Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - DI 353/2003/conv in L. 27/02/04, n. 46) art 1 comma 1 NE/VR • € 5,00 - Periodico semestrale - photo Fabio Sandrini
DIC•GEN•FEB•MAR•APR
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2018/19
Foto di Francesca Codina – Cani Husky al Pianaccio
Direttore: Dario Zucchi Caporedattore: Sonia Mariotti Autorizzazione: Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 264 del 19/05/2010 Iscrizione ROC: n° 19937 del 13/04/2010 Realizzazione Grafica: Gianbattista Sandrini Stampa: Tipografia Litopat Hanno collaborato: Carlotta Zanchi, Cristiana Lissidini, Ivan Faustinelli, Aurelio Pedretti, Matteo Astori, Stefania Testini, Davide Ferrari, Elena Veclani, Pro Loco Pontedilegno, Francesca Zani, Roberto Menici, Pro Loco Temù, Mauro Testini, Luigi Sterli, Ivan Faiferri, Giovanmaria Rizzi, Ester Bonavetti, Fabio Gregorini, Domenico Cisotto, Bruno Serini, Elisabetta Guizzardi, Roberto Trotti, Marco Lazzarini, Luisa Lazzarini, Elisa Polonioli, Nicole Fasanini, Anna Panizza, Felice Longhi, Iva Callegari, Luciano Dell’Eva, Laura Marinelli, Alberto Mosca, Mario Bezzi, Stefano Maculotti, Matteo Piloni, Arch. Marco Casamonti, Lara Tonnicchi, Paola Ribeiro, Michele Bertolini, Vania Zampatti, Elisa Roberta Del Favero, Claudio Novembrini, Gianfranco Missiaia, Mauro Lazzarini, Associazione Sentieri Accessibili, Dimitri Veclani, Bruno Faustinelli, Matteo Panchieri, Mario Berruti, Isa Maculotti, Cecilia Taini, Fabio Fabiani, Fabio Sandrini, Laura Donati, Maffeo Damioli, Gabriele Santopietro, Giovanna Cremonini. Fotografie di: Fabio Sandrini, Francesca Codina, Matteo Astori, Parco Faunistico Pezzo, Ufficio Tecnico Comune di Ponte di Legno, Pro Loco Ponte di Legno, Pro Loco di Temù, Luigi Sterli, Archivio Comune Vione, Ecomuseo Alta Via dell’Oglio, Archivio Comune di Vezza d’Oglio, Domenico Cisotto, Archivio Comune di Incudine, Archivio Comune di Monno, Archivio Comunità Montana Vallecamonica, Iva Callegari, Archivio Apt Vermiglio, Archivio Comune Ossana ed Apt Ossana, Pillow Lab, Archivio SIT, Archivio Studio Archea Associati, Archivio Adamello Eventi, Sonia Mariotti, Archivio Marina Cala de’ Medici, Archivio Consorzio Pontedilegno-Tonale, Archivio Pontedilegno Ski School, Associazione Sentieri Accessibili, Dimitri Veclani, Archivio Sci Club Pontedilegno, Peak Performance, Archivio Adamello Free Bike, Archivio Hochey Club e Pattinaggio Artistico Pontedilegno-Temù, Archivio Summer Marathon, Rosario Liberti, Roberto Cerruti, Fabian Gallucci.
08-09
Numeri utili
12-20
Dal Comune di Ponte di Legno
23-27
Dal Comune di Temù
29-31
Dal Comune di Vione
33-37
Dal Comune di Vezza d’Oglio
39-41
Dal Comune di Incudine
43-45
Dal Comune di Monno
47-49
Vallecamonica – Un anno di opportunità e di eventi
51-53
Dal Comune di Vermiglio
54-55
Dal Comune di Ossana
56-57
I personaggi che hanno fatto grande la SIT e di conseguenza Pontedilegno-Tonale
58-59
Terme di Pontedilegno: luogo di benessere e di emozioni
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Nuovo progetto Oltre l’Infinito / Zip Line Valbione
61
Sempre più attenti alle esigenze dei bikers
62-63
La magnifica Valsozzine moltiplicata per cinque nuovi parchi
64-76
Rubrica Impianti di risalita Pontedilegno-Tonale
Alba al Passo Gavia - Foto di Fabio Sandrini
SOMMARIO 78-79
Sentieri accessibili – Una lodevole iniziativa di SIT Spa e Pontedilegno Ski School
80-81
Tecnologia dalle aziende
82-83
Nuove strategie per lo Sci Club Pontedilegno
85
Hockey Club Pattinaggio Artistico Pontedilegno-Temù
87
Cosa sarà di tendenza la prossima stagione?
88-89
Gavia Bike Race
91-93
Snow...Neige...Schneee...per tutti solo e solamente neve
94-95
Marina Cala de’ Medici
96
Vivere qui ed ora
97
Parola all’Avvocato
99
In Alta Vallecamonica una zucca da record, 913 kg!
101
Calendario 2019
102
Calendario 2020
106-111 112
VIII° Summer Marathon 2019 Cinema Alpi
NUMERI UTILI PONTE DI LEGNO
SANITÀ Guardia medica di Ponte di Legno Guardia medica notturna MUNICIPIO
Piazzale Europa, 1 c/o Ospedale di Edolo
Tel. 366.2267151 Tel. 0364.7721
Via Salimmo.,1 info@comune.ponte-di-legno.bs.it
Tel. 0364.929800 Fax.0364.91658 Tel. 331.7148895 Tel. 0364.900190 Tel. 0364.929826 Tel. 0364.91222
Corso Milano, 37 PRO LOCO Corso Milano, 58 PARAFARMACIA SANERBA POLIZIA LOCALE UNIONE DEI COMUNI Via Salimmo, 3 Viale Venezia CARABINIERI CONSORZIO IMPIANTI DI RISALITA PONTEDILEGNO-TONALE Direzione Ufficio Passo del Tonale Biglietterie Biglietterie Biglietterie SCUOLA SCI PONTE TONALE Uffici Ponte di Legno Uffici Passo del Tonale PONTE DI LEGNO SKI SCHOOL Uffici Ponte di Legno Uffici Passo del Tonale
Via F.lli Calvi, 53 Via Circonvallazione, 1/A Ponte di Legno Passo del Tonale Temù
Tel. Tel. Tel. Tel. Tel.
0364.92097 0364.92066 0364.900628 0364.92066 0364.906084
Corso Milano, 6 Partenza Cabinovia Tel. 0364.91301 Via Case Sparse, 69 zona Serodine Tel. 0364.91301 Corso Milano, 36 Parcheggio zona Serodine
Tel. 0364.900302 Tel. 335.6769449
Corso Trieste, 67 Grand Hotel Paradiso
Tel. 0364.901076 Tel. 334.8509632
MUNICIPIO
Via Roma, 38 info@comune.temu.bs.it
INFO-POINT AUTONOLEGGIO OTTO SERVICE CINEMA ALPI
Via Roma, 36 Via Adamello, 13 Via Saletti
Tel. 0364.906420 Fax.0364.94365 Tel. 0364.94152 Tel. 0364.948077 Tel. 0364.906397
SKI EMOTION - SPORT ACADEMY Uffici Ponte di Legno Uffici Passo del Tonale
TEMU’
Monte Calvo - Foto Fabio Sandrini
VIONE MUNICIPIO
Piazza Vittoria, 1 info@comune.vione.bs.it
MUSEO ETNOGRAFICO
Via Dott. Italo Tognali, 1
Tel. 0364.906154 Fax.0364.948528 Tel. 0364.94346
MUNICIPIO
Via Nazionale, 91 info@comune.vezzadoglio.bs.it
Tel. 0364.76126 Fax.0364.76492
CARABINIERI
Via Nazionale
Tel. 0364.76122
PRO LOCO
Largo G. Marconi, 1
Tel. 0364.76131 Fax. 0364.76131
MUNICIPIO
Piazza Marconi, 16 info@comune.incudine.bs.it
Tel. 0364.71368 Fax.0364.73003
PRO LOCO
Piazza Marconi, 16
Tel. 0364.71368
MUNICIPIO
Piazza IV Novembre, 9 info@comune.monno.bs.it Piazza IV Novembre, 9
Tel. 0364.779400 Fax.0364.779214
MUNICIPIO
Piazza Giovanni XXIII, 1 c.vermiglio@comuni.infotn.it
Tel. 0463.758137 Fax.0463.758094
POLIZIA LOCALE
c/o Municipio di Vermiglio Piazza S. Giovanni XXIIII, 1
Tel. 0463.758137
UFFICIO TURISTICO
Via di S. Pietro
Tel. 0463.758200
MUNICIPIO
Via Venezia 1 comune@comune.ossana.tn.it
Tel. 0463.751363 Fax.0463.751909
POLIZIA LOCALE
c/o Municipio di Ossana Via Venezia, 1 Via S.Michele, 2
Tel. 0463.750239
VEZZA D’OGLIO
INCUDINE
MONNO
PRO LOCO
VERMIGLIO
Tel. 0364.779400
OSSANA
UFFICIO TURISTICO
Tel. 0463.751301
Dal Comune di Ponte di Legno
Foto di Fabio Sandrini
Ripartire con un soffio di vento
L
Matteo Astori - Alternativa Ambiente
a notte del 29 ottobre 2018 rimarrà sicuramente impressa nei ricordi degli abitanti dell’Alta Valle Camonica, ed anche in quella di chi, prima di allora, avesse visitato la piccola ma accogliente Area Faunistica di Pirli, appena sopra l’abitato di Pezzo (Ponte di Legno); quella notte infatti tutta l’alta Valle Camonica, ma in particolare la Val di Viso e il così detto “Bosco Sacro” furono colpiti da una violenta tromba d’aria. Spettrale lo scenario presentatosi agli occhi degli Operatori dell’Area Faunistica accorsi sul luogo nel silenzio del mattino successivo: le recinzioni giacevano in gran parte a terra, schiacciate dal peso di centinaia di piante cadute a causa del forte vento. L’atmosfera congelata da un sottile strato di neve. In una sola notte la furia del vento ha trasformato parte del “Bosco Sacro”, piantato in passato dagli abitanti del piccolo paese di Pezzo, scudo e protezione da valanghe e fenomeni idrogeologici, in un labirinto di ramaglie e tronchi difficilmente accessibile. Dei quattro recinti che ospitavano caprioli, camosci e stambecchi e del percorso che durante l’estate ha ospitato più di 4000 turisti e locali oggi resta ben poco: i timidi abitanti dell’Area, tutti sopravvissuti, nei giorni successivi alla calamità sono stati individuati, in parte catturati e portati temporaneamente all’Osservatorio Eco-Faunistico Alpino in loc. Aprica. Le operazioni sono state svolte grazie all’aiuto dei Carabinieri Forestali, degli operai del Parco dello Stelvio – ERSAF e dei dipendenti e collaboratori del Parco. Alla cattura di alcuni esemplari è seguita una fase di monitoraggio di quelli scap-
pati tramite l’installazione in alcune zone dell’Area di apposite fototrappole, strumenti utili a fotografare/filmare di giorno o di notte il movimento dovuto al passaggio di animali, per osservarne e controllarne l’eventuale ritorno. L’Area Faunistica di Pirli si prepara all’inverno e quest’anno lo fa pensando al futuro: tante le piante cadute, i tratti di recinto abbattuti, le strutture danneggiate…ma tanta anche la voglia di ripartire per valorizzare ancora di più questo luogo così “sacro” ai locali e amato per la sua tranquillità dal turista, meta di scolaresche e famiglie durante tutto l’anno. La natura si sa, è imprevedibile, ma anche nella catastrofe ci insegna sempre qualcosa: ad ogni inverno segue una primavera, ad ogni disastro segue una rinascita. L’appuntamento è quindi per il 2019, con l’inaugurazione del nuovo Punto Informazioni limitrofo a Case Pirli. Siete tutti invitati!
GIARDINO DEI TRE PONTI
L planimetria nuova biblioteca comunale
’intera area posta all’ingresso del centro storico di Ponte di Legno, dove sono edificati gli stabili Ex Scuole Elementari ed Ex Asilo Regina Elena, attuali sedi del Comune di Ponte di Legno e dell’Unione dei Comuni, dopo decenni di abbandono è stata oggetto negli ultimi anni di importan-
ti interventi di recupero e restauro, che hanno riguardato soprattutto i due edifici storici. Nella programmazione dell’Amministrazione Comunale, è prevista la realizzazione della nuova biblioteca comunale, nei locali posti al piano seminterrato dell’edificio Ex asilo. Tali aree, infatti, verranno destinate a giardino pubblico, con piantumazioni autoctone e del patrimonio floristico del settore alpino. Il giardino dei Tre Ponti sarà collegato, oltre che in superficie, attraverso un percorso pedonale interrato, accessibile ai disabili, in connessione con l’ascensore della nuova sala consiliare. Il giardino pubblico del centro civico di Ponte di Legno, oltre a completare in maniera ade-
guata gli interventi di riqualificazione degli edifici e la riconnessione degli spazi urbani circostanti, dotandoli di una qualificata cornice di spazi aperti e vegetati, avrà una funzione culturale nuova ed inedita per i territori dell’Alta Valle (Adamello e Stelvio) e degli antichi spazi agro-silvo-pastorali delle quote più basse. Il nuovo giardino, dedicato alla vegetazione dei suoli e delle aree umide montane, potrà essere il primo tassello di un progetto più ampio di valorizzazione delle risorse botaniche, che potrà prevedere la realizzazione di altri luoghi dedicati alla raccolta, ricerca e divulgazione del patrimonio floristico di questo settore. L’area del nuovo centro civico e della Biblioteca, potrà così riprendere e continuare la funzione didattica per cui originariamente era sorta. La raccolta botanica qui concentrata sarà mantenuta, sviluppata e promossa dal Comune di Ponte di Legno in collaborazione con l’Ente Parco, così come lo spazio espositivo dedicato alla natura nel sottosuolo ubicato nel percorso interrato, che unirà la funzione museale a quella del collegamento funzionale accessibile ai disabili motori.
planimetria nuovo parco comunale
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Opere di miglioramento e rifacimento del ponte carrabile in frazione Poia
co della frazione di Poia, l’allargamento di circa 90 cm. dell’impalcato rispetto all’attuale, è stato progettato per agevolare le manovre di svolta sulle viabilità che ad esso confluiscono e per rendere disponibile uno spazio per l’eventuale compresenza dei pedoni. La pavimentazione stradale di raccordo verrà realizzata come la preesistente presente in zona: cubetti in porfido nel centro storico di Poia e cubetti in granito per l’area antistante la chiesa di S. Giacomo.
L
’Amministrazione comunale di Ponte di Legno, alla luce delle condizioni di degrado del ponte esistente di attraversamento del fiume Oglio in frazione Poia, realizzato negli anni 60, ha deciso di provvedere al rifacimento integrale del medesimo, proponendo contestualmente una riqualificazione funzionale ed estetica del manufatto, in funzione dell’inserimento paesaggistico dello stesso nell’ambito d’intervento e garantendo altresì il miglioramento delle condizioni di deflusso, al fine di ridurre il rischio di esondazione della piena bicentenaria nella sezione d’insermento del ponticello stradale. Considerata la ridotta larghezza di via Castello lungo tutto il suo sviluppo, che si riduce ulteriormente in corrispondenza dell’attraversamento del nucleo stori-
Il progetto prevede inoltre la riorganizzazione dei sottoservizi tecnologici. restituendo ordine e decoro al manufatto. Ad accentuare il ruolo di collegamento, non solo fisico ma anche percettivo, delle due parti dell’abitato è stata prevista sul ponte una pavimentazione in cubetti di granito che si estende da una parte al sagrato della chiesa e dall’altra all’imbocco del centro storico.
