Catanzaro VS Carrarese

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Periodico Indipendente - Anno I° - num. 14 - Domenica 14-04-2013 - CATANZARO - CARRARESE


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Esperienza è fatta l pari racimolato domenica scorsa a Prato, lascia l’amaro in bocca, e spieghiamo perché: in tre sole occasioni la squadra giallorossa si è recata in trasferta in questo campionato con un atteggiamento utilitaristico e finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo minimo del pari, ed in tutte le occasioni tale obiettivo è stato raggiunto: a Pagani, ad Andria e, appunto, a Prato. Questo dimostra che se il Catanzaro fosse stato più “saggio” e avesse affrontato altre gare, perse invece in malo modo, anche in casa, con un atteggiamento ed un modulo tattico più prudente ed attendista, forse a questo punto del campionato si sarebbero potuti avere quei cinque-sei punticini in più in classifica che avrebbero consentito di lottare ancora per un piazzamento in zona play off. Ma naturalmente è un ragionamento fatto col senno del poi, ed ormai quel che è stato è stato. Del resto, se si vogliono raggiungere obiettivi importanti occorre rischiare, lo sappiamo bene. Mister Zeman, ad esempio, per restare fedele al suo spregiudicato credo tattico, ha vissuto, e fatto vivere ai tifosi delle sue squadre, tantissime gioie ma anche qualche dolore. Certo, considerato l’obiettivo minimo della salvezza cosa quasi raggiunta, quanto avvenuto in questo campionato servirà a mister Cozza

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di Claudio Pileggi

per il prossimo. Del resto, occorre pure fare esperienza per diventare grandi allenatori e dopo l’exploit dello scorso campionato, un anno di transizione non guasta, ed una tranquilla salvezza può essere considerato obiettivo gratificante. E veniamo allo stadio. Lo diciamo apertamente: il progetto di ristrutturazione così com’è non ci piace. Cinque milioni di euro non sono pochi e riteniamo che si sarebbe potuto fare di più. A parte la palazzina con annesse sala e tribuna stampa, spogliatoti e sala Digos, si sarebbe potuto prevedere la copertura del settore Distinti, ove ricavare la T ribuna d’Onore, così com’è in quasi tutti gli stadi d’Italia. Si sarebbe potuto ravvicinare le curve al terreno di gioco, collegate comunque alla tribuna e rivedere il piazzale antistante lo stadio. E poi: se si fa il terreno di gioco centrale in erba sintetica e quindi sempre utilizzabile, perché non utilizzare i fondi previsti per il campo “B”, il cui terreno sarebbe un doppione di quello principale, proprio allo scopo di ravvicinare le curve? Esiste da tempo un progetto redatto dalle associazioni giovani ingegneri e giovani architetti di Catanzaro che ci piace molto di più… ne pubblichiamo una foto e la sottoponiamo al giudizio dei nostri lettori.


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La Carrarese di Gigi Buffon opo il buon punto ottenuto al “Lungobisenzio” di Prato, oggi i ragazzi di mister Cozza hanno la possibilità di tornare alla vittoria e mettere una seria ipoteca al discorso salvezza. Al “Ceravolo” scenderà in campo la Carrarese del Presidente onorario Alena Seredova moglie di Gigi Buffon. Il numero uno bianconero è un carrarese doc ed ha deciso di acquisire nel luglio 2010 delle quote della società giallo blu assieme all’ex presidente del Pisa Maurizio Mian e al calciatore livornese Cristiano Lucarelli. Mentre lo scorso luglio ha rilevato tutte le quote societarie diventando azionista unico della Carrarese. Ma nonostante una società importante, il cammino dei toscani non è stato dei migliori. Oggi, infatti, la Carrarese lotta per evitare l’ultimo posto in classifica e la retrocessione diretta in seconda divisione. La squadra di mister Iaconi spera di salvarsi ai play out ecco perché quella odierna sarà una vera e propria battaglia. Attualmente i giallo blu sono ultimi in classica con 17 punti assieme a Barletta e Sorrento. Solo quattro vittorie ottenute in campionato (due nel girone d’andata ed altrettante in quello di ritorno) 5 pareggi e ben 17 sconfitte (è la squadra che ha perso di più). Devastante l’inizio di campionato con 6 battute d’arresto consecutive interrotta solo dalla vittoria col Prato alla settima giornata. Poi

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di Luigi Conforto

altre due sconfitte ed una serie di pareggi tra i quali quello allo stadio dei Marmi col Catanzaro. Una curiosità, prima del pareggio di domenica scorsa in casa con l’Andria, quello contro la squadra di Ciccio Cozza era stato l’ultimo pareggio casalingo (2 a 2 con reti di Fioretti al 13’, Makinwa al 52’, Russotto al 70’ e Mancuso all’87’). Dopo di allora, infatti, la Carrarese ha conquistato due vittorie interne con Nocerina e Sorrento e ben 9 sconfitte. A rendere meno pesante il girone di ritorno c’è stata la vittoria esterna a Gubbio. La squadra di mister Iaconi (terzo allenatore stagionale dopo Sabatini e Di Costanzo) detiene assieme al Catanzaro di Cozza il triste primato di difesa più battuta del girone B con 43 reti, ma rispetto ai giallorossi segna molto meno ben 26 gol (33 reti per Masini e compagni). Tra gli ex in campo, oltre a Russotto tra le aquile, c’è Fabrizio Anzalone che vesti la maglia giallorossa nella stagione 1997-98 (10 presenze e 2 gol). Vista l’importanza della gara i toscani tenteranno di portare a casa almeno un punto giocando molto coperti. Iaconi farà giocare la sua squadra con un 4-1-4-1: Piscitelli tra i pali Bregliano, Vannucci, Pestrin, Benassi in difesa, Anzalone davanti il quartetto arretrato, Orlandi, Corrent, Makinwa, Ciceretti a centro campo con Mancuso unica punta.


