Terme di Pontedilegno

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Ferruccio Lissidini - Arch. Mara Brunelli - Cristiana Lissidini

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n anno fà da queste pagine presentammo la nostra immagine ed all’offerta, un settore semdecisione del Comune di Ponte di Legno di pre più concorrenziale, sempre di maggior livello realizzare questa nuova importante opera: nell’esigenza dei servizi richiesti. Terme di Pontedilegno.

Inserita nel piano dei grandi lavori a supporto della concretezza dei fatti, il Comprensorio turistico di nostra competenza diventa sempre più appetibile, ricercato ed al passo con i tempi. Il consolidamento è ampiamente dimostrato dalla concreta realizzazione di grandi opere per la qualificazione del Territorio turistico, il cui attuale obiettivo è la specializzazione di un’offerta globale il cui denominatore è all’insegna dello “Wellbeing”.

Preziosa la conoscenza recepita dalla consulenza di Gestori specializzati che attualmente operano, gestiscono od improntano centri benessere di alto livello, hanno di già strutturato l’organizzazione interna, dando quindi garanzie al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Il tutto gestito grazie all’impegno ed il coordinamento della SIT – Società Impianti Turistici Spa, affermata, consolidata e redditiva Società pubblica e privata di Ponte di Legno. Ecco dunque che in questo anno, mossi dalla con- Il piano impostato è quindi mantenuto, lo conferma sapevole importanza, si è proceduto con intenso la presentazione effettuata il 27 Settembre 2017 considerevole lavoro, valutando nei molteplici spe- presso il Comune di Ponte di Legno, Ente Appaltancifici settori i vari aspetti atti al raggiungimento del te, del progetto definitivo sceltro tra i cinque premassimo risultato, concludendo in tempi ristretti sentati. Unanime l’entusiasmo. la prima basilare fase dalla quale si svilupperanno In soli trecentosessantacinque giorni si è chiusa la tutti gli interventi. prima importante fase, la base su cui verranno coBudget finanziario, pianificazione delle risorse a struite tutte le sezioni di realizzazione. copertura dell’importante investimento dell’intera Si conferma quindi il trend di alta crescita, della opera, vagliati inoltre i necessari costi di gestione consistente gestionalità, il tutto viene sempre più messo in evidenza dalle statistiche del settore che, per il buon funzionamento dell’attività. Individuazione ed incarico ad Archistar di fama a buona ragione, confermano che gli investimenti effettuati o che si stanno effettuando collocano la mondiale, specializzati e conoscitori dello specifico Località tra le capitali turistiche di livello internaziosettore termale, che hanno tenuto presente soprat- nale, garantendo un’offerta sempre più all’altezza tutto l’ubicazione della Località, le caratteristiche delle esigenze del turista. del territorio montano ed il nuovo ambìto leit-motiv di potenziale clientela, per cui si possa puntare alla Possiamo quindi affermare che il tutto è garanzia destagionalizzazione delle presenze, necessario per gli investimenti, come la casa per le vacanze, le nuovo input di commercializzazione per affrontare attività imprenditoriali private, l’ampia possibilità per la realizzazione di infrastrutture turistico-ricettive. in modo manageriale il futuro dell’intera zona. Cinque sono stati i professionisti coinvolti, hanno Dopo questa premessa, a seguire presentiamo il presentato i loro progetti sottolineando le qualità e progetto vincitore nei vari particolari ed, in escluspecificando le scelte proposte. siva, le altre quattro proposte presentate prese in Il tutto per indurre una nuova linea filosofica alla considerazione.


