Anno 17 - n. 2 (Luglio-Agosto 2010) registrato Tribunale di Roma n. 177 del 26 aprile 1994
A.I.C.H.
ASSOCIAZIONE ITALIANA CÒREA
DI
HUNTINGTON ROMA ONLUS
SE “LA VITA È L’ARTE DELL’INCONTRO” NOI ABBIAMO FATTO CENTRO Se “la vita è l' arte dell' incontro, noi abbiamo fatto centro, visto che poi ci siamo trovati a Bologna, in un sabato di fine maggio. E l'incontro è stato bello, coinvolgente e vivo. Ma procediamo per gradi. Anche se proveniamo da città diverse, noi compagni di viaggio (come ci ha definiti “Io vecchia”) siamo arrivati tutti dalla stessa strada sporca di fango, ma illuminata sempre dal sole della primavera . Purtroppo in questo resoconto non posso dire la mia opinione sul colloquio iniziale, perché sono arrivato fuori tempo massimo, quando tutti erano già pronti per la passeggiata del pomeriggio; perciò, ecco cosa posso dire sul colloquio iniziale: niente. Ma mi riprometto di arrivare in orario al prossimo incontro, come deve fare ogni buon ritardatario, che non abbandona mai la speranza di arrivare in tempo la prossima volta. A Bologna, dopo aver preso l' autobus nella direzione sbagliata e altre peripezie, sono riuscito ad arrivare all' hotel: è stato bello entrare nel cortile, vedere il bel giardino, le sedie e sentire gli altri che parlavano tra loro; e così ho conosciuto Wanda Danzi, la signora che organizza le attività dell' associazione (ha organizzato anche il nostro incontro e lo ha fatto davvero bene, occupandosi anche dell' accoglienza). E' una persona forte e premurosa, una napoletana verace. Paola Zinzi (l'unica fra i presenti che già conoscevo), la psicologa dell'Aich, una ragazza che sa dare ascolto al dolore della gente, ma anche dargli un senso e trasformarlo. Con i capelli mossi, minuta di statura, è la piccola grande Paola. Claudio Catalli, medico genetista e prezioso divulgatore per il forum. È un ragazzo molto simpatico e gentile, una di quelle persone che ispirano fiducia. Da grande farà il fotografo. Ed ecco “Io vecchia” e Stella, le ragazze che insieme a me hanno percorso quella strada sporca di fango, ma illuminata sempre dal sole della primavera. “Io vecchia”, toscana come me, in compagnia è molto giocherellona e quasi sempre sorridente, ed è una persona che riesce a sentire e percepire a grande profondità. Stella è di Vicenza; l' aspetto più evidente del suo modo di essere è la dolcezza. Quando parla, si accompagna con gesti che comunicano molta sincerità. Giovanni, marito di Wanda: è un vero napoletano, molto gioviale e garbato. Lo abbiamo conosciuto poco, ma sapevamo che, quando avevamo bisogno di qualcosa, era lì presente, con la sua discrezione. Anche lui si è occupato della nostra accoglienza, e lo ha fatto benissimo. C'era anche Imma, la tirocinante di Paola. È una ragazza simpaticissima e intelligente, un vero personaggio. segue pag. 3