Catanzaro vs Perugia

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Periodico Indipendente - Anno I° - num. 13 - Domenica 24-03-2013 - CATANZARO - PERUGIA


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Dimenticare Frosinone e ripartire di slancio

di Claudio Pileggi

niziamo da domenica scorsa, dal ventottesimo vece alle spalle, dove solo due lunghezze separano minuto di Frosinone-Catanzaro, momento cru- il quintultimo posto. Una eventualità, quella del ciale che cambia molto probabilmente il de- coinvolgimento nella zona calda della classifica, a stino del Catanzaro, almeno per questo cui non vogliamo nemmeno pensare, semplicecampionato. Il momento del rigore concesso ai mente perché continuiamo a ritenere il Catanzaro ciociari per un presunto fallo da ultimo uomo di nettamente superiore ad almeno altre otto-dieci Conti su Santoruvo. Fino ad alsquadre. C’è ora, però, il rischio lora il Catanzaro aveva affrontato delle ripercussioni psicologiche a viso aperto i quotati avversari, che possono derivare dalla scopaveva avuto le sue buone occapola subita in ciociaria. Siamo sioni e nemmeno il più azzardato convinti, infatti, che sia in società degli scommettitori avrebbe punche nella squadra, oltre che nella tato un solo centesimo su un ritifoseria, l’ambizione quinto sultato così roboante come il 4-0 posto era molto più di una semfinale. Abbiamo riguardato più plice speranza, ma rappresenvolte l’azione incriminata, abtasse invece un vero e proprio biamo fatto il fermo immagine e obiettivo. E’ quindi proprio in la nostra prima impressione è questa circostanza che deve stata confermata: non era rigore. venir fuori la bravura dell’allenaEntrambi i calciatori corrono sul tore a tenere compatto e motipallone e Santoruvo praticamente vato il gruppo, specie coloro che inciampa sulla corsa. Tra l’altro, avevano accettato di scendere di il contrasto sembra iniziare addicategoria speranzosi di un pronto rittura fuori area. L’arbitro però rilancio. E capita a proposito la vede il fallo da ultimo uomo e gara con il lanciatissimo Perugia, cambia la partita. Da lì non c’è certamente la formazione, inIl rammarico di Fioretti più storia ed il Catanzaro, in infesieme all’Avellino, più in forma riorità numerica, sembra ricadere nelle fragilità del momento. Una sfida affascinante che da sola caratteriali che ne avevano caratterizzato il primo vale un campionato, soprattutto nel ricordo delterzo del campionato, subendo altri tre gol in soli l’avvincente duello dello scorso anno. La quarta venti minuti ed apparendo rassegnato, quasi im- vittoria su quattro incontri contro gli umbri, un aupotente. Un campionato quindi, dicevamo, che da tentico poker, potrebbe scacciare definitivamente domenica scorsa cambia per Ciccio Cozza ed i le streghe… o riavvicinarle, visto che si giocano suoi ragazzi. Probabilmente niente più ambizioni anche Paganese-Benevento e Pisa Frosinone. E play off (sei punti da recuperare in altrettante vediamo chi è bravo ad interpretare quest’ultima gare sembrano davvero troppi) e attenzione in- affermazione…

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Un Perugia irresistibile in trasferta azza Inter, folle Catanzaro. Si potrebbe coniare un nuovo detto. E già, perché la squadra di Ciccio Cozza è proprio “squilibrata” o meglio, poco equilibrata. Alterna bellissime prestazioni come quella in casa col Pisa, a veri e propri tonfi come quello di Frosinone. E’ pur vero che fino al momento dell’espulsione di Conti e del contestuale calcio di rigore (un vero regalo di Bindoni di Venezia) i giallorossi avevano ben tenuto il campo, ma appena sono andati in svantaggio e rimasti in inferiorità numerica non hanno più giocato. Un refrain visto e rivisto in questo campionato, ma che sembrava definitivamente dimenticato. Senza contare che gli effetti collaterali della sconfitta non sono stati dei migliori, leggi allontanamento dalla zona play off e riavvicinamento a quella play out. Tutto questo quando mancano solo 6 partite alla fine del campionato, 6 incontri da giocare come se fossero tutte delle finali. “Ccu u sangu all’occhi” giusto per dirla alla catanzarese. Ad iniziare dalla sfida odierna contro un’altra blasonata del girone, il Perugia. La squadra di mister Camplone, da quando siede in panca al posto di Battistini, ha cambiato passo. Un rendimento incredibile. Nelle nove partite del girone di ritorno ha ottenuto sette vittorie, un solo pari in casa con l'Avellino (1-1) e una sola sconfitta al “Curi” col Barletta (0-1). Di questi sette successi ben quattro li ha ottenuti consecutivamente fuori casa: Benevento (0-1), Gubbio (2-3), Pisa (0-1), Carrarese (0-1). Praticamente nel girone di

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di Luigi Conforto

ritorno ha vinto tutte le partite giocate in trasferta. Mentre in casa ha battuto l’ Andria (2-0), la Nocerina (2-1) e domenica scorsa il Latina (2-1). A rendere ancora più “quadrata” la squadra di mister Camplone c’è la possibilità, sin da oggi, di poter contare su un calciatore di valore come Vincenzo Italiano che ritrova i campi di calcio dopo la lunga squalifica (ridotta successivamente dal TNAS) inflitta dal giudice sportivo per lo scandalo calcio scommesse. Ovvio che Camplone lo terrà fin da subito in considerazione, visto che ormai da più di un mese si allena con i grifoni. Il punto di forza del Perugia è senza dubbio il reparto offensivo con 36 gol fatti è il terzo miglior attacco del campionato, mentre subisce un po’ troppo in difesa avendo incassato 25 reti. Gli umbri scenderanno in campo al “Ceravolo” con un 4-3-3. Tra i pali ci sarà Koprivec, il quartetto difensivo sarà formato da: Cangi, Russo, Massoni, Liviero. A centrocampo giostreranno, invece, Moscati, Italiano e Nicco, mentre il terzetto d’attacco sarà composto da: Politano, Ciofani e Fabinho con Rantier sempre pronto a subentrare. Inutile dire che a sostenere il Perugia ci sarà anche un buon numero di tifosi biancorossi. Non sarà quindi un match facile per il Catanzaro, che dovrà dimenticare Frosinone e ricordare, invece, l’incontro col Pisa. Sacrificio, determinazione e soprattutto cuore, questi gli ingredienti che occorrono per battere il Perugia e per continuare a sperare in qualcosa di più di una semplice salvezza.