Salvatore “Sasà” Carboni: professionista esemplare SEGNI particolari: professionista serio. Se alla tifoseria giallorossa si dovesse chiedere di indicare un calciatore su cui contare ad occhi chiusi, in tanti farebbero il suo nome. Arrivato a Catanzaro nell’estate del 2011, è stato uno degli elementi a cui il presidente Cosentino ed il tecnico Cozza hanno affidato il compito di dare il via all’ambizioso progetto di riportare il Catanzaro nelle categorie più adeguate alla sua tradizione. Salvatore Carboni (Sasà per i suoi compagni di squadra), 34 anni lo scorso 11 gennaio, è l’elemento che tutte le squadre vorrebbero nel loro organico. Educato, professionale, tecnicamente apprezzabile, è sempre disponibile con tutti. Nel corso della sua lunga carriera calcistica, iniziata tra i professionisti nel campionato ’95-’96, ha vestito la maglia di Pescara, Portogruaro, Grosseto, Gela, Monza, Isernia, Sampdoria e Tempio. Nella passata stagione, con la maglia del Catanzaro, ha collezionato 33 presenze andando a segno per undici volte. Gol pesanti che hanno contribuito alla vittoria finale del campionato della squadra giallorossa. Oggi, Carboni, dopo un inizio di campionato in chiaro scuro (come pure la classifica della squadra giallorossa), ha dovuto adeguarsi alle scelte tecniche del mister. Ha accettato senza dire nulla ed in silenzio aspetta che qualcuno gli chieda ancora di dare il suo contributo. Carboni, nonostante tutto, corre, suda e si impegna come ha sempre fatto. Un atteggiamento che, alla fine, come in tanti si augurano, lo ricompenserà. Qual è il tuo più bel ricordo calcistico? Ad essere sincero ce ne sono diversi che mi porto dentro. A volerne scegliere più di uno potrei dire il

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di Francesco Iuliano

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l calcio mi ha fatto uomo. E’ uno sport che ti mette alla prova giorno dopo giorno, ti fa crescere, ti dà, ti toglie, ti ferisce... Per me il calcio è la vita.

primo gol segnato tra i professionisti e la vittoria del campionato di C1 con il Grosseto nell’ultima giornata. Ricordo che vincemmo a Padova per 1-0. Sino ad oggi, credo, il più importante traguardo calcistico. La tua migliore partita disputata? Forse quella giocata a Catanzaro contro il Barletta nella prima giornata di questo campionato. Una partita in cui ho anche segnato due gol.

Quale, invece, la tua peggiore partita disputata? Questa è una domanda a cui rispondere non sarà facile. Non perché non ci sia una partita in cui non abbia giocato bene ma perché di partite “no” ce ne sono state tante e tra le tante non ne potrei indicare una sola. (La risposta è stata accompagnata da un sorriso sul volto di Carboni) Qual è stato il 6

percorso che ti ha portato ad essere un calciatore e chi ha creduto maggiormente in te? Mio padre prima di tutto. Poi devo molto a mister Domenicali che voi conoscete bene, che mi ha voluto con lui per diversi anni. Con lui ho imparato tantissimo. Ho imparato a stare in campo ed a comportarmi Qual è la rinuncia più grande che la carriera ti ha imposto? Credo che la lontananza da casa, dai miei genitori e dalla mia famiglia in generale sia stata la più grande rinuncia della carriera. Sono andato via da casa a sedici anni e non è stato facile aver rinunciato alla loro presenza quotidiana. Cosa hai imparato dallo sport? Tantissimo. Soprattutto il calcio mi ha fatto uomo. E’ uno sport che ti mette alla prova giorno dopo giorno, ti fa crescere, ti dà, ti toglie, ti ferisce, ti offre la possibilità di rimediare e di imparare qualcosa dagli errori fatti. Per me il calcio è la vita. Qual è stata la chiave del tuo successo: la determinazione, l'umiltà, la fortuna o … cos’altro? Credo che la passione e l’umiltà debbano essere due elementi imprescindibili per potersi affermare in questo sport. C’è una squadra con cui ti piacerebbe giocare? Sicuramente una squadra sarda. La Torres ad esempio. Questo è stato da sempre un mio desiderio. Tornare in Sardegna è sempre bello per me e non mi dispiacerebbe poter finire la carriera proprio nella mia regione. Ora, però, cambiamo argomento. Lasciamo lo sport per passare un pò al Sasà Carboni di tutti i giorni.


Curiosità Nome Salvatore cognome Carboni data e luogo di nascita Bosa (Nuoro), 11 gennaio 1979 altezza 1,65 peso kg 61 segno zodiacale vergine. C’è un oggetto che porti sempre con te? No, nessuno in particolare. Qual è il più bel regalo che ti si potrebbe fare? Il massimo che potrei chiedere é salvare il Catanzaro con un mio gol. Ecco, questo credo che sia veramente il più bel regalo che mi si potrebbe fare. Chi inviteresti a cena? Ce ne sarebbero due. Il primo è Del Piero per quello che ha fatto in carriera e perché è stato un campione che ho sempre ammirato. Poi inviterei a cena Beppe Grillo. Chissà che non mi potrebbe aprire gli occhi. Il tuo incubo ricorrente? Quello che un giorno tutto questo dovrà finire. Hai un sogno ricorrente? Si. Mi piacerebbe tanto poter aprire una scuola calcio ed insegnare questo sport ai bambini. Magari tutto questo in Sardegna, con la mia gente. Qual è stato il momento più emozionante della sua vita? Sicuramente quando, a sedici anni mi sono fidanzato con Elena, la mia attuale compagna. Hai altri interessi? Si, con i miei fratelli stiamo avviando un’attività commerciale. L’intenzione è quella di aprire un bar con diverse opzioni. Speriamo di riuscire a realizzarlo. Attrice preferita? Jessica Alba Ultimo cd comperato? Quello di Renato Zero Genere musicale preferito? Mi piace ascoltare tutta la musica Canti mai sotto la doccia? Si, spesso. Canzone preferita? Knoching on heavens door dei Guns and Roses

Vacanza ideale? Venendo dalla Sardegna sicuramente al mare, ma ultimamente sono andato in Spagna ed in Francia. Ora mi piacerebbe andare a New York. Un pregio di Salvatore Carboni? Non saprei, forse l’umiltà. Ma preferisco che a dirlo siano gli altri, chi mi conosce. Un difetto? Permaloso, molto. Aggettivo per definirti Non so Qualità che apprezzi di più in un uomo. La sincerità prima di ogni cosa e l’umiltà. Qualità che apprezzi di più in una donna Soprattutto l’umiltà e la bellezza. Sei vanitoso? Un pochino!!! Quanto tempo passi davanti allo specchio ? Abbastanza. Cosa hai imparato dalla tua famiglia ? Tutto quello che sono. Sono fiero di appartenere alla mia famiglia. Grazie a loro so cosa è il rispetto degli altri e, soprattutto, essere umili. Ti ricordi come hai conosciuto tua moglie? Se devo essere sincero è stata lei a volermi conoscere Se la dovessi definire in una parola? Speciale, unica. Cosa ti piace di più di lei Per me è tutto e non so cosa sarei e cosa farei se non ci fosse. Cosa non sopporti di lei La sua testardaggine Da 1 a 10 quanto conta nella vita il denaro 8 l’amicizia 10 l’amore 10 la salute11 la famiglia 11 l’onestà 10 la bellezza 7 il sesso 8