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PRESENTIAMO IL VINCITORE

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el 1988 fonda lo Studio Archea, con Laura Andreini e Giovanni Polazzi, soltanto con all’apertura di Archea Associati, si associa Silvia Fabi già collaboratrice dal 1999. Nello studio, con sedi sparse per il mondo, Firenze, Roma, Milano, Dubai, Pechino e San Paolo, si svolge un’attività di tipo progettuale e di ricerca in ambito architettonico, urbanistico, paesaggistico e dell’industrial design. Partecipa a importanti concorsi nazionali e internazionali ottenendo innumerevoli e prestigiosi riconoscimenti: nel 1998 vince il concorso per il polo direzionale e commerciale di Calenzano, nel 1999 il terzo premio per la nuova sede della Facoltà di Architettura di Venezia, nel 2000 il secondo premio per la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana di Roma. Nel 2003 vince il concorso per l’ampliamento del porto di Savona e quello per la progettazione, riqualificazione e adeguamento del Campeggio Michelangelo a Firenze. Nel 2004, con l’architetto Rafael Moneo, partecipa al concorso per il nuovo Palazzo del Cinema di Venezia, nel 2005 è chiamato su invito a realizzare una delle 10 torri per il centro di Tirana. Nel 2005 vince il concorso internazionale ad inviti di Pirelli Re e Morgan Stanley per l’ex area Ansaldo di Milano nell’area Grande Bicocca. Nel 2007 si classifica al secondo posto nell’ambito del concorso per l’incarico di progettazione esecutiva ed esecuzione delle opere per il “Parco della musica e della cultura di Firenze”. Dal 2006 partecipa a svariati concorsi in Cina e nel Qatar. Nell’ambito dell’attività professionale ha realizzato una serie di opere che oltre ad essere state pubblicate sulle principali riviste e libri a livello internazionale sono state selezionate per importanti rassegne e mostre.

MARCO CASAMONTI Nato a Firenze nel 1965, si laurea con lode nel 1990 presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Intraprende una prestigiosa carriere accademica iniziando già prima della conclusione degli studi universitari collaborando con il Prof. Paolo Portoghesi alla realizzazione del progetto per il recupero della pineta Marradi a Castiglioncello e l’anno successivo collabora presso la cattedra di Composizione Architettonica II tenuta dal Prof. Arch. Aurelio Cortesi. L’anno seguente al conseguimento della laurea vince il concorso bandito dalla Facoltà di Architettura di Genova per una borsa di studio nell’ambito del Dottorato di Progettazione Architettonica, conseguendo nel 1994 il titolo di dottore di ricerca presso la stessa. Durante la sua carriera partecipa a numerosi concorsi nazionali e internazionali, vincendo premi prestigiosi e ottenendo riconoscimenti che gli sono valsi la nomea di Archistar. All’attività professionale e didattica associa negli anni un intenso lavoro di approfondimento e riflessione sui temi dell’architettura pubblicando saggi e scritti, iniziando nel 1993 una florida collaborazione con la rivista internazionale di architettura Area; viene chiamato a tenere numerose conferenze e lectures presso enti, istituzioni e università in tutto il mondo ed è curatore e coordinatore di molteplici iniziative culturali ed espositive.


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La Filosofia del progetto

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ome nel ghiacciaio del Tonale, a Ponte di Legno il nuovo complesso termale e del benessere si protende dalle viscere della montagna fino a toccare il cielo. Dove il paesaggio costruito è caratterizzato da una profonda fenditura, un crepaccio artificiale che termina in uno specchio d’acqua, in sommità una vasca permette di nuotare e rilassarsi, dopo l’esperienza della grotta, nel mezzo del cielo. La scelta di realizzare parte dell’edificio interrata non è mimetismo, quanto piuttosto uno sviluppo del complesso come quinta urbana in grado di identificare quella centralità e quel riferimento per il contesto circostante che si ottiene soltanto muovendosi in verticale: naturale movimento di chi vive la montagna. Le terme risultano essere un’estensione del piazzale Europa e con questo si fondono individuando nel centro di Ponte di Legno un luogo dove il paesaggio circostante e le sue montagne si riflettono sulle facciate del nuovo complesso. Così facendo la piazza torna ad essere il luogo pubblico per eccellenza, restituendola alla vita sociale della comunità, allo svago e al tempo libero del visitatore presentandosi come alternativa e integrazione alla principale attrattività turistica attualmente esistente, il comprensorio sciistico. Si può parlare di un’architettura principalmente emozionale, di un luogo minuto quanto importante, discreto quanto evidente, capace nel corso tempo di divenire riferimento per il paese, che già ci si prefigura attraversato da quel vapore acqueo che le vasche lasciano volare verso il cielo, come se l’edificio stesso potesse inventare le nuvole.


