Rivista "Tradizione Famiglia Proprietà" giugno 2024

Page 1

Anno 30, n 103 - Giugno 2024 Sped in Abb Post Art 2, Comma 20/C, Legge 662/96 Filiale di Padova

Un arma molto potente

Iniziatosi in Polonia (foto sotto), con la partecipazione della TFP, il Rosario degli Uomini si è ormai diffuso in tutto il mondo Negli ultimi mesi, è sbarcato nell’America Latina e negli Stati Uniti.

Il suo nome lo dice tutto: si tratta di uomini che, in ginocchio, pregano il Santo Rosario sulle piazze, supplicando la Madonna di far cessare la tremenda crisi morale, culturale, sociale e politica che attanaglia il mondo moderno Si prega in riparazione per i peccati con cui è offeso il Cuore Immacolato di Maria, e per la conversione dei peccatori, non solo degli individui ma anche delle società In altre parole, si prega per la Contro-Rivoluzione

Il carattere militante è evidente. Il fatto di essere recitato da soli uomini vuole recuperare il senso originale del Rosario: essere un’arma da combattimento contro il male morale e contro le eresie. Infatti, da quando la Madonna ha dato il Santo Rosario a San Domenico, nel 1208, affinché egli potesse lottare contro i catari albigesi nel sud della Francia, la Coroncina è stata sempre al centro degli sforzi che hanno visto i cattolici scontrarsi col Male.

Nel 1571, papa S Pio V convocò la Cristianità a pregare il Rosario per sconfiggere la flotta musulmana a Lepanto. La data della vittoria cattolica, il 7 ottobre, fu poi dichiarata Festa del Santissimo Rosario Ovunque ci sia una lotta contro i nemici della Chiesa, il Rosario ne è al centro. La Chiesa non ha mai nascosto il carattere militante del Rosario. Non c’è niente di sbagliato nell’adattare questo carattere alla guerra morale e culturale che i cattolici devono combattere oggi. Non a caso il Beato Papa Pio IX disse: “Datemi un esercito che dica il Rosario e conquisterò il mondo!”

Il Rosario degli Uomini, però, comincia a dare fastidio...

In diversi organi di stampa sono apparsi attacchi a questa pratica Accusano i cattolici di manipolare il Rosario per trasformarlo in un’“arma” contro-rivoluzionaria. In realtà, come abbiamo visto, si tratta davvero di un’“arma”, tutta spirituale e perciò temuta.

Accusano pure i partecipanti a questi Rosari di abusare di un simbolo religioso presentandosi in pubblico In altre parole, lo tollererebbero forse nelle chiese, ma non sulle piazze Lo tollererebbero forse come mezzo per ottenere grazie e favori personali, ma non per combattere la Rivoluzione Dimenticano che Dio va adorato non solo in interiore homine, ma anche socialmente

In questo mese di maggio, dedicato al Santo Rosario, dobbiamo ricordare le parole di San Luigi Maria Grignon di Montfort Descrivendo gli Apostoli che combatteranno contro la Rivoluzione, il grande santo scrive:

“Saranno fuoco ardente, servi, schiavi e figli di Maria ( ) Saranno frecce acute nella mano potente di Maria per trafiggere i suoi nemici ( ) Saranno nubi tonanti e vaganti al minimo soffio dello Spirito Santo ( ) In ogni luogo saranno il buon profumo di Gesù Cristo per i poveri e i piccoli, mentre saranno odore di morte per i grandi, i ricchi e i superbi mondani ( ) Avranno in bocca la spada a due tagli della parola di Dio, e porteranno ( ) il crocifisso nella mano destra, la corona del Rosario nella sinistra ( ) Con la spada a due tagli della parola di Dio trafiggeranno, per la vita o per la morte, tutti coloro ai quali saranno inviati da parte dell’Altissimo”

Sommario

Copertina: Maggio è il mese della Madonna di Fatima, che in ogni apparizione ripeteva: “Recitate il Santo Rosario ogni giorno!” Da quando, nel 1208, la Madonna rivelò la devozione del Rosario a Santo Domenico di Guzman, esso è stato un arma spirituale molto potente nelle mani dei cattolici, fino ai giorni nostri, con la molteplicazione dei Rosario degli Uomini. (Arte grafica: Andrés Gómez)

Tradizione Famiglia Proprietà

Anno 30, n 103 giugno 2024

Dir Resp Julio Loredo

Offerta annua suggerita Euro 15,00

Direzione, redazione e amministrazione: Tradizione Famiglia Proprietà - TFP, Via Nizza, 110 00198 ROMA Tel 06/8417603 Aut Trib Roma n 90 del 22-02-95

Sped in abb post art 2, Comma 20/C, Legge 662/96 Padova

Stampa Graphicscalve S p A , Loc Ponte Formello, 1/3/4 24020 Vilminore di Scalve BG

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2013 - 3
Anno 30, n° 103, giugno 2024 Un arma molto potente 2 Portogallo: perché ha vinto la destra? 4 L’infiltrazione della lobby omosessuale nella Chiesa 6 Le contraddizioni di Francesco: svista o tattica? 16 Maggio: mese del Santo Rosario 19 Come pregare il Rosario 21 Il Rosario degli uomini 28 Beato Palau: fermezza, affabilità, umiltà 34 Beato Francisco Palau i Quer, OCD 36 I miei rapporti con la Chiesa 37 “Non sono più io che vivo ma la Chiesa vive in me” 38 Le incoronazioni regali: sfarzo cerimoniale e significato religioso 40 Brasile: campeggio estivo e “carovana” 46 Università estiva della TFP 2024 47 Eleganza nella corona regale Sublimità nella corona imperiale 48

Portogallo: perché ha vinto la destra?

di Diogo Ribeiro de Campos

L’Europa è rimasta sconvolta dalla vittoria del centrodestra, e soprattutto della destra, nelle recenti elezioni in Portogallo Come siamo arrivati a questa situazione?

Nell’ottobre 2021, la Legge di Bilancio è stata bocciata dall’Assemblea della Repubblica: voto favorevole del Partito socialista, che governava con una maggioranza relativa, sostenuto dai piccoli partiti dell’estrema sinistra; astensione dei Verdi; voto contrario di tutte le altre forze politiche

Sulla scia di questa batosta, il presidente della Repubblica, il socialdemocratico Marcelo Rebelo de Sousa, ha deciso di sciogliere l’Assemblea e indire elezioni generali per il 30 gennaio 2022 In uno scenario di grande incertezza politica, il Partito socialista ha ottenuto la maggioranza assoluta, con 120 seggi in un Parlamento composto di 230 deputati, pari al 41,37% dei voti, eliminando così la necessità di intese a sinistra e prospettando un futuro di stabilità politica.

Una maggioranza stabilmente instabile

Il Segretario generale del Partito socialista, Antonio Costa, ha quindi assunto la carica di Primo Ministro per la seconda volta, promettendo stabilità. In

realtà, non è riuscito nemmeno a tenere in ordine la propria casa Meno di un anno dopo, si contavano già tredici dimissioni, un numero record in un governo a maggioranza assoluta, e si registravano molti casi di disaccordo tra i membri dell’Esecutivo

Nel novembre 2023, a seguito di indagini condotte dal Pubblico Ministero che hanno coinvolto direttamente il Primo Ministro e il suo Capo di Gabinetto, Costa è stato costretto alle dimissioni, aprendo così la necessità di nuove elezioni convocate per il 10 marzo 2024.

Una campagna infuocata

Con lo scioglimento del Parlamento, formalizzato il 15 gennaio 2024, si è aperta ufficialmente la campagna elettorale, rivelatasi assai rovente Tanto per cominciare, è scoppiata una dura contesa per la guida del Partito socialista tra Pedro Nuno Santos, ex ministro delle Infrastrutture, e José Luís Carneiro, ministro dell’Amministrazione interna.

Il maggiore gruppo di opposizione, il Partito socialdemocratico guidato da Luís Montenegro, ha annunciato un’alleanza con il Partito popolare, guidato da Nuno Melo, a cui si è unito il piccolo Partito po-

Attualità 4 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024

polare monarchico. Si è così ricreata la storica coalizione di centrodestra Alleanza democratica, apparsa per la prima volta nel 1979.

La grande novità, però, è stata l’ascesa del partito di destra Chega (Basta), guidato da André Ventura, che ha intensificato gli attacchi al Partito socialista e la sua dimostrata incapacità di guidare il Paese nonostante la maggioranza assoluta. Dimostrando moderazione, Ventura ha accennato alla possibilità di un’intesa col centro-destra, cosa che Montenegro ha rifiutato categoricamente

La certezza dell’incertezza

Le elezioni del 10 marzo hanno registrato un’alta partecipazione, raggiungendo il 60% di affluenza alle urne Ne è uscita relativamente vittoriosa l’Alleanza democratica di Montenegro. Il Partito socialista è arrivato secondo, perdendo 43 seggi rispetto al 2022

La grande sorpresa, però, è stato Chega, passato da 12 a 48 seggi, e eleggendo deputati perfino in territori storicamente comunisti, come Beja, dove per la prima volta il Partito comunista è rimasto a bocca asciutta.

Nelle settimane successive, il Partito socialista ha subito una nuova sconfitta, perdendo tre dei quattro ballottaggi locali Augusto Santos Silva, storico leader socialista e controverso presidente dell’Assemblea della Repubblica nonché feroce oppositore di Chega, è rimasto fuori dal Parlamento

Chega

A questo punto sorgono due domande: chi è André Ventura? Com’è il suo partito?

Nato il 15 gennaio 1983 a Sintra, André Claro Amaral Ventura è diventato un fervente cattolico all’improbabile età dell’adolescenza Dopo aver ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana, è entrato nel Seminario Minore del Patriarcato di Lisbona. Tuttavia, non è stato ordinato sacerdote perché ha scelto di intraprendere invece gli studi di Giurisprudenza presso l’Università di Lisbona, dove si è laureato cum laude. Nel 2013 ha conseguito il dottorato in Diritto pubblico presso l’Università di Cork, in Irlanda. Oltre all’insegnamento, ha lavorato come assessore in uno studio legale e nell’Agenzia delle entrate È stato membro del Partito socialdemocratico fino al 2019, quando è fuoruscito per fondare Chega

Ecco i risultati finali: l’Alleanza democratica è al primo posto, con 77 seggi, a cui si aggiungono i tre deputati democratici eletti a Madeira. Viene quindi il Partito socialista con 78 deputati. Il terzo partito, con ben 50 deputati, è Chega che così diventa il fattore deciso per una maggioranza parlamentare, per la quale sono necessari 116 dei 230 deputati. L’estrema sinistra è frammentata Possiamo quindi dire che esiste una maggioranza di centro-destra. Dove ci porta tale scenario?

Mentre il socialista Pedro Nuno Santos ammetteva la sconfitta, il leader di Chega André Ventura –ritenuto dagli analisti il vero vincitore della tournée elettorale – ha innovato l’offerta di un’intesa con l’Alleanza democratica, subito respinta da Luís Montenegro, che formerà un Governo senza di lui

Nelle elezioni legislative del 6 ottobre 2019, il suo partito ha ottenuto l’1,29% dei suffragi, portandolo in Parlamento. Da allora l’ascesa non si è più fermata: il 7,18% nel 2022 (dodici deputati) e, finalmente, il 18,07% nel 2024 che, come abbiamo detto, si è tradotto in cinquanta deputati, facendo di Chega il terzo partito nel Parlamento.

Classificato da molti come partito di estrema destra, destra radicale o, in alcuni casi, perfino fascista, Chega in realtà è emerso in modo organico da piccoli gruppi delusi dal Partito socialdemocratico Il discorso di Chega, lungi dall’essere radicale, semplicemente riflette ciò che pensa la maggioranza dei portoghesi, ma non vogliono o non possono esprimerlo pubblicamente.

Il nome suadente del partito – Basta – è una chiara allusione al sentimento di insoddisfazione nei confronti della classe politica che gran parte dei portoghesi afferma di provare A livello europeo, Chega è membro di Identità e Democrazia.

Nonostante la martellante campagna pubblicitaria della sinistra, e la freddezza nei suoi confronti del centro-destra, in soli cinque anni Chega è diventato un partito decisivo per una soluzione stabile nel nostro Paese. Il non accettarlo semplicemente perpetuerà la crisi politica nazionale. Le carte sono scoperte e la decisione spetta a Luís Montenegro

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 5

Intervista a José Antonio Ureta

Fiducia supplicans e l’infiltrazione della lobby omosessuale nella Chiesa

a cura di Javier Navascués

Nemo repentet fit summus. Niente di molto importante sorge da un giorno all’altro. L’attuale clima di cedimento delle autorità ecclesiastiche di fronte all’ideologia omosessualista ha radici molto lontane. Javier Navascués, di InfoCatólica intervista in merito José Antonio Ureta, coautore del libro «Il processo sinodale: un vaso di Pandora». Traduzione italiana a cura di Messa in Latino.

Signor Ureta, la recente pubblicazione di Fiducia Supplicans ha provocato - e continua a provocare - forti reazioni all’interno della Chiesa. C’era da aspettarselo? Può dirci qualcosa di più al riguardo?

Sì, infatti: “L’agitazione per la Fiducia Supplicans era prevedibile”, dice il vescovo di Kansas City Joseph Naumann: “Gli attivisti per i diritti degli omosessuali, all’interno e all’esterno della Chiesa, hanno chiesto la benedizione ecclesiastica delle

unioni tra persone dello stesso sesso come passo necessario affinché la Chiesa si adattasse finalmente alla cultura [contemporanea] e accettasse il matrimonio omosessuale”. (1)

Ci si riferisce alla Dichiarazione pubblicata dal Dicastero per la Dottrina della Fede il 18 dicembre scorso, firmata dal suo prefetto, il cardinale Víctor Manuel Fernández (2) La Dichiarazione afferma, in efetti, che “la possibilità di benedizioni di coppie in situazione irregolare e di coppie dello stesso sesso, la cui forma non dovrebbe essere fissata ritualmente dalle autorità ecclesiastiche, per non creare confusione con la benedizione propria del sacramento del matrimonio” (n 31)

Come presunto segno di questa differenza, il testo fa una precisazione: “Questa benedizione non deve mai essere fatta contemporaneamente ai riti civili dell’unione, né in connessione con essi. Nemmeno con gli abiti, i gesti o le parole proprie del matrimonio” (n 39), e deve essere chiesta spontaneamente, “sia nei pellegrinaggi, sia nei santuari e anche per strada quando si incontra un sacerdote” (n. 28).

Si dà il caso che, nel marzo 2021, la Congregazione per la Dottrina della Fede, allora guidata dal cardinale spagnolo Luis Ladaria, avesse condannato

Papa Francesco riceve un transgender in Vaticano

Chiesa 6 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024

perentoriamente tali benedizioni, sotto forma di risposta al dubium di un vescovo, che chiedeva: “La Chiesa ha il potere di impartire la benedizione alle unioni omosessuali?” Il Responsum affermava con enfasi che “quando si invoca una benedizione su alcune relazioni umane è necessario - al di là della retta intenzione delle persone coinvolte - che ciò che viene benedetto sia oggettivamente e positivamente ordinato a ricevere ed esprimere la grazia, in accordo con i disegni di Dio inscritti nella Creazione e pienamente rivelati da Cristo Signore”

Ha quindi concluso che “la Chiesa non ha e non può avere il potere di benedire le unioni omosessuali”, poiché “ non è lecito impartire una benedizione a relazioni, o anche a coppie stabili, che comportino una prassi sessuale al di fuori del matrimonio (cioè al di fuori dell'unione indissolubile di un uomo e una donna aperta, di per sé, alla trasmissione della vita), come nel caso delle unioni omosessuali”. Da notare che il comunicato ufficiale contiene il seguente paragrafo finale: “Il Sommo Pontefice Francesco, nel corso dell’Udienza concessa al sottoscritto Segretario di questa Congregazione, è stato informato e ha dato il suo assenso alla pubblicazione del suddetto Responsum ad dubium, con l’allegata Nota esplicativa”. (3)

Come è possibile che, solo due anni dopo, il Prefetto di questo stesso dicastero, con la firma di Papa Francesco, dica esattamente il contrario?

Quali sono gli argomenti addotti nella Dichiarazione Fiducia Supplicans per giustificare la benedizione di coppie irregolari e omosessuali?

Pur riconoscendo esplicitamente che l’insegnamento tradizionale permette di benedire solo “ cose, luoghi o circostanze che non contraddicono la norma o lo spirito del Vangelo” (n. 10, che cita il rituale romano), la Dichiarazione del cardinale Fernandez utilizza quattro sotterfugi fallaci per aggirare il suddetto Responsum:

In primo luogo, pretende che Papa Francesco abbia ampliato il concetto teologico-pastorale di benedizione, creando una nuova categoria che ha chiamato “benedizione pastorale”, che non richiederebbe, come le “benedizioni liturgiche”, una “previa perfezione morale” di chi la richiede. L’errore sta nel fatto che, per impartire le benedizioni tradizionali, la Chiesa non ha mai richiesto la perfezione morale e nemmeno lo stato di grazia (ad esempio, alla fine della messa il sacerdote benedice tutti i presenti, alcuni dei quali possono essere

in peccato mortale). Inoltre, le benedizioni rientrano nella categoria teologica dei sacramentali; tutti i trattati di Teologia Morale insegnano che i sacramentali, come le ceneri o l’acqua santa, possono essere dati anche ai non cattolici, se li chiedono in buona fede.