Ivan Castiglia e il sogno della serie A dicembre scorso ha giocato a San Siro. L’avversario, in quella partita, era il Milan. A gennaio, dopo meno di un mese, è cambiato il palcoscenico ed é cambiato l’avversario. Il terreno di gioco era quello del Ceravolo e di fronte, questa volta, c’era il Latina. Sono situazioni che nel calcio accadono, eccome. Ivan Castiglia, centrocampista di ruolo, venticinque anni lo scorso 6 gennaio, sa benissimo che questo, nella carriera di un calciatore, ci può stare. Arrivato in giallorosso i primi giorni di gennaio, direttamente dalla Reggina con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto (a fine stagione) in favore del Ca-

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di Francesco Iuliano

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llontanarmi da casa e dagli affetti la rinuncia più grande che la carriera mi abbia imposto

tanzaro, Castiglia alla prima uscita con la nuova maglia, ha assaporato il gusto amaro della sconfitta. Al di là degli episodi, però, l’arrivo di Castiglia in giallorosso è coinciso con quello che da più parti è stato definito come il secondo miglior momento della squadra di Cozza in questo campionato. Partita dopo partita, Castiglia, mettendo in campo tutte le sue qualità (tecniche e personali), si è saputo conquistare la fiducia del tecnico, dei compagni di squadra e quella del pubblico. Nel suo passato, nonostante la giovane età, c’è già una carriera di tutto rispetto: due campionati in serie A con la Reggina, sei in serie B con Reggina, Cittadella e Vicenza e due in C1 con Martina e Lucchese. A Catanzaro potrebbe essere solo di passaggio. Ma per questo si dovrà attendere la fine della stagione. Qual è il tuo miglior ricordo calcistico? Sicuramente l’esordio in serie A, a San Siro, contro l’Inter. Da interista, poi, quella partita ha avuto un sapore particolare. Cosa hai imparato dallo sport? Tanto. Nello sport, poi, c’è soprattutto il rispetto delle regole, degli avversari e c’è il saper convivere con i compagni di squadra. Quanto è stata importante la famiglia sia per te come uomo che come calciatore? Moltissimo. Come uomo posso solo ringraziare i miei genitori che mi hanno cresciuto in una maniera fantastica. Come calciatore, poi, credo che senza il loro aiuto non sarei riuscito ad

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emergere. Cosa avresti fatto se non avessi giocato al calcio? Forse il muratore o l’operaio. Comunque mi sarebbe piaciuto insegnare educazione fisica ai ragazzi. Si, per questo mi sarei impegnato. Qual è la rinuncia più grande che la carriera ti abbia imposto? Credo che quella che considero una grande rinuncia che ho fatto per agevolare la mia carriera, sia stata quella di allontanarmi da casa e da quelli che sono stati e sono gli affetti più importanti. La critica che ti ha più infastidito nella tua carriera? Di critiche, in questi anni, ne ho avute, non lo nascondo. Ma io non ci faccio caso e vado avanti per la mia strada. Squadra del cuore? L’Inter Il personaggio sportivo che ammiri più di altri? Francesco Totti Qual è stata la chiave del tuo successo: la determinazione, l'umiltà, la fortuna o … cos’altro? Credo che tra queste componenti, l’umiltà e la voglia di arrivare siano state determinanti nella mia carriera. C’è una squadra con cui ti piacerebbe giocare? Sicuramente l’Inter, per tutta la vita. Cosa provi quando segni un gol? A dire il vero questa è un’emozione che ho provato solo una volta. Segno pochissimo e quando mi è capitato ricordo che é stato bellissimo. Ora, però, cambiamo argomento. Lasciamo lo sport per passare un pò all’Ivan Castiglia di tutti i giorni.


Curiosità Nome Ivan cognome Castiglia data e luogo di nascita Cosenza 6 gennaio 1988 altezza 1,80 peso kg 73 segno zodiacale capricorno. C’è un oggetto che porti sempre con te? Da quando è morto mio nonno porto sempre con me, al collo, la sua collana Qual è il più bel regalo che ti si potrebbe fare? Nessun regalo materiale mi farebbe felice. Forse, se potessi chiedere un regalo speciale, vorrei che tornasse in vita mio nonno Cosa ti fa perdere la pazienza nel modo più assoluto? Sicuramente l’arroganza e la maleducazione in generale. Chi inviteresti a cena? Sicuramente i miei amici Il tuo incubo ricorrente? Nessuno. Hai un sogno ricorrente? Quello di tornare a giocare in serie A. Qual è stato il momento più emozionante della sua vita? Nella vita privata credo che il momento più emozionante che ho vissuto è quando ho chiesto alla mia fidanzata Giosì (ora mia moglie) che avrei voluto sposarla. Poi c’è il giorno del matrimonio. Hai altri interessi? Si, mi piace giocare a tennis, nuotare e giocare alla playstation Ultimo libro letto? The secret Ultimo film visto? Il principe ed il pirata Attrice preferita? Julia Roberts Ultimo cd comperato? Quello di Tiziano Ferro

Genere musicale preferito? La musica mi piace tutta. Canti mai sotto la doccia? Si. Città italiana preferita? Vicenza Programma televisivo preferito? Le Iene. Vacanza ideale? In Polinesia Un pregio di Ivan Castiglia? Credo di essere disponibile. Un difetto? A volte mi accorgo di essere un tantino presuntuoso. Aggettivo per definirti Rompiscatole Qualità che apprezzi di più in un uomo. Il coraggio Qualità che apprezzi di più in una donna Soprattutto la sincerità Sei vanitoso? Non molto Quanto tempo passi davanti allo specchio ? Pochissimo. Ti ricordi come hai conosciuto tua moglie? Durante una serata in discoteca Se la dovessi definire in una parola? Unica. Cosa ti piace di più di lei La dolcezza Cosa non sopporti di lei Quando fa la doccia bagna tutto con i capelli. Da 1 a 10 quanto conta nella vita il denaro 6 l’amicizia 8 l’amore 10 la salute10 la famiglia 10 l’onestà 10 la bellezza 6 il sesso 10

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Catanzaro: Piazzetta Osservanza Tel.0961.532870 Soverato: Via Risorgimento, 26 Tel. 0967.23933

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Periodico sportivo indipendente Anno I° - n. 13 del 24.03.2013 - Tiratura: 5.000 copie Reg. Tribunale di Catanzaro n. 15 del 25.10.2012

FOTO: Cosimo Simonetta PROGETTO G RAFICO E R EALIZZAZIONE Studiograficomaio - Via Indipendenza, 4 - 88069 Stalettì (CZ)

DIRETTORE R ESPONSABILE E COORDINAMENTO G IORNALISTICO Claudio Pileggi

info: 0961.918427 - 339.2215585

E DITORE Luigi Conforto - info: 333.8247197 - 331.7928935

STAMPA: Graficherre di Francesco Raffaele Via P. F. Fiorentino, 6 - Catanzaro - Tel. 0961.792692 8


