Catanzaro vs Pisa

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Periodico Indipendente - Anno I° - num. 12 - Domenica 10-03-2013 - CATANZARO - PISA

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Proviamoci

di Claudio Pileggi

a più bella soddisfazione arrivata da Nocera E le successive due gare, proprio a Frosinone dodomenica scorsa? Il ner vosismo di capitan menica prossima, e poi in casa contro il Perugia, Bruno e mister Auteri durante la gara e so- sarebbero da giocare all’arma bianca, cercando il prattutto alla fine. E sì, perché si è trattato di un successo a tutti i costi. Siamo degli inguaribili otnervosismo figlio di frustrazione per non essere timisti, lo sappiamo, però questo Catanzaro ci fa riusciti a battere davvero ben sperare. l’odiato Catanzaro. Ed allora ci tocca fare Perché il nostro Roautocritica perché avenaldo ha surclassato vamo espresso scettil’esperto Bruno; percismo, all’indomani ché mister Cozza è riudel mercato di riparascito ad imbrigliare la zione di gennaio, ritemanovra della formanendo eccessiva la zione rossonera. Un rivoluzione effettuata ner vosismo arrivato nell’ organico giallofin dentro la sala rosso, in una formastampa e che ha contazione che veniva da giato anche i cronisti cinque vittorie in sette locali. E siccome a incontri. Ma i fatti volte il volgare dialetto stanno dando ragione riesce a sintetizzare al DS Ortoli e a mister con una sola parola Una immagine del parapiglia finale a Nocera protagonista l'ex Bruno Cozza. Dopo le prime quasi come la nobile due sconfitte contro lingua Latina, diciamo che in casa rossonera si Latina e Benevento, il Catanzaro degli ultimi sono “imbunnati”. Non però i meravigliosi tifosi tempi è squadra sicuramente più forte ed affidamolossi, che per l’ennesima volta hanno dimo- bile. Determinanti gli innesti di Castiglia e sopratstrato amicizia e affetto per il popolo giallorosso, tutto Ronaldo a centrocampo, ma anche quelli del nonostante tutte le polemiche. Bene così e guar- giovanissimo Bacchetti e di Conti, in difesa. Una diamo avanti. Guardiamo a questa affascinante formazione autoritaria, che affronta gli avversari sfida contro il Pisa che potrebbe rappresentare la senza paure o isterismi, come invece avvenuto, in svolta dell’intera stagione. Battere i nerazzurri più occasioni, nella prima parte di campionato. vorrebbe significare portarsi a soli due punti dagli Avanti così allora. Otto gare sono forse poche per stessi e se il Frosinone non vince a Barletta, il tentare quella che sarebbe una incredibile riquinto posto, utile per i play off, sarebbe a soli monta, ma quanto detto, unito all’ottima condiquattro punti, dando per scontato il successo del zione atletica che stanno dimostrando Russotto e Benevento contro il Sorrento (ma non è detto…). compagni, ci fa ben sperare. Proviamoci.

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Nerazzurri in calo ma ancora in zona play off isa, un match tra due piazze storiche del calcio italiano. Due squadre che rientravano nel novero delle “Provinciali terribili” e che tra gli anni ’70 e ’80 hanno dato vita a delle sfide emozionanti. Tanto da aver disputato lo stesso numero di campionati in serie A e più o meno lo stesso numero di presenze in serie B. Il Pisa Sporting Club (oggi AC Pisa) fu fondata nel 1909. Dopo la riforma dei campionati a girone unico conta 7 partecipazioni nella massima serie e 31 in quella cadetta (3 in più rispetto al Catanzaro). Nel 1920-21 ha partecipato alla finale-scudetto, persa contro la Pro Vercelli. Inoltre ha vinto due Mitropa Cup e una Coppa Italia Lega Pro. In serie A ha debuttato nel campionato 68-69, mentre l’ultima apparizione risale alla stagione 90-91. Profumo di grande calcio, profumo di un altro calcio. Ecco cosa rappresenta Catanzaro – Pisa. All’andata finì male per i ragazzi di Ciccio Cozza. Dopo un primo tempo discreto, concluso a reti inviolate, le aquile passarono in vantaggio con una rete di Alberto Quadri. Giusto il tempo di esultare che il Catanzaro venne travolto dalle reti pisane. A dare il là alla debacle giallorossa fu il presunto fallo di mano fischiato a Ciro Sirignano con contestuale espulsione (doppia ammonizione) del difensore giallorosso ed il calcio di rigore trasformato da Favasulli. Subito dopo arrivò la rete di Buscè e nella parte finale dell’incontro quelle di Favasulli e Perez. Ma da quel 28 ottobre di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Il Catanzaro, grazie ai nuovi innesti, ha trovato la quadra-

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di Luigi Conforto

tura del cerchio ed oggi è l’artefice del proprio destino. Dipende tutto dalla compagine giallorossa stabilire quale dovrà essere il prosieguo del campionato. I giallorossi si trovano a cinque punti dalla zona play off che, guarda caso, è occupata dal Pisa. Ovvio che un successo di Russotto e compagni accorcerebbe ulteriormente le distanze dalle zone alte della classifica. Il momento sembra propizio, perché la compagine toscana non sta attraversando un periodo felice. Reduce dal pareggio casalingo con la Paganese e da un clima non proprio positivo attorno alla società pisana. Tant’è che durante la settimana il Presidente Battini ha diramato una nota stampa chiedendo coesione d’intenti e sostegno da parte dell’imprenditoria locale. Ma non si illuda nessuno, tutto questo non influenzerà la squadra di mister Pane che si presenterà al “Ceravolo” per portare a casa minimo un punto. Al momento il Pisa occupa la quinta posizione assieme al Frosinone con 34 punti. I toscani hanno conquistato 9 vittorie e 7 pareggi mentre hanno subìto 6 sconfitte. 30 sono i gol all’attivo (gli stessi del Catanzaro) e 24 al passivo. I neroazzurri giocano solitamente con un 3-5-2: Sepe tra i pali; Suagher, Colombini e Carini formano il trio difensivo; Benedetti, Mingazzini, Buscè, Barberis e Scappini giostrano nella zona nevralgica del campo; mentre Favasuli e Tulli sono il duetto avanzato. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad una bellissima sfida tra due squadre che meriterebbero ben altri palcoscenici.


Il Ronaldo del Catanzaro ’ ARRIVATO a Catanzaro con la lusinga di essere stato definito il successore di Saponara. Passato dal Grosseto all’Empoli nel mercato di gennaio, Ronaldo Pompeu Da Silva, ventitré anni il prossimo otto aprile, è stato dirottato in Calabria con l’impegno che a giugno sarebbe rientrato in Toscana. Già, perché a giugno, Saponara, giovane promessa del calcio italiano, attualmente titolare inamovibile dell’Empoli e già in odore di Nazionale, si trasferirà a Milano, sponda rossonera. Ronaldo, dopo quattro stagioni in serie cadetta con Mantova, Padova e Grosseto, ha accettato di scendere di categoria con la promessa di ritor nare alla casa

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di Francesco Iuliano

allo sport ho imparato molto, richiede sacrifici ma ti ripaga con tante soddisfazioni

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madre a campionato finito. Quello del centrocampista brasiliano, dunque, a Catanzaro, sarà un contributo a tempo. Nonostante questo, Ronaldo si è da subito integrato in un gruppo già collaudato facend o s i apprezzare dal tecnico e dalla tifoseria per la serietà e la deter minazione messa in campo sin dalla prima partita. Qual è il tuo miglior ricordo calcistico? Credo sia quello che mi riporta agli inizi della carriera quando, a Mantova, sono partito dal settore giovanile per arrivare ad esordire in prima squadra. Una stagione in cui ho collezionato dieci presenze ma che non è finita bene per la squadra e per la società considerato che siamo retrocessi e siamo falliti. La tua migliore partita disputata? Ne ho una in particolare, quella giocata a Livorno con la maglia del Padova. La partita terminò 33 ed io ho segnato un gol. L’unico sino ad oggi della mia carriera da professio-

