari.
STORY
LA VERA ANNA SOROKIN FUORI DAL CARCERE, MA SENZA SOCIAL Anna Sorokin, la giovane nta ereditiera che è riuscita per anni a fare la bella vita tru ando banche, hotel e ricchi newyorchesi, è uscita dal carcere ed è agli arresti domiciliari, in attesa del provvedimento di espulsione dagli Stati Uniti. La 31enne, in arte Anna Delvey, è diventata famosa grazie alla miniserie realizzata da Net ix sulla sua storia, “Inventing Anna”, che le ha permesso tra l’altro di saldare buona parte dei suoi debiti e di pagare la cauzione da 10mila dollari necessaria per lasciare il carcere. Condannata nel 2019 a 12 anni con l’accusa di frode per 200mila dollari, Sorokin deve rimanere ai domiciliari 24 ore su 24 monitorata elettronicamente dalle autorità per l’immigrazione americane. E non può pubblicare alcun contenuto sui social media, per la delusione di circa un milione di follower che la seguono da sempre. Sorokin e i suoi legali contestano l’espulsione e hanno confermato che lotteranno perché non avvenga.