AUTO
L’AUTOMOBILE

Scuola guida
CON ACS
Pagine 8-9
Intervista
SKODA: IL FUTURO SARÀ ELETTRICO O A BENZINA?
Pagine 16-17
Prova su strada
ADDIO ALL’ULTIMA SPORTIVA JAGUAR A BENZINA
Pagine 12-13

L’AUTOMOBILE
Scuola guida
CON ACS
Pagine 8-9
Intervista
SKODA: IL FUTURO SARÀ ELETTRICO O A BENZINA?
Pagine 16-17
Prova su strada
ADDIO ALL’ULTIMA SPORTIVA JAGUAR A BENZINA
Pagine 12-13
ACS & Allianz Assistance – Una forte partnership con vantaggi preziosi per i membri dell‘ACS:
Centrale d‘emergenza svizzera 24 ore su 24 competente e amichevole
Assistenza in caso di guasti e incidenti in Svizzera e in tutta Europa
Consulenza telemedica e assistenza medica 24 ore su 24, in tutto il mondo in caso di malattia e infortunio
Rete globale di partner
Un servizio in tutto il mondo e in qualsiasi momento per i nostri clienti
EDITORIALE
5 Il GIMS festeggia il suo ritorno
POLITICA
6 Presto si voterà per l’ampliamento della rete autostradale
NOVITÀ
8 La patente? Ottienila con i partner ACS!
INTERVISTA
10 Adam Ferrari: il “fai-da-te” può essere dannoso!
TEST AUTO
12 JAGUAR F-TYPE R75
Un altro, ennessimo addio
15 Subaru Impreza AWD
Porta in dote affinamenti di sostanza
INTERVISTA
16 “Sia elettrico che benzina: i nostri clienti devono poter scegliere”
I CONSIGLI DEL CARROZZIERE
18 La grandine
SICUREZZA STRADALE
20 Circolazione stradale: le novità del 2024
TRIBUNA GIURIDICA
21 Guidare senza assicurazione RC: quali le conseguenze?
ESPERIENZE DI GUIDA
22 Il Marocco fuori dai sentieri battuti, una distesa per istinto ed emozioni
AMBASCIATORE ACS
24 Il ritorno della Svizzera in Moto GP!
EVENTI
25 Torna il Track-Day di ACS Ticino!
SPORT
26 Campionati ticinesi ACS 2023
ENERGIA
30 Strade e mobilità
Rivista ufficiale dell’Automobile Club Svizzero, sezione Ticino in collaborazione con
ACS - Sezione Ticino
via Trevani 5 - CP 564 - 6601 Locarno
Tel. 091 751 46 71
www.acs.ch - locarno@acsti.ch
Organico Presidente: Simone Gianini, Bellinzona
Vice presidente: Raide Bassi, Lugano-Cadro
Membri di comitato: Elvezio Codoni, Chiasso
Alex Farinelli, Comano
Sabrina Gendotti, Massagno
Gianmarco Balemi, Tenero
Direttore: Benjiamin Albertalli, Mendrisio
Assieme alla rete ferroviaria, quella stradale nazionale è vitale per il buon funzionamento del nostro Paese. La mobilità individuale, quella pubblica, così come quella necessaria alla consegna delle merci, sono possibili unicamente con infrastrutture ferroviarie e stradali moderne ed efficienti. Se gli investimenti nella ferrovia (garantiti a livello nazionale dal fondo per il finanziamento e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria, FAIF, approvato in votazione popolare nel 2014) non vengono attaccati per motivi ideologici, raccogliendo quindi il – giusto – consenso necessario, quelli per il buon funzionamento delle strade nazionali e la risoluzione dei problemi di traffico negli agglomerati (pure garantiti da un fondo federale, FOSTRA, anch’esso approvato dal popolo nel 2017) devono invece, non di rado, superare lo scoglio di posizioni contrarie per principio. L’ultimo in ordine di tempo di quegli scogli è il referendum lanciato da associazioni ambientaliste capeggiate dall’Associazione traffico e ambiente (ATA) contro il programma di sviluppo (la cosiddetta “fase di potenziamento 2023”) della rete stradale nazionale concernente sei progetti maturi per il decongestionamento di tratte correntemente interessate da ingorghi con il conseguente traffico parassitario che si riversa sulle strade degli agglomerati limitrofi. Una posizione di principio, quella contro “nuovi investimenti nelle strade” che, se accolta, verrà replicata con la medesima motivazione ideologica (“basta investire nelle autostrade”) e determinerà il posticipo di tutta la pipeline dei progetti previsti in futuro (vodesi, bernesi e zurighesi non lasceranno ovviamente che altri passeranno davanti ai loro già maturi adesso), fra cui, in coda, ci sono anche quelli che concernono il Cantone Ticino, con il collegamento A2-A13 (Bellinzona-Locarno) in testa. Sostenere il referendum in questione, per il quale si andrà al voto entro la fine dell’anno e sul cui oggetto questo numero della rivista offre una prima ampia informazione, vuol quindi anche dire mettere a repentaglio i nostri interessi cantonali.
Simone Gianini, Presidente ACS-Sezione Ticino
Redazione
Nicola Mazzi / locarno@acsti.ch
Stampa: Tipografia Stazione SA
via Orelli 29, CP 563, 6600 Locarno
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Progetto grafico e impaginazione
Giuseppe Gruosso
Tipografia Stazione SA, Locarno
Fotografie
Automobile Club Svizzero
Apparizione
6 volte l’anno, distruibuzione gratuita a tutti i soci ACS
INSERZIONI PUBBLICITARIE
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Numero 1
febbraio/marzo 2024
Prossimo numero
aprile/maggio 2024
In copertina
JAGUAR F-TYPE R75
PER VIAGGI ALL’ESTERO
■ CH (adesivo o magnetico/rimovibile) per auto e moto – Da CHF 1.–
■ Patente internazionale – CHF 50.–
■ Carnet de Passages en douane – Da CHF 210.–
■ Procure per la guida di un veicolo di terzi – Gratuita per i soci
VIGNETTE E PEDAGGI
■ Vignetta Svizzera – CHF 40.–
■ Vignette Austria (10 giorni, 2 mesi, 1 anno)
■ Telepass
■ ViaCard
■ AreaC
SICUREZZA E FORMAZIONE
■ “L” per allievi conducenti (auto e moto)
■ Disco orario (con raschia ghiaccio integrato) – CHF 6.–
■ Giubbotto catarifrangente
■ Teoria per allievi conducenti (software + libro) – Da CHF 55.–
Si dice che portino fortuna.
Sono vegetariane, colorate e per la simpatia che ispirano, vengono utilizzate in agricoltura biologica. Ma le coccinelle sono anche dei formidabili predatori.
In
Cari lettori, dopo la cancellazione improvvisa nel 2020 a causa della pandemia e un successivo stop, il Geneva International Motorshow (GIMS), noto anche come Salone internazionale dell’automobile di Ginevra, apre nuovamente le sue porte dal 26 febbraio al 3 marzo 2024. Gli organizzatori promettono un nuovo tipo di salone con un’offerta estesa in ambito di innovazione e design e un’esperienza automobilistica eccezionale.
L’esposizione delle novità di oltre 20 marchi mondiali sarà arricchita da conferenze e masterclass, nonché da varie esperienze interattive e spettacoli dal vivo. Resta da capire se il nuovo concetto con l’Adrenaline Zone, il Design District, il Mobility Lab, la Classic Gallery, il Cube e la Lounge avrà successo e si affermerà. L’obiettivo de-
gli organizzatori deve essere quello di riportare a bordo i grandi marchi europei per le prossime edizioni del GIMS. E noi, in quanto socio fondatore, auguriamo agli organizzatori un grande successo.
Anche il team dell’ACS sarà naturalmente presente al GIMS e non vede l’ora di accogliere il maggior numero possibile di soci presso il proprio stand, dove la passione per l’automobile vi attende con entusiasmo. Quest’anno condivideremo lo stand con tre associazioni del settore automobilistico: UPSA, Avenergy Suisse e strasseschweiz. Con queste premesse, vi auguro una visita entusiasmante al GIMS.
Thomas Hurter Presidente centraleIl Consiglio federale prima e il Parlamento poi hanno approvato il progetto che prevede un ampliamento mirato della A1 a 6 corsie in prossimità di alcuni punti critici. Ora, essendo riuscita la raccolta firme per il referendum, il popolo sarà chiamato a votare. Ecco di che cosa si tratta.
Contrastare la tendenza, sempre più accentuata, di ingorghi nei punti nevralgici della rete autostradale. È questo in estrema sintesi l’obiettivo del progetto di ampliamento della rete autostradale che, in alcuni tratti della A1, diventerà a sei corsie. Ma nel dettaglio, su cosa saremo chiamati a votare quest’autunno?
Anzitutto si tratta di un progetto che mira a ridurre le ore di coda e gli ingorghi sulla rete nazionale, la quale ha registrato oltre 30’230 ore di ingorghi nel 2019, ovvero il doppio rispetto al 2010. E di questi ben 14’000 (quasi la metà) sono avvenuti proprio sulla A1. La rete stradale nazionale attuale è stata progettata per 6 milioni di abitanti, ma ben presto la Svizzera toccherà quota 9 milioni e nel 2040 l’Ufficio federale di statistica prevede che il numero di abitanti nel nostro Paese supererà addirittura i 10 milioni di persone. Scenari che dimostrano l’assoluta necessità di intervenire al più presto affinché le autostrade, che oggi hanno raggiunto i loro limiti di capacità, non collassino. Oltre a ciò, non bisogna dimenticare che gli ingorghi sulle strade nazionali costano alla popolazione dai 3 ai 4 miliardi di franchi (stima) in termini di tempo perso.