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nista. Quale, invece, la tua peggiore partita disputata? Sicuramente quella giocata a Mantova contro il Torino. Ricordo che entrai nel secondo tempo ma dopo appena cinque minuti sono stato espulso lasciando in dieci i miei compagni di squadra. Qual è stato il percorso che ti ha portato ad essere un calciatore e chi ha creduto maggiormente in te? Chi maggiormente ha creduto in me è stato il mio ex procuratore che dal Brasile mi ha portato in Italia. Ma devo dire grazie anche all’attuale procuratore che mi ha trovato una buona sistemazione. Qual è la rinuncia più grande che la carriera ti abbia imposto? Sicuramente, sino ad oggi, la più grande rinuncia che ho dovuto sopportare per la carriera è la lontananza dalla mia famiglia. Cosa hai imparato dallo sport? Tanto. Se ami lo sport ti devi impegnare senza condizioni. In compenso lo sport ti ripaga con le tante soddisfazioni. Qual è stata la chiave del tuo successo: la determinazione, l'umiltà, la fortuna o … cos’altro? L’umiltà e la fortuna perché oltre all’impegno che ci puoi mettere se non hai un pizzico di fortuna difficilmente riesci a d arrivare dove vorresti. C’è una squadra con cui ti piacerebbe giocare? Sicuramente nel Milan. Ora cambiamo argomento, lasciamo lo sport per passare un po’ al Ronaldo di tutti i giorni.


Curiosità Nome Ronaldo cognome Pompeu Da Silva data e luogo di nascita Caxambo Do Sul (Brasile), 08 aprile 1990 altezza 1,75 peso kg 70 segno zodiacale ariete Squadre precedenti Mantova, Padova, Grosseto C’è un oggetto che porti sempre con te? Si, una catenina d’oro con un Crocifisso. Qual è il più bel regalo che ti si potrebbe fare? Non so, ma credo che sei mi si regalasse un paio di scarpe mi si farebbe davvero un bel regalo. Chi inviteresti a cena? I miei genitori. Il tuo incubo ricorrente? Per fortuna non ne ho. Hai un sogno ricorrente? Si, quello di giocare un giorno in serie A. Credo che per chi giochi al calcio questa sia una delle massime aspirazioni. Qual è stato il momento più emozionante della sua vita? Sicuramente quando ho fatto il mio primo gol da professionista. Hai altri interessi? Nessuno in particolare, almeno per il momento. Attrice preferita? Non saprei. Non ho un’attrice preferita anche se mi piace guardare film. Ultimo cd comperato? Personalmente non ne ho comprati anche perché ormai la musica la scarico da internet. Ricordo comunque che l’ultimo cd l’ho comperato in Brasile, era di Ivete Sangalo Genere musicale preferito? Soprattutto “Sertanejo” che è un genere musicale brasiliano Canti mai sotto la doccia ? No.

Canzone preferita ? Sicuramente Venezia. Vacanza ideale? In Brasile, a casa mia. Un pregio di Ronaldo Credo di essere una persona molto spontanea e disponibile. Un difetto? A volte mi accorgo di essere un po’ troppo nervoso Aggettivo per definirti Battagliero. Qualità che apprezzi di più in un uomo L’umiltà. Qualità che apprezzi di più in una donna Soprattutto la sincerità. Sei vanitoso? Un pò. Quanto tempo passi davanti allo specchio? Poco. Cosa hai imparato dalla tua famiglia? Tutto. L’educazione principalmente. Ti ricordi come hai conosciuto tua moglie? Con lei ci conosciamo da piccoli. Andavamo a scuola insieme. Nonostante questo, però, ho dovuto lavorare un pò prima di conquistarla. Se la dovessi definire in una parola? Splendida. Cosa ti piace di più di lei La sua intelligenza. Cosa non sopporti di lei Nulla. Di lei mi piace tutto. Da 1 a 10 quanto conta nella vita: il denaro 8 l’amicizia 10 l’amore 9 la salute 10 la famiglia 10 l’onestà 10 la bellezza 7 il sesso 8

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Catanzaro: Piazzetta Osservanza Tel.0961.532870 Soverato: Via Risorgimento, 26 Tel. 0967.23933

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ OndaCalabra s.n.c. - Via L. Gariano - Catanzaro - Tel. 0961.771879 ondacalabrasnc@gmail.com

Periodico sportivo indipendente Anno I° - n. 12 del 10.03.2013 - Tiratura: 5.000 copie Reg. Tribunale di Catanzaro n. 15 del 25.10.2012

FOTO: Cosimo Simonetta PROGETTO G RAFICO E R EALIZZAZIONE Studiograficomaio - Via Indipendenza, 4 - 88069 Stalettì (CZ)

DIRETTORE R ESPONSABILE E COORDINAMENTO G IORNALISTICO Claudio Pileggi

info: 0961.918427 - 339.2215585

E DITORE Luigi Conforto - info: 333.8247197 - 331.7928935

STAMPA: Graficherre di Francesco Raffaele Via P. F. Fiorentino, 6 - Catanzaro - Tel. 0961.792692 8


Lotta a due per il primo posto e bagarre per il quinto a giornata appena trascorsa della Lega Pro ha presentato diversi match di notevole importanza sotto il profilo della classifica. Ovviamente il big match della giornata è stato sicuramente il derby laziale tra Frosinone e Latina. I ciociari sono riusciti, imponendo il fattore campo, a fermare la capolista (che, in ogni caso, ha ancora una gara in meno rispetto alle altre contendenti), meritando la vittoria. Sono bastati pochi minuti infatti ai canarini per portarsi in vantaggio grazie ad un gol di Aurelio, abile a sgusciare fra i due difensori centrali e trafiggere l’estremo difensore ospite con un destro preciso. Sempre nella prima frazione, precisamente nel 3' minuto di recupero, l’arbitro vede un fallo in area del Latina e concede un calcio di rigore in favore dei padroni di casa. Dagli 11 metri Carrus realizza il 2-0. Nella ripresa il Latina cerca di riaprire il match, ma ci riesce solamente allo scadere con Jefferson che batte Zappino con un pallonetto da venti metri. La gara quindi finisce col punteggio di 2-1 per i padroni di casa. Il Latina conserva comunque il primo posto a quota 43 punti, con ancora la gara da recuperare, come detto sopra, contro la Paganese. Il Frosinone aggancia invece il Pisa a 34 punti raggiungendo il quinto posto in classifica. Il Pisa, avversario di turno delle Aquile, invece, non sfrutta il turno casalingo, impattando 0-0 contro la Paganese. Nonostante la Paganese abbia affrontato la gara con una formazione ampiamente rimaneggiata, e per di più giocando in inferiorità numerica numerica nei 20 minuti conclusivi del match (espulsione di Ciarcià per doppia ammonizione), il Pisa non è riuscito a sfondare il fortino costruito dai campani, meritando ampiamente i fischi del pubblico presente al triplice fischio finale. Nel finale di gara la Paganese ha addirittura sfiorato il colpaccio, colpendo una doppia traversa. Il nostro Catanzaro ottiene un punto nella insidiosa trasferta di Nocera. La Nocerina, reduce dalla sconfitta di Perugia, ha cercato l'immediato riscatto contro un Catanzaro che si è presentato al S. Francesco privo del portiere titolare Pis-

