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A CACCIA DI VORTICI NELL’ATMOSFERA DI GIOVE

JOVIAN VORTEX HUNTER ARRUOLA VOLONTARI PER ANALIZZARE LE FOTO SCATTATE DALLA SONDA JUNO

Iricercatori dell’Università Twin Cities del Minnesota hanno lanciato, grazie al sostegno della Nasa, un nuovo progetto di citizen science per aiutare i ricercatori a conoscere meglio l’atmosfera di Giove. Come tutti gli altri progetti di questo tipo (raccolti dalla piattaforma Zooniverse, www.zooniverse.org) anche questo nasce dall’esigenza degli scienziati di essere aiutati da gruppi di volontari che possano eseguire delle analisi semplici ma preziosissime per la mole di dati che possono produrre. In questo caso, si tratta di aiutare i planetologi a classificare decine di migliaia di immagini dell’atmosfera di Giove scattate dalla sonda Juno della Nasa (www.missionjuno.swri.edu).

JOVIAN VORTEX HUNTER

Giove si trova a più di 590 milioni di chilometri dalla Terra e ha un’atmosfera composta prevalentemente di idrogeno ed elio, come il Sole. Tuttavia, come la Terra, questa atmosfera contiene un’ampia varietà di nubi di forme e dimensioni diverse. Ne ha immortalate tantissime JunoCam, la fotocamera a bordo della sonda Juno, lanciata nel 2011 e che dal 2016 raccoglie una enorme quantità di dati sul gigante gassoso. La sonda percorre un’orbita altamente ellittica intorno a Giove, e nel punto di massimo avvicinamento arriva a poche migliaia di chilometri sopra le nuvole. In questi sei anni, Juno ha completato più di 40 orbite intorno a Giove, raccogliendo molti gigabyte di immagini riprese dalla JunoCam. Il progetto Jovian Vortex Hunter (Jvh) dispone di oltre 60 mila immagini provenienti da questa serie di dati. In sostanza, ai volontari viene chiesto di identificare i vortici atmosferici, ovvero le nubi di forma rotonda o ellittica simili agli uragani. Gli scienziati sono particolarmente interessati alla realizzazione di modelli teorici che siano in grado di spiegare perché queste caratteristiche atmosferiche hanno forme e dimensioni diverse. “Abbiamo così tante immagini, che il nostro team impiegherebbe diversi anni per esaminarle tutte”, dice Ramanakumar Sankar, ricercatore post-dottorato della scuola di fisica e astronomia dell’università del Minnesota a capo del progetto. “Abbiamo bisogno dell’aiuto dei volontari per identificare quali immagini presentano vortici, dove sono e come appaiono. Con un catalogo accurato di queste caratteristiche, possiamo poi studiare la fisica che sta alla base della formazione di questi vortici e il loro rapporto con la struttura dell’atmosfera, in particolare sotto le nuvole, dove non possiamo osservarle direttamente”.

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» Da sinistra in senso orario: la sonda Juno della Nasa in orbita intorno a Giove.

Un’immagine ripresa dalla sonda Juno mostra la regione vicina al Polo nord di Giove. I colori e le forme di questi vortici (tempeste simili a uragani) sono molto diversi. Gli scienziati devono creare un catalogo di queste tempeste per capire come si formano (Ramanakumar Sankar).

Esempi di individuazione di vortici nelle immagini di Juno da parte di citizen scientist.

ALLA PORTATA DI TUTTI

Chi pensa di non avere le competenze o le capacità per esaminare e classificare le immagini di Giove scattate dai veicoli spaziali non deve preoccuparsi. Il progetto offre diverse guide ed esercitazioni utili sui diversi tipi di caratteristiche di queste immagini, complete di suggerimenti per identificare correttamente i vortici. Più di 3000 volontari hanno finora partecipato al progetto, eseguendo più di mezzo milione di classificazioni. Le informazioni ottenute da questo progetto non saranno utilizzate solo per studiare l’atmosfera di Giove, ma contribuiranno anche a scrivere un algoritmo informatico che potrebbe accelerare l’identificazione futura delle caratteristiche atmosferiche di Giove, combinando l’aiuto del computer con l’esperienza umana, grazie un meccanismo di intelligenza artificiale in grado di autoistruirsi in base all’esperienza. Per partecipare a questo progetto come citizen scientist, basta visitare il sito web di Jovian Vortex Hunter alla pagina bit.

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