L’aumento della capacità autostradale risulta inoltre essenziale per evitare un trasferimento massiccio di traffico sulla rete secondaria. Senza un aumento mirato della capacità autostradale, il traffico sulla rete secondaria aumenterà notevolmente ed essa non è stata concepita per il traffico di attraversamento. L’aumento della capacità autostradale è finalizzato soprattutto a evitare un aumento massiccio del traffico nei luoghi in cui vivono le persone, nelle aree residenziali o in luoghi pubblici sensibili come davanti alle scuole.
Il progetto di potenziamento, è bene ricordarlo, è contraddistinto da ampliamenti mirati in punti chiave, essenziali per garantire la funzionalità della rete e per evitare un inutile traffico di aggiramento nelle città e nei villaggi lungo le autostrade. Infatti, si intende intervenire nelle tratte tra Berna e
Zurigo e tra Losanna e Ginevra per completare quanto si è già fatto negli ultimi anni in alcune tratte, come tra Härkingen e Wiggertal, che sono già state ampliate a sei corsie. Si tratta, in definitiva, dell’ampliamento di 53 km su un totale di 2’259 km totali, pari dunque al solo 2,3% della rete autostradale nazionale. Dal 2008 a oggi sono stati inoltre ampliati solamente 17 km di autostrada nell’ambito del processo di eliminazione delle strozzature.
Anche un altro aspetto è da tenere presente. La rete autostradale rappresenta solo il 3% di tutte le strade in Svizzera, ma gestisce il 40% del traffico individuale motorizzato e il 74% del trasporto merci. Incanalare merci e persone su una via di comunicazione come quella autostradale ha numerosi vantaggi. Ad esempio, grazie al miglioramento tecnologico dei veicoli e a quello delle infrastrutture (con la posa dell’asfalto fonoassorbente o la costruzione di gallerie), si riduce il rumore legato alla circolazione stradale. Inoltre, si aumenta la sicurezza sulle strade. Come dimostrano le cifre, le autostrade sono le strade più sicure, con l’8,51% degli incidenti con danni alle persone, l’8,71% dei morti e il 4,37% dei feriti gravi.
Come detto, l’ultima parola spetterà al popolo verosimilmente in autunno. Il tema è sentito e il progetto è cruciale per il Paese e gli spostamenti futuri da una regione all’altra.
Testo Nicola MazziLa Sezione Ticino dell’ACS ha siglato una collaborazione con due scuole guida e la Safe Driving di Osogna. Obiettivo: offrire ai soci e ai figli dei propri soci allettanti sconti per il conseguimento della patente, dal corso samaritani fino alla formazione complementare (antisbandamento).
“SCUOLA GUIDA PRESSO I PARTNER ACS”
Ècon questo nome che dal 1. gennaio ha preso avvio un’importante sinergia grazie alla quale i soci di ACS (e quindi a tutte le persone che vivono nello stesso nucleo famigliare) possono contare su una solida rete di professionisti per il conseguimento della patente, dal corso samaritani fino alla formazione complementare obbligatoria, passando per le ore di pratica con un maestro conducente. Il tutto beneficiando di importanti sconti (10% su tutti i servizi e le prestazioni di tutti i partner coinvolti), a beneficio del portafoglio.
Ma di che cosa si tratta? Nel concreto sono state ampliate e consolidate collaborazioni già in vigore nel settore delle scuole
guida. Di recente è infatti stato rinnovato l’accordo con alcuni partner sul territorio cantonale, ovvero la Scuola Guida City di Lugano (per il sottoceneri), la Scuola Guida Virelli e Corti di Locarno (per il sopraceneri) e la Safe Driving di Osogna per la formazione complementare (il cosiddetto corso “antisbandamento”).
Il risparmio, a conti fatti, è di quelli allettanti. Per fare un esempio concreto: se un giovane, figlio di un socio ACS, vuole iniziare il percorso per ottenere la patente ha anzitutto il diritto di avere il 10% di sconto sul corso samaritani. Ma è solo l’inizio, perché lo stesso ribasso lo può avere anche sul corso di sensibilizzazione, per le lezioni pratiche con i maestri conducenti e pure per la formazione complementare a Osogna. Offerte che, sommate, offrono un percorso formativo di alta qualità a un prezzo conveniente e allettante.
Questi sconti non sono tuttavia destinati unicamente ai giovani conducenti. La scuola guida Virelli&Corti offre infatti anche percorsi formativi nel contesto delle due ruote, per la guida con rimorchio e per la pentente nautica, permettendo ai soci ACS di beneficiare anche in questi casi dello sconto del 10%. Al proposito i titolari Adriano Virelli e Pietro Corti hanno salutato con soddisfazione la nuova collaborazione: “Abbiamo accolto con molto piacere la proposta dell’ACS che ci permette di estendere ulteriormente la collaborazione con un importante realtà nazionale offrendoci la possibilità di distinguerci quale partner affidabile e sicuro. Del resto, anche i 25 anni della nostra storia dimostrano la serietà dei nostri corsi.”
Molto soddisfatto anche Benjiamin Albertalli, Direttore di ACS Ticino: “Per la nostra organizzazione si tratta di un importante passo avanti nel contesto della scuola guida. Fino alla fine del 2023 ci limitavamo infatti a proporre dei corsi samaritani e di sensibilizzazione presso la nostra sede di Lugano, mentre ora queste sinergie permettono di coprire l’’intero percorso formativo con un beneficio tangibile per i nostri soci.
Ma soprattutto, se guardiamo al progetto globale, vuole essere un tassello fondamentale per poi, in un prossimo futuro, poter estendere la collaborazione ad altre importanti realtà presenti sul territorio”. Mentre per quanto riguarda la qualità dell’offerta lo stesso Albertalli aggiunge: “In questo modo possiamo continuare a lavorare, a stretto contatto, con istruttori certificati e qualificati, con anni di esperienza nell’insegnamentodellaguida.Lacollaborazioneassicura perciò che i soci e i loro figli continuino a ricevere un’istruzione altamente professionale, preparandoli al meglio per affrontare la strada”.
In altre parole, scegliere di seguire una formazione completa per ottenere la patente presso ACS e i propri partner significa beneficiare di una combinazione unica di formazione, qualità e vantaggi esclusivi. A dimostrazione che l’impegno per la sicurezza va oltre la semplice guida, riflettendo l’attenzione che tutto il team di ACS e dei partner dedica a rendere la formazione completa, soddisfacente e anche conveniente.
Testo Nicola MazziFare pratica già a 17 anni, lezioni di scuola guida con il solo cambio automatico, moto da 125cc accessibili già a 16 anni. Il presidente della più longeva associazione di categoria dei maestri conducenti ticinesi, Adam Ferrari, evidenzia alcune questioni “calde” che coinvolgono i giovani conducenti e i professionisti del settore.
Adam Ferrari è il Presidente della sezione ticinese dell’Associazione svizzera maestri conducenti (ASMCTI), che è membro a livello svizzero di L-Drive. Iscritta a Registro di commercio nel 2005, è stata la più antica associazione di categoria in territorio ticinese, nonché una delle più autorevoli essendo anche partner delle istituzioni per quanto concerne la sicurezza stradale.
Un interlocutore privilegiato per fare il punto sulla formazione dei giovani conducenti, un aspetto sul quale non sempre viene posta la dovuta attenzione.
Come trova il livello dei giovani conducenti?
Bisogna dire che non è molto cambiato negli anni. È altresì vero che la nostra società è in continua evoluzione, la legge cambia continuamente e la preparazione di un allievo conducente non sempre è adeguata. Mi spiego meglio: osserviamo sovente la mancanza della consapevolezza che guidare è diventata una vera e propria professione e richiede una preparazione adeguata e sempre più approfondita. Sicuramente le lezioni in famiglia possono anche andare bene per integrare le lezioni dei maestri conducenti, tuttavia nascondono insidie. Se per esempio in famiglia si apprendono alcune nozioni sbagliate per ciò che concerne la guida, il maestro condu-
cente fa più fatica a correggere le cattive abitudini apprese. Il consiglio, perciò, è di affidarsi da subito ai maestri conducenti.
Negli ultimi anni molti giovani imparano a guidare unicamente con il cambio automatico. Cosa ne pensa?
Se una persona impara a guidare con il cambio automatico è evidente che segue una formazione completamente diversa da qualcuno che ha fatto lo stesso percorso, ma con il cambio manuale. Oggi, con le nuove norme, è però più semplice effettuare il passaggio da un’auto automatica a una manuale, basta un timbro e non è previsto nessun test pratico. Questo fatto, a nostro giudizio, può essere un problema in quanto colui che passa dall’auto -
matica a una vettura col cambio manuale non ha alcuna pratica e può mettere in pericolo sé stesso e gli altri utenti della strada.
I maestri conducenti come hanno reagito a questa situazione?