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di Emanuele Vartolo

seri, squalificato. Nonostante sia stata la Nocerina a fare la partita, come del resto era lecito attendersi, il Catanzaro è passato in vantaggio con Russotto, ancora una volta il migliore dei suoi(da segnalare questa volta una ottima prova anche per Squillace). Faraon dimostra di essere un valido rimpiazzo e non fa rimpiangere troppo l'assenza del titolare Pisseri. I molossi agguantano il pari nella ripresa, nell’unica disattenzione difensiva delle Aquile, (svarione di Sirignano), con Evacuo che al 55' sigla l’1-1. Resta il rammarico per due chiare occasioni sciupate dal Catanzaro che potevano far conquistare addirittura il bottino pieno. In conferenza stampa, si è trattato di 2 punti persi secondo Auteri, ma il dato certo è che con il pareggio la Nocerina raggiunge quota 37 e il Catanzaro quota 29, realizzando così un ulteriore passettino in avanti verso la conquista della salvezza diretta. L’altro big match è andato in scena al “Curi” fra Perugia edAvellino. Anche in questo caso la gara termina con un 1-1, pari che tutto sommato non scontenta nessuna delle due compagini. In classifica il Perugia sale a 37 e l’Avellino a 42. Evita in extremis la sconfitta il Benevento nella trasferta di Andria. I pugliesi passano in vantaggio con Sy nella prima frazione di gara ma in pieno recupero, al minuto 91, D’Anna evita la sconfitta ai sanniti e infligge un duro colpo all'Andria dal momento che, a 8 giornate dal termine, i pugliesi si trovano a 23 punti, a 5 punti dalla salvezza diretta. Benevento che invece sale a 33 e rimane ad 1 punto dall’ultimo posto utile per i playoff. Il Gubbio espugna Barletta, tirandosi fuori dopo un periodo nefasto dalla zona playout portandosi a 28 punti. Barletta fermo ancora a quota 14. Situazione allarmante anche per il Sorrento, 16 punti, che nell’anticipo perde dopo essersi portato in vantaggio sul campo del Viareggio. Quasi definitiva, infine, la resa della Carrarese, che perde a Prato nel derby toscano e consolida con 13 miseri punti l’ultimo posto in classifica. Il Prato raggiunge invece i 30 punti che valgono una sostanziale tranquillità da centro classifica.


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gni settimana saranno proposte tre partite del campionato di prima divisione, delle quali occorrerà tentare di indovinare il pronostico (1-X-2) ed il risultato esatto. Se si indovina solo il pronostico sarà assegnato 1 punto, se si indovina il risultato esatto saranno assegnati 3 punti. Nel caso si indovinino entrambi, i punti non si sommano, per cui il punteggio massimo attribuibile per ogni partita è di tre punti. Può anche essere possibile effettuare un pronostico in contraddizione con il risultato esatto (es: X, 1-0). Si procederà quindi alla stesura di una classifica ed al vincitore finale sarà assegnato un abbonamento del settore “Tribuna Centrale” per il campionato 2013-2014. Sono previsti premi anche per il secondo classificato (“Abbonamento Settore Curva”) ed il terzo (Divisa ufficiale completa US Catanzaro). Premio settimanale: al primo classificato un accessorio tecnico offerto dalla Givova, sponsor ufficiale US Catanzaro; al secondo classificato un biglietto di tribuna laterale. Per concorrere occorre collegarsi al sito “www.ilgiallorossonline.it” nella sezione “il concorso” specificando nome e cognome del concorrente, con i dati anagrafici (data e luogo di nascita). Si precisa che può essere inviato un solo pronostico per ogni concorrente e che in caso di parità sarà considerato vincitore chi lo avrà inviato per primo. NB. Si raccomanda di utilizzare sempre lo stesso indirizzo mail.

- Sig. laMaNNa FlaVio con punti 7, si aggiudica il primo premio consistente in un accessorio tecnico GiVOVa. - Sig.ra Gaccetta FortUNato con punti 6 si aggiudica il secondo premio consistente in un biglietto di tribuna laterale.

I VINCITORI DELLA SCORSA SETTIMANA

Sig.na torchia eliSa, ritira il primo premio consistente in un accessorio tecnico GiVOVa.

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I pronostici da indovinare questa settimana sono i seguenti: Gare del 17-03-2013

PRONOSTICO

RISULTATO ESATTO

FroSiNoNe-cataNZaro perUGia-latiNa NoceriNa-piSa

Classifica parziale per le prime dieci posizioni: CONCORRENTE 1 - ciaMBroNe ViNceNZo

PUNTI 27

2 - caStaGNa arNalDo

24

3 - VaroNe aNGelo; Gaccetta FortUNato; laMaNNa FlaVio; opipari paolo

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7 - NoSDeo leoNarDo

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8 - ciaMBroNe VirGiNia; NoSDeo lUca

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8 - Gallo SteFaNo; coriGliaNo aleSSaNDro

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Si LaB, composta da un team di Tecnici Qualificati, nasce con l’obiettivo di fornire servizi su tutti i problemi che le aziende devono affrontare nel settore ambientale ed agroalimentare. il laboratorio è iscritto nel Registro Regionale dei Laboratori di analisi non annessi alle industrie alimentari ai fini dell’autocontrollo fin dal 2006. il laboratorio è accreditato aCCREdia in conformità alla norma UNi CEi EN iSO/iEC17025 ed opera con sistema di Gestione per la Qualità certificato UNi EN iSO 9001:2008. Strumentazione all’avanguardia e costante addestramento del personale garantiscono al cliente rapidità, affidabilità del dato analitico e consulenza sempre aggiornata. ESi LaB S.r.l. - Gruppo ESiSUd Via Lucrezia della Valle, 84 88100 Catanzaro Tel. 0961/753902 - Fax 0961/752340

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di Carlo Talarico

CATANZARO Armando Ortoli Direttore Sportivo Calabria Ora 6 febbraio 2013

Marcello PITINO Direttore Sportivo - Il Quotidiano della Calabria – 9 aprile 2010

La vittoria con la Paganese ci ha dato una buona dose di autostima fondamentale per continuare a lavorare con la cattiveria e la fame giusta

Giocheremo con l’impegno di sempre sino a quando la matematica non ci precluderà la possibilità di riprenderci quella classifica che è stata nostra dall’inizio del campionato

RESTO DEL MONDO

Mazzone è uno pulito, nei suoi armadi ha la biancheria che brilla

Eugenio FASCETTI - Allenatore

I maghi non esistono, quelli li bruciavano nelle piazze nel ’300

Carlo MAZZONE - Allenatore

Una soluzione ce l’avrei per Moratti: mi ingaggi e poi mi lasci a casa, almeno eviterà altri danni

Un 2-0 è un 2-0, e quando fai 2-0 vinci

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Giovanni TRAPATTONI - Allenatore


Lunch day: oggi come ieri, fascino immutato unch day... Quand’eravamo ragazzi non c’era. O forse sì, perché si giocava pomeriggio ma sotto l’albero della curva, prima del fischio d’inizio, c’era comunque chi srotolava la stagnola e improvvisava un allegro picnic. Lunch day: Torino-Palermo... Sera prima a San Siro: MilanLazio. Però c’è un vantaggio, in questo calendario ballerino che moltiplica i chilometri di chi segue il pallone per mestiere: alle quindici, all’ora canonica d’un tempo, quando il portiere vestiva di nero e sulle maglie non c’erano i nomi, puoi concentrarti sull’altro calcio, quello che segui per cuore, quello di categorie minori in cui ti senti solo di passaggio, e non per nostalgia vuota, ma per fiducia in un club, in una squadra, in un progetto. Quand’eravamo ragazzi, web e satelliti non c’erano.. Adesso sì e trasmettono emozioni che nessuno una volta ti dava, giusto radio private - talvolta scalcinate, eppure splendide - che tuttavia non potevano raggiungerti se eri lontano dal tuo mondo. Che importa, oggi, dove ti trovi? Districandoti tra canali e Rete, sei a Nocera: stringi pugni gioiosi per il vantaggio di Russotto, t’immusonisci per il pari d’Evacuo, tremi quando ancora lui colpisce il palo, sbalzi tra speranze e ansie per novanta minuti. E alla fine eccoti lì a fare i soliti calcoli, a specchiare la fiducia nella nuova classifica, ad assistere - capita spesso - al liti-

