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LA SCHLEIN DEL SILENZIO

Acclamata segretaria da (metà) dei simpatizzanti del partito e generosamente sospinta dai media, Elly Schlein è ormai da due mesi segretaria del PD.

Auguri, ma sarebbe ora di capire la nuova linea del partito (se c'è) sui temi più importanti e per ora invece c’è stato solo silenzio. Criticato pesantemente il gover-

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No, signori, torniamo al buonsenso e alla logica o dalle nostre scuole usciranno studenti sempre più disadattati, confusi e complessati. Ovvio che poi diventa “normale” che un insegnante venga preso a sberle da un genitore per aver “osato” dare un brutto voto. Così come se ti droghi non sei che un “povero ragazzo senza guida ed impreparato ad affrontare le difficoltà”.

Sarò “antico”, ma nessuno mi toglie dalla testa che “educare” significa anche imporre scelte, sacrifici, ragionamenti, rinunce.

Questo ai propri figli così come ai propri studenti, altro che “plagio delle coscienze".

Dalla terza alla quinta elementare ho avuto un maestro severo, laico, socialista, che faceva recitare in classe (in piedi) solo il Padre Nostro “Perché è l’unica preghiera seria” (diceva) e in classe crescevano insieme il figlio del borghese come del più umile operaio, ma ci trattava tutti allo stesso modo, così come tutti venivamo a scuola con lo stesso grembiule (eliminarlo è stata anche questa una sciocchezza) e tutti ci alzavamo in piedi, in silenzio, quando lui entrava in classe.

Un po' di rispetto e severità? Sissignore, ma credo che così siamo cresciuti tutti bravi cittadini e persone per bene, perché “educare” è anche e soprattutto creare persone consapevoli, mature e responsabili.

Non è una provocazione, ma un ragionamento che andrebbe seriamente affrontato: credo che all’Italia più che firmare nuovi debiti europei convenga progressivamente ridurre invece gli interventi del PNRR, rinunciando ad una parte di questo nuovo indebitamento e selezionando molto più drasticamente gli interventi finanziati e finanziabili con i soldi europei.

Oggi la situazione è ben diversa da tre anni fa. C’è un po' di ripresa, l’occupazione è cresciuta così come la fiducia, ma il PNRR crea debiti che vanno restituiti e sui quali si pagano interessi, oggi molto più onerosi di qualche anno fa.

Soprattutto il PNRR (e i lettori de Il Punto ricorderanno che l’avevo scritto subito) NON è stato finalizzato solo per lavori pubblici importanti, strategici, decisivi per il rilancio del paese, ma purtroppo quei fondi si stanno prosciugando in una miriade di bonus e lavori pubblici forse utili, ma certamente non indispensabili e soprattutto non strategici.

Con il PNRR si dovevano fare autostrade, ferrovie, ospedali, interventi energetici importanti, mobilità urbana… Rinforzare il muro di un cimitero di campagna è sicuramente utile, ma non porta lavoro o modernità indotte, così come non è strategico rimodernare un asilo infantile quan- do non ci sono più bambini che lo frequentano oppure costruire uno stadio nuovo, soprattutto quando la squadra che l’utilizza non è più nemmeno in serie A. Il caso di Venezia è lampante: ci sarebbero tantissime iniziative strategiche da studiare per salvaguardare, rilanciare e tutelare questo luogo unico al mondo e che può generare enormi vantaggi con il suo indotto turistico per tutta la nazione, ma la “priorità” veneziana è diventata il nuovo stadio di calcio. Pensando ai debiti che graveranno sui nostri nipoti mi viene spontaneo pensare che sia meglio fermarci o almeno rallentare in questa assurda corsa alla spesa.

Addio A Giuseppe Pennisi

Ogni settimana, purtroppo, qualche lettore de IL PUNTO ci lascia, ma nei giorni scorsi è mancato a Roma non solo un lettore, ma un vero maestro e un grande amico: Giuseppe Pennisi. Pochi forse l’hanno conosciuto di persona tra il grande pubblico, ma certamente lo conoscevano bene in campo economico e finanziario dove con grande saggezza, trasparenza e capacità di analisi spiegava con parole semplici i problemi della finanzia mondiale. Giuseppe Pennisi era nato a Roma nel 1942, Grand’Ufficiale all’Ordine al Merito della Repubblica.

no per il naufragio di Cutro, per esempio, che dice il PD su questa nuova ondata di sbarchi?

Oppure, visto che sono aumentati i tassi di interesse, il PD è d’accordo o meno per insistere su MEF e PNRR indebitandoci sempre di più?

Due esempi fra i tanti che attendono risposte.

Campisi Butchery

by Roberto Minnici

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