2023 - Costruire il futuro n°6 - novembre - dicembre

Page 1

ISSN 2612-5595

Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, LO Brescia

6/2023

Rivista bimestrale di ANCE Brescia


Promuovi la tua impresa Espandi il tuo business nella filiera della casa. Scegli “Costruire il Futuro” per far conoscere la tua attività e i tuoi servizi.

TIRATURA

10.000 COPIE

La rivista è distribuita a imprese edili, architetti, geometri, ingegneri, a uffici tecnici, amministratori e funzionari della Pubblica Amministrazione, a istituzioni e giornalisti “Costruire il Futuro” è il bimestrale di Ance Brescia che propone riflessioni e approfondimenti sul mondo della filiera della casa. La rivista affronta le tematiche più attuali per rispondere ai quesiti che ruotano attorno al settore edile, un comparto dalle grandi potenzialità, pronto ad abbracciare la digitalizzazione e nuovi orizzonti di sviluppo. Testi e immagini si inseriscono armoniosamente in uno spazio dove l’analisi del presente è accompagnata da soluzioni concrete, indispensabili per costruire il futuro della nostra società in linea con le più recenti esigenze di sostenibilità e di rinnovamento.

Pianifica la tua presenza sulla rivista e scopri come beneficiare del Bonus pubblicità pari al 50% dell’investimento.

Info:

030.399133

info@ancebrescia.it


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 1

Forti delle solide radici che contraddistinguono il passato dei Costruttori, sviluppiamo o prospettive per orientare il futuro del comparto. Bussola nel guidare il cammino di crescita e delle imprese, ieri e oggi l’Associazion ne indirizza il settore verso i nuovi paradigmi di innovazione e sostenibilità. Il Presidente, il Consiglio Generale e il Consiglio di Presidenza di Ance Br B escia rivolgono a tutti gli associati i migliori auguri di

Buon Natale e Sereno Anno Nuovo!!

Anche quest’anno il contributo dell'Associazione è destinato a Fondazione ANT, a supporto delle attività di assistenza medica domiciliare gratuita ai malati oncologici

Ance Brescia Collegio dei Costruttori edili di Brescia e pr p ovincia

ww ww w.ancebrescia.it


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 2

2024 Calendario

Gennaio | January L /M M/T M/W G/T V/F S/S D/S

1 2 3 4 5 6 7

8 9 10 11 12 13 14

Febbraio | February 15 16 17 18 19 20 21

22 29 23 30 24 31 25 26 27 28

Aprile | April L /M M/T M/W G/T V/F S/S D/S

8 9 10 11 12 13 14

15 16 17 18 19 20 21

22 29 23 30 24 25 26 27 28

Luglio | July 1 2 3 4 5 6 7

1 2 3 4 5 6

12 13 14 15 16 17 18

19 20 21 22 23 24 25

26 27 28 29

L /M M/T M/W G/T V/F S/S D/S

1 2 3 4 5

6 7 8 9 10 11 12

8 9 10 11 12 13 14

15 16 17 18 19 20 21

22 29 23 30 24 31 25 26 27 28

7 8 9 10 11 12 13

L /M M/T M/W G/T V/F S/S D/S

1 2 3 4

5 6 7 8 9 10 11

13 14 15 16 17 18 19

20 21 22 23 24 25 26

27 28 29 30 31

21 22 23 24 25 26 27

28 29 30 31

L /M M/T M/W G/T V/F S/S D/S

4 5 6 7 1 8 2 9 3 10

4 5 6 7 1 8 2 9 3 10

11 12 13 14 15 16 17

18 19 20 21 22 23 24

25 26 27 28 29 30 31

L /M M/T M/W G/T V/F S/S D/S

1 2

3 4 5 6 7 8 9

10 11 12 13 14 15 16

17 18 19 20 21 22 23

24 25 26 27 28 29 30

16 17 18 19 20 21 22

23 30 24 25 26 27 28 29

16 17 18 19 20 21 22

23 30 24 31 25 26 27 28 29

Settembre | September 12 13 14 15 16 17 18

19 20 21 22 23 24 25

26 27 28 29 30 31

Novembre | November 14 15 16 17 18 19 20

L /M M/T M/W G/T V/F S/S D/S

Giugno | June

Agosto | August

Ottobre | October L /M M/T M/W G/T V/F S/S D/S

1 2 3 4

5 6 7 8 9 10 11

Maggio | May 1 2 3 4 5 6 7

L /M M/T M/W G/T V/F S/S D/S

L /M M/T M/W G/T V/F S/S D/S

Marzo | March

11 12 13 14 15 16 17

L /M M/T M/W G/T V/F S/S D/S

1

2 3 4 5 6 7 8

9 10 11 12 13 14 15

Dicembre | December 18 19 20 21 22 23 24

25 26 27 28 29 30

L /M M/T M/W G/T V/F S/S D/S

1

2 3 4 5 6 7 8

9 10 11 12 13 14 15


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 3

editoriale / 1

Il futuro dell’efficientamento degli edifici in Italia Massimo Angelo Deldossi Presidente Ance Brescia

Mentre a livello europeo Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea e Commissione europea sono impegnati nella definizione della Direttiva “Case green” e la sua declinazione per i diversi Stati membri, in Italia il Superbonus ha i minuti contati, incalzando una sfrenata corsa alla chiusura degli interventi sui condomini entro il 31 dicembre. Uno strumento agevolativo sviluppato sui migliori propositi di efficientamento energetico e miglioramento della vulnerabilità sismica degli edifici, ma che rischia oggi di creare gravi difficoltà a lavoratori, famiglie e imprese a causa di una deadline troppo stringente. Decine di migliaia di cantieri in tutto il Paese, anche in virtù del caos normativo e applicativo della maxi-agevolazione, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile. L’Associazione è preoccupata che, per recuperare i ritardi accumulati, la forsennata corsa in atto per finire le ristrutturazioni comprometta la sicurezza dei lavoratori coinvolti e la qualità degli interventi eseguiti. Pur condividendo la necessità di chiudere la stagione del 110% per aprire una riflessione seria sul futuro dell’efficientamento degli edifici in Italia, in particolare per le famiglie meno abbienti, siamo a chiedere al Governo, con la nuova Legge di bilancio, una proroga tale da permettere una conclusione ordinata della misura. Un calibrato congedo alla “stagione del Superbonus” che eviterebbe la perdita improvvisa di centinaia di migliaia di posti di lavoro, causata dalla sicura interruzione di migliaia di cantieri che potrebbe derivare dall’insorgere di un enorme contenzioso tra condomìni e imprese. Un prolungamento temporale limitato ai soli interventi che dimostrino un concreto avanzamento del cantiere potrebbe risolvere tutti questi problemi con un costo contenuto per le casse dello Stato, di gran lunga inferiore a quello provocato dal caos sociale ed economico che si scatenerebbe lasciando invariata la scadenza a dicembre. La Legge di bilancio deve offrire una soluzione concreta a un problema che riguarda da vicino migliaia di lavoratori, famiglie e imprese che, in buona fede, hanno avviato i lavori e ora rischiano di trovarsi in gravi difficoltà. All’allarme circoscritto alla misura

lanciato da noi costruttori, si affianca una più generale riflessione e disponibilità della nostra Associazione a lavorare insieme al Governo per individuare un pacchetto di strumenti in grado di produrre un numero sufficiente di investimenti in rigenerazione del patrimonio immobiliare, salvaguardando, al contempo, la sostenibilità della finanza pubblica. Qualsiasi sviluppo venga deciso in sede europea sulla Direttiva Epbd, l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 per la neutralità climatica entro il 2050 chiede al nostro Paese di sostenere un numero di interventi, in media ogni anno, molto elevato, che può essere raggiunto solo con un sistema di incentivi capace di rendere sostenibile, dal punto di vista economico, la scelta delle famiglie italiane di intervenire sugli edifici in cui abitano. Peraltro, un mancato recepimento delle prescrizioni europee rischia di trasformarsi in un boomerang per il bilancio pubblico, a causa delle sanzioni che verrebbero applicate a seguito dell’inevitabile procedura di infrazione. Solo attraverso una nuova Legge sulla rigenerazione urbana e inventivi fiscali ed economici adeguati (il Sismabonus Acquisti è un ottimo punto di partenza) si potrà pensare di strutturare una strategia efficace e sostenibile, che, fra il resto, deve essere in grado di trovare un punto di equilibrio tra gli interessi alla tutela paesaggistica degli edifici con vincolo culturale o localizzati nei centri storici e gli obiettivi per l’efficientamento del patrimonio edilizio, oggi più che ormai urgenti.

Pur condividendo la necessità di chiudere la stagione del 110% per aprire una riflessione sul futuro dell’efficientamento degli edifici in Italia, siamo a chiedere al Governo, con la nuova Legge di bilancio, una proroga tale da permettere una conclusione ordinata della misura. Un calibrato congedo alla “stagione del Superbonus” novembre/dicembre/2023

3


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 4

Prodotti studiati per durare.

I veri valori non sono cambiati. E mai cambieranno. Dal 1977 una storia imprenditoriale con forte orientamento al servizio e presenza sul territorio. Dal 2007 produttore di pannelli fotovoltaici di alta qualità ed un punto di riferimento per gli specialisti del fotovoltaico.


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 5

editoriale / 2

L’Associazione a supporto della digitalizzazione del settore

Alessandro Scalvi Direttore Ance Brescia

Il nuovo Codice dei Contratti pubblici ha istituito l’obbligo a partire dal 2025 di utilizzo del Bim per gli interventi che superino a base di gara il milione di euro. È ben chiara quale sarà la direzione del futuro che ci attende. Questo obbligo segna solo l’inizio di una conseguenza che a cascata coinvolgerà tutti gli attori della filiera, estendendosi anche ai lavori privati. Ma quante imprese sono davvero pronte al cambiamento? I più saggi insegnano che chi ha tempo non aspetti tempo. E del tempo è già passato. Un futuro in cui il Bim sarà il requisito minimo per la realizzazione di ogni edificio è ormai prossimo. La parola d’ordine non è allarmarsi, ma organizzarsi. Suonerà controcorrente l’affermazione che in edilizia in realtà il Bim c’è sempre stato. Ogni opera è realizzata seguendo i canoni classici di un percorso consolidato: definire l’organismo, descriverlo in termini realistici, consentire le valutazioni sulla fattibilità, produrre informazioni per l’esecuzione, definire tempi e costi di realizzazione e poi archiviare le informazioni ottenute per lavori futuri. Ciò che fa la digitalizzazione è esprimere tali dati in modo che vengano trattati in modo automatico informatizzato e trasparente. Per far sì che questo accada le imprese devono essere organizzate in modo opportuno. Chiaro che questo non può avvenire senza una struttura adeguata e preparata per lo scopo. Da sempre l’Associazione ha sostenuto l’importanza della digitalizzazione del settore edile. Una scelta dettata dalla lettura delle necessità del mercato e l’interpretazione delle tendenze future. Tale capacità ci permette di offrire alle imprese quegli strumenti in grado di supportarle nella propria crescita. Da novembre è partito il nuovo servizio dedicato alle imprese associate che fornisce un supporto consulenziale e formativo gratuito proprio sulla digitalizzazione e Bim. Un pacchetto di strumenti completo rivolto agli imprenditori e al personale tecnico delle imprese associate per fornire le competenze normative dei metodi e strumenti di gestione informativa digitale. Il percorso studiato dalla struttura di Ance Brescia fornisce informazioni utili e disponibili sul-

l’argomento, oltre alla programmazione di un percorso formativo dedicato e uno sportello attivo a partire da gennaio del prossimo anno. Ovviamente avvalorato dall’esperienza e il supporto diretto dei funzionari di Ance Brescia affiancati da professionisti con specifica esperienza nel settore. Il nostro ruolo di supporto però non è limitato alle sole imprese, ma è rivolto anche al tessuto economico e amministrativo bresciano, con lo scopo di rafforzarlo e prepararlo al futuro. È uno sviluppo che deve avvenire in simultanea, perché nel momento in cui uno dei due soggetti resta indietro, avviene una frammentazione delle informazioni, gli strumenti utilizzati risultano inadeguati e i tempi si dilatano per riuscire a rincorrere l’altro. Per questo la nostra Associazione è stata fra le prime promotrici del progetto coordinato da Ance Nazionale che si chiama Dihcube, un polo italiano per l’innovazione nel mondo delle costruzioni che punta ad accrescere i livelli di digitalizzazione del settore attraverso servizi rivolti a tutta la filiera. Nell’ambito del progetto, Brescia è stata la prima provincia che ha dato avvio al programma di formazione alla digitalizzazione rivolto alle pubbliche amministrazioni che fornisce una preparazione completa finalizzata all’utilizzo autonomo e consapevole delle tecnologie presenti sul mercato. La proposta è stata accolta positivamente dalle pubbliche amministrazioni, tanto da prevedere già una ripetizione del corso anche per il prossimo anno e un successivo percorso di accompagnamento sulla singola amministrazione. La digitalizzazione non è più una sfida ma un percorso da affrontare insieme.

Da sempre l’Associazione ha sostenuto l’importanza della digitalizzazione del settore edile. Una scelta dettata dalla lettura delle necessità del mercato e l’interpretazione delle tendenze future novembre/dicembre/2023

5


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 6


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 7

n.6

6/2023

ISSN 2612-5595

Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, LO Brescia

sommario novembre-dicembre 2023

Rivista bimestrale di ANCE Brescia

3

30-39 / focus Progetto ascolto Campus Edilizia Brescia

editoriale/2 L’Associazione a supporto della digitalizzazione del settore di Alessandro Scalvi

a cura della redazione

Ance Brescia @ancebrescia Registrazione del Tribunale di Brescia: 5 settembre 1951, n. 54

58 federcostruzioni Scenari e prospettive per le costruzioni. Presentati al Saie i dati nazionali del settore 60 bim Il nuovo servizio di Ance Brescia per le imprese associate 61 cape Cassa edile awards 63 ance informa

40 economia Il punto sul settore manifatturiero 42 il futuro dell’edilizia Impresa e Cantiere tra Digitalizzazione e Sostenibilità: l’avvio della grande trasformazione? 46 architettura Sospesi tra architetture e vedute

Numero singolo anno 2023: euro 10,00 Quote di iscrizione, che danno diritto a ricevere tutte le pubblicazioni curate da ANCE Brescia Collegio Costruttori Edili, escluse quelle destinate riservatamente ai soci: z Gruppo Corrispondenti: euro 120,00 + IVA 22% pari a euro 146,40; z Architetti, ingegneri, geometri iscritti ai rispettivi Albi: euro 60,00; z Gruppo Giovani Costruttori: euro 30,00 La collaborazione alla Rivista è aperta a tutti. Gli articoli devono essere trasmessi alla Redazione e la loro pubblicazione è subordinata al giudizio insindacabile del Comitato di Redazione. L’accettazione di uno scritto non implica da parte del Comitato di Redazione e di ANCE BresciaCollegio Costruttori Edili, di cui la Rivista è l’organo, riconoscimento od approvazione delle teorie o delle opinioni dell’autore. Gli articoli non pubblicati non vengono restituiti. La riproduzione, anche parziale, di articoli o disegni è subordinata alla citazione della fonte.

Progetto grafico e impaginazione

54 mercato immobiliare Intelligenza artificiale, big data e bot. Come cambia il mercato immobiliare 57 eseb Ediltrophy Lombardia Primi classificati i ragazzi di Eseb

Redazione e Direzione ANCE Brescia - Collegio Costruttori Edili di Brescia e provincia Via Ugo Foscolo, 6 - Brescia

@ancebrescia

18 spazi culturali 100 italian cultural spaces stories

26 storie per il domani Quando i comunisti costruivano le case

Direttore responsabile Adriano Baffelli

a@collegiocostruttori.ancebrescia

14 in primo piano Fotografiamo il futuro. Selezionati i sei vincitori del concorso

22 mercato del lavoro La contrattazione collettiva e lo studio dell’Osmer

Editore: C.E.R. srl Unipersonale Via Ugo Foscolo, 6 - Brescia

Pubblicità: C.E.R. srl Unipersonale Via Ugo Foscolo, 6 - Brescia t. 030 392895 - f. 030 381798 info@cerbrescia.it Numerica - Divisione commerciale di Editoriale Bresciana SpA Via Solferino, 22 - Brescia t. 030 37401 - clienti@numerica.com

10 riqualificazione L’evoluzione del Superbonus nella proposta Ance

20 siti iconici Il villaggio di Crespi d’Adda e la centrale Taccani testimonianze del passato da visitare

Rivista bimestrale del collegio costruttori edili di Brescia e provincia anno 5 - numero 6

Comitato di redazione Stefano Assini, Ferruccio Benetelli Roberto Facchetti, Emanuele Plona Fabio Rizzinelli, Francesca Scolari

fotonotizia

5

editoriale/1 Il futuro dell’efficientamento degli edifici in Italia di Massimo Angelo Deldossi

Stampa: LITOS srl, Gianico (Bs)

48 incontri

Roberto Saccone di Adriano Baffelli

novembre/dicembre/2023

7


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 8

fotonotizia

Ponte di Mezzane RIAPERTO DOPO TRE MESI DI LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA IL PONTE SUL CHIESE LUNGO LA SP69 IN TERRITORIO DI CALVISANO, CHE COLLEGA LA FRAZIONE DI MEZZANE CON CARPENEDOLO. LA STRUTTURA, CHE PRESENTAVA INFILTRAZIONI DIFFUSE E FESSURAZIONI, È STATA OGGETTO DI OPERE DI CONSOLIDAMENTO PER UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI 620MILA EURO, IN PARTE FINANZIATI DA REGIONE LOMBARDIA. L’INTERVENTO ESEGUITO HA CONSENTITO LA TRANSITABILITÀ AI MEZZI PESANTI IN ENTRAMBI I SENSI DI MARCIA, IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA SISMICA DEL PONTE, L’ADEGUAMENTO DELLE BARRIERE DI SICUREZZA ALLA NORMATIVA VIGENTE E L’ALLUNGAMENTO DELLA VITA UTILE DELL’OPERA.

8

novembre/dicembre/2023


FOTOLIVE

Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 9

novembre/dicembre/2023

9


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 10

riqualificazione

L’evoluzione del Superbonus nella proposta Ance

I

l Governo ha espresso l’intenzione di far cessare al 31 dicembre 2023 la possibilità di fruire del Superbonus attraverso sconto in fattura e cessione del credito, ma per la riforma complessiva dei bonus fiscali, compresi quelli edilizi, serve attendere fine anno. Ance, nel frattempo, ha avanzato una proposta per rimodulare la super detrazione, prestando attenzione a due aspetti: la sostenibilità nel tempo dell’impatto della detrazione sulle finanze pubbli-

10

novembre/dicembre/2023

Un nuovo modello di detrazione per la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano

che, e, contemporaneamente, la possibilità, per le famiglie, di sopportare il contributo economico richiesto loro. L’esigenza di rivedere e rimodulare la misura per farla durare nel tempo è data dalla necessità di rinnovare il parco immobiliare nazionale dal punto di vista energetico e sotto il profilo sismico per mettere in sicurezza il patrimonio italiano e ridurre le emissioni clima-alteranti in atmosfera, principale causa di riscaldamento del pianeta. Il Paese ha un obiettivo comune a tutti gli altri Stati membri dell’Unione Europea: arrivare alla completa decarbonizzazione degli edifici entro il 2050. Oggi in Europa gli immobili sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra legate all’energia. L’80% dell’energia consumata dalle famiglie in Europa è dovuta al riscaldamento, raffrescamento degli ambienti e all’acqua calda per uso domestico. Aumentando l’efficienza energetica negli


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 11

A1-A4: 1,4

B-C 6,2

D-E 12,8

D-E 33,2 Superbonus classi di partenza %

A1-A4 60,1

Superbonus classi di arrivo %

B-C 27,1

F-G 59,2

Numero di interventi per 100 edifici residenziali costruiti tra il 1946 e il 2005 (valori %) Elaborazione Ance su dati Istat - Censimento popolazione e abitazioni

Patrimonio edilizio sottoposto ad interventi (%) 6.20 - 7.80 5.50 - 6.20 5.05 - 5.50

usi finali e cambiando il mix di fonti energetiche utilizzate, con l’incremento di quelle rinnovabili, si potrà giungere al risultato. Con il Superbonus e, soprattutto, con la possibilità di cessione del credito anche alle banche, si è avviato un diffuso processo di efficientamento del patrimonio immobiliare italiano, che ha consentito di intervenire su oltre 400 mila edifici in due anni e mezzo, quasi il 5% degli immobili, seppur con una distribuzione diversa tra regioni del Centro Nord e del Mezzogiorno. Il Superbonus 110% ha portato ricchezza per il Paese e ha contribuito

in modo significativo alla decarbonizzazione degli edifici. Basti pensare ai risultati raggiunti sui condomini: in poco più di due anni, circa 67.500 condomini hanno migliorato sensibilmente i propri livelli di efficienza energetica, rispetto agli 8.700 condomini realizzati, dal 2017 al 2021, con i bonus ordinari. Circa il 60% degli investimenti ha riguardato edifici in classe energetica F o G, mentre un terzo ha interessato immobili in classe D o E. La qualità degli interventi ha permesso di superare abbondantemente il livello minimo richiesto dal legislatore per la fruizione dei benefici (miglioramento di due classi energetiche). Il 60% degli edifici oggetto dei lavori sono ora in classe A, più di un quarto nelle classi B o C. Oggi, mentre l’esperienza del Superbonus volge al termine, nonostante non sia stato ancora risolto il tema dei crediti incagliati e la indispensabile proroga dei lavori per i condomini al 2024 con aliquota vigente, siamo di fronte alla nuova sfida europea di riqualificare energeticamente l’intero patrimonio immobiliare, rispettando termini molto stringenti per migliorare, a partire dai più energivori, gli edifici italiani e dell’intero continente.

