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In sintesi le partite della 30esima Giornata di Serie A
by Alloranews
Spezia - Lazio 0-3
Per i liguri rischio retrocessione
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I biancocelesti sbloccano il risultato al 35' su rigore trasformato da Immobile, raddoppiano al 54' con Felipe Anderson, al 90' di Marcos Antonio la terza rete. Lo Spezia fallisce l'obiettivo di allontanare lo spettro della serie B
Gli uomini di Sarri puniscono lo Spezia con un risultato severo oltre misura: 0-3 al “Picco”, nell'anticipo serale della 30esima giornata.
CremoneseEmpoli 1-0
Tre punti preziosissimi per i grigiorossi
A decidere il match la rete di Dessers al 4', con i padroni di casa che continuano a sognare la salvezza. Gli azzurri perdono un'occasione per scalare la classifica, mentre la Cremonese ci crede ancora.
Roma-Udinese 3-0

Reti di Bove, Pellegrini e Abraham.
Pereyra sbaglia un rigore
I giallorossi dominano senza mezze misure nonostante gli infortuni e consolidano la terza posizione.
I bianconeri non riescono a trovare la reazione giusta e sono dodicesimi a 39 punti a pari merito con il Torino.
La Roma supera l'Udinese per 3-0 al termine di una gara dominata senza mezze misure.
Bologna - Milan 1-1
Quinto risultato utile di fila per gli emiliani, secondo pareggio per i rossoneri
La squadra di Thiago Motta si porta subito avanti con Sansone, il Milan trova il pareggio alla fine del primo tempo con Pobega. Punto prezioso per i padroni di casa, mentre il Diavolo resta ancora a secco di vittorie dopo il poker rifilato al Napoli
Napoli-Verona 0-0
Gli scaligeri fermano i partenopei al "Maradona"
Lontana la condizione della prima metà del campionato per gli azzurri che rimediano un pareggio davanti al pubblico di casa. Per i veneti un punto prezioso ma che li lascia terz'ultimi in zona retrocessione. Osimhen colpisce la traversa all'82'
Inter - Monza 0-1
I nerazzurri escono sconfitti dal derby lombardo
Dopo il trionfo contro il Benfica, gli uomini di Inzaghi nuovamente battuti in campionato. Gol partita di Caldirola al 78' per i brianzoli che espugnano il Meazza
Quarta sconfitta nelle ultime cinque gare di campionato per un'Inter sempre più inceppata in Serie A, costretta a cadere davanti ai propri tifosi per mano di un Monza gagliardo e cinico.

