Rivista dell’Automobile Club Svizzero | Edizione della Svizzera italiana

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AUTO

L’AUTOMOBILE PER PASSIONE.

Anniversario

LA SEZIONE TICINO

DELL’ACS

COMPIE 100 ANNI!

Pagine 4-7 Kart A MAGADINO NUOVO ASFALTO E OPPORTUNITÀ PER GIOVANI PILOTII

Pagine 10-12

Pagine 26-27

Intervista IL DIRETTORE DELL’USTRA: “È NECESSARIO AMPLIARE LA RETE AUTOSTRADALE”

Allianz Assistance Leader

mondiale nel mercato per l‘assistenza e Servizi di assicurazione viaggio.

ACS & Allianz Assistance – Una forte partnership con vantaggi preziosi per i membri dell‘ACS:

Centrale d‘emergenza svizzera 24 ore su 24 competente e amichevole

Assistenza in caso di guasti e incidenti in Svizzera e in tutta Europa

Consulenza telemedica e assistenza medica 24 ore su 24, in tutto il mondo in caso di malattia e infortunio

Rete globale di partner Un servizio in tutto il mondo e in qualsiasi momento per i nostri clienti

100 ANNI ACS TICINO

4 Un secolo di storia per ACS Ticino

6 “L’ACS nacque in un momento difficile per il Cantone”

9 BREVI

POLITICA

10 Le autostrade: il pilastro della nostra mobilità

EDITORIALE

13 Per il benessere delle città e degli agglomerati

INTERVISTA

14 Adriano Sala - La mobilità è una sfida anche per gli autotrasportatori

TEST AUTO

17 Fiat 600e

Stile italiano e solido relax

19 HONDA E:NY1 - Viaggiare in elettrico con il fascino Honda

TRIBUNA GIURIDICA

21 Protezione viaggi: sette consigli per prenotare un’auto a noleggio all’estero

ACS

23 Soci ACS soddisfatti

AMBASCIATORE ACS

25 Di nuovo tra i cordoli con il Ferrari Challenge

SPORT

26 Nuovo asfalto per la pista di kart di Magadino

27 Piccoli kartisti crescono

VANTAGGI ACS

28 Estate in Ticino: tutti i vantaggi per i soci ACS

VANTAGGI ACS

29 Privilegi da cogliere a tutto GAS

ENERGIA

30 Powerfacts: dati sulla mobilità in Svizzera

IMPRESSUM

ACS - Sezione Ticino via Trevani 5 - CP 564 - 6601 Locarno Tel. 091 751 46 71 www.acs.ch - locarno@acsti.ch

Organico

Presidente: Simone Gianini, Bellinzona

Vice presidente: Raide Bassi, Lugano-Cadro

Membri di comitato: Elvezio Codoni, Chiasso

Alex Farinelli, Comano

Sabrina Gendotti, Massagno

Gianmarco Balemi, Tenero

Direttore: Benjiamin Albertalli, Mendrisio

UN PRIMO ANNO RICCO DI SFIDE

Care socie e soci dell’ACS, Care lettrici e cari lettori,

è già passato oltre un anno da quando, nella primavera del 2023, ho avuto l’onore di raccogliere il testimone da Gianmarco Balemi e assumere la carica di Direttore della Sezione Ticino dell’ACS.

Il mio ingresso è coinciso con un anno di importanza storica per la nostra associazione, avendo festeggiato i 125 anni di ACS a livello nazionale: una ricorrenza che abbiamo voluto celebrare anche in Ticino, nel mese di settembre, con un raduno di vetture storiche in Piazza Grande a Locarno seguito da un’Assemblea dei soci particolarmente giubilare e conviviale. Se il 2023 è stato importante per le celebrazioni, altrettanto lo è il 2024, dato che proprio 100 anni fa fu fondata la Sezione Ticino dell’ACS.

In occasione dell’Assemblea dei soci svoltasi lo scorso mese di maggio ho avuto l’occasione per tracciare un bilancio del mio primo anno di attività, che ho riassunto con tre parole: riorganizzazione, analisi, pianificazione.

Lo scorso anno abbiamo affrontato vari avvicendamenti, cui è giocoforza seguita una riorganizzazione interna che ha riguardato funzioni, compiti, procedure e flussi di lavoro. Abbiamo aggiornato significativamente l’infrastruttura informatica e rivisto la modalità di erogazione dei nostri servizi, oltre ad aver completamente rinnovato la nostra Rivista sia a livello grafico che editoriale. E questi sono solo alcuni tra gli importanti progetti e i significativi cambiamenti, portati a termine e attuati grazie alla nostra squadra che colgo qui l’occasione per ringraziare per aver affrontato tutte le sfide con grande motivazione e apertura al cambiamento.

Nell’interrogarci poi su quale dovrà essere l’ACS di domani abbiamo condotto un’importante analisi per comprendere i nostri punti di forza e le aree di miglioramento, i motivi per cui i nostri soci ci scelgono o decidono di lasciarci, individuando quindi gli ambiti in cui riteniamo necessario investire e quelli in cui invece è necessario ulteriore rigore finanziario. Da questo lavoro è nato un piano strategico con quattro obiettivi: incrementare la conoscenza e la consapevolezza del marchio ACS e dei suoi servizi, rendere l’ACS un’organizzazione più attrattiva, giovanile e cordiale, innovarci mantenendo vive le nostre radici legate alla passione per l’automobile, nonché mettere al centro la qualità dei nostri servizi e l’unicità dei nostri prodotti.

Tutto ciò con l’obiettivo di offrire ai nostri soci il miglior servizio possibile, rendendoli fieri e orgogliosi di fare parte della famiglia di ACS. Ci attende molto lavoro, ma la motivazione e l’entusiasmo non mancano.

Benjiamin Albertalli

Direttore ACS - Sezione Ticino

Redazione

Nicola Mazzi / locarno@acsti.ch

Stampa: Tipografia Stazione SA via Orelli 29, CP 563, 6600 Locarno Tel. 091 756 01 20 - Fax 091 752 10 26 www.editore.ch - info@editore.ch

Progetto grafico e impaginazione

Giuseppe Gruosso

Tipografia Stazione SA, Locarno Fotografie Automobile Club Svizzero

Apparizione 6 volte l’anno, distruibuzione gratuita a tutti i soci ACS

INSERZIONI PUBBLICITARIE

ACS - Sezione Ticino via Trevani 5 - CP 564 - 6601 Locarno Tel. 091 751 46 71 www.acs.ch - locarno@acsti.ch

Numero 3 giugno/luglio 2024

Prossimo numero agosto 2024

In copertina Fiat 600e

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SOMMARIO
EDITORIALE

UN SECOLO DI STORIA PER ACS TICINO

La Sezione Ticino dell’Automobile Club Svizzero (ACS) ha celebrato il proprio centenario a Bellinzona, la città nella quale è nata. Importanti le annotazioni politiche emerse durante l’assemblea ed evidenziate dal presidente Simone Gianini.

ABellinzona, un secolo fa, nasceva la sezione ticinese dell’ACS. Un anniversario che è stato celebrato nella sala del Consiglio Comunale della capitale, durante l’annuale assemblea ordinaria. In presenza delle autorità comunali e cantonali e davanti ad affezionati associati, l’ACS Ticino ha voluto ricordare questo traguardo mettendo l’accento sul periodo storico nel quale nacque, ma anche guardando ai progetti futuri per i quali si mette in pole position.

A introdurre i lavori è stato il Vicesindaco della capitale Fabio Käppeli, che ha portato il saluto della Città di Bellinzona e ha ricordato l’importanza che ha avuto e sta ancora avendo l’associazione per la mobilità nel nostro Cantone.

Il Consigliere di Stato Claudio Zali è quindi entrato nel merito di alcuni importanti progetti legati alla mobilità e sui quali il suo Dipartimento del territorio sta lavoran-

do da anni per portarli a compimento. Tra di essi ha citato l’avanzamento del secondo tubo del San Gottardo che dovrebbe essere completato nel 2030. Ma anche i lavori, in dirittura d’arrivo, del semisvincolo di Bellinzona. Un’apertura parziale della nuova uscita autostradale in direzione sud è prevista per l’autunno di quest’anno, mentre l’apertura completa del semisvincolo è fissata per l’inizio del 2025. Ha infine ricordato anche il collegamento A2-A13 tra Bellinzonese e Locarnese, diventato un progetto prioritario a livello nazionale.

Fabien Produit, segretario generale dell’ACS a livello nazionale, ha portato il saluto della sede centrale e da un lato ha ricordato la raggiunta stabilità finanziaria del club, ma d’altro lato anche la lenta erosione dei membri alla quale si intende mettere un freno con una serie di importanti misure.