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# Schema delle funzioni

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l programma funzionale prevede la sistemazione secondo aree tematiche delle diverse funzioni, seguendo un movimento verticale, imitando lo scalatore che raggiunge la vetta della montagna. Partendo dal piano secondo interrato, raffigurante le viscere della terra da cui sgorgano le acque, abbiamo la parte “bagnata” delle terme con vasche e piscine. Salendo di un piano, al primo interrato, ovvero la parte “asciutta”, c’è il centro benessere. Dal piano terra, che verrà dedicato all’accoglienza

degli ospiti, si sale al primo piano con la piscina sportiva e l’area relax. Continuando l’ascesa si apre l’area ristorazione e lounge bar del secondo piano, da cui si accede alle due terrazze panoramiche. Al terzo piano si potrà usufruire della sauna panoramica e del solarium esterno. Giunti infine sulla copertura dell’ultimo piano ci si troverà catapultati nella natura delle Alpi godendo della vista spettacolare sul Castellaccio immersi nella piscina panoramica a sfioro.


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# -2 Piano secondo interrato ZONA PISCINE E VASCHE LOCALI TECNICI BAGNI PERCORSI ALL’ASCIUTTO PISCINA ALL’APERTO COLLEGAMENTI VERTICALI LOCALE DI PRIMO SOCCORSO PISCINA AL CHIUSO VASCHE

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l piano, che si trova ad una quota di calpestio di 9,50 m sotto il livello stradale, è interamente dedicato al tema dell’acqua nelle sue più varie forme ed usi termali. Il pubblico può raggiungere il piano percorrendo una scala monumentale, che partendo dal piano zero dell’ingresso mette in comunicazione i due piani interrati. Qui trova posto la grande piscina, parzialmente racchiusa da grandi pareti vetrate apribili, visibile da tutti i piani della struttura, rendendola a tutti gli effetti una piscina scoperta da cui è possibile ammirare il cielo. Questo specchio d’acqua con le sue pareti vetrate vuole essere la rappresentazione simbolica di un crepaccio. Al piano abbiamo anche vasche, servizi e locali tecnici.

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# -1 Piano primo interrato ZONA SAUNA E BAGNO TURCO LOCALI TECNICI BAGNI AREA RELAX COLLEGAMENTI VERTICALI SAUNE E BAGNO TURCO PERCORSI PISCINA ALL’APERTO

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l piano, anche questo ad una quota inferiore rispetto al piano stradale, precisamente a -4,80 m, è occupato dalla parte “asciutta” del centro benessere. Il piano è costituito dall’alternarsi di volumi che presentano una duplice funzione in quanto ospitano la parte strutturale portante dell’edificio, ma sono anche spazi pensati per ospitare sauna, bagno turco e zona relax. Tra una vasca e l’altra il progetto prevede di installare le docce e le vasche per il ghiaccio, così come trovano posto la zona dedicata ai massaggi e ad altri trattamenti tipici delle spa. Anche da questa visuale la piscina sottostante all’aperto è visibile attraverso le pareti vetrate di questo “crepaccio”, simbolo delle terme.


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# 0 Piano terra

ZONA RECEPTION, SPOGLIATOIO, KINDERGARTEN

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’accesso al piano avviene attraverso la piazza antistante, punto di accesso principale sia per chi desidera usufruire delle terme che della piscina. Il piano ospita reception, kindergaten e gli spogliatoi del centro benessere. Da qui si snodano due percorsi: uno che porta con una scala verso il piano primo alla zona piscina natatoria, che tramite il suo accesso privato non intercetta mai i percorsi del centro termale, l’altro che porta ai piani interrati dove sono collocate la parte “asciutta” del centro benessere e le piscine.

