Catanzaro vs Prato

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Comune di Catanzaro Assessorato allo Sport

CATANZARO CITTA’ SPORTIVA

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Periodico Indipendente - Anno I° - num. 06 - Domenica 18-11-2012 - CATANZARO - PRATO

Comune di Catanzaro Assessorato allo Sport

CATANZARO CITTA’ SPORTIVA


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Un nuovo inizio i sia consentito, per una volta, iniziare da dove avevamo finito. Nel chiudere il nostro pezzo della settimana scorsa, dicevamo: “ [… ..] poi a Perugia, chissà, si potrebbe ripetere l’impresa dello scorso anno, decisiva per la consapevolezza dei propri mezzi e viatico per un torneo vincente. In fondo, un minimo di ottimismo non costa nulla”. Davvero, però, nonostante il nostro dichiarato ottimismo, mai avremmo sperato in una vittoria così roboante nel punteggio e nell’andamento della gara. Una vittoria che può davvero rilevarsi fondamentale per il futuro, specie se servirà allo scopo tanto auspicabile di infondere fiducia e determinazione ai ragazzi di mister Cozza, che, soprattutto in considerazione di nuovi rinforzi, possono ancora dire la loro in un contesto di un campionato mai così equilibrato, dove nessuna formazione riesce a tenere la testa della classifica per più di tre settimane. Certo, da qui a dire che il Catanzaro possa ancora avere serie possibilità di una clamorosa rimonta in classifica ce ne corre, e l’obiettivo primario rimane quello di venir fuori al più presto fuori dai bassifondi della classifica. Una vera B2, si sta infatti rilevando questo campionato di prima divisione, dove le principali favorite della vigilia annaspano ai margini della zona play out e dove formazioni che sembrano poter emergere e prendere il largo, vengono puntualmente disilluse la settimana successiva. E’ successo al Frosinone, che dopo il 3-0 di

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di Claudio Pileggi

Catanzaro che sembrava consacrarlo a squadra leader, è poi incappato in una netta sconfitta interna contro il Pisa. Cosa che era avvenuta nell’ordine anche a Perugia, Benevento, Avellino, Latina e lo stesso Pisa. Vivere alla giornata deve essere quindi, da oggi, l’imperativo categorico per questo Catanzaro che, pur con miseri otto punti in classifica, può comunque recriminare per episodi arbitrali sfavorevoli in quasi tutte le gare perse o pareggiate. Come a Latina e Pisa ed in casa contro Benevento, Andria, Nocerina e Frosinone. A Perugia, dove finalmente l’arbitro ha letto bene tutte le più importanti azioni di gioco, la squadra ha denotato tranquillità e padronanza della situazione, a parte le ingenuità di Sirignano, ed il risultato è puntualmente arrivato. Se questa tranquillità e consapevolezza nei propri mezzi verrà confermata sin da questa gara contro Il Prato, una delle formazioni però più in forma del momento, il campionato del nostro Catanzaro potrà davvero avere un nuovo inizio. Fiducia quindi nel progetto CosentinoCozza, con la consapevolezza che non eravamo brocchi prima, non siamo fenomeni ora, ma possiamo dire ancora la nostra, specie dopo le prossime tre gare, tutte abbordabili e con potenziali nove punti da conquistare. Ed allora, visto che la scorsa volta la nostra chiusura ottimistica ha portato fortuna, ci piace concludere immaginando, dopo le quattro sconfitte consecutive, altrettante vittorie. E’ possibile.


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Un Prato in splendida forma o aveva anticipato ed auspicato il nostro direttore nel numero scorso e così e’ stato. Il Catanzaro torna da Perugia con un risultato positivo che va oltre le aspettative, e dà un iniezione di fiducia e morale sia alla squadra che alla tifoseria, mortificata ed umiliata dalle ultime prestazioni. Sarà la svolta? Staremo a vedere. Contrariamente al recente passato, domenica scorsa a Perugia la dea bendata è stata finalmente dalla nostra parte, e l’auspicio è naturalmente che la stessa non ci abbandoni fino alla fine del campionato. Confortano, tra l’altro le voci che la società è attiva alla ricerca di pedine che possano dare un concreto contributo alla causa giallorossa, a conferma che il nostro Presidente vuole continuare ad investire per portare a compimento il progetto della sua gestione. Andava fatto un bagno d’umiltà, ed in questo è stato d’esempio l’amministratore delegato Marco Pecora il quale a fine partita ha affermato che ci si è resi conto che il campionato di C1 è ben altra storia rispetto a quello di C2, per cui necessita dotarsi oltre che di una squadra maggiormente competitiva anche di un direttore sportivo capace di dare i giusti consigli all’area tecnica. E dovrebbero arrivare anche altri due calciatori. Questo, quanto dichiarato dallo stesso Presidente Cosentino. I nomi che circolano sono sempre quelli: Paro, Rullo, Fica-

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di Luigi Conforto

gna e Diana. Insomma nomi altisonanti. Calciatori di categoria superiore. Alla Russotto, tanto per intenderci. Gente che potrebbe far fare un gran salto di qualità al Catanzaro. Certo si è perso tanto terreno rispetto alle altre squadre, ma c’è tempo per clamorose rincorse. E se non dovesse essere questo l’anno buono, siamo certi che il Presidente Cosentino farà tesoro dell’esperienza maturata in questo campionato. Ma non poniamo limiti alla provvidenza. Intanto, oggi arriva il Prato. I Toscani sono una delle squadre più in forma del campionato. Chiedere all’ex capolista Latina. I ragazzi di mister Esposito possono contare su una squadra ben assortita. I lanieri sono una vera “scheggia impazzita”. Quindici punti in classifica - uno solo li separa dalla zona play off – frutto di 4 vittorie, 3 pareggi e altrettante sconfitte. Dodici gol fatti (anche se 4 li hanno realizzati al Latina) e 7 subìti (al momento seconda miglior difesa del campionato). Questa la probabile formazione che scenderà in campo al “Ceravolo”: Layeni, Corvesi, Carminati, Disabato, Malomo, Ghinassi, Casini, Cavagna, Napoli, Silva Reis, Tiboni. Ovvio che la squadra di Ciccio Cozza per avere la meglio sui biancocelesti dovrà ripetere, quanto a cuore e grinta, la stessa prova di Perugia. Che sia questa la ricetta del successo? Staremo a vedere…


Massimo Palanca, Carlo Borghi e Pino Lorenzo: tre grandi attaccanti giallorossi del passato vedono positivo dopo la vittoria di Perugia A SOFFERTA ma entusiasmante vittoria contro il Perugia di domenica scorsa, ha di sicuro messo fine (o almeno interrotto) il periodo “no” della squadra giallorossa che in appena nove partite di campionato, aveva accumulato ben sei sconfitte. Una vittoria che, senza dubbio, avrà dalla sua quella di restituire serenità e credibilità ad un gruppo che, appena qualche mese fa, era stato messo insieme per raggiungere determinati

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’importante, in questo momento, è che tutte le componenti siano unite, dopotutto la stagione è tutta ancora da giocare

