AUTO
L’AUTOMOBILE PER PASSIONE.
Ne parla Brenno Brunoni, presidente centrale dal 1992 al 2001
BUON COMPLEANNO ACS!
AL VIA I FESTEGGIAMENTI PER IL 125° DALLA FONDAZIONE
Pagine 4-6
Infrazioni all’estero
SEMAFORO GIALLO
PER LE MULTE ITALIANE IN SVIZZERA
Pagina 8
Auto d’epoca
AC ACE
L’AUTO CHE ISPIRÒ
SHELBY
Pagine 24-26
Rivista dell’Automobile Club Svizzero | Edizione della Svizzera italiana Edizione 01/2023
Vieni a vivere l’atmosfera della 1000 Miglia Warm Up CH. Affascinanti auto d’epoca sfileranno sul lungolago di Lugano, durante la mattinata del 6 maggio prima di partire alla scoperta delle meraviglie del Ticino.
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TICINO
GIUBILEO
4 Buon compleanno ACS
6 125° dell’ACS, il giubileo degli eventi!
ATTUALITÀ
8 Semaforo giallo per l’incasso di multe italiane in Svizzera
IL CLUB
9 L’editoriale di Tom
9 Corso navigatori
10 Premiazione Campionati ticinesi ACS 2022
18 Agevolazioni per i Soci
22 Giornata in pista sul circuito Tazio Nuvolari
23 Sport: con l’ACS bellissimi sconti su circuiti blasonati!
30 Telepass europeo
TEST AUTO
15 Mercedes-AMG C 63 S E Performance
L’ibrido da corsa colpisce nel segno
17 Fiat 500 1.0 Hybrid Swiss Edition
Più “verde”, sempre molto chic
TRIBUNA GIURIDICA
19 Assicurazione Responsabilità civile
L’ESPERTO RISPONDE
20 Rimorchi, tutto quanto c’è da sapere
AUTO D’EPOCA
24 AC ACE, l’inglese volante
AGENDA
27 La Mille Miglia fa ritorno a Lugano
27 Lugano Elegance 2023
ENERGIA
28 2022: la fine delle certezze
THE SHOP
31 Per i tuoi viaggi e la tua sicurezza
Rivista ufficiale dell’Automobile
Club Svizzero, sezione Ticino in collaborazione con
Impressum
Direzione sezione Ticino via Trevani 5 - CP 564 - 6601 Locarno
Tel. 091 751 46 71 - Fax 091 751 80 68 www.acs.ch - locarno@acsti.ch
Organico
Presidente: Simone Gianini, Bellinzona
Vice presidente: Raide Bassi, Lugano-Cadro
Membri di comitato: Elvezio Codoni, Chiasso
Alex Farinelli, Comano
Sabrina Gendotti, Massagno
Direttore: Gianmarco Balemi, Tenero
Numero 1
febbraio/marzo 2023
Prossimo numero aprile 2023
In copertina
AC ACE
Al servizio degli automobilisti da 125 anni
Nei suoi primi anni di vita, l’automobile si è trovata ad affrontare una fortissima opposizione. Percepita come uno strumento quasi diabolico, ha dovuto lottare duramente per conquistarsi un posto nella società civile. Così, nel dicembre del 1898, un lungimirante gruppo d’appassionati si riunì a Ginevra per fondare il primo Automobile Club Svizzero. 125 anni dopo possiamo dirci orgogliosi dei risultati raggiunti!
L’ACS, in questo lungo percorso, ha posto numerose pietre miliari sia per quanto concerne la politica dei trasporti sia in favore della sicurezza stradale. Soprattutto, però, è stata particolarmente prolifica in campo agonistico. Questi obiettivi sarebbero stati irraggiungibili senza il nostro impegno costante. Penso, ad esempio, all’apertura della prima scuola guida nel 1906 o alle postazioni di soccorso ACS installate alla fine degli anni ‘20 sui passi svizzeri. Ricordiamo anche i cartelli in pietra che indicavano l’altitudine dei valichi o il Merlo Bianco e l’introduzione dei campi di guida per i giovani a metà degli anni ‘50. L’elenco è davvero interminabile. I fondatori dell’ACS erano dei pionieri con una visione. Capirono subito l’importanza dell’automobile per la nostra società e per il nostro sviluppo economico. Furono loro a dare un contributo significativo alla creazione di una rete completa di strade nazionali e di una legislazione sul traffico stradale in Svizzera. Furono anche quelli che diedero vita allo sport dei motori su suolo elvetico; per decenni, l’ACS ha potuto rivendicare la propria sovranità in questo ambito ed è stata responsabile dell’assegnazione delle relative licenze.
La storia si ripete ® Quando pensiamo a quanto sia difficile la vita degli automobilisti ai giorni nostri, torniamo al 1898 e alla nascita dell’ACS. Senza quei pionieri, il livello di prosperità (in riferimento ai trasporti) di cui possiamo godere oggi sarebbe probabilmente inferiore. Dobbiamo quindi proseguire in quella che fu la loro visione e lottare per una mobilità privata che sia ben presente nel futuro e, soprattutto, che sia orientata ad esso. Se pensiamo che la maggior parte della prima generazione d’automobili era a trazione elettrica… La storia si sta decisamente ripetendo.
Un giubileo, mille attività ® Va da sé che il giubileo dell’ACS debba essere celebrato con tutti gli onori. Nel corso dell’anno verrà organizzata una serie d’appuntamenti ad esso dedicati, sia a livello nazionale che regionale. Troverete regolarmente delle informazioni più dettagliate sulla nostra rivista, sul sito web acs.ch e sui social mecontinua a pag. 5
Redazione Elias Bertini / elias.bertini@acsti.ch
Stampa: Tipografia Stazione SA via Orelli 29, CP 563, 6600 Locarno Tel. 091 756 01 20 - Fax 091 752 10 26 www.editore.ch - info@editore.ch
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Giuseppe Gruosso Tipografia Stazione SA, Locarno Fotografie
Archivio ACS, Elias Bertini
Auto Appare 6 volte l’anno e l’abbonamento è compreso nella tassa di socio ACS
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3 EDITORIALE
AUTO L’AUTOMOBILE PER PASSIONE. BUON COMPLEANNO ACS! AL VIA FESTEGGIAMENTI PER IL 125° DALLA FONDAZIONE AC ACE L’AUTO Pagine 24-26 Pagina SOMMARIO
Buon compleanno ACS
125; non è pratica gradita, da parte nostra, iniziare un testo di qualsiasi natura snocciolando cifre. Eppure, nell’attuale, raro caso, ci siamo sottratti alle buone abitudini relative allo stile linguistico per raccontarvi d’una bellissima epopea che si è snodata negli anni a toccare tre diversi secoli: 19esimo, 20esimo e 21esimo. Questi numeri sono scrigno d’eventi, personaggi, vicende legate all’automobile e agli automobilisti; sono i numeri della nostra grande storia a difesa degli interessi di un settore che ha cambiato il mondo e che, con esso, è cambiato profondamente. Sono i numeri dell’Automobile Club Svizzero e dei suoi 125 anni dalla fondazione.
Il breve articolo che andremo a scrivere non è null’altro che un piccolo antipasto per introdurvi al giubileo, ad anticiparne i contenuti salienti e le voci dei protagonisti. Quella di giugno, sarà invece un’edizione della rivista del tutto speciale, nella quale approfondiremo con dovizia di particolari i retroscena più avvincenti. Non è nostra intenzione, in questa sede, parlarvi di quel manipolo di coraggiosi che, nella Ginevra del 1898, decise contro ogni pronostico di schierarsi a favore della mobilità privata fondando l’ACS. Terremmo molto, invece, a ripercorrere per sommi capi i fasti d’una sezione Ticino (un tempo addirittura scissa in due entità, Sopra e Sottoceneri) che ancora oggi ricopre un ruolo fondamentale nell’ambito dell’azienda a livello nazionale e che rappresenta un
punto di riferimento per i conducen ti i quali, ogni giorno, percorrono le nostre strade. ® Memoria storica di questo viaggio a ritroso nei decenni, l’avvocato Brenno Brunoni. Egli ebbe, ed ha ancora, un legame particolare con l’ACS. Con lui, ci siamo intrattenuti per un’amabile chiacchierata a cavallo dell’Atlantico.
Lei è stato una figura chiave per l’Automobile Club Svizzero, tanto da esserne stato eletto Presidente centrale; una carica dalla quale ha pure vissuto i festeggiamenti per il giubileo del centenario. Quali sono le vicende, gli interessi, le passioni che l’hanno condotta a impegnarsi nel contesto del club? Di quel mandato, che battaglie e sfide ricorda con particolare
AUTO 4 NR. 01/2023 GIUBILEO
La sezione Sottoceneri agli albori.
attaccamento? ® Conobbi l’ACS tramite mio padre, Bruno, per molti anni attivo in seno alla sezione Sopraceneri. Ne divenni socio al momento di andare a studiare a Berna (con il vecchio Maggiolino, cedutomi da papà). ® Quale membro del Comitato centrale dal 1986, e presidente dal 1992 al 2001, ebbi anche l’onore, nel 1997, di essere eletto a rappresentare l’ACS e la Svizzera nel Consiglio mondiale del turismo della FIA, nel quale rimasi fino al 2005. ® Gli anni trascorsi da allora sono molti e così pure le battaglie che, come ACS, sostenemmo in difesa degli interessi degli automobilisti a fronte di restrizioni (per esempio in tema di limiti di velocità) e balzelli (quali le tasse sui carburanti), che ritenevamo ingiustificati o sproporzionati. A volte con successo, a volte no. La memoria non aiuta per raccontarne qui meglio, ma si ritrovano nelle riviste ACS Ticino di quegli anni, dove regolarmente ne scrivevo.