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di Antonio Barillà *

gio tra l’angioletto e il diavoletto che ti parlano: il primo indica i play off, in fondo mancano solo cinque punti, il secondo invita a stare cauti ed esagera misurando il +2 sui play out. Vince il primo e non è ottimismo cieco, nemmeno (non soltanto) orgoglio puro: vince il primo perché Nocera riassume qualità e carattere, perché se passi in vantaggio, costruisci buone occasioni e reggi l’urto in casa della terza forza del campionato vuol dire che le ambizioni sono solide, non semplicemente tenaci. In ogni caso, essendo ampia la striscia di confine e autorizzate le interpretazioni differenti, basta pazientare tre giornate. Adesso c’è il Pisa, poi seguirà il Frosinone: le due squadre che tratteggiano la linea dei play off. Quindi avversario sarà il Perugia, che in questo momento affianca la Nocerina in terza fila. Duecentosettanta minuti per la verità. Per inquadrare, una volta per tutte, la stagione. Per capire se potrà colorarsi di sogni, filare piatta o scuotersi in apprensioni inattese. L’angioletto invita ad avere fiducia...> * antonio Barillà, 47 anni, lametino, è vicecaporedattore del corriere dello Sport. prima firma sulla Juventus, ha seguito due Mondiali e un europeo, avendo la fortuna di raccontare tra l’altro la fiaba azzurra di Germania 2006. prima di approdare al quotidiano romano, ha lavorato per tuttosport e la Stampa.

i tifosi giallorossi a Nocera; il gol di russotto e la sua esultanza

fonte forzanocerina.it

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Elio, uno degli Scarpino uesta settimana siamo nel quartiere Pontepiccolo, ospiti della famiglia Scarpino che frequenta lo Stadio da più di 50 anni e si sposta anche in trasferta tra gli anni ’50 e ’70 dalla Sicilia al Piemonte passando per la Lombardia. Protagonista della nostra intervista è Elio che porta con sé una forte fede giallorossa insita nella sua famiglia a partire dal papà Francesco detto Mastro Ciccio, la madre Giuseppina (che rendeva il pre-partita una vera festa), i fratelli Mario, Salvatore, Pasquale, Giovanni, Anna, Sergio e Massimo, le cognate Lina, Rosalba, Pina e il cognato Nicola. Col passare del tempo la famiglia cresce insieme alla moglie Patrizia con cui è felicemente sposato da 30 anni e si aggregano i figli Francesco e Alessandro e ultimamente i nipoti Rossella, Marco, i 3 Francesco, Salvatore, Simone, Deborah, Alessio. Il ricordo più bello che Elio conserva è la partita di Reggio Emilia nel campionato ’75- ’76, quando conquistammo la seconda serie A. Per il suo ricordo più amaro, invece, basta tornare un anno indietro allo spareggio a Terni col Verona in cui perdemmo non solo la partita ma anche un caro tifoso per un incidente, Carlo Maria Tallarigo alla cui memoria fu fondato un club. Si aggiunge a questa anche la trasferta di Taranto nel 2003 in cui ci fu un’aggressione ai tifosi giallorossi durante la quale Elio ricevette due coltellate e una cinghiata in testa: “Gli aggressori riuscirono a scappare, io fui soccorso e medicato. Ma la cosa positiva fu che arrivai allo Stadio quando mancavano cinque minuti, giusto in tempo per assistere al goal di Pastore che ci fece vincere la partita”. No comment. “Il Presidente Cosentino è quello che ci voleva, ci ha ripreso dal fallimento e ho molta fiducia anche nel mister Ciccio

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Cozza, un talento che sta crescendo con noi. Purtroppo i lavori allo Stadio non sono ancora conclusi, e quindi non può accogliere il massimo degli spettatori”. Apriamo una parentesi poi, su quello che a me piace definire il “vero” calcio. Quello che si gioca ogni domenica nei campi più sperduti e disastrati della nostra regione, in mezzo a montagne, fiumi e sotto pioggia, vento combattendo senza paga e soddisfazione nel fango, solo per pura passione: “Ho girato tutta la Calabria seguendo squadre di prima categoria (Pontegrande e Santa Croce) e ho visto che ci troviamo in una realtà calcistica in cui gli arbitri non sono tutelati da nessuno e i risultati sono poco veritieri. Una realtà, quella calabrese, che a livello di calcio dilettantistico è molto allarmante non solo per le difficoltà dovute ad infrastrutture e possibilità economiche, ma anche a episodi di minacce che non sto qui a commentare, e soprattutto di una fiducia inesistente nei talenti nostrani, che vediamo lasciare la nostra terra. Noi a Catanzaro abbiamo realtà sportive importanti, tuttavia mandiamo i nostri ragazzi a farsi le ossa fuori. Nel nostro settore giovanile servono persone che non guardino in faccia nessuno e che credano nei ragazzi”. Una curiosità: “Fui io con altri amici tifosi ad assegnare il soprannome al tifoso Mandarino. Durante la trasferta a San Benedetto del Tronto in cui vincemmo 1 a 0, ricordo che aveva uno zaino pieno di mandarini, da qui lo chiamarono sempre così”. “Mi auguro che prima di morire possa vedere i miei figli e i miei nipoti godersi lo spettacolo della serie A. Per quanto riguarda il campionato corrente, dico che se dovessimo arriare ai play-off ce la giochiamo”. Un risultato secco su Catanzaro-Pisa? 2 a 1. Si, ci piace!

