Rivista dell’Automobile Club Svizzero | Edizione della Svizzera italiana

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AUTO

L’AUTOMOBILE PER PASSIONE.

Test drive

SU STRADA E IN PISTA

CON LA PRIMA 911 IBRIDA: AVVINCENTE O ERETICA?

Votazione PROSTRA

INTERVISTA

Pagine 12-13 Ambiente IN TICINO L’ARIA È SEMPRE PIÙ PULITA

CON IL CONSIGLIERE FEDERALE ALBERT RÖSTI

Pagine 4-6

Pagine 10-11

Allianz Assistance Leader

mondiale nel mercato per l‘assistenza e Servizi di assicurazione viaggio.

ACS & Allianz Assistance – Una forte partnership con vantaggi preziosi per i membri dell‘ACS:

Centrale d‘emergenza svizzera 24 ore su 24 competente e amichevole

Assistenza in caso di guasti e incidenti in Svizzera e in tutta Europa

Consulenza telemedica e assistenza medica 24 ore su 24, in tutto il mondo in caso di malattia e infortunio

Rete globale di partner Un servizio in tutto il mondo e in qualsiasi momento per i nostri clienti

POLITICA

4 Nulla verrà costruito in maniera preventiva rispetto alle reali necessità

7 Sì alla salvaguardia delle autostrade PARTNER

8 ACS e Shell Card

9 BREVI

APPROFONDIMENTO

10 L’aria in Ticino è sempre più pulita

TEST AUTO

12 Porsche 911 GTS

Un sospiro di sollievo

15 KIA Sorento

Ama gli spazi e il tempo libero

EVENTI

16 Goodwood Festival of speed

NOVITÀ

19 BMW M5 e X3 M50 xDrive Sfoggiano dinamismo a pieni polmoni

SPORT

20 ACS e Rally del Vallese

21 IL Rally del Ticino promette spettacolo INTERNO

22 Track Day al Tazio Nuvolari: si raddoppia!

TESTIMONIAL ACS

23 Una vittoria in casa, una motivante conferma

TRIBUNA GIURIDICA

25 In caso di incedente si viene sempre sottoposti ad un test dell’alcool?

SICUREZZA STRADALE

26 Veicoli di tendenza: una panoramica

28 Eddie tornerà presto nelle scuole!

PROMOTION

29 Assicurazioni: numerosi sconti riservati ai soci ACS

ENERGIA

30 Statistiche, tasse sul CO2

IMPRESSUM

ACS - Sezione Ticino

via Trevani 5 - CP 564 - 6601 Locarno Tel. 091 751 46 71

www.acs.ch - locarno@acsti.ch

Organico

Presidente: Simone Gianini, Bellinzona

Vice presidente: Raide Bassi, Lugano-Cadro

Membri di comitato: Elvezio Codoni, Chiasso

Alex Farinelli, Comano

Sabrina Gendotti, Massagno

Gianmarco Balemi, Tenero

Direttore: Benjiamin Albertalli, Mendrisio

PER UNA SVIZZERA CHE AVANZA!

Cari lettori,

tra circa tre mesi saremo chiamati a votare in relazione al «Decreto federale del 29 settembre 2023 sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali». Ciò significa che la campagna referendaria sta entrando nella sua fase più intensa. In termini di politica dei trasporti, questa è sicuramente una delle votazioni più importanti da molto tempo a questa parte, in quanto ha implicazioni rilevanti per il futuro della nostra mobilità. Un SÌ a questo Decreto federale è quindi estremamente necessario, perché solo in questo modo possiamo garantire che la nostra rete autostradale rimanga efficiente e funzionale. Gli investimenti previsti dal Consiglio federale e dal Parlamento servono ad eliminare gli ingorghi nelle città e negli agglomerati più congestionati e contribuiscono, in modo decisivo, a decongestionare il traffico e a migliorare la sicurezza stradale.

Siamo estremamente lieti di aver potuto intervistare il nostro Ministro dei trasporti, il Consigliere federale Albert Rösti, sull’importanza di questa votazione. Leggete l’intervista dettagliata alle pagine 4-6 di questo numero della rivista AUTO dell’ACS: ne vale davvero la pena!

Vi presentiamo inoltre la campagna del Comitato per il SÌ, di cui l’ACS è membro. Stiamo lavorando in prima linea affinché l’elettorato svizzero approvi il Decreto federale il prossimo 24 novembre 2024, assicurando così il futuro della nostra rete autostradale, quale elemento fondamentale dell’intera infrastruttura stradale e, di conseguenza, della nostra mobilità individuale.

Vi invito ad unirvi a noi e lottare affinché prevalga un chiaro SÌ. Grazie mille!

Thomas Hurter Presidente centrale

Redazione

Nicola Mazzi / locarno@acsti.ch

Stampa: Tipografia Stazione SA via Orelli 29, CP 563, 6600 Locarno Tel. 091 756 01 20 - Fax 091 752 10 26 www.editore.ch - info@editore.ch

Progetto grafico e impaginazione

Giuseppe Gruosso

Tipografia Stazione SA, Locarno

Fotografie

Automobile Club Svizzero

Apparizione 6 volte l’anno, distruibuzione gratuita a tutti i soci ACS

INSERZIONI PUBBLICITARIE

ACS - Sezione Ticino via Trevani 5 - CP 564 - 6601 Locarno Tel. 091 751 46 71 www.acsti.ch - locarno@acsti.ch

Numero 4 agosto/settembre 2024

Prossimo numero ottobre/novembre 2024

In copertina Porsche 911 GTS

NULLA VERRÀ COSTRUITO

IN MANIERA

PREVENTIVA RISPETTO

In vista del referendum del 24 novembre 2024 per garantire la futura funzionalità della nostra rete autostradale, ufficialmente rappresentato dal «Decreto federale del 29 settembre 2023 sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali», il Consigliere federale Albert Rösti risponde ad una serie di domande che vengono ripetutamente poste in relazione al Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali (PROSTRA).

Il Consigliere federale Albert Rösti, Capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC)

Nell’ambito del programma PROSTRA sono previsti investimenti per un totale di 11,6 miliardi di franchi fino al 2030. Come e dove verranno utilizzati questi fondi?

Albert Rösti: Il Consiglio federale utilizzerà i fondi per i necessari ampliamenti dove sono più urgenti. Il traffico sulle autostrade continuerà a crescere fino al 2040, soprattutto nelle grandi città e negli agglomerati urbani. L’orizzonte di realizzazione 2030 di PROSTRA contiene progetti per un valore di quasi 17,4 miliardi di franchi svizzeri. Di questi, 5,8 miliardi sono già stati approvati in modo vincolante e diversi progetti sono già stati realizzati, come la tangenziale nord di Zurigo con la terza canna del tunnel del Gubrist e l’ampliamento a sei corsie dell’autostrada A1 tra Härkingen e Wiggertal. La circonvallazione di Le Locle, ad esempio, è attualmente in costruzione, mentre i lavori di ampliamento dell’A1 tra Luterbach e Härkingen inizieranno quest’anno.

L’attuale fase di espansione del programma PROSTRA comprende sei importanti progetti in tutto il Paese per un costo di circa 4,9 miliardi di franchi, ai quali si sommano ulteriori 300 milioni di franchi destinati alla prosecuzione della pianificazione di progetti futuri. Si tratta di programmi importanti per le regioni di Berna, Basilea, San Gallo, Sciaffusa e tra Losanna e Ginevra. L’orizzonte di realizzazione comprende inoltre ulteriori progetti per un totale di 6,7 miliardi di franchi, che il Consiglio federale sottoporrà al Parlamento con le prossime fasi di ampliamento.

Come intende finanziare il Governo federale questi investimenti?

Lo strumento di finanziamento è il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA), i progetti del PROSTRA sono dunque interamente finanziati dagli utenti. Ciò si spiega con il fatto che i fondi del FOSTRA provengono

principalmente dalla sovrattassa sugli oli minerali, dalla vignetta autostradale e dall’imposta sugli autoveicoli. Il Consiglio federale richiede al Parlamento quali progetti debbano essere finanziati con i fondi del FOSTRA, rispettivamente dove e quando dovranno essere realizzati. Nel 2017 il FOSTRA è stato approvato sia dal popolo svizzero con il 62% di preferenze sia da tutti i Cantoni.

La rete autostradale fa parte delle nostre infrastrutture stradali. Qual è il suo ruolo nel sistema generale dei trasporti?

Le autostrade costituiscono il pilastro del trasporto stradale in Svizzera. Circa il 3% dell’intera rete stradale accoglie oltre il 40% del traffico e oltre il 70% del trasporto di merci. Autostrade funzionanti sgravano in modo affidabile le città e i villaggi dal traffico parassitario e consentono la crescita economica e la prosperità. La rete autostradale deve continuare a svolgere questo compito anche in futuro, e ciò richiede espansioni selettive della sua capacità.

«La Svizzera viene cementificata»Come rispondete a queste affermazioni?

La tappa di espansione 2023 coinvolge superfici per l’avvicendamento delle colture per una superficie complessiva di circa otto ettari: l’equivalente di 11 campi da calcio. Tuttavia, il 100% di questa superficie verrà compensato, e in alcuni casi le aree di compensazione supereranno addirittura la quantità di terreno utilizzato, con un conseguente incremento di tali superfici.

Per comprendere meglio la correlazione tra le grandezze di cui discutiamo: in tutta la Svizzera, le superfici per l’avvicendamento delle colture ammontano a più di 445’000 ettari, che corrispondono a 623’249 campi da calcio. La fase di espansione 2023 occuperà solo lo 0,0017% di questa superficie e la compenserà completamente. In totale, comprese le superfici citate, la fase di espansione 2023 occuperà in modo permanente 53 ettari.

Lungo le tratte interessate, per taluni ampliamenti di corsia sono necessari terreni aggiuntivi. Come viene gestito questo aspetto?

Sì, proprio come per i progetti ferroviari e altre importanti infrastrutture, anche i progetti stradali nazionali interessano spesso i terreni di proprietà privata. Il Governo federale acquisisce da terzi le aree necessarie, secondo tre modalità di procedimento: l’acquisizione di terreni permanenti per l’ampliamento dell’autostrada,

l’acquisizione temporanea di terreni (ad esempio per i cantieri di installazione e le strade di accesso ai cantieri), e le servitù (come i diritti di accesso per la manutenzione o i diritti di passaggio per le nuove linee e condotte). Ci sforziamo di mantenere l’utilizzo del suolo il più contenuto possibile.