La sezione Ticino è ancora oggi una delle maggiori realtà dell’ACS su scala nazionale; una posizione costruita in anni di lavoro comune, partecipazione, entusiasmo e, magari, qualche lieve dissapore
EDITORIALE da pag. 3
(ma sempre di quella natura schietta che, ci piace pensare, permeava i confronti dei tempi andati). Come si sono svolte le cose, fin da quel 1924 quando fu fondata la sezione sottocenerina? Quali, i capitoli principali della nostra storia? ® Nei primi anni ’80 divennero o tornarono di attualità riflessioni sull’opportunità di fondere le due sezioni ticinesi. Fu nel 1984 che, con l’amico avv. Guglielmo Pedrazzini, presidente della sezione Sottoceneri, ed i rispettivi comitati, riuscimmo a dare un impulso decisivo a quell’idea. Nel 1985 vi fu l’unificazione dell’ufficio presidenziale ma la fusione vera e propria si fece soltanto nel 2000. Il primo presidente della sezione Ticino fu Carletto Abate.
La mobilità privata ha vissuto un’evoluzione vertiginosa, a dettare i ritmi di un mondo sempre più orientato alla tecnologia. Qual è, secondo la sua visione, il ruolo di un club come l’ACS ai giorni nostri? Per quali traguardi e futuro lei combatterebbe se ne fosse il Presidente centrale nel 2023? ® Innanzitutto, colgo l’occasione per fare i complimenti a Thomas Hurter, che abbiamo la fortuna di avere come no-
stro presidente centrale. Va lasciato a lui ed al Comitato centrale di tracciare gli ambiti, le attività ed i traguardi dell’ACS per il futuro. ® Per un’associazione come la nostra, è sempre stato e rimane ruolo importante quello di essere politicamente attiva a favore della tutela degli interessi degli automobilisti, in particolare per quanto riguarda la mobilità individuale privata, indispensabile elemento di libertà che la mobilità pubblica, per quanto la si possa migliorare ed estendere, mai potrà interamente sostituire. ® Ne fa prova proprio la circostanza, da Lei menzionata, dell’evoluzione vertiginosa della mobilità privata, la quale è naturale corollario dell’evoluzione della società, della crescita della popolazione, delle mutate modalità di produzione e di commercio di ogni genere di beni. Certo, parallelamente e per forza di cose, tutto ciò ha portato globalmente ad un altrettanto vertiginoso aumento del consumo di energia. Ora, poiché l’energia si ricava, ancora oggi principalmente da materie prime fossili, ci troviamo confrontati con un incremento della quantità di anidride carbonica presente nell’atmosfera, che purtroppo eccede quanto l’ecosistema
dia. Posso già citare due momenti salienti: da un lato, l’edizione di luglio/agosto della nostra rivista AUTO, che sarà inviata alla fine di giugno e sarà un’edizione “speciale giubileo”. Presenterà argomenti relativi al DNA dell’ACS da una prospettiva storica, ma anche con uno sguardo al futuro. Un secondo momento di grande interesse sarà l’uscita che si svolgerà nel fine settimana del 24/25 giugno e che vedrà la partecipazione di 125 veicoli storici di epoche diverse. Non perdetevi questo fantastico evento e iscrivetevi subito. Per saperne di più, consultate la pagina 6 di questo numero. ® Queste sono solo due delle numerose ed entusiasmanti attività a sottolineare il giubileo del nostro Club! Lasciatevi sorprendere e festeggiate insieme a noi!
Cordialmente,
Thomas Hurter Presidente centrale
5 NR. 01/2023 AUTO GIUBILEO
Tessera di socio del 1936.
Brenno Brunoni (a destra), presidente centrale dell’ACS dal 1992 al 2001.
riesce a riassorbire, con conseguente progressivo riscaldamento del clima ed i danni che ne derivano. È un’evidenza che non si può negare, come il fatto che ciò, a lungo termine, rischia di compromettere la vita sul pianeta. Ma se, da un lato, la presa di coscienza è necessaria, come lo sono l’adozione ed il promovimento di adeguate misure volte a contrastare il riscaldamento climatico, dall’altro non si giustificano provvedimenti precipitosi, presi senza tenere conto di quest’altra realtà: fintantoché non saranno disponibili energie rinnovabili in quantità equivalente, la totale rinuncia alle energie fossili non potrà aver luogo, senza che ciò torni di pregiudizio alla libertà individuale dei cittadini dei paesi che li hanno adottati e causare a questi ultimi ingenti danni economici e non solo. Per esempio: la decisione europea per cui dal 2035 non sarà più consentita la messa in circolazione di nuovi autoveicoli con motore a scoppio, è difficilmente comprensibile, se si considera che: (1°) non è per nulla scontato che entro quella data avremo a disposizione, in Europa (e men
che meno nel resto del mondo), energia elettrica da fonti rinnovabili in quantità sufficiente per coprire il fabbisogno dei veicoli elettrici; (2°) la tecnologia evolve rapidamente ed è molto probabile che potranno essere prodotti motori a scoppio che utilizzano carburanti sintetici, ricavati da fonti rinnovabili; (3°) senza nuovi veico-
li, muniti di motori a scoppio tecnologicamente avanzati ed ecologicamente migliori di quelli presenti sui veicoli attualmente in circolazione, non ci sarà quel rapido ricambio di questi ultimi, che altrimenti si potrebbe ottenere, a profitto della qualità dell’aria e con riguardo a tutte le emissioni, non solo a quelle di CO2
125° dell’ACS, il giubileo degli eventi!
Per festeggiare questo importantissimo anniversario - il 125° dalla fondazionel’ACS proporrà una serie d’eventi pubblici che si svolgerà in tutta la Svizzera nel corso del 2023. Qui di seguito ve ne anticipiamo due, di cui uno avrà come fulcro la splendida Piazza Grande di Locarno.
24 - 25 giugno 2023
CLASSIC DRIVE “125 ANNI ACS”
Due giorni e cinque punti di partenza da tutte le regioni della Svizzera. Destinazioni, il Museo dei Trasporti di Lucerna e Andermatt. È questo l’essenziale del magnifico raduno di vetture d’epoca che l’ACS proporrà nel weekend del 24 e 25 giugno. S’inizierà il sabato con il trasferimento delle rispettive compagini (allestito e gestito dalle sezioni di riferimento) fino ad un luogo d’incontro prestabilito. Da lì in poi il viaggio proseguirà in comune, a formare una meravigliosa carovana di bellezze automobilistiche d’altri tempi. Prima tappa, la cittadina sulla Reuss, nella quale i partecipanti saranno invitati a visitare il Museo
dei Trasporti. Seguirà una serata di gala (pernottamento a Lucerna incluso). Il giorno successivo, la comitiva s’avvierà lungo un itinerario che toccherà diversi passi alpini verso la destinazione finale di Andermatt. Qui si potrà pranzare e festeggiare il giubileo. Poi, ogni delegazione riprenderà indipendentemente la strada del ritorno.
Per i partecipanti della sezione Ticino sarà organizzato un intrattenimento loro dedicato nell’alto Ticino. Il numero massimo di veicoli ammesso a livello svizzero è di 125. Alla nostra delegazione saranno riservati 10 esclusivissimi posti.
I prezzi
– Per 2 persone, 1 veicolo CHF 570.-
Per 1 persona, 1 veicolo CHF 330.-
Cos’è incluso
Pranzo, ingresso alla Museo dei Trasporti di Lucerna, parcheggio nell’arena, aperitivo di benvenuto, cena con vino da tavola, servizio navetta per l’hotel (sabato 24 giugno).
Viaggio in auto verso Andermatt con servizio di soccorso stradale, Road Book di Allianz, pranzo presso l’Hotel Radisson Blu, placca rally, numeri di partenza (domenica 25 giugno).
2 settembre 2023
125 ANNI ACS
La Piazza Grande di Locarno sarà proiettata a ritroso nel tempo per un giorno: il prossimo 2 settembre vi si radunerà un’incantevole miscellanea di vetture d’epoca, costruite in quel prolifico e irripetibile periodo che, da inizio Novecento, risale i decenni fino ai primi 80. Vi farà seguito l’Assemblea ordinaria dei soci sezione Ticino e una serata di gala. Oltre all’esposizione statica, il pubblico potrà pure ammirare la bellezza delle vetture in movimento nel contesto di una sfilata. A margine, un ricco aperitivo e un’esposizione particolare allestita negli spazi SES. L’Assemblea e la serata di gala chiuderanno i festeggiamenti del 125esimo. ® Ulteriori dettagli sulla prossima edizione della rivista in uscita ad aprile.
AUTO 6 NR. 01/2023
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GIUBILEO
Avviso di convocazione per una seduta di Comitato del 1925.
CONCORSO ACS 2023
125° anniversario dell’ACS
Ogni mese avete la possibilità di vincere premi speciali e di partecipare automaticamente al grande concorso di fine anno!
Partecipare è semplice:
1. Accedete a questa pagina acs.ch/giubileo
2. Rispondete correttamente alla domanda
3. Incrociate le dita!
I vincitori saranno selezionati tra tutte le iscrizioni valide e saranno informati personalmente.
Concorso
1° premio: 1 pacchetto per 2 persone per il Grand Prix di F1 di Barcellona 2023 (incl. biglietti, hotel e volo)
2° premio: 4 × carte regalo Migrol del valore di CHF 50.–
3° premio: 4 × buoni benzina Eni
del valore di CHF 50.–
4° premio: 1 MONOPOLY Svizzera –edizione MEGA – con casella ACS
Buona fortuna!
ACS marzo 2023
Per saperne di acs.ch/giubileopiù:
Semaforo giallo per l’incasso di multe italiane in Svizzera
Torna con una certa regolarità il tema del perseguimento delle violazioni del codice stradale compiute al di fuori del proprio Stato di domicilio. In particolare per gli automobilisti residenti in Ticino che commettono delle infrazioni in Italia, si sono rincorsi negli ultimi anni articoli di stampa che hanno dato notizia ora del “giro di vite” dei Comuni d’oltre frontiera nei confronti dei trasgressori stranieri, poi del fatto che le autorità svizzere non comunicano più all’estero i dati dei propri cittadini o ancora del ricorso di quelle italiane a società private per l’incasso delle multe rimaste impagate.