La maggior parte si è dovuta adeguare alla nuova tendenza cambiando veicolo o si è munita di una seconda vettura automatica accanto a quella col cambio manuale. Del resto, questo è uno dei frutti del nuovo pacchetto di misure denominato “Opera 3” e relativo alla revisione delle prescrizioni sulla licenza di condurre del Consiglio federale che noi abbiamo sempre criticato perché, in relazione a questo aspetto, a rimetterci è la sicurezza sulle strade. Ripeto; è indubbio che l’approccio a un veicolo automatico rispetto a uno manuale è totalmente diverso: cambia la guida difensiva, la capacità di reagire, le distanze, ecc.
Quali sono le recenti modifiche normative che ritenete più critiche?
Sicuramente l’età minima di 17 anni per l’ottenimento della licenza per allievo conducente, entrata in vigore nel 2021. Una misura che a livello prettamente teorico si potrebbe condividere perché ha lo scopo di incentivare la pratica dell’allievo conducente, ma che in realtà a volte si rivela un boomerang poiché, dopo aver conseguito l’esame teorico, spesso gli allievi conducenti non si preparano a dovere a livello pratico affidandosi unicamente a famigliari e conoscenti anziché ai professionisti.
Così come è critico l’abbassamento dell’età per le categorie di motoveicoli e la soppressione dell’accesso diretto ai modelli di potenza superiore. Ciò significa che i titolari della categoria A1, che hanno tra i 16 e i 18 anni, possono condurre già motoveicoli da 125 cc, mentre hanno bisogno di effettuare altri esami per passare a moto più potenti. Infatti, la categoria A1 permette ora di circolare con motoveicoli con una potenza massima a 11 KW. Le ultime statistiche, diramate dalla Polizia cantonale, evidenziano come la situazione degli incidenti che riguardano i nuovi conducenti non sia rosea, soprattutto per i sinistri più gravi. Ecco perché noi ribadiamo l’importanza di una buona preparazione con un professionista del settore.
Avete notato crescenti difficoltà nel promuovere la formazione con maestri conducenti professionisti?
La nostra associazione cerca di difendere l’immagine del maestro conducente perché, negli ultimi anni, siamo stati confrontati con personaggi che, pur non essendo in possesso della relativa autorizzazione, si mettono a disposizione per le lezioni di guida come se fossero professionisti. E questo è nocivo per tutto il settore e per chi deve effettuare un percorso formativo importante e per nulla scontato. D’altro canto è anche un peccato che le nostre realtà associative siano frammentate: se tutti i maestri conducenti fossero riuniti in un’unica associazione, saremmo più forti e potremmo far meglio valere le nostre posizioni. Ho sempre cercato di lavorare in questo senso, ma è un’operazione estremamente complessa.
Pochi sanno, inoltre, che i maestri conducenti non lavorano solo con i giovani... È importante che tutti gli automobilisti sappiano che siamo sempre a disposizione, anche per coloro che hanno la patente da molti anni e che magari vogliono aggiornarsi. Penso in questo caso agli anziani, ma non solo, dato che le regole della strada cambiano nel tempo e i veicoli sono sempre più evoluti. A volte investire una qualche ora permette di acquisire maggiore consapevolezza riguardo a come comportarsi nel traffico e alle potenzialità della propria automobile, a tutto beneficio della sicurezza.
Intervista a cura di Nicola Mazzi
Molto presto, Jaguar produrrà e venderà unicamente vetture con motore elettrico.
La F-Type sarà infatti, salvo ripensamenti, l’ultima sportiva con motore a benzina del costruttore inglese. L’abbiamo guidata, intensamente, per un’ultima volta.
Se doversi congedare da un’auto che abbandona il motore a combustione interna a favore del solo propulsore elettrico non è mai facile, ancora meno lo è quando il motore in questione è uno di quelli che ha saputo emozionarci per oltre un decennio. Era infatti il 2013 l’anno in cui la Jaguar F-Type apparve sul mercato con quelle sue linee dal tocco esotico e speciale, che riescono ancora oggi a catturare numerosi sguardi, accompagnate da una colonna sonora al-
tamente emozionante e un coinvolgimento alla guida che, una volta conquistatoti, non ti abbandonava più. Per congedarci da questo iconico modello abbiamo deciso di provare sia la versione Coupé che la Roadster, entrambe nella versione R75 creata per celebrare i 75 anni del marchio inglese, ed entrambe equipaggiate con l’impareggiabile V8 da 5 litri che, grazie al compressore volumetrico, è in grado di erogare 575 cv e 700 Nm.
Calarsi nell’abitacolo della F-Type rievoca molti ricordi, appagando al contempo con altrettante certezze. Il layout dell’abitacolo, incentrato sul conducente, è infatti ancora molto attuale e non ha richiesto modifiche particolari, nemmeno per integrare le ultime novità a livello di infotainment. La posizione di guida è rimasta sportiva ma rilassata proprio come lo era allora, l’ambiente è lussuoso e i sedili sportivi, ben contenitivi, assicurano una dignitosa comodità anche nei viaggi lunghi.
Poi, arriva il momento di metterla in moto. Il V8 prende vita schiarendosi ampiamente la voce, proprio come me lo ricordavo, salvo poi assestarsi su tonalità (e volumi) più civili rispetto al passato. Anche in movimento, in effetti, sebbene non si fatichi più di tanto a riconoscerne la paternità, ciò che fuoriesce dallo scarico è più serio e sommesso. Il sound estroverso, sfacciato ed alta-
mente emozionante – a tratti quasi brutale –è stato “castrato” dai filtri OPF e compagnia smorzando, ma per fortuna non uccidendo definitivamente, uno dei tratti caratteristici che rendeva unica la F-Type.
Tuttavia va detto che il propulsore resta uno tra i più godibili nel panorama odierno delle vetture sportive: un “cinquemila” che grazie al compressore volumetrico è elastico e pronto a qualsiasi regime, cristallino nella risposta dell’acceleratore, ma soprattutto capace di acquisire velocità con una determinazione impressionante. Senza dimenticare l’eccellente abbinamento con il cambio automatico a otto rapporti che è sempre ancora veloce e puntuale nell’assecondare le richieste di chi guida.
Se qualcuno mi dovesse chiedere che tipo di automobile sportiva sia la F-Type, risponderei senz’ombra di dubbio che è una di quelle in cui le sensazioni e le emozioni contano più delle fredde prestazioni numeriche. Non è infatti nata per trascorrere i fine settimana tra i cordoli alla ricerca della traiettoria perfetta, tant’è che per trarne il meglio, dal punto di vista prestazionale, non occorre spingerla al limite delle sue possibilità, ma fermarsi un pochino prima adottando uno stile di guida pulito e lineare. La sua priorità è il divertimento di guida, privilegiando l’interazione tra conducente e veicolo.
In generale il suo comportamento in curva varia, a dipendenza della situazione, da un sottosterzo piuttosto marcato a una tendenza chiaramente sovrasterzante, alternando momenti in cui le oltre 1,8 tonnellate di massa si sentono tutte ad altre in cui, complice lo sterzo dall’elevata (e forse sin eccessiva) prontezza, sfoggia un’inaspettata agilità. Chi guida si ritrova quindi a gestire questi aspetti, con tuttavia l’apprezzata consapevolezza di poter influenzare e gestire, con un minimo di esperienza, il suo compor-
tamento tra una curva e l’altra a proprio piacimento. Le sospensioni relativamente morbide, i pronunciati movimenti lungo l’asse verticale, l’efficacia del torque vectoring che lavora in simbiosi con il differenziale autobloccante posteriore e la stessa trazione integrale che privilegia (ampiamente!) il retrotreno permettono infatti di pennellare le curve nel modo in cui lo si desidera. Per esempio, in staccata giocando con i trasferimenti di carico il retrotreno mostra una simpatica tendenza ad allargare la traietto -
SCHEDA TECNICA
Jaguar F-Type R75
Motore: V8, 5 litri, benzina (compressore volumetrico)
Potenza e coppia: 575 cv, 700 Nm
Cambio: Automatico a 8 rapporti
Trazione: Integrale
Massa a vuoto: 1’855 kg
0-100 km/h: 3,7 secondi
Velocità massima: 300 km/h (limitata)
Consumo medio:
10,5 l/100 km (omologato)
Prezzo: 147’300 CHF
ria, ristabilizzandosi all’istante non appena si richiama in causa l’acceleratore e la trazione integrale, permettendo d’altro canto (se si insiste con il pedale destro) un’uscita di curva sovrasterzante. Mette insomma il divertimento e il coinvolgimento al centro dell’esperienza di guida, richiedendo buoni riflessi ma ripagando con altrettante emozioni e una buona sincerità.
Permettendo tuttavia anche ai meno smaliziati una conduzione docile e non per questo meno coinvolgente, anche senza superare la prima metà del contagiri. Proprio come una vera Granturismo.
Testo Benjiamin Albertalli
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Il design aggiornato, in scia con la tradizione, cela un telaio più rigido e preciso combinato a un’iniezione di tecnologia e digitalizzazione. Per una guida sempre rilassata, ma più godibile.