La superficie necessaria viene determinata durante la preparazione del progetto di realizzazione. L’USTRA contatta le persone interessate già in questa fase, i quali ricevono informazioni dirette di tutti i dettagli prima della consultazione pubblica.

Tutti i proprietari terrieri interessati possono presentare obiezioni al progetto. Una volta risolte tutte le controversie e approvato il progetto di attuazione, passaggio noto anche come “decisione di approvazione dei piani”, si riprendono i contatti con l’obiettivo di concludere un accordo di acquisizione dei terreni.

Perché è così importante votare SÌ agli investimenti previsti nell’ambito di STEP 2030?

Prima di tutto, due punti importanti: – I progetti di espansione risolvono i problemi dove si rendono necessari con urgenza.

I progetti non vengono realizzati in anticipo rispetto alle reali esigenze.

Il volume di impegno sulla rete autostradale si è sviluppato rapidamente dal 1960. Dal 1990 è aumentato di oltre il 130%. I tratti autostradali particolarmente trafficati sono regolarmente sovraccarichi. Il risultato: ingorghi e blocchi del traffico.

Gli agglomerati di Ginevra, Losanna, Berna, Lucerna, Basilea, Zurigo, Winterthur, San Gallo e Lugano sono particolarmente colpiti, già al giorno d’oggi.

Nel 2023, la rete autostradale è stata congestionata per un totale di 48’800 ore - una cifra record. Rispetto all’anno precedente, ciò corrisponde a un aumento del 22,4%.

Le autostrade congestionate portano il traffico a deviare sulle strade cantonali e comunali. Questo ha un impatto negativo sulla popolazione, sulla sicurezza stradale, sul trasporto pubblico, sui pedoni e sui ciclisti. Un buon flusso del traffico in autostrada è una misura efficace contro il cosiddetto “traffico parassitario” che si riversa appunto sulle strade degli agglomerati.

Le migliorie sono concepite per rendere le autostrade nuovamente affidabili ed efficienti. La manutenzione dei tratti congestionati sta diventando sempre più difficile o addirittura impossibile: persino

piccoli lavori di manutenzione operativa, come la cura del verde, la pulizia del sistema di drenaggio o la manutenzione delle gallerie, causano intasamenti del traffico nei tratti fortemente congestionati. Questo effetto è ancora più marcato nel caso di grandi lavori, come i rinnovi completi o le ristrutturazioni delle gallerie. Con i progetti PROSTRA, la rete autostradale potrà essere sottoposta con facilità a lavori di manutenzione, resterà resistente e robusta e potrà quindi svolgere il suo compito: assorbire i flussi del traffico.

Degli esempi classici di mancanza di resilienza della rete locale sono proprio i sei progetti di espansione proposti, senza di essi, la futura manutenzione sarà associata a grandi restrizioni e interruzioni per il traffico, per i residenti e per l’economia, congestioni, deviazioni del traffico, perdita di tempo unitamente ad ulteriori disagi, ecc.

– Solo con la seconda canna del tunnel di Fäsenstaub sarà possibile mantenere e rinnovare il tunnel di Fäsenstaub sulla A4 vicino a Sciaffusa, senza doverlo chiudere. In altre parole: tra 20 anni, l’attuale canna del Fäsenstaub dovrà essere ampiamente rinnovata. Questo richiederà la chiusura del tunnel per circa tre anni, durante i quali tutto il traffico dovrà essere convogliato attraverso la città di Sciaffusa.

– Per l’imminente ristrutturazione completa dell’attuale tunnel del Rosenberg a due canne sull’autostrada urbana di San Gallo, una canna dovrà essere completamente chiusa per i lavori. La nuova, terza canna, consentirà di instradare il traffico senza ingorghi e deviazioni.

– Il tunnel del Reno a Basilea alleggerirà l’attuale circonvallazione est della A2, poiché consentirà di separare il traffico regionale da quello di transito. Se il tunnel del Reno potrà essere realizzato, la ristrutturazione della circonvallazione orientale, strutturalmente e dal punto di vista del traffico molto complessa, potrà essere realizzata con un impatto molto meno negativo sul traffico e sui residenti.

Signor Consigliere federale Rösti, la ringraziamo per le sue esaustive risposte.

Intervista Carolin Kiefer

SÌ ALLA SALVAGUARDIA

DELLE AUTOSTRADE

COME IMPORTANTE TASSELLO DEL SISTEMA

DELLA NOSTRA MOBILITÀ

Con l’adozione del «Decreto federale del 29 settembre 2023 sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali», come viene ufficialmente chiamato il disegno di legge, garantiamo che la nostra rete autostradale rimanga efficiente e funzionale. Gli investimenti previsti dal Consiglio federale e dal Parlamento mirano ad eliminare gli ingorghi nelle città e negli agglomerati più congestionati, contribuendo in modo decisivo a sbloccare il traffico e a migliorare la sicurezza stradale.

Come membro del Comitato per il SÌ nella campagna referendaria, l’ACS si impegna attivamente affinché l’elettorato svizzero approvi il prossimo 24 novembre 2024 il «Decreto federale del 29 settembre 2023 sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali», salvaguardando così le prestazioni e la funzionalità della nostra rete autostradale.

Nell’intervista alle pagine 4-6, il Consigliere federale Albert Rösti illustra le ragioni per cui la rete autostradale svolge un ruolo di primaria importanza nel contesto dell’intero sistema dei trasporti, e perché si rende inevitabile attuare l’eliminazione di determinati punti di congestione del traffico.

CAMPAGNA ELETTORALE CON AMPIO SOSTEGNO

L’ampio Comitato per il SÌ, che coinvolge anche l’ACS, ha lanciato la campagna referendaria «Per una Svizzera che avanza - SÌ alla salvaguardia delle autostrade» con la conferenza stampa tenutasi a Zurigo lo scorso 5 luglio 2024, sotto la guida dell’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM).

Durante le vacanze estive è stata portata avanti una pre-campagna con manifesti, accompagnata dai primi post sui social media con video di testimonianze di un’ampia platea delle parti interessate. La campagna principale sarà lanciata tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre 2024, in occasione di un’altra conferenza stampa, questa volta presso il Palazzo federale di Berna, con i rappresentanti politici dei membri del comitato, tra cui anche l’ACS. La campagna sarà sostenuta in tutta la Svizzera attraverso vari materiali promozionali, come manifesti, annunci, volantini, adesivi ed altro ancora, in modo da poter contare su un’ampia presenza e visibilità fino al giorno della votazione, domenica 24 novembre 2024. Sul sito web della campagna www.avanzare-insieme.ch sono disponibili ulte-

riori informazioni, come gli argomenti principali, una panoramica dei mezzi di comunicazione della campagna e la composizione del comitato per il SÌ.

DATE IL VOSTRO CONTRIBUTO!

Sostenete attivamente la campagna referendaria e convincete i vostri familiari, amici, conoscenti e colleghi di lavoro che un SÌ alla salvaguardia delle autostrade è essenziale per la nostra mobilità futura. Motivateli a votare il 24 novembre 2024 con un SÌ alle urne. Perché il SÌ al «Decreto federale del 29 settembre 2023 sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali» è di fondamentale importanza per il futuro della nostra mobilità e per una Svizzera che va avanti. In definitiva, si tratta della sicurezza e della stabilità della nostra rete stradale.

In questo numero della rivista ACS troverete l’adesivo per l’auto della campagna per il SÌ. Se desiderate altre copie da distribuire in famiglia o ad amici, conoscenti e colleghi di lavoro, potete ordinarle a info@acs.ch. Saremo lieti di inviarvele per posta. Grazie mille per il vostro impegno e per la vostra dedizione. Ogni SÌ conta, soprattutto il vostro!

INSIEME PER DECOLLARE VERSO IL FUTURO DELLA MOBILITÀ

L’ Automobile club svizzero si affida a partner importanti per offrire ai propri soci i migliori vantaggi e per accompagnarli nel percorso verso il futuro della mobilità. Una partnership con Shell, una delle principali aziende energetiche al mondo, è quindi una scelta ovvia, poiché Shell si basa su tecnologie all’avanguardia e contribuisce allo sviluppo di forme di energia sostenibili e promettenti. Ad esempio, si è posta l’obiettivo di gestire oltre 500 000 punti di ricarica in tutto il mondo entro il 2025 e oltre 2,5 milioni di punti di ricarica entro il 2030. L’acquisizione di evpass ha lo scopo di garantire la crescita della più grande rete di ricarica della Svizzera.

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Inoltre, la rete di ricarica pubblica di Shell, che ora comprende 10’000 stazioni di ricarica e rappresenta quindi il 98% dell’intera rete di ricarica in Svizzera, offre l’opportunità di utilizzare efficacemente i tempi di inattività durante la ricarica dei propri veicoli, ad esempio con un caffè gratuito presso le stazioni Shell (l’offerta è valida fino a fine dicembre).

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BREVI

MONOPOSTO STORICHE IN SFILATA A LOCARNO

La magia delle corse automobilistiche che hanno scritto la storia è tornata a vivere sulle strade di Locarno il 22 e il 23 giugno. Dopo il successo dell’edizione 2023 a Lugano, l’Historic Formula Show ha portato il fascino senza tempo del Motorsport trasformando il centro di Locarno nel palcoscenico di un evento affascinante, consentendo a tutti gli amanti dei motori di compiere un imperdibile viaggio nel tempo. Ad essere esposte monoposto storiche che, domenica pomeriggio, hanno anche sfilato tra due ali di folla attraverso il lungolago di Locarno appositamente chiuso al traffico. Vederle in movimento non è dunque più stata una prerogativa di coloro che hanno assistito alle gare del passato. Un evento unico al quale l’ACS non poteva mancare con un proprio stand e il sostegno attivo alla manifestazione.

Foto Historic Formula Show

L’ENCICLOPEDIA DELLE GARE: II VOLUME

Curato da Giorgio Keller, Fontana Edizioni ha di recente pubblicato il secondo volume de “Classiche motoristiche in Ticino e nei Grigioni e storia del rally in Ticino”. Una nuova opera “enciclopedica” sugli sport motoristici ticinesi che ricalca il primo volume. In questo corposo libro di 432 pagine e oltre 500 foto, sono descritte le principali gare di automobilismo, motociclismo e karting in Ticino e nei Grigioni svoltesi dal 1906 a oggi: circuiti, cronoscalate, slalom e rally nonché diversi chilometri lanciati. Il tutto in 50 nuovi capitoli con risultati, cronache, fotografie, aneddoti, cartine e divertenti sfaccettature. Sono presenti anche molti ritratti di personaggi, futuri campioni delle due e delle quattro ruote che agli inizi della loro carriera corsero sulle nostre strade come Alberto Ascari e Jo Siffert e come suggerisce il titolo si volge lo sguardo anche ad alcune competizioni tenutesi nel vicino Canton Grigioni.