A San Siro finisce 1-0 grazie al colpo di testa di Caldirola nelle battute finali di gara.
SassuoloJuventus 1-0
Decide Defrel nella ripresa. Vittoria meritata
I neroverdi scendono in campo senza timori reverenziali, controllano nel primo tempo e aggrediscono i bianconeri nella ripresa andando vicini al raddoppio. La Juventus si rende pericolosa in poche occasioni
TorinoSalernitana 1-1
Un gol per tempo, il sogno-Europa si allonta Campani avanti all'inizio della prima frazione con Vilhena, riporta il risultato in parità Sanabria nella ripresa.
Lecce-Sampdoria 1-1
Lo scontro salvezza finisce in pareggio
Lecce e Sampdoria si annullano pareggiando nel lunch match domenicale della 30esima giornata di Serie A
Allo stadio Via del Mare finisce 1-1 con la rete di Ceesay nel primo tempo e quella di Jesè nella ripresa. È un pari che di fatto non fa comodo a nessuno: la squadra di Baroni torna a smuovere la classifica dopo sei ko di fila, riportandosi a +5 sulla zona retrocessione, mentre gli uomini di Stankovic restano ultimi.
I giallorossi, sia pure con due infortunati di peso come Paulo Dybala e Solbakken, schiacciano i bianconeri nella loro metà campo per una porzione significativa della gara.
La vittoria arriva grazie alle reti di Bove al 37esimo, che riesce a ribattere in gol un rigore sbagliato da Mancini, di Pellegrini al 55esimo, servito con arte magistrale da Belotti, e di Abraham al 91esimo, grazie a un colpo di testa in area di rigore.
Proprio Abraham, che non avrebbe dovuto giocare per un infortunio nella partita contro il Feyenoord, subentra al 75esimo al posto di Belotti e risulta decisivo.
La squadra di Andrea Sottil si fa anche parare un rigore calciato da Pereyra.
Il riscatto è firmato Sassuolo. Sia gli emiliani che la Juventus venivano da una sconfitta, ma a tornare a incassare i 3 punti sono gli uomini di Dionisi, più affamati e reduci peraltro da una striscia positiva prima della battuta d'arresto a Verona. Per i bianconeri seconda sconfitta consecutiva dopo quella subita all'Olimpico per mano della Lazio.
Al 64’ i padroni di casa si portano in vantaggio: corner dello stesso Bajrami, dopo la spizzata di Paredes, Fagioli non riesce a liberare l'area e Defrel è il più lesto ad avventarsi sul pallone e trafiggere il portiere della Juventus.
Il piazzamento Conference inizia a diventare un miraggio per il Toro. Punto importante in chiave salvezza per la Salernitana Buona parte della prima frazione di marca campana, poi il Toro cambia passo ma non riesce a trovare la zampata vincente.
Finisce 1-1 la sfida tutta granata tra Torino e Salernitana.
Un punto di peso per la squadra di Paulo Sousa che si porta a +7 dal Verona terzultimo; risultato meno utile invece agli uomini di Juric che fino all'ultimo proveranno ad aggredire il piazzamento Conference.
La partita Fiorentina - Atalanta viene giocata mentre noi andiamo in stampa...
Serie A 2022-2023 / 31ª giornata
Domenica 23 aprile 2023
Sampdoria - Spezia
Empoli - Inter
Verona - Bologna
Milan - US Lecce
Lazio - Torino
Juventus - Napoli
AC Monza - Fiorentina
Udinese US - Cremonese
Salernitana - Sassuolo
Atalanta - Roma
Champions League: Benfica-Inter 0-2 Grande ipoteca per andare in semifinale
Al 51' i nerazzurri vanno in vantaggio grazie al gol di testa di Barella, raddoppiano con Lukaku su rigore all'82'. Il ritorno al "Meazza" il 19 aprile

Per i primi cinque minuti di gioco il Benfica cerca, con il possesso palla, di stanare l'Inter dalla sua metà campo ma i nerazzurri sono compatti e pronti a ripartire.
Decide il gol di Bennacer al 40' Milan-Napoli 1-0: ai rossoneri l'andata del derby italiano
L'andata dei quarti di finale di Champions, nel primo confronto del cosiddetto "derby italiano" tra Milan e Napoli, finisce in mano ai rossoneri. Il Napoli non riesce a sfondare.