Se tra gli Stati membri dell’Unione europea vigono obblighi di assistenza giudiziaria facilitata e tra la Svizzera e alcuni paesi europei (in particolare Francia e Germania) sono stati stipulati degli accordi bilaterali per l’incasso delle multe disciplinari, tra Svizzera e Italia non vi è alcun accordo in tal senso. Con una sentenza dello scorso 20 febbraio 2023 – non è per ora noto, se a sua volta oggetto di ricorso al Tribunale federale (TF) di Losanna – la Corte d’appello del Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona ha confermato una sentenza dello scorso anno della Corte pe-
nale dello stesso Tribunale con cui era stato deciso che un ente pubblico italiano, nel caso specifico il Comune di Torino, non può intimare l’incasso di proprie multe in Svizzera mediante una società privata, pena la condanna di chi si presta a tale attività per violazione dell’art. 271 del Codice penale, che punisce chiunque, senza esservi autorizzato, compie o favorisce sul territorio svizzero per conto di uno Stato estero atti che spettano a poteri pubblici. ® Il caso era stato perseguito dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) a seguito della denuncia di un cittadino Svizzero che si è visto intimare da una società con sede nel Canton Vaud il pagamento di una multa e relative spese d’incasso per un totale di CHF 542.35 per aver circolato senza autorizzazione in una zona a traffico limitato della città di Torino. Irrilevante per il procedimento, ma forse non per aver così spinto il debitore a sporgere denuncia, è il fatto che la multa (di CHF 120.40) era da questi già stata pagata, ma non contabilizzata dalla polizia municipale. Oppostisi alla proposta di condanna emanata dall’MPC, il direttore e il vice della società hanno sostenuto di non essersi resi conto di agire illecitamente, visto che l’incasso di multe estere in Svizzera tramite società private sarebbe frequente. ® Il TPF ha sostanzialmente confermato la proposta dell’MPC, condannando i due dirigenti a una pena pecuniaria e al pagamento di tasse e spese. Riconoscendo che l’incasso di multe disciplinari in Svizzera è un atto di competenza esclusiva dell’autorità pubblica, il Tribunale ha rilevato che di principio le multe estere devono essere riscosse in Svizzera, ricorrendo all’assistenza giudiziaria tra autorità. Eccezioni sono previste unicamente per la comunicazione diretta, tramite posta, degli atti giudiziari esteri, compresi quelli relativi a contravvenzioni a norme della circolazione stradale, oppure per l’intervento facilitato in base agli accordi bilaterali conclusi, ad esempio, con Francia e Germania, ma non con l’Italia. L’incasso di una multa disciplinare con l’aggiunta di (ingenti) spese e la minaccia di conseguenze da parte di una società privata in Svizzera per un Comune straniero viola invece la sovranità elvetica, costituendo un atto compiuto senza autorizzazione per conto di uno Stato estero. ® Ciò non vuole però dire che gli automobilisti svizzeri possano pensare di godere di una sorta d’impunità per le infrazioni commesse in Italia. Da un lato, come sottolineato dal TPF, pure per le multe della circolazione stradale, lo Stato estero può ricorrere allo strumento dell’assistenza giudiziaria internazionale e far riconoscere le proprie decisioni in Svizzera per poi porle all’incasso. Visto che simili procedure sono però lunghe e onerose, vi è da credere che i Comuni italiani presteranno piuttosto maggiore attenzione direttamente sul proprio territorio alle infrazioni commesse da automobilisti stranieri, incassando le ammende in flagranza di reato o ricorrendo a metodi coercitivi – che possono arrivare sino alla confisca del veicolo – laddove l’automobilista in mora con il pagamento si rechi ancora in Italia. Resta quindi valido il consiglio di pagare le multe giustificate, anche in Italia.
8 ATTUALITÀ
Simone Gianini, avvocato e notaio, partner studio legale Barchi Nicoli Trisconi Gianini, Lugano e Bellinzona, Presidente ACS – Sezione Ticino
Qual è il lato positivo all’inizio di una nuova fase della vita? Non sapere cosa ci aspetta. E quello negativo? Non sapere cosa ci aspetta.
L’incertezza, il cambiamento e il fatto di dover riorganizzare in gran parte la mia esistenza... ero pienamente consapevole di tutto ciò quando decisi di ritirarmi dalle gare. Sapevo, tuttavia, che almeno un elemento sarebbe rimasto costante: lo sport dei motori. Non più in sella, certo, non come pilota nei paddock del Campionato mondiale ma come tifoso e appassionato. In fondo, per me, essere un motociclista ha rappresentato il senso d’ogni cosa e una priorità assoluta. E una passione che ti porta fin lassù, ai vertici assoluti, non può svanire con il passare del tempo. ® Il capitolo che si è aperto una volta terminate le
Lo sport dei motori sarà sempre una costante nella mia vita
corse mi ha fatto conoscere questo mondo sotto una prospettiva diversa ed entusiasmante. Prima, il dietro le quinte mi toccava solo marginalmente: management, coaching dei piloti, rapporti con i media… Tutte cose che, pur essendo parte integrante della carriera, non erano al centro della mia attenzione come atleta. Sempre e ovunque la concentrazione era rivolta all’allenamento e alle prestazioni. ® Ora, invece, non lotto più per il successo in pista o per guadagnare frazioni di secondo ma le sfide non sono terminate e così il mio impegno per sostenere il motociclismo elvetico in ambito internazionale. La mia esperienza come direttore sportivo di un team di Moto3 ha rappresentato un periodo d’apprendimento prezioso, nel quale ho avuto l’occasione di trasmettere ai giovani tutte le mie conoscenze, ma non voglio fermarmi qui. Ci sono tante altre aree in cui
Corso navigatori Un appuntamento a tutta velocità
Si svolgerà sabato 22 aprile 2023, a Mugena (Malcantone), il corso dedicato ai navigatori di Rally, proposto dalla sezione Ticino dell’Automobile Club Svizzero.
Il programma sarà suddiviso in due momenti distinti. Il mattino s’inizierà con una parte didattica in cui verranno trattati in dettaglio alcuni elementi base: teoria generale, terminologia, cartelli e segnali, ricognizioni, Road Book, presa delle note, libretto di controllo, orari ufficiali, anticipi e ritardi, piano d’assistenza, frequenze radio, iscrizioni, regolamenti gara, controlli amministrativi, controlli tecnici, briefing, affissione dei tempi, premiazione, assicurazione, Prove Speciali, zone di riordino e neutralizzazione, abbandono e controllo di passaggio.
Durante il pomeriggio si passerà alla pratica, affrontando un percorso con l’ausilio del Road Book, di piloti e di navigatori esperti. Una giornata non solo riservata agli appassionati ma, in particolare, a chi vuole avvicinarsi al meraviglioso mondo dello sport dei motori e imparare alcuni trucchi utili. Data limite
d’iscrizione
lunedì 11 aprile 2023
posso essere coinvolto e il 2023 rappresenterà una sorta di continuazione, sempre con la mia grande passione nel cuore, nei pensieri e nelle mie giornate lavorative. ® Anche quest’anno sarò presente come esperto in alcune gare trasmesse dalla Televisione svizzera. Non smetterò pure d’accompagnare Noa Dettwiler come suo manager, a impegnarmi attivamente nel settore con partner e sponsor e a tornare ad essere più spesso sul circuito, per dare consigli e indicazioni. Non vedo l’ora di gettarmi a capofitto in tutte queste attività, che sono varie e appassionanti. Per uno che ha trascorso metà della sua esistenza a duellare con i limiti della fisica, non è molto difficile accettare di buon grado nuove sfide: sono il sale della vita. Un caro saluto,
Tom Lüthi Ambasciatore ACS
9
L’EDITORIALE DI TOM
IL CLUB
Maggiori informazioni Claudio Ballinari, presidente della Commissione sportiva ballinari@ticino.com ACS sezione Ticino, ufficio di Lugano Giuliana Garibaldi / 091 922 01 21 lugano@acsti.ch
Campionati ticinesi ACS 2022, la premiazione
Si è svolta giovedì 26 gennaio, presso il Winteler AMG Performance Center di Giubiasco, la premiazione relativa ai Campionati ticinesi ACS, un evento tradizionalmente organizzato per omaggiare i migliori piloti che il nostro territorio abbia da offrire nelle varie categorie legate alla velocità
Una quarantina gli sportivi presenti, dai giovanissimi fuoriclasse del Locarno Kart Master, i quali si sono appena affacciati al mondo dell’agonismo, a coloro che, da anni, frequentano i circuiti internazionali e nazionali più blasonati come, ad esempio, Alex Fontana, Raffaele Marciello, Kevin Gilardoni, Christian Darani oppure, in tema rallistico, Ivan Ballinari, Marco Menchini, i fratelli Daldini e Pietro Ravasi. L’evento è stato mediato dal conduttore RSI Roberto Gurian che ha sollecitato i
campioni a proposito della stagione trascorsa, di quella attuale e dei loro progetti futuri. Ospite d’onore, il Consigliere di Stato Claudio Zali: verso i motori, egli nutre una particolare passione che lo ha pure condotto a duellare nelle “speciali” del Rally del Ticino. Per l’ACS, parole d’incoraggiamento ai talenti di casa nostra sono giunte dal presidente sezionale Simone Gianini e dal presidente della Commissione sportiva Claudio Ballinari, i quali hanno anche aggiunto quanto il ramo agonistico sia essenziale per il Club. Particolarmente emozionante è stata l’assegnazione del premio “Avvenire”, introdotta proprio per spronare le nuove leve a proseguire nell’ambito di una disciplina tanto bella quanto impegnativa. ® Quest’anno è stato attribuito a una rappresentanza completamente al femminile, a testimonianza di quanto la velocità abbia bisogno d’allargare ulteriormente i propri orizzonti
per essere ancora più attrattiva: Nicole Pin (SIMCUP), Valentina Nessi, Nicole Maffeis, Lara Derungs e Dariiana Kifichak (kart). Molto gradita, la presenza di un talento giovanissimo inserito nel campionato italiano Mini-Bike, Giacomo Valnegri, il quale ha voluto svelare e descrivere al pubblico il suo mezzo da gara. ® Grande coinvolgimento anche per la consegna dei trofei Loris Kessel, Flavio Finardi, Roger Krattiger e Marzio Romano. Sono stati creati per onorare la memoria di personaggi che hanno contribuito a far evolvere l’automobilismo sia nel nostro Cantone sia sul piano internazionale. ® La serata si è conclusa compiendo un balzo nel presente digitale, con il Campionato SIMCUP Season 2. Istituito nel 2021 dall’ACS in partenariato con AKR-Racing, è declinato alla guida su simulatore ed ha già dimostrato di essere seguitissimo da un gran numero di spettatori.