Il libro è acquistabile presso lo shop ACS di Locarno al prezzo di 52.– CHF (spedizione a domicilio possibile su richiesta)

LUGANO TUNING DAY

Molti i giovani e i giovanissimi che hanno partecipato al primo Lugano Tuning Day. La manifestazione, che si è tenuta domenica 30 giugno al Centro Esposizioni Conza, ha visto anche la presenza dell’ACS quale sponsor e sostenitore, rafforzando la sua presenza anche tra gli appassionati di motori più giovani. L’evento ha ospitato l’esposizione di oltre 250 veicoli, ospiti speciali, intrattenimento, contest, area food & drinks e molto altro. Ogni padiglione è stato dedicato a una categoria di veicoli, come quello alle vetture tedesche, allo JDM (le auto giapponesi) e ad altre marche.

Foto Tessin Tuning Club / Cars by Nema

L’ARIA IN TICINO È SEMPRE PIÙ PULITA

I dati contenuti nel rapporto sulla qualità dell’aria del 2023, appena pubblicato, evidenziano una tendenza in atto da anni. Gran merito va al miglioramento tecnologico delle automobili. Ma in futuro i limiti diventeranno più restrittivi.

Malgrado la falsa ma diffusa convinzione che viviamo in una regione inquinata, l’aria in Ticino è sempre più pulita. E questo nonostante l’incremento della popolazione, delle industrie, e del traffico. Una tendenza che viene confermata anche dai dati, gli ultimi pubblicati, relativi al 2023 e giudicato “il miglior anno dall’inizio delle misurazioni”. Un trend positivo e in atto da diversi anni, che vogliamo approfondire con Ivan Maffioli dell’Ufficio dell’aria, del clima e delle energie rinnovabili.

UN’EVOLUZIONE

STORICA POSITIVA

“Storicamente abbiamo assistito a un aumento molto forte dei valori inquinanti come il diossido di azoto (NO2) e le polveri sottili (PM10), fino a metà degli anni 80. In quel periodo venne introdotto il catalizzatore per i veicoli che ha segnato un cambio di passo” esordisce Maffioli. La prima vet-

tura con questa novità tecnologica è infatti del 1984. Da ricordare che negli anni seguenti (precisamente nel 1986) è stato introdotto anche il controllo obbligatorio dei gas di scarico. “Lo abbiamo osservato negli anni 90, quando gli inquinanti sono calati in modo drastico. Vi è poi stata una fase di stagnazione che è coincisa con il primo decennio del Millennio. Probabilmente - evidenzia l’esperto - l’effetto del progresso tecnologico, che è continuato in quegli anni, è stato mitigato dall’incremento del parco veicoli”.

Dopo anni nei quali le emissioni non sono cambiate molto, dal 2012 vi è stata un’ulteriore discesa. “Abbiamo notato che nell’ultima dozzina d’anni soprattutto il diossido d’azoto è calato in modo costante e deciso. E questo è dovuto, con ogni probabilità, all’ulteriore ammodernamento tecnologico del parco veicoli e all’arrivo di vetture ibride ed elettriche. Ma ha contribuito a far scendere gli inquinanti, soprattutto le pol-

veri fini generati dall’attrito sull’asfalto, anche gli pneumatici sempre più performanti”. A titolo di paragone, le medie annue rilevate negli ultimi due anni presso le stazioni di Chiasso e Mendrisio (quindi le zone più inquinate del Cantone) corrispondono infatti a quelle misurate a Brione sopra Minusio all’inizio degli anni Novanta o a quelle di Bodio misurate cinque anni or sono.

Come conferma lo stesso Maffioli, di anno in anno, ci possono essere delle variazioni a dipendenza delle condizioni meteorologiche riscontrate, ma la tendenza è chiara e osservabile dai dati misurati regolarmente dal Dipartimento del territorio in vari luoghi del Cantone. “Anche nei momenti in cui il ricircolo d’aria è assente, i valori sono stagnanti e non aumentano come invece capitava qualche decennio fa”.

E come precisa Maffioli “negli ultimi anni stiamo inanellando una serie di record storici, sugli inquinanti, mai visti in precedenza. Soprattutto per quanto riguarda il

diossido di azoto che è provocato per il 70% dalle emissioni dei veicoli”.

Altra conseguenza positiva riguarda l’introduzione del limite di velocità in autostrada. “Una misura d’emergenza per mitigare l’ozono nell’aria che è ormai diventata un’eccezione. Gli 80km/h in autostrada sono stati introdotti l’ultima volta nel 2019, ma negli anni seguenti non sono stati più necessari”. Insomma è stata l’eccezione che conferma la regola.

UN FUTURO DIFFICILE

Tutto bene dunque. Sì, tuttavia c’è ancora un “ma” che riguarda il futuro. E ce lo illustra ancora Ivan Maffioli. “Se oggi le concentrazioni sono sempre più conformi ai limiti di legge, domani potrebbe non più essere così”. Infatti, negli ultimi venti anni diverse ricerche scientifiche hanno accertato che gli inquinanti sono molto più pericolosi di quanto si pensasse. E quindi i limiti attuali, che per la maggior parte sono stati introdotti negli anni ‘80 (poi aggiornati nei decenni seguenti) non sono sufficienti per proteggere la nostra salute. Nel 2021 l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) ha aggiornato le raccomandazioni, fissando limiti molto più bassi. E a livello nazionale qualcosa si sta muovendo. Lo scorso novembre, la Commissione federale per l’igiene dell’aria ha quindi chiesto al Consiglio federale di rivedere l’Ordinanza, adottando le raccomandazioni dell’OMS. Il Consiglio federale dovrebbe, prima o poi, tramutarli in legge. Non si conosce la data

Limite a 80 km/h a causa dello smog: solo un lontano ricordo?

d’introduzione dei nuovi limiti più restrittivi, ma si annuncia un cambiamento importante. E la cartina del Ticino, che negli anni è diventata sempre più verde, tornerà a tingersi ancora di rosso, come negli anni 80. “In tutta la Svizzera saremmo ben oltre i limiti consentiti. Di conseguenza, la politica sarà chiamata a introdurre nuovi provvedimenti per tentare di abbassare ulteriormente le concentrazioni, anche se ci vorranno anni”.

Ivan Maffioli conclude con una previsione: “È abbastanza probabile che per il diossido d’azoto la situazione non dovrebbe

essere drammatica perché i miglioramenti continui e netti dovrebbero proseguire anche nei prossimi anni e quindi pure i nuovi limiti saranno raggiungibili nel giro di qualche anno. Più problematica sembra essere la situazione per le PM10 perché, oltre ad essere in parte di origine naturale, una parte delle polveri non viene emessa direttamente da una fonte, ma si forma in un secondo tempo attraverso delle reazioni chimiche a partire da altri inquinanti”. Affaire à suivre.

Testo di Nicola Mazzi

UN SOSPIRO DI SOLLIEVO

È ibrida, ma le componenti per l’elettrificazione servono unicamente a farla andare più forte. Infatti non percorre nemmeno un metro con il solo motore elettrico e anche tra i cordoli si è rivelata la GTS più coinvolgente di sempre. Come ha ben dimostrato la nostra prova.

Era forse dai tempi della 996 che il debutto di una nuova Porsche 911 (in questo caso un aggiornamento di metà carriera dell’attuale generazione, la 992) non generava un tale numero di discussioni, speculazioni, ipotesti e pareri. Allora vi era il passaggio dai motori raffreddati ad aria a quelli raffreddati ad acqua e l’abbandono dei fari anteriori tondi, oggi il nocciolo della questione ruota attorno al fatto che per la prima volta una 911 stradale ha un propulsore ibrido.

Gli animi si sono divisi: da un lato quelli che sbrigativamente o per principio hanno gridato al sacrilegio, dall’altro coloro che hanno dato fiducia a Porsche ritenendo che, se i tecnici di Weissach hanno deciso di spingersi sino a questo punto, avranno avuto le loro buone ragioni e sicuramente avranno fatto un ottimo lavoro. Chi aveva ragione? Ovviamente i secondi, come del resto la storia del marchio ci insegna. In effetti, tutte le componenti legate all’elettrificazione della 911 GTS sono state sviluppate con un solo obiettivo: incrementare le prestazioni. Il risparmio in termini di carburante è infatti trascurabile, e il motore – a differenza di quanto avveniva con le precedenti GTS – è stato progettato da zero per questa specifica versione. Il cuore del propulsore “t-hybrid” è un sei cilindri boxer da 3,6 litri, la cui sovralimentazione è affidata ad una singola turbina (anziché due, come sulle altre 911) nella quale è integrato un motore elettrico in grado di generare 15 cv di energia elettrica, ricavata dai gas di scarico. Questa può essere recuperata e trasmessa alla batteria da 1,9 kWh oppure - come nel caso in cui venga richiesta grande potenza - trasmessa direttamente al motore elettrico (54 cv, 150 Nm) integrato nel cambio. D’altro canto, grazie al motore elettrico la turbina può essere mantenuta in pressione

anche in fase di frenata, affinché la risposta sia più immediata non appena si preme nuovamente sull’acceleratore. È quindi evidente come l’elettrificazione - per altro con aggravio di peso stimabile in appena 50 kg - sia di supporto ai 485 cv e ai 570 Nm del motore termico. Complessivamente, a disposizione vi sono 541 cv e 610 Nm.

UNA “PICCOLA” TURBO O UNA CARRERA S POTENZIATA?

Le prestazioni, in effetti, sono di assoluto rilievo. A cambiare rispetto alle precedenti GTS sono in particolare l’istantaneità con cui il propulsore reagisce anche alle più minime sollecitazioni dell’acceleratore nonché l’intensità della spinta, tanto che esplorandone il vero potenziale emerge una muscolosità tale per cui a tratti si ha più l’impressione (anche a livello sonoro) di trovarsi al volante di una piccola “Turbo” anziché di una Carrera S potenziata. Il tutto viene poi ulteriormente enfatizzato quando si decide di ricorrere alla modalità manuale del cambio PDK, nella quale le reazioni diventano ancora più vivaci ed energiche, suggerendo che la GTS ha una reale voglia di correre.

