Rivista dell’Automobile Club Svizzero | Edizione della Svizzera italiana

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AUTO

L’AUTOMOBILE

Raduno

Pagine 4-7

Pagine 18-21

Elezioni

Pagine

Rivista dell’Automobile Club Svizzero | Edizione della Svizzera italiana Edizione 04/2023
PER PASSIONE.
FESTEGGIATI IN TICINO I 125 ANNI DELL’ACS
di vetture d’epoca e assemblea giubilare
federali L’OPINIONE DEI CANDIDATI MEMBRI DELL’ACS
11-13
MOTOSACOCHE DEL 1927 AI TREND DEI GIORNI NOSTRI
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GIUBILEO - 125 ANNI ACS

4 Grande festa a Locarno per i 125 anni di ACS

9 ATTUALITÀ

POLITICA

11 Speciale elezioni Federali

TEST AUTO

15 Honda Civic Type R

A caccia di curve e cordoli

17 Subaru Solterra

Affilato, capace ed elettrico

VEICOLI D’EPOCA

18 Motosacoche 2-C-10 Type 408 Regina a due ruote

SCUOLA GUIDA

20 La moto? È sempre più spesso la prima scelta tra i giovani

SICUREZZA STRADALE

21 “Strade sicure” - Con Marco Melandri un testimonial d’eccezione

23 La scatola dell’apprendimento di Eddie

IL CLUB

22 Telepass europeo ACS

28 I vantaggi per i Soci

SPORT

25 Il 29 e il 30 di settembre

La 25esima volta del Rally del Ticino

26 Ivan Ballinari, i progetti di un campione

ENERGIA

30 Biocarburanti: sulla via della decarbonizzazione

Numero 4 settembre 2023

Prossimo numero ottobre/novembre 2023

In copertina

Honda Civic Type R

Elezioni federali cruciali per il futuro della mobilità

Le elezioni del prossimo 22 ottobre determineranno la composizione del Parlamento federale per i prossimi quattro anni e quindi anche le tendenze nella politica dei trasporti e con essa il futuro della mobilità in Svizzera. Mai come in questo momento vi è il pericolo di impasse e scontro ideologico tra chi si incolla sulle strade o minaccia di lanciare referendum, ad esempio, contro il programma di sviluppo (e di manutenzione!) della rete stradale nazionale e chi invece chiede, a buon diritto, che la libertà di movimento, la libera scelta del mezzo di trasporto in base alle proprie esigenze e l’intermodalità anche con il veicolo privato siano principi che abbiano ancora un valore nella nostra nazione. ® Ecco allora che alle ipotesi di nuove tasse a carico degli automobilisti per attraversare un tunnel nella pia illusione che così si riducano le colonne, alle minacce di blocchi (Blokaden) ad oltranza contro necessari progetti di sviluppo della rete nazionale, come ad esempio il collegamento A2-A13 tra Bellinzona e Locarno, o ancora alle richieste di declassamento a 30 o 20 km/h anche delle vie di transito principali, si devono preferire l’ammodernamento (con spostamento in galleria) e l’ampliamento non solo della rete ferroviaria, ma anche di quella stradale. Così come la messa in sicurezza delle strade al servizio dei quartieri residenziali e lo sviluppo di una reale alternativa all’automobile per sgravare le strade oramai sature, senza però vessare e demonizzare gli automobilisti, i quali rimangono una parte maggioritaria della popolazione che, per bisogno e spesso, appunto, senz’altra valida possibilità, si devono spostare all’interno del nostro Paese. ® L’invito è quindi quello di far uso del proprio diritto di voto e sostenere quei partiti e quei candidati che durante il prossimo quadriennio meglio possano interpretare, difendere e promuovere questi valori, cari da 125 anni anche all’ACS.

Simone

Presidente ACS – Sezione Ticino

Impressum

ACS - Sezione Ticino

via Trevani 5 - CP 564 - 6601 Locarno

Tel. 091 751 46 71

www.acs.ch - locarno@acsti.ch

Organico

Presidente: Simone Gianini, Bellinzona

Vice presidente: Raide Bassi, Lugano-Cadro

Membri di comitato: Elvezio Codoni, Chiasso

Alex Farinelli, Comano

Sabrina Gendotti, Massagno

Gianmarco Balemi, Tenero

Direttore: Benjiamin Albertalli, Mendrisio

Redazione

Nicola Mazzi / locarno@acsti.ch

Stampa: Tipografia Stazione SA

via Orelli 29, CP 563, 6600 Locarno

Tel. 091 756 01 20 - Fax 091 752 10 26 www.editore.ch - info@editore.ch

Progetto grafico e impaginazione

Giuseppe Gruosso

Tipografia Stazione SA, Locarno Fotografie

Automobile Club Svizzero

Apparizione

6 volte l’anno, distruibuzione gratuita a tutti i soci ACS

INSERZIONI PUBBLICITARIE

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3 EDITORIALE
AUTO Raduno di vetture d’epoca assemblea giubilare FESTEGGIATI DELL’ACS Pagine 4-7 Pagine 11-13 Speciale Moto DALLA MOTOSACOCHE DEL 1927 AI TREND SOMMARIO
Rivista ufficiale dell’Automobile Club Svizzero, sezione Ticino in collaborazione con

Assemblea giubilare e una settantina di auto d’epoca in Piazza Grande

Grande festa a Locarno per i 125 anni di ACS

Una grande festa e un momento privilegiato per celebrare, con una settantina di vetture d’epoca accorse in Piazza grande, i 125 anni dell’Automobile Club Svizzero. Sabato 2 settembre anche la sezione ticinese ha giustamente voluto ricordare questo importante anniversario. E lo ha fatto attraverso un’assemblea giubilare e la presenza di diverse personalità che hanno sottolineato il ruolo dell’ACS nella società.

A cominciare – dopo il saluto del vicesindaco della città di Locarno Giuseppe Cotti - dai due consiglieri di Stato Norman Gobbi

e Claudio Zali Direttori dei due Dipartimenti (Istituzioni e Territorio) con i quali l’ACS ha contatti frequenti. E se Zali ha rilevato come l’associazione si sia adeguata ai tempi moderni anche in relazione alle attività sportive, Gobbi si è soffermato sull’importante ruolo di partner che l’ACS riveste per la politica cantonale e nazionale. ® L’assemblea, condotta dal Presidente della Sezione Ticino Simone Gianini, ha visto anche un breve intervento online del Presidente centrale Thomas Hurter, il quale da un lato ha evidenziato il prezioso ruolo dello stesso Gianini prima e di Farinelli ora in seno al comitato centrale e, d’altro lato ha messo

in evidenza la vicinanza dell’ACS ai propri associati attraverso un elevato numero di servizi.

Gianini: priorità e prospettive dell’ACS ® Da due anni a questa parte la sezione ticinese di ACS ha vissuto un rinnovamento dei propri organi; un fatto sottolineato dal Presidente Simone Gianini nella sua relazione. E sullo sguardo a ritroso sul 2022 ha detto: “Finalmente abbiamo conosciuto un’inversione di tendenza per il numero di soci che lo scorso anno sono tornati a crescere oltre le 8’600 unità. Il nostro obiettivo, per i prossimi anni, è quello di

AUTO 4 NR. 04/2023 GIUBILEO UN LAVORO CHE OFFRE PROSPETTIVE. www.securijob.ch 210x46mm ACS Lugano.indd 1 08.08.23 08:45

I festeggiamenti sono stati moderati dall’apprezzata Caroline Roth.

Carletto Abate (già Presidente ACS-TI, sopra) e Brenno Brunoni (già Presidente centrale, sotto) sono intervenuti raccontando aneddoti del passato.

riportare l’associazione ad averne almeno 9’000-10’000 e quindi continuare a contare quando si tratterà di essere consultati dalle autorità o esprimere pubblicamente la nostra opinione”. Sempre il Presidente ha poi messo l’accento su tre questioni politiche per le quali l’ACS sarà presente. Anzitutto con riguardo alla necessaria correzione – in corso – dell’imposta di circolazione. “Con UPSA e TCS abbiamo fatto fronte unico e abbiamo messo a disposizione della politica la nostra esperienza allo scopo di trovare una formula che sia equa, durevole nel tempo e a vantaggio di tutti gli automobilisti, evitando ad esempio il prospettato forte aggravio per chi possiede un veicolo immatricolato prima del 2009”. Un secondo aspetto sul quale Gianini ha insistito è “la necessità di mantenere e sviluppare la rete stradale, che ben comprendiamo essere anche legata a doppio filo con gli introiti dell’imposta di circolazione. Ci aspettiamo dal Governo cantonale e da quello federale investimenti importanti, sia di manutenzione, sia di sviluppo della rete, soprattutto laddove non si presenta oramai più al passo con i tempi”. Infine, Gianini ha ribadito la “ferma contrarietà dell’ACS all’ipotesi di pedaggio per l’attraversamento della gal-

leria autostradale del San Gottardo. Una soluzione dannosa tanto per gli automobilisti, quanto per le aziende ticinesi, oltre al fatto che risulterebbe inutile per diminuire le code”. In prospettiva, ricordando i 125 anni di storia, durante i quali la società e le condizioni esterne sono profondamente mutate, il Presidente ha osservato che “il DNA della passione per l’automobile è sempre lo stesso, mentre che l’approccio, più aperto anche ad altri mezzi di trasporto, nel senso di avere una valida alternativa, beninteso con libertà di scelta, rientra nell’interesse degli automobilisti medesimi, i quali desiderano poter viaggiare su strade meno congestionate”.