In secondo luogo, la Fiducia Supplicans sostiene che, benedicendo le coppie irregolari e omosessuali, non si benedirebbero le unioni peccaminose, perché “ non si intende legittimare nulla” (n 40) L’errore sta nel pretendere di distinguere la coppia dall’unione, perché quello che fa di una coppia una coppia è proprio ciò che la unisce, in questo caso la comunione di vita. Questo diventa ancora più chiaro nel terzo sotterfugio, in cui si parla esplicitamente di “relazione”.

In terzo luogo, il documento insinua che ciò che la coppia irregolare o omosessuale chiede è che vengano benedetti solo gli aspetti “positivi” della loro unione: “[essi] non rivendicano la legittimità del proprio status, ma pregano che tutto ciò che è vero, buono e umanamente valido nella loro vita e nelle loro relazioni venga investito, santificato ed elevato dalla presenza dello Spirito Santo” (n 31) L’errore sta nel pretendere che, in una relazione che si di-

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 7

chiara coniugale, i diversi aspetti della comunità di vita possano essere separati in compartimenti stagni, alcuni positivi e altri negativi In realtà, anche ciò che alcuni potrebbero considerare positivo (affetto, fedeltà, sostegno reciproco, ecc.) contribuisce al mantenimento della relazione peccaminosa e rende difficile la conversione e quindi la rottura della relazione Quanto più questi aspetti appaiono “positivi”, tanto più costituiscono occasioni prossime di peccato, o anche come fondamento della struttura peccaminosa a cui queste due persone sono legate.

L’ultimo sotterfugio consiste nel tentativo di separare l’azione pastorale della Chiesa dalla sua dottrina, come se obbedissero a due logiche indipendenti e contraddittorie: “Anche la Chiesa deve evitare di fondare la sua prassi pastorale sulla rigidità di certi schemi dottrinali o disciplinari” (n. 25). L’“abbraccio misericordioso di Dio e la maternità della Chiesa” (n. 19) devono tenere conto del fatto che “ per Dio siamo più importanti di tutti i peccati che possiamo fare” (n. 27). Questa sottovalutazione del male del peccato e delle sue conseguenze - che possono essere eterne! - Perché, allora, Gesù è morto sulla croce per redimerci? Perché ha detto alla donna adultera: “Vá e non peccare più” (Gv 8,11)?

Perché, secondo lei, la Dichiarazione Fiducia Supplicans segna una rottura con l’insegnamento tradizionale della Chiesa?

Anche se esplicitamente proibite dalla Fiducia Supplicans, le benedizioni a coppie omosessuali in chiesa si stanno diffondendo, senza che il Vaticano intervenga

Questa Dichiarazione Fiducia Supplicans rappresenta chiaramente una rottura con l’insegnamento tradizionale della Chiesa sul sesto comandamento della Legge di Dio, sulla natura intrinsecamente peccaminosa di qualsiasi uso della sessualità al di fuori del matrimonio e sullo scandalo che le unioni prematrimoniali, le unioni adulterine e le unioni omosessuali rappresentano per i fedeli e per la società

Il prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Gerhard Müller, si è affrettato a diramare una nota in cui afferma che si tratta di un “salto dottrinale” perché “ non si trovano testi biblici o testi dei padri o dei dottori della Chiesa o precedenti documenti del Magistero a sostegno delle conclusioni di F[iducia] S[upplicans]” Se la Chiesa può aggiungere nuovi sacramentali a quelli esistenti, non può “cambiare il loro significato in modo tale da banalizzare il peccato” La benedizione, dice il cardinale, “ha una sua oggettività, e non può essere ridefinita per conformarsi a un’intenzione soggettiva contraria all’essenza di una benedizione”, trasformandola in una creazione ad hoc “ per benedire situazioni contrarie alla norma o allo spirito del Vangelo”. E conclude in modo tassativo: “La benedizione di una realtà che si oppone alla creazione non solo non è possibile, ma costituisce una bestemmia”. (4) In effetti, “benedire” (benedicere) una relazione peccaminosa in nome di Dio è rendere vano il suo santo Nome.

Perché è logico che ciò provochi scandalo e incomprensione nella maggior parte dei credenti di buon senso?

Il cardinale Daniel Sturla di Montevideo, nelle dichiarazioni rilasciate al più importante quotidiano uruguaiano, ha detto che “è una questione controversa e che sta dividendo le acque all’interno della Chiesa”, perché “è chiaro che un sacerdote benedice tutte le persone ” , ma “è un'altra cosa benedire una coppia omosessuale ” e “tutta la tradizione della Chiesa, anche un documento di due anni fa dice che non è possibile farlo” E ha ribadito: “Non si possono benedire unioni che la Chiesa stessa dice non essere conformi al disegno di Dio” (5)

8 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024
Chiesa

Dai primi “pride”, c’è stata una cospicua partecipazione di cattolici

A dx , gesuiti del gruppo “Dignity”

marciano nel pride di New York nel 1972

Sotto, nella stessa occasione, alcune delegazioni di parrocchie cattoliche

Da parte sua, il cardinale Robert Sarah, prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino, in un messaggio natalizio, ha invitato le conferenze episcopali e i singoli vescovi a opporsi alla Fiducia Supplicans, perché questo non significa opporsi a Papa Francesco, ma “ un ’eresia che mina gravemente la Chiesa, il Corpo di Cristo, perché è contraria alla fede e alla tradizione cattolica” (6)

Il suo messaggio fa eco a 15 dichiarazioni di conferenze episcopali africane e a una lettera del presidente del Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar, il cardinale congolese Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa, che respinge l’applicazione della Dichiarazione nel continente Atteggiamenti simili sono stati adottati dalle conferenze episcopali di Ucraina (rito latino e grecocattolico), Polonia, Ungheria, Haiti e Indie Occidentali, oltre che da molti vescovi diocesani. In Brasile,

poco dopo la pubblicazione del documento, il vescovo Adair José Guimarães ha annunciato che “nella diocesi di Formosa queste richieste e suggerimenti della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede non saranno osservati”, perché i sacerdoti della diocesi e i responsabili laici consultati ritenevano che “avrebbero causato scandalo e incomprensione” (7)

Ad oggi, la maggior parte dei vescovi e delle conferenze episcopali non si sono ancora pronunciati e solo una minoranza di vescovi tedeschi, delle Fiandre e del Portogallo ha espresso un caloroso sostegno (8), alcuni dei quali deplorano le restrizioni imposte dal documento vaticano e chiedono un cambiamento della dottrina della Chiesa affinché le unioni omosessuali possano essere riconosciute come buone e ufficialmente benedette. (9)

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 9

In questo contesto, quali sono state le reazioni dei gruppi di pressione LGBT alla dichiarazione vaticana?

Ovviamente, la dichiarazione del cardinale Víctor Manuel Fernández è stata accolta con un applauso dalle principali organizzazioni della lobby LGBT e dai loro portavoce più importanti.

Ad esempio, Matuba Mahlatjie, direttore delle comunicazioni e delle relazioni con i media di Out Right, una ONG con status consultivo presso le Nazioni Unite, ha sottolineato che questa è la giusta direzione per il pieno riconoscimento dei diritti delle persone queer e ha evidenziato che il Vaticano, in qualità di osservatore delle Nazioni Unite, dovrebbe utilizzare la sua dichiarazione per promuovere i diritti delle persone LGBTIQ nella sfera internazionale, come reazione a una narrazione che, secondo lui, utilizza la religione per criminalizzare e discriminare le persone queer. (10)

A livello latinoamericano, il presidente del gruppo cileno MOVILH, il principale gruppo di pressione dietro l’approvazione del cosiddetto “matrimonio egualitario” nel 2021 nel Paese andino, ha dichiarato che, nonostante i suoi limiti, l’autorizzazione alle benedizioni per le coppie irregolari e omosessuali “potrebbe aiutare a diminuire la discriminazione all’interno della Chiesa stessa” e che “potrebbe essere un contributo alla realtà LGBTIQ+ in quei Paesi prevalentemente cattolici in cui non esistono le unioni civili per le coppie dello stesso sesso ” (11)

Chiesa

“Non si possono benedire unioni che la Chiesa stessa dice non essere conformi al disegno di Dio”

Cardinale Daniel Sturla, di Montevideo

Queste dichiarazioni confermano quelle del Vescovo del Kansas, citate all’inizio di questo articolo. Infatti, Mons. Joseph Naumann è stato molto lucido nello spiegare che, in una prima fase, “gli attivisti per i diritti gay spingeranno per una nuova unione civile per le coppie dello stesso sesso ”

Ma in una fase successiva, “questi stessi attivisti chiederanno anche alla Chiesa di benedire le unioni omosessuali come affermazione della giustezza della loro attività sessuale e come eventuale passo per ottenere il riconoscimento matrimoniale delle loro relazioni”. (12)

La lobby LGBT vuole che la società accetti il peccato di sodomia. È questo l’obiettivo finale?

Esattamente Più di 20 anni fa, Paul Varnell, un pioniere del giornalismo pro-omosessuali, scriveva già sul Chicago Free Press che la controversia fondamentale “ non è la discriminazione, i crimini d’odio o le unioni domestiche”, ma “la condanna morale di fondo”, perché “ se si convince la gente che l’omosessualità è pienamente morale, allora tutta la loro inclinazione a discriminare, a impegnarsi nel gay-bashing o a opporsi al matrimonio gay scompare ” Conclude: “Pertanto, il movimento omosessuale, che lo si riconosca o meno, non è un movimento per i diritti civili, e nemmeno un movimento di liberazione sessuale, ma una rivoluzione morale che cerca di cambiare il punto di vista delle persone sull’omosessualità” (13)

Per raggiungere questo obiettivo, la lobby omosessuale ha inizialmente lottato per rimuovere il reato di sodomia dai codici penali e per far sì che l’Associazione Psichiatrica Americana rimuovesse l’omosessualità dall’elenco dei disturbi psichiatrici del suo Manuale Diagnostico e Statistico (DSM-III), cosa che è avvenuta nel 1973

Ma questo è stato considerato insufficiente La sodomia doveva essere accettata dalle varie religioni e, in particolare, dal cristianesimo Dagli anni ‘70, la lobby LGBT ha creato diverse associazioni appositamente per questo scopo Una delle più attive oggi è Soulforce, che anni fa descriveva la sua missione come segue:

10 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024

“Crediamo che la religione sia diventata la principale fonte di informazioni false e provocatorie sulle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender. I cristiani fondamentalisti insegnano che siamo ‘malati’ e ‘peccatori’. La maggior parte delle denominazioni conservatrici e liberali rifiutano di sposarci o di ordinarci come ministri La Chiesa cattolica insegna che il nostro orientamento è ‘oggettivamente disordinato’ e che i nostri atti di intimità sono ‘intrinsecamente malvagi’ ... Crediamo che questi insegnamenti portino alla discriminazione, alla sofferenza e alla morte Il nostro obiettivo è quello di affrontare queste tragiche falsità e di sostituirle con la verità che anche noi siamo figli di Dio, creati, amati e accettati da Dio esattamente come siamo” (14)

È proprio questa “sostituzione” della verità rivelata che sta iniziando a diventare realtà nella Chiesa cattolica, con l’autorizzazione senza precedenti dei sacerdoti a benedire coppie irregolari e omosessuali.

Come si è radicato nella Chiesa questo processo di relativismo morale che ci ha portato a questo punto?

Un cambiamento così gigantesco nella pastorale e nella dottrina della Chiesa cattolica non poteva avvenire da un giorno all’altro. Infatti, è stato preparato, da un lato, dall’invasione clandestina della sodomia in numerosi seminari e noviziati e, dall’altro, dall’infiltrazione del relativismo morale e dell’ideologia omosessuale nei circoli cattolici negli anni Sessanta

Un osservatore diretto e ben posizionato di questa infiltrazione è stato padre Joseph Ratzinger, poi cardinale e Papa Benedetto XVI Dopo le sue dimissioni, quando scoppiò lo scandalo degli abusi sessuali e la collusione del Vaticano con il caso dell’ex cardinale McCarrick, pubblicò sul mensile bavarese Klerusblatt uno studio approfondito in cui attribuiva la crisi degli abusi nella Chiesa prevalentemente alla rivoluzione sessuale e al “crollo” della formazione dei seminaristi Secondo Ratzinger, il deterioramento della formazione sacerdotale è arrivato al punto che un vescovo, che in precedenza era stato rettore di un semi-

“(Dagli anni 1960) in diversi seminari si erano costituiti gruppi di omosessuali che agivano più o meno apertamente”

Benedetto XVI

nario, faceva vedere ai seminaristi film pornografici con l’intento di renderli refrattari a comportamenti contrari alla fede! Inoltre, “in diversi seminari si costituirono gruppi di omosessuali che agivano più o meno apertamente”. Questo relativismo morale si sviluppò, secondo Ratzinger, perché fino a quel momento la teologia morale si basava in gran parte sulla legge naturale, ma “nella lotta del Concilio per una nuova comprensione della Rivelazione fu richiesta una teologia morale basata interamente sulla Bibbia” Non poteva più esistere “nulla che costituisse un bene assoluto, né nulla che fosse fondamentalmente un male” (15) Senza citarlo direttamente, l’ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede indicava il suo connazionale e collega all’Università di Tubinga, il redentorista Bernard Häring, che con il suo manuale La legge di Cristo aveva rivoluzionato la Teologia morale in senso personalista negli anni precedenti il Vaticano II.

Influenzati da questa nuova prospettiva, in brevissimo tempo figure accademiche di spicco della Teologia Morale passarono dal contestare l’enciclica Humanae Vitae, che vietava la contraccezione artificiale, ad approvare apertamente le relazioni extraconiugali e omosessuali

Negli Stati Uniti, padre Charles Curran, professore di teologia all’Università Cattolica d’America (Washington), dichiarò nel 1971 che gli atti omosessuali, nel contesto di una relazione seria, erano inferiori all’ideale, ma dovevano essere considerati buoni per gli omosessuali. A lui seguirono, nel 1975, padre Robert Nugent, con la pubblicazione di Homosexuality: A Guide for Catholics; un anno dopo, il gesuita John McNeill, che pubblicò, con il permesso dei suoi superiori, il libro The Church and Homosexuals; e padre André

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 11

Guindon, decano della Facoltà di Teologia dell’Università Saint Paul (Ottawa, Canada), con la sua opera The Sexual Language. Saggio di teologia morale. Nel 1977, la Catholic Theological Society of America incaricò padre Anthony Kosnik di dirigere un’opera collettiva sulla sessualità umana: New Directions in American Catholic Thought Questa offensiva accademica è sfociata nel New Dictionary of Theology, pubblicato negli Stati Uniti nel 1987, in cui si afferma che la Bibbia non condanna l’attività omosessuale, tranne quando si tratta di stupro, quando ha una connotazione idolatrica o quando viola gli imperativi dell’ospitalità

Padre Charles Curran, professore di teologia alla Catholic University of America, dichiarò nel 1971 che gli atti omosessuali, nel contesto di una relazione seria, erano inferiori all’ideale, ma dovevano essere considerati buoni per gli omosessuali

E cosa ci può dire della situazione in Europa in quegli anni?

In Europa, il cappuccino olandese Antonius Herman van de Spijker fece i primi tentativi esegetici in questa direzione nel 1968, nel suo libro Same-sex attraction: Homotropy: Homosexuality, Homoeroticism, Homophilia and Catholic Moral Theology, mentre il suo connazionale francescano J. Gottschalk contribuì come teologo all’opera collettiva ecumenica The Church and Homosexuality, pubblicata nel 1973 Da parte sua, lo psicoanalista e sacerdote francese Marc Oraison, due delle cui opere erano state incluse nell’Indice dei libri proibiti, pubblicò il suo

libro La questione omosessuale nel 1975. In Irlanda, il redentorista Ralph Gallagher scrisse nel 1979 un articolo per la rivista The Furrow intitolato “Understanding the Homosexual” Nello stesso anno, il Consiglio cattolico per la Chiesa e la Società, un organo ufficiale della gerarchia olandese, pubblicò un documento, Homosexual Persons in Society, per promuovere la discussione nelle parrocchie e nei gruppi cattolici dei Paesi Bassi. Nel 1981, il redentorista spagnolo Marciano Vidal guidò la pubblicazione di un’opera collettiva intitolata Omosessualità: scienza e coscienza.

