Catanzaro VS Viareggio

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Periodico Indipendente - Anno I° - num. 11 - Domenica 17-02-2013 - CATANZARO - VIAREGGIO


http://www.ondacalabra.it/web/2013/02/catanzaro-lido-hotel-perla-del-porto-ieri-mattina-linaugurazione-ufficiale/

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Una formazione più equilibrata e concreta Avanti così”, questo il titolo scelto per la copertina di questo numero. Un auspicio che può apparire eccessivo, visto che dalla trasferta di Andria si è tornati con un misero punticino che fa sì classifica, permette di tenere a distanza di sicurezza la formazione pugliese, ma certamente non era l’obiettivo sperato da squadra e tifoseria giallorossa. Eppure siamo convinti che dalla trasferta di domenica scorsa siano arrivate delle importantissime risposte. Prima fra tutte l’ulteriore prova positiva, dopo quella contro la Paganese, dei nuovi acquisti, specie Ronaldo Pompeu, ma anche Castiglia, Bacchetti e gli altri. Segnale importantissimo in prospettiva futura, a conferma di un percorso di crescita ormai avviato e che non può che perfezionarsi ulteriormente. Un nuovo modulo, quello praticato da mister Cozza nelle ultime due gare, che sembra quello ottimale, pur con qualche perplessità rappresentata soprattutto dal duo d’attacco Masini-Fioretti. Possono davvero coesistere o sono di caratteristiche troppo simili per giocare insieme? Certamente, con il rientro in squadra di Russotto dopo le due giornate di squalifica, l’allenatore giallorosso sarà sollevato da questo dubbio, dovendo giocoforza sacrificare uno dei due alla panchina. Ma è la difesa il reparto che sembra trarre maggiore beneficio dal nuovo assetto tattico. Pochi i pe-

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di Claudio Pileggi

ricoli corsi nelle ultime due gare e finalmente i palloni alti scodellati in area giallorossa non sembrano più rappresentare un incubo per il bravo Pisseri. Il centrocampo appare equilibrato e beneficia, oltre che della qualità di Ronaldo e Castiglia, anche della ritrovata verve del bravissimo Fiore, che dopo un avvio di campionato poco convincente, sembra essersi appropriato con padronanza e sicurezza della fascia destra, quella di propria competenza. Avanti così allora, del resto, chi scrive non ha mai smesso di sperare di un piazzamento play off. Sei punti di ritardo dal quinto posto rappresentano, è vero, ancora un distacco notevole a dieci giornate dalla fine del campionato. Però, questo nuovo Catanzaro può ancora regalare tante sorprese ai suoi tifosi e le gare casalinghe contro Pisa e Perugia, in programma dopo quella contro il Viareggio, potrebbero rivelarsi determinanti in tal senso. Si pensi però, intanto, a rimandare battuto proprio il Viareggio, vendicando così l’umiliante sconfitta della gara d’andata. Per chiudere, invitiamo i lettori a seguirci anche su facebook nella nostra pagina ufficiale. Un appuntamento quotidiano con tutti gli aggiornamenti sul calcio giallorosso, dalla prima squadra alle giovanili, e le fotocronache di tutte le gare. Forza Catanzaro.


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Viareggio da scavalcare l Catanzaro è tornato da Andria con un punto importante ma con tante recriminazioni. Non solo le azioni dubbie in area di rigore pugliese punite con delle ammonizioni per simulazione nei confronti di Fioretti e Benedetti, ma anche alcune palle gol non sfruttate a dovere che avrebbero potuto regalare tre punti di platino. Ma non c’è tempo di piangere sul latte versato. Oggi al “Ceravolo” un altro scontro diretto con il Viareggio. La compagine Toscana dopo una prima parte di stagione d’alta classifica è sprofondata verso il fondo. La squadra di mister Cuoghi è più vicina alla zona play out che a quella play off. Un solo punto di distacco tra i bianconeri e i giallorossi. Le zebre hanno 26 punti in classifica frutto di 6 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte; 28 gol all’attivo e 29 al passivo. Tra le fila toscane milita Giuseppe Giovinco, fratello del più celebre Sabastian. Il calciatore, con origini Catanzaresi (la mamma è del quartiere Lido), ogni qual volta incontra il Catanzaro va in rete. E’ successo questa estate quando militava nella Carrarese, si è ripetuto in campionato con la maglia del Viareggio. All’andata finì 3 a 1 per i bianconeri, ed a sbloccare il risultato fu proprio Giovinco Junior. Mentre al momentaneo pareggio di Fioretti risposero Pellegrini e Magnaghi. Domenica scorsa la compagine di mister Cuoghi è tornata battuta dal Francioni di Latina. Una partita sfortunata, persa a causa di autogol di Martella al 74’. Non sarà quindi facile avere la meglio sui bianconeri. Solitamente i toscani adottano un 3-5-2: Furlan in porta; De Bode, Conson, Carnesalini in difesa; Pellegrini, Pizza o in alternativa Giovinco, Maltese, Sandrini, Martella a centrocampo; Magnaghi e De Vena in attacco.

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di Luigi Conforto


Andrea Russotto: talento di Serie A CATANZARO con la Lazio nel cuore e nella testa. E non potrebbe essere il contrario viste le sue origini, anche quelle calcistiche. Andrea Russotto, romano di nascita, venticinque anni il prossimo 26 maggio, è a Catanzaro con un obiettivo ben preciso da raggiungere: quello del riscatto professionale dopo un periodo di alti e bassi. Nel 2008, l’anno in cui è arrivato al Napoli di Reja, Russotto era stato inserito tra i cinquanta giovani più promettenti del calcio mondiale. A diciassette anni (stagione 2004-2005) è a Bellinzona, in Svizzera, dove gioca il suo primo campionato di serie A. L’anno successivo assapora la massima serie nel campionato italiano con la maglia del Treviso, società con la quale giocherà anche due campionati di serie B. Gli anni successivi è ancora serie A con il Napoli, quindi ancora a Bellinzona ed in serie B con Crotone e Livorno. L’unica esperienza in Lega Pro, prima di Catanzaro, è quella con la maglia della Carrarese nel campionato 2011-2012 dopo essere andato via da Livorno. Nella sua scheda personale anche la maglia azzurra della Nazionale Under 21. Ma torniamo ai giorni nostri. A Catanzaro, Russotto arriva i primi giorni di ottobre. Era la contromossa della dirigenza giallorossa dopo la brutta sconfitta nella trasferta di Viareggio. I primi giorni, però, è solo in prova considerato che è stato preso dal gruppo degli svincolati. Uno “status” difficile da accettare per il forte attaccante romano che si mette a disposizione della nuova società con l’umiltà di chi ha talento da vendere. Partita dopo partita, Russotto, riesce a conquistarsi un posto in squadra e le sue pagelle tornano ad interessare gli addetti ai lavori. Dopo il prolungamento del contratto firmato con la società giallorossa, lo scorso gennaio arriva anche la comproprietà del cartellino con il Parma. Qual è il tuo miglior ricordo calcistico? Certamente quando ho firmato il contratto con il Napoli. Era l’occasione per ritornare a giocare in serie A dopo l’esperienza di Treviso ed arrivava nel momento in cui ero in ritiro con la Nazionale per le Olimpiadi. Un momento sicuramente particolare per la mia carriera. La tua migliore partita disputata? Non ne ho una in particolare. Ce ne sono alcune di quando ero ragazzo ed altre, più recenti, di campionati di serie B quando ho realizzato gol importanti.