IMPIANTO TERMALE E DI BENESSERE DI PONTE DI LEGNO

CORRIDOI

COLLEGAMENTI VERTICALI

SPOGLIATOI DIPENDENTI

LOCALE TURBINA

MAGAZZINO

KINDERGARTEN

RECEPTION

SPOGLIATOI

LOCALE TECNICO GUARDAROBA


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# 1 Piano primo

ZONA PRIVATE SPA, PISCINA SPORTIVA SALA MASSAGGI E PRIVATE SPA COLLEGAMENTI VERTICALI LOCALI TECNICI BAGNI PISCINA SPORTIVA PERCORSI AREA RELAX SPOGLIATOI

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’accesso avviene attraverso due ascensori, un montacarichi e una scala proveniente dal piano terra che termina al primo livello. Il piano ospita delle private spa, delle family spa private, una zona bagni, una zona relax e una dedicata agli spogliatoi per uomini e donne riservata a chi utilizzerà la piscina natatoria a tre corsie per fare sport e riabilitazione. Chi si troverà in quest’area potrà usufruire della vasca parzialmente a sbalzo sul piano terra beneficiando, grazie a una grande parete vetrata, di un’incomparabile visuale verso il Castellaccio. Si presenta anche da questo piano la possibilità di rimirare la piscina nel “crepaccio” attraverso le grandi vetrate che la circondano.


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# 2 Piano secondo

ZONA RISTORANTE E LOUNGE BAR

CUCINA COLLEGAMENTI VERTICALI LOCALI TECNICI BAGNI LOUNGE BAR PERCORSI SALA RISTORANTE TERRAZZA

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l piano ospita un ristorante, con relativa zona buffet, riservato agli ospiti del centro benessere, una cucina dimensionata per servire 100 pasti contemporaneamente e un lounge bar. Entrambe le sale, sia quella del ristornate che quella del bar, aprono una visuale a picco sulla piscina del “crepaccio”. Sia dal ristorante sia dal

lounge bar si potrà accedere all’ampia terrazza panoramica posta alla stessa quota, allestita con arredi removibili per trasformarsi all’occorrenza da spazio per eventi privati a solarium all’aperto. La terrazza si affaccia direttamente sul piazzale Europa e ha una vista completa delle montagne circostanti.


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# 3 Piano terzo ZONA SAUNA PANORAMICA SAUNA PANORAMICA COLLEGAMENTI VERTICALI VASCHE ALL’APERTO BAGNI PERCORSI TERRAZZA

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’accesso al piano terzo avviene attraverso due ascensori e una scala proveniente dal primo. La scala monumentale è interamente realizzata in metallo e si dota della particolarità del ballatoio che attraverso un leggero movimento rotatorio ad ogni piano rispetto alla posizione del piano sottostante mette in scena il “volo di una farfalla”. Il piano ospita una sauna panoramica che gode di una vista diretta sul panorama alpino circostante e sulle montagne. Da questo terzo piano é possibile accedere anche alla terrazza panoramica esterna che presenta la particolarità di avere piscine a sfioro esterne, capaci di rilassare i sensi in ogni stagione.


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# 4 Piano quarto ZONA PRIVATE SPA

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l quarto piano, che sposandosi al quinto ed ultimo piano da forma una sorta di torre che accompagna l’occhio di chi osserva in un indimenticabile percorso che, partendo dal basso per giungere alla vetta, ripercorre visivamente quella verticalità tipica della montagna. Riservato a due spa private e ai servizi necessari sia per questo che per il piano quinto.

COLLEGAMENTI VERTICALI

PRIVATE SPA

TERRAZZA

PERCORSI

# 5 Piano quinto I ZONA VASCA ALL’APERTO

COLLEGAMENTI VERTICALI

VASCA PANORAMICA

TERRAZZA

l quinto piano è interamente riservato ad un solarium esterno, in cui godere del sole nelle splendide giornate estive ed invernali, e ad una vasca panoramica della tipologia a sfioro. Questa è collocata in una posizione favorevole e predominante rispetto al resto del paese: permette allo sguardo di spaziare in ogni direzione senza incontrare ostruzioni o limiti. Ancora, si potrà assaporare il panorama una bellezza imparagonabile che la Valle e Ponte di Legno hanno da offrire a chi si immerge nelle acque termali del comprensorio.

I progetti pubblicati nel presente articolo ripropongono ciò che è stato sottoposto. Potranno subire variazioni qualora necessitassero degli interventi.