Riqualificazione ponte sul fiume oglio lungo via XI febbraio
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’intervento ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di sicurezza del ponte di attraversamento del fiume Oglio lungo via XI febbraio ed il riordino dell’aspetto complessivo del manufatto storico realizzato nel 1927 ed ampliato con mensole e aggetti in calcestruzzo nel 1954. In particolare si prevede il risanamento delle parti in calcestruzzo ammalorate poste sui bordi dell’impalcato anche al fine dell’installazione di nuove barriere di protezione laterale. Per i sicurvia verrà riproposto l’utilizzo del modello legno-acciaio corten della ditta Margaritelli già ampiamente utilizzato sulle viabilità comunali di Ponte di Legno. La presenza della barriera stradale verrà occultata alla vista frontale, sul lato di valle, mediante introduzione di un parapetto la cui ge-
ometria allude a quella della balaustra originaria rimossa in occasione dell’ampliamento del 1954. Il lato di monte vede oggi la presenza delle tubazioni del teleriscaldamento, con una copertura in lamiera, che necessita di un opportuno mascheramento che verrà conseguito mediante la ricollocazione della passerella pedonale per la quale è ipotizzata una soluzione architettonica analoga a quella del fronte di valle. Il percorso pedonale manterrà l’attuale finitura della pavimentazione in legno.
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PONTEDILEGNO
CAPITALE DELLA TAPPA REGINA DEL 102mo GIRO D’ITALIA 2019 La 16° tappa martedì 28 maggio 2019
Doppio passaggio ed arrivo nella località dalignese
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a 16° tappa si svolgerà martedì 28 maggio 2019, doppio passaggio ed arrivo nella Località Dalignese, una tappa di ben 226 km. Un autorevole itinerario che comporta lo scollinamento di tre passi alpini nello stesso giorno: il Passo della Presolana mt.s.m. 1297, il mitico Passo Gavia 2635 mt.s.m. Cima Coppi 2019. ed infine il Passo Mortirolo 1845 mt s.m. teatro di leggendarie sfide. Un notevole impegno per la Località, non solo organizzativo ma anche economico, infatti ad R.C.S. Sport, Organizzatori del Giro d’Italia, verrà riconosciuto un contributo di duecentododicimila euro, senza considerare i costi economici di impegni locali e di promozione. L’intero costo dell’operazione vedrà impegnati vari enti, che hanno aderito sostanzialmente all’iniziativa. A contropartita si otterrà un notevole riscontro d’immagine a livello internazionale, collegamenti con centottanta reti televisive e la diretta quasi tutta la tappa. Finalmente un grande evento di fama mondiale giustamente abbinato al nostro Territorio, che consolida l’importante nuovo Brand, che da qualche anno offre numerose opportunità agli appassionati delle varie specialità del bike. Un’ampia pianificazione di piste ed iniziative di alto livello, collegate con itinerari internazionali provenienti da altre valli, grazie anche al baricentro ottimale dell’ubicazione alpina in cui ci troviamo, da non sottovalutare la manutenzione e messa a punto dei tracciati, addirittura fornita una rete di colonnine per l’erogazione di energia elettriche alle nuove e-bike. Il tutto ci posiziona in piena ascesa tra le capitali della specialità. Certamente questa rilevante tappa del Giro d’Italia 2019 promuove la comunicazione e l’immagine sulla quale la Località ha investito, sta investendo tutt’ora capitali, lavoro e sforzi, affinché l’offerta sia sempre più qualificata ed al passo con le richieste che gli appassionati di tutto il mondo esigono.
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1960 Prima volta del Gavia
INVERNO 2018/19
PONTE DI LEGNO MAGIC WINTER L’inverno è alle porte e sta per iniziare una stagione ricchissima di eventi per Ponte di Legno che si concluderanno al top con l’arrivo della tappa del Giro d’Italia! La prima novità di quest’anno sarà il Villaggio di Natale, allestito nella piazzetta all’inizio della zona pedonale di Corso Milano, dove, nelle caratteristiche casette in legno, troveranno spazio animazioni di ogni tipo, divertimento e fantasia! Qui accompagnati da attivissimi elfi e con la presenza di Babbo Natale i più piccoli e le loro famiglie troveranno il passatempo ideale per la loro vacanza a Ponte di Legno! Nella magica vigilia della notte del 12 dicembre invece si potrà incontrare Santa Lucia, che come vuole la tradizione durante la notte visiterà le case lasciando doni ai bambini che si sono comportati bene durante l’anno. La sera prima di Natale invece si svolgerà una camminata notturna, percorso di riflessione illuminato da candele fino alla chiesa parrocchiale di Ponte di Legno, dove si celebrerà la Santa Messa, a seguito della quale ci si potrà scambiare gli auguri sul sagrato con panettone e vin brulé. Il Ponte di Legno Winter Music Festival prenderà il via il 29 dicembre accompagnandoci nel nuovo anno con la grande musica dei concerti live nel cuore del centro storico. Il 31 dicembre siete tutti invitati in Piazza XXVII Settembre dove il divertimento di Capodanno consentirà di festeggiare l’inizio del 2019 insieme in allegria tra luci, suoni e fuochi d’artificio!! Il giorno 27 dicembre al Palazzetto dello Sport si svolgerà l’ormai classico concerto d’inverno del Complesso Filarmonico Lombardo, mentre sabato 5 gennaio verrà riproposto l’appuntamento alla riscoperta degli antichi lavori popolari nei Mester de na olta (i mestieri di una volta) con rievocatori in abito tradizionale. Prima della fine dell’inverno, il 16 marzo, si terrà l’attesissima manifestazione Caspogustando, passeggiata enogastronomica nella natura innevata che si svolgerà nei boschi di Vescasa, dove tra paesaggi incantti si potranno gustare i caratteristici prodotti del territorio sotto un cielo stellato. Il caldo della primavera sarà annunciato dal tradizionale Ruf de la Ecia (il rogo della Vecchia) il falò che il giovedì di metà Quaresima, secondo la tradizione, allontana la stagione fredda. All’inizio di marzo Ponte di Legno si colorerà per la festa di Carnevale, che sarà distinta in due momenti: una serata di divertimento con fiaccole, musica, vin brulè e tè caldo sulla neve, e il giorno successivo una divertente sfilata di carri per le vie del paese Grande appuntamento infine il 28 maggio con la 16° tappa del Giro d’Italia, che si muoverà lungo un percorso che attraverserà la Valle Camonica e poterà i «girini» su e giù per i passi della Presolana, Croce di Salven, Gavia (Cima Coppi) e Mortirolo, fino all’arrivo a Ponte di Legno! Tutte le informazioni sulle manifestazioni invernali 2018/19 saranno disponibili sul Calendario eventi Alta Valle Camonica – Alta Val di Sole, sul nuovo sito internet www.prolocopontedilegno.it oppure presso l’Infopoint in corso Milano 37.
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TemĂš vista dal Monte Calvo - Foto di Fabio Sandrini
Dal Comune di TemĂš
Principali eventi stagione invernale 2018/2019 13
Dicembre 2018: Evento S. Lucia c/o Circolo Ricreativo di TemĂš ore 21:00
Dicembre 2018: Fiaccolata, Apertura Stagione Invernale c/0 Piazzale Impianti ore 18:00
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Dicembre 2018: Anda Tropicale, c/o Piazzale Impianti ore 17:00
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Dicembre 2018: Apertura Mercatini Invernali c/o Centro di Temù ore 16:00
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Marzo 2019: Carnevale Temunese, c/o Temù ore 17:00
Marzo 2019: Giro degli Involt, c/o Temù ore 19:00
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NUOVO CENTRO DI RACCOLTA INTERCOMUNALE
È
stata aperta qualche mese fa e comincia a funzionare l’isola ecologica intercomunale di Ponte di Legno- Temù- Vione, situata tra Temù e Ponte dove già sorge la centrale del teleriscaldamento. Il Centro di raccolta è un’area predisposta per il conferimento gratuito di varie tipologie di rifiuti urbani da parte di tutti i contribuenti attivi nei tre comuni. L’ accesso all’area naturalmente è disciplinato da un regolamento dell’Unione dei Comuni ed è consentito da Lunedì a Sabato dalle 10.00 alle 12.00. Durante l’apertura è garantita la presenza di addetti autorizzati che controlleranno le operazioni di conferimento da parte degli utenti e la documentazione per segnalare al Comune di riferimento il materiale consegnato. Il
regolamento prevede le quantità che si possono conferire e soprattutto i materiali proibiti (amianto, estintori, parti di automobili, ecc...). Questo Centro di raccolta è un altro tassello che va ad inserirsi in un progetto molto più ampio che vede una particolare attenzione per l’ambiente da parte delle Amministrazioni locali, che anche in questo caso hanno lavorato in completa sinergia. Adesso tocca ai cittadini fare la loro parte, imparando e praticando l’arte della “Raccolta differenziata civile e consapevole”. È possibile conferire gratuitamente: carta ed imballaggi di cartone, imballaggi in plastica e metallo, vetro, legno, sfalci, potature, ramaglie, pile ed accumulatori, lampade e tubi catodici, cartucce, stampanti e toner, rifiuti elettrici ed elettronici, oli, grassi vegetali e minerali.
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Roccolo del Rundulì – Foto di Luigi Sterli
Dal Comune di Vione
Tomaso Pedrini, detto il Cattabriga: un ritratto che emerge dagli archivi Ivan Faiferri, Ecomuseo dell’Alta via dell’Oglio
Memorie di carta «G
li archivi costituiscono un patrimonio unico e insostituibile, trasmesso di generazione in generazione. Essi giocano un ruolo essenziale nello sviluppo delle società, contribuendo alla costituzione e alla salvaguardia della memoria individuale e collettiva. L’accesso agli archivi arricchisce la nostra conoscenza della società umana». Così recita la dichiarazione universale degli archivi, approvata a Oslo nel 2010 dai membri del Consiglio Internazionale degli Archivi (ICA). Non sono parole vuote, bastano alcuni esempi sulla Valle Camonica a dimostrarlo: la tradizione di autonomia camuna risale almeno ai tempi dell’Imperatore Federico Barbarossa come documentato dalle pergamene conservate nella Raccolta Putelli di Breno; l’aspetto dell’abitato di Ponte di Legno, così poco tradizionale, e diverso dagli altri paesi dell’alta valle, dipende dalla sua ricostruzione nel 1921-1922, documentata nell’archivio comunale (in maniera frammentaria). E’ dagli archivi che ritorna la figura di Toma-
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so Pedrini, detto il Cattabriga, fondatore delle «Scuole Accademiche di Vione», il cui ritratto, frammentario e avvolto nella leggenda fino a poco tempo fa, si sta man mano delineando attraverso la scoperta di nuovi documenti, sottratti fino ad ora all’attenzione degli storici. Il merito, va sottolineato, si deve soprattutto a Pier Carlo Morandi, appassionato cultore di storia, che da anni prosegue una ricerca sulle storie dei Vionesi vissuti a cavallo tra XVI e XVII secolo.
Tomaso Pedrini: un forestiero N
ato probabilmente nella prima metà del Cinquecento, Tomaso Pedrini (n. prima metà sec. XVI; m. post 1577) era originario di Precasaglio, frazione di Ponte di Legno. Di lui si conosceva, fino ad ora, solamente quanto riportato in un corposo e antico registro conservato nell’archivio comunale di Vione: il Libro degli instrumenti patrimoniali della vicinia e comunità di Vione dal 1434 al 1823 (Figura 1). Nel mondo dell’Antico Regime, prima dell’arrivo di Napoleone, i documenti erano soprattutto armi: strumenti di difesa o di attacco, in grado ad esempio di provare i diritti di un uomo o di una comunità: la proprietà di certi beni, la libertà da decime e tributi, l’alleanza con personaggi di rilievo. Per questo i Vionesi vollero trascrivere nel nostro registro tutti gli atti in grado di difendere il comu-
Figura 1. Libro degli instrumenti patrimoniali della vicinia e comunità di Vione dal 1434 al 1823 (Archivio Comunale di Vione)
Figura 2. Ius Patronatus ecclesie Sancte Marie de Cortaiolo factum per reverendum Dominicum Bollanum Brixie Episcopum in Commune de Viono cum legatis dicto Communi factis per quondam dominum Thomasum de Pedrinis 1572
ne da eventuali contese: l’acquisto, da parte dei Vicini di Vione, del diritto di riscuotere decima sul territorio del comune (cosa che di fatto liberava gli abitanti da una gravosa tassazione), avvenuto nel 1434 dalla Repubblica Veneta.o come gli atti di donazione, a favore del comune, fatti da privati. Proprio tra questi ultimi si trovano i documenti relativi al nostro Tommaso Pedrini, detto Cattabriga. Nel 1572 (Figura 2) egli costituì una cappellania per stipendiare un chierico il quale, oltre ad adempiere ad una serie di obblighi di natura religiosa, insegnasse a «docere gramaticam et scribere...gratis» (insegnare le lettere latine ed a scrivere, gratuitamente) a quaranta scolari «sive pauperos sive divites» (sia poveri che ricchi). L’atto fu scritto di fronte al vescovo Bollani di Brescia, il quale fece aggiungere al lascito per il cappellano-maestro un’ulteriore rendita, legando al giuspatronato la cappellania di S. Maria di Cortaiolo. Per l’elezione del maestro stabilì fosse istituita una commissione di cinque persone: il parroco di Vione (all’epoca unica parrocchia del comune) e quattro uomini eletti dalla vicinia della comunità, di cui due di Stadolina, uno di Vione e uno di Canè. Era previsto che, nel caso non fosse possibile eleggere un chierico come maestro, la commissione avesse facoltà di eleggere un laico. Aggiunse al suo lascito «domus una sita in terra Vioni in contrata de Seregosa cum medietate stabuli et teblati ibi contigui» (un edificio nella contrada di Saragozza di Vione, con metà della stalla e dei tabià contigui), dove il cappellano-maestro avrebbe avuto la sua dimora e si sarebbero svolte le lezioni, oltre che una corposa lista di livelli (affitti) da riscuotere. Notevole è il fatto che fosse disposto da un forestiero, un immigrato, venuto a Vione da un comune diverso e che per questo non aveva diritto di voto nella Vicinia (doveva però pagare le tasse) e che, forse proprio per questo, Pedrini avesse previsto che alla scuola vionese avrebbero avuto la possibilità di accedere anche ragazzi provenienti da altri comuni. L’intuizione di Pedrini fu talmente illuminata che la scuola da lui fondata durò fino ai principi del 1800, per più di due secoli dopo la sua morte (Figura 3). Figura 3. 1802 novembre 13, Elezione di un rappresentante per la nomina del maestro delle scuole.