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di Francesco Iuliano

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er giocare a calcio sono dovuto crescere in fretta, ma visto quello che ho fatto, non mi sento di parlare di rinunce

Quale, invece, la tua peggiore partita disputata? Anche di brutte partite ce ne sono tante, ma a differenza di quelle belle, le partite in cui non ti sei piaciuto sono anche quelle che rimuovi dalla mente più velocemente. Qual è stato il percorso che ti ha portato ad essere un calciatore e chi ha creduto maggiormente in te? Credo di aver iniziato a giocare al calcio esattamente come la maggiore parte dei bambini, calciando ogni cosa che ti capitava vicino ai piedi e dormendo con il pallone. Le prime persone che hanno creduto in me sono state sicuramente i miei genitori. Senza di loro tante cose non le avrei sicuramente fatte. Quando giocavo con la Lazio, con mio padre sempre al lavoro, era mia madre che mi accompagnava agli allenamenti e mi portava da mangiare. Devo dire grazie a loro se oggi sono un calciatore. Qual è la rinuncia più grande che la carriera ti abbia imposto? Non aver potuto fare quello che gli altri ragazzi facevano a quindici, sedici o diciotto anni. Non sono mai andato ad un campo scuola e non ho mai fatto una settimana bianca. Sono dovuto crescere in fretta. Ma visto quello che sono riuscito a realizzare non me la sento di parlare di rinunce. La critica che ti ha più infastidito nella tua carriera? C’è stato solo un periodo, sino ad oggi, in cui ho ricevuto critiche che non meri-

Andrea Russotto in giallorosso e, nella pagina a fianco, con la maglia della Nazionale Under 21

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tavo. A Treviso, quando non andavamo tanto bene, dicevano che a me non interessava nulla di quello che sarebbe stato il futuro della società perché io, essendo giovane, non avrei fatto fatica a trovare altre squadre. Tutte cose non vere che mi davano un pò di fastidio. Cosa hai imparato dallo sport? Tanto. Lo spirito di convivenza e dell’aggregazione sopra di tutto perché non è facile convivere per un anno con venticinque compagni di squadra. . Qual è stata la chiave del tuo successo: la determinazione, l'umiltà, la fortuna o … cos’altro? La fortuna sicuramente aiuta, anche se devo dire che la famiglia mi ha sostenuto tantissimo dandomi l’opportunità di crescere in un ambiente tranquillo e sereno. C’è una squadra con cui ti piacerebbe giocare? Sicuramente la Lazio. E’ la squadra a cui tengo ed è quella in cui sono cresciuto. Mi piacerebbe, un giorno, tornare a giocare con quella maglia. Ora, però, cambiamo argomento. Lasciamo lo sport per passare un po’ all’Andrea Russotto di tutti i giorni.


Curiosità Nome Andrea cognome Russotto data di nascita Roma, 26 maggio 1988 altezza 1,76 peso kg 71 segno zodiacale gemelli

Città italiana preferita? Roma Vacanza ideale? Sicuramente al mare. Un pregio di Andrea Russotto? Credo di essere sincero e spontaneo. Un difetto? A volte mi accorgo di essere un tantino permaloso Aggettivo per definirti Intelligente Qualità che apprezzi di più in un uomo La sincerità prima di ogni cosa. Qualità che apprezzi di più in una donna Soprattutto la dolcezza e l’intelligenza Sei vanitoso? Abbastanza Quanto tempo passi davanti allo specchio ? Tanto. Ora, però, molto meno perché ho i capelli corti Cosa hai imparato dalla tua famiglia ? L’onestà e la semplicità Ti ricordi come hai conosciuto la tua fidanzata, Faula? A Roma in discoteca, due anni fa E’ stato amore a prima vista? Si. In quel periodo ero fidanzato ma quando l’ho vista, mi ha colpito Se la dovessi definire in una parola? Solare Cosa ti piace di più di lei La spontaneità Cosa non sopporti di lei Il suo essere testarda ed il non voler mai cambiare idea Da 1 a 10 quanto conta nella vita il denaro 9 l’amicizia 10 l’amore 9 la salute10 la famiglia 10 l’onestà 10 la bellezza 7 il sesso 8

C’è un oggetto che porti sempre con te? No, nessuno. Qual è il più bel regalo che ti si potrebbe fare? Forse un animale. Ho regalato un cagnolino alla mia ragazza e lo trovo un regalo intelligente Cosa ti fa perdere la pazienza nel modo più assoluto? Sicuramente perdere: in campo, a carte. Ovunque sia, non mi piace perdere Chi inviteresti a cena? Il mio migliore amico Il tuo incubo ricorrente? Sicuramente l’infortunio al ginocchio a Livorno. Rottura del menisco. Un incidente che arrivò proprio nel periodo in cui mio padre ebbe un principio di infarto. Un episodio che la mia famiglia, in un primo momento, mi tenne nascosto. Hai un sogno ricorrente? Quello di giocare a calcio ad alti livelli. Qual è stato il momento più emozionante della sua vita? Sicuramente la prima convocazione in Nazionale Under 21. Hai altri interessi? Si, mi piace leggere, ascoltare musica, giocare a carte ma solo con la mia ragazza. Attrice preferita? Angelina Jolie Ultimo cd comperato? Quello di Ligabue Genere musicale preferito? Italiano Canti mai sotto la doccia? Si

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Catanzaro: Piazzetta Osservanza Tel.0961.532870 Soverato: Via Risorgimento, 26 Tel. 0967.23933

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ OndaCalabra s.n.c. - Via L. Gariano - Catanzaro - Tel. 0961.771879 ondacalabrasnc@gmail.com

Periodico sportivo indipendente Anno I° - n. 11 del 17.02.2013 - Tiratura: 5.000 copie Reg. Tribunale di Catanzaro n. 15 del 25.10.2012

FOTO: Cosimo Simonetta - Marco Nisticò PROGETTO G RAFICO E R EALIZZAZIONE Studiograficomaio - Via Indipendenza, 4 - 88069 Stalettì (CZ)

DIRETTORE R ESPONSABILE E COORDINAMENTO G IORNALISTICO Claudio Pileggi

info: 0961.918427 - 339.2215585

E DITORE Luigi Conforto - info: 333.8247197 - 331.7928935

STAMPA: Graficherre di Francesco Raffaele Via P. F. Fiorentino, 6 - Catanzaro - Tel. 0961.792692 8


Attenti alla Nocerina

ella ventesima giornata, si registra ancora una vittoria per la capolista Latina. Non era assolutamente facile però vincere con il Viareggio, primo per la consistenza della squadra toscana e la sua buona organizzazione di gioco e secondo perché scendere in campo sapendo che l’Avellino, diretta concorrente, aveva vinto nell’anticipo poteva condizionare la prestazione. Un’ulteriore prova di maturità per i nerazzurri, come lo è stata ugualmente il successo in trasferta dell’Avellino: 2-3 a Barletta, utile a mantenere le distanze invariate. Quello che però fino a qualche settimana fa si pensava, ovvero il profilarsi di una corsa a due, è stato smentito dai fatti: per la vittoria finale adesso c’è la candidatura ormai esplicita del cosiddetto “terzo incomodo”, ovvero la Nocerina di mister Auteri. Ennesima vittoria, 1-0 al Frosinone nel big match della giornata, che allunga la classifica ed estromette quasi definitivamente i ciociari dalla rincorsa alla promozione diretta. Altra vittoria per il redivivo Benevento, uscito nettamente rinforzato dal mercato di riparazione, 1-0 alla Carrarese. Il Benevento é tornato a candidarsi fortemente a un