E qui arriviamo al secondo tratto distintivo di questa GTS, ovvero la maggiore sensazione di connessione con la vettura e il

PORSCHE 911 GTS

manto stradale, sia rispetto alle altre 992.1 che alle precedenti 911 GTS. A livello tecnico sono stati attuati gli adattamenti di rito per incrementare l’handling ma l’elemento più influente sono sicuramente le 4 ruote sterzanti offerte di serie. Se nei tratti veloci con curve ad ampio raggio l’esperienza di guida non è particolarmente spettacolare, la GTS si risveglia nei percorsi più impegnativi,

con volte più strette e ancora meglio se contraddistinte da una certa topografia, dove è richiesto impegno a chi guida per sfruttare tutto il suo potenziale. In questo frangente si viene ripagati da un ottimo bilanciamento e una messa a punto che, in particolare a livello di comunicatività, feeling e coinvolgimento, rappresenta un reale punto di incontro tra le “normali” 911 e la GT3.

La nuova GTS è dunque la prima 911 ibrida, ma non ha smesso di essere una GTS. Anzi: lo è forse ancora di più che in passato. Una duplice sfida se pensiamo che al di là del handling straordinario, l’elettrificazione non inficia in alcun modo l’interazione con l’auto. Nemmeno in frenata dove, nonostante il sistema di recupero, il pedale del freno restituisce un feeling e una modulabilità inappuntabile, anche peraltro con l’impianto carboceramico, oltre che decelerazioni davvero intense. E i 50 chili aggiuntivi? È come se non ci fossero.

Testo Benjiamin Albertalli

SCHEDA TECNICA

Porsche 911 GTS

Motore: 6 cilindri turbo-benzina 3,6 litri + unità elettrica

Potenza e coppia: 541 cv, 610 Nm

Cambio: Doppia frizione a 8 rapporti

Trazione: Posteriore o integrale

Massa a vuoto: da 1’595 kg

0-100 km/h: 3 secondi

Velocità massima: 312 km/h

Consumo medio: da 10,5 l/100 km (omologato)

Prezzo: da 144’900 CHF

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KIA SORENTO

AMA GLI SPAZI

E IL TEMPO LIBERO

Il leggero restyling ridona attualità al grande e conviviale Suv coreano, votato al viaggio e all’accoglienza. Validissima la motorizzazione turbodiesel con cambio doppia frizione, che contribuisce alla guida rotonda ed equilibrata.

Aggiornamento di rito per il comodo e grande SUV coreano, giunto sostanzialmente a metà carriera e per l’occasione ulteriormente affinato. Niente rivoluzioni, ma il design stesso si fa notare attraverso un frontale più contemporaneo e distintivo, in linea con il più recente linguaggio stilistico del marchio. La lunghezza è di 4,82 metri e consente l’accoglienza fino a sette persone, con la terza fila - a richiesta - costituita dalle due poltroncine a scomparsa, sfruttabili all’occorrenza e senza troppe contorsioni anche da persone adulte. Sot-

to il cofano ritroviamo poi in questo caso il turbodiesel quattro cilindri contraddistinto da solide prestazioni, abbinato ora a una trasmissione automatica a doppia frizione e non più con il tradizionale convertitore di coppia, incrementando la velocità nei passaggi marcia e l’efficienza sul piano dei consumi. Come abbiamo potuto verificare anche nel corso del test, con medie d’uso più frequenti che possono scendere anche fino a 7 l/100 km: non male per un veicolo imponente e pesante.

La guida della Sorento resta docile ed equilibrata, votata principalmente al relax e al senso di convivialità offerti dagli ampi volumi interni. Spinta ed elasticità sono sempre adeguate a ogni situazione di marcia, nell’ottica di un ritmo brioso ma senza eccessi, mentre tra le curve i movimenti di carrozzeria restano sufficientemente sotto controllo per consentire cambi di direzione equilibrati e precisi. Più che soddisfacente, poi, il comfort, sia acustico sia nell’assorbimento delle asperità. A bordo c’è spazio in abbondanza, con sedute rialzate e panoramiche insieme a un arredo moderno; la plancia, ritoccata, mette in evidenza i due grandi schermi affiancati da 12,3” ciascuno. Ampie le sedute anteriori ma altrettanto soddisfacente il divano in seconda fila, con

generosa libertà di movimento, regolazione longitudinale e bocchette di aerazione. E in coda, viaggiando in cinque, si dispone di un vano bagagli a dir poco generoso: 813 litri.

Testo AS

SCHEDA TECNICA

Kia Sorento 2.2 Smartstream Diesel

Motore:

Quattro cilindri turbodiesel, 2.2 litri

Potenza e coppia: 194 cv (143 kW), 440 Nm

Cambio: Doppia frizione a otto rapporti

Trazione: Integrale

Massa a vuoto: 2’091 kg

0-100 km/h: 9,7 secondi

Velocità massima: 201 km/h

Consumo medio: 6,6 l/100 km (omologato)

Prezzo: da 52’950 CHF

GOODWOOD FESTIVAL OF SPEED

È considerato uno degli eventi a cui ogni appassionato di automobili deve

partecipare almeno una volta nella vita. E a giusta ragione.

Ecco tutto quello che c’è da sapere su Goodwood Festival of speed.

Basta una breve e a tratti anche distratta passeggiata il mattino presto del giovedì attraverso l’area che ospita il Goodwood Festival of speed per comprendere il motivo per cui, nel corso degli anni, questa sia diventata una di quelle manifestazioni a cui ogni appassionato di automobili dovrebbe partecipare almeno una volta nella vita. Appena entrati l’impressione è quella

di trovarsi in una sorta di salone dell’auto a cielo aperto, che di per sé non rappresenta nulla di particolarmente entusiasmante. Certo: qui, quasi ogni costruttore di auto sportive (ma non solo) ha un suo stand, il che fa certamente comprendere che all’evento viene data particolarmente importanza dalle case automobilistiche. Le infrastrutture, tuttavia, restano relativamente modeste e ben integrate con i numerosi

food truck e i rivenditori di pezzi di ricambio per vetture storiche e memorabilia di ogni genere.

UN MUSEO A CIELO APERTO

Oltrepassata la striscia di asfalto della celebre “Hillclimb” ci si addentra nel paddock, ed è lì che si capisce la vera essenza del Festival of speed. Perché non importa se sei il reparto Motorsport di BMW o un semplice

possessore privato di una vettura da corsa: qui i “box” hanno le stesse dimensioni e la stessa struttura per tutti, conferendo un sapore autentico dato dal fatto che i meccanici del costruttore bavarese mettono a punto la BMW 2002 TiK guidata dal Principe Leopoldo di Baviera sotto gli occhi di tutti, senza particolari filtri o distanze. E anche le stesse celebrità (del motorsport e non), presenti ogni anno in centinaia al Festival of Speed, sembrano essere particolarmente rilassate quando si trovano tra i paddock.

Paddock che è un vero e proprio museo a cielo aperto, con oltre 600 automobili esposte: provate a immaginare una qualsiasi tra le più iconiche vetture, in particolare da competizione, ed è molto probabile che qui avrete l’opportunità di vederla dal vivo.

LE ORIGINI E LO SPETTACOLO

Nato nel 1993 su iniziativa di Charles Gordon-Lennox, Duca di Richmond, l’evento si tiene ogni estate presso la sua storica tenuta di Goodwood House nel West Sussex, Inghilterra, la cui superficie si estende per 49 chilometri quadrati e comprende – tra le altre cose – anche un campo d’aviazione. Ovviamente la superficie dedicata al Festival of speed, sebbene estesa, è più limitata e sviluppata a ridosso degli 1,86 chilometri della celebre Hillclimb lungo la quale vetture di ogni epoca (da quelle d’anteguerra fino alle più moderne vetture da corsa schierate alla 24 ore di Le Mans) si sfidano nello scalare la “collina” di Goodwood (le virgolette sono d’obbligo in quanto il dislivello è di appena 100 metri).

Ed è proprio qui che buona parte delle vetture che avete precedentemente visto nel paddock sfrecceranno nel corso della giornata. Un vero spettacolo per occhi e orecchie, un’opportunità più che unica per vedere, non solo posteggiate ma anche in movimento, alcune tra le più leggendarie auto del pianeta. Il tutto in un ambiente informale che permette di assaporare l’evento da vicino, attirando nel corso dei 4 giorni dell’evento oltre 200’000 visitatori.

Testo Benjiamin Albertalli

Foto Goodwood Festival of Speed”

VISITARE IL FESTIVAL OF SPEED

QUALCHE CONSIGLIO PRATICO

Acquistare i biglietti con largo anticipo: anche quest’anno tutte e 4 le giornate erano “sold out” – prenotare in anticipo è d’obbligo.

Scegliere il giorno giusto: ogni giorno del festival ha un focus diverso. Il giovedì è generalmente meno affollato ed è perfetto per chi vuole esplorare con calma il paddock e in generale l’area dell’evento. Il weekend, soprattutto la domenica, è il momento clou con le gare principali e le esibizioni più spettacolari. Ma, ovviamente, lo spettacolo non manca di certo gli altri giorni.

Arrivare presto: la Goodwood House si trova nel bel mezzo della campagna inglese, lontana da tutto e con vie di accesso limitate. Per evitare traffico e lunghe code, è consigliabile arrivare presto. Le porte aprono intorno alle 7:00 del mattino, offrendo tempo sufficiente per esplorare gli spazi espositivi prima dell’inizio delle attività principali.

Pianificare il parcheggio: il festival offre diverse opzioni di parcheggio, ma anche qui la prenotazione anticipata è consigliata. Alcuni parcheggi distano un po’ dal sito principale, quindi preparatevi per una breve passeggiata.

Indossare abbigliamento comodo: la tenuta di Goodwood è vasta: prevedete di camminare molto su terreni erbosi e irregolari, spesso fangosi. Scarpe comode e abbigliamento adatto alle condizioni meteo sono fondamentali.

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SFOGGIANO DINAMISMO A PIENI POLMONI

Al Goodwood Festival of Speed sono anche stati prestanti due modelli sviluppati dal reparto M di BMW: la settima generazione della M5 spinta con un inedito propulsore M Hybrid da 727 cv, e la X3 nella versione M50 spinta dal sei cilindri mild-hybrid da 398 cv.