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obiettivi stagionali che, però, hanno dovuto subire un imprevisto ripensamento. In molti, nelle ultime settimane, hanno voluto dire la loro, nel tentativo di interpretare quelle che potrebbero essere state le origini e/o le cause che hanno dato vita a questa fase negativa della squadra giallorossa anche se, dall’interno della società, è anche arrivata, puntuale, una sorta di autocritica su determinate scelte tecniche che hanno finito per mettere in discussione il valore tecnico del gruppo. La prima delle tre opinioni raccolte questa settimana, arriva direttamente da quello che da tutta la tifoseria, è considerato il simbolo della storia e dei

di Francesco Iuliano

colori della società giallorossa: Massimo Palanca. «A dire il vero quest’anno ho seguito poco le vicende del Catanzaro anche se mi tengo informato attraverso i siti internet dedicati da dove seguo le vicende settimanali. Da qui, la mia difficoltà a poter spiegare quelle che potrebbero essere state le cause della flessione di rendimento che hanno portato la squadra nelle ultime posizioni di classifica. Certo è che la categoria è sicuramente diversa da quella della passata stagione, una categoria più competitiva dove i valori in campo sono qualitativamente diversi». Sui possibili nuovi arrivi, Palanca non si sbilancia. «L’importante è accorgersi in tempo che si è sbagliato in 6

qualche valutazione. Il tempo per rimediare, però, c’è tutto e non credo che la dirigenza della società non sarà disposta a correre ai ripari». Per “O Rey”, infine, la vittoria di Perugia, è un risultato che farà bene alla squadra ed alla tifoseria. «La classifica è povera, è vero, ma questa vittoria farà bene al morale anche non si deve perdere di vista che l’organico a disposizione avrà bisogno di qualche puntellamento. L’importante, in questo momento, è che tutte le componenti siano unite, dopotutto la stagione è tutta ancora da giocare». Dopo Palanca è il turno di Carlo Borghi, anche lui uno dei calciatori rimasto nei cuori della tifoseria giallorossa. Due anni indimenticabili quelli giocati con la maglia del Catanzaro, durante i quali ha fatto coppia con il compagno di reparto Edy Bivi. «Credo che la valutazione della categoria sia stato un motivo, se non il motivo, delle difficoltà iniziali del Catanzaro. A quanto pare la Seconda e la Prima divisione non sono la stessa cosa. Proprio per questo, non è da escludere che alcuni giocatori non siano entrati nella mentalità della categoria. Motivo per cui hanno risentito più di altri dell’impatto con calciatori molto più esperti di loro». La scelta degli elementi, dunque, un compito fondamentale per pensare di poter allestire una squadra competitiva. «Non è facile indovinare tutti gli acquisti. L’errore ci può stare basta, però, che ci si renda conto in tempo e che in tempo si corra ai ripari. Per quest’anno, poi, credo che l’obiettivo della società dovrà essere quello di fare l’impossibile per conservare la categoria dopo averla conquistata. Il prossimo anno, poi, si


ra occorre evitare distrazioni e ristabilire il clima che si è creato nella settimana del ritiro che la squadra ha fatto prima della partita di Perugia

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potrà pensare a qualcosa di più importante, sempreché non si ripetano gli stessi errori di quest’anno». Anche per Borghi, il risultato ottenuto a Perugia, «ha restituito serenità all’ambiente anche se, alla vigil i a , credo che ci credessero in pochi. Le vittorie, si sa, fanno morale, ma bisogna dare anche continuità a questi risultati. L’importante, da ora in avanti, è evitare distrazioni e ristabilire il clima che si è creato nella settimana di ritiro che la squadra ha fatto prima della partita di Perugia. Un ritiro che non deve essere considerato punitivo, bensì costruttivo». Dopo Borghi è la volta di Pino Lorenzo, indimenticato centravanti del Catanzaro, cresciuto nelle giovanili dell’Uesse. Per Lui il particolare momento della squadra giallorossa «è da

considerare solo momentaneo. Ho particolare fiducia sia del presidente Cosentino che di Ciccio Cozza. Insieme sapranno restituire fiducia al gruppo ed all’ambiente». La telefonata a Pino Lorenzo arriva appena dopo la fine della partita del Curi. «Quello di Perugia è sicuramente un risultato positivo che fa ben sperare per il futuro. Al di là di quello che è stato sino ad oggi, una squadra che vince fuori casa con un risultato così eclatante e contro una squadra importante come il Perugia, vuol significare che ha al suo interno giocatori con una personalità non da poco. E’ vero che qualche nuovo sino ad ora ha avuto qualche difficoltà, ma è altrettanto vero che un calciatore deve essere capace di adattarsi a qualsiasi situazione. Come allenatore vedo ragazzi che nel corso della loro carriera cambiano ruolo ed ottengono, ugualmente, ottimi

a vittoria di Perugia ha rotto l’incantesimo e farà lavorare Cozza e tutto il gruppo con maggiore serenità

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risultati. Credo che sia solo una questione di tempo. Cozza saprà dare loro i giusti stimoli e le giuste motivazioni per tirare fuori da ognuno di loro il massimo». Guardando la classifica, poi, Lorenzo non fa drammi. «Il campionato è ancora all’inizio. Il Catanzaro ha tutto il tempo per recuperare il ritardo sulle squadre che lo precedono. La vittoria di Perugia, poi, ha rotto l’incantesimo e farà lavorare Cozza e tutto il gruppo con maggiore serenità. I ragazzi prenderanno fiducia nei propri mezzi ed affronteranno le prossime gare con uno spirito diverso. L’importante è, comunque, che tutte le componenti lavorino ognuna per lo stesso obiettivo. A gennaio, poi, la società dovrà valutare se sarà il caso di far arrivare qualche nuovo elemento che possa dare una mano alla squadra. L’obiettivo principale, a questo punto, dovrà essere quello di ritrovare continuità. Le somme, come sempre accade, si tireranno alla fine».


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Periodico sportivo indipendente Anno I° - n. 6 del 18.11.2012 - Tiratura: 5.000 copie Reg. Tribunale di Catanzaro n. 15 del 25.10.2012

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STAMPA: Graficherre di Francesco Raffaele Via P. F. Fiorentino, 6 - Catanzaro - Tel. 0961.792692 8


Ancora senza una vera protagonista a decima giornata del campionato di Lega Pro fa registrare il tracollo delle battistrada laziali Latina e Frosinone, adesso agganciate in testa dal Pisa, e la prima vittoria stagionale del Barletta, che trascina il Sorrento in coda alla classifica. Andando con ordine, cade il Latina con un fragoroso 4-0 sul campo del Prato. La Toscana si conferma quindi una terra infelice per i laziali, che, dopo la sconfitta nella prima giornata a Pisa, rimediano un altro pesante Ko. Partita che si mantiene bloccata sul pari per oltre sessanta minuti, quando il Prato passa in vantaggio con Di Sabato, che dal limite dell’area di rigore batte il portiere ospite Bindi. Il Latina si disunisce, ed al 71' il Prato raddoppia con Napoli che da due passi insacca facilmente. A questo punto i laziali crollano definitivamente, e i toscani infieriscono ancora al 79' con un bel pallonetto di Tiboni, e fanno addirittura Poker all'89' con un missile dalla distanza di Silva Reis. Il Prato sale quindi a 15 in classifica, a 4 punti dal terzetto capolista. Come dicevamo, fermo a 19 anche il Frosinone che dopo aver fatto un sol boccone degli uomini di Mr.Cozza sette giorni prima al Ceravolo, questa volta trova un avversario decisamente più ostico e deve capitolare in casa contro il Pisa, subendo per l'appunto l'aggancio degli stessi in vetta. La squadra di mister Pane diventa, a questo punto, una reale candidata alla vittoria finale. Quello del Pisa è un gruppo ben miscelato, con giovani di qualità con uno spirito votato al gioco d'attacco, visto che oltre ai 5 gol del bomber Tulli (doppietta contro i ciociari), ha il maggior numero di reti realizzate, ben 19. Questo turno di campionato ha evidenziato inoltre come ogni risultato è possibile, e non vi sono partite dall'esito scontato. Nell'anticipo del venerdì sera, si è registrata la vittoria per 1-0 della Nocerina, nel derby campano contro gli Irpini dell'Avellino, e, nell'altro derby della domenica, il Benevento ha fatto sua la par-

