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FENOMENO DEL MESE

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PLANETARI

PLANETARI

FENOMENO DEL MESE

DI WALTER FERRERI*

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ECLISSE DI SOLE A MEZZOGIORNO

IL 25 OTTOBRE LA LUNA OCCULTA UNO SPICCHIO DELLA NOSTRA STELLA

» L’eclisse parziale del 10/06/2021 ripresa con telescopio TecnoSky Apo

FPL53 60 mm a f/6 e camera Zwo Asi 224 con filtri Baader Astrosolar,

Baader Continuum, Baader IR-UV cut (Maurizio Walter Miehe).

FENOMENO DEL MESE

Vi sono periodi in cui da uno stesso luogo occorre attendere parecchio perché sia visibile un’eclisse, altri in cui queste si susseguono con frequenza. Questo secondo caso è quello che più si avvicina all’Italia in questi anni per quelle parziali di Sole. Dopo quella – sia pure molto modesta – del giugno 2021, ora è la volta di una un po’ più interessante. L’eclisse in questione, eccettuato il Portogallo e gran parte della Spagna, interessa tutta l’Europa, una buona parte dell’Asia e l’Africa nord-orientale. Il fenomeno si verifica martedì 25 ottobre, con il Sole proiettato nella costellazione della Vergine, verso le ore 12. Più precisamente, l’inizio dell’eclisse si verifica verso le 11 e 30 (tutti i tempi qui riportati sono in orario legale estivo), con variazioni fino a circa 20 minuti da una località italiana all’altra. Il fenomeno inizia prima per l’Italia Settentrionale (verso le 11 e 20) e dopo per quelle dell’Italia Meridionale (verso le 11 e 40). La fase massima si ha poco dopo le 12 e il disco solare risulta eclissato da quello lunare per una frazione compresa fra il 16% (Catania) e il 34% (Trieste). Nella tabella pag. 56 sono riportati tempi e percentuali di disco occultato per alcune città italiane, dove “Grandezza” indica la frazione del diametro solare eclissato e l’“Altezza” è quella che si ha alla fase massima. In base alla classificazione dei cicli dei Saros sviluppata da van den Bergh (ognuno di essi dura circa 1300 anni), questa eclisse appartiene al Saros 124 e non è totale per nessun luogo della Terra. Il fatto che il numero di questo Saros sia pari significa che l’eclisse si verifica al nodo discendente dell’orbita lunare.

OSSERVARE L’ECLISSE IN SICUREZZA

Scrutando attraverso uno strumento (mediante gli appositi filtri solari), l’eclisse si nota già non molti secondi dopo l’inizio, ma anche senza strumenti non si tarda ad avvertirla. Anzi, è incredibile come a occhio nudo (ma protetto dal filtro) si riesca a percepire l’inizio dell’eclisse pochissimo tempo dopo rispetto a quando appare al telescopio. Considerando gli strumenti per la sua osservazione, anche in previsione della turbolenza diurna (in questa data la declinazione del Sole è attorno a –12°), quelli piccoli forniscono già molte soddisfazioni, non molto inferiori a quelle che riservano i più impegnativi. Un’apertura di 12-15 cm dovrebbe essere già sufficiente a rivelare quasi tutto quello che l’atmosfera consentirà e con una ventina di centimetri siamo intorno al massimo. Per attenuare la luce del Sole, la scelta migliore è rappresentata da un filtro solare vero e proprio, di vetro o di pellicola (più economico). Si possono acquistare nei negozi di articoli fotografici, sia da applicare agli strumenti di osservazione e di ripresa, sia per l’osservazione a occhio nudo (i classici occhialini per le eclissi). Non bisogna fidarsi di filtri fai-da-te realizzati con normali occhiali da sole, oppure con pellicole o vetri scuri, perché lasciano passare le radiazioni infrarosse e possono provocare danni alla retina. A occhio nudo, può essere utilizzato un vetrino da saldatore (vedi altre informazioni a pag. 70). Cinquanta ingrandimenti ci consentono una visione completa e dettagliata di tutto il disco solare, mentre, nel caso in cui la turbolenza permetta di sfruttare utilmente un potere superiore, sarà possibile notare le irregolarità del bordo lunare e quanto il disco lunare sia più scuro delle macchie solari.

» Le immagini multiple di un’eclisse riprese sfruttando l’effetto stenopeico del fogliame di un albero (ma si può produrre anche con un colapasta!).

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» L’aspetto del disco solare al massimo dell’eclisse alle 12:19 a Trieste. Inquadra il QR per una animazione di questa eclisse.