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Periodico sportivo indipendente Anno I° - n. 14 del 14.04.2013 - Tiratura: 5.000 copie Reg. Tribunale di Catanzaro n. 15 del 25.10.2012

FOTO: Cosimo Simonetta PROGETTO G RAFICO E R EALIZZAZIONE Studiograficomaio - Via Indipendenza, 4 - 88069 Stalettì (CZ)

DIRETTORE R ESPONSABILE E COORDINAMENTO G IORNALISTICO Claudio Pileggi

info: 0961.918427 - 339.2215585

E DITORE Luigi Conforto - info: 333.8247197 - 331.7928935

STAMPA: Graficherre di Francesco Raffaele Via P. F. Fiorentino, 6 - Catanzaro - Tel. 0961.792692 8


L’Avellino va, ma il Perugia è stratosferico ’ormai fuga conclamata quella dell’Avellino. Dopo la vittoria nell’anticpo di Gubbio, per gli Irpini sono ben cinque i punti di distacco dalla seconda, e ad aumentare le possibilità dei biancoverdi di certo contribuisce anche la sconfitta del Latina, che è costata addirittura la panchina al tecnico Pecchia. E’ proprio strano il gioco del calcio: ci sono tecnici che “saltano” a 4 giornate dal termine pur essendo ancora potenzialmente in corsa per la promozione diretta e con i playoff ormai centrati, un pò quello che successe a Catanzaro tanti anni fa con mister Lavezzini. Tornando al Latina, c’è comunque da evidenziare che la sconfitta nella trasferta di Benevento, rende meno determinante l’incontro di oggi con la capolista che ora si trova a 8 punti di distanza e anzi i Laziali devono stare attenti alle spalle, visto l’avvicinamento di non poche squadre, sia lo stesso Benevento che si insedia nella zona playoff in solitario, ma soprattutto della Nocerina (che con la vittoria sul Viareggio per 3-1 raggiunge proprio il Latina) e anche il Pisa che con i 3 punti conquistati a Sorrento rientra in piena corsa. A questo punto, sembra evidente che l’unica reale minaccia rimasta sul cammino dell’Avellino verso la serie B attraverso la promozione diretta sia il “super” Perugia, super perchè non ci potrebbe essere altra definizione per una squadra come quella di mister Camplone che con lo 0-1 nella trasferta di Frosinone centra l’ottava vittoria sulle ultime nove gare disputate. Grande merito va al tecnico Camplone - ricordiamolo ancora una volta, ingag-

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giato ad ottobre a seguito dell’esonero di Battistini,il cui arrivo ha letteralmente trasformato la squadra e di conseguenza modificato gli scenari di una compagine che al suo arrivo aveva, tanto per capire, tre punti in più del Catanzaro. Punto importante, direi addirittura prezioso quello conquistato dal Catanzaro domenica scorsa. E’ un pareggio positivo ma ovviamente non servirà a nulla se il Catanzaro non conquisterà oggi i tre punti con la Carrarese, capitalizzando quanto di buono fatto sette giorni fa. Nonostante siamo ancora nel pieno della bagarre finale con una salvezza ancora da conquistare, ci pare impossibile tuttavia sorvolare sulle continue ingenuità commesse settimanalmente da alcuni nostri calciatori, che continuano imperterriti a replicare i soliti errori senza mostrare alcun segno di miglioramento, con l’ennesima espulsione di Sirignano. In ogni caso, bravi i restanti dieci a reggere la veemenza dei toscani, portando a casa il punto. Con questo pareggio il Catanzaro allunga di un punto sulla quint’ultima Viareggio che, come detto, ha perso in casa con la Nocerina. A quattro giornate dal termine del campionato, tre punti di vantaggio sul Viareggio consentono ai giallorossi di guardare con fiducia ai prossimi impegni ed all’obiettivo della salvezza. Ma prima, ovviamente, c’è da battere la Carrarese. Forza Catanzaro!

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gni settimana saranno proposte tre partite del campionato di prima divisione, delle quali occorrerà tentare di indovinare il pronostico (1-X-2) ed il risultato esatto. Se si indovina solo il pronostico sarà assegnato 1 punto, se si indovina il risultato esatto saranno assegnati 3 punti. Nel caso si indovinino entrambi, i punti non si sommano, per cui il punteggio massimo attribuibile per ogni partita è di tre punti. Può anche essere possibile effettuare un pronostico in contraddizione con il risultato esatto (es: X, 1-0). Si procederà quindi alla stesura di una classifica ed al vincitore finale sarà assegnato un abbonamento del settore “Tribuna Centrale” per il campionato 2013-2014. Sono previsti premi anche per il secondo classificato (“Abbonamento Settore Curva”) ed il terzo (Divisa ufficiale completa US Catanzaro). Premio settimanale: al primo classificato un accessorio tecnico offerto dalla Givova, sponsor ufficiale US Catanzaro; al secondo classificato un biglietto di tribuna laterale. Per concorrere occorre collegarsi al sito “www.ilgiallorossonline.it” nella sezione “il concorso” specificando nome e cognome del concorrente, con i dati anagrafici (data e luogo di nascita). Si precisa che può essere inviato un solo pronostico per ogni concorrente e che in caso di parità sarà considerato vincitore chi lo avrà inviato per primo. NB. Si raccomanda di utilizzare sempre lo stesso indirizzo mail.

- Sig. CiAmBrone frAnCeSCo con punti 5, si aggiudica il primo premio consistente in un accessorio tecnico GiVOVa. - Sig.ra SpinoCChio loredAnA con punti 5 si aggiudica il secondo premio consistente in un biglietto di tribuna laterale.

I VINCITORi DELLA SCORSA SETTIMANA

Sig. Antonio CArdAmone, ritira il primo premio consistente in un accessorio tecnico GiVOVa.