Celebrazione della velocità e del mondo sportivo a quattro ruote, il noto evento 2024 in terra britannica, ha registrato le anteprime di due modelli inediti della marca bavarese, dedicati proprio alle prestazioni più elevate. Spicca la rinnovata M5, contraddistinta da un look ancora più patinato e da un’inedita meccanica ibrida plug-in. Cuore della propulsione è un poderoso V8 di 4,4 litri biturbo da 585 cv con regime di rotazione massimo di 7’200 giri, associato a un’unità elettrica da 197 cv asservita dalla batteria al litio ricaricabile da 18,6 kWh

(autonomia EV pari a 67-68 km): il sistema mette a disposizione 727 cv complessivi e una coppia massima di ben 1’000 Nm, valori che consentono alla vettura uno scatto 0-100 km/h in appena 3,5 secondi con velocità massima fino a 305 km/h. Il sistema è totalmente configurabile dall’utente, insieme al comportamento della trazione integrale - anche con modalità 2WD -, dei freni, delle sospensioni (riviste e attualizzate) e di molti altri parametri, per un’esperienza di guida capace di spaziare da relax e silenziosità fino alla sportività più spinta e coinvolgente.

Tutta nuova invece la X3, che sfoggia un telaio rivisto che assicura maggior agilità tra le curve combinato a stabilità e comfort superiori, presentando al contempo un design inedito dalle superfici particolarmente patinate. E lunghezza che raggiunge quota 4,76 metri, con carreggiate più larghe e altezza, al contrario, leggermente in calo. Altrettanto in vista l’abitacolo, all’insegna della digitalizzazione con sistema operativo 9 di ultima generazione, grandi schermi curvi e Interaction Bar luminose. Modello di punta è la X50 xDrive, che impiega il sei cilindri in linea turbo più potente della serie M Performance in combinazione al sistema ibrido leggero a 48V: eroga 398 cv e 580 Nm

di coppia, consentendo il passaggio da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi e una punta massima di 250 km/h. La trazione è integrale xDrive con differenziale posteriore M Sport a slittamento limitato.

Testo AS

ACS E RALLY DEL VALLESE

L’ACS ha siglato una nuova partnership con uno dei grandi eventi sportivi del Vecchio Continente, il Rallye International du Valais (RIV) che si svolgerà per la 94ª volta dal 24 al 26 ottobre.

Appuntamento fisso nella storia del Vallese dal 1960, era precedentemente conosciuto come Rallye du Vin. Nel corso del tempo, l’evento si è evoluto fino a diventare un appuntamento imperdibile sin dagli anni ‘70, entrando a far parte del Campionato europeo di rally.

Negli ultimi anni Jean-Albert Ferrez, molto attivo su vari fronti dell’economia e della politica vallesana, ha condotto i lavori organizzativi della nota manifestazione sportiva. “Personalmente ho da sempre un forte interesse per gli sport motoristici e per le attività del mio Cantone. Così ho deciso di coordinare l’evento, ma ho capito che non era più possibile organizzare il RIV come un tempo.” Come continua lo stesso responsabile del Rally: “Abbiamo iniziato definendo i nostri obiettivi e ponendoci alcune domande: dove siamo, da dove veniamo, dove vogliamo andare e come ci arriviamo. Le risposte non possono che prescindere dalla

qualità dell’organizzazione, dal volontariato, dalla sicurezza e dallo spirito sportivo. La nostra missione è quindi chiara: mantenere l’organizzazione del RIV, promuovere le corse automobilistiche, formare giovani piloti, navigatori, volontari, e pianificare per il futuro. Per raggiungere questi obiettivi, dobbiamo collaborare efficacemente con il pubblico, le autorità, gli uffici turistici, i partner e gli sponsor.” E sugli obiettivi futuri Ferrez è chiaro: “Mantenere e migliorare l’immagine dello sport motoristico, dimostrare che possiamo operare in modo responsabile e sostenibile; sottolineare il messaggio della sicurezza stradale e offrire ai giovani la possibilità di esprimersi al volante partecipando a eventi motoristici sotto la supervisione di professionisti”.

Dopo due edizioni di “rilancio” rivelatesi un vero successo, l’ACS (rappresentata da Fabien Produit, Segretario generale del club) ha voluto diventare partner del Rally. “L’ACS ha da sempre legami strettissimi con gli sport motoristici, è nel nostro DNA. È una caratteristica che abbiamo un po’ perso negli scorsi anni, ma che vogliamo recuperare in diversi modi, sostenendo anche numerosi giovani piloti, sia ragazzi che ragazze, attraverso le nostre varie sezioni cantonali”.

E lo stesso Produit aggiunge: “L’obiettivo è quello di distinguersi dalla massa dei club automobilistici. Condividiamo pienamente le parole espresse da Jean-Albert Ferrez, che si concentrano in particolare sulle prospettive per il futuro, tornando ai valori fondamentali dello sport automobilistico. La nostra è una partnership a lungo termine e non un accor-

do una tantum. Parteciperemo attivamente all’evento, portando con noi un gruppo di 25 oldtimers che seguiranno il rally e forniranno un intrattenimento speciale, oltre a uno stand informativo ACS nel cuore della gara”.

Il Segretario generale dell’ACS conclude: “Credo sinceramente che l’adagio l’unione fa la forza sia più che mai attuale. Il nostro club è presente sulla scena sportiva e ci auguriamo che l’arrivo di nuovi soci rappresenti altrettanti soggetti decisi a sostenere il mondo dell’automobilismo in generale”.

Testo ACS-CH

Vuoi partecipare al Rally del Vallese con un programma esclusivo altamente emozionale riservato ai soci ACS? Scannerizza il codice QR per saperne di più o visita la sezione “Eventi” del sito www.acs.ch

SPORT

IL RALLY DEL TICINO PROMETTE SPETTACOLO

Torna per la 26esimo

volta il Rally del Ticino, la manifestazione motoristica più importante del Cantone. Ecco tutti i dettagli.

Annotate queste date: il 27 e il 28 di settembre. Sarà proprio in quei due giorni che si terrà la 26esima edizione di una manifestazione che è ormai diventata una bella e attesa tradizione: il Rally del Ticino. In queste settimane fervono i preparativi per mettere a punto le ultime questioni organizzative e con il responsabile dell’evento Max Beltrami ci siamo fatti spiegare il percorso e le novità.

“Il percorso ricalca quello dello scorso anno con una novità che speriamo vada in porto. Siamo in attesa dell’ok da parte delle autorità cantonali che dovrebbe arrivare in questi giorni”, sottolinea Beltrami. Perciò, in attesa di conoscere il percorso della nuova prova speciale, ricapitoliamo le certezze. “La prima prova si tiene nella zona industriale di Balerna la sera di venerdì 27 settembre con due giri del percorso. Il sabato si terrà la nuova prova speciale in attesa di conferma e in seguito i rallysti si trasferiranno in Valcolla e quindi a Isone per percorrere i noti tracciati. Quindi si torna nel Mendrisiotto per l’ultima prova speciale nella zona del Penz, mentre la premiazione si terrà all’Hotel Coronado di Mendrisio”.

Tra le novità di quest’anno si segnala che il Rally del Ticino è inserito in un nuovo mini-campionato di quattro competizioni chiamato Lakes Rally Trophy. Una gara che comprende anche il Rally dei Laghi, il Rally della Valle d’Intelvi e il Rally del Sebino. “Si deve partecipare almeno a tre di questi rally - evidenzia ancora Beltrami – e chi ottiene più punti vince. Quest’anno sono una ventina gli iscritti che quindi si aggiungeranno alla cinquantina che normalmente partecipano al Rally del Ticino, l’ultima gara di questo trofeo e con il punteggio che

vale doppio”. Da notare che il montepremi è piuttosto interessante ed equivale a 50’000 euro.

Un appuntamento da non perdere, come conclude lo stesso Max Beltrami: “lo spettacolo è assicurato e chi vuole venire a vedere il rally potrà ammirare delle prove spettacolari, sia a Isone che è sem-

ACS SOSTIENE IL RALLY DEL TICINO

Anche quest’anno l’ACS sarà orgoglioso sponsor del Rally del Ticino, sostenendo concretamente la più importante manifestazione motoristica del Cantone, appuntamento immancabile per gli appassionati alle nostre latitudini ed esempio tangibile della passione e dell’entusiasmo che questa manifestazione riesce a generare.

pre un percorso adrenalinico e dove si vedono passare le auto due volte, ma anche la nuova prova speciale promette tanto spettacolo, così come la Valcolla e la prova di Balerna sono altrettanto divertenti ed emozionanti”.

Testo Nicola Mazzi

TRACK DAY AL TAZIO NUVOLARI: SI RADDOPPIA!

Dopo il successo dello scorso 20 maggio si terrà una seconda edizione del Track Days ACS sul Circuito Tazio Nuvolari (in provincia di Pavia), anche in questo caso nella nuova configurazione “lunga” di 5,2 km.

Come in occasione delle precedenti edizioni potranno partecipare anche vetture da competizione (non immatricolate). L’appuntamento, per questa seconda giornata, è per venerdì 20 settembre.

L'evento è come di consueto aperto a tutti coloro che desiderano saggiare le prestazioni della propria vettura tra i cordoli di un circuito, indipendentemente dal fatto che si sia alle prime armi o assidui frequentatori di Track-Day.

Il programma della giornata ricalca quello delle edizioni precedenti: ogni partecipante avrà a disposizione tre turni da mezz’ora l’uno (due al mattino, uno al pomeriggio) nonché di due ore di open pit-lane dalle 16:00 fino alle 18:00. Coloro che lo verranno potranno inoltre approfittare del servizio catering per il pranzo come pure affittare (al prezzo di 100 CHF) alcuni box disponibili su richiesta. Il prezzo per la partecipazione è stato peraltro ridotto rispetto all’edizione di maggio per i soci ACS, che

ora potranno partecipare alla giornata con un costo di soli 390 CHF. Si segnala infine che è possibile lasciare la vettura presso il circuito già dal giorno precedente grazie a un servizio di sorveglianza organizzato.

Le iscrizioni sono aperte da subito sul sito www.acsti.ch , per maggiori informazioni è invece possibile contattare l’Ufficio ACS di Lugano (lugano@acsti.ch / 091 922 01 21).

UNA VITTORIA IN CASA, UNA MOTIVANTE CONFERMA

Anche quest’anno Yves Meyer e il suo team hanno organizzato un evento di successo per piloti di drift provenienti dalla Svizzera e dalla Germania presso l’EventCenter Seelisberg. Nonostante un problema tecnico alla sua Toyota GR Supra, il padrone di casa ha vinto davanti a molti dei suoi fan.

Come l’anno scorso, la Drift.de Series tedesca è arrivata a Seelisberg offrendo ai numerosi piloti svizzeri di drifting una bella opportunità di competere. Anche la Drift Force, la squadra guidata da Yves Meyer e Joshua C. Reynolds della vicina Emmetten, ha approfittato di questa occasione. Insieme gestiscono l’EventCenter Seelisberg, dove durante l’anno vengono organizzati corsi di drift per tutti, oltre a corsi di formazione per i piloti amatoriali.