... e l’Avellino se ne va dore di fuga dopo la 24 giornata del girone B di Lega Pro Prima divisione: un vero e proprio scatto “felino” da parte dell’Avellino. Scatto importante, anche se probabilmente non ancora definitivo. Di sicuro va detto ed evidenziato che si tratta in ogni caso del primo “strappo” importante con le inseguitrici, in attesa ancora delle decisioni sulla gara Paganese-Latina. Davanti a più di diecimila tifosi si è giocato il big match della giornata tra Perugia e Latina, 2-1 il risultato finale e gara bella ed avvincente sino al fischio finale, con le squadre dei bravi mister Camplone e Pecchia che si sono affrontate senza fare calcoli particolari, cercando entrambe la vittoria a dispetto di chi pronosticava una gara da poche emozioni. Per il Perugia è la tredicesima vittoria che serve a rendere la corsa alla promozione diretta una questione allargata non solo ad Avellino e Latina, ma bensì a quattro squadre, visto che allo stesso passo viaggia la Nocerina di mister Auteri, 3-0 sul Pisa, vittoria a detta di molti agevolata dalla crisi di gioco e di risultati dei nerazzurri. Gioco convincente invece per i molossi, che ha ridimensionano definitivamente il valore di una squadra come quella di mister Pane che sino a ora aveva espresso valori importanti. E poteva essere una corsa aperta anche a cinque se il Benevento non avesse rallentato. Solo 1-1 nella trasferta di Prato e forse la squadra inizia a pagare quelle energie utilizzate dopo il mercato di riparazione di gennaio, nella rincorsa per recuperare punti importanti persi nella prima parte del campionato. La squadra di mister Carboni si vede scavalcata in classifica dal Frosinone che vince con un’ottima prova la gara interna con il Catanzaro, 4-0. Ed al proposito, ennesima, purtroppo, partita indecente per il Catanzaro di mister Cozza, che evidente-

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di Emanuele Vartolo

mente quest’anno appare rassegnato ad alternare prove convincenti con figuracce a dir poco imbarazzanti. La quasi “manita” subita a Frosinone rappresenta già la settima partita in cui le Aquile imbarcano 3 o più gol nei novanta minuti, cosa che ha fatto “guadagnare” al Catanzaro la non piacevole piazza d’onore nella classifica di squadra più perforata del girone, solo dopo la derelitta Carrarese. La sconfitta di domenica è di quelle che lasciano il segno, perchè spezza definitivamente il sogno rincorsa ai playoff che, tifoseria e staff tecnico avevano ricominciato a sussurrare, sebbene sottovoce. E non può valere più di tanto l’alibi di un rigore generosamente concesso ai ciociari, perchè ciò vorrebbe significare che la squadra non avrebbe i nervi saldi per cercare di rimediare (si era solo alla mezz’ora del primo tempo) all’eventuale ingiustizia patita. In ogni caso occorre adesso non gettarsi nello sconforto perchè i tre punti in palio nel turno odierno contro il Perugia, sono di vitale importanza per allontanare di nuovo lo spettro dei playout, tornati dopo la debacle laziale a soli due punti. Parlando per l’appunto del fondo della classifica, le squadre che vi sono coinvolte non riescono ad invertire il trend negativo, ed il riferimento è in particolare alla Carrarese che subisce la sua sesta sconfitta consecutiva, 1-2 con la Paganese. A cercare di dare un’ulteriore motivazione vi era in tribuna anche il patron Gigi Buffon, ma non è bastato ed ora la squadra vede sempre più vicina la retrocessione. Pareggio incolore ed a reti bianche infine per AndriaBarletta, con entrambe le squadre, soprattutto il Barletta, ormai rassegnate: la prima alla disputa degli spareggi salvezza, la seconda al ritorno in Seconda Divisione.


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gni settimana saranno proposte tre partite del campionato di prima divisione, delle quali occorrerà tentare di indovinare il pronostico (1-X-2) ed il risultato esatto. Se si indovina solo il pronostico sarà assegnato 1 punto, se si indovina il risultato esatto saranno assegnati 3 punti. Nel caso si indovinino entrambi, i punti non si sommano, per cui il punteggio massimo attribuibile per ogni partita è di tre punti. Può anche essere possibile effettuare un pronostico in contraddizione con il risultato esatto (es: X, 1-0). Si procederà quindi alla stesura di una classifica ed al vincitore finale sarà assegnato un abbonamento del settore “Tribuna Centrale” per il campionato 2013-2014. Sono previsti premi anche per il secondo classificato (“Abbonamento Settore Curva”) ed il terzo (Divisa ufficiale completa US Catanzaro). Premio settimanale: al primo classificato un accessorio tecnico offerto dalla Givova, sponsor ufficiale US Catanzaro; al secondo classificato un biglietto di tribuna laterale. Per concorrere occorre collegarsi al sito “www.ilgiallorossonline.it” nella sezione “il concorso” specificando nome e cognome del concorrente, con i dati anagrafici (data e luogo di nascita). Si precisa che può essere inviato un solo pronostico per ogni concorrente e che in caso di parità sarà considerato vincitore chi lo avrà inviato per primo. NB. Si raccomanda di utilizzare sempre lo stesso indirizzo mail.

- Sig. Cardamone antonIo con punti 6, si aggiudica il primo premio consistente in un accessorio tecnico GiVOVa. - Sig.ra rICCellI roSanna con punti 4 si aggiudica il secondo premio consistente in un biglietto di tribuna laterale.

I VINCITORi DELLA SCORSA SETTIMANA

Sig. FlavIo lamanna, ritira il primo premio consistente in un accessorio tecnico GiVOVa.

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I pronostici da indovinare questa settimana sono i seguenti: Gare del 7-04-2013

PRONOSTICO

RISULTATO ESATTO

Benevento - latIna prato - Catanzaro Sorrento - pISa

Classifica parziale per le prime dieci posizioni: CONCORRENTE 1 - CIamBrone vInCenzo

PUNTI 30

2 - CaStaGna arnaldo; opIparI paolo; noSdeo leonardo

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5 - lamanna FlavIo; varone anGelo; Gallo SteFano

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8 - GaCCetta FortUnato

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9 - Cardamone davIde; FaSano raFFaele (1944); de SIena FederICo

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Si LaB, composta da un team di Tecnici Qualificati, nasce con l’obiettivo di fornire servizi su tutti i problemi che le aziende devono affrontare nel settore ambientale ed agroalimentare. il laboratorio è iscritto nel Registro Regionale dei Laboratori di analisi non annessi alle industrie alimentari ai fini dell’autocontrollo fin dal 2006. il laboratorio è accreditato aCCREdia in conformità alla norma UNi CEi EN iSO/iEC17025 ed opera con sistema di Gestione per la Qualità certificato UNi EN iSO 9001:2008. Strumentazione all’avanguardia e costante addestramento del personale garantiscono al cliente rapidità, affidabilità del dato analitico e consulenza sempre aggiornata. ESi LaB S.r.l. - Gruppo ESiSUd Via Lucrezia della Valle, 84 88100 Catanzaro Tel. 0961/753902 - Fax 0961/752340

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di Carlo Talarico

CATANZARO Francesco COZZA Allenatore Gazzetta del Sud 4 marzo 2013

Gianni IMPROTA Direttore Generale - Lettera del 25 giugno 2009

Il Catanzaro ha avuto quattro palle gol, la Nocerina due. Se dobbiamo mettere l’analisi della gara sotto questo punto è meglio che me ne vado. Arrivederci

In questi 34 anni ho vissuto l'esperienza con le Aquile sotto molteplici vesti nelle quali, con passione ed attaccamento alla città e alla maglia, ho sempre profuso le mie energie a favore della causa giallorossa