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I pronostici da indovinare questa settimana sono i seguenti: Gare del 28-04-2013

PRONOSTICO

RISULTATO ESATTO

BeneVento - noCerinA pAgAneSe - froSinone Sorrento - CAtAnzAro

Classifica parziale per le prime dieci posizioni: CONCORRENTE 1 - CiAmBrone VinCenzo

PUNTI 31

2 - noSdeo leonArdo

29

3 - VArone Angelo

28

4 - CAStAgnA ArnAldo; opipAri pAolo; gAllo StefAno;

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4 - CiAmBrone frAnCeSCo; modUgno Antonio; gACCettA fortUnAto

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10 - fASAno rAffAele (1944); de SienA federiCo; torChiA eliSA

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10 - lAmAnnA flAVio

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Si LaB, composta da un team di Tecnici Qualificati, nasce con l’obiettivo di fornire servizi su tutti i problemi che le aziende devono affrontare nel settore ambientale ed agroalimentare. il laboratorio è iscritto nel Registro Regionale dei Laboratori di analisi non annessi alle industrie alimentari ai fini dell’autocontrollo fin dal 2006. il laboratorio è accreditato aCCREdia in conformità alla norma UNi CEi EN iSO/iEC17025 ed opera con sistema di Gestione per la Qualità certificato UNi EN iSO 9001:2008. Strumentazione all’avanguardia e costante addestramento del personale garantiscono al cliente rapidità, affidabilità del dato analitico e consulenza sempre aggiornata. ESi LaB S.r.l. - Gruppo ESiSUd Via Lucrezia della Valle, 84 88100 Catanzaro Tel. 0961/753902 - Fax 0961/752340

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di Carlo Talarico

CATANZARO Francesco COZZA Allenatore Gazzetta del Sud 25 marzo 2013

Giuseppe COSENTINO Presidente - Corriere della Calabria 27 settembre 2012

Il Perugia non ha rubato nulla. Siamo riusciti a fare due gol soltanto perché gli umbri hanno mollato

Con me forse vogliono scherzare. Non hanno capito che non se lo possono permettere

RESTO DEL MONDO

Mi hanno tirato fuori dall’armadio, ero un po’ impolverato ma vado bene lo stesso

Dicevano: Mazzone è il Trapattoni dei poveri. Rispondevo: amici miei, Trapattoni è il Mazzone dei ricchi

Guerino GOTTARDI - Calciatore

Giovanni TRAPATTONI - Allenatore

Secondo me siamo in un grande pozzo di petrolio greggio ma non siamo ancora capaci di estrarlo tutto

Partita finisce quando arbitro fischia 12

Carlo MAZZONE - Allenatore


Catanzaro, dove la noia è bandita

di Nico De Luca *

on si può dire proprio che qui a Catanzaro si vi- abbiamo sperimentato che impennate precoci in avanti vano momenti di monotonia calcistica! Le rituali lasciano profonde ed inguaribili ferite. Oggi più di ieri discussioni sulle scelte e le esternazioni di Cozza, i saldi di bilancio non perdonano e chi non sa fare i sulla volontà e la passione di Cosentino e sui contenuti conti o li altera o ci lascia le penne, sia in termini di ridel progetto per lo stadio “Ceravolo” stanno animando sultati agonistici sia di conseguenze penali. Anche in questa stagione agonistica nata sotto il caldo entusia- questo caso prima di dare giudizi romantici che riguardano solo la sfera del cuore, smo della promozione e ricordiamoci di allineare poi entrata via via in un ogni tipo di parere - anche clima più “temperato”. Di prettamente tecnico – con certo, una volta acclarata la motivazioni di carattere impossibilità di competere contabile. E’ vero che ci in alto, avremmo fatto vosono personaggi nel calcio lentieri a meno di qualche che continuano a sacrifiaffanno in zona bassa. Ma è care ingenti capitali. Ma è un rischio che ci può stare anche altrettanto sacroconsiderando che siamo santo che proprio a Catanuna matricola del torneo. zaro abbiamo corso il serio L’importante è uscirne rischio di rimanere senza fuori al più presto. Il fiatone ortoli e Cozza calcio. Un invito dunque delle ultime settimane è spiegabile coi frequenti annunci di cambi di obiettivo alla pazienza ed al rispetto reciproco dei ruoli. Una che giocatori e pubblico hanno dovuto registrare du- cosa però sia chiara: il tifoso ha sempre il sacrosanto rante il corso del campionato. L’esiguità del numero diritto ad esprimere i suoi giudizi, in modo civile e perdi squadre di questo girone ed un po’ di confusione sonale. Chiunque neghi la possibilità di dare un parere tattica dovuta anche ad una rosa estremamente ampia - a chi paga il biglietto sugli spalti o a chi formula il proper una società giovane, hanno contribuito a perdere prio giudizio libero su una testata – deve riconsiderare di vista quello che era e che deve rimanere il torneo totalmente le prerogative legate alla propria funzione. che volge al termine : un buon campionato di transi- In altre parole: ognuno faccia il suo compito e se ne zione. Una stagione in cui tutti, ma proprio tutti, po- sappia assumere le responsabilità! tessimo testare la rispettiva maturità: dal tecnico * nico de luca – giornalista professionista dal 1989 esordiente alla pletora di calciatori, dai giornalisti ai tiSu telespazio Calabria conduttore per 14 anni della diretta calfosi, dal presidente all’impianto di gioco. L’ambiente cio e responsabile della redazione sportiva; addetto stampa in senso generale è quello che da più garanzie: le tante della pallacanestro Catanzaro femminile in A1; direttore perioesperienze passate – sia belle che negative – hanno indico il gazzettino del Catanzarese; per 8 anni componente Ussi segnato che migliori soddisfazioni sono state ottenute Calabria e assegnatario di tessera Coni; consulente di vari siti dopo opportuna programmazione e doveroso assestae portali web, direttore di www.catanzarotv.it mento. Anche di recente (anno dell’ultima serie B) profilo professionale facebook: nicodelucapress)