Il Campionato tedesco amatoriale di drift è organizzato nelle classi Street (veicoli standard), Open (veicoli modificati senza omologazione stradale) e Club (veicoli da corsa). Le prime due categorie prevedono solo gare di qualificazione. Una caratteristica speciale del piccolo circuito sopra il Lago dei Quattro Cantoni è stata l’irrigazione per la gara di drifting. «Questo riduce l’usura degli pneumatici e dell’intero materiale, provoca meno rumore ed emissioni e contribuisce quindi a una riduzione generale dei costi operativi», spiega Yves Meyer. Per The Drift Force, il tutto è stato accompagnato da una drastica riduzione della potenza delle due Toyota GR Supra sviluppate internamente. Invece dei circa 1000 CV come nel Campionato Europeo, “soli” 560 CV dovevano bastare per affrontare la concorrenza. Anche così, il più noto team svizzero di drifting era sufficientemente motorizzato. «Come in altre discipline motoristiche sotto la pioggia, la differenza di prestazioni tra i veicoli su

una superficie bagnata è meno importante della sensibilità del pilota nel trasmettere la potenza a terra», sottolinea Meyer.

I punti ottenuti nelle tre gare di qualificazione sono stati sufficienti per far concludere il compagno di squadra Reynolds all’ottavo posto e Meyer al secondo posto della classifica generale. Solo Kilian Vögeli, al volante della sua BMW E36 da circa 600 CV, ha ottenuto un punto in più nella classifica generale. 27 dei 60 piloti, tra cui due donne, hanno iniziato nella classe Club e si sono poi sfidati nelle consuete “battaglie”, fianco a fianco. Yves Meyer è arrivato in finale sfidando Jan Kessler, il sorprendente e forte dilettante di Basilea che, tuttavia, ha

perso contro Meyer, il quale ha quindi potuto festeggiare una bella vittoria in casa davanti a circa 1’000 spettatori. Si tratta del terzo successo stagionale, dopo le vittorie nelle prime due gare di campionato in Italia. «È stato fantastico essere riusciti ad attirare così tanti spettatori e un certo numero di piloti svizzeri contro i quali abbiamo dovuto tenere testa. Questa è la prova che siamo giustamente sul grande palcoscenico europeo. Ora porteremo questo slancio con noi al prossimo evento del Campionato Europeo Drift Masters in Lettonia, il primo fine settimana di agosto».

Testo Peter Wyss

RIPARAZIONE IN LINEA CON LE ASPETTATIVE?

ECCO COME SCEGLIERE IL TUO CARROZZIERE

Ritirare la propria auto dal carrozziere dopo una riparazione dovrebbe essere un’esperienza estremamente positiva. Idealmente consegni al tuo carrozziere di fiducia l’auto con una o più ammaccature o danni, e ti viene riconsegnata in condizioni ottimali e senza difetti. Ma è sempre così?

Dovrebbe esserlo nel caso in cui concordassi con il tuo riparatore una riparazione a regola d’arte e quindi le aspettative nei confronti della stessa sono molto alte. Ma per altre tipologie di lavorazioni, e ci riferiamo a riparazioni speculative, cosa ci si potrebbe aspettare come risultato?

di colore o lucentezza possono indicare una verniciatura non perfetta. Attenzione: In alcune situazioni (tipicamente fra parafanghi e paraurti), potrebbero vedersi già da originale delle differenze di colore. Questo potrebbe indicare una tinta errata, ma potremmo anche trovarci in una situazione dove la tinta è corretta, ma la causa della differenza di colore sia data dalla riflessione del metallo su pannelli orientati diversamente. Per parti adiacenti e piane tali differenze non potrebbero però essere tollerate.

VERIFICA STRUTTURA E SICUREZZA

Test dei componenti mobili: Controlla che porte, cofano e bagagliaio si aprano e chiudano senza problemi sia dall’interno, che dall’esterno.

Sistemi di sicurezza: Se sono stati coinvolti airbag o altri sistemi di sicurezza, chiedi conferma del loro corretto funzionamento. Richiedi documenti che attestino la calibrazione dei sistemi d’assistenza alla guida, soprattutto se la riparazione ha coinvolto aree vicine ai loro punti di fissaggio.

TEST SU STRADA

Ebbene potrebbero venire alla luce molti difetti e imprecisioni, che tratteremo nel corso dell’articolo e che con un minimo di attenzione potresti verificare tu stesso. Questo genere di difetti, potrebbero essere normali nel caso di una riparazione a basso costo, ma non dovrebbero verificarsi nel caso di una riparazione secondo la regola dell’arte. Se non hai tempo di leggere tutto l’articolo scansiona il QR code per visionare un video che mette a confronto in maniera rapida e chiara le due tipologie di lavorazione. Se invece hai 4 minuti, guarda cosa puoi fare tu stesso.

Allineamento dei pannelli: Verifica che le fughe tra i pannelli siano uniformi. Pannelli disallineati possono segnalare un montaggio scorretto. In questo caso dei possibili disallineamenti possono essere sistemati in breve tempo con una leggera inquadratura. Per casi particolari o con gravi disallineamenti, la causa potrebbe essere una riparazione eseguita non a regola d’arte.

Assenza di imperfezioni: In alcuni casi nelle zone dove è stata eseguita una lavorazione potrebbero esserci dei graffi superficiali o ologrammi. Inoltre, piccole imperfezioni possono comparire con il tempo. Tutti questi difetti possono essere risolti con una lucidatura.

PREPARAZIONE ALL’ISPEZIONE

Informazioni sulla riparazione: Chiedi un rapporto dettagliato al carrozziere, inclusa la documentazione fotografica dei danni e delle riparazioni. Nei nostri precedenti articoli di questa rubrica potete trovare ulteriori dettagli e informazioni a riguardo.

Condizioni ideali: Assicurati che l’auto sia pulita e ben illuminata per individuare facilmente eventuali difetti. In alcuni casi potrebbe essere utile procurarsi un misuratore dello spessore della vernice per un controllo approfondito.

CONTROLLO VISIVO GENERALE

Verniciatura e lucentezza: La superficie deve essere uniforme e brillante nel caso di verniciature lucide (o con il corretto grado di opacità per verniciature opache). Differenze evidenti

CONTROLLO DEI DETTAGLI

Verifica della verniciatura: La superficie non deve presentare colature di vernice o granelli di polvere sotto la vernice. La presenza di questi difetti, che nella maggior parte dei casi possono essere risolti facilmente dal tuo carrozziere, sono indicativi di una preparazione grossolana, o una mancata finitura.

Guarnizioni: Controlla che le guarnizioni delle porte e dei finestrini, i profili raschia vetro, così come i giroruota o altre plastiche di colore nero siano integre e ben posizionate. Assicurati che non ci sia vernice su di esse.

Condizione dei fari e delle luci: In caso di smontaggio o sostituzione dei fari anteriori l’altezza dei fari potrebbe essere non conforme. Posizionati di fronte a un muro e verifica l’allineamento statico. La prova su strada in condizioni di luce notturna confermerà il corretto allineamento. Problemi di allineamento possono compromettere la visibilità e la sicurezza e necessitano di un intervento in garanzia da parte del carrozziere.

Guida di prova: Porta l’auto per un breve giro per verificare l’assenza di rumori o problemi di manovrabilità. Controlla che tutte le spie d’errore siano azzerate e che il veicolo funzioni correttamente.

CONSIGLI FINALI

Garanzia sulla riparazione: Richiedi sempre una garanzia. Una carrozzeria professionale dovrebbe offrirti questa sicurezza.

Chiarimenti e secondi pareri: Non esitare a chiedere chiarimenti al tuo riparatore se qualcosa non ti convincesse.

A chiunque può capitare di fare degli errori, ma la gestione di eventuali reclamazioni fa la differenza.

Se necessario, e nel caso in cui le risposte del tuo riparatore non ti convincessero, chiedi un secondo parere ad un altro professionista.

CONCLUSIONE

Anche senza esperienza specifica, seguendo questi consigli puoi assicurarti che la riparazione della carrozzeria sia stata eseguita correttamente, garantendo la sicurezza e l’aspetto del tuo veicolo. Nella prossima rubrica parleremo delle coperture assicurative. Sei assicurato adeguatamente per danni al tuo veicolo?

IN CASO DI INCEDENTE SI VIENE SEMPRE SOTTOPOSTI

AD UN TEST DELL’ALCOL?

Quando si verifica un incidente stradale, la polizia controlla quasi sistematicamente le condizioni fisiche del conducente o dei conducenti coinvolti. Chiunque non si sottoponga a tale controllo commette un reato.

Con una decisione del 29 novembre 2023, il Tribunale federale svizzero ha ribadito le condizioni che regolano la punibilità dell’evasione ai sensi dell’articolo 91a della Legge federale sulla circolazione stradale. Ai sensi di questa disposizione, chiunque, in qualità di conducente di un veicolo a motore, si opponga o si sottragga intenzionalmente a un esame del sangue, a un test dell’etilometro o qualsiasi altro esame preliminare regolato dal Consiglio federale - che è stato ordinato o che il conducente doveva presumere sarebbe stato ordinato, o chiunque si opponga intenzionalmente o si astenga da un esame medico supplementare o impedisca che tali misure raggiungano il loro scopo - è punito con una pena detentiva fino a tre anni o con una multa. Nel caso specifico, un automobilista viaggiava su una strada cantonale a una velocità considerata inadeguata. In prossimità di una curva a sinistra, ha perso il controllo del veicolo: l’auto ha sbandato, ha attraversato la corsia di marcia opposta superando una linea di sicurezza continua, ha urtato un cordolo di cemento all’estrema sinistra della corsia di marcia opposta ed è infine finita in un campo che costeggia la carreggiata. Il conducente ha quindi chiamato un carro attrezzi per evacuare il suo veicolo e ha provveduto a rimuovere la targa posteriore

dalla vettura riponendola nell’abitacolo. Si è poi allontanato dal luogo dell’incidente senza avvisare la polizia nonostante i danni causati.

In questa sentenza, il Tribunale federale esamina e ribadisce le condizioni in cui l’evasione, ai sensi dell’art. 91a della legge svizzera sulla circolazione stradale, è punibile.

Questo reato si compone di due elementi costitutivi oggettivi. In primo luogo, l’autore del reato deve aver violato l’obbligo di avvisare la polizia in caso di incidente, quando tale avviso è destinato a stabilire le circostanze dell’incidente ed è effettivamente possibile. In secondo luogo, l’ordine di sottoporsi a una misura di accertamento dello stato di inattitudine alla guida deve apparire oggettivamente molto probabile alla luce delle circostanze.