3.90 - 5.05 3.40 - 3.90 2.30 - 3.40

novembre/dicembre/2023

11


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 12

riqualificazione

Rielaborando i dati riguardanti gli attestati di prestazione energetica presenti nella banca dati Siape (Sistema informativo sugli attestati di prestazione energetica), Enea fa presente che su 12,2 milioni di edifici residenziali, circa 9 milioni rientrano nelle classi più energivore

12

Il modello di detrazione pensato dai costruttori Il parco immobiliare nazionale necessita di essere rinnovato. L’Italia è uno dei Paesi a maggiore vulnerabilità sismica del Mediterraneo e la maggior parte degli edifici è da adeguare a nuovi standard di qualità, sostenibilità e sicurezza. Più del 70% dello stock abitativo italiano risale a prima dell’emanazione delle norme antisismiche (1974) e sull’efficienza energetica (1976). Quarant’anni senza interventi di manutenzione. Rielaborando i dati riguardanti gli attestati di prestazione energetica presenti nella banca dati Siape (Sistema informativo sugli attestati di prestazione energetica), Enea fa presente che su 12,2 milioni di edifici residenziali, circa 9 milioni rientrano nelle classi più energivore (E, F, G). Tale numero corrisponde, in percentuale, a circa il 73% del patrimonio immobiliare residenziale. Se si guarda, invece, al settore non residenziale, dei circa 1,35 milioni di edifici, il 55% (circa 743mila edifici) ricade nelle classi E, F, G. Il quadro testimonia l’esigenza improcrastinabile di sviluppare una strategia per la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano. Ance, tenendo conto della sostenibilità finanziaria ed economica per lo Stato e per le famiglie proprietarie di immobili, ha delineato un primo ragionamento per impostare una linea d’intervento che prevede una riduzione dell’aliquota attualmente in vigore a un sistema di aliquote

novembre/dicembre/2023

più contenute. Scendendo al 70% del costo degli interventi per la riqualificazione energetica degli immobili classificati in classe E, F e G e al 100% per i soggetti con “quoziente familiare” non superiore a 15mila euro. Data la richiesta di compartecipazione alla spesa delle famiglie proprietarie degli immobili, per continuare a rendere appetibili gli interventi sugli immobili, sono necessari strumenti finanziari che aiutino i beneficiari della detrazione a coprire la parte non incentivata. Ance suggerisce l’introduzione di mutui “verdi” garantiti dallo Stato per agevolare l’accesso alle detrazioni da parte di una vasta platea di destinatari. Il nuovo strumento di agevolazione riguarderebbe oltre 121mila interventi di efficientamento energetico (91mila unifamiliari, 30mila condomini), pari a poco meno del 50% delle operazioni effettuate negli ultimi dodici mesi con l’aliquota del 110% (circa 252mila tra maggio 2022 e aprile 2023). La quota soggetti con “quoziente familiare” sino a 15mila euro interesserebbe il 15% dei potenziali beneficiari. Agli interventi di rimodulazione della detrazione, l’Associazione sottolinea che, alla base di questi ragionamenti, serve favorire il posizionamento sul mercato di imprese qualificate e semplificare normative e regolamenti che ostacolano gli interventi di efficientamento energetico. Per tutti i bonus edilizi, è dunque fondamentale mantenere l’obbligo della qualificazione Soa per tutte le imprese che eseguono direttamente i lavori e rinnovare una normativa urbanistica ed edilizia ormai superata.


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 13

Ape immobili residenziali suddiviso per classi energetiche Elaborazione Ance su dati ENEA-SIAPE

32,5

35%

2. un orizzonte almeno decennale degli incentivi, per consentire una distribuzione degli interventi coerente con le scadenze previste in sede europea;

30% 24,2

25% 20%

10%

3. il miglioramento energetico per gli edifici ricadenti nelle attuali classi E, F e G;

16,4

15%

2,7

5%

4. il miglioramento sismico nelle zone 1, 2 e 3;

10,5

8,9 4,8

0% A

B

C

D

E

F

G

Ape immobili non residenziali suddiviso per classi energetiche Elaborazione Ance su dati ENEA-SIAPE

20,2 20%

20,8 18,4 16,1

15%

6. il mantenimento, a regime, dell’aliquota del 70% prevista per il 2024;

11,9 6,8

A

8. la possibilità di cessione del credito o di sconto in fattura per i soli interventi di riqualificazione energetica e sismica di interi edifici; 9. interventi sugli edifici unifamiliari solo se destinati ad abitazione principale;

5,6

10. un periodo di fruizione delle detrazioni in 5, 10 anni o 20 anni, a scelta del contribuente utilizzatore;

B

11. la previsione di un Fondo di garanzia per l’erogazione di mutui “verdi” alle famiglie per il finanziamento della quota a carico degli interventi.

5% 0%

5. il mantenimento dell’attuale Sismabonus spettante per l’acquisto di unità immobiliari demolite e ricostruite in chiave antisismica, cedute dalle imprese che hanno eseguito l’intervento (cd. “Sismabonus acquisti”);

7. la previsione di un’aliquota del 100% per i soli soggetti incapienti;

25%

10%

1. il mantenimento della struttura di controlli, massimali, asseverazioni e qualificazione attualmente previsti per gli interventi del Superbonus;

C

D

E

F

G

novembre/dicembre/2023

13


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 14

in primo piano

Fotografiamo il futuro

Selezionati i sei vincitori del concorso A

nche quest’anno Ance Brescia, in collaborazione con la rivista “Costruire il futuro” e con il patrocinio del Comune di Brescia, ha promosso il contest fotografico “FotografiAmo il futuro”. L’iniziativa, gratuita, dopo il successo dell’edizione 2022, racconta ancora una volta il settore delle costruzioni e la sua evoluzione attraverso la lente fotografica. Dando spazio all’innovazione che caratterizza il comparto edile moderno e alla sensibilità artistica dei partecipanti, il concorso promuove un’immagine veritiera del settore, impegnato a creare le città di domani e spazi urbani sempre più attenti alla Qualità del vivere e dell’abitare. La seconda edizione di “FotografiAmo il futuro” ha chiesto a fotografi e fotoamatori di immortalare “I volti dell’edilizia”, i protagonisti del comparto delle costruzioni, cogliendoli attraverso il proprio sguardo creativo nell’impegno quotidiano in cantiere. Dai lavori in quota alle opere sotterranee, dagli interventi notturni stradali a esempi In mostra le opere di edilizia acrobatica in pieno giorno, tanti i soggetti raffigurati nelle fotoselezionate dalla giuria. grafie candidate. Partecipanti da tutta Tra queste gli scatti Italia hanno presentato i propri scatti, che compariranno a colori o in bianco e nero, che sono sulle copertine 2024 stati sottoposti al vaglio della giuria nel mese di ottobre. Tra le centinaia della rivista di immagini, sono state premiate le sei fotografie verticali che più hanno saputo rappresentare l’essenza del lavoro edile, quel processo nascosto dietro l’opera finale che coinvolge diversi attori per dare forma a edifici, infrastrutture, strutture pubbliche, aree urbane. A classificarsi per uno spazio sulla copertina 2024 della rivista “Costruire il futuro” gli scatti, in ordine, di Roberto Triglia (Brescia), Cesare Barillà (Piacenza), Alessandro Bacchetti (Brescia), Aldo Bertolini (Brescia), Sofia Daniela Maria Brandinali (Milano) e Massimo Campioli (Modena).

14

novembre/dicembre/2023


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 15

Tra le centinaia di immagini, sono state premiate le sei fotografie verticali che più hanno saputo rappresentare l’essenza del lavoro edile, quel processo nascosto dietro l’opera finale che coinvolge diversi attori per dare forma a edifici, infrastrutture, strutture pubbliche, aree urbane.

1° classificato This is the end, my dear friend. The end of our elaborate plans. The end

4° classificato Collaborazione e sicurezza nel lavoro di squadra

Roberto Triglia

Aldo Bertolini

2° classificato Men at Work

5° classificato Il sorriso del futuro sospeso

Cesare Barillà

Sofia Daniela Maria Brandinali

3° classificato Fuori dal tunnel

6° classificato Montaggio impianto di depurazione delle acque reflue

Alessandro Bacchetti

Massimo Campioli

novembre/dicembre/2023

15


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 16

Resttauri t i oltr lt e la l conservazione i

Pom mpiano (Bs)) tel. el. 030.9465203 www.deldossi--group.it

www.delars.it


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 17

in primo piano

La mostra Le fotografie premiate, assieme a una selezione di altre 14 immagini candidate al concorso, sono state esposte in una mostra ospitata dal 16 novembre al 21 dicembre negli spazi di Area12 Hub a Brescia (via Arturo Reggio, 12). Qui, tradizionali e moderne modalità espositive hanno valorizzato le opere selezionate, dando vita a una mostra immersiva sui volti del costruito. Durante l’inaugurazione, i premiati hanno ritirato il riconoscimento in buoni sino a tremila euro per l’acquisto di attrezzature fotografiche professionali.

La giuria Fotografiamo il futuro

Inaugurazione della mostra

Massimo Tedeschi (presidente di giuria) Giornalista, già caporedattore del Corriere della sera di Brescia, presidente dell’Associazione artisti bresciani

Gli altri scatti In mostra anche gli scatti “Sopra il mondo” e Carne e ferro” di Andrea Stillone (Cusano Milanino, Mi), “To completion” di Alvise Raimondi (Cesena, Fc), “Centrale termica” e “La casa” di Arcangelo Piai (Susegana, Tv), “Il ponte” di Mauro Fumagalli (Cassano d’Adda, Mi), “Cavalieri della notte” di Riccardo Riolo (San Genesio ed Uniti, Pv), “Connessioni di rete offline” di Ida Mandolini (Milano), “In alta quota” di Elia Bombana (Borgosatollo, Bs), “Tracce di fatica sul volto umano” di Alessandro Murtas (Milano), “In cantiere sul finire dell’estate” di Arianna Lenzi (Corte Franca, Bs), “Demolizioni” di Pier Riccardo Vanni (Bergeggi, Sv) e “Agostino” di Nicola Stella (Quinzano, Bs). E sempre di Massimo Campioli, sesto classificato, lo scatto “Posa fossa biologica”.

  Nelle fotografie I fotografi vincitori e i membri di giuria insieme al presidente Ance Brescia e all’Assessore Michela Tiboni.

Operai indaffarati sulle impalcature che erigono con cura le cattedrali del vivere quotidiano, volti imbrattati di calce che bucano gli obiettivi delle macchine fotografiche, provati dalla fatica ma con il sorriso di chi è soddisfatto del lavoro che svolge al servizio della comunità. Sono alcuni dei frammenti di vita quotidiana immortalati dai fotografi partecipanti alla seconda edizione del concorso “Fotografiamo il futuro. I volti dell’edilizia”. “Abbiamo rinnovato l’iniziativa con la volontà di continuare a diffondere la cultura edile e la sua immagine più moderna e innovativa. La richiesta rivolta ai partecipanti incentrata sul cantiere e sui suoi protagonisti ha lo scopo di portare alla luce il lavoro che ogni giorno viene svolto dietro le quinte, mostrandolo sotto una facciata artistica, inedita e suggestiva. Nelle immagini delle opere viene valorizzato l’impegno quotidiano di imprenditori, operai, tecnici, impiegati e fornitori che, pur ricoprendo mansioni diverse, lavorano con zelo per raggiungere in sinergia un unico obiettivo. Il cantiere, officina del cambiamento, viene valorizzato quale luogo in cui l’esperienza e il saper fare dei singoli, impegnati in un gioco di squadra, sono messe al servizio del territorio per costruire concretamente il futuro di tutti” dichiara, nel corso della cerimonia di premiazione, il presidente di Ance Brescia Massimo Angelo Deldossi. “Dalla rigenerazione urbana a innovativi interventi di edilizia residenziale o di opere pubbliche, i partecipanti hanno unito il valore fondamentale della presenza umana con linee geometriche, forme e rappresentazioni cromatiche, fuse in un mix di suggestioni artistiche. Il concorso proposto dalla nostra rivista e supportato con convinzione da Ance Brescia intende contribuire a valorizzare, attraverso l’arte e la cultura, un settore di grande rilevanza sociale ed economica e i suoi protagonisti. Un legame, quello con la cultura, particolarmente sentito e ancor più significativo nel contesto dell’anno di Brescia e Bergamo Capitale italiana della Cultura”, dichiara Adriano Baffelli, direttore della rivista Costruire il futuro e membro della giuria di esperti.

Giovanna Galli Esperta d’arte e giornalista per la sezione Cultura&Spettacoli del Giornale di Brescia

Gian Paolo Laffranchi Giornalista per la sezione Cultura&Spettacoli del Bresciaoggi

Adriano Baffelli Giornalista, direttore responsabile della rivista “Costruire il futuro”

Luigi Serboli Architetto co-fondatore dello studio Boschi+Serboli

novembre/dicembre/2023

17


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 18

spazi culturali Cosa c’è dietro a una mostra, a uno spettacolo di teatro, a un concerto o a una più moderna esperienza digitale immersiva? C’è un knowhow di innovazione, sostenibilità, bellezza che mostra un’Italia capace di distinguersi a livello internazionale per

la sua capacità di allestire spazi culturali, coniugando funzionalità, tecnologie e senso del bello. Girando per il mondo, è facile imbattersi, infatti, in luoghi della cultura caratterizzati da una prevalente impronta Made in Italy.

100 italian cultural spaces stories

Spazi culturali con soluzioni che coniugano funzionalità e bellezza Made in Italy

C

on il report “100 Italian Cultural Spaces Stories”, promosso da Fondazione Symbola e Fassa Bortolo in collaborazione con Adi (Associazione per il disegno industriale) e Adi Design Museum, si racconta un viaggio attraverso un saper fare tutto italiano, ancora poco conosciuto, ma testimone dell’esperienza e della capacità sviluppata dal nostro Paese, storicamente ricco di luoghi della cultura, nella gestione e nell’allestimento degli spazi culturali. Come riporta il documento: “L’Italia, con 58 siti, primeggia nella classifica Unesco del Patrimonio dell’Umanità, seguita da Cina (56) e Germania (51). A questi si aggiungono 12mila musei, monumenti, aree ar-

18

cheologiche, 7.886 biblioteche pubbliche e private, statali e non statali (escluse quelle scolastiche e universitarie), aperte al pubblico in Italia al 2021. L’Italia è inoltre tra le prime nazioni al mondo per numero di teatri d’opera (sugli oltre 700 teatri presenti sul territorio, escludendo siti archeologici come i teatri romani), tra cui alcuni capolavori del calibro del Teatro alla Scala di Milano o del Teatro San Carlo di Napoli, il più antico teatro lirico del mondo tuttora attivo. Un risultato dovuto alla storia del nostro Paese, in cui molte città hanno vissuto lo status di capitale o comunque periodi di grande centralità sul piano politico e commerciale, come nel caso delle Repubbliche Marinare o dei Co-

novembre/dicembre/2023

muni Medievali. In questa rassegna non manca il tema dei parchi divertimento, dato che la nostra nazione vanta un distretto produttivo d’eccellenza nel Veneto dedicato alla produzione delle giostre, che esporta ovunque le nostre attrazioni: da Coney Island a New York fino al parco giochi Kaeson Youth di Pyongyang, in Corea del Nord”. Attraverso le storie di cento fra imprese, centri di ricerca, associazioni ed enti del terzo settore, il report riassume tecnologie e innovazioni italiane impiegate per l’allestimento degli spazi culturali di tutto il mondo: dalle macchine sceniche ai tendaggi, dai sistemi d’illuminazione a quelli espositivi, dai pannelli per il controllo acustico ai software per il controllo climatico o dei flussi di visitatori, fino ai prodotti da costruzione e restauro. È italiano, ad esempio, il sistema di illuminazione artistica del Museum of Modern Art di Copenhagen così come la teca hi-tech che protegge la Gioconda al Louvre di Parigi, le sedute del Teatro di Novosibirsk (il più grande in Russia per dimensioni) e quelle dei multisala del colosso americano Regal Cinemas, come i tessuti scenografici del Teatro Eslava di Madrid. L’ingegno italiano nel settore dimostra una particolare sensibilità all’implementazione di soluzioni tecnologiche in contesti difficili, all’interno di strutture antiche, ancora oggi

 Giochi di luce eleganti e funzionali all'interno del Cinema Troisi di Roma. Gli spazi sono stati oggetto di restauro conservativo da parte di un'azienda lombarda.

fruibili dal pubblico. Coniuga, inoltre, attenzione al benessere delle opere e delle persone, con la capacità di mettere insieme senso estetico e complessi impianti idraulici, elettrici, meccanici per dare vita a luoghi di cultura funzionali e dal design italiano. Un’abilità artigiana nell’impiego di tecnologie nel trattamento dei tessuti, tendaggi, sipari e sedute, come poltrone e divani, o anche nelle finiture e nei


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 19

100 italian Cultural Spaces stories

componenti per l’esposizione, ad esempio vetrine e vetri protettivi, sostegni, pannelli espositivi o separatori. Una capacità di innovare introducendo anche tecnologie digitali, tour virtuali, proiezioni oleografiche, scenografie digitali, videomapping e ricostruzioni 3D per rendere immersiva l’esperienza di fruizione per gli spettatori, insieme a soluzioni per migliorare la connettività o la gestione dei flussi. Anche prodotti e servizi d’illuminotecnica e del controllo acustico mostrano un’Italia che ha curato e cura, gli aspetti sonori e di luce legati a esposizioni temporanee, concerti, sale registrazioni e doppiaggio, cinema, teatri, biblioteche e musei. Ad esempio, un’azienda lombarda è intervenuta nel restauro conservativo del Cinema Troisi di Roma. Negli spazi interni dello storico cinema trovano posto due sistemi d’illuminazione, uno dei quali è un sistema flessibile nato per disegnare la luce nello spazio. La ricerca sulle linee ha permesso di creare un unico profilo

Innovazione sostenibilità bellezza

continuo dallo spessore di soli 24 mm, installabile a incasso, soffitto o sospensione. Le tecnologie italiane cambiano anche il modo di vivere l’esperienza culturale attraverso l’augmented reality e l’esplorazione sensoriale, audio e tattile. Una testimonianza significativa in questo senso è rappresentata dall’iniziativa sviluppata per la visita in realtà aumentata e virtuale del Circo Massimo a Roma, il più grande edificio per lo spettacolo dell’antichità: il visitatore può viaggiare nel tempo immergendosi nella storia del sito archeologico grazie anche alla narrazione degli attori.