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di Emanuele Vartolo

posto nella zona playoff e se il suo trend é effettivamente cambiato in meglio, nelle prossime domeniche potremmo assistere a una vera spaccatura del girone, visto che le compagini di centro classifica sono state quasi tutte sconfitte. Sorprendente, per alcuni versi, la vittoria del Perugia nel posticipo del lunedì in quel di Pisa. Negli altri match della giornata affonda il Prato, superato tra le mura amiche per 2-1 dal Sorrento e capitola la Paganese ancora una volta, in quel di Gubbio, subendo proprio l’aggancio degli umbri, che in un colpo solo agganciano i campani e le Aquile Giallorosse, costrette al pari contro l’Andria Bat nello scontro salvezza, nell’unico 0-0 della giornata. Punto guadagnato o ennesimi due punti persi? Difficile dirlo, perchè questa stagione rimane tuttora indecifrabile. Ad Andria era importante non perdere. L’undici di Cozza, in continua ricerca di un equilibrio di squadra e di assetti tattici che consentano di migliorare la prestazione difensiva, è riuscita a portar via il punticino, nella sfida che vedeva i pugliesi opporsi ai giallorossi in una partita decisiva per la salvezza delle due squadre. Rimane il rammarico per il Catanzaro di aver fallito la più clamorosa delle occasioni quando al 5’ del secondo tempo Fioretti lanciato a rete da solo davanti il portiere sparava alto sulla traversa. Di contro l'Andria, fatta eccezione per un’ottima occasione di Taormina, non ha creato granché. Il dato positivo da registrare è comunque quello relativo alla difesa che oggi non è mai apparsa in difficoltà. Oggi di scena arriva il Viareggio ed è propizia l’occasione per riscattare la disfatta toscana dell’andata. Sono fondamentali tre punti per evitare l'affanno dei play out. Come sempre forza giallorossi !!


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gni settimana saranno proposte tre partite del campionato di prima divisione, delle quali occorrerà tentare di indovinare il pronostico (1-X-2) ed il risultato esatto. Se si indovina solo il pronostico sarà assegnato 1 punto, se si indovina il risultato esatto saranno assegnati 3 punti. Nel caso si indovinino entrambi, i punti non si sommano, per cui il punteggio massimo attribuibile per ogni partita è di tre punti. Può anche essere possibile effettuare un pronostico in contraddizione con il risultato esatto (es: X, 1-0). Si procederà quindi alla stesura di una classifica ed al vincitore finale sarà assegnato un abbonamento del settore “Tribuna Centrale” per il campionato 2013-2014. Sono previsti premi anche per il secondo classificato (“Abbonamento Settore Curva”) ed il terzo (Divisa ufficiale completa US Catanzaro). Premio settimanale: al primo classificato un accessorio tecnico offerto dalla Givova, sponsor ufficiale US Catanzaro; al secondo classificato un biglietto di tribuna laterale. Per concorrere occorre collegarsi al sito “www.ilgiallorossonline.it” nella sezione “il concorso” specificando nome e cognome del concorrente, con i dati anagrafici (data e luogo di nascita). Si precisa che può essere inviato un solo pronostico per ogni concorrente e che in caso di parità sarà considerato vincitore chi lo avrà inviato per primo. NB. Si raccomanda di utilizzare sempre lo stesso indirizzo mail.

- Sig.ra ToRchiA eliSA con punti 5, si aggiudica il primo premio consistente in un accessorio tecnico GiVOVa. - Sig.ra ToRchiA MARiA gioVANNA con punti 5, si aggiudica il secondo premio consistente in un biglietto di tribuna laterale.

I VINCITORI DELLE SCORSE SETTIMANE Sig.ra SPiNocchio loRedANA, ritira il primo premio consistente in un accessorio tecnico GiVOVa. Sig. MARco de SieNA, ritira il primo premio consistente in un accessorio tecnico GiVOVa. Sig.na ViRgiNiA ciAMBRoNe, ritira il secondo premio consistente in un tagliando di Tribuna laterale.

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I pronostici da indovinare questa settimana sono i seguenti: Gare del 03-03-2013

PRONOSTICO

RISULTATO ESATTO

FRoSiNoNe - lATiNA NoceRiNA - cATANzARo PeRUgiA - AVelliNo

Classifica parziale per le prime dieci posizioni: CONCORRENTE 1 - NoSdeo leoNARdo

PUNTI 22

2 - ciAMBRoNe ViNceNzo

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3 - ciAMBRoNe ViRgiNiA

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4 - VARoNe ANgelo

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5 - cASTAgNA ARNAldo; NoSdeo lUcA

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7 - gAcceTTA FoRTUNATo; oPiPARi PAolo

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9 - lAMANNA FlAVio; cARdAMoNe dAVide; coRigliANo AleSSANdRo

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Si LaB, composta da un team di Tecnici Qualificati, nasce con l’obiettivo di fornire servizi su tutti i problemi che le aziende devono affrontare nel settore ambientale ed agroalimentare. il laboratorio è iscritto nel Registro Regionale dei Laboratori di analisi non annessi alle industrie alimentari ai fini dell’autocontrollo fin dal 2006. il laboratorio è accreditato aCCREdia in conformità alla norma UNi CEi EN iSO/iEC17025 ed opera con sistema di Gestione per la Qualità certificato UNi EN iSO 9001:2008. Strumentazione all’avanguardia e costante addestramento del personale garantiscono al cliente rapidità, affidabilità del dato analitico e consulenza sempre aggiornata. ESi LaB S.r.l. - Gruppo ESiSUd Via Lucrezia della Valle, 84 88100 Catanzaro Tel. 0961/753902 - Fax 0961/752340

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di Carlo Talarico

CATANZARO Malù MPASINKATU Direttore Sportivo Corriere dello Sport 27 agosto 2010

Nicola PROVENZA Allenatore - Conferenza stampa del 7/6/2009 (dopo la sconfitta casalinga in semifinale play off col Pescina)

Il mio motto è: meno ufficio e molto campo. In stile Corvino, insomma, uno che ammiro davvero. E comunque i risultati te li devi guadagnare. Perché, come dico sempre, quando non nasci con la camicia te le vuoi andare a comprare

Finalmente eravamo riusciti a riportare il grande pubblico al Ceravolo e adesso gli abbiamo dato questa grande delusione. Io spero che la gente capisca che magari è proprio dalle grandi sconfitte che può nascere qualcosa di positivo

RESTO DEL MONDO

Secondo me siamo i favoriti per il settimo posto

Nella mia lunga carriera sono stato morso da otto scorpioni e ormai ho dentro l’antidoto