elio Scarpino con una “parte” dei suoi familiari 15

di Dora Dardano


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Quante battaglie con il Pisa torie di grande calcio fra Catanzaro e Pisa. Lo si dice spesso con varie squadre, ma stavolta non è una frase fatta. Parliamo infatti di una “classica” della “provincia” del calcio italiano. È un lungo album di ricordi che inizia il 27 settembre 1936, in Serie B e finisce – sempre fra i cadetti – il 10 settembre 1989. Ovviamente parleremo delle partite in casa, ma non dimenticheremo una trasferta fondamentale che fa capire quanto sia stata accesa in passato la sfida fra i giallorossi di Calabria e i nerazzurri toscani. Eh sì, perché queste sfide che stiamo per narrare riassumono in sé tutto il bello del calcio, una categoria di cui fanno parte integrante anche quegli episodi che invece si preferirebbe dimenticare, dal momento che ogni meteorite incandescente rientra sempre e comunque nella magica galassia del calcio. E del “fùtbol”, per dirla alla sudamericana, fanno parte, in ordine sparso, tutti questi elementi: grandi partite, centravanti particolarmente “affezionati” alla porta avversaria, calciatori entrati nel ricordo della gente per i motivi più disparati, presidenti innovatori e irruenti, botte in campo e arbitri coraggiosi come i conigli. Tutto questo è Catanzaro-Pisa & company, ed è ciò che stiamo per raccontarvi. Il primo precedente in assoluto, che abbiamo citato poco fa, risale alla terza giornata di andata del campionato di Serie B 1936/37. A Catanzaro, il Pisa si impone con un gol di Mannelli dopo appena 25 minuti, nel primo tempo. A fine campionato, giallorossi penultimi con 24 punti e retrocessi, mentre il Pisa centrerà un tranquillo e onorevole sesto posto. Dovranno passare diverse stagioni affinché le due squadre tornino a incontrarsi di nuovo sul campo. Ed è il torneo di Serie C 1953/54 a fornire l’occasione propizia. Nel girone di ritorno, il Catanzaro vince in casa per 3-1. Al gol di D’Avino dopo appena due minuti segue il pareggio nerazzurro di Canonico poco dopo la mezz’ora e nella ripresa i giallorossi passano con le reti di Altobello e Marini al 64’ e 67’. In classifica, Catanzaro ottavo con 37 punti, mentre il Pisa a 22 sarà terz’ultimo e retrocesso. In Serie B, il 12 settembre 1965, terza giornata, il Catanzaro fa il “botto” e sconfigge i pisani con un sonoro ed inequivocabile 5-1. Apre le danze dopo venti minuti Pippo Marchioro. Nato a Milano il 13 marzo 1936, arriva a Catanzaro nel 1964 proveniente dal Varese e in maglia giallorossa segnerà fra l’altro il gol del momentaneo pareggio contro la Fiorentina nella storica finale di Coppa Italia che rende la stagione 1965/66 fra le “indimenticabili” dell’epopea giallorossa. Da allenatore, Marchioro guiderà fra le altre il Cesena, il Como, la Reggiana e persino il Milan in Serie A, esonerato alla fine del girone d’andata e sostituito da Nereo Rocco. Al 34’ e 39’ segna la sua doppietta Gianni Bui. Prima di passare al Catanzaro via Bologna, il bomber emiliano, nato a Serramazzoni (Modena), il 5 maggio 1940, aveva anche giocato nel Pisa per una stagione, segnando ben 20 gol. La quarta rete giallorossa la realizza al 64’ Alvaro Gasparini. Nato a Bastiglia (Modena) il 30 agosto 1938, veste la maglia giallorossa per quattro stagioni dal 1963 al 1967, con 138 presenze e 6 reti. “Capitano” non dimenticato dei giallorossi, viene a mancare ad appena qua-

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di Aurelio Fulciniti

rant’anni il 5 giugno 1979, a Buenos Aires, colpito da infarto mentre sedeva in panchina a sostituire Nils Liedholm durante una “tournee” del Milan in Sudamerica. A completare lo “score” di Catanzaro-Pisa ci furono la rete ospite di Cervetto e l’autogol di Romanini. Da cecchino spietato nel far valere la legge dell’ex, Gianni Bui porta in vantaggio il Catanzaro nella partita di ritorno all’”Arena Garibaldi”, al 45’. Ma nel secondo tempo, grazie alle esitazioni e al comportamento discutibile dell’arbitro, Antonio Vitullo di Roma, e non ultime alle violente intemperanze del pubblico, la partita cambia volto. I tifosi pisani sfondano la rete di recinzione – contenuti a fatica dalle forze dell’ordine – e arrivano a malmenare la troupe della Rai, guidata per l’occasione nientemeno che da Gianni Minà, mentre al 72’ Vitullo concede un più che discutibile rigore, trasformato da Castellani. In un clima incandescente, arriva il secondo gol del Pisa ad opera di Cosma. Nonostante il putiferio scatenato dagli ultrà toscani, il Pisa se la caverà senza troppi problemi, con una multa di trecentomila lire e il risultato incredibilmente omologato. Nel campionato successivo, l’8 gennaio 1967, diciassettesima di andata, Gianni Bui confermerà la sua verve di ottimo bomber con il quarto gol “dell’ex”, che deciderà la partita casalinga dei giallorossi. Il 15 ottobre 1967, sesta del girone d’andata, il Pisa si impone per 2-1 in casa del Catanzaro. Quello sarà sempre ricordato come un giorno triste per il calcio italiano perché in serata, dopo le partite, investito da un’auto perde la vita a soli 24 anni Gigi Meroni, geniale (in campo e fuori) numero 7 del Torino e ancora oggi uno degli “indimenticabili” del calcio italiano. A Catanzaro i pisani passano in vantaggio al 17’ con una clamorosa autorete del portiere Cimpiel, che ricaccia in rete un traversone deviato dal vento. Al 42’ i giallorossi pareggiano col gol di Sergio Pellizzaro e nella ripresa, al 71’Manservisi firma il successo nerazzurro. A fine campionato, Pisa promosso in Serie A, per la prima volta nella sua storia. Il 4 gennaio 1970, si va verso la fine del girone d’andata e Catanzaro-Pisa finisce a reti inviolate. I giallorossi si salveranno per miracolo solo all’ultima giornata e per miglior differenza reti, ma la stessa squadra – coi soli innesti in attacco di Mammì e Ciannameo – conquisterà la Serie A agli spareggi nel campionato successivo, battendo in casa anche i pisani il 4 ottobre 1970, terza di andata, con un gol di Adriano Banelli. Passano poi i campionati e il Catanzaro giocherà più o meno stabilmente in Serie A. Ma anche il Pisa farà passi da gigante, soprattutto dopo l’arrivo del leggendario presidente Romeo Anconetani. Vulcanico e rivoluzionario – inventò, primo in Italia, le prevendite dei biglietti e i treni speciali – portò in Serie A il Pisa nel 1982. E la squadra, allenata nella massima serie da Luis Vinicio, vince 2-0 a Catanzaro il 27 marzo 1983 contro un’armata giallorossa piuttosto male in arnese che terminerà il campionato con la retrocessione. A realizzare i gol furono Ferruccio Mariani al 28’ e Pasquale Casale al 70’. Ultimo precedente fra Catanzaro e Pisa, il 10 settembre 1989, in Serie B. La gara finisce 1-0 per le Aquile, con gol di Roberto Borrello all’81’.


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Il Gruppo Storico Città di Catanzaro e i 50 anni del Circolo Unione

di Clap

n un periodo piuttofolta comunità ebraica, sto grigio come prima che questa quello attuale, cafosse tragicamente ratterizzato da una scacciata dalla città, profonda crisi, econoper finire alla seconda mica certo, ma anche, metà dell’800 quando o forse soprattutto, di l’intraprendente valori, da più parti si Achille Fazzari decise sostiene che occorre di far innalzare il sonaffidarsi alla cultura, tuoso edificio tuttora alle tradizioni, alle esistente: nella finproprie radici per zione teatrale si è ipopoter nutrire qualche tizzato che Fazzari fondata velleità di ridiscorresse del suo Una sala del circolo Unione nascita. In tale ottica ambizioso progetto potrebbe tornare utile, per quanto concerne la città di con il suo grande amico Menotti Garibaldi, figlio delCatanzaro, l’attività che si propone di portare avanti il l’Eroe dei due mondi, nonché consigliere comunale Gruppo Storico Città di Catanzaro, l’associazione nata catanzarese. I due momenti scenici sono stati preceda poco, ma formata in gran parte da persone che per duti da altrettante dotte presentazioni storiche da parte anni hanno maturato esperienze culturali in altri soda- di Corrado Iannino. Insomma, una serata all’insegna lizi. Riscoprire e dare nuovo lustro alla Storia cittadina della cultura e della storia cittadina, particolarmente ed alle sue secolari tradizioni, tramite rievocazioni in apprezzata dal numeroso pubblico presente. L’intencostume, rappresentazioni teatrali, spettacoli ed altro zione dei componenti del Gruppo Storico è di contiancora, costituisce l’oggetto sociale del gruppo che, in nuare sulla strada intrapresa, contribuendo alla appena tre mesi di vita, ha già preso parte a vari im- crescita culturale della città di Catanzaro. Naturalportanti eventi: in primis, la rievocazione dell’offerta mente chi condividesse gli obiettivi dell’associazione del cero votivo nella solennità dell’Immacolata; poi la non ha che da contattare i responsabili (377.1307616; partecipazione al Festival dei migranti organizzato 334.9177302), nella certezza di essere ben accolto e di dall’Arcidiocesi e svoltosi in Gennaio a Squillace Lido; poter praticare un hobby interessante ed appagante, per finire, la rappresentazione ai festeggiamenti per il adatto a persone di tutte le età. 50^ anniversario della fondazione del Circolo Unione, nella magica ed elegante atmosfera della sale di Palazzo Fazzari. Il lavoro teatrale è stato prodotto in collaborazione con il Dott. Corrado Iannino, eminente storico ed intellettuale catanzarese, che ha curato i testi. La messa in scena è stata invece realizzata dal Gruppo Storico, guidato dal Presidente Mario Mauro, con l’utilizzo di eleganti abiti d’epoca; in pratica si è ripercorsa la storia del sito su cui sorge il fascinoso palazzo, partendo dalla fine del XV secolo, quando in quel luogo si trovava la sinagoga frequentata dalla allora Un momento della rappresentazione

