Manifesto per il TURISMO a CESENATICO e in ROMAGNA

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MANIFESTO PER IL TURISMO A CESENATICO E IN ROMAGNA Sviluppo della destinazione e crescita del sistema turistico La stagione 2023 è giunta al termine, con tutte le sue incertezze e criticità, ma il nostro sguardo è già rivolto al 2024 perché sappiamo che le poche settimane che ci separano dal periodo natalizio dovranno essere sfruttate al meglio per “mettere a terra” numerosi temi che andremo a condividere nel presente documento. Cesenatico sta resistendo ma rileviamo le debolezze di una città che può crescere molto imparando a fare sistema (privato-pubblico e privato-privato), dedicando energie a nuovi e stimolanti progetti. Puntare sulla qualità e rendere la città più attraente non è uno slogan retorico ma un obiettivo che deve guidare tutti verso il futuro; un obiettivo con ricadute economiche importanti e fondamentali per tutto il sistema. Condividiamo pienamente la scelta di costituire la DMO e confidiamo che questa nuova “cabina di regia” sappia trovare l’indispensabile condivisione nella visione, le risorse per affermare il brand Cesenatico, le competenze tecniche per gestirlo facendo un salto di qualità rispetto al passato nella comunicazione ed il coraggio per riuscire ad essere innovativi riconoscendo l’essenza della nostra città. Chiediamo che la Cabina di Regia della DMO appena costituita abbia più potere di spesa e facoltà di destinare i contributi in promozione turistica ed eventi. Inoltre chiediamo che venga allargata la partecipazione ai Consorzi di promozione turistica della città come già scritto e richiesto più volte. Cesenatico, ma più in generale l’intera Emilia-Romagna, hanno bisogno di una precisa strategia di internazionalizzazione e destagionalizzazione che riguardi tutti, non solo la Pubblica Amministrazione, ma anche gli albergatori, gli operatori di spiaggia, i ristoratori, i commercianti e più in generale gli operatori turistici. Deve essere chiaro che senza internazionalizzazione è impossibile crescere e svilupparsi, la stagione si riduce a 60 giorni di piena occupazione, nella migliore delle ipotesi, rendendo insostenibile ogni investimento di miglioramento e ristrutturazione. 1


Vogliamo una città moderna in cui: -

la mobilità sia a misura di persona con collegamenti a basso o nullo impatto ambientale;

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gli spazi verdi si trasformino in luoghi di ritrovo e socializzazione;

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le barriere architettoniche vengano eliminate;

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la capacità di attrarre nuove imprese rappresenti un valore condiviso;

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la capacità di attrarre nuovi lavoratori sia un obiettivo strategico;

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la spinta delle nostre imprese a trasformarsi ed investire corrisponda ad una concreta capacità amministrativa e burocratica a supportarle;

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il valore del brand Cesenatico e dell’Emilia-Romagna ritornino ad essere centrali ed attrattivi.

Indichiamo di seguito le quattro macro-tematiche sulle quali intendiamo aprire un confronto con le Pubbliche Amministrazioni (regionale e comunale) e con le organizzazioni preposte alla promozione (Apt Servizi e Destinazione Romagna). 1.

Viabilità

I nostri ospiti lamentano tempi inaccettabili per raggiungere Cesenatico, in particolare durante i weekend, dalle regioni del Nord Italia e dai paesi di lingua tedesca (anche 7 ore per percorrere 200300km). A questo proposito riteniamo necessario attivare un “piano d’azione” che lavori in più direzioni: -

coinvolgere tutti i soggetti (ANAS, Polizia Stradale, Società Autostrade, Regione, …) affinché vengano attuate politiche attive di massima fluidificazione del traffico per ridurre al minimo gli incidenti stradali, dall’altro renda il viaggio maggiormente piacevole in cui anche la sosta in autogrill possa diventare un momento di relax e possibilmente anche di promozione del nostro territorio;

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attivare il collegamento su gomma fra Ravenna e l’Europa, proseguendo dalla strada statale 309 Romea (SS 309), che fa parte della strada europea E55, per incentivare i turisti, provenienti dal Nord-Europa, a proseguire fino alla riviera romagnola. La SS 309 costituisce un importantissimo asse viario in direzione nord-sud per le comunicazioni dall'Emilia-Romagna e dalla Riviera romagnola verso il Veneto (infatti attualmente non esiste un'autostrada che segua la medesima direzione a oriente dell'A13 Bologna-Padova). 2


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potenziare nei mesi estivi la quantità dei treni disponibili a lunga e breve percorrenza incentivando attraverso promozioni dedicate l’utilizzo di questo mezzo a basso impatto ambientale,integrando tale scelta con una rete di trasporti locali che colleghi in tempi brevi tutte le zone della città mettendo al centro la stazione;

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sviluppare trasporti su strada (in sinergia con START Romagna) perché quelli presenti non sono sufficienti. Mancano corse che collegano le frazioni limitrofe col centro di Cesenatico, anche la sera.