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Giuseppe Palaia, tifoso DOC

di Dora Dardano

i apre le porte della sua casa, rigorosa- dopo la partita scorsa col Perugia, sentiamo il pamente a pochi passi dallo Stadio, Giuseppe rere del tifoso di oggi: “Cozza è stato un bravo Palaia. Sposato con la biologa Ada, due giocatore e ora è un bravo allenatore. Certo il pubsplendide figlie Claudia e Alessia, segue le avven- blico di Catanzaro è un pubblico competente segue ture delle Aquile dalla tribuna. Cresce tifando la squadra con passione e se dice qualcosa ha Catanzaro coi fratelli Rosario detto Domingo, buone ragioni per farlo. Da tifoso stimo molto Francesco, Paolo e Massimiliano che al tifo gial- Cozza e se restasse non mi dispiacerebbe af fatto”. lorosso affiancano quello rossonero per il Milan. Giuseppe da giovanissimo frequenta il corso per Ma il cuore arbitro aldi Giuseppe l’AIA sezione batte solo di Catanzaro per il Catane tuttora ne è zaro! Grande osser vatore. estimatore di E da buon arMerlo, che bitro ci rilui definisce corda un “un grande episodio che Presidente ha interescon cui absato le sorti biamo vissuto del Catangrandi soddizaro: “Risfazioni in cordo un fatto Serie A, rageclatante che giungendo risi verificò in s u l t a t i par tita col prestigiosi e Bologna arbigiuseppe palaia meritandoci trata da Agnola fama di essere un campo quasi inespugnabile”. lin che indubbiamente è stato uno dei migliori Ha accolto Cosentino come un erede di Merlo: arbitri internazionali, ma che quel giorno fece un “una persona appassionata che ha ridato alla città grosso errore che non si può dimenticare. Giudicò il suo calcio e anche per questo motivo ha buone valido il goal del Bologna che aveva segnato menragioni ad aspettarsi maggiore af fluenza allo Sta- tre il massaggiatore era ancora in campo. Poi afdio” ma si sa, a Catanzaro funziona così caro Pre- frontammo la Lazio che ci strappò letteralmente sidente, quando la squadra zoppica la gente la Serie A. Fu per noi una grossa delusione”. E inspiegabilmente se ne allontana, c’è questa invitando i giovani (ragazze e ragazzi) a intrastrana abitudine di pensare che se la partita pre- prendere la strada dell’arbitraggio che può dare cedente si è perso non valga la pena presentarsi la possibilità di emergere, e sperando un giorno sugli spalti. Chissa è Catanzaru! di poter vedere un arbitro Catanzarese in Serie Abbiamo tutti sentito o letto inoltre delle dichia- A, ci da un risultato secco su Catanzaro-Carrarazioni rilasciate a caldo da Ciccio Cozza subito rese: 2-0. Si!

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Quella memorabile finale Catanzaro-Carrarese re precedenti in casa fra Catanzaro e Carrarese. Tre partite d’antan, con sessant’anni o poco più alle spalle, ma soprattutto tre vittorie, di cui una storica e che ha segnato in qualche modo l’ascesa dei giallorossi verso l’apice del calcio italiano. Il primo di questi precedenti risale al torneo di IV Serie 1952/53 – più o meno l’odierna Serie D – ma per raccontare quella partita è necessario prima iniziare e proseguire il racconto avvincente di quel campionato “a tappe”. Il campionato si componeva di 8 gironi da 16 squadre, e il Catanzaro era inserito nel girone H, l’ultimo, con formazioni calabresi (Reggina, Cosenza e Crotone), siciliane (Nissena, Trapani, Marsala, Enna, Igea Virtus e Acireale), campane (Nocerina, Turris, Cavese, Puteolana e Palmese) e una sola lucana, il Potenza. Al termine delle canoniche trenta partite, i gironi furono vinti, nell’ordine, da Magenta, Lecco, Pordenone, Carrarese, Castelfidardo, Carbosarda, Avellino e Catanzaro. I giallorossi giunsero primi con 38 punti, due di vantaggio sulla Nissena e tre su Crotone e Nocerina. Le otto vincitrici si sfidarono a loro volta in due minigironi da quattro squadre. Nel primo, eliminato il Magenta, si piazzarono al primo posto, a pari merito, Carrarese, Lecco e Pordenone. Non si adottò il criterio della differenza reti, che sarebbe stata favorevole al Lecco, e si optò per un altro mini-girone a tre, in cui Carrarese e Lecco furono promosse in Serie C. Nel girone B, la meritata promozione tocca al Catanzaro, che vince 5 partite su 6 e si classifica primo con 10 punti, seguito dalla Carbosarda, anch’essa trionfante, con 6. Eliminate: Avellino e Castelfidardo. Le prime classificate dei due mini-gironi, si qualificano in una “finalescudetto”. L’andata si gioca a Carrara il 12 luglio 1953. Alla mezz’ora del primo tempo, toscani in vantaggio con Gagliardi. Quattro minuti dopo, pareggia Saverio – per tutti Sasà – Leotta. Dopo altri cinque minuti arriva il gol per la Carrarese di Rosina, mentre nella ripresa, al 71’, D’Avino firma il pareggio. Il ritorno, a Catanzaro, è fissato per il 19 luglio. La gara parte per l’ennesima volta in salita con la rete ospite di Gagliardi al 23’, ma nel secondo tempo i giallorossi tirano fuori

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di Aurelio Fulciniti

l’orgoglio e giunge il pari del bomber Geraci al 70’. A un minuto dalla fine, quando sembra che la partita sia avviata verso i supplementari o il sorteggio con la monetina in caso di parità – di rigori, all’epoca, neanche a parlarne – è ancora una volta Sasà Leotta a firmare il gol della vittoria. Saverio Leotta, nato a Catanzaro il 31 luglio 1934, dopo aver appeso le scarpette al chiodo e aver conseguito il patentino da allenatore di Prima Categoria, si assumerà in almeno tre occasioni il difficile ruolo di “traghettatore”, in Serie A e B, portando a termine stagioni complicate e non sempre assistite dalla fortuna. Nel campionato 1972-73 subentra dopo più di metà torneo a Renato Lucchi e porta il Catanzaro a un tranquillo ottavo posto. Nel campionato 1979-80, in Serie A, sostituisce Carletto Mazzone, dimissionario, nelle ultime giornate, non riuscendo ad evitare una retrocessione che verrà poi riscattata dal giusto ripescaggio ai danni del Milan terzo in classifica, ma dentro fino al collo nello scandalo del “Totonero” e perciò retrocesso dalla giustizia sportiva. Alla fine del girone d’andata del campionato di A 1982-83, dopo una cocente sconfitta (5-0) sotto la nebbia, a San Siro, con l’Inter, Bruno Pace viene esonerato e Leotta tenta per tutto il girone di ritorno di rivitalizzare una squadra “spremuta” e per molti versi inadeguata. I risultati saranno a dir poco pessimi – non per colpa dell’allenatore – e il torneo si concluderà con la retrocessione. Ma torniamo all’epico torneo 1952/53. A guidare la squadra è Orlando Tognotti. Nato a La Spezia il 24 gennaio 1909, dopo una valida carriera di difensore con Lazio e Genoa, inizia l’attività di allenatore. Arriva a Catanzaro nel 1952 e vi rimane per altre tre stagioni. Scompare prematuramente a Roma il 7 marzo 1963. Il 7 febbraio 1954, seconda di ritorno in Serie C, il Catanzaro batte in casa la Carrarese con un gol di Luigi Ziletti su calcio di rigore al 43’ del primo tempo. Il 27 febbraio 1955, quarta di ritorno, i giallorossi vincono 3-0, con reti di Corti, ancora Ziletti su rigore e D’Avino. Tognotti, dunque, è stato il primo e unico allenatore del Catanzaro ad essere sempre vincente contro la Carrarese. Ora aspettiamo con ansia il secondo.