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ANDRIA BAT - PRATO BARLETTA - BENEvENTO CATANzARO - GUBBIO FROSINONE - vIAREGGIO LATINA - CARRARESE NOCERINA - SORRENTO PERUGIA - PAGANESE PISA - AvELLINO

10/03/2013

07/04/2013

ANDRIA BAT - CARRARESE AvELLINO - GUBBIO BARLETTA - PAGANESE CATANzARO - PRATO LATINA - BENEvENTO NOCERINA - vIAREGGIO PERUGIA - FROSINONE PISA - SORRENTO

16/12/2012

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da rec.

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AvELLINO - CATANzARO BENEvENTO - PISA CARRARESE - NOCERINA GUBBIO - ANDRIA BAT PAGANESE - LATINA PRATO - PERUGIA SORRENTO - FROSINONE vIAREGGIO - BARLETTA

28/04/2013

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12/05/2013

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top 11 della 22ª giornata Statistiche a cura di Antonio Costantino

RUOLO

CALCIATORE

CLUB

vOTO

M/v

GOAL STAG.

Port. dif. dif. dif. Cent. Cent. Cent. Cent. att. att. att. all.

Maruocco Colombini Fusco Bacchetti Montiel Fabinho Carrus arini Galibinov Russotto Giovinco Cozza

Paganese Pisa Paganese Catanzaro Benevento Perugia Frosinone avellino Gubbio Catanzaro Viareggio Catanzaro

7 7 7 7 6,5 7 7,5 7 7 7 7 8

6,25 6,75 6,5 6,5 6.5 7 7 6,5 6,75 7 6,5 7

20 0 0 0 1 2 3 4 8 5 4 -

MIGLIORE STAGIONE 2007/2008 Cagliari serie a 5 presenze 2006/2007 Taranto 1ª divisione 33 presenze 1 goal 1998/1999 Salernitana serie a 24 presenze 2011/2012 Pescara 3 presenze 2006/2007 Udinese seria a 8 presenze 0 goal 2011/2012 Modena Serie B 14 presenze 1 goal 2003/2004 ancona calcio serie a 16 presenze 0 goal 2011/201 andria Bat 1ª div. 28 presenze 2 goal 2009/2010 Lumezzane 1ª div. 26 presenze 8 goal 2008/2009 Napoli serie a 14 presenze 2011/2012 Carrarese 1ª div. 25 presenze 1 goal 2011/2012 Promozione in Lega Pro 1ª divisione

Marcatori 13 reti: Evacuo F. (Nocerina) 12 reti: Ciofani D. (Perugia) 11 reti: Fioretti G. (Catanzaro) 10 reti: Castaldo L. (Avellino) 9 reti: Barraco D. (Latina) 8 reti: Biancolino R. (Avellino), Favasuli F. (Pisa), Galabinov A. (Gubbio), Magnaghi S. (Viareggio), Mancosu M. (Benevento), Mancuso L. (Carrarese), Napoli A. (Prato), Scarpa F. (Paganese) 7 reti: Belcastro L. (Carrarese), Mazzeo F. (Nocerina), Politano M. (Perugia) 6 reti: Altinier C. (Benevento), Girardi D. (Paganese), Innocenti R. (Andria), Tiboni C. (Prato)

LA CLASSIFICA SquAdRE Latina Avellino Nocerina Perugia Frosinone Pisa Benevento Prato viareggio Catanzaro Gubbio Paganese Andria Sorrento Barletta Carrarese

FuORi CASA

tOtALi

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punti

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43 42 37 37 34 34 33 30 29 29 28 27 23 16 14 13

11 11 12 12 11 12 11 11 11 11 10 9 11 11 11 10

8 6 8 7 6 6 6 6 6 6 6 4 3 1 1 3

3 4 2 2 4 4 1 1 5 1 2 5 5 7 3 2

0 1 2 3 1 2 4 4 0 4 2 0 3 3 7 5

10 11 10 10 11 10 11 11 11 11 12 12 11 11 11 12

5 6 2 4 3 3 3 2 1 2 2 2 2 2 2 0

2 2 5 3 4 3 5 5 3 4 2 4 5 0 2 2

3 3 3 3 4 4 3 4 7 5 8 6 4 9 7 10

21 22 22 22 22 22 22 22 22 22 22 21 22 22 22 22

13 5 3 12 6 4 10 7 5 11 5 6 9 8 5 9 7 6 9 6 7 8 6 8 7 8 7 8 5 9 8 4 10 6 9 6 5 10 7 3 7 12 3 5 14 3 4 15

15 15 24 24 19 18 13 15 21 20 13 12 9 8 9 15

4 7 14 13 12 11 8 9 12 18 9 4 9 10 16 16

14 18 11 9 9 12 18 11 9 10 8 11 8 6 9 9

14 12 12 11 8 13 15 14 20 17 20 16 11 22 21 24

29 33 35 33 28 30 31 26 30 30 21 23 17 14 18 24

18 3 19 10 26 3 24 1 20 5 24 8 23 7 23 5 32 1 35 5 29 3 20 3 20 3 32 1 37 2 40 2

Casa

Legenda: C=in casa T=Totale R=Gol fatti S=Golsubiti RF=Rigori a favore RC=Rigori contro

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n

Fuori

tot.

RF t

RC R

t

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3 9 2 1 5 8 6 5 1 5 3 3 2 1 1 2

4 0 1 2 7 3 3 3 9 5 3 6 4 4 6 2

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Risultati e marcatori giallorossi Gare di andata

Ris.

Gare di ritorno

Marcatori

Ris.

Marcatori

BARLETTA - CATANzARO

0-1

Fioretti (rig.)

CATANzARO - LATINA

1-3

Masini

BENEvENTO - CATANzARO

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CATANzARO - PAGANESE

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CATANzARO - ANDRIA

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ANDRIA - CATANzARO

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vIAREGGIO - CATANzARO

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Fioretti (rig.)