In Brasile, già nel 1967, la rivista Vozes, edita dai francescani di Petrópolis, pubblicò un articolo del redentorista olandese Jaime Snoek, che viveva in Brasile, intitolato They too are of our lineage: considerations on homophilia. In questo articolo affermava che, nella misura in cui la pratica omosessuale promuoveva l’amore oblativo nelle persone coinvolte, non poteva a priori essere qualificata come immorale o contraria alla natura. Nel 1985, le Ediciones Loyola dei gesuiti hanno pubblicato una traduzione del libro curata da Marciano Vial, mentre Vozes ha pubblicato Sexualidad, Liberación y Fe: por una erótica cristiana, della teologa femminista e della liberazione Rose Marie Muraro, discepola di Dom Helder Câmara e Leonardo Boff, che nel 2005 è stata insignita dal Congresso nazionale del titolo di “Matrona del Feminismo Brasileño” Un’altra rivista legata ai gesuiti, Perspectiva Teológica, ha pubblicato nel 1988 un articolo intitolato “Gli omosessuali e l’etica della liberazione”, di Bernardino Leers, un francescano olandese che vive in Brasile, mentre la casa editrice legata al Santuario di Aparecida ha pubblicato due anni dopo, in formato libretto, l’articolo “Capire l’omosessuale”, del già citato redentorista irlandese Raphael Gallagher

Quali pensa siano le conseguenze di queste manifestazioni teologiche a sostegno della causa omosessuale?

Direi che questa quinta colonna teologica nei ranghi del cattolicesimo è servita da incentivo per la creazione di gruppi, per lo più guidati da sacerdoti e suore, per promuovere la causa omosessuale all’interno della Chiesa con il pretesto della cura pastorale degli omosessuali.

L’11 febbraio 1971, padre Patrick Nidorf, sacerdote e psicologo agostiniano di San Diego, avviò incontri mensili di auto-aiuto per gay e lesbiche nel seminterrato della chiesa di San Brendan a Los Angeles e chiamò il gruppo Dignity L’arcivescovo lo-

12 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024
Chiesa

Il primo libro a denunciare l’infiltrazione della lobby omosessuale nella Chiesa, scritto dal sacerdote cubano-americano Enrique T. Rueda nel 1982

cale ha criticato l’iniziativa perché il gruppo celebrava l’“identità” omosessuale e sosteneva che “l’omosessualità è una variazione naturale nell’uso del sesso. Non implica malattia o immoralità” . (16) Padre Nidorf affidò quindi la guida ai laici Fu il primo gruppo di questo tipo nella Chiesa cattolica degli Stati Uniti.

Robert Nugent e suor Jeannine Gramick assunsero il ruolo di cappellani di Dignity Senza lasciare i loro incarichi, tre anni dopo i due hanno co-fondato un gruppo simile chiamato New Ways Ministry, ispirato da una frase contenuta nella lettera pastorale del vescovo Francis J. Mugavero ai suoi diocesani di Brooklyn, New York, intitolata Sexuality: A Gift of God (Sessualità: un dono di Dio), in cui assicurava la volontà della gerarchia di cercare di trovare “nuove vie” di evangelizzazione per liberare gli omosessuali dalla discriminazione

Gruppi simili, alcuni dei quali si dichiarano cattolici e altri ecumenici, sono spuntati come funghi in diversi Paesi Tra questi, David & Jonathan (Francia, 1972), Acceptance (Australia, 1972), Quest (Regno Unito, 1973), Communauté du Christ libérateur (Belgio, 1974) e Homosexuelle und Kirche (Germania, 1977). In Italia, è sorta una pletora di piccoli gruppi locali, ma nessuno di essi ha acquisito il carattere federativo della grande associazione laica Arcigay

In Brasile, il primo gruppo organizzato di persone che si identificano come “cattolici LGBT” è sorto nel 2007, a Rio de Janeiro, e ha adottato il nome di Diversità Cattolica. Ha ispirato la fondazione di diversi gruppi simili in tutto il Paese Nel 2014 è stata creata la Rete nazionale dei gruppi cattolici LGBT, ora composta da più di 20 gruppi, che fa parte della Rete globale dei cattolici arcobaleno (GNRC), una rete globale di “cattolici arcobaleno” di tutto il mondo, creata a Roma durante la settimana inaugurale del Sinodo sulla famiglia nell’ottobre 2015

Questi gruppi a favore dell’omosessualità, che si identificano come cattolici o cristiani, fungono da compagni di viaggio per le grandi organizzazioni laiche LGBT, che peraltro non fanno mistero del loro odio per la Chiesa, la Bibbia e la morale del Vangelo e non esitano a usare il ricatto per intimidire le autorità ecclesiastiche

Può darci maggiori dettagli sul ricatto di cui parla?

Storicamente, il ricatto ha assunto due forme Da un lato, denunciando la presunta ipocrisia della Chiesa cattolica che predica contro l’omosessualità mentre molti prelati frequentano bar e saune che fungono da bordelli per omosessuali Il caso più chiacchierato è quello del libro Sodoma di Frédéric Martel, con l’affermazione che “il Vaticano ha una delle più grandi comunità omosessuali del mondo e dubito che anche nel Castro di San Francisco, quell’emblematico quartiere gay, ora più misto, ci siano così tanti omosessuali”. (17) Tali accuse portano talvolta alle dimissioni di coloro che sono costretti, contro la loro volontà, a “uscire dall’armadio”, come è accaduto negli Stati Uniti nel 2002 con l’arcivescovo di Milwaukee Rembert Weakland dopo che è stato rivelato che aveva usato 450.000 dollari di fondi dell’arcidiocesi per risolvere una causa che lo accusava di molestie sessuali. O con il cardinale Hans Hermann Cardinal Groer, arcivescovo di Vienna, destituito da Papa Giovanni Paolo II per abusi sessuali su seminaristi Nel febbraio 2013, il cardinale Keith O’Brien, leader della Chiesa cattolica in Scozia, è stato costretto a dimettersi da arcivescovo tre mesi prima del limite di età a causa di accuse di atti inappropriati con quattro sacerdoti negli anni ‘80 e oltre.

L’altra forma di ricatto è stata che alcuni gruppi e leader della nebulosa omosessuale hanno iniziato a fare pressione sui prelati affinché dissentissero pubblicamente dai documenti e dalle sanzioni del Vaticano. Il caso forse più paradigmatico è quello del cardinale Basil Hume, che nell’aprile 1995 subì le pressioni di Peter Tatchell, leader di OutRage, un’associazione che aveva fatto “uscire dall’armadio” di-

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 13

"Pertanto, il movimento omosessuale, che lo si riconosca o meno, non è un movimento per i diritti civili, e nemmeno un movimento di liberazione sessuale, ma una rivoluzione morale che cerca di cambiare il punto di vista delle persone sull'omosessualità"

Paul Varnell, veterano attivista lgbt

versi anglicani di alto rango, affinché si correggesse in pubblico. Ecco come padre Richard John Neuhaus, fondatore della nota rivista First Things, ha raccontato quanto accaduto al cardinale inglese quasi 30 anni fa:

“Anche il cardinale Basil Hume di Westminster è stato coinvolto nel fuoco incrociato generato dalla guerriglia di OutRage. Tatchell aveva chiesto a Hume di ritrattare la definizione di Roma degli atti omosessuali come ‘oggettivamente disordinati’. La richiesta è diventata a volte violenta, con l’interruzione della processione della Domenica delle Palme nella Cattedrale di Westminster In quella che è stata vista come una risposta alle pressioni, il cardinale ha pubblicato una lettera in cui afferma che l’amicizia omosessuale può essere ‘ un modo di amare ’ e dichiara che ‘l’omofobia non dovrebbe avere posto tra i cattolici’ I giornali hanno prevedibilmente liquidato la lettera come una capitolazione del cardinale nei confronti della lobby gay Persino il conservatore Telegraph ha titolato in prima pagina: ‘Il cardinale Hume dà la benedizione della Chiesa all’amore omosessuale’ Tatchell ha dichiarato, forse a ragione: ‘Stiamo definendo l’agenda’”. (18)

Questa influenza della lobby LGBT è specifica del pontificato di Francesco o aveva già contaminato i pontificati precedenti?

No, anzi, durante i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, il Vaticano non si è piegato alle pressioni della lobby omosessuale. Oltre a condannare gli scritti e le attività di Anthony Kosnik (19) , Charles Curran (20) , André Guindon (21) , Robert Nugent e Jeannine Grammick (22) e Marciano Vidal (23) , la Santa Sede ha pubblicato diversi documenti che confermano l’insegnamento cattolico tradizionale, già espresso nel 1975 nella dichiarazione Persona Humana “su alcuni punti di etica sessuale” (24) della

Congregazione per la Dottrina della Fede, firmata dal cardinale Franjo Seper. A questa seguì nel 1986 la lettera Homosexualitas Problema, “sulla cura pastorale delle persone omosessuali” (25) , firmata dal nuovo Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, l’allora Cardinale Joseph Ratzinger, e nel 1997, Papa Giovanni Paolo II pubblicò il Catechismo della Chiesa Cattolica, in cui si afferma (nn. 2357-2359) che “sulla base della Sacra Scrittura, che li presenta come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che ‘gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati’” e che la tendenza omosessuale da cui derivano è “oggettivamente disordinata”.

Un documento che ha fatto particolarmente infuriare i nemici della Chiesa è stata la lettera del 2002 della Congregazione per il Culto Divino, firmata dal cardinale Jorge Medina Estévez, in cui si afferma che “l’ordinazione al diaconato e al sacerdozio di uomini omosessuali o con tendenze omosessuali è assolutamente sconsigliabile e imprudente”, divieto successivamente ribadito dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, responsabile dei seminari, in un’Istruzione firmata dal cardinale Zenon Grocholewski e pubblicata nel novembre 2005 (7)

Dopo la Fiducia Supplicans, qual è il prossimo passo?

Le organizzazioni vaticane non hanno sanzionato vigorosamente i dissidenti e un atteggiamento di compiacenza e ambiguità dottrinale ha continuato a diffondersi negli ambienti cattolici fino alle dimissioni di Benedetto XVI dal pontificato L’ascesa di Papa Francesco al soglio pontificio è stata un vero e proprio fuggi fuggi generale, stimolato dalla sua famosa risposta sul volo di ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro: “Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicare?” (28)

A ciò hanno fatto seguito gli incontri amichevoli di Papa Francesco con pseudo-coppie omosessuali (29) e transessuali (30) , le sue prime scandalose dichiarazioni a favore del riconoscimento legale delle unioni civili omosessuali (31) , la nomina del gesuita

14 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024
Chiesa

americano James Martin, promotore della modifica del Catechismo sull’omosessualità, a consulente della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede (32) , nonché le lettere elogiative e gli incontri con suor Jeannine Gramick (33)

La porta aperta dal Sommo Pontefice è stata immediatamente varcata dalla corrente progressista dell’episcopato tedesco, che ha intrapreso il disastroso Cammino Sinodale, che ha chiesto ufficialmente una revisione del Catechismo sull’omosessualità, nonché la rimozione degli “atti omosessuali” dall’elenco dei peccati gravi (34) , e ha approvato una risoluzione che chiedeva “cerimonie di benedizione per le coppie di innamorati”, con 38 vescovi che hanno votato a favore, 9 contrari e 11 astenuti (35).

Nel promuovere le fallaci “benedizioni pastorali”, la Fiducia Supplicans ha fatto il passo più lungo della gamba, cedendo non solo alla quinta colonna infiltrata nella Chiesa, ma soprattutto al ricatto della lobby pro-omosessuali apertamente anticattolica. Papa Francesco e il cardinale Víctor Manuel Fernández dovranno rispondere a Dio di questa resa e di aver aperto una divisione nella Chiesa cattolica che porterà a uno dei più grandi sconvolgimenti della storia, come aveva profetizzato Plinio Corrêa de Oliveira nel 1994. (36)

* Apparsa su InfoCatólica il 21 02 24 Traduzione italiana a cura di Messa in Latino

1 https://theleaven org/fiducia-supplicans-does-not-changeperennial-church-teaching/

2 https://www vatican va/roman curia/congregations / c f a i t h / d o c u m e n t s / r c d d f d o c 2 0 2 3 1 2 1 8 f i d u c i asupplicans sp html

3 https://press vatican va/content/salastampa/es/bollettino/pubblico/2021/03/15/res html

4 https://infovaticana com/2023/12/21/muller-advierte-a-loss a c e r d o t e s - d e - q u e - c o m e t e r a n - s a c r i l e g i o - s i - b e n d i c e n - p a r e j a shomosexuales/

5 https://www aciprensa com/noticias/102489/cardenalsturla-declaracion-sobre-bendicion-de-parejas-homosexuales-noera-tema-de-navidad

6 https://www diakonos be/fiducia-supplicans-le-cardinalsarah-on-soppose-a-une-heresie-qui-mine-gravement-leglise/

7 https://www acidigital com/noticia/57001/dioceses-dobrasil-divergem-sobre-autorizacao-da-santa-se-a-bencao-a-unioesdo-mesmo-sexo

8 https://www newwaysministry org/2024/01/09/germanand-flemish-bishops-warmly-welcome-vaticans-declaration-onblessings/

9 https://infovaticana com/2024/01/10/obispo-aleman-esperaque-roma-deje-de-considerar-la-sodomia-como-pecado-grave/

10 https://outrightinternational org/news-article/matubamahlatjie-talks-newsroom-afrika-about-vaticans-new-stance-samesex-couples

11 https://www t13 cl/noticia/nacional/movilh-cuestionabendiciones-parejas-homosexuales-19-12-2023

12 https://theleaven org/fiducia-supplicans-does-not-changeperennial-church-teaching/

13 Paul Varnell, “Defending Our Morality,” Chicago Free Press, Aug 16, 2000, https://igfculturewatch com/2000/08/16/defending-our-morality/

14 TFP Commission on American Issues, Defending a Higher Law, 2004, p. 26-27.

15. https://www.aciprensa.com/noticias/75114/el-documento-de-benedicto-xvi-sobre-la-iglesia-y-los-abusos-sexuales

16. https://www.ncronline.org/opinion/guest-voices/rememb e

dignityusa

17. https://www.lepoint.fr/societe/exclusif-sodoma-le-livrechoc-sur-l-homosexualite-au-vatican-13-02-2019-2293213 23 php

18 https://www firstthings com/article/1995/08/a-sense-ofchange-both-ominous-and-promising

19 https://www vatican va/roman curia/congregations/cfaith/documents/rc con cfaith doc 1979071 3 mons-quinn po h

20 https://www vatican va/roman curia /congregations/cfaith/documents/rc con cfaith doc 19860725 car lo-curran en htm

21 https://www vatican va/roman curia /congregations/cfaith/documents/rc con cfaith doc 19920131 bo ok-guindon po html

22 https://www vatican va/roman curia /congregations/cfaith/documents/rc con cfaith doc 19990531 gra mick-nugent-notification po html

23 https://www vatican va/roman curia /congregations/cfaith/documents/rc con cfaith doc 20010515 vidal po html

24 https://www vatican va/roman curia /congregations/cfaith/documents/rc con cfaith doc 19751229 per sona-humana po html

25 https://www vatican va/roman curia /congregations/cfaith/documents/rc con cfaith doc 19861001 homosexual-persons po html

26 https://www vatican va/archive/cathechism po/index new/p3s2cap2 2196-2557 po html

27 https://www corazones org/sacramentos/orden sac/homosexualidad ordenacion 2005 htm

28 https://www vatican va/content/francesco/es/speec h e s / 2 0 1 3 / j u l y / d

conferenza-stampa html

29 https://press vatican va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/10/02/0749/01616 html y https://www forbes com/sites/ceciliarodriguez/2017/04/09/pope-franciss-welcome-t o - w o r l d s - o n l y - o p e n l y - g

controversy/#6cb67112a607

30. http://politica.elpais.com/politica/2015/01/27/actualidad/1422355975 624238.html

31. Dominique Wolton, Politique et société : Pape François, rencontres avec Dominique Wolton, ed. L’Observatoire, Paris, 2017, pp. 321-322

32 https://www ihu unisinos br/publicacoes/78-noticias/566660-papa-nomeia-13-consultores-para-a-secretaria-decomunicacao-do-vaticano

33 https://www ihu unisinos br/615808-papa-franciscosauda-a-irma-jeannine-%20gramick-pelos-50-anos-de-pastorallgbtqia-leia-a-carta; y https://ihu unisinos br/633393-papa-francisco-se-reune-com-grupolgbt-dos-eua-anteriormente-denunciado-pelo-vatican

34 https://www synodalerweg de/fileadmin/Synodalerweg/Dokumente Reden Beitraege/beschluesse-broschueren/SW8Handlungstext LehramtlicheNeubewertungvonHomosexualitaet 2 022 pdf, p 5

35 https://www catholicnewsagency com/news/253842/german-synodal-way-approves-same-sex-blessings-lay-preaching-andreexamination-of-priestly-celibacy

36 Roberto de Mattei, Plinio Corrêa de Oliveira – Profeta do Reino de Maria, Ed Artpress, São Paulo, 2015, p 359

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 15
i
- r e v o l u t i o n a r y - p a x - n i d o r f - w h o - f o u n d e d - l g b t - m i n i s t r y -
r
n g
c u m e n t s / p a p a - f r a n c e s c o 2 0 1 3 0 7 2 8 g m g -
o
a
- p r i m e - m i n i s t e r - r e k i n d l e s - v a t i c a n -
y

Le contraddizioni di Francesco: svista o tattica?