10 IL CLUB
CAMPIONATI
TICINESI ACS 2022, I PREMIATI
Campionato Ticino SIMCUP 2. Season
1. Cat. SUPER PRO: Luca Negro
1. Cat. PRO: Thomas Trevisan
1. Cat. AM: Gianluigi Tucceri-Cimini
Campionato ticinese Kart - Cat. Super Mini
1. Riven Esteves
2. Georgly Zasov
3. Matteo Rainalter
Campionato ticinese Kart - Cat. OK/KF2/DD2
1. Andrea Lazzarini
2. Gino Albanese
3. Alessio Barone
Campionato ticinese Kart - Cat. X30/125cc TAG
1. Luigi Pace
2. Valentina Nessi
3. Henry Dos Santos
Campionato ticinese Kart - Cat. KZ2
1. Ethan Frigomosca
2. Michel Liechti
3. Cesare Delea
Coppa ACS Ticino
1. Daniele Luedi
2. Ottavio Stevan
3. Massimo Paltenghi
Campionato ticinese Velocità
1. Christian Darani
2. Aramis Cereghetti
3. Luca Casella
Campionato ticinese Rally piloti
1. Ivan Ballinari
2. Gregoire Hotz
3. Kevin Gilardoni
Campionato ticinese Rally navigatori
1. Marco Menchini
2. Gea Daldini
3. Pietro Ravasi
Trofeo storico Rally
1. Marco Manetti
2. Pietro Galfetti
Menzioni: Nicole Pin (SIMCUP), Valentina Nessi (kart), Nicole Maffeis (kart), Lara Derungs (kart) e Dariiana Kifichak (kart).
Premi speciali:
Raffaele Marciello, Kevin Gilardoni, Alex Fontana e Ivan Jacoma (velocità); Ivan Ballinari e Marco Menchini (rally); Roby Ginevri (autocross)
Trofei:
Loris Kessel a Raffaele Marciello
Marzio Romano a Ivan Jacoma
Roger Krattiger ad Aramis Cereghetti
Flavio Finardi a Marco Manetti
11 IL CLUB
SEGUI LA CORRENTE
State pensando d’acquistare un’auto elettrica invece di una con motore a combustione? Vi mostriamo perché, la vostra, sarebbe una buona decisione.
Secondo un sondaggio, più della metà della nostra popolazione immagina già d’acquistare un’auto elettrica nei prossimi tre anni. Con il mix energetico svizzero, per oltre il 70% proveniente da fonti rinnovabili, questa forma di propulsione presenta chiari vantaggi in termini d’equilibrio climatico. Alcuni studi, ad esempio, hanno dimostrato che, alle nostre latitudini, un moderno veicolo elettrico di medie dimensioni presenta un bilancio ambientale favorevole già a partire dai 27mila chilometri d’utilizzo.
Meno rumore, più emozioni ® I mezzi elettrici contribuiscono in modo massiccio alla riduzione del rumore che deriva dal traffico, soprattutto nelle aree urbane: non producono emissioni foniche durante le manovre, non sono responsabili di repentini aumenti di decibel se spinte ad alti regimi e sono più silenziosi in genere. Comprendiamo, tuttavia, che anche la componente emotiva giochi un ruolo importante e che il ruggito di un motore a scoppio possa esserne parte. Da parte loro, però, le auto elettriche possono vantare un design avanguardistico, un ambiente piacevole e una tecnologia eccezionale. A ciò, si aggiunge un’accelerazione subitanea e priva di vibrazioni, perché la coppia massima è disponibile immediatamente e la piena
potenza si raggiunge molto rapidamente. Le sensazioni di guida sono sorprendenti; provare per credere!
Costi di gestione molto più bassi ® Le vetture elettriche sono diventate più economiche e, allo stesso tempo, più potenti: oggi, un’utilitaria con un’autonomia di 200-250 chilometri è disponibile già da circa 20mila franchi. I maggiori costi d’acquisto rispetto a un modello convenzionale con equipaggiamento simile possono essere ammortizzati in breve tempo grazie ai minori costi d’esercizio (fonte d’alimentazione più economica, assenza d’olio nel motore, un numero molto inferiore di parti sottoposte a usura). I costi energetici sono soggetti a diminuzioni dal 10% al 70% in caso di forti oscillazioni dei prezzi sul mercato. Inoltre, a seconda della classe del veicolo, le spese di manutenzione sono più basse del 2045%. Studi affidabili hanno dimostrato che le batterie durano anche molto più a lungo delle auto in cui sono installate. Gli esperti parlano di almeno 200mila chilometri. Dopodiché, le batterie vengono solitamente utilizzate in un secondo ciclo di vita come accumulatori esterni di elettricità.
Autonomia sufficiente ® La distanza media percorsa dai pendolari in Svizzera è di circa 35 chilometri al giorno. L’autonomia delle auto elettriche, che varia da circa 220 chi-
lometri (batteria da 27 kWh) a 610 (batteria da 75 kWh), è quindi assolutamente sufficiente per la maggior parte delle esigenze quotidiane. Va sottolineato, tuttavia, che l’autonomia reale dipende anche dalle temperature climatiche, dalla topografia, dallo stile di guida e dal peso del mezzo.
Una fitta rete di stazioni di ricarica ® L’ideale sarebbe installarne una a casa, al lavoro o nelle immediate vicinanze. La Svizzera, comunque, dispone di una delle reti pubbliche più fitte d’Europa e le app affidabili ne mostrano la collocazione delle colonnine in tempo reale. A gennaio 2023 ci saranno già più di 9’100 stazioni su suolo elvetico ma il loro numero è in continua crescita. Una panoramica a livello nazionale è disponibile online su svizzeraenergia. ch/programmi/segui-la-corrente/soluzioni-di-ricarica/. E se la destinazione vi porta all’estero, le app, o anche il sistema di navigazione, possono aiutarvi a pianificare l’itinerario ottimale: dove ricaricare e quanto ricaricare per raggiungere la meta nel minor tempo possibile. Anche i viaggi più lunghi, con un’auto elettrica, non sono più un problema e possono essere affrontati in tutta serenità.
Per saperne di più
è possibile consultare il sito https://segui-la-corrente.ch/
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L’ibrido da corsa colpisce nel segno
La componente elettrificata derivata dal Motorsport di vertice “regala” una sportività d’eccezione. Che si combina ad una guida capace e raffinata, ispirata alla massima confidenza.
Potentissima, facilissima - così rotonda e “semplice” da condurre in pista su ritmo sostenuto - e innovatrice con la speciale soluzione ibrida ad alte prestazioni che approda alla produzione dal mondo della Formula 1: la nuova Classe C al vertice AMG è un traguardo di prestigio. A spiccare, prima ancora dei “numeri” sontuosi per potenza e coppia di sistema ottenuti con base termica di appena due litri benzina turbo (ma è il 2.0 AMG da 476 cv), è infatti la componente elettrificata che sfrutta la speciale batteria al litio compatta ad alta densità (89 kg); concepita per fornire la massima energia sotto pieno sforzo, più che per estendere la marcia ibrida. Con rigenerazione anche
qui ultrarapida che ne permette il ripristino in brevissimo tempo, quasi potendo fare a meno della “colonnina” di rete esterna. Lo stesso turbocompressore del quattro cilindri riceve la servoassistenza elettrica, per garantire risposte istantanee ad ogni pressione dell’acceleratore. ® Il motore elettrico da 204 cv (150 kW) al retrotreno è incaricato di avviare per primo ogni accelerazione, mentre la funzionalità Boost permette di ottimizzare in pista efficienza meccanica e tempo sul giro grazie a speciali mappature software disponibili per i principali tracciati. Proprio su circuito chiuso la C 63 S E Performance berlina sorprende: accelerazione e riprese sono poderose con spinta immediata e poi costante su tutto l’arco di erogazione, mentre la guida evidenzia un carattere raffinato e lineare. Dove equilibrio, agilità e “facilità” nel prendere le misure alla reattività della vettura permettono di alzare con gran rapidità e fiducia il ritmo verso i limiti.
SCHEDA TECNICA
Mercedes-AMG C 63 S E
Performance Station Wagon
Motore: Sistema ibrido plug-in con 4 cilindri 2.0 litri benzina turbo e unità elettrica
Potenza e coppia: 680 cv (500 kW), 1020 Nm
Cambio:
Doppia frizione a nove rapporti
Trazione: Integrale
0-100 km/h: 3,4 secondi
Velocità massima: 250/270 km/h
Consumo medio: 6,9 l/100 km + 11,7 kWh/100 km (omologato)
Prezzo: al momento della pubblicazione non disponibile
Propri e del mezzo, qui molto elevati. Anche grazie all’avantreno sempre solido e preciso e alla raffinata trazione integrale adattiva 4Matic+. Su strada aperta la stessa meccanica ibrida, questa volta testata sulla filante station wagon, sfoggia poi una modalità di viaggio fluida e confortevole di tutto rispetto: facendo quasi dimenticare il proprio DNA AMG “amico” dei cordoli.
Winteler: AMG Performance Center.
winteler.ch
15 TEST AUTO Mercedes-AMG C 63 S E Performance
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Fiat 500 1.0 Hybrid Swiss Edition
Più “verde”, sempre molto chic
La classica citycar dal solido gusto “retrò” continua a sedurre grazie al carattere pieno e sbarazzino. La guida è godibile anche col piccolo mille dotato di sistema ibrido leggero.