SCARICA IL REPORT COMPLETO

novembre/dicembre/2023

19


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:18 Pagina 20

siti iconici

I

l villaggio di Crespi d’Adda è una gradevole testimonianza di una cittadella di operai, funzionari e dirigenti, che prese vita alla fine del diciannovesimo secolo, proprio mentre trovava compimento la rivoluzione industriale, grazie a una lungimirante visione imprenditoriale. Colpisce l’ottimo stato delle strutture e la piacevolezza del contesto, gli spazi suddivisi con precisione che delimitano il verde nel quale sono immerse le abitazioni, molte profondamente ristrutturate, erette a stretto contatto con il vasto opificio dove i capifamiglia lavoravano. “Tutto ebbe inizio quando due capitani d’industria illuminati, Cristoforo Benigno Crespi e il figlio Silvio Benigno, vollero costruire sulle rive dell’Adda un villaggio ideale del lavoro — si legge sulla storia del villaggio Crespi — un piccolo feudo dove il castello del padrone fosse simbolo sia dell’autorità sia della benevolenza, verso gli operai e le loro famiglie”. Il complesso consente di farsi una precisa idea di cosa fossero i villaggi operai italiani, rappresentando una nitida fotografia “scattata” oltre un secolo e mezzo fa. Fotografia che, al netto di alcune comprensibili sciupature, è in grado di restituire sostanzialmente intatto il profilo architettonico e la cornice urbanistica della cittadella. Crespi d’Adda, racconta il testo che ne evoca la storia: “è un autentico modello di città ideale; un interessantissimo, quasi perfetto, microcosmo autosufficiente dove la vita dei dipendenti, insieme a quelle delle loro famiglie e della comunità intera, ruotava — in un piano ideale di ordine e di armonia — attorno alla fabbrica; una città-giardino a misura d’uomo, al confine tra mondo rurale e mondo industriale”. Un indubbio esempio di esperimento abitativo e sociale legato a un insediamento industriale, capace di affascinare e di regalare 20

Il villaggio di Crespi d’Adda e la centrale Taccani testimonianze del passato da visitare di Adriano Baffelli

Tra Bergamo e Milano è possibile ammirare un interessante esempio di cittadella operaia nata durante la rivoluzione industriale grazie a un’illuminata visione imprenditoriale

novembre/dicembre/2023


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 21

La centrale idroelettrica Taccani

suggestioni. Passeggiando tra le sua case adagiate all’insegna della semplicità e della regolarità, viene spontaneo pensare al vociare dei numerosi ragazzi e ai giochi spensierati dei bimbi, allora numerosi in ogni famiglia, e alle fitte chiacchiere tra le mogli degli operai, orgogliose di abitare in quelle dimore che profumavano di futuro. La fabbrica e il villaggio bergamaschi presero forma per iniziativa della famiglia imprenditoriale, cotone in primis, Crespi, quando in Italia nasceva l’industria moderna. Considerato il più completo e meglio conservato villaggio operaio del Sud Europa, a conferma del suo valore storico e culturale, nel 1995 il villaggio Crespi d’Adda è stato inserito nella lista del Patrimonio Unesco. “Era questa l’epoca dei grandi capitani d’industria illuminati, al tempo stesso padroni e filantropi, ispirati a una dottrina sociale che li vedeva impegnati a tutelare la vita dei propri operai dentro e fuori la fabbrica, colmando in tal modo i ritardi della legislazione sociale dello Stato stesso”. Colpisce che la fabbrica tessile abbia funzionato sino al 2003,

mentre parecchi decenni prima era venuto meno il legame tra stabilimento e abitazioni destinate ai dipendenti. Anche se molte delle persone che tuttora vi abitano sono dirette discendenti di quei lavoratori che godettero di una sistemazione abitativa di tutto rispetto, abitando in villette con giardino e orto e in un contesto urbanistico che distribuito su un’ottantina di ettari, offriva molti dei servizi utili per la collettivi: dalla scuola alla chiesa, dall’ospedale al dopolavoro e al teatro. Il villaggio è incuneato tra due fiumi, l’Adda e il Brembo, che danno vita alla penisola conosciuta come “Isola Bergamasca”, sulla quale si trovano le case operaie. Proprio in quest’area si trovava la linea di confine tra il Ducato di Milano e quello della Repubblica di Venezia. Forse anche per le caratteristiche geomorfologiche che lo caratterizzano, l’ampio insediamento è potuto giungere sostanzialmente intatto ai giorni nostri, quasi non risentisse della frenetica urbanizzazione edilizia moderna registrata per decenni nei suoi dintorni.

La centrale idroelettrica Alessandro Taccani è di proprietà Enel e si trova a Trezzo sull’Adda, alimentata dalle acque del fiume lombardo. Posto a breve distanza dal villaggio Crespi d’Adda, l’impianto si compone di sei generatori con una capacità totale di oltre dieci Megawatt. L’edificio fu costruito tra il 1903 e il 1906, su progetto dall’architetto Gaetano Moretti, sulla base di un’allora modernissima scelta estetica e costruttiva. Il legame, la stretta connessione con il vicino villaggio operaio si ritrova nella persona dell’industriale Cristoforo Benigno Crespi, imprenditore tessile cotoniero e fondatore dello stesso villaggio di Crespi d’Adda, che pure fece realizzare la centrale idroelettrica per alimentare lo stabilimento. Sorse così una struttura destinata ad ottenere energia che grazie alle scelte progettuali e tecniche adottate risulta ancora oggi ben inserita e in dialogo architettonico con l’ambiente nel quale è adagiata. La centrale Taccani affaccia su un affluente del fiume Adda, nello spazio che ricade nel perimetro del Parco Adda Nord, ai piedi di un promontorio roccioso che forma l’ansa del fiume conosciuto come Trezzo, al cospetto dei ruderi del castello edificato nel 1370 da Barnabò Visconti su un sedime che aveva ospitato nell’antico passato una struttura longobarda. “È così che Moretti, utilizzando una caratteristica pietra locale chiamata ‘ceppo dell’Adda’ e accogliendo i moduli verticali proposti dalla torre viscontea superiore, - leggiamo in una pubblicazione che ripercorre la storia della struttura – è riuscito a creare un’opera dalla composizione armoniosa, perfettamente inserita nell’ambiente fluviale che lo circonda e sullo sfondo formato dai ruderi di un castello medievale. Dal punto di vista della tutela ambientale, la tutela della fauna appare di notevole interesse con la realizzazione del percorso migratorio ittiologico di sponda sinistra. L’ingegnerizzazione dell’impianto fu affidata agli ingegneri Adolfo Covi, Alessandro Taccani e Oreste Simonatti. Moretti progettò un edificio centrale e due ali di lunghezza diversa in uno stile liberty riprendente però forme medievali.” A gestire la struttura energetica, che merita una visita per la suggestione architettonica e funzionale del contesto, è Enel Green Power.

novembre/dicembre/2023

21


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 22

mercato del lavoro La contrattazione collettiva e lo studio dell’Osmer

Dopo Milano, Brescia è la seconda provincia più industrializzata della Lombardia, che a sua volta è la regione più industrializzata d’Italia. Per tale ragione il nostro è un territorio molto attivo sul fronte della contrattazione collettiva e delle relazioni sindacali Perché è stato istituito l’Osmer?

u iniziativa di docenti e ricercatori del dipartimento di Giurisprudenza e del dipartimento di Economia e Management dell’Università degli studi di Brescia, nel 2005 è stato costituito l’Osservatorio sul mercato del lavoro e sulle relazioni collettive (Osmer) con lo scopo di svolgere attività di ricerca e monitoraggio in materia di diritto del lavoro, relazioni industriali, organizzazione e gestione delle risorse umane. Abbiamo approfondito l’argomento con Cristina Alessi, docente di diritto del lavoro nazionale e internazionale dell’Università e membro responsabile del gruppo di ricerca dell’Osservatorio. 22

Dopo Milano, Brescia è la seconda provincia più industrializzata della Lombardia, che a sua volta è la regione più industrializzata d’Italia. Per tale ragione il nostro è un territorio molto attivo sul fronte della contrattazione collettiva e delle relazioni sindacali. Costituisce un punto di osservazione privilegiato, proprio perché la particolarità del nostro tessuto produttivo rappresenta un banco di prova unico anche a livello nazionale. In principio abbiamo iniziato in maniera quasi artigianale per imbastire una banca dati sulla contrattazione collettiva di secondo livello. Grazie alla presentazione della nostra attività sul territorio abbiamo stimolato l’interesse allargando l’ambito dei partecipanti. È stata un’attività lunga e difficile per alcuni aspetti, però abbiamo ricevuto sostegno e contributi importanti anche dalle istituzioni. In particolare, l’Ispettorato territoriale del lavoro ha dato un impulso molto forte, perché all’epoca i contratti collettivi di secondo livello venivano depositati lì. Questo ci ha permesso di partire da una base piuttosto consistente. Ora continuiamo ad alimentare la nostra banca dati grazie al coinvolgimento delle realtà delle parti sociali presenti sul territorio, che fra l’altro contribuiscono fornendo i contratti e dando un sostegno anche economico alla nostra attività, per consen-

novembre/dicembre/2023


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 23

 Ricerca e monitoraggio in materia di diritto del lavoro, relazioni industriali, organizzazione e gestione delle risorse umane sotto la lente dell'Osservatorio Osmer.

tirci di sviluppare un filone di ricerca che è risultato essere molto interessante. In particolare, ma non solo, anche nel periodo del Covid, che ha impresso un una svolta delle relazioni sindacali, sia perché i temi sono cambiati, sia perché è stato necessario individuare modi diversi di fare contrattazione. Quanti sono i ricercatori e i docenti impegnati nelle analisi?

Quasi una quindicina. Fanno parte non solo del dipartimento di giurisprudenza, ma anche di altri ambiti come economia, ingegneria, sociologia e caratterizzano la multidisciplinarietà dell’Osservatorio. Un aspetto molto importante perché il settore delle relazioni sindacali non può essere guardato solo dal punto di vista giuridico. Si pensi agli strumenti di analisi quantitativa che sono necessari per analizzare l’evoluzione e lo sviluppo della contrattazione collettiva a livello locale, i quali richiedono un approccio più tecnico. Sono presenti altri Osservatori simili in Italia?

Sì, ci sono anche altri osservatori, ma il nostro si caratterizza per la ricchezza del patrimonio di contratti collettivi presenti nella provincia. Quindi è proprio il territorio bresciano che aiuta ad avere la banca dati più prolifica di tutta Italia. Parliamo un po’ di numeri. Quanti contratti sono raccolti nella banca dati?

Dal 2008 ad oggi abbiamo raccolto più di tremila contratti collettivi di tipo normativo, cioè quelli che riguardano la gestione dei rapporti di lavoro. Mentre nel periodo pandemico abbiamo inserito oltre tremila contratti solo di cassa integrazione guadagni e di strumenti di sostegno al reddito. È ancora attuale, nell’ambito del moderno sistema delle relazioni industriali e del mercato del lavoro, parlare del ruolo di un Contratto collettivo?

Lo confermo senza ombra di dubbio. Il ruolo della contrattazione collettiva è un ruolo centrale perché permette di regolare la concorrenza tra le imprese mettendole su uno stesso piano. È importante però individuare quali contratti possono intervenire effettivamente sulla regolazione dei rapporti di lavoro. Dovremmo approfittare anche della spinta attuale dall’Unione europea che ci chiede di valutare e intervenire sulla contrattazione collettiva nazionale e aziendale, per regolarizzare il più possibile un quadro frastagliato, composto da numerosi contratti spesso adottati per opportunismo e non per utilità. novembre/dicembre/2023

23


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 24

Superbonus uperbonus 110% e altre agevolazioni agevolazio l eddilizie edilizie li e Network ork & Knowledge Knowledg , societàà tra professionisti professionist p iscritta all’Albo all Alboo dei Dottori Commercialisti e degli g Esperti p Contabili, C ha stretto etto da alcuni anni una partnership con Ance Brescia per aiutare, utare insieme all all’Associazione Associazione costruttori, costruttori le imprese edili meno strutturate a gestire, gestire per conto dei loro Committenti, mittenti contratti di appalto aventi ad oggetto og interventi enti associati alle agevolazioni edilizie (Superbonus (Superb 110% % per efficientamento energetico e intervent interventi interv antisismici, smici recupero del patrimonio al 50% e interventi interve di riqualificazione lificazione energetica al 50-65%). 50 50-65%) In meno eno di due anni di collaborazione con Ance Brescia, NK N ha seguito eguito più iù di 2.000 2 000 pratiche, i h nelle ll qualili ha h affiancato ff l le Imprese rese curando gli aspetti fiscali, legali e finanziari fi dell intera operazione, dell’intera i partendo d dall’analisi dall d ll’analisi li i dell’intervento dell dell’interv d ll’iintervento fino alla pratica ti di cessione i del d l credito, dit il tutto t tt in i stretta stre collaborazione aborazione i con i tecnici t i i incaricati i i ti del d l proge progetto. pr tt NK si propone infatti in i f tti come soggetto ggetto tt di riferimento rif if i unico unic ico, d'intesa ntesa con Ance Brescia, Brescia, per p le Imprese p men meno strutturate utturate urate assistendole in tutto il processo: p 1)) nell’analisi nel di pre-fattibilità fattibilità bilità iniziale per p la verifica dell’esistenza de delle condizioni ndizioni zioni richieste dalla normativa in vigore g per p accedere ac ad unaa o più agevolazioni edilizie, edilizie con la conseguente conseguen stima del risparmio sparmio fiscale potenziale; 2) nella predisposizion predisposizione predisposiz della contrattualistica con i Committenti e le Imprese Impre subappaltatrici; ltatrici; 3) nella richiesta di affidamenti bancari per soddisfare isfare le esigenze finanziarie del cantiere; 4) nella ne

gestione estione dello sconto in fattura (modalità tecniche tecni e fatturazione); tturazione); ) 5)) nella ll richiesta i hi a Istituti I i i Bancari Banca B i o a Poste os e Italiane aliane di plafond l f d per l’acquisto ll’acquisto i del d l credito di originato i i da dalla sconto onto in fattura; f 6) nell’assistenza nellll’assistenza i all caricamento i di d tutta tu la documentazione t i sulla ll piattaforma i tt f dell’Istituto dell d ll’IIstituto tit t Bancario; Bancar B 7) nella pratica ti di cessione i del d l credito dit successiva succes i allo l sconto nto in fattura f tt e all rilascio il i del d l visto i t di conform conformità. conff ità NK ha permesso p cosìì a numerose Imprese, I p , in i molti molt casi prive p ve di un proprio p p apparato pp tecnico te e amministrativo, strativo, di concentrarsi su quello q che meglio meg m g sa fare, ovvero la realizzazione dell’interve dell’intervento, dell’intervento potendo contare su un Partner “a portata p di mano” ma che si è occupato per lei di tutti gli aspetti burocratici tici legali allo sconto in fattura e alla al successiva uccessiva siva cessione del credito. credi credito TTuutte le competenze integrate della nostra Società sono son infatti nfatti messe al servizio delle Imprese per governare gover a 360 gradi le procedure di ottenimento del beneficio ben fiscale scale a e per e assisterle st inn ogni problematica p m che c potrebbe potreb t emergere mergere nelle varie fasi dell’intervento, dell’intervento dell intervento, potendo conta contare suu interlocutori “aa presa diretta dire ”,, inn grado di dare da risposte isposte sposte “in in tempo reale reale”. re

Chii fosse interessato i t t aii servizi i i NK puòò fin fi da d ora contattare contattar t t in Ance Brescia B i il Rag R . Enrico i o Massard Massardi M (enrico.massardi@ancebrescia.it rico massardi@ancebrescia it - 030 399133), 399133) oppure pure il Dott. Dott Nicolò Marini, Marini responsabile del T Teeam Superbonus in NK K (bonus@n-k.it nus@n-k @ it - 030 983333) 983333


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 25

mercato del lavoro

La contrattazione collettiva sul territorio bresciano ha modificato nel tempo i propri contenuti al mutare delle condizioni economiche e sociali esterne o è rimasta ferma alla definizione dello scambio lavoro (flessibilità, produttività, istituzione di turni, e così via) retribuzione (incrementi salariali, maggiorazioni, indennità fisse)?

È indiscutibile come la contrattazione di secondo livello abbia per oggetto principale la retribuzione incentivante. Una competenza che viene data sia dalla contrattazione nazionale sia favorita dalla legge sotto forma di sgravi contributivi e fiscali. Però nel nostro territorio le parti hanno cominciato ad aggiungere contenuti nuovi e innovativi, non solo incentrati sul fattore economico. Temi legati all’innovazione in materia di sicurezza, ma anche altri contenuti come la conciliazione vita — lavoro, il benessere negli ambienti lavorativi, il contrasto alla violenza, la flessibilità e il lavoro agile portato in auge dalla pandemia. Uno degli aspetti più rilevanti integrati nella contrattazione collettiva, soprattutto negli ultimi anni, è ad esempio il welfare. Tematiche che in futuro ricopriranno un ruolo sempre più centrale. Quali sono i principali vantaggi per i lavoratori e per le imprese che lo applicano?

La contrattazione di secondo livello per le imprese e per i lavoratori è sintomo di una dinamica sana e attiva a livello lavorativo ed economico. In uno studio recente abbiamo messo in correlazione l’andamento della contrattazione collettiva e i bilanci delle imprese, per capire se nelle realtà in cui viene adottata è presente un miglioramento. I risultati riscontrati sono decisamente incoraggianti e saranno frutto di una prossima pubblicazione dell’Osservatorio. Avete notato differenze, al riguardo, fra la contrattazione aziendale e quella territoriale?

Implicano naturalmente dinamiche diverse. La contrattazione territoriale deve tener conto delle esigenze di una

La contrattazione di secondo livello per le imprese e per i lavoratori è sintomo di una dinamica sana e attiva a livello lavorativo ed economico

Come risulta peraltro dalle indagini che sono state fatte sul mercato del lavoro, i giovani sono disposti anche a rinunciare a una retribuzione più elevata pur di avere maggior tempo da dedicare ad altre attività dagli hobby alla cura della famiglia. Un altro tema fondamentale è lavorare sull’accrescimento delle competenze professionali dei lavoratori, sviluppando il rapporto di lavoro come un rapporto dinamico ed evolutivo per valorizzare l’impegno e il contributo dello stesso dipendente all’interno dell’organizzazione. Credo che, come dice peraltro anche la nostra Corte di cassazione, siccome il rapporto di lavoro è espressione della nostra personalità allora se valorizziamo la personalità di ciascuno all’interno del rapporto di lavoro, potremmo raggiungere risultati più soddisfacenti anche in termini di produttività. Le è possibile anticiparci progetti e programmi futuri dell’Osmer?

pluralità di imprese con il tentativo di ricondurle a un’unica regolazione, mentre quella aziendale, invece, riguarda una certa impresa, una certa organizzazione del lavoro, che non deve tener conto delle differenze con la pluralità. Ritengo che sia un po’ più complessa quella territoriale e stimolante anche dal punto di vista della ricerca, perché nel confronto dà spunti per soluzioni innovative da poter applicare. Quali temi potrebbero affrontare i Contratti collettivi per adeguarsi alle nuove esigenze dei lavoratori e delle aziende?

Occorre fare molta attenzione ai temi della flessibilità, dell’orario di lavoro, della conciliazione e del benessere del lavoratore. Soprattutto in un territorio come il nostro in cui le possibilità di scelta sono molto più ampie è fondamentale restare attrattivi ascoltando i cambiamenti sociali moderni.

Stiamo lavorando per allargare la base scientifica dell’Osmer e trasformarlo in un centro di ricerca di ateneo con una propria configurazione. Mentre agli inizi del prossimo anno organizzeremo un convegno per presentare gli ultimi dati ricavati. Nel frattempo, continuiamo a lavorare ai nostri progetti di ricerca. Abbiamo in programma uno studio che riguarda l’analisi dell’andamento della contrattazione collettiva e la correlazione coi risultati economici delle imprese. Portiamo avanti anche un tavolo sulla disabilità che si occupa dell’inserimento dei lavoratori disabili nei luoghi di lavoro. Ma sono attive anche ricerche sulla parità retributiva e di genere. Sono fermamente convinta che le nostre ricerche potranno servire ai componenti dell’Osservatorio per mettere alla prova le soluzioni adottate e valutarne la loro coerenza rispetto agli obiettivi desiderati.