CATANzARO - vIAREGGIO

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Fioretti (2)

CATANzARO - NOCERINA

2-3

Masini, Borghetti

NOCERINA - CATANzARO

1-1

Russotto

PISA - CATANzARO

4-1

Quadri

CATANzARO - PISA

CATANzARO - FROSINONE

0-3

PERUGIA - CATANzARO

2-4

Fioretti, Ulloa, Quadri, aut. Lebran

CATANzARO - PERUGIA

CATANzARO - PRATO

2-1

Ulloa, Russotto

PRATO - CATANzARO

CARRARESE - CATANzARO

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Fioretti, Russotto

CATANzARO - CARRARESE

CATANzARO - SORRENTO

1-0

Fioretti

SORRENTO - CATANzARO

AvELLINO - CATANzARO

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CATANzARO - GUBBIO

5-2

CATANzARO - BARLETTA

4-3

LATINA - CATANzARO

1-0

CATANzARO - BENEvENTO

1-2

PAGANESE - CATANzARO

Carboni (2), Fioretti, Cruz

Papasidero

FROSINONE - CATANzARO

CATANzARO - AvELLINO Fioretti, Russotto(2), Fiore, D’Aless.

GUBBIO - CATANzARO

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Fioretti, Masini


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di Enzo Minicelli

Quel fantastico ’66 l 1966 rappresenta un anno storico una partita tiratissima finita 0-0 dopo i per il calcio catanzarese, non tanto tempi supplementari ai rigori il Catanper il campionato terminato con un zaro si impone per 4-1 aprendo la onorevole 10° posto, ma quanto per strada alle semifinali. una magnifica Coppa Italia persa conIl sorteggio non favorisce però i gialtro la fortissima Fiorentina di Hamrin, lorossi. Dall’urna si pesca la grande e su rigore al 6° minuto del secondo blasonata Juventus con partita da giotempo supplementare. care a Torino. Il Presidente Ceravolo Il cammino in Coppa inizia con il derby tenta in tutti i modi di far invertire il del sud del 29 agosto 1965, al Comucampo e disputare la partita al Comunale il Catanzaro affronta i giallorossi nale di Catanzaro, niente da fare si del Messina. Nel Catanzaro gioca per gioca a Torino! la prima volta una partita ufficiale Si affronta la Juventus con questa forla coppa italia alla Fiorentina... Gianni Bui, colui che poi sarebbe dimazione: ventato “testa d’oro” per i tantissimi gol realizzati in eleva- Provasi, Marini, Lorenzini, Sardei, Tonani, Nonino, Vanini, zione sia in B che in serie A. Bonfada, Tribuzio, Gasparini, Orlandi - Allenatore Ballacci. Fu una vittoria che proprio Bui propiziò con 2 bellissimi I bianconeri schierano Anzolin, Gori A., Leoncini, Bercelgoal di testa al 9° e al 23° del primo tempo. Era cominciata lino I, Castano, Salvadore, Dell’Omodarme, Del Sol, Berla "grande avventura" di quella storica annata. cellino II, Cinesinho, Menichelli - Allenatore Herrera. A Napoli, contro i partenopei, il 4 novembre, la domenica Alla fine i giallorossi vinceranno sorprendentemente per 2 precedente a quella dell’inizio di campionato, il Catanzaro a 1 grazie ad una autorete di Leoncini ed al raddoppio del gioca la sua seconda gara di Coppa. Inutile dire che i pro- funambolico Tribuzio.... E’ la Finale! nostici erano tutti per gli azzurri, anche se i giallorossi, Roma 19 maggio 1966 - Finale Coppa Italia Catanzaro - Fioforti in difesa con il granitico Tonani e due terzini insupe- rentina Arbitro Sbardella di Roma rabili come Marini e Lorenzini e con un centrocampo forte La formazioni: della presenza di Sardei, Gasperini e Maccacaro che co- Catanzaro: Provasi - Marini - Lorenzini - Maccacaro - Tostruivano gioco per i finalizzatori MarchioroTribuzio e Bui, nani - Sardei - Vanini - Marchioro - Bui - Gasparini - Tribupotevano nutrire qualche speranza. zio. Ed infatti è ancora Bui a realizzare al 70° la rete della vit- Fiorentina: Albertosi - Pirovano - Rogora - Bertini - Fertoria: Napoli Catanzato 0-1! rante - Brizi - Hamrin - Merlo -Brugnera - De Sisti - Chia8 dicembre, si affronta la Lazio a Cosenza (campo neutro) rugi. La partita è subito vibrante, i numerosissimi tifosi battuta con un secco 3-1 con reti di Bonfada al 21° Mari a giallorossi sugli spalti si fanno sentire.... e come! Passano 25° Tribuzio al 54° e Bui all’84° dopo una partita domi- in vantaggio i gigliati alla mezz’ora con Hamrin, la reazione nata dagli uomini di Ballacci e Ceravolo. giallorossa è immediata ed efficace e al 41° arriva il pari 6 gennaio 1966, il Catanzaro ospita il Torino al Comunale, con un diagonale potentissimo di Marchioro. Finisce il tempo regolamentare sul punteggio 1-1. Si va ai supplementari ed anche dopo il primo tempo “overtime” il risultato rimane invariato. Ormai si pensa alla sicura ripetizione della gara, ma al 6° del secondo tempo supplementare l’arbitro romano Sbardella concede un rigore ai gigliati per un ingenuo ed istintivo fallo di mani di Sardei in area. Tutta l’Italia sportiva rimane sbigottita, ma i viola realizzano il rigore con Bertini e accettano il regalo. Il Catanzaro esce a testa alta da questa bellissima avventura e regala alla storia una delle più belle pagine calcistiche della Calabria.

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... e la “coppetta” del secondo posto al catanzaro 27


In campo per la Coppa Disciplina er ciò che concerne il calcio a 5, confesso che le mie conoscenze risalgono ai tempi in cui la Renault Tommaso Chiodo, militava in campionati dignitosi ed annoverava fra i suoi ragazzi Fernando Colicchia, attuale mister della selezione regionale, il mitico Sestito alias “lumachina”, che non lasciava la palla, se non per puntare la porta e alzarla quel tanto che bastava per infilarla sotto l’incrocio, ed Emilio Barone. Erroneamente ho pensato che, quando Piero Nisticò mi ha nominato il Catanzaro Club, ci fosse ancora qualcosa di quel “calcetto”, ma la nostra chiacchierata mi ha mostrato una realtà un pò diversa. La società di cui è presidente è figlia del Catanzaro Club di Franco Rotella e l’Atletico Catanzaro di Raffaele Leo, che lo scorso anno si sono unite dando vita all’Atletico Catanzaro Stefano Gallo. Stefano Gallo... per la mia generazione, un mito umano e sportivo, per questi ragazzi, si spera, un importante punto di riferimento. Oggi il Catanzaro Club si è guadagnato l’accesso alla fase finale del torneo, grazie al ricorso vinto contro il Viagrande. In un triangolare con Cagliari ed Isernia, si contenderà la vittoria finale, per quanto la prima partita disputata in terra sarda abbia già registrato una pesante sconfitta (6-1). “Purtroppo Catanzaro è una città strana, sulla falsariga di Siena, dove le sue contrade si contendono il palio; noi siamo divisi in quartieri, c’è Giovino, Pontegrande, lo Stadio, e ancora, quando ci si incontra, emerge un campanilismo, che si dimostra essere controproducente. Se vai al Palazzetto, è decisamente antipatico sentire chi ti tifa contro, mentre invece dovremmo sostenerci a vicenda, come succede un pò dovunque”. Lo sterile ostruzionismo, per quanto pittoresco, è maltollerato dal mitico Piero, che gestisce i rapporti con tutta la regione, anche se “i reggini sono più concreti, non agiscono mai, se non possono portare a termine quanto iniziato”. Vecchio frequentatore della Est, è costretto a riconoscere che i tifosi della città, sono uniti solo per sostenere la “Catanzarese”, purché vinca e faccia divertire, per quanto sarebbe auspicabile che le cose cambiassero un pochino. “Il calcio a 5 soffre le restrizioni imposte dai regolamenti, abbiamo avuto grandi giocatori e tutt’oggi, fra i tanti che militano nelle varie società, ce n’è uno che fa ancora la differenza, per quanto le imposizioni non gli consentano di esprimersi per come meriterebbe. Claudio Iozzino, un ragazzo di 25 anni, nipote di Pino Lorenzo, che abbiamo cresciuto, e che oggi è il nostro brasiliano, patisce l’impossibilità di potere giocare come meriterebbe, in virtù dei limiti imposti dalla sua età considerata avanzata.” “Noi come squadra, partecipiamo al campionato nazionale; finché è stato possibile, Claudio è stato convocato fornendo un importante contributo, oggi è considerato un over,