Orgoglio rossonero. San Siro esplode, cori dedicato a Pioli, che ringrazia pubblicamente rivolgendo un applauso ai tifosi.
Il Napoli parte fortissimo e aggredisce sin da subito i rossoneri. Pioli sembra soffrire per questo avvio di partita. E non solo, anche Ibra sembra nervoso. Il Milan dopo 10’ cerca di impossessarsi del campo. Partenopei respingono con forza dimostrando di essere capaci di sopportare la tensione.
Per i primi 15' prevale il pressing alto del Napoli, pericoloso in diverse circostanze. Possesso prolungato del Napoli, che cerca una possibilità per spezzare la difesa del Milan, ma i rossoneri fanno muro, riescono a resistere agli assalti degli avversari.
Al 21' continua la lotta a centrocampo. Verso il 19' il Milan cerca la chiave per andare avanti con i suoi terzini Calabria e Theo, cercando di stanare gli azzurri, ma non è facile avanzare per i rossoneri.
Al 25' Leao in progressione pazzesca. Il fantasista portoghese supera prima Rrahmani, poi Anguissa, arriva davanti a Meret e concludendo con il mancino: pallone a fil di palo.
Al 27' si ferma il gioco. Leao dispiaciutissimo ha spaccato la bandierina del calcio d'angolo, ma l'arbitro non estrae il cartellino giallo.
Finalmente, la situazione si sblocca al 40’ con il gol di Ben- nacer, che porta i padroni di casa in vantaggio. Azione pazzesca da parte dei rossoneri. Brahim Diaz con un solo tocco salta due avversari, arriva al limite dell'area, serve Leao sulla destra, e il portoghese indirizza sulla sinistra a Bennacer, che senza pensarci due volte, scaglia un potente mancino sul primo palo. Meret la tocca, ma non basta. È rete. Il Napoli ha fatto una prima frazione con grande personalità ma il Milan riesce a beffarlo.
Alla fine del primo tempo, i rossoneri riescono a sfiorare il raddoppio, con un colpo di testa di Kjaer che si è stampato sulla traversa.
Inizia il secondo tempo. Intanto non ci sono cambi. Il match ricomincia con gli stessi titolari. Il Napoli deve riscattarsi e ricomincia subito aggressivo.
Al 53' arriva un occasione per gli azzurri con Di Lorenzo che al volo con il destro tira in porta, ma viene deviato. È angolo.
Al 59' in area di rigore rossonera c'è un contatto spalla-spalla tra Theo e Lozano. Il Napoli reclama rigore, ma per l'arbitro non ci sono gli estremi. Ora c'è molto nervosismo in campo. E il gioco appare meno preciso. I padroni di casa cercano di limitare il possesso del pallone da parte degli avversari.
Al 66' esce Bennacer, titolare del vantaggio rossonero, e entra Saelemaekers. Al 69' Spalletti decide un cambio per cercare di movimentare la situazione, entra Raspadori e esce Lozano.
Al 74' arriva un colpo di scena, due cartellini gialli in quattro minuti per Anguissa, entrambi per fallo in ritardo su Theo Hernandez. Espulsione del calciatore. Ora il Napoli gioca in dieci.
E arriviamo a 90+5. Nel finale, altra occasione per i partenopei con Di Lorenzo e Olivera. Ma nulla da fare. Una match ad altissima tensione, degno di una competizione europea.
Gli uomini di Spalletti lasciano San Siro sicuramenti con un po' di amarezza, sapendo di dover affrontare martedì prossimo il ritorno, al Maradona, senza Anguissa, espulso, e con Kim ammonito. Si spera nel ritorno di Osimhen.
Al 7’ la prima azione offensiva degli italiani. Dimarco va via sulla fascia sinistra e crossa al centro, con Morato che respinge in calcio d'angolo.
Al quarto d’ora la prima vera occasione da gol ed è per i portoghesi. Traversone dalla sinistra, Dimarco sbaglia l’intervento e favorisce il tiro dalla corta distanza di Rafa Silva ma Onana è attento e salva la porta.
Sale il ritmo dell’Inter che al 25’ su azione prolungata della squadra di Inzaghi nella metà campo dei lusitani, gran destro di Acerbi da al-meno 35 metri e palla che per poco non trova la porta e finisce di po-co alta.
Al 39' gran palla di Barella a cercare in area Dzeko, che tenta il tuffo di testa ma manca l'impatto di pochissimo.
Ancora un’occasione per l’Inter al 42’. Barella sventaglia per Dimarco, che la mette bassa al centro per Dzeko il quale però non riesce a impattare da ottima posizione e l'azione sfuma.
Due minuti dopo la risposta, debole, del Benfica. Chiquinho scodella un pallone in mezzo che termina direttamente tra le braccia di Onana.
Senza alcun minuto di recupero l’arbitro Oliver manda le squadre al riposo
Al rientro dagli spogliatoi il Benfica costruisce un’azione ricca di passaggi a centrocampo e staziona sotto porta di Onana che rischia qualcosa ma la difesa nerazzurra è pronta.

Al 51’ la squadra di Inzaghi riesce a uscire dalla propria metà campo e va in vantaggio. Cross di Bastoni dalla sinistra, a centro area svetta Barella che di testa manda il pallone nell'angolino basso.