Giovanni XXIII diceva bene che la Chiesa è Mater et Magistra, Madre e Maestra La Chiesa accoglie i suoi figli maternamente e li istruisce. È il munus docendi, la sua funzione docente, che si traduce in un Magistero Una caratteristica essenziale di questo Magistero è la sua coerenza La Chiesa sviluppa e approfondisce le verità contenute nella Rivelazione. Ma non può mai contraddirle

Ora, proprio questa coerenza sembra stia venendo meno nell’attuale Pontificato.

In una recente intervista alla vaticanista Diane Montagna, pubblicata su First Things, il noto canonista americano Don Gerald Murray, fa notare il contrasto clamoroso esistente fra il Responsum che aveva dato il dicastero per la Dottrina della Fede nel 2021 circa le benedizioni alle coppie omosessuali, e la recentissima dichiarazione Fiducia Supplicans dello stesso dicastero alla fine del 2023.

Nel Responsum del 2021 si rigettava energicamente la possibilità di realizzare un tale atto, perché la benedizione di un sacerdote è sempre un atto liturgico e sacramentale Conferire una tale benedizione, dichiarava il Vaticano, vorrebbe dire che la Chiesa benedice il peccato, cosa ovviamente assurda.

Sennonché, nel dicembre 2023, con un nuovo prefetto dello stesso dicastero, le cose cambiano radicalmente e si dice il contrario: cioè, che i sacerdoti possono benedire le coppie omosessuali.

Ambedue i documenti, benché affermino posizioni diametralmente opposte, recano la firma di Papa Francesco.

“Si tratta di un ingannevole gioco di parole, un tentativo fallito di ingegneria verbale che cerca di imporre un cambiamento nella dottrina e nella pratica della Chiesa senza dare l’impressione di farlo”

16 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 Chiesa

Come la mettiamo? Si tratta di semplici sviste? Oppure c’è una tattica?

Scrivendo sul blog di Sandro Magister, il giurista cattolico Antonio Caragliu afferma che ci sarebbe una “tattica” in queste contraddizioni, sempre più frequenti nel pontificato attuale.

Secondo Caragliu, quando si fanno troppe distinzioni e chiarimenti, come appunto nella Fiducia Supplicans, c’è una “consapevolezza delle contraddizioni” Egli continua: “Il punto, a mio parere, è che, in questo caso come in numerosi altri durante questo pontificato, il popolo di Dio è stato fatto oggetto di una tattica consistente nell’intenzionale induzione di «dissonanze cognitive»”

In parole povere, sarebbero contraddizioni che, invece di segnalare la retta strada ai fedeli, producono disorientamento e, di seguito, apatia Secondo il noto giurista, la tattica della “dissonanza cognitiva” consiste nell’introdurre assieme “affermazioni e principi tra loro incompatibili”

I pazienti di questa operazione psicologica, cioè i fedeli sottomessi alle sistematiche “dissonanze cognitive”, provano “ un vero e proprio disagio mentale” , giacché le persone hanno bisogno della coerenza

Privato dalla naturale coerenza, ognuno tende a risolvere il rompicapo come può, navigando nelle incongruenze a modo suo Così, i fedeli si trovano smarriti e sballottati da una parte all’altra. Nascono teorie assurde I fedeli vanno dietro la prima persona che offre una spiegazione – per quanto fantasiosa –di ciò che sta succedendo Alla fine, stanchi di tante teorie fantasiose, si rischia di cadere nell’apatia e nel disinteresse

Anche Padre Murray nell’intervista sopra citata parla di “tattica ingannevole” Dice il celebre canonista a proposito della confusione che si sparge da Roma: “Dato che la missione del Dicastero per la Dottrina della Fede è di sostenere e difendere l’insegnamento perenne della Chiesa,

“Durante questo pontificato, il popolo di Dio è stato fatto oggetto di una tattica consistente nell’intenzionale induzione di «dissonanze cognitive»”

perché il cardinale Fernández avrebbe rilasciato una Dichiarazione che contraddice il Responsum del 2021, sostenendo però che non c’è alcuna contraddizione, ma solo uno sviluppo innovativo della dottrina?”

E risponde: “Si tratta di un ingannevole gioco di parole, un tentativo fallito di ingegneria verbale che cerca di imporre un cambiamento nella dottrina e nella pratica della Chiesa senza dare l’impressione di farlo” Appunto, una tattica di confusione

Ricorda molto ciò che Plinio Corrêa de Oliveira spiega nel suo libro “Trasbordo Ideologico Inavvertito e Dialogo” sulla tattica psicologica usata dalla Rivoluzione per cambiare la mentalità delle persone senza che se ne accorgano

Farebbero bene i pastori a ricordare l’avvertimento di San Paolo ai Corinzi: “Se la tromba emette un suono confuso chi si preparerà al combattimento? Così anche voi, se non pronunziate parole chiare con la lingua, come si potrà comprendere ciò che andate dicendo? Parlerete al vento!” (1 Cor 14, 8-9)

Alle contraddizioni dottrinali seguono poi le ambiguità nei gesti

Questo Pontificato è ricco di gesti simbolici. Possiamo dire che, nel Magistero bergogliano, quasi contano di più i gesti che le dottrine. Ormai siamo abituati a vedere il Papa che saluta, con indifferenza e persino compiacimento, coppie irregolari e omosessuali, persone transgender, ecc., passando il messaggio implicito che si tratta di cose normali

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 17

Prima, il Dicastero per la Dottrina della Fede condanna qualsiasi collaborazione con la Massoneria Poco tempo dopo, in un incontro di alto livello fra Chiesa e Massoneria, un cardinale propone un “tavolo permanente di dialogo” E non succede niente

Eppure, il cardinale “Tucho” Fernández, vero autore della Fiducia Supplicans, ha annunciato pochi giorni fa la pubblicazione per aprile di un documento che, secondo quanto anticipato, sarà “fortemente critico su tendenze immorali nella società contemporanea come sono le chirurgie per cambiare sesso, la maternità surrogata e l’ideologia di genere ”

Come la mettiamo? Da una parte si approvano queste tendenze immorali, e dall’altra si criticano?

Vediamo un’altra contraddizione Anche se esplicitamente proibite dalla Fiducia Supplicans, si stanno moltiplicando nel mondo cerimonie simili al matrimonio di coppie omosessuali presiedute da preti, in cappelle e luoghi di culto. E il Vaticano non dice nulla

Delle due l’una, o la Dichiarazione del Vaticano è carta straccia, oppure c’è una tattica per confondere i fedeli.

Ancora un altro esempio di dissonanza cognitiva Il cardinale Fernández ha emesso poco tempo fa un documento ribadendo la dottrina cattolica che condanna la Massoneria e vieta ai cattolici qualsiasi collaborazione con essa. Tuttavia, poco dopo, l’arcidiocesi di Milano ha partecipato a un incontro cattolico-massonico ad alto livello, dove il cardinale Coccopalmerio ha proposto un tavolo permanente di dialogo fra le due realtà E il Vaticano non ha niente da ridire

Potremmo andare avanti con casi come questi.

In questa maniera, il principio di non contraddizione, cioè quel principio logico per il quale una

cosa non può essere e non essere allo stesso tempo sotto lo stesso profilo, svanisce E con esso la stessa possibilità di pensare, di volere e di agire Seguendo la gnoseologia classica, san Tommaso spiega che il principio di non contraddizione è “il principio primo e supremo del pensiero” Senza il principio di non contraddizione, diventa impossibile distinguere fra verità ed errore, fra bene e male, fra bello e brutto Di conseguenza, la persona tende verso l’assoluta apatia delle potenze superiori dell’anima. Appunto, il disinteresse di cui parlavamo sopra.

Svanisce pure la Fede che, come ci ricorda Giovanni Paolo II, va sempre a braccetto della ragione Svanendo la Fede, scompare anche la pratica della religione.

Ci possiamo meravigliare che le chiese si svuotino, che i seminari chiudano e che gli ordini religiosi siano soppressi per mancanza di vocazioni? Come insegna San Paolo: “Se la tromba emette un suono confuso chi si preparerà al combattimento?”

Cosa fare?

Per prendere in prestito un’espressione anglosassone, credo che dobbiamo vedere “the big picture”, ossia il grande panorama. Duc in altum! La Chiesa ha duemila anni di storia e un meraviglioso Magistero che, affondando le radici nell’era apostolica, passa per la Patristica, la Scolastica, la neo-Scolastica e così via fino ai giorni nostri Guardiamo con serenità questo patrimonio bimillenario, e proclamiamo con fierezza: Credo in Unam Sanctam Catholicam et Apostolicam Ecclesiam!

18 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024
Chiesa

Maggio: mese della Madonna

M a g g i o : M a g g i o :

m e s e d e l l a M a d o n n a

m e s e d e l l a M a d o n n a

N

elle sei apparizioni a Fatima, dal 13 maggio al 13 ottobre 1917, la Madre di Dio ha ripetuto in ogni occasione: “Recitate il Rosario tutti i giorni!”

La Madonna ha chiesto questa preghiera per quattro scopi specifici:

- per ottenere le grazie necessarie alla propria salvezza;

- per riparare i peccati con cui vengono offesi il Sacro Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria;

- come supplica per la conversione dei peccatori;

- per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra.

Ecco definita l’importanza capitale della preghiera del Santo Rosario Tutto dipende da esso: dalla nostra personale salvezza fino alla soluzione dei problemi del mondo “Per l’Ave Maria il peccato sarà distrutto, per l’Ave Maria il Gran Gesù regnerà!”, cantava San Luigi Maria Grignion de Montfort.

Tutti i Papi hanno raccomandato la recita del Santo Rosario come mezzo indispensabile di santificazione personale, ma anche come strumento di combattimento contro i mali della società

San Domenico lo pregò nella crociata contro gli albigesi San Pio V istituì la festa della Madonna del Santo Rosario in occasione della battaglia di Lepanto Benedetto XV lo invocò per chiedere alla Provvidenza di fermare l’Armata Rossa che avanzava sulla Polonia e minacciava l’Europa

Pio XII insisteva che le famiglie pregassero il Rosario per opporsi alla propaganda rivoluzionaria che incombeva sull’innocenza dei bambini. Giovanni Paolo II lo proponeva come preghiera atta a preservare le radici cristiane dell’Europa Benedetto XVI lo pregava (in latino) insieme ai giovani giunti al Vaticano da ogni parte del mondo

Nei secoli, i combattenti della Contro-Rivoluzione – dai vandeani ai sanfedisti ai cristeros e ai carlisti – portavano il Rosario come simbolo della loro identità cattolica e come arma da guerra spirituale.

E adesso, il Rosario sta diventando sempre di più un arma per combattere la crescente scristianizzazione della nostra società. Iniziati in Polonia, con la partecipazione della TFP, i “Rosari degli Uomini” ormai sono diffusi in quasi tutto il mondo. Ne diamo notizia nelle prossime pagine.

Speriamo che anche nella nostra Italia gli uomini (e non solo) possano assumere la propria responsabilità. Dio ce ne chiederà conto. Ricordiamo questo nel mese di maggio, dedicato proprio al Santo Rosario.

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 19

QMaggio: mese della Madonna

La devozione al Santo Rosario

di Plinio Corrêa de Oliveira

uesta evozione ha il grande merito di essere stata rivelata dalla Madonna a san Domenico, e nasce quindi da una di quelle rivelazioni particolari che tanto aborriscono i nemici della Chiesa Poi si è diffusa in tutta la Chiesa San Luigi Grignion de Montfort la riteneva la devozione caratteristica dei predestinati e, nello specifico, di quelli che lottano contro la Rivoluzione. È la devozione di ogni vero cattolico. Il Rosario non è solo uno strumento per dire l’Ave Maria, ma una sorta di catena benedetta che ci collega alla Madonna Ha poi un grande potere esorcistico

Il Rosario è fatto di meditazioni sui misteri della vita della Madonna e di Nostro Signore. Mentre recitiamo le preghiere, dobbiamo meditare sul mistero in questione.

Questa congiunzione della preghiera vocale con la meditazione è una cosa splendida, perché mentre le labbra pronunciano una supplica, lo spirito si concentra in un punto E, attraverso questa duplice attività, l’uomo fa, in sostanza, tutto ciò che deve fare nell’ordine soprannaturale Perché, attraverso le sue intenzioni, si unisce a ciò che

dicono le sue labbra. E, attraverso la mente, si abbandona a ciò su cui medita il suo spirito E in questo modo si connette intimamente con Dio durante questa preghiera. Il collegamento è tanto più accentuato e definito poiché la Madonna è la Mediatrice di tutte le grazie, e la maggior parte delle preghiere del Rosario sono Ave Maria. È attraverso la Mediatrice di tutte le grazie che la persona si rivolge a Dio.

C’è dunque nel Rosario una sorta di piccolo tesoro di elementi di teologia, che fanno di esso un vero capolavoro di spiritualità, un capolavoro della dottrina cattolica Non qualcosa fatto di emozioni, ma serio, robusto, pensato, con una serie di solide ragioni Ecco perché il Rosario è davvero una devozione succulenta, sostanziosa e preziosa. E questo spiega le innumerevoli grazie che la Madonna, attraverso questa devozione, ha concesso a tutti.

Richiamo la vostra attenzione su quanto questo sia profondamente pensato e ponderato. Questa è la vita spirituale del cattolico e, soprattutto, dell’uomo cattolico La vita spirituale di un uomo cattolico è fatta di pensiero, di riflessione fondata sulla Fede, di conclusioni che si elaborano, che interagiscono tra loro e che costituiscono un sistema. Analizzando punto per punto la devozione del Rosario troviamo tanti motivi seri che ci convincono e ci infondono fiducia in questa devozione.

Facciamo il proposito di chiedere alla Madonna che accresca sempre di più la nostra devozione al Santo Rosario

20 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024

Come pregare il Rosario

di Plinio Corrêa de Oliveira

Nessun tema potrebbe essermi più gradito di quello del Santo Rosario

Voi avete esposto qui il noto fatto di San Domenico che ricevette la rivelazione del Santo Rosario dalla Madonna Avete ricordato, poi, come entrò nella Cattedrale [di Prouille] ed iniziò a predicare la devozione al Rosario Avete pure menzionato il terrore che le sue parole diffusero tra gli eretici albigesi. Avete anche riferito l’episodio di quando egli fece placare una tempesta, convertendo così i marinai. Questi fatti mostrano quanto tale devozione sia gradita alla Madonna Tutto ciò merita un commento Anche perché possiamo trovare analogie tra questi fatti della storia di San Domenico e i giorni nostri

La crociata di San Domenico contro gli albigesi

Chi era San Domenico? Stiamo parlando del grande San Domenico de Guzmán, fondatore dell’Ordine Domenicano, che fiorisce ancora oggi in

tanti paesi. Egli visse in un’epoca in cui il Medioevo era alle prese con l’eresia albigese, che in certo modo prefigurò la Rivoluzione.

A volte si presenta il quadro storico in questo modo: c’era il Medioevo, a un certo momento scoppiò una rivoluzione nelle tendenze – l’umanesimo e il Rinascimento – che si trasferì al campo delle idee, salvo poi sfociare nella Rivoluzione protestante Andando avanti, questo processo diede origine alla Rivoluzione francese e, successivamente, a quella comunista Si ha quasi l’impressione che il Medioevo fosse un calmo lago azzurro, almeno da Costantino, quando cessarono le persecuzioni contro i cattolici, fino a Lutero, quando queste ripresero.

Sarebbe, quindi, quasi un millennio di tranquillità in cui furono costruiti bellissimi castelli e bellissime cattedrali, in cui l’umanità visse sempre più virtuosa, gli ordini religiosi si espansero, le diocesi si moltiplicarono, il Papato, sempre più dominante, trionfava nel mondo, e il cristianesimo si preparava alla sua grande propagazione con le navigazioni

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 21

Maggio: mese della Madonna

Questa è una visione storica semplicistica. Non è quella nostra. È vero che il periodo tra Costantino e Lutero fu di grande splendore per la Chiesa, ma non fu affatto un calmo lago azzurro Molte volte nel Medioevo il male alzò la testa, prefigurando la Rivoluzione Molte volte è stato necessario schiacciarlo, finché è stato possibile A cambiare con l’umanesimo, il Rinascimento e la crisi protestante è che, per la prima volta, il bene è riuscito a schiacciare il male solo parzialmente I cattivi hanno ottenuto una mezza vittoria, che col tempo si è trasformata in una vittoria completa

In realtà ci furono grandi battaglie Erano già le avvisaglie della Rivoluzione che poi scoppierà nel secolo XVI Ma essa non sarebbe potuta scoppiare se non ci fossero state queste avvisaglie Niente nella storia spunta da un momento all’altro Tutto inizia quando i buoni cominciano a essere meno buoni, e iniziano quindi a lasciare piccoli spazzi al male Ed ecco che i cattivi man mano prendono il sopravvento

Con l’eresia albigese, i buoni vinsero ancora Il nome deriva dalla città francese di Albi, ma l’errore era diffuso in tutta Europa Era un’eresia di origine gnostica orientale, nota anche come catara, che si diffondeva in modo subdolo e si era radicata nel sud della Francia Essa prefigurava molti er-

Il Rosario fu rivelato nel contesto storico della crociata contro gli albigesi (catari), portata avanti, nel campo spirituale, da San Domenico (sotto) e, in quello militare, da Simon di Montfort (sopra)

22 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024

Nel 1571, papa S. Pio V convocò la Cristianità a pregare il Rosario per sconfiggere la flotta musulmana a Lepanto. La data della vittoria cattolica, il 7 ottobre, fu poi dichiarata Festa del Santissimo Rosario.

rori moderni, e pare sia continuata fino ai nostri giorni in modo nascosto, al punto che i nazisti provarono verso di essa una grande attrazione. Ecco la minaccia che dovette affrontare San Domenico!

