EUROPA
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Aiuti di Stato: LA COMMISSIONE UE VARA LA SESTA PROROGA
Intervenire a sostegno delle imprese colpite dalla misure restrittive di contrasto al Covid-19 ma nel contempo salvaguardare la concorrenza [Nicoletta Romagnuolo] Dirigente Servizio fisco, societario e commerciale
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on la decisione C(2021) 8442 final del 18 novembre u.s. è arrivata l’attesa sesta modifica del cd. Temporary Framework, il quadro temporaneo degli aiuti di Stato definito ad inizio pandemia dalla Commissione europea (C(2020) 1863 final) per consentire agli Stati membri di intervenire efficacemente a sostegno delle imprese colpite dalle misure restrittive di contrasto al Covid-19, nel contempo salvaguardando la concorrenza e limitando le indebite distorsioni del mercato interno. Il quadro temporaneo era in scadenza il 31 dicembre 2021 e prevedeva che, entro tale data, la Commissione europea lo riesaminasse sulla base di considerazioni economiche o in materia di concorrenza. L’analisi condotta sull’evoluzione della situazione economica e sull’adeguatezza delle misure di aiuto previste dal quadro temporaneo hanno convinto la Commissione, anche in esito alla consultazione degli Stati membri, dell’opportunità di non privare improvvisamente le imprese colpite dalla crisi dei necessari sostegni economici e di consentire, invece,
un’uscita graduale dal regime di aiuti in base alla ripresa economica osservata. Da ciò, quindi, la scelta di: ▪ prorogare tutte le misure previste dal quadro temporaneo sino al 30 giugno 2022; entro tale data la Commissione dovrà rivalutare la situazione alla luce dell’evolversi della crisi sanitaria e del relativo impatto sul piano economico e vagliare l’eventualità di un’ulteriore proroga e/o adattamento delle misure; ▪ incrementare - tenuto conto del perdurare dell’impatto della pandemia di COVID-19 - i massimali di aiuto previsti per la sez. 3.1 (aiuti di importo limitato) da 1,8 a 2,3 mln di euro per impresa/gruppo e per la sez. 3.12 (aiuti ai costi fissi non coperti) da 10 a 12 mln di euro per impresa/gruppo. La decisione C(2021) 8442 final non si limita, tuttavia, ad aggiornare il quadro temporaneo. Guardando oltre la crisi, la Commissione intravede il rischio di un calo degli investimenti delle imprese a causa delle difficoltà finanziarie attuali e per questo introduce due nuove tipologie di aiuto:
● gli aiuti a “sostegno agli investimenti per una ripresa sostenibile” (nuova sezione 3.13) con cui gli Stati membri possono agevolare - sino al 31 dicembre 2022 - lo sviluppo di attività economiche ed investimenti funzionali alla transizione verde e digitale; ● gli aiuti a “sostegno della solvibilità” (nuova sezione 3.14) con cui gli Stati membri possono intervenire - sino al 31 dicembre 2023 - con incentivi, sotto forma di garanzie pubbliche, agli investimenti privati in partecipazioni o altri strumenti finalizzati al rafforzamento della struttura patrimoniale delle PMI maggiormente indebitate. Le novità introdotte dalla decisione C(2021) 8442 final non comportano automaticamente una modifica delle misure di aiuto già vigenti in ambito nazionale: spetterà all’Italia (e agli altri Stati UE) decidere se prorogarne la durata e/o aumentarne la dotazione di bilancio, in tali casi notificando la modifica alla Commissione. Su questo ANAV è già intervenuta in sede istituzionale per sollecitare la proroga e l’innalzamento dei tetti delle misure di interesse del settore. ■