Da Balemi ad Albertalli ® La prima assemblea da Direttore l’ha vissuta Benjiamin Albertalli che da qualche mese ha preso il posto di Gianmarco Balemi. Albertalli ha illustrato le diverse collaborazioni in atto con numerosi partner e ha ricordato l’ottimo risultato del sondaggio sulla soddisfazione degli associati: ben l’87% degli intervistati ha raccomandato un’adesione all’ACS. Dopo aver illustrato i conti ha reso omaggio al suo predecessore, figura storica dell’ACS Sezione Ticino di cui è stato Direttore per

5 NR. 04/2023 AUTO GIUBILEO
Il direttore Benjiamin Albertalli e il presidente Simone Gianini.
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14 anni, con una scultura realizzata a mano in legno di ulivo. Lo stesso Balemi, visibilmente commosso, ha ringraziato ed è stato eletto all’unanimità nel comitato.

Riconoscimenti ® L’assemblea si è quindi conclusa con un meritato riconoscimento ai soci più fedeli e in particolare sono stati festeggiati chi è aderente da 40 anni, da 50 anni e da addirittura chi lo è da oltre 60 anni. Fino al più longevo: Giovanni Maggetti, socio di ACS da ben 68 anni!

Testo: Nicola Mazzi

Foto: Elizabeth La Rosa

Personale ACS: un ringraziamento a Manuela Ponti e Elias Bertini

Il Comitato e la Direzione della Sezione Ticino dell’ACS desiderano ringraziare Manuela Ponti ed Elias Bertini, i quali negli scorsi mesi hanno terminato la loro apprezzata attività presso la sede di Locarno.

Manuela Ponti ha lavorato per 39 anni presso la sede di Locarno, iniziando il suo percorso professionale presso l’ACS nel 1984 in qualità di apprendista e diventando in seguito Responsabile amministrativa della Sezione Ticino: sicuramente un raro caso di dedizione e fedeltà, sottolineato da grande impegno. Elias Bertini si è invece unito alla Sezione Ticino dell’ACS nel 2011, occupandosi in particolare della redazione della rivista AUTO riuscendo, grazie al suo operato, a trasmettere ai nostri associati la passione per l’automobile, nel solco della tradizione che contraddistingue la nostra associazione. ® Nella foto: il Presidente Simone Gianini, Manuela Ponti e il Direttore Benjiamin Albertalli.

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40 anni di affiliazione: i soci premiati. 50 anni di affiliazione: i soci premiati. Oltre 60 anni di affiliazione: i soci premiati.
In 125 anni cambiano molte cose.

Ma l’amore per l’automobile resta.

Mercedes-Benz si congratula con l’ACS per il suo 125 o anniversario e lo ringrazia per rappresentare gli interessi degli automobilisti di tutta la Svizzera.

Mercedes-Benz Group AG
©

Lugano Elegance con oltre 50 auto d’epoca

Nei mesi scorsi è andata in scena Lugano Elegance, il Concorso di Eleganza della Città di Lugano. Sabato 6 maggio, oltre 50 auto d’epoca hanno animato le piazze del centro e il lungolago.

L’edizione di quest’anno si è rivelata straordinaria, tanto per la ricercatezza di alcuni rari esemplari provenienti sia dalla Svizzera che da oltre confine, quanto per una giuria d’eccezione. ® Una menzione particolare la merita la premiazione: le auto hanno sfilato sul lungolago con il commento in italiano di Franco Ronchi e in inglese di Max Girardo – due nomi che hanno fatto la storia delle auto d’epoca – i quali hanno saputo incantare i presenti con gli aneddoti più curiosi di ogni modello. ® Ad aggiudicarsi il premio del Best of Show è stata la splendida Bugatti 57 Gangloff, anno 1938, di Klaus Dold.

Marciello: record, pole e podio alla 24H del Nürburgring

È senza dubbio uno tra i più importanti avvenimenti endurance della stagione agonistica e il suo approccio richiede una maniacale cura del dettaglio.

Raffaele Marciello non si è certo fatto cogliere impreparato per la mitica 24h del Nürburgring, andata in scena gli scorsi 20 e 21 maggio. A bordo di una Mercedes-AMG GT3 del Team HRT, il talentuoso pilota ticinese ha strappato una bellissima pole e un meritato podio, stabilendo peraltro un record durante la Top Qualifying con un tempo sul giro di 8’09”058.

Foto: Mercedes-AMG Team HRT.

Track-day ACS al Tazio Nuvolari: un’altra edizione di successo!

Lo scorso 29 maggio si è svolta la terza edizione dell’ormai tradizionale Track-Day ACS, organizzato dalla Sezione Ticino presso il circuito Tazio Nuvolari (Pavia). Una sessantina i partecipanti che, a bordo delle proprie vetture, si sono destreggiati tra i cordoli in una giornata all'insegna della passione e della velocità.

Notevole la soddisfazione di Benjiamin Albertalli, Direttore ACS-TI: “Si tratta di un evento consolidato e irrinunciabile per molti appassionati. Tutti, dai neofiti ai più rodati, hanno avuto la possibilità di saggiare i propri limiti e quelli delle proprie vetture, sfruttando ogni centimetro d’asfalto fino a sera inoltrata”. La sezione Ticino dell’ACS è già attiva per allestire la prossima edizione. Sempre Albertalli ha aggiunto: “Oltre a riconfermare l’evento nel 2024 sempre il lunedì di Pentecoste (20 maggio) stiamo valutando la possibilità di proporre una seconda data, verosimilmente in autunno e presso un’altra struttura.”

Aumento tariffe adesioni

“Classic” dal 1.1.2024

Il Comitato e la Direzione della Sezione Ticino dell’Automobile Club Svizzero comunicano che, a causa dell’aumento dei premi assicurativi, a partire dal 1.1.2024 vi sarà l'esigenza di adeguare le quote d'adesione dei soci che, nel caso dell'unica adesione di competenza sezionale (la "Classic"), corrisponderà ad un aumento CHF 10.–. La quota annuale sarà dunque di 160 CHF. In caso di domande, gli uffici di Locarno e Lugano restano volentieri a vostra disposizione.

† In ricordo

Il Comitato, la Direzione e i collaboratori della Sezione Ticino dell’Automobile Club Svizzero esprimono un sentimento di vicinanza alla famiglia e di profonda gratitudine al compianto Guglielmo Pedrazzini, già Presidente della Sezione Ticino dell’ACS, per quanto da lui fatto a favore della nostra associazione.

9 ATTUALITÀ
Foto: Lugano Elegance

CONCORSO ACS 2023

125° anniversario dell’ACS

Ogni mese avete la possibilità di vincere premi speciali e partecipare automaticamente al grande concorso per avere la possibilità di vincere una Mercedes Benz EQA 250 completamente elettrica per un anno!

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Concorso ACS settembre 2023

1° premio: un buono per quattro pneumatici Pirelli

2° premio: Il libro «Brun Motorsport, 1966 – 2009», edizione limitata, esemplare 417/1000,con dedica esclusiva, del valore di CHF 395.–

3° premio: 4 × carte regalo Migrol del valore di CHF 50.–

4° premio: 4 × buoni benzina Eni del valore di CHF 50.–

Buona fortuna!

SPECIALE ELEZIONI FEDERALI

In vista delle elezioni federali del prossimo 22 ottobre 2023, abbiamo chiesto ai candidati soci dell’ACS il loro parere su due temi particolarmente scottanti

Cosa ne pensano i candidati alle Federali?

LE DOMANDE

1. Pedaggio al San Gottardo: sì o no?

2. Favorevole all’introduzione generalizzata del limite di 30 km/h all’interno dei centri abitati?

Simone Gianini (PLR) - Presidente ACS Sezione Ticino

1. NO, perché dannoso per il Ticino e inutile per le colonne. L’esempio di altri tunnel europei a pagamento dimostra che il traffico non diminuirebbe. Il pagamento di una tassa e la burocrazia che ciò comporterebbe (anche in caso di ristorno, se mai fosse possibile) sarebbe invece una discriminazione inaccettabile per gli automobilisti e le aziende ticinesi che devono recarsi o trasportare i propri prodotti oltre Gottardo.

Raide Bassi (UDC) - Vicepresidente ACS Sezione Ticino

1. Certamente no. L’introduzione di un pedaggio al San Gottardo sarebbe una misura discriminatoria nei confronti del Ticino, che diventerebbe l’unico Cantone svizzero accessibile a pagamento. Risulterebbe inoltre inefficacie considerato che, altri trafori che l’hanno adottato, non hanno risolto il problema del traffico inteso. L’ipotesi di eventuali ristorni alle auto immatricolate in Svizzera, metterebbe inoltre in moto un’enorme macchina burocratica con un conseguente aggravio della collettività.

2. Favorevole per le strade di servizio residenziali. Contrario invece – salvo casi puntuali in situazioni particolari – per quelle (di solito cantonali) di collegamento e quindi di smistamento del traffico fra località: bisogna preservare una gerarchia non ingannevole per gli automobilisti, che eviti il riversamento del traffico sulle strade residenziali e che favorisca lo scorrimento (anche dei mezzi pubblici) su quelle principali.