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Mungo: “Distinguersi per il rapporto diretto con la gente”. L’intervista all’Assessore allo Sport l'assessore allo sport giampaolo mungo

on la regoular season verso l’epilogo, l’Assessore allo Sport, con delega alle Politiche Giovanili, Giampaolo Mungo, sceglie di parlare attraverso le pagine de Il Giallorosso, scandagliando gli aspetti del lavoro che lo attende, con una panoramica sugli obiettivi primari di un’Amministrazione che si appresta a rialzarsi, ponendo al centro del suo programma l’ambito socioculturale e sportivo. Consapevole delle difficoltà con le quali dovrà misurarsi quotidianamente, l’Assessore Mungo apre questa intervista (in realtà, una piacevole chiacchierata informale) prendendo in esame la questione relativa all’impiantistica sportiva della nostra città: “Abbiamo una situazione complessa; le nostre strutture al coperto, PalaGallo e PalaGreco, necessitano di operazioni urgenti. In questo mio primo mese di insediamento, ho attivato gli uffici preposti affinché si apportassero quanto meno degli interventi tampone, che però, in quanto tali, sono provvisori. Un’idea potrebbe essere aprire ai privati per un supporto tecnico: attualmente, causa la scarsa disponibilità delle casse comunali dovuti ai tagli del Governo, non potremmo farcela; programmando nell’arco della legislatura gli interventi verranno portati a termine, però il mondo dello Sport vuole delle risposte immediate. Per questo vorrei che i nostri imprenditori potessero, anche nel loro stesso interesse, operare degli interventi. C’è allo studio la possibilità di fare un bando esplorativo sul fotovoltaico: abbiamo molte strutture sportive le cui aree esterne potrebbero essere idonee al fotovoltaico. L’obiettivo è reperire risorse. Ho anche inoltrato una richiesta alla Regione Calabria per un intervento al PalaGreco e sul Boccio-

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filo di Mater Domini – continua Mungo- e, a breve, faremo un sopralluogo con la FIDAL regionale e provinciale (Federazione Italiana di Atletica Leggera) al Campo Scuola, per capire quali saranno gli interventi per l’omologazione. Da parte mia c’è un’attenzione a 360 gradi”. Capitolo Verdoliva: “Negli anni è stato oggetto di vandalismo e, tutto ciò, è ascrivibile all’inciviltà di alcuni soggetti che calpestano il bene pubblico, non certo alla noncuranza dell’Amministrazione che intende ristrutturare definitivamente una così bella e importante struttura”. Tornando indietro di qualche settimana, ci soffermiamo sull’evento del 23 marzo, ossia la visita, a Palazzo de Nobili, del Segretario Generale Nazionale FITA (Federazione Italiana TaeKwonDo) Angelo Cito: “Questo è un mondo che conosco bene, poiché sono Cintura Nera di Secondo Grado e ho anche raccolto diversi successi da allenatore, in ambito regionale e nazionale. Ospitare i più alti membri della Federazione per noi è stato importante, data la tradizione del Taekwondo nel nostro territorio. Sempre in tema di tradizioni, lo stesso vale per altri sport che io uso definire “di nicchia”, ma che svolgono un’azione sociale e, in alcuni casi, di recupero: lo sport è fondamentale per i nostri figli e, gli sport cosiddetti ‘minori’ in questa città si ritagliano uno spazio importantissimo e io voglio valorizzarli ulteriormente”. Questione Ceravolo, senza dubbio l’argomento che sta più a cuore dei tifosi e della cittadinanza intera. Sostiene Mungo: “Vi è una grande intesa tra noi e l’US Catanzaro; bisogna rendere merito al presidente Cosentino per avere avuto il coraggio di investire da solo e per aver riportato in alto i nostri colori”. Tra l’altro, per quanto concerne il Curto, l’asses22

sore rassicura circa la “serie di interventi tecnico – manutentivi che stanno per partire”. Conscio della situazione ereditata in Comune, ma per questo incentivato a far bene, conclude Giampaolo Mungo: “Ho avuto modo di ricoprire diversi ruoli durante la mia esperienza politica per la città (dal 2001 in poi); se si potesse stilare una sorta di ‘classifica globale dei sindaci’, credo che Sergio Abramo risulterebbe primo in ogni categoria! È Abramo che ci stimola continuamente; ognuno di noi, giorno dopo giorno, ci mette cuore e fatica. Penso che ‘amministratore’ e ‘amministrato’ siano due facce della stessa medaglia e questo, a volte, viene dimenticato: ogni cittadino rappresenta un tassello fondamentale nel mosaico di Catanzaro. In questa nuova consiliatura sto scoprendo un grande gioco di squadra e, purtroppo, si paga lo scotto di non aver avuto la continuità a causa dei noti episodi degli ultimi tempi (dimissioni Michele Traversa, nuove elezioni a gennaio): oggi vige un clima di serenità e anche l’Opposizione sta giocando un ruolo costruttivo ed è molto apprezzato; vi è un rapporto sinergico tra le varie componenti istituzionali: è questa la novità, anzi, la ‘peculiarità’ dell’Amministrazione Abramo, all’insegna della distensione e della compattezza. La stessa Commissione Sport presieduta da Luigi Levato, lavora sinergicamente con me, il Consiglio e il Sindaco: questo è l’elemento da cui ripartire. Serve cuore, fiducia, abnegazione e pazienza e i frutti verranno. Questa amministrazione, per quanto riguarda Sport e Politiche Giovanili, vuole distinguersi per il rapporto diretto con la gente”. Cosimo Simonetta