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e questo non gli consente di essere impiegato per come sarebbe più opportuno.” Il calcio a 5, viene considerato uno sport minore, e come altri di cui in precedenza ci siamo occupati, risente della difficile condizione in cui versano molte altre discipline sportive. “Non c’è una regolamentazione, non ci sono molti sponsor, se si riesce a trovare chi ci sostiene, ciò accade grazie a qualcuno che è veramente innamorato di questo sport. In distinta andiamo in 12, ma noi abbiamo una rosa di 15/18 persone, con un certo numero di trasferte, ed esigenze a cui spesso si fa fatica a sopperire. Vorremmo diventare gruppo sportivo a tutti gli effetti, ma abbiamo bisogno di una struttura sana, che possa essere da stimolo per i più giovani.Ogni anno, all’inizio del campionato, dico sempre ai ragazzi che lo sport è competizione, è vero, ma che a noi non deve interessare sopraffare l’avversario, basta uscire dal campo con un goal di scarto e aver giocato al meglio. Il fair play prima di tutto, e non solo nei confronti di chi è contro.” Non a caso, tra i trofei più ambiti, c’è la Coppa disciplina, assegnato alla società distintasi per la propria correttezza. “Noi ne annoveriamo tante, le multe sono praticamente nulle e gli arbitri vengono a Catanzaro molto volentieri. Con le quote rosa, oggi abbiamo molte ragazze a dirigere le gare; bisogna aiutarle, bisogna metterle a loro agio e questo è fondatamente perchè gli si da la possibilità di esprimere il loro meglio”. Le partite giocate di sabato, non impensieriscono, ma i ragazzi hanno l’impegno della scuola e spesso questo viene prima della squadra, a meno che non siano spinti dalle motivazioni più errate. A Catanzaro, il calcio a 5 è da più parti definito lo sport del futuro, più vicino al basket, ma i regolamenti, per salvaguardare i settori giovanili, impongono il vincolo degli Under, nei campionati di eccellenza o promozione... “Già a diciassette anni, ai ragazzi migliori si fanno proposte economiche che nessuno rifiuta ma, ammesso che poi vengano pagati, a fine campionato, se non prima, ritornano a casa, illusi e già male impostati, così, se li avvicini, perchè vuoi farli giocare....prima di ascoltarti, già ti chiedono i soldi, e magari devono ancora imparare i fondamentali... Stavamo trattando un ragazzo che non ha giocato quasi per nulla, interessante, ma la prima cosa che mi ha chiesto è stata quanto io fossi disposto a pagarlo.” Una cosa è certa: molti ragazzi dovrebbero comprendere che tirare calci ad un pallone non significa necessariamente essere un fenomeno e se arriva chi è disposto a dar fiducia e magari anche a formarli, forse sarebbe il caso che ci mettessero la stessa passione di chi sostiene questo sport da sempre, considerando come unica risorsa il sacrificio e la dedizione. Gea Brescia


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Vita in foresteria uando il Presidente Cosentino, parla del Catanzaro Calcio, come di un’unica famiglia, sostiene una grande verità. Non esistono particolarità nè tantomeno favoritismi, non solo tra i ragazzi della prima squadra, ma anche fra quelli che militano nel settore giovanile. Per dovere di ospitalità, proveremo a “raccontare” di quelli che vivono in foresteria, rimandando i locali, ma solo per esigenze di pubblicazione, al prossimo numero. Negli anni precedenti si era preferito farli alloggiare in strutture private o in un noto convitto della città; l’attuale società, invece, ha optato per una collocazione più a stretto contatto con i vari Russotto, Fioretti, Carbone, all’insegna di un progetto che coinvolge tutti “gli uomini del Presidente”, nessuno escluso. Vivono tutti insieme al Benny Hotel, il quartier generale della società, centro nevralgico di una squadra che non è solo quella che vediamo scendere in campo la domenica al Ceravolo. Più volte si è ribadito come ognuno svolga il suo compito con serietà e responsabilità, ma gli affidatari di questi giovani calciatori, nella fattispecie Franco Modestia e Carmelo Moro, indipendentemente dal fatto che siano minorenni o no, sicuramente rivestono molteplici ruoli, tutti necessari a garantire una permanenza quanto più serena possibile. Sono in tutto 12 i ragazzi in foresteria, divisi tra Berretti e Allievi, mentre alcuni dei Giovanissimi ed altri Allievi, alloggiano al convitto Galluppi, affidati alle cure dei locali istitutori. La loro giornata tipo inizia alle 7.00, esattamente come quella dei loro coetanei. Molti frequentano la scuola, ma l’impegno calcistico richiede una flessibilità di orari a cui gli Istituti cercano di sopperire, pur garantendo una certa regolarità del percorso scolastico. La maggior parte delle sedute di allenamento si svolgono di pomeriggio, ma è normale che le esigenze del gruppo prevalgano su quelle del singolo. Il Catanzaro è sicuramente un’ importante scuola

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di Gea Brescia

di vita; i vari Cannizzaro (attuale terzo portiere delle prima squadra), Marino, che ha esordito anche lui nelle Aquile contro il Frosinone, Ferraro, Mallamace, Pastore, spesso partecipano agli allenamenti della prima squadra e poco si vedono in giro, essendo il loro tempo scandito da chi li segue e ne è responsabile, come è giusto che sia. Per quanto siano cresciuti più in fretta di molti altri, sono pur sempre ragazzi, assolutamente bisognosi di guide sicure ed esperte, e chi li accompagna in questo attuale percorso deve essere consapevole del delicato ruolo che gli viene richiesto di ricoprire. Sono amici tra di loro, sono compagni di squadra, ma sono soprattutto degli uomini che stanno imparando a diventare tali; non ci sono genitori che li svegliano la mattina per ricordare che bisogna andare a scuola, non ci sono mamme che possano accudirli come se fossero a casa. Un’influenza viene curata dal medico societario, non c’è tempo e spazio per tutti quei capricci di cui, concedetecelo, molti uomini si rendono protagonisti, quando sono ammalati. Cozza li segue da vicino, a volte un padre, a volte un fratello maggiore, spesso consumano i pasti insieme, confrontandosi con un mito, per loro tuttora ineguagliabile, del resto è grazie a lui che la città ha di nuovo un settore giovanile di qualità. Nessun nome in particolare, sono una squadra, ognuno indispensabile nella propria unicità. Tolleranza? Certo. Affetto? Mai troppo scontato. Sicuramente c’è chi è più autonomo, perché maggiormente aduso ad un tale modus vivendi, mentre c’è ancora chi necessita di essere sostenuto ed indirizzato; tutti però hanno negli occhi la stessa voglia di esserci, di dare il loro contributo, di aderire a questo progetto societario, che ogni giorno assume sempre una maggiore connotazione, e di cui sicuramente fanno parte anche i ragazzi del Settore Giovanile, che proprio in questa giornata, anche fisicamente, vuole e deve far sentire la sua sinergia alle Aquile Giallorosse.


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