Un uomo del suo tempo I
nuovi documenti scoperti, soprattutto atti notarili conservati all’Archivio di Stato di Brescia, permettono di definire meglio l’ambiente in cui Pedrini visse ed operò e ce lo fanno vedere inserito nella società del suo tempo. Troviamo tracce dell’azione di suo padre Comino de Pedrinis, pastore: nel ‘500 una professione stimabile, che richiedeva saper leggere e scrivere e che poteva portare alla creazione di cospicui patrimoni. Lo vediamo muoversi con disinvoltura in Valtellina (allora uno stato estero, sotto il dominio della Repubblica delle Tre Leghe, i Grigioni), affittando malghe, comprando bestie e strumenti, facendo da testimone agli atti stipulati da altri Dalignesi con abitanti della valle. Suo figlio non deve essere da meno: lo conosciamo infatti come proprietario benestante, in grado di concedere rendite per alimentare sacerdoti. Oltre al beneficio di Cortaiolo, fondò anche la cappellania di S. Giulia di Temù. Fu in grado di rafforzare la posizione sociale del suo casato, dando in moglie sua figlia ad uno dei rampolli della nobile famiglia dei Federici di Vezza d’Oglio. Questo rappresentò tuttavia l’apice dell’ascesa dei Pedrini: il Cattabriga morì privo di eredi maschi e tutti i suoi beni finirono nei lasciti di beneficenza oppure confluirono nel patrimonio della figlia, amministrato dal genero Federici. Ma sono molti i dettagli ancora da scoprire e da scrivere: la figura di quest’uomo, venuto da una famiglia di pastori, fondatore di una prestigiosa scuola e in grado di stringere relazioni con le figure più rilevanti della società alto camuna sarà illuminata grazie alle ricerche che sono oggi in corso. E’ probabilmente anche grazie a lui che padre Gregorio di Valcamonica, storico di primo piano della antica Valle Camonica, potrà scrivere che in valle: «Fioriscono a meraviglia gli studii sapientiali, e le virtù scolastiche, essendo ancor qui larga vena di bell’ingegni, che dalla qualità del clima raffinati, apprendono con facilezza le scienze».
Val Grande strada verso Grano - Foto di Francesca Codina
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Resti della Casa Gregorini a Sierra Chica
Le origini di un legame che dura nel tempo: Vezza d’Oglio – Olavarria (Argentina)
UN ABBRACCIO Fabio Gregorini
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TRA DUE POPOLI
i è svolta recentemente a Vezza d’Oglio una serata informativa sul tema dell’emigrazione dall’Italia all’America Latina. Un fenomeno che interessò gran parte delle regioni italiane tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900. Il fenomeno migratorio interessò in maniera rilevante anche la Valle Camonica ed in particolare l’alta Valle. A Vezza d’Oglio è significativo il flusso migratorio che ha portato molti vezzesi a trasferirsi in Argentina e precisamente in una zona della pianura centrale (la pampa), a sud della città di Buenos Aires. In una città di circa centomila abitanti, Olavarria, sono ancora oggi evidenti le testimonianze che dimostrano il particolare legame con la comunità di Vezza d’Oglio. Molti sono i cognomi vezzesi presenti: Occhi, Gregorini, Bonavetti, Zampatti, Conforti, Orsatti, Poli. Quali le ragioni di questa concentrazione e quindi del singolare legame tra queste due comunità? Sicuramente un ruolo fondamentale ebbe in questa vicenda storica una famiglia di imprenditori da cui discende Martino Gregorini (1835-1898), che emigrò, insieme a quattro suoi fratelli, nel 1855, dapprima in Uruguay e successivamente in Argentina. Essi si impegnarono nella lavorazione della pietra e giunti nella località argentina di Sierra Chica, acquistarono i fondi ed aprirono una cava. Qui i fratelli Gregorini avviarono importanti cantieri e richiamarono molti operai dalla Valle Camonica, non solo da Vezza d’Oglio, ma anche dai paesi limitrofi. Gli emigranti trovarono lavoro e, con esso, la possibilità di costruirsi un’abitazione, di farsi una famiglia. Oggi a Sierra Chica si trovano i discendenti di quegli emigranti che, al pari nostro, desiderano riscoprire e rinsaldare i vincoli di parentela e di amicizia che legano le due comunità. Si trovano anche importanti testimonianze che ricordano l’inizio di questa storia. Ad iniziare dai resti della grande casa, da loro chiamata ancor oggi “la casona”, che i Gre-
gorini fecero costruire per dare prima accoglienza al personale impiegato nella cava e dove si svolgevano attività di refezione, dormitorio, cura degli animali e degli attrezzi di lavoro. Per proseguire poi con la chiesa di Santa Lucia, protettrice dei lavoratori della pietra, fatta costruire sempre dalla famiglia Gregorini, intorno alla quale si sviluppa un abitato ed una rete sociale in tutto simile a quella dei nostri paesi. Testimonianze che vanno via via impreziosendosi con il passare degli anni tanto da rendere necessaria la creazione di un museo. Il museo “Emma Occhi” (dedicato a una emigrata di origini vezzesi), pur nella sua semplicità, racconta ai visitatori la vita della prima comunità di emigranti. Nel 1969 il sindaco di Vezza d’Oglio Alfredo Ferrari fece visita alla Comunità di Sierra Chica e in quell’occasione fu intitolata una via in onore dei tanti emigrati di Vezza d’Oglio: Avenida Vezza d’Oglio. Dello stesso anno è l’intitolazione a Vezza della Via Sierra Chica. Con l’approssimarsi del cinquantesimo anniversario degli avvenimenti del 1969, l’Amministrazione comunale intende riproporre l’omaggio ai connazionali d’oltreoceano con un viaggio istituzionale che si terrà tra febbraio e marzo del 2019 proprio a Olavarria e a Sierra Chica. I dettagli del viaggio saranno a breve resi noti alla comunità, al fine di costituire una delegazione che possa prendervi parte e per dare all’evento il risalto che merita.
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L’OASI DELLA VAL GRANDE Alcuni interventi significativi dell’amministrazione comunale di Vezza e del Parco Nazionale dello Stelvio volti alla sua valorizzazione e migliore usufruibilità Domenico Cisotto
L
a Val Grande di Vezza d’Oglio sta diventando sempre più un’importante oasi alpina faunistica che attrae visitatori e amanti degli ambienti incontaminati, non solo dall’Italia ma anche dall’estero. La sua notorietà di meta naturalistica è data dal paesaggio e dal verificarsi del fenomeno dei cervi in amore, che qui, radunandosi in modo esponenziale rispetto ad altre zone, la rendono, attraverso il loro bramito, un anfiteatro naturale unico. Come evidente nella sua denominazione, è lunghissima, con i suoi oltre dieci chilometri di lunghezza, dai mille metri che si snodano a monte dell’abitato di Vezza agli oltre tremila del Passo di Pietra Rossa. Incastonata tra le frazioni di Grano e Tu’, ha tre itinerari di percorrenza che in seguito si ricongiungono. Il numero di baite e piccoli nuclei abitativi rurali è elevatissimo, oltre duecento, ed è rapportato alla fitta presenza di ruscelli d’acqua; questa presenza antropica è data dallo sfruttamento degli alpeggi, il cui emblema è la “Malga Val Grande” (1741 m.), attualmente in attività. Giungendo verso il centro della Val Grande, dove si trova la Chiesetta dedicata alla Madonna del Carmelo (“Caret” - 1726 m.), il bosco comincia a diradarsi per lasciare il posto agli ontani di monte ed ai rododendri; altro fenomeno veramente stupendo degno di menzione è la fioritura di questi ultimi, che si ve-
rifica nei mesi di giugno e luglio, rendendola una splendida “Tavolozza naturale” di colori. Da questa meta religiosa, molto cara ai vezzesi, in un’ora di cammino si raggiunge un punto di riferimento essenziale per gli escursionisti, la “Capanna Saverio Occhi” al “Plas de l’Asen” (2047 m.), rifugio/bivacco sempre aperto, non gestito, di proprietà comunale dotato di quaranta posti letto. Qui si giunge, in modo particolare all’inizio dell’autunno (ultima settimana di settembre/primi quindici giorni di ottobre) per sentire il bramito, dal tono talvolta inquietante ma ricco di emozioni,: del cervo, durante la stagione degli accoppiamenti. Alle emozionanti voci baritonali dei bramiti, che al tramonto possono far rabbrividire, si associano nel periodo autunnale le lotte tra i maschi per la conquista delle femmine. Questo ungulato, per la consistenza di esemplari presenti, ha una supremazia su tutti gli altri animali selvatici che qui si possono osservare. I camosci soggiornano a quote più elevate, nei crinali prospicienti la Val di Cané e sulle cime del Tirlo, delle Glere e del Mattaciul, facendo capolino verso il “Plas de l’Asen” solo ad autunno inoltrato. Gli stambecchi, di ultima introduzione, stazionano perlopiù verso il Passo di Pietra Rossa. L’aquila e talvolta anche l’avvoltoio degli agnelli, il Gipeto, fanno da padroni del cielo, mentre i timidi caprioli, che hanno visto restringere il loro territorio Cervi in colonna, zona dei “Pulpiti” in Val Grande
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L’OASI DELLA VAL GRANDE
dai cervi, sono situati nei boschi posti all’inizio della valle, nascosti dagli occhi indiscreti. Quali strategie è necessario adottare per preservare, valorizzare maggiormente e rendere più usufruibile a tutti questo patrimonio naturalistico della Val Grande? In tale prospettiva stanno lavorando gli enti locali di gestione del territorio: il Comune di Vezza d’Oglio ed il Parco Nazionale dello Stelvio. Proprio per rendere più agibile il percorso degli escursionisti che troppo spesso si trovavano a dover convivere tra larici e cervi con i motori degli automezzi, sono state realizzate alcune significative opere: un’area di sosta e due itinerari alternativi. Oltre a tali iniziative, l’amministrazione vezzese, con il contributo dell’ente Parco, ha previsto per il prossimo anno dei lavori di riqualificazione della “Capanna S. Occhi”, attualmente gestita da un nucleo di volontari, che verrà ampliata attraverso la ricostruzione di edifici preesistenti, ora crollati e la cui cura sarà affidata ad un gestore. L’area di sosta sita in località “Le Valli”, in prossimità della “Locanda della Val Grande” (esercizio gestito e altro punto di riferimento importante), ha come peculiarità lo scopo di fermare il traffico offrendo un punto di parcheggio, con cinquanta posti auto e permettere il “pic-nic” agli utenti della montagna. Realizzata con materiale dal minimo impatto ambientale (legno e pietra), vede la presenza di vari tavoli e griglie per il “barbecue”; zona ideale per il relax e l’osservazione degli ungulati. Il sito è stato ufficialmente inaugurato il 21/10/2018; a tal proposito il sindaco di Vezza Giovan Maria Rizzi ha riferito: “Tutto questo è stato fatto perchè riteniamo questa fetta del nostro territorio un tesoro da proteggere, uno scrigno di bellezze spesso preso d’assalto da nugoli di turisti, molti dei quali motorizzati, ovviamente senza impedire l’accesso ai proprietari delle cascine e a quanti svolgono attività agricole”. In tale prospettiva di politica ambientale sono stati realizzati due nuovi sentieri per quanti preferiscono scarpinare nel bosco: entrambi si collocano a mezza costa della valle, camminando parallelamente alla mulattiera centrale dell’Alta via Camuna, in posizioni più elevate, arrivano ad un punto unico di convergenza in località “Caret
I due sentieri possono essere percorsi unitamente seguendo una dinamica ad anello, come per i sovrastanti sentieri dell’“Asen” e del “Pastor”; si parte dal sentiero che conduce agli “alber” (1586 m.), segnavia numero tre (CAI), in seguito percorrendo il versante orografico destro, costeggiando la regione pedemontana dei Tremoncell, si ridiscende senza fatica verso fondovalle e tra vallecole rocciose, oltrepassando un suggestivo ponticello, si raggiunge il giro di boa: “Caret”. A monte della Cappella dedicata alla Madonna, si inerpica la seconda parte del nostro itinerario, l’antico Vial de Edecla” che veniva utilizzato per la transumanza del bestiame in malga. Si rientra così verso Vezza immersi nella vegetazione. Quindi, passando sopra le cascine di “Clè” si raggiunge la “Cros dei viai”, ed in seguito le suggestive case del “Borom”. Non ci resta che dirvi...buona camminata! Osservazione degli ungulati sopra al “Plas de l’Asen”
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NUOVA GESTIONE
Dal Comune di Incudine
L’IMPORTANZA DEL VOLONTARIATO una parentesi sugli ultimi danni ambientali Elisabetta Guizzardi
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llagamenti, smottamenti, frane, trombe d’aria ed alberi crollati. Queste sono solo alcune delle conseguenze più eclatanti e più visibili dei fenomeni atmosferici che quest’autunno hanno colpito tutta la nostra penisola, senza risparmiare la nostra Valle Camonica. Basta guardarsi intorno per vedere come i fiumi e i torrenti siano sempre più infestati da piante e arbusti, straripanti di detriti trasportati dalla corrente, che nessuno vuole o può rimuovere per mantenere gli alvei curati e puliti. All’opposto, si può notare, come in altre zone l’alveo naturale è stato completamente sostituito da calcestruzzo e cemento senza alcun riguardo per i rischi che questo comporta sia per l’ecosistema fluviale, praticamente estinto, che per gli eventi alluvionali. Allo stesso modo, nei nostri monti quanto spesso capita di vedere che interi prati e pascoli della nostra fanciullezza sono stati ormai completamente sostituiti dai boschi che hanno reclamato, nel giro di pochi anni, ciò che l’uomo aveva abbandonato all’incuria? Ogni primavera nel nostro comune, la protezione civile ed un gruppo di volontari si mobilitano per la pulizia mirata di alcune zone di Incudine. Si tratta di interventi di minimo impatto ma che sono importanti per salvaguardare il nostro territorio, pulendo e mantenendo in buone condizioni l’ambiente si possono ridurre i rischi dei fenomeni atmosferici di particolare violenza. Un prezioso lavoro svolto dai nostri volontari che non saranno mai ringraziati abbastanza.
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Purtroppo eventi eccezionali e imprevedibili di questa portata si sono già verificati in passato e si verificheranno di nuovo, indipendentemente dalla cura che si può porre o meno nella gestione del territorio, e ad oggi, piuttosto che portare avanti polemiche, in questo momento sterili, ciò che conta è l’impegno che si è visto da parte dei nostri Volontari e delle Forze dell’Ordine per ripristinare le viabilità danneggiate e le abitazioni allagate o a rischio frane, persone prima di tutto, che amano il proprio paese e la propria comunità, ai quali non ci resta che dire un grande GRAZIE.
IN ARRIVO UNA BIG BENCH AD INCUDINE!
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i aggiunge una panchina gigante al percorso che si sta creando in Valle Camonica, dalla prima posizionata a Rogno ne stanno comparendo molteplici, disseminate in tutto il nostro territorio.
Ma cosa sono le Big Bench?
Le Big Bench sono un’attrazione, nata dall’iniziativa “Big Bench Community Project” per sostenere le comunità locali ed il turismo dei paesi in cui si trovano, dall’idea del designer americano Chris Bangle. Panchine “fuori scala”, con colori diversi ad identificarle, da cui poter ammirare un paesaggio conosciuto da una prospettiva nuova. Il progetto delle Big Bench è un’iniziativa totalmente no-profit, infatti le panchine ufficiali sono state costruite senza fondi pubblici, solo grazie a sponsor privati. Chris Bangle ha fornito gratuitamente indicazioni e disegni ai costruttori delle panchine ad un’unica condizione: che fossero poste in un punto accessibile al pubblico.
LETTERINE A SANTA LUCIA
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uest’anno è arrivata in comune una casella postale dove poter spedire le letterine di
tutti i bambini a Santa Lucia! Oltre ad aspettarla con i suoi doni in Piazza Marconi, nella giornata del 12 dicembre, i più piccoli potranno vivere la magia di spedire personalmente le loro letterine!