Il rapporto di lavoro è espressione della nostra personalità allora se valorizziamo la personalità di ciascuno all’interno del rapporto di lavoro, potremmo raggiungere risultati più soddisfacenti anche in termini di produttività

novembre/dicembre/2023

25


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 26

storia per il domani

Quando i comunisti costruivano le case

di Franco Robecchi, ingegnere e autore

lavoro è certamente la più importante componente della vita umana, capace di consentire lo scambio universale delle prestazioni e dei compensi, riscuotibili non solo dal beneficiario del nostro lavoro, ma da chiunque riceva le nostre credenziali del merito acquisito: il denaro. L’acquisizione della credenziale universale, il denaro, è una straordinaria invenzione, ma su di esso si è anche impostata una serie di astuzie tendenti all’appropriazione della credenziale senza averne i meriti, al furto della certificazione, ancora in assenza di meriti, o alla speculazione sul lavoro. Se chi ha commissionato la prestazione riconosce solo in modo avaro il compenso si crea una tensione del do ut des. Io lavoratore credo di meritare di più e il mio datore di lavoro invece pensa di poter dare meno denaro a quella prestazione, per una serie di fattori che si possono capire. Altrettanto possono fare il professionista o il commerciante. Su queste tensioni il marxismo ha fondato la sua analisi, la sua critica, la sua teorizzazione e le proposte di strategia po26

novembre/dicembre/2023


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 27

L’acquisizione della credenziale universale, il denaro, è una straordinaria invenzione, ma su di esso si è anche impostata una serie di astuzie tendenti all’appropriazione della credenziale senza averne i meriti, al furto della certificazione, ancora in assenza di meriti, o alla speculazione sul lavoro

litico-sindacale nel conflitto di classe. È evidente che lo stato principe dell’affermazione comunista, l’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche, l’Urss, si sentisse in dovere di impegnarsi nella revisione totale del lavoro. L’egualitarismo non poteva trascurare il ruolo della donna nel lavoro, con una visione di un loro coinvolgimento totale, anche in ciò che, nel bene e nel male, il capitalismo non praticava, come il lavoro di fabbrica e di cantiere. L’Occidente ha sempre guardato a quel quadro sovietico più con fastidio che con favore, vedendo l’arruolamento delle donne non tanto come un’emancipazione femminile, ma come una virilizzazione volgare della grazia femminile, sradicata dal suo tradizionale ruolo nella sfera sentimentale, seduttiva e di famiglia. Le femministe direbbero che quello occidentale è un asservimento mistificato, ma lasciamo a loro il giudizio. Di fatto l’emancipazione della donna è avvenuta nel mondo capitalistico, non certo nel socialismo sovietico, dove l’asservimento spersonalizzante accumunava maschi e femmine in una schiavitù ancora più grave. La prestazione del lavoro femminile era ovviamente esaltata anche nella propaganda politica, fatta di immagini, di manifesti, di opere d’arte del cosiddetto Realismo sovietico. Abbiamo scelto il settore edile per mostrare quale fosse lo stile comunista dell’esaltazione della donna lavoratrice.

 Fig. 1. Immagine possente di una donna, convinta operaia nell’edilizia comunista

novembre/dicembre/2023

27


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 28

storia per il domani

2

Si può capire il disgusto occidentale per le proposte sovietiche, anche in questo campo, che dimostrava quella sorta di deprimente mascolinizzazione della figura femminile, resa uguale al maschio, ma al livello più basso e più di appiattimento che di riconoscimento delle specificità della donna. Il campo edilizio non era secondo a quello dell’industria, soprattutto bellica, o all’agricoltura. Lenin stesso si fece raffigurare intento ad un lavoro quasi da muratore e anche nel ruolo di educatore delle bambine, certamente incitandole anche a essere

28

novembre/dicembre/2023

“muratrici”. Le rappresentazioni che qui pubblichiamo sono, in effetti, abbastanza deprimenti, nonostante qualche inarrestabile scintilla tipicamente femminile, come il comparire del sorriso anche per lavoratrici 7 inerpicate su un ponteggio. Nessun vero lavoratore comunista si sarebbe fatto sorprendere mentre sorrideva, nel suo serioso lavoro al servizio dello stato. Anche nel severissimo stato russo era radicata la funzione e l’immagine familiare della donna che, nonostante la sua collaborazione nei lavori agricoli, costituiva comunque un fondamentale

baluardo dei rapporti sentimentali e affettivi, legati ai figli e al rapporto coniugale e familiare. Ne era derivata, anche nella Russia zarista, una visione della donna leggiadra ed emotivamente calorosa, esaltata nell’iconografia prevalente, che era intrisa di donne fascinose tratte dall’ambiente nobile e borghese. Il nuovo modello vedeva invece donne con la cazzuola in mano, modestamente abbigliate con tute da operaio, spesso con gli sconosciuti pantaloni. Niente più di femminile. Persino le spalle erano allargate dal disegnatore. Una delle immagini più interessanti che troviamo è della donna-muratore che, come una virago, con pantaloni e canottiera, una mano sul fianco, che impugna una cazzuola come un simbolo di potere, con l’altro braccio leva con un gesto di sicurezza e di comando,


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 29

4

5 3

 Fig. 2. Immagine del fondatore del comunismo sovietico, Lenin, mentre partecipa ai lavori di un cantiere edile. Fig. 3. Tre giovani donne su un ponteggio, abbastanza spensierate, mentre una collega procede a intonacare un muro. Fig. 4. Ragazza sovietica non entusiasta del lavoro edile che sta compiendo. Fig. 5. Una seria bambina impegnata ad intonacare un muro, per il successo del comunismo. Fig. 6. Due donne alle prese della costruzione di un muro in pietra, amabilmente serene e sorridenti Fig. 7. Una felice badilante in un cantiere del “sol dell’avvenir”

6

La prestazione del lavoro femminile era ovviamente esaltata anche nella propaganda politica, fatta di immagini, di manifesti, di opere d’arte del cosiddetto Realismo sovietico. Abbiamo scelto il settore edile per mostrare quale fosse lo stile comunista dell’esaltazione della donna lavoratrice

per indicare uno stop a non si sa quale operazione. Insomma, una nuova capocantiere, che svetta anche più alta delle vicine gru. Un fazzoletto racchiude i capelli nascondendoli, come un velo islamico che censura il carattere più esposto della femminilità. Il corpo è massiccio anche se non perde i segni femminili che altrimenti avrebbero fatto confondere la figura con una maschile: il seno, ben evidente, e le natiche, dilatate quanto basta. Però vi sono anche le donne-bambine con un’espressione triste e mortificata, serie e alle prese con strumenti che ancora appaiono loro estranei. È il volto involontariamente antiretorico della situazione, forse tracciato da un pittore politicamente non allineato. Per fortuna, di contro, c’è la ragazza che sorride a piena dentatura con il badile in mano, in primo piano su uno scenario di cantiere dove ferve il lavoro. Altre “muratore” si guardano con amicizia e compiacimento per il lavoro che fanno, sorridendo l’una all’altra, come in un salotto, mentre maneggiano cazzuola e martello confezionando un muro in pietra come stessero preparando una torta in cucina. Sul fondo, addirittura l’opera che contribuiscono a realizzare: un redivivo tempio greco. Lavoro allegro e obiettivo ambizioso! novembre/dicembre/2023

29


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 30

Progetto ascolto Campus Edilizia Brescia

30

novembre/dicembre/2023


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 31

Campus Edilizia Brescia restituisce i primi risultati emersi dall’articolato Progetto Ascolto, varato per conoscere nel dettaglio gli aspetti sociali ed economici della città. In attesa della presentazione del dossier completo, si consegnano i primi dati che evidenziano la difficoltà di trovare case in affitto a Brescia

novembre/dicembre/2023

31


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 32

focus progetto ascolto campus edilizia brescia

Brescia, una città senza case in affitto

Un primo approfondimento dell’azione di ascolto promossa da Campus Edilizia Brescia evidenzia una caratteristica che non aiuta lo sviluppo della nostra città articolato Progetto Ascolto, varato dal Campus Edilizia Brescia per conoscere nel dettaglio gli aspetti sociali ed economici della città, dopo la prima fase dedicata all’incontro e al confronto con i vari stakeholder, registra quella dell’elaborazione delle migliaia di dati emersi. Il tutto confluirà in un dossier che sarà presentato alla città. Nel frattempo, il Campus consegna i primi interessanti dati su uno specifico aspetto, balzato agli occhi dei ricercatori del Cresme: Brescia è una cit-

32

novembre/dicembre/2023

tà dove mancano le case in affitto. Sotto la guida dell’architetto Lorenzo Bellicini, direttore dell’istituto di ricerca nazionale del settore del costruito, il team di professionisti ha indagato a fondo la questione, evidenziando alcune possibili azioni.


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 33

CampusEdiliziaBrescia

Locazioni e vendita in numeri L’offerta di abitazioni in locazione nel comune di Brescia è in progressiva riduzione dal massimo osservato nel 1° semestre del 2015 (oltre 1.170). Un primo livello minimo era stato raggiunto nel 2° semestre del 2019, appena prima dell’insorgenza della pandemia, con circa 250 offerte di locazione; il calo è di quasi -80% tra il 1° semestre 2015 e il 2° semestre 2019 (9 semestri, 4 anni e mezzo). L’effetto della pandemia e del lockdown ha generato un’accumulazione di offerta sia a causa del rallentamento dell’assorbimento da parte del mercato (a causa dell’impossibilità di andare a visitare le abitazioni offerte, della sospensione degli sfratti e dei rilasci di alloggi a fine contratto), sia per l’aumento dell’offerta dovuto al comportamento “conservativo” da parte dei proprietari di alloggi destinati ad affitti temporanei di breve periodo (durante la pandemia gli

affitti turistici o legati al turismo business si erano praticamente azzerati) che avevano rapidamente offerto gli alloggi per contratti a più lungo termine. Tuttavia, rispetto al calo dell’offerta di locazione registrato dal 2015 in poi, l’incremento registrato nel 2020 è di dimensioni modeste arrivando a un livello di 365 offerte. Al termine dell’ondata pandemica, è possibile osservare che i livelli di offerta riprendono perfettamente il trend precedentemente in atto, scendendo ulteriormente al di sotto delle 100 offerte nel 1° semestre 2022. Le ultime due rilevazioni mostrano un incremento dell’offerta, ma ancora su valori assolutamente insufficienti a soddisfare la domanda del territorio. Nei primi giorni di luglio 2023, nonostante l’incremento del costo del denaro e i forti incrementi di prezzo delle locazioni, il livello dell’offerta non sembra stia aumentando in misura particolarmente intensa; si rilevano (all’11 luglio 2023) ancora meno di 200 offerte.

Numero di abitazioni offerte in locazione a Brescia – 2014 / 2023 (dati semestrali)

1400

1172

1200 1000 800 600 365

400 200 0

248

98

147

1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. 2014 2015 2015 2016 2016 2017 2017 2018 2018 2019 2019 2020 2020 2021 2021 2022 2022 2023

Fonte: elaborazione Cresme

Nonostante l’incremento del costo del denaro e i forti incrementi di prezzo delle locazioni, il livello dell’offerta non sembra stia aumentando in misura particolarmente intensa; si rilevano (all’11 luglio 2023) ancora meno di 200 offerte novembre/dicembre/2023

33


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 34

Tel e . + 39 030 89 81 8 380 - www.creapiscine e.it - info@crea.bs.it Via Pezzotti 4 -25 5030 Adro (BRESCIA) | Viaa Fiume Mella, 6/A -25069 9 Villa Carcina (BRESCIA)


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 35

focus progetto ascolto campus edilizia brescia

Prezzo medio unitario delle offerte in locazione (€/mq/mese) e variazioni % tendenziali (sullo stesso semestre dell’anno precedente) e congiunturali (sul semestre precedente) Numero di offerte in locazione

Variazione tendenziale del numero di offerte in locazione

Variazione congiunturale del numero di offerte in locazione

-22,9%

2° semestre 2014

1.076

1° semestre 2015

1.172

2° semestre 2015

904

-16,0%

1° semestre 2016

947

-19,2%

4,8%

2° semestre 2016

743

-17,8%

-21,5%

1° semestre 2017

600

-36,6%

-19,2%

2° semestre 2017

482

-35,1%

-19,7%

1° semestre 2018

432

-28,0%

-10,4%

2° semestre 2018

366

-24,1%

-15,3%

8,9%

1° semestre 2019

307

-28,9%

-16,1%

2° semestre 2019

248

-32,2%

-19,2%

1° semestre 2020

365

18,9%

47,2%

2° semestre 2020

327

31,9%

-10,4%

1° semestre 2021

257

-29,6%

-21,4%

2° semestre 2021

120

-63,3%

-53,3%

1° semestre 2022

98

-61,9%

-18,3%

2° semestre 2022

108

-10,0%

10,2%

1° semestre 2023

147

50,0%

36,1%

Fonte: elaborazione Cresme

Le offerte di vendita nel comune di Brescia, benché con un’intensità minore rispetto a quelle di locazione, presentano la stessa dinamica di riduzione. Da poco meno di tremila offerte registrate nel 2016 e nel 2018, si è passati a meno di 1.500 nel 2° semestre 2022. Diversamente da quanto accaduto sull’offerta in locazione, la pandemia non sembra aver avuto un particolare effetto sull’offerta di vendita che ha continuato a scendere

anche durante il 2020. Nell’ultimo semestre rilevato, il 1° del 2023, si osserva un primo segnale di inversione di tendenza con un incremento congiunturale (rispetto al semestre precedente) del +6,9% mentre in termini tendenziali (rispetto allo stesso semestre del 2022) la tendenza è ancora di riduzione. L’incremento sembra essere confermato anche dai numeri registrati nei primi giorni di luglio, periodo in cui si osservano circa 1.800 offerte di vendita.

Numero di abitazioni offerte in vendita a Brescia – 2013 / 2023 (dati semestrali)

3.500

2.947

2.861

3.000 2.500 2.379

2.000

1.588

1.500 1.485

1.000 500 0

1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° 2° 1° sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. sem. 2013 2013 2014 2014 2015 2015 2016 2016 2017 2017 2018 2018 2019 2019 2020 2020 2021 2021 2022 2022 2023 Fonte: elaborazione Cresme

novembre/dicembre/2023

35


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 36

focus progetto ascolto campus edilizia brescia

Numero di offerte in vendita e variazioni % tendenziali (sullo stesso semestre dell’anno precedente) e congiunturali (sul semestre precedente) Numero di offerte in locazione

Variazione tendenziale del numero di offerte invendita

Variazione congiunturale del numero di offerte in vendita

1° semestre 2013

2.113

2° semestre 2013

2.481

1° semestre 2014

2.673

26,5%

7,7%

2° semestre 2014

2.520

1,6%

-5,7%

1° semestre 2015

2.777

3,9%

10,2%

2° semestre 2015

2.836

12,5%

2,1%

1° semestre 2016

2.947

6,1%

3,9%

2° semestre 2016

2.784

-1,8%

-5,5%

1° semestre 2017

2.531

-14,1%

-9,1%

2° semestre 2017

2.379

-14,5%

-6,0%

1° semestre 2018

2.861

13,0%

20,3%

2° semestre 2018

2.850

19,8%

-0,4%

1° semestre 2019

2.707

-5,4%

-5,0%

2° semestre 2019

2.564

-10,0%

-5,3%

1° semestre 2020

2.379

-12,1%

-7,2%

2° semestre 2020

2.303

-10,2%

-3,2%

1° semestre 2021

1.965

-17,4%

-14,7%

2° semestre 2021

1.774

-23,0%

-9,7%

1° semestre 2022

1.642

-16,4%

-7,4%

2° semestre 2022

1.485

-16,3%

-9,6%

1° semestre 2023

1.588

-3,3%

6,9%

17,4%

Fonte: elaborazione Cresme

La dinamica dei prezzi

36

novembre/dicembre/2023

La dinamica recente dei prezzi di locazione offerti sul mercato a Brescia evidenzia, a partire dal 2° semestre del 2021, un’accelerazione in crescita intensa. L’incremento tendenziale annuo è pari al +11,2% nel 2° semestre 2021, del +16,5% nel 1° semestre 2022, del +12,2% nel 2° semestre 2022 e del +15,0% nel 1° semestre 2023. Il livello raggiunto nel 2023 è di 11,1 €/mq/mese e l’incremento rispetto al 1° semestre 2016 è pari al +54,1%. Prima dell’accelerazione della crescita dei prezzi, i livelli oscillavano tra i 7,2 €/mq/mese e i 7,5 €/mq/mese nel periodo 2014-2017; nel 1° semestre 2018 si assiste a un primo segnale di aumento con il passaggio a 7,7 €/mq/mese

(+6,5% tendenziale) che porta a una graduale crescita verso gli 8,3-8,4 €/mq/mese del 2° semestre 2020 e del 1° semestre 2021 (incrementi tendenziali tra l’1,8% e il 4,6%).


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 37

La dinamica dei prezzi di vendita a Brescia evidenzia una lenta di crescita a partire dal 1° semestre del 2019. Gli incrementi sono contenuti in un range relativamente stretto tra il +0,7% del 2° semestre 2019 e il +3,3% del 1° semestre

2020. Un livello più elevato si riscontra solo nel 1° semestre 2022 con il +4,7%. Il livello attuale di offerta è di poco inferiore a 2.150 �/mq, in crescita del +10,3% rispetto al minimo rilevato nel secondo semestre 2018. In precedenza,

si registravano valori di 2.400 �/mq tra il 2013 e il 2014. Il calo intervenuto tra questi livelli e il minimo del 2018 risulta pari al -19,3%.

Prezzo unitario medio delle abitazioni offerte in vendita a Brescia – 2013/2023. Dati semestrali (€/mq)

3.000 2.500

2.321

2.409

2.402

2.286

2.279

2.189

2.254

2° sem. 2015

1° sem. 2016

2.242

2.000

2.006

2.010

1.952

1.943

1.950

1.956

2.014

2.011

1.994

2.056

2.088

2.107

2.143

1° sem. 2017

2° sem. 2017

1° sem. 2018

2° sem. 2018

1° sem. 2019

2° sem. 2019

1° sem. 2020

2° sem. 2020

1° sem. 2021

2° sem. 2021

1° sem. 2022

2° sem. 2022

1° sem. 2023

1.500 1.000 500 0

1° sem. 2013

2° sem. 2013

1° sem. 2014

2° sem. 2014

1° sem. 2015

2° sem. 2016

Fonte: elaborazione Cresme

Prezzo unitario medio delle abitazioni offerte in locazione a Brescia – 2015/2023. Dati semestrali (€/mq/mese)

16,0 14,0 12,0 10,0 8,0

7,4

7,3

7,3

7,5

7,7

7,8

7,9

8,0

8,1

8,3

7,2

7,2

8,4

7,2

2° sem. 2014

1° sem. 2015

2° sem. 2015

1° sem. 2016

2° sem. 2016

1° sem. 2017

2° sem. 2017

1° sem. 2018

2° sem. 2018

1° sem. 2019

2° sem. 2019

1° sem. 2020

2° sem. 2020

1° sem. 2021

9,3

9,7

2° sem. 2021

1° sem. 2022

10,4

11,1

6,0 4,0 2,0 0,0 2° sem. 2022

1° sem. 2023

Fonte: elaborazione Cresme

novembre/dicembre/2023

37


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 38


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 39

focus progetto ascolto campus edilizia brescia

Una nuova politica abitativa I dati sul lavoro a Brescia ci dicono che c’è una forte domanda e che le imprese bresciane non trovano il 49% dei lavoratori che cercano, e che molte persone che compongono il 51% di nuovi lavoratori che sono stati assunti provengono da fuori Brescia. La città offre lavoro, ma con difficoltà offre abitazioni in affitto, peraltro non certo applicando canoni d’affitto ragionevoli. Sappiamo che nell’ultimo periodo, tra il 2022 e il 2023, l’Iveco a Brescia ha assunto oltre 500 lavoratori, gran parte dei quali provenienti da fuori città. Altre centinaia hanno iniziato a lavorare o stanno per farlo, in Poste Italiane, nel Comune cittadino, per non parlare delle molte imprese manifatturiere e di servizi. Si tratta di oltre un migliaio di persone che necessitano di un alloggio, preferibilmente in città. Si comprende come oc-

corra sviluppare una politica abitativa nuova, che coinvolga da un lato le imprese e il terzo settore. Dall’altro che punti a creare nuovi spazi abitativi anche attraverso la trasformazione di immobili non residenziali dismessi. Inoltre, potrebbero essere avviate azione congiunte tra amministrazione comunale e industrie al fine di avviare iniziative in grado di individuare e mettere a disposizione case in affitto mirate per i nuovi lavoratori, per un arco temporale medo di almeno tre quattro anni, finalizzate ad accompagnare l’ingresso in città e la crescita sociale.