Sul piano soggettivo, il Tribunale federale ricorda che questo reato è intenzionale, essendo sufficiente qualsiasi dolo, e che non è richiesto un dolo particolare. Inoltre, non è determinante se l’autore del reato si senta o meno incapace di guidare o se venga definitivamente accertato che si trova in questo stato. Il Tribunale federale ricorda che, dal 1° gennaio 2005, l’art. 55 cpv. 1 della Legge federale sulla circolazione stradale consente, in caso di incidente, di ordinare un test dell’etilometro anche in assenza di sospetti

preliminari. Inoltre, dal 1° gennaio 2008, l’art. 10 cpv. 1 dell’Ordinanza sul controllo della circolazione stradale (OCCS) consente alla polizia di effettuare sistematicamente test preliminari per determinare l’eventuale consumo di alcol. Di conseguenza, alla luce della recente giurisprudenza del Tribunale federale, in generale un conducente deve aspettarsi di essere sottoposto ad un test dell’etilometro in caso di incidente.

Dalla sentenza del Tribunale Federale del 29 novembre 2023 si evince che, a meno che l’incidente sia stato indubbiamente dovuto a una causa del tutto indipendente dal conducente, in genere è lecito attendersi un esame del tasso alcolemico. Inoltre, le autorità giudiziarie possono stabilire un certo numero di circostanze esterne relative al comportamento del conducente prima e dopo l’evento, e trarre una conclusione su ciò che il conducente aveva concepito internamente rispetto alla possibilità di essere sottoposto a un controllo del suo stato fisico in caso di intervento della polizia. Infine, allo stato attuale e considerati i mezzi di telecomunicazione disponibili, sono pochi i casi in cui non sarebbe possibile segnalare l’incidente alla polizia.

Testo Xavier de Haller

Presidente ACS Sezione Vaud Avvocato, dottore in giurisprudenza

VEICOLI DI TENDENZA: UNA PANORAMICA

L'offerta di nuovi veicoli di tendenza è in continua crescita e, con esso, pure la confusione su chi è autorizzato a utilizzarli e le relative modalità d’impiego.

Con il supporto della Polizia cantonale ticinese abbiamo stilato per voi una panoramica dei più importanti veicoli di tendenza. Quali sono i veicoli disponibili, in quali aree di traffico sono au-

torizzati a circolare e se richiedono o meno una patente di guida. Per approfondire il tema potete scaricare una documentazione più dettagliata sul sito www.acs.ch/sicurezza-stradale

Dispositivi simili a veicoli

- Bicicletta per bambini

- monopattino

- Pattini in linea

- Pattini a rotelle

Biciclette

Veicoli con almeno due ruote che sono spinti esclusivamente dalla forza muscolare con l'ausilio di dispositivi meccanici.

- Bicicletta da carico.

- Tandem.

- Bicicletta con rimorchio.

- Bicicletta con rimorchio per bambini.

Rimorchio per biciclette

Ciclomotori leggeri

- Biciclette elettriche

- Monopattini elettrici (autorizzati solo per 1 persona).

- Biciclette simili a motore elettrico con velocità limitata (fino a 20 km/h o 25 km/h).

Ciclomotori

- Biciclette elettriche con velocità massima di 45 km/h.

- Ciclomotori con una velocità massima di 30 km/h.

Scooter autobilanciati (E-Gyropods)

- Segway.

Veicoli vietati sul suolo pubblico

VEICOLO

- Percorsi e strade pedonali

- 30 km/h e zone condivise

- Strade secondarie, se non è disponibile un marciapiede

- Sulle strade.

- Su piste ciclabili e strade.

- Non consentito nelle zone pedonali.

- Non consentito sul marciapiede

- Anche i bambini in età prescolare possono utilizzare questi dispositivi

La persona deve essere in grado di pedalare.

I bambini fino a 12 anni possono pedalare sul marciapiede.

- Obbligatorio per la guida notturna: una luce bianca nella parte anteriore e una luce rossa nella parte posteriore.

- Sulle strade.

- Su piste ciclabili e strade.

- Non consentito nelle zone pedonali.

Il trasporto di bambini in un rimorchio o in un seggiolino è consentito solo se il conducente ha compiuto 16 anni.

- Il telaio deve essere etichettato con un numero chiaramente leggibile e il nome del produttore/marchio.

- Di notte e al crepuscolo - visibile a 100 metri, illuminazione obbligatoria.

- Catarifrangenti bianco/rosso obbligatori

- Larghezza massima 1,0 m.

- Peso massimo 80 kg.

- L'illuminazione è necessaria di notte e al crepuscolo.

- L'asse del rimorchio deve essere posizio nato dietro il centro dell'area di carico.

- Sulle strade.

- Su piste ciclabili e strade.

- Non consentito nelle zone pedonali.

- Da 14 a 16 anni con patente cat. M/G.

- Da 16 anni senza patente.

- Sulle strade.

- Su piste ciclabili e strade.

- Non consentito nelle zone pedonali.

- Da 14 anni con patente cat. M/G.

- Il telaio deve essere etichettato con un numero chiaramente leggibile e con il nome del produttore/marca, nonché con la potenza del motore in KW.

- Le luci devono essere sempre accese.

- Catarifrangenti bianco/rosso obbligatori

- Il telaio deve essere etichettato con un numero chiaramente leggibile e con il nome del produttore/marca, nonché con la potenza del motore in KW.

- Tachimetro obbligatorio per i veicoli immatricolati dal 1.4.2024.

- Luci sempre accese.

- È obbligatorio indossare il casco

- È richiesta l'immatricolazione con targa gialla.

- Sulle strade.

- Su piste ciclabili e strade.

- Non consentito nelle zone pedonali.

- Hoverboard.

- Monoruota.

- Biciclette.

- E-kart.

- Biciclette tascabili

- ecc.

- Da 14 a 16 anni con patente cat. M/G.

- Da 16 anni senza patente.

- Il telaio deve essere etichettato con un numero chiaramente leggibile e con il nome del produttore/marca, nonché con la potenza del motore in KW.

- È richiesta l'immatricolazione con targa gialla.

Area privata delimitata e chiusa da recinzioni, barriere e/o cancelli.

AREA DI TRAFFICO ETÀ MINIMA DOTAZIONE MINIMA

EDDIE TORNERÀ PRESTO

NELLE SCUOLE!

Grazie alle lezioni sul traffico di Eddie, per i bambini

l’educazione stradale a scuola diventa un vero divertimento!

Grazie a istruzioni sul gioco complete e didatticamente valide nonché alla scatoladi apprendimento di Eddie per gli insegnanti, è facile organizzare lezioni ludiche e sostenibili. Gli alunni vengono sensibilizzati sul tema del traffico stradale, imparano a conoscere le diverse aree di circolazione e sanno quali utenti della strada possono muoversi al loro interno. Attraverso il gioco, scoprono da soli i rischi e i pericoli del traffico stradale. In gruppo o in due, parlano di ciò che hanno sperimentato e ne discutono con l’insegnante. I compiti di riflessione appropriati sono forniti con il gioco e le istruzioni per l’apprendimento.

La “scatola dell’apprendimento di Eddie” viene utilizzata con grande successo in tutta la Svizzera, soprattutto all’inizio dell’anno scolastico. Così, quando gli agenti di polizia visitano la classe per la prima volta, i bambini hanno già delle conoscenze pregresse e possono quindi trarre maggiore beneficio dalle lezioni di educazione stradale.

I docenti di Scuole elementari che sono interessati ad ottenere la “scatola dell’apprendimento di Eddie” o che desiderano saperne di più possono mettersi in contatto con il nostro ufficio di Locarno ( locarno@ acsti.ch / 091 751 46 71).

RIPRENDONO LE SCUOLE: ECCO COME COMPORTARSI

Come ogni anno, a settembre molti bambini inizieranno la scuola dell’obbligo. Alla loro età sono particolarmente vivaci e il loro sviluppo cognitivo non permette loro di valutare i rischi e i pericoli. Noi adulti abbiamo quindi l’importante compito di trattarli con considerazione e cautela, non solo durante l’orario scolastico e il tragitto verso la scuola, ma anche quando si spostano per altre attività. La maggior parte degli incidenti che coinvolgono i bambini avviene durante l’attraversamento della strada, sia sulle strisce pedonali che non. Gli incidenti si verificano con la stessa frequenza durante l’orario scolastico e al di fuori del tempo passato a scuola. Ecco quindi alcuni consigli, nel caso in cui mentre siete alla guida intravvedete dei bambini lungo la strada.

- Regolate sempre la velocità e guidate in modo difensivo.

- Siate pronti a frenare.

- Se i bambini aspettano ai margini della carreggiata per attraversare la strada, fermatevi sempre completamente. Non fate segnali con la mano.

- I bambini attraversano solo quando le biciclette sono completamente ferme. A volte aspettano anche perché un’auto si sta ancora avvicinando sulla carreggiata opposta.

- Lasciate ai bambini il tempo necessario.

ASSICURAZIONI: NUMEROSI SCONTI RISERVATI AI SOCI ACS

Dai veicoli agli animali domestici, passando per le casse malati e la protezione giuridica. Ecco tutti i vantaggi dei soci ACS nel settore assicurativo.

Allianz

Grazie alla collaborazione tra ACS e Allianz Suisse, siete assicurati a condizioni agevolate e godete di una riduzione di prezzo su numerose prestazioni assicurative. Per esempio, avrete il 5% sull’assicurazione veicoli a motore, il 10% di sconto sull’assicurazione natanti e addirittura il 15% sull’assicurazione mobilia domestica, stabili, responsabilità civile e sulla protezione giuridica.

Ma non è tutto: esistono vantaggi anche in caso di sinistro. Dopo tre anni senza sinistri, potete infatti includere gratuitamente nella vostra assicurazione auto un buono franchigia: quest’ultima verrà ridotta di 500 CHF in caso di sinistro da collisione. In proposito viene anche offerta una consulenza gratuita e vi sarà presentata un’offerta su misura. Basta chiamare Allianz al numero di telefono +41 58 358 50 50.

CAP – Protezione giuridica

Con la protezione giuridica privata CAP avete avvocati esperti al vostro fianco, che, in caso di controversia, vi faranno risparmiare tempo e fastidi. In particolare, le assicurazioni di protezione giuridica privata privaLex con il 15% di sconto e quella dedicate alle aziende firmaLex con il 10% di ribasso.