Il Benfica prova subito la reazione e al 56’ da un cross basso di João Mário nasce una mischia davanti ad Onana e dopo una serie di tocchi l'Inter riesce ad uscirne indenne, nonostante un calcio in area di un difensore sulle gambe di un attaccante lusitano, ma per l’arbitro Oliver è tutto regolare. Doppio pericolo scampato per gli italiani. Girandola di sostituzioni e fra le file dell’Inter entra Lukaku.
A 20 minuti dal termine i nerazzurri sembrano in grado di gestire bene il vantaggio e tenere a bada i tentativi di reazione del Benfica.
Al 73’ Rafa va via a Gosens, sul cross al centro grande chance per Grimaldo, il cui tiro viene deviato in corner da un difensore.
Al 78' ancora l’Inter pericolosa. Dumfries sfrutta un cross dalla sinistra e va due volte vicinissimo al gol: prima di testa, con grande risposta di Vlachodimos, poi di piede, con Morato che salva quasi sulla linea. Ma sul cross di Dumfries l’arbitro vede il tocco con il braccio di João Mário e decreta il penalty. Sul dischetto va Lukaku: il belga con freddezza manda il pallone nell'angolino basso alla sinistra di Vlachodimos, che indovina la direzione ma non può fare nulla per evitare il raddoppio nerazzurro.
Ultimi minuti con l’arrembaggio dei lusitani sempre annullato dall’Inter e ultima chance per il Benfica di accorciare le distanze al quarto minuto di recupero. Gonçalo Ramos tenta la stoccata all'ultimo secondo, Onana si fa trovare pronto.
L’incontro termina sul 2-0 per i nerazzurri. Pesante ipoteca per il ritorno tra otto giorni a Milano: in gioco c'è la semifinale.
Europa League: Juventus-Sporting Lisbona 1-0 Bianconeri vincono di misura in casa

All'Allianz stadium di Torino la Juve agguanta il successo di misura sullo Sporting nella partita di andata dei quarti di finale di Europa League.
Decisive le parate del portiere bianconero negli ultimi minuti di gioco.
Europa League: Feyenoord-Roma 1-0
rigore sbagliato da Pellegrini e rete di Wieffer
Il Feyenoord supera la Roma

1-0 nella gara di andata dei quarti di finale di Europa League grazie al rigore sbagliato da Pellegrini al 43esimo e alla rete di Wieffer. Un colpo di testa di Ibanez nel secondo tempo colpisce palo e traversa, ma non entra di un soffio.
Gli olandesi partiranno dunque in vantaggio nella gara di ritorno del 20 aprile, mentre per i giallorossi la strada si fa in salita.
Zalewski: “Buona la Roma,
Risultati delle Coppe: CHAMPIONS LEAGUE
Benfica - INTER 0-2
(51’ Barella, 82’ Lukaku, rigore) partita decisa da singoli episodi”
"Abbiamo fatto una buona partita sotto tutti i punti di vista, ma queste sono gare che si decidono con un episodio e oggi ce ne sono stati due, il loro gol e il rigore sbagliato. Così l'esterno giallorosso al termine dell'incontro.
"Siamo bravi a rialzarci dopo queste sconfitte. C'è un'altra partita, sappiamo che possiamo arrivare fino in fondo, ma ora ci focalizziamo sull'Udinese". Ha concluso Nicola Zalewski.
Manchester City - Bayern Monaco 3-0
(27’ Rodri, 70’ Silva, 76’ Haaland)
MILAN - NAPOLI 1-0
(40’ Bennacer) Espulso Anguissa 74’
Real Madrid-Chelsea 2-0
(21’ Benzema, 74’ Asesnsio) Espulso Chiswell 59’
EUROPA LEAGUE
Manchester U.-Siviglia 2-2
(14’ e 21’ Sabitzer, 84’ Malacia, 90+2 Maguire autorete.
JUVENTUS-Sporting Lisbona 1-0
(73’ Gatti)
Leverkusen-U.S. Gilloise 1-1
(51’ Boniface, 82’ Wirtz)
Feyenoord-ROMA 1-0 (53’ Wieffer)
Conference League
Lech Poznan-FIORENTINA 1-4 (4’ Cabral, 20’ Velde, 41’ Gonzales, 58’ Bonaventura, 63’ Ikone)
Gent - West Ham 1-1 45+3 Ings, 57’ Cuypers)
Anderlecht-Az Alkmar 2-0 (22’ Murillo, 70’ Ashimeru)
Basilea-Nizza 2-2 (26’ e 76’ Amdouni, 38’ e 45+1 Moffi)
Per i primi dieci minuti la squadra di Allegri prova a girare la palla per evitare il pressing avversario, ma la manovra non è molto fluida e la difesa avversaria riesce a ripiegare e a fermare l'azione.
Al 12’ la prima vera occasione per i bianconeri. Apertura di Di Maria per Chiesa che stoppa e va alla conclusione: bravo Adan a fermare con i pugni e Coates riesce ad allontanare.
Sette minuti più tardi sono i portoghesi a farsi pericolosi. Morita recupera un buon pallone e scarica un destro che termina di pochissimo a lato del palo destro della porta di Wojciech Szczęsny.
Continua il momento favorevole ai lusitani che al 29’ vanno vicini al vantaggio. Coates in mischia riesce ad indirizzare verso lo specchio della porta avversaria, ma il portiere bianconero salva i suoi.
Alla mezz’ora ancora lo Sporting pericoloso. Altro grande intervento del portiere polacco della Juventus che si oppone alla conclusione di Gonçalves.
Tre minuti dopo la squadra di Allegri subisce una nuova azione offensiva dei portoghesi. Nuno Santos calcia la palla nell'angolino alla sinistra di Szczęsny, ma è provvidenziale l'intervento di Bremer che salva sulla linea.
Lo Sporting continua a rendersi pericoloso sotto porta bianconera e al 41’ l’estremo difensore della Juve accusa un malore e al 44’ lascia il campo, al suo posto entra Perin.
Alla ripresa la partita non cambia, con lo Sporting all’attacco alla ricerca del vantaggio. Perin subito impegnato da Gonçalves che calcia dalla lunghissima distanza e il portiere della Juve deve allungarsi sulla sua sinistra e mettere in angolo. Dopo i primi 7 minuti della ripresa la Juventus prova ad abbassare i ritmi di gioco per impedire il palleggio prolungato degli ospiti, la squadra di Allegri cerca di tenere la palla lontano dalla porta di Perin.
Su errore del portiere portoghese, al 73’ Juventus in vantaggio. Adán sbaglia l'uscita sul cross di Di Maria dalla destra, Coates salva sulla linea di porta ma Gatti è il più veloce di tutti e deposita il pallone in rete.
Ultimi minuti della partita caratterizzati dai portoghesi che costruiscono il gioco ma i ritmi sono calati notevolmente e i padroni di casa riescono a spegnere le azioni offensive dello Sporting.
Conference League: Lech Poznań-Fiorentina 1-4 Poker dei viola che continuano a sognare