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Veduta dal Monte Pagano – Foto di Fabio Sandrini
Dal Comune di Monno
Riscoperta degli antichi mestieri e integrazione sociale, aspettando “CA’ MON”
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all’anno 2011 si é instaurato un rapporto fortemente sinergico tra Amministrazione Comunale di Monno ed il Distretto Culturale di Valle Camonica finalizzato al recupero della sapienza tecnico-manuale legata alla tradizione artigianale locale. Gli artigiani monnesi sono stati sollecitati a “reinventarsi” creando e sperimentando forme nuove di arte che coniugano la tradizione con l’innovazione, e ciò in collaborazione con importanti artisti nazionali e internazionali come Stefano Boccalini (arte della tessitura e intaglio del legno), Blaise Cayol (intreccio del legno di nocciolo) e Maria Zanchi, nell’ambito delle edizioni di Aperto Art on the Border, sotto la direzione artistica di Giorgio Azzoni. L’arte della tessitura monnese ha origini per lo meno secentesche ed ha sempre avuto una connotazione familiare, con l’uso di telai manuali ancora esistenti,
Luisa Lazzarini Marco Lazzarini Elisa Polonioli
su cui era montato il filo dell’ordito. Era possibile col telaio produrre tela, confezionare la mezzalana per realizzare indumenti (vestiti) e tessuti utili per diversi mestieri, come i sacchi delle patate in pura tela di canapa, sacchetti, grembiuli e stuoie di varie dimensioni. Fortunatamente, ancora oggi si prosegue a mantenere viva questa tradizione con la produzione dei rinomati “Tapé de Mon”, che si distinguono dai “pezzotti” valtellinesi. Il Comune di Monno ha di recente concluso i lavori di riqualificazione di alcuni locali dell’ex asilo dove è stato messo in opera un telaio tradizionale e funzionante, grazie alla collaborazione di tessitori e di un falegname locali. L’idea di fondo va oltre il semplice ricordo di una tradizione desueta, ma guarda al futuro. L’obbiettivo è quello di organizzare, col sostegno artistico di Stefano Boccalini e la collaborazione delle tessitrici locali, corsi aperti ai giovani per tramandare l’arte della tessitura e la realizzazione di tappeti di pregio artistico, in modo che possano trovare occasione di mercato in specifiche nicchie
Riscoperta degli antichi mestieri e integrazione sociale, aspettando “CA’ MON”
di clientela e quindi poter generare un ritorno economico. Si attende ora la possibilità di ristrutturare l’intero edificio con l’intenzione di collocarvi, fra l’altro, un museo-laboratorio dei lavori tradizionali, il tutto nell’ambito di un progetto di più ampio respiro a cui è stato dato il nome fortemente evocativo di “CA MON”. L’obbiettivo, tramite la creazione di una “cooperativa di comunità” che interagirà con la realtà locale, è quello di far rivivere lo stabile dell’ex asilo, dove verranno previsti spazi, anche con capacità ricettiva, a servizio della popolazione e di chi, dall’esterno, vorrà conoscere le peculiarità culturali ed artistiche della nostra realtà paesana. In tal modo il luogo che per eccellenza ha contribuito a “formare” la gente di Monno verrà restituito alla sua originale funzione pedagogica, tramandando alle nuove generazioni gli aspetti peculiari della tradizione autoctona. Il progetto, dagli spiccati elementi innovativi nonché molto ambizioso sia sotto il profilo economico che gestionale, è stato fortemente voluto da Comune di Monno e Comunità Montana di Valle Camonica ed è in fase di effettiva concretizzazione essendo stato recentemente candidato, per il relativo finanziamento, a valere su di un bando di Fondazione Cariplo. La Cooperativa il Cardo ha iniziato l’attività di tessitura nel 1998 quando è stato acquistato un telaio per la produzione di pezzotti. Nella fase di attivazione del telaio è stata chiesta la collaborazione di alcune tessitrici di Monno che hanno messo a disposizione le loro competenze e le loro abilità per insegnarci tecniche e segreti del mestiere. Dopo una intensa attività di produzione inter-
na, il lavoro si è poi interrotto per un lungo periodo. Recentemente il telaio è stato riattivato e la tessitura ha ripreso vita grazie al servizio CSE. In via sperimentale e in attesa dell’approvazione del progetto “CA MON” la cooperativa il Cardo ha attivato a Monno un laboratorio sperimentale propedeutico alla tessitura dove un gruppo di utenti e operatori ha intrecciato “rapporti e fili” con gli abitanti, ma soprattutto bambini residenti e turisti. Il laboratorio di telaio è stato un importante occasione di scambio generazionale, infatti si è potuto osservare come abitanti del paese particolarmente esperte in quest’arte abbiano contribuito ad affiancare ed orientare sia gli utenti della cooperativa Il Cardo che i bambini partecipanti. In questi momenti dedicati disabilità e fanciullezza hanno potuto interagire in una situazione di normalità, laddove ognuno ha potuto mettersi in gioco personalmente con le proprie abilità ed idee. E’ stato altresì interessante osservare come i bambini abbiano imparato ad intrecciare anche grazie agli utenti della cooperativa Il Cardo che, già capaci (in quanto si sono allenati a tessere nell’attività dedicata, durante le ore del servizio), hanno trasmesso loro questo sapere. Il risultato di questo esperimento “sociale” ha di fatto consentito di toccare con mano le creazioni realizzate, nonché di renderle visibili e fruibili alla comunità; si è data così la possibilità di immergersi nell’intero processo creativo (passaggio dopo passaggio) e di sperimentarsi, attraverso i vari intrecci e colori, in questa arte ancora viva, lasciando uno strascico di soddisfazione non indifferente per tutti i soggetti coinvolti. Questa sperimentazione ha consentito di avvicinare la popolazione ed accedere al paese, lasciando tracce lungo le vie, le fontane, le finestre delle case disabitate adornandole con piccoli “pezzotti” prodotti durante il laboratorio.
VALLE CAMONICA Un anno di opportunità e di eventi.... FREE SKI PASS: dedicato ai giovani sciatori
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I
l comprensorio territoriale della Valle Camonica vede la presenza di alcune importanti stazioni turistiche invernali che sono un patrimonio importante per l’economia del territorio, e nel contempo sono un rilevante campo di azione per lo svago e la pratica sportiva dello sci, in particolare tra i più giovani. Per sostenere tale pratica sportiva, e nel contempo contribuire allo sviluppo dell’economia turistica legata alla gestione degli impianti di risalita e dei demani sciabili, il Consorzio Comuni BIM di Valle Camonica rinnova anche per la stagione invernale 2018-2019 il progetto FREE SKIPASS volto a incentivare la pratica sportiva tra i giovani nati negli anni dal 2003 al 2012. Infatti, questi giovani sciatori po-
tranno delle
gratuitamente solcare seguenti stazioni
le nevi invernali:
Aprica-Corteno Golgi, Borno Schilpario, Montecampione Ponte di Legno-Tonale, Pisogne Val Palot, Monte Pora La gestione delle fasi operative del pro getto è resa possibile dal ruolo di capofila del Consorzio BIM per le Amministrazioni pubbliche partecipanti, e del Consorzio Adamello Ski per tutte le società di gestione delle stazioni sciistiche. www.adamellomagazine.it
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Passaporto fuori porta: un servizio per la Valle Camonica
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n collaborazione con la Questura di Brescia ed il Distaccamento della Polizia Stradale di Darfo Boario Terme dal 29 giugno 2018 è stato attivato il centro prenotazioni telefonico ed informativo della Comunità Montana di Valle Camonica per il rilascio del Passaporto Elettronico. Trattasi di un’intesa operativa tra la Questura di Brescia e la Comunità Montana di Valle Camonica per iniziative sperimentali e innovative finalizzate a favorire lo snellimento delle procedure, la riduzione dei tempi di attesa e dei costi, vista la dislocazione territoriale della Valle Camonica. Solo i cittadini residenti nei 40 comuni facenti parte della Comunità Montana di Valle Camonica possono usufruire del servizio. La Comunità Montana di Valle Camonica: a) mette a disposizione un operatore ed un nume-
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ro telefonico dedicato nei giorni ed orari prefissati; b) fornisce informazioni telefoniche all’utente relative alla procedura di rilascio/rinnovo passaporto elettronico e documentazione necessaria; c) prenota l’appuntamento per l’istruttoria che si svolgerà presso l’Ufficio di Polizia di Stato di Darfo Boario Terme. Il servizio è attivo esclusivamente nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle 12.00, telefonando al numero 320.4212885. Informazioni e documentazione sono disponibili sul sito della Comunità Montana al seguente link:
www.cmvallecamonica.gov.it
Un anniversario tutto UNESCO: 1909 / 1979 / 2019
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el 2019 l’arte rupestre della Valle Camonica festeggia uno speciale anniversario: nel 1909 l’arte rupestre della Valle Camonica viene segnalata per la prima volta al Touring Club Italiano. Quella data è stata assunta per segnare l’inizio delle scoperte delle incisioni rupestre camune. Nel 1979 l’Arte Rupestre della Valle Camonica viene inserita, quale primo sito italiano, nella World Heritage List dell’UNESCO.
•“è direttamente o materialmente legato ad eventi o tradizioni di vita, con idee, con credi, con lavori artistici o letterari d’eccezionale valore universale” (UNESCO, Criterio IV) Oggi, alla vigilia del 2019, l’arte rupestre della Valle Camonica vuole essere il punto di partenza per un progetto di rilancio e sviluppo della Valle dei Segni: un calendario intenso di eventi, manifestazioni accompagneranno i residenti e i turisti sulle rocce dei parchi archeologici camuni.
Tale riconoscimento fu assegnato alla Valle Camonica per l’unicità e l’eccezionalità del patrimonio archeologico, in quanto esso: •“porta una testimonianza unica o, per lo meno, eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà esistente o del passato” (UNESCO, Criterio III)
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LA RIVINCITA DEGLI OMINI DI PAGLIA
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ascono come spaventapasseri e allegoricamente rimandano a persone vuote, prive di senso e virtù, talvolta infime: per dirla come Leonardo Sciascia ne Il giorno della civetta, i “quaquaraquà”, relegati all’ignobile ultima posizione nella classifica dell’onore umano. Stiamo parlando degli uomini di paglia. Ma non di quelli di Vermiglio! Si perché durante l’estate scorsa gli omini di paglia sono diventati protagonisti di un simpatico percorso tra le androne della Frazione di Cortina. Vestiti riutilizzando abiti dei nostri nonni, sono diventati simpatici testimoni di un passato non poi così remoto: ed ecco il contadino che falcia, in posa vicino all’aratro o impegnato nel conferimento del latte con il congial, (l’antico bidone di latta)…ed altri ancora. E non potevano di certo rimanere senza gentile compagnia: ecco quindi la nonnina con il bagilon (bilanciere) in spalla in transito verso la stalla, quella intenta a filare sull’uscio e l’immancabile beghina inginocchiata presso la Croce. La silenziosa presenza degli omini di paglia
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è stata molto gradita, specialmente dai turisti che non hanno perso occasione del selfie di rito. Ma anche dai locali: tra mito e leggenda si dice che di notte qualcuno con gli omini paglia intavolava riflessioni filosofiche… Ma non è finita qui. Infatti visto l’inatteso successo, dopo un doveroso restauro dopo le fatiche estive, si è deciso di riproporre il cast di omini di paglia per una nuova interpretazione, decisamente più nobile. In occasione del prossimo Natale una porzione della frazione di Pizzano di Vermiglio si trasformerà in un grande presepio a grandezza naturale e ad interpretare i personaggi della natività saranno proprio i nostri omini (e donnine!) di paglia. Un’occasione in più per fare un salto a Vermiglio durante le Feste, e spunto per una sana passeggiata digestiva: quest’anno i ristoratori aderenti all’associazione Vermiglio Paese Albergo propongono infatti un menù natalizio a tema, con proposte enogastronomiche particolari disponibili dal periodo dell’Immacolata fino all’Epifania.
BIATHLON A VERMIGLIO
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iglia di un’antica pratica venatoria e di una particolare tecnica militare in ambiente invernale, il biathlon assurge a vera e propria competizione sportiva negli anni Venti del secolo scorso nel profondo nord d’Europa. L’evoluzione dell’attività che unisce lo sci di fondo e il tiro a segno, da quel momento è stata costante. Negli ultimi anni anche lo Sci Fondo Val di Sole, l’associazione di valle con sede a Vermiglio il cui direttore è Bruno Podetti, si è avvicinato ed ha iniziato la promozione di questo sport. E’proprio in un contesto promozionale (in particolar modo a favore dei più giovani) che nasce l’idea di realizzare un poligono di tiro. La scelta della sede è ricaduta su Vermiglio, paese tradizionalmente legato allo sci nordico: il suo Centro Fondo è ormai conosciuto nell’ambiente, non solo per le piste che si snodano tra fiabeschi scenari ma anche per le opere infrastrutturali capaci di fornire ogni tipo di servizio agli sciatori. La realizzazione di un poligono oltre che
implementare ed arricchire qualitativamente e quantitativamente la struttura esistente, darà la possibilità di organizzare gare anche di questa disciplina (le strutture omologate in Trentino scarseggiano). Facile pertanto pensare anche ad una favorevole ricaduta promozionale dell’intera località in senso oggettivo. Ed ora qualche dato tecnico che ha gentilmente fornito Francesca Daldoss, progettista del nuovo poligono: l’opera sarà realizzata in località Poz presso la sinistra orografica del torrente Vermigliana. Consterà di dodici postazioni per il tiro a 10 m (per le categorie dei più giovani) e tre piazzole per tiro con carabina cal. 22 da 50 m (per allenamento): entrambe dotate di impianto di illuminazione. Livellamenti del terreno permetteranno la realizzazione dell’anello penalità ed una piccola struttura interrata sarà destinata a locale magazzino, il tutto con particolare attenzione al rispetto ambientale. I lavori in programma per la primavera prossima permetteranno l’attività nella stagione 2019-20. www.adamellomagazine.it
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Photo Pillow Lab
Dal Comune di Ossana
OSSANA IL BORGO DEI 1000 PRESEPI
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Ossana si prepara alla 19°edizione della rassegna natalizia
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zione, una corda rossa accompagnerà i visitatori lungo il percorso, tra decorazioni e vie illuminate da antiche lampade ad olio: l’inizio del percorso sarà segnato da una suggestiva stella cometa, fino al castello di San Michele, visitabile per tutto il tempo della rassegna. Con le sue antiche mura e la possente torre, il castello è un eccezionale protagonista della rassegna di Ossana, custode di un presepe di guerra e di pace, capace di regalare fortissime emozioni. Photo Pillow Lab
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ille presepi, un mondo di emozioni. La rassegna aprirà i battenti il prossimo 30 novembre fino al 6 gennaio 2019, dalle 10 alle 22, ancora più ricca di iniziative e novità. Si potrà visitare il Mercatino di Natale con i suoi prodotti enogastronomici e artigianali locali nelle caratteristiche casette di legno, tra gli affascinanti scorci del paese vecchio, carico di storia e tradizione. Come da tradi-
DA NON PERDERE! IL PRESEPE IN MOVIMENTO
IL PRESEPE DEL MONTE GINER
IL PRESEPE DELLA GRANDE GUERRA
LA COLLEZIONE DEI 760 PRESEPI
A fianco della chiesa di San Vigilio, rappresenta scene di vita paesana di un tempo Apertura: sabato 1, 8, 15 dicembre 14-18 Dal 22 dicembre al 6 gennaio tutti i giorni 16.30-18.30
Nel castello di San Michele, realizzato in occasione del Centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale, racconta un episodio di “pace separata” avvenuto nella notte di Natale.
e inoltre....
Nel “Mas dei Voltolini”, realizzato nel 2016 in occasione dei 60 anni della tragedia aerea del monte Giner, avvenuto il 22 dicembre 1956 a oltre 2600 metri di quota.
Esposta nella Casa degli Affreschi, prezioso edificio con decorazioni quattrocentesche, 760 straordinarie piccole opere realizzate a mano, provenienti da tutto il mondo, raccolte nella collezione della famiglia Bacchini di Verona.