Il segretario FITA, Angelo Cito ospite a Catanzaro il segretario fitA Angelo Cito

ipartire da una disciplina intesa come nobile arte, più che “sport”; concedere un ‘trampolino di lancio’ ai nostri giovani, ripristinando le nostre strutture. In sintesi, è questa la chiave di lettura dell’evento di venerdì 23 marzo, nella Sala Concerti di Palazzo De Nobili. Senza dubbio, non v’è locuzione più adatta a definire la presenza di Angelo Cito, Segretario Generale Nazionale della Federazione Italiana Taekwondo (FITA), sceso in Calabria per una giornata di aggregazione e sport che ha visto la città di Catanzaro e la sua Amministrazione Comunale, nella figura dell’Assessore allo Sport e Politiche Sociali, Giampaolo Mungo, rendere omaggio all’antica arte marziale orientale. Ma come, non è uno “sport minore”? Nossignore! Sui Tre Colli non si vive solo di “pane e Catanzaro Calcio”, ma esistono altri ambiti sportivi e culturali che, da sempre, rappresentano fioriere di talenti. Ovviamente, risulterà sempre impossibile snaturare l’essenza del catanzarese medio, sin dalla nascita “allattato” ai colori giallorossi e ciò, rappresenta motivo di vanto, sia ben chiaro! Però, è doveroso andare a stigmatizzare circa quel luogo comune secondo il quale “C’è solo il Catanzaro e… tutto il resto è noia!” come cantava il compianto “Califfo”. Non è proprio così: esistono realtà che meritano una posizione (anche mediatica) di rilevanza, che possa quanto meno accostarsi al gradino superiore detenuto dal nostro amato “pallone”. Un appuntamento imperdibile, proprio per i valori e per il significato intrinseco che include e, il compiacimento e la commozione dell’Assessore Mungo (evidentemente coinvolto nel personale, data la sua esperienza sul campo da allievo e da allenatore di taek-

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wondo, in passato), ne sono la conferma. Un Mungo soddisfatto, che nutre la speranza di vedere il Capoluogo di Regione sui palcoscenici che merita; è innegabile la situazione di stasi in cui versa la città per quanto riguarda il problema legato all’impiantistica e in tal senso, vi è un programma approfondito per riportare alla luce i plessi importanti nel nostro territorio, per renderli fruibili. Vista la presenza del Segretario Angelo Cito, Mungo coglie l’occasione per lanciare un messaggio carico di fiducia (e anche aspettative), in virtù dell’attenzione che si presta nei confronti di questa disciplina: “Il nostro obiettivo è ospitare una gara internazionale”. Scambio di targhe, di simboli e momenti di riflessione ad un incontro al quale hanno preso parte pre-

sidenti, tecnici, rappresentanti degli atleti e tesserati del settore, oltre ai dirigenti regionali FITA, Salvatore Chiodo e Salvatore Ursino, il responsabile universitario Antonio Amendola e il delegato provinciale CONI, Tony Sgromo, il quale ha voluto rinsaldare con le sue parole il legame esistente tra il CONI catanzarese, il Taekwondo e il rapporto sinergico con l’Amministrazione Comunale. Angelo Cito, da par suo, ha ringraziato la cittadinanza per l’ospitalità invitando tutti a restare uniti nel rispetto delle tradizioni e dei principi che lo sport insegna (in special modo, al livello locale), per fronteggiare a testa alta le difficoltà del nostro percorso.

lo scambio dei gagliardetti 23

Cosimo Simonetta


LE ULTIME TRE GIORNATE 09/12/2012

13ª giornAtA

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ANDRIA BAT - AVELLINO BARLETTA - CARRARESE CATANZARO - SORRENTO FROSINONE - PAGANESE LATINA - GUBBIO NOCERINA - BENEVENTO PERUGIA - VIAREGGIO PISA - PRATO

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05/05/2013

12/05/2013

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top 11 della 26ª giornata Statistiche a cura di Antonio Costantino

RUOLO

CALCIATORE

CLUB

VOTO

M/V

GOAL STAG.

Port. dif. dif. dif. Cent. Cent. Cent. Cent. att. att. att. all.

Pisseri Cottafava Zappacosta Conti Nicco Politano de Liguori Favasulli Caturano Castaldo Galabinov Rastelli

Catanzaro Latina avellino Catanzaro Perugia Perugia Nocerina Pisa Paganese avellino Gubbio avellino

7,5 7 7 7 7 7 7 7 7 7,5 7

6,5 6,75 6,75 6,25 6,5 6,75 6,5 6,25 6,5 7 6,75

43 1 0 0 3 8 1 10 5 12 11

MIGLIORE STAGIONE 2012/2013 Catanzaro 1ª div. 22 presenze 2005/2006 Treviso serie a 27 presenze 2011/2012 avellino 1ª div. 27 presenze 2010/2011 Como 1ª div. 28 presenze 1 goal 2009/2010 Mantova serie B 26 presenze 1 goal Prima stagione da professionista 2011/2012 Nocerina serie B 21 presenze 1 goal 2003/2005 ascoli serie B 14 presenze 1 goal 2008/2009 Taranto 1ª div. 29 presenze 5 goal 2011/2012 Nocerina serie B 42 presenze 10 goal 2009/2010 Lumezzane 1ª div. 26 presenze 8 goal 2008/2009 Juve Stabia promozione in Prima div.