Sui temi di politica federale e cantonale si è quindi concentrato il Presidente di ACS

Ticino Simone Gianini, che da qualche mese siede sui banchi del Consiglio Nazionale e che quindi ha una visione completa e ampia della politica dei trasporti. In particolare, ha sottolineato l’importanza della votazione sul PROSTRA - che voteremo in autunno – in cui sono inclusi sei progetti di miglioramento della rete autostradale nella Svizzera tedesca e romanda. Un voto che avrà però anche importanti ricadute anche per il Ticino, in quanto permetterà di concretizzare progetti fondamentali per la nostra mobilità come il già citato collegamento A2-A13 e il PoLuMe (Potenziamento della tratta tra Lugano e Mendrisio). Oltre a questi aspetti Gianini ha sottolineato alcune questioni societarie. In particolare, ricordando gli avvicendamenti dello scorso anno alla Direzione di ACS Ticino con Benjiamin Albertalli che è subentrato a Gianmarco Balemi in qualità di Direttore, e anche i numerosi eventi a cui partecipa regolarmente l’associazione.

AUTO 4 NR. 03/2024
100 ANNI ACS TICINO

Proprio il nuovo Direttore Benjiamin Albertalli ha stilato un bilancio del suo primo anno alla guida di ACS Ticino evidenziando la riorganizzazione interna portata a buon fine, il lavoro di analisi sui vari ambiti dell’associazione e sulla strategia per il futuro sviluppo dell’associazione a livello cantonale. L’assemblea ha quindi gettato uno sguardo al passato, ripercorrendo gli eventi e l’ambiente che hanno contribuito a far nascere l’associazione nel 1924. Come messo in evidenza dallo storico Fabrizio Viscontini, i primi decenni del 900 furono anni di grande fermento a livello economico, politico e sociale. Un periodo nel quale anche in Ticino e su impulso del Governo cantonale, vennero edificate diverse strade, a scopo turistico, che incrementarono la mobilità privata.

L’assemblea ha quindi concluso i suoi lavori omaggiando i soci veterani a cui è seguito un apprezzato momento conviviale.

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Testo Nicola Mazzi Foto Elizabeth La Rosa I soci omaggiati per i 40 anni di affiliazione all'ACS I soci omaggiati per i 50 anni di affiliazione all'ACS I soci omaggiati per i 60 anni di affiliazione all'ACS Presidente e Direttore di ACS Ticino omaggiano Aldo Barboni per gli oltre
46
anni di servizio presso la Sezione della circolazione

“L’ACS NACQUE IN UN MOMENTO DIFFICILE PER

IL CANTONE”

Nel 1924 – esattamente

100 anni fa – vide la luce la Sezione Ticino dell’ACS. Lo storico Fabrizio Viscontini ci illustra l’ambiente economico e geopolitico di quel periodo storico, in cui strade e automobili iniziarono ad aumentare anche grazie alla spinta turistica.

cercò di mettere le basi per una pace duratura, e l’Anno Santo favorirono la ripresa delle attività turistiche nel nostro Cantone. Però negli altri settori la situazione rimaneva difficile: ci fu una ripresa dei lavori dell’edilizia nelle principali località del Cantone negli anni 1928-1929, ma le cifre dell’emigrazione periodica degli operai ticinesi oltre San Gottardo rimanevano elevate, in particolare a causa delle differenze salariali. La ripresa fu comunque effimera, perché fra il 1931 e il 1932 cominciò a livello svizzero e ticinese la Grande crisi degli anni Trenta. La situazione economica migliorò unicamente a partire dal 1936, grazie alla svalutazione

Cento anni fa nasceva la sezione ticinese dell’ACS. Ci può fare un breve ritratto di quel momento storico, in Ticino, in Svizzera e in Europa?

Nel 1924 nel nostro Cantone e in Svizzera si stava uscendo dalla crisi di riconversione postbellica del 1921-1922. Il Ticino entrava in quegli anni in un periodo difficile dal punto di vista economico. Le industrie che avevano prosperato durante il conflitto - soprattutto quelle di Bodio – avevano interrotto la loro attività o avevano chiuso i battenti. Gli anni Venti e Trenta furono in generale un periodo di deindustrializzazione, con un parallelo tentativo di “ritorno alla terra”. L’agricoltura veniva sempre più considerata un settore rifugio. La Conferenza internazionale di Locarno del 1925, che

del franco svizzero e alla politica di riarmo voluta dal Consigliere federale Minger. Il Consiglio di Stato cercò anche di porre rimedio alla difficile situazione con la presentazione nel 1924-1925 e nel 1938 di una serie di richieste di carattere economico e culturale al Consiglio federale, che passarono alla storia con il nome di “Rivendicazioni ticinesi”.

A suo giudizio come mai ci fu l’esigenza in Ticino di creare una sezione dell’ACS? Quali i fattori esterni che hanno contribuito alla nascita dell’associazione?

L’associazione nacque grazie all’iniziativa di un’ottantina di automobilisti che, il 13 gennaio 1924, al Caffè del Teatro di

Bellinzona crearono la sezione ticinese di ACS. L’iniziativa partì quindi da dei privati facoltosi, all’epoca un’automobile in Europa era ancora un bene di lusso, anche se le finalità turistiche erano anch’esse presenti. L’automobile cominciava in quegli anni ad essere utilizzata per raggiungere le località di villeggiatura. Nella prima metà degli anni Trenta, grazie ai sussidi destinati a combattere la disoccupazione, furono realizzate delle comode strade anche per questo scopo; tra queste, ne è un ottimo esempio la strada che da Lugano conduce a Gandria.

Come sappiamo il 1925 per il Ticino fu un anno importante con il Patto di Locarno. L’anno prima esistevano già le condizioni che avrebbero poi portato a quella importante conferenza internazionale?

Sicuramente sì. Il Patto di Locarno fu una serie di convenzioni elaborate nel Palazzo del Pretorio fra il 5 e il 16 ottobre 1925 e sottoscritte a Londra il 1° dicembre di quell’anno, in base alle quali la Germania da una parte, e Francia e Belgio dall’altra «riconoscevano» i rispettivi confini, con l’impegno di non violare le comuni frontiere, come stabilito nel trattato di Versailles. L’accordo sancì inoltre la smilitarizzazione della zona sulla sponda Est del Reno. Questo processo era già in corso almeno dal dicembre del 1922 e il Patto di Locarno fu quindi il punto di arrivo.

A un secolo di distanza, secondo lei, esiste qualche aspetto di quel periodo che varrebbe la pena attualizzare, pensando anche al delicato momento attuale?

Ci sono delle analogie, anche se con uno sfasamento, fra l’inizio degli anni Venti del secolo scorso e la situazione politica internazionale attuale. Nel primo caso si usciva dal Primo conflitto mondiale e occorreva, attraverso degli accordi, trovare un assetto condiviso fra gli Stati e affrontare i problemi congiunturali allo scopo di garantire la pace in Europa. Attualmente stiamo ancora vivendo delle situazioni di guerra nell’Europa dell’Est e nel Vicino Oriente, ai quali dovranno seguire, terminati i conflitti, delle intese fra gli Stati.

Intervista a cura di Nicol a Mazzi

Foto: Elizabeth La Rosa / Archivi ACS-CH

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Lo storico Fabrizio Viscontini, intervenuto in occasione dell'Assemblea ordinaria dei soci
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BREVI

TORNA LA GOTTARDO CLASSIC

È tutto pronto per la sesta edizione della Gottardo Classic. Domenica 23 giugno, ad Ambrì, saranno più di cento i partecipanti che percorreranno uno dei due circuiti (di 180 km o 45 km) disegnati attorno al massiccio del San Gottardo. Un evento dedicato ad auto d’epoca e youngtimer, comprensivo di tracciati turistico/panoramici per scoprire la regione e i passi, con prove di regolarità, area espositiva, paesaggi mozzafiato, ottimo cibo e diverse attrazioni come simulatore, visita alla Gottardo Arena e molto altro. Come ci spiega il coordinatore Enzo Bernasconi “I partecipanti arrivano da tutta la Svizzera e dalla vicina Italia e quest’anno avremo anche un Motor Expo, aperto a tutti e con una decina di garage che esporranno le ultime novità”. Tra le altre attrazioni i voli in elicottero attorno al San Gottardo.

ACS È PARTNER DEL RALLY DEL VALLESE

ACS Svizzera e la sezione vallesana di ACS hanno deciso di unire le forze per divenire partner principali del Rallye International du Valais (RIV), dando così vita al Rallye International du Valais powered by ACS. Il Club è orgoglioso di sostenere questo evento storico (fu infatti creato nel 1960), condividendo con il RIV gli stessi valori legati alla passione, alla sportività e alla difesa degli interessi dell’automobilismo in tutte le sue forme. Nel corso degli anni il RIV ha saputo distinguersi nel settore sportivo, grazie a prove impegnative in una cornice prestigiosa, che hanno visto la partecipazione di piloti di fama nazionale e internazionale.

UN SUCCESSO IL TRACK-DAY SULLA VARIANTE "LUNGA" DEL CIRCUITO TAZIO NUVOLARI

Si è svolto lo scorso 20 maggio e per il quarto anno consecutivo, l’ormai consueto “Track-Day” organizzato dalla Sezione Ticino dell’ACS presso il Circuito Tazio Nuvolari. Un evento contraddistinto da un’attesa novità: la possibilità di poter correre sulla nuova variante “lunga” di 5.260 metri. Un evento di successo che ha visto la partecipazione di numerose vetture di diverse tipologie, tra cui anche alcune vetture da competizione. Il tutto si è svolto nel migliore dei modi grazie anche alle condizioni meteorologiche ideali per poter girare in pista. Da sottolineare che è già in fase di preparazione la seconda edizione di quest’anno la quale è prevista per venerdì 20 settembre.