Ipiccoli passi che vanno lontano. Una filosofia cara alla piccola marca giapponese, trovando una volta di più applicazione concreta con questa ultima evoluzione della popolare berlinetta Impreza. Rinnovata in profondità sul piano tecnico e tecnologico, ma fedele alla propria missione quanto a design e impostazione di contenuto. Il look rimane dunque, quanto mai, nella scia di quello già conosciuto, seppur con svariati aggiornamenti a diversi dettagli, mentre la moderna scocca già basata sul pianale modulare Subaru riceve un’ulteriore iniezione di rigidità torsionale (+ 10%). Anche assetto, sterzo e taratura della trazione integrale hanno trovato dovute attenzioni, così come l’irrinunciabile quattro cilindri boxer a sua volta rivisto in special modo nel comparto raffreddamento. Senza modifiche il
sistema ibrido compatto con unità elettrica da 16,7 cv, ma ora la gestione elettronica di sistema lo chiama in causa più di frequente durante la fase di marcia al piccolo trotto, compensando così il lieve calo della potenza massima complessiva.
Al volante, la rinnovata Impreza conferma questi progressi: è sempre docile e “svelta” il giusto nel guadagnare velocità, mentre in città basta un velo di gas per avanzare senza incertezze. Tra le curve, equilibrio e compostezza si combinano alla sterzata più precisa e ai movimenti un poco più composti della carrozzeria nel passare da un appoggio all’altro: l’auto resta soprattutto rilassante con brio, ma guadagna in piacevolezza di conduzione. Si apprezza lo stesso cambio automatico a variazione continua, piuttosto ben tarato in ogni condizione. Cresce di livello la dotazione tecnologica sul piano degli ausili attivi alla guida, potenziati e arricchiti di funzionalità che estendono la “supervisione” elettronica a un più ampio spettro di situazioni. A bordo l’accoglienza è concreta, con poltrone anteriori ridisegnate che permettono, tra l’altro, di ridurre le oscillazioni laterali del corpo; a centro plancia troneggia poi il nuovo sistema multimediale con schermo verticale da 11,6” e grafica ad alta definizione.
Testo AS
SCHEDA TECNICA
Subaru Impreza
AWD 2.0i e-BOXER
Motore:
Sistema ibrido con 4 cilindri boxer 2.0
litri benzina aspirato e unità elettrica
Potenza e coppia:
136 cv (100 kW), 194 Nm
Cambio:
Automatico a variazione continua
Trazione: Integrale
0-100 km/h: 10,0 secondi
Velocità massima: 197 km/h
Consumo medio:
7,3 l/100 km (omologato)
Prezzo: da 36’850 CHF
Abbiamo incontrato il Dr. Johannes Neft, responsabile dello sviluppo tecnico del marchio Skoda, per chiedergli come stanno affrontando le incertezze relative all’elettrificazione, quale sarà il futuro di Skoda Motorsport e se i modelli sportivi avranno ancora senso di esistere.
Membro del Consiglio di Direzione di Skoda dal gennaio del 2001, il Dr. Johannes Neft, di formazione ingegnere, dal 1999 in poi ha ricoperto svariati ruoli all’interno del gruppo Volkswagen. Attualmente è il responsabile dello sviluppo tecnico del marchio Skoda. Lo abbiamo incontrato recentemente per discutere sulle sfide del settore e su come le sta affrontando uno dei marchi preferiti dagli automobilisti svizzeri e pure impegnato nelle competizioni automobilistiche.
In futuro Skoda diventerà un marchio nella cui gamma vi saranno solo modelli elettrici o verranno sempre proposte, come oggi, diverse tipologie di propulsori?
Skoda offrirà per molti anni ancora differenti tipologie di motori. Ovviamente osserviamo e ci adattiamo al quadro legislativo di riferimento, questo significa che potrebbero esserci delle differenze tra i diversi mercati, in quanto Skoda è molto presente in Europa ma sta acquisendo sempre maggiori quote di mercato anche in altre regioni, come l’India o l’Asia, dove la regolamentazione potrebbe essere diversa rispetto a quello europea. In ogni caso, finché avremo la possibilità di proporre motori a combustione continueremo a farlo, ma in
ultima battuta saranno i clienti o la politica a determinare quali tipologie di propulsori continueremo a produrre. Poiché vi sono più scenari aperti, quello che stiamo facendo è da un lato migliorare costantemente i nostri motori a combustione e dall’altro sviluppare ulteriormente anche l’offerta di veicoli elettrici.
In questo contesto che ruolo giocheranno i modelli sportivi “RS” di Skoda? Continueranno ad esistere? E se sì, saranno solo elettrici o avranno sempre ancora motori a combustione?
Continueremo certamente a proporre dei modelli “RS” con motori a combustione, trattandosi di automobili particolarmente apprezzate e che riscuotono un buon successo. In futuro ci piacerebbe poter offrire alla clientela anche delle “RS” con motore elettrico – come abbiamo fatto con successo con la Enyaq RS e la Enyaq RS Coupé– ma
attualmente stiamo ancora definendo quali dovranno essere le caratteristiche e gli attributi dei prossimi modelli “RS” nella gamma dei veicoli elettrici di Skoda.
Skoda ha anche un’importante storia sportiva, che nell’ultimo ventennio l’ha vista in particolare molto attiva, con successo, nei Rally. Quale sarà la strategia futura di Skoda nel contesto degli sport automobilistici?
Da molti anni le vetture Rally di Skoda riscuotono grandi successi. Non abbiamo un nostro team ufficiale, ma sviluppiamo e vendiamo veicoli pronto-corsa per molte scuderie e clienti privati. Anche con la nuova Skoda Fabia RS Rally2 siamo riusciti, cosa tutt’altro che scontata, a sviluppare ancora una volta una vettura molto competitiva. Osserviamo ovviamente con attenzione come si evolve il mondo delle corse, come agiscono i nostri concorrenti, e se possibile
cerchiamo di contribuire attivamente allo sviluppo tecnologico: il fatto di aver realizzato un esemplare di una vettura da rally con motore elettrico ne è una dimostrazione. In questo senso cerchiamo sempre di stare al passo con tempi e, qualora in futuro le auto da rally dovessero essere elettrificate, noi ci saremo, in quanto per noi è importante poter offrire una vettura competitiva grazie alla quale i nostri clienti possano conquistare più vittorie possibili.
In Svizzera Skoda ha avuto un enorme successo grazie al rapporto qualitàprezzo e alla razionalità dei vari modelli. Il marchio si è tuttavia evoluto ed emancipato molto, sia in termini di design che di contenuti. Per quale tipologia di clientela sono pensate le Skoda di oggi?
Il rapporto-qualità prezzo è e resterà una delle principali caratteristiche dei modelli di Skoda, unitamente allo spazio e alla praticità, risultando quindi vetture perfette per una clientela famigliare. Tuttavia, con il nuovo linguaggio stilistico che caratterizza il design delle nostre vetture, l’intento è quello di avvicinarci anche ad una clientela giovanile e attiva a livello sportivo, offrendo una vettura attraente e nella quale è per esempio possibile riporre senza problemi anche una bici nel bagagliaio.
Negli anni Skoda è diventata famosa per il suo motto “Simply Clever”, sinonimo di soluzioni pratiche e talvolta anche geniali. Come verrà interpretato questa filosofia in futuro?
Questo è effettivamente uno dei temi sui quali stiamo lavorando. Se in passato la filosofia “simply clever” si rifletteva in particolare su oggetti tangibili come il raschiagiacchio integrato nello sportello del carburante, l’ombrello nascosto nel vano della portiera o i numerosi portaoggetti, in futuro questo potrebbe riflettersi in una dimensione totalmente nuova, per esempio digitale. Si tratta dunque di capire come rendere il più semplice ed intuitive possibili le nostre interfacce, l’utilizzo dei vari comandi, la disposizione degli strumenti sulla plancia, rispettivamente proporre funzioni – anche digitali – utili per la clientela che i nostri concorrenti ancora non hanno.
Testo Benjiamin Albertalli
Hai subito un danno grandine nel 2023 e hai faticato a trovare un riparatore disponibile? Hai lasciato l’auto per la riparazione direttamente al drive-in organizzato dalla tua assicurazione oppure l’hai affidata al tuo carrozziere di fiducia? Qualsiasi scelta tu abbia fatto, qui di seguito tratteremo dei punti essenziali che potrebbero esserti utili al fine di verificare la qualità della riparazione.
In primo luogo, Carrosserie Suisse Sezione Ticino consiglia a tutti i riparatori di riassumere tutte le lavorazioni in fase di consegna del veicolo: in particolare indicando le parti che sono state sostituite con pezzi originali o di costruzione parallela, le parti ripristinate con metodo alternativo e le parti che hanno necessitato di riparazione e verniciatura. Tutto ciò nell’ottica di creare un rapporto di fiducia fra cliente e riparatore, o di svilupparne uno già esistente. La nostra associazione invita inoltre i clienti dopo una riparazione, a richiedere al riparatore una fattura dettagliata, che deve riportare un elenco dei pezzi di ricambio. Se non fosse sufficiente, può essere richiesto un rapporto dettagliato sulla riparazione eseguita. Se non ti ritieni soddisfatto, o vorresti verificare personalmente alcuni dettagli della riparazione, difetti o presunti tali, puoi fare questi semplici controlli:
– La paratia insonorizzante del cofano (quella preferita dalle martore) dev’essere fissata in maniera corretta. Se fissata per mezzo di clip o mollette, queste sono tutte identiche e ben salde;
–
Gli ugelli del lavavetro sono fissati al cofano, e allineati correttamente verso il parabrezza quando attivati dal conducente;
– In caso di smontaggio e rimontaggio, il cofano motore è rimontato correttamente rispettando le aree e gli allineamenti con gli altri elementi sulla parte frontale (parafanghi e paraurti).