INFO. www.valdisole.net/IT/Ossana-il-Borgo-dei-Presepi - 0463 901280
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a non perdere poi una collezione di 100 presepi giunta a Ossana da oltreoceano, dal Venezuela! Si tratta della collezione raccolta nel corso di 40 anni da Carmen Acurero, residente a Barquisimeto, la città degli artisti e dei musicisti: opere popolari e di artigiani/artisti affermati, realizzati di legno, tessuto, materiale riciclati, terracotta, argilla, avorio vegetale… Essi esprimono la cultura tipica dei popoli venezuelani, dalle Ande all’Amazzonia. Vi sono opere della grandezza di soli 3 cm!
rande sorpresa di questa edizione 2018/2019, la Casa di Babbo Natale e la sua magica slitta! Nella “Cort dei Mantoani” la magia del Natale diventa giochi, pacchi, laboratori per i bambini, per creare insieme con fantasia e buona volontà. La visita alla casa si concluderà con la slitta di legno carica di regali e di fantastiche avventure! Grazie ad un visore infatti sarà possibile accedere a contenuti di realtà virtuale, per sorvolare, come un folletto, Ossana e scoprire il percorso che Babbo Natale compie per consegnare i regali ai bambini!
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ASTEL SAN MICHELE Orario di apertura 30 novembre – 6 gennaio, tutti i giorni dalle 10 alle 22.Ingresso a pagamento € 1; GRATUITO per under 12 e possessori di Trentino Guest CardVisite guidate gratuite: tutti i giorni dalle 15 alle 17. Dal 7 al 9 dicembre 2018 e dal 22 dicembre al 6 gennaio 2019 www.adamellomagazine.it
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I personaggi che hanno fatto grande la SIT e di conseguenza Pontedilegno-Tonale
Avv. Remigio Maculotti dall’inizio ai primi anni settanta
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Prof. Pierantonio Odelli, gestione fino ai primi anni duemila
al 1949 SIT costituisce l’epicentro delle attività turistico-imprenditoriali di Pontedilegno-Tonale. Nata per la costruzione e di conseguenza la gestione degli impian-
L’attuale Presidente ed Amministratore Delegato Mario Bezzi
ti di risalita, ha da subito precorso i tempi, creando una società a partecipazione pubblico-privata, dando vita ad una strategia che negli anni successivi si rivelerà vincente. Nelle varie fasi di evoluzione, ha da prima concentrato la propria forza esclusivamente su Ponte di Legno, con la Seggovia Corno d’Aola, gli Ski Lift dell’Angelo e di Poia, le manovie di supporto ai primi maestri per una scuola di sci pioneristica, le pozze e gli “spì della calcaia” (zona attuale delle Residenze Le Terrazze). Il salvadanaio è stata la creazione al Tonale della lunga Sciovia Serodine, successivamente affiancata dalla più accessibile ai principianti Sciovia Cadì. Gli incassi di questo polo sciistico hanno permesso alla SIT di proseguire con Il passato: l’Avv. Remigio Maculotti inaugura la Seggiovia Corno d?Aola
Attuale cabinovia Ponte-Tonale
una gestione oculata e di predisporre un terreno per importanti progetti. Non stiamo ora a documentare i numerosi interventi della successiva evoluzione del carosello di piste, fino alla realizzazione del “grande sogno” nel 2007, che ha catapultato il demanio sciabile ad un primo livello internazionale. In questi anni la Società, con lo sviluppo del settore turistico, ha garantito un considerevole apporto in termini di posti di lavoro, costituendo una base di sicurezza economica, sia per la continuità gestionale, sia per il pagamento dei forti impegni finanziari assunti per la realizzazione dei grandi interventi. Proprio grazie a queste nuove opere gestite o controllate dalla SIT, gli interessati acquirenti hanno una sicurezza e garanzia di investimenti. Tali premesse, per chiarire che quanto compiuto non rappresenta un punto di arrivo, ma piuttosto un’ottima base di partenza per il futuro. Contestualmente, le esigenze attuali hanno una prerogativa base, interventi che consentano di offrire una destagionalizzazione della richiesta turistica, supportata da concrete alternative. Infatti, SIT ha in atto un grandioso balzo in avanti, con la realizzazione del centro termale ad opera dell’Archistar Marco Casamonti. Un investimento da 27 milioni di euro che saprà
far assaporare in tutte le sue sfaccettature il lifestyle e le bellezze del comprensorio: piscina sulla terrazza con vista Castellaccio, acqua termale, ma soprattutto una delle terme più suggestive dell’intera Europa, non solo wellness, ma anche emozioni in un particolare contesto di wellbeing. A supporto delle iniziative di attrazione al di là dello sci, un ampliamento anche del ventaglio delle proposte relative all’ambito “adrenalina”, attraverso la realizzazione di una ski-line e del progetto volo d’angelo “Oltre l’Infinito”. Si tratta di una traiettoria che dalla postazione di partenza situata in prossimità della pista “Angelo” (cucuzzolo ripetitore RAI sul Corno d’Aola), attraverso un cavo d’acciaio sospeso a circa cento metri da terra, condurrà l’utente dotato di un’imbragatura, dopo aver percorso poco più di duemila metri, alla base d’arrivo posta alla stazione intermedia della Telecabina Ponte – Tonale (zona ex Colonia Vigili del Fuoco), facendo rivivere le sensazioni del volo di un’aquila (vedi anche nostro servizio di anteprima a pag. 58).
Il futuro, le Terme di Pontedilegno
Possiamo orgogliosamente affermare, supportati dalla concretezza dei fatti, che per noi il futuro è già il presente. www.adamellomagazine.it
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Luogo di benessere e di emozioni
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utto pronto per l’allestimento del cantiere e partenza dei lavori per le Terme di Pontedilegno, progetto esecutivo che grazie alla tempistica, ha portato ad una nuova terza versione, che ha voluto tener conto, oltre alle indagini geologiche, anche della gestione della vita stessa dell’edificio, ma che è rimasto comunque fedele al progetto inziale, risultato vincitore della consultazione. Fulcro essenziale del progetto rimane sempre il leit motiv di un crepaccio al centro, che imporrà a questa prima idea di percorso continuo, dapprima discendente e poi ascensionale verso la torre, l’architettura esterna invariata, assimilandola quindi ad una scheggia di ghiaccio ed un grande ammasso roccioso. Possiamo così affermare che il progetto esecutivo è una terza versione, che unisce l’immagine architettonica della seconda all’idea del pro-
getto iniziale, ovvero un percorso discendente, quasi a ricordare un sentiero di montagna, percorso a ritroso verso il basso dove si trova la piscina termale, per poi risalire con gli ascensori all’interno del crepaccio, sino alla piscina sommitale che fuma verso la montagna. Altro valore aggiunto di questa nuova versione sono proprio gli ascensori: nel progetto iniziale chiusi e nascosti, sono stati trasformati in cabine di vetro che, percorrendo la parete durante l’ascensione, rendono visibile il crepaccio divenendo così una
ARCHISTAR PROF. MARCO CASAMONTI
Carlotta Zanchi
salita panoramica e motivo di attrazione. Questa ultima e definitiva versione, essendo nella fase esecutiva, è stata progettata in modo assolutamente e tecnicamente ineccepibile, osservando il massimo scrupolo da parte dello studio Archea Associati, coordinato dall’Archistar prof. Marco Casamonti, forte di circa cinquanta tra i migliori architetti ed ingegneri. Un anno intenso, di lungo lavoro, che ha portato alla realizzazione di un progetto impegna-
Due renderings della terza versione del progetto ©ARCHEA ASSOCIATI
tivo e ambizioso, dove le terme non sono solo luogo di relax, non solo un posto dove si fa un’esperienza di tipo terapeutico e di benessere, ma anche un’esperienza visiva ed emozionale. Senz’altro potremmo definire questo intervento tra le più suggestive Terme d’Europa che avranno doppia valenza: offrire un luogo di benessere e wellness da una parte ed un luogo di sorpresa, un luogo per la visione, un luogo per apprezzare il paesaggio dall’altra.
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Nuovo Progetto ”OLTRE L’INFINITO”
Partenza dal Corno d’Aola (zona antenna ripetitore) mt. 2024 Arrivo alla Tonalina (zona intermedia cabinovia / colonia ex vigili del fuoco) mt 1680 Lunghezza percorso 2082 mt Altezza media del raggio d’azione rispetto al suolo 353,62 mt
Durante la passata estate ha suscitato notevole interesse da parte dei turisti, la nostra presentazione in anteprima, vedi Adamello Magazine n. 19, della realizzazione della Zip Line.Procedono a pieno ritmo i lavori, si prevede l’inaugurazione a fine primavera 2019 e la disponibilità a pieno ritmo per la prossima estate. Un’ulteriore alternativa per i nostri Ospiti per il tempo libero.
La zona di arrivo della Zip Line (adiacente partenza Seggiovia Valbione)
Foto Consorzio Pontedilegno-Tonale
Sempre più attenti alle esigenze dei bikers
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ell’ottica dei grandi interventi realizzati per l’incremento del ventaglio di proposte turistiche offerte dal Comprensorio, si sta puntando molto sul perfezionamento dell’offerta di iniziative per il bike, settore in grande ascesa in quanto attività green che permette di trascorrere delle ore piacevoli praticando sport all’aria aperta.
Tra questi il bike park del Passo Tonale, i percorsi gravity nei boschi di Ponte di Legno e Temù, la pista ciclabile da Ponte di Legno a Edolo. L’ospitalità a 360 gradi dei bike hotels (strutture ricettive certificate) completa l’offerta con una rete di servizi dedicati: dal noleggio della bici alla riparazione ed assistenza, alla ristorazione attenta alle esigenze degli sportivi.
Il nostro Territorio si presta ottimamente per questa attività, con leggendarie salite protagoniste di importanti gare ciclistiche nazionali ed internazionali, passi alpini che mettono alla prova bikers provenienti da ogni parte del mondo. Grazie poi all’avvento delle bici con pedalata assistita (dette più comunemente e-bike), queste storiche salite diventano accessibili a tutti e per un’esperienza in relax, senza il pensiero di trovarsi “a secco” di elettricità, sono state posizionate dodici stazioni di ricarica lungo il Comprensorio, adatte a ricaricare le e-bike, ma anche qualsiasi altro dispositivo elettronico.
Foto Consorzio Pontedilegno-Tonale
La Località diventa quindi sempre più “bike friendly”, con numerosi tracciati ed itinerari a disposizione degli utenti, oltre 500 km di sentieri ubicati tra alpeggi, vette e mulattiere della Prima Guerra Mondiale.
Foto Consorzio Pontedilegno-Tonale
Sonia Mariotti
La magnifica Valsozzine moltiplicata per cinque nuovi parchi
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l parco naturale della Val Sozzine, situato vicino al Centro Fondo di Ponte di Legno, è uno dei luoghi più apprezzati della zona per il periodo estivo, tant’è che ogni giorno da giugno a settembre registra il completo sold-out di accessi. Visto il sempre crescente gradimento, la SIT Spa ha già pronto il progetto per altre cinque aree attrezzate, realizzate sulla falsa riga della Valsozzine: • Pezzo, adiacente il bocciodromo; • Case di Viso, nei pressi della chiesetta; • Sant’Apollonia, nell’area pic nic; • Precasaglio, a ridosso delle serre dei piccoli frutti; • Valbione, vicino al laghetto.
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Verranno inoltre programmati in un futuro prossimo altri due interventi di questo genere: un parco attrezzato nella zona limitrofa alla sorgente dell’acqua termale di Sant’Apollonia ed uno a Temù, vicino al campo sportivo. Il comune denominatore rimane il medesimo per ogni area che sorgerà: solarium, pic nic, giochi, sculture, saranno tutti rigorosamente in legno e si potrà godere a pieno del relax generato dalla splendida natura che ci circonda. Qui vi presentiamo in anteprima i tre progetti già in fase di realizzazione: 1. Pezzo 2. Precasaglio 3. Valbione
Planimetria Parco Pezzo adiacente il bocciodromo
Planimetria Parco Valbione vicino al laghetto
Planimetria Parco Precasaglio a ridosso delle serre dei piccoli frutti
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RIFUGIO CORNO D’AOLA NUOVA GESTIONE
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PONTEDILEGNO
TONALE
Ghiacciaio Presena Foto di Fabio Sandrini
This is CORSO MIL ANO, 34 - PONTE DI LEGNO
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Una lodevole iniziativa di SIT Spa e Pontedilegno Ski School
Vogliamo abbattere le barriere e creare strutture e servizi dedicati,per rendere più facile il turismo sportivo in montagna,ai portatori di handicap.
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entieri Accessibili Srl è la start-up innovativa a vocazione sociale costituita nel settembre 2017 per iniziativa di cinque ragazzi divenuti paraplegi-
ci a seguito di incidenti in auto o sul lavoro. Il progetto è di fatto la continuazione dell’iniziativa denominata “Sci-Hando” realizzata dall’associazione L’Amministratore del Cuore Onlus in collaborazione con il Rotary Club Iseo Lovere Breno, il Rotary Club Adda Lodigiano e con il sostegno del Comune di Ponte di Legno. Il progetto avviato da alcuni anni nel comprensorio dell’Alta Valle Camonica ha l’obiettivo di avvicinare i ragazzi con disabilità fisica o mentale agli sport invernali.