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di Emanuele Vartolo

tita contro la Paganese per 2-0, rilanciandosi dopo una serie di risultati negativi. Altro risultato a sorpresa è, naturalmente, il tonfo interno del Perugia contro il Catanzaro, che a questo punto diventa una vera e propria bestia nera degli umbri, con tre successi nelle tre ultime partite e ben due vittorie esterne di fila. I giallorossi riescono finalmente a porre fine alla serie negativa di 4 sconfitte consecutive ed a quella di 9 partite senza vittorie. Naturalmente c'è da rallegrarsi ma non bisogna esaltarsi per questi tre punti che però sono un segnale che la squadra c'è ed è ancora viva. Diventa quindi fondamentale dare continuità di risultati e dimostrare che il periodo più buio è alle spalle. Nella vittoriosa trasferta umbra si sono infatti evidenziate note positive ma anche negative, sulle quali Francesco Cozza dovrà lavorare. Sarebbe stato infatti imperdonabile non uscire dal Renato Curi con i tre punti dopo un'ottima ora di gioco dei giallorossi. Non vogliamo buttare di certo la croce sull'ottimo Sirignano, ma regalare in venti minuti prima un calcio di rigore e, successivamente, farsi espellere per un evitabilissimo fallo commesso quasi a centrocampo, lasciando la squadra in 10, dimostra una preoccupante mancanza di concentrazione che in una categoria come la C1 può diventare fatale. Il favoloso gol di Quadri “alla Palanca” ha per fortuna cancellato in un attimo le streghe e le ombre che già si stavano alzando sul futuro del Catanzaro e del suo tecnico. Un pò di respiro dunque per i giallorossi che salgono a 8 punti in classifica, a 5 lunghezze dagli Umbri, scavalcando il Sorrento fermo a 6. Sorrento che viene fermato in casa dal Barletta. Vittoria in rimonta per i biancorossi, che rimontano l'iniziale vantaggio dei rossoneri con Schenetti al 46', grazie al gol di Dezi e di Calapai. Vince inoltre il Viareggio, che supera in extremis l’Andria BATal 93' minuto con un gol di De Dena. Rinviata infine per il maltempo Carrarese-Gubbio.


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gni settimana saranno proposte tre partite del campionato di prima divisione, delle quali occorrerà tentare di indovinare il pronostico (1-X-2) ed il risultato esatto. Se si indovina solo il pronostico sarà assegnato 1 punto, se si indovina il risultato esatto saranno assegnati 3 punti. Nel caso si indovinino entrambi, i punti non si sommano, per cui il punteggio massimo attribuibile per ogni partita è di tre punti. Può anche essere possibile effettuare un pronostico in contraddizione con il risultato esatto (es: X, 1-0). Si procederà quindi alla stesura di una classifica ed al vincitore finale sarà assegnato un abbonamento del settore “Tribuna Centrale” per il campionato 2013-2014. Sono previsti premi anche per il secondo classificato (“Abbonamento Settore Curva”) ed il terzo (Divisa ufficiale completa US Catanzaro). Premio settimanale: al primo classificato un accessorio tecnico offerto dalla Givova, sponsor ufficiale US Catanzaro; al secondo classificato un biglietto di tribuna laterale. Per concorrere occorre collegarsi al sito “www.ilgiallorossonline.it” nella sezione “il concorso” specificando nome e cognome del concorrente, con i dati anagrafici (data e luogo di nascita). Si precisa che può essere inviato un solo pronostico per ogni concorrente e che in caso di parità sarà considerato vincitore chi lo avrà inviato per primo. NB. Si raccomanda di utilizzare sempre lo stesso indirizzo mail.

- Sig. antOniO bOrelli con punti 6, si aggiudica il primo premio consistente in un accessorio tecnico GIVOVA. - Sig.ra Virginia CiambrOne con punti 5, si aggiudica il secondo premio consistente in un biglietto di tribuna laterale.

Sig CiambrOne VinCenzO, ritira il primo premio consistente in un accessorio tecnico GIVOVA.

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I pronostici da indovinare questa settimana sono i seguenti: Gare del 02-12-2012

PRONOSTICO

RISULTATO ESATTO

aVellinO - latina CarrareSe - CatanzarO ViareggiO - piSa

Classifica parziale per le prime dieci posizioni:

1)

CONCORRENTE CaStagna arnalDO

PUNTI 15

2)

nOSDeO leOnarDO

13

3)

CiambrOne Virginia

12

4)

gallO SteFanO

11

4)

CiambrOne VinCenzO

11

6)

VarOne angelO, bitOnti lUigi, CaStagna FlaViO

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De Siena FeDeriCO, D’agOStinO angelO

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di Carlo Talarico

CATANZARO

Nicola (Fiore) era nel mirino del Catanzaro da parecchio tempo: è un elemento importante che ci aiuterà a lottare fino alla fine per il vertice

Giuseppe COSENTINO Presidente - Calabria Ora del 14 luglio 2012

Se l’anno scorso (Fioretti) ne ha segnati 33, quest’anno può arrivare anche a 36 o a 40, d’altronde il nostro gioco è più redditizio di quello del Gavorrano

Francesco COZZA Allenatore - Calabria Ora del 6 luglio 2012

RESTO DEL MONDO

Vorrei che l'Inter arrivasse al livello di perfezione collettiva del Brescello. Ma sarà difficile riuscirci

Egidio CALLONI - Calciatore

Baggio è come Simona Ventura: se sono con mia moglie fingo di non vederla

Gigi SIMONI - Allenatore

Se non avessi sbagliato tanti gol, sarei stato probabilmente un fuoriclasse

Il mio cane gioca meglio di Perdomo

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Renzo ULIVIERI - Allenatore


Tutto per uno

di Maurizio Insardà *

utti per uno, uno per tutti! Solo uniti si vince. intraprendere un percorso importante ed entrare Quello che serve è proprio questo. L’unita e la negli annali del calcio calabrese. Proprio per questo compattezza sono valori fondamentali per per- motivo i tanti tifosi del Catanzaro possono dormire seguire gli obiettivi all’interno di un’azienda ed ov- sonni tranquilli! Certo, l’inizio di questa stagione viamente, anche il calcio, per essere vincente deve non è stato dei più felici, ma si sa, il calcio è anche mutuare tali valori. I valori dello sport sono cam- alti e bassi. Più che mai oggi si richiede di avere biati. Oggi vince solo chi ha capacita manageriali, nervi saldi ed equilibrio sia nella vittoria che nella competenza e conosconfitta. E’ necessascenza, dove per corio serrare i denti e noscenza si intende far ricorso alla sagintreccio di rapporti gezza dei grandi, escon altre società. sere bravi ad L’odierno Catanzaro individuare le perpuò contare su una sone giuste e metcertezza, quella di un terle al posto giusto. Il presente importante Catanzaro sta vivendo ed impegnativo, leun momento di transigato al nome di Pino zione in cui è imporCosentino, che da tante essere e profano del mondo rimanere uniti e didel calcio, ha mosso i mostrare con i fatti, primi passi cercando che uniti si vince e si di realizzare un promigliora per il bene di getto oneroso che lo tutti, ma sopratutto ha visto già protagoper il bene del Catanlippi premiato al “premio Ceravolo” nista assoluto tra i zaro. Pro lo scorso anno. Anche se l’esordio in prima divisione è stato nega- * Quarantaquattro anni, giornalista, ideatore del programma tetivo, vi è comunque la consapevolezza che niente levisivo “a tutto campo” in onda ogni lunedì alle ore 21.00 su infospazio, canale 71 del digitale terrestre (www.infospazio.tv). sia cambiato. Di lui ci si può fidare anche perché ideatore del premio “nicola Ceravolo” che nelle tre edizioni ha ha dimostrato con i fatti di essere ambizioso. Il suo ospitato tante vecchie glorie tra cui massimo palanca e Claudio sogno si chiama serie A, il suo obiettivo, quello di ranieri. tra i premiati marcello lippi e Fabio Capello.