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sviluppare un puntuale piano comunale in grado di portare Cesenatico ad essere una città a misura di pedone, bicicletta e mezzi elettrici. La chiusura del Lungomare, nelle ore serali, fino a Villamarina non può più essere una chimera, quando località limitrofe lo fanno da anni. L’alibi “deve essere un viale attrezzato” costituisce una ragionevole obiezione che può essere superata intanto sperimentando un nuovo modo di vivere il lungomare a piedi, in bicicletta o con mezzi elettrici. In seguito, siccome diamo per scontato che avrà un grande successo anche grazie a qualche spettacolo di animazione da strada, si potrà pensare ad un progetto ancora più strutturato, con il verde, le dune … Ma ora è necessario agire, innovare e sperimentare. Non possiamo più permetterci di stare fermi e rimandare.

2. Arredo urbano, colonie abbandonate e decoro Cesenatico non può più presentarsi ai propri ospiti e cittadini con decine di edifici abbandonati,spesso nelle posizioni privilegiate della prima linea. Va fatto uno sforzo straordinario per trovare soluzioni concrete sia per i proprietari dei beni,che per il decoro cittadino. Riteniamo poco utile sperare negli effetti degli attuali strumenti urbanistici come incentivo a fare alberghi, perché di fatto non lo sono abbastanza. Oggi nessuno è interessato fare nuovi alberghi per lavorare 60/70 giorni! Non ci sono incentivi significativi per chi deve affrontare milioni di euro di investimenti, neppure finanziari. Prevediamo che senza nuove soluzioni lo stallo proseguirà per anni, probabilmente decenni. Proponiamo una nuova norma urbanistica che tuteli il volume edificato/superfici, magari attraverso una convenzione, un atto formale, a patto che si demolisca. La proprietà dovrebbe sostenere dei costi, che prima o poi comunque avrebbe dovuto affrontare trattandosi di 3


costruzioni non recuperabili. Quindi da un lato la garanzia giuridica, una sorta di “cassaforte virtuale dei diritti edificatori” e dall’altra un gesto concreto a favore della comunità, ovvero demolire e utilizzare quegli stessi spazi per parcheggi, aree verdi o soluzioni temporanee. Va fatta una convenzione fra l’Amministrazione comunale, la Regione e i privati della durata di 25 + 25 anni che permetta nelle aree libere, in via temporanea, di parcheggiare, con costruzioni di pergole anche con fotovoltaico in attesa di riconvertire i volumi oppure semplicemente l’installazione di aree verdi provvisorie finché il proprietario non decide cosa fare dell’area in questione. Alla fine, un grande progetto concreto di riqualificazione urbana. L’incentivo reale per i proprietari è quello di un abbattimento importante dell’IMU che resta solo sul terreno, quindi con importi molto bassi. In questo modo lo scenario della città cambierebbe nel giro di pochi mesi e con lei anche il degrado che oggi viviamo. L’arredo urbano di zone della città come Ponente, Villamarina, Valverde, Boschetto, è indecoroso; non hanno ancora marciapiedi, aiuole, illuminazione moderna, eccetera. Centinaia di imprese di quell’area pagano tasse come tutte le altre ma continuano a ricevere troppo poco indietro; è tempo di avere più coraggio e realizzare un progetto organico che ricucia lo strappo dal resto della città. Bene l’inizio lavori a Ponente, ma ora il resto … 3. Promozione sui mercati DACH, Inghilterra, Francia, Benelux e in seguito America e Canada È tempo di rompere gli indugi! Ciò che è stato fatto in termini promozionali per riconquistare i mercati di lingua tedesca negli ultimi dieci anni non è sufficiente a portare Cesenatico e l’Emilia-Romagna ad essere rilevanti su quei mercati. Dobbiamo attuare un piano straordinario di diversi milioni di euro all’anno che copra tutte le aree di comunicazione e commercializzazione attualmente scoperte durante i dodici mesi. Basta alle campagne soft di breve durata senza una strategia comunicativa ed una continuità del messaggio nel tempo. L’attore principale di questo piano riteniamo debba essere la regione Emilia-Romagna attraverso Apt Servizi con il pieno e totale supporto degli attori economici più rilevanti (Club di Prodotto, tour operator, catene alberghiere ,…). 4


In questo ambito si deve inserire anche una strategia di valorizzazione della destinazione che punti ad individuare degli Ambassador in Europa e nel mondo che promuovano la città, gli aspetti più interessanti e originali, le attività sportive e culturali. Chiediamo pertanto più eventi innovativi ed attrattivi durante tutto l’anno, pensando anche a quelli culturali (mostre importanti, concerti, eventi teatrali ecc..)che attirino turisti soprattutto nelle ali di stagione e trovino attrazione da parte di tutti coloro che abitualmente amano trascorrere le loro vacanze nelle città d’arte. 4. Politiche di valorizzazione delle persone Le risorse umane nel turismo sono il vero capitale delle imprese, perché l’ospitalità è centrata sulle persone, senza di esse non ci può essere soddisfazione dei clienti. La soddisfazione dei clienti passa da quella delle persone coinvolte nei processi di servizio. È tempo che tutti gli stakeholders facciano la loro parte affinché Cesenatico diventi luogo attrattivo non solo per gli ospiti ma anche per tutti coloro che sono interessati a lavorare in un turismo moderno, rispettoso, adeguatamente retribuito e formativo. Sono necessari: -

strutture in grado di far dormire i lavoratori delle nostre aziende nel periodo aprile-ottobre in condizioni decorose, con servizi di connettività e soluzioni base per la preparazione dei cibi;