–
In caso di sostituzione, il colore è coerente con i parafanghi anteriori (in alcuni casi può essere necessaria la verniciatura degli stessi).
– Le maniglie interne, le alette parasole e le plafoniere fissate sul cielo del veicolo sono ben salde e non presentano graffi. Il cielo non presenta macchie o spiacevoli “ditate” e le cinture di sicurezza scorrono correttamente. Le luci interne funzionano adeguatamente.
– Dopo la pulizia del tuo veicolo, accendi le luci nel tuo garage e verifica che il tetto, il cofano e i fianchi, siano privi di ammacca-
ture. Allo stesso tempo potrai verificare che i profili raschiavetro (e se presenti, eventuali contorni dei finestrini) siano integri e non ammaccati. Stessa sorte per le liste sul tetto o i profili del parabrezza
ESAME SUPERATO! VORRESTI ANDARE PIÙ A FONDO
NEL CONTROLLO DELLA RIPARAZIONE?
Ecco altri consigli per la verifica della riparazione.
– Una riparazione a regola d’arte di un danno causato da grandine deve fornire un risultato perfetto (danni preesistenti quali graffi e sportellate esclusi) laddove c’erano delle ammaccature. Sulla superficie della tua auto non dovranno esserci difetti di lavorazione delle ammaccature: spuntoni, rotture della vernice o piccole zone senza vernice tipici di una lavorazione non ottimale di un bollo da grandine;
– In casi estremi potrebbe essere necessario controllare lo stato dei mastici e delle sigillature sotto le traverse dei cofani (e del tetto), eventuali segni sulla vernice interna o la deformazione delle sedi delle mollette.
– Se per qualche motivo fosse necessario smontare il cielo si potrebbe verificare che gli elementi insonorizzanti siano stati sostituiti correttamente e fissati per mezzo di colle adeguate.
PARABREZZA SOSTITUITO?
ATTENZIONE AI SISTEMI DI SICUREZZA
Se anche il parabrezza è stato danneggiato dalla grandine, e si è resa necessaria la sostituzione, il riparatore dovrebbe aver effettuato delle verifiche, che in parte potrai controllare tu stesso:
– I tergicristalli sono regolati correttamente;
– Il sensore della pioggia funziona; In mancanza di precipitazioni può essere testata la sensibilità utilizzando un semplice spruzzino e dell’acqua.
– In presenza di una telecamera è stata eseguita una calibrazione. Per tale registrazione può essere opportuno chiedere un rapporto o un certificato dell’avvenuta calibrazione.
Se a questo punto non ti ritenessi completamente soddisfatto del risultato, oppure grazie al nostro articolo hai scoperto qualche difetto nascosto, ti consigliamo di rivolgerti direttamente al riparatore per il ripristino in garanzia. Eventualmente dopo un consulto con il riparatore e la mancanza di presa a carico in garanzia, potrai contattarci, o contattare uno dei nostri associati, così da avere un parere professionale sulla riparazione. Puoi trovare uno dei nostri associati al link seguente: https://www.carrosseriesuisse-ti.ch/lista-soci/
Spuntoni come questo sono tipici di una riparazione non corretta.
COSA NON PUOI PRETENDERE
DAL RIPARATORE, DURANTE IL RIPRISTINO DI UN DANNO DA GRANDINE?
Le nuove tecniche di riparazione non prevedono automaticamente la verniciatura, per cui è possibile che piccoli danni preesistenti: graffi, sportellate o ammaccature di altra natura non vengano ripristinati. Un riparatore potrà decidere di ripristinare o migliorare questi piccoli difetti non compresi nel sinistro (per esempio per mezzo di lucidatura) oppure potrebbe ripristinarli integralmente previo accordo fatturandoteli come supplemento alla lavorazione.
Informazioni utili per tutti gli automobilisti
L’Ufficio federale delle strade (USTRA) ha annunciato le seguenti modifiche alla circolazione stradale. Sono interessati i neopatentati, gli anziani, i conducenti di auto e di biciclette elettriche.
DAL 1° GENNAIO 2024 E-VIGNETTE
La vignetta, obbligatoria in Svizzera per l’utilizzo di autostrade e superstrade, può ora essere acquistata in formato digitale. La vignetta elettronica può essere acquistata in modo semplice e veloce tramite il sito ufficiale della Confederazione (www.via.admin.ch). Una volta registrata la targa, tutti i veicoli immatricolati con questo numero possono circolare liberamente su autostrade e superstrade. Il prezzo di acquisto rimane invariato a 40 franchi l’anno.
DAL 1° MARZO 2024 TEST OCULISTICO E VISITA MEDICA
I titolari di licenza per allievo conducente o della licenza di condurre che desiderano conseguire una nuova categoria non dovranno più sottoporsi a un ulteriore controllo della vista. La novità riguarda anche chi intende ottenere una categoria di licenza professionale, dal momento che tale esame è parte della visita medica di idoneità.
L’obbligo di sottoporsi a visita medica di idoneità per chi richiede la licenza (di condurre o per allievo conducente) per la prima volta si applica a partire dai 75 anni di età; il limite è così innalzato rispetto agli attuali 65 anni.
REVOCA DELLA PATENTE DI GUIDA
Durante il periodo di sospensione di una licenza (di condurre o per allievo conducente) non sarà più possibile ottenere una categoria che, se fosse stata conseguita prima del provvedimento, avrebbe dovuto essere sospesa anch’essa.
La parte pratica degli esami per le categorie A e B dovrà prevedere almeno 45 minuti di guida nella circolazione stradale.
DAL 1° APRILE 2024 MIGLIORI STANDARD DI SICUREZZA
In linea con le disposizioni d’immatricolazione europee, i nuovi veicoli dovranno essere dotati di registratore di dati incidente e di nuovi sistemi di guida assistita, vale a dire tecnologie in grado, a titolo esemplificativo, di riconoscere sintomi di stanchezza o distrazione del conducente, attivare la frenata di emergenza, assistere nelle manovre di retromarcia e di svolta. La tutela dei dati personali è garantita e i nuovi dispositivi sono conformi alla legge svizzera in materia. Inoltre, le migliorie a determinati elementi della carrozzeria incrementano la sicurezza di occupanti e pedoni.
Per assicurare il rispetto dei limiti di velocità, in particolare nelle zone 20 e 30, tutte le e-bike con pedalata assistita fino a 45 km/h dovranno disporre di un tachimetro. La norma entra in vigore il 1° aprile 2024 per le biciclette nuove, mentre per quelle già in circolazione l’obbligo scatta dal 1° aprile 2027.
Fonte: USTRA
Guidare senza assicurazione di responsabilità civile (RC) è senza dubbio un’infrazione poco comune e poco conosciuta, ma è comunque grave ai sensi della Legge federale sulla circolazione stradale (LCStr) e merita un approfondimento.
Sebbene la guida senza assicurazione RC sia meno comune della guida in stato di ebrezza o dell’eccesso di velocità, si tratta comunque di un’infrazione non priva di conseguenze. Non si tratta infatti di una semplice violazione delle norme LCStr punibile con una multa, ma di una violazione grave le cui conseguenze possono portare fino alla reclusione.
La guida senza assicurazione di responsabilità civile è inserita nell’art. 96 capoverso 2 della LCStr, e recita: “È punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una penapecuniariachiunqueconduceunveicolo a motore sebbene sappia o dovrebbe sapere, prestando tutta l’attenzione richiesta dalle circostanze, che non sussiste la prescritta assicurazione per la responsabilità civile. Nei casi di lieve gravità, il colpevole è punito con una pena pecuniaria.”
Tuttavia, va notato che la mancanza di assicurazione RC non è considerata una violazione di una norma del codice della strada, quindi al conducente non verrà revocata la patente nonostante il reato penale. L’automobilista dovrà quindi fare i conti con un procedimento penale avviato dal Ministero pubblico, ma non con un procedimento amministrativo di revoca della patente di guida.
Di norma, ogni conducente è consapevole di questo obbligo, in quanto è tenuto a stipulare un’assicurazione di responsabilità civile e a fornire il relativo certificato per immatricolare il veicolo e ottenere le targhe (art. 63 LCStr). Tuttavia, il problema della guida senza assicurazione di responsabilità civile può sorgere - e questo è ovviamente il caso più comune - se il premio assicurativo non è stato pagato in tempo. A volte ciò è dovuto a un temporaneo disaccordo tra il conducente e l’assicurazione riguardo alle
tempistiche del pagamento di una fattura. L’assicurazione, solitamente rigorosa, prenderà atto del mancato pagamento del premio o dell’intero premio e, a tempo debito, invierà un rapporto alla Sezione della circolazione competente, la quale potrà disporre il sequestro del documento di circolazione e delle targhe.
A volte può invece capitare che il premio è stato pagato ma che la riattivazione della copertura assicurativa da parte dell’assicuratore non sia ancora avvenuta, per esempio a causa di ritardi nell’elaborazione o per la mancata registrazione del pagamento. In tal caso, il conducente deve essere vigile e sostenere nel procedimento penale che il premio è stato pagato e che la copertura assicurativa avrebbe dovuto essere riattivata. Ciò può escludere la sussistenza di alcuni elementi del reato e portare ad un decreto di abbandono.