La città offre lavoro, ma con difficoltà offre abitazioni in affitto, peraltro non certo applicando canoni d’affitto ragionevoli

La questione della mobilità Dato che non si trovano case in città i lavoratori abitano in provincia, ma il lavoro è a Brescia. Per questo, si stima che ci sia un pendolarismo di 103.000 persone che raggiungono Brescia ogni giorno, 78.000 delle quali provengono da comuni della provincia bresciana. L’indice di insistenza colloca Brescia al sesto posto tra i comuni italiani. Il mezzo usato Si stima che ci sia un in prevalenza è l’automobile e, come è noto, le condizioni pendolarismo di del traffico sono pesanti e 103.000 persone che questo determina, oltre a un raggiungono Brescia rilevante costo in termini di ogni giorno, 78.000 ore perse, un peggioramento delle quali provengono delle condizioni di inquinamento dell’aria determinate da comuni della dai tempi di percorrenza e provincia bresciana di coda nei flussi di ingresso verso la città, quindi di uscita dalla stessa. Evidente la necessità di riflettere su modelli innovativi che tengano conto dei flussi e valorizzino soluzioni in grado risolvere tale situazione. Tra le proposte di Campus Edilizia Brescia, il potenziamento, rendendola una metropolitana, della linea ferroviaria Brescia-Desenzano. Intervento da realizzare non appena terminata la nuova linea dell’alta velocità tra Brescia e Verona; lo sviluppo di linee tranviarie-ferroviarie e il ripensamento delle strategie di accesso alla città. La questione di fondo non è rappresentata solo dal traffico di Brescia al suo interno, particolare attenzione deve essere indirizzata anche ai flussi di accesso dall’esterno.

novembre/dicembre/2023

39


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 40

economia Il punto sul settore manifatturiero

Incertezza e turbolenze geopolitiche gravano sul Made in Brescia

L

a frenata continua, ma non sminuisce la forza e la volontà di affrontare le sfide, con il chiaro obiettivo di vincerle. Dopo i segnali di rallentamento emersi alla fine del secondo trimestre 2023, anche il quadro delineato dal periodo luglio-settembre conferma le nubi sul Made in Brescia. Tra luglio e settembre l’attività produttiva del settore manifatturiero territoriale registra una contrazione: la variazione congiunturale è pari a -5%, mentre l’evoluzione nei confronti dello stesso periodo del 2022 (tendenziale) si attesta a -0,3%, un valore di fatto invariato nei confronti di quanto rilevato nei tre mesi prima (-0,4%). La dinamica negativa è giustificata non solo dalla consueta chiusura della maggior parte degli stabilimenti nei mesi estivi, ma anche dall’inasprimento delle condizioni operative delle imprese, su cui pesano, in particolare, la prosecuzione della fase di debolezza del contesto macroeconomico generale, che si riverbera, fra

40

l’altro, in una nuova rarefazione della domanda. A seguito delle evoluzioni sopra indicate, il tasso acquisito, ovvero la variazione media annua che si avrebbe se l’indice della produzione non subisse variazioni fino alla fine del 2023, è pari a -0,6%. Il quadro in generale delineato, trova riscontro nell’analisi di Confapi Brescia che, tuttavia, mette in evidenza anche un altro aspetto: «Il trend del terzo trimestre consolida una tendenza già evidenziata nei mesi scorsi. Il quadro è quanto mai incerto, considerato il contesto geopolitico, le scelte sul fronte dei tassi d’interesse effettuate dalle banche centrali, che forse hanno raggiunto il picco, ferma restando l’incognita sulla loro durata e il mantenimento dei livelli attuali. Da tenere sotto osservazione anche il versante prezzi energetici che, dopo essere calati nei mesi scorsi, hanno recentemente registrato una ripresa. Nel complesso, comunque, il sistema bresciano si conferma solido e in grado di affrontare le prossime sfide, reduce da un 2022 che, per

novembre/dicembre/2023

molti settori, è stato da record mesi dopo la cifra totale è sceed ha portato molte nostre sa a 26,86 miliardi di euro, con aziende a una buona patrimoun calo percentuale del 5,2%. nializzazione». Una prima avvisaglia si era reSe le banche centrali sono imgistrata già a dicembre, con i pegnate a contrastare l’infladepositi che erano rimasti stazione, il «caro vita» sembra aver lasciato un segno non in- Il quadro è quanto mai differente nel Bresciano, «bruciando» incerto, considerato quasi un miliardo e il contesto geopolitico, mezzo di euro di ri- le scelte sul fronte dei tassi sparmi. I dati al 30 d’interesse effettuate giugno scorso di Banca d’Italia non dalle banche centrali, lasciano spazio a che forse hanno raggiunto dubbi: se allo stessa il picco data del 2022 i depositi bancari e il risparmio in Posta delle famiglie consumatrici bili rispetto a sei mesi prima: della provincia si attestava a un campanello d’allarme, dopo 28,34 miliardi di euro, dodici anni di crescita continua e so-


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 41

Cassa integrazione su livelli di guardia Altri segnali poco incoraggianti caratterizzano Brescia, iniziando dall’andamento della Cassa integrazione ancora su livelli di guardia. Il dato di settembre ha ribadito le preoccupazioni per il rallentamento dell’economia globale: l’Inps ha autorizzato, in provincia, 1,873 milioni di ore, il secondo dato più alto del 2023, dietro solo ai 2 milioni di ore di marzo: un incremento del 25% su luglio e dell’82% su agosto mese che, storicamente, registra una flessione delle ore di Cassa per le fermate estive, e del 24,7% su base annua. Considerando i nove mesi di questo esercizio, il totale delle ore autorizzate in ambito territoriale sale a 12,188 mln di ore, contro i 9,037 milioni di ore del pari periodo 2022 e con un +34,8%.

Nuove imprese: saldo positivo Analizzando il bilancio della nati-mortalità delle imprese bresciane tra luglio e settembre emerge un saldo positivo di 390 unità. Dall’analisi dei flussi realizzata dal Servizio Studi della Camera di commercio territoriale risulta che, nel terzo trimestre dell’anno sono state avviate 1.283 società, in aumento del 2,5% su base annua. Al 30 settembre si registra uno stock di 119.319 aziende registrate in aumento dello 0,3% su giugno, ma in leggero calo rispetto allo stesso periodo del 2022. «A fronte di una sostanziale tenuta, rispetto al trimestre precedente - ha commentato il presidente dell’ente camerale di via Einaudi, Roberto Saccone - alcuni fenomeni vanno comunque tenuti in debita considerazione e attentamente monitorati nel prossimo futuro. In particolare, desta qualche preoccupazione il calo, ormai costante, del numero di imprese del settore manifatturiero» (-2% tendenziale), «e, soprattutto, delle imprese giovanili» (-0,9%). «Si tratta infatti di due indici che, rispettivamente, sono espressione di quello che è l’asse portante del nostro tessuto produttivo e dello spirito imprenditoriale che, da sempre, caratterizza l’economia bresciana».

stenuta (a giugno 2014, i depositi dei bresciani toccavano quota 19,06 mld di euro). Il quadro territoriale è simile a quello che emerge a livello lombardo e nazionale: anche in questi casi, i depositi scendono su giugno 2022: in ambito regionale passano da 248,03 miliardi a 234,04 miliardi di euro (-5,6%, in linea con la flessione bresciana), in Italia calano da 1.185 miliardi di euro a 1.143 miliardi di euro (-3,5%). In Lombardia, nessuna provincia è stata risparmiata dalla scure dell’inflazione: tutte hanno registrato un calo del risparmio, con Milano protagonista di un «tonfo» di 6,76 miliardi di euro (dai 95,59 miliardi di euro al 30 giugno 2022 agli 88,83 mld di dodici mesi dopo). Si tratta di un calo del 7,07%, il più alto della Lombardia. Solo Como, Lecco e Sondrio contengono le perdite a percentuali di poco superiori al 3%). Sul fronte dei prestiti, la crescita registra un rallentamento, anche se prosegue. Nel Bresciano, i finanziamenti (esclusi Pct e sofferenze) ammontano a 13,31 miliardi al 30 giugno, contro i 13,19 miliardi di un anno prima: l’aumento è solo dello 0,9%. La buona notizia arriva dalle sofferenze, che continuano la loro discesa: per la sola provincia di Brescia valevano 142 milioni di euro al 30 giugno 2023, dato in linea con dicembre 2022 e inferiore del 19,7% rispetto ai 177 milioni di un anno prima. novembre/dicembre/2023

41


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 42

il futuro dell’edilizia Impresa e Cantiere tra Digitalizzazione e Sostenibilità: l’avvio della grande trasformazione? lcune meritorie iniziative rivolte alla definizione della gestione dell’impresa di costruzioni e del cantiere edile e infrastrutturale digitalmente sostenibile stanno lodevolmente emergendo nel mercato della costruzione e dell’immobiliare e nel settore dell’ambiente costruito, andando a coinvolgere anche l’ambito delle reti. Lentamente si sta palesando la possibilità che la dialettica tra sede dell’impresa e cantieri, tra contraente principale e sua catena di fornitura, tra On Site e Off Site Construction, possa transitare da una modalità analogica a una digitale, vale a dire autenticamente incentrata sul dato, possibilmente sul dato strutturato, anche se attualmente la ricerca è fortemente impegnata a valorizzare e a sfruttare il dato non strutturato, largamente, per ora, maggioritario, nell’ottica, appunto, del suo utilizzo effettivo. La stessa Commissione Europea ha messo a disposizione delle piccole e delle medie imprese un documento, denominato manuale, teso a illustrare l’articolazione delle soluzioni digitali e le condizioni tali da poter da esse trarre reali ritorni sull’investimento. La difficoltà principale che occorre, tuttavia, affrontare riguarda l’esigenza di configurare l’infrastruttura architetturale, vale a dire, il livello di governo dei flussi informativi che colleghi tutte le soluzioni tecnologiche praticabili digi42

novembre/dicembre/2023

Angelo Luigi Camillo Ciribini Università degli Studi di Brescia


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 43

talmente, vale a dire che siano in grado di alimentare serie di dati capaci di innescare simulazioni delle alternative in tempo reale e di consentire supporti semi automatici al processo decisionale per l’impresa sia nell’ottica della singola commessa (contratto e cantiere) sia in un contesto di gestione di un portafoglio. Gli obiettivi individuabili sono, perciò, snodabili tra una dimensione centralistica della gestione caratteristica di impresa che si dipana nell’approccio multi-progetto e che cerca di assicurare la continuità dei flussi informativi tra le diverse unità organizzative, tentando una sintesi tra i diversi aspetti coinvolti e una dimensione localistica del luogo di produzione, il cantiere, che, in realtà, si estende contrattualmente e territorialmente lungo complesse catene di fornitura, talvolta etero-

genee, ancora non disposte a essere regolate in maniera normalizzata. Non per nulla, uno dei temi ricorrenti risale oggi ai cosiddetti dizionari dei dati che, in realtà, non fanno che manifestare la richiesta dell’impresa contraente di attribuire un ordine e un controllo alle transazioni informative e commerciali, alla ricerca dell’incremento di valore. Di conseguenza, nasce il tentativo, da parte del mondo imprenditoriale di proporre dispositivi che siano in grado non solo di qualificare digitalmente, nella accezione e nella tendenza alla sostenibilità, l’impresa stessa, nei luoghi della decisione e della produzione, al cospetto della propria committenza, ma anche, e soprattutto, verso se stessa. Se, infatti, in termini premiali e reputazionali, la qualificazione digitale dell’impresa apporterebbe oggettivamente benefici nell’aggiudicazione dei

La Commissione Europea ha messo a disposizione delle piccole e delle medie imprese un documento teso a illustrare l’articolazione delle soluzioni digitali e le condizioni tali da poter da esse trarre reali ritorni sull’investimento

contratti da parte del versante della domanda pubblica e privata, la sfida peculiare sembra, prima di tutto, essere rivolta alla valutazione dei ritorni sull’investimento che la transizione digitale possa apportare. Il punto è, però, che tale transizione, per diventare trasformazione, non può essere affrontata in maniera episodica, nel senso che una adozione incrementale, di per sé forzata, delle soluzioni tecnologiche deve iscriversi, appunto, nella preventiva definizione di una infrastruttura immateriale, di un ambiente di condivisione, aziendale e contrattuale, che ricomprenda l’ecosistema degli operatori che vi agiscono. Qui sta, peraltro, la chiave interpretativa che connette la

digitalizzazione alla sostenibilità, poiché sempre più il quadro legislativo e quello contrattuale ispirato ai criteri Esg (Environment Social Governance) instaura potenzialmente una relazione inedita tra impresa di costruzioni e mondo finanziario. Si tratta di capire, perciò, quanto questo rapporto possa essere immediato, vale a dire, reso meno mediato da soggetti terzi grazie a una digitalizzazione autentica che permetta di consolidare, di rendere più concrete le materialità, di generare metriche di conformità ai criteri Esg più condivise e meno generiche. Si potrebbe, dunque, ritenere che l’impresa e il cantiere digitalmente sostenibili possano essere intesi come l’occasione per determinare condizioni raramente sperimentate in precedenza per impiegare al meglio le provviste finanziarie al riguardo di un ambiente costruito che comincia a intendere gli interventi di rigenerazione urbana e di infrastrutturazione territoriale in chiave meno retorica sotto i profili meno convenzionali che, al contempo, stanno traducendosi spesso in retoriche. In un certo senso, ciò che è richiesto all’impresa non è solamente di interiorizzare la cultura del dato (entro un orizzonte temporale non eccessivamente indefinito), ma anche di dimostrare di sapere utilizzare questa consapevolezza per proporsi quale attore sociale, sensibile alle evoluzioni climatiche, ma anche alle dinamiche di prodotto che portano dal cespite fisico a quello cyber fisico. La maturità digitale e sostenibile dell’impresa può, certo, comportare alcune criticità, ma, in ultima analisi, nonostante la frammentazione del sistema entro cui opera, dovrebbe permettere di mitigare il rischio, il punto decisivo di convergenza tra Costruzione e Finanza.

novembre/dicembre/2023

43


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 44

novità dalle aziende

Drenaggio sifonico delle acque piovane, un nuovo passo avanti Abbiamo già trattato, in passato, un argomento estremamente attuale come quello del drenaggio e del recupero delle acque meteoriche, spiegando per sommi capi il funzionamento della soluzione proposta da Valsir, ovvero il sistema Rainplus. Si tratta di un tipo di impianto che, installato sui tetti di edifici di medie e grandi dimensioni, sfrutta l’altezza del fabbricato come forza motrice e permette di raggiungere elevate velocità di deflusso. In questo modo si massimizza l’efficienza del drenaggio, facilitando il recupero e il riutilizzo dell’acqua raccolta.

Come funziona il sistema? La principale differenza tra un sistema convenzionale e il sistema sifonico Rainplus è costituita da speciali captatori di raccolta realizzati in conformità alla normativa EN

44

novembre/dicembre/2023

1253 – che, collegati a tubazioni di polietilene ad alta densità, permettono di trasportare agevolmente portate d’acqua molto elevate verso l’esterno dell’edificio e, se necessario, di indirizzarla verso vasche di raccolta per poterla recuperare e riutilizzare. I captatori sono dotati di un piattello antivortice che ha lo scopo di evitare l’ingresso d’aria all’interno delle condotte, facendo sì che, ad alte intensità pluviometriche, queste lavorino a sezione completamente piena. Quando le tubazioni si riempiono completamente d’acqua, ha luogo il fenomeno idraulico noto come “effetto sifone”, che genera pressioni negative all’interno delle condotte: questa depressione è la forza motrice del sistema, che permette di trasportare portate d’acqua notevolissime con tubazioni di diametro contenuto, senza necessità di pendenze per le condotte orizzontali.

La principale differenza tra un sistema convenzionale e il sistema sifonico Rainplus è costituita da speciali captatori di raccolta che, collegati a tubazioni di polietilene ad alta densità, permettono di trasportare agevolmente portate d’acqua molto elevate verso l’esterno dell’edificio e, se necessario, di indirizzarla verso vasche di raccolta per poterla recuperare e riutilizzare


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:19 Pagina 45

INFORMAZIONE COMMERCIALE

Perché scegliere Rainplus? L’intensità delle precipitazioni su cui oggi si basa il progetto di un impianto meteorico è più che raddoppiata rispetto a solo una decina di anni fa. Per farsi un’idea dei cambiamenti avvenuti, mentre la maggior parte degli impianti realizzati fino a pochi anni fa sono dimensionati per un’intensità di pioggia inferiore ai 100 mm/h, oggi le rilevazioni metereologiche effettuate nel nostro Paese mostrano valori anche 10 volte superiori. Se si opta per una soluzione tradizionale, è necessario adottare tubazioni dai diametri molto importanti per l’intero impianto, con conseguenti impatti sui costi e sugli spazi dedicati. Avere a disposizione un’alternativa che

Rainplus funziona con un numero di captatori inferiore a quello di un sistema tradizionale, dato che questi sono in grado di gestire portate molto superiori a quelle di un normale bocchettone di scarico: fino a 65 l/s.

Quali sono le ultime novità introdotte da Valsir? Valsir ha recentemente sviluppato due nuovi modelli di captatore, Rainplus 110-S e Rainplus 56-S, che rendono ancora più performante il sistema e introducono alcune novità in termini di materiali. Per cominciare, il corpo del captatore viene ora realizzato in acciaio Inox anziché in alluminio, per una resistenza ancora più elevata alla corrosione e agli agenti atmosferici, anche negli ambienti più difficili come quelli costieri. Il piattello antivortice, per lo stesso motivo, è ora in polipropilene caricato da grandi quantità di fibra di vetro e additivi anti UV. Rainplus 110-S, che si distingue per le performance di drenaggio più elevate grazie ad una superficie di captazione maggiore, è il

permette di soddisfare i requisiti di questo nuovo scenario climatico salvaguardando spazi e costi è evidentemente un’occasione imperdibile. Il drenaggio sifonico, infatti, è adatto sia alle nuove costruzioni che ai contesti di ristrutturazione, integrazione o sostituzione di impianti esistenti. Nel primo caso, l’abbattimento dei costi sarà il fattore determinante. Se parliamo invece di ristrutturazione, costituisce un chiaro vantaggio l’ingombro particolarmente ridotto. Nel caso di ripristino di impianti esistenti, soprattutto quando si vogliano migliorarne le prestazioni, il sistema Rainplus permette di integrare o sostituire l’impianto senza interventi distruttivi, e soprattutto senza dover riprogettare interi ambienti del fabbricato.

modello che ha introdotto anche il maggior numero di novità in termini di gamma. Oggi è disponibile, oltre che con piastra da 320 mm per l’installazione in gronde metalliche, anche nella misura da 480 mm per le coperture piane impermeabilizzate (bitume, PVC, ecc.); entrambe le piastre sono disponibili con diverse lunghezze del tronchetto in HDPE che permette di collegare i captatori alle tubazioni dell’impianto di drenaggio. Anche Rainplus 56-S propone un nuovo coperchio in materiale plastico, lasciando pressoché invariato il resto della struttura del captatore. Questa modifica permette di aumentare le portate di drenaggio fino a 16 l/s. I nuovi modelli ripropongono il “kit overflow” – un sistema di emergenza applicabile ai captatori in grado di gestire anche intensità di pioggia straordinarie e improvvise semplicemente regolandone l’altezza. Sono poi stati introdotti due kit completamente inediti: il primo è quello per la barriera al vapore, che trova la sua applicazione sulle coperture per tetti leggeri. È una soluzione nata nei Paesi dell’Europa centrale e setten-

Da sinistra: un captatore Rainplus 110 S collegato alle tubazioni in HDPE; la gamma dei nuovi captatori Rainplus S; il kit Overflow per gestire i picchi di piovosità più estremi.

trionale, che utilizza una lamiera grecata e un isolante termico installato a protezione della copertura impermeabilizzante. L’obiettivo del kit è impedire le infiltrazioni di condensa nell’edificio. Il secondo è un filtro apposito per le “coperture verdi”, che ha lo scopo di mantenere sgombra da terriccio e detriti l’area di installazione del captatore. L’ultima novità, che interessa la procedura di installazione, riguarda lo staffaggio: Valsir ha introdotto un sistema costituito da speciali collari abbinati a una barra di supporto e relativi accessori, per resistere alle forze di contrazione ed espansione termica della rete di drenaggio e per ancorare facilmente e senza l’ausilio di attrezzature speciali gli elementi dell’impianto a soffitto.

