L’Airrre! Anno 1 - Numero 3 - € 2,00
Periodico Salutiese
23 Settembre/25 Dicembre 2021
L’editoriale Carissimi lettori,
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uesta terza uscita del periodico e le prossime a venire saranno arricchite da un nuovo inserto, un’intera pagina realizzata e gestita da un gruppo di giovani “giornalisti “salutiesi firmatari degli articoli pubblicati. Come più volte abbiamo sostenuto, il giornale rappresenta un ipotetico denominatore comune, una sottile linea rossa che riunisce all’interno della stessa Comunità generazioni differenti che condividono e partecipano attivamente alla vita paesana. Il coinvolgimento dei nostri ragazzi porterà una ventata di freschezza, arricchirà la proposta editoriale garantendone la
continuità nel tempo. L’idea del trimestrale, nata dalla voglia di reagire alle note vicende della pandemia, dopo gli incoraggianti risultati delle prime due uscite, si sta rivelando molto apprezzata. Riunire attorno ad un tavolo di lavoro esperienze consolidate, giovani eccellenze e personalità in divenire è il miglior modo per proporre nuove idee e stimolanti iniziative all’interno di una realtà ricca di senso che lotta con tutte le sue forze per non perdere la propria identità. Siamo molto orgogliosi di quello che fino ad oggi nel nostro Paese è stato realizzato. Gli obiettivi raggiunti in questi anni grazie anche al contributo di altre organizzazioni, sono stati molto importanti ed impegnativi. Il modello Salu-
tio presentato e spiegato in tavoli istituzionali è stato preso come esempio di una buona pratica sociale nella risposta alle esigenze quotidiane degli abitanti dei piccoli paesi pedemontani. Una delle priorità emersa durante gli incontri riguardanti il piano intercomunale della vallata del Casentino, dove Noi come Pro Loco siamo presenti, ha come obiettivo la qualità della vita nei borghi di montagna trovando risposte alle necessità immediate dei residenti, come: fare la spesa, utilizzo dell’ambulatorio medico, avere un posto di ritrovo comunitario. Su queste tematiche il nostro paese è all’avanguardia, portando a beneficio di altre realtà similari l’esperienza acquisita (ricordo che l’operazione bottega, cinque anni
fa, è stata considerata dall‘ANCI toscana - Associazione Nazionale Comuni Italiani - fra le dieci migliori attività realizzate sul territorio regionale nel 2016 da parte di un’Associazione/Comune a favore dei residenti). Lo stimolo al senso di appartenenza che siamo riusciti a dare attraverso un coinvolgimento emotivo molto forte e ben identificato è un valore educativo fondamentale per qualsiasi organizzazione sociale. Sono queste idee che, lavorando gomito a gomito, vorremmo trasferire al gruppo dei giovani “cronisti “che hanno iniziato a collaborare con la testata e che a pieno titolo saranno il futuro di Salutio. Airrre!!! Alessandro Falsini
In ricordo dei nostri compaesani
L’adolescenza a Salutio negli anni ‘50
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el nostro piccolo paese, dove tutti ci conosciamo e conosciamo le nostre storie, sembra di vivere in una grande famiglia. Conviviamo nelle gioie, nelle feste e purtroppo anche nelle perdite. Essendo abitato da poche persone quando scopriamo dell’arrivo di una nuova famiglia o della nascita di un bambino ne condividiamo la gioia e mostriamo la nostra ospitalità, quando però viene a mancare qualcuno un velo di tristezza ci avvolge. È proprio questo che vorrei ricordare,
il sorriso delle persone che se ne sono andate lasciando il passato e gli aneddoti divertenti che l’hanno dipinto, con storie e vecchi detti. Uomini e donne che hanno contribuito alla crescita del paese come degli importanti ed unici pezzi di puzzle. La loro impronta rimane indelebile nelle strade del paese, nei volti e nelle gesta dei bambini e dei ragazzini che spensierati giocano nei posti battuti dai Salutiesi di ogni tempo. ElisabEtta MaEstrucci
i nuovi nati a Salutio nel 2021
uando si invecchia affiorano alla mente tante cose di vita vissuta. Facendo il confronto fra come vivono i miei nipoti e com’era la mia adolescenza negli anni 1950, mi ritorna alla mente come mi piaceva andare al cinema, ma i soldi per il biglietto non c’erano. Io e la mia amica Lorena ci si dava da fare, cercando stracci, vetro e ferraccio. I vetri si trovavano nel fossone della chiesa, il ferro dietro la bottega di mio zio Ottavio e quando veniva la piena del nostro fiume, riemergevano gli stracci come stendardi nelle vetrici e, passato il pericolo, andavamo a recuperarli. Poi se le nostre mamme cucinavano il coniglio avevamo la pelle, era una bella risorsa: L.30.
Aspettavamo con ansia il conciaiolo che veniva da Talla con la bicicletta e il portafogli. Lo ricordo ancora bene, era simpatico, aveva i denti di acciaio e sorrideva sempre. La nostra quota da realizzare erano L.100 per andare a Rassina al cinema a vedere dei colossal come “Quo vadis”, “Beur”, “ Sette spade per sette fratelli”, etc. Il problema era che avevamo una sola bicicletta e quindi il nostro viaggio era a mezza sella. La strada era piena di sassi e buche, a volte tornavamo a casa con le ginocchia sbucciate, ma felici di aver realizzato il nostro sogno e per aver trascorso una bella domenica. FrancEsca Falsini, dEtta Franca
Nicolò Fioresi 29 Luglio 2021 Anita Tinti 5 Agosto 2021 Tommaso Sonni 14 Settembre 2021
L’Airrre! Periodico stagionale di informazione locale della Proloco di Salutio
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