spingere mentre il Lech sembra andare in affanno.
E arriva al 41’ il raddoppio per la Viola con Gonzalez di testa su cross di Biraghi. 45+2’ di recupero. Il primo tempo finisce con i viola in vantaggio per 2-1
Dopo un primo tempo davvero intenso, inizia la seconda frazione. I padroni di casa provano a spingere.
Cabral la sblocca subito al 4’ con un gol rocambolesco. Il Lech risponde al 20' con Velde. Viola torna in vantaggio al 41' con Gonzalez. Tris al 58' con Bonaventura. Poker con Ikoné al 63'. Trionfo della Fiorentina che ipoteca il ritorno all’Artemio Franchi.
Un successo importantissimo per la squadra di Vincenzo Italiano, che ipoteca la qualificazione al prossimo turno, in attesa della gara di ritorno giovedì 20 aprile.
E inizia davvero bene per la squadra italiana che dopo appena 4’ passa in vantaggio con un gol pesantissimo di Cabral che la sblocca subito proprio per voler confermare il percorso di crescita. Una rete rocambolesca, su azione di Gonzales che calcia e colpisce il palo, la palla sbatte sulla schiena del portiere e resta davanti allo specchio senza che qualcuno se ne accorga, Cabral si avventa prima di tutti e mette dentro.
Al 20’ arriva un palo di Brekalo, niente da fare. Il Lech non si impressiona e al 20’ trova il pareggio con Velde che tira dal limite dell’area, pallone basso e potente, che fulmina Terracciano.
Al 27’ Cabral ci riprova, dopo un errore della difesa del Lech, ma è in fuorigioco. I polacchi calano in pressione dopo il pareggio. La Fiorentina continua a
Si vede benissimo la buona progressione impostata dal mister Italiano. I viola sempre in possesso di palla continuano a improntare la gara. Ed è il turno di Bonaventura.

Altro gol della Viola al 58' per il 3-1. La piazza di interno destro all'incrocio. Controllo de Var perché Cabral si trovava davanti al portiere quando Bonaventura tira, ma è tutto regolare. Rete confermata.
Davvero una grande Fiorentina in questo percorso europeo, sul temuto campo del Lech. Il mister Italiano pazzo di felicità corre verso il suo uomo, ma poi ci ripensa e torna a dare indicazioni al gruppo.