novembre/dicembre/2023

45


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 46

architettura

Sospesi tra architetture e vedute di Laura Mesa

Il costruito dà forma a strutture mozzafiato per un nuovo modo di vivere il paesaggio 46

novembre/dicembre/2023

C

he sia una passerella belvedere, una terrazza a sbalzo, una infinity pool o una “glass box” ancorata a un edificio, le costruzioni cambiano il nostro modo di vivere il paesaggio. Soluzioni architettoniche, nuovi materiali e sviluppo tecnologico applicato all’edilizia consentono infatti di creare manufatti, elementi ed intere infrastrutture sospesi nel vuoto, che “immergono” l’uomo nel panorama circostante. Ne sono un esempio il Grand Canyon Skywalk, piattaforma a ferro di cavallo che presenta una pavimentazione trasparentecon vista sul Grand Canyon West in Arizona; l’Hongyagu Bridge, il ponte vetrato inaugurato nel 2017 nella provincia dello Hebei in Cina lungo ben 488 metri; la passerella aerea che collega il Supertrees Grove, bosco di alberi artificiali alti 25 metri e costruiti in acciaio, della Gardens by the Bay, straordinario complesso

di giardini botanici situato all’interno del complesso residenziale del Marina Bay Sands di Singapore. O ancora, la Infinity Room che sporge 66 metri dalla House on the Rock, nel Wisconsin, sostenuta da una travatura reticolare senza supporti sottostanti. Inaugurata nel 1985, presenta oltre tremila piccole finestrelle in vetro su entrambi i lati. In Tasmania, invece, la Thaune Airwalk è una passeggiata di 600 metri che attraversa la Thaune Forest Reserve e permette ai visitatori di percorrere la riserva passando fra le cime degli alberi. In queste tipologie di architettura, spesso gioca un ruolo fondamentale la componente vetro, che si contraddistingue dagli altri materiali da costruzione per la possibilità di garantire, grazie alla sua trasparenza, un costante rapporto visivo tra ambienti interni ed esterni. Deriva anche da qui il successo di edifici quali la Wil-


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 47

 Da sinistra: il Golden Bridge nel giardino di Thien Thai a Da Nang in Vietnam; la passerella aerea che collega gli alberi artificiali della Gardens by the Bay a Singapore; il Grand Canyon Skywalk, piattaforma a ferro di cavallo che presenta una pavimentazione trasparente, in Arizona.

lis Tower di Chicago, diventata meta turistica grazie allo Skydeck, struttura di osservazione trasparente con vista sulla città posizionata al 103° piano del celebre grattacielo; e della terrazza panoramica The Edge a New York, triangolo sospeso nel vuoto, protetto da parapetti in vetro, da cui ammirare lo skyline della Grande Mela. Rese irresistibili da altezze mozzafiato, trasparenze, nonché dal loro estremo proten-

I ponti tibetani A strutture più sofisticate si contrappone, con lo stesso effetto, la semplicità dei ponti tibetani, molto diffusi anche in Italia. Ne sono degli esempi il “Ponte alla Luna”, a Sasso di Castalda, in Basilicata, il ponte di 30 metri da terra che attraversa le scenografiche Gorge di San Gervasio nel torinese e il “Ponte nel cielo”, sospeso a oltre 140 metri di altezza e lungo 234 metri, che collega i due versanti della Val Tartano, Campo Tartano a quota 1.034 metri e il maggengo Frasnino a quota 1.038 metri.

dersi a sbalzo verso scenari urbani e naturali, queste architetture permettono di godere di vedute incredibili, mimetizzandosi con il contesto circostante oppure creando un forte contrasto con il paesaggio stesso. Sempre più diffuse come attrazioni turistiche e complemento scenografico di grattacieli e palazzi, le strutture sospese acquisiscono in alcuni casi anche funzionalità specifiche, senza perdere la loro spettacolarità. In diverse occasioni sono infrastrutture di collegamento o corridoi pedonali a strapiombo, che danno l’impressione di essere sospesi nel vuoto. Altre volte combinano meraviglia e funzionalità in opere architettoniche e artistiche d’impatto internazionale. Tra queste, la struttura color giallo oro posizionata a 1.400 metri sul livello del mare, sulle colline di Ba Na in Vietnam, e composta da una passerella pedonale di 150 metri sorretta da enormi mani di pietra. Si tratta del Golden Bridge nel giardino di Thien Thai a Da Nang, che compie solo cinque anni dalla sua inaugurazione. Un’ebrezza, quella di camminare tra le nuvole, sfiorando il cielo o fiancheggiati da una ricca vegetazione, che si riflette nei numerosi skywalk sparsi in tutto il mondo, dal Rock of Gibraltar Skywalk a Gibilterra al Glacier Skywalk nel Jasper National Park in Canada, dal Biokovo Skywalk in Croazia allo Skywalk nel comprensorio di Sattel-Hochstuckli in Svizzera, fin sulle Alpi, con il Dachstein Skywalk in Austria. Adrenalina che continua negli esempi cinesi della passerella di vetro del “cammino della fede” (“The Walk of Faith”) di Zhangjiajie, sospesa a 1.430 metri di altezza e lunga 60 metri, e del ponte di vetro, sempre a Zhangjiajie, che collega due scarpate scoscese sull’omonimo Grand Canyon.

Architettura sospesa in Italia Non solo ponti tibetani o case sull’albero, che spopolano in questi anni nel settore hospitality, l’architettura sospesa si declina anche in Italia in strutture moderne, dal design innovativo, con vista panoramica, quali lo SkyVertigo, blocco totalmente in vetro della terza stazione dello Skyway Monte Bianco (Punta Helbronner/The Sky) che proietta il visitatore nel cuore della vetta più alta dell’arco Alpino. Imperdibili anche lo skywalk, inaugurato quest’estate, che si sporge per 14 metri dal Monte di Mezzocorona, in provincia di Trento, affacciandosi sulla Piana Rotaliana e la passerella panoramica belvedere sul Lago di Como all’interno del Parco del Valentino ai Piani dei Resinelli. Nella provincia bresciana, sono celebri, invece, gli esempi della “terrazza del brivido” di Tremosine e della più recente ciclovia di Limone del Garda, una delle più scenografiche d’Europa, realizzata a sbalzo sul Lago di Garda.

novembre/dicembre/2023

47


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 48

FOTOLIVE

incontri

Roberto Saccone LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA È UN ENTE AUTONOMO FUNZIONALE DI DIRITTO PUBBLICO CHE SVOLGE, NELL’AMBITO DELLA PROVINCIA, FUNZIONI DI INTERESSE GENERALE PER IL SISTEMA DELLE IMPRESE, PROMUOVENDO E CURANDONE LO SVILUPPO NELL'AMBITO DELLE ECONOMIE LOCALI. È COLLEGATA IN RETE CON IL SISTEMA CAMERALE NAZIONALE, RAPPRESENTATO DA UNIONCAMERE, NONCHÉ CON STRUTTURE INTERNAZIONALI. I VERTICI SONO ESPRESSI DALLE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI DELLE VARIE CATEGORIE, I RAPPRESENTANTI DELLE QUALI SIEDONO IN CONSIGLIO CAMERALE.

48

novembre/dicembre/2023


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 49

Conosciamo il presidente della Camera di Commercio

L’edilizia, settore trainante dell'economia, centrale per la sostenibilità, la competitività e lo sviluppo di Adriano Baffelli

Presidente Saccone, osservando la realtà produttiva locale dalla stanza dei bottoni del sistema delle imprese, quali sono i segnali che emergono dall’economia bresciana in questa fase? Il quadro congiunturale del secondo trimestre, ultimi dati ufficiali, evidenzia, una dinamica in rallentamento dell’attività produttiva. La produzione industriale ha registrato una contrazione dopo nove trimestri consecutivi di cresci-

FOTOLIVE

Al limitare del centro storico, affacciato su corso Vittorio Emanuele II e su via Einaudi — non sarebbe il caso che Brescia intitolasse una via anche al “suo” grande economista Guido Carli? — sorge il possente edificio progettato dall’architetto Bruno Fedrigolli, prestigiosa firma di altre strutture cittadine. Con il suo rigore e la sua anima in acciaio che sorregge il cemento prefabbricato distribuito all’insegna di un solido design, richiama la concretezza bresciana. alla metà degli anni Sessanta ospita la “casa” delle 119.300 imprese bresciane, un esercito che schiera singole partite Iva a fianco delle realtà artigiane e di colossi manifatturieri con bilanci da centinaia di milioni di euro e in alcuni casi con fatturati che superano il miliardo di euro. Mi soffermo ad osservare gli altorilievi in marmo e legno che raffigurano la Giustizia, l’Industria, l’Artigianato, il Commercio, e l’Agricoltura prima di raggiungere il cuore decisionale della rappresentanza istituzionale delle imprese.

ta. L’artigianato manifatturiero prosegue, anche nel secondo trimestre del 2023, con una dinamica migliore dell’industria, ma con un ritmo di crescita che continua nel percorso discendente già evidenziato nei trimestri scorsi. Per quanto riguarda gli altri settori, il fatturato delle imprese bresciane del commercio al dettaglio evidenzia una tendenza ancora positiva, ancorché in significativo rallentamento, mentre quello delle imprese dei servizi, dopo il rallentamento del primo trimestre dell’anno, chiude nel secondo con risultati negativi. Anche nel momento piuttosto complesso che stiamo attualmente vivendo, in linea generale, possiamo però dire che l’economia bresciana si basa su solidissime fondamenta, figurando tuttora, in termini assoluti, al di sopra delle medie regionali e nazionali negli indici di produzione. Dalle rilevazioni mensili del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere emerge che nella nostra provincia in 56 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. Possiamo dire che la carenza di manodopera è sempre più trasversale e preoccupante? Il fenomeno della difficoltà, da parte degli imprenditori, di reperire maestranze, anche qualificate e ben retribuite, da inserire negli organici aziendali,

è purtroppo in sempre crescente aumento, soprattutto in quei settori, in particolare nel manifatturiero dove, per consolidati stereotipi o pregiudizi, si ritiene vi sia poco spazio per la crescita personale. Occorre pertanto investire non solo sulla formazione, intesa in senso stretto come trasmissione delle adeguate competenze teorico tecniche nei vari ambiti di attività, ma anche sul sistema di orientamento al lavoro, per far meglio comprendere alle giovani generazioni che con l’incremento esponenziale della digitalizzazione nei processi produttivi, anche il settore manifatturiero rende oggi più “appetibili” professionalità e ambienti di lavoro tradizionalmente non considerati tali, in quanto regno dell’analogico o, addirittura, del meramente manuale. Le imprese rilevano un diverso approccio culturale verso il lavoro, soprattutto da parte dei giovani. C’è una ricerca del senso da parte dei giovani, sono cambiati i valori rispetto a quelli cui noi guardavamo. Conta sempre di più la partecipazione, il coinvolgimento, l’essere parte di un progetto da un lato e dall’altro avere comunque tempo disponibile da dedicare ai rapporti familiari, agli animali, alla cultura e allo sport. La nostra generazione viveva per lavorare, oggi è diverso, ora non c’è più la totalizzazione. Ci può pia-

novembre/dicembre/2023

49


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 50

FOTOLIVE

incontri

cere o no, ma se la domanda è cambiata, l’impresa deve prenderne atto. Dobbiamo riflettere su questa fase caratterizzata da valori diversi che è interessante anche per le opportunità e le possibilità che riserva. Ci sono iniziative della Camera di commercio di Brescia per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro? La Camera di Commercio pone estrema attenzione al tema del superamento del mismatching (la mancata corrispondenza Ndr) tra domanda e offerta sul mercato del lavoro. In tale ambito sono state programmate, nel 2023, importanti iniziative e stanziate significative risorse, tra le quali: un Bando per favorire l’alternanza scuola-lavoro finanziato con 220mila euro; le iniziative di formazione e sensibilizzazione sull’orientamento al lavoro per imprese e istituti scolastici, con un investimento di 61mila euro; il sostegno al progetto Smart Future Academy con una dotazione di 40mila euro. Aggiungo che il nostro ente è impegnato con decisione anche sul fronte del supporto istituzionale agli Its, strumento didattico di particolare rilevanza per preparare i profili richiesti dalle imprese bresciane. Nell’anno della Capitale della Cultura condivisa tra Brescia e Bergamo ci sono state iniziative legate alla cultura del lavoro e alla valorizzazione dell’impresa?

50

Imprenditore nel settore manifatturiero, da sempre. Molto appassionato e legato alla sua attività d'impresa. Sposato e padre di tre figli, tutti impegnati nelle attività imprenditoriali di famiglia. Crede nel valore sociale dell'impresa e nel ruolo dell'imprenditore per la crescita e il progresso della società. Si è messo

a disposizione di un'importante istituzione, la Camera di commercio di Brescia, con l'obiettivo di favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio al quale è molto legato e dal quale ha ricevuto molto in termini di esperienza e valori. Ama la lettura, la musica e lo sport, che continua a praticare con particolare passione per lo sci.

no di “Brescia e Bergamo Capitale della cultura 2023” si è peraltro, in particolar modo, inteso promuovere eventi che testimonino il ritrovato orgoglio di valorizzare il proprio patrimonio artistico e culturale, inteso anche come occasione per generare importanti flussi turistici, con conseguente beneficio di tutti i settori economici interessati che vanno dal commercio all’artigianato, dai servizi all’agricoltura. L’ente camerale patrocina e segue da vicino il Campus Edilizia Brescia. Qual è la sua opinione su tale innovativo strumento capace di riunire l’ampia filiera del costruito? L’edilizia è, da sempre, uno dei settori trainanti dell’economia e, anche in presenza di alcune difficoltà attualmente riscontrate a causa dell’esaurimento delle spinte dei vari bonus fiscali, lo sarà ancora di più nel La cultura del lavoro è una prossimo futuro, in considedelle caratteristiche salienti e più radicate nella popolazione razione del fatbresciana e in ciò è rinvenibile to che in questo comparto si il principale motivo del stanno ampiasuccesso del “Sistema Brescia” mente consolidando le nuove frontiere della sostenibilità e dia impresa di tutti i settori di dell’economia circolare. Semattività. In quest’ambito, a Fupre maggiori sono, infatti, l’attura 2023, la Camera di comtenzione e la sensibilità alla mercio di Brescia ha assegnarealizzazione di processi e to un premio speciale al corprodotti costruttivi ecocomporate movie in concorso dipatibili e sicuri, con progettastintosi per una particolare zioni sempre più versatili e sensibilità ai temi dell’ambienmateriali riciclabili. Campus te e della sostenibilità. Nell’an-

La cultura del lavoro è una delle caratteristiche salienti e più radicate nella popolazione bresciana e in ciò è rinvenibile il principale motivo del successo del “Sistema Brescia” in ambito economico e imprenditoriale, su scala nazionale e internazionale. In tale contesto ricordo che Futura Expo è un’iniziativa di promozione della cultura d’impresa, soprattutto sul valore della sostenibilità e sul ruolo delle imprese, ispirando quest’ultime e facendo cultura nei confronti dei cittadini, rendendoli partecipi. Proprio a Futura Expo, in collaborazione con la Camera di commercio di Bergamo è stato promosso il “Made Film Festival”, iniziativa con la quale si è voluto raccontare le complessità della cultura che caratterizza sia la grande industria, sia la piccola e me-

novembre/dicembre/2023

Edilizia Brescia, progetto che ha saputo mettere a sistema le migliori competenze ed energie operanti nel settore edilizio, rappresenta, sotto questo profilo, una grande opportunità per l’ulteriore sviluppo e la crescita economica di un territorio che si candida a diventare, anche in questo ambito, un modello di riferimento a livello nazionale. Quali sono in questa fase i settori produttivi bresciani che esprimono particolare dinamismo? Sicuramente la situazione varia da settore a settore, ad esempio la filiera automotive è in una fase di passaggio delicato, che interessa tutta la catena della fornitura, potenzialmente e profondamente interessata dai provvedimenti dell’Unione europea in tema di transizione ecologica, per cui il comparto è al lavoro per trovare nuove opportunità. Al di là delle macro-prospettive, nella fase contingente l’attività delle filiere legate all’auto — trainanti dell’intera nostra economia — registra un miglioramento in quanto è venuta meno la scarsità di semiconduttori sul mercato internazionale e le case automobilistiche stanno tornando a produrre per soddisfare ordinativi arretrati. Una particolare menzione meritano i settori della cultura e del turismo che, sempre di più, rappresentano uno straordinario volano economico


FOTOLIVE

Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 51

per il territorio bresciano, al punto da fargli meritare, nelle classifiche delle prime venti province italiane per valore aggiunto e occupazione del “Sistema Produttivo Culturale

turistica dell’intera provincia hanno un forte potenziale, a patto sia sviluppata una strategia territoriale con adeguate regia e governance. Oggi Visit Brescia svolge un eccellente lavoro di promozione, è auI cambiamenti che la società spicabile possa sta affrontando rendono più continuare a urgente, per le imprese, farlo accrescendo anche il prol’esigenza di affrontare i temi riguardanti la sostenibilità e la prio ruolo strategico. Paritransizione ecologica menti è necessario incidere e Creativo”, rispettivamente, positivamente sugli operatori e sui proprietari degli hotel, la settima e l’ottava posizione, immediatamente a ridosso dei in modo che nel breve e medio periodo con opportuni ingrandi poli culturali metropolitani. Il turismo vede increvestimenti siano realizzate mentare presenze e ricadute nuove strutture ricettive e anche grazie al traino della siano ammodernate ed efficientate energeticamente città. La tradizione e la vocazione dell’ospitalità in chiave quelle esistenti.

L’innovazione e il digitale concorrono al miglioramento produttivo delle imprese e sono centrali nella vita delle persone. Con tali premesse l’ipotesi di una Cittadella dell’innovazione da realizzare a Brescia assume particolare significato. Qual è, sul tema, la posizione sua e della Giunta camerale? I cambiamenti epocali che la nostra società sta affrontando, soprattutto in relazione ai nuovi stili di vita e le nuove abitudini di consumo, rendono sempre più impellente, per le imprese, l’esigenza di affrontare con convinzione e determinazione le tematiche riguardanti la sostenibilità e la transizione ecologica, a cui è strettamente connessa l’esigenza di innovazione, sia nei prodotti che nei processi produttivi. Non è però immagina-

bile che tematiche di tale rilievo possano essere affrontate autonomamente da ogni singola impresa. Il rischio concreto è che le nostre Pmi si ritrovino senza gli strumenti adeguati ad affrontare queste nuove sfide. La Camera di commercio ha pertanto, da subito, aderito convintamente al progetto volto a far sì che il sistema economico bresciano si doti di una “infrastruttura” in grado rappresentare un centro di aggregazione, di ricerca di acquisizione di competenze, in grado di mappare le filiere e garantire il trasferimento tecnologico di cui le Pmi del nostro territorio hanno bisogno. Un soggetto in grado di entrare da protagonista in un circuito di reti, conoscenze e contaminazioni in un contesto dove i rapporti e le relazioni con mondi comuni rappresentano sempre di più l’occasione per sviluppare “network” di sperimentazione e di know how condiviso, che possa facilitare la transizione in atto anche sulla base dell’azione legislativa europea che sta accelerando sulla decarbonizzazione. Oltre alle sfide enormi legate alla pandemia e alla guerra in Ucraina e in Medioriente, ci confrontiamo con la grande e trasversale sfida legata alla transizione energetica. Brescia dimostrerà di saper giocare bene tale partita, ad esempio riconvertendo la produzione automotive all’insegna della sostenibilità? Il tema della transizione energetica e di quella ambientale è centrale, nel prossimo futuro, per lo sviluppo delle nostre imprese e, più in generale, della nostra economia e, anche sotto questo profilo, molte aziende bresciane stanno dimostrando di essere assolutamente al passo coi tempi, essendosi già dotate di strumentazioni all’avanguardia per la produzione di energia in modalità alternativa rispetto a quella tradizionale. Le impre-

novembre/dicembre/2023

51


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 52

incontri

I consumatori nel medio periodo premieranno o penalizzeranno i prodotti in funzione di quanto siano realizzati all’insegna o no della sostenibilità. È una questione di mercato

se devono individuare da un lato le migliori soluzioni per processi sempre più green proprio quando sono impegnate anche ad affrontare la sfida del trasferimento tecnologico e dell’innovazione. Per non dire delle aziende impegnate nel riconvertire i propri processi prodotti. Sono tutti scenari complessi ma interessanti, da declinare in un’ottica di sostenibilità. Sul tema specifico dell’automotive, settore trainante dell’economia bresciana, occorre procedere con estrema cautela. Compiere passi troppo affrettati in direzione, ad esempio, del motore elettrico, possono seriamente mettere in crisi molte nostre Pmi, posto che, al momento, sono fra il resto in corso avanzate sperimentazioni con i carburanti alternativi, quali l’idrogeno e il biofuel. Sempre in tema di sostenibilità, è soddisfatto, ingegner Saccone, di Futura e quale percorso è ipotizzato per l’Expo ospitato da Brixia Forum capace di coniugare produzione e ambiente in una nuova chiave? Futura Expo si è ormai definitivamente imposta all’attenzione nazionale come un importante punto di riferimento sul tema della sostenibilità. La prima edizione ha registrato un notevole successo, con oltre 23mila visitatori e 115 espositori, che includevano alcune delle più importanti aziende del territorio, oltre a 52