LA CLASSIFICA SquADRE Avellino Perugia Nocerina Latina Benevento Pisa Frosinone Paganese Prato Catanzaro Gubbio Viareggio Andria Carrarese Barletta Sorrento

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8 8 9 8 8 7 7 5 6 7 7 6 4 3 1 1

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17 26 27 17 15 20 23 14 16 23 16 23 11 16 9 10

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22 13 27 3 27 4 24 4 24 8 30 10 23 6 23 3 26 6 43 5 35 4 40 2 22 5 43 2 38 2 39 3

Casa

Legenda: C=in casa T=Totale R=Gol fatti S=Golsubiti RF=Rigori a favore RC=Rigori contro

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di Enzo Minicelli

Fausto Silipo, il capitano 200 partite disputate arlare di Fausto con un rendimento Silipo, significa molto alto e con parecper me ripercorchi gol all’attivo. rere anche un pezzo La sua indiscussa quaimportante della mia lità è l’inappuntabile invita. La nostra amiciterpretazione del zia nasce addirittura ruolo, alla quale si agnel 1958 allorquando giungeva una nitidezza la mia famiglia si tradi gioco molto rara per sferisce nello storico un difensore, non sfug“Rione Stella”, dove ingirono a Gigi Simoni, contro tanti ragazzini allenatore in ascesa, miei coetanei appasche lo volle nel suo sionati dello sport più Genoa lanciato verso il bello del mondo.. il calritorno in serie A. cio! Ci si riuniva dopo Torna al Sud a causa di la scuola per dare una sua difficoltà amsfogo alla nostra pasfausto Silipo bientale ed esplode nel sione, si formavano Palermo nel ruolo di “libero” diventandone Capitano e addue squadre e via! Grandi scontri e botte da orbi, ma già qualcuno dimostrava dirittura “cannoniere” conquistando il cuore dei tifosi Rodi avere quel fuocarello dentro chiamato “talento”. Tanti sanero. Continua la sua attività di calciatore nelle fila del nomi, Fausto Silipo, Peppino De Gaetano, Ugo Russo, Castrovillari e del Cosenza che lo vollero allenatore-giocaMarco Giampà, io stesso e altri. Tutti ragazzi che da li a tore, schiudendogli così la via per una nuova e impegnativa poco passarono dal Piazzale Stella al Campo di Sala e per carriera di allenatore. Così, dopo oltre 350 partite da proalcuni come me e Fausto direttamente allo Stadio Militare fessionista e dopo aver conseguito l’abilitazione a Covercon il settore giovanile del Catanzaro. E qui inizia la storia ciano, comincia l’attività di allenatore professionista che lo di uno dei più forti difensori italiani, si, proprio così. Fau- porta ad allenare squadre non solo della sua Calabria sto, infatti, sotto la guida di Umberto Sacco non tardò a (Castrovillari, Palmi, Catanzaro,Crotone), ma di tutta Italia mettersi in luce nelle formazioni giovanili, attirando su di (Licata, Acireale, Siena, Cremonese e Matera). Fausto ha se l’attenzione dell’allenatore della prima squadra Remon- cambiato vesti, ma rimane sempre uomo corretto, leale e dini. Selezionato per la Rappresentativa Regionale Allievi di grande dignità. Il suo modo di vedere il calcio come partecipa al Flaminio di Roma alla Finale Nazionale del espressione di umiltà ed entusiasmo fanno di lui un allena1966/67 conquistando un eccellente 3° posto. Il suo esor- tore che esalta le singole potenzialità adattando lo schema dio in “B” avrà luogo a soli 18 anni; ma la sua consacrazione di gioco in virtù del materiale umano a disposizione. Su metodi e schemi, infatti ha avverrà sotto la guida di sempre sostenuto: “non Seghedoni che lo proho uno schema fisso. muove ben presto titoAverlo significa non telare nell’impegnativo nere conto delle caratteruolo di difensore cenristiche dei propri atleti trale. E Fausto ripaga e delle variazioni tattiquella fiducia diventando che degli avversari; sisubito protagonista e gnifica non tenere conto contribuendo in modo del fatto che gli uomini determinate alla magninon sono delle macfica cavalcata della prima chine in grado di esepromozione in serie A. guire comunque Sfiora la Nazionale Maggiore dopo un ballottagsempre gli stessi movigio con il juventino menti”. Bastano queste Claudio Gentile ma riparole a dimostrare la mane un punto di forza carica umana di Fausto del Catanzaro con oltre Silipo. fausto Silipo con gianni rivera

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Una coda brutta da “scorciare”

di Gea Brescia

Partita finisce quando arbitro sperti, impone una “leggera” rifischia”, citava un vecchio flessione. saggio del calcio qualche deRagazzi, riprendetevi!!! Avete cennio fa, e per quanto i campiocombattuto da leoni, avete gioito nati del Settore Giovanile siano molto più che patito, ci avete fatto quasi giunti al termine, corre l’obdivertire....forse ci avete abituato bligo di ricordare che non è anmale, ma quel secondo posto, cora vicino, il triplice fischio, e strenuamente conquistato ed ora che bisogna sudare ulteriormente condiviso con la Nocerina deve per concretizzare il buon lavoro restare giallorosso. svolto finora. Senza troppi giri di parole, contiAi Giovanissimi lasciamo il tempo nuate ad onorare la casacca che di crescere, ma le altre, ora, sanno indossate: lo dovete a Cosentino, che devono profondere un impeGiulio, Modestia, Moro, a tutti gno massimo. E così, mentre gli quelli che vi seguono e sostenAllievi di Mister Procopio, intravegono, lo dovete essenzialmente a dono la possibilità di accedere ai voi stessi, perché solo voi, più di play-off, essendo a soli due punti chiunque altro, avete “assapodalle dirette antagoniste, le quali rato” il sale del sudore che vi ha gianluca procopio all. degli Allievi proprio la scorsa settimana hanno consentito di arrivare fino a qui. commesso entrambe un passo Non è finita, ma resta poco, strinfalso che si spera per noi bene augurante, la Ber- gete i denti, lo avete fatto quando le zolle di Calaretti sembra aver perso lo smalto, che tanto aveva bricata hanno martoriato le vostre caviglie perchè entusiasmato sino ad ora. La partita contro il Bar- voi conoscete bene la fatica, lo avete fatto quando letta, recuperata nel pomevi siete confrontati con avriggio in cui i Catanzaresi versari tornati a casa con si preparavano a seguire le pive nel sacco. Sapla Naca e chiusa con un piamo che potreste avere brutto pareggio, specchio mille alibi, ma non li cerdi un altrettanto poco piachiamo, nè li considecevole incontro, poteva esriamo: scendete in campo sere interpretata come un per vincere, per farci esulbreve momento di pausa tare ancora, per applauprima del rush finale; ma dirvi come abbiamo fatto il pareggio, conseguito in sino ad ora, per incoragcasa del Milazzo, ultimo in giarvi, per sostenervi, per classifica, evidentemente salutarvi da campioni, pertroppo sottovalutato dai ché questo siete e come Giallorossi, forse ancora tali meritate di essere conun pò immaturi ed inesiderati. l’esultanza della “Berretti” dopo il gol alla Salernitana

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