Tra i sogni di un appassionato di corse, partecipare a un Raid nel deserto potrebbe essere il più enigmatico. L’uomo e la macchina, impegnati in una corsa sconfinata in perenne equilibrio tra istinto e ragione.
Se tra realtà e immaginazione spesso si stendono mari di sabbia, ogni tanto per dar vita ai sogni basta meno di quel che si pensa. Ne è un esempio un mio caro amico, che anni fa si è avvicinato a questo tipo di corse quasi per caso, si è lasciato rapire dalla loro bellezza e ne ha fatto dei rendez-vous fissi. Un anno fa mi ha proposto di accompagnarlo come navigatore. Senza pensarci troppo ho aperto uno dei miei cassetti, ho estratto il più mistico dei miei sogni automobilistici e l’ho realizzato.
La Maroc Challenge è un Raid. Sei giorni di prove sui tracciati meno battuti del Marocco, una sorta di Dakar degli anni ‘70 per chi è in cerca di questo spirito d’avventura al
giorno d’oggi. Un’organizzazione magistrale per 200 veicoli, più o meno preparati, che si sfidano immersi in uno scenario capace di promettere sorprese ed emozioni.
Riaprendo quel cassetto divenuto ormai un baule, oggi emerge per prima una folata di sabbia.
Finissima, si infila nei vestiti, nei capelli e in qualsiasi angolo dell’automobile. Poi le mani sporche, d’inchiostro, di deserto e di grasso del motore. Quindi la concentrazione richiesta per non perdere di vista le pieghe della traccia che scorre sugli strumenti, che va interpretata prima che possa sfuggire sotto le ruote. Dunque, le piste e i sobbalzi incessanti per almeno 400 chilometri al giorno.
Correre nello spazio arido del deserto potrebbe sembrare facile. In realtà richiede molto intuito, trasformandoti in una preda in allerta costante, attenta a non finire nella bocca di crepacci, fossi, rocce, dune o nel temibile fesh fesh, una sabbia fine come talco, impalpabile, che solitamente si nasconde sotto una sottile crosta di sabbia, uno dei peggiori nemici di automobili e motociclette.
Le dune sono come le onde del mare. Mutano in continuazione e celano misteri, vanno quindi interpretate dandosi il tempo di ragionare piuttosto che tallonando a ruota chi precede. Se questi pericoli latenti fanno parte del paesaggio, un pericolo concreto è chi nel paesaggio deve correrci. Sorpassa-
re un concorrente nel deserto è un’insidia. Le macchine sollevano lunghe scie di polvere; più ci si avvicina, più la scia si infittisce e meno si ha idea di dove si mettono le ruote. Uscire dalla traccia significa rischiare un potenziale danno alla macchina, rimanere in scia significa ugualmente rischiare di danneggiare la macchina poiché si corre senza vedere, rimanere a distanza di sicurezza significa lasciarsi avvicinare da chi vi segue. Se questo poi riuscirà a sorpassare, vi sottoporrà inevitabilmente ad una nuova scia, facendovi perdere terreno ed una potenziale posizione.
Le vetture dei concorrenti sono attrezzate con un dispositivo GPS che serve ad inviare allarmi e richiedere il sorpasso. Quando ci si avvicina ad un avversario, gli si invia un segnale. Chi sta davanti non vi vede ma sente il segnale, quindi dovrebbe autorizzarvi al sorpasso e farsi da parte alzando il piede. Non sempre, però, l’operazione è scontata, rilegando così il sorpasso alla manovra più impegnativa da eseguire. Quando poi ci si svincola da queste tempeste di sassi e polvere, il paesaggio riappare nitido, sconfinato, bellissimo e si può tornare a respirare per qualche istante.
Solitamente sulle piste non si incontrano altri veicoli. Mentre qualche berbero osserva in silenzio a distanza, i bambini possono pararsi in mezzo alla pista, all’improvviso, come pirati. Sanno che arrivi da un altro continente e vogliono fermarti a ogni costo, sanno che trasporti un carico di benessere e ne desiderano un assaggio. Fuori dalla corsa c’è sempre tempo per fare beneficenza, ma mentre si corre, i bambini “incustoditi” sono il pericolo per eccellen-
za, l’unica ragione che ti fa vacillare davvero e che ti tiene sveglio la notte. Poi c’è lo spirito di squadra che col passare del tempo cresce spontaneo, trasformando un gruppo di 400 prede e cacciatori in una grande famiglia.
Un’avventura in questo contesto è un’esperienza unica, completa, per appassionati di auto e non, dove si sperimentano emozioni sopite, ancestrali, forti. Prima di partire, il navigato compagno di viaggio mi chiese se fossi pronto a passare al lato oscuro dell’automobilismo. Beh, se il passato è soltanto il preludio di un presente più profondo, credo di essere pronto oggi, dopo averlo provato.
Testo Patrick RivaGli svizzeri sono finalmente tornati in MotoGP! Dopo due anni di pausa, un nuovo pilota svizzero gareggia nella classe Moto3. Il 18enne Noah Dettwiler si unirà al CIP Green Power Team, ponendo fine a un periodo nel quale mancavano svizzeri nelle competizioni motociclistiche.
Questa notizia mi riempie di gioia, perché ero ansioso di rivedere un pilota elvetico in questa classe. Sono particolarmente orgoglioso di aver potuto contribuire a questo importante passo e di poter accompagnare Noah nel suo percorso. Continuerò a essere attivo in ambito sportivo, e potrò così sostenerlo quale consulente mettendogli a disposizione la mia esperienza agonistica. Affiancherò Noah dalla fase di preparazione ai test della Moto3 fino alle prime gare della MotoGP. Ma manterrò anche il mio ruolo di opinionista per SRF e commenterò alcune gare della stagione motociclistica 2024. Una doppia funzione, per me nel paddock, che mi permetterà anche di sostenere l’ascesa di Noah.
Le prime gare non saranno certo facili. Addentrarsi in questo contesto è impegnativo, la concorrenza forte, il livello alto e la pressione enorme. Ma sono convinto che Noah abbia il talento necessario per affermarsi.
Sono cambiate molte cose da quando iniziai io. Ricordo ancora molto bene il mio debutto, anche se è stato 20 anni fa. Mi rendo conto che la strada per primeggiare, negli ultimi anni, non è certo diventata più facile. La prima gara è prevista per il fine settimana dall’8 al 10 marzo 2024 in Qatar e io naturalmente ci sarò.
David Kriech assumerà la responsabilità della gestione di Noah, anche se io continuerò ad affiancarlo in qualità di consulente e manterremo un occhio costante sulla sua carriera. Questa collaborazione ci garantisce un supporto ottimale per il presente e il futuro del ragazzo e degli altri che seguiranno. È infatti molto importante che gli svizzeri continuino a essere presenti nelle competizioni motociclistiche per garantire la continuità della tradizione della MotoGP in Svizzera. Un caro saluto.
Tom Lüthi Ambasciatore ACS
Lunedì 20 maggio (Lunedì di Pentecoste, festivo) la Sezione Ticino dell’ACS propone per il terzo anno consecutivo l’apprezzato Track Day presso il circuito Tazio Nuvolari, in provincia di Pavia.
Un evento che quest’anno sarà contraddistinto da un’attesa novità: la possibilità di poter correre sulla nuova variante “lunga” del circuito. Se fino allo scorso anno il circuito misurava unicamente 2.805 metri, a seguito dell’ultimazione dell’ampliamento del circuito, lo stesso misura ora ben 5.260 metri (con un rettilineo di 970 metri!) rendendolo il secondo più lungo d’Italia dopo Monza e davanti ai 5.245 metri del Mugello.
Una nuova variante che sta attirando l’attenzione di piloti e appassionati e che ha portato significativi cambiamenti al tracciato, introducendo curve impegnative, rettilinei più lunghi e sfide aggiuntive per chi sfreccia tra i cordoli.
Un aggiornamento che ha quindi reso il circuito ancora più emozionante.
Per quanto concerne l’evento, lo stesso ricalcherà nei contenuti e nello svolgimento le edizioni precedenti. Ci sarà quindi la possibilità di partecipare anche con vetture da corsa e i piloti avranno la possibilità di guidare indicativamente in tre turni da mezz’ora l’uno, godendosi infine due ore di open pit lane. Sul posto sarà come sempre presente un catering e si lavorando affinché sia possibile organizzare anche il cronometraggio in pista, così come pure la possibilità di avere dei piloti-coach a disposizione per migliorare la propria tecnica di guida sul circuito. Per chi ha la necessità ci sarà anche la possibilità di prenotare un box. Il costo di partecipazione sarà di 400 CHF e a breve sarà
possibile effettuare l’iscrizione anche online sul sito www.acsti.ch
“Per il primo appuntamento dell’anno non abbiamo voluto lasciarci sfuggire l’occasione per proporre la nuova variante “lunga” del circuito, una novità sicuramente attesa ed emozionante” evidenzia il direttore di ACS Ticino Benjiamin Albertalli, il quale aggiunge che “l’intenzione è quello di proporre anche una seconda data, sempre al Tazio Nuvolari, ma sulla variante «corta» venerdì 20 settembre, così da proporre un track al terminedelperiodoestivoeprimadell’arrivo dellastagionefredda.Lanostraassociazione desidera infatti, offrire sempre più momenti del genere alla “famiglia” dell’ACS!”