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Quando il Catanzaro fa “male”

di Dora Dardano

ltro tifoso, altra storia: il signor Rosario Caliò, sabato chiedo al primario di poter tornare a casa giallorosso dalla nascita, come i tifosi intervi- perché non volevo perdermi la partita, ma lui mi ristati precedentemente vide la serie A, ma sponde per le rime e me lo vieta categoricamente. come nessuno sta male. Soffre la partita a tal punto Arriva domenica ed ero costretto a letto, ma io non da viverne ogni attimo ogni emozione amplificata- prendevo pace allora mi feci prestare l’impermeamente fino a svenire. Ne sono testimoni i suoi vicini bile del figlio del mio vicino di letto e andai alla bidi posto in curva e i glietteria e poi a portantini che spesso seguire la partita. l’hanno portato via in Perdevamo 1 a 0 ma barella e rianimato. al 90° segnò Banelli L’origine dei suoi mae pareggiammo. Il lori la ritroviamo nel giorno dopo il prima’71 al gol del “San rio mi disse che Paolo” contro un Bari anche se io non ero che stava dando molto andato allo stadio il filo da torcere. Una Catanzaro era riupartita di cui “Sarino” scito a pareggiare ed non vede la fine perio euforico gli risposi ché lo stavano sottopo“Si non jia u sottonendo a respirazione scrìttu mo signava u artificiale. “Per me Catanzaru!”. “Il rimorire allo Stadio satorno allo stadio di rebbe la morte ideale” molti ragazzi mi ha sostiene, chissà cosa reso felice perché ne pensa sua moglie purtroppo loro Teresa! “Sono manhanno visto quasi rosario Caliò cato al matrimonio di vent’anni di C2, non una mia cara cugina per vedere una partita dei gial- hanno vissuto i bei tempi delle Aquile”. Lui allo stalorossi del ‘74” inoltre, ci racconta un episodio dav- dio invece, ha sempre accompagnato i suoi 8 nipoti: vero particolare: “Nello stesso anno una domenica Krizia, Sharon, Federica, Giovanni, Denny, Martina, ci sarebbe stata la partita col Verona ed io ero rico- Alessandra e la piccola Emanuela. Per Catanzaroverato per dei calcoli ai reni. Nel giro delle visite del Prato Sarino punta su un 2 a 1, ci azzeccherà?

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rosario Caliò e la nipote martina 15


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Catanzaro-Prato, mezzo secolo dopo

di Aurelio Fulciniti

ei precedenti fra Catanzaro e Prato. E tutti d’an- brava tripletta nella stagione precedente. Stefano tan. Partite giocate fra gli anni Cinquanta e Ses- Raise, nato a Grado (Gorizia) l’8 agosto 1932, centrosanta di un secolo che per il calendario è ormai campista, dopo due stagioni in Serie B con la maglia passato, ma che per la gente è sempre vicino. Siamo del Verona, arriva a Catanzaro nel 1955 e vi rimarrà nel terzo millennio, si sa, ma è come se ci sentissimo per ben 11 campionati, con 312 presenze e 26 reti. Caancora nel secondo. E quelle di cui andremo a rac- tanzaro sarà anche la sua città adottiva. Scompare il 6 febbraio 2008. Il figlio Mauricontarvi sono partite ricordate zio, anch’egli centrocampista, bene solo da chi ha settant’anni classe 1959, giocherà anche lui o addirittura di più, ma si tratta in maglia giallorossa nell’arco di gare rammentate sempre di alcuni campionati, più con grande affetto, perché coinspesso da rincalzo, esordendo cisero col periodo in cui si mipersino in Serie A e disputando sero le basi per far sì che il una ottima carriera, specie con Catanzaro diventasse – per diun’altra maglia giallorossa: versi anni – una delle società quella del Lecce. Il 30 dicemsimbolo del calcio italiano. bre 1956, tredicesima giornata Oggi quel blasone si è non didi andata, il Catanzaro le busca ciamo sbiadito, ma quantodal Prato per 0-2. Segnano per meno impolverato ed è il i toscani Corradino e Colla. Al momento di lucidarlo nuovatermine della stagione il Prato, mente. E anche il ricordare primo con 48 punti, è procerti eventi calcistici del pasmosso in Serie B, mentre i gialsato è esercizio utile a far capire lorossi, quartultimi a 31 punti oggi cos’era e cosa può essere con Livorno, Sanremese e Viancora il Catanzaro. Ma ora gevano si salveranno non basta con la retorica, le belle pasenza difficoltà. Il 20 novembre role e gli orpelli: parliamo delle 1960, nona di andata, per la partite, ma soprattutto dei marprima volta in serie cadetta fra catori. Eh sì, perché alcuni dei Stefano raise premiato da nicola Ceravolo le due formazioni, il Catanzaro calciatori andati a segno in pasper la duecentesima partita in giallorosso vince 2-0, con gol di Susan, atsato nelle gare casalinghe contro il Prato hanno avuto sì un passato più o meno taccante, detto simpaticamente “culu e chiumbu” – lungo nelle file dei giallorossi, ma anche una vita di non c’è bisogno di traduzione o di spiegazioni … – e calciatore completa, fatta di passaggi insoliti, curiosità Cesare Maccacaro, nato a Bussolengo (Verona) il 2 e anche – perché no – qualche simpatico sopran- aprile 1937, centrocampista con propensioni offennome. Uno in particolare, ma di questo ne parleremo sive, con importanti esperienze in Serie A tra le file più avanti. Di altri invece non abbiamo notizie o aned- di Verona e Genoa, seguite poi da ben 8 stagioni in B doti di rilievo, ma il fatto di aver segnato con la maglia nel Catanzaro. Per lui 221 presenze, 7 reti e la finale giallorossa è sempre da rimarcare. Diciamo subito di Coppa Italia nel 1966. Il 29 ottobre 1961, ottava di che i precedenti a Catanzaro, fra Serie C prima e B andata in Serie B, c’è l’unico pari fra le due squadre. dopo, contano quattro vittorie giallorosse, un pareg- 0-0 è il risultato finale. L’ultimo confronto in casa gialgio e una sconfitta. 10 gol segnati e 4 subiti. La prima lorossa prima di oggi risale al 1964. È il 26 gennaio, partita si disputa il 20 febbraio 1955 e finisce in go- sedicesima di andata, e il Catanzaro vince per 1-0 con leada. Tripletta di Corti e doppietta di Ariagno per un gol di Ragonesi ad inizio ripresa. Renzo Ragonesi, 5-1 sonoro, contro il gol del momentaneo pareggio di nato a Bologna il 17 settembre 1943, proveniente dai Fabris per i toscani. A fine campionato il Catanzaro rossoblu felsinei – “Io gli affari li faccio con Ceravolo, si piazzerà ad un ottimo terzo posto, con 38 punti e a perché non ruba”, diceva in quegli anni il mitico presette lunghezze di distanza dalle promosse ed appa- sidente del Bologna, Renato Dall’Ara – giocherà 13 iate Livorno e Bari. Il Prato, quartultimo con 33 punti partite in campionato, segnando due gol. Sarà poi ceporterà a casa una salvezza abbastanza tranquilla, con duto all’Alessandria e giocherà in Serie B, oltre che un rassicurante vantaggio di ben 7 punti sul Lecce, nei “grigi”, anche con Venezia, Reggiana, Cesena, terzultimo e declassato insieme a Bolzano e Carra- Parma e Modena, fino al 1976. Per lui anche un camrese ancora più staccate. Il 23 ottobre 1955, sesta pionato di A nelle file del Brescia (stagione 1969/70). giornata di andata, il Catanzaro vince ancora, ma di Da allenatore è stato spesso il “secondo” di Franco misura. Il gol ospite di Bolognesi è rimontato prima Colomba, suo compagno di squadra ai tempi del Moda Raise e poi da quel Corti che aveva piazzato la sua dena.