RESTO DEL MONDO

Se facessi giocare sempre 13-14 elementi, ne avrei poi dieci che rompono i coglioni dalla mattina alla sera

Massimo MORATTI - Presidente

Se Ronaldo si gira e scappa, non ti resta che sparargli

Marcello LIPPI - Allenatore

La mia favorita per lo scudetto è l’Inter. Dico sul serio, anche se sembra che scherzi

Calcio è uno sport collettivo: tutti vincono, tutti perdono 12

Daniele ADANI - Calciatore


Rialzare subito la testa all’entusiasmo dopo la vittoria contro il Pisa alla profonda delusione, dopo la pesante sconfitta subita domenica scorsa al “Matusa” di Frosinone: il Catanzaro ripiomba nei labili confini della zona play out (appena due punti di distacco dalla linea rossa) ed evidenzia le note pecche tecniche e caratteriali che sembravano essersi dissolte dopo la mini serie di cinque risultati utili consecutivi, che avevano permesso alla formazione allenata da Francesco Cozza di ossigenare l’asfittica classifica. A Frosinone si è visto un Catanzaro volenteroso ed un pizzico deciso fino alla mezzora di gioco, momento in cui uno scomposto ed ingenuo intervento difensivo di Conti sull’esperto attaccante rossoblù Santoruvo ha provocato il calcio di rigore e la conseguente ed inevitabile espulsione del difensore giallorosso. Sotto di un goal ed in dieci uomini, le Aquile si sono dissolte come neve al sole: reparti scollegati tra loro, qualche giocatore fuori posizione tattica e, soprattutto, una preoccupante involuzioni caratteriale che ha permesso alla squadra di casa di maramaldeggiare in lungo e largo, tanto che il risultato finale avrebbe anche potuto sconfinare nei tabellini della pallanuoto. Giocare in dieci uomini è sempre difficile, perché è inevitabile che si crei uno squilibrio tattico dentro un impianto di gioco; ma nel calcio testimonianze di squadre capaci di vincere addirittura in nove uomini ce n’è sono non poche. Evidentemente la tappa di Frosinone ha messo in rilievo, per l’ennesima volta, il volto lunatico del Catanzaro targato 2012/2013, capace di qualche bella impresa miscelata a preoccupanti cali di rendimento, forza caratteriale ed involuzioni tecniche. Del resto, non bisogna dimenticare che il Catanzaro del campionato di Prima Divisione si è formato, inizialmente, attraverso scelte poco oculate nel corso del mercato estivo, alle quali tecnico e so-

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di Vittorio Giummo *

cietà hanno cercato di sopperire intervenendo in maniera massiccia sul mercato di gennaio, con l’arrivo di qualche giocatore di indubbie qualità, come il giovane e promettente difensore Bacchetti ed il talentuoso centrocampista brasiliano Ronaldo Pompeu Da Silva. Ma le squadre, come si sa, si forgiano e si assemblano durante la preparazione estiva. Correre ai ripari durante il campionato può essere una medicina utile a tamponare i sintomi ma non a debellare completamente le cause che hanno indirizzato il Catanzaro su un binario tortuoso e difficile. Adesso, però, bisogna rialzare la testa. L’occasione arriva con la sfida contro il Perugia. Il Catanzaro si troverà un avversario che sta viaggiando a gonfie vele e deciso più che mai a consolidare la posizione play off. Partita, dunque, sulla carta complicata e ricca di insidie; ma rifacendoci sull’aspetto lunatico della squadra giallorossa confidiamo in un pronto riscatto, magari attraverso una prestazione tutta cuore e grinta. Bisogna mantenere a distanza la linea play out e traghettare possibilmente senza affanni quest’ultimo scorcio di campionato. Poi a giugno il presidente Giuseppe Cosentino resetterà parecchie situazioni e siamo certi che lo stesso numero uno della società giallorossa ha già pronto nel cassetto un progetto solido e determinato mirato a regalare ai tifosi catanzaresi un Catanzaro competitivo e con una precisa identità, caratteristiche, queste, necessarie per vivere la prossima stagione puntando obiettivi rilevanti.

* Gionalista professionista dal 1994. Ha lavorato, tra gli altri, nel Giornale di Calabria; telespazio Calabria; tv di Stato della repubblica di San marino; “verissimo”, Canale 5; agenzia ansa; produzioni rai. radiocronista della partite del Catanzaro su rtC.


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Un giullare alla corte di Cosentino: Maurizio Bronzi

di Dora Dardano

i scena oggi un tifoso pacato e dal fascino “me- conquista della B ad Ascoli e spero davvero di tirarlo dievale”: Maurizio Bronzi. Nei primi anni ‘70 fuori ancora una volta e per festeggiare l’ennesimo lo zio Antonio lo portò per la prima volta allo traguardo. Stadio quando aveva solo 7 anni e al “Ceravolo” si Di quel giorno, durante il viaggio d’andata, ricordo giocava una fantastica e indimenticabile Serie A. ancora con piacere un pullman di tifosi di Serra San Coltiva il calcio come sport da sempre, e tuttora Bruno che armati di fave, salsicce e quant’altro gioca a livello amatoriale con la squadra del Cotto hanno dato vita ad una vera e propria tavolata Cusimano e trasmettendo la passione al figlio Do- sull’autostrada che ha avuto un proseguo poi durante menico ora difensore nelle fila del Crotone, e che il viaggio di ritorno (con sosta a Molfetta) per il vanta anche un esordio in maglia giallorossa. quale le fave e il formaggio abbondavano ancora”. Anche Bronzi “Mi definisco riprende l’arun super tifoso gomento dei del Catanzaro. giovani sporHo una tretivi catanzamenda pasresi: “Ho girato sione per i per tutta la Cagiallorossi che labria e la coporto avanti nosco bene, sia nei periodi frequento lo bui che in stadio da 45 quelli lumianni, ho visto il nosi”. Catanzaro perAmare il calcio dere 5 play-off significa in pochi anni e anche prender posso dire con parte ad un certezza che se tifo intelliCosentino ci gente e metporterà in B tere da parte maurizio Bronzi in tribuna al “Ceravolo” avrà la città ai le sciocche risuoi piedi. valità e gli inutili e soprattutto controproducenti sfottò, infatti Siamo una città che vive e ha bisogno di calcio. Gli Maurizio ci spiega: “Per noi deve essere un onore altri sport come basket, nuoto, palla a mano sono avere una squadra calabrese che gioca in una cate- molto praticati e seguiti, ma il calcio è risorsa per goria superiore, perché rappresenta la regione” in- noi catanzaresi. Inoltre un pensiero va a quella che fatti segue con passione Reggina, Crotone, è una situazione problematica: i ragazzi hanno bisoCosenza e Vigor Lamezia che sono importanti re- gno di avere a disposizione infrastrutture per non altà del calcio nostrano. “Soprattutto la Reggina, prendere altre strade sbagliate come la droga. Nello dopo i fasti del Catanzaro, ci ha dato la possibilità specifico del calcio senza settore giovanile una società di assistere a delle belle partite di Serie A, mio co- non va avanti, ne sono un esempio il Brescia, l’Atagnato inoltre, ne era preparatore atletico”. lanta, il Pescara, il Catania che col settore giovanile Torniamo sui Tre Colli, per qualche considera- sopravvivono in serie A. Il capitale sono i ragazzi che zione sulla nostra realtà: “Il Presidente Cosentino ha bisogna coltivare e seguire. Dando uno sguardo a portato a Catanzaro una situazione molto positiva, Cacia e Corapi che come altri talenti devono cercare non solo calcisticamente, ma anche a livello di pub- fortuna altrove, è dovere difendere i nostri figli che blico e ambientale, e mi riferisco a quei commer- vanno rispettati e ricompensati perché a Catanzaro cianti che vivevano e continuano a vivere seguendo non manca niente se non un’organizzazione per le gli eventi della squadra. Mi sento di ringraziarlo per giovanili che sicuramente non tarderà ad arrivare. questa possibilità che da ai commercianti, categoria Se la nostra società riuscirà a sfornare 2 o 3 ragazzi per la quale, quando ero Consigliere Circoscrizio- a stagione si potranno raggiungere livelli molto alti. nale, mi sono sempre battuto e che difendo tuttora. In breve: Diamo un futuro a Catanzaro ai catanzaFinalmente la nostra città vede una figura impor- resi, perché a parer mio il coraggio non è di chi va tante che desidera portare i nostri colori in alto”. via, ma di chi rimane!” Inoltre ci racconta: “Posseggo un vestito da giullare E memore di tanti pronostici azzeccati, oggi Bronzi che vinse il primo premio ai carri nel Carnevale di prevede che la partita col Perugia finirà con un un Cento, dove vive mia sorella Patrizia che è una pro- bellissimo 2-1. Caro Maurizio, se indovini anche tagonista della manifestazione. Lo indossai per la stavolta altro che bronzo, ti meriti l’oro!