2. L’introduzione delle zone 30 viene spesso promossa in nome della sicurezza stradale, tema questo certamente importante e sensibile nelle zone residenziali. La sua applicazione generalizzata rischierebbe tuttavia di avere quale effetto un’ulteriore penalizzazione degli automobilisti. È dunque importante ritrovare la ragionevolezza, valutando caso per caso l’introduzione delle zone 30, limitandone l’applicazione solo dove sia in effetti necessario.

Alex Farinelli (PLR) - Membro di comitato ACS Sezione Ticino

1. Assolutamente contrario, costituirebbe una chiara discriminazione del Canton Ticino che si troverebbe ad essere l’unica zona della Svizzera con un prezzo di ingresso e di uscita, da e verso nord. Come ticinesi non possiamo accettarlo in alcun modo. Se invece si trattasse di far finanziare maggiormente l’infrastruttura dal traffico di transito bisognerebbe agire sulla vignetta autostradale trovando eventualmente delle compensazioni interne (ad esempio un computo parziale sull’imposta di circolazione).

2. Una velocità massima di 30 km/h nei centri abitati andrebbe a rendere la mobilità, pubblica e privata, meno efficiente e quindi non sarebbe una buona idea. Al contrario avere questo limite nelle zone residenziali è sicuramente interessante sia da un profilo della sicurezza che dell’inquinamento fonico.

Sabrina Gendotti (Il Centro) - Membro di comitato ACS Sezione Ticino

1. Il San Gottardo è da millenni la via che collega il meridione al settentrione. I modi per accedervi sono cambiati ma la sua funzione è rimasta immutata. Introdurre un pedaggio pensando che tale strumento servirà a ridurre il traffico è una pia illusione. Inoltre, sarebbe l’unico pedaggio all’interno dal Paese e in quanto tale discriminatorio. Prioritario è completare Alptransit a sud del nostro Cantone.

2. Grazie alle modifiche di due ordinanze in materia, entrate in vigore quest’anno, la realizzazione delle zone 30 è stata facilitata dal punto di vista burocratico. Lo scopo della loro realizzazione potrà anche semplicemente essere quello di migliorare la qualità di vita dei residenti. Le autorità devono continuare ad essere libere di valutare e decidere se l’introduzione di tale limite è opportuna o meno. Niente generalizzazione.

11 POLITICA

Fabio Regazzi (Il Centro)

1. Sono contrario. Devo dire che capisco chi come prima reazione vede di buon occhio una misura che porterebbe alla cassa turisti del nord Europa diretti in Italia che creano code, transitano e lasciano poco o nulla sul territorio. Ma un pedaggio colpirebbe tutti, anche gli svizzeri che scelgono il Ticino come meta turistica, i pendolari. Renderebbe il nostro cantone l’unico pezzo di Svizzera raggiungibile con una tassa, una discriminazione che non possiamo permetterci. Non siamo una regione di serie B.

Marco Chiesa (UDC)

1. Deputati del Centro, del PLR, dei Verdi liberali e del PS chiedono l’introduzione di un pedaggio generalizzato al Gottardo. È una proposta sconsiderata che colpisce in particolare i ticinesi. Solo gli utenti stranieri dovrebbero pagare un eventuale pedaggio, mentre per i cittadini svizzeri i passaggi attraverso gli assi autostradali alpini devono rimanere sempre finanziariamente neutri. Gli automobilisti svizzeri pagano già fin troppe tasse e imposte.

Bruno Cereghetti (Avanti con Ticino&Lavoro)

1. Vade retro! Si tratta di proposta discriminatoria per il nostro Cantone. Che punisce non solo il traffico stradale, ma la popolazione intera. Un biasimo a chi politicamente l’ha proposta o la sostiene, così come al Consiglio federale, che non l’ha recisamente rigettata in prima istanza. Come si doveva fare in considerazione all’alto valore della coesione nazionale.

Piero Marchesi (UDC)

1. Sono di principio contrario a qualsiasi nuova tassa, soprattutto perché potrebbe fare da apripista ai vari roadpricing e alle varie tasse ecologiche. Sarei d’accordo per una tassa al Gottardo se venisse imposta solamente agli stranieri, che intasano le nostre autostrade senza lasciare alcun indotto sul territorio.

Alessandro Mazzoleni (Lega dei Ticinesi)

1. Personalmente sono contrario a un pedaggio. Ritengo che Ticino e Uri, i cantoni che maggiormente devono subire i disagi e l’inquinamento del sempre crescente traffico di attraversamento del tunnel del San Gottardo, non debbano essere ulteriormente penalizzati. L’unica via percorribile mi sembra quella di scoraggiare il traffico pesante con l’aggravio del pedaggio di attraversamento del territorio nazionale: troppi i mezzi pesanti che lo percorrono. Un aumento di questa tassa potrebbe portare i trasportatori a scegliere vie alternative; non dimentichiamo inoltre che i sempre crescenti costi di manutenzione delle nostre autostrade (e molti incidenti) sono per la gran parte dovuti al traffico pesante!

2. Non completamente. Oggi questo concetto viene spesso proposto in modo dogmatico e scriteriato. Non sempre la zona 30 è utile. Vi sono contesti in cui anche il ruolo della sicurezza gioca a favore di questa misura. In altre zone abitate, più di transito, viene interpretata piuttosto come una misura per penalizzare il traffico individuale. Va ricordato che una zona 30 costituisce di fatto una limitazione del diritto degli automobilisti e dunque va applicata con moderazione e solo dove i benefici compensano queste limitazioni.

2. Sono contrario alla politica vessatoria nei confronti degli automobilisti. Non condivido, ad esempio, la proposta di Lugano di creare 109 chilometri di strade a 30 all’ora. Il Municipio recentemente ha chiesto la realizzazione di 38 chilometri supplementari per un costo di 2,7 mio di franchi. Vi sono certo delle zone sensibili da regolare, ma ostacolare in maniera generalizzata la mobilità è a dir poco controproducente.

2. Assolutamente no! Le zone 30 devono interessare solo i siti in cui similare provvedimento si rivela strettamente necessario. Oggi sono di moda. Non sarebbe pertanto malvenuto un sano ripensamento in quelle realtà dove la politica si è lasciata prendere la mano da un trend modaiolo. Nell’illusione che si tratti della panacea per un sacco di mali.

2. Assolutamente no, basta ostacolare gli automobilisti. Il 30 kmh è una misura utile, ma da implementare solamente dove oggettivamente serve.

2. A mio parere l’introduzione generalizzata dei 30 km orari nei centri abitati non è fattibile. Sono invece favorevole all’introduzione di questa misura nei quartieri e la positiva esperienza vissuta nel mio comune (Minusio) mi rafforza in questa opinione. I quartieri sono ora percorsi a piedi o in bicicletta da molta più gente, e le statistiche dimostrano come gli incidenti siano notevolmente diminuiti. Per contro ritengo inadeguata l’introduzione generalizzata di questo limite sulle strade nazionali, cantonali e comunali che convogliano il traffico di entrata e di uscita dai centri urbani.

12 POLITICA

SPECIALE ELEZIONI FEDERALI

Katia Fabris (Lega dei ticinesi)

1. Pedaggio al San Gottardo solo se i ticinesi ne fossero esenti. Inoltre, penso che l’introduzione di un pedaggio al San Gottardo non risolverebbe il problema del traffico ma lo sposterebbe su altre arterie o, peggio, sulle strade cantonali e nei paesi.

Michele Foletti (Lega dei Ticinesi)

1. No, se per tutti, il Ticino non è più un Baliaggio; sì per tutti i veicoli in transito attraverso la Svizzera.

2. Sono assolutamente favorevole all’introduzione delle zone 30 km/h specialmente nei quartieri molto abitati o nelle vicinanze delle scuole dove vanno a migliorare la sicurezza, contribuiscono alla diminuzione dei rumori e facilitano la «convivenza» con pedoni e ciclisti.

2. No, i 30 km\h possono essere una buona soluzione per sicurezza e rumore nei quartieri residenziali e su strade di terzo livello.

Daniela Pugno-Ghirlanda (PS)

1. Sono contraria al pedaggio al Gottardo. Penso che in futuro il finanziamento della rete autostradale dovrà basarsi sull’introduzione di un tariffario che tenga in considerazione sia il numero di chilometri percorsi attraverso la Svizzera, sia le fasce orarie, in modo da evitare il congestionamento delle strade. È il modello chiamato “mobility pricing”. Modi alternativi per finanziare la manutenzione della rete autostradale sono ora necessari perché, diffondendosi le auto elettriche, le entrate dovute alla tassa sui carburanti diminuiranno. Il mobility pricing può essere una soluzione equa.

Joel Quattrini (Lega dei Ticinesi)

1. Sì. L’autostrada al San Gottardo viene percorsa per ben il 40% da viaggiatori provenienti da paesi esteri. Il finanziamento e la manutenzione delle nostre autostrade, il cui principio si era sempre fondato sulla tassa sui carburanti e la vignetta, non mi sembra dunque sufficiente. Però, per non colpire l’automobilista confederato, se uno storno fosse dato ai Cantoni di Uri e Ticino per coprire i disagi arrecati alla popolazione il pedaggio sarebbe una via percorribile.