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Cino Zucchi Architetti Filosofia del progetto presentato

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e terme si configurano come un “paesaggio” inserito nel contesto ambientale, facendo dialogare tra di loro scenari contrapposti: natura e antropizzazione, interno ed esterno. Affacciate su piazzale Europa, La forma generale deltessuto nuovo complesso elemento cardine del urbano in cui con- e il carattere dei suoi materiali e fluiscono sinergie differenti, vogliono accogliere dettagli scale tuttialle quei varie percorsi che viappaiono convergono. generati Gli spazi da un concetto chiaro: quella di un Nato a Milano nel 1955, ha conseguiinterni ed esterni risultano essere la prosecuto il Bachelor of Science in Art and Deedificio che si fa dello essospazio stesso paesaggio, zione naturale pubblico, rendendoledotato di un “genius loci” fortemente sign presso il Massachusetts Institute of il nuovo centro: una nuova piazza-giardino. L’eTechnology nel 1978 e la Laurea in Arradicato neldell’edificio luogo eappartiene al contempo capace sterno al territorio e at- di dialogare a distanza con un pubblico chitettura presso il Politecnico di Milano traverso la scelta delle finiture, texture diverse nel 1979, dove è Professore Ordinario di ma nella palette deilacolori “minerali”, allargato attraverso forza iconicadialoga della sua immagine ritrasmessa. La erisposta Composizione Architettonica e Urbana con esso. L’interno vuole offrire un’esperienza docente al Dottorato di Progettazione Arsensoriale completa, coinvolgendo tutti i sensi all’unicità della condizione geografica non contraddice la coscienza della chitettonica e Urbana. con esperienze tattili, olfattive e visive ma anche tramite materiali colori che fanno rivivere forza “mediatica” cheeun’architettura contemporanea deveStudio necessariamente Struttura dello il bosco e il ghiacciai Cino Zucchi Architetti ha realizzato edifici possedere; essa ne diventa piuttosto il trattopubblici, distintivo, capace di competere e residenziali, commerciali, uffici, spazi pubblici e recuperi di aree industriavincere il duello con strutture simili in Italialieein Europa. storiche; ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali. Tra le realizzazioni recenti: gli edifici residenzia-Ponte di Legno li e uffici nell’area ex Alfa Romeo a Milano, l’edificio per il Group M ad Assago, gli 29/04/2017 Headquarters Salewa a Bolzano, il nuovo centro direzionale Lavazza e la ristrutturazione e ampliamento del Museo Nazionale dell’Automobile a Torino. CZA Cino Zucchi Architetti

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CINO ZUCCHI

Ponte di Legno

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PONTE DI LEGNO TERME

ARCH. FRANCISCO MANGADO – BOTTICINI+FACCHINELLI ARW SRL STP – EURO PROJECT ENGINEERING CONSULTING SRL

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Filosofia del progetto presentato

L FRANCISCO MANGADO Nato a Navarra nel 1957, è architetto alla Scuola di Architettura dell’Università di Navarra, dal 1982 inizia la carriera accademica nelle più prestigiose università del mondo e parallelamente lavora come architetto nel suo studio. Nel 2008 promuove la Fondazione Architettura e Società, con lo scopo di far interagire l’architettura con le altre discipline legate a creazione, pensiero ed economia. PONTE DI LEGNO TERME

Struttura dello Studio

Francisco Mangado. Arquitecto ha realizzato numerosi progetti per arte, cultura, educazione, salute, uffici, sedi dirigenziali e interventi pubblici sul tessuto urbano; tra questi abbiamo il Museo delle Belle Arti delle Asturie, il Padiglione Spagna all’expo di Zaragoza, il Centro di Formazione per le Nuove Tecnologie di Santiago.

e terme vogliono integrarsi nel contesto 01/26 riproponendo nella loro forma compositiva il principio organizzatore del tessuto urbano del paese e la conformazione naturale della montagna. Proprio quest’ultima è l’elemento ispiratore di tutto il progetto: è la vera ragione del paese, e per questo l’edificio vi interagisce attraverso visuali dirette e aperte su di essa richiamandola nella materialità dell’edificio, nella composizione volumetrica frammentata che riconduce alle creste e alle valli tipiche del paesaggio montano. Appunto la forma, che richiama un piccolo canyon, fa si che si instauri una relazione diretta con il paesaggio, ma allo stesso tempo ci si senta al riparo del resto del paese. L’acqua, è l’altro elemento fondamentale perché non solo deve trasportare il pensiero ancora una volta al tema della montagna ma, è anche un elemento di mistero per coinvolgere il visitatore.