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Bentornata vecchia provincia i ricostituisce, quindi, la vecchia provincia di Catanzaro. Almeno queste sono le decisioni del governo, che però devono essere ancora definitivamente ratificate dal parlamento. E proprio su quest’ultimo aspetto, personalmente, nutriamo parecchie perplessità sul fatto che, alla, fine, le ragioni di campanile e territoriali non prevalgano, come successo in precedenza, su quelle di opportunità e razionalità. Ma tantè. Intanto, Catanzaro si “gode” finalmente, dopo i tanti scippi subiti nella propria dignità di capoluogo di regione, questa decisione in controtendenza, a distanza di ben venti anni dalla dannosa tripartizione di quella che era una delle provincie più belle, grandi e popolose della nazione. Certo, ed è comprensibile, per i luoghi interessati (la cosa riguarda infatti oltre trenta “ex provincie” su tutto il territorio nazionale), non è facile accettare di amalgamarsi ad altri territori, specie in alcune realtà storicamente divise da antipatie e rivalità, come quelle tra Pisa e Livorno, ad esempio, o ancora tra Benevento ed Avellino o Perugia e Terni. Qualcuno, a dire il vero anche organi di stampa, l’ha presa proprio male, come un giornale di Crotone che è uscito con un titolo a dir poco inopportuno ed a tutta pagina che recitava “non moriremo catanzaresi”, auspicando che la provincia pitagorica venisse accorpata a quella di Cosenza, pur di non tornare a quella originaria di Catanzaro. Questo a conferma di quanto detto prima: a volte le ragioni di campanile prevalgono sul buon senso. Catanzaro e Crotone, infatti, sono divise da soli 70 chilometri, Crotone e Cosenza da ben 110. Inoltre, per raggiungere Cosenza da Cro-

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di Clap

tone, occorre transitare dalla Sila, sulla statale 107, cosa non facile specie durante il periodo invernale, quando spesso, a causa della neve, la stessa diventa impercorribile. In quel caso, diventerebbero allora ben 168 i chilometri da percorrere, per il povero cittadino crotonese costretto a raggiungere il proprio capoluogo di provincia. Dati numerici che confermano come la scelta fatta dal governo sia stata non solo la più razionale possibile, ma anche la più opportuna. Importante, ora, puntare a valorizzare al meglio le peculiarità di quei bellissimi territori del vibonese e del crotonese in una sinergica intesa politica. La storia ha insegnato che la tripartizione non è stata produttiva e tante zone di quei territori si sono impoverite. Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati, ma con l’auspicio che la politica finalmente maturi e miri esclusivamente al reale interesse collettivo. E interesse collettivo sarebbe certamente quello dell’unificazione del Consiglio e della Giunta Regionali, divisi da una scellerata decisione di oltre quaranta anni fa, tra l’altro caso unico in Italia, e che è costata finora alle tasche dei contribuenti calabresi milioni e milioni di euro. In un periodo in cui si parla tanto di spending rewiew e razionalizzazione della spesa, avranno il coraggio e l’intelligenza i nostri rappresentanti politici nel prendere questa logica decisione? Sinceramente, anche su questo, i nostri dubbi sono tantissimi, specie dopo le perplessità pubblicamente e meritoriamente espresse dal sindaco Abramo in merito allo stato di avanzamento dei lavori della costruenda cittadella regionale. Cosa avrà voluto dire?


02/09/2012

1ª giOrnata

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AvELLINO - PRATO CATANzARO - BARLETTA FROSINONE - CARRARESE NOCERINA - ANDRIA BAT PERUGIA - BENEvENTO PISA - LATINA SORRENTO - GUBBIO vIAREGGIO - PAGANESE

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ANDRIA BAT - PERUGIA BARLETTA - NOCERINA BENEvENTO - AvELLINO CARRARESE - vIAREGGIO GUBBIO - PISA LATINA - SORRENTO PAGANESE - CATANzARO PRATO - FROSINONE

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7ª giOrnata

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AvELLINO - PERUGIA BENEvENTO - ANDRIA BAT CARRARESE - PRATO CATANzARO - NOCERINA GUBBIO - BARLETTA LATINA - FROSINONE PAGANESE - PISA SORRENTO - vIAREGGIO

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BENEvENTO - PAGANESE CARRARESE - GUBBIO FROSINONE - PISA NOCERINA - AvELLINO PERUGIA - CATANzARO PRATO - LATINA SORRENTO - BARLETTA vIAREGGIO - ANDRIA BAT

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13ª giOrnata

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ANDRIA BAT - AvELLINO BARLETTA - CARRARESE CATANzARO - SORRENTO FROSINONE - PAGANESE LATINA - GUBBIO NOCERINA - BENEvENTO PERUGIA - vIAREGGIO PISA - PRATO

4-3 1-0 2-2 2-1 3-1 0-0

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rinv. 1-2 1-0 2-4 4-0 1-2

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ANDRIA BAT - PISA BARLETTA - PERUGIA BENEvENTO - vIAREGGIO CARRARESE - AvELLINO GUBBIO - FROSINONE LATINA - CATANzARO PAGANESE - SORRENTO PRATO - NOCERINA

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AvELLINO - BARLETTA CARRARESE - BENEvENTO CATANzARO - ANDRIA BAT FROSINONE - NOCERINA PAGANESE - GUBBIO PERUGIA - PISA SORRENTO - PRATO vIAREGGIO - LATINA

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ANDRIA BAT - LATINA FROSINONE - BARLETTA NOCERINA - PAGANESE PERUGIA - CARRARESE PISA - CATANzARO PRATO - GUBBIO SORRENTO - BENEvENTO vIAREGGIO - AvELLINO

18/11/2012

11ª giOrnata

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AvELLINO - PAGANESE CATANzARO - BENEvENTO FROSINONE - ANDRIA BAT NOCERINA - LATINA PERUGIA - GUBBIO PISA - BARLETTA SORRENTO - CARRARESE vIAREGGIO - PRATO

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07/10/2012

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ANDRIA BAT - SORRENTO BARLETTA - LATINA FROSINONE - AvELLINO GUBBIO - BENEvENTO NOCERINA - PERUGIA PISA - CARRARESE PRATO - PAGANESE vIAREGGIO - CATANzARO

04/11/2012

9ª giOrnata

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AvELLINO - SORRENTO BARLETTA - ANDRIA BAT BENEvENTO - PRATO CATANzARO - FROSINONE GUBBIO - vIAREGGIO LATINA - PERUGIA PAGANESE - CARRARESE PISA - NOCERINA

02/12/2012

12ª giOrnata

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AvELLINO - LATINA BENEvENTO - FROSINONE CARRARESE - CATANzARO GUBBIO - NOCERINA PAGANESE - ANDRIA BAT PRATO - BARLETTA SORRENTO - PERUGIA vIAREGGIO - PISA

22/12/2012

15ª giOrnata

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ANDRIA BAT - PRATO BARLETTA - BENEvENTO CATANzARO - GUBBIO FROSINONE - vIAREGGIO LATINA - CARRARESE NOCERINA - SORRENTO PERUGIA - PAGANESE PISA - AvELLINO

10/03/2013

07/04/2013

ANDRIA BAT - CARRARESE AvELLINO - GUBBIO BARLETTA - PAGANESE CATANzARO - PRATO LATINA - BENEvENTO NOCERINA - vIAREGGIO PERUGIA - FROSINONE PISA - SORRENTO

16/12/2012

14ª giOrnata

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AvELLINO - CATANzARO BENEvENTO - PISA CARRARESE - NOCERINA GUBBIO - ANDRIA BAT PAGANESE - LATINA PRATO - PERUGIA SORRENTO - FROSINONE vIAREGGIO - BARLETTA

28/04/2013

16/09/2012

13/01/2013

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05/05/2013

20/01/2013

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17/02/2013

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12/05/2013

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top 11 della 10ª giornata Statistiche a cura di Antonio Costantino

RUOLO

CALCIATORE

CLUB

vOTO

M/v

GOAL STAG.

Port. dif. dif. dif. Cent. Cent. Cent. Cent. Att. Att. Att. All.