La 500 è più viva che mai. A dispetto dell’età conserva un carattere fresco e giovanile, capace di mettere insieme i due mondi dell’attualità e del piacere per l’inconfondibile richiamo al passato con una carica di allegria e piacevolezza che certo non stanca. Si spiega in buona misura così la solida richiesta per questa compatta tre porte da città, che ritroviamo per questo test nella più recente motorizzazione 1.0 con sistema ibrido leggero e carrozzeria berlina, in combinazione al riuscito allestimento Swiss Edition. Che merita più di una citazione perché arricchisce considerevolmente la dotazione di base della versione
di ingresso Cult, pur a fronte del listino più favorevole dell’intera gamma: oltre ai cerchi in lega diventano standard anche elementi come climatizzazione a controllo automatico, divano posteriore sdoppiato (ben utile per allargare la capacità di carico), navigatore con mappe europee su schermo centrale da 7”. ® A bordo, la “Cinquina” moderna si rivela compatta nell’accoglienza ma certamente non costrittiva; le gambe hanno sufficiente libertà di movimento, mentre la postura di guida tendenzialmente un po’ raccolta può essere comunque personalizzata con discreta efficacia. L’arredo ricercato combina anche qui richiami alla tradizione con le tecnologie moderne, offrendo colpo d’occhio e originalità che rendono l’ambiente sempre ben piacevole e appagante. In marcia, le dimensioni compattissime (3,57 m di lunghezza) permettono manovre rapide e facili, con ampia visibilità e comoda leva del cambio rialzata, subito sotto mano. Le prestazioni sono
SCHEDA TECNICA
Fiat 500 berlina 1.0 Hybrid
Swiss Edition
Motore:
3 cilindri, 1.0 litri benzina aspirato con sistema ibrido leggero
Potenza e coppia:
70 cv (51 kW), 92 Nm
Cambio: Manuale a sei rapporti
Trazione: Anteriore
0-100 km/h: 13,8 secondi
Velocità massima: 167 km/h
Consumo medio:
6,0 l/100 km (omologato)
Prezzo: da 19’490 CHF
briose il giusto, col tre cilindri silenzioso e discretamente elastico, aiutato nello spunto dal compatto motorino di avviamento/ generatore (fino a 5 cv di spinta in partenza da fermo) che contribuisce anche a tenere sotto controllo i consumi. Tra le curve ci si muove con agilità ed equilibrio, mentre in autostrada si riesce a viaggiare con comfort discreto, giusto un velo perturbato da qualche fruscio in più proveniente dalla zona dei passaruota posteriori.
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Corsi di educazione stradale nelle scuole
PROGRAMMA
ANNO SCOLASTICO 2022/2023
L’assicurazione obbligatoria per la Responsabilità civile (RCA) dei veicoli a motore, generalmente nota a tutti gli automobilisti, è prevista nella Legge federale. L’art. 63, infatti, stabilisce: “Nessun veicolo a motore può essere messo in circolazione sulle strade pubbliche se non è stata stipulata un’assicurazione per la Responsabilità civile conforme alle disposizioni.” Lo scopo è garantire il risarcimento delle persone danneggiate. Ciò, anche nell’interesse del conducente che ha provocato il sinistro perché, in linea di principio, non sarà tenuto a pagare di tasca propria.
05.09.2022/16.09.2022
Polizia intercomunale del Piano
Responsabile, Sgt. Alice Nappa Comuni di Minusio, Tenero, Gordola, Brione, Lavertezzo e Gambarogno
26.09.2022/30.09.2022
Polizia comunale di Ascona
Responsabile, Cpl. Sara Giannini-Boldrini Comune di Ascona
03.10.2022/21.10.2022
Polizia Città di Lugano
Responsabile, Cpl. Patrick Bruehwiler Comune di Lugano
24.10.2022/30.11.2022
Polizia Città di Bellinzona
Responsabile, Sgtmc. Massimo Decarli Comune di Bellinzona
20.03.2023/24.03.2023
Polizia comunale di Stabio
Responsabile, App. Cristina Pirovano Comune di Stabio
27.03.2023/31.03.2023
Polizia Regione VIII
Responsabile, Agt. Gianluca Beretta Comune di Biasca
01.04.2023/30.04.2023
Polizia Ceresio Sud
Responsabile, App. Andrea D'Amario Comuni di Paradiso, Melide, Morcote, Vico-Morcote e Collina d'Oro
01.05.2023/19.05.2023
Polizia Malcantone Est
Responsabile, Sgtc. Fabio Gianoli Comuni di Agno, Bioggio, Manno, Gravesano e Malcantone
22.05.2023/29.05.2023
Polizia regione Mendrisiotto Sud
Responsabile, Sgtc. Davide Camponovo Comune di Chiasso
Un’istituzione meno conosciuta, ma non per questo meno importante, è il diritto di rivalsa dell’assicuratore in caso di colpa grave. In presenza di una RCA obbligatoria, potremmo essere indotti a credere di essere tutelati da una sorta di “protezione assoluta” in termini finanziari. Va però fatta una precisazione: anche se la copertura assicurativa scelta ne comprende gli estremi, il conducente dovrà contribuire ai danni che ha causato a seconda del comportamento di cui è stato ritenuto responsabile. È quindi fondamentale sapere che, oltre alle conseguenze penali (sanzioni) e amministrative (ritiro della licenza di condurre), alcuni illeciti di matrice rilevante comportano anche a delle ripercussioni civili e finanziarie che possono essere molto pesanti! L’art. 65, comma 3, della LCStr, recita: “L’assicuratore ha diritto di regresso contro lo stipulante o contro l’assicurato, nella misura in cui avrebbe avuto diritto di negare o ridurre le sue prestazioni secondo il contratto di assicurazione o la legge federale del 2 aprile 1908 sul contratto d’assicurazione. L’assicuratore deve esercitare l’azione di regresso se il conducente ha cagionato un danno guidando in stato di ebrietà o di inattitudine alla guida, oppure violando un limite di velocità ai sensi dell’articolo 90 capoverso 4. L’entità del regresso è determinata tenendo conto della colpa e della capacità economica della persona nei confronti della quale è esercitata l’azione di regresso.” Come avete letto, in alcune situazioni l’assicuratore RCA è obbligato ad agire contro il conducente, ad esempio in caso di guida in stato d’ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. L’assicuratore ri-
sarcirà (obbligatoriamente) la parte lesa e poi ne chiederà il rimborso al suo cliente. In generale, quando un incidente ha causato non solo danni materiali ma anche lesioni personali, le ripercussioni sono sovente molto gravi, non solo per la parte lesa ma anche per il conducente incriminato se era sotto l’effetto d’alcol o stupefacenti. ® Il ferito risulta talvolta inabile al lavoro e l’assicurazione infortuni è chiamata ad intervenire in prima battuta per fornire un reddito sostitutivo (indennità giornaliere LAINF). Purtroppo, non è raro che l’incapacità lavorativa diventi permanente e porti a un’invalidità parziale o addirittura totale dopo l’intervento dell’Assicurazione invalidità, la quale verserà quindi una rendita. Quando la vittima subisce una perdita relativa al proprio futuro economico (mancanza di reddito a seguito di un’invalidità), le prestazioni che l’assicurazione di Responsabilità civile dovrà erogare (alla persona danneggiata o alle assicurazioni sociali intervenute) possono facilmente ammontare a centinaia di migliaia di franchi! Considerato che, nei casi di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, gli assicuratori si rivalgono regolarmente su chi ha cagionato il sinistro per almeno il 35% (è frequente anche il ricorso per almeno il 40% o addirittura il 55%), non c’è bisogno di dire che la situazione per l’assicurato può diventare estremamente delicata, per non dire soverchiante. Ci sono vari gradi di colpa grave. Provocare un danno in un incidente può capitare a chiunque, ma è importante ricordare che lo stato di ubriachezza accertato o la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono due reati gravi specifici con conseguenze pesanti. Ancora una volta, si consiglia quindi di rispettare scrupolosamente le regole in vigore!
Johann Fumeaux Avvocato Presidente
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di ACS Vallese TRIBUNA GIURIDICA
Assicurazione di Responsabilità civile: come funziona il diritto di rivalsa se c’è colpa grave
Rimorchi, tutto quanto c’è da sapere
Per l’edizione che anticipa la primavera, stagione sovente declinata a tutta quella serie d’attività all’aperto che presuppone qualche trasporto eccezionale (gestione del verde, eccetera), abbiamo scelto di trattare l’argomento che concerne l’utilizzo dei rimorchi.
Un soggetto che, come ci conferma il nostro esperto, è spesso sottovalutato, soprattutto in termini d’esame. Non sono pochi, infatti, gli aspiranti candidati che incorrono in errori su formalità di seppur facile interpretazione e comprensione. ® Ricordiamo ai nostri lettori che, il nostro, vuole essere un semplice riassunto dei punti fondamentali. Bisogna sempre fare riferimento alla normativa in vigore per questioni procedurali.
La licenza BE ® È obbligatoria per il traino di rimorchi le cui caratteristiche eccedono una determinata entità. Per ottenerla, oltre ad essere in possesso della patente categoria B (auto), è necessaria una “licenza allievo” specifica in quest’ambito. È possibile richiederla dai 17 anni ma l’esame può essere sostenuto soltanto dai 18.
Perché esserne in possesso? ® I parametri sono chiari: la licenza BE è richiesta se la massa complessiva del convoglio, costituito dal veicolo trainante e dal rimorchio, supera le 3.5 tonnellate (fino a un massimo di 7). Al di sotto di questo intervallo è sufficiente la B. Sopra, vi sono la C1E o la D1E (fino a 12 tonnellate) oppure le categorie CE o DE.
I rimorchi ® Dal punto di vista amministrativo vanno trattati esattamente come un qualsiasi altro veicolo: sono da immatricolare e assicurare.
In autostrada? ® Con un rimorchio, di qualsiasi entità esso sia, è possibile utilizzare al massimo la seconda corsia. Non la terza. Se è omologato in questi termini (consultare la carta grigia o informarsi presso il produttore), le nuove leggi prevedono una velocità massima di 100 km/h. Dev’essere munito di un proprio contrassegno.