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Proprio grazie alla passione per lo sport e la montagna dei suoi soci ideatori: Walter Martello presidente della società, Ivano Marengoni, Giovanni Zeni, Esteban Farias, Andrea Botti e l’intesa con le principali realtà turistiche e imprenditoriali locali in primis la società SIT SpA diretta da Mario Bezzi e la Pontedilegno Ski School diretta da Mauro Lazzarini, è stato possibile attivare e promuovere la start up per sviluppare il turismo accessibile e facilitare le persone con difficoltà motorie a frequentare le nostre montagne. Risulta molto importante anche il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Ponte di Legno, della Pro Loco e delle Associazioni che agevolano il perseguimento degli obiettivi,
così come la consulenza tecnica e professionale di Paolo Badiini socio fondatore e vicepresidente della start up e di Gianfranco Missiaia, maestro di sci e presidente del Comitato provinciale di Brescia per l’Unicef onlus all’interno del Consiglio di Amministrazione. Il primo step, in fase di realizzazione, è un’applicazione gratuita consultabile on-line, attraverso smartphone e tablet, che ha lo scopo di indicare piste da sci, sentieri e passeggiate, posti auto dedicati, ma anche rifugi e strutture alberghiere in grado di ospitare soggetti porta-
tori di handicap, mamme con bambini, anziani o più in generale tutte le persone con difficoltà motorie. Gli step successivi già in via di sviluppo saranno l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Ad oggi la società può contare sulla partecipazione di diverse realtà locali del Terzo Settore che hanno sottoscritto l’aumento di Capitale Sociale oppure mediante l’erogazione di contributi economici finalizzati. Tra di essi è importante evidenziare la partecipazione della Provincia di Brescia, la Finanziaria di Valle Camo-
nica SpA, la Coop. Sociale Il Cardo, la Coop. Sociale Stella Alpina, la Fondazione Monsignor Giacomo Carrettoni e la Fondazione Comunitaria della Provincia di Brescia Onlus. A partire proprio dal mese di Dicembre 2018, sarà attivo anche il progetto di inserimento lavorativo rivolto a ragazzi con disabilità in collaborazione con la Coop. Sociale Il Cardo Onlus e la Coop. Sociale Stella Alpina mediante l’utilizzo di un food-truck che vedrete transitare in alcune zone del Comune di Ponte di Legno e di Temù. Il food-track commercializza “cioccolato” prodotto dalla Fondazione Amici di Sissi Onlus che si occupa della gestione di un laboratorio artigianale per la produzione di barrette di cioccolato e prodotti affini impiegando ragazzi con disabilità psichica e utilizzando il marchio “180 a noi il cioccolato fà impazzire” che deriva dalla legge n.180 del 13 maggio 1978 più nota come legge Basaglia dal nome dello psichiatra e promotore della riforma che portò alla chiusura dei manicomi restituendo dignità di persona al paziente psichiatrico in favore dell’inserimento sociale. La società Sentieri Accessibili vuole essere lo strumento per lo sviluppo del turismo accessibile e solidale in Alta Valle Camonica e potrà contribuire a completare la qualità dell’offerta migliorando anche la qualità della vita degli utenti. Visita il nostro sito: www.sentieriaccessibili.it
TECNOLOGIA DALLE AZIENDE Dimitri Veclani
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’azienda Völkl ,rappresenta una storia infinita sull’innovazione e fonte di ispirazione nel mondo dello sci. Tut¬to iniziò con ingegneri e appassionati di sci nel 1923,ricchi di competenze, accuratezza, attenzione per i dettagli, determinazione, ambi¬zione. Da allora, queste competenze sono entra te in ogni singolo prodotto che realizziamo. Per noi, l’espressione “Made in Germany” non è solo una promessa, ma una responsabilità. La nostra fabbrica principale a Straubing, rappresenta uno degli stabilimenti più moderni al mondo dove vengono prodotti sci, artigiani con grandi abilità ingegneristiche e attrezzature high-tech lavorano per produrre al¬cuni tra gli sci migliori al mondo: incredibilmente precisi, lungimiranti e dalla qualità impareggiabile. Negli anni, i materiali e geome-
trie degli sci sono cambiati parecchio. Tutte le aziende sono alla ricerca di materiali e costruzioni innovative, rivolte all’obbiettivo di diminuire i pesi senza sacrificare la sciabilità. I nostri modelli top di gamma facenti parte della collezione 2018-2019, racchiudono tutta la migliore tecnologia che volkl ha sviluppato in questi quasi cento anni di produzione. L’anima dello sci è composta da due tipi di legno con caratteristiche differenti. Un legno duro, posizionato adiacente alla lunghezza delle lamine per migliorare il trasferimento della potenza tra lamina e neve ottenendo una stabilità elevata dello sci, un legno più morbido e leggero posizionato al centro dell’asta, apporta più agilità, manovrabilità e riduzione dei pesi.
Anche l’inserimento delle fibre di vetro è stato modificato, anziché avvolte e incollate all’anima in legno, nella nuova collezione utilizziamo la tecnologia 3D Glass. Le fibre di vetro vengono posizionate tra soletta e anima, con dei bordini verticali agganciati al fianchetto anteriore e posteriore dello sci. Questo permette una diminuzione di pesi, migliore rigidità torsionale , più grip e stabilità sulle nevi ghiacciate.
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TECNOLOGIA DALLE AZIENDE
Negli anni si sono sviluppate molto anche le solette degli sci, oggi utilizziamo solette P-TEX 4500, sono composte da polytilene ad alta densità molecolare, questo tipo di materiale permette un ottima scorrevolezza, durata e un perfetto assorbimento durante le procedure di sciolinatura. Sempre più frequentemente su alcuni modelli di sci, abbiamo introdotto negli anni l’utilizzo di materiali come il Titanal, Kevlar e Carbonio, questi prodotti vengono abbinati tra loro ed utilizzati nelle tipologie di costruzione precedentemente descritte, obbiettivo, come già detto di ottenere prodotti sempre più leggeri ma al tempo stesso più performanti. Aspetto importante nell’utilizzo dello sci è quello di cercare soluzioni per diminuire le vibrazioni che si creano sull’attrezzo durante la discesa. Per ovviare a questo problema, abbiamo introdotto il sistema UVO 3D. Questa rivoluzionaria tecnologia, contrasta questo fenomeno grazie alla comprovata capacità di ammortizzare e ridurre le vibrazioni in orizzontale, verticali e per tutta la lunghezza dello sci. La tecnologia Uvo, sfrutta la propria massa per contrastare e assorbire le forti vibrazioni che si creano durante sullo sci durante la discesa. Anche i nostri atleti in Coppa Del Mondo utilizzando con ottimi benefici questo inedito sistema Uvo.
Da tutte queste tecnologie, utilizzo di nuovi materiali e dall’esperienza costruttiva del ‘ azienda , nascono prodotti come il nostro RaceTiger GS.
Nuove strategie per lo SCI CLUB PONTE DI LEGNO
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enerdì 28 luglio è stata convocata presso la Sala Faustinelli l’Assemblea dei Soci dello Sci Club Ponte di Legno per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo per il quadriennio Olimpico 2018/2022. Con la presenza di 134 Soci (direttamente, in rappresentanza di minori e/o per delega) sono stati eletti:
Consiglio Direttivo per il quadriennio Olimpico 2018/2022 FAUSTINELLI BRUNO Presidente PANCHIERI MATTEO Vice Presidente MAZZOLENI MIRCO Vice Presidente
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BELTRACCHI MICHELE Segretario DEL BONO IVAN Direttore Tecnico Martinazzoli Silvia Rappresentante Atleti
l nuovo consiglio ringrazia sinceramente Walter Maculotti che con impegno e devozione ha guidato lo Sci Club dal 1991, ottenendo ottimi risultati sia in campo Nazionale che Internazionale.
iamo un gruppo di persone che ha deciso di mettere a disposizione dei ragazzi Dalignesi e non, tempo ed idee al fine di far proseguire la secolare tradizione dello sci agonistico a Ponte di Legno. E’ stato nominato sin da subito un Direttore Tecnico che coadiuvato dagli allenatori avrà il compito di dare attuazione ai programmi d’allenamento differenti e specifici per ogni categoria:
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LUCIA GREGORINI - PREAGONISTICA 201112-13 SCI: Il programma si basa innanzitutto sul divertimento e sull’approccio allo sci utilizzando oltre che la metodologia classica anche aiuti didattici come: BIRILLI - CAPANNE – MANUBRI – PALI NANI ecc.... non facendo gare inseriamo sporadicamente qualche prova nei pali giusto per fargli prendere confidenza. Si lavorerà ricercando principalmente gli equilibri e le percezioni. IMPARIAMO DIVERTENDOCI. DANIELE CATTANEO - BABY 2009-10 ATLETICA: Si basera’ sul lavoro di giochi di squadra ricercando la coordinazione e gli equilibri. SCI: Alla base abbiamo sempre il divertimento, cominciando a ricercare con maggior attenzione alcuni aspetti indispensabili per lo sci come il giusto utilizzo dei piedi inteso come percezione ed equilibro su differenti tipi di pendenze, successivamente passeremo all’uso del palo (gommato) come addestramento curando le linee e le simmetrie del corpo. MASSIMILIANO FAUSTINELLI - CUCCIOLI 2007-08 ATLETICA: Ricerca di equilibri – coordinazione – rapidità inserendo per la prima volta la forza (no pesi) utilizzando semplicemente il peso corporeo con esercizi specifici,evitando cosi’ traumi alle ginocchia e schiena. SCI: L’asticella delle difficoltà si alzerà lavorando sui principi fondamentali in modo più intenso e preciso quali percezione,equilibro, simmetrie e perpendicolarità al piano inclinato. Successivamente passiamo al palo curando le linee, la rapidità in fase di cambio e la percezione della velocità.
ordinazione – inserendo la rapidità e due tipi di forza,quella lenta e quella esplosiva. (Pesi allievi) effettuati in modo più complesso e difficile. SCI: Si lavora sulla ricerca del gesto tecnico corretto e adatto alle diverse esigenze (gigante – slalom – super g.) cominciando a correggere in modo personalizzato. Il lavoro sui pali si alternerà con tracciati ritmici - aritmici e ingannevoli effettuati su tutti i tipi di terreno (piatto – medio – ripido)per abituarsi ai cambi di ritmo e velocità.Si lavorerà sulla consapevolezza della velocità di avanzamento nei pali abbinando la giusta rapidità di cambio e movimento tecnico abbinata alla coordinazione. CRISTIAN SOMMER ed ENRICO ZANI GIOVANI 1998-2002 ATLETICA: Il lavoro atletico in questa fase diventa molto impegnativo e personalizzato curando molto la forza (palestra) lenta ed esplosiva - l’equilibrio e la rapidità. SCI: Il lavoro in questa categoria si basa sull’essenza di tutte le basi tecniche appena descritte affrontate nei minimi particolari e con la massima serietà,non solo tecnica ma anche mentale con una buona conoscenza dei propri limiti e mezzi,ricercando modifiche personali sugli attrezzi per favorire le proprie prestazioni. Lavorando con ragazzi di carattere già formato, le correzioni e il programma deve essere condiviso e organizzato individualmente.
DAVIDE RIVA - RAGAZZI 2005-06 / ALLIEVI 2003-04 ATLETICA: Si basa sempre sui soliti principi equilibri – coIL LAVORO DA SVOLGERE DOVRA’ ESSERE DI TIPO PIRAMIDALE, DOVE PARTENDO DALLA BASE “ZONA D’APPRENDIMENTO” SI VORREBBE RAGGIUNGERE LA “CIMA” SUPERANDO IN MODO GRADUALE STEP SEMPRE PIU’ DIFFICILI FINO AL RAGGIUNGIMENTO DELLO SCOPO DEI NOSTRI SACRIFICI, RENDENDO LO SPORT PIU’ FACILE E DIVERTENTE.
HOCKEY CLUB PATTINAGGIO ARTISTICO PontediLegno Temù
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re anni fa grazie alla passione di alcuni è nata l’ASD HOCKEY PATTINAGGIO PONTEDILEGNO-TEMU e finalmente, nell’alta valle Camonica, si sente ancora parlare di Hockey su ghiaccio, sport dimenticato dagli anni novanta. Il paese è sempre stato legato a questo sport ma la mancanza di una struttura adeguata ha reso difficile l’impresa a tutte quelle presone che negli anni, a partire dalla fine degli anni ’60, hanno cercato di mantenere vivo questo sport. Grazie all’impegno delle amministrazioni comunali di Ponte di Legno e Temù, che hanno concesso un contributo economico significativo, l’associazione ha potuto acquistare una piccola pista di pattinaggio artificiale; avere la possibilità di allungare la “stagione del ghiaccio” ha permesso ai nostri atleti di allenarsi in casa costantemente e quindi di migliorare le loro prestazioni. Infatti da ottobre, in località Pontagna, si scalfisce il ghiaccio! Questa struttura, situata nella parte bassa del paese di Temù loc. Pontagna, adiacente alla partenza della seggiovia Roccolo Ventura, ha di fatto allungato la stagione del ghiaccio dando una spinta positiva a tutto il movimento. La novità assoluta, e molto apprezzata, è stata il Pattinaggio di Figura (artistico), mai stata praticata sta riscuotendo un successo inaspettato. Agonisticamente, da due stagioni, un gruppo di ragazzi partecipa al campionato di hockey Trentino Veneto, prima in collaborazione con l’HC VAL DI SOLE e, da quest’anno, in una nuova squadra HC VALLI DEL NOCE che riunisce gli Hockey club di Ponte di legno – Temù, di Malè e di Fondo. I sacrifici che questi piccoli atleti devono sostenere sono molti ma stanno crescendo in maniera costante e rapida, facendo un’esperienza formativa molto importante per il loro futuro.
La stagione in corso vedrà anche le ragazze della squadra di pattinaggio artistico impegnate nelle prime gare intersociali e in un progetto di ghiacciospettacolo che darà a tutte loro la possibilità di esprimersi secondo le proprie attitudini ed inclinazioni Altra bella novità è il ritorno della prima squadra senior, che rappresenta il riferimento e la continuità dell’attività sportiva dei nostri ragazzi/e. Gli Snowdevils Senior sono partiti in quarta ed attualmente sono capolista del campionato NOHL (nord ovest hockey League) un campionato amatoriale di ottimo livello. L’obbiettivo è quello di rendere questa squadra sempre più forte e pronta ad accogliere gli junior che crescendo raggiungeranno un livello importante . L’ASD Hockey e Pattinaggio Ponte di Legno- Temù, dalla sua nascita, opera sul territorio con l’intento di essere socialmente utile per i giovani affinché possano trovare nello sport una valida alternativa alle giornate di ozio. L’associazione inoltre, mette a disposizione del pubblico insegnanti specializzati per lezioni individuali e di gruppo, per lezioni di perfezionamento, inoltre i nostri insegnanti sono abilitati all’insegnamento a ragazzi/persone disabili. Il nostro impegno sarà sempre alto e speriamo nel supporto costante di enti, sponsor e pattinatori che ringraziamo continuamente e costantemente perché sono essenziali per la vita delle ASD.
Cosa sarà di tendenza la prossima stagione? Cecilia Taini
Ecco la domanda del momento per gli appassionati di moda
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a risposta potrebbe essere molto difficile, o molto semplice, dipende dalla prospettiva, visto che le proposte sono tra le più disparate. Difficile riuscire a trovare un filo conduttore che riesca a riassumere le centinaia di collezioni di stilisti che hanno dato, quest’anno in maniera particolare, visioni molto personali sulla loro moda per il prossimo Autunno/inverno. Possiamo però provare a cercare di individuare dei trend che segneranno la moda dei prossimi mesi, delle cose che vedremo proposte nelle vetrine dei negozi e che probabilmente vorremo vedere nei nostri armadi!
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PER LA MONTAGNA er quanto riguarda l’abbigliamento di montagna le proposte si dirigono su capi versatili, da poter usare sia sulle piste che per una passeggiata serale. Capi comodi caldi e soprattutto tecnici, adatti a godersi le molteplici attività e bellezze che le nostre montagne ci regalano, nonostante le temperature rigide e la neve che speriamo arrivi abbondante!
Stampa animalier
che troveremo su abiti e accessori. Essendo questa stampa già di per sé molto vistosa, va ben dosata e non esasperata con dettagli troppo appariscenti.
La gonna plissè al ginocchio, che
ormai è un must si può portare con una decolléte che la renderà molto bon ton o, in maniera più sbarazzina e informale, con una scarpa da ginnastica.
Il giubbotto imbottito, over size
lungo largo e grosso sarà il vero protagonista dell’inverno 2019. Comodo e caldo, lo abbiamo visto sulle passerelle abbinato a mise molto eleganti oltre che in look streetwear.
La scarpa con tacchetto,
che oltre ad essere molto raffinata è anche comoda. Proposta in tantissimi colori e materiali, di grande tendenza in velluto, animalier o con cristalli applicati.
Le sneakers, confortevoli,
sportive e avveniristiche con forme sempre più particolari e ormai proposte da tutte le più importanti maison di moda come Gucci, Luis Vuitton e Balenciaga.