Novità presso il nostro shop di ACS! Da subito è infatti disponibile un kit di pronto soccorso contente 44 articoli essenziali per i primi soccorsi e conforme alla norma DIN 13164. Abbiamo deciso di integrare questo prodotto nel nostro assortimento poiché è obbligatorio averlo a bordo quando si circola in Austria. Assicuratevi di essere sempre preparati e in regola con le normative acquistando il vostro kit di pronto soccorso!

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ORA DISPONIBILE IL KIT DI PRONTO SOCCORSO OBBLIGATORIO IN AUSTRIA

LE AUTOSTRADE: IL PILASTRO DELLA NOSTRA MOBILITÀ

POLITICA

Il prossimo 24 novembre 2024 voteremo sulla fase di espansione 2023 del Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali (PROSTRA), relativo allo sviluppo della rete autostradale. Gli investimenti di 5,3 miliardi di franchi previsti dal governo federale saranno destinati a sei progetti regionali per eliminare gli ingorghi e serviranno a mantenere la funzionalità della nostra infrastruttura viaria ad alto scorrimento. Un SÌ a questa proposta è di grande importanza per il futuro della nostra rete di trasporti.

Abbiamo chiesto al Direttore dell’ Ufficio federale delle strade (USTRA), Jürg Röthlisberger, di esprimere le sue considerazioni relative all’importanza e alla necessità della prospettata eliminazione degli ingorghi stradali.

Signor Röthlisberger, che ruolo e che importanza ricoprono le autostrade e le strade nazionali nel nostro sistema di trasporto?

Jürg Röthlisberger: Le autostrade sono il pilastro del traffico stradale e della mobilità nel suo complesso: pur rappresentando solo il 3% dell’intera rete stradale svizzera, su di esse scorre il 40% del traffico passeggeri e oltre il 70% del traffico merci a livello nazionale. La maggior parte degli automobilisti utilizza l’autostrada per gli spostamenti all’interno della regione, alleggerendo così le città e gli agglomerati. Tuttavia, a causa dell’aumento del traffico, negli ultimi anni, si verificano sempre più ingorghi sulle autostrade e, di conseguenza, si genera traffico cosiddetto “di aggiramento” sulle strade

cantonali, comunali e di quartiere. Le autostrade stanno perdendo sempre più la loro funzione principale: quella di drenaggio per i paesi e gli agglomerati urbani.

Per la fase di espansione 2023 del programma PROSTRA è previsto un volume di investimenti pari a 5,3 miliardi di franchi svizzeri. Come verranno utilizzati questi fondi?

J.R.: Entro il 2030 vogliamo migliorare il flusso del traffico e la funzionalità delle autostrade, soprattutto nella zona degli agglomerati urbani. Infatti, quasi la metà degli ingorghi si verifica nei pressi dei centri urbani della Svizzera, con il risultato che il traffico è costretto ad attraversare città, comuni e quartieri. La fase di espansione 2023 comprende quindi sei progetti: A1 Wankdorf - Schönbühl, A1 SchönbühlKirchberg, A1 Rosenberg Tunnel a San Gallo, A2 Rhein Tunnel a Basilea, A4 Fäsenstaub Tunnel a Sciaffusa e A1 le Vengeron-Nyon nei cantoni di Ginevra e Vaud. Questi progetti miglioreranno la fluidità del traffico,

11 NR. 03/2024 AUTO POLITICA
Il Direttore dell'USTRA, Jürg Röthslisberger

ridurranno al minimo il traffico parassitario di aggiramento e miglioreranno la sicurezza stradale nonché la solidità della rete.

Perché sono indispensabili questi investimenti nella nostra rete autostradale?

J.R.: Dal 1990 il volume di traffico sulle autostrade è più che raddoppiato e questa crescita è evidente. La rete autostradale è già molto utilizzata o addirittura sovraccarica in molti punti. Il risultato è più di 40’000 ore di ingorghi ogni anno, nonché perdite economiche per tre miliardi di franchi. Senza contromisure - che vanno da un migliore utilizzo delle strade con la gestione attiva del traffico a un’espansione puntuale - un quarto delle autostrade sarà regolarmente sovraccarica entro il 2040. Di conseguenza ci sarebbe un ulteriore incremento del traffico parassitario che graverebbe sulla popolazione degli agglomerati, dei comuni e dei quartieri, riducendo così la qualità della vita delle persone interessate. Vogliamo, inoltre, rendere la rete autostradale più solida e di più facile mantenimento. I lavori di ammodernamento non solo renderanno più fluido il traffico autostradale, ma ci permetteranno anche di risanare le infrastrutture delle gallerie esistenti a Sciaffusa e San Gallo, senza causare ingorghi.

L’asserzione secondo cui l’incremento dello sviluppo stradale comporti un aumento del traffico è un’argomentazione ricorrente. I progetti previsti porteranno effettivamente a un incremento della circolazione?

J.R.: Non stiamo costruendo un solo metro di strada nuova, ma stiamo amplian-

do le autostrade esistenti in alcune aree. Bisogna tenere in considerazione che il valore di persone-chilometro percorso sulle strade continuerà ad aumentare. Attualmente non stiamo costruendo strade anticipando un eventuale incremento futuro del traffico, ma stiamo rispondendo all’aumento della domanda ampliando selettivamente le strade esistenti. Con queste misure riporteremo semplicemente il traffico stradale al suo posto, ovvero in autostrada, togliendolo dalle strade cantonali e comunali. Il fatto che in autostrada il traffico aumenti non è quindi un effetto collaterale negativo, bensì la conseguenza desiderata. Lo dimostra perfettamente l’ampliamento della tangenziale nord di Zurigo: da quando è entrata in funzione la terza canna del tunnel del Gubrist, gli ingorghi e il numero di incidenti sono diminuiti notevolmente. Di conseguenza, il traffico si è spostato verso l’autostrada e le strade cantonali e comunali sono state alleggerite fino, in alcuni punti, al 20%. Si tratta di un enorme e tangibile guadagno in termini di sicurezza per tutti gli utenti della strada, nonché di qualità di vita per i residenti.

Riguardo alla prevista rimozione delle congestioni autostradali, quali sono le preoccupazioni con cui l'USTRA si confronta maggiormente?

J.R.: La preservazione delle superfici per l’avvicendamento delle colture rappresenta comprensibilmente una questione importante. Tuttavia, poiché tre dei sei progetti prevedono la costruzione di gallerie, abbiamo bisogno di relativamente poco terreno, ovvero circa 8 ettari. Stiamo compensando il 100 per cento delle aree corrispondenti. Ciò che ci colpisce particolarmente, nelle di-

scussioni sull'espansione della rete, sono le riserve e i preconcetti nei confronti del traffico stradale, come pure il “pensiero unico”. Troppo spesso si sente dire «basterebbe…»: basterebbe promuovere il trasporto pubblico, la mobilità lenta e ordinare alle persone di lavorare da casa, e i problemi di traffico saranno risolti. Purtroppo, la realtà non si attiene a queste semplici affermazioni. Al contrario, ci chiede di ottenere una maggiore efficienza dai servizi e dalle possibilità tecnologiche esistenti, oltre a sfruttare le opportunità offerte dalla digitalizzazione e dall'elettrificazione. Mi riferisco soprattutto alla guida autonoma e all'elettrificazione del parco veicoli. D'altra parte, dobbiamo espandere in modo selettivo l'infrastruttura di trasporto (strada e ferrovia). La mobilità futura ha bisogno delle idee migliori e delle soluzioni tecniche più efficienti. L'immobilismo non è certamente la risposta alle sfide che ci attendono.

Gli investimenti previsti per l'eliminazione delle congestioni stradali mirano a migliorare il flusso del traffico sulle autostrade. Chi ne beneficerà?

J.R.: Tutti gli utenti della strada ne beneficeranno direttamente e indirettamente: dagli automobilisti in autostrada agli autisti di autobus nelle aree urbane, dai ciclisti sulle strade locali ai bambini che vanno a scuola. Migliorando il flusso di traffico sulle strade nazionali, alleggeriamo la pressione sulle strade cantonali, comunali e di quartiere. Questo, a sua volta, aumenta la sicurezza stradale anche lì. Inoltre, diminuendo la congestione su queste strade, si crea spazio per l'ulteriore sviluppo del trasporto pubblico e del traffico pedonale e ciclabile. Ciò migliorerà, sostanzialmente, la qualità della vita dei residenti nelle località e nelle regioni interessate dal traffico.

Quali sarebbero le conseguenze se gli elettori dovessero respingere la proposta?