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Catanzaro-Perugia Ricordando le sfide di serie A atanzaro-Perugia è a tutti gli effetti una “classica”. È una di quelle sfide che ricordano il calcio com’era, quello della “provincia” italiana che ai tempi d’oro dettava legge anche in Serie A, una di quelle partite che riportano agli anni in cui il football nostrano era davvero uno spettacolo, con gli stadi sempre pieni, gli incontri solo e rigorosamente la domenica pomeriggio e le piccole squadre che trasformavano ogni partita contro le “grandi” Juventus, Inter e Milan in una battaglia fra cavalieri di ventura, una tenzone straordinaria da vivere appassionatamente e senza respiro per 90 minuti e oltre. Oggi quel calcio così intensamente vissuto purtroppo non esiste quasi più, ma rimane il fascino di gare così entusiasmanti. E la partita contro i biancorossi umbri non è da meno. Le due squadre si incontrano per la prima volta a Catanzaro nel campionato di Serie B 1934/35. Nella stagione 1932/33 sia i giallorossi (nel girone I) che i grifoni biancorossi (nel girone G) avevano conquistato la promozione in cadetteria da prime in classifica, in tornei piuttosto “anomali” con delle particolarità che non sono state più riprese nella storia del calcio italiano, nonostante alcuni “tentativi” in tal senso falliti ancora prima di nascere. Ci riferiamo soprattutto alla presenza delle formazioni “B” delle grosse squadre che militavano in Serie A. Come accade tuttora in Spagna, tanto per fare un esempio. Nel girone del Perugia c’erano ad esempio le squadre “B” della Roma (giunta terza in classifica, a 35 punti, cinque di distanza dagli umbri) e della Lazio (nona, con 22 punti), mentre nel girone del Catanzaro c’era il Palermo (ottavo, a 15 punti, sedici in meno dei giallorossi). Le “cantere” delle grandi squadre si facevano rispettare, diciamo, ma neanche troppo. Nel campionato 1933/34 le due squadre, inserite nei due diversi gironi in cui era divisa la Serie B, non si incontreranno, ma ciò accadrà invece il 12 maggio 1935, dodicesima di ritorno: al gol perugino di Pastore al 55’ seguirà la rimonta giallorossa con la doppietta di Aldo Dapas al 59’ e 61’. Nato a Lussinpiccolo (oggi in Croazia) il 31 gennaio 1914, Dapas secondo fonti biografiche sarebbe ancora in vita e ha da poco compiuto 99 anni. Ma per parlare dei precedenti più avvincenti fra Catanzaro e Perugia bisogna saltare di un paio di decenni ed oltre, arrivando fino al campionato di Serie B 1969/70. A questa saga calcistica che andremo a raccontare si può dare anche un titolo suggestivo: “Cronache da un decennio magico”. Sembra un titolo alla Osvaldo Soriano, lo scrittore argentino che più di tanti altri seppe raccontare il calcio, autore fra l’altro di un racconto affascinante come è “Il rigore più lungo del mondo”. Il titolo è tutto un programma, ma non vi raccontiamo altro: cercatelo, leggetelo e commentatelo. Ma perché “Cronache da un decennio magico”? Lo diciamo subito: perché in quegli anni Catanzaro e Perugia salirono per la prima volta in Serie A, dando vita a gare avvincenti, aneddoti entrati nella leggenda, episodi tristi e vittorie indimenticabili. Ma, soprattutto, le due squadre misero in campo calciatori che ancora oggi, al solo sentirli nominare, portano subito a momenti di gloria. Qualche esempio? Massimo Palanca, Claudio Ranieri, Adriano Banelli, Alberto Spelta, Luigi “Gino” Maldera, Renzo Rossi e Carlo Bresciani per il Catanzaro. Renato Curi, Paolo Sollier, Franco Vannini, Walter Alfredo Novellino, Salvatore Bagni e Paolo Rossi per il Perugia. Insomma, un “gotha” di calciatori con quarti di nobiltà calcistica in piena regola.