L’evoluzione di questa eclisse è abbastanza semplice. La prima intaccatura si manifesterà in alto del disco solare. Con il trascorrere dei minuti, la parte eclissata si allarga a spese del resto del disco. Contemporaneamente, la porzione interessata all’evento da quella nord del Sole slitta verso quella sinistra superiore. Durante la fase massima, il disco nero della Luna viene a interessare la porzione sinistra del Sole; un aspetto che si caratterizza sempre più fino all’ultimo contatto, quando l’ultima porzione di disco lunare abbandona questa parte del disco solare. La copertura massima del disco solare sarà nell’ordine del 30%, come percentuale del diametro coperto; un valore già interessante, ma insufficiente per apprezzare un tipo di luce differente da quello solito, poiché la parte del disco eclissata è troppo modesto per evidenziare questo aspetto. Sempre per questo motivo, non vi sarà anche un sensibile abbassamento di temperatura in conseguenza dell’eclisse.

FOTOGRAFARE L’ECLISSE

Per la ripresa fotografica dell’eclisse, il metodo ortodosso consiste nel collegare un corpo reflex o mirrorless al focheggiatore del telescopio, ma si possono ottenere piacevoli riproduzioni anche solo accostando al telescopio completo di oculare una fotocamera compatta o uno smartphone. In questo caso, occorre però fare attenzione perché la luce esterna non raggiunga l’obiettivo della fotocamera. Per evitare il rischio di intrusione di luce parassita, si può applicare un cartoncino intorno all’obiettivo della fotocamera o in prossimità dell’oculare. Belle fotografie si ottengono in luce H-alfa

ECLISSE PARZIALE DI SOLE DEL 25 OTTOBRE 2022 Roma Milano Venezia Catania

Inizio 11h 25m 11h 18m 11h 19m 11h 36m Fase massima 12h 22m 12h 14m 12h 18m 12h 31m Fine 13h 19m 13h 10m 13h 18m 13h 26m Grandezza 0,26 0,27 0,32 0,23 Altezza 35° 31° 32° 40°

*WALTER FERRERI SI È OCCUPATO DI RICERCA SCIENTIFICA, DI TELESCOPI E DI ASTROFOTOGRAFIA PRESSO L’OSSERVATORIO ASTROFISICO DI TORINO. NEL 1977 HA FONDATO LA RIVISTA ORIONE.

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con gli appositi filtri, che mettono in evidenza anche le protuberanze. Questo tipo di riprese ha ricevuto un notevole impulso da quando è stato commercializzato sul mercato uno di questi filtri a prezzo molto competitivo, analogo a quello di un telescopio amatoriale. Oltre a seguire in modo classico il fenomeno e magari a fotografarlo, non si dimentichi di osservare la forma assunta dal disco solare attraverso gli interstizi (tapparelle, fogliame, reti): si vedono tanti piccoli soli eclissati, in quanto ogni interstizio funziona come foro stenopeico.

LE PROSSIME ECLISSI

Dopo questa eclisse, dovremo attendere il 29 marzo 2025 per vederne un’altra. Ma quella del 2025 mostrerà solo una piccola intaccatura del disco solare, come è avvenuto per quella del 2021; inoltre, non sarà per nulla visibile dalle regioni più sudorientali della Penisola; un motivo in più per cercare di seguire quella di quest’anno. In fenomeni di questo tipo, chi non osserva direttamente il Sole può benissimo non accorgersi dell’eclisse; infatti la diminuzione di luce è solo di un quinto o un sesto, come quando si ha un cielo appena velato! Tanto appariscenti quanto rare sono invece le eclissi totali di Sole. Per dare un’idea della loro rarità, si pensi che in media da uno stesso luogo se ne vede una ogni 375 anni! Se consideriamo un’estensione di territorio ampia come la superficie dell’Italia (circa 300mila km quadrati), allora la frequenza diviene di una ogni 70-80 anni. Per il nostro Paese, l’ultima di queste, ebbe luogo il 15 febbraio 1961 e la prossima – che interesserà soltanto le acque territoriali italiane a sud dell’isola di Lampedusa – è attesa per il 2 agosto 2027. Per un coinvolgimento più ampio dell’Italia, l’attesa è molto lunga: 3 settembre 2081, quando la fascia della totalità attraverserà la parte nord-est del nostro Paese. Buone notizie per le agenzie di viaggio e i tour operator, visto che nel frattempo nel mondo se ne verifica in media una ogni 16 mesi, con le prossime il 20 aprile del 2023 in Nuova Guinea e l’8 aprile 2024 negli Stati Uniti.

» Eclisse del 30 aprile 2022 ripresa nell’ultravioletto (19,5 nm) dallo strumento

Solar Ultraviolet Imager del satellite Goes-16 (Noaa).

» Il percorso dell’elisse totale del 2 agosto 2027 che sfiorerà il territorio italiano.

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