J.R.: Un «NO» significherebbe che non potremo realizzare i sei progetti della fase di sviluppo 2023, e che anche gli altri progetti di espansione per decongestionare gli agglomerati urbani risulterebbero gravemente compromessi. Siamo convinti che una battuta d'arresto nello sviluppo delle infrastrutture sia una pessima risposta alle dinamiche dell'economia e della società. Siamo quindi fiduciosi di poter dimostrare all'elettorato i vantaggi di una rete autostradale funzionante sul lungo periodo.

Intervista Carolin Kiefer

Foto Ufficio federale delle strade (USTRA)

AUTO 12 NR. 03/2024 POLITICA

PER IL BENESSERE DELLE CITTÀ

E DEGLI AGGLOMERATI

Cari lettori, dopo che a metà maggio il Consiglio federale ha definito i temi della votazione del 22 settembre 2024, è ormai certo che domenica 24 novembre 2024 saremo chiamati a esprimerci in relazione all’ampliamento selettivo delle nostre autostrade, nell’ambito del Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali (PROSTRA). Questo voto sarà rivoluzionario per la politica dei trasporti e per le nostre infrastrutture, sia in termini di affidabilità che di sicurezza.

L’ACS si impegna a garantire la fluidità del traffico sull’intera rete stradale, dalle autostrade e strade cantonali alle strade comunali e di quartiere. Insieme alle nostre associazioni partner, ci troviamo quindi in prima linea nella campagna per un SÌ all’eliminazione degli ingorghi sulle nostre autostrade. Perché se il traffico può scorrere sulle autostrade, le strade delle nostre città e degli agglomerati urbani saranno note-

Si dice che portino fortuna.

Sono vegetariane, colorate e per la simpatia che ispirano, vengono utilizzate in agricoltura biologica. Ma le coccinelle sono anche dei formidabili predatori.

volmente alleggerite. Ci impegniamo anche per la sicurezza stradale, in particolare affinché la nostra rete viaria sia aggiornata anche sotto questo aspetto.

Sebbene manchino ancora cinque mesi al voto del prossimo novembre, il tempo stringe. Ed è per questo che è importante per noi sensibilizzarvi fin da subito su questo voto rivoluzionario, nonché informarvi sulla necessità degli investimenti previsti dal Governo federale a questo proposito. Siamo quindi lieti di potervi offrire informazioni di prima mano nell’intervista a Jürg Röthlisberger, Direttore dell’Ufficio federale delle strade (USTRA) e massimo esperto della rete autostradale, che avete potuto leggere nelle pagina precedenti. Con queste premesse, vi auguro una lettura entusiasmante.

Thomas Hurter Presidente centrale

ituoistampatin24h

digiprint@editore.ch l tel. 091 756 01 20

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EDITORIALE

LA MOBILITÀ

È UNA SFIDA ANCHE PER GLI

AUTOTRASPORTATORI

Ad alcune settimane

dall’Assemblea nazionale di ASTAG, svoltasi a Lugano, parliamo con il Presidente cantonale Adriano Sala sulle sfide del settore e il nuovo centro di competenze che sorgerà in Ticino il prossimo anno.

Nelle scorse settimane e dopo diversi anni avete organizzato l’assemblea annuale dell’associazione svizzera a Lugano. Quali gli aspetti più importanti emersi?

L’Assemblea annuale dell’Associazione Svizzera dei Trasportatori (ASTAG) ha evidenziato diversi aspetti cruciali per il futuro del settore dei trasporti in Svizzera. Ad esempio, Thierry Burkart, il Presidente Centrale di ASTAG, ha annunciato l’avvio dei lavori di costruzione di un nuovo stabile, presso il Centro di Formazione Professionale SSIC di Gordola, sulla base del progetto definitivo PRAGMA, allestito dallo studio di architettura Orsi & Associati di Bellinzona. Sarà operativo dal 2025, e contribuirà a migliorare le infrastrutture formative e a supportare gli apprendisti nel loro percorso di crescita professionale. Il Centro si concentra sulla formazione e lo sviluppo delle competenze nei trasporti, contribuendo alla professionalizzazione del settore nella regione.

Sono stati inoltre discussi i problemi legati alle infrastrutture stradali, in particolare le difficoltà causate dai lavori in corso e l’incremento demografico che ha aggravato la situazione viaria con frequenti imbottigliamenti Albert Rösti, Capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, ha riconosciuto il lavoro fondamentale dei trasportatori e ha presentato i dati sui ritardi accumulati nel traffico, che superano

le 40mila ore. Ha anche parlato delle misure in atto per gestire la mobilità e i progetti per ottimizzare il flusso del traffico.

È stata sottolineata la collaborazione costruttiva tra ASTAG e le autorità governative per migliorare le infrastrutture e i servizi di trasporto. Sono stati discussi vari progetti infrastrutturali, in particolare nel Canton Uri e nel tunnel del San Gottardo.

Claudio Zali, Direttore del Dipartimento del Territorio, ha presentato i piani per

l’introduzione dei primi otto bus elettrici in Ticino. Inoltre, è stata enfatizzata l’importanza della logistica urbana e dell’intermodalità nei trasporti.

Il Direttore di ASTAG Svizzera, Reto Jaussi, ha presentato i conti annuali, evidenziando un utile di 22mila CHF, e ha discusso e approvato il budget per il 2024 con un focus su strategie per migliorare ulteriormente le performance finanziarie dell’associazione.

AUTO 14 NR. 03/2024
INTERVISTA
Adriano Sala, Presidente di ASTAG Ticino

Tra le altre cose avete presentato il nuovo progetto del centro di competenze, il primo in Ticino, che sarà operativo dal 2025. Ce lo può illustrare?

Questa struttura ha lo scopo di fornire una formazione altamente specializzata e continua per i professionisti del settore dei trasporti. L’obiettivo principale è migliorare le competenze tecniche e manageriali dei lavoratori, garantendo al contempo una maggiore sicurezza ed efficienza operativa nel trasporto su strada. Il centro SSIC offre corsi di formazione per diverse categorie di trasporto, inclusi trasporti di lunga distanza, traslochi, trasporti di persone e trasporti di merci pericolose. Sono disponibili programmi di formazione di base, nonché corsi di perfezionamento per figure professionali più esperte come specialisti e responsabili della logistica e dei trasporti.

In autunno si voterà sul programma PROSTRA. Per l’ACS è un progetto da sostenere. Qual è la posizione di ASTAG, in merito?

Il programma PROSTRA (Programma di Sviluppo della Rete Stradale) è un’iniziativa importante per il miglioramento delle infrastrutture stradali in Svizzera. ASTAG ne riconosce l’importanza per lo sviluppo e la manutenzione delle infrastrutture stradali che sono cruciali per il settore del trasporto merci e passeggeri. Tiene a sottolineare che un’infrastruttura stradale ben mantenuta e potenziata è essenziale per garantire la sicurezza e l’efficienza del trasporto su strada. E sostiene che PROSTRA permetterà di affrontare le problematiche legate ai ritardi, migliorando la fluidità del traffico e riducendo i tempi di viaggio per il trasporto merci. Investire nelle infrastrutture significa anche migliorare la sicurezza stradale.

Tra i grandi cambiamenti degli ultimi anni c’è stato, grazie ad AlpTransit, lo spostamento del traffico pesante da strada a ferrovia. Voi l’avete sostenuto. Continuerete a farlo?

Sì, ASTAG ha sostenuto e continuerà a sostenere l’intermodalità, ed è a favore dello spostamento parziale del traffico pesante dalla strada alla ferrovia, una delle principali iniziative promosse da AlpTransit. Ciò contribuisce a ridurre la congestione sulle autostrade, migliorando la fluidità del traffico e diminuendo i tempi di viaggio per tutti gli utenti della strada. L’utilizzo della ferrovia per il trasporto di merci pesanti riduce le emissioni di CO2 e l’inquinamento atmosferico, contribuendo agli obiettivi ambientali della Svizzera. Meno camion sulle strade significa anche un miglioramento della sicurezza stradale, con una riduzione del rischio di incidenti gravi.

A suo giudizio, quali sono le soluzioni sul breve e medio termine per cercare di dare un po’ di ossigeno alle nostre strade?

Per migliorare la situazione del traffico sulle strade è essenziale adottare una serie di misure sia a breve sia a medio termine. Tra le soluzioni proposte quella di investire nell’espansione e nella manutenzione delle infrastrutture stradali per migliorare la capacità e la sicurezza delle strade esistenti, continuare a supportare lo spostamento di parte del traffico pesante dalla strada alla ferrovia tramite AlpTransit, favorire lo sviluppo di soluzioni di trasporto intermodale, che combinano diversi mezzi di trasporto, promuovere l’adozione di veicoli elettrici e ibridi per ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’aria, offrire incen-

tivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni e sviluppare una rete di stazioni di ricarica adeguata.