Fabio Fabiani - Matteo Panchieri foto Mauro Mariotti
“GAVIA BIKE RACE” “La scalata al mostro sacro, la cima Coppi di numerosi Giri d’Italia”
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omenica 2 Settembre si è disputata la prima edizione della “GAVIA BIKE RACE” valevole come ultima prova del circuito “G.P.M” Gran Premio delle Salite Camune e penultima prova del circuito dello Scalatore Lombardo. La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione Adamello Free Bike in collaborazio-
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ne con il Consorzio Ponte di Legno – Tonale e la Proloco di Ponte di Legno, il connubio fra le società ha permesso l’ottima riuscita dell’evento, e che evento: la scalata al mostro sacro, la cima Coppi di numerosi Giri d’Italia, il passo Gavia con i suoi 2621 mt. di altitudine. Una salita unica nel suo genere, con scenari naturalistici mozzafiato, che hanno accompagnato i ciclisti dalla partenza, posta nella Piazza XVII Settembre nel centro storico di Ponte di Legno fino al Passo Gavia caratterizzato da una vista a 360° che abbraccia le cime del gruppo dell’Ortles-Cevedale e dell’Adamello-Presanella. La salita che hanno affrontato gli atleti presentava una lunghezza di 18 km, superando un dislivello positivo di 1364 metri con una pendenza media del 7,5%, con punte al 15%. Da segnalare la completa chiusura al traffico motorizzato della strada, a partire dalle ore 9.00 fino alle ore 14.00, questa iniziativa denominata “Enjoy Stelvio National Park”, fortemente voluta dal Parco Nazionale dello Stelvio e dagli Enti Comprensoriali competenti, ha interessato oltre alla strada del Passo Gavia, lo Stelvio e il Mortirolo. Infatti, tra il mese di Luglio e Settembre, in giornate prestabilite, le strade sono state chiuse alla circolazione automobilistica permettendo a ciclisti ed appassionati di montagna di godere in piena libertà e senza l’assil-
lo delle auto l’esperienza della salita ai famosi passi alpini del Parco e delle sue vicinanze. Sotto l’arco di partenza, nonostante il maltempo con pioggia e freddo su tutto l’arco alpino, si sono presentati 50 ciclisti pronti a darsi battaglia lungo le rampe che caratterizzano questa mitica ascesa. Il via come da programma, è stato dato alle ore 9,00 dal Direttore di Corsa Giuseppe Previtali, il gruppo ha attraversato la parte storica del paese per poi immettersi sulla Strada Provinciale n.300; lungo la dura ascesa, il gruppo si è allungato e si sono creati numerosi plotoncini di atleti che, con le loro divise, hanno colorato la famosa “carraia militare” che collegava l’alta Vallecamonica con la Valtellina durante la grande guerra. Il primo atleta a transitare sotto lo striscione dell’arrivo con il tempo di 1h 01’ 44” è risultato Vaira Cristian della società Pavan Free Bike ASD che ha preceduto di 55” Sogne Alessandro del Team Brema Pissei. La prima atleta con il tempo di 1h 29’ 21” è risultaI vincitori delle singole categorie sono risultati:
ta la forte atleta della Polisportiva S. Giorgio Ugo Bike Grassi Nicoletta. All’arrivo, come per tutte le prove del GPM Camuno, era presente il servizio del cronometraggio elettronico completo di display con l’indicazione immediata del tempo impiegato per ogni atleta ed un ricco ristoro accompagnato dal tè caldo, ben gradito dai concorrenti, vista la giornata piovosa e la bassa temperatura presente sul passo. Alla fine della parte agonistica della manifestazione gli atleti sono rientrati a Ponte di Legno dove all’interno del palazzetto dello sport hanno potuto usufruire degli spogliatoi e delle docce calde. Alle ore 12.00 è stato servito un abbondante Pasta Party per tutti i partecipanti e gli accompagnatori al seguito degli atleti ed alle ore 13.00 si sono svolte le premiazioni coordinate dal presidente della società organizzatrice Testini Roberto; oltre alle premiazioni dell’assoluta e delle singole categorie sono state consegnate le maglie che hanno incoronato i leader del circuito “G.P.M” Gran Premio delle Salite Camune. Con un gradito plauso a tutto il gruppo della Società Adamello Free Bike, si è conclusa così la quinta prova dello Scalatore Lombardo, manifestazione amatoriale targata Federciclismo Lombardia. Per la seconda edizione è già stato annunciato un cambiamento di data programmando la gara per luglio 2019 con un week end dedicato esclusivamente agli appassionati delle “due ruote”. Vi aspettiamo numerosi.
-Categoria Junior Sport: Baracca Luca della ASD Polisportiva Edolese; -Categoria Elite Sport: Vaira Cristian del Team Brema Pissei; -Categoria Master 1: Bertelli Mattia della ASD EX3MOTRUE Racing; -Categoria Master 2: Malgarida Luca della ASD Sellero Novelle; -Categoria Master 3: D’Antonio Massimo del Gnani Bike Team; -Categoria Master 4: Fenaroli Diego dell’Isolpi Racing Team; -Categoria Master 5: Vaira Claudio della ASD Sellero Novelle; -Categoria Master 6: Niglia Michele della Società Sprint Bike Lumezzane; -Categoria Master 7: Garattini Valerio del Niardo For Bike ASD; -Categoria Master 8: Bertelli Girolamo della Cicli Bettoni Costa Volpino; -Categoria unica Woman: Grassi Nicoletta della Pol. S. Giorgio Ugo Bike; -Categoria MC5: Pogna Sergio della Polisportiva Disabili di Valcamonica.
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SNOW...Neige...Schneee... per tutti solo e solamente NEVE Testo e foto di Fabio Sandrini
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a Natura è capace di regalarci meravigliosi e suggestivi scenari. Penso alla rugiada che scorre sul palmo di una foglia, ad un prato ricoperto di brina, alla calabrosa e alla galaverna che avvolgono i rami delle piante sottovento o alle stalattiti di ghiaccio che dalle grondaie pendono verso terra. Tra tutti peró lo spettacolo che più adoro in assoluto è quello generato da un semplice fiocco di neve. È l’emblema della vita, l’acqua che si trasforma e che lentamente si avvicina al suolo per poi adagiarsi accanto a suoi simili, splendendo e scintillando quando anche solo un raggio di sole lo lambisce.
Un fiocco di neve, più del singolo cristallo di ghiaccio o della goccia di acqua, è secondo me la prova che nulla al mondo quanto la Natura è capace di costruire da elementi semplici e comuni come della semplice acqua delle forme e linee uniche e incredibili.
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gni volta che nevica mi emoziono come quando ero un bambino. Trovo incredibile come una nevicata sia in grado di regalarmi tante emozioni una in fila all’altra: sentire sulla propria pelle il brivido del fiocco che si adagia e poi si scioglie, il profumo unico dell’aria, il paesaggio che lentamente si trasforma, i prati che si animano di www.adamellomagazine.it
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bambini che si divertono, l’apparente pace che trasmette ogni soffio di vento... Prendiamo un fiocco di neve e catturiamolo con un guanto. Vedete anche voi come me il manifestarsi della geometria e della matematica in una singola goccia d’acqua?
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Di fronte a così tanta bellezza e semplicità non posso fare altro che contemplare in silenzio. Potrei prenderne a decine e non ne troverei nemmeno uno uguale all’altro. Cambiando le condizioni di umidità, temperatu-
ra etc dell’aria si va incontro a numerosissime altre forme e tipologie; ognuno è frutto del caso.
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on vedete anche voi lo specchio dell’umanità nella moltitudine di fiocchi di neve che cadono? Ognuno nasce in condizioni differenti, a quote differenti, in posizioni differenti, ma dalle stesse identiche molecole; stiamo sempre e comunque parlando di H2O, semplice acqua. Il caso poi fa sì che il processo di cristallizzazione sia di volta in volta diverso, condizionato dall’ambiente e dalle sue caratteristiche. Ció che ne scaturisce è la fusione di centinaia e centinaia di cristalli di ghiaccio in un’unica forma ed entità. Un po’ come ognuno di noi che è diventato così come è solo dopo numerosi cambiamenti anche i fiocchi di neve vanno incontro ad una nascita ed una crescita. Così come per l’uomo l’ambiente in cui cresce ne modifica la forma, il carattere... I più puri sono quelli appena nati, poi altre moleco-
le e l’atmosfera stessa li modificano, trasformandoli in qualcosa di diverso da ció che inizialmente erano. Noi uomini andiamo incontro allo stesso fato. Quando poi poggia terra ognuno inesorabilmente si lega all’altro creando un’unica grande famiglia. Il mutamento tuttavia è dietro l’angolo. A parte le nevi perenni, ormai sempre più rare, ogni fiocco, una volta geloso della sua unicità e poi diventato tutt’uno con altri, si trasforma fino a scomparire, solo apparentemente peró; la Natura è un’abile riciclatrice, non spreca nulla, ogni molecola è troppo preziosa per essere sprecata. Quel fiocco di neve che abbiamo osservato con tanto stupore e interesse è ora scomparso ai nostri occhi. Magari lo reincontreremo, non ci è dato saperlo. Lo avremo probabilmente già dimenticato dopo pochi minuti. Le immagini e gli scenari che è stato capace di regalarci invece torneranno, bisogna solo pazientare. Passeranno la primavera, l’estate e l’autunno e quindi sarà di nuovo inverno.
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Marina Cala de’ Medici Struttura di eccellenza e all’avanguardia punto di partenza privilegiato per visitare le bellezze della regione Toscana
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l Porto turistico Marina Cala de’ Medici è una struttura di eccellenza e all’avanguardia che ospita un totale di 650 imbarcazioni da diporto dagli otto ai trentasei metri di lunghezza. Il Cala de’ Medici offre ai propri clienti non solo servizi portuali di altissimo livello (service dedicato, courtesy car elettriche, self area, ecc.), ma anche un borgo commerciale di quasi 3.000 mq, con una grande varietà di negozi, ristoranti, bar, agenzie nautiche specializzate, una palestra e SPA, uno yacht club che promuove numerose regate e iniziative sportive ed un cantiere navale.
Aspetti fondamentali di Marina Cala de’ Medici sono la raggiungibilità e la distanza dai principali luoghi di interesse. Cala de’ Medici è facilmente raggiungibile in aereo: l’aeroporto di Pisa dista solamente 44 km, ed il Porto è ben servito anche dalla rete autostradale, l’uscita della A12/E80 per Rosignano è a pochi
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chilometri di distanza. Il Porto, inoltre, ha una posizione baricentrica rispetto alla Penisola italiana, dal momento che si trova in Toscana, che è al centro dell’Italia, Toscana che, a sua volta, si trova al centro del Tirreno (il Cala de’ Medici per la precisione è al confine fra mar Ligure e mar Tirreno, nel mar Ligure), che è al centro del Mediterraneo. Grazie a queste peculiarità, Cala de’ Medici è il punto di partenza ideale per varie mete di notevole interesse culturale, storico-artistico, naturalistico e, non in ultimo, eno-gastronomico della regione Toscana. Una di queste è sicuramente il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Con una superficie terrestre di oltre 17.000 ettari e marina di oltre 60.000, è il più grande parco marino d’Europa e comprende le isole d’Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona. Si tratta di un arcipelago “anomalo”, perché ogni isola rappresenta una realtà a sé, con il proprio carattere diverso dalle altre e ricca di una mera-
Matteo Italo Ratti - AD di Marina Cala de’ Medici.
vigliosa rassegna di ambienti naturali, vegetazione, cultura, storia e arte. Tutte le isole fanno, inoltre, parte del Santuario Pelagos per i mammiferi marini, un’area marina protetta che si estende per 90.000 kmq, istituita grazie a un accordo tra Italia, Principato di Monaco e Francia. Per quanto riguarda la parte a terra, partendo
da Marina Cala de’ Medici si possono raggiungere facilmente tutte le principali città d’arte toscane, città di fama internazionale che tutto il Mondo ci invidia, prima fra tutte Firenze, universalmente riconosciuta come una delle più belle città del mondo, che incanta i suoi visitatori con le meraviglie dell’architettura rinascimentale; Siena, la città del Palio, il cui centro storico è considerato dall’Unesco patrimonio dell’umanità e che è uno splendido esempio di architettura medievale. E poi Pisa con la torre pendente, Lucca con le sue mura cinquecentesche, Arezzo e la sua tradizione orafa, e ancora Siena, Volterra, San Gimignano, i paesaggi del Chianti, della Val d’Orcia… dove il vino in primis e la buona cucina che esalta i prodotti locali fanno sì che chi li visiti non posa più pensare di farne a meno. Da non dimenticare, infine, la cittadina più vicina al Porto, facilmente raggiungibile a piedi, ovvero Castiglioncello, situata in una posizio-
ne privilegiata dal punto di vista panoramico, con le sue lussureggianti pinete e le spettacolari scogliere a picco sul mare. Da sempre ritrovo di cultura unita a relax e divertimento, Castiglioncello è diventata celebre negli anni sessanta del ‘900 come meta di vacanza di importanti esponenti del mondo del cinema, come Alberto Sordi e Marcello Mastroianni. Ospitò in quel periodo anche il set del famosissimo film di Dino Risi “Il sorpasso”, con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant. A capo del bellissimo Porto toscano è dal 2013 Matteo Italo Ratti, presente all’interno del Cala de’ Medici fin dall’apertura con la sua compagnia di charter, la Sailor.Tex Sailing Charter Company. Da sempre Ratti porta avanti il principio secondo cui i porti della Toscana debbano fare network, unirsi sotto il “brand Toscana” per attrarre una clientela interessata a visitare le infinite bellezze di questa terra partendo proprio dai porti, che possono senza dubbio essere considerati porte di accesso che dal mare conducono sul territorio. È anche grazie a questa visione che nel 2014 Ratti è stato nominato nel Consiglio di indirizzo del Distretto Tecnologico Nautica e Portualità della Regione Toscana, che porta avanti, fra gli altri, l’ambizioso progetto di rendere sempre più moderne e competitive, anche attraverso la tecnologia, le marine toscane. Nei progetti futuri di Cala de’ Medici, dall’anno prossimo, investimenti importanti per il rilancio della parte commerciale del Porto (borgo commerciale), con nuove attività e nuovi negozi che prenderanno il via già nel 2019. Si punterà, fra le altre cose, sulla creazione di un Centro Commerciale Naturale e sul lancio di nuovi brand come quello di YachtIngBond, la mason dell’abbigliamento per il mondo dello yachting inteso non solo come indumenti tecnici, ma anche come look per tutti coloro che amano il mondo della nautica ma non sono navigatori.
Parola d’Avvocato
L’ATTIVAZIONE DEL SOCCORSO ALPINO: RESPONSABILITÀ
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apita di frequente, in inverno e in estate, che il soccorso alpino intervenga per “salvare” escursionisti e amanti della montagna trovatisi in situazioni a cui non sapevano far fronte per mancanza di adeguata preparazione o per un’errata valutazione delle proprie capacità. Come è noto, l’attivazione di tale servizio comporta un impiego di risorse tanto economiche quanto umane che per essere giustificato richiede un adeguato rapporto tra l’effettività del pericolo corso dai richiedenti aiuto e la circostanza affrontata dal soccorso alpino. Per questo motivo ci si interroga rispetto a quale eventuale tipo di responsabilità, vuoi civile e/o penale, sorga in capo al soggetto “superficiale”. Nel caso in esame, per quanto riguarda la sussistenza della responsabilità configurata dal codice civile, è necessario chiarire la distinzione stabilita dal legislatore regionale per regolamentare due differenti circostanze da cui discendono diverse conseguenze. La legge regionale della Lombardia, n.5 del 2015, ha infatti stabilito che nelle situazioni in cui a seguito del recupero da parte del Soccorso Alpino sia stato necessario un accertamento o un intervento di tipo ospedaliero la prestazione non richiederà alcun pagamento. Viceversa, come stabilito all’art. 3 della citata legge nei casi in cui “non sussista la necessità di accertamento diagnostico o di prestazioni sanitarie presso un pronto soccorso” coloro che hanno richiesto aiuto saranno soggetti a una compartecipazione alla spesa sostenuta. Ma vi è di più: ai soccorritori è accordata la facoltà di valutare in sede di recupero se la situazione in cui versa il richiedente aiuto sia da ricondurre
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Avv. Maffeo Damioli Cristiana Lissidini
ad imperizia dello stesso valutabile a fronte di una serie di indicatori oggettivi tra i quali: attrezzatura, condizioni meteo e abbigliamento. Nel caso in cui si affermi l’imperizia, in capo al soggetto sorgerà l’obbligo di rifondere le spese ma aumentate in una misura che può oscillare dal 30 al 50%. La ratio alla base di tale aumento può ravvisarsi in una sorta di deterrente ad un utilizzo superficiale dei soccorsi di personale altamente qualificato ed indispensabile in svariate situazioni caratterizzate da un alto tasso di difficoltà di recupero. A questo punto ci si può dunque interrogare sull’opportunità di configurare un’eventuale responsabilità anche di tipo penale, posto che l’art. 658 c.p., rubricato “Procurato allarme presso l’Autorità” sanziona con l’arresto fino a sei mesi chiunque comunichi ad un ente o persone che esercitano un pubblico servizio “disastri, infortuni o pericoli inesistenti”. Poiché nel maggio 2018 al Soccorso Alpino è stata confermata la qualifica di ente che esercita un pubblico servizio, sarebbe dunque corretto applicare questa norma in tutti quei casi in cui i soccorritori vengono chiamati per situazioni risolvibili con mezzi più adeguati?