All’estero? ® Come per qualunque situazione che riguardi il traffico stradale, prima di partire per una destinazione situata al di fuori dei confini svizzeri è bene
informarsi sulle normative vigenti nei vari Paesi. Attenzione, l’immatricolazione della vettura e del rimorchio dovrebbero sempre essere riferite a un unico detentore. In caso contrario, alla stessa stregua di quanto avviene per la guida di un veicolo da parte di terze persone, è necessario presentare un’autorizzazione a circolare da parte del proprietario (delega); può essere richiesta presso gli uffici ACS di Lugano e Locarno. È gratuita e illimitata per i soci; costa 20 franchi ed ha una validità di tre anni per i non-soci. Pena, il sequestro del rimorchio.
Esami: a che cosa occorre prestare attenzione? ® I rimorchi utilizzati per sostenere l’esame devono possedere delle caratteristiche specifiche. Vediamo quali:
avere una massa effettiva di, almeno, 800 kg e superare i 3’500 nel contesto del convoglio in cui sono inseriti;
essere chiusi;
essere, al massimo, 10 centimetri più stretti del veicolo trattore (se sono più larghi, prevedere il montaggio di specchietti retrovisori ausiliari); – essere regolarmente immatricolati.
20 L’ESPERTO RISPONDE
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Noi dell’ACS, consigliamo comunque sempre di rivolgervi ai nostri partner, professionisti del settore, che sono in grado di formare puntualmente gli allievi e dispongono dei mezzi adeguati allo scopo.
Come si svolgono gli esami? ® Si articolano in due parti. La prima, teorica, consiste in un’interrogazione orale che concerne le conoscenze generali (sicurezza, pneumatici, impianto elettrico...) e conoscenze specifiche sia sul convoglio sia sul rimorchio utilizzato: misure, carichi, pesi, capacità di traino, eccetera. ® La seconda, verte su un test pratico: aggancio e sgancio, messa in sicurezza (freno a mano, posizionamento dei cunei) e manovre; retromarcia dritta, in curva, cambio corsia, parcheggi, eccetera. ® Per affrontare gli esami con successo non dimenticate mai le regole generali della circolazione stradale, potrebbero costarvi l’ottenimento della licenza.
LA SEGNALETICA
“Divieto di circolazione per i rimorchi”
Vieta il transito a tutti i veicoli a motore muniti di rimorchio (eccetto quelli agricoli).
“Divieto di circolazione per i rimorchi, eccettuati i semirimorchi e i rimorchi ad asse centrale”
Vieta il transito ai rimorchi, eccettuati i semirimorchi e i rimorchi ad asse centrale.
21 L’ESPERTO RISPONDE
Giornata in pista sul circuito Tazio Nuvolari
Lunedì 29 maggio 2023 (Pentecoste)
Dove?
Sul circuito Tazio Nuvolari: Strada Provinciale 12 per Corana, 27050 Cervesina (Pavia, Italia).
A chi è dedicata?
A tutti gli appassionati, piloti e non, che desiderano mettersi alla prova, migliorare il proprio stile di guida in pista e ottimizzare la messa a punto della vettura in vista della nuova stagione.
Quali categorie d’auto sono ammesse?
Vetture stradali a carattere sportivo di qualsiasi marca, purché siano immatricolate e assicurate.
– Vetture da corsa di qualsiasi tipologia, senza limiti di rumorosità e con pneumatici slick consentiti.
Come saranno organizzate le sessioni di prova?
Le diverse classi di vetture svolgeranno turni separati. Ogni pilota avrà diritto ad almeno quattro sessioni di giri liberi da 30 minuti ciascuna (tempo effettivo 25 minuti). Il numero massimo di auto ammesso contemporaneamente sul circuito è 18.
Equipaggiamento e abbigliamento obbligatori?
– Vetture stradali: gancio di traino anteriore, casco e scarpe idonee (chiuse).
– Vetture da corsa: secondo le norme FIA.
Il programma?
Alle 8:30 briefing obbligatorio (coaching facoltativo per i neofiti e per i meno esperti). Dalle 9:00 alle 18:00 sessioni di prova.
Il costo per l’intera giornata?
Per i soci dell’ACS la tariffa è di CHF 250.–(non soci, CHF 300.–), incluso “Snack box” per entrambi.
Servizio catering, supplemento di CHF 30.–
Affitto Box CHF 50.–
La quota di partecipazione comprende l’accesso alla pista durante l’orario selezionato (vettura+pilota).
A day at the races
Pilotiperungiorno
Informazioni e iscrizioni?
- Scriveteci a lugano@acsti.ch
- Il numero di posti è limitato (termine, 15 maggio 2023)
- Per scuderie o club è prevista la possibilità d’allestire pacchetti e spazi logistici a tariffe personalizzate.
–
Sport: con l’ACS bellissimi sconti su circuiti blasonati!
La sezione Ticino dell’ACS s’impegna a fondo affinché anche i suoi soci appassionati di sport motoristici possano accedere a una gamma d’agevolazioni sempre più ampia ed articolata. Grazie all’ottima collaborazione con due entità di spicco nel settore, la Go Kart Locarno - Magadino e la Coger srl, siamo riusciti ad ottenere due importanti offerte promozionali. Vediamole!
Go Kart, Locarno – Magadino ® Volete trascorrere una giornata diversa dalle altre e vivere il brivido di qualche giro a tutta velocità sullo splendido e gettonatissimo circuito nostrano di Locarno - Magadino? I nostri affiliati, presentando la relativa tessera, potranno godere di uno sconto del 20% sul noleggio del kart per una sessione di 10 minuti dedicata agli adulti (da 14 anni) o ai bambini (8-13 anni e da 130 cm d’altezza).
Circuito Tazio Nuvolari, Pavia ® Si tratta di un circuito tecnico, bello da morire e vicino a casa nostra: stiamo parlando del Tazio Nuvolari di Cervesina (PV), già teatro della seguitissima giornata in pista che anche quest’anno l’ACS sezione Ticino riproporrà (il prossimo lunedì 29 maggio Pentecoste). I nostri affiliati, d’ora
in poi, potranno pure approfittare di una vasta gamma di sconti sull’intero impianto. Non dimenticate di presentare la tessera di socio, è obbligatoria!
GLI SCONTI PER I SOCI ACS
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– sconto del 5% sull’importo da listino per l’accesso in pista nelle giornate “open pit lane” non in esclusiva (durata 8 ore) organizzate dall’autodromo;
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AC ACE, l’inglese volante
Su ogni centimetro di quella meravigliosa pelle d’alluminio ci pare ancora d’intendere le voci dei protagonisti che furono; gli odori, il chiasso degli utensili, il brusire d’idee appartenute a un manipolo neanche troppo ristretto d’artigiani che ammiccava a un futuro da nobilitare, i rossi mattone e i verdi profondi della terra britannica. Per comprendere la storia della divina AC ACE, dobbiamo affondare le radici nel fervore d’inizio Novecento, in quel mondo ancora squisitamente sospeso tra un passato convintamente rurale e una modernità imperante, eredità della rivoluzione industriale.
L’Inghilterra di quel tempo aveva fame di mobilità meccanizzata e il contributo che diede al settore fu davvero sorprendente. In questo brulicante sottobosco, affacciati su una via di West Norwood (a sud di Londra) che – ci piace pensare – fosse illuminata d’una luce piuttosto fioca, si fecero strada pure i fratelli Weller, ispirati dal terzogenito John, ingegnere e prolifico inventore. La loro officina di riparatori, produttori d’automobili e motocicli non fu che l’antipasto della gloriosa epopea AC e di quell’avanguardistico motore che parecchi
decenni più tardi, in una sua versione sottilmente adattata, avrebbe equipaggiato il gioiello di cui vi parleremo; la splendida AC ACE, progenitrice della più nota Shelby Cobra. ® Da ripercorrere, vi sono alcune tappe fondamentali prima d’arrivare al 1955, quando fu realizzato il bellissimo esemplare che ci è stato concesso di ritrarre sullo sfondo d’uno specchio di lago indaco scuro vicino Caslano. Era il 1904 e soltanto un anno era passato dal lancio della Touring Car da 20 CV, prima e unica vettura targata Weller Bros Ltd (la società che i fratelli avevano fondato con l’aiuto finanziario del macellaio locale John Portwine). L’azienda decise di commercializzare un veicolo a tre ruote adibito alle consegne. Fu battezzato “Autocarrier”, dando di fatto il la alla “Autocar and Accessories Ltd” (e da cui in seguito deriverà AC, acronimo utilizzato per la prima volta nel novembre del 1907). Nel 1911 la compagnia si trasferì in una cittadina del Surrey, Thames Ditton, insediandosi per i successivi settant’anni nella storica sede presso Ferry Works, un complesso industriale di matrice vittoriana. ® La linea temporale c’indica poi un’altra fermata: il 1920. L’ingegno di John Weller partorì un 6 cilindri, il Light Six, con una capacità iniziale di 1’477 cm3 per 40 CV. In seguito, la
sua cilindrata fu aumentata a 1’991 cm3. Il progetto fu tanto lungimirante che il motore venne utilizzato fino al 1963 ed equipaggiò anche le prime versioni della AC. Il brevetto del suo tendicatena a molla fu copiato da una miriade d’altri costruttori. Nel 1921 Weller e Portwine si dimisero dalla società che avevano creato: ne comprò le azioni, e ne prese di fatto le redini, il pilota Selwyn F. Edge che, nel 1922, costituì la “AC Cars Ltd” e mise in produzione il Light Six. Ne derivarono i primi successi sportivi, a salutare gli albori di una leggenda che, tuttavia, fu congelata dapprima dalla crisi degli anni Trenta e poi dalla guerra. Il conflitto, però, agì anche da catalizzatore tecnologico per una moltitudine d’aziende quasi consorelle, le quali furono costrette a lanciarsi a capofitto nello sforzo bellico. La ACE fu anch’essa figlia di quell’immane tragedia, con il suo telaio tubolare e la sua scocca d’alluminio che rimandavano chiaramente all’aeronautica: “più leggeri, più agili, più performanti per andare più lontano, in uno sconvolgente gioco a sopravvivere”.