Tra le nuove sfide, vi siete posti l’obiettivo d’incrementare la flotta di camion elettrici. A che punto siamo? ASTAG riconosce l’importanza di elettrificare la flotta di camion come parte della strategia per ridurre l’impatto ambientale. Attualmente diversi produttori di camion, come Volvo e Tesla, stanno sviluppando e introducendo modelli di camion elettrici sul mercato. Ad esempio, Volvo ha lanciato il modello FM Low Entry, un camion pesante completamente elettrico ottimizzato per i trasporti urbani, mentre Tesla sta sviluppando la gamma Semi, progettata per lunghe percorrenze con un’autonomia significativa e rapidi tempi di ricarica. In Svizzera, alcune aziende pioniere hanno già iniziato a integrare camion elettrici nella loro flotta. Questi veicoli stanno mostrando vantaggi significativi in termini di riduzione delle emissioni di CO2 e miglioramento dell’efficienza energetica.

L’obiettivo a breve termine di ASTAG è aumentare la quota di camion elettrici nel mercato, pur lasciando la libertà ai singoli operatori del settore di optare per una soluzione più o meno green.

ASTAG sta collaborando con altre organizzazioni e autorità per sviluppare un’infrastruttura di ricarica adeguata e accessibile in tutta la Svizzera. L’incremento delle stazioni di ricarica rapide è essenziale per supportare l’adozione diffusa dei camion elettrici e la loro autonomia è in continuo miglioramento, ma rappresenta ancora una sfida per i trasporti a lunga distanza.

Intervista di Nicola Mazzi

15 NR. 03/2024 AUTO INTERVISTA
Anche i veicoli pesanti sono sempre più confrontati con l'elettrificazione, la digitalizzazione e la guida autonoma

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I prerequisiti sono i seguenti: la persona richiedente deve possedere un proprio numero di socio ACS attuale (vale anche per le carte Partner), la richiesta deve pervenire entro il 15 agosto 2024 a UBS Switzerland AG, Cards Only, DMR-CCSR28E, Postfach, 8098 Zürich e la verifi ca della richiesta deve aver dato esito positivo. Un pagamento in contanti, uno scambio o un trasferimento a pagamento o a titolo gratuito (come la rivendita, la vendita all’asta, la donazione ecc.) non è possibile o non è consentito. Non viene tenuta corrispondenza in merito alla promozione. Sono escluse le vie legali. Si applica esclusivamente il diritto sostanziale svizzero.

STILE ITALIANO E SOLIDO RELAX

Crossover compatto a vocazione urbana, sfoggia il piacevole stile della tradizione Fiat in combinazione alla silenziosa propulsione elettrica con trazione anteriore. Briosa, da condurre senza impegno e capace di una solida autonomia.

Offre lo stile ispirato alle Fiat “classiche”, arrotondato, dolce e piuttosto patinato nella scia dei modelli 500 (in special modo della 500X) mentre sotto pelle è il primo modello del marchio italiano a portare in dote la piattaforma comune e modulare CMP del Gruppo Stellantis. Cuore della “e” a propulsione elettrica, oggetto del test, è dunque la stessa unità già presente su diversi modelli della piattaforma di riferimento, contraddistinta da prestazioni interessanti e un’autonomia più che valida. Garantita dall’accumulatore al litio da 51 kWh netti, che ci ha permesso di registrare più di frequente chilometraggi attorno ai 350 km reali, sfruttando la vettura su tutte

le tipologie di percorsi, guidando in modo naturale senza ricercare particolari economie. Quanto al motore, utilizzato nella modalità di guida standard (la quale si attiva ad ogni accensione), ha una potenza limitata a 109 cv, mentre per poter sfruttare tutti i 156 cv occorre selezionare la modalità “Sport”. La ricarica rapida, possibile fino a 100 kW di potenza, ne permette il ripristino 20-80% in circa mezz’ora.

La guida è soprattutto docile; predilige relax e disimpegno al volante, sfoggiando facilità e immediatezza d’uso. Scatti e riprese sono vivaci quanto basta: in generale è sufficiente ben poca “fatica” sull’acceleratore per muoversi in modo spigliato, mentre per i sorpassi basta dare pieno gas per ottenere una risposta più che adeguata. Valido l’assorbimento delle sospensioni, così come il comfort di viaggio autostradale. L’accoglienza è in effetti piacevole, suggestiva nel design, anche se non certo raffinata nella qualità dei materiali plastici impiegati per l’arredo; la climatizzazione monozona è semplice ma efficace e si rivela ben comodo il grande e profondo pozzetto portaoggetti sotto lo schermo centrale. Davanti la sistemazione è godibile, dietro manca qualche centimetro per godere appieno di una soddisfacente libertà di movimento; adeguata, invece, la cubatura del vano bagagli.

Testo AS

Fiat 600e

Motore: Elettrico trifase

Potenza e coppia: 156 cv (115 kW), 260 Nm

Cambio:

Automatico monomarcia

Trazione: Anteriore

Massa a vuoto: 1’520 kg 0-100 km/h: 9,0 secondi

Velocità massima: 150 km/h

Consumo medio: 16,4 kWh/100 km (omologato)

Prezzo: da 39’190 CHFF

17 NR. 03/2024 AUTO
SCHEDA TECNICA
FIAT 600E
TEST AUTO
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HONDA E:NY1

VIAGGIARE IN ELETTRICO

CON IL FASCINO HONDA

Il design filante del crossover compatto si combina a doti dinamiche godibili anche nella marcia vivace, mentre a bordo si apprezzano comfort e qualità dell’accoglienza. Valida, ma non esuberante, l’autonomia elettrica.

Abordo della e:Ny1 si respira aria di casa, viaggiando in modalità puramente elettrica: la vettura è in effetti la versione a corrente del più conosciuto crossover intermedio HR-V. Rispetto al quale presenta, tuttavia, alcune differenze tra cui paraurti leggermente più bombati, mascherina anteriore chiusa e, internamente, una plancia ridisegnata. La vettura è unicamente a trazione anteriore, dotata di solide prestazioni specie sul piano dello scatto da fermo e delle riprese, mentre alla voce autonomia può mettere in campo una percorrenza reale attorno ai 300 km con un “pieno” di corrente, viaggiando su percorsi di varia natura. L’ac-

cumulatore, posizionato sotto al pianale – in posizione un po’ bassa, che riduce l’altezza da terra del mezzo rispetto alla HR-V – ha una capacità di 68,8 kWh e accetta la ricarica rapida su colonnine pubbliche con potenza limitata a 78 kW, il che richiede un po’ più di tempo per la rigenerazione più veloce (10-80% in circa 45 minuti).

La guida è molto godibile, piuttosto raffinata secondo lo stile della Casa giapponese; predilige il relax ma non disdegna una discreta brillantezza di ritmo tra le curve, specie selezionando la modalità di marcia sportiva che accentua la reattività del mezzo. I movimenti della carrozzeria risultano, inoltre, piuttosto limitati e i cambi di direzione avvengono con buona rapidità, con l’aiuto dello sterzo dalla buona precisione. Altrettanto consistenti la qualità del molleggio così come dell’insonorizzazione: a bordo della e:Ny1 si viaggia comodamente. Anche grazie all’accoglienza di bordo, curata e pure suggestiva nel disegno originale della plancia che, al centro, accoglie un sontuoso schermo centrale verticale da 15,1 pollici. Suddiviso per praticità in tre schermate sovrapposte che visualizzano di norma navigazione, infotainment/informazioni di bordo e climatizzazione. Lo spazio è soddisfacente su entrambe le file di sedili, con

divano posteriore ampiamente distanziato e molto confortevole; meno ampio però il volume destinato ai bagagli in relazione alla taglia del veicolo (361 litri di base).

Testo AS

SCHEDA TECNICA

Honda e:Ny1

Motore: Elettrico trifase

Potenza e coppia: 204 cv (150 kW), 310 Nm

Cambio: Automatico monomarcia

Trazione: Anteriore

Massa a vuoto: 1’756 kg

0-100 km/h: 7,6 secondi

Velocità massima: 160 km/h

Consumo medio: 18,2 kWh/100 km (omologato)

Prezzo: da 45’990 CHFF

19 NR. 03/2024 AUTO
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TRIBUNA GIURIDICA

PROTEZIONE VIAGGI: SETTE CONSIGLI PER PRENOTARE

UN’AUTO A NOLEGGIO ALL’ESTERO

La maggior parte di noi aspetta con ansia le vacanze estive. Esplorare le spiagge più belle con un’auto a noleggio e poi rilassarsi e godersi il sole. Per far sì che il divertimento continui durante e dopo le vacanze, vi diamo sette consigli da tenere a mente quando prenotate un’auto a noleggio all’estero.

COSTI AGGIUNTIVI

A volte ci sono costi aggiuntivi che devono essere pagati in loco. Può trattarsi di un conducente aggiuntivo, di seggiolini per bambini o della restituzione del veicolo a noleggio al di fuori degli orari di apertura. Vi consigliamo di leggere in anticipo il contratto di noleggio e le Condizioni Generali (CGC) e di portarle con voi (stampate o digitali) per evitare discussioni e inconvenienti successivi. Le CGC possono essere modificate di comune accordo o annullate in parte. Tuttavia, il locatario e il locatore devono confermare ogni modifica con la propria firma o sigla e allegare le CGC al contratto. In pratica è piuttosto raro che le CGC vengano modificate o annullate. Se i costi aggiuntivi vengono contestati, devono comunque essere pagati per poter consegnare il veicolo a noleggio. Si consiglia, pertanto, di firmare una nota scritta sul contratto di noleggio in cui si dichiara di contestare tali costi. È inoltre consigliabile ricordare il nome del dipendente in loco o chiedere un biglietto da visita.