Niccolò Salvioni (PLR)

1. L’idea di un dazio dinamico per il passaggio del San Gottardo solleva complesse sfide economiche e politiche. Potrebbe influire negativamente sul Cantone Ticino e creare conflitti con gli impegni internazionali della Svizzera. Alternative come treni navetta e politiche di scaglionamento dovrebbero essere considerate. La decisione dovrebbe derivare da uno studio USTRA considerando tutti gli aspetti coinvolgenti.

2. In linea di principio sono favorevole all’introduzione del limite dei 30 all’ora nei centri abitati perché ci sarebbe maggiore uniformità nei limiti di velocità e perché credo che la convivenza tra pedoni, altri utenti della strada e auto possa trarne beneficio.

2. Sì, una zona 30 porta dei vantaggi agli abitanti in termini di rumore ma soprattutto di sicurezza per i nostri bambini e gli anziani. Anche nel Comune di Maggia, dove sono domiciliato, esiste un progetto in tal senso. Ritengo però importante che la zona 30 sia circoscritta al centro abitato e non vada a creare situazioni di conflitto in tratti periferici sfavorendo l’automobilista, senza quindi compromettere la fluidità del traffico e l’accessibilità nei centri abitati agli automobilisti.

2. L’introduzione generalizzata del limite di 30 km/h nei centri abitati delle strade subalpine nel Cantone Ticino può migliorare la sicurezza stradale e ridurre l’inquinamento, ma dovrebbe essere bilanciata con le esigenze locali e le necessità dei veicoli di soccorso, considerando anche le implicazioni sul traffico e l’accessibilità per le regioni discoste.

13 POLITICA

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Telaio più efficace e due litri turbo potenziato accentuano precisione e rendimento prestazionale della nuovissima Type-R, ancora più incisiva nei percorsi veloci.

È un’auto ambivalente, la nuova Civic TypeR. Sotto il profilo tecnico è per certi versi un’evoluzione delle Type-R precedenti, nel sego della continuità, mentre per altri colpisce il notevole progresso compiuto, in particolare per quanto concerne la sua efficacia ed incisività. Vale lo stesso per la sua apparenza: sia dentro che fuori i suoi tratti stilistici suggeriscono modernità, ma al contempo quell’alettone politicamente scorretto richiama gli anni d’oro della “hot hatch” mentre la profusione del rosso usato per il rivestimento dei sedili e pure per l’intera moquette ti riporta ai tempi della Integra Type-R. ® Ma tornando al presente, a cosa è dovuto questo notevole “upgrade” in termini di efficacia? Il merito è in primo luogo della nuova piattaforma,

che porta in dote una maggiore rigidità della scocca unita a carreggiate e passo lievemente incrementati, oltre a un baricentro più basso. L’assetto con sospensioni regolabili è stato anch’esso riveduto e irrigidito, l’aerodinamica resa ancora più incisiva grazie all’alettone posteriore e all’estrattore inferiore ridisegnati. Il propulsore rappresenta invece un’evoluzione di quello già conosciuto nelle precedenti generazioni, con solo pochi cavalli in più (ora sono 329), mentre per la gioia dei puristi è disponibile unicamente il cambio manuale, con innesti secchi, rapidi e precisi come da migliore tradizione Honda. La trazione anteriore è completata da un differenziale meccanico a slittamento limitato. ® Ma come va questa nuova Type-R? Tra le curve, e in particolare quelle più veloci, come poche. I movimenti del corpo vettura ridotti ai minimi termini, appoggi immediati, un retrotreno estremamente saldo (a volte pure troppo) e il baricentro tangibilmente basso assicurano un rendimento particolarmen-

SCHEDA TECNICA

Honda Civic Type R

Motore: 4 cilindri, 2.0 litri, benzina turbo

Potenza e coppia: 329 cv, 420 Nm

Cambio: Manuale a sei rapporti

Trazione: Anteriore

0-100 km/h: 5,4 secondi

Velocità massima: 275 km/h

Consumo medio:

8,2 l/100 km (omologato)

Prezzo: da 59’990 CHF

te rilevante, ben sostenuto da uno sterzo diretto e preciso, da frenate intense e un avantreno mai in difficoltà nel scaricare a terra i cavalli. È invece nel misto stretto a soffrire un po’ di più, dove i rapporti lunghi del cambio e un motore che vuole sempre essere tenuto sopra i 3’500 giri (dai 5’000 fino al limitatore la progressione è impressionante!) non la rendono altrettanto affilata. ® Ciò detto, la più sportiva tra le Civic nell’uso quotidiano assicura anche un certo comfort di marcia, piuttosto convincente sia per silenziosità che per la capacità di assorbimento delle sospensioni, e – non da ultimo – consumi davvero contenuti, nell’ordine degli 8 litri ogni 100 chilometri percorsi. Non male, per un’auto capace di raggiungere i 275 all’ora…

Benjiamin Albertalli

15 TEST AUTO
Honda Civic Type R

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Affilato, capace ed elettrico

Il nuovo 4x4 elettrico della casa della pleiadi combina il look incisivo ad un ambiente di bordo suggestivo e accogliente. Ottimi scatto, motricità e comfort, valida l’autonomia.

Chi abbraccia la mobilità elettrica a quattro ruote può trovare in questo Suv giapponese un modello completo e maturo, realizzato in simbiosi con Toyota e pienamente aderente alla filosofia costruttiva della marca: trazione 4x4, razionalità e contenuti di sostanza. Il design spicca per le forme decise e affilate in chiave prettamente moderna nei 4,69 m di lunghezza, con le note distintive costituite dal parabrezza più avanzato, dal passo generoso e dalla coda con lunotto inclinato dal taglio dinamico. Una capace batteria da 71,4 kWh alimenta i due motori da 109 cv, uno per ciascuno degli assali, con ricarica rapida fino a 150 kW che rigenera il “pieno” elettri-

SCHEDA TECNICA

Subaru Solterra AWD

Motore:

Due unità elettriche sincrone a magneti permanenti

Potenza e coppia: 218 cv, 337 Nm

co fino all’80% in una mezz’ora. Generosa l’altezza minima dal suolo, ben 21 cm, così da poter affrontare le asperità stradali con disinvoltura. A ulteriore ausilio nella marcia su fondi naturali, la Solterra è inoltre equipaggiata del selettore di modalità di marcia X-Mode con i programmi off-road Snow/Dirt e Deep Snow/Mud, in aggiunta ai controlli di trazione e controllo della velocità in discesa. ® Ai comandi della Solterra ci si trova subito a proprio agio, con seduta rialzata e piuttosto panoramica combinata ad una piacevole sensazione di spaziosità. La marcia è subito vivace senza dover affondare con l’acceleratore - ben dosabile -, a vantaggio di un’andatura che invita al relax ma che può cambiare “passo” in pochi istanti. L’assetto mostra di assorbire con efficacia le asperità tenendo comunque piuttosto ben sotto controllo i movimenti del corpo vettura, mentre l’insonorizzazione di qualità assicura trasferimenti sempre silenziosi. Discreta

Cambio: Automatico monomarcia

Trazione: Integrale

0-100 km/h: 6,9 secondi

Velocità massima: 160 km/h

Consumo medio: 18,1 kWh/100 km (omologato)

Prezzo: da 55’900 CHF

l’autonomia effettiva, attorno ai 350 km reali su percorso misto. A bordo, l’arredo presenta una plancia profonda con grande consolle centrale rialzata, che nella zona sottostante aperta aggiunge un ulteriore ripiano portaoggetti. Il grande schermo multimediale offre una diagonale di ben 12,9 pollici. Altrettanto comoda la sistemazione sul divano posteriore, mentre il volume di carico presenta una capacità standard discreta, pari a 441 litri.

Benjiamin Albertalli

17 TEST AUTO info @ cristallina .ch www.cristallina.ch Via Circonvallazione 2/3, 6612 Ascona I Tel. +41 (0)91 791 13 20 Via San Gottardo 123, 6596 Gordola I Tel. +41 (0)91 859 22 10
Subaru Solterra

Motosacoche 2-C-10 Type 408

Regina a due ruote

Riferimento per meccanica, qualità e capacità di viaggio nel motociclismo d’anteguerra, la Type 408 condensava il meglio delle bicilindriche prodotte dal rinomato costruttore svizzero.

Rappresenta il fiore all’occhiello della produzione Motosacoche dell’epoca, rinomato produttore elvetico di motocicli, ma in special modo motori, che all’inizio del secolo passato si poneva senza dubbio ai vertici dell’industria motoristica europea per tecnologie e qualità: la 2-C-10 modello 408 del 1927 può essere a buon diritto considerata tra le pietre miliari del motociclismo d’anteguerra.