ARCH. FRANCISCO MANGADO – BOTTICINI+FACCHINELLI ARW SRL STP – EURO PROJECT ENGINEERIN


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UNA PRESENZA ARCHITETTONICA RICONOSCIBILE

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E’un edificio pubblico che comunica la sua accessibilità ed invita ad entrare. Nonostante la funzione richieda riservatezza e protezione l’edificio è vivo ed animato.

Michele De Lucchi Studio

Filosofia del progetto presentato

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l nuovo complesso termale è posizionato nel “cuore pulsante” del paese, dove il tessuto urbano incontra gli impianti sciistici, facendo diventare piazzale Europa il nuovo polo attrattore in cui è possibile respirare l’atmosfera di montagna tipica di Ponte di Legno. Le terme sono il nuovo catalizzatore per attrarre il turista, che sempre più attento ad una connessione, sia fisica che spirituale, tra il corpo e la natura trova in questo luogo la sua ragione d’essere. L’edificio vuole interloquire con il contesto paesaggistico in cui è inserito attraverso molteplici espedienti: la trasparenza, che permette di intuire quello che succede all’interno; i materiali, che devono necessariamente rimandare al tema della montagna e la falda, elemento iconografico dell’architettura alpina. LA QUALITA’DELLO SPAZIO

MICHELE DE LUCCHI Nato a Ferrara nel 1951, si laurea in Architettura a Firenze; al lavoro professionale ha sempre affiancato esperienze nel campo del design, della tecnologia e dell’artigianato. Nel 1990 fonda la Produzione Privata, piccola azienda di produzione e vendita al dettaglio; i suoi prodotti di artigianato e design sono esposti nei più importanti musei di Europa, Stati Uniti e Giappone.

Struttura dello Studio

La piscina sportiva è al piano terra, in un’area filtrata dal winter garden e dalla caffetteria. La facciata è costituita da un sistema di controllo della luce e della privacy.

aMDL ha progettato numerosi musei, tra cui la Triennale di Milano, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il Neue Museum Berlin e le Gallerie d’Italia a Milano. Per numerose banche italiane ed estere ha ripensato gli spazi di lavoro e l’immagine aziendale con innovazioni estetiche e tecniche. 23/03/2017 15:52:14


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Filosofia del progetto presentato

L Cv PIERO LISSONI Nato a Seregno nel 1956, si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano nel 1985. Architetto, art director e designer tra i più prestigiosi al mondo, collabora con le più grandi aziende del design italiane e internazionali; con il suo lavoro riesce a ricoprire i diversi aspetti e sfaccettature del progetto, attraverso una visione professionale inter-disciplinare e umanista.

Struttura dello Studio

Lissoni Associati fondato nel 1986 assieme a Nicoletta Canesi, prestigioso studio in cui operano ben 70 collaboratori professionisti; il campo d’impiego è molto vasto spaziando dall’interior design all’immagine coordinata dell’opera, dagli showroom alle imbarcazioni, dai complementi d’arredo alla segnaletica, fino ad arrivare alla moda e alla cosmesi.

e terme si pongono l’ambizioso obiettivo di diventare il futuro tratto distintivo del paese e per questo devono utilizzare il linguaggio della natura del luogo, tanto che è proprio questa a dettare le regole compositive e a dare forma all’edificio. Due sono gli elementi fondamentali che guidano la progettazione: la visuale sulla Valle e le montagne, resa possibile frammentando l’edificio in tanti piccoli elementi così da diminuire gli impatti visivi del costruito e favorire la naturalità del luogo. E l’acqua, non solo come elemento per la cura del corpo ma soprattutto come simbolo di benvenuto. Di fatto l’edificio risulta come sospeso sopra piazzale Europa e mediante questa piastra d’acqua che lo accoglie -il visitatore- si trova immerso in un spazio verde che mette in relazione l’interno intimo delle terme con il contesto pubblico della piazza.


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