tutti gli enti istituzionali locali. Nel 2023 abbiamo partner di alto livello come Confindustria Brescia, Confindustria Bergamo, Intesa Sanpaolo, A2A, Fondazione Una, Feralpi Group e Bonifiche Ferraresi. La formula è particolarmente innovativa, ricca di un palinsesto con ospiti di rilievo, non è solo una tre giorni convegnistica, è un’Expo con presenza di istituzioni, esposizione di progetti, che si propone di diventare un riferimento a livello nazionale. Gli spazi espositivi erano anche quest’anno caratterizzati dal verde. Nella scorsa edizione la manifestazione ha ottenuto la certificazione “Carbon Neutral”, esempio quasi unico al mondo, grazie ai materiali di riciclo utilizzati e ad altre misure introdotte per un allestimento totalmente sostenibile. Le tre aree conference hanno ospitato numerosi eventi, coinvolgendo personaggi di altissimo livello, del mondo economico, dello spettacolo e delle istituzioni. Imprenditori, politici, giornalisti, premi Nobel e scienziati si sono alternati sul palcoscenico per dibattere e approfondire temi di grande attualità e interesse per il pubblico. Si sono approfondite tematiche, quali l’efficientamento energetico, l’innovazione, l’economia circolare e la cultura del lavoro. Sono state analizzate a fondo le politiche europee su tali argomenti coinvolgendo i massimi livelli

novembre/dicembre/2023

delle istituzioni europee. Il tutto partendo da una considerazione di fondo: il cammino verso la transizione green è inevitabile e ineludibile. Non tanto perché il legislatore ci porterà lì, ma perché è parte della cultura dei cittadini, soprattutto dei giovani. Stanno cambiando gli stili di vita e di consumo. I consumatori nel medio periodo premieranno o penalizzeranno i prodotti in funzione di quanto siano realizzati all’insegna o no della sostenibilità. È una questione di mercato, punto. Dopodiché anche l’aspetto legislativo ha la sua rilevanza. L’auspicio è che ci sia maggiore chiarezza e certezza sulle norme, rispetto ad esempio a quanto avvenuto su alcuni provvedimenti legati al riuso e al packaging. Per non parlare della case gre-

en, ipotesi che sulla carta non pare possa essere rispettata da molta parte del patrimonio immobiliare italiano caratterizzato da una diffusa proprietà e con particolari caratteristiche storiche e costruttive. Credo che su tale aspetto sia necessario uno specifico Fondo europeo. Considerando la congiuntura internazionale e le difficoltà palesate dalla Germania, i livelli di export bresciani scenderanno oppure intravede uno scenario comunque positivo? Fare previsioni in questo momento, caratterizzato da uno scenario economico internazionale in continua e rapida evoluzione è pressoché impossibile. Ciò che si può per certo dire è che dalle rilevazioni ufficiali, svolte in sede di


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 53

elaborazione della congiuntura trimestrale, emerge che il sentiment degli imprenditori bresciani è caratterizzato da preoccupazioni che riguardano il rallentamento del commercio mondiale, la recessione tedesca, in particolare, assorbe il 20% delle esportazioni bresciane; l’aumento dei tassi d’interesse che incide sugli investimenti e l’inflazione galoppante che pesa sul potere d’acquisto dei consumatori e sulle vendite dei beni di consumo. Molto dipenderà da una auspicata ripresa del commercio internazionale. Va eviden-

ziato, peraltro, che l’attività industriale è in crisi in tutte le principali aree dell’economia mondiale, anche a causa del fatto che i paesi occidentali stanno vivendo una fase in cui si assiste al sorgere di nuovi trend nei consumi, sempre più orientati verso i servizi, e subendo le conseguenze delle restrittive politiche monetarie sulla domanda di beni durevoli di consumo. Aggiungo che per ben comprendere lo scenario nel quale si muovono le imprese bisogna considerare la congiuntura. In generale, il sistema bresciano è saldo e ca-

pace di superare i problemi congiunturali. Accanto c’è, però, un aspetto rilevante che si sovrappone agli aspetti congiunturali ciclici: la transizione digitale e green. Con una doppia spinta sulle imprese, peraltro alle prese con un cambio di paradigma, rappresentato da capitale umano, tecnologia e nuove modalità per vendere i prodotti. Ci si deve preoccupare soprattutto di questo aspetto. Per questo la Camera di commercio ha organizzato percorsi di informazione e formazione, al fine di fornire alle imprese strumenti adeguati per affrontare le impegnative sfide trasversali. Ci parla dell’iniziativa volta a incentivare e promuovere la sensibilità su temi ambientali, green economy e sicurezza, che da poco avete varato? Futura è sicuramente la punta dell’iceberg delle iniziative camerali volte alla promozione della sostenibilità. Va peraltro detto che la Camera di commercio di Brescia ha inteso promuovere altri interventi sul tema, ritenendo che investire in questo ambito è oggi più che mai necessario per non correre il rischio che le nostre Pmi rimangano marginalizzate in un mercato in cui il cittadino-consumatore è decisamente orientato verso l’adozione di comportamenti sostenibili. In particolare, l’ente camerale sta da tempo portando avanti una serie di iniziative finalizzate a promuo-

vere l’adozione della rendicontazione di sostenibilità, tramite l’organizzazione di eventi formativi e informativi e la concessione di specifici contributi economici. Riguardo al tema sicurezza sul lavoro, va evidenziato che le aziende che intendano oggi conseguire una piena sostenibilità, in questo caso sotto il profilo della sostenibilità sociale, devono garantire il massimo rispetto nei confronti della salute dei lavoratori, perseguendo il loro massimo benessere. Tra le iniziative volte, in primo luogo, a far crescere una nuova cultura della sicurezza sul lavoro, la Camera di commercio di Brescia ha dato vita a un premio per i progetti realizzati dalle imprese negli anni 2020, 2021, 2022 e/o 2023, in tema di gestione della salute e della sicurezza aziendale e dei lavoratori. Inoltre, per accrescere la sensibilità sul tema anche da parte delle giovani generazioni, verranno conferiti premi anche agli istituti scolastici di secondo grado per progetti di educazione alla sicurezza e alla salute, negli anni scolastici 2021/2022 e/o 2022/2023. Nel tempo libero, l’ingegner Saccone come ama ricaricare le batterie? Direi che sono tre le cose principali alle quali mi dedico nel tempo libero: leggo molto, dai gialli ai temi di approfondimento intellettuale sul tema del senso, per capire che cosa sono qui a fare, che cosa posso dare alla mia famiglia, alla mia azienda, alla mia città. Mi interessano letture su senso dell’imprenditore, dell’essere a disposizione della collettività. Ascolto, musica, mi piace molto sia la leggera sia la classica. Pratico sport, ho necessità di muovermi, per temperamento. In inverno sciando il più possibile e d’estate andando in bicicletta, spesso in solitudine, come mi è successo sulle strade dell’Eroica, nel Chianti.

novembre/dicembre/2023

53


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 54

mercato immobiliare L’innovazione digitale sta rivoluzionando il modo di vivere, di pensare e di lavorare dell’intera umanità. Il dibattito sull’utilizzo e la valutazione dei vantaggi come degli svantaggi che tale progresso può generare è ora più attuale che mai. L’effetto combinato dei big data e

dell’intelligenza artificiale segna per l’appunto una nuova età dell’oro dello sviluppo tecnologico, con risvolti che ancora ad oggi possono essere solo immaginati. Si tratta infatti di un punto di svolta della nostra civiltà che, se sfruttato a dovere, potrà migliorare

e ottimizzare il lavoro di tutti i settori a partire dall’edilizia, incluso il mercato immobiliare. Il futuro per chi cerca casa sarà gestito in gran parte attraverso strumenti online.

Intelligenza artificiale, big data e bot. Come cambia il mercato immobiliare di Valentina Epifani

L’algoritmo e la raccolta dei dati migliorano l’esperienza dell’acquirente, ma non tutto è parametrizzabile

G

ià dagli ultimi dati statistici rilevati nel 2023 si è potuto appurare come sia cambiato il mondo delle aste. Le offerte telematiche sono incrementate del 196 % rispetto al 2020 e la comodità della procedura ha dettato l’andamento della tendenza, che vedrà nel prossimo futuro una quasi totalità di gestione delle domande comodamente da casa con un click. Procedura seguita sotto l’occhio vigile di un notaio, che dal proprio studio verbalizza e dirige lo svolgimento della gara su una piattaforma apposita. È il connubio fra semplicità e rapidità che rende tali strumenti allettanti per il fruitore. Grazie alla raccolta di un’infinità di dati, i tanto citati big

54

data, rivelano all’algoritmo dell’intelligenza artificiale, i nostri gusti e preferenze, permettendo di acquisire capacità predittive su fattori quali l’andamento del prezzo di un immobile incluse le sue variazioni. Un apprendimento automatico continuo in cui: più dati vengono forniti più accurata può essere la selezione e la previsione dell’onniscienza artificiale. E nel settore immobiliare i dati che possono influire sulla domanda o l’offerta, e sulla variabile del prezzo, sono tanti. A partire dagli aspetti più strutturali legati alla conformazione dell’immobile come la metratura e la condizione in cui riversa, sino a informazioni relative al contesto urbano co-

novembre/dicembre/2023

me la condizione delle strade, la qualità dei negozi presenti, persino i trend culturali o gli obiettivi prossimi di riqualificazione dell’area. Dettagli che spesso vengono valutati dall’agente esperto durante un sopralluogo fisico. E se un giorno, ormai prossimo, tutte queste informazioni fossero a portata di click? Basta un input di testo e si accede a tutto il sapere mai sviluppato senza doversi muovere dal proprio ufficio. Inoltre, basterebbe poco per associare al profilo dell’acquirente l’immobile dei sogni, dato che si ha a disposizione una profilazione accurata fatta dall’algoritmo con desideri, interessi e preferenze. Grazie a tali previsioni, i professionisti del settore possono prendere decisioni più informate sulla compravendita, l'investimento e lo sviluppo immobiliare. Ad esempio, un agente immobiliare può utilizzare l'intelligenza artificiale per suggerire un prezzo di vendita competitivo per una casa in base a dati di vendite comparabili e all'andamento del mercato. L'Intelligenza artificiale può infatti utilizzare dati storici e attuali per prevedere la domanda e l'offerta in determinate aree geografiche, oppure prevedere l'andamento dei prezzi delle case in base a una serie di fattori, come i tassi di interesse, la crescita economica e le condizioni del mercato immobiliare. Non è tutto oro ciò che luccica e nell’entusiasmo generato dalla praticità dello strumento, non bisogna dimenticare che occorre una debita valu-

 I big data rivelano all’algoritmo dell’intelligenza artificiale i nostri gusti e preferenze, permettendo di acquisire capacità predittive su fattori quali l’andamento del prezzo di un immobile incluse le sue variazioni.


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 55

Un software che simula ed elabora le conversazioni umane parlate e scritte

Chatbot un’intelligenza artificiale Esiste però un’altra forma di intelligenza artificiale, che ha un obiettivo molto più ambizioso, quello di emulare a tutti gli effetti l’intelligenza umana: i chatbot. Lo strumento si basata su reti neurali molto complesse e richiede processi di elaborazione impegnativi, in quanto deve processare una quantità enorme di dati con funzioni estremamente onerose dal punto di vista computazionale. La raccolta di tali informazioni consente all’intelligenza artificiale di apprendere il linguaggio e implementare dei sistemi conversazionali. Il chatbot può diventare un assistente virtuale perfetto per veicolare contenuti personalizzati, piuttosto che rispondere in maniera automatica alle domande dei clienti in tutte le fasi, con la possibilità di acquisire i dati relativi al dialogo e profilare il cliente stesso. Una caratteristica fondamentale è la capacità di poter essere integrata con le altre tecnologie presenti. È il caso dei sistemi di customer relationship management (crm), che comprendono le informazioni relative ai clienti, utilizzate dall’assistente virtuale per generare suggerimenti orientati sulla base dei precedenti acquisti, delle proprietà che ha visitato durante il proprio percorso di navigazione, oppure i filtri che ha utilizzato per effettuare le proprie ricerche online. Senza cadere nella trappola della tecnofobia, occorre aver ben chiaro il concetto che non tutto è misurabile e parametrizzabile. Regole stabili e tanta sperimentazione, sono i concetti chiave per far sì che tali strumenti siano al servizio dell’uomo e non viceversa. L’intelligenza Artificiale può fare previsioni, ma solo noi esseri umani possiamo immaginare un mondo diverso e migliore.

tazione dei risultati. L’utilizzo non ragionato potrebbe distorcere lo stesso mercato. Il settore tende spesso a sopravvalutare e sottovalutare i prezzi anche in modo inaspettato e un’Intelligenza artificiale poco addestrata potrebbe rinforzare tali pregiudizi. Un esempio tangibile è l’esperienza avuta nel 2018 dal colosso americano Zillow che lanciò il servizio “Offers”, la piattaforma che consentiva agli utenti di vendere le proprie case con un click ad un prezzo prestabilito dal proprio algoritmo. Ma l’esperienza si è dimostrata ben presto un fallimento. L’algoritmo Zestimate, di proprietà del brand, non è riuscito a prevedere con precisione l’oscillazione dei prezzi di mercato. Zillow non ha mai condiviso la formula utilizzata per la stima degli immobili, limitandosi ad affermare di utilizzare modelli statistici e di apprendimento automatico per esaminare centinaia di dati per ogni proprietà valutata. Su indicazione dell’azienda stessa, i dati includevano elementi come la metratura, la posizione, il numero di camere da letto e dei bagni. Tenendo conto inoltre, delle vendite precedenti, della permanenza nel mercato e del prezzo di quotazione. Nonostante diversi tentativi di aggiornamento, gli sforzi non sono bastati e dopo un periodo di acquisti a prezzo alto e vendite a prezzo basso il programma è stato sospeso. Come evidenziato dal Wall Street Journal in merito al caso, fare eccessivo affidamento su di un algoritmo per calcolare i valori delle case è un azzardo che porta con sé rischi troppo elevati. novembre/dicembre/2023

55


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 56

Scuo ola edile e bresc ciana Poggiia il tuo anii su solide d doma lid amenta fonda con una formazione ssionale profes di alto livello per i futuri ssionisti profes delle Cos C truzioni.

via della Garzetttta 51 - 25133 Brescia - tel. 030 2007193 - info@eseb.it - www.eseb.it


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 57

eseb Primi classificati i ragazzi di ESEB

Nelle sei ore messe a disposizione, i nostri studenti hanno realizzato un manufatto a regola d’arte, mettendo in campo quanto appreso durante l’esperienza scolastica in Eseb

I giovani studenti della Scuola edile bresciana (Eseb) conquistano il podio regionale dell’Ediltrophy, competizione di arte muraria organizzata da Formedil, ente unico nazionale per la formazione e la sicurezza in edilizia. L’iniziativa, nata nel 2008, si svolge in spazi pubblici cittadini e centri storici per mostrare al grande pubblico come nascono manufatti di uso comune, sottolineando quali e quante competenze e capacità manuali richiede la loro realizzazione, sensibilizzando in materia di formazione e sicurezza nell’esecuzione delle opere edili.

Ediltrophy Lombardia

La manifestazione organizzata da Formedil premia gli studenti della Scuola edile di Brescia

P

er la regione Lombardia, l’edizione 2023 si è svolta nel Parco delle Colone Padane di Cremona e ha visto cimentarsi nella costruzione di panchine con porta biciclette, in muratura e pietra naturale, cinque squadre junior (under 23) — due dell’Eseb di Brescia, una di Breno, una di Bergamo e una di Cremona — e un gruppo senior (over 23) di Cremona, formato da operatori edili attivi nel comparto. Le panchine realizzate durante la gara saranno posizionate in vari spazi della città di Cremona, in modo da valorizzare il lavoro eseguito dai ragazzi. “La manifestazione indetta da Formedil promuove una sana competizione nel segno dei valori che guidano un costruito di qualità. Nelle sei ore messe a dispo-

sizione, i nostri studenti hanno realizzato un manufatto a regola d’arte, mettendo in campo quanto appreso durante l’esperienza scolastica in Eseb e dimostrando abilità pratica, precisione e rapidità nell’esecuzione del progetto tecnico fornito dal Formedil di Bari” dichiarano Paolo Bettoni e Ibrahima Niane, presidente e vicepresidente dell’Ente sistema edilizia Brescia. “Siamo orgogliosi del lavoro e dell’impegno dei nostri ragazzi”.

A conquistare lo scalino più alto del podio la squadra bresciana composta da Matteo Marella e Davide Poletti, classificati ai campionati regionali. Al secondo posto gli studenti Eseb Elia Bordignon e Simone Moreni, seguiti da Manuel Fettolini e Andrea Mondinini della squadra della Scuola edile di Breno.

novembre/dicembre/2023

57


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 58

federcostruzioni

N

egli ultimi due anni gli investimenti nel settore delle costruzioni hanno registrato una dinamica positiva e vivace, tanto che Ance ha dovuto riformulare quanto previsto lo scorso anno sia per il 2022 sia per il 2023. Il Centro Studi dell’Associazione indica per il 2022 una significativa crescita degli investimenti in costruzioni del +17,6% rispetto all’anno precedente. Sulla nuova stima ha inciso in modo determinate la revisione apportata agli investimenti nel 2022 in manutenzione straordinaria del patrimonio abitativo, stimati prima in 70,3 miliardi, e rivisti, ora, in 86 miliardi circa, con un incremento, in termini reali, del +35% rispetto al 2021. Il buon andamento del comparto è testimoniato dal fatto che il comparto è giunto a rappresentare ormai oltre il 40% del valore complessivo degli investimenti in costruzioni, che ha continuato a beneficiare durante lo scorso anno degli strumenti di incentivazione fiscale, primo fra tutti, il Superbonus. I dati Enea-Mase segnalano che l’agevolazione al 110% ha portato alla realizzazione, nel 2021, di oltre 11 miliardi di investimenti in edilizia residenziale. Nel 2022, l’importo è triplicato, salendo a circa 35,5 miliardi. Anche il dato relativo alle opere pubbliche cresce del +8,5% su base annua, per la buona tenuta e reattività del comparto a fattori di tensioni quali la forte crescita dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici. A favorire l’incremento dei livelli produttivi è l’apertura dei cantieri riferiti a investimenti già previsti a legislazione vigente e inseriti nel Pnrr. Come indica il report presentato al Saie di Bari da Federcostruzioni, si tratta, in particolare, di alcune misure di sostegno degli investimenti pubblici a favore degli enti territoriali che proseguono nel corso del 2022 il percorso di

58

Scenari e prospettive per le costruzioni. Presentati al Saie i dati nazionali del settore

I dati Enea-Mase segnalano che l’agevolazione al 110% ha portato alla realizzazione, nel 2021, di oltre 11 miliardi di investimenti in edilizia residenziale. Nel 2022, l’importo è triplicato, salendo a circa 35,5 miliardi

novembre/dicembre/2023


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 59

Le previsioni per il 2024

Superbonus 110% e lavori pubblici coprono il 65% della spesa Pnrr 1° superbonus 110%

8,7 mld

35,5%

2° realizzazione lavori pubblici

7,2 mld

29,4%

3° transizione 4.0 - formazione 4.0

7 mld

28,6%

4° servizi

1 mld

4,0%

5° acquisto di beni

0,6 mld

2,4%

6° altro

0,01 mld

0,0%

TOTALE

24,5 mld

100%

crescita degli investimenti avviato a partire dal 2018. La spesa in conto capitale dei comuni italiani segna, infatti, un aumento del 3,6% su base annua che segue l’incremento ancora più consistente registrato nel 2021 (+15,7%). Il Governo indica che a fine 2022 risultano spesi 24,5 miliardi di euro previsti dal Piano, pari al 12,8% dei 191,5 miliardi messi complessivamente a disposizione. Nei primi due mesi del 2023, la spesa ha raggiunto i 25,7 miliardi. Ance prevede una tenuta dei livelli produttivi del settore (+5,4% in termini reali su base annua) per l’anno 2023, registrando una prima flessione del comparto della riqualificazione abitativa (-3,5%) e prospettive di sviluppo del mercato delle opere pubbliche (+25%) legate all’attuazione del Pnrr. Nell’anno in chiusu-

ra, infatti, vedranno l’avvio parte degli investimenti oggetto dei numerosi bandi di gara pubblicati nel corso del 2022. Il monitoraggio Ance-Infoplus indica la pubblicazione di circa 23mila gare per lavori pubblici nel corso dello scorso anno, per un ammontare corrispondente di 72,3 miliardi di euro. Gli importi banditi registrano un +123% rispetto a quanto rilevato nel 2021 (32 mld). Inoltre, la chiusura della programmazione 2014-2020 dei Fondi strutturali europei garantirà un impulso aggiuntivo all’edilizia non residenziale pubblica. Dei circa 27 miliardi di euro di investimenti da realizzare, comprensivi del cofinanziamento nazionale, una quota considerevole riguarda il settore delle costruzioni, incluso in interventi programmati nell’ambito del Fesr e del Fse.