PRESA IN CONSEGNA

DEL VEICOLO A NOLEGGIO

Prima di prendere in consegna il veicolo a noleggio, vi consigliamo di prendere il tempo necessario per controllare il veicolo. Eventuali danni esistenti, che potrebbero non essere elencati nel protocollo di consegna, dovrebbero essere documentati. Il vostro smartphone è l’ideale per questo

scopo. È meglio scattare foto del veicolo alla carrozzeria, ai cerchioni, all’abitacolo, al tachimetro, all’indicatore del carburante, a eventuali spie, del vano motore con i livelli dei liquidi e del documento di immatricolazione. Se ne avete la possibilità in loco, fatevi confermare dalla società di noleggio eventuali danni aggiuntivi da firmare nel verbale di consegna.

ASSICURAZIONI

NECESSARIE

Quando prenotate un veicolo a noleggio, vi consigliamo di stipulare un’assicurazione completa per i danni al veicolo, un’assicurazione contro il furto e un’assicurazione di responsabilità civile con una copertura sufficiente per i danni causati dal conducente del veicolo a noleggio a terzi. È inoltre consigliabile stipulare un’assicurazione di viaggio e un’assicurazione per spese legali in caso di richiesta di risarcimento ingiustificata da parte della società di noleggio.

FRANCHIGIE ELEVATE

In linea di massima, la franchigia serve a coprire eventuali danni causati. Spesso ai clienti viene chiesto di bloccare importi elevati sulla carta di credito al momento della consegna dell’auto a noleggio. A seconda del tipo di veicolo scelto, il deposito corrispondente può già gravare notevolmente sul limite della carta di credito. Ad esempio, se volete noleggiare una decappottabile di lusso e avete già pagato il volo e l’hotel con la stessa carta di credito, vi consigliamo di aumentare adeguatamente il limite della carta di credito in anticipo o di utilizzare una seconda carta di credito per avere più margine di manovra con il limite.

SCEGLIERE REGOLAMENTI DI RIFORNIMENTO EQUI

Un accordo di rifornimento «equo» è quello che prevede il ritiro del veicolo a noleggio con il serbatoio pieno e la restituzione con il serbatoio pieno. Sconsigliamo la soluzione «pieno/vuoto». In questo caso, dovrete ritirare il veicolo a noleggio con il pieno di benzina e restituirlo alla società di noleggio con il serbatoio vuoto, cosa che in pratica accadrà raramente o mai. Inoltre, dovrete pagare un costo eccessivo per il rifornimento e il servizio in loco.

CONSEGNA DEL VEICOLO

A NOLEGGIO

Assicuratevi di prendere tempo anche quando consegnate il veicolo. Durante l’ispezione, il personale può registrare eventuali danni e fornirvi un verbale di consegna, che vi darà un notevole vantaggio come prova in caso di controversia. Se consegnerete solo le chiavi e il veicolo non viene ispezionato dal personale con un relativo verbale di consegna, vi consigliamo di documentare le condizioni del veicolo al momento della restituzione.

QUALI SONO LE COMPAGNIE

DI AUTONOLEGGIO CON CUI PRENOTARE

Spesso i clienti prenotano tramite un portale di comparazione e poi passano, attraverso un intermediario, al vero partner contrattuale, ovvero la società di autonoleggio che vi consegnerà fisicamente il veicolo. Assicuratevi di prenotare tramite società di autonoleggio affermate come Sixt, Sunny Cars, ecc. anche se il costo potrebbe essere superiore. Il detto “chi più spende, meno spende” può essere veritiero: queste società di autonoleggio dispongono di un servizio clienti professionale e, soprattutto, accessibile in caso di domande o controversie.

CONSIGLIO

Optate per un’adesione ACS Travel, ACS Classic & Travel o ACS Premium per essere assicurati in futuro contro i rischi legati al noleggio di veicoli all’estero. Accedete a “Il mio account” per effettuare un upgrade.

21 NR. 03/2024 AUTO

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SEMPRE ELEVATA

LA SODDISFAZIONE DEI SOCI ACS

I soci dell’ACS raccomandano un’adesione all’ACS. Nel 2023, il tasso di raccomandazione è stato di 8,77 (su un massimo di 10), il che sottolinea la grande soddisfazione per i servizi di assistenza. La qualità dei servizi del soccorso stradale dell’ACS è stata nuovamente premiata con 4,5 su un massimo di 5 punti: un’eccellente valutazione!

Nel 2023, la Svizzera e l’Europa hanno nuovamente registrato un notevole numero di viaggi. Ciò ha comportato la persistenza di un elevato numero di casi di guasto, soprattutto durante i mesi estivi. Complessivamente, nel 2023, l’ACS ha registrato ben 11’100 casi di guasto – vale a dire una lieve diminuzione di poco inferiore al 9% rispetto all’anno precedente. L’89% dei guasti si è verificato sul territorio nazionale, mentre l’11% in Europa.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA

DEI CASI DI PANNE E DI ALTRA NATURA

Il 62% dei guasti (ovvero quasi 2/3) ha potuto essere risolto direttamente sul posto. Nel 2023, l’assistenza medica ha registrato una flessione delle richieste del 40% – attestandosi pertanto ai livelli del 2021. Un dato estremamente confortante è la prosecuzione, anche nel 2023, dell’elevato livello di soddisfazione della clientela nei servizi di assistenza. I nostri clienti hanno premiato la qualità del soccorso stradale ACS con una valutazione di 4.5 (su un massimo di 5). A riprova di ciò, hanno inoltre nuo -

INTERVENTI DI ASSISTENZA MEDICA

vamente valutato la propria grande soddisfazione con un valore di raccomandazione estremamente elevato e pari a 8.77 (su un massimo di 10).

Oltre l’87% dei soci intervistati raccomanda i servizi dell’ACS. Nel 2023, l’ACS ha preso in carico circa 11’100 chiamate di assistenza dovute a svariati motivi. Nella maggior parte dei casi si trattava di problemi alla batteria. Ulteriori informazioni sull’anno 2023 dell’ACS sono disponibili sul sito acs. ch/rapporto-annuale.

23 NR. 03/2024 AUTO
ACS
NATURA DEI CASI DI PANNE NEL 2023 11 107 PANNE IN TOTALE 1000 2000 3000 NUMERO DI PANNE ** p.e. finestrini, serratura, tergicristalli, incendio, vandalismo, furto, carozzeria 2833 1960 1859 1672 667 502 490 241 213 158 153 134 77 74 74 Batteria Motore Elettronica Ruota / pneumatico Diversi** Incidente Azionamento / sospensioni Chiavi Alternatore / riscaldamento Carurante sbagliato / senza carburante Frizione / trasmissione Raffreddamento Pompa / tubo della benzina / sterzo Motorino di avviamento Freni INTERVENTI DI ASSISTENZA MEDICA Svizzera 24 in tutto il mondo 66
GEOGRAFICA DEI CASI DI PANNE E DI ALTRA NATURA Svizzera 89% 11% Europa
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■ Procure per la guida di un veicolo di terzi – Gratuita per i soci

■ Vignette ambientali per Germania e Francia

VIGNETTE E PEDAGGI

■ Vignetta Svizzera

■ Vignette Austria (10 giorni, 2 mesi, 1 anno)

■ Telepass

■ ViaCard

■ AreaC

SICUREZZA E FORMAZIONE

■ Teoria per allievi conducenti (software + libro) – Da CHF 35.–

■ “L” per allievi conducenti (auto e moto) – Da CHF 4.50

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DI NUOVO TRA I CORDOLI

CON IL FERRARI CHALLENGE

Quest’anno parteciperò al Campionato Europeo

Ferrari Challenge con la Scuderia Zenith a bordo della nuovissima Ferrari 296 Challenge.

Con questa vettura concorrerò al Trofeo Ferrari Challenge Europe, un campionato monomarca in cui i migliori piloti si sfidano su sette circuiti europei. Non è la mia prima partecipazione a questo campionato: il mio debutto risale al 2013, allora al volante di una Ferrari 458 Challenge bianca. È seguita una stagione nel 2017 a bordo di una Ferrari 488 Challenge nera, in cui abbiamo concluso un anno turbolento con un incoraggiante terzo posto in classifica. Nel 2018, al termine di una stagione esemplare, abbiamo vinto non uno, ma ben due titoli: quello di Campione Europeo e quello di Campione del Mondo Ferrari Challenge! Una grande ricompensa personale e per la mia squadra.