La moto protagonista di queste pagine costituiva infatti una sorta di “Gran Turismo” per lo spostamento motorizzato su due ruote, spingendosi ben oltre la semplice ma crescente necessità di mobilità che, a inizio ‘900, aveva spinto diversi costruttori a iniziare inizialmente la conversione delle biciclette dotandole di motore ausiliario. Il modello offriva infatti un pacchetto del

tutto completo, permettendo trasferte a medio e lungo raggio con un comfort d’eccezione per l’epoca. Periodo in cui, va ricordato, le strade erano in terra battuta, tra infinite campagne e passi di montagna in una Svizzera rurale. Cuore della motocicletta - e della produzione Motosacoche - è il compatto e rinomato propulsore a due cilindri a V in linea 2C10CS di 495 cm3 a valvole contrapposte (aspirazione in alto, scarico in basso), così avanzato ed apprezzato da essere largamente venduto dalla Casa ad altri produttori, in special modo inglesi. Nello scambio commerciale e di tecnologie, è di converso proprio l’industria britannica a cedere alla marca elvetica telai, cambi e forcelle. A bordo della 408 troviamo dunque bulloneria metrica per quanto riguarda l’unità termica, affiancata da quella in pollici impiegata su ciclistica e trasmissione.

Soluzioni tecniche raffinate ® I 13,5 cavalli erogati a 3500 giri - ma in realtà il rendimento migliore dell’unità si apprezzava ai regimi medio-bassi - permettevano di mantenere medie anche superiori ai 50 chilometri orari con un buon comfort di marcia, e le disomogeneità del terreno non costituivano un gran problema. L’assorbimento delle asperità era infatti garantito dalla sella molleggiata insieme all’intelligente forcella anteriore Brampton, dotata di doppio smorzamento: uno verticale, l’altro in senso orizzontale per meglio assorbire le sollecitazioni maggiori. La ruota posteriore era montata in modo fisso al telaio, come su tutte le motociclette dell’epoca, ma questa soluzione non generava particolari sobbalzi nella marcia anche grazie anche alla capacità di assorbimento offerta dagli pneumatici morbidi e a spalla alta. Elevatissima poi la maneggevolezza in marcia e

18 VEICOLI D’EPOCA

in manovra, grazie al baricentro basso e al peso ridotto. ® Con il traffico ridotto dell’epoca, fermarsi non era mai un gran problema: bastavano i due piccoli freni a tamburo, su entrambe le ruote. Il pilota del tempo era più che altro impegnato nel controllare e gestire la meccanica, che presentava numerosi comandi tutti raggruppati al manubrio su questa evoluta 408, a differenza

SCHEDA TECNICA

Motosacoche 2-C-10 Type 408

Motore

2 cilindri a V in linea, valvole contrapposte, 495 cm3

Potenza: 13,5 cv (10 kW) a 3500 giri

Cambio: Manuale a 3 rapporti

Trazione: Posteriore

Peso: 122 kg

Velocità massima: circa 110 km/h

Prezzo: circa 2’500 CHF (listino 1927)

dei modelli anteriori dove parecchie leve ed azionatori erano ancora confinati lungo il serbatoio. A sinistra si trovavano frizione, decompressore e anticipo dell’accensione, quest’ultima da adattare di andatura in andatura; sul lato destro figuravano freno anteriore e i due comandi sovrapposti per acceleratore e aria, da manovrare con il pollice (entrambi, con l’aria da variare anche qui in funzione di carico e altitudine e velocità) dato che le manopole erano di tipo fisso, come sulle biciclette. ® Il cambio inglese a tre rapporti Sturmey Archer era montato separato dall’unità propulsiva, con comando a leva sequenziale sul lato destro del serbatoio. Di serie figura inoltre una pompa dell’olio meccanica e una complementare ad azionamento manuale: era infatti compito del conducente provvedere, di tanto in tanto, alla lubrificazione del motore - del tipo a perdita, dunque con l’olio bruciato nella combustione. Della lussosa

Type 408 vennero costruiti 500 esemplari, tutte verniciate nella caratteristica tinta kaki che distingueva la produzione Motosacoche a partire dal 1912-13 (prima era impiegato solo il nero). Colore che si vuole scelto per sfruttare un surplus di fornitura per l’approvvigionamento dei mezzi destinati all’esercito svizzero, ma secondo diversi esperti nato in realtà da un fortunato esperimento cromatico, approvato anche per “camuffare” gli inevitabili segni di polvere e terra imposti dalle strade sterrate. AS

19 VEICOLI D’EPOCA

Se la licenza di condurre per le quattro ruote è spesso percepita come un tassello formativo cui ci si sente costretti da esigenze di mobilità, nei riguardi della moto il discorso è assai diverso. Subentra, infatti, un’importante componente passionale che, fin dalla giovanissima età, spinge generazioni d’aspiranti centauri a salire in sella per assaporare la libertà che offre il viaggio in moto.

Tuttavia, come appreso confrontandoci con Adriano Virelli, maestro conducente presso la Virelli&Corti a Locarno e partner formativo ACS, la moto è sovente il primissimo mezzo motorizzato tramite il quale i giovani si confrontano con la circolazione stradale.

“Proprio per questo motivo è molto importante che l’entrata in materia sia di ineccepibile livello!” – esordisce Virelli, illustrandoci le diverse categorie, le quali negli ultimi anni hanno subito alcuni cambiamenti: “Dai 15 anni si comincia con le motoleggere di categoria A1 fino a 50 cm3. A 16, è invece possibile accedere a cilindrate che toccano i 125 cm3 (sempre A1). La gamma delle licenze annovera poi, nella maggiore età, i mezzi non superiori ai 35 kW di potenza (A35KW) e, trascorsi due anni d’esperienza, la categoria finale e cioè la A.”

L’interesse dei giovani nei confronti della moto è dunque alto? ® “Se il numero di 15enni che richiede la classe di primo livello (max. 45Km/h) è relativamente esiguo, non altrettanto si può dire dei 16enni che richiedono la licenza per le “125”. Dopo il superamento dell’esame teorico, nell’arco di quattro mesi, per tutte le categorie è previsto un programma obbligatorio di formazione sul campo, e in esso si stabilisce un legame tra teoria e pratica, approfondendo quelle dinamiche cui un giovanissimo alle prime armi,

Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, l'interesse per le due ruote non sembra essere in calo

La moto?

È sempre più spesso la prima scelta tra i giovani

o un conducente che si è dapprima avvicinato all’auto, non può ancora essere avvezzo. È qui che si costruiscono le vere e proprie basi dell’andare in moto o in scooter, e se ne sviluppa il piacere. Vengono proposti esercizi specifici a basse velocità, tra cui slalom e curve a stretto raggio che permettono di migliorare in maniera tangibile l’equilibrio, ma anche nozioni relative alla tecnica, con particolare riferimento all’impianto frenante e al suo corretto utilizzo, come pure viene sottolineata l’importanza della regolare manutenzione della propria due ruote nonché del corretto abbigliamento.”

Una volta apprese le basi e interiorizzati gli aspetti relativi alla sicurezza, per coloro che partecipano ai corsi formativi proposti dalla scuola guida Virelli&Corti non manca ovviamente la componente più passionale. ® “Certamente: accanto il dove, c’è anche il piacere! “ afferma Adriano Virelli. “A coronamento delle nostre lezioni non manca mai un bel giro, spesso condotto nel contesto di stupendi scenari di montagna; un’occasione unica per imparare le corrette traiettorie in curva. Osservare alla fine del corso il volto stanco ma felice dei miei allievi mi gratifica moltissimo”.

20 SCUOLA GUIDA

Con Marco Melandri un testimonial d’eccezione per la campagna di Strade sicure dedicata ai motociclisti

“Equipaggiarsi in modo adeguato non significa rinunciare a stile e comodità”

“La sicurezza ti dona” è lo slogan della campagna di prevenzione 2023 rivolta a motociclisti/e e scooteristi/e nell’ambito del programma di promozione per la sicurezza stradale Strade Sicure. Quest’anno, infatti, l’attenzione è stata posta su un concetto semplice e cioè che equipaggiarsi in modo adeguato e quindi essere più sicuri non vuol dire rinunciare al proprio stile di abbigliamento.

In effetti, la qualità degli indumenti specifici e dell’equipaggiamento per motociclisti e motocicliste oggi viene costantemente perfezionata sia dal punto di vista della sicurezza sia per quanto riguarda la comodità e lo stile. Se fino ad alcuni anni fa trovare una giacca munita di airbag o pantaloni con protezioni amovibili o intercambiabili era “riservato” solo a motociclisti/e con moto supersportive, attualmente la possibilità di avere un equipaggiamento dotato di tutte le ultime novità è accessibile alle più diverse tipologie di moto, siano esse Enduro, Touring, Custom o Scooter. ® La campagna di prevenzione “La sicurezza ti dona” è stata strutturata su più tipologie di contenuto e attraverso diversi canali di diffusione. Grazie anche alla presenza di un testimonial d’eccezione, il pilota motociclistico e campione del mondo Marco Melandri, è stato possibile creare alcuni contenuti audiovisivi utilizzando tre differenti gamme di moto: Touring, Naked, Enduro. I filmati sono stati pubblicati sul sito di Strade sicure e postati sui social (facebook e instagram) della Polizia can-

tonale e di Ticino sicuro. ® La parte grafica della campagna, che raffigura un/a motociclista mentre seleziona il corretto abbigliamento fra le varie possibilità – tra le quali vi sono anche quelle non raccomandate – è stata promossa attraverso spazi pubblicitari in alcuni ledwall sul territorio cantonale.

