Agropoli City Magazine - Maggio 2019

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PERIODICO d’ d’INFORMAZIONE INFORMAZIONE ON-LINE di AGROPOLI e del CILENTO

DOPO IL RICORSO PRESENTATO DAL COMUNE DI CASTELLABATE

Novità in arrivo per l’Ospedale di Agropoli L’ASL di Salerno ha presentato ai Giudici del TAR della L’ASL Campania un documento nel quale sono elencati i servizi attualmente attivi presso il presidio agropolese, ma soprattutto mette nero su bianco le novità già programmate.

PAGINA 20 AGROPOLI. IMPOSTA DI SOGGIORNO

Da quest’anno necessaria la registrazione su PAY TOURIST

Le strutture ricettive e i gestori degli immobili ad uso abitativo oggetto di locazioni brevi (Decreto Legge n.50/2017 art.4) presenti sul territorio del Comune di Agropoli, a partire da quest’anno, dovranno iscriversi al portale Pay Tourist. Dopo il Corso di Formazione, tenutosi il 23 maggio scorso presso l’Aula Consiliare del Comune, sull’utilizzo dell’apposito software, che ha visto la partecipazione degli operatori turistici, è possibile avviare le registrazioni tramite il seguente link https:// agropoli.paytourist.com/ oppure da https://www.comune.agropoli.sa.it/ imposta-di-soggiorno/. Nei prossimi giorni le strutture accreditate riceveranno le credenziali per poter interagire sul portale. I dubbi e le perplessità legate all’utilizzo del software sono stati chiariti nel corso della giornata formativa. Per coloro che non avessero potuto partecipare e per chiunque avesse necessità di chiarimenti, è attivo un numero verde (800 660 556) e una mail (info@paytourist.com). L’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Adamo Coppo-

la, ha deciso l’adozione del software per semplificare le procedure degli adempimenti relativi all’imposta di soggiorno. Lo stesso è di facile uso e comprensione, non necessita di installazione, ma utilizza infrastrutture in cloud ed è raggiungibile tramite web browser, anche da dispositivi mobili. Tra le funzioni incluse nel software vi sono: calcolo automatizzato dell’imposta, dei soggetti e dei pernottamenti per tipologia di struttura; gestione delle dichiarazioni dei pagamenti on line; generazione della schedina di pubblica sicurezza. Oltre a generare i file Istat in base alla Regione. Nello stesso tempo, agevolerà l’Ente nelle operazioni di contrasto alle tipologie di evasione e/o di elusione dell’imposta di soggiorno, in quanto permetterà l’associazione delle strutture con le relative inserzioni on line, anche tramite geolocalizzazione. Il software è in grado di compiere il censimento delle inserzioni on line, con scansione ed analisi dei dati estratti sui principali portali on line (Airbnb, Booking ecc). Il Sindaco ha colto l’occasione per precisare SEGUE A PAGINA 3

NUMERO 9

MAGGIO 2019

DIFFICOLTA' DI ACCESSO AL CREDITO

Michele Albanese: « La politica faccia qualcosa» Con questa nota il Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese, ha voluto richiamare, nuovamente, l’attenzione su un tema di grande attualità ed interesse: l’accesso al credito.