In merito al Pil, la Commissione Europea ha rivisto verso il basso la crescita attesa per l'economia italiana per l’anno in corso nel 2023 e nel 2024, riportando i valori verso i livelli previsti nello scorso inverno. Quest'anno il Pil dovrebbe salire dello 0,9% rispetto al 2022, contro il +1,2% atteso in primavera, comunque leggermente al di sopra del +0,8% delle previsioni d'inverno e superiore alla media stimata per la zona euro (+0,8%). Per il 2024 la crescita italiana è allo stato stimata a +0,8%, contro il +1,1% di primavera. Il rapporto Federcostruzioni indica per il 2024 anche un significativo arretramento dei livelli produttivi dell’intero settore. Dopo gli incredibili numeri del triennio 2021-2023, pesa il deciso ridimensionamento del segmento della riqualificazione abitativa, che seguirà alla revisione del Superbonus e al venir meno della possibilità di cedere i crediti maturati con gli interventi di miglioramento sismico ed energetico degli edifici. Misure con gli stessi obiettivi, ma depotenziati nella loro efficacia, ridurranno drasticamente il numero di interventi da parte delle famiglie proprietarie e, nonostante l’aumento degli investimenti in opere pubbliche previsti dal Pnrr, non si compenserà il mancato apporto della manutenzione straordinaria. Come menzionato dal report, nel 2024 si attende un rafforzamento della fase attuativa del Pnrr che, salvo riprogrammazioni, porterà alla partenza di considerevoli investimenti infrastrutturali, come nel caso delle linee ferroviarie Av/Ac Salerno-Reggio Calabria (tratta Battipaglia-Romagnano) e Palermo-Catania. Numerose sono, infatti, le iniziative copra i 100 milioni di euro, non solo del Pnrr, bandite nell’inverno 2022 e che produrranno effetti sui livelli produttivi proprio a partire dal nuovo anno, in considerazione dei tempi necessari all’aggiudicazione e dell’avvio dei cantieri.

Nel clima di incertezza che caratterizza il quadro macroeconomico dell’Italia in questo periodo e riconosciuto il ruolo decisivo per la crescita svolto dalle costruzioni, è assolutamente necessario creare le condizioni per una programmazione degli interventi del settore che deve avvenire, considerati anche gli impegni previsti dalla direttiva europea sulle “Case Green”, attraverso una legislazione per la riqualificazione energetica e antisismica del patrimonio immobiliare chiara e stabile nel tempo, coerente con le priorità stabilite in sede europea. Una legislazione che deve tener conto del fatto che, anche nel 2024, continuerà a pesare il “caro materiali” nei

lavori pubblici, ostacolo alla tempestiva realizzazione dei cantieri in Italia. Da qui la necessità di rinnovare nel 2024 le misure straordinarie già adottate per il fenomeno negli anni 2022 e 2023 (DL “Aiuti” 50/2022) per evitare il blocco dei cantieri. Sul fronte della sostenibilità degli edifici, in vista della definizione della direttiva europea Epbd, è strategico definire, fin da subito, misure fiscali per promuovere gli interventi di riqualificazione per gli edifici più energivori e meno sicuri, attraverso specifiche deroghe a favore di famiglie con redditi medio-bassi e in situazione di povertà energetica. Un provvedimento tale, commenta Federcostruzioni, che avrebbe i connotati di una vera e propria politica energetica e di sicurezza per il settore edilizio, capace di innescare una riqualificazione abitativa diffusa, un processo che il Governo nel corso degli ultimi anni ha iniziato ad intraprendere attraverso il potenziamento degli incentivi fiscali al patrimonio immobiliare.

novembre/dicembre/2023

59


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 60

bim Da novembre 2023 è attiva la proposta formativa aperta gratuitamente a tutte le imprese associate. Il programma prevede cinque appuntamenti della durata di due ore l’uno, più due propedeutici alla materia, che si svolgono in presenza nella sede di via Ugo Foscolo, 6, Brescia, il: 22 e 29 novembre, 17 gennaio, 21 febbraio, 31 marzo, 10 aprile e 8 maggio. Il corso è un utile supporto per l’utilizzo dell’innovativa

progettazione digitale, commentando articoli e allegati tecnico normativi, per comprendere ogni dettaglio di uno strumento fondamentale, qual è il Building Information Modeling, vero e proprio ecosistema, prezioso non solo in fase di progettazione ma in tutte le fasi del ciclo di vita di un bene, facilitandone ad esempio la manutenzione con una adeguata programmazione. Al termine dell’intero ciclo formativo

Legal bim e digitalizzazione il nuovo servizio di Ance Brescia per le imprese associate

Il tempo della transizione digitale non è più prorogabile. Per stare al passo con il sistema moderno le imprese devono accelerare il cambiamento, pena l’esclusione da un mercato sempre più competitivo

D

al Bim, agli obblighi normativi, fino a nozioni di project management, sono tutte competenze richieste ad oggi sia al personale tecnico sia agli stessi imprenditori per la progettazione di opere di qualità e dagli alti standard di efficienza. Argomento in auge soprattutto in seguito all’introduzione dell’obbligo di adozione del Bim, confermata anche dal nuovo Codice degli appalti (D.Lgs. 36/2023). La normativa impone a partire dal 1° gennaio 2025 l’utilizzo dei metodi e strumenti di gestione informativa digitale per la progettazione e la realizzazione di opere di nuova costruzione e per gli interventi su costruzioni esistenti per importo a base di gara superiore al milione di euro. Una decisione che, se in un primo momento pare interessare solo un determinato segmento del settore delle costruzioni, in realtà influenza anche tutte le altre iniziative, perché imposta a monte regole di 60

novembre/dicembre/2023

mercato alle quali le imprese dovranno adeguarsi. Con questo obiettivo Ance Brescia istituisce un nuovo servizio ad hoc che fornisce un supporto consulenziale e formativo gratuito alle proprie assistite. Un pacchetto di strumenti completo rivolto agli imprenditori e al personale tecnico delle aziende edili per fornire le competenze normative dei metodi e strumenti di gestione informativa digitale, realizzato dalla struttura di Ance Brescia con il supporto professionale dell’avvocata Chiara Micera, fondatrice dell’omo-

ogni partecipante riceverà un attestato di frequentazione. Inoltre, saranno presentati i dati anonimi e aggregati sulla maturità digitale delle imprese, ricavati dai questionari di valutazione proposti sia prima sia dopo il corso. Un metodo efficace per fornire una valutazione misurabile delle competenze acquisite.

nimo studio forense con sede a Bologna e consulente esperto di Legal Bim. Il percorso si suddivide in tre categorie di servizi: informazione, formazione e consulenza diretta. Sfruttando i canali di comunicazione, sia online sia offline, le imprese aderenti possono accedere ad un archivio di informazioni sulla tematica, aggiornato quotidianamente e in maniera tempestiva. Ogni mese una newsletter dedicata approfondisce un argomento chiave della disciplina legale, che viene poi raccolta e messa a disposizione per la consultazione nell’area specifica “Digitalizzazione e Bim” presente sul sito www.ancebrescia.it. L’informazione continua anche offline con una rubrica dedicata sul bimestrale “Costruire il futuro”.

Le attività di formazione e informazione sono propedeutiche ad un intervento di consulenza più specifico sull’argomento. Infatti, da gennaio 2024 verrà aperto lo sportello dedicato per fornire un’assistenza di prima fascia sul processo di transazione digitale che si desidera intraprendere, al quale ci si potrà prenotare scrivendo all’indirizzo mail digitalizzazione@ancebrescia.it. Il percorso si pone in continuità con le attività di promozione di digitalizzazione del settore portate avanti dall’Associazione e rivolte alle imprese edili, alle amministrazioni locali e agli operatori, per consolidare la trasformazione 4.0 del comparto edile bresciano.


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 61

cape Cassa edile awards

Premiati un “maratoneta” e una “giovane promessa” bresciani

Cassa edile Awards, il riconoscimento annuale che premia lavoratori, imprese e consulenti del lavoro, contraddistinti per il proprio comportamento virtuoso, torna con una nuova edizione al Saie di Bari 2023

L’

iniziativa, organizzata dalla Commissione nazionale paritetica delle Casse edili, riconosciuta dalle Casse edili e Edilcasse italiane e promossa dalla fiera delle costruzioni, ha premiato anche due bresciani, saliti sul palco come vincitori nazionali nell’area “lavoratori”, nella quale concorrevano grazie alla segnalazione della Cassa edile di Brescia. Ad aggiudicarsi il primo posto sono stati Francesco Checchi, in gara per il premio “maratoneta” e Simone Belleri, studente Eseb, in competizione come “giovane promessa”. Il primo riconoscimento, consegnato al lavoratore con il maggior numero di ore lavorate da sempre tra i lavoratori ancora in servizio, solennizza l’impegno costante nel settore; mentre il premio “giovane promessa” viene assegnato al lavoratore più giovane ad oggi in servizio, celebrando l’entusiasmo delle nuove generazioni. Francesco Cecchi e Simone Belleri hanno partecipato alla cerimonia di premiazione in occasione del Saie di Bari in qualità di ambasciatori bresciani di valori positivi del mondo delle costruzioni. Valori

che si traducono per il settore in rispetto delle regole, dei contratti di lavoro e dei lavoratori del comparto edile. Per Belleri si tratta del secondo riconoscimento dell’anno. Nel mese di ottobre la “giovane promessa” è stata infatti premiata due volte, a Bari e a Brescia. In quest’ultimo caso in occasione dell’evento Cultura edile, organizzato da Cape per rendere omaggio al comparto delle costruzioni locale. Accanto ai premi consegnati ai due lavoratori bresciani, attestati e bollini Cassa edile Awards sono stati assegnati a diverse imprese e consulenti della nostra provincia. La lista completa è pubblicata sul sito dell’iniziativa: www.cassaedileawards.it.

Rimborso attività estive dei figli dei lavoratori e altri sussidi La Cassa edile di Brescia è attenta al benessere dei lavoratori del comparto delle costruzioni e mette a disposizione degli operai e degli impiegati iscritti prestazioni che favoriscono la conciliazione tra lavoro e vita privata. Alle assistenze che ricomprendono sussidi scolastici, per i giovani che entrano in edilizia, per la pensione, per i lavoratori-studenti, per le spese funerarie e decesso lavoratore e per eventi sanitari eccezionali non coperti dai piani di assistenza sanitaria integrativa Sanedil, si è aggiunto per l’anno 2023 anche un fondo per il rimborso delle attività estive ricreative e ludicosportive dei figli dei lavoratori iscritti in Cassa con età compresa tra i 5 e i 17 anni. La prestazione, che ha visto erogare da parte di Cape oltre 60mila euro in rimborso spese, è stata introdotta in sostituzione dei sussidi “Colonie estive” e si è proposta ai lavoratori in via sperimentale per l’anno in corso. Entro fine anno è invece possibile fare domanda di rimborso per le spese scolastiche (scuole medie, superiori e università) 2023/2024. Il sussidio sarà erogato nel rispetto delle condizioni generali stabilite dagli accordi contrattuali provinciali. Il modulo da compilare è disponibile sul sito della Cassa edile, nella sezione “news”.

 Dall’alto: I premiati bresciani insieme al presidente della Cape, Raffaele Collicelli (secondo da destra), e al direttore della Cassa, Nicolò Depellegrin (primo a sinistra); Simone Belleri e Francesco Checchi sul palco per il ritiro dei premi; Simone Belleri durante la premiazione all’evento Cultura edile di Cape

novembre/dicembre/2023

61


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 62

UN SUPPORTO PER I LAVORATORI E LE IMPRESE EDILI INNOVAZIONE E WELFARE


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 63

ance brescia

Dai notiziari mensili di novembre e dicembre 2023, una panoramica su alcune delle ultime novità in tema di lavoro, lavori pubblici, tributi, economia e ambiente. Tutte le notizie sono riportate anche sul sito internet dell’Associazione: ancebrescia.it

LAVORO

202 2

SU P P L E M E N T O N. 1 AL N. 12 / 2018 DEL NOT IZ I A RIO DEL COL L EGIO COS T RU T TORI

ISSN 24 65 -3101

V ia U. F oscolo, 6 - 25128 Brescia Registr azione del Tr ibunale di Brescia del 5 set tembre 1951 n. 5 4 Diret tore responsabile: Adr iano B a f felli P o s t e I t a l i a n e S. p. A . - S p e d . i n a b b. p o s t . D.L . 35 3/ 20 0 3 ar t. 1, comma 1, DCB Brescia (Conv. L . 27/ 02 / 20 0 4 n. 4 6)

disoccupazione giovanile. Maggiori informazioni sul sito Ance Brescia.

novembre / Anpal. Incentivo Neet 2023: assunzioni novembre / entro il 31 Whistleblowing. dicembre 2023 Guida operativa Sul portale dedicato a redatta da Garanzia Giovani, Confindustria l’Anpal ha ricordato con la che chi assume giovani collaborazione Neet (Not in di Ance Education, Employment or Training) con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato professionalizzante entro il 31 dicembre 2023 può fruire dell’incentivo pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per un periodo massimo di 12 mesi, a partire dalla data di assunzione. La misura, cofinanziata per il 2023 grazie ai fondi europei, riduce sostanzialmente il costo del lavoro al fine di diminuire la

Nel mese di marzo 2023 è stata pubblicata la normativa in materia di whistleblowing, inerente alle misure da

organizzarsi, entro il 17 dicembre, a carico dell’impresa per la tutela dei lavoratori che segnalino il verificarsi di illeciti in ambito aziendale. All’adempimento sono tenute le imprese che hanno occupato, nell’ultimo anno, una media di almeno 50 dipendenti, che devono adeguarsi alle nuove prescrizioni entro il termine sopra indicato. Confindustria, nell’ambito di un gruppo di lavoro cui ha

preso parte Ance, ha predisposto una Guida operativa sulla materia, utile, in particolare, per orientare le imprese nell’applicazione della nuova disciplina anche alla luce delle linee guida Anac. Il Servizio sindacale di Ance Brescia resta a disposizione delle imprese per qualsiasi ulteriore chiarimento.

LAVORI PUBBLICI

novembre — Mepa e nuovo codice dei contratti pubblici. Nuove modalità di autenticazione Dal 1° gennaio 2024, anche Mepa, il Portale Acquisti in rete, cambierà le modalità di autenticazione per adeguarsi alle regole tecniche emanate da Agid per le piattaforme di e-procurement e in linea con il percorso di

novembre/dicembre/2023

63


Rivista_ANCE_6-2023_v21_ANCE_6-2023 22/11/2023 17:20 Pagina 64

ance brescia

ECONOMIA

novembre / Ricerca e innova 2023. Pubblicato il decreto attuativo Sono state fissate le date di apertura degli sportelli del bando Ricerca e Innova, il bando di Regione Lombardia che ha l’obiettivo di sostenere le Pmi lombarde nei progetti di innovazione tecnologica e digitale. Maggiori informazioni su www.ancebrescia.it.

AMBIENTE

novembre / Albo Gestori ambientali: prorogate le sessioni straordinarie di idoneità dei Rt digitalizzazione degli appalti pubblici. Le nuove modalità di autenticazione saranno di tipo LoA3: Spid di livello 2 e Cie, mentre, per gli utenti appartenenti agli altri Stati membri della Comunità europea, saranno utilizzate le funzionalità del nodo eIdas italiano [Ficep]. Lo scopo è garantire un accesso sicuro e affidabile ai servizi online, contribuendo a prevenire frodi, aumentare l’efficienza dei processi di approvvigionamento e semplificare la partecipazione delle imprese alle gare d’appalto pubbliche.

novembre / Caro-materiali. Compensazioni anche per l’aumento dei costi di sicurezza Anac ha stabilito che: “Anche l’aumento dei costi per garantire la sicurezza dei lavoratori, se legato all’utilizzo di particolari materiali da costruzione per i quali il Mit abbia rilevato 64

scostamenti di prezzo rilevanti, può essere suscettibile di compensazione da parte delle stazioni appaltanti, secondo quanto previsto dalle norme di emergenza (Dl 73/2021 e 4/2022)”. L’Autorità, pur indicando che la modifica dei contratti pubblici e la revisione dei prezzi è consentita solo in casi tassativi e fissati dalla legge, e che le disposizioni derogatorie introdotte sono di stretta interpretazione, ha tuttavia ritenuto che la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori sia di tale rilevanza, anche costituzionale, da consentire un’apertura su questo fronte. Per saperne di più: www.ancebrescia.it.

TRIBUTI

novembre / Proroga del Superbonus per le unifamiliari fino al 31 dicembre 2023 Confermati sia la proroga al 31 dicembre 2023 del termine per fruire del

novembre/dicembre/2023

Superbonus sulle unifamiliari, sia l’obbligo riferito all’ultimo cessionario del credito, di comunicare all’Agenzia delle Entrate il fatto, diverso dal naturale decorso dei termini, che ha impedito l’utilizzo del credito derivante dalla cessione o dallo sconto.

novembre / Imposta di bollo per la registrazione dei contratti di appalto L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che in fase di registrazione dei contratti di appalto non è dovuta un’imposta di bollo ulteriore rispetto a quella assolta al momento della stipula del contratto secondo le nuove modalità indicate dal Codice dei contratti. Le nuove disposizioni sul bollo trovano applicazione solo per i procedimenti avviati dal 1° luglio 2023, pertanto per i relativi contratti, l’imposta di bollo versata al momento della stipula del contratto, sostituisce quella dovuta in fase di registrazione.

L’Albo Gestori ambientali, con la delibera n. 6/2023 del 16 ottobre 2023, riconosce la possibilità per le Sedi regionali dell’Albo di organizzare ulteriori sessioni straordinarie fino al 15 aprile 2024 per l’esame di aggiornamento dei Responsabili tecnici che operano in regime transitorio (ex delibera 6/2017), previa comunicazione alla Segreteria del Comitato nazionale.

novembre / Albo Gestori ambientali. Decadenza del responsabile tecnico: nuovi termini concessi e periodo transitorio Il Comitato nazionale dell’Albo Gestori ambientali ha pubblicato la circolare n. 3 del 10 ottobre 2023, con la quale sono stati introdotti alcuni chiarimenti ai fini dell’applicazione delle disposizioni contenute nelle delibere n. 6 del 30 maggio 2017 e successive modifiche e integrazioni, e nella delibera n. 1 del 30 gennaio 2020.


AL FIANCO DELLA TUA IMPRESA CAMPAGNA ASSOCIATIVA 2023 COME ASSOCIARSI? Invia un’e-mail con la tua richiesta a info@ancebrescia.it

Entra a far parte della rete dei costruttori edili bresciani per beneficiare di servizi professionali e personalizzati

Le aziende che si iscrivono nel 2023 godranno di un periodo promozionale

Sei un imprenditore edile under 40? Invia una e-mail all'indirizzo giovani@ancebrescia.it per entrare a far parte del Gruppo Giovani di Ance Brescia e scoprire le opportunità a te riservate


ASCENSORI

MONTACARICHI

ELEVATORI

SCALE MOBILI

MONTA AUTO

IL MONDO CHE CRESCE SALE CON ELMA

ELMA s.p.a. via San Desiderio, 31 25020 Flero - (BS) Italy tel. +39 030 3580936 fax +39 030 3580190 SOA categoria OS04 classi昀ca lV-bis www.elmaonline.it - elma@elmaonline.it


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.