Per maggiori informazioni sulla campagna “La sicurezza ti dona” consultare la pagina dedicata: https://www4.ti.ch/index.php?id=121121

Sempre nel contesto della prevenzione degli e delle amanti delle due ruote motorizzate, all’inizio dell’estate è stata riproposta la Giornata sul Passo in compagnia della Polizia cantonale. Quest’anno è stata scelta la splendida località del Passo della Novena. Dopo una breve introduzione teorica, incentrata sui consigli per affrontare il particolare percorso dei Passi e sugli ultimi aggiornamenti introdotti nel settore, la giornata prevedeva la percorrenza in gruppo della Novena fino al passo e il rientro al punto di partenza. I e le partecipanti, accompagnati/e da motociclisti esperti della Polizia cantonale, durante il percorso hanno ricevuto le fondamentali nozioni di base e i pratici consigli da applicare in questi particolari contesti di guida, sempre con un’attenzione accresciuta sul corretto equipaggiamento personale da adottare. ® Per chi lo desiderava, inoltre, è stato organizzato un pranzo in comune nella località di Cioss Prato.

L’equipaggiamento ® Per quanto riguarda i consigli di prevenzione, Strade sicure e la Polizia cantonale raccomandano vivamente di utilizzare un equipaggiamento individuale completo, anche per gli spostamenti giornalieri e non solo per i grandi viaggi. Purtroppo, specie nelle giornate più calde, spesso si vedono motociclisti e scooteristi che optano per un equipaggiamento tutt’altro che sicuro. Anche se ancora consentito dalle norme vigenti in Svizzera, dove solo il casco è un elemento obbligatorio, in caso di incidente le conseguenze, se non equipaggiati in modo completo, con ogni probabilità saranno più gravi.

L’equipaggiamento minimo consigliato prevede:

– Casco, meglio se integrale.

– Giacca o tuta con protezioni spalle, gomiti e schiena, meglio se con airbag integrato.

– Pantaloni da moto con protezione per le ginocchia, le anche e le tibie.

– Guanti da moto.

– Scarpe con protezioni rigide integrate che coprano anche la caviglia.

Attenzione inoltre all’equipaggiamento obbligatorio all’estero. Quando la destinazione va oltre i confini nazionali è importante conoscere le norme vigenti nel paese che si decide di visitare. È sempre meglio verificare le regole, prima di mettersi in sella per un viaggio, che possono essere diverse da paese e paese e possono essere pure cambiate dall’ultima volta che si è passati. In Francia, ad esempio, è obbligatorio avere il gilet riflettente e indossare i guanti omologati in moto e in scooter, sia per il guidatore sia per il passeggero. ® L’anno prossimo l’intenzione è di proporre ancora, a inizio stagione, delle giorante d’incontro con gli appassionati delle due ruote. Ricordiamo, inoltre, che la Polizia cantonale è anche a disposizione per partecipare agli appuntamenti organizzati dalle associazioni dei motociclisti in Ticino in ambito di prevenzione e sicurezza stradale.

Testo a cura della campagna di prevenzione Strade Sicure

21 SICUREZZA STRADALE 21

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EDDIE

Corsi di educazione stradale nelle scuole

PROGRAMMA ANNO SCOLASTICO 2023/2024

18.09.2023/29.09.2023

Polizia Intercomunale del Piano

Responsabile, Sgt. Alice Nappa Comuni di Minusio, Tenero, Gordola, Gambarogno

02.10.2023/21.10.2023

Polizia Città di Lugano

Responsabile, Cpl. Patrick Bruehwiler Comune di Lugano

30.10.2023/30.11.2023

Polizia Comunale Bellinzona

Responsabile, Sgtmc. Massimo Decarli Comune di Bellinzona

26.02.2024/01.03.2024

Polizia Comunale Ascona

Responsabile, Cpl. Sara Giannini Boldrini Comune di Ascona

02.03.2024/24.03.2024

Polizia Città di Mendrisio Responsabile, Sgt. Nadia Cabiola Comune di Mendrisio

25.03.2024/29.03.2024

Polizia Comunale Stabio

Responsabile, App. Cristina Pirovano Comune di Stabio

08.04.2024/12.04.2024

Polizia Regione VIII Biasca e Valli

Responsabile, Agt. Gianluca Beretta Comune di Biasca

15.04.2024/30.04.2024

Polizia Malcantone Est Responsabile, Sgtc. Fabio Gianoli Comuni di Agno, Bioggio, Manno, Neggio/Vernate, Alto Malcantone

27.05.2024/31.05.2024

Polizia regione Mendrisiotto Sud Responsabile, Sgtc. Davide Camponovo Comune di Chiasso

Con Eddie's Learning Box, i bambini sono più sicuri sulla strada.

La scatola dell’apprendimento di Eddie

Eddie’s Learning Box, ovvero la scatola dell’apprendimento di Eddie, è ora disponibile per preparare i bambini a informarsi sulla sicurezza nel traffico stradale già durante le lezioni scolastiche. Il materiale completo e versatile, che comprende un gioco dettagliato e una guida all’apprendimento, è a disposizione degli insegnanti dall’inizio dell’anno scolastico.

Il gioco come importante forma di apprendimento ® I bambini di età compresa tra i 4 e gli 8 anni sono particolarmente a rischio nel traffico stradale a causa della loro statura e del loro sviluppo cognitivo, e per questo il percorso casa-scuola risulta tanto importante quanto sensibile. Imparando a camminare in modo autonomo, acquisiscono indipendenza, sviluppano le loro abilità sociali e si muovono regolarmente all’aria aperta. Il Curriculum 21 offre nuove opportunità per affrontare il tema del «traffico stradale» durante le lezioni scolastiche. In particolare, il programma «Attenzione, Pronti, Sicuri!» mette a disposizione degli insegnanti un box che consente di svolgere lezioni stimolanti ed esplorative sul tema del traffico stradale, nell’arco di diverse settimane. In linea con gli approcci e le competenze orientate allo sviluppo del Ciclo 1, i bambini vengono introdotti all’argomento attraverso varie forme di gioco.

Avere a che fare con l’ambiente circostante ® Il Curriculum 21 incoraggia gli alunni del 1° ciclo a percepire l’ambiente circostante, ad aprirsi a questo mondo e a orientarsi in esso, acquisendo così la capacità di agire e muoversi con coscienza. La base per questo esame è costituita dalle più elementari conoscenze che vengono sviluppate insieme agli alunni. Su di esse si costruiscono le varie competenze e le esperienze pratiche, si promuove l’interesse per il tema per poi arrivare ad avere una consapevolezza completa dell’ambiente.

La scatola dell’apprendimento ® Eddie’s Learning Box è stato sviluppato appositamente per gli educatori. È un ausilio didattico che consente di integrare facilmente e in modo giocoso il tema della sicurezza

Con il materiale a disposizione, i bambini imparano gradualmente a conoscere le diverse aree di traffico e i relativi veicoli.

stradale nella vita scolastica di tutti i giorni, in lezioni più o meno lunghe. Una didattica ideale da apprendere dopo l’inizio della scuola e fino alle vacanze autunnali o tra le vacanze autunnali e quelle invernali. Suddiviso nelle due fasi (scuola dell’infanzia e scuola primaria) del ciclo 1, il materiale può essere utilizzato durante i quattro anni scolastici. Il box contiene un paesaggio stradale con macchinine coordinate, attraversamenti pedonali, semafori e due figure. Sono disponibili segnali, materiali artigianali e gesso stradale per la costruzione di vari giochi di ruolo e di costruzione. Sono infine inclusi una guida dettagliata al gioco e all’apprendimento e vario materiale didattico.

Il sostegno del Governo federale ® Eddie’s Learning Box è stato sviluppato dall’Automobile Club della Svizzera (ACS) in collaborazione con l’Università di Zurigo per la formazione degli insegnanti e con il sostegno del Fondo svizzero per la sicurezza stradale (FSS). Si basa sulle linee guida della carta dell’organizzazione ombrello Lehrinnen und Lehrer Schweiz (LCH), Verband Schulleiterinnen und Schulleiter Schweiz (VSLCH), datata novembre 2022.

La Lernbox di Eddie è disponibile solo per gli insegnanti del 1° ciclo (1° e 2° anno di scuola materna, 1° e 2° classe primaria). Gli insegnanti interessati sono invitati a contattare l’ACS, Sicurezza stradale, Stefanie Gilgen, (Mail: stefanie.gilgen@acs.ch).

23 SICUREZZA STRADALE

I giovani pagano ancora meno: sconto di 90 franchi

GLI SCONTI

Soci Junior (fino a 25 anni d’età): 90 FRANCHI sul corso

Soci Light, Classic, Travel e Premium: 40 FRANCHI sul corso (La promozione è valida anche per i figli degli associati)

Si dice che portino fortuna.

Sono vegetariane, colorate e per la simpatia che ispirano, vengono utilizzate in agricoltura biologica. Ma le coccinelle sono anche dei formidabili predatori.

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La 25esima volta del Rally del Ticino

Il 29 e il 30 di settembre è in programma l’atteso evento.

Ce lo illustra l’organizzatore Max Beltrami.