Sepe Baldan Corvesi Romeo dezi Quadri disabato Mignazini Tulli de Vena Fioretti Cozza

Pisa Nocerina Prato Barletta Barletta Catanzaro Prato Pisa Pisa Viareggio Catanzaro Catanzaro

7 7 7,5 7 7 7,5 7,5 7 7 7 7,5 8

6,75 6,25 6,75 6,75 6,25 6,25 6,75 6,25 6,50 6,25 6,50 6,75

11 0 1 0 3 2 2 0 5 2 4

MIGLIORE STAGIONE 2011/2012 Pisa 1ª divisione 12 presenze Primo anno da professionista 2009/2010 Prato 2ª divisione 28 presenze 2010/2011 Pavia 1ª divisione 28 presenze 2009/2010 1ª divisione – 19 presenze 2006/2007 Lazio serie A – 1 presenza 2011/2012 Pro Vercelli 1ª divisione 21 presenze 2008/2009 Bologna serie A 28 presenze 2 goal 2010/2011 Vicenza serie B 18 presenze 1 goal 2011/2012 Triestina 1ª divisione 18 presenze 1 goal 2011/2012 Gavorrano 2ª div. 39 presenze 33 goal 2011/2012 Catanzaro - Promozione diretta in 1ª divis.

marCatOri 5 reti: Barraco D. (Latina), Favasuli F. (Pisa), Perez L. (Pisa), Tulli G. (Pisa). 4 reti: Altinier C. (Benevento), Castaldo L. (Avellino), Evacuo F. (Nocerina), Magnaghi S. (Viareggio), Politano M. (Perugia), Scarpa F. (Paganese). 3 reti: Biancolino R. (Avellino), Calamai M. (Viareggio), Ciofani D. (Perugia), De Angelis G. (Avellino), Dezi J. (Barletta), Fioretti G. (Catanzaro), Ganci M. (Frosinone), Girardi D. (Paganese), La Mantia A. (Barletta), Napoli A. (Prato), Silva Reis D. (Prato). 2 reti: Aurelio S. (Frosinone), Busce' A. (Pisa), Carboni S. (Catanzaro), Catania E. (Avellino), Corsetti C. (Sorrento), Cottafava M. (Latina), Fernandez M. (Paganese), Frara A. (Frosinone), Galabinov A. (Gubbio), Gerevini G. (Viareggio), Germinale D. (Benevento), Gucher R. (Frosinone), Innocenti R. (Andria), Kolawole Oyelola A. (Latina), La Rosa F. (Andria), Mancosu M. (Benevento), Marchi E. (Benevento), Mazzeo F. (Nocerina), Negro M. (Nocerina), Radi A. (Gubbio), Rantier J. (Perugia), Tiboni C. (Prato), Tortolano E. (Latina), Tozzi Borsoi R. (Perugia).

LA CLASSIFICA SquAdRE Pisa Frosinone Latina Gubbio Avellino viareggio Prato Paganese Nocerina Benevento Perugia Andria Catanzaro Barletta Sorrento Carrarese

FuORi CASA

tOtALi

GOL

RiGORi

punti

in CASA G

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t

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19 19 19 17 16 16 15 15 14 13 13 12 8 6 6 3

5 6 4 5 5 6 5 5 5 5 5 4 5 4 6 4

3 4 3 4 2 3 2 3 2 2 3 1 1 0 1 1

2 1 1 1 3 3 1 2 1 0 0 2 1 1 3 0

0 1 0 0 0 0 2 0 2 3 2 1 3 3 2 3

5 4 6 4 5 4 5 5 5 5 5 6 5 6 4 5

2 2 3 1 2 1 2 1 1 2 1 2 1 1 0 0

2 1 1 1 1 1 2 1 4 1 2 2 1 2 0 0

1 1 2 2 2 2 1 3 0 2 2 2 3 3 4 5

10 10 10 9 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 9

5 6 6 5 4 4 4 4 3 4 4 3 2 1 1 1

4 2 2 2 4 4 3 3 5 1 2 4 2 3 3 0

1 2 2 2 2 2 3 3 2 5 4 3 6 6 6 8

13 6 11 7 5 1 6 2 7 3 9 5 6 3 5 0 6 7 6 5 10 7 3 3 7 11 1 5 5 6 2 7

6 4 7 1 5 5 6 7 6 7 4 5 6 8 0 1

5 1 9 3 5 6 4 8 5 5 7 5 10 11 7 11

19 15 12 7 12 14 12 12 12 13 14 8 13 9 5 3

11 8 10 5 8 11 7 8 12 10 14 8 21 16 13 18

4 2 2 2 6 0 2 1 2 2 1 2 2 2 0 1

4 2 2 2 5 0 2 1 1 2 1 1 2 1 0 1

1 4 1 1 0 5 1 3 0 2 2 3 3 4 1 0

1 4 1 1 0 5 1 2 0 2 2 2 3 2 1 0

Casa

Legenda: C=In casa T=Totale R=Gol fatti S=Golsubiti RF=Rigori a favore RC=Rigori contro

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Fuori

tot.

RF

RC


Risultati e marcatori giallorossi Gare di andata

Ris.

Gare di ritorno

Marcatori

Ris.

Marcatori

BARLETTA - CATANzARO

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CATANzARO - LATINA

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BENEvENTO - CATANzARO

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CATANzARO - PAGANESE

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CATANzARO - ANDRIA

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ANDRIA - CATANzARO

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3-1

Fioretti (rig.)