Testo Nicola MazziL’ACS (Automobile Club Svizzero) ha omaggiato i più bravi sportivi nei vari campionati automobilistici. Molti i volti noti presenti: da Raffaele Marciello a Kevin Gilardoni, da Alex Fontana a Ivan Jacoma.
Sorrisi, battute, complimenti, ma soprattutto tanta sportività e fairplay. La tradizionale premiazione che l’ACS organizza per omaggiare i più bravi nei vari campionati sportivi è stata un successo. Una festa nella quale i più bravi vengono premiati, ma anche un momento per fare un breve bilancio dell’anno sportivo e per guardare al 2024 spingendo ancora più forte sull’acceleratore.
Diverse decine i premiati in occasione della serata di premiazione tenutasi giovedì 25 gennaio: dai più piccoli che gareggiano con i Kart a coloro che hanno diversi anni di esperienza, passando per i numerosi appassionati che corrono per divertimento. Per arrivare a chi, invece, è un professionista sia a livello nazionale sia a livello internazionale. In questo senso sono stati numerose le presenze di spicco alla serata: da Raffaele Marciello ad Alex Fontana, da Kevin Gilardoni a Ivan Jacoma e Kim Daldini.
E se gli sportivi sono stati gli assoluti protagonisti, non sono mancate le presenze istituzionali. A cominciare dal consigliere di Stato Claudio Zali, sempre vicino all’ACS
e grande appassionato di motori. Una passione che, come sottolineato in occasione del suo saluto a inizio serata, è contento di “condividere con molti amici che ritrovo sempre con piacere”. Anche Tiziano Galeazzi, in rappresentanza della città di Lugano, ha voluto salutare i presenti.
A fare gli onori di casa è stato il presidente di ACS Simone Gianini il quale ha ricordato i 125 anni dell’ACS nazionale come pure l’avvicendamento alla direzione (da Gianmarco Balemi a Benjiamin Albertalli) e ha sottolineato come quest’anno la sezione ticinese celebrerà i 100 anni di esistenza.
Una serata introdotta anche del sempre apprezzato presidente della Commissione sportiva Claudio Ballinari il quale ha poi lasciato la moderazione a un altro fedele dell’evento: il commentatore della RSI Roberto Gurian, che ha condotto la serata in modo vivace e allegro.
Tra i premiati segnaliamo l’accoppiata Alex Fontana - Ivan Jacoma che anche nel 2023 ha conquistato numerose vittorie, i protagonisti dei Rally Grégorie Hotz (con il sempre fedele navigatore Pietro Ravasi),
PRMIATI
Coppa ACS Ticino
1. Daniele Luedi
2. Federico Bernasconi
3. Ottavio Stevan
Campionato Kart – Super Mini
1. Albert Tamm
2. Aaron Trapletti
3. Alessio Gribi
Campionato Kart – KZ2
1. Ethan Frigomosca
2. Paolo Castagnetti
3. Ivan Rechsteiner
Campionato Kart – Monomarcia / DD2
1. Christian Canonica
Kim Daldini e Kevin Gilardoni, il quale ha vinto per la quinta volta consecutiva il Rally del Ticino, senza dimenticare Ethan Frigomosca, primo ticinese a vincere il campionato nazionale Kart – KZ2.
La manifestazione si è conclusa con gli apprezzati premi speciali per meriti sportivi attribuiti a Raffaele Marciello, Ivan Jacoma, Alex Fontana, Kevin Gilardoni, Roby Ginevri, Kim Daldini, Ethan Frigomosca e Davide Chiappa. Mentre i prestigiosi trofei che ogni anno vengono creati e attribuiti per onorare la memoria di personaggi indimenticati dell’automobilismo ticinesi sono stati consegnati a Kim Daldini (trofeo Roger Krattiger), a Ivan Jacoma (trofeo Loris Kessel) a Raffaele Marciello (trofeo Marzio Romano) e a Kevin Gilardoni (trofeo Flavio Finardi). Da segnalare che il premio “Avvenire”, introdotto per premiare i giovani talenti, sono stati assegnati da Albert Tamm (Campionato Kart Supermini) e da Ginevra Patania (Categoria AM SIMCUP).
Testo Nicola Mazzi
2. Nicole Maffeis
3. Georgly Zasov
Campionato Velocità
1. Christian Bralla
2. Mario Bertocchi
3. Christian Darani
Campionato Rally - Piloti
1. Gregorie Hotz
2. Kim Daldini
3. Mirko Puricelli
Campionato Rally – Navigatori
1. Marco Menchini
2. Pietro Ravasi
3. Gea Daldini
Trofeo storico Rally – Piloti
1. Pietro Galfetti
2. Marco Manetti
3. Ivan Butti-Rusca
Trofeo storico Rally – Navigatori
1. Michele Lorenzetti
2. Matteo Galfetti
3. Gea Daldini
SIMCUP
1. Categoria Super PRO - Jonathan Giudice
2. Categoria PRO – Antonio Di Venere
3. Categoria AM – Ginevra Patania
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Museo regionale
Centovalli e Pedemonte
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1 Debit Mastercard e Prepaid gratuite (CHF/EUR), cambio CHF-EUR agevolato, aggio esente
Corsi di educazione stradale nelle scuole
23.09.2019/04.10.2019
Formazione complementare
Polizia intercomunale del Piano
Tel. 091 796 25 77
Aperto Ma-Gio 14:00-18:00
Ve-Sa 9:30-12:30/14:00-18:00
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Polizia comunale Città di Locarno
Città di Locarno
Responsabile App. Emilio Poletti 6600 Locarno
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Polizia comunale Città di Mendrisio
Città di Mendrisio
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Responsabile Cpl. Nadia Cabiola 6850 Mendrisio
09.03.2020/13.03.2020
Polizia comunale Stabio
Stabio
Responsabile Sgt. Gianluca Bettoni 6855 Stabio
Funicolare Monte San Salvatore
01.04.2020/30.04.2020
Polizia Vedeggio
Lugano-Paradiso / 20% di sconto sul biglietto ordinario ai Soci dell’ACS (non cumulabile con altre facilitazioni)
Lamone, Cadempino, Torricella, Taverne, Monteceneri
Responsabile Sgt. Locatelli, Sgt. Barelli 6814 Lamone
01.05.2020/13.05.2020
Polizia Ceresio Sud
Paradiso, Melide, Morcote, Vico-Morcote
Castellani & Cavalli SA
www.castellani-cavalli.ch
Responsabile Agt. Andrea D’Amario 6612 Ascona
Sconto del 10% su tutti gli articoli (esclusa merce già scontata)
14.05.2020/08.06.2020
Polizia comunale Chiasso Regione 1 Chiasso, Morbio Inferiore, Novazzano, Balerna, Vacallo, Breggia
Responsabile Sgt. Davide Camponovo 6830 Chiasso
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Lunedì chiuso
Conti (CHF/EUR):
Conto deposito con lo 0,125% d’interesse maggiorato Pacchetto PassparTU al 50% il 1° anno Operazioni di cambio (CHF/EUR): condizioni di cambio a tasso agevolato +/- 0 50% - Aggio esente
Museo dell’automobile di Torino I soci ACS godono di una riduzione di 3.– Euro sul prezzo d’ingresso
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Funicolare Monte San Salvatore 6902 Lugano-Paradiso
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Balmelli General Sport via Pioda 10, 6900 Lugano 10% di riduzione su tutti gli articoli sportivi in vendita
Airolo Winter & Summer I soci dell’ACS hanno uno sconto del 20% sulla giornaliera mostrando la tessera d’affiliato alla cassa. Sconto del 20% sulla giornaliera Mountain-Bike (MTB)
Controllo tecnico di base
Condizioni vantaggiose per tutte le marche di automobili
Controllo base pre-collaudo
Soci ACS: 59 – anziché 79 –
Scuola guida city
Bosco Gurin
Sconto del 10% a tutti i soci ACS per la carta giornaliera durante tutta la stagione
Sconto del 10% su tutte le prestazioni e i servizi (corso samaritano, sensibilizzazione, scuola guida)
Sconto del 10% sulla stagionale
Airolo
I soci dell’ACS hanno uno sconto del 20% sulla giornaliera mostrando la tessera d’affiliato alla cassa
Bosco Gurin
Sconto del 10% a tutti i soci ACS per la carta giornaliera durante tutta la stagione.
Castellani & Cavalli SA
www castellani-cavalli ch
Sconto del 10% sulla stagionale
Sconto del 10%
su tutti gli articoli Esclusa merce già scontata
Balmelli General Sport
via Pioda 10, 6900 Lugano 15% di riduzione su tutti gli articoli sportivi in vendita
Monte Tamaro Rivera
Sconto del 10% sul costo degli impianti ai Soci dell’ACS
Belotti Moda & Sport
via Cittadella - 6600 Locarno
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Ottica Viganello / Ottica Besso
OTTICA VIGANELLO www.otticaviganello.ch
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Sconto del 5 % sui prodotti e controllo della vista gratuito (su appuntamento) Ottico specializzato in lenti progressive VARILUX A Lugano, via Besso 37 091/966 51 36 A Viganello, via La Santa 17 091/970 20 34 www otticabesso ch info@otticabesso ch
Belotti Moda & Sport
Gastronomia Musei
Vini & Distillati Delea
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via Cittadella - 6600 Locarno Sconto del 10% su tutti gli articoli sportivi in vendita
Sconto del 10% a tutti i membri ACS sugli acquisti presso la nostra cantina di Losone e l’enoteca di Ascona
Ristorante La Brasera
Ristorante
La Brasera
SAN VITTORE
Ristorante La Brasera
6534 San Vittore
Tel. 091 827 47 77
www.ristorantelabrasera.ch
Sconto del 10% su tutte le proposte gastronomiche
6534 San Vittore
Tel 091 827 47 77
www ristorantelabrasera ch Sconto del 10% su tutte le proposte gastronomiche
6655 Intragna
www centovalli net
Museo regionale
Centovalli e Pedemonte Entrata gratuita
Tel 091 796 25 77
Aperto Ma-Do 14:00 - 18:00 da Pasqua a fine ottobre
Museo dell’automobile di Torino I soci ACS godono di una riduzione di 2 Euro sul prezzo d’ingresso.