C

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di Aurelio Fulciniti

Il primo precedente “magico” risale al 17 maggio 1970, trentaquattresima giornata in Serie B. Ed è uno 0-0 per niente suggestivo, se non per il fatto che risulterà decisivo per la stentata salvezza dei giallorossi, giunta solo all’ultima giornata e per differenza reti. Nel torneo successivo, quello che si concluderà con la prima, storica promozione in Serie A del Catanzaro, il 15 novembre, nona di andata, i giallorossi si impongono con un gol di Alfredo Ciannameo al 73’, il quale insacca con un preciso sinistro su assist di Maurizio Gori. Nato a Paola (Cosenza) il 25 novembre 1944, dopo un promettente esordio con la Spal in Serie A, perde in seguito la sua vena realizzativa nelle serie minori e ritroverà la B e la A proprio a Catanzaro. Ancora oggi lo si può definire il primo cosentino tifoso dei giallorossi. Appassionato collezionista di cimeli, si dice che alla richiesta di prestarne qualcuno per una delle tante manifestazioni rievocative “made in giallorosso”, abbia sempre opposto un netto rifiuto. Troppo legato a questi colori, per separarsene. Il 10 giugno 1973, penultima di campionato, il Perugia vince a Catanzaro con un gol del centravanti Giovanni Urban a due minuti dalla fine. E fu una sconfitta che non dispiacque più di tanto ai tifosi giallorossi. Eh sì, perché il Perugia lottava per la salvezza fianco a fianco con la Reggina (peraltro allenata da un perugino d’adozione, Guido Mazzetti). Gli amaranto si salveranno poi a stento all’ultima giornata dopo un burrascoso pareggio per 2-2 al “Comunale” di Reggio Calabria proprio nel derby col Catanzaro. Nella stagione successiva, un altro pari a reti bianche fra Aquile di Calabria e Grifoni umbri. Il campionato di Serie B 1974/75 sarà decisivo per la promozione in A del Perugia, allenato da Ilario Castagner, e porrà le basi per il trionfo giallorosso, rimandato solo di un anno. Ma il 23 marzo 1975 a vincere sarà il Catanzaro, dopo una gara perfetta conclusa con i gol di Claudio Piccinetti al 44’ e di Claudio Ranieri all’86’. Il primo dei quattro confronti in Serie A è datato 3 aprile 1977 e si conclude con un pareggio. Al vantaggio umbro di Giordano Cinquetti al 43’ risponde Luigi “Gino” Maldera con un gol spettacolare da 50 metri, la cui traiettoria, abbassandosi come una saetta, sorprende imparabilmente il portiere del Perugia. Il Catanzaro retrocede, ma il purgatorio dura un solo campionato. Il Perugia è in ascesa nella massima serie, ma a caro prezzo: il 30 ottobre 1977, durante la partita Perugia-Juventus (0-0), il centrocampista Renato Curi si accascia improvvisamente, fulminato da un arresto cardiaco. È un colpo durissimo per gli umbri, che giocheranno l’intero campionato successivo in lotta per lo scudetto, con rabbia ed emozione, stabilendo un record di imbattibilità che sarà migliorato solo dal Milan sculettato di Fabio Capello, nel 1992. Ma, paradossalmente, è proprio il pari per 1-1 del 22 aprile 1979 a chiudere al Perugia le porte dello scudetto. Ad un gol di Butti su papera di Mattolini, segue il pari giallorosso di Renzo Rossi. L’ultimo confronto del “decennio magico” si conclude con una vittoria del Catanzaro. Il 13 gennaio 1980, al vantaggio ospite di Goretti al 55’ seguono una gran punizione di Massimo Palanca e un bellissima azione conclusa col gol vincente all’86’, firmato da Carlo Bresciani. Un amarcord mirato ed oggi non abbastanza conosciuto ai più, per una sfida avvincente che non smette mai di stupire.


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02/09/2012

1ª GIornata

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AvELLINO - PRATO CATANzARO - BARLETTA FROSINONE - CARRARESE NOCERINA - ANDRIA BAT PERUGIA - BENEvENTO PISA - LATINA SORRENTO - GUBBIO vIAREGGIO - PAGANESE

23/09/2012

4ª GIornata

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ANDRIA BAT - PERUGIA BARLETTA - NOCERINA BENEvENTO - AvELLINO CARRARESE - vIAREGGIO GUBBIO - PISA LATINA - SORRENTO PAGANESE - CATANzARO PRATO - FROSINONE

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7ª GIornata

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AvELLINO - PERUGIA BENEvENTO - ANDRIA BAT CARRARESE - PRATO CATANzARO - NOCERINA GUBBIO - BARLETTA LATINA - FROSINONE PAGANESE - PISA SORRENTO - vIAREGGIO

11/11/2012

10ª GIornata

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BENEvENTO - PAGANESE CARRARESE - GUBBIO FROSINONE - PISA NOCERINA - AvELLINO PERUGIA - CATANzARO PRATO - LATINA SORRENTO - BARLETTA vIAREGGIO - ANDRIA BAT

09/12/2012

13ª GIornata

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ANDRIA BAT - AvELLINO BARLETTA - CARRARESE CATANzARO - SORRENTO FROSINONE - PAGANESE LATINA - GUBBIO NOCERINA - BENEvENTO PERUGIA - vIAREGGIO PISA - PRATO

4-3 1-0 2-2 2-1 3-1 0-0

0-0 1-2 1-3 2-1 1-0 0-0

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2-2 1-2 1-0 2-4 4-0 1-2

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09/09/2012

2ª GIornata

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ANDRIA BAT - PISA BARLETTA - PERUGIA BENEvENTO - vIAREGGIO CARRARESE - AvELLINO GUBBIO - FROSINONE LATINA - CATANzARO PAGANESE - SORRENTO PRATO - NOCERINA

03/02/2013

30/09/2012

5ª GIornata

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AvELLINO - BARLETTA CARRARESE - BENEvENTO CATANzARO - ANDRIA BAT FROSINONE - NOCERINA PAGANESE - GUBBIO PERUGIA - PISA SORRENTO - PRATO vIAREGGIO - LATINA

28/10/2012

8ª GIornata

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ANDRIA BAT - LATINA FROSINONE - BARLETTA NOCERINA - PAGANESE PERUGIA - CARRARESE PISA - CATANzARO PRATO - GUBBIO SORRENTO - BENEvENTO vIAREGGIO - AvELLINO

18/11/2012

11ª GIornata

06/01/2013

03/03/2013

24/03/2013

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3ª GIornata

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AvELLINO - PAGANESE CATANzARO - BENEvENTO FROSINONE - ANDRIA BAT NOCERINA - LATINA PERUGIA - GUBBIO PISA - BARLETTA SORRENTO - CARRARESE vIAREGGIO - PRATO

10/02/2013

07/10/2012

6ª GIornata

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ANDRIA BAT - SORRENTO BARLETTA - LATINA FROSINONE - AvELLINO GUBBIO - BENEvENTO NOCERINA - PERUGIA PISA - CARRARESE PRATO - PAGANESE vIAREGGIO - CATANzARO

04/11/2012

9ª GIornata

1-1

3-0

0-0

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1-2

1-0

0-3

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0-1

1-1

AvELLINO - SORRENTO BARLETTA - ANDRIA BAT BENEvENTO - PRATO CATANzARO - FROSINONE GUBBIO - vIAREGGIO LATINA - PERUGIA PAGANESE - CARRARESE PISA - NOCERINA

02/12/2012

12ª GIornata

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AvELLINO - LATINA BENEvENTO - FROSINONE CARRARESE - CATANzARO GUBBIO - NOCERINA PAGANESE - ANDRIA BAT PRATO - BARLETTA SORRENTO - PERUGIA vIAREGGIO - PISA

22/12/2012

15ª GIornata

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5-2

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3-0

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0-3

ANDRIA BAT - PRATO BARLETTA - BENEvENTO CATANzARO - GUBBIO FROSINONE - vIAREGGIO LATINA - CARRARESE NOCERINA - SORRENTO PERUGIA - PAGANESE PISA - AvELLINO

10/03/2013

07/04/2013

ANDRIA BAT - CARRARESE AvELLINO - GUBBIO BARLETTA - PAGANESE CATANzARO - PRATO LATINA - BENEvENTO NOCERINA - vIAREGGIO PERUGIA - FROSINONE PISA - SORRENTO

16/12/2012

14ª GIornata

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2-0

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2-1

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2-1

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1-1

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da rec.