Sei anni dopo la mia ultima vittoriosa partecipazione a questo campionato monomarca gestito dal marchio Ferrari, inizia una nuova avventura e un’altra sfida con questa nuova vettura. Rispetto al modello precedente, la 488 Challenge, si parte da un foglio bianco. Ferrari ha sviluppato una vettura da corsa innovativa, basata sulla Ferrari 296. Questa vettura è bellissima e migliore sotto ogni punto di vista (aerodinamica, peso, ecc.). Le prestazioni saranno da 3 a 4 secondi al giro più veloci della 488, che era già un punto di riferimento nelle corse. La nuova Ferrari 296 Challenge eroga 700 CV ed è la prima auto da corsa del marchio a utilizzare un V6 a 120 gradi. Anche l’aerodinamica è stata portata all’estremo, in particolare con un’enorme ala posteriore in grado di generare 870 kg di deportanza a 250

km/h. Inoltre, sono stati introdotti nuovi freni carboceramici ad altissime prestazioni per ridurre (ulteriormente) gli spazi di frenata di queste vetture.

Naturalmente rimango fedele al mio team Scuderia Zenith: non potrei immaginarmi di partecipare a un Campionato Ferrari Challenge senza i miei fedeli meccanici e aiutanti. Insieme, abbiamo ottenuto grandi prestazioni e raggiunto obiettivi fantastici. Quindi tutto è pronto per affrontare questo campionato nel miglior modo possibile.

Il primo weekend di gara si è svolto il 4 e 5 maggio sul circuito del Mugello, in Italia, a cui sono seguite le gare di Balaton in Ungheria (1 e 2 giugno). Gli altri appuntamenti del campionato saranno a Jerez in Spagna (22 e 23 giugno), Portimao in Portogallo (6 e 7 luglio), Le Castellet in Francia (27 e 28 luglio) e Nürburbring in Germania (7 e 8 settembre), mentre la stagione si concluderà il 19 e 20 ottobre a Imola in Italia, in occasione delle «Finali Mondiali Ferrari».

25 NR. 03/2024 AUTO AMBASCIATORE ACS

NUOVO ASFALTO PER LA PISTA DI KART DI MAGADINO

Da qualche mese l’unico kartodromo del Ticino è stato completamente riasfaltato, anche grazie ad un fundraising.

Era dal 2003 che l’asfalto della pista di go-kart di Magadino non veniva rinnovato. E quest’anno, finalmente, è stato possibile posare una nuova pavimentazione sul tracciato di 620 metri del circuito ticinese. Ce lo conferma Michele Maggetti, responsabile dell’infrastruttura, il quale si dice molto soddisfatto per i lavori iniziati nel mese di febbraio e terminati ad aprile con gli ultimi ritocchi ai cordoli e la pittura. “Erano necessari, perché l’asfalto era ormai invecchiato e pieno di avvallamenti e buche che mettevano in difficoltà i piloti”.

Grazie all’utilizzo di materiali di ultima generazione, l’asfalto è stato progettato per ridurre al minimo l’usura degli pneumatici, consentendo così ai piloti di concentrarsi esclusivamente sulla guida senza preoc-

cuparsi di questa problematica. Inoltre, la nuova superficie offre una maggiore sensibilità ai piloti, permettendo loro di percepire ogni minima variazione del terreno e di adattare la propria guida di conseguenza. Questo non solo renderà le gare più competitive, ma fornirà anche un’esperienza di guida più coinvolgente e appagante sia per chi gareggia sia per gli amatori che fanno qualche giro della pista per divertimento. Una miglioria che permetterà di consolidare ulteriormente la reputazione della pista di Magadino come destinazione interessante per gli amanti del kart.

Ma veniamo alle cifre. Il rifacimento dell’asfalto è costato in totale 210’000 franchi. Una parte (80’000 franchi) sono stati versati dal Kart Club Locarno, un altro contributo di 60’000 franchi è stato messo

sul tavolo dalla Kart Longhi Sagl, mentre il sostegno pubblico dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Vallemaggia è stato di 20’000 franchi. Il restante importo di 50’000 franchi è stato raccolto con un fundraising partito nel 2022, andato a buon fine. Infatti, grazie ai numerosi simpatizzanti che hanno contribuito a ultimare il progetto, è stato possibile portare a termine il rinnovamento dell’asfalto nei tempi previsti.

In totale la superficie che è stata riasfaltata, compresa una parte dei box, è di circa 4’200 mq: una miglioria significativa che d’ora in avanti permetterà ai corridori di provare nuove emozioni in tutta sicurezza grazie a una maggiore tenuta di strada, raggiungendo velocità ancora più importanti.

Testo Nicola Mazzi

AUTO 26 NR. 03/2024 SPORT

PICCOLI KARTISTI CRESCONO

ACS ha patrocinato un contest per la ricerca di nuovi talenti del volante, dedicato a bambini tra gli 8 e i 12 anni. Ecco com’è andata.

Si è tenuta mercoledì 29 maggio la prima edizione di un contest dedicato ai minikart (KG Mini-Kart Selection) ideato e organizzato dal pilota Kevin Gilardoni. Sulla pista di Magadino otto bambini dagli 8 ai 12 anni hanno potuto assaporare il gusto di una vera e propria gara su un minikart. E come ci ha detto lo stesso organizzatore è stata “un’esperienza davvero splendida perché ho visto il loro entusiasmo”.

“Ho voluto creare questa giornataspiega Kevin Gilardoni - per offrire ai bambini quello che io non ho potuto avere da piccolo, ovvero l’opportunità di partecipare a una gara, ma anche di avere un’attitudine mentale giusta, voglia di impegnarsi e capire come funziona il kart”.

Lo stesso Gilardoni ha iniziato la giornata con un’introduzione teorica passando in rassegna le varie regole della pista, il comportamento che si tiene al volante, il funzionamento del kart e altre importanti nozioni. Poi vi è stata una parte dedicata al riscaldamento fisico per insegnare loro che non si sale su un go-kart senza un’adeguata

preparazione atletica e quindi hanno provato a girare con i kart a noleggio per prendere confidenza con il mezzo e la pista. Infine, tutti hanno avuto tre sessioni di guida con i kart da corsa. “Ho valutato i miglior tempi, ma anche il comportamento generale e l’interesse del ragazzino, così come la cura del mezzo, il rispetto dell’abbigliamento e le domande che mi facevano”.

Tra gli otto partecipanti sono stati dunque selezionati due di loro per le abilità dimostrate al volante ma anche e soprattutto per l’interesse e la motivazione per lo sport. Entrambi avranno quindi la possibilità di partecipare gratuitamente, il 22 giugno, allo Speed Trophy a Magadino e il migliore di loro avrà la possibilità di partecipare a un’altra gara il 27 di ottobre sempre sulla stessa pista.

Come aggiunge lo stesso organizzatore “Uno sport come quello dei motori insegna,

sin da piccoli, la disciplina che poi potrà venire utile in qualsiasi ambito. E ti insegna la perseveranza e quindi, come amo ripetere, il duro lavoro che fai dopo che ti sei stancato del duro lavoro che hai fatto. In questo senso mi piacerebbe che l’iniziativa sia anche un insegnamento di vita”.

Un contest, questo, patrocinato dall’ ACS Ticino: “appena ho saputo di questa iniziativa non ho esitato un secondo a sostenerla – afferma il Direttore di ACS Ticino Benjiamin Albertalli – perché il sostegno del motorsport e la ricerca di nuovi piloti è una delle missioni di ACS”. L’iniziativa è stata altresì sostenuta da DPR Racing, la quale ha fornito i kart e la relativa assistenza, come pure è stato supportata e finanziata dall’azienda di Gilardoni con il sostegno di McDonald’s Sopraceneri.

Testo Nicola Mazzi

27 NR. 03/2024 AUTO
SPORT
Kevin Gilardoni con i partecipanti del contest Prima la teoria... ...e poi la pratica

ESTATE IN TICINO:

TUTTI

I VANTAGGI PER I SOCI ACS

Forse non tutti i soci sono a conoscenza dei vantaggi che possono usufruire presso le infrastrutture turistiche della nostra regione. Con l’arrivo della bella stagione ecco una panoramica delle attività che potrete svolgere a prezzi agevolati.

AIROLO-PESCIÜM:

UN PARADISO ESTIVO!

I soci hanno diritto al 20% di sconto per la giornaliera di Airolo-Pesciüm. La stazione è il punto di partenza di numerosi itinerari escursionistici e una meta ambita per ciclisti in cerca di divertimento ed adrenalina. I sentieri si snodano in varie direzioni per scoprire una regione affascinante situata di fronte al massiccio del Gottardo. L’Airolo Bike Park, con i suoi trail emozionanti fatti di discese, dossi e paraboliche, è un vero paradiso per i bikers! Gli amanti delle e-Bike possono invece esplorare la regione comodamente grazie a percorsi pensati per loro.

MONTE SAN SALVATORE:

UN PAN DI ZUCCHERO TUTTO DA GODERE

Anche per la funicolare del San Salvatore lo sconto è del 20% sul biglietto. A pochi passi dai ritmi frenetici della città e raggiungibile con le nuove vetture panoramiche in soli 12 minuti, il Pan di Zucchero della Svizzera svetta maestoso nel cielo di Lugano e offre una panoramica a 360°. È una meta in grado di soddisfare le esigenze e i desideri di tutti: dagli amanti della natura e delle passeggiate agli appassionati di cultura e di gastronomia che vivranno sul Monte San Salvatore emozioni uniche e indimenticabili. Nei mesi estivi l’ultima corsa è alle 23.00.

