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La visita Canonica del Superiore Generale dei Padri Somaschi

Il Superiore Generale dei Padri Somaschi, il Reverendissimo Padre José Antonio Nieto Sepúlveda CRS ha fatto visita alla comunità di Sydney nella parrocchie di Moorebank e Holsworthy durante la Settimana Santa.

La visita canonica è stato un momento di fraterna condivisione per prendere atto dei progressi fatti dalla Congregazione in terra australiana, nelle comunità di Sydney e Perth.

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Il Superiore ha offerto la Santa Messa Solenne in lingua italiana delle ore 11:00 nel Giorno di Pasqua, concelebrando l'Eucaristia insieme al Parroco di Moorebank e Holsworthy Padre Mathew Velliyam CRS.

Durante l’omelia, Padre José Antonio ha ricordato che oggi il mondo relativistico ci chiede quali siano le prove della Risurrezione del Signore. “La nostra fede non è nella sacra sindone di Torino, ma il Signore Risorto abita nei nostri cuori, nelle nostre opere, nelle nostre comunità.

A quanti si sono allontanati dalla Chiesa oppure non conoscono ancora la bellezza e la profondità di una vita fondata su un rapporto con Cristo sta a noi dire loro ‘vieni e vedi’.

Apriamo le nostre parrocchie e le nostre comunità alla bellezza della conoscenza del Cristo Risorto e allora avremmo mostrato a tutti i segni della sua risurrezione.”

Ha poi ricordato la tradizione del coprire le statue durante l'ultima settimana di Quaresima. “Questa tradizione si è quasi del tutto persa in Europa, mentre vedo che qui ancora viene osservata.

Veramente, durante il Triduo avevo desiderio di vedere le statue dei santi e sentirmi circondato da personaggi che hanno saputo vivere la nostra fede, ma mi sono anche detto che questo desiderio ci spinge a vivere anche noi la chiamata alla santità.

Nel ventunesimo secolo, dobbiamo anche noi imparare a divenire santi e testimoni autentici della nostra fede.”

Rivolgendosi ai fedeli della comunità italiana al termine della Santa Messa, il Superiore Generale ha ringraziato i presenti per l’esempio di fede.

“Mentre vi amministravo la Santa Comunione ho avuto modo di osservare le vostre mani. Sono mani che veramente mostrano il duro lavoro a cui la vostra vita in questa terra vi ha chiamato.

Nel ringraziarvi per la vostra accoglienza e il vostro affetto, vi raccomando di continuare a sostenere i Padri Somaschi come già fate perché possano continuare ad essere un dono per questa comunità. Da parte mia, continuerò a pregare per voi e le vostre famiglie, e vi auguro nuovamente ogni bene per questa Santa Pasqua.”

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