Il poker per la Fiorentina arriva con un tiro chirurgico di Ikoné al 63'. Il francese prende palla a centrocampo, salta un uomo, nessuno a contrastarlo, arriva al limite e supera il portiere.
Nel finale non succede molto. Le squadre sono stanche. Cambi effettuati.
La partita va avanti fino ai 3' di recupero. Al fischio dell'arbitro, la Fiorentina si porta a casa una ipoteca pesantissima sul ritorno, e non solo.
Marconi Stallions - Rockdale Ilinden 3 - 1
I Marconi Stallions hanno lanciato la sfida alla Premiership maschile della National Premier League NSW del 2023 dopo una monumentale vittoria per 3-1 contro la capolista Rockdale Ilinden al Marconi Stadium sabato sera.

Gli Stallions hanno fatto tutto il danno nel primo tempo segnando tutti e tre i gol che hanno scioccato Rockdale.
Il primo è di Giorgio Speranza, autore di un gol dalla distanza, seguito da una doppietta di Jordi Swibel, un giocatore in grande forma. Il secondo tempo non è stato entusiasmante come il primo, in quanto Ilinden alla fine è riuscito a segnare con Loic Puyo, ma troppo tardi per incidere sul risultato
Parlando dopo la partita, l'allenatore dei Marconi Stallions Peter Tsekenis si è dichiarato or- goglioso della devastante prestazione: "Siamo stati eccezionali nel primo tempo ed è stato tutto traffico a senso unico perché abbiamo creato tutte le possibilità", ha detto Tsekenis.
L'allenatore di Rockdale Ilinden Paul Dee si è lamentato di una serata frustrante: "Non è stato bello subire gol del genere nel primo tempo. Il Marconi è stato molto diretto ed è stato molto efficace e dovevamo contrastarlo e ottenere più possesso di quello che abbiamo fatto".
Statistiche partita
Marconi Stalloni 3 (G. Speranza
6', Swibel 15' e 31')
Rockdale Ilinden 1 (Puyo 69')
Arbitro: Sam Kelly
Assistenti arbitri: Kyle Hockings e Aaron Bloch
Quarto ufficiale: Mujtaba
Ebrahimi
MARCONI STALLIONS:
20. Jack Gibson, 2. Nathan Millgate, 3. Giorgio Speranza, 4. Roberto Speranza, 6. Dominic Costanzo, 8. Hiroaki Aoyama, 9. Jordan Swibel (21. Justin Vidic 78'), 10. Marko Jesic , 11. Daniel Bouman (12. Sam Gulisano 75'), 19. Kyle Cimenti, 23. Brandon Vella.

Ammonizioni: Bouman 23', G. Speranza 60'

ROCKDALE ILINDEN:
1.David Bradasevic, 3. Lachlan Griffiths (15. Jamie Percevski 75'), 4. Nikola Ujdur, 5. Will Mutch, 7. Alec Urosevski, 8. Isaac Danzo (77. Peter Kekeris 55'), 10 Brendon Cholakian, 14. Brayden Sorge, 17. Loic Puyo, 21. Lachlan Constable (9. Bai Antoniou 55'), 23. Jaden Casella (6. Nikola Kuleski 55'). Ammonizioni: Ujdur 52', Puyo 60', Cholakian 90'+3
Apia Leichhardt in testa alla classifica
L'APIA Leichhardt ha sconfitto il Blacktown City 4-2 con una prestazione impressionante al Landen Stadium per salire in cima alla classifica della National Premier League NSW superando il Rockdale Ilinden che ha una partita in meno.
È stata l'APIA Leichhardt ad aprire le marcature con Aedon Kyra. È stato il primo gol di Kyra con i colori dell'APIA da quando è tornato al club dopo il suo periodo nel sistema universitario statunitense.
Nonostante l'APIA fosse la più forte delle due squadre, il Blacktown pareggia al 40', su rigire, con Travis Major e raddoppia cinque minuti più tardi, sempre con Major.
L'APIA ha trovato il pareggio due minuti dall'inizio del secondo tempo con Stewart, che ha concluso con calma.
APIA è andato in vantaggio per la seconda volta nella partita al 59', con Stewart che ha convertito un rigore per segnare il suo secondo gol del pomeriggio.
Il risultato definitivo viene siglato con un autogol di Daniel Collins al 59'.
L'allenatore dell'APIA Franco Parisi è stato contento della prestazione della sua squadra nonostante i due gol subiti.
Statistiche partita
Blacktown City FC 2 ( Maggiore 41', 45' )
APIA Leichhardt 4 (Kyra 24', Stewart 47', 68', Collins (OG ) 59')
Arbitro: Kurt Ams
Assistenti arbitri: Amber Morris e Arinath Gobinath
Quarto ufficiale: Ayad Naji
Blacktown City FC:

1. Tristan Prendergast, 3. Daniel Collins, 4. Lachlan Campbell (16. Ben Berry 43'), 5. Grant Lynch, 7. Travis Major, 8. Jak O'Brien, 10. Mario Shabow, 12 Tyren Burnie, 18. Nicholas O'Brien (6. Matthew Lewis 60'), 19. Adam Berry, 22. Carlos De Oliveira (21. Charles Mendy 66')
APIA Leichhardt:
1. Ivan Necevski, 7. Jack Stewart, 14. Jack Armson (98. Franco Farinella 83'), 15. Themba Muata-Marlow, 16. Sean Symons, 19. Fabian Monge, 21. Michael Kouta (6. Anthony Sparacino 88'), 23. Dakota Askew, 25. Aedon Kyra (30. Alex Denmead 83'),
L’espressione sicilina si utilizza per descrivere una persona “presuntuosa”, non intenzionata a dare confidenza (“mamma, Cicciu mi tocca”), ma che quando nota di non essere calcolata allora richiama l’attenzione su di lei (“tocchimi Cicciu ca a mamma non c’è”).
In altri termini, si tratta di quel genere di persone che per certi versi si sentono superiori, ma in realtà sono molto insicure di se stesse ed hanno bisogno di considerazione e che i riflettori siano puntati su di loro , fino ad accettare le presunte molestie rendendola tollerabile e desiderabile .
Il modo di dire, viene utilizzato anche quando due bambini litigano, uno vuole giocare e sentirsi stuzzicato, ma poi fa la parte della vittima di fronte ad un genitore, quello che faceva mio cugino quando eravamo piccoli e ultimamente anche Antonio Cassano .
Avevo scritto già di Cassano tra le pagine di questo giornale, scrivendo che “il lupo perde il pelo ma non il vizio” e sembra ancora oggi che Antonio non voglia lasciar andar via queste brutte abitudini.
Oggi il Ciccu di turno è José Mourinho, alla BoboTv Fantantonio è tornato ad attaccare lo Special One definendo Mou un “allenatore scarso”.
Mourinho non si è fatto atten- dere replicando nella conferenza stampa post Torino Roma, ricordando i trascorsi del Pibe di Bari vecchia (si fa per dire) dichiarando: “Siamo stati nelle stesse squadre in momenti diversi: quello che ho vinto io lo sapete, mentre lui a Madrid è ricordato per la giacca che indossava il giorno che è arrivato. Alla Roma Cassano ha conquistato una Supercoppa ma senza giocarla, perché in campo c’erano quelli bravi. E all’Inter non ha alzato nemmeno la Coppa di Lombardia”.
Ed ecco scoppiare l’animo focoso di Fanta Antonio, raggiungendo un nuovo record quota 19 Tapiri ricevuti, diventando così lo sportivo più attapirato di sempre.
Infatti arriva l'ambito riconoscimento di Striscia condito da parole offese gravi e colorite, Antonio continua nelle sue accuse al tecnico della Roma : “Mourinho i suoi trofei può metterseli nel c**o…“, ribadendo come l’allenatore sia un vigliacco dato che ha rifiutato in passato il premio da Striscia “A scappare via sono i cagasotto e i conigli“, scoccando poi l’ultima frecciatine sui fallimenti avuti da José Mourinho nel corso della sua carriera: “Dice che devo stare attento a quello che dico? che le sue squadre facciano schifo è un dato di fatto , stia attento lui che non lo mandino via per l’ennesima volta”.
Come finirà questa diatriba ? …