Martin JORGENSEN - Calciatore

Peppino PRISCO - Dirigente

Alla fine di Bari-Inter mi sono detto: ‘Sono su scherzi a parte’

Squadra che vince scudetto è quella che ha fatto più punti

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Giovanni TRAPATTONI - Allenatore


Cosentino-Cozza binomio di ferro atanzaro ormai è seggio permanente. Fra elezioni valide e annullate, svolte e ripetute, comunali e politiche, prima il voto e poi i problemi. Mancano punti fermi. Ma è guaio diffuso e generale, soprattutto dopo che s'è dimesso anche il Papa, togliendoci una fra le poche e più granitiche sicurezze con cui siamo cresciuti, e cioè che morto lui se ne fa un altro. Così eclatante, che qualcuno col senso dell'umorismo ha subito fatto notare a Ciccio Cozza, “se il passo l'ha fatto Ratzinger”, anche lui un pensierino... Sì, a Catanzaro passano i mesi, le partite, i punti e le rivoluzioni, ma va come l'amministrazione: prima della salvezza da conquistare tutti insieme, c'è da pensare alle elezioni e all'elettorato. Nel caso specifico è il referendum eterno Cozza sì, Cozza no, la personalizzazione del movimento calcistico giallorosso che rimanda stavolta a quella della politica nazionale, dove la faccia del leader fa più della sostanza. Nel calcio, invece, l'ultima volta facevamo un parallelo fra il Ciccio di Cariati e lo Zeman di Boemia, in comune la convinzione (niente facili battute dialettali). Ora, a parte augurare un finale molto diverso al nostro, non si può non notare che il dibattito fra anti e pro allenatore è rimasto fermo, nei contenuti e nella sua centralità. E dire che nel frattempo il mercato ha restituito un Catanzaro totalmente trasformato, acquisti degni, per quantità, di una mamma impegnata il sabato pre pasquale in un centro

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di Luca Muleo *

commerciale. Il punto però resta il solito. Cozza fa e disfa, ha cambiato, radicalmente in qualche caso, scelte e gerarchie iniziali, emarginando qualche ex intoccabile - chi vi ricorda? Appunto... - modificando con Paganese e Andria anche atteggiamento e incassando in premio un solo gol in due partite, un trionfo per la seconda peggior difesa del torneo, come solo una volta era successo in stagione. In realtà, proprio contro le stesse protagoniste di oggi (all'andata due 0-0), mentre poi Viareggio aprì la pesante serie di quattro ko consecutivi. Perciò, sarà il prossimo ciclo a dirci veramente a che punto siamo, se sogneremo o soffriremo. Niente, il referendum impazza. Schierarsi? C'è un tecnico, con idee precise, compresa quella di rivoluzionarle, che a sua volte ne genera alcune non esattamente comprensibili. Però, nel quadro di alleanze sempre più deboli, se è vero che tra la Lega e il Pdl, tra Bersani e Vendola, fra i centristi e Monti, tra Masini e Fioretti, l'unica condivisione vera è la necessità di sopportarsi, l'asse Cosentino-Cozza, anche oltre gli scricchiolii avvertiti negli ultimi tempi, resta, per il presente, l'unica garanzia possibile di legislatura. * luca Muleo, 33 anni, è collaboratore del corriere dello Sport Stadio. Vive da quindici anni a Bologna, dove ha iniziato a lavorare da redattore a il domani di Bologna, per poi diventare responsabile delle pagine sportive del quotidiano e polis-il Bologna. Segue calcio e basket, raccontando alcune delle pagine più belle dello sport locale bolognese e nazionale.

giuseppe cosentino e ciccio cozza

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Da Ceravolo: il ristorante giallorosso ggi ad accoglierci è Mimmo Ceravolo, titolare insieme alla moglie Franca del “Ristorante Ceravolo”, da quasi vent’anni. E destino vuole che il suo sia stato anche il cognome del nostro amato Presidente a cui Mimmo dedica, all’entrata del locale, una piccola bacheca con foto e poster, affiancandoci anche immagini degli ultras e delle varie vittoriose formazioni che si sono succedute stagione dopo stagione. Conser va inoltre una bottiglia di Sambuca che ormai è diventata un pezzo unico. Risale al ’73 e la bottiglia è particolare perché riporta la foto della formazione di quell’anno. Quando verrà stappata? Si spera per la promozione in Serie A! “Ho vissuto quasi tutte le promozioni, tranne quella del ’71 perché ero piccolino, ma ne conservo comunque un ricordo: mio padre Bernardo mi prese per mano e mi disse di seguirlo perché mi avrebbe fatto vedere una cosa. E mi trovai sul corso davanti la famosa A gigante”. E nel suo accogliente ristorante Mimmo accoglie e commenta coi tifosi suoi ospiti (tra cui anche qualche nativo di Cosenza però tifoso giallorosso) le avventure delle Aquile. Di recente ha anche ospitato una cena tra i nostri tifosi e gli ultras del Barletta che hanno letteralmente riempito il locale

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non solo per la presenza, ma per la grande allegria e spirito di amicizia che regnava nella loro tavolata. Anche i suoi due figli, Bernardo e Mattia, sono tifosissimi giallorossi, giusto per perpetuare la tradizione di famiglia e per mantenere fede al cognome che portano.. Ma torniamo ai ricordi. Mimmo Ceravolo ha seguito tantissime volte la squadra in trasferta, e tra i tanti flashback, belli e meno belli… “Ricordo particolarmente la trasferta nella stagione ’87’88 Lecce-Catanzaro, in cui perdemmo 2-0. A fine partita ci scortarono alla stazione, ma durante la partenza del treno qualcuno tirò il freno e i celerini ci fecero scendere per ristabilire l’ordine e successe davvero il finimondo”. Soddisfatto del pareggio in quel di Andria e convinto del grande potenziale della squadra, Mimmo sogna quest’anno di veder giocare i play-off. “Cosentino ha restituito il calcio alla nostra città, e col progetto fatto con Cozza cammineranno sempre insieme. Sono convinto e fiducioso che nel giro di pochissimi anni ci condurranno a giocare il calcio che conta”. E nell’esternare la stima per loro, li invita e li aspetta nel suo locale, per una bella cena, magari per festeggiare un altro bel traguardo. Un pronostico per Catanzaro-Andria? 2 a 0 con gol di Fioretti e Ronaldo.