Parola di Psicologa Rubrica di psicologia a cura della dott.ssa Laura G. Donati Psicologa clinica, psicoterapeuta sistemico relazionale Libera professionist (riceve a Edolo e Braone) Cellulare: 3311687218 Mail: info@psicologadonati.it
VIVERE QUI E ORA!
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere (Dalai Lama)
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l’istante presente: l’unico modo per vivere una vita senza rimpianti né rimorsi. Ma che cosa significa davvero vivere nel qui e ora? “Vivere pienamente il qui ed ora” detto in altri termine potrebbe tradursi con “essere consapevole del tuo momento presente” ed è un concetto che viene utilizzato, nella sua versione più diffusa e popolare, per spingere le persone a non preoccuparsi per il futuro e a prendere le distanze dal proprio passato. Approfondendo meglio tale argomento ci tengo a sottolineare che vivere pienamente il proprio presente significa in realtà accedere con sapienza al nostro bagaglio di conoscenze passate, sapendo esattamente cosa ignorare e cosa portare nel nostro presente. Significa saper scegliere come considerare il nostro futuro, inserendolo in una cornice ad hoc, funzionale, utile, potenziante e vivificante per noi e per i nostri rapporti.
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iviamo in un’era caratterizzata dalla frenesia, dalla routine, da mille impegni e obiettivi che dobbiamo portare a termine ogni giorno e che hanno reso la maggior parte delle persone stressate, agitate, ansiose e stanche. La nostra è l’era della distrazione, in cui non c’è spazio per la calma ed il silenzio, in cui il tempo scorre talmente veloce da renderci spesso inconsapevoli delle nostre azioni. Per definire il modo con il quale affrontiamo la maggior parte delle nostre giornate è stato coniato il termine “sindrome del pilota automatico”. Ciò sta ad indicare come spesso facciamo le cose in maniera meccanica e mentalmente assenti, approcciandoci alla vita con scarsa consapevolezza. Alcune difficoltà che si possono riscontrare nella quotidianità sono spesso dovute alla non abitudine a vivere il presente: chi soffre d’ansia, ad esempio, tende a proiettarsi nel futuro, prospettando eventi catastrofici, lasciandosi sfuggire, in tal modo, la possibilità di sfruttare le risorse e le potenzialità della propria quotidianità. Chi invece è bloccato dalle sue paure, probabilmente è ancora legato al suo passato: il timore di commettere errori già fatti o di soffrire nuovamente, gli impedisce di cogliere la bellezza del momento presente e le opportunità che possono presentarsi. Ecco che allora si sente parlare sempre più frequentemente della necessità di essere maggiormente consapevoli, di vivere nel presente e di cogliere l’attimo. Già nel I secolo a.C. con il suo celebre ‘Carpe diem’ il poeta latino Orazio sottolineava l’importanza di vivere pienamente
Alcune indicazioni per beneficiare del momento presente: • Impara a fermarti • Pratica la presenza: bisogna abituarsi ad essere coscienti di ciò che si fa, a vivere l’adesso, a spegnere la mente, per focalizzarsi solo ed unicamente su un’azione specifica • Pratica la Consapevolezza: vuol dire sapersi ascoltare, identificare le proprie sensazioni e percezioni, anche corporee, per conoscersi e comprendersi a fondo. • Impara a meditare: negli ultimi anni si è molto diffusa la Mindfulness, ovvero la meditazione basata sulla consapevolezza. Tale pratica consiste nel mantenere la nostra attenzione momento per momento, imparando, attraverso un allenamento costante, ad essere coscienti di alcuni aspetti della nostra vita (camminare, mangiare, osservare l’ambiente che ci circonda) • Presta attenzione al tuo respiro: respirare è il gesto più naturale e potente che compiamo ogni giorno ed è una delle poche funzioni corporee su cui possiamo agire consapevolmente
In alta Vallecamonica una zucca da record, 913 kg! Sonia Mariotti
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a calda estate appena trascorsa ha regalato a Malonno un nuovo primato: dopo il pluricampione mondiale di mungitura a mano, anche la zucca più grande d’Italia. 1,70 mt di larghezza, 1,80 mt la lunghezza, 5,60 mt di circonferenza. Queste sono le misure della zucca coltivata nella piana malonnese da Augusto, professione operario, esperto agricoltore nel tempo libero. Il risultato non è casuale, ma bensì il frutto di una decina d’anni d’esperienza e di una meticolosa opera di coltivazione curata in ogni
particolare: dalla scelta dei semi, passando per la predisposizione del terreno e della serra, fino alla sofisticata tecnica di irrigazione. La fase di semina è partita alla fine di marzo in un vasetto, il 14 aprile il seme viene trasferito nel campo, il 7 giugno è tempo di impollinazione e subito, vedendola crescere, Augusto comprende che la strada è quella giusta. La pianta cresce con una vitalità straordinaria e nel suo pieno rigoglio si è presa ben 90 metri quadrati di terreno, con una crescita del frutto alla media di 20 kg al giorno! Le stime generate dalla misurazione della zucca sono buone e l’obiettivo è la vittoria alla Rassegna “Sale in Zucca”, valida per la sfida nazionale, che ogni anno si tiene a Sale Marasino (BS) la seconda domenica di settembre.
Dopo qualche delusione nelle passate edizioni (due secondi posti, uno nel 2016 ed uno nel 2017 per uno scarto di soli due chili), finalmente è l’anno buono ed Augusto riesce ad imporsi sui rivali in gara (ventidue le zucche partecipanti, provenienti da varie parti d’Italia) ed ottenere la tanto sospirata incoronazione quale “Re di Zuccolandia”. L’attesa della pesatura è stata lunga ma quanta emozione quando la bilancia ha generato quel magico numero (913 kg), la gioia ha contagiato i presenti, amici, parenti, che si sono radunati attorno a lui per una grande festa. Questo esemplare da guinness ha portato ad Augusto anche la soddisfazione di aver ottenuto il nuovo record italiano, che fino ad ora era nelle mani di un agricoltore toscano, oltre alla visibilità di servizi su stampa e tv. La gioia per il record è durata due settimane, ma con orgoglio Augusto tiene a precisare che la sua è stata la prima zucca in Italia a superare le duemila libre.
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DESENZANO DEL GARDA VAL DI SOLE - TRENTINO ST. MORITZ - TOUR DELLE ALPI Gara Internazionale Autostoriche Regolarità Prove cronometrate Classiche e di Media Concorsi d’Eleganza Inserita nella categoria “Superclassic Cup 2019” di Aci Sport Pacchetto turistico “Special Followers”. Vivere la Summer Marathon va al di là del solo significato sportivo, sconfinando nella cultura, storia, enogastronomia, turismo. Far conoscere ed apprezzare incomparabili angoli di mondo, unici per la loro bellezza, interessando gli appassionati di tutto il mondo. Summer Marathon - Team Oldtimer Sport ASD Ponte di Legno - Tel. e Fax +39 0364 900300 info@summermarathon.it - www.summermarathon.it 70
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Le vincitrici canadesi della “Coppa delle Dame� Silvia Claudia Barberi - Elena Mancinelli su Porsche 356 B del 1962 nella salita verso il Passo Gavia. Fotografia di Rosario Liberti - Petrolicious.com www.adamellomagazine.it
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(13)-14-15-16 GIUGNO 2019
DESENZANO DEL GARDA - VAL DI SOLE - TRENTINO ST. MORITZ - TOUR DELLE ALPI Gara Internazionale Autostoriche Regolarità cronometrata classica e media - Concorsi d’eleganza inserita nel prestigioso calendario ACI SPORT “SUPERCLASSIC CUP 2019” Top event vintage sport car in calendario ACI Sport “SuperClassic Cup 2019”. 3 tappe per un totale di 738 chilometri. Transito in paesaggi incomparabili. 90 prove cronometriche classiche. 6 prove cronometrate di media con 18 rilevamenti tempo segreti. 4 Concorsi d’Eleganza con singola classifica in 4 Località: Malè - St. Moritz - Pellizzano - Desenzano del Garda. 99 Vetture ammesse antecedenti il 31 Dicembre 1981. Inoltre speciale categoria Super Car per 25 moderne vetture di alto pregio sportivo. 8 Passi Alpini scollinati, simbolo delle storiche maratone automobilistiche gare epiche di un tempo: Valvestino, Carlo Magno, Tonale, Gavia, Foscagno, Bernina e Aprica. 6 Laghi pittoreschi da fiaba: Garda, Valvestino, Idro, St. Moritz, Poschiavo, Iseo. 24 Capitali del turismo lacustre ed alpino attraversate: Desenzano del Garda, Salò, Gargnano, Idro, Pinzolo, Madonna di Campiglio, Val di Sole, Malé, Commezzadura, Tonale, Ponte di Legno, Valfurva, Bormio, Livigno, Zernez, Engadina, St. Moritz, Bernina, Aprica, Pellizzano, Montecampione, Pisogne, Sale Marasino, Iseo. Pacchetto Turistico “Special Followers”, full immersion di 3 giorni nell’atmosfera entusiasmante della gara, a contatto diretto con le mitiche leggendarie di un tempo. Stesso itinerario e degustazioni enogastronomiche. Pacchetto Turistico “Waiting Summer Marathon” per coloro che volessero raggiungere il Lago di Garda e Desenzano il giorno della prima sessione di verifiche (Giovedì 13 Giugno 2019), drink party, cena e pernottamento. La disponibilità è limitata. Logistica di livello con il vantaggio di alloggiare alla fine di ogni tappa sempre nello stesso hotel di quattro stelle dotato di un completo centro benessere. Degustazioni enogastronomiche di prodotti tipici locali, welcome drink, coffee break lungo il percorso, come da programma. Un ricco montepremi, proverbiale consuetudine, di esclusivo pregio, riconoscimento agli arrivati, VIP Package a tutti gli equipaggi verificati. Superlativo Primo Premio il pacchetto completo di partecipazione a La Gran Carrera Argentina - Edizione 2020. (Iscrizione - volo andata e ritorno - soggiorno - vettura idonea alla competizione). TOTALE GARA (dati riepilogativi dellla manifestazione) Km 738
CONTROLLI ORARI CONTROLLI TIMBRO PROVE CLASSICHE 16 6 90
PROVE MEDIA 6
CONCORSI D’ELEGANZA 4
Venerdì 14 Giugno 2019 PRIMA TAPPA Desenzano del Garda - Malé (Val di Sole)
Principali Località Attraversate Partenza da Desenzano del Garda - Padenghe - Salò - Gargnano - Passo Valvestino - Capovalle Idro - Storo - Breguzzo - Tione - Pinzolo - Madonna di Campiglio - Passo Carlo Magno - Folgarida - Costa Rotian - Commezzadura - Arrivo a Malé.
800 - COMMEZZADURA
1100 - COSTA ROTIAN
773 - MALÈ 1300 - FOLGARIDA
1680 - PASSO CARLO MAGNO
776 - PINZOLO
596 - TIONE
SOSTA PRANZO 398 - STORO
776 - VALVESTINO
85 - GARGNANO
98 - SALÓ
96 - DESENZANO DEL GARDA
1516 - MADONNA DI CAMPIGLIO
SOSTA COFFEE BREAK
RIASSUNTO PRIMA TAPPA Km 192
CONTROLLI ORARI CONTROLLI TIMBRO PROVE CLASSICHE 5 2 30
PROVE MEDIA 1
CONCORSI D’ELEGANZA MALÈ
SECONDA TAPPA
Sabato 15 Giugno 2019
Commezzadura (Val di Sole) - St. Moritz - Pellizzano (Val di Sole)
Principali Località Attraversate
1877 - PASSO DEL TONALE
1250 - PONTE DI LEGNO
716 - EDOLO
437 - TIRANO
1184 - PASSO APRICA
925 - PELLIZZANO
2307 - PASSO DEL BERNINA
1777 - ST.MORITZ
1474 - ZERNEZ
SOSTA PRANZO 1819 - LIVIGNO
1200 - BORMIO
2616 - PASSO GAVIA
1250 - PONTE DI LEGNO
1877 - PASSO DEL TONALE
1192 - VERMIGLIO
850 - COMMEZZADURA
2293 - PASSO DEL FOSCAGNO
Partenza da Commezzadura (Val di Sole) - Vermiglio - Velon - Stavel - Passo Tonale - Ponte di Legno - Ponte dei Buoi- Passo Gavia - Sant’Antonio Valfurva - San Nicolò Valfurva - Bormio - Cepina - Santa Lucia - Oga - Valdidentro - Passo Foscagno - Dogana Italia - Livigno - Tunnel - Dogana Svizzera - Zernez - St. Moritz - Passo Bernina - Poschiavo - Tirano - Stazzona - Passo Aprica - Corteno Golgi - Santicolo - Edolo - Stadolina - Temù - Ponte di Legno - Passo Tonale - Stavel - Vermiglio - Fucine - Arrivo a Pellizzano (Val di Sole).
RIASSUNTO SECONDA TAPPA Km 323
CONTROLLI ORARI CONTROLLI TIMBRO PROVE CLASSICHE 6 4 32
PROVE MEDIA 4
CONCORSI D’ELEGANZA St. Moritz e Pellizzano
TERZA TAPPA
Domenica 16 Giugno 2019
Commezzadura (Val di Sole) - Desenzano del Garda
Principali Località Attraversate
127 - BRESCIA
576 - POLAVENO
200 - ISEO
190 - SALE MARASINO
95 - DESENZANO DEL GARDA
189 - PISOGNE
216 - ARTOGNE
SOSTA COFFEE BREAK 330 - BRENO
716 - EDOLO
SOSTA COFFEE BREAK
1250 - PONTE DI LEGNO
1877 - PASSO DEL TONALE
1192 - VERMIGLIO
850 - COMMEZZADURA
1121 - MONTE CAMPIONE
Partenza da Commezzadura (Val di Sole) - Ossana - Vermiglio - Pizzano - Passo Tonale - Ponte di Legno - Stadolina - Edolo - Rino di Sonico - Artogne - Concessionaria Agricar - Acquebone - Montecampione - Loc. Beata - Pisogne - Marone - Sale Marasino - Sulzano - Iseo - Polaveno - Gombio - Sarezzo - Brescia - Tang. Ovest Brescia - Tang. Sud Brescia - SP11 - Arrivo Finale a Desenzano del Garda.
RIASSUNTO TERZA TAPPA Km 223
CONTROLLI ORARI CONTROLLI TIMBRO PROVE CLASSICHE 5 2 28
PROVE MEDIA 1
CONCORSI D’ELEGANZA Desenzano del Garda