CATANzARO - vIAREGGIO

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CATANzARO - NOCERINA

2-3

Masini, Borghetti

NOCERINA - CATANzARO

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PISA - CATANzARO

4-1

Quadri

CATANzARO - PISA

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CATANzARO - FROSINONE

0-3

FROSINONE - CATANzARO

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PERUGIA - CATANzARO

2-4

Fioretti, Ulloa, Quadri, aut. Lebran

CATANzARO - PERUGIA

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CATANzARO - BARLETTA

4-3

LATINA - CATANzARO

1-0

CATANzARO - BENEvENTO

1-2

PAGANESE - CATANzARO

Carboni (2), Fioretti, Cruz

Papasidero

CATANzARO - PRATO

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PRATO - CATANzARO

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CARRARESE - CATANzARO

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CATANzARO - CARRARESE

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CATANzARO - SORRENTO

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SORRENTO - CATANzARO

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CATANzARO - AvELLINO

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GUBBIO - CATANzARO

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Dino Bigagnoli: “la grande aquila giallorossa” ’Aquila rappresenta il logo dell’Unione Sportiva Catan- campionato di Serie C. Partita dopo partita, sovrastando di zaro, ripreso fedelmente dallo stemma della Città, ma è gran lunga anche temibili avversari, il Biga diventa l’idolo dei anche “l’essere” dotato di forza, di resistenza, della più tifosi catanzaresi ed il perno della difesa giallorossa. I camalta capacità visiva, della tenacia, del coraggio. Dal 1929 ad pionati disputati dal Bigagnoli con l’U.S. Catanzaro saranno oggi, molte sono state le Aquile che hanno vestito la maglia dieci, e precisamente i primi tre in Serie C e i successivi sette giallorossa, calcando il terreno dell’ ex Comunale, oggi Ni- in serie B. Dino Bigagnoli è stato uno dei grandi protagonisti cola Ceravolo. Una delle Aquile che è riuscita a volare più in della mitica promozione in Serie B dell’U.S. Catanzaro, prealto è senz’altro Dino Bigagnoli, grande difensore dell’U.S. cisamente nella stagione 1958/59, squadra guidata da mister Catanzaro. Colui che attualmente rappresenta anche la più Piero Pasinati e da un Presidente, alla sua prima stagione, di nome Nicola Ceravolo. Il campionato venne anziana Aquila giallorossa, che da ben 56 anni vinto con 17 vittorie, 13 pareggi e 4 sconfitte, vive a Catanzaro, avendo deciso fin da quel lon56 furono i gol fatti e 15 i subiti. Una stagione tano agosto 1956 di stabilirsi nella Città dei tre magica per il Catanzaro, il quale riuscii ad efcolli. Dino Bigagnoli, classe 1933, nasce a Cafettuare un record, ancora insuperato tra i camstelnuovo del Garda (VR), in un’abitazione pionati di Serie A, B e C, ovvero la vittoria adiacente al campo sportivo comunale. All’età contro una squadra, precisamente il Siracusa di tre anni la famiglia decide di trasferirsi a Vaper 10 a 0. Le prestazioni di Dino Bigagnoli, leggio sul Mincio, sempre in provincia di Veuno dei più forti difensori che l’U.S. Catanzaro rona, stabilendosi nelle vicinanze del campo di abbia mai avuto (per tre stagioni consecutive calcio della squadra del Valeggio. Con il pasgli venne assegnato il premio di miglior difensare degli anni, eludendo la resistenza paterna sore della Serie B), erano comunque e sempre e con la complicità della comprensiva madre, basate sulle innate doti di coraggio e di lealtà. il giovane Dino iniziò a farsi notare non solo Basti pensare che sul campo del Pescara il 23 per le grandi doti calcistiche, ma anche per novembre 1958, durante la partita di calcio Pequelle atletiche che lo portarono a diventare scara – Catanzaro, al secondo gol del CatanCampione Veneto di Atletica leggera nei cento Dino bigagnoli zaro un numeroso gruppo di tifosi pescaresi e nei duecento metri. Nel disputare il campionato allievi con la squadra del Valeggio, Bigagnoli per le im- fece invasione di campo cercando di colpire l’arbitro con ompressionanti doti di velocista (che permettevano sconvolgenti brelli e spranghe di ferro. Dino Bigagnoli riuscì con spirito recuperi nei confronti degli avversari), per le sue doti tecni- di abnegazione a sottrarre l’arbitro dall’ira dei tifosi con l’aiuto che, per la sua prestanza fisica e per il coraggio che dimo- del capitano del Pescara Mario Tontodonati. Per tale gesto strava nel rettangolo di gioco, venne notato da alcuni fu conferito a Bigagnoli un encomio ed una medaglia d’oro osservatori di importanti società calcistiche, quali l’Hellas Ve- al valore sportivo da parte della F.I.G.C., purtroppo mai perrona ed il Mantova. Ma il talent scout Angelo Negrini, detto venute nelle mani dell’interessato. Dino Bigagnoli durante il “il Maestro”, fu il più rapido di tutti nel far ingaggiare Dino campionato di serie B 1959-1960 partecipò con il Catanzaro Bigagnoli dall’Aquila (segnale premonitore) di Villafranca - alla Coppa delle Alpi, competizione ormai scomparsa che si Verona. A soli quindici anni Dino disputò il campionato di disputava tra squadre italiane e svizzere, vincendo 5-1 in casa promozione. Delle superbe prestazioni del giovane difensore e pareggiando 0-0 in trasferta contro il S. Gallo, contribuendo se ne parlava in tutto il Triveneto, tanto da giungere alle orec- alla conquista del trofeo da parte dell'Italia. Si trattò del primo chie di papà Bigagnoli, il quale non vedeva di buon occhio i confronto internazionale per il Catanzaro. Di seguito a tali calciatori. Ma anche papà Luigi, andando di nascosto ad as- prestazioni fu contattato dal Presidente del Basilea, il quale sistere ad una partita di campionato giocata da Dino, dovette desiderava acquistarlo come straniero proponendogli un luricredersi e comprendere le innate doti calcistiche del pro- croso ingaggio. Ma Dino Bigagnoli rifiutò per amore della prio figlio. L’anno successivo, nonostante le numerose richie- Citta’ e della Squadra della sua vita, il Catanzaro. Alla fine ste di club importanti, Dino decise di giocare in serie D a della stagione calcistica 1965/66, quella che vide in finale il Legnago. Scelta dettata dalla necessità di dover lavorare tutto Catanzaro contro la Fiorentina, allo stadio Olimpico di Roma il giorno, per aiutare la propria famiglia, ed allenarsi di sera, il 19 maggio 1966, Dino Bigagnoli decise di stabilirsi a Caal buio, in un campo sportivo privo di luci. Questi comporta- tanzaro (pur non avendo sposato una catanzarese). A questo menti furono la dimostrazione di una viscerale passione e di eccezionale atleta il Presidente della Repubblica, il 2 giuuna grande determinazione da parte di Dino, che voleva, a gno1998, ha conferito, per meriti sportivi, l’Onorificenza di costo di ogni sacrificio, diventare un “attore” protagonista del Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Oggi, con il suo mondo del calcio e non un semplice spettatore. Nonostante carattere tranquillo, sempre disponibile verso il prossimo, la chiamata alle armi come Alpino, mister Bottaccini, allena- amico di tutti, Dino Bigagnoli opera nel sociale e nella sua tore del Bolzano, fece di tutto per averlo nella sua squadra. parrocchia insieme al Parroco Don Massimo Cardamone. A Bolzano, squadra militante nel campionato di Serie C, Dino Ma è facile vederlo nei campetti di periferia parlare con tutti Bigagnoli disputò due campionati. L’U.S. Catanzaro, dell’al- di calcio, elargire consigli su regole di vita, osservare le lora Presidente Ferrara, per la stagione calcistica 1956/57 in- nuove promesse del calcio (come il nipote Paolo), cercando gaggiò l’allenatore Bottaccini, il quale riuscì a convincere ancora di rincorrere, anche se oramai soltanto con gli occhi, Bigagnoli a seguirlo nella lontana Catanzaro, per disputare il un pallone che rotola in un campo di calcio.

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Tanto Taekwondo l Taekwondo è un'arte marziale originaria della Corea, sin dall’antichità conosciuta ed apprezzata per l'efficacia dei colpi, il dinamismo e la grande spettacolarità delle sue tecniche. Disciplina che basa la propria peculiarità sull'istinto, la velocità, i riflessi e la capacità di capire l'avversario, il Taekwondo esalta le capacità del singolo e ne rafforza il fisico, la mente e soprattutto la sicurezza. Inserito nel programma ufficiale dei Giochi Olimpici a partire da Sidney 2000, ha riscosso un gran successo di pubblico e critica, impressionando gli spettatori con incontri di altissimo livello tecnico e di grande spettacolarità. Il Taekwondo è oggi praticato in tutto il mondo in 188 paesi, da oltre 50 milioni di persone anche perché è uno sport adatto ad ogni tipo di età, è praticato soprattutto dai ragazzi (la media età degli atleti è inferiore ai ventiquattro anni) e dai bambini che divertendosi, imparano a controllare il proprio corpo e ad aumentare la loro capacità di socializzazione. La FITA è la Federazione Sportiva Nazionale

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riconosciuta dalla World Taekwondo Federation e dal CONI autorizzata a disciplinare l'attività del Takwondo in Italia e a rappresentarla all'estero. Nata nel 1985 conta oggi circa 20.000 tesserati e può annoverare prestigiosi risultati a livello internazionale. In Calabria il TKD è una disciplina in continua espansione, si è passati in pochi anni,da 850 tesserati a 1600 , ed il numero è in costante crescita. Le Società Calabresi sparse sul territorio e presenti in tutte le Province

varia da 22 a 30, la F.I.TA ( Federazione Italiano Taekwondo ) è rappresentata in Calabria dal C.R. composto dal Presidente Salvatore URZINO, da un Vice Presidente e da N° 3 Consiglieri, mentre a livello Nazionale la Calabria annovera un Consigliere della Federazione “Prof. Salvatore Chiodo”. Nel 2011 la Calabria ha ospitato il Campionato Italiano di combattimento Categoria Cadetti che si è disputato a Catanzaro, manifestazione a livello nazionale tenutasi per due giorni al Palacorvo, dove centinaia di atleti hanno partecipato all’evento, alla presenza di un pubblico numeroso e competente. La nostra regione annovera alcuni atleti Calabresi nella squadra nazionale juniores, partecipanti ai Mondiali Junior + Numerosi Campioni Italiani in più Categorie e Classi di Età. Il C.R. Calabrese pianifica annualmente un calendario ricco di manifestazioni sportive da due a tre in media al mese, compresi i corsi di Formazione per U.D.G. e per Tecnici. Purtroppo ataviche ed urgenti si presentano le problematiche connesse all’inagibilità delle strutture, che spesso sono causa di profonde difficoltà nella organizzazione delle manifestazioni sportive, che richiamano circa 800 unità. Un indotto importante che meriterebbe certamente maggiore considerazione in virtù dei numeri e dei risultati, problematiche di fronte alle quali l’assessorato non resta indifferente, se non altro per l’impegno profuso dai suoi responsabili, Presidente Urzino, a cui va il nostro plauso per la collaborazione dimostrata, in primis. g. b.