Mimmo ceravolo nel suo ristorante ricco di cimeli giallorossi 15

di Dora Dardano


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Quei precedenti di ottanta anni fa

di Aurelio Fulciniti

uattro precedenti in due campionati fra Catan- Barsanti, Pini, Pacini. L’incontro finì 1-1 e al gol di zaro e Viareggio. E per ritrovarli bisogna Guasconi al 25’ seguì nella ripresa il pareggio di sfrondare gli almanacchi fino agli anni Trenta Barsanti a tre minuti dalla fine del tempo regoladel secolo scorso. Insomma, nella notte dei tempi mentare. Al ritorno, il 18 aprile 1937, il Catanzaro del calcio. E più precisamente fino al campionato si “impone” a Viareggio senza giocare, grazie al 2di Serie B 1933/34. Il 24 settembre 1933, terza di 0 a tavolino inflitto ai padroni di casa per la rinuncia andata, i bianconeri viareggini si impongono per 2- a scendere in campo. A fine campionato, Viareggio 0, con reti di Giordani al primo minuto e Lippi ultimo con 14 punti (e uno di penalizzazione), men(omonimo di Marcello, l’ex ct Campione del tre il Catanzaro è penultimo con 24. RetrocedeMondo, guarda caso anche lui viareggino) all’86’. ranno entrambe. Promosse in Serie A, Livorno e Al ritorno, in casa giallorossa, il 31 dicembre 1933 Atalanta. – sì, proprio la vigilia di Capodanno – i bianconeri Ma le migliori fortune calcistiche del Catanzaro sul passano in vantaggio con Angelini dopo cinque mi- litorale toscano sono dovute al “Torneo di Viaregnuti, segue la rimonta giallorossa nella ripresa con gio”. Il primo invito alla “giovanile” del Catanzaro Ciminaghi e Bresciani e infine il rigore di Giorgetti arriva al 34° torneo, quello del 1982. Nel girone C per il definitivo pareggio al secondo minuto di re- ci sono anche il Dukla Praga, l’Hajduk Spalato e cupero. A fine torneo il Parducci Viareggio si piaz- l’Inter. La vittoria nella terza partita, coi nerazzurri, zerà al sesto posto e il Catanzaro al settimo. per 2-0 (dopo il pareggio per 1-1 col Dukla e la sconNessuna retrocessione, mentre la Sampierdare- fitta per 2-1 con l’Hajduk), porta ai quarti di finale contro gli inglesi nese (antenata della dell’Ipswich Town. Sampdoria, che naLa partita finirà 1-1 e scerà poi nel 1946 i britannici vincedalla fusione con ranno ai rigori, arriun’altra squadra gevando poi in finale novese, l’Andrea dove saranno sconDoria) sarà profitti dalla Fiorentina mossa in Serie A. per 1-0. L’anno sucGli altri due prececessivo, i giallorossi, denti li registriamo con Soda, Lorenzo e nel campionato di B Borrello in squadra, 1936/37. È il 20 dinel gruppo A vincecembre 1936 e Caranno 1-0 contro il tanzaro e Viareggio Polonia Varsavia e i si sfidano sul campo brasiliani del Paldel “Militare”, oggi leotta-cittadino-Resina, la spedizione al Viareggio 2004 meiras, comple“Ceravolo”. I giallotando il girone con rossi schieravano la seguente formazione: Garbo; Pasti, Panzetti, Reda- un pareggio a reti bianche con la Fiorentina. Ai elli, Pignatelli, Galetti, Prandoni, Isada, Guasconi, quarti, contro la Roma, è di nuovo 1-1 e sconfitta ai Boni, Tosi. A giudicare dai cognomi, una forma- rigori. I giallorossi capitolini vinceranno il torneo zione non proprio “del posto” ma, anzi, con robuste battendo l’Inter in finale 2-0. In Serie A, poi, la presenze del Nord Italia. Una circostanza, del Roma vincerà lo scudetto. Un anno fortunato per i resto, comune a molte squadre del Sud di quegli “lupi”. anni. E che si spiega col fatto che il calcio italiano, La terza partecipazione risale al 2004. Nel girone nato nell’asse Torino-Milano-Genova, contava su un dei giallorossi c’è la Lazio (ed è una sconfitta per 1“vivaio” di praticanti quasi sempre settentrionale. 0), il Maccabi Haifa (altra sconfitta onorevole per Ed essendo i settori giovanili non ancora nati, la 4-3) e il Milan (pari a reti inviolate, bella prestazione e complimenti da parte dell’allora “mister” pratica del calcio al Sud andava molto a rilento. E le società, per garantirsi una squadra in grado di rossonero Franco Baresi, mica l’ultimo arrivato). tenere il passo, puntavano a chiamare nelle loro file Nel 2005, ultima partecipazione del Catanzaro alla elementi del Nord, che si sobbarcavano un vero e “Coppa Carnevale”. Nel primo incontro, sonante proprio “giro d’Italia” per andare a giocare in zone vittoria per 5-0 contro gli australiani dell’Apia Tidel Paese allora quasi sconosciute. Il Parducci Via- gers, seguito da due sconfitte senza appello contro reggio, per tornare alla partita, schierava a sua il Partizan Belgrado (2-0) e la Juventus (3-0). Due volta questa formazione: Zappelli I; Biondi, Zappelli eliminazioni dal girone, ma sempre un’ottima occaII, Porretta, Gifford, Morelli, Pampaloni, Lenzi, sione per mettersi in mostra.

Q

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Un giudizio superficiale ed eccessivo

di Clap

Era la città delle vertigini, arroccata appena uno spettacolo al Politeama? Ha mai respirato l’aria sopra ai dirupi. Una città d’altura di fronte al del nostro meraviglioso centro storico, dei chilomemare. Adesso è orribile, senza dubbio la più tri di suggestivi vicoletti? Ha mai osservato con la brutta d’Italia. Devastata dalla testa ai piedi da un dovuta attenzione le decine e decine di Portali a anceto dirigente la cui sovrana ignoranza è spettaco- droni di meravigliosi palazzi storici, di cui la città è lare. Glielo dico con pena. Qui dove non v’è alcun ri- piena, ne ha mai visitato qualcuno? Ha mai respirato morso a contrattare il voto con la promessa di un l’aria dei percorsi dei Parchi dell’Agraria, di Siano? posto. E’ tale la fame di lavoro che non esiste più la Ma qual’ è il concetto del “bello” per Bevilacqua? libera espressione democratica. Qui un trust di fami- Ce lo dica per piacere, perché leggendo quella frase glie mangia indisture ripensando ai nobato poltrone e potere stri tantissimi concitda un trentennio”. tadini che parlano Questi alcuni stralci male della propria della testimonianza città e, cosa gravisdello storico e saggisima, ne parlano sta catanzarese male pubblicamente, Piero Bevilacqua, apsiamo sempre più parsa su “Il Fatto convinti che non sbaquotidiano” e dediglia soltanto chi vota cata a Salvatore senza coscienza, ma Scalzo con il titolo: anche chi ne esporta “Nella discarica poliuna immagine negatica calabrese spunta tiva solo per fare ruun fiore”. Premesso more. Bevilacqua i bei tempi dell’isola pedonale che siamo assolutadice bene quando afmente d’accordo sulla lettura della drammatica si- ferma che Catanzaro è stata devastata, su questo tuazione politica cittadina, con un voto di opinione non vi è alcun dubbio. Lo è stata dai suoi amminiormai quasi inesistente, figlio del bisogno e del ri- stratori che si sono succeduti negli ultimi 40 anni. catto morale, ci vogliamo soffermare sulla frase Lo è stata dai suoi imprenditori che hanno pensato “adesso è orribile, senza dubbio la più brutta solo a prendere ed a speculare sul suo territorio. d’Italia”. Gravissima: non perché offensiva (e lo è), Catanzaro sarebbe potuta essere meravigliosa... se ma perché assolutamente eccessiva. Ma Bevilacqua solo fosse stata maggiormente amata da chi la ha conosce tutte le centodieci città d’Italia per affer- amministrata, ed anche dai suoi concittadini. Ma mare ciò? Conosce davvero Catanzaro? Ma si è mai mantiene, nonostante tutto, ancora una fiera belaffacciato dal Terrazzo del San Giovanni? Da Bella- lezza, figlia di una millenaria e affascinante storia. vista? Ma ha mai fatto un giro in villa Margherita? Ed è per questo che mai ci saremmo aspettati proAl Parco dell’Agraria? E’ mai stato in Largo Pri- prio da un autorevole storico come Piero Bevilacgioni? Ha mai visto i Cunicoli Sotterranei? Ha visi- qua, uno dei figli migliori di questa sfortunata città, tato il Marca, il Musmi, il Museo Diocesano? Ha una affermazione così dura, così convinta tanto da mai visto una Mostra al Complesso del San Gio- sostenere di non avere alcun dubbio. Speriamo di vanni, ne ha mai visitato le sue Sale? Ha mai visto avergliene fatti venire tanti.