Il Rosario e la Spada, fatti per convivere

Di fronte all’eresia albigese, San Domenico si comportò da vero eroe, portando la repressione dell’errore tanto lontano quanto gli fu possibile. Egli si santificò nella predicazione contro gli eretici albigesi. A questo scopo fondò un Ordine mendicante conosciuto, appunto, col nome di Domenicano Egli aveva un cuore e una lingua di fuoco, ma non riuscì a debellare l’eresia Questa dovette essere schiacciata manu militari da un altro grandissimo uomo, il cui nome merita di essere ricordato questa sera: Simone di Montfort.

La Provvidenza volle usare due mezzi per schiacciare gli albigesi: il Rosario di un santo e la Spada di un eroe Ricordiamo con ammirazione i fatti della predicazione del primo e della crociata del secondo Inchiniamoci davanti alla loro memoria Ri-

cordiamo questo binomio Rosario-Spada, fatti per convivere Essi hanno brillato nella stessa occasione e insieme: lo spirito del Rosario è spirito di impresa; lo spirito dell’uomo che porta la spada con una mentalità cattolica è uno spirito di preghiera Nella lotta contro il male, San Domenico ha avuto la sua parte e Simone di Montfort ha avuto la sua.

Cosa dire di ciascuno? Innanzitutto, che sono ambedue necessari San Domenico prega per tre giorni consecutivi chiedendo alla Madonna di spezzare la durezza d’animo degli albigesi, aprendoli alla conversione. Alla fine, sviene. Solo quando cade svenuto la Madonna gli appare, rivelandogli il Santo Rosario e incoraggiandolo a pregarlo e a impegnarsi nella sua diffusione

La Madonna gli spiega la grandezza del Rosario e lo manda subito all’azione. Egli, che poco prima stava svenendo, corre verso la cattedrale. La storia non riferisce che egli mangiò un pezzo di pane o bevve un bicchiere di vino Nulla! Egli andò direttamente in cattedrale a predicare! Entrò con il fuoco di chi ha appena ricevuto una rivelazione

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 23

mese della Madonna

Il timore di Dio è l’inizio dell’amore

Egli comincia a parlare con parole infuocate. Fra i presenti si diffonde il panico Il panico ha un effetto correttivo fenomenale Ci sono persone cattive che solo attraverso il panico si potranno ravvedere “Venite, figli, vi insegnerò il timore di Dio”, dice la Scrittura, frase poi usata da San Benedetto nel Preambolo della sua Regola. Attraverso il timore di Dio si può arrivare all’amore di Dio.

Qui ci sono due elementi: il nobile granito del timore e l’oro rutilante dell’amore. Il timore prepara all’amore Volendo preparare quelle anime indurite ad amare Dio, usando le parole infuocate di San Domenico, la Provvidenza prima sparse il terrore, minacciando castighi Poi, però, un po’ come quando Nostro Signore placò la tempesta, le persone cominciarono a capire che la parola di quest’uomo era potente davanti a Dio Che egli era amato da Dio Hanno capito che Dio gli aveva concesso un duplice potere: di scatenare i castighi, ma anche di allontanarli e di accogliere amorevolmente le anime pentite, portandole al perdono, alla contrizione, alla conversione, insomma, all’amore di Dio.

Che cosa predicava San Domenico? Predicava il Santo Rosario! Ecco come ebbe inizio questa bellissima devozione della Chiesa. A un tratto, le campane della cattedrale cominciarono a rintoccare Ma non c’era nessuno a muoverle. Tutti capirono che si trattava di una mano angelica.

Quanto è diverso il suono delle campane da quello del tuono! Perché la Provvidenza avrebbe voluto che le campane suonassero prima che venisse il tuono? Era per mostrare che Dio preferisce conver-

tire con l’amore. Facendo rintoccare melodiosamente le campane prima che San Domenico scatenasse i castighi, la Provvidenza invitava le anime veramente capaci di amare a inginocchiarsi ed esclamare: “Signore, misericordia, ho peccato!”

Purtroppo, quelle anime non si sono convertite, e Dio ha scatenato il castigo, nella forma di una crociata militare guidata da Simone di Montfort Un castigo terribile perché avevano rifiutato la mano amorevole della Madonna

Ma non è questo che, in primo luogo, voleva la Madonna. Lei è madre, punisce solo per necessità. È chiaro che volle intercedere presso il suo Divino Figliolo implorando misericordia: “Mio Figlio, queste anime sono già un po ’ scosse Vorrei ottenere da Te una parola, per bocca di Domenico, che possa allontanare il castigo”. Ed ecco che San Domenico si alza, comincia a predicare, rivela il Rosario, incoraggia tutti a pregarlo

La storia racconta che, dal momento in cui iniziò a diffondersi il Rosario, l’eresia albigese cominciò a seccarsi e a marcire, cominciò a cadere da sola, perché colpita nella sua essenza

Pregate il Santo Rosario!

Che cosa fa il Rosario? Prima di tutto, unisce la persona alla Madonna. Se qualcuno di voi si sente tentato, vi do questa raccomandazione: prendete il Rosario! Ma prendetelo fisicamente! Raccomando ai soci e cooperatori della TFP di non mollare mai il Rosario: mai, mai, mai, mai, mai, mai! Portatelo tutto il giorno, portatelo mentre dormite, portatelo mentre andate fuori, sempre! Il Rosario deve diventare quasi una parte di noi stessi. Cerchiamo sempre di avere il Rosario in mano in modo tale da sentirlo con noi

Vorrei che nell’ora della morte, ogni membro della TFP tenesse il Rosario in mano. Così, quando arriverà la risurrezione dei morti, e il nostro corpo rinascerà, tra le nostre dita ci sarà il Santo Rosario

“Raccomando ai soci e cooperatori della TFP di non mollare mai il Rosario: mai, mai, mai, mai, mai, mai! Portatelo tutto il giorno, portatelo mentre dormite portatelo mentre andate fuori, sempre! Il Rosario deve diventare quasi una parte di noi stessi. Cerchiamo sempre di avere il Rosario in mano in modo tale da sentirlo con noi”

24 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024

“Avranno nella loro bocca la spada a doppio taglio della parola di Dio; porteranno sulle loro spalle lo stendardo insanguinato della Croce, il crocifisso nella mano destra, la corona del Rosario nella sinistra, i sacri nomi di Gesù e di Maria sul loro cuore, e la modestia e la mortificazione di Gesù Cristo in tutta la loro condotta Ecco i grandi uomini che verranno”

San Luigi Grignion de Montfort

Vorrei che il primo atto dopo la risurrezione sia baciare il Santo Rosario. Così, con il Rosario in mano, la TFP della Madonna risorgerà!

Il Rosario scaccia il demonio, il Rosario attira le grazie della Madonna, il Rosario è la preghiera dei forti, la preghiera dei combattenti. La TFP non sarebbe nulla senza il Rosario. Questo legame con il Santo Rosario, questa devozione che la Madonna stessa raccomandò a San Domenico, deve essere la caratteristica del controrivoluzionario del XX secolo, così come fu l’arma del controrivoluzionario al tempo di San Domenico

Il Rosario e la schiavitù d’amore alla Madonna

Non c’è motivo perché il Santo Rosario, tanto efficace a quel tempo, non possa essere anche adesso quando, anzi, è diventato più necessario Vi è, però, un elemento nuovo, che non c’era al tempo di San Domenico. È qualcosa che non fa parte del Rosario, bensì della devozione alla Madonna. È un elemento così prezioso che mi riesce difficile comprendere che un membro della TFP che prega il Rosario non aggiunga questo complemento. È la consacrazione alla Madonna come schiavo d’amore secondo il metodo di San Luigi Maria Grignion de Montfort

Chi recita ogni giorno il Rosario fa ogni giorno questa consacrazione Chi fa seriamente questa consacrazione ogni giorno, prega ogni giorno il Rosario Il Rosario e la Consacrazione sono due cose complementari Esse costituiscono le armi della nostra difesa e del nostro attacco all’avversario Tutto il male che la TFP produce alla Rivoluzione, tutto il bene che essa fa per la buona causa, non sarebbe possibile senza la devozione al Santo Rosario

Se c’è un membro della TFP, per quanto illustre come persona, che non recita tutti i giorni il Santo Rosario, provo per lui un sussulto di angoscia. Al contrario, se c’è un membro della TFP, per quanto oscuro o complicato, ma che, in mezzo alle sue miserie, recita ogni giorno il Rosario, ho una scintilla di speranza. Per chi prega il Santo Rosario posso sperare tutto Per chi non lo prega, posso temere tutto Il Rosario è fondamentale nella nostra vita.

Un’arma da guerra

Il Rosario è una magnifica arma da guerra, specie nei giorni nostri quando la cosiddetta guerra psicologica ha assunto tanta importanza Guerra psicologica vuol dire guerra spirituale, in cui l’anima deve scegliere fra accettare la grazia di Dio o aprirsi all’influenza del demonio Questo è l’elemento centrale di ogni lotta ideologica oggi, poiché vi è inte-

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 25

Maggio: mese della Madonna

ressata la vera Chiesa di Dio, la causa della Madonna e quella della Civiltà cristiana Come mi piacerebbe avere “battaglioni” di cattolici che pregassero il Rosario per ann i e n t a r e l’azione del demonio sulla terra! Che cosa magnifica se avessimo uomini di tale vita interiore da poter, con la preghiera, incidere sugli avvenimenti!

È così che pregò San Domenico. Egli passò tre giorni digiunando e pregando continuamente senza ottenere nulla. Alla fine, le sue forze vennero meno ed egli stava per svenire. Mi piace immaginarlo nel momento in cui, quasi svenendo, egli si rivolge alla Madonna: “Madre mia, non ho più forze, ma confido in Te Continuerò a pregare finché la mia mente potrà pensare e le mie labbra potranno articolare una parola”

Dopo tre lunghissimi giorni, di fronte a una preghiera così insistente, arrivò il fulmine. Dio gli diede un’arma per schiacciare gli albigesi Non solo Questo diede forza alla Civiltà cristiana, ritardando il suo declino di qualche secolo Ispirò pure un Ordine religioso che diede alla Chiesa tanti santi, tra cui San Tommaso d’Aquino Il Rosario stesso si diffuse in tutta la Cristianità, valicando i confini dell’Ordine Domenicano. Anzi, quasi tutti gli ordini religiosi adottarono il Rosario come strumento di pietà, alcuni perfino lo portano come parte dell’abito.

Sono moltissimi i documenti delle autorità ecclesiastiche che inneggiano al Rosario Le apparizioni in cui la Madonna porta un Rosario sono innumerevoli A Fatima la Madonna si presentò come Nostra Signora del Rosario. La Chiesa ha anche arricchito il Rosario con ogni sorta di indulgenze. Non finiremo mai di elencare i benefici che il Santo Rosario ha portato all’umanità

In passato c’erano anche sacerdoti e vescovi che, per speciale privilegio del Papa, potevano benedire i Rosari conferendogli determinate indulgenze

Come pregare il Rosario?

Cos’è esattamente pregare il Rosario? Come si prega il Rosario?

Il Rosario è una meditazione sulla vita di Nostro Signore Gesù Cristo e della Madonna Ogni decina corrisponde a un fatto. La persona deve pregare ogni decina contemplando il fatto e meditando su di esso. Per lo più sono fatti raccontati nei Vangeli, che ci possono aiutare a seguirli meglio

Prestando molta attenzione alle parole della preghiera, dobbiamo meditare sui vari misteri, cioè su quel fatto storico Ci sono poi testi pii che suggeriscono una meditazione particolare per ogni mistero. A me questi testi hanno fatto molto bene Alcuni testi suggeriscono perfino una meditazione particolare per ogni Ave Maria. Questo fa diventare il Rosario anche molto variegato All’interno di ogni mistero dobbiamo poi contemplare diversi aspetti. A me questo modo di pregare il Rosario ha portato molto frutto spirituale, sin da quando ero ragazzino.

Così seguiamo tutta la vita di Nostro Signore Gesù Cristo, ma anche quella della Madonna Perché la vita di Gesù inizia nel grembo della Madonna e finisce con Lei sotto la Croce, e anche dopo la risurrezione

Ci sono due misteri del Rosario che La riguardano particolarmente: la sua Assunzione e la sua Incoronazione in Cielo Non si parla della morte della Madonna, ma della sua dormizione. Fu come un sonno leggero Ella si addormentò, risuscitò e ascese al Cielo in modo istantaneo, dove fu incoronata dal suo Divin Figlio. Lei è Figlia dell’Eterno Padre, Madre del Verbo Incarnato e Sposa del Divino Spirito Santo Con questo punto d’oro termina il Rosario.

Il Rosario inizia con la Madonna e finisce con la Madonna Inizia con l’Incarnazione del Verbo nel suo grembo verginale e santissimo, e termina con la sua Incoronazione in Cielo

Qualcuno potrebbe obiettare: non c’è bisogno di meditare mentre prego. Potrei fare una cosa più semplice: prima medito e poi prego di fila tutte le Ave Maria. È del tutto valido meditare prima e poi pregare in lode di ciò su cui ho meditato Il modo comune, però, è meditare mentre si prega. Perché?

Mentre il mio povero spirito cerca di scandagliare in ogni dettaglio le infinite elevazioni di ogni mistero del Rosario, ho continuamente bisogno della grazia di Dio Nessun uomo è capace di alcuna azione buona senza l’aiuto della grazia. Ora, ogni grazia ci viene attraverso la Madonna e ogni richiesta che facciamo arriva attraverso la Madonna. Allora, mentre medito, pronuncio l’Ave Maria perché Lei mi aiuti ad avere abbastanza grazia per meditare

La Chiesa è un tesoro senza paragone. Per scoprirlo bisogna sfogliare i libri di pietà preconciliari

26 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024

Pio XII: il Rosario salverà la famiglia

Noi desideriamo che in seno alla famiglia sia dappertutto diffusa la consuetudine del santo rosario, religiosamente custodita e sempre più sviluppata. Invano, infatti, si cerca di portare rimedio alle sorti vacillanti della vita civile, se la società domestica, principio e fondamento dell’umano consorz non sarà diligentemente ricondotta alle norme dell’evangelo. A svolgere un compito così arduo, Noi affermiamo che la recita del santo rosario in famiglia è mezzo quanto mai efficace. Quale spettacolo soave e a Dio sommamente gradito, quando, sul far della sera, la casa cristiana risuona al frequente ripetersi delle lodi in onore dell’augusta Regina del Cielo! Allora il rosario recitato in comune aduna davanti all’immagine della Vergine, con una mirabile unione di cuori, i genitori e i figli, che ritornano dal lavoro del giorno; li congiunge piamente con gli assenti, coi trapassati; tutti infine li stringe, più strettamente, con un dolcissimo vincolo di amore, alla Vergine santissima, che, come madre amorosissima, verrà in mezzo allo stuolo dei suoi figli, facendo discendere su di essi con abbondanza i doni della concordia e della pace familiare. Allora la casa della famiglia cristiana, fatta simile a quella di Nazaret, diventerà una terrestre dimora di santità e quasi un tempio, dove il rosario mariano non solo sarà la preghiera particolare che ogni giorno sale al cielo in odore di soavità, ma costituirà altresì una scuola efficacissima di virtuosa vita cristiana (Enciclica Ingruentium Malorum)

Per esempio il Manuale del cristiano di Goffiné

Padre [Leonard] Goffiné fece una magnifica raccolta delle principali preghiere e devozioni, di incalcolabile valore e di incredibile bellezza La Chiesa è un tesoro ornato con le pietre più diverse Ma non c’è dubbio che, nell’ordine della pietà privata, il Rosario occupa un ruolo privilegiato

Ricordo che in questo manuale lessi per la prima volta il testo della Messa, quando ero ragazzo Confesso che ne sono rimasto contentissimo! Ho cominciato allora a seguire la Messa attraverso il Goffiné Una volta mi sono ammalato, e sono dovuto rimanere al letto quasi un mese Mi mancava tanto la Messa! Non potendo andare a Messa, ho pregato il testo su questo libro Evidentemente sapevo che ciò che stavo pregando non era la Messa, che solo un prete può celebrare Ma mi sembrava che quella preghiera privata, seguendo il testo ufficiale, sarebbe piaciuta alla Madonna e a Dio, e ho pregato con molto entusiasmo, usando il mio buon Goffiné

Culto pubblico e culto privato

Va detto, comunque, che il Rosario è un atto di pietà privato, diverso dal culto pubblico della Chiesa

Quest’ultimo è il culto offerto a Dio ufficialmente da tutta la Chiesa È la Chiesa che offre a Dio il culto, come Corpo Mistico di Cristo, attraverso i suoi ministri. Il culto pubblico è prestato in nome della Chiesa, e può essere prestato solo da un sacerdote o vescovo della Chiesa cattolica.