MONTE TAMARO:

MONTAGNA. CULTURA. AVVENTURA.

Il Monte Tamaro (ai soci è concesso lo sconto del 10%) offre attività per tutti su un’unica montagna: il Parco Avventura alla stazione intermedia e all’Alpe Foppa il ristorante con gustose specialità Ticinesi, la Slittovia e la Tirolese. L’Alpe Foppa è inoltre punto di partenza per vari sentieri escursionistici brevi, sentiero culturale o il giallo interattivo, e più lunghi, come la traversata Monte Tamaro – Monte Lema. La telecabina vi porta alle due stazioni (intermedia e monte), partendo da Rivera.

MONTE LEMA:

PANORAMI MOZZAFIATO SUI LAGHI TICINESI

A 1624 metri, il Monte Lema offre una vista mozzafiato sulle vallate del Ticino, del Lago di Lugano, del Lago Maggiore e sulle Alpi. Questa vetta panoramica è la più imponente della Svizzera Italiana e un’oasi naturalistica ricca di sentieri escursionistici. Qui si può ammirare la flora e la fauna locale, esplorare antiche miniere, osservare le stelle e gustare prodotti tipici del Ticino. Il Monte Lema è perfetto per sportivi e famiglie, ideale per parapendio, deltaplano e Mountain bike

BOSCO GURIN

AI soci di ACS beneficiano di uno sconto del 10% sulla carta giornaliera e sull’abbonamento stagionale.

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ENERGIA POWERFACTS: DATI SULLA MOBILITÀ IN SVIZZERA

Come avrete notato in occasione della precedente pubblicazione, l’obiettivo di questo studio di Avenergy Svizzera è fornire un’analisi approfondita della mobilità in Svizzera basata su fatti e cifre. Ecco il secondo contributo.

LA VIGNETTA AUTOSTRADALE

Sono 364 milioni i Franchi svizzeri incassati dalla Confederazione per la vignetta autostradale (dato del 2022), la quale, come è noto, permette un utilizzo illimitato della rete autostradale nonostante il prezzo fisso, a differenza dalla maggior parte degli altri Paesi in cui il pagamento per l’uso della rete avviene tramite pedaggio. Dal 1985 la vignetta è obbligatoria per tutti i veicoli sotto le 3,5 tonnellate che utilizzano le autostrade elvetiche. La tariffa iniziale di 30 franchi è stata aumentata a 40 franchi nel 1995 e da allora è rimasta invariata. L’intero importo raccolto viene versato al Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) che gestisce la costruzione e la manutenzione delle strade nazionali. Da giugno 2023 è stata introdotta una versione elettronica, oltre a quella fisica con l’adesivo.

2254 KM DI STRADE NAZIONALI

I 2’254 km della rete autostradale svizzera rappresentano meno del 3% dell’intera rete stradale nazionale (84.675 chilometri). Nonostante questa bassa percentuale, le

Disaccoppiamento dell'andamento del prodotto nazionale lordo e delle emissioni di CO2

Australia Austria

Emissioni

Regno Unito

Stati Uniti

strade nazionali assorbono il 41% del traffico stradale totale, ovvero circa 27,4 miliardi di veicoli-chilometro (su un totale di 66,2), il che dimostra chiaramente la loro importanza in termini economici e per la gestione della mobilità.

AUMENTARE L’EFFICIENZA DEL TRAFFICO STRADALE

Secondo l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), dal 1990 la Svizzera ha compiuto notevoli progressi nella riduzione delle emissioni del traffico stradale. Da quell’anno le emissioni di CO2 sono diminuite del 7%. Allo stesso tempo, il numero di chilometri percorsi dalle singole persone è aumentato di circa il 26%, passando da 78 miliardi a 98 miliardi. Ciò significa che i motori sono diventati molto più efficienti e che per ogni chilometro percorso il consumo medio di carburante è diminuito significativamente.

AUTO 30 NR. 03/2024 PUBLIREDAZIONALE
Finlandia Francia Paesi Bassi Nuova Zelanda Svezia Emirati Arabi Uniti Belgio Rep. Ceca Germania Messico Africa del Sud Spagna

CHILOMETRI PERCORSI

DALLA POPOLAZIONE SVIZZERA

Nel 2021 ogni persona residente in Svizzera ha percorso in media 14’926 chilometri (questo dato tiene conto anche dei km percorsi all’estero). Ogni residente ha viaggiato in media per 30 km al giorno all’interno del Paese. Il motivo principale alla base della mobilità è il tempo libero, che rappresenta il 43% della distanza percorsa, seguito dal pendolarismo (28%).

RIDUZIONE DELLE EMISSIONI

DI GAS SERRA PRO CAPITE

La riduzione ammonta a ben il 37,1%! Le emissioni di gas serra sono costituite dai seguenti elementi: anidride carbonica (CO2), metano (CH4), gas esilarante (N2O) e, in misura minore, da vari gas sintetici. La CO2 è di gran lunga il gas serra più importante e rappresenta poco più dell’80% delle emissioni totali in Svizzera. Nonostante la forte crescita demografica in Svizzera (+29,9% dal 1990), si è registrata una netta riduzione delle emissioni di questo inquinante. Complessivamente, le emissioni di gas serra sono diminuite del 18,2%, pari a una riduzione del 37,1%, ovvero da 8,3 tonnellate a 5,2 tonnellate di CO2 equivalente per persona.

L’EFFETTO SERRA:

UNA TENDENZA GENERALE

Negli ultimi anni, in molti Paesi industrializzati occidentali, ma anche in molti Paesi emergenti in rapida crescita, abbiamo assistito a un disaccoppiamento tra la crescita del prodotto nazionale lordo e le emissioni di CO2 (si veda il grafico a lato). In altre parole, l’economia continua a crescere, mentre le emissioni di CO2 ristagnano o ad-

dirittura diminuiscono. Nel 2016 è successo in 70 Paesi. Questa tendenza dimostra che la crescita economica non avviene danneggiando l’ambiente.

AIUTI FEDERALI PER COMBATTERE

L’EFFETTO SERRA

Come abbiamo scoperto nei servizi giornalistici sulla chiusura dello stabilimento Vetropack, dal 2002 L’Agenzia dell’energia per l’economia (AEnEC) aiuta le aziende svizzere a ridurre le emissioni di gas serra e a raggiungere i loro obiettivi climatici. Ad oggi, 4’256 aziende hanno beneficiato di questo sostegno. Grazie agli accordi sugli obiettivi e alle misure economiche attuate in collaborazione con l’ AEnEC, l’economia svizzera sta riducendo costantemente e con grande successo le proprie emissioni di CO2. Dal 2013 sono state risparmiate 721’870 tonnellate di CO2. Poiché le misure sono in corso, il loro impatto aumenta di anno in anno. È un esempio di come la protezione del clima possa funzionare con successo, anche su base volontaria, ed essere organizzata in modo economicamente vantaggioso.

IDROGENO: UNA FONTE DI ENERGIA PER IL FUTURO

L’idrogeno molecolare è un elemento composto da due atomi di idrogeno. È importante per il futuro della mobilità, perché combina i vantaggi dei carburanti liquidi tradizionali a quelli della mobilità elettrica. Prodotto con elettricità priva di CO2, è completamente neutrale dal punto di vista climatico e si traduce nel fatto che un veicolo a celle a combustibile può essere rifornito in pochi minuti, proprio come un veicolo convenzionale. In funzione, il veicolo ha tutte le caratteristiche di un veicolo elettrico, per-

ché la cella a combustibile produce elettricità nel veicolo, che viene poi utilizzata per alimentare un motore elettrico e non produce emissioni nocive. Grazie a tutte queste caratteristiche, l’idrogeno può dare un contributo importante allo stoccaggio dell’elettricità rinnovabile.

15 STAZIONI DI SERVIZIO H2

Nel novembre 2016 è stata inaugurata a Hunzenschwil (Argovia) la prima stazione di rifornimento pubblica di idrogeno per auto e veicoli commerciali della Svizzera. Oggi ci sono 17 stazioni di rifornimento di idrogeno e altre due sono in fase di realizzazione. Inoltre, ci sono attualmente due impianti di produzione di idrogeno e altri due in costruzione. L’associazione per la promozione della mobilità H2 è alla base di questo sviluppo. Gli investimenti nell’infrastruttura dell’idrogeno sono sostenuti dai suoi membri, in gran parte senza sovvenzioni pubbliche. Questa è la prova che la protezione del clima può essere raggiunta anche attraverso iniziative private e la copertura dei costi.

FONTI

Ufficio federale dell’ambiente (UFAM)

Ufficio federale di statistica

Ufficio federale delle strade (USTRA)

Ufficio federale delle dogane

Agenzia dell’energia per l’economia (EnAW)

Ufficio federale dell’energia (UFE)

31 NR. 03/2024 AUTO PUBLIREDAZIONALE
ENERGIA

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