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corsi professionalizzanti fortemente accelerati della durata di 1-2 settimane (per camerieri, donne delle pulizie, aiuto cucina, …);

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nuovi percorsi di apprendistato in cui il giovane lavoratore venga formato dall’esperienza dell’imprenditore e dei capi servizi con un supporto formativo pre-assunzione contenuto ma utile e professionalizzante; è fuorviante e farraginosa tutta la burocrazia attuale per l’inserimento degli apprendisti (sessioni di formazione online infinite e poco utili, carta e documenti a livelli esponenziali, il tutto per un periodo di lavoro che spesso si limita a 2 mesi).

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politiche di valorizzazione del lavoro rivolte ai giovani aventi lo scopo di far apprezzare i tanti lati positivi di imparare un mestiere, responsabilizzarsi, imparare a conoscere le persone, i propri limiti ed i propri talenti. Proponiamo che tali azioni vengano attuate nelle scuole 5


superiori ed università dell’Emilia-Romagna e delle regioni che accetteranno di attivare convenzioni e scambi culturali. -

Un approccio della destinazione strategico nei confronti dei lavoratori con vantaggi concreti; dagli sconti sui trasporti (Val di Fassa), sui parcheggi (Gatteo Mare), sui noleggi delle biciclette e sulle attività ricreative del dopo lavoro; va realizzata una Card per i lavoratori del turismo.

Siamo consapevoli della portata della sfida che abbiamo davanti a noi ovvero rimettere Cesenatico in gioco sul tavolo della top-ten delle località turistiche italiane entro i prossimi 4 anni. Per condividere il senso di questa nuova e fondamentale sfida vogliamo riunire attorno ad un tavolo le 40 o 50 imprese locali più rilevanti nel mercato turistico in grado di trainare il brand Cesenatico nella direzione più coerente con la strategia e gli obiettivi individuati. È risaputo che le aziende più eccellenti ed innovative - i cosiddetti prime mover - possono costituire una guida e uno stimolo anche per le altre. ADAC ha a cuore una crescita e uno sviluppo il più possibile condiviso e sostenibile, il cambiamento non può essere di pochi ma il più possibile allargato e non solo al mondo alberghiero. In tutto questo l’Amministrazione comunale deve essere consapevole e parte attiva di un nuovo rinascimento. Serve una maggiore focalizzazione sul sistema turistico e un approccio pro-attivo verso le imprese che vogliono fare. Va costituita una task force comunale per chi desidera ristrutturare il proprio albergo, stimolando gli imprenditori e semplificando il più possibile i processi burocratici.

Cesenatico, 16 novembre 2023

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MANIFESTO PER IL TURISMO A CESENATICO E IN ROMAGNA Sviluppo della destinazione e crescita del sistema turistico Disegniamo il nostro futuro e realizziamolo. Il futuro è adesso.

1. UNITI SI VINCE. Fare sistema: fra imprenditori, associazioni, cittadini e Amministrazione. 2. LA DESTINAZIONE E’ TUTTO. Lo spirito autentico, la diversità, il luogo inaspettato, l’identità per diventare una marca attraente (brand identity) nel panorama italiano ed internazionale e conquistare un vantaggio competitivo. 3. LA DESTINAZIONE FELICE. “Parte dai cittadini residenti, dalla loro qualità della vita, dalla capacità di essere felici, dalla loro cura verso la terra che abitano. I turisti arriveranno di conseguenza. Il turismo del futuro è la destinazione felice. Una destinazione felice è anche di appeal per i viaggiatori”. Carlo Petrini 4. QUALITÀ, SEMPRE. Prodotto, ambiente, decoro urbano. 5. INNOVAZIONE CONTINUA. A tutti i livelli: processi, prodotti, pubblico, privato. 6. SOSTENIBILITA’. Ambientale, economica e sociale (non è una moda ma l’unica maniera per stare sul mercato oggi). 7. LA D.M.O. il luogo della strategia, delle tattiche e delle decisioni condivise ma … servono budget coerenti. 8. EFFICACIA, EFFICIENZA. Obiettivi misurabili, trasparenza, massimo risultato minimo sforzo. Decidere e guidare con i dati. 9. INTERNAZIONALIZZAZIONE. L’unica via per aumentare il valore per TUTTI . 10.

IL MARE, LA COLLINA E IL TERRITORIO. Il mix perfetto per un turismo SEMPRE APERTO.

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