Signor Beltrami, con quale spirito si organizza un appuntamento del genere? ® È un grande traguardo per il nostro comitato, ma ci vuole anche tanto impegno per preparare un evento così importante nel nostro Cantone. Lo spirito che contraddistingue tutto lo staff è sempre quello della grande passione per i motori. Il nostro desiderio è quello di trasmettere questa passione cercando di far vivere ai tanti appassionati di questo affascinante sport un finesettimana di sano agonismo.

Ci può descrivere il percorso di quest’anno? ® Sono previste sei prove speciali di cui quattro diverse tra di loro. Venerdì 29 settembre la prima prova darà spettacolo nei dintorni dell’azienda Caffè Chicco d’Oro,

che da 25 anni ci sostiene. Le vetture percorreranno lo stesso percorso per più giri. Il sabato, oltre alla nota prova della Valcolla di 14.5 km, gli equipaggi si recheranno a Isone per una prova speciale sulle strade comunali e nel sedime dell’Esercito svizzero: ad attenderli ci sarà una prova di 6,7 km la quale andrà percorsa consecutivamente 3 volte per un totale di oltre 20 km. Questa prova verrà effettuata due volte. Infine, l’ultimo tratto cronometrato sarà di nuovo nel Mendrisiotto con la prova denominata “Penz”, lunga 7 km.

Quali saranno i migliori luoghi per poterselo gustare? ® La prova speciale di venerdì sera a Balerna offrirà sicuramente uno spettacolo davvero da capogiro poiché si potranno ammirare tutte le macchine percorrere il circuito più volte, in un contesto sicuro e piacevole. Lo stesso vale per la prova speciale di Isone (in programma il sabato) poiché il pubblico avrà la possibilità di veder sfrecciare le vetture per più di cinque ore nello stesso luogo. Tuttavia, anche le Prove speciali in Valcolla e al “Penz” offriranno grande spettacolo mettendo in risalto le doti di guida dei piloti.

Saranno organizzati dei luoghi di ristoro per il pubblico? ® Certamente! Le società dei vari Comuni organizzeranno punti di ristoro sulle prove speciali. Inoltre, alla partenza della gara prevista a Chiasso (venerdì dalle ore 19) le vetture saranno esposte per circa un’ora e mezza lungo Corso San Gottardo. L’arrivo invece è previsto all’Hotel Coronado di Mendrisio con aperitivo offerto a tutti.

Per un Rally come quello del Ticino, quanto è importante avere un folto pubblico? ® Direi che è essenziale, in quanto ogni singolo spettatore testimonia che, una volta all’anno, anche una manifestazione come la nostra ha il diritto di esistere! In questo senso invito tutti a presenziare per dimostrare che i Rally suscitano sempre ancora grande interesse. In questo senso, anche a nome del pubblico vorrei ringraziare le autorità comunali, cantonali e militari nonché tutti i servizi coinvolti per averci permesso di realizzare la 25esima edizione del Rally deél Ticino. Per altre informazioni: rallyticino.com

Intervista a cura di Nicola Mazzi

25 SPORT
Dai rally ai circuiti, ma la passione resta ben salda

Ivan Ballinari, i progetti di un campione

È stato verso la fine dello scorso giugno che abbiamo avuto il piacere unico di sederci per un caffè, e per una chiacchierata tra appassionati, con un ragazzo (non ce ne voglia se lo definiamo tale all’età di 46 anni) che nella sua carriera agonistica ha dispensato un talento stellare e una continuità di risultati davvero invidiabile.

Ora corre con licenza ACS ed è uno tra i nostri ambasciatori più graditi. Suo l’enorme merito di aver vinto per ben due volte (nel 2018 e nel 2019) il Campionato svizzero di Rally, portando l’ambito trofeo a sud delle Alpi. Lui, Signore e Signori, è il Campione svizzero Ivan Ballinari.

L’anno scorso, tanto per cambiare, sei andato fortissimo, anche in terra straniera… ® Gli sforzi erano tutti focalizzati sul Tour European Rally (TER) che ho mancato per un soffio e concluso alle spalle del solo e quotatissimo Hayden Paddon; un semipro-

fessionista che vanta una solida esperienza in pista e nelle competizioni di durata. Nel 2022 ho affrontato 9 gare, tra cui due lontane dagli ambiti che frequento abitualmente: una in Sardegna, di straordinaria bellezza, l’altra in Galles. Quest’ultima, che mi ha fruttato un ottimo settimo posto assoluto (non male per un appuntamento inserito nel Campionato inglese), credo abbia rappresentato una tra le esperienze più entusiasmanti e formative della mia intera carriera. Ho capito come il rally possa essere vissuto in mille modi differenti: lassù regna una lealtà, una collegialità tra concorrenti che non avevo mai sperimentato altrove. Auguro a ogni giovane pilota di potervi partecipare, il prima possibile.

Nel 2023 hai invece deciso di riorientare i tuoi obiettivi. Che cosa bolle in pentola? ® Il rally ad alti livelli è un affare non di poco conto, sia in termini d’impegno personale sia di sforzo finanziario. Gli anni di stop dettati dal Covid non hanno certo

agevolato le cose con gli sponsor e la riforma regolamentare voluta per contenere i costi non ha dato i frutti sperati, anzi. Grazie anche youtuber di fama, che ne hanno promosso l’immagine su scala globale, ho tuttavia scoperto il mondo delle Legend Cars. Una categoria che deriva da repliche in scala 5/8 di automobili americane degli anni ‘30 e ‘40, con motore e cambio da moto. Credo siano il mezzo ideale, anche dal punto di vista dell’accessibilità economica, per introdurmi alla pista.

Quali sono gli obiettivi di questa nuova avventura? ® Sono in fase di preparazione, sia sul piano tecnico sia su quello della guida: è tutto nuovo per me. Devo imparare la routine del circuito: come comportarsi in un sorpasso, come affinare le traiettorie, come difendere la posizione… Poi, altra cosa non di poco conto per un rallista, abituarsi a non avere a bordo alcun compagno d’avventura. Nel 2023 vorrei riuscire a concludere qualche gara, senza

SPORT 26

troppi impegni o obblighi di calendario e magari raccogliere qualche sostenitore.

potrebbe invece guardare al Campionato italiano; vi partecipa una cinquantina di

sogno nel cassetto: competere con un’auto da pista con tutti i crismi.

E per quanto riguarda i rally? ® L’agonismo è nel sangue, ma a 46 anni si deve forse rinunciare all’idea di voler raggiungere un obiettivo a tutti i costi, com’era in passato, e lasciar spazio al divertimento. Ho avuto la fortuna di poter correre per tante stagioni ad alto livello e portare due titoli in Ticino. Ciò premesso, non è detto che qualche volta io non possa ancora prendere il via in un qualche appuntamento di campionato, forse sulle strade di casa. Vedremo, la passione vive.

Vedi un tuo erede? ® La dura legge dei rally recita che se hai un budget puoi essere concorrenziale sennò, malgrado tutto il talento del mondo, le cose si fanno parecchio complicate. A parte questo, il Ticino continua a essere terra di validi piloti e sul piano delle capacità credo che Kim Daldini

27 SPORT
Ivan Ballinari (al centro) con papà Giorgio (a sinistra) e il compianto Flavio Finardi.

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Gordola, Tenero, Gambarogno, Brione Responsabile Sgt. Alice Nappa Gordola

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Polizia comunale Città di Locarno

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Città di Locarno

Responsabile App. Emilio Poletti Locarno

01.11.2019/30.11.2019

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Responsabile Cpl. Nadia Cabiola Mendrisio

09.03.2020/13.03.2020

Polizia comunale Stabio

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Responsabile Sgt. Gianluca Bettoni Stabio

01.04.2020/30.04.2020

Polizia Vedeggio

Funicolare Monte San Salvatore Lugano-Paradiso / 20% di sconto sul biglietto ordinario ai Soci dell’ACS (non cumulabile con altre facilitazioni)

Lamone, Cadempino, Torricella, Taverne, Monteceneri

Responsabile Sgt. Locatelli, Sgt. Barelli Lamone

01.05.2020/13.05.2020

Polizia Ceresio Sud

Paradiso, Melide, Morcote, Vico-Morcote

Castellani & Cavalli SA

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Responsabile Agt. Andrea D’Amario Ascona

Sconto del 10% su tutti gli articoli (esclusa merce già scontata)

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Polizia comunale Chiasso Regione 1 Chiasso, Morbio Inferiore, Novazzano, Balerna, Vacallo, Breggia

Responsabile Sgt. Davide Camponovo Chiasso

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Soci Junior (fino a 25 anni d’età): sconto di 90 franchi sul corso Soci attivi e figli dei soci: sconto di 40 franchi sul corso

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4-2019.qxp_Layout 1 29.08.19 11:01 Pagina 1 Ristorante La Brasera 6534 San Vittore Tel. 091 827 47 77 www.ristorantelabrasera.ch Sconto del 10% su tutte le proposte gastronomiche Museo regionale Centovalli e Pedemonte Entrata gratuita Tel. 091 796 25 77 Aperto Ma-Do 14:00-18:00 da Pasqua a fine ottobre Museo dell’automobile di Torino I soci ACS godono di una riduzione di 2 Euro sul prezzo d’ingresso

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Biocarburanti: sulla via della decarbonizzazione

Ramon Werner, 53 anni, è membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Volare e CEO di Oel-Pool AG, che gestisce le stazioni di servizio Ruedi Rüssel. Ramon Werner è anche presidente di Biofuels e presidente dell’Associazione di negozi delle stazioni di servizio in Svizzera (AGSS).