È chiaro che entrambe le forme di culto – pubblico e privato – hanno un loro ruolo nella pietà cattolica Dobbiamo provare gioia, fervore e unirci alla preghiera fatta dal sacerdote in nome di tutta la Chiesa, per l’efficacia incomparabile di questa preghiera pubblica, sia per adorare sia per compiere il servizio di dulia, sia per riparazione, per ringraziamento o per l’impetrazione. Ma dobbiamo anche capire che c’è un ruolo anche per la nostra preghiera privata. Queste due cose hanno convissuto da sempre nella Chiesa, come due polmoni che respirano insieme.

(Brani di una conferenza per soci e cooperatori della TFP brasiliana, 10 marzo 1984 Tratto dalla registrazione magnetofonica, con un minimo di editing e senza revisione dell’autore I sottotitoli sono redazionali )

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 27

Maggio: mese della Madonna

Polonia: l’inizio di tutto di

Jan Sienicki

Il Rosario degli Uomini (Męski Różaniec) è una preghiera che esaudisce la richiesta di Nostro Signore Gesù Cristo, fatta a Suor Lucia di Fatima. È un Santo Rosario recitato ogni primo sabato da uomini sulla piazza pubblica, in riparazione al Cuore Immacolato di Maria, in particolare per i peccati commessi contro Nostro Signore nella sfera pubblica.

Decine di migliaia di uomini in centinaia di città di quattro continenti partecipano a questi Rosari. In Polonia, esso è recitato in almeno cento città Dall’Inghilterra all’Argentina, dall’Irlanda al Perù, dall’Ucraina agli Stati Uniti, sempre più Paesi aderiscono all’iniziativa.

Tutto è iniziato a Varsavia il 7 aprile 2018 Dopo la Messa celebrata da P. Dominik Chmielewski presso il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, nel centro storico, circa 150 uomini, tra cui il sottoscritto, hanno marciato in due colonne recitando il Rosario e cantando le litanie della Madonna e di San Giuseppe Siamo andati fino al monumento della Madonna di Passau, cui viene attribuita la grande vittoria sui turchi nella battaglia di Vienna.

Disposti in ranghi serrati sotto la statua abbiamo recitato il Santo Rosario. Dopo quindici minuti di preghiera silenziosa, abbiamo quindi meditato i misteri del Rosario per adempiere alle condizioni della devozione dei primi sabati. La funzione si è conclusa con il canto dell’inno alla Madonna di Czestochowa noto come “L’appello di Jasna Góra”: “Maria Regina della Polonia, sono con te, veglia su di me… ”

Le foto della manifestazione hanno fatto il giro del mondo, sollevando ovunque l’entusiasmo dei cattolici. La diffusione del Rosario degli Uomini è come un fuoco d’amore per Gesù Cristo e per la Sua Madre Immacolata, acceso da quella piccola scintilla lanciata dalla Polonia Nel 2024 festeggiamo sei anni da quando abbiamo iniziato questa preghiera Per la nostra grande gioia, eravamo in centinaia. E ciò che è più importante, abbiamo ricevuto notizie di migliaia di simili Rosari in tutto il mondo uniti a noi

Incoraggio fortemente gli uomini di tutto il mondo che amano l’Immacolata a unirsi alla nostra preghiera per accelerare il trionfo del Cuore Immacolato di Maria e il ritorno nella gloria di Nostro Signore Gesù Cristo Insieme vinceremo!

28 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024

USA: il ruolo pubblico della Religione

Tutto è iniziato da una conversazione nell’ottobre 2007, in occasione del 90° anniversario dell’ultima apparizione di Fatima, quando la Madonna compì il miracolo del sole. Discutevamo sul modo migliore per celebrare la ricorrenza Subito sorse l’idea di recitare un Santo Rosario in piazza. Sembrava una risposta naturale all’appello della Madonna di Fatima alla conversione, alla penitenza e alla preghiera Ed ecco che, il 13 ottobre 2007, siamo riusciti a organizzare 2.113 Public Rosaries, ovvero raduni del Rosario in piazze pubbliche, incroci stradali, parchi cittadini, davanti ai Comuni o alle cliniche abortiste. Da quel momento il movimento è cresciuto In occasione del centenario di Fatima nel 2017, abbiamo tenuto nientemeno che 20.514 manifestazioni in tutto il Paese, che hanno coinvolto circa mezzo milione di persone

Alcuni Public Rosaries hanno un significato speciale Per esempio quelli realizzati dai volontari della TFP americana sulla 5th Avenue, di fronte al Rockefeller Center e vicino alla sede centrale di Planned Parenthood, la più potente lobby abortista del mondo (foto sotto).

I Rosary Rallies intendono anche rivendicare il diritto dei cattolici di praticare la propria fede in pubblico Una certa sinistra, in effetti, vorrebbe interpre-

tare la laicità dello Stato americano come una proibizione di qualunque manifestazione pubblica di Fede religiosa. Cosa che i cattolici non possono assolutamente accettare Ecco perché questi raduni non si tengono in chiese o a porte chiuse, bensì sulla pubblica piazza, in spirito di aperta sfida al laicismo imperante

“Stiamo soffrendo le conseguenze della crisi morale, per esempio, con l’aborto, il matrimonio omosessuale, l’ideologia gender e altre nefandezze – ha dichiarato James Slobodnik, coordinatore dei Rosary Rallies – Sono convinto che dobbiamo chiedere a Dio, attraverso la Sua Santissima Madre, un aiuto soprannaturale Gli americani debbono cambiare vita, e per questo dobbiamo pregare e fare penitenza, come chiese la Madonna a Fatima Solo così otterremo il coraggio per uscire da questa crisi”.

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 29

Maggio: mese della Madonna

Perù: predicazione e conversione

di Carlos Waite *

Sin dalla sua fondazione, nel maggio 2022, il Rosario degli uomini del Perù non ha fatto altro che crescere, portando frutti maturi di predicazione e di conversione

Siamo un gruppo di uomini, a livello nazionale, che cerca di riparare, ogni primo sabato del mese in diverse città, le offese fatte al Cuore Immacolato di Maria Si cerca di farlo pubblicamente, recuperando anche il ruolo dell’uomo nella fede, nella società e nella famiglia.

Ci caratterizziamo per la predicazione del Regno di Cristo e per l’appello alla conversione, con arringhe in piazza senza ambiguità né tiepidezze, con la convinzione e la forza dei figli di Dio. È ora che i cattolici si riapproprino degli spazi pubblici.

Per la sua purezza e raccoglimento, il Rosario degli uomini è una lotta contro i principati e le potestà che regnano in questo mondo. Ecco i suoi principali frutti: più di 4mila confessioni fatte dai sacerdoti che ci accompagnano, e più di 2mila pecore smarrite tornate all’ovile del Signore in così poco tempo Noi aggiungiamo all’esercito di Cristo e Maria soldati che realizzino gli obiettivi specifici che ci siamo prefissati: riparazione delle offese contro il Cuore Immacolato di Maria, cristianizzazione degli spazi pubblici e recupero del ruolo principale dell’uomo nella famiglia come guida, proteggendolo dagli attacchi rivoluzionari anticristiani delle eresie della modernità.

Non abbiamo mai avuto difficoltà a realizzare la nostra preghiera in piazza, né presso le autorità civili né presso quelle ecclesiastiche (anche se hanno tentato di ostacolarci) È chiaro che la Santissima Madre di Dio vuole e desidera il nostro santo Rosario. Ella ci accompagna sempre e ci aiuta, e mostra la sua forza organizzativa nella perfezione di questa devozione Non ci è mai mancato nulla né si è scompigliato nulla Un ringraziamento speciale va ai sacerdoti che ci accompagnano e incoraggiano.

Vogliamo fare una riparazione pubblica per salvare il maggior numero possibile di anime. Sono sicuro che, con la grazia di Dio che ci arriva per mezzo della Madonna, il Rosario degli uomini in Perù andrà sempre avanti!

* Coordinatore del Rosario degli Uomini in Perù

30 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024
Il Rosario de Hombres nella Plaza de Armas del centro storico di Lima

Irlanda: il trionfo della Madonna

Nel mese di maggio, l’Irish Society for Christian Civilisation ha organizzato ben 560 Rosari pubblici. La nostra crociata del Rosario vuole implorare Dio e la Madonna di salvare l’Irlanda dal caos, dall’immoralità e dal secolarismo. Gli sforzi umani falliscono nel risolvere i problemi chiave dell’Irlanda. Noi ci rivolgiamo a Dio, attraverso la Sua Santa Madre, chiedendo il Suo aiuto urgente

Le preghiere pubbliche ottengono risultati. Per esempio, i cattolici pro-vita pregano pacificamente il Rosario davanti alle cliniche abortive. La forza della loro preghiera ha frenato l’avanzata dell’aborto e ha salvato vite umane Come disse una volta San Pio V, “tutti i mali del mondo sono dovuti a cattolici tiepidi” I Rosary Rallies costituiscono un grande appello rivolto ai cattolici tiepidi a migliorare la propria vita, diventando militanti

I laicisti tentano di scacciare la religione e la morale dalla vita pubblica In molte scuole pubbliche, per esempio, i bambini sono rimproverati quando pregano prima dei pasti Ciò non può continuare! I cattolici hanno il dovere di opporsi all’agenda laicista Dobbiamo onorare Dio apertamente e rispettare i Suoi diritti Ecco il senso della Crociata del Rosario in piazza pubblica

Il Cuore Immacolato di Maria trionferà sul male È un grande privilegio essere tra coloro che confidano nel suo trionfo e la onorano sulla pubblica piazza Immaginate le centinaia di raduni del Santo Rosario che hanno coperto la nostra isola durante il mese di maggio! Questa campagna storica accelererà la vittoria di Dio, attirerà benedizioni sull’Irlanda e rafforzerà ogni partecipante ai raduni.

L’Irish Society for Christian Civilisation è un’associazione di laici cattolici preoccupati per la crisi morale che scuote ciò che resta della Cristianità. Noi ci ispiriamo al lavoro del prof Plinio Corrêa de Oliveira, fondatore della Società Brasiliana per la Difesa della Tradizione, della Famiglia e della Proprietà - TFP Siamo sempre in prima linea nella guerra culturale, difendendo pacificamente ma con decisione i valori della Tradizione, della Famiglia e della Proprietà.

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 31
Rosary Rally in O’Connell Street nel centro di Dublino

Ecuador: terra del Sacro Cuore

Dal giugno 2022, la Sociedad Ecuatoriana Tradición y Acción organizza il “Rosario degli Uomini” nelle principali città dell’Ecuador Con frequenza crescente, quasi mille uomini (a livello nazionale) recitano Rosari in piazza con l’obiettivo di dimostrare pubblicamente che gli uomini ecuadoregni sono disposti a difendere la Fede cattolica, apostolica e romana, e la famiglia così come Dio l’ha creata.

Qual è l’importanza di un tale atto pubblico? La nostra società si scristianizza sempre più e si allontana da Dio, le famiglie vengono distrutte, l’ideologia gender si diffonde nelle scuole e nelle università, generando confusione e decadenza morale, leggi inique sono approvate in rapida successione: aborto, eutanasia, unioni di fatto… Che cosa arriverà dopo?

Per questo abbiamo deciso di prendere l’iniziativa e di dare battaglia, dimostrando il nostro rifiuto a questa disastrosa distruzione dei principi cristiani, e in difesa del matrimonio indissolubile, della famiglia come Dio l’ha creata e della vita umana. Preghiamo pubblicamente il Santo Rosario, prima di tutto come atto meritato. di riparazione a Dio per i peccati con cui è offeso, e in secondo luogo come atto dovuto di protesta contro la decadenza morale e religiosa della nostra società

Questi Rosari hanno anche un senso patriottico. Di recente, il nostro Paese è stato presso d’assalto da guerriglieri alleati al narcotraffico Volevano sovvertire il governo di centro-destra per instaurare un regime socialista La reazione delle Forze dell’Ordine è stata fulminea, riprendendo la situazione in mano prima che degenerasse Ebbene, i soldati portavano simboli religiosi e recitavano il Santo Rosario. L’esempio si sta diffondendo!

Uniti alla catena internazionale dei Rosari degli uomini che si recitano nei quattro continenti, gli uomini ecuadoregni si uniscono alla battaglia per la restaurazione della Cristianità.

“Datemi un esercito che reciti il Rosario e conquisterò il mondo!”, diceva San Pio X

¡Viva Cristo Rey!

32 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024

Rosarios por México

Il mio Paese, il Messico, ha una lunga tradizione di militanza cattolica Da quando forze rivoluzionarie hanno cercato di estirpare la nostra santa fede cattolica, i messicani hanno risposto con un impegno sempre crescente: dai Cristeros negli anni Venti del secolo scorso, fino al Rosarios por México di oggi.

Il Messico soffre, soffrono i messicani Molta gente sta perdendo la speranza, si sente in difficoltà, angosciata e turbata La nostra Patria attraversa oggi una grave crisi religiosa, morale, sociale I mezzi umani non sono più sufficienti per risolvere questa crisi, forse la più grave e profonda della nostra storia Solo l’intercessione della Santissima Vergine ci può salvare E nessuna preghiera è tanto gradita alla Madonna quanto il Santo Rosario.

Ecco perché invitiamo tutti i messicani, e particolarmente gli uomini, a pregare il Rosario non solo in famiglia, ma anche sulla pubblica piazza, per la salvezza di ognuno di noi, per la salvezza della nostra Patria Non basta l’ambito privato La religione è un valore pubblico. Vogliamo istaurare il Regno Sociale di Cristo, fedeli al grido che da sempre ha spronato i cattolici messicani: ¡Viva Cristo Rey!

Siamo parte di un movimento sempre più esteso a livello mondiale Oggi sono decine i Paesi dove gli uomini pregano il Rosario in pubblico.

Il Rosario è sempre stato presente quando si è difesa la Santa Chiesa e la Cristianità. Era presente a Lepanto La Madonna del Rosario vince tutte le battaglie Chiediamo alla Madonna lo spirito della Riconquista, quella battaglia durata ben 700 anni con cui i nostri antenati hanno restaurato la Spagna cattolica, permettendo così che il buon seme potesse arrivare nel Nuovo Mondo.

Inoltre, alla recita del Santo Rosario sono collegate tantissime indulgenze e promesse, rivelate dalla stessa Madre di Dio, da quando apparve a San Domenico di Guzman e al beato Alano della Rupe, fino alle apparizioni ai tre pastorelli a Fatima.

Vogliamo proclamare quel grido del beato Anacleto González Flores, martirizzato nel 1927: “Messico cattolico, svegliati dal tuo letargo!”

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 33

Beato Palau: fermezza, affabilità, umiltà

di Plinio Corrêa de Oliveira

Egli mi dà l’impressione di una persona profondamente seria e molto sicura di sé, con grande stabilità interiore. Egli ha la stabilità dei santi Egli ha riflettuto molto ed è arrivato a conclusioni che hanno consolidato il suo spirito su certezze inamovibili, come un’isola è radicata sul fondo del mare. Di conseguenza, egli è molto fermo nella Fede e nelle conclusioni che la teologia trae dalla Fede. Egli è anche molto sicuro dell’autenticità dei fenomeni mistici che prova La sua fisionomia dà l’impressione di fermezza, ma molto serena. Egli non ha nessuna contrazione, nessuna vibrazione Tutto in lui è fermezza

Nella sua fermezza vi è un aspetto per cui egli è fermo contro qualcosa. Non che egli si collochi in un atteggiamento polemico Dopo lunghe meditazioni su cosa deve amare e cosa no – verità-errore, bontà-malvagità, bello-brutto – egli ha preso una decisione dalla quale non si è più mosso

Dal primo momento della sua esistenza egli ha già distrutto il male e l’errore, egli ha già amato la Verità, dalle piccole verità del tempo di bambino fino all’enorme firmamento della sua maturità. Mentre il suo sguardo si allargava con l’età, così anche il suo amore per il verum, il bonum e il pulchrum, e il suo rigetto del contrario

Egli ha contemplato il demonio e le sue legioni che partivano all’assalto della Chiesa e della Civiltà cristiana. Egli ha misurato tutta l’infamia di questo attacco e tutta la sublimità di ciò che era attaccato. Con quella calma che lo caratterizzava, egli ha misurato l’enorme battaglia che lo aspettava E si è lanciato nella mischia, sicuro della vittoria

In quell’anima infuocata vi è un sottofondo di tristezza e di affabilità. Egli mostra molta gentilezza, molta capacità di compassione, nessuna acredine Era un uomo che poteva ricevere qualsiasi insulto

34 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024
Beato Francisco Palau

senza turbarsi, purché non fosse contro la sua dignità sacerdotale o, peggio, una bestemmia contro Dio, contro la Madonna o contro la Chiesa. Egli non si interessava d’altro se non della lotta fra Dio e il demonio. Egli non pretende affetto né attenzioni. Egli vuole solo amare Dio

Se qualcuno ama Dio, la Madonna e la Chiesa, allora egli è soddisfatto. Non vuole nient’altro. Egli volentieri si eclissa di fronte a qualcuno che sia più illustre. Pratica la perfetta umiltà. Ecco perché è venerabile Non riesco a esprimere l’oceano di rispetto che egli provoca in me (1)

Egli ha una fisionomia molto benevola. Ma allo stesso tempo molto ferma Egli mostra la rassegnazione di chi ha virilmente accettato la Croce senza lamentarsi In lui vedo la Croce di Nostro Signore accettata integralmente, in tutta la sua tragicità. Mi ricorda Nostro Signore dopo aver bevuto il calice portato dall’angelo nell’Orto degli Ulivi (2)

Ciò che mi pare fondamentale nella fisionomia del Beato Francisco Palau è la sua straordinaria chiarezza di coscienza. Egli non ha nessun dubbio, nessun problema interno, nessuno scrupolo Egli è come l’acqua pura che scende dai Pirenei.