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2-0

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2-2

-

3-0

AvELLINO - CATANzARO BENEvENTO - PISA CARRARESE - NOCERINA GUBBIO - ANDRIA BAT PAGANESE - LATINA PRATO - PERUGIA SORRENTO - FROSINONE vIAREGGIO - BARLETTA

28/04/2013

16/09/2012

13/01/2013

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05/05/2013

20/01/2013

1-4 0-2 0-1 1-1 3-2 0-1 0-5 0-3

17/02/2013

0-0 0-2 0-1 1-2 1-2 3-2 0-0 2-0

17/03/2013

4-1 0-0 1-1 0-4 2-2 1-2 2-1 0-3

14/04/2013

-

12/05/2013

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top 11 della 24ª giornata Statistiche a cura di Antonio Costantino

RUOLO

CALCIATORE

CLUB

vOTO

M/v

GOAL STAG.

Port. dif. dif. dif. Cent. Cent. Cent. Cent. att. att. att. all.

Rossi Russo Zappacosta Pepe Cancellotti Politano de Liguori Carrus Evacuo Biancolino Essabr Rastelli

andria Perugia avellino Paganese Gubbio Perugia Nocerina Frosinone Nocerina avellino Prato avellino

7,5 7 7 7,5 7 7,5 7 7 7,5 7 7

6,5 6,75 6,75 6,5 6,25 6,75 6,5 6,5 7 6,5 6,75

21 0 0 0 0 8 1 4 14 9 2

MIGLIORE STAGIONE 2007/2008 Ravenna serie B 5 presenze 2011/2012 Perugia Seconda div. 25 presenze 2 goal 2011/2012 avellino Prima divisione 27 presenze 2009/2010 Salernitana serie B 10 presenze 2012/2013 serie B Pro Vercelli 12 presenze Prima stagione da professionista 2011/2012 Nocerina serie B 21 presenze 1 goal 2003/2004 ancona calcio serie a 16 presenze 0 goal 2007/2008 Frosinone serie B 40 presenze 13 goal 2007/2008 Messina serie B 30 presenze 11 goal 2010/2011 Cosenza Prima div. 22 presenze 4 goal 2008/2009 Juve Stabia promozione in Prima div.

marCatorI Evacuo F. (Nocerina). Castaldo L. (Avellino), Ciofani D. (Perugia), Fioretti G. (Catanzaro). Galabinov A. (Gubbio). Barraco D. (Latina), Biancolino R. (Avellino). Favasuli F. (Pisa), Mancosu M. (Benevento), Mancuso L. (Carrarese), Politano M. (Perugia), Scarpa F. (Paganese). Belcastro L. (Carrarese), Girardi D. (Paganese), Innocenti R. (Andria), Magnaghi S. (Viareggio), Mazzeo F. (Nocerina), Napoli A. (Prato). 6 retI: Altinier C. (Benevento), De Angelis G. (Avellino), Frara A. (Frosinone), Makinwa A. (Carrarese), Russotto A. (Catanzaro), Tiboni C. (Prato).

14 retI: 11 retI: 10 retI: 9 retI: 8 retI: 7 retI:

LA CLASSIFICA SquAdRE Avellino Latina Nocerina Perugia Frosinone Benevento Pisa Gubbio Catanzaro Prato Paganese viareggio Andria Barletta Sorrento Carrarese

FuORi CASA

tOtALi

GOL

RiGORi

punti

in CASA G

V

n

p

G

V

n

p

G

V

p

R

S

R

S

R

S

48 44 43 43 38 37 34 32 32 31 30 30 25 16 16 13

12 12 13 13 12 12 12 11 12 12 10 12 12 12 12 12

7 8 9 8 7 7 6 7 7 6 4 6 3 1 1 3

4 4 2 2 4 1 4 2 1 2 5 6 6 4 7 2

1 0 2 3 1 4 2 2 4 4 1 0 3 7 4 7

12 11 11 11 12 12 12 13 12 12 13 12 12 12 12 12

7 5 3 5 3 3 3 2 2 2 3 1 2 2 2 0

2 2 5 3 5 6 3 3 4 5 4 3 6 3 0 2

3 4 3 3 4 3 6 8 6 5 6 8 4 7 10 10

24 23 24 24 24 24 24 24 24 24 23 24 24 24 24 24

14 6 4 13 6 4 12 7 5 13 5 6 10 9 5 10 7 7 9 7 8 9 5 10 9 5 10 8 7 9 7 9 7 7 9 8 5 12 7 3 7 14 3 7 14 3 4 17

16 16 27 26 23 14 18 14 21 16 12 23 9 9 9 16

7 5 14 14 12 8 11 9 18 10 5 14 9 16 14 19

22 15 12 10 9 19 12 10 10 11 13 9 9 9 6 9

13 16 12 11 8 16 17 22 21 15 17 21 12 21 23 24

38 31 39 36 32 33 30 24 31 27 25 32 18 18 15 25

20 13 21 3 26 3 25 3 20 6 24 8 28 8 31 4 39 5 25 5 22 3 35 2 21 5 37 2 37 2 43 2

Casa

Legenda: C=in casa T=Totale R=Gol fatti S=Golsubiti RF=Rigori a favore RC=Rigori contro

23

n

Fuori

tot.

RF t

RC R

t

12 0 3 4 2 2 3 2 6 8 7 3 8 3 4 5 5 6 5 5 3 6 2 10 4 4 1 6 2 7 2 3

R 0 4 2 2 7 3 3 5 6 5 5 10 3 4 7 3


Risultati e marcatori giallorossi Gare di andata

Ris.

Gare di ritorno

Marcatori

Ris.

Marcatori

BARLETTA - CATANzARO

0-1

Fioretti (rig.)

CATANzARO - LATINA

1-3

Masini

BENEvENTO - CATANzARO

2-0

0-0

CATANzARO - PAGANESE

2-1

CATANzARO - ANDRIA

0-0

ANDRIA - CATANzARO

0-0

vIAREGGIO - CATANzARO

3-1

Fioretti (rig.)

CATANzARO - vIAREGGIO

2-0

Fioretti (2)

CATANzARO - NOCERINA

2-3

Masini, Borghetti

NOCERINA - CATANzARO

1-1

Russotto

PISA - CATANzARO

4-1

Quadri

CATANzARO - PISA

1-0

Russotto

CATANzARO - FROSINONE

0-3

FROSINONE - CATANzARO

4-0

PERUGIA - CATANzARO

2-4

Fioretti, Ulloa, Quadri, aut. Lebran

CATANzARO - PERUGIA

CATANzARO - PRATO

2-1

Ulloa, Russotto

PRATO - CATANzARO

CARRARESE - CATANzARO

2-2

Fioretti, Russotto

CATANzARO - CARRARESE

CATANzARO - SORRENTO

1-0

Fioretti

SORRENTO - CATANzARO

AvELLINO - CATANzARO

2-0

CATANzARO - GUBBIO

5-2

CATANzARO - BARLETTA

4-3

LATINA - CATANzARO

1-0

CATANzARO - BENEvENTO

1-2

PAGANESE - CATANzARO

Carboni (2), Fioretti, Cruz

Papasidero

CATANzARO - AvELLINO Fioretti, Russotto(2), Fiore, D’Aless.