Una copertura giuridica valida in tutto il mondo, con assistenza da parte di esperti e assunzione delle spese assicurate fino a CHF 750’000.– e al di fuori dell’Europa fino a CHF 150’000. Il tutto senza alcun valore litigioso minimo, nessuna franchigia e libera scelta dell’avvocato.

Helsana

I soci ACS e i loro familiari possono beneficiare di una copertura assicurativa di prima categoria e con diversi vantaggi presso Helsana. Per esempio, nella promozione della salute e prevenzione l’assicurazione Helsana partecipa alle misure di prevenzione e si assume i costi del vostro abbonamento fitness. Ma ha anche elaborato un pacchetto speciale che si prende cura del vostro bambino quando è ammalato e voi dovete lavorare. Al contrario il Nanny service offre invece assistenza ai bambini se voi siete ammalati. E senza dimenticare che ai soci ACS viene offerto il 5% di sconto su diverse assicurazioni complementari Helsana.

Helvetia

I soci ACS possono beneficiare di una copertura assicurativa di prima classe per le auto d’epoca presso Helvetia. Ecco gli allettanti vantaggi: 10% di sconto permanente sulla vostra nuova polizza di assicurazione auto d’epoca e un’ulteriore 10% di sconto annuale per il 1° anno. Il tutto con una copertura assicurativa completa a prezzi convenienti.

Epona

L’amore per gli animali è condiviso da ACS e dai suoi partner. Ecco perché ci affidiamo a Epona, un’assicurazione che dedica tutto il suo tempo e le sue competenze per il benessere dei nostri amici a quattro zampe. In questo caso i soci ACS hanno diritto al 10% di sconto speciale sul primo premio annuo dell’assicurazione scelta per cani e gatti.

STATISTICHE, TASSE SUL CO2

Si parla molto di CO2 e della relativa tassa. Come funziona in termini di standard autorizzati e di compensazione sotto forma di tasse?

Per ridurre le emissioni di CO2, in Svizzera viene riscossa una tassa sui carburanti. L’importo della tassa aumenta automaticamente se le emissioni di CO2 dei carburanti superano i valori soglia previsti dalla legge. Per il momento, la legislazione non prevede ulteriori aumenti dell’importo della tassa sul CO2. Non viene applicata alcuna tassa sul CO2 ai carburanti, ma gli importatori di carburante sono comunque tenuti a compensare parzialmente le emissioni di CO2 generate. Le statistiche sul CO2 registrano le emissioni di carburanti e combustibili e vengono aggiornate annualmente.

RILEVAZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2 DA COMBUSTIBILI E CARBURANTI

Il calcolo delle emissioni di CO2 derivanti dall’uso di combustibili fossili si basa sulle statistiche energetiche globali pubblicate annualmente dall’Ufficio federale dell’energia. Le emissioni di CO2 sono calco -

late moltiplicando le quantità di energia per i corrispondenti fattori di emissione.

Ai fini della tassa sul CO2, sono rilevanti solo le emissioni di CO2 dei combustibili. Poiché il consumo di energia per il riscaldamento dipende in larga misura dalle condizioni meteorologiche, i valori delle emissioni

Evoluzione delle emissioni di CO2

Le emissioni di CO2 dei carburanti (in rosso) sono corrette tenendo conto delle condizioni metereologiche. Le croci rosse indicano i valori soglia al di sopra dei quali l'importo della tassa sulla CO2 sui carburanti è stato aumentato automaticamente. Per il momento, la legislazione non prevede un ulteriore aumento dell'importo della tassa. Sui carburanti non viene applicata alcuna tassa sul CO2 sui carburanti, ma gli importatori di questi carburanti sono comunque tenuti a compensare parzialmente le emissioni di CO2 generate (blu).

di CO2 dei combustibili vengono corretti per le variazioni climatiche prima di essere confrontati con i valori soglia. La correzione meteorologica applicata tiene conto della temperatura esterna e della radiazione solare. Per raggiungere gli obiettivi di riduzione, le emissioni non vengono corrette per le variazioni meteorologiche. In conformità con la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, non vengono prese in considerazione le emissioni derivanti dal trasporto aereo e marittimo internazionale.

Dal 2008 viene applicata una tassa di incentivazione sui combustibili fossili, il cui gettito viene in gran parte ridistribuito alla popolazione e alle imprese: chi consuma poco ne beneficia.

Ogni anno, circa due terzi del gettito della tassa viene ridistribuito alla popolazione e alle imprese, indipendentemente dalle quantità consumate. Il terzo rimanente, fino a un massimo di 450 milioni di franchi, è destinato al «Programma Edifici» per promuovere misure di riduzione delle emissioni di CO2. Altri 25 milioni di franchi svizzeri saranno destinati al Fondo per la tecnologia.

I gestori di impianti che generano grandi quantità di gas a effetto serra possono richiedere l’esenzione da questa tassa se in cambio si impegnano a ridurre le loro emissioni di gas a effetto serra. Gli operatori di grandi impianti che generano quantità significative di gas a effetto serra partecipano al sistema di scambio di quote di emissione e sono quindi esenti dalla tassa sul CO2.

RISCOSSIONE DELLA TASSA REDISTRIBUZIONE

La tassa sul CO2 viene riscossa sui combustibili fossili come il gasolio da riscaldamento e il gas naturale. Dal 2022 ammonterà a 120 franchi per tonnellata di CO2. La tassa sul CO2 è riportata sulle fatture di acquisto del carburante. Circa due terzi dei proventi da tale tassa vengono ridistribuiti alla popolazione e alle imprese. Questo meccanismo avvantaggia coloro che consumano poco combustibile fossile.

STATISTICHE SUL CO2 2023: FORTE CALO DELLE EMISSIONI DI GAS E OLIO DA RISCALDAMENTO

Le emissioni di CO2 da combustibili (in particolare gas e gasolio da riscaldamento) sono diminuite notevolmente nel 2023 rispetto all’anno precedente (-8,8%). Un calo dovuto principalmente alla maggiore efficienza energetica degli edifici e all’aumento dell’uso di energie rinnovabili per il riscaldamento. Le emissioni da carburanti (benzina e gasolio) sono rimaste allo stesso livello dell’anno precedente.

EMISSIONI DA CARBURANTI

INVARIATE NEL 2023

Nel 2023, le emissioni di CO2 legate ai carburanti sono rimaste allo stesso livello del 2022. Complessivamente, le emissioni legate ai carburanti sono diminuite del 5,2% rispetto all’anno di riferimento 1990. Il fatto che le emissioni non siano aumentate di nuovo dopo il 2022 può essere spiegato non solo dai cambiamenti nel comportamento di mobilità delle persone causati dalla pandemia (più lavoro da casa e meno viaggi di lavoro), ma anche dalla crescente percentuale di mobilità elettrica nel traffico stradale. Nel 2023, anche la percentuale di biocarburanti sarà leggermente aumentata, rappresentando il 3,6% dei carburanti utilizzati (rispetto al 3,4% del 2022).

FONTI

https://www.bafu.admin.ch/bafu/it/home/temi/clima.html https://www.bafu.admin.ch/bafu/it/home/temi/clima/ stato/dati/statistica-del-co2.html

https://www.bafu.admin.ch/bafu/it/home/temi/clima/ comunicati.msg-id-101789.html

WORLD ENERGY TRILEMMA INDEX LA SVIZZERA SUL PODIO

Diversi sono i risultati raggiunti dalla Svizzera, ma l’opinione pubblica non vi presta molta attenzione. Tra questi c’è il World Energy Trilemma Index (un indicatore creato nel 2010 dal World Energy Council che misura la situazione energetica delle varie nazioni). L’indice tiene conto di tre obiettivi opposti di politica energetica: «sicurezza dell’approvvigionamento energetico», «accesso/economicità» e «sostenibilità ambientale». Ogni anno, circa 130 Paesi vengono classificati in base alla loro capacità di risolvere questo trilemma. Da anni la Svizzera si posiziona tra i primi quattro con Danimarca, Svezia e Finlandia, spesso addirittura al primo posto. Il nostro Paese ottiene sempre punteggi particolarmente elevati in base a questo criterio, il che significa che disponiamo di un approvvigionamento energetico sicuro e conveniente in ogni momento.

Secondo l’indice nazionale dei prezzi al consumo, negli ultimi anni il costo dei combustibili fossili è costantemente diminuito rispetto agli altri costi della vita. La Svizzera, la Svezia e la Norvegia sono in testa, e il World Energy Council scrive: «Questi Paesi hanno puntato sull’efficienza energetica, hanno introdotto sistemi energetici diversificati a basse emissioni di carbonio e hanno utilizzato efficacemente gli strumenti politici per ridurre in modo significativo le emissioni di gas serra». Che contraddizione con la recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo contro la Svizzera!

Il valore di questa valutazione risiede sia nella visione globale dei sistemi energetici sia nel confronto a lungo termine degli

Sicurezza energetica k Indica la capacità di una nazione di soddisfare la domanda di energia attuale e futura in modo affidabile, di resistere e di riprendersi rapidamente dagli shock sistemici con un'interruzione minima delle forniture.

Equità energetica k Valuta la capacità di un paese di fornire un accesso universale a un'energia conveniente, equa e abbondante per uso domestico e commerciale.

Sostenibilità ambientale k Rappresenta la tranizione del sistema energetico di un Paese verso la mitigazione e la prevenzione dei potenziali danni ambientali e degli impatti del cambiamento climatico.

Nazione

Danimarca

Svezia

Finlandia

Svizzera

Canada

Austria

Francia

Germania

Estonia

Gran Bretagna

Norvegia

sviluppi in così tanti Paesi. Anche per quanto riguarda la sicurezza dell’approvvigionamento, la Svizzera ottiene buoni voti anno dopo anno, ma non deve sfuggire all’osservatore attento che in futuro questo aspetto è minacciato. Il fatto di essere stati sul podio per così tanto tempo non deve indurci all’autocompiacimento. Gli autori del 15° rapporto «Trilemma», pubblicato di recente, avvertono che i Paesi europei stanno andando bene nel complesso. È vero che l’Europa è stata in grado di far fronte all’immediata carenza di energia in seguito all’interruzione delle forniture russe. Ma secondo il World Energy Council, la strategia a lungo termine di molti Paesi europei comporta rischi quali la riduzione della competitività, l’aumento dei costi energetici e la perdita di vantaggi tecnologici, che potrebbero portare alla deindustrializzazione.

Il tempo delle performance da podio sarebbe quindi finito.

Il nostro attuale sistema energetico merita decisioni politiche attente che tengano conto di tutte le dimensioni del trilemma energia.

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Sicurezza energetica

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Equità energetica

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Sostenibilità ambientale

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