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Campioni in acqua a Giovino

' da poco ripartita la stagione del nuoto catanzarese con la "Coppa Inverno" svoltasi l'11 Novembre presso il Centro Polifunzionale di Giovino, promossa dall'ASP Gruppo Polisportivo Catanzaro, sotto l'egida del Rotaract sede di Catanzaro, presieduto da Gloria Severino, che avvalendosi della collaborazione di alcuni soci medici specializzandi, ha assicurato un affiancamento rilevante al medico di gara, nelle attività di supporto e di assistenza agli atleti presenti. Con immenso piacere, abbiamo costatato un' importante partecipazione della popolazione catanzarese alle molteplici iniziative proposte dall'associazione, i cui iscritti sono compresi in una fascia di età molto ampia, in funzione del fatto che l'attività agonistica può essere tranquillamente intrapresa già dagli otto anni senza alcun limite massimo. “L'acqua è assolutamente priva di qualunque forza di gravità”..ci riferisce il dott.Bova, tra i responsabili dell'associazione, cui spetta il gravoso compito della gestione della piscina dell'impianto di Giovino. “Sia questa struttura, che la piscina coperta di Pontepiccolo, consentono ogni anno a centinaia di ragazzi, di praticare il nuoto, da sempre consi-

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derato lo sport più completo, anche a livello ago- goria, frutto di 38 primati personali dei ragazzi imnistico”.... “Prima di noi già altre associazioni ave- piegati in 50 gare. Matteo Cinquini nei 50 dorso vano profuso il loro impegno per la promozione e Alessandra Creazzo nei 200 misti, rispettivadi questa disciplina sportiva, ma è dal 2002 che mente con un tempo di 27.70 e 2'26.00, hanno operiamo sul territorio, e tuttora siamo l'unica realizzato il record regionale, mentre Giuseppe Bova nei 50 e 100 stile libero, ha guadagnato con scuola federale”. Una scuola che utilizza e gestisce l'impianto di largo anticipo l'accesso ai Campionati Italiani GioGiovino con professionalità ed enorme spirito di vanili che si svolgeranno a Marzo. sacrificio, che si occupa di forgiare i campioni del Germana Critelli ha confermato la sua ottima futuro come la giovane diciassettenne Germana forma con la migliore prestazione tecnica nei 200 Critelli, che ha già portato a casa l'oro, agli Europei rana coperti in 2'35.90; a lei è andato anche il trodi Svezia nella categoria juniores per salvamento, feo “Coppa Inverno”. Probabilmente ci vorrà un lo scorso agosto. “Ci avvaliamo della collabora- pò perchè la Calabria fornisca nuotatori del calibro zione di tecnici di primissimo livello, come Vanni di Filippo Magnini e Massimiliano Rosolino, e magari, perchè no, in grado di eguagliare le gesta Celano che allena anche la giovane Critelli ”. di Federica Pellegrini, ma le Dopo una fase discendente del premesse consentono di coltinuoto italiano, si può tranquilvare una speranza che potrebbe lamente affermare che le quotanon rimanere disattesa. Con zioni appaiono in netto rialzo, ed piacere abbiamo appurato che anche Catanzaro sta fornendo gli impianti a disposizione di un contributo notevole. chiunque voglia avvalersene, si I campionati appena iniziati serpresentano perfettamente riviranno poi a stilare una classispondenti alle esigenze di fica a livello nazionale, fornendo un'utenza che non ha solo scopi le direttive ai tecnici in merito agonistici, ma anche terapeutici, all'utilizzo degli atleti nelle come sono tranquillamente in petizioni internazionali, e l'amgrado di assicurare un'assibiente appare ottimista. La stenza medica qualificata e comanifestazione appena svoltasi germana Critelli stante. Senza essere sembra confermare tale posizione: gli atleti del Gruppo Polisportivo Catanzaro eccessivamente trionfalisti, appare possibile afhanno infatti centrato molti fra gli obiettivi pre- fermare che quando ben si semina, il raccolto proposti dai tecnici Giovanni Celano e Maria Lo Forte duce frutti eccellenti, e se altri campioni in erba con largo anticipo. Nella manifestazione riservata emergessero, si ottimizzerebbe lo sforzo fin qui alle categorie dei ragazzi (quelle a cui partecipano profuso da sportivi ed addetti, nella promozione le nate nel 2000 e i nati del 1999) sono arrivate di un'attività che non è solo una disciplina sporben 12 medaglie d'oro, 7 d'argento e 2 di bronzo, tiva, ma un vero e proprio stile di vita. per un totale di 21 successi nella classifica assoluta, e ben 29 medaglie nella classifica per categea brescia

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Lo sport premia, sempre ' mero piacere raccontare lo sport...magari un pò meno quando tradisce le aspettative, delude la tifoseria, rimescola le carte in modo imprevedibile. Eppure c'è un sistema per non farsi sfiorare da tutto ciò che fa male, basta osservare, sognare, sperare con gli occhi di un bambino. Sono accorsi in tantissimi al Ceravolo ad accompagnare in campo i protagonisti di una partita che per la prima squadra si è rivelata irreale, ma che resterà indelebilmente impressa nella memoria dei “primi calci” della scuola calcio U.S. Catanzaro, per essere stata la giornata in cui hanno calcato per la prima volta l’erba del Ceravolo. Matteo Carrozza, il più piccolo, 5 anni e forse meno, era là con i compagni, a tendere la sua manina, ad affidare i suoi sogni a....Niente nomi altisonanti!!! Non importa chi abbia accompagnato, in un giorno stregato, conta solo l'emozione vissuta, il batticuore avvertito, l’entusiasmo provato...orgoglioso della sua divisa, con gli amichetti, in campo, a respirare l'erba umida, ad ascoltare i cori della curva, a sentirsi parte di un progetto importante, semplicemente perchè lui, tutti loro, vogliono giocare a calcio e divertirsi. “Quando lo rifacciamo mister?”...Tesoro!!! presto, molto presto vogliamo rivedervi, per ricordare che il calcio è ancora un gioco, con le sue regole, certo, ma sempre un gioco, emozione, passione, magia allo stato puro, che ti lasciano senza fiato ma sorprendentemente vivo. E altrettanto grandi sono state le emozioni suscitate dall'incontro di sabato, vinto di misura, disputato a Calabricata dalla Beretti contro il Trapani. Una doppietta di Morello, un goal di Ferraro e un’autorete, hanno dato valore aggiunto ad una partita quasi sempre controllata dai ragazzi di Mister Spader. Un incontro in cui il Catanzaro ha dominato, certo ancora con qualche svista... “ma abbiamo giocato, palla a

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di Gea Brescia

terra, anche quando ci siamo trovati in inferiorità numerica, mantenendo lucidità e concentrazione, lottando senza risparmiarci, e grazie a questo la squadra è apparsa sempre più in crescita e dotata di personalità . Il risultato conseguito ha acclarato la costante maturazione di un gruppo che sta dimostrando la validità del lavoro svolto” ...Sacrosantemente soddisfatto Giulio Spader, ma non pago... “abbiamo reagito con carattere, il gruppo è buono, si continua a lavorare.... Anche se la classifica è un pò corta e qualche punto si è perso per strada, di fatto solo il Lecce ha palesato una netta superiorità. I ragazzi stanno crescendo, sono più squadra, tutti i reparti lottano per ogni palla”.... E noi così li vogliamo, li vuole il loro Mister, la dirigenza, pensiamo soprattutto lo vogliano prima di tutti gli stessi ragazzi, cui spetta il compito di confermare ogni domenica il loro valore. Valore dimostrato anche dai giovanissimi di Mister Teti, sconfitti a Reggio, ma battutisi come leoni, e valore finalmente rivelato anche dagli allievi di Gianluca Procopio, tra cui il giovane Spagnolo che, in casa contro il Barletta, ha inflitto un sonoro 5-0 agli ospiti pugliesi. Squadra ben disposta in campo, ogni reparto ben coperto, pochissimi spazi concessi agli avversari. Nulla di diverso rispetto ai precedenti incontri, ma questa volta il risultato ha premiato il lavoro del tecnico e dei suoi ragazzi...“Dopo tante prestazioni un pò deludenti, oggi si è finalmente visto l'impegno profuso in queste settimane....la vittoria ci voleva per rimontare una classifica ancora inclemente, ma i ragazzi stanno cominciando a comprendere cosa significhi fare i campionati nazionali e finalmente il campo ci ha riconosciuto quel valore che sappiamo di possedere e che dobbiamo continuare a coltivare”... Complimenti Gianluca, continua con la modestia che ti contraddistingue, alla lunga i risultati arrivano, sempre!!!


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