I biocarburanti svolgono un ruolo importante sulla strada della decarbonizzazione. Negli ultimi anni sono diventati uno dei modi più efficaci per ridurre le emissioni di CO2.

Discreti ma molto efficaci ® I biocarburanti sono una scatola nera per l’opinione pubblica: se ne parla molto, ma nessuno sa veramente come vengono prodotti o dove vengono utilizzati. Con la nuova legge sul CO2, attualmente in discussione al Parlamento svizzero, i biocarburanti sono ora al centro dell’attenzione. Il biodiesel, l’etanolo e il Sustainable Aviation Fuel (SAF) - un termine generico per indicare i carburanti per l’aviazione privi di CO2 - sono destinati a dare un contributo ancora maggiore rispetto al passato in favore della decarbonizzazione del traffico automobilistico, stradale e aereo. Un motivo sufficiente per approfondire l’argomento. Il nostro intervistato è Ramon Werner, presidente dell’associazione svizzera dell’industria dei biocarburanti Biofuels Schweiz.

Signor Werner, innanzitutto alcune domande per introdurre il tema: cosa sono i

biocarburanti e di cosa sono fatti? ® “I biocarburanti sono prodotti a partire da rifiuti e residui organici e sono considerati praticamente neutri in termine di emissioni di CO2. Un esempio concreto di biocarburante è l’olio alimentare usato da alberghi e ristoranti. Infatti, esso viene raccolto, pulito e quindi - grazie a impianti di produzione specializzati - trasformato e pronto per l’uso. È quindi possibile che oggi stiate mangiando un piatto di patatine fritte nel ristorante della vostra città e che tra qualche mese farete il pieno alla pompa di benzina con un biocarburante ricavato dall’olio di frittura usato per preparare quelle patatine.”

Lei ha accennato alla pompa di benzina. Come arrivano i biocarburanti nel nostro serbatoio? ® “È molto semplice: i biocarburanti vengono miscelati con i carburanti tradizionali, fino al 7% per il Diesel e al 5% per la benzina. Questo è il livello massimo specificato nelle norme sui carburanti. In media, questi carburanti rappresentano circa il 4% di tutte le vendite. Gli automobilisti fanno quindi il pieno di bio al 4% ogni volta che riempiono il serbatoio, anche se la maggior parte di loro non ne è consape-

«I regolamenti dovrebbero essere solo, nella migliore delle ipotesi, delle salvaguardie. Vietare certe tecnologie non è la soluzione giusta», afferma Ramon Werner.

vole. Il bio può essere miscelato anche in quantità maggiori, ad esempio nei settori dei trasporti o dell’agricoltura. Molti camion funzionano con biodiesel puro.”

Cosa impedisce al settore di vendere solo biocarburanti al 100%? ® “Dal punto di vista climatico sarebbe l’ideale, ma un carburante composto al 100% da biocarburante non è realistico perché non ci sono abbastanza materie prime disponibili per raggiungere tale obiettivo. E questo a causa del fatto che per la produzione vengono utilizzati solo rifiuti e residui. Infatti, la coltivazione di colture energetiche per la produzione di biocarburanti non è consentita in Svizzera. Queste condizioni rigorose hanno certamente senso da un punto di vista etico ed ecologico, in quanto i biocarburanti non devono competere con gli alimenti e i mangimi per animali. Ma limitano anche la quantità di biocarburanti che possono essere prodotti. Nonostante le restrizioni, i biocarburanti stanno conoscendo un buon successo. Introducendoli circa dieci anni fa, l’industria petrolifera ha dato il via a una delle più efficaci misure di protezione del clima, senza farne un dramma. L’introdu-

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ENERGIA

zione dei biocarburanti ha permesso di risparmiare più di 3,2 milioni di tonnellate di CO2 dal 2014. Una quantità considerevole, dato che i biocarburanti sono attualmente uno degli strumenti più efficaci per ridurre le emissioni di CO2 di origine fossile - in media 500’000 tonnellate all’anno.”

Tutti sanno che si tratta di un prodotto raro è costoso. E la redditività? La produzione, l’importazione e l’incorporazione dei biocarburanti sono davvero redditizie? ® “In realtà, i biocarburanti sono più costosi dei carburanti fossili come la benzina e il Diesel. La redditività è condizionata da due elementi. In primo luogo, la miscela di biocarburanti può essere inclusa nell’obbligo di compensazione dell’industria petrolifera attraverso la Fondazione per la protezione del clima e la compensazione della CO2 «KliK». In secondo luogo, attualmente esistono agevolazioni fiscali per i carburanti sostenibili. Senza di esse, i biocarburanti sarebbero troppo costosi. I fatti lo dimostrano: deve essere finanziariamente interessante per le aziende immettere i biocarburanti sul mercato, altrimenti non risparmieremmo tanta CO2.”

La nuova legge sulla CO2 prevede quote per i biocarburanti e per i Sustainable Aviation Fuels (SAF). Come sta valutando il settore queste sfide? ® “In effetti, la legge comporterebbe un aumento delle vendite di prodotti biologici di circa il 50%. Tuttavia, per quanto riguarda i carburanti, non si tratta esplicitamente di un obbligo di acquisto, ma di un obbligo di trasferimento. Ciò significa che una certa quota di biocarburanti deve essere immessa sul mercato, ma non in ogni serbatoio. Così facendo si aumenta la flessibilità del settore, in quanto rende interessante fornire ai clienti il

100% di biocarburante, a condizione che la loro disponibilità a pagare lo consenta. La legge prevede un’ulteriore semplificazione in termini di vendita, in quanto ora sarà possibile mettere in circolazione i biocarburanti in due modi: da un lato, come finora, in base alle rigide condizioni svizzere, ma saranno esentati dal fisco. Dall’altro lato, seguendo le condizioni meno severe dell’UE, ma saranno soggette all’imposta svizzera sugli oli minerali come i normali carburanti.”

Questo sembrerebbe essere possibile...

® “In linea di principio, sì. Ma per noi è importante che i biocarburanti siano trattati come i veicoli a batteria o a idrogeno, e cioè che beneficino anche di un’esenzione parziale dalla tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). Entrambi dovrebbero essere sullo stesso piano. Per il traffico aereo, invece, la situazione è più difficile: il SAF finora non esisteva e d’ora in avanti gli aeroporti devono gestire un prodotto nuovo. Questo funziona solo se vengono applicati standard globali o almeno europei. Ecco perché chiediamo al legislatore di abbandonare lo “Swiss Finish”!”

L’ultima legge sulla CO2 è stata respinta due anni fa a causa dei costi temuti. Quali sono le conseguenze finanziarie della nuova legislazione sulla CO2 per il traffico automobilistico e aereo? ® “In linea di principio, la protezione del clima non è gratuita. Tuttavia, è impossibile prevedere se il carburante costerà cinque, otto o più centesimi al litro. I prezzi del biodiesel, ad esempio, sono scesi di nuovo bruscamente questa primavera. Anche per i viaggi in aereo è difficile fare previsioni affidabili. In che proporzione i viaggi diventeranno più costosi è difficile da dire. Dipenderà da una

serie di fattori: la rapidità con cui le nuove tecnologie, come i carburanti sintetici, possono essere modulate, la disponibilità di SAF, ecc. E, naturalmente, c’è sempre il rischio che la politica fissi quote di miscelazione che non possono essere raggiunte. In questo caso, si dovrà pagare una multa, che certamente renderà i voli più costosi, ma che non sarà di beneficio al clima.”

I combustibili biogenici possono teoricamente essere utilizzati ovunque si utilizzi oggi l’energia liquida, ad esempio nei locali delle caldaie, sulle strade o negli aerei. Allo stesso tempo, la quantità di biocarburanti è limitata. Dove pensa che saranno utilizzati nel medio o lungo termine? ® “Sarà il mercato a decidere. È importante rimanere aperti alle nuove tecnologie. Nella migliore delle ipotesi, i regolamenti dovrebbero servire da salvaguardia, ma crediamo che vietare certe tecnologie non sia la strada giusta da seguire. Per valutare correttamente le diverse aree di applicazione, dobbiamo capire che i carburanti per autoveicoli e la paraffina per aerei sono soggetti a standard qualitativi diversi. Fino a nuovo ordine, il mercato offre biocarburanti sufficienti per entrambe le applicazioni. Siamo più scettici sul mercato del riscaldamento. Recentemente è stato introdotto uno standard per l’olio di biocarburante, ma la volontà politica di riconoscere questo prodotto come mezzo per ridurre le emissioni di CO2 mi sembra piuttosto debole. Non dimentichiamo, infine, il trasporto marittimo, per il quale si parla anche di utilizzare i biocarburanti. Il nostro settore potrebbe servire anche questo mercato in futuro.”

Per ulteriori informazioni:

www.biosprit.org

www.avenergy.ch

31 ENERGIA
«Con una quota di circa il 4% delle vendite di diesel e benzina in Svizzera, i carburanti liquidi biogenici danno un importante contributo alla protezione del clima». Foto: dr
GAB 6601 LOCARNO P.P. / JOURNAL CH-6601 LOCARNO Posta CH SA

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