GUBBIO - CATANzARO

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Fioretti, Masini


I NOSTRI DISTRIBUTORI

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di Enzo Minicelli

Semplicemente il “Presidentissimo” Nei successivi anni, il icola Ceravolo, Catanzaro disputa ben Presidentissimo sette campionati di per eccellenza, massima divisione, nasce a Soriano Calacondite da altri due bro nel 1907. Con la promozioni dalla serie sua famiglia si trasfeB, e sfiorando nel 1982 risce a Catanzaro in la qualificazione in tenerissima età. La UEFA. Nello stesso sua lunga avventura periodo raggiunge nel mondo del calcio altre due volte la semiinizia come calciatore, finale di Coppa Italia: nelle fila dei “Boys nel 1979, eliminato Audace” nel campiodalla Juventus, e nel nato di Prima Divi1982, eliminato dall’Insione, per poi passare ter dopo una rocamboalla “Catanzarese”, lesca gara di ritorno con cui disputò tanti dove non fu suffialtri campionati. albano, puccio, Ceravolo, Greco e Improta ciente vincere dopo i Nel 1932, ad appena 24 anni, entra nel Direttivo della Società Sportiva Catan- tempi supplementari per 3-2. zarese, ed un anno più tardi i giallorossi conquistano la Ma Don Nicola aveva appena lasciato la poltrona presiSerie B, prima squadra calabrese a riuscire nell'impresa. denziale ad Adriano Merlo, per rientrare tre anni più tardi, Da Consigliere, in poco tempo di- richiamato da Pino Albano che lo volle come uomo immaventa Presidente prendendo in gine e presidente onorario della Società. mano le redini societarie nel Il 20 maggio 1988 Nicola Ceravolo, muore, restando nella 1958. Rimane Presidente per memoria del calcio italiano come l'artefice del “Miracolo oltre 20 anni, ricoprendo cari- Catanzaro”, piccola squadra del Sud che per trentadue che importanti nella Federa- anni consecutivi (sette campionati di serie A e venticinque zione e nella Lega Calcio, di B), seppe mantenere un suo posto nel grande calcio collaborando con dando vita ad un fenomeno tutt’oggi raramente eguagrandi personaggi gliato. Nel 1990, il vecchio Stadio Militare, diventa Stadio come, Angelo Mo- Nicola Ceravolo in onore del “Presidentissimo”. Sono pasratti, Renato Dal- sati 25 anni dalla l'Ara e Alberto sua scomparsa, ma è come se il Rognoni. Sotto la sua presi- tempo si fosse denza, il Catan- fermato, la sua zaro, all’epoca presenza alegmilitante in serie gia sempre nelB, giunge alla Fi- l'animo e nella nale di Coppa Ita- mente dei tifosi lia del 1965/66, di giallorossi e di cui ci siamo occu- chi lo ha conopati la volta scorsa. sciuto, portato da Nel 1971 realizza il sempre di “Grande Sogno” di esempio un’intera regione, grande capacità conquistando una sportive e manastorica Promozione in serie A. E facendo del Catanzaro geriali e consila prima squadra calabrese a conquistare l’Olimpo calci- derato il solo e stico Italiano. unico “PresidenTutta la regione festeggia la grande impresa che innalza tissimo”. il Presidente Ceravolo a vero eroe. pelè e il presidente Ceravolo

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Una casacca preziosa

di Gea Brescia

ndossare la maglia della propria città è senza un onore indossare questa casacca, ma farlo con dubbio un grande onore così tra i ragazzi che mi- questa società ti riempie di orgoglio”. La posizione litano nel Settore Giovanile del Catanzaro ci sono è univoca: i ragazzi del Settore Giovanile sono un anche molti catanzaresi che si sono conquistati unico gruppo: “magari sei più in confidenza con questo grande privilegio. qualcuno, nel mio caso Pastore e ScoGiovanissimi, Allievi e Berretti conlaro, ma perché siamo cresciuti intano parecchi giovani residenti, alcuni sieme, altrimenti tutti quanti ci scelti fra le scuole calcio della provinsentiamo parte di un’unica, grande facia, altri ereditati dalle precedenti gemiglia. stioni, ma tutti parte integrante del “Noi siamo più avvantaggiati, abbiamo vivaio, e fondamentali per un progetto parenti ed amici sempre vicini, ma sapimportante che mira a produrre risulpiamo di poter fare affidamento su tati duraturi, piuttosto che meteore suFranco Modestia e Carmelo Moro, che bitanee ma evanescenti. Seguo questi per i ragazzi in foresteria sono dei genigiovani ormai da qualche mese, e per tori attenti e presenti in ogni momento”. quanto pensi di conoscere ogni volto, Giovani in gamba e molti ancora stula sensazione è quella di trovarsi in un denti, magari non tutti modello, ma concantiere, costantemente a lavoro, in sapevoli di non potere trascurare la cui c’è posto per tutti, purché in grado propria formazione scolastica; un genidi fare la differenza. teti, allenatore dei Giovanissimi tore mi ha confidato che fanno enormi Tra gli spalti ascolto i loro genitori, sacrifici per allenarsi con costanza, la loqualcuno di parte, qualcuno più obiettivo; una voce gistica è ancora un pò carente, ma lo studio resta unanime è, invece, quella che esalta il gruppo, tutti fondamentale, e nessuno fa loro sconti. Carlo: e la i ragazzi della rosa, indipendentemente dai ruoli e scuola? “E’ pesante, gli allenamenti si svolgono quodalle singole prestazioni. Con qualcuno però devo tidianamente, a fine giornata arrivi stanco sopratpur parlare e scelgo un ragazzo che è cresciuto tutto mentalmente, ma ogni scuola, liceo in primis, molto in questo Catanzaro, per quanto a conoscenza ma ne era già parte prima dell'attività praticata, esige ancora che fosse rilevato da parte nostra la stessa dal Pres. Cosentino. Carlo condotta imposta a qualunTassoni, difensore della que altro alunno”. Ragazzi Berretti, grande personanormali, in fondo, ragazzi lità, gestita con misura che sacrificano al pallone segno anche di una matumolte ore anche di divertirità fortemente perseguita, mento, eppure non credo pur riconoscendo infinita che ci sia nessuno di loro gratitudine a chi ha creduto disposto a rinunciarvi per in lui negli anni passati, mi trascorre un’esistenza diconfida: “si respira aria di versa, ma forse molto calcio vero, logicamente è meno emozionante. Carlo tassoni difensore della Beretti

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