La ACE ® AC, dovendo ripartire in ambito civile, si trovò obbligata a diversificare, spaziando fra trolley da golf e treni. Nel 1953,
24 AUTO D’EPOCA
al Motor Show di Londra (Earl’s Court), decise però di sorprendere nuovamente il grande pubblico svelando la meravigliosa ACE. Per la verità, l’esemplare esposto era null’altro che un prototipo a motore AC realizzato da John Tojero, designer d’estrazione corsaiola d’origini lusitane, a beneficio dell’amico e pilota Vin Davison. Esso sfociò, nel 1954 e dopo profonde rivisitazioni, nella roadster che conosciamo (la quale fu accompagnata pure da una variate coupé). Châssis tubolare da 3 pollici leggero e rigido, carrozzeria in alluminio, freni a tamburo estremamente reattivi (poi sostituiti da quelli a disco nel 1957), un’agilità e una tenuta di strada da capogiro: fu una macchina rivoluzionaria che, da subito, raccolse ampi consensi nel mondo di quei gentlemen driver che, in realtà, erano pazzi scatenati dell’alta società in cerca d’adrenalina. Usavano la stessa vettura sia nella vita quotidiana sia per le gare il weekend…
E se vincevano, davano anche un bel colpo di mano alle case produttrici: “Race on Sunday sell on Monday”, come si soleva dire.®
Il primo propulsore della ACE fu quel Weller Light Six di cui vi abbiamo accennato: un due litri monoalbero a camme in testa costruito con materiali leggeri, sei cilindri in linea e 100 CV. Superava i 160 km/h ed era alimentato da tre carburatori SU a tiraggio laterale. Dal 1956, fu disponibile in opzione un sei cilindri in linea da due litri e 120 CV della Bristol. Nel 1961, infine, arrivò un “Ruddspeed” da 2,6 litri di derivazione Ford Zephyr. ® Per quanto concerne gli altri dettagli tecnici, vale la pena spendere due parole sul cambio, un quattro marce con la prima non sincronizzata, cui succedette una variante con overdrive nel 1956. Soprattutto, però, l’AC fu la prima inglese a montare sospensioni indipendenti, sia all’avantreno sia al retrotreno. Si trattava d’un sistema rivoluzionario che garantiva una guidabilità estrema: prevedeva balestre semiellittiche trasversali fissate al centro del telaio, sulle quali erano direttamente connessi i montanti delle ruote.
Lo sport e l’entrata nel mito ® La AC era una vera e propria mietitrice di successi. D’altronde, il suo pedigree la rendeva una predestinata per la velocità. Motorizzata Bristol, fece cose egregie a Le Mans: arrivò al decimo posto assoluto nel 1957, all’ottavo e nono nel ‘58 e al settimo nel ‘59 (prima nella classe GT2.0 litri). L’eco di questi risultati fu tale anche negli Stati Uniti (mercato principale di riferimento tanto che, pur essendo una britannica, fu concepita con volante a sinistra) da spingere Carroll Shelby a negoziare con AC Cars nel 1961 la progettazione di un veicolo con un nuovo motore V8 leggero in grado di battere lo strapotere Corvette. Fu l’alba dell’AC Cobra, un prodotto in realtà completamente americano, che ancora oggi sopravvive.
LA NOSTRA VETTURA
Se ne stava impettita in bella mostra, come a raccogliere le acclamazioni delle due ali di folla costituite dalle sue consorelle di pregio, pronta per un bel giretto verso il set fotografico nella pungente aria di gennaio: si è rivelata così, incastonata tra gli
spazi ampi e ben orchestrati della Scuderia Classic a Caslano, la magnifica AC ACE del 1955 di cui vi raccontiamo. Ad accompagnarci nel viaggio alla sua scoperta, il titolare della società, Paolo Pedersoli; un uomo che ha respirato a pieni polmoni il mondo delle corse e della meccanica più sopraffina, vantando un brillante passato pure nel team di F1 della Sauber: «Da ragazzo m’incuriosii e avvicinai alle auto perché, sostanzialmente, i miei genitori non ne avevano mai posseduto una. Credo, anzi, che mio padre non avesse nemmeno la patente. Crebbi in Svizzera interna e a 14 anni già sapevo che il mio futuro si sarebbe snodato tra chiavi inglesi, olii e benzine. A scuola fui il primo ad avere il contratto d’apprendistato; la cameretta era tappezzata da poster delle vetture più leggendarie e la Bugatti 35 campeggiava, allora come oggi, nei miei immutabili sogni. Ero fortemente attirato dall’ingegneria che questi mezzi portavano su di se. Più che vettori di trasporto, in essi vedevo meraviglie della meccanica. Ad affascinarmi, c’era però anche tutta la parte relativa alla me-
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moria storica: il pionierismo di quei visionari contribuì largamente allo sviluppo umano e socio-economico della nostra era». ®
Terminato il tirocinio, Pedersoli fu assunto dalla Sauber. Erano gli inizi dei Novanta: «Vi ritrovai tutti quegli ingredienti dai quali ero attratto. Non era un mondo dominato dall’elettronica allora…». Per quasi 25 anni rimase nell’ambito delle competizioni internazionali più svariate: IndyCar, GT e Formule, accantonando un pochino il suo primo amore. «A un certo punto, tuttavia, decisi di tornare a quella predilezione mai veramente sopita e aprii l’attività che oggi dirigo». ® Attività che, principalmente, si articola su tre rami: l’organizzazione, la gestione o la partecipazione a eventi motoristici, i restauri, sia di tipo conservativo sia non, e la conduzione di trattive tra privati per la vendita e l’acquisto d’auto d’epoca: «Siamo fedeli ad un’etica del lavoro che c’impone il più totale rispetto della natura di queste vetture. Comprare una “storica” non significa semplicemente elargire del denaro per possedere un oggetto di pregio ma, soprattutto, intraprendere un viaggio che richiede consapevolezza. Noi cerchiamo sempre la controparte più adatta, non necessariamente la più facoltosa». ® Leggera, sportiva, la ACE faceva parte di quello stuolo di ”barchette” che popolavano le vie dei favolosi Cinquanta e che venivano ampiamente utilizzate per gare delle tipologie più varie. «Non possiedo alcuna documentazione in tal senso, ma sono quasi certo che anche la mia avesse corso… non nell’ambito di scenari importanti, ma
piuttosto a livello di Club Race: quando la comprai, a fine 2015, aveva un serbatoio da gara nel cofano e mostrava qualche segno di duelli passati». ® La ACE, prima dell’acquisto, era stata dimenticata in un parcheggio dal precedente proprietario ma fu presto riportata alla vita; nessun restauro profondo, soltanto interventi puntuali per farla tornare allo splendore originale. La si voleva così, con i segni del passato ad arricchirne il carattere, ma utilizzabile in tutta sicurezza. Dal 2016 in poi ha partecipato ai trofei più prestigiosi: Mille Miglia, Coppa Franco Mazzotti, Lonville Classic e, sul piano locale, Lyons in Classic; senza contare gli innumerevoli, bellissimi chilometri macinati in forma privata. ®
Pedersoli: «Dal punto di vista della guida, questa macchina è spettacolare. La sua
conformazione rigida e leggera, coadiuvata dal lavoro delle magnifiche sospensioni indipendenti, le conferisce una tenuta e un’agilità quasi senza eguali. È quindi particolarmente piacevole su percorsi molto sinuosi. Amo definirla una motocicletta su quattro ruote; legge la strada in una maniera sorprendente e non esiste situazione in cui si abbia la percezione di perderla. È una di quelle vetture per le quali, con gran gusto, si accantona qualunque distrazione e ci si concentra unicamente sulla guida». Francamente, è uno spettacolo vederla filare sulle strade odierne con tanta destrezza, con il suono del suo Light Six a farle da contrappunto. Se soltanto potessero udirlo l’inventore Weller e il macellaio Portwine a distanza di cent’anni…
di Elias Bertini
SCHEDA TECNICA
Marca: AC / Modello: ACE / Anno: 1955
Carrozzeria: 2 porte roadster
Colore: Signal Red
Motore: Weller Light Six
Nr. di cilindri e disposizione: 6 in linea
Cilindrata: 1’991 cm3
Potenza: 90 CV a 4’500 giri/min
Alesaggio: 65 mm
Corsa: 100 mm
Rapporto di compressione: 8:1
Alimentazione: tre carburatori
SU a tiraggio laterale
Cambio: manuale a 4 marce
Velocità massima: 166 km/h
Freni: 4, a tamburo
Sospensioni: indipendenti, a balestre
semiellittiche e ammortizzatori telescopici
Dimensioni (in mm):
3’848 lunghezza / 1’511 larghezza
2’286 passo / Peso a vuoto: 885 kg
Capacità serbatoio: 55 l
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VALORE DI MERCATO CHF 250’000
La Mille Miglia fa ritorno a Lugano con la seconda edizione del “Warm Up”
La 1000 Miglia, senz’altro uno tra gli appuntamenti automobilistici più iconici di sempre (sia nella sua dimensione originaria sia in quella rievocativa), tornerà anche in Ticino. Lo farà nell’ambito di un bellissimo evento articolato su tre giorni, tra il 5 e il 7 maggio prossimi, fortemente voluto e sapientemente organizzato dalla Scuderia Classiche GmbH. Si tratta della seconda edizione, dopo il successo ottenuto dal “Warm Up” inaugurale nel 2022.