Egli possiede un’intelligenza molto sicura, che afferra ciò che deve conoscere Egli coglie la verità come un’aquila prende la preda nei suoi artigli. Egli non deforma la verità con pregiudizi o dubbi Egli ama la dura verità La durezza della verità, a sua volta, lo indurisce. Egli è come una torre. Qualcosa di fantastico!

Quando dev’essere misericordioso, egli è un fiume di miele Quando, invece, dev’essere severo, spacca le pietre!

Non ho mai visto uno spirito più contro-rivoluzionario che quello del Beato Palau Mi sembra addirittura più fermo di Carlo Magno Non ho bisogno di dire altro. Credo che per i contro-rivoluzionari niente sarebbe meglio di un ritiro spirituale sul Beato Francisco Palau.

* * *

Egli ha lo spessore di un profeta. Egli mostra una forza di volontà erculea Si vede che egli proviene da una classe sociale piuttosto umile, ma sfoggia una tale dignità, una tale forza, una tale fede, una tale comunicazione col soprannaturale, che è capace di muovere montagne

Ciò che egli decide di fare lo porta avanti fino al compimento. Quello che vuole lo fa. Egli supera qualsiasi ostacolo L’unica cosa che lo potrebbe fermare è l’obbedienza religiosa.

D’altronde, possiamo vedere qui il genio della Chiesa L’abito carmelitano non poteva essere più semplice, ma mostra una dignità perfetta. Io vorrei che voi studiate bene il Beato Palau, per farvi un’idea di ciò che sarà il Regno di Maria. (4)

1 Riunione del 4 dicembre 1994

2 Riunione del 18 novembre 1994

3. Riunione del 11 ottobre 1994.

4 Riunione 11 aprile 1993

A dx., l’eremo di Montsant, dove il beato Palau solleva ritirarsi

Sopra, primo numero di El Ermitaño, foglio contro-rivoluzionario pubblicato dal beato Palau

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 35
* * *
* * *

Beato Francisco Palau i Quer, OCD

I sentimenti di Plinio Corrêa de Oliveira nei confronti della Santa Chiesa trovano interessanti riscontri nella ecclesiologia del beato Francisco Palau i Quer, OCD, che il leader brasiliano inserì fra i patroni della TFP nelle preghiere ufficiali.

Il 20 marzo 1882 moriva a Tarragona, Spagna, il beato Francisco Palau i Quer, OCD, una figura di spicco della Contro-Rivoluzione nella Spagna dell’Ottocento

Nato ad Aytona, provincia di Lérida, a quattordici anni entra nel seminario diocesano, che lascia dopo quattro anni per diventare novizio nel convento dei Carmelitani Scalzi. Nel novembre egli fa la professione solenne, nonostante più di uno avesse tentato di dissuaderlo, visto che in Spagna cominciava a imperversare la rivoluzione liberale Nel 1834 si trasferisce nel convento di San José, a Barcellona, che è preso d’assalto e distrutto dalle orde liberali il 25 luglio 1835 Francisco riesce a fuggire giusto in tempo.

Ordinato sacerdote nel 1836, si dedica alle missioni popolari e alla direzione spirituale di diverse Case religiose. Questo non gli impedisce di condurre anche una vita da eremita, restando per lunghi pe-

riodi in totale isolamento all’interno di una caverna. Per difendere questa vita scrive «La vita solitaria» e «Il solitario di Cantayrac».

Simpatizzante del Partito Carlista, portabandiera del tradizionalismo cattolico, deve abbandonare il Paese dopo la disfatta del 1840, esiliandosi in Francia, dove rimarrà ben undici anni. Ritorna in Spagna nel 1851 e fonda a Barcellona la Scuola della Virtù, che sarà poi soppressa dalle autorità liberali con l’accusa di essere un “covo di contro-rivoluzionari”

Francisco è bandito da Barcellona e confinato a Ibiza, dove fonda diverse comunità di eremiti. Risalgono a questo periodo alcuni dei suoi più bei scritti mistici e, in particolare, «I miei rapporti con la Chiesa», stilato nel corso di lunghi ritiri spirituali sull’isolotto di Es Vedrà (pagina a fianco) Quest’opera è importante Benché consapevole di quanto la Chiesa sia ormai infiltrata dal liberalismo – egli viene perseguitato da diversi vescovi – manterrà una fedeltà incrollabile, avendo stabilito con la Chiesa uno sposalizio spirituale.

Tornato a Barcellona, fonda la congregazione delle Carmelitane Terziarie, oggi Missionarie Teresiane, e dirige per alcuni anni il settimanale El Hermitaño, col quale porta avanti una lotta contro le tendenze liberali e socialiste dell’epoca. Pratica anche l’esorcismo, poiché convinto che molti dei mali dell’epoca fossero frutto dell’azione del Maligno Muore il 20 marzo 1882 Sarà beatificato da Papa Giovanni Paolo II nel 1988

Il prof. Plinio Corrêa de Oliveira conobbe la figura del Padre Palau solo verso la fine della sua vita, nel 1993, e ne provò una grande consolazione. Non solo concordava con le sue posizioni cattoliche tradizionaliste, ma trovava nei suoi “rapporti con la Chiesa” l’eco di quanto egli stesso provava per la Sposa di Cristo Ne diamo alcuni esempi nelle pagine seguenti

Beato
36 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024
Francisco Palau
“I miei rapporti con la Chiesa”

“Vedendo che le forze umane non bastano per porre freno ai gravissimi mali che affliggono la Chiesa, in certe occasioni mi ritiro su un isolotto, a strapiombo sul profondo blu del mare Mediterraneo, e vi resto per alcuni giorni per unirmi alla Chiesa in fede, speranza e amore, e per eseguire i suoi ordini. (...) La presenza della Chiesa in me, in fede e amore, in forma e figura, nella mia anima e nel mio corpo, in una parola nella mia persona, mi ha trasformato in Essa. Il mio essere, informe senza la fede e l’amore della Chiesa, ha acquisito la sua forma. Sono stato trasformato nella Chiesa”

“Mi sono spogliato di me, facendone dono alla Chiesa e dicendole: ‘Ricevi, o Chiesa santa, accetta, o Vergine bella, questo segno del mio amore per te, questo segno del mio dono a te in sacrificio sopra questo altare. E tu, altare, sii testimone che io non sono più mio, io non appartengo più a me stesso. Io sono proprietà ed eredità della mia Amata Chiesa’ (...) Mangiando la carne di Cristo suo Capo, mi sono fatto con Essa carne della sua carne, ossa delle sue ossa, mi sono unito con Essa ed Essa con me in un vero matrimonio spirituale, tale che la carne e il mondo non conoscono. Chi potrà capire questo mistero?”

“Che missione mi affidi, oh Chiesa, eccelsa Regina e Sovrana, nei confronti dei figli della perdizione che tengono il mondo intero sedotto e che tutto dominano? Come può la Figlia del Padre Eterno, militante sulla terra, vivere in pace con loro? Può forse patteggiare con questi traditori? Possiamo forse sperare che, nel corso degli avvenimenti, costoro si convertano? Che il campo si divida in due opposti schieramenti! Che ognuno prenda la sua bandiera! E combatteremo fino alla morte!” *

* B Francisco Palau, «Mis relaciones con la Iglesia», in Obras Selectas, Editorial Monte Carmelo, Burgos, 1988, p 459, 356, 381-382, 560 Nella foto, l’isolotto Es Vedrà, di fronte a Ibiza, dove il beato Francisco Palau trascorreva lunghi periodi di metidazione solitaria. Propio lì ha avuto molte delle sue visioni.

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 37

Il pensiero di Plinio Corrêa de Oliveira

“Non sono più io che vivo ma

la

Chiesa vive in me”

Com’erano i vincoli spirituali che legavano Plinio Corrêa de Oliveira al Corpo

Mistico di Cristo? Leggiamo le sua prole di risposta ad un omaggio dei suoi discepoli in occasione del 69° anniversario del suo battesimo, il 7 giugno 1978.

Io amo smisuratamente il dono di appartenere alla Chiesa, ricompensa molto grande che mi è stata concessa prima di meritarlo

Io mio atteggiamento di tutti i giorni, di tutti i minuti, di tutti gli istanti è di cercare con lo sguardo la Chiesa Cattolica per essere permeato dal suo spirito, per averla dentro di me, per diventare uno con Lei E, anche se Essa dovesse essere abbandonata da tutti gli uomini, nella misura in cui ciò fosse possibile senza che cessasse d’esistere, io vorrei averla totalmente nella mia anima. Vorrei vivere soltanto per la Chiesa Sicché, al momento della mia morte, io possa dire: Veramente, fui un uomo cattolico, tutto apostolico, romano, romano, romano, nonostante tutte le mie miserie e tutte le sofferenze che l’essere romano oggi comporta.

38 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024

Se volete conoscermi, se volete seguirmi, cercate di capire come lo spirito della Chiesa vive nella mia anima. Di voi io solo chiedo una cosa: cercate di vedere in me ciò che ho di cattolico, ciò che esiste della Santa Chiesa in me. Cercate di capire come questo Battesimo, che ho ricevuto tanti decenni fa, ha lasciato in me un segno, si è sviluppato lungo la mia vita Cercate di capire come io appartengo alla Chiesa, come la mia anima riflette la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Cercate di capire come io amo questa Chiesa

Come potrebbe esistere questo amore senza che io veda la Chiesa in un certo modo?

Io amo la Chiesa perché l’ho conosciuta Io amo la Chiesa perché l’ho capita Io amo la Chiesa perché vi ho aderito con tutta la mia anima La amo con tale forza che la parola “aderire” mi pare debole. Io mi sono radicato nella Chiesa! La Chiesa è penetrata in me! Ho stabilito con Lei un connubio spirituale talmente intimo quanto la debolezza umana lo consente Un connubio completo, indissolubile, per la vita e la morte, per il tempo e per l’eternità! Questa è la mia appartenenza alla Chiesa Cattolica

Si potrebbe dire di questa appartenenza ciò che S Paolo disse di Signore Gesù Cristo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me ” Noi siamo chiamati a realizzare questa unione con la Chiesa fino a poter dire: “Non sono più io che vivo, ma la Chiesa Cattolica Romana vive in me ” .

Ed è anche questo il modo in cui la Madonna vive in me La Madonna è la madre della Chiesa Se io voglio che la Madonna viva in me, devo far vivere in me lo spirito della Chiesa La Madonna è il tempio dello Spirito Santo. Se io voglio che Nostro Signore Gesù Cristo viva in me, devo far sì che lo spirito di Santa Chiesa Romana viva in me E quando dico che non sono più io che vivo, ma la Chiesa Cattolica che vive in me, implicitamente dico che la Madonna e Nostro Signore Gesù Cristo vivono in me

Se volete conoscermi, se volete seguirmi, cercate di capire come lo spirito della Chiesa vive nella mia anima. Di voi io solo chiedo una cosa: cercate di vedere in me ciò che ho di cattolico, ciò che esiste della Santa Chiesa in me.

A tutti, continuamente, io non ho fatto altro che dire: amate la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana! È questo l’ideale della mia vita spirituale, della mia vita intellettuale, del mio apostolato, il substrato di tutta la mia esistenza

Io contemplo continuamente la Santa Chiesa, e dal fondo della mia anima sgorga continuamente questa considerazione:

“Finché ci sia la Chiesa sulla terra, la mia vita ha una ragion d’essere E se un giorno Essa dovesse morire, io vorrei morire con Lei, dandole un amore che partecipi in qualche modo al culto di latria Vorrei morire perché la mia vita non avrebbe più senso. Le mie ossa si disgregherebbero, tutto il mio essere si scioglierebbe perché non c’è più la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana!”

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 39

Le incoronazioni regali: sfarzo cerimoniale e significato religioso

di Massimo de Leonardis

Il Magistero della Chiesa riconosce come legittime tre forme di governo: monarchia, aristocrazia e democrazia, ritenendo quella monarchica di per sé la forma migliore. Alla base di questa dottrina vi è una concezione gerarchica dell’universo. Nella civiltà cristiana, la Chiesa non solo riconosce, ma sacralizza il potere temporale. I monarchi cristiani sono incoronati dall’autorità religiosa, governano “per grazia di Dio” e hanno la croce di Cristo sulle loro corone. Qual è il significato religioso delle incoronazioni regali? Che cosa vuol dire la sacralità del potere temporale? Ne ha parlato il prof. Massimo de Leonardis in un incontro a Milano (foto sotto).

40 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024
La monarchia sacrale

Sopra, il Triclinium Leonino, al Lateranense, Roma, fatto in occasione dell’incoronazione imperiale di Carlo Magno, nell’800 Il Papa incorona l’Imperatore in nome di Cristo manifestando in questo modo la sua Regalità Sociale

Della consacrazione dei Re, Joseph de Maistre ha scritto: «Non si è mai avuta cerimonia, o meglio professione di fede, più significativa e degna di rispetto», sottolineando altresì «l’opinione universale ed eterna che invoca la potenza divina a fondare gli imperi» Nella consacrazione del Sovrano, infatti, alla pompa esteriore corrisponde una ricchezza ineguagliabile di simboli e significati, tutti peraltro riconducibili a un insegnamento fondamentale e costante della Chiesa sulla legittimità del potere. Scrive Leone XIII nell’enciclica Diuturnum del 1881: «Il diritto di comandare deriva da Dio, come dal suo naturale e necessario principio» Si suole contrapporre alla legittimità divina del potere una “1egittimità” popolare, in realtà inesistente Osserva opportunamente Louis de Bonald che «tutto ciò che è legittimo è divino, poiché la legittimità non è altro che la conformità alle leggi di cui Dio è l’autore».

La monarchia sacrale

La monarchia sacrale riconosceva apertamente la fonte divina della sua legittimità e la consacrazione regale era appunto la cerimonia con la quale il Papa, nel caso del Sacro Romano Imperatore, o un Vescovo, nel caso dei Re, conferiva solennemente la sanzione religiosa al potere del Sovrano di governare i suoi sudditi Nel corso del Medioevo molte monarchie conobbero una cerimonia di consacrazione del Sovrano, nella quale si trovarono riuniti i due riti,

l’unzione regale, atto più propriamente religioso di unione con Dio, introdotta inizialmente in Occidente, e l’incoronazione imperiale, gesto più secolare di unione con i sudditi, tipica dell’Impero bizantino.

In realtà il Sacre è una proclamazione del dogma della Regalità Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo Dom Pierre Pluniet nel suo commento al Pontificale Romano, scrive che «1a consacrazione regale è un riconoscimento solenne e una notificazione in nome di Dio del diritto al trono conferito innanzi tutto dalla nascita o dall’elezione [...] grazie alla sua incoronazione il monarca diviene il rappresentante di Cristo nello Stato» Allo stesso tempo «1a consacrazione sottomette il Re all’alta sovranità di Cristo [ ] i popoli, nei secoli della fede, riconoscevano volentieri nel loro re un prestigio soprannaturale al quale amavano rendere omaggio» Infatti la consacrazione, anche se non conferisce il potere regale, ne definisce lo spirito e il carattere, tanto da divenire la pietra angolare della monarchia La consacrazione è il riconoscimento solenne della legittimità di origine e un impegno altrettanto solenne a conservare la legittimità di esercizio: il Re promette di servire Cristo in unione con la Chiesa. Alla formula di benvenuto «Maestà, come figli del Regno di Dio, vi accogliamo nel nome del Re dei Re», Carlo III ha risposto: «Nel suo nome, e seguendo il suo esempio, vengo non per essere servito ma per servire»

La struttura delle cerimonie rimase in larga misura costante nei secoli Nell’Ordo della consacra-

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 41

zione di Carlo X nel 1825, l’ultima in Francia, si ritrovava metà delle preghiere dell’Ordo di Incmaro, Arcivescovo di Reims nel IX secolo, usato per consacrare Carlo il Calvo La consacrazione di Carlo III del Regno Unito segue sostanzialmente il rito codificato dall’Arcivescovo di Canterbury Dunstan per l’incoronazione di Re Edgar nel 973 e rivisto nel Liber Regalis di Nicholas Lytlington, abate di Westminster dal 1362 al 1388 Il trono, fabbricato per Edoardo I, è utilizzato per l’incoronazione dal 1399 e racchiude la Pietra di Scone, sulla quale, secondo un’antica leggenda posò la sua testa Giacobbe (Gen 28,10-17)

Sia in Francia che in Inghilterra la cerimonia del Sacre aveva una durata media di sei ore e comprendeva sette grandi momenti, ciascuno con una sua precisa ragione d’essere: i giuramenti e la benedizione della spada, l’unzione, la benedizione degli attributi della regalità, l’incoronazione, l’intronizzazione, la S. Messa, la comunione. Ciò è rimasto nell’incoronazione di Carlo III Naturalmente, il contesto del rito non è più purtroppo cattolico, ma anglicano.

