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novità dalle aziende moderno e la VMC

Gli ultimi anni segnano un netto salto generazionale nelle tecnologie impiantistiche rivolte all’edilizia residenziale. Il cambio di passo è legato anche a due fattori estremamente attuali e concreti: l’esperienza dell’emergenza sanitaria e i primi segnali tangibili del cambiamento climatico. Nel primo caso, sperimentando lockdown e smart working, siamo diventati più consapevoli di uno stile di vita che ci porta a trascorrere all’interno degli edifici la maggior parte del nostro tempo; nel secondo, stiamo toccando con mano l’esigenza di razionalizzare il nostro utilizzo di energia e risorse. Possiamo quindi individuare due obiettivi per raggiungere i quali ci rivolgiamo alla tecnologia: il controllo della qualità dell’aria negli ambienti indoor e l’efficientamento del riscaldamento e della climatizzazione dei locali.

Anche se le agevolazioni fiscali hanno già consentito di muovere qualche passo nella giusta direzione (cappotto termico, sostituzione degli infissi, disimpiego di caldaie e altre tecnologie di vecchia generazione a favore di impianti più efficienti), rimane indispensabile chiarire tutte le implicazioni legate alla prolungata permanenza all’interno di un edificio.

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La nuova gamma di Valsir per la VMC: AriaSilent e Ariosa HV È in questo quadro che Valsir ha sviluppato una gamma completa per la VMC di nuova generazione, in grado finalmente di concretizzare tutti i vantaggi di questa tecnologia.

Nel corso del 2022 è stato lanciato il sistema AriaSilent per la distribuzione dell’aria, nato con lo scopo di semplificare una tecnologia impiantistica che veniva considerata – anche tra gli addetti ai lavori – complessa e difficile da installare.

La nuova gamma di Valsir è finalmente in grado di mostrare appieno le potenzialità di una tipologia impiantistica che entra di fatto in una fase tecnologicamente matura, rivolgendosi ad un pubblico e ad un mercato sempre più preparati a metterne a frutto i punti di forza

Efficienza energetica e tutela del benessere

Se è piuttosto facile dimostrare che oggi anche l’ambiente domestico determina un’esposizione a sostanze potenzialmente nocive (il Ministero della Salute ha stilato un elenco che include inquinanti emessi da vernici, mobilio, materiali da costruzione e arredi, da processi di combustione e prodotti per la pulizia e l’igiene, ma anche dagli stessi impianti presenti in un fabbricato, se non sono in condizioni ottimali), va assolutamente compreso che un intervento di efficientamento energetico che, di fatto, ha lo scopo di isolare completamente un locale dall’esterno, non potrà che accentuare il problema. Perché anche polvere, umidità e anidride carbonica possono diventare dannose in alte concentrazioni, nonché favorire il proliferare di muffe e minacciare il deperimento dell’immobile.

Il fenomeno è ampiamente studiato: oggi vengono indicati con la definizione di “Sindrome da edificio malato” una gamma di sintomi (spossatezza, difficoltà nella concentrazione, irritazione oculare o delle vie respiratorie e molti altri) che apparentemente non sono collegati ad una causa specifica, se non alla prolungata permanenza all’interno di un determinato edificio. E che tendono a scemare o a scomparire in un ambiente differente.

L’origine di tali fenomeni si individua facilmente proprio nell’insufficiente aerazione. Ed è questo il motivo per cui, negli ultimi anni, è cresciuta esponenzialmente la richiesta di impianti di ventilazione meccanica controllata.

Il sistema per la VMC non si limita a scambiare di continuo aria con l’esterno. Provvede alla distribuzione dell’aria in tutti i locali, filtrando smog, polveri, pollini e persino batteri e virus. Ma il punto cruciale di questa soluzione impiantistica è il recupero di calore. Le unità per la VMC sono dotate di uno scambiatore che trasferisce l’energia termica dei flussi d’aria a temperatura maggiore a quelli a temperatura inferiore. In questo modo il dispendio energetico del ricambio dell’aria è ridotto quasi a zero e l’impianto può contribuire a migliorare sia qualità dell’aria che le prestazioni energetiche generali.

Il progetto ha messo in primo piano l’ottimizzazione, puntando alla compatibilità totale di tutti i componenti. Così è diventato possibile installare qualsiasi tipologia di impianto VMC utilizzando soltanto 4 elementi, e ridurre il numero di codici a catalogo – rispetto alle soluzioni concorrenti – del 70% circa!

Il sistema AriaSilent detiene svariati brevetti. Tra le innovazioni più evidenti, il sistema di raccordi universali AriaSilent Link, che permette di collegare le tubazioni a tutti gli altri elementi dell’impianto, e poi i nuovi box di distribuzione AriaSilent Box: solo quattro versioni per gestire qualsiasi impianto (fino a 18 connessioni), compreso il modello “Therm” per la deumidificazione e l’integrazione termica.

Tutti i componenti sono realizzati in materiale plastico con trattamento antistatico e antibatterico, per salvaguardare costantemente la salubrità dell’ambiente. Ma è stata rivelata, proprio in queste settimane, la seconda grande novità di Valsir: le nuove unità di ventilazione Ariosa HV, vero e proprio “motore” dell’impianto. Anche in questo caso l’approccio progettuale è stato rivoluzionario, a partire dalla scocca compatta e leggera, dotata di connessioni orientabili per semplificare l’installazione.

Da sinistra: l’interno di Ariosa HV e la componentistica; l’unità Ariosa HV è leggera e compatta; il sistema per la distribuzione AriaSilent.

I ventilatori elettronici a portata costante assicurano un flusso omogeneo in tutti i locali raggiunti dall’impianto, e sono associati ad uno scambiatore di calore (in versione sensibile oppure entalpica) ad altissime prestazioni, in grado di portare l’efficienza del sistema al di sopra del 90%. Del tutto inedito è anche il sistema di controllo: tramite display LCD o attraverso una app dedicata è possibile controllare ogni parametro di funzionamento del sistema, monitorare le condizioni di temperatura e umidità e verificare lo stato dei filtri, per intervenire solo quando necessario e mantenere l’efficienza dell’impianto sempre al massimo. In questo modo è facile tenere sotto controllo sia la concentrazione di sostanze potenzialmente inquinanti (grazie ai sensori interni e ambientali di cui le unità sono dotate), sia ottimizzare l’efficienza energetica dei locali: abbinando la VMC all’impianto radiante per il riscaldamento e raffrescamento (Ariosa HV permette di gestire anche la deumidificazione dell’aria, fattore indispensabile per evitare i fenomeni di condensa) si ottiene la migliore combinazione possibile di benessere abitativo e ottimizzazione dei consumi. Si tratta di un vero e proprio cambio di prospettiva: la nuova gamma di Valsir è finalmente in grado di mostrare appieno le potenzialità di una tipologia impiantistica che entra di fatto in una fase tecnologicamente matura, rivolgendosi ad un pubblico e ad un mercato sempre più preparati a metterne a frutto i punti di forza.