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02/09/2012

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AvELLINO - PRATO CATANzARO - BARLETTA FROSINONE - CARRARESE NOCERINA - ANDRIA BAT PERUGIA - BENEvENTO PISA - LATINA SORRENTO - GUBBIO vIAREGGIO - PAGANESE

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4ª gioRNATA

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ANDRIA BAT - PERUGIA BARLETTA - NOCERINA BENEvENTO - AvELLINO CARRARESE - vIAREGGIO GUBBIO - PISA LATINA - SORRENTO PAGANESE - CATANzARO PRATO - FROSINONE

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7ª gioRNATA

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AvELLINO - PERUGIA BENEvENTO - ANDRIA BAT CARRARESE - PRATO CATANzARO - NOCERINA GUBBIO - BARLETTA LATINA - FROSINONE PAGANESE - PISA SORRENTO - vIAREGGIO

11/11/2012

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BENEvENTO - PAGANESE CARRARESE - GUBBIO FROSINONE - PISA NOCERINA - AvELLINO PERUGIA - CATANzARO PRATO - LATINA SORRENTO - BARLETTA vIAREGGIO - ANDRIA BAT

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ANDRIA BAT - AvELLINO BARLETTA - CARRARESE CATANzARO - SORRENTO FROSINONE - PAGANESE LATINA - GUBBIO NOCERINA - BENEvENTO PERUGIA - vIAREGGIO PISA - PRATO

4-3 1-0 2-2 2-1 3-1 0-0

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ANDRIA BAT - PISA BARLETTA - PERUGIA BENEvENTO - vIAREGGIO CARRARESE - AvELLINO GUBBIO - FROSINONE LATINA - CATANzARO PAGANESE - SORRENTO PRATO - NOCERINA

03/02/2013

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AvELLINO - BARLETTA CARRARESE - BENEvENTO CATANzARO - ANDRIA BAT FROSINONE - NOCERINA PAGANESE - GUBBIO PERUGIA - PISA SORRENTO - PRATO vIAREGGIO - LATINA

28/10/2012

8ª gioRNATA

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ANDRIA BAT - LATINA FROSINONE - BARLETTA NOCERINA - PAGANESE PERUGIA - CARRARESE PISA - CATANzARO PRATO - GUBBIO SORRENTO - BENEvENTO vIAREGGIO - AvELLINO

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11ª gioRNATA

06/01/2013

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AvELLINO - PAGANESE CATANzARO - BENEvENTO FROSINONE - ANDRIA BAT NOCERINA - LATINA PERUGIA - GUBBIO PISA - BARLETTA SORRENTO - CARRARESE vIAREGGIO - PRATO

10/02/2013

07/10/2012

6ª gioRNATA

3-2

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ANDRIA BAT - SORRENTO BARLETTA - LATINA FROSINONE - AvELLINO GUBBIO - BENEvENTO NOCERINA - PERUGIA PISA - CARRARESE PRATO - PAGANESE vIAREGGIO - CATANzARO

04/11/2012

9ª gioRNATA

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AvELLINO - SORRENTO BARLETTA - ANDRIA BAT BENEvENTO - PRATO CATANzARO - FROSINONE GUBBIO - vIAREGGIO LATINA - PERUGIA PAGANESE - CARRARESE PISA - NOCERINA

02/12/2012

12ª gioRNATA

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AvELLINO - LATINA BENEvENTO - FROSINONE CARRARESE - CATANzARO GUBBIO - NOCERINA PAGANESE - ANDRIA BAT PRATO - BARLETTA SORRENTO - PERUGIA vIAREGGIO - PISA

22/12/2012

15ª gioRNATA

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ANDRIA BAT - PRATO BARLETTA - BENEvENTO CATANzARO - GUBBIO FROSINONE - vIAREGGIO LATINA - CARRARESE NOCERINA - SORRENTO PERUGIA - PAGANESE PISA - AvELLINO

10/03/2013

07/04/2013

ANDRIA BAT - CARRARESE AvELLINO - GUBBIO BARLETTA - PAGANESE CATANzARO - PRATO LATINA - BENEvENTO NOCERINA - vIAREGGIO PERUGIA - FROSINONE PISA - SORRENTO

16/12/2012

14ª gioRNATA

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da rec.

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AvELLINO - CATANzARO BENEvENTO - PISA CARRARESE - NOCERINA GUBBIO - ANDRIA BAT PAGANESE - LATINA PRATO - PERUGIA SORRENTO - FROSINONE vIAREGGIO - BARLETTA

28/04/2013

16/09/2012

13/01/2013

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05/05/2013

20/01/2013

1-4 0-2 0-1 1-1 3-2 0-1 0-5 0-3

17/02/2013

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17/03/2013

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14/04/2013

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12/05/2013

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Top 11 della 20ª giornata Statistiche a cura di Antonio Costantino

RUOLO

CALCIATORE

CLUB

vOTO

M/v

GOAL STAG.

Port. dif. dif. dif. Cent. Cent. Cent. Cent. att. att. att. all.

Gori Garufo Cacioli Sirignano davì d’angelo Fabinho Fiore Evacuo Castaldo Ciofani Papagni

Benevento Nocerina Perugia Catanzaro Benevento avellino Perugia Catanzaro Nocerina avellino Perugia Sorrento

7 7,5 7 7 7 7 7,5 7 7.5 7.5 7,5 7,5

6.75 6,75 6,5 6,5 6.5 6.75 6.75 6,5 7 7 6,75 6.5

21 1 0 0 0 1 1 2 12 9 12

MIGLIORE STAGIONE 2011/2012 Nocerina, serie B 15 presenze 2010/2011, Taranto Prima div. 33 presenze 1 goal 2011/2012, Seconda divisione, 30 presenze 2 goal 2007/2008 avellino serie B 19 Presenze 2011/2012 Juve Stabia, serie B 8 presenze 2011/2012 avellino Prima div. 30 presenze 4 goal 2011/2012 Modena serie B 14 presenze 1 goal 2011/2012 Chieti Seconda div. 37 presenze 8 goal 2007/2008, Frosinone serie B 40 presenze 13 goal 2011/2012 Nocerina serie B 42 presenze 10 goal 2011/2012 Gubbio serie B 37 presenze 8 goal 2005/2006 Taranto Seconda divisione secondo classificato e promozione attraverso Play Off

MARcAToRi 12 ReTi: Ciofani D. (Perugia), Evacuo F. (Nocerina). 9 ReTi: Castaldo L. (Avellino), Fioretti G. (Catanzaro). 8 ReTi: Barraco D. (Latina), Biancolino R. (Avellino), Favasuli F. (Pisa), Magnaghi S. (Viareggio), Mancosu M. (Benevento), Scarpa F. (Paganese). 7 ReTi: Galabinov A. (Gubbio), Mancuso L. (Carrarese), Napoli A. (Prato), Politano M. (Perugia). 6 ReTi: Altinier C. (Benevento), Belcastro L. (Carrarese), Girardi D. (Paganese), Innocenti R. (Andria), Mazzeo F. (Nocerina), Tiboni C. (Prato). 5 ReTi: Frara A. (Frosinone), Kolawole A. (Latina), Makinwa A. (Carrarese), Perez L. (Pisa), Tulli G. (Pisa). 4 ReTi: Calamai M. (Viareggio), De Angelis G. (Avellino), Dezi J. (Barletta), Ganci M. (Frosinone), Germinale D. (Benevento), Negro M. (Nocerina), Russotto A. (Catanzaro).