Le nuove regole, di influenza europea, stanno cambiano completamente il mercato del credito italiano con risvolti particolarmente negativi sull’economia italiana e le sue aziende, in particolare quelle del Sud Italia. Questa nota è sia una riflessione sia un appello verso le forze politiche a farsi carico di un problema che potrebbe diventare emergenza. L’obiettivo di coinvolgere la politica deriva dalla consapevolezza che, senza l’interesse parlamentare, questa tematica verrà comodamente trascurata e nel giro di poco tempo si parlerà dell’ennesimo cedimento dell’economia italiana e, soprattutto, delle PMI che sono l’ossatura del sistema produttivo italiano. Questa nota verrà trasmessa al Presidente del Consiglio, ai Vice-Presidenti del Consiglio, al Ministro dell’Economia, ai Componenti Commissioni Finanze della Camera e del Senato della Repubblica, al Governatore della Regione Campania ed agli organi di stampa. «Rallenta la crescita dei prestiti bancari a famiglie e imprese. La dinamica del credito continua a essere influenzata dall’andamento degli investimenti e del ciclo economico la cui dinamica rimane modesta». È questo il commento dell’Associazione Bancaria Italiana a margine deidatisulcompartodelcreditoinItalia. Difficoltà di accesso al credito: la politica faccia qualcosa, prima che sia troppo tardi. Sono parole che stuzzicano il mio interesse e l’attenzione di chi vive di questo mondo e quotidianamente si confronta praticamente con il contesto economico. Nell’ultimo periodo, però, questa attenzione ed interesse sono trasformati in preoccupazione. Le parole espresse dall’ABI concretizzano al meglio il particolare momento economico dell’Italia, ma facendo qualche riflessione su quello che sta accadendo si può osservare anche una dinamica che deve far discutere e sviluppare un confronto importante su come le banche potranno supportare l’economia reale. L’utilizzo del condizionale non è certamente un caso, ma nasce dalla mia apprensione verso un modello che si sta snaturando echenelpassatohaavutounruoloimprescindibileperl’economiaitaliana.Chi,ognigiorno,parla con le aziende conosce esigenze, problemi e necessità e vede nei loro occhi un senso di smarrimento che è influenzato sicuramente dal momento economico generale, ma anche dal rischio di perdere il supporto che fino ad oggi hanno avuto dalle banche, in particolare quelle di prossimità, come le BCC. C’è un macigno che si è abbattuto sul mondo bancario italiano e faccio riferimento proprio al mio mondo, quello del credito cooperativo che, oltretutto, ha appena varcato la porta

di uno dei momenti storici più rilevanti ed innovativi della sua storia, l’avvento dei gruppi bancari. Come giustamente ha evidenziato un attento collega, le BCC saranno presto chiamate ad un gravoso adempimento che inciderà sulla loro efficienza e competitività, in conseguenza degli influssi normativi dell’Europa, la quale sta sconvolgendo le strategie ed i comportamenti di quelle banche che, nell’ultimo decennio, hanno dato forte impulso alla piccola e media impresa italiana. L’assenza di applicazione di un corretto principio di proporzionalità, vecchia lacuna insita nella regolamentazione europea, fa il resto penalizzando prima le banche e poi, di conseguenza, il contesto produttivo ed economico che si rivolge a loro. Ed è qui che faccio una prima riflessione collegata all’applicazione della normativa europea. Diversi economisti hanno affermato come la crisi bancaria italiana sia il risultato, la sintesi proprio dell’impatto regolamentare europeo, che ha dato vitaanumeroseasimmetrieecondizioniinique,in particolar modo, in Italia. Giusto come esempio, senza volerci troppo allontanare fisicamente, la Germania ha “sistemato”, tempo per tempo, con interventi pubblici le sue banche proprio prima di ogni azione europea e poi, e qui arriva il passaggio a mio avviso fondamentale di tutta questa storia, ha ottenuto la possibilità di esentare dalla supervisione bancaria europea le proprie “Sparkasse”, le piccole banche tedesche prossime al mondo del credito cooperativo. E qui si apre un scenario che si collega, a mio avviso, alla frase di apertura di questo scritto. Le BCC, con l’ingresso per legge in un gruppo bancario, sono rientrate a pieno titolo all’interno dell’egida della normativa europea. Tutto ciò cosa sta determinando nel rapporto banca/cliente? Ci sono dei riflessi negativi? È iniziato un vero e proprio stravolgimento nel rapporto tra l’istituto di credito e laclientelachepoggiasuprincipicompletamente diversi rispetto al passato. Regole che hanno visto un nuovo approccio al credito che va ad incidere, come si vede anche dai dati, sull’offerta di credito da parte degli istituti bancari. La riflessione acquista un valore ancora più pregnante se si va ad osservare anche il costo del denaro in questo particolare momento storico. Un tasso di interesse così basso dovrebbe dar vita ad una dinamica ben diversa del credito, principalmente dal lato della domanda,soprattutto,inunafasedovesulmercato vi è eccesso di liquidità. Queste analisi, però, si scontrano con un cambio di rotta che banche come la nostra stanno subendo. L’applicazione SEGUE A PAGINA 28


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