La storia della 1000 Miglia ha radici profonde, che risalgono al 1927. Da allora, e fino alla metà degli anni Cinquanta, fu una gara di gran fondo con partenza e arrivo a Brescia; un’avventura pazzesca che si snodava per 1’600 chilometri attraverso i paesaggi fiabeschi e le tortuosità polverose del Centro-nord Italia a lambire Roma. Dal 1977 è stata riproposta con cadenza annuale come rendez-vous irrinunciabile per gli appassionati di vetture d’epoca. Ancora oggi vi partecipano oltre 400 oldtimer accolte da lunghe file di spettatori entusiasti. ® La Scuderia Classiche di Paolo Pedersoli è da sempre coinvolta nell’unicità di questa esperienza, preparando ad hoc vetture di rara fattura e bellezza (vedi articolo AC-ACE alle pagg. 24-26). Da due anni ha deciso di esportarla su territorio elvetico allestendo il “1000 Miglia Warm Up Svizzera”. ® La partenza avverrà a Lugano e non vi potrà partecipare che un esclusivo e selezionato manipolo di
25 vetture storiche costruite entro il 1976. La carovana affronterà poi alcune tra le vie più incantevoli che il nostro Cantone abbia da offrire, in un turbinio d’emozioni. In palio, per i concorrenti, pure bellissimi premi.
Il programma ® Venerdì 5 maggio le squadre si sistemeranno nelle strutture alberghiere ed effettueranno le verifiche amministrative e tecniche. Nel pomeriggio si terranno alcune lezioni per svelare tutti i segreti concernenti la disciplina agonistica della “regolarità cronometrata”. La giornata si concluderà con aperitivo e cena ticinese. ® Sabato 6 maggio, il via allo spettacolo pubblico in Piazza Rezzonico a Lugano, con prove cronometrate sul lungolago e numerose altre attrazioni. Dopo pranzo avverrà la grande partenza, con i concorrenti chiamati ad affrontare un tragitto che li porterà ad assaporare le magnifiche valli nostrane. Si terminerà con un caloroso momento di con-
vivialità a tavola per apprezzare il meglio che la nostra regione ha da offrire. Domenica 7 maggio, nuovo itinerario alla scoperta dei paesaggi caratteristici del Canton Ticino, pranzo di chiusura e assegnazione dei vari premi. ® Paolo Pedersoli, CEO di Scuderia Classiche GmbH: «Siamo entusiasti di riportare, anche quest’anno, la 1000 Miglia in Svizzera. Il nostro territorio è la cornice ideale per un evento tanto iconico. Si tratta di momento importante anche per il Cantone poiché arriveranno appassionati da tutto il mondo che avranno l’opportunità di scoprire le bellezze che il nostro angolo di mondo ha da offrire». ® Patrocinato dalla Città di Lugano, il 1000 Miglia Warm Up CH 2023 sarà un appuntamento imperdibile per gli appassionati ma anche per coloro che semplicemente nutrono una bella curiosità verso questi mezzi. Ulteriori informazioni sul sito www.1000migliawarmupch.ch oppure scrivendo a info@scuderiaclassiche.com.
I prossimi 5 e 6 maggio, in via Nassa e nella zona pedonale del centro, ritorna Lugano Elegance, un appuntamento annuale la cui ambizione è inserirsi di diritto tra i principali eventi internazionali dedicati ai veicoli d’epoca.
La città sul Ceresio, grazie alle sue caratteristiche storico-architettoniche, sarà il palcoscenico naturale per un progetto nato e voluto dal Lions Club Monteceneri e che, negli anni, ha saputo ritagliarsi un ruolo di prim’ordine tra le manifestazioni di settore. Ad ogni edizione vi partecipa una cinquantina di vetture; pezzi di raro pregio e bellezza che hanno forgiato l’epopea dell’automobilismo. Esse vengono scrupolosamente valutate da un team di giu-
dici di caratura internazionale nella sfida per aggiudicarsi il trofeo “Best of Show”. ® Ma non solo, in contemporanea si svolgerà la seconda edizione della Mille Miglia Warm Up (vedi articolo sopra), un evento organizzato dalla Scuderia Classiche che vedrà 20 team allenarsi e approfondire le proprie tecniche di conduzione e di navigazione con i migliori esperti della 1000 Miglia. ® Lugano Elegance è patrocinato dalla Città di Lugano e dall’Associazione via Nassa, la cui collaborazione è stata recentemente ufficializzata esponendo nel patio del Municipio di Lugano due meravigliose vetture storiche che hanno fatto da sfondo a un ritratto fotografico mirato a testimoniare la concreta volontà di percorrere insiemeAutorità, Lions Club Monteceneri e Associazione via Nassa - una strada fatta di valori, cultura e ricerca del bello.
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AGENDA
“Lugano Elegance 2023” un concentrato di prestigio, storia e lusso
2022: la fine delle certezze
Gli ultimi 12 mesi passeranno senza dubbio alla storia come un periodo di svolta in relazione all’approvvigionamento energetico europeo. Molte sicurezze in quest’ambito, dall’invasione russa in Ucraina del 24 febbraio 2022 in poi, sono infatti venute a mancare.
I prodotti petroliferi, tuttavia, continuano a rappresentare un fattore di stabilità.
Già prima dell’acuirsi del conflitto, erano stati sollevati dubbi sulla possibilità di garantire la fornitura d’elettricità in qualsiasi momento durante i sei mesi invernali. La guerra, ha poi messo fine anche alla certezza d’avere sempre a disposizione una quantità sufficiente di gas: negli anni, l’Europa occidentale se ne è resa quasi sconsideratamente dipendente dalla Russia.
Questo ha permesso a Putin d’usare gradualmente l’energia come arma, riducendo drasticamente i flussi verso la Germania. A fine settembre, poi, i gasdotti del Mar Baltico sono stati distrutti da un sabotaggio. Inoltre, mentre all’inizio del 2022 ci si aspettava che il Nordstream-2 venisse messo in funzione, esso è divenuto poco più che un gigantesco rottame, simbolo di un cambiamento duraturo della situazione geopolitica.
Lo Stato si appropria del mercato dell’energia ® Alla luce di questi sviluppi, non sorprende che le tariffe dei prodotti citati siano impazzite; il prezzo day-ahead del gas è passato da meno di 100 euro per MWh in primavera a quasi 350 in estate,
per poi scendere a 50. Queste bizzarrie hanno indotto i governi a reagire a loro volta, intervenendo sul mercato a più riprese per contenere la pressione sul consumatore entro livelli sopportabili. Le compagnie energetiche, dal canto loro, hanno realizzato buoni profitti e, di conseguenza, generato maggiori entrate fiscali (che sono state fonte di ampio dibattito).
® E il petrolio? Quello proveniente dalla Russia ha rappresentato una costante verso l’Europa occidentale per decenni finché, nel maggio 2022, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen non ne ha annunciato al parlamento europeo di Strasburgo l’embargo. In 6 mesi le consegne di greggio sono state interrotte e l’importazione dei suoi derivati è terminata nel gennaio del 2023. Le raffinerie di Schwedt e Leuna, nella Germania orientale, collegate all’oleodotto Druzhba, sono state le prime ad esserne colpite.
E il “Sonderfall” svizzero? ® Per quanto riguarda il nostro Paese, la quota d’importazione del greggio russo si è posizionata per anni tra lo zero e l’uno per cento. I più recenti arrivi di una certa entità risalgono al lontano 2016. Nel 2021, il greggio è stato
acquistato principalmente da Libia, Nigeria e Stati Uniti. L’embargo non ha quindi portato a cambiamenti immediati, almeno per la raffineria nazionale di Cressier. ®
I lavorati, invece, provengono principalmente da Germania occidentale, Francia, Italia e Benelux. Dall’autunno 2022, sono stati utilizzati anche per sostituire il gas naturale e immagazzinati per l’eventuale alimentazione dei generatori d’elettricità.
® Non sappiamo ancora quali saranno le conseguenze della rinuncia occidentale a benzina e diesel russi. Finora non ha comunque avuto effetti immediati sul prezzo del greggio, che da settimane tende al ribasso. Nel giorno dell’anniversario dell’invasione in Ucraina, i timori per l’offerta e la recessione sembrano scongiurati in tutto il mondo. Questa è soprattutto un’emanazione della solidità del mercato petrolifero: se l’interruzione di un gasdotto mette inevitabilmente a rischio l’approvvigionamento e porta a cambiamenti duraturi e profondi nel sistema, l’offerta di prodotti petroliferi è invece più resiliente. Il trasporto indipendente delle reti di oleodotti, la diversificazione delle fonti e la capacità di stoccaggio di questa fonte energetica sono vantaggi importanti, soprattutto in tempi di crisi.
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STAZIONI DI RIFORNIMENTO, I DATI PER IL 2022
Le aree di rifornimento legate a un marchio, su suolo elvetico, sono diminuite solo leggermente nel 2022. Per la prima volta si è pure verificato un rallentamento in relazione ai negozi d’ampia superficie in esse insediati. Propensione inversa per il collocamento nelle stazioni di almeno un punto di ricarica rapida dedicato all’elettricità: ora sono 158, con un aumento di quasi il 60% in un anno. Anche la rete dell’idrogeno è in costante crescita.
® L’indagine annuale di Avenergy mostra che, alla fine del 2022, c’erano 3’314 stazioni di servizio di marca sul nostro territorio, 11 in meno rispetto all’anno precedente. L’inclinazione a ridurne la densità prosegue a un ritmo leggermente più lento e la Svizzera continua a vantare una delle reti più fitte d’Europa. Sulle autostrade le cifre restano immutate, con 65 aree. ® Le quantità medie di carburante per rivenditore sono leggermente diminuite: da 1,29 milioni di litri a 1,22. Le stazioni con negozi sono andate su di 14 unità, raggiungendo quota 1’372. Contrariamente alla tendenza sul lungo periodo, vi sono pure 17 nuove strutture con una superficie inferiore a 50 m2, mentre, come detto, i negozi più grandi hanno subito una stagnazione. Ben 158 offrono almeno una stazione di ricarica rapida per l’elettricità, il che si traduce in oltre il 50% di crescita in un anno (alla stessa stregua del periodo precedente). Per quanto concerne l’idrogeno si è passati da 8 a 11. Roland Bilang, direttore generale di Avenergy Svizzera, commenta: «Questi dati chiave dimostrano ancora una volta che l’offerta continua ad ampliarsi per soddisfare le mutate esigenze della mobilità. Anche nelle difficili condizioni economiche dell’anno scorso, questo percorso è stato portato avanti con successo».
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ENERGIA
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