LA CLASSIFICA SquAdRE Latina Avellino Nocerina Perugia Frosinone Pisa Benevento Prato viareggio Paganese Catanzaro Gubbio Andria Sorrento Barletta Carrarese

FuORi CASA

tOtALi

GOL

RiGORi

punti

in CASA G

V

n

p

G

V

n

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n

p

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S

R

S

R

S

40 38 36 33 31 30 29 26 26 25 25 25 21 15 14 13

10 10 11 10 10 11 10 10 10 8 10 10 10 10 10 9

7 5 8 6 5 6 5 5 5 4 5 6 3 1 1 3

3 4 1 1 4 3 1 1 5 4 1 2 4 6 3 2

0 1 2 3 1 2 4 4 0 0 4 2 3 3 6 4

9 10 9 10 10 9 10 10 10 11 10 10 10 10 10 11

5 6 2 4 3 2 3 2 1 2 2 1 2 2 2 0

2 1 5 3 4 3 4 4 3 3 3 2 4 0 2 2

2 3 2 3 3 4 3 4 6 6 5 7 4 8 6 9

19 20 20 20 20 20 20 20 20 19 20 20 20 20 20 20

12 11 10 10 8 8 8 7 6 6 7 7 5 3 3 3

5 5 6 4 8 6 5 5 8 7 4 4 8 6 5 4

2 4 4 6 4 6 7 8 6 6 9 9 7 11 12 13

13 14 23 21 17 18 11 13 19 12 18 13 8 8 8 13

4 7 13 11 11 11 7 8 11 4 18 9 8 10 14 13

13 17 10 9 9 9 17 11 9 11 9 5 8 5 9 8

12 11 10 11 7 11 14 14 18 16 16 17 11 20 19 22

26 31 33 30 26 27 28 24 28 23 27 18 16 13 17 21

16 3 18 10 23 3 22 1 18 4 22 7 21 7 22 5 29 0 20 3 34 4 26 3 19 3 30 1 33 2 35 2

Casa

Legenda: C=in casa T=Totale R=Gol fatti S=Golsubiti RF=Rigori a favore RC=Rigori contro

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Fuori

tot.

RF t

RC R

t

R

3 9 2 1 4 7 6 5 0 3 4 3 2 1 1 2

3 0 1 2 7 3 3 3 8 6 5 3 4 3 6 1

3 0 1 2 6 3 3 3 8 5 5 3 3 3 4 1


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di Enzo Minicelli

Pino Albano: un grande presidente i Pino Albano si può tranquillacietà “Kennedy” del Presidente mente affermare che sia stato Franco Teti. Il successivo campiol’ultimo vero Presidente delnato di serie “B” (1985-86) non fu tutl’U.S. Catanzaro prima dell’avvento tavia felicissimo. Il cambio di di Giuseppe Cosentino. allenatore, la scelta di calciatori inaEra il mese di giugno del 2004, datti e altri errori gestionali, portano quando questo vulcanico imprendiall’immediato ritorno nell’inferno tore, pugliese di nascita, ma catanzadella serie C1. rese di adozione, con un “blitz” in Ma la stella di Pino Albano non era piena notte, acquisisce il pacchetto tramontata. Desideroso di rilancio di maggioranza dell’U.S. Catanzaro per rispondere alle aspettative dei tidalle mani di Adriano Merlo. Persofosi e per appagare il suo temperanaggio ambizioso e pronto alle sfide, mento e orgoglio, affida la squadra ritiene che l’unico obiettivo da darsi, ad un allenatore esperto della cateera quello dell’immediato ritorno in goria, Claudio Tobia. Albano non leserie “B”. Consapevole della sua sina gli sforzi per allestire una scarsa esperienza nel settore calcisquadra con l’obiettivo della promoPino Albano stico, decide di assicurarsi l’apporto zione e acquista calciatori di qualità di consiglieri e di esponenti delle rispondenti ai nomi di Zunico, Chiavecchia guardia come il mitico Nicola Ceravolo e Pa- rella, Tavola e sopratutto Massimo Palanca, il piccolo squale Ripepe. grande uomo/goal destinato a rimanere nel cuore dei Consolidata la parte dirigenziale composta da Nicola tifosi catanzaresi. Ed è di nuovo Serie “B”, un campioCeravolo (super visore generale) - Pasquale Ripepe nato concluso con un onorevole 5° posto, con indubbio (cons. tecnico), - Francesco Puccio (accompagnatore merito dell’allenatore Vincenzo Guerini che aveva soufficiale) - Gianni Improta (direttore sportivo) - Pino Al- stituito il collega Tobia. Guerini si dimostra allenatore bano (Presidente), viene ingaggiato un allenatore di va- di assoluto valore, porta una ventata di gioventù con Colore come Giovan Battista Fabbri, seminatore d’oro rini, Cristiani, Costantino e Rossi che, integrandosi 1977, capace di valorizzare molti giovani, (un nome su bene con i veterani, spingono il Catanzaro a disputare tutti Paolo Rossi), veterano di promozioni dalla “C” alla un grande campionato che porta i giallorossi a sfiorare “B” e dalla “B” alla “A”. un’ennesima clamorosa promozione in serie “A”, sfuSono tutte scelte vincenti, la squadra, arriva vittoriosa mata per un solo punto e per scellerate decisioni arbialla fine del torneo, conquistando la promozione in serie trali che favoriscono la potentissima Lazio. Fu l’ultima “B”, grazie anche all’esplosione di un giovane talento annata felice della gestione Albano che si concluderà, catanzarese come Pino Lorenzo e la conferma di Gre- dopo un campionato di transizione, con il tracollo sporgorio Mauro, ragazzi cresciuti entrambi nella storica So- tivo, evidenziato da due retrocessioni che portano il Catanzaro dalla “B” alla “C2”, quest’ultima a tavolino per una assurda penalizzazione dopo aver vinto lo spareggio salvezza di Lecce contro il Nola. La tifoseria si allontana da Albano, il senso di vuoto creatosi attorno alla società, porta alla decisione di lasciare e dare forfait cedendo il proprio pacchetto azionario, passando la leva del comando a Giuseppe Soluri e poi......... è tutta un’altra storia! Pino Albano rimane comunque una parte importante della storia dell’U.S. Catanzaro, rivalutato da tutta la tifoseria e oggi ricordato con affetto e rimpianto.