AutoScout24
La collaborazione con AutoScout24, il più noto e grande mercato online di autovetture in Svizzera, è stata avviata nel mese di agosto del 2023.
I soci ACS beneficiano di uno sconto del 30% sulle loro inserzioni.
MotoScout 24
MotoScout24
è il corrispettivo di AutoScout24 per moto, scooter e ciclomotori. I membri dell'ACS ricevono uno sconto del 20% su tutte le inserzioni.
CAREX
Il portale online per l’acquisto di accessori per auto.
I soci AXCS beneficiano di uno sconto del 10% su quasi tutti i prodotti dello shop online e di uno sconto del 5% per ruote complete (cerchi e pneumatici).
Assicurazione
HELVETIA
Dal 1° maggio 2023, i soci ACS possono beneficiare di una copertura assicurativa di prima classe per le auto d'epoca a condizioni speciali: uno sconto del 10% per tutta la durata della polizza.
Aeroporto di Zurigo
Grazie alla collaborazione tra l'ACS e l’aeroporto di Zurigo, i soci ACS possono usufruire di uno sconto del 10% presso i parcheggi dell'aeroporto di Zurigo.
Quality1
Quality1 è il leader del mercato per le garanzie dei veicoli. Dal 1° maggio 2023 i soci ACS ricevono uno sconto del 5% per tutti i contratti di garanzia stipulati.
Rivista Spirit Spirit Magazine è una rivista per gli appassionati di auto che si occupa del nostro apprezzato patrimonio automobilistico. A partire da febbraio 2023, i soci dell'ACS possono abbonarsi annualmente alla rivista a un di 57 franchi anziché 72 franchi
Swiss Rally Co-drivers
è un'organizzazione senza scopo di lucro la quale offre corsi formativi per aspiranti navigatori, con l’aiuto di navigatori esperti ed entusiasti che partecipano al Campionato Svizzero Rally. I soci ACS beneficiano di uno sconto di 50 CHF sui loro corsi.
Avenergy Svizzera è convinta che il successo dello sviluppo e la sicurezza dell’approvvigionamento energetico in Svizzera richiedano una discussione basata sui fatti. Ogni buona decisione si basa su dati concreti.
Avenergy Svizzera, l’associazione degli importatori di combustibili e carburanti liquidi, vuole contribuire a un dibattito più equilibrato. I fatti e le cifre qui presentati sulle principali questioni di politica energetica dovrebbero consentire ai decisori politici ed economici di partecipare ai dibattiti sulla politica energetica con argomentazioni ancora più solide. Una cosa è certa: le discussioni sulla politica energetica continueranno. La situazione dell’approvvigionamento rimane tesa, la trasformazione del panorama energetico svizzero procede a rilento e i prezzi sui vari mercati energetici rischiano di avere conseguenze finanziarie spiacevoli anche per le famiglie.
Questo fatto, ovviamente, viene spesso trascurato nei dibattiti politici. A questo proposito, riteniamo sia più importante che mai discutere del futuro dell’approvvigionamento energetico della Svizzera senza
pregiudizi ideologici. Vale sempre la pena di tornare alle basi della nostra prosperità, e questo include i dettagli del nostro approvvigionamento energetico. Vi auguriamo una buona lettura.
Ogni volta che fanno il pieno, gli automobilisti rimpinguano anche le casse federali, perché la Confederazione riscuote una tassa sui carburanti che ammonta a 76,82 centesimi per litro di benzina (79,57 per il diesel). Se l’IVA aumenta, come è successo all’inizio dell’anno, la componente fiscale aumenta. Ciò significa che quando si fa il pieno, più di un terzo di quanto si paga va nelle casse dello Stato.
I flussi finanziari legati al traffico stradale sono complessi e difficili da definire.
Dalle statistiche dell’USTRA si possono dedurre le seguenti cifre: il gettito dell’imposta sugli oli minerali e delle sovrattasse ammonta a circa 4,5 miliardi di franchi. Le entrate derivanti dalle tasse di circolazione, dalle vignette autostradali e da altre tasse sono ammontate a 800 milioni di franchi, di cui circa l’80% è stato destinato alla costruzione e alla manutenzione delle strade: 1,4 miliardi di franchi al «Finanziamento speciale del traffico stradale» e 2,9 miliardi di franchi al «Fondo per le strade nazionali e i trasporti d’agglomerato» (FOSTRA). Molti automobilisti non sanno che circa il 40% dell’imposta sugli oli minerali prelevata alla pompa va nelle casse della Confederazione. Nel 2022, questo ammonterà a quasi 1,1 miliardi di franchi. Anche il gettito dell’IVA, che la Confederazione detrae dalla benzina e dal gasolio, va allo Stato. Gli automobilisti svizzeri pagano quindi molto di più per le strade che utilizzano.
È risaputo che i prezzi elevati dell’energia gravano sulla popolazione e sull’economia in generale, riducendo il potere d›acquisto. Quando i prezzi dei carburanti aumentano, come negli ultimi anni, l›IVA ne beneficia inevitabilmente. Tra il 2021 e il 2022, questo aumento ha portato alla Confederazione circa 200 milioni. Va inoltre notato che lo Stato calcola l’IVA anche sulla parte fiscale, il che rappresenta una doppia imposizione. Tuttavia, poiché si tratta in gran parte di imposte (imposta sugli oli minerali per i carburanti o imposta sul CO2 per l’olio da riscaldamento e il gas), la Confederazione sta di fatto applicando una «tassa sulla tassa», che è stata dichiarata illegale dal Tribunale federale nel caso delle tariffe Billag/Serafe.
Nel 2022, il 17,3% di tutte le autovetture di nuova immatricolazione in Svizzera erano veicoli elettrici. Il 33,2% erano ibridi (8% ibridi plug-in e 25,2% ibridi completi). Quindi, per la prima volta nel 2022, poco più della metà di tutte le autovetture di nuova immatricolazione (50,5%) sarà a trazione ibrida o a batteria pura, e circa un quarto sarà plug-in. Ciò che le statistiche non ci permettono di calcolare è quanti chilometri vengono effettivamente percorsi in modalità puramente elettrica, o quanti chilometri percorsi a benzina o diesel sono stati sostituiti dalla propulsione elettrica.
6,368 MILIONI DI VEICOLI
Nel 2022, sulle strade svizzere circolavano 6’368’579 veicoli. Rispetto al 2000, ciò rappresenta un aumento del 39%. Tre
quarti dei veicoli, ovvero quasi 4,7 milioni, sono autovetture. All’interno di questo gruppo, negli ultimi anni si è registrata una tendenza alla mobilità ibrida ed elettrica. Tuttavia, la loro quota sul totale della flotta rimane bassa: il 6% è costituito da modelli ibridi o ibridi plug-in e il 2.365% da auto puramente elettriche. Ciò significa che oltre il 97% delle autovetture in Svizzera ha ancora un motore a combustione. Sebbene la quota di mobilità elettrica sia destinata ad aumentare significativamente nei prossimi anni, la benzina e il diesel rimarranno la norma fino a nuovo ordine.
La manutenzione e la costruzione della rete stradale nazionale sono finanziate dall’imposta sugli oli minerali, dalla sovrattassa sugli oli minerali e dall’imposta sugli autoveicoli, che vengono riscosse dagli automobilisti. Non è così per i proprietari di veicoli elettrici: poiché non consumano né benzina né gasolio, non pagano l’imposta sugli oli minerali e non vengono riscosse tasse. A livello federale, i veicoli elettrici contribuiscono quindi con 40 franchi alla manutenzione e alla costruzione delle strade. Per il momento non è previsto che la mobilità elettrica diventi un contributo imponibile al finanziamento della rete stradale nel corso di questo decennio. Maggiori informazioni nella prossima edizione.
Riferimenti :
https://www.powerfacts.ch/fr/201
Ufficio federale delle strade USTRA
https://www.astra.admin.ch/astra/fr/home/ documentation/route-et-trafic.html
https://avenergy.ch/fr/resultat/2news/1023-communique-de-presse4-5-2023-les-prix-eleves-du-carburantfont-nettement-augmenter-les-recettes-dela-caisse-federale
https://www.swiss-emobility.ch/fr/Aktuell/ News/nouvelles/174-Jahresreport-2022.php
https://www.bfs.admin.ch/bfs/fr/home/ statistiques/mobilite-transports/infrastructures-transport-vehicules/vehicules/vehicules-routiers-parc-taux-motorisation.html
Validità
Italia, Francia, Spagna e Portogallo
Costi
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Spese mensili di gestione (addebitate solo in caso d’utilizzo)*
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