Quattrocento milioni di persone hanno seguito l’incoronazione di Carlo III

Parlando dell’incoronazione della Regina Elisabetta, scrise Plinio Corrêa de Oliveira: “L’uomo contemporaneo, ferito e trattato male nella sua natura, si è rivolto affascinato, non tanto per nostalgia del passato, quanto di certi principi dell’ordine naturale che il passato rispettava, e che il presente viola in ogni momento”

Un sacramentale

Prima che la Chiesa, nel Concilio di Lione del 1274, fissasse a sette il numero dei sacramenti, era naturale, anche da parte di santi, prelati e dottori come S. Pier Damiani, S. Thomas Becket, S. Ivo di Chartres, considerare l’unzione regale un sacramento che quindi operava nell’essere spirituale del Sovrano una profonda trasformazione Da allora la consacrazione regale è annoverata tra i sacramentali collegati al sacramento dell’ordine, al pari della benedizione degli abati e delle badesse.

Il rito della consacrazione regale e quello della consacrazione episcopale presentano degli evidenti parallelismi. I giuramenti del Re ed il suo riconoscimento da parte dei presenti come Sovrano legittimo ricordano la professione di fede e l’esame del Vescovo-eletto; entrambi si prosternano al canto delle litanie dei santi e ricevono l’unzione sul capo con il sacro crisma (mentre i sacerdoti la ricevono solo sulle mani con il semplice olio dei catecumeni); lo scettro è l’equivalente del pastorale, la corona della mitra (o mitria). Non a caso alcune corone, come vedremo, ricordano una mitra

Commentando nel 1953 l’incoronazione della Regina Elisabetta II, Plinio Correa de Oliveira ne lodava e giustificava l’inalterata magnificenza: «Il gusto dell’uomo per le onorificenze, per le distinzioni, per la solennità, non è altro che la manifestazione del saggio istinto di sociabilità, tanto inerente alla nostra natura, tanto giusto in se stesso, tanto saggio quanto qualsiasi altro istinto di cui Dio ci ha dotati [ ] La stessa Chiesa [ ] ha istituito titoli di nobiltà, ha distribuito e distribuisce decorazioni, ha elaborato per sé tutto un cerimoniale di una mirabile precisione nel definire tutte le differenze gerarchiche che la legge divina e la saggezza dei Papi sono venute creando nel suo seno nel corso dei secoli [...] L’uomo contemporaneo, ferito e trattato male nella sua natura da tutto un tenore di vita costruito su astrazioni, chimere, teorie vane, nei giorni della incoronazione si è rivolto, affascinato, immediatamente ringiovanito e riposato, verso il miraggio di questo passato così diverso dal terribile giorno d’oggi. Non tanto per nostalgia del passato, quanto di certi principi dell’ordine naturale che il passato rispettava, e che il presente viola in ogni momento».

L’incoronazione papale

Nel Sacro Romano Impero l’incoronazione papale era un prerequisito essenziale per avere il titolo imperiale fino al 1508, quando papa Giulio II ricoLa monarchia sacrale

42 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024

Prima che la Chiesa fissasse a sette il numero dei sacramenti, era naturale considerare l’unzione regale un sacramento che operava nell’essere spirituale del Sovrano una profonda trasformazione Da allora la consacrazione regale è annoverata tra i sacramentali collegati al sacramento dell’ordine

A dx , Carlo Magno con gli abiti imperiali

nobbe il diritto a usare il titolo imperiale dei monarchi tedeschi eletti dai principi elettori secondo quanto previsto dalla Bolla d’oro. Carlo V fu l’ultimo imperatore del Sacro Romano Impero a essere incoronato da un papa, da Clemente VII a Bologna nel 1530. Successivamente, fino all’abolizione dell’impero nel 1806, non vennero più incoronati dal Papa La Corona ferrea (e l’annesso titolo di Re d’Italia) era conferita, a partire dal 1312, nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano, la corona del regno di Borgogna era conferita ad Arles, e la corona tedesca, che divenne la corona più importante, di solito era conferita ad Aquisgrana fino al 1562, anno in cui gli imperatori eletti vennero incoronati re in Germania nel duomo di Francoforte, che già nel 1356 era diventato anche il luogo stabilito per elezioni imperiali. Rimase il luogo dell’incoronazione e dell’elezione fino all’ultima incoronazione tedesca del 1792

I Papi non erano consacrati, poiché il ministero papale non è un grado superiore degli ordini sacri, ma incoronati con il Triregno o Tiara papale formata da tre corone simboleggianti il triplice potere del Papa: padre dei re, rettore del mondo, Vicario di Cristo. Paolo VI la depose. Anche quest’ultima qualifica è abolita.

Il Sacre dei Re di Francia durava cinque giorni Il secondo momento, il più importante, era l’unzione del Re con il sacro crisma che, secondo la tradizione, lo Spirito Santo in forma di colomba aveva recato in un’ampolla a San Remigio, Vescovo di Reims, per battezzare Clodoveo Re dei Franchi Conservata per secoli, l’ampolla era stata distrutta nel 1793 con gesto ostentatamente dissacrante da un deputato alla Convezione già pastore protestante. Fortunatamente il parroco di Saint-Rémi, la chiesa ove era conservata l’ampolla, aveva in precedenza prelevato una certa quantità di crisma, parte del quale fu usato per l’unzione di Carlo X Il Re si prosternava a terra come i candidati al sacerdozio o all’episcopato, mentre si cantavano le litanie dei santi, al termine delle quali l’Arcivescovo effettuava le nove unzioni sulla testa, sul petto, sul dorso, sulle spalle, sulle braccia e sulle mani del Sovrano

Il martedì, vigilia del ritorno Parigi, avveniva la cerimonia del “tocco degli scrofolosi”: ad ognuno dei malati il Re diceva: “Il Re ti tocca, Dio ti guarisca” (fino al 1722 si diceva ti guarisce). I Re di Francia e di Inghilterra, secondo la tradizione, godevano di poteri taumaturgici di guarigione degli scrofolosi.

Il Re, “non meramente un laico”

Nel Medioevo fu generale la convinzione che il Sovrano consacrato, in una certa misura, condividesse con vescovi e sacerdoti il privilegio della condizione sacerdotale. Ancora autori tardo medievali continuarono a sottolineare che il Sovrano consacrato non era “meramente un laico”, «Imperator (Rex) non omnino laicus» L’olio santo elevava i sovrani molto al di sopra dei comuni mortali. La medaglia però aveva il suo rovescio Nel corso della cerimonia di

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 43

consacrazione, l’officiante che conferiva l’unzione sembrava per un momento superiore al monarca che devotamente la riceveva: occorreva un Vescovo per fare un Re, il primo poteva consacrare il secondo, ma non viceversa, segno evidente della superiorità dell’autorità spirituale su quella temporale.

Anche per la Chiesa però la questione presentava aspetti contraddittori. Esaltare il significato religioso, l’importanza, l’assoluta necessità della cerimonia di consacrazione per assumere la dignità regale poteva anche voler dire riconoscere al Sovrano, proprio in grazia dell’unzione ricevuta, un ruolo nella Chiesa Insomma il Sacre era al centro del tema della regalità sacerdotale Non a caso a Costantinopoli, dove il Basileus, ereditando il ruolo degli Imperatori romani, era riuscito a dominare sia lo spirituale che il temporale, il cosiddetto cesaropapismo, l’unzione regale comparve tardivamente, perché il Sovrano era già sacro di per sé, senza bisogno della sanzione ecclesiastica

I Re taumaturghi

Il giorno del Sacre, i Re di Francia guarivano i lebbrosi con la formula “Le Roi te touche Dieu te guérisse” Il Re ti toca, Dio ti guarisce

Il carattere quasi sacerdotale che la cerimonia della consacrazione conferiva al Sovrano sembrava insomma così evidente che ai tempi delle dinastie Sassone e Salica i rituali ufficiali descrivendo la consegna all’Imperatore da parte del Papa della tunica, della dalmatica, del piviale, della mitra e dei sandali, commentavano: “Ibique facit eum clericum” Il Re di Francia è sempre stato considerato come “l’eveque du dehors”: «é un vescovo temporale e la sua missione temporale si esercita in uno spirito sacerdotale» Per questo le donne non potevano accedere al trono.

Parallelamente, non potendo contestare che il Sovrano “fosse qualche cosa di più di un laico”, si precisò in senso riduttivo la sua posizione nell’ambito della gerarchia ecclesiastica A partire dal XIII secolo gli ordini dell’incoronazione dell’Imperatore «attestano lo sforzo ben preciso per assimilare la situazione ecclesiastica del capo temporale della cristianità a quella di un diacono o più spesso di un suddiacono» In effetti, gli Imperatori tennero a esercitare in determinate occasioni tali funzioni: alla sua incoronazione Carlo V servì come diacono la Messa al Papa Clemente VII Anche i Re di Francia, ancora all’epoca di Luigi XVI, erano considerati suddiaconi Imperatori e Re di Francia conservarono il privilegio della comunione sotto le due specie alla loro incoronazione ed in altre occasioni; fino alla fine gli Imperatori d’Austria poterono accostarsi al calice il Giovedì Santo I Sacri Romani Imperatori erano annoverati tra i canonici di S. Pietro, mentre i Re di Francia erano canonici onorari di S. Giovanni in Laterano (un privilegio assurdamente conservato anche ai quasi sempre atei presidenti della repubblica francese); ma, appunto, nei tempi passati, per essere canonici non occorreva essere sacerdoti.

Limiti all’assolutismo

Lungi dal favorire l’assolutismo, la consacrazione veniva a rafforzare, nel monarca, il riconosci-

44 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024
La monarchia sacrale

mento dei limiti del suo potere e dell’obbligo di diventare il “ministro di Dio per il bene” Da questo la famosa formula usata in Castiglia: “Sarai re se rispetterai il diritto, se no no” Quanto ai rapporti fra il potere temporale e quello spirituale, la consacrazione non comportava né sottomissione indebita a questo, né attribuzione al potere civile del reggimento della società ecclesiastica.

Non vi sono più riti di consacrazione perché non si vuole più riconoscere che il potere di governare deriva da Dio; la “1egittimità” dei regimi politici odierni si fonda sul suffragio universale Non esistono più monarchie sacrali: il Regno Unito ne conserva l’esteriorità formale ma non la sostanza Allo stesso tempo, dopo il Concilio Vaticano II, il Papato ha rinunciato a qualunque forma monarchica, abolendo la tiara, i Principi assistenti al soglio e tutta la corte pontificia, tre corpi armati su quattro e così via La Rivoluzione è riuscita a separare Trono e Altare. Accanto a Sovrani detronizzati o morti per la fede, come Luigi XVI, “immolato principalmente in odio alla fede e con spirito di furore contro i dogmi cattolici” (Pio VI), altri hanno creduto di salvare i loro troni prendendo le distanze dalla Chiesa, che oggi, a sua volta, dopo il Concilio, sembra rinnegare i secoli in cui “procedevano concordi il Sacerdozio e l’Im-

pero, stretti avventurosamente tra loro per amichevole reciprocanza di servizi” (Leone XIII, Immortale Dei).

Se in astratto il Cattolicesimo accetta sia la forma monarchica che la forma repubblicana dello Stato, è però altrettanto vero che il regime ideale alla luce della dottrina politica cattolica è la monarchia, “la miglior forma di governo” (Pio VI). Secondo Juan Donoso Cortés, al Cattolicesimo, che insegna che Dio esiste in persona, regna e governa le cose umane è connaturale la monarchia tradizionale; al deismo, che nega la Provvidenza e per il quale Dio non governa le cose umane, corrisponde la monarchia costituzionale parlamentare; il panteismo, che nega Dio come persona identificandolo con tutto ciò che esiste, vive e si muove, non concepisce altro governo che la repubblica; infine l’ateismo comporta l’anarchia Storicamente la civiltà cristiana si è realizzata in una Europa interamente monarchica e “la religio regis, fu un fattore unificante della società medievale e della prima età moderna” L’istituzione monarchica non fu allora ornamento superfluo, ma pilastro insostituibile Veuillot: «È interesse dell’Avversario, non interesse della Chiesa e della società cristiana togliere la croce alla corona e la corona alla croce».

Carlo V fu l’ultimo Imperatore a essere incoronato da un Papa, a Bologna nel 1530

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 45

Brasile: campeggio estivo e “carovana”

Mentre gli universitari si sono riuniti in un albergo a San Paolo per l’Università Estiva promossa dall’Istituto Plinio Corrêa de Oliveira, una cinquantina di ragazzi ha partecipato al campeggio estivo, tenutosi in una fazenda.

In un ambiente di grande convivialità, i relatori hanno spiegato le caratteristiche della Civiltà Cristiana, sia in tesi sia in concreto, cioè quella fiorita nel Medioevo Spinta dalla grazia divina, accettata e seguita dagli uomini, questa “dolce primavera della Fede” doveva andare avanti verso splendori sempre maggiori

A un certo punto, però, è stata colpita da una profonda crisi – la Rivoluzione – che l’ha portata verso indirizzi opposti Questa crisi è penetrata non solo nella società temporale, ma anche nella Chiesa.

La presenza di un sacerdote ha garantito la Santa Messa quotidiana e la possibilità di accostarsi al sacramento della confessione. Diversi giovani hanno ricevuto lo scapolare della Madonna del Carmine.

Dopo il campeggio, i ragazzi sono partiti per una “carovana” che ha toccato diverse città. Hanno venduto il libro “Processo sinodale: un vaso di Pandora”, inizialmente pubblicato dalla TFP italiana, che analizza i pericoli del processo sinodale innescato da Papa Francesco

Inevitabili i paralleli che più di una persona ha segnalato fra questo processo e la Teologia della liberazione che tanti danni ha fatto in Brasile

46 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 Il mondo delle TFP

Università estiva delle TFP 2024

Come da tradizione, anche quest’anno si ter rà l’Univer sità Estiva delle TFP, nella Villa Notre Dame de la Clairière, in Lorena, Francia.

Data: 20 - 27 luglio p.v.

Tema: “Sull’esempio di Santa Giovanna d’Arco, cosa vuol dire essere giovane cattolico oggi?”.

L’Univer sità comprenderà:

- otto conferenze, più sei riunioni, nonché circoli di studio;

- visita ai luoghi di Santa Giovan na d’Ar co, con accampamento nell’er emo di Ber mont, dove ricevette la sua missione;

- visita a castelli legati alla storia di S. Giovanna;

- attività ricreative e cene conviviali.

Ci sarà la Santa Messa quotidiana in Rito Romano Antico, con la possibilità di accostar si alla confessione. La gior nata sarà altresì costellata da diver si momenti di preghiera: dall’alzabandiera la mattina fino al Rosario della sera e al solenne canto della Salve Regina.

Per chi lo desideri, ci sarà subito dopo una “carovana”, cioè un giro di campa gne di piazza in diver se città della Ger mania, dal 28 luglio al 4 a gosto.

Per infor mazioni: scrivere una mail a inf o@atfp.it, o chiamare al 348-3812471.

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / GIUGNO 2024 - 47

Eleganza nella corona regale

Sublimità nella corona imperiale

Nel museo del Louvre, a Parigi, è esposta la corona del Re Luigi XV (foto a dx). Essa ha l’eleganza delle forme tipicamente francesi. A me piace molto l’eleganza delle forme perché è il primo passo verso la sublimità.

La corona è tempestata di diamanti. Tranne il cerchio che cinge la fronte, tutto il resto è coperto di diamanti e pietre preziose. È un gioiello magnifico!

Ciò detto, nessun’altra corona al mondo suscita in me un’impressione più forte di quella fatta in Boemia per l’imperatore del Sacro Romano Impero Rodolfo II, della Casa d’Austria Rodolfo la pagò di tasca propria Non apparteneva, quindi, allo Stato ma all’Imperatore romano-germanico. Poi divenne la corona degli Imperatori d’Austria.

Quando ho saputo, qualche anno fa, che c’era un’esposizione internazionale a Siviglia, e che nel padiglione dell’Austria vendevano una stampa magnifica di questa corona, ho chiesto a un amico di acquistarne una. L’ho messa in una sorta di piccolo oratorio che ho nel mio ufficio a casa, per contemplarla ogni tanto

Da dove proviene questo mio entusiasmo? Dalla particolare sublimità di questa corona.

(Brani di una conferenza del prof. Plinio Corrêa de Oliveira, 26 marzo 1939 Senza revisione dell’autore)

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.