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Albano, ceravolo e Mario iiritano

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Tempo di neve ra qualche giorno la Val di Fiemme ospiterà i mondiali di Sci Nordico, ma anche la nostra regione, in quanto ad abbondanza di neve, non avrebbe certo sfigurato nell'accogliere un avvenimento di tale portata. Mai come in questi ultimi anni, la Calabria ha visto l'altopiano silano imbiancato per tutto il periodo della stagione sciistica, e per quanto il settore non sia mai decollato, almeno non come auspicato da ataviche revisioni, esistono nella provincia di Catanzaro due Sci Club che si occupano di promuovere la pratica degli sport invernali e non solo, nella zona antistante il capoluogo. Uno di questo è lo Sci Club Racisi, fondato nel 1986 da Antonio Alberto Marsili, che vede in Saverio Argirò uno dei maggiori promotori dell’attività sciistica in una regione da sempre celebrata per le sue peculiarità montane, ma tuttora carente malgrado gli sforzi degli addetti al settore. Forse non tutti sanno che in Calabria sono dislocati una decina di impianti, tra i quali spiccano 4 piste omologate, equamente distribuite tra Gambarie d’ Aspromonte, Lorica, Camigliatello Silano e Palumbo, quest’ultima dotata anche di un impianto di innevamento artificiale. L’organizzazione fa capo al Comitato Regionale, che comprende delegati sia calabresi che lucani, ma il bacino d'utenza gode di una presenza importante proveniente anche dalla Sicilia; senza contare che, in occasione della selezione regionale avviata per la designazione dei Maestri di Sci, sono arrivati 165 tecnici da tutta Italia, fra cui 31 calabresi, e in 3, fra i quali Marco Argirò per la provincia di Catanzaro, hanno conseguito il brevetto.

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Un’attività vivace, dunque, coraggiosa, in questo periodo di crisi, che impone il dovere di assicurare a chi voglia praticare questo sport, di poter godere di addetti ai lavori le cui qualifiche rispondano agli standards nazionali. Saverio Argirò chiarisce che “da parte nostra l’attenzione è sempre ai massimi livelli, per quanto, e questo rappresenta un tasto dolente, durante il periodo dei campionati studenteschi, i ragazzi incorrano in notevoli difficoltà non solo per dedicarsi agli allenamenti, ma anche per disputare le gare. Queste sono scandite dal calendario federale, che va da Gennaio a Marzo; spesso però lo svolgimento è condizionato dalla disponibilità degli impianti che durante il fine-settimana sono molto frequentati, cosicchè siamo obbligati a sottostare ad una organizzazione che va ad inficiare le scadenze del calendario scolastico”. Vero è che i Calabresi che sciano continuano ad amare le vette alpine, eppure S.Giovanni in Fiore offre una pista di fondo, anch’essa omologata, molto apprezzata dai maratoneti dello sci, che il 23 ed il 24 febbraio accoglierà i rappresentanti di molte società pronti a sfidarsi in una serie di gare, previste nell’ambito delle manifestazioni Interappenniniche, a carattere nazionale. Questo in linea con le scelte gestionali dello Sci Club Racisi che si occupa di promuovere le attività in tutto il periodo dell’anno, organizzando escursioni fuori regione in ogni stagione, all’insegna di un amore per la montagna che esula i confini locali, ma non trascende dal ricercare un benessere psico-fisico che solo il diretto contatto con la natura può assicurare pienamente. gea Brescia

Una fase di slalom gigante a lorica lo scorso 26 gennaio

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Campioni di vita

di Gea Brescia

iamo la vita che soa traguardi importanti. gniamo di vivere, queLa Nazionale juniores, un sto é indubbio, ma contratto già firmato con la nessuno nasce con il liFiorentina, un incidente bretto delle istruzioni inserio dal quale si era comcorporato, così può pletamente ripreso, una accadere che capisci di escarriera costellata di sucsere un talento del calcio, cessi, difficili da gestire se e che anche tu faccia fatica ti manca un pò di cattivea crederci. E magari ti riria. trovi alla stazione ad aspet“Ho iniziato presto e ho tare un treno che sai non smesso troppo presto, ma a passerà più, eppure decidi Francesco Procopio con la maglia della Nazionale Juniores quell’età non hai la piena di lasciarlo andare, senza consapevolezza della vita e approfittare di tutte le opportunità che questo potrà magari non avevo capito che avrei potuto spingere anoffrirti. cora. Anche quando mio fratello ha smesso (Gianluca Ecco diciamo che a Francesco Procopio é accaduto allena i Giovanissimi del settore giovanile del Catanquesto, e proprio in quegli anni in cui nel calcio co- zaro), ho pensato la stessa cosa. Papà ha giocato nel minciavano ad arrivare i contratti importanti, quelli Catanzaro, il DNA non mente, noi il calcio ce lo abveri, quelli che ti avrebbero cambiato la vita, ma non biamo nel sangue! Lui ha la stoffa per fare l’allenatore, é detto che sarebbe stato in meglio. sa motivare i ragazzi e interpretare le partite, riesce a Cresciuto in un Settore Giovanile “molto curato, for- stimolare i suoi atleti, materiale umano da gestire con mato da professionisti motivati, che ci mettevano cautela perché diventi un buon calciatore. Ecco, io so passione”, Francesco non viveva che per il pallone. di essere un bravo calciatore, ma non farei mai l'alle“Facevamo calcio dalle 8,00 del mattino fino alle natore”. 21,00...alla fine diventa come quando leggi un libro: Oggi si occupa di altro, le sue attività lo hanno tenuto se ne leggi uno hai una preparazione, se ne leggi cento, legato ad una città che continua ad amare, e da cui, ne acquisisci una sicuramente migliore. Eravamo so- forse per troppo amore, non si è mai voluto staccare. prattutto questo e tra noi c’era gente che sapeva giocare Una città che manca di tanto, ma si ostina a vivere di perché aveva lavorato nel costruirsi tecnicamente e fi- sport, e Francesco ha saputo coniugare il suo essere sicamente. A differenza di allora, oggi ci sono pochi uomo col suo essere calciatore, dedicandosi al beach talenti, l’offerta è davvero limitata, nel senso che anche soccer, continuando a divertirsi e a fare divertire. quelli bravi, se non vengono coltivati in modo ade- Non si puó resistere al richiamo del pallone: se lo guato, se non capiscono che devono pensare solo al cal- ami, lo ami per sempre, e se trovi il modo di mantecio, quasi subito si perdono per strada”. nere vivo l’entusiasmo correndogli dietro sulla sabSembra strano sentirlo dire ad un uomo che ha bia calda, davanti al tuo mare, ai tuoi affetti più smesso di giocare a 27 anni, ma dal’86 al 92/93, Fran- grandi, quelli saldi, non effimeri, forse quel libretto cesco ha giocato più di 200 partite col Catanzaro, spo- d’istruzioni, alla fine, Francesco Procopio, è riuscito standosi poi a Potenza, Messina, un anno al nord in ad inserirlo tra i suoi manuali del calcio letti e riletti C 2, in squadre gestite da